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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2007
TERAPIE GENETICHE: LE QUESTIONI ETICHE AL CENTRO DEL DIBATTITO PARLAMENTARE  
 
Bruxelles, 24 aprile 2007 - In vista dell´adozione di una relazione in merito a una proposta di regolamento sui medicinali per terapie avanzate, si è tenuto un acceso dibattito in Aula incentrato sull´opportunità o meno di porre limitazioni etiche a livello europeo. I deputati appaiono molto divisi, mentre la Commissione e il Consiglio sostengono un pacchetto di compromesso - proposto da socialisti, liberali e sinistra unitaria - che lascia agli Stati membri il compito di decidere su tali questioni. Dichiarazione della Commissione Günter Verheugen ha sottolineato l´importanza della proposta di regolamento per molti malati in Europa che sperano in nuovi trattamenti che possano salvare loro la vita. Ha poi ricordato che attualmente non esiste un quadro giuridico comunitario e che occorre quindi creare chiare condizioni per queste terapie innovative. Ha quindi affermato che la Commissione sostiene gli emendamenti di compromesso presentati da tre gruppi politici ed ha rivolto un appello a tutti i deputati affinché li sottoscrivano. Riguardo alle questione etiche, il commissario ha precisato che l´obiettivo del regolamento è di garantire l´accesso a medicinali sicuri e non a stabilire se tali farmaci siano eticamente accettabili o meno. Tale valutazione, ha aggiunto, resta appannaggio degli Stati membri in forza al principio della sussidiarietà. In proposito, ha anche sostenuto che uno Stato membro «non può imporre ad un altro le proprie convinzioni etiche». E´ per tale ragione che il regolamento non prevede divieti per terapie e medicinali. Ha quindi concluso sostenendo che non bisogna perdere l´opportunità di favorire l´innovazione, la ricerca e salvare la vita a molti pazienti. Intervento del relatore Miroslav MikoláŠik (Ppe/de, Sk) ha sottolineato che la sua relazione è stata adottata a larga maggioranza e che vi era un ampio consenso in seno alla commissione ambiente. Il pacchetto di compromesso avanzato da socialisti, liberali e Sinistra Unitaria, ha spiegato, rappresenta un´iniziativa «individuale», presa senza nemmeno informare il relatore. Ha quindi voluto sottolineare che il trilogo avviato lo scorso mese con le altre due istituzioni non si è concluso con un accordo. Riguardo al principio della sussidiarietà, il relatore ha sottolineato che la Commissione introduce la possibilità di "opting-out" per gli Stati membri, che quindi avranno la possibilità di applicare norme più stringenti. In pratica, ha spiegato, taluni prodotti non avranno accesso a tutti i mercati degli Stati membri e si offrirà così il fianco all´annullamento del testo legislativo da parte della Corte di Giustizia. A suo parere, occorre rispettare la diversità delle 27 legislazioni riguardo alla cellule staminali embrionali, dalla completa libertà di ricerca alla proibizione di distruggere embrioni a fini di ricerca. Ma, ha spiegato, se non si sostengono gli emendamenti avanzati dalla commissione giuridica, «il regolamento promuoverà de facto lo sviluppo di prodotti derivati da cellule staminali embrionali». E ciò, ha ammonito, potrebbe essere ritenuto eticamente inaccettabile da molti cittadini. Ha quindi concluso affermando che occorre offrire ai cittadini un testo moderno, progressista e che rispetti i principi universali e i valori dell´Ue, in particolare la dignità umana, come indicato anche nella Dichiarazione di Berlino. Intervento in nome della commissione per l´industria, la ricerca e l´energia Giles Chichester (Ppe/de, Uk), in nome della sua commissione, ha affermato di sostenere il pacchetto di compromesso e di non essere favorevole agli emendamenti "etici" della commissione giuridica. Intervento in nome della commissione giuridica Hiltrud Breyer (Verdi/ale, De) ha difeso gli emendamenti proposti dalla sua commissione, paventando che le eccezioni eventualmente introdotte dagli Stati membri non saranno accettate dalla Corte di giustizia. Interventi in nome dei gruppi politici John Bowis (Ppe/de, Uk) ha sottolineato che questa è «un´epoca straordinaria» per la ricerca medica e che la proposta di regolamento intende stabilire un sistema di autorizzazione centralizzata che garantirà elevati standard qualitativi a beneficio dei pazienti. A suo parere, d´altra parte, l´Unione deve garantire la sicurezza dei prodotti e delle terapie, mentre spetta agli Stati membri prendere le decisioni etiche. Per Dagmar Roth-behrendt (Pse, De) vi sono migliaia di pazienti in attesa di nuove terapie e, pertanto, coloro che ne chiedono l´esclusione sono «cinici e irresponsabili» e «dovrebbero vergognarsi». Ha poi precisato che non è obbligatorio informare il relatore su iniziative volte a giungere a un compromesso, anche perché egli è stato poco disponibile sin dall´inizio del trilogo. Ha poi sostenuto che gli Stati membri potranno stabilire cosa consentire o meno, senza dover temere azioni della Corte di giustizia poiché il trattato concede loro la possibilità di vietare la commercializzazione di taluni prodotti nei loro mercati invocando motivi di moralità pubblica. La deputata ha quindi auspicato l´adozione rapida del provvedimento. Frédérique Ries (Alde/adle, Be) ha sottolineato che vi sono terapie molto promettenti contro malattie gravi e che potrebbero anche rappresentare la risposta alla mancanza di organi per i trapianti. Sostenendo che occorre promuovere la ricerca e l´innovazione, la deputata ha respinto l´idea che la visione etica di alcuni possa essere imposta a tutti. In proposito ha sottolineato che gli Stati membri potranno decidere liberamente cosa consentire o meno sul loro territorio. La scelta è semplice, ha concluso, bisogna sostenere gli emendamenti di compromesso, appoggiati dal Consiglio e dalla Commissione, anche per assicurare la credibilità e la coerenza del Parlamento. L´etica non c´entra, si tratta di uccidere o di alimentare le speranze. Konrad SzymaŃski (Uen, Pl) ha affermato di sostenere gli emendamenti etici della commissione giuridica, dicendosi contrario alla distruzione delle cellule staminali e alla creazione di ibridi e chimere (metà umani e metà animali). A suo parere va infatti salvaguardata la dignità dell´uomo e vietata la commercializzazione del corpo umano. Altrimenti si capitola alla logica del mercato autoregolatore e alla filosofia eugenica «che fa scadere il valore della vita umana». Hiltrud Breyer (Verdi/ale, De) ha dichiarato che vi sono principi irrinunciabili che vanno rispettati, come la non commerciabilità del corpo umano e la contrarietà «all´uomo su misura» e, pertanto, occorre vietare interventi sulla linea germinale. Inoltre, le terapie non devono essere ostaggio delle disponibilità finanziarie e va stabilito il divieto di ibridi e di chimere. A suo parere, è «inaccettabile» che le speranze in terapie innovative inducano il Parlamento a distogliersi dai valori etici. Per Adamos Adamou (Gue/ngl, Cy) l´obiettivo del regolamento non è di armonizzare l´etica, poiché gli Stati membri dovranno decidere su tale materia. Per tale motivo ha rivolto un appello affinché il provvedimento sia adottato al più presto approvando il pacchetto di emendamenti di compromesso. Hans Blokland (Ind/dem, Nl) ha sottolineato che chi ha difficoltà finanziarie potrebbe decidere di vender propri tessuti o cellule «per pagare l´affitto». Per tale ragione occorre sostenere gli emendamenti etici e rispettare la Carta dei Diritti dei diritti fondamentali dell´Ue. Inoltre, il deputato ha espresso dubbi circa l´efficacia stessa di alcune terapie e degli ibridi ed ha quindi espresso l´auspicio che la dignità del corpo umano sia garantita dal regolamento. Ha infine paventato il rischio che la Corte di giustizia possa annullare il regolamento se non fosse applicato in modo uniforme in tutti gli Stati membri. Interventi dei deputati italiani Carlo Casini (Ppe/de, It ha dichiarato di essere d´accordo con il relatore e favorevole ai due emendamenti della commissione giuridica. Ha poi spiegato che il dibattito è acceso in quanto si pongono due quesiti importanti. Innanzitutto, se il fine giustifica i mezzi e, in proposito, ha ricordato che la Convenzione di Oviedo sulla bioetica stabilisce che «gli interessi e il bene dell´essere umano devono avere priorità rispetto al semplice interesse della società e della scienza». Pertanto, ha proseguito, occorre chiedersi se deve sempre essere attuato ciò che la scienza indica, se «il fatto è il diritto, oppure c´è una regola, un´etica che giudica il fatto?». Inoltre, posto che l´essere umano ha la priorità, bisogna chiedersi «chi è l´essere umano». A suo parere questa domanda non può essere ignorata, si tratta infatti di una questione «epocale e planetaria», perché «l´intera dottrina dei diritti dell´uomo, alla quale tutti dicono di volersi ispirare, si regge su questo punto». Quando si parla di embrione, pertanto, bisogna chiarire se l´embrione è o non è un essere umano. Non si tratta, ha spiegato, di una questione etica qualsiasi, «bensì di una questione giuridica e politica ancor prima che etica», «non è un cavillo, ma una questione seria, e il dubbio dovrebbe quanto meno farci tremare le mani nel momento in cui votiamo». Visto che gli Stati «possono fare quello che vogliono», ha quindi affermato di non vedere la ragione per cui si debba imporre, attraverso un regolamento europeo, una visione di fatto diversa. Ha quindi invitato i colleghi a riflettere bene su una questione complessa «in cui è in gioco l´uomo, non solo l´uomo che attende le nuove terapie, ma anche l´uomo il cui corpo e la cui stessa vita potrebbero essere sacrificati per altri soggetti». Intervento in nome del Consiglio Il Ministro Schroeder, dopo aver notato i progressi realizzati dal gruppo di lavoro del Consiglio sulla base delle proposte del Parlamento, ha sottolineato che il regolamento riguarda anzitutto la qualità e la sicurezza delle terapie e dei medicinali. Le questioni etiche, invece, ricadono sotto il principio della sussidiarietà e quindi spetta ai singoli Stati membri definirle. Ha poi sostenuto che i due emendamenti della commissione giuridica non godono del sostegno del gruppo di lavoro e che, se fossero adottati dal Parlamento, impedirebbero quindi l´accordo con il Consiglio. Replica della Commissione Günter Verheugen ha ribadito il sostegno della Commissione agli emendamenti di compromesso ed ha sottolineato che, in forza al Trattato, ogni Stato membro ha diritto di non consentire la commercializzazione di un prodotto sul proprio mercato adducendo motivi etici. .  
   
   
SERVIZI SANITARI ELETTRONICI SENZA FRONTIERE  
 
Bruxelles, 24 aprile 2007 - Gli Stati membri dell´Unione europea, insieme a Islanda, Liechtenstein e Norvegia, hanno adottato una dichiarazione comune con la quale si sono impegnati a portare avanti una cooperazione strutturata in materia di servizi sanitari elettronici transfrontalieri in Europa. «Con l´adozione della dichiarazione odierna vogliamo garantire che, nel futuro, i servizi sanitari elettronici prestati a favore dei cittadini europei non si fermino ai confini nazionali», ha dichiarato il sottosegretario di Stato tedesco del ministero federale della Salute, Klaus Theo Schröder. «Vogliamo offrire ai pazienti l´accesso alle loro cartelle cliniche e alle schede mediche pertinenti ovunque si trovino all´interno dell´Ue. Ciò non solo favorisce la continuità dell´assistenza, ma garantisce la sicurezza in una situazione d´emergenza», ha spiegato. La dichiarazione è stata adottata nel corso della conferenza 2007 sulla sanità elettronica (eHealth), il cui tema «Dalle strategie alle applicazioni» ha preso in considerazione l´attuazione di applicazioni e di infrastrutture elettroniche per servizi sanitari, quali prescrizioni mediche elettroniche e cartelle cliniche elettroniche, nonché futuri servizi disponibili grazie alla carta sanitaria elettronica. I paesi firmatari sono allineati nel sostenere che le infrastrutture nazionali per la sanità elettronica sono un condizione necessaria per lo sviluppo di servizi sanitari elettronici transfrontalieri in Europa. Pertanto, si dovrebbe tenere conto delle tabelle di marcia nazionali sulla sanità elettronica al momento della programmazione delle infrastrutture inerenti ai contenuti. La dichiarazione sottolinea inoltre la necessità di rafforzare le sinergie fra la ricerca e l´istruzione e invoca l´elaborazione di una strategia di sviluppo di nuovi servizi sanitari elettronici innovativi. Il documento raccomanda inoltre agli Stati membri di collaborare con il settore della sanità elettronica per l´elaborazione di norme europee al fine non solo di consentire l´interoperabilità, ma anche di aprire nuove opportunità di mercato in tale campo. La dichiarazione propone quindi alla Commissione europea di lanciare progetti pilota su vasta scala per valutare la cooperazione europea nell´applicazione di migliori schede mediche dei pazienti in diversi contesti sanitari, come le emergenze di carattere medico-sanitario e il rilascio di ricette. «La Commissione accoglie con favore la dichiarazione sulla cooperazione europea nel settore dei servizi sanitari elettronici paneuropei. La Commissione europea sostiene i primi passi verso la loro attuazione concreta attraverso progetti pilota su vasta scala», ha dichiarato Franz de Bruine della Dg Società dell´informazione e media della Commissione. «La cooperazione in materia di servizi sanitari contribuirà a costruire uno spazio europeo di informazione sanitaria a vantaggio dei cittadini europei», ha aggiunto. La maggiore mobilità dei cittadini europei ha portato all´esigenza di garantire un´assistenza medica di qualità per seguire i pazienti al di là delle loro frontiere nazionali e regionali e dei sistemi sanitari. Si rendono pertanto necessari sistemi sanitari europei modernizzati con componenti di sanità elettronica. Il piano d´azione per la sanità elettronica (eHealth) dell´Unione europea, pubblicato nel 2004, mira a promuovere la creazione di sistemi infrastrutturali nazionali in materia di sanità elettronica, cartelle cliniche elettroniche e schede mediche dei pazienti nonché a garantirne l´interoperabilità. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Eu2007. De/en/news/press_releases/april/0419bmgkonferenz. Html .  
   
   
INAUGURATA NEL REGNO UNITO UNA RETE NAZIONALE PER LA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI  
 
Bruxelles, 24 aprile 2007 - Il Regno Unito ha inaugurato una nuova rete per coordinare e promuovere gli sforzi della ricerca nazionale nel campo delle cellule staminali. Coordinando il lavoro delle varie discipline che si occupano della ricerca nel settore delle cellule staminali, la nuova rete nazionale britannica per le cellule staminali (Uk National Stem Cell Network, Uknscn) intende potenziare la ricerca di base e aumentare il tasso di trasformazione dei risultati in nuove terapie per la cura di malattie come l´Alzheimer, il morbo di Parkinson e il diabete. Questo organismo intende anche diventare la principale voce della ricerca sulle cellule staminali nel Regno Unito e il primo punto di riferimento per i ricercatori stranieri interessati a collaborare con gli scienziati britannici in questo campo. La rete è stata istituita in risposta ad una valutazione del governo che auspicava la creazione di un´organizzazione che riunisse le varie sottodiscipline della scienza sulle cellule staminali nel Regno Unito. Questa rete verrà finanziata dai quattro consigli di ricerca del Regno Unito nel settore e collegherà le reti regionali già esistenti in materia. «Il Regno Unito è una delle nazioni leader a livello mondiale nello studio delle cellule staminali; tuttavia, dobbiamo assicurare che, avvicinandoci alle reali applicazioni per i pazienti, tutti i nostri scienziati collaborino in modo coordinato», ha commentato Lord Naren Patel of Dunkeld, primo presidente del comitato direttivo dell´Uknscn. «La rete collaborerà con i ricercatori, il servizio sanitario e l´industria per aiutare a trasformare la ricerca di prim´ordine, condotta nei nostri laboratori, in terapie destinate ai pazienti nei nostri ospedali. » Nel suo intervento alla manifestazione di inaugurazione svoltasi a Londra (Regno Unito), il ministro britannico delle Scienze, Malcolm Wicks, ha affermato: «La ricerca sulle cellule staminali è un campo che offre potenziali cure per alcune delle malattie più debilitanti che colpiscono un numero così alto di famiglie. La Uknscn offre una grande opportunità di collaborazione agli esperti, attraverso la condivisione delle conoscenze e delle tecnologie in tutta la comunità di ricerca. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Uknscn. Org .  
   
   
CITTÀ DELLA SALUTE OGGI IL PRIMO INCONTRO DELLA COMMISSIONE REGIONE-UNIVERSITÀ  
 
Torino, 24 aprile 2007 - Si è tenuta il 20 aprile la prima riunione della commissione mista Regione-università di Torino, costituita per valutare e orientare congiuntamente le decisioni relative alla «Città della salute». Un incontro che ha sancito il pieno accordo dei due enti coinvolti nel percorso che dovrà condurre da qui a fine giugno a mettere a punto un progetto di massima, sulla base del quale richiedere al governo l’erogazione dei fondi già messi a disposizione nelle precedenti finanziarie per la realizzazione del progetto Molinette Ii. Due i punti principali all’ordine del giorno: le caratteristiche che dovrà avere la futura «Città della salute» e la sua localizzazione. Sulla prima questione, Regione e Università hanno ribadito l’impegno a continuare a lavorare congiuntamente nell’ambito del tavolo tecnico costituito presso l’Aress e la volontà di giungere alla messa a punto di un progetto che preveda una forte integrazione tra unità clinica, didattica, ricerca e incubatore d’impresa. Fondamentale, inoltre, all’interno del piano di intervento, sarà la definizione di tutti gli aspetti relativi all’attività dell’ospedale nella fase di transizione dalla vecchia alla nuova collocazione. Per quanto concerne l’individuazione del sito in cui dovrà sorgere la Città della Salute, quattro le ipotesi avanzate nel corso dell’incontro: Campo Volo a Collegno, la zona intorno a corso Unità d’Italia, Piazza d’Armi e, infine, l’area di corso Spezia e via Giordano Bruno. «La scelta - ha dichiarato l’assessore alla Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati - dovrà avvenire sulla base di indicazioni quantitative e descrittive, inerenti tempi di realizzazione, costi, accessibilità, superfici e impatto economico – territoriale. Un’operazione di tale importanza deve insistere su un’area che garantisca forti potenzialità di crescita al progetto. ” A fornire alla commissione tutti i parametri sulla base dei quali assumere la decisione sarà un secondo tavolo tecnico, sempre congiunto, che coinvolge Siti, l’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali. Ha concluso Bairati: “Il gruppo di lavoro - con il supporto dell’Aress e dell’Università - definirà una metodologia di analisi finalizzata alla scelta dell’insediamento ideale. ” «La Città della salute - ha spiegato il direttore dell’Aress, Oscar Bertetto - sarà un centro ad alta complessità, al servizio della rete ospedaliera piemontese. Sarà dotato di circa 850 posti letto e al suo interno conterrà, oltre al Dea, anche le discipline mediche e chirurgiche specialistiche, tutto il settore dei trapianti e l’oncologia». «Si è trattato di un incontro proficuo - ha commentato al termine della riunione il preside della Facoltà di medicina e chirurgia, Giorgio Palestro – nel corso del quale sono stati chiariti i presupposti sulla base dei quali organizzare le procedure che ci condurranno alla realizzazione del progetto e che saranno rispettose delle reciproche competenze». .  
   
   
“PERCORSI DI CONSAPEVOLEZZA” UN CICLO DI INCONTRI PER IMPARARE A CONOSCERE E CONTROLLARE IL DOLORE CRONICO  
 
Milano, 24 aprile 2007 – Promosso dalla sezione milanese di Donneuropee-federcaslinghe, prenderà il via oggi, presso il Centro Fitness American Contourella di via Sanzio, il ciclo “Percorsi di consapevolezza”, sei appuntamenti, rivolti in particolare alle socie di Federcasalinghe[1], volti a sperimentare tecniche di “auto-aiuto” per controllare il dolore cronico. L´iniziativa è un ulteriore momento del progetto avviato dall´Associazione nel 2005, quando si è tenuto il primo incontro sul tema del dolore cronico, che ha affrontato il significato di dolore, le dimensioni del problema, le terapie e avviato il dibattito sul diritto di vivere senza dolori inutili. Il secondo appuntamento, lo scorso anno, ha affrontato il tema emicrania, presentandone le diverse manifestazioni patologiche, la componente invalidante, le possibili cause e introducendo le diverse tecniche per sconfiggere o controllare il problema. I due incontri sono stati condotti dal Dottor Paolo Mariconti, Dirigente Medico di Anestesia e Terapia del Dolore presso Fondazione Policlinico Irccs di Milano e hanno visto la partecipazione di un rappresentante del Tribunale per i Diritti del Malato, il primo anno, e di un rappresentante dell´Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee, il secondo. Anche i “percorsi di consapevolezza” saranno coordinati e condotti dal Dottor Paolo Mariconti che guiderà le partecipanti a cercare di aumentare sia la consapevolezza e la sensibilità del proprio corpo, sia quella della propria psiche, per imparare a controllare gli stati emotivi causa di stress (paura, rabbia, ansia, ecc. ). Le tecniche proposte durante gli incontri, inoltre, svolgono un ruolo importante anche per affrontare esigenze quali quella del recupero dopo esercizio fisico intenso e quella di condurre un allenamento mentale in situazioni di semi immobilità (conseguenti, per esempio, a infortunio o malattia). “Acquisire maggiore consapevolezza e superare disorientamento e rassegnazione di fronte ad un problema che affligge una gran parte della popolazione -ha affermato Liliana Merlo, Presidente regionale Lombardia di Donneuropee-federcasalinghe- è l´obiettivo della nostra iniziativa. Un obiettivo condiviso anche da American Contourella, nostro partner anche in questa iniziativa, che ci ha messo a disposizione gratuitamente presso il Centro Fitness di via Sanzio, lo spazio per svolgere gli incontri”. “I dati sulla dimensione del problema nel nostro paese sono inquietanti: 12 milioni di pazienti soffrono ogni anno di dolore cronico e quindi occorre affrontare questo problema con un approccio diverso da quello che, fino a poco tempo fa, è stato adottato -ha aggiunto Liliana Merlo- Inoltre le donne, da sempre, sono le prime ad occuparsi della salute della famiglia, spesso trascurando la propria. Oggi, poi, il ruolo sociale della donna è cambiato e sono molte le donne che devono fare i conti con ritmi frenetici derivanti da molteplici impegni, con la conseguenza di un aumento di ansia, di stress e di disturbi correlati. Per questo è necessario che i pazienti siano informati sia sulle modalità di manifestazione e trattamento del dolore, sia sul loro diritto ad essere curati per ridurre o controllare il dolore inutile”. Il “dolore inutile” è quel dolore che non svolge più il suo ruolo primario di campanello d´allarme -segnalando, con il suo manifestarsi, una patologia o avvertendo di un pericolo- ma diventa esso stesso “malattia”: in pratica, la patologia che colpisce la persona provoca un’infiammazione che, sensibilizzando i recettori del dolore tanto da farli “impazzire”, arriva a generare automaticamente dolore. Ed è proprio la sproporzione tra processo patologico e dolore generato che, coinvolgendo anche l’emotività della persona, fa diventare il dolore talmente imponente da renderlo una malattia. “Il problema del dolore cronico benigno ha davvero dimensioni preoccupanti: nei paesi occidentali investe almeno il 35,5% della popolazione (fonte: Iasp - Associazione internazionale per lo studio del dolore) e mostra una particolare inclinazione per il sesso femminile. I dati della Iasp, infatti, evidenziano che il dolore cronico colpisce il 39,6% delle donne contro il 31% degli uomini. Le stesse percentuali, applicate alla popolazione definiscono un fenomeno che colpisce più di 11 milioni e 600 mila donne, e "solo" 8 milioni e 500 mila uomini -sottolinea il Dottor Paolo Mariconti- Nonostante negli ultimi anni si stia dedicando maggiore attenzione a questo problema sia da parte dei pazienti, sia da parte dei medici -come dimostrano il recente appello rivolto al Ministro della Salute da oltre duemila medici e il Manifesto di Venezia redatto da clinici e esperti del dolore e presentato la scorsa estate- occorre continuare a sensibilizzare medici, pazienti, istituzioni e opinione pubblica su questo problema: sulla formazione di medici del dolore, sulla creazione di reparti dedicati negli ospedali, sul rimborso delle terapie -anche quelle più innovative- e, non meno importante, sull´incidenza del dolore cronico nella popolazione femminile, un dato significativo che richiede una nuova attenzione da parte della ricerca medica e della medicina in generale”. .  
   
   
PROTESI ORTOPEDICHE: NEL 2006 IL VALORE DEL MERCATO ITALIANO (PUBBLICO E PRIVATO E A PREZZI EX-FABRICA) È STATO STIMATO DA DATABANK IN OLTRE 460 MILIONI DI EURO (+6,2%)  
 
Milano, 24 aprile 2007 - Nonostante la dinamica negativa dei prezzi medi, il buon andamento di alcuni segmenti e l’innalzamento del valore medio del mix hanno permesso un soddisfacente incremento del giro d’affari. Per le Protesi (joint replacement): l’incremento nel 2006 è stato pari al 5,0% in valore. Si è confermato un discreto aumento dei volumi della domanda per ginocchio e spalla. Più limitata la crescita per l’anca, anche se si evidenzia una discreta richiesta di protesi di revisione. Il mercato vale complessivamente oltre 335 milioni di euro. Nell’area della Traumatologia e Osteosintesi, a fronte di prezzi stabili, l’incremento è risultato superiore alle previsioni. Il valore del mercato ha raggiunto infatti circa 80 milioni di euro con una crescita del valore di tutti i segmenti. Lo Spinale risulta l’area d’affari più dinamica e raggiunge i 50 milioni di euro con una crescita a due cifre (+13,6%) nonostante l’aumento della competizione abbia favorito le diminuzione dei prezzi. Fra i fattori critici di successo aumenta l’importanza del prezzo per esigenze di contenimento dei costi da parte delle strutture ospedaliere pubbliche, consolidamento delle gare/nascita di centri d’acquisto regionali, maggiore potere dei clienti privati per l’allargamento dei gruppi di case di cura. Cresce l’enfasi sul servizio per le aumentate richieste soprattutto a livello di formazione e attività post-vendita. Il mercato resta in mano alle multinazionali (in gran parte statunitensi) che ne controllano circa il 90%. Il peso della produzione nazionale rimane limitato e l’export contenuto nonostante un buon incremento nel 2006. Per il 2007 si prevede un lieve rallentamento per tutto il settore. Il problema principale è costituito comunque dalla dinamica dei prezzi di vendita. In particolare l’applicazione della parte della Finanziaria 2007 relativa al contenimento della spesa per i Dispositivi Medici interessa le protesi (anca e ginocchio). L’individuazione di prezzi medi penalizzanti come base d’asta al ribasso per le prossime gare ospedaliere determinerebbe infatti una significativa contrazione del valore del mercato delle protesi stesse. La dinamica dei volumi per il 2007 si confermerà comunque in crescita: w Protesi: Anca +1/+3%, Ginocchio +5/+6%, altri impianti +5/+7%. W Traumatologia e Osteosintesi +2/+4% w Sistemi Spinali +6/+8% Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese 35
Numero di addetti 1. 100
Numero di addetti per impresa 31,4
Valore di mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro): 465,5
· Protesi 336,5
· Traumatologia & Osteosintesi 79,0
· Sistemi spinali 50,0
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%)(a) 6,3
Fatturato per addetto (‘000 euro) 423,2
Valore aggiunto (Mn. Euro) 102,4
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 93,1
Quota di mercato prime 4 imprese (%) 56,5
Quota di mercato prime 8 imprese (%) 74,7
Previsione di sviluppo del mercato(b):
· 2007/2006 crescita rallentata
· tendenza di medio periodo discreto incremento
Fonte: Databank .
 
   
   
NUOVO ACCORDO SINCADALE PER IL GALLIERA  
 
Genova, 24 aprile 2007 - L´ospedale Galliera ha siglato con le organizzazioni sindacali mediche un innovativo contratto per la regolamentazione del sistema di conferimento degli incarichi dirigenziali, graduazione delle funzioni, verifica e valutazione dei dirigenti medici. Sulla base di questo nuovo accordo sarà predisposto, per ogni dirigente medico, un contratto ad personam, con relativo affidamento di incarico- formulato ad obiettivi- in linea con i piani strategici dell´Ente e del Servizio Sanitario Regionale. Con questo accordo i dirigenti medici del Galliera saranno i destinatari di incarichi professionali, oltre a quelli gestionali. Ciascun mandato- alla scadenza- sarà sottoposto a una valutazione, eseguita dall´apposito Comitato Tecnico, presieduto dai rispettivi Direttori di Dipartimento, per verificare il raggiungimento degli obiettivi predefiniti. Il nuovo accordo stabilisce inoltre che- all´interno di questo processo- vengano assicurati: autonomia professionale nell´ambito dell´attività assistenziale e specifici spazi dedicati alla formazione continua e all´attività di ricerca. Filo conduttore dell´innovativo documento è condivisione degli obiettivi: il ruolo dei medici- destinatari dell´accordo- si compenetra fattivamente con le decisioni e le finalità della struttura. Questo accordo avviene in adempimento alle recenti linee guida stipulate tra la Regione Liguria e le sigle sindacali di riferimento. .  
   
   
"LA STIMOLAZIONE MUSICALE COME STRUMENTO DI INTERVENTO NEL SOCIALE" A CURA DI ALBERTO CHICAYBAN - MUSICTHERAPYST, COMPOSITORE E MUSICISTA  
 
 Pordenone, 24 aprile 2007 - "La Stimolazione Musicale come strumento di intervento nel sociale" è il titolo dell´appuntamento organizzato dal Consorzio Biq nell´ambito di Civitas, la Fiera internazionale del sociale in programma a Padova, e previsto per il 4 maggio alle 16. 45 all´interno del Padiglione 8. Curato dal musicoterapeuta Alberto Chicayban, l´evento prevede una parte introduttiva sulla stimolazione musicale ed una seconda più operativa grazie alla proiezione del video-documentario "Suoni di Vita - Percorsi di stimolazione musicale nell´Alzheimer e nelle demenze" realizzato dallo stesso Chicayban per la Cooperativa sociale Itaca. Attraverso la terza ed ultima sezione intitolata "Le possibilità della stimolazione musicale nell´ambito sociale" Chicayban trarra quindi le conclusioni. "La Stimolazione Musicale è una particolare visione della Musicoterapia che utilizza elementi dell´arte musicale per riuscire ad aprire canali di comunicazione non verbale e stimolare l´individuo a livello psicofisico -spiega Alberto Chicayban-, ottenendo risultati nello sviluppo della creatività e della flessibilità, nella risoluzione degli ostacoli trovati dal punto di vista relazionale". Su questo si concentra la proposta del Consorzio Biq di Pordenone, formato dalle Cooperative sociali friulane Itaca, Codess Fvg e L´agorà, che sarà presentato all´interno della nuova edizione di Civitas il 4 maggio alle ore 16. 45 presso il Padiglione 8 della Fiera di Padova. "I principi della Stimolazione Musicale sono applicabili, tramite protocolli adeguati, in contesti molto diversi. La tecnica -prosegue Chicayban- possiede grande flessibilità ed è in grado di ottenere risultati nell´area formativa (imprese ed istituzioni della formazione), educativa (scuole, progetti eucativi per bambini, adolescenti, giovani e adulti in situazione di disagio) e nel campo terapeutico (geriatria, psichiatria, neurologia, handicap fisico e mentale, ed altri ambienti clinici sempre come parte di strategie multidisciplinari)". La musica è una condotta umana. "Ciò significa che la Musica è parte dell’umanità, dell’essere umano, come lo è il Linguaggio. Forse la Musica ha addirittura preceduto il Linguaggio -continua Chicayban-. Infatti, non ci sono notizie riguardo a gruppi umani che non conoscono la Musica o non ne facciano un utilizzo molto intenso. Dalla complessità tecnica e filosofica della musica dell’India fino alla misteriosa essenzialità della musica degli amerindi, la Musica è una necessità religiosa, rituale, sociale o artistica, più che una semplice attività pratica dalla quale si potrebbe prescindere. Si può affermare che la Musica ha un forte potere nell’integrazione delle persone; ciò è dovuto non soltanto alla forza dei legami culturali ma anche a certe caratteristiche fondamentali del sistema nervoso centrale. Alcune ricerche hanno associato il ritmo agli impulsi d’attacco, difesa, ricerca del cibo e sessualità. La melodia, a sua volta, è collegata all’affetto e l’armonia all’intelletto. La Musica sembra coordinare tra loro le risorse del sistema nervoso, come se esse fossero un’orchestra, sia nella percezione sia nella conoscenza dello stesso fenomeno musicale". Pertanti "quanto più grande è lo sviluppo sensoriale di un determinato organismo, tanto più ricco è il suo mondo esterno. Probabilmente la Musica costituisce una via d’espansione della coscienza e della sensibilità in generale -conclude Chicayban-. Questo è, in principio, il ruolo fondamentale della Musica nella vita dell’Uomo: arricchire. Non possiamo arrivare allo sfruttamento totale delle nostre capacità umane se non cresciamo e non ci sviluppiamo all’interno di un ambiente musicale ricco". Cv di Alberto Chicayban - Nato a Niterói, provincia di Rio de Janeiro. Corso Universitario di Composizione Musicale e Laurea in Linguistica. Compositore di colonne sonore per cinema, teatro e tv, con lavori realizzati per la Tv Fuji di Tokio e per la Tv Globo di Rio. Chitarrista e Arrangiatore: concerti realizzati in Italia, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Messico e Brasile, due Cd incisi in Italia (casa discografica Nota Dischi, di Udine). Musictherapyst. Ha realizzato lavori per istituzioni pubbliche e università brasiliane. In Italia, formatore nell´ambito delle Asl, del Ministero della Pubblica Istruzione e di diversi Comuni. Conferenziere e membro dei programmi interculturali Acli, Cevi. Invitato dall´Unesco a realizzare workshops sulla tecnica della Stimolazione Musicale nel 2° Congresso Internazionale per il Talento dell’Infanzia a Città del Messico Giugno 2002. Conferenziere e responsabile degli workshops di Stimolazione Musicale al Forum Sociale Mondiale realizzati a Porto Alegre nel 2001, 2002 e 2003 dalla Cooperativa sociale Itaca. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
CORRI LA VITA 2007, DUE GRANDI ASTE, QUATTRO OBIETTIVI  
 
Firenze, 24 aprile 2007 - Prima una grande asta di gioielli Bulgari, poi un’altrettanto grande asta della Biennale dell’Antiquariato. Gratificata da queste e da molte altre iniziative collaterali, torna anche quest’anno Corri la Vita, quinta edizione dell’ormai popolarissima manifestazione che si batte contro il cancro al seno, abbinando beneficenza e sport, rispetto dell’ambiente e amore per gli straordinari tesori culturali e artistici di Firenze. Corri la Vita 2007 si terrà domenica 30 settembre e il comitato organizzatore presieduto da Bona Frescobaldi è da tempo al lavoro, per arricchire l’evento di significati civili e spettacolari, come sempre in collaborazione con la Lilt, Lega per la Lotta contro i Tumori sezione di Firenze, il Cspo, Centro Studi e Prevenzione Oncologica della regione Toscana, e File, la Fondazione italiana di Leniterapia che opera nel campo delle cure palliative (www. Corrilavita. It). I quattro obiettivi della raccolta fondi 2007 sono stati definiti in questi giorni con la supervisione di Marco Rosselli Del Turco, direttore scientifico del Cspo, e dei presidente delle altre due associazioni, Riccardo Poli per la Lilt e Donatella Carmi per File. Eccoli in dettaglio: 1) contribuire a realizzare un ostello destinato a ospitare i famigliari dei malati oncologici ricoverati a Firenze. E’ un progetto di bio-architettura (costo 1,25 milioni di euro) ideato in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio; 2) sostenere l’attività di Villa Le Rose (costo annuo 250 mila euro): è la struttura per la riabilitazione psico-fisica delle donne operate di cancro, realizzata anche grazie a Corri la Vita; 3) contribuire al progetto di File per aggregare un medico leniterapista all’equipe curante del day hospital oncologico dell’ospedale di S. Maria Nuova. 4) contribuire all´acquisto di un mammografo digitale (valore 300 mila euro) per la Diagnostica Senologica dell´ospedale di Careggi, reparto specializzato in prevenzione oncologica e controlli di routine delle donne operate di tumore al seno; Un quinto obiettivo è la conferma delle oltre 10 mila persone che hanno partecipato nel 2006, portando a ben 30 mila i presenti alle prime quattro edizioni. Quanto all’itinerario della minimaratona (12 chilometri) e della passeggiata (6 chilometri), farà come di consueto perno su piazza S. Croce per snodarsi tra strade, giardini e colline dell’Oltrarno, con una serie di varianti allo studio dei tecnici di Firenze Marathon e dell’Assessorato allo Sport. Di sicuro comprenderà, come in passato, visite a musei e palazzi storici. Altrettanto sicura l’asta di gioielli vintage Bulgari in programma il 19 giugno al Grand Hotel. L’iniziativa ha un suo comitato promotore parallelo e offrirà a Corri la Vita il 25% del ricavato. L’asta antiquaria promossa dalla Xxv Biennale si terrà invece il 29 settembre, sempre al Grand Hotel, e a Corri la Vita andranno tutti i fondi raccolti. Si tratta della terza asta che la Biennale dedica alla manifestazione, grazie alla sensibilità del presidente Giovanni Pratesi. Infine lo sponsor principale che anche quest’anno sarà Salvatore Ferragamo. Oltre a contribuire con una cifra importante, la famosa maison fiorentina offrirà 12 mila magliette ufficiali, cifra che potrebbe contribuire a stabilire un nuovo record di partecipanti. .  
   
   
BRACCO, FORMIGONI VICINO A FAMIGLIA E FIGLIA DIANA  
 
Milano, 24 aprile 2007 - "E´ con tristezza e profondo dispiacere che partecipo al dolore dei familiari, ed in particolare della figlia Diana, per la scomparsa di Fulvio Bracco". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esprime così le più sentite condoglianze alla famiglia Bracco per la scomparsa di Fulvio Bracco, decano della nota azienda farmaceutica, spentosi ieri all´età di 98 anni. "L´impegno da lui profuso nel settore della farmaceutica, della chimica e della ricerca - conclude il presidente Formigoni - rimarrà sempre indelebile in tutti noi. Un uomo che ha dato molto al nostro Paese ed in particolare alla nostra Lombardia. Un imprenditore capace di puntare, nella sua attività aziendale ma anche in quella sociale, su scelte coraggiose, innovative e mai scontate". .  
   
   
PER IL FUORISALONE DEL MOBILE PRESENTATA LA COLLETTIVA ART OUVERTURE E URANO PALMA  
 
Milano, 24 aprile 2007 - Sabato 22 aprile a Milano, il Gruppo Seom ha inaugurato lo Spazio “Art Ouverture” di Via Brera 17 per il Fuorisalone del mobile presentando la collettiva Artouverture e Urano Palma in mostra da sabato a oggi lunedì 23 aprile 2007. Urano Palma nasce a Varese nel 1936. Vagando in varie città italiane, con un orecchio teso verso le avanguardie artistiche, si stabilisce a Milano, dove ha la possibilità di conoscere grandi artisti tra cui Lucio Fontana, grazie al quale ha la possibilità di dedicarsi completamente alla ricerca artistica. Nel 1962, Cardazzo, noto gallerista d’arte s’interessa ai suoi lavori, dandogli la possibilità di fare la sua prima mostra personale alla galleria “Il Cavallino” di Venezia. In trentotto anni di carriera, Urano Palma, ha realizzato mostre in Germania, in Francia, Spagna, Stati Uniti e recentemente in Corea, dove venne scelto, insieme ad altri otto scultori, per rappresentare l’Italia in occasione delle olimpiadi di Seul, con un’opera in ghisa, che si trova attualmente al Museo Permanente di Arte Contemporanea. Urano Palma, dal 1960, si occupa anche di design. Realizza mobili scultura, utilizzando vari materiali: legno, pietra, bronzo, cristallo e alluminio. . .  
   
   
JULIAN SCHNABEL PALAZZO VENEZIA, ROMA  
 
 Roma, 24 aprile 2007 - Dal 4 maggio al 17 giugno 2007 si terrà a la prima importante rassegna nell’Urbe dedicata al multiforme talento creativo di Julian Schnabel. “Uso qualunque strumento mi consenta di tradurre i miei impulsi in un’evidenza fisica”: Questa l’affermazione di Schnabel che si pone come ideale Leitmotiv della mostra. Un evento espositivo che si prefigge di raccontare la personalità di un artista metamorfico e imprevedibile, di comunicare la forza espressiva perfino spiazzante, fluviale, epica di questa complessa figura del contemporaneo che dagli Eighties ha saputo oltrepassare il debutto del millennio con una coerenza espressiva, una potenza e una verità straordinarie e più che mai integre e vitali. Nel 2004 è stato il complesso della Mostra d’Oltremare a Napoli ad ospitare le sue tele di dimensioni imponenti. Quest’anno invece sarà l’austera volumetria rinascimentale di Palazzo Venezia a Roma, coi suoi saloni vasti e solenni, ad accogliere dal 4 maggio al 17 giugno prossimi, la “maniera grande”, il magniloquente e narrativo fare pittorico del celebre artista newyorkese. Julian Schnabel, cultore della provocazione e del paradosso, ama definirsi un “pittore delle caverne” e allo stesso tempo proporsi quale ”interior decorator”. Un gioco di contrasti che svela la sfaccettata lettura della realtà di Schnabel. Da una parte ecco l’artista primitivo che si immerge nella materia pittorica e dipinge con le mani, dall’altra il sofisticato scenografo che inventa alberghi come stageset opulenti e intessuti di colte suggestioni. Basti pensare al suo recente completo restyling tra storicistico e camp del Gramercy Park Hotel a New York. Ma l’imprendibile talento di Julian non si limita a questo. Egli si è infatti dimostrato un ottimo regista di cinema con i films Basquiat, del 1996 e nel 2000 con Before Night Fall, pellicola che vince il premio Grand Jury e la Coppa Volpi per il miglior attore, il protagonista Javier Bardem, al Festival del Cinema di Venezia. Nulla dunque di più antitetico e di più affine nello stesso tempo. Tra i candidati alla competizione ufficiale del Festival del Film di Cannes 2007 figura Le Scaphandre et le papillon, ultima fatica cinematografica di Schnabel che ha adattato per lo schermo il romanzo omonimo di Jean-dominique Bauby. Bauby, ex caporedattore di Elle, ha scritto questo libro in seguito all’incidente d’auto che ha avuto nel dicembre del 1995 mettendolo nella condizione di “locked in- syndrom” (chiuso dentro se stesso). Completamente paralizzato, non potendo più muoversi, ha dettato lettera dopo lettera, grazie al battito della sua palpebra sinistra una sorta di diario del suo viaggio immobile che venne pubblicato qualche settimana dopo la sua morte nel marzo del 1997, all’età di 44 anni. Ronald Harwood, Premio Oscar nel 2003 per Il pianista di Roman Polanski, ha scritto la sceneggiatura e nella lista del cast figurano Mathieu Amalric, Anne Consigny e Emmanuelle Seigner. La mostra romana si articola intorno a una trentina di opere, in un percorso che si snoda lungo i sette grandi ambienti a piano nobile del palazzo. Un itinerario che tocca quattro temi essenziali dell’opera pittorica di Schnabel. Dalle opere di grande formato, le immense tele dove tratti densi e corposi si mescolano a segni più sfumati e sottili, alla galleria dei ritratti e degli autoritratti. Dai Plate Paintings, i dipinti realizzati sulle superfici di frammenti di ceramica, fino ai Japanese Paintings, colori ad olio su foto digitali. Il bellissimo ciclo dedicato alla cantante anglo-francese Jane Birkin, prodotto nel 1990, nella rassegna è rappresentato da tre opere che hanno l’essenzialità, le proporzioni e usano quale supporto lo stesso materiale delle vele delle imbarcazioni. “Anno Domini 1990” è anche la data di creazione delle tre grandiose opere -oltre 6 metri di altezza, larghe altrettanto- esposte nella sala che apre la mostra. Lavori eseguiti su tarpaulin (o tarp), grandi fogli flessibili e resistenti all’acqua, un materiale inusitato e diverso che l’artista ha utilizzato fin dai suoi esordi negli anni Settanta. Una colata di cera e resina, che dà alle tele la brillantezza quasi liquida e luminosa di un encausto, caratterizza la galleria dei ritratti. Tra questi sorprende per dinamico impatto narrativo e insieme per l’astrazione metafisica che ricorda i maestri del Siglo de Oro spagnolo, Zurbaran e Sanchez Coello in particolare, quanto lo scavato pathos goyesco, quello dell’attore Gary Oldman, vestito con il costume tradizionale dei toreri iberici, lo scintillante traje de luz incrostato di pietre e ricami su tessuto dorato. Dipinto compiuto nell’estate del 2005 nello studio di San Sebastian. I ritratti sono realizzati su tele quadrangolari impreziosite da elaborate cornici bianche in fibra di vetro, un materiale che ha permesso all’artista di riprodurre l’intaglio di una cornice barocca spagnola a lui molto cara. A dichiarare inoltre la sua profonda passione per la terra, l’arte e la storia di Spagna, ci sono i tre autoritratti in cui Schnabel, “fiero fino alla presunzione”, parafrasando il “Pictor optimus” Giorgio de Chirico, immortala sa stesso à la façon de Vélasquez . Nell’ambiente successivo sono poste le opere eseguite su cocci di piatti in ceramica, nelle quali alcune figure umane colte di tre quarti spuntano tra solitari tralicci mentre un viso, quasi un attonito sacrale ritratto del Fayoum, fissa la scena. La serie dei Japanese Paintings seduce per la sua fluida, emblematica capacità di oscillare fra l’astratto e il figurativo. Per finire, due opere, Buckwheat Pillow e Lucio, che in qualche modo riassumono in sé tutta la produzione di Julian Schnabel, caratterizzate come sono dalla componente caotica, dinamica ed irruente dell’abstract painting che va a sposarsi con una forte matrice simbolica. Tutti i lavori colpiscono per la loro energia, un flusso irrefrenabile, sconvolgente, che deriva dalla chiara necessità dell’artista di confrontarsi alla pari con la materia, di dominarne i segreti e la pregnanza. Ne affiora una straordinaria forza comunicativa che ci pone di fronte al puro potere creativo, talvolta anche aggressivo e soverchiante, di Julian Schnabel. Una forza che improvvisamente ci lascia indifesi. Julian Schnabel è nato a New York nel 1951. A quattordici anni si è trasferito a Brownsville, in Texas, e dal 1969 al 1973 ha frequentato l´Università di Houston. Subito dopo la laurea Schnabel partecipa ad un programma di studio del Whitney Museum a New York e nel 1975 espone al Museo d´Arte Contemporanea di Houston. Poi, per due anni, il pittore lavora come cuoco in un ristorante di New York. Nel 1978 Julian Schnabel parte per un lungo viaggio che lo porterà in Spagna, Italia e Germania, e comincia ad esporre i suoi dipinti in molte delle più importanti gallerie europee e americane. All´inizio degli anni ottanta, inizia anche a realizzare sculture. Quando, nel 1995, comincia a lavorare ad un film sul pittore Jean-michel Basquiat, Julian Schnabel è un artista affermato, che è già stato celebrato con mostre antologiche e retrospettive dai musei di mezzo mondo. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di alcuni dei musei d’arte moderna e contemporanea più importanti del mondo: Albright Knox Art Gallery, Buffalo - The Art Institute of Chicago - Australian National Gallery - The Butler Institute of American Art, Ohio - Dallas Museum of Art, Dallas - Des Moines Art Center, Iowa - Guggenheim Museum, Bilbao - Hamburger Bahnhof, Berlin - Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington Dc - Kochi Museum, Japan - Kunsthalle Basel, Switzerland - Kunstmuseum Basel, Switzerland - The Metropolitan Museum of Art, New York - Milwaukee Art Museum, Milwaukee - Centre Georges Pompidou, Paris - Museo Nacional Centro de Arte Contemporaneo Reina Sofia, Madrid - Museum of Art Carnegie Institute, Pittsbourg - Museum of Contemporary Art, Los Angeles - Museum of Contemporary Art, Miami - Museum of Modern Art, New York - National Gallery of Art, Washington Dc - Paine Webber Collection, New York - Philadephia Museum of Art, Philadelphia - The Refco Collection, Chicago - San Francisco Museum of Moderne Art, San Francisco - The Solomon R. Guggenheim Collection, New York - Sonje Museum of Contemporary Art, Korea - Stedelijk Museum, Amsterdam - Tate Gallery, London - Tokyo Metropolitan Art Museum, Tokyo - Whitney Museum of American Art, New York - Yokohama Museum of Art, Yokohama. .  
   
   
A MILANO PRESSO IL CREATIVE CENTER HAWORTH CASTELLI SI È SVOLTA LA TAVOLA ROTONDA “ABITARE L’UFFICIO VERSUS L’UFFICIO NELL’ABITAZIONE”  
 
 Milano, 24 aprile 2007 - Esiste una ricetta magica per creare un luogo di lavoro capace di fornire benessere, stimolare la creatività, creare comunicazione e relazioni, favorire la produttività, e aiutare a conciliare dimensione personale e lavorativa? Solo contando tutti gli elementi contenuti in questa domanda si può avere un’idea delle tante sfaccettature di un tema come quello scelto da Haworth Castelli per affrontare il rapporto tra Ufficio&abitazione. L’incontro, avvenuto lo scorso 19 aprile, è stato moderato da Walter Passerini, Responsabile job 24, Capo Redattore di Radio 24 e del Sole 24 Ore; ed ha avuto come relatori Rosanna Gallo, docente all’Università Cattolica di Milano e specialista di psicologia del benessere; Luca Beltrami Gadola, docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Maurizio Morgantini, Presidente della Fondazione Adi e vicepresidente Adi; Marco Pollice, A. D. Polliceilluminazione e Paolo Ferrari, responsabile Risorse Umane Autogrill. Passerini ha introdotto il tema puntando subito alla necessità di comprendere come un luogo di lavoro deve essere uno spazio che esprime un’anima e che deve aiutare le persone a stare bene. In questi anni vi è stata un’oscillazione tra la logica comunitaria dell’ufficio-fabbrica, rappresentata oggi dai call center, contrapposta a quella monodimensionale della postazione singola e domestica del telelavoro. Oggi lo scenario è cambiato, in meglio attraverso una soluzione intermedia tra queste due ipotesi che, in parte si rifà al concetto intimamente italiano della Bottega d’Arte, dove era possibile a conciliare in un rapporto equilibrato dimensione professionale e personale. Gallo ha tratto spunto dalle ricerche che ha svolto sul concetto di benessere. Un tema ampio, legato strettamente alle casistiche e alle soluzioni possibili che però, come ha poi ha raccontato Gadola nel suo intervento, risentono anche dell’ambiente che circonda l’ufficio. Un concetto quasi di contaminazione tra l’urbanistica (lo spazio che attraversiamo per andare al lavoro) e l’ufficio (il contrasto stridente tra “il dentro e il fuori”). E per quanto riguarda l’ambiente ufficio Gadola ha poi sottolineato la necessità per chi progetta un ufficio di intervenire sull’aria, progettando microclimi che non siano solo confortevoli, ma anche realmente salubri. Pollice ha confermato come la progettazione della luce degli ambienti costituisca un elemento fondamentale per costruire un ufficio “abitabile”. Naturalmente esistono regole precise ma, oggi, tra le opzioni più interessanti vi è quella della luce dinamica: un sistema che, giocando sulle tonalità più o meno calde, evoca in ambienti chiusi il ciclo giornaliero del Sole. Il dinamismo non è certo mancato all’intervento di Morgantini che ha raccontato come proprio lo studio della luce dinamica sia stato uno degli elementi essenziali nella progettazione, all’inizio degli anni ’80, della sede del controllo centrale della Rai. E un punto ha destato particolare attenzione: cioè il rapporto tra il luogo fisico dove si lavora e il “non luogo” del virtuale che si affaccia sugli uffici da tutti i monitor, ma che è a tutti gli effetti un luogo altrettanto reale di lavoro. Infine da Ferrari una voce da chi in Azienda si occupa quotidianamente del benessere dei dipendenti. Ferrari, nella sua qualità di responsabile risorse umane, ha ricordato la centralità dell’ufficio notando come spesso la postazione da cui si opera, così come la dimensione della scrivania o la vicinanza a una finestra, siano spesso al centro del conflitto aziendale. Il risultato è che l’assegnazione degli spazi avviene seguendo una logica gerarchica, sia perché in questo modo si premiano le persone e se ne riconosce il loro valore, sia perché così si ha a disposizione un criterio per dirimere i conflitti. Anche per Ferrari vi è un’esigenza di personalizzazione degli spazi, e di marcamento del territorio, che non può essere sottaciuta; così come vi è la necessità di conciliare la socializzazione offerta dagli open space con quei bisogni di privacy che non possono essere negati. Al contrario, il telelavoro è vissuto con diffidenza da parte dei lavoratori, non solo perché temono di rimanere decentrati rispetto alle dinamiche aziendali, ma anche forse perché viene a mancare il ruolo sociale dell’essere lavoratore rispetto alla propria famiglia. Nel dibattito che ha seguito le relazioni, Gallo ha ricordato come il benessere fondamentale vada ricercato non solo nello spazio fisico e negli strumenti utilizzati, ma soprattutto nella qualità delle relazioni umane. Gadola ha invece sottolineato, a modo di provocazione, come il troppo benessere finisca per togliere al lavoratore la capacità di trovare soluzioni proprie, diminuendone la creatività. Un richiamo alla creatività che è stato raccolto da Morgantini, che ha invitato chi progetta uffici a guardare oltre al proprio immediato, cercando soluzioni che guardino al futuro, all’evoluzione del mercato e della Società. L’ufficio ideale non esiste, ma il lavoro a casa non è la soluzione, e questa modalità non ha risposto alle aspettative che aveva suscitato anni fa. Molti sono coloro che studiano e che si impegnano per rendere i luoghi del lavoro spazi di benessere: si tratta di una sfida senza fine, che deve adattarsi ai tempi che mutano, e di cui il Convegno di Milano ha saputo dare uno spaccato concreto e affascinante. . .  
   
   
HARTFORD SOLUTIONS E LA GALLERIA D’ARTE MODERNA PRESENTANO GUIDO BARAGLI: TIFOSO E PITTORE LA MOSTRA-EVENTO ALLO STADIO BARBERA CON LA COLLEZIONE DI OPERE CELEBRANTI IL PALERMO CALCIO.  
 
Palermo, 24 maggio 2007 – Il Palermo Calcio gioca una nuova partita, ma non di campionato e neanche di coppa. Questa volta il Palermo incontra la pittura di Guido Baragli. Emozioni, passioni immortalate con tecnica mista su cartone catramato su legno che si trasformano in delle opere eccezionali, da ammirare. Un idea geniale dalla quale nasce una perfetta simbiosi di Sport e Cultura. Questo è Guido Baragli, questo è “Tifoso e Pittore”, la mostra-evento che verrà presentata venerdì 4 maggio all’interno dello Stadio Renzo Barbera dalle ore 18. 00. Una mostra dall’atmosfera magica e coinvolgente, perché le opere di Guido Baragli troveranno la loro cornice naturale nel campo da giuoco del Palermo Calcio a cui l’artista si è ispirato, tra il verde manto erboso e i pali delle porte. Esclusiva, per la presenza di moltissimi personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo ed istituzionali. “L’ispirazione per questa mostra nasce dall’idea di celebrare la squadra della mia città e di cui sono un gran tifoso, con uno scambio fra Arte e Sport ed in questo caso Calcio e Pittura – afferma il maestro Baragli – una partita, questa, giocata nel campo dell’arte ma all’interno dello stadio di calcio. L’obiettivo è di esaltare e ricordare le gesta di questo mitico Palermo attraverso un cantare non giornalistico ne poetico, ne di cronaca ne di storia, bensì arte”. Alla mostra-evento ha aderito con entusiasmo l’U. S. Città di Palermo. “Questa mostra è l’occasione per anticipare l’obiettivo della società: l’apertura del nuovo stadio polifunzionale del Palermo Calcio, prevista per il 2010, in cui sviluppare iniziative di questo tipo: una struttura da utilizzare tutti i giorni della settimana, non destinata solo alle partite di calcio ma aperta ad iniziative culturali, artistiche, sociali, economiche… - sottolinea Guglielmo Miccichè, vicepresidente del Palermo Calcio – Conosco Guido, amo la sua pittura e sono fiducioso sul successo di questa iniziativa che rappresenta il perfetto connubio tra sport e cultura”. La genialità di Guido Baragli è nota da tempo, nato a Palermo nel dicembre del 1962 si è diplomato all’Accademia di Belle Arti della sua città natale e vive e lavora tra Bologna e Palermo. E’ ambasciatore nel mondo della Galleria D’arte Moderna (Gam) di Palermo e ha esposto le sue opere a Londra, Brasilia, Hannover, Mosca, New York, Milano, Basilea… La mostra “Tifoso e Pittore” di Guido Baragli resterà in esposizione all’interno dello Stadio Renzo Barbera fino al 6 maggio (giorno della partita Palermo – Roma) per poi trasferirsi domenica 8 maggio a Palazzo Ziino, dove potrà essere visitata fino al 30 agosto 2007. . .  
   
   
ARTISSIMA ALL OVER 2007 EMILY SUNDBLAD RACCONTA REENA SPAULINGS  
 
Milano, 14 aprile 2007 - Artissima All Over è un nuovo progetto satellite di Artissima, la Fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino, la cui prossima edizione si svolgerà dal 9 al 11 novembre 2007. Si tratta di una serie di conferenze che si svolgono durante l’anno su tutto il territorio nazionale. Le conferenze sono tenute da artisti, critici, curatori e direttori di musei internazionali, presso Accademie di Belle Arti ed Associazioni culturali non profit. Tutti gli incontri sono aperti al pubblico, e non prevedono biglietti di ingresso. Introdurrà gli incontri Andrea Bellini, direttore di Artissima. Il primo ciclo di conferenze sarà tenuto da un personaggio sorprendente della nuovissima scena artistica newyorchese: Emily Sundblad artista, gallerista, cantante e attrice. Il suo progetto più importante è la creazione di Reena Spaulings Fine Art, una piccola galleria nel Lower East Side che Emily ha aperto nel 2004 con John Kelsey e che con lui dirige come uno spazio performativo in continuo movimento, esplorando le diverse sfaccettature dei rapporti tra artista, curatore e mercante. Reena Spaulings e’ anche un artista collettivo, recentemente invitato ad importanti mostre internazionali come l’ultima edizione della Biennale del Whitney (2006). Della galleria, e della sua fondatrice, si sono spesso occupati giornali specializzati e di grande diffusione, tra cui Artforum, Flash Art International e New York Times. Con questa iniziativa, Artissima All Over presenta per la prima volta in Italia il progetto Reena Spaulings, uno dei fenomeni più interessanti emersi nell’ambito della scena artistica newyorchese nell’ultimo decennio. Ma chi - o cosa - è Reena Spaulings? Una galleria alla moda, un artista di successo, la protagonista di un romanzo? Reena Spaulings originariamente è la protagonista di un romanzo pubblicato nel 2004 da un collettivo internazionale di artisti, scrittori e registi, la Bernadette Corporation. La Bernadette Corporation, fondata nel 1994, in questi ultimi anni ha creato un’etichetta di moda, una casa editoriale, uno studio cinematografico a Berlino e una serie di film che hanno fatto il giro del mondo tra fiere e biennali. Il romanzo “Reena Spaulings” è scritto da decine di persone diverse, principalmente usando internet, come in una sorta di catena di assemblaggio simile a quella che si usava un tempo per scrivere i copioni di Hollywood. Attraverso una lunga serie di metamorfosi Reena Spaulings si è trasformata prima in una galleria (la Reena Spaulings Fine Arts, una delle più propositive di New York) e poi in un artista collettivo. Invitata da Artissima All Over , Emily Sundblad, la principale ideatrice di tutta l’operazione, verrà in Italia per la prima volta a parlare di questo complesso e straordinario progetto. Torino, Accademia Albertina, Sala delle Colonne, martedì 8 maggio, ore 18. 00. Milano, Accademia di Brera, Sala Teatro, mercoledì 9 maggio, ore 18. 00. .  
   
   
QUANDO L’ARTE È FEMMINA LE DONNE ARTISTE DEL PRIMO NOVECENTO AL CENTRO DELL’ INCONTRO CON FRANCESCA BARDAZZI NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA CURATA DAL LYCEUM CLUB DI FIRENZE  
 
Firenze, 24 aprile 2007 – Oggi alle ore 18, al Piano Nobile di Palazzo Strozzi, Francesca Bardazzi, curatrice della mostra (www. Cezanneafirenze. It), parla di Mani femminili nelle stanze di Cézanne. Quarto di sette conferenze organizzate dal Lyceum Club di Firenze sul rapporto culturale tra Italia e Francia nel primo Novecento, l’incontro verte sull’universo femminile legato ai due collezionisti Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser. Si discuterà in particolare di quell’entourage di donne colte e dedite all’arte che ebbero, come Mary Cassat, un ruolo fondamentale nei salotti culturali dell’epoca. Prossimo appuntamento martedì 15 maggio con Enza Bigini e Franca Bacchiega, rispettivamente presidente della Sezione Letteraria del Lyceum e docente di Letteratura Americana a Urbino, sul tema 1910. Incroci letterari a Firenze. L’ingresso è come sempre gratuito fino ad esaurimento posti (max 50). Per informazioni: 055. 2645155. .  
   
   
BOLZANO: ACQUISTO DA PARTE DEL MUSEO DI SCIENZE NATURALI DEL LASCITO DEL GEOLOGO RATSCHILLER  
 
Bolzano, 24 aprile 2007 - Si è svolta ieri mattina presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige la cerimonia di consegna del lascito del geologo Ludwig Karl Ratschiller composto da oltre 4500 esemplari ben documentati di minerali, fossili, rocce, reperti archeologici e documentazione scientifica. La donazione è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige. L’intera collezione del geologo altoatesino Ludwig Karl Ratschiller, scomparso nel 2004, è stata acquisita recentemente dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige ed il passaggio di consegne è stato celebrato questa mattina nell’ambito di una cerimonia e di una conferenza stampa che ha avuto luogo questa mattina presso la sede del Museo in via Bottai,1 a Bolzano. Il presidente dei Musei altoatesini, Bruno Hosp, ha sottolineato nel corso dell’incontro con la stampa l’importanza dell’acquisizione sotto il profilo scientifico e storico che è stata realizzata anche grazie al determinante sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio rappresentata alla cerimonia dal suo vicepresidente, Günther Überbacher. Il geologo Ratschiller nel corso della sua intensa vita ha raccolto e catalogato, secondo criteri scientifico-sistematici, un ricco patrimonio di minerali, fossili, alcune migliaia di rocce da tutto il mondo nonché diverse pubblicazioni e un’ampia biblioteca scientifica. Il territorio altoatesino è sempre stato protagonista dell’attività scientifica del geologo ed uno dei suoi ultimi impegni lo ha visto occuparsi, fra l’altro, della mappatura particolareggiata della linea periadriatica nell’area di Pennes/val Sarentino. Il Dr. Benno Baumgartner, Conservatore della Sezione Scienze Geologiche del Museo di Scienze Naturali ha sottolineato che queste collezioni rivestono un’importanza immensa per gli studiosi in quanto solo grazie ad una ricca raccolta di reperti è possibile realizzare lavori sistematico-scientifici. Di qui, la rilevanza museale straordinaria di collezioni comparative ben documentate come questa. Frutto della sua attività fu, tra l’altro, la pubblicazione, nel 2002, di una monografia sui giacimenti minerari del Sahara occidentale e, nel 2003, l’anno prima della sua morte, dell’opera autobiografica “Zwischen allen Fronten. Autobiografie eines Südtiroler Partisanen” edita da Edizioni Raetia di Gerald Steinacher. In quelle pagine il grande geologo racconta le vicende personali vissute nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La sua biblioteca scientifica comprende diverse opere di consultazione in campo mineralogico, geologico e dei giacimenti. Da segnalare, infine, una raccolta di diapositive 6x6 con motivi del Sahara e del Nepal. L’acquisto della raccolta è venuto anche incontro al desiderio di Ratschiller di non vedere spartire le collezioni e metterle a disposizione della formazione e della ricerca in Alto Adige. .  
   
   
FIRENZE, CONFERMA IL PROGETTO MUSEO DELL’UNIVERSO  
 
 Firenze, 24 aprile 2007 – Mentre a Firenze si sono riuniti gli astronomi di tutta Italia per il loro congresso annuale (Istituto degli Innocenti, 17 – 20 aprile, www. Sait. It), il progetto del Museo dell’Universo, dedicato alla più affascinante delle scienze, ha fatto nuovi e importanti passi avanti. In attesa della legge che finanzierà gli interventi strutturali previsti per le celebrazioni galileiane del 2009 a Firenze, Pisa e Padova (le tre città di Galileo), la Giunta di Palazzo Vecchio ha confermato all’unanimità la scelta di inserire il progetto tra le priorità del Piano Strategico. Ha inoltre varato una serie di definitive verifiche di fattibilità e ha deciso di creare un Comitato di Progetto, composto da ben sei assessorati, con compiti di sostegno operativo. Ne hanno dato notizia ieri gli Assessori Riccardo Nencini (Piano Strategico) e Giovanni Gozzini (Cultura), nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l’ideatore del progetto, l’astrofisico Franco Pacini, e l’attuale direttore dell’Osservatorio di Arcetri Francesco Palla. Le novità che hanno accelerato la decisione della Giunta, hanno spiegato, riguardano sia la Regione Toscana, decisa a fare la propria parte a sostegno dei progetti di Firenze e Pisa, sia l’interesse manifestato da Unicredit, uno dei maggiori istituti di credito italiani, che nelle ultime settimane ha prospettato al Comune una partnership rilevante sotto il profilo gestionale ed economico. Come noto, la sede ideale per il Museo dell’Universo è stata individuata nella Torre del Gallo, il suggestivo castello neogotico sulla collina di Arcetri. Circondata da un vasto parco, la Torre è infatti vicinissima sia all’Osservatorio che a Pian dei Giullari, dove si trova Villa Il Gioiello, famosa nel mondo per le vicende associate all’esilio di Galileo Galilei. Sostenuto dai più importanti centri internazionali di ricerca e di studi astronomici, il progetto prevede la creazione di un modernissimo Museo scientifico interattivo dedicato alla didattica e alla divulgazione delle scienze dell’Universo, comprendente anche un planetario di ultima generazione, in grado di sfruttare nel modo più spettacolare le più avanzate tecniche digitali e di visualizzazione. Il planetario sarebbe realizzato nel parco, a ridosso del castello. Il parco stesso diventerebbe sede di attività ed esibizioni dedicate all’astronomia, soprattutto per giovanissimi. Nel 2005 uno studio della Camera di Commercio di Firenze ha stimato in 40 milioni di euro il costo dell’operazione. Confermando il Museo dell’Universo tra le priorità del Piano Strategico, Nencini e Gozzini hanno dettagliato le varie decisioni della Giunta: 1) esplorare le soluzioni utili alla definizione di un quadro economico di riferimento, in collaborazione con l’istituto di credito citato, il Ministero dei Beni Culturali, la Regione Toscana, la Provincia e la Camera di Commercio, ed eventuali altri soggetti pubblici e privati; 2) verificare la possibilità di accompagnare lo studio in questione con iniziative di carattere scientifico e culturale in grado di anticipare contenuti e attività del Museo dell’Universo; 3) dare continuità all’azione di sostegno operativo del progetto, costituendo un apposito Comitato di Progetto interdirezionale con i sei Assessorati coinvolti (Sviluppo Economico, Turismo, Cultura, Urbanistica, Pubblica Istruzione, Risorse Finanziarie). “Le celebrazioni galileiane”; ha detto Pacini, “ci offrono un’occasione storica per realizzare un grande obiettivo culturale, che può divenire simbolo della vita scientifica di Firenze come Città di Galileo, con forte richiamo nazionale e internazionale. Il Museo potrebbe attrarre ogni anno oltre 100 mila visitatori e diventare centro di educazione scientifica, anche a distanza, per scuole e insegnanti”. .  
   
   
GOLF - TRICOLORI A SQUADRE SERIE A1: AVANZANO BIELLA E LE COMPAGINI DI TORINO  
 
Milano, 24 aprile 2007 - Sul percorso del Golf Club Le Querce, a Sutri (Vt), è iniziata la fase match play dei Campionati Nazionali a Squadre Serie A1 maschili e femminili. Nel torneo maschile chiaro successo di Biella, che si è imposta anche nella qualificazione medal, per 5,5 a 1,5 su Asolo, mentre ha faticato Torino per avere ragione de La Pinetina (4/3). In semifinale anche l´Alpino, che ha regolato per 4,5-2,5 Zoate, e Modena che ha sconfitto Padova (4,5-2,5). Nel campionato femminile la compagine di Torino, favorita del torneo, ha messo fuori gioco Le Rovedine con un secco 4-1. Di misura i successi di Bologna su Molinetto (3-2) e del Parco di Roma su Royal Park (3-2), mentre l´Olgiata ha eliminato Monticello (3,5-1. 5) che non nascondeva ambizioni di titolo. Us Pga Tour: Primo Titolo Per Nick Watney - Nick Watney (273 - 69 67 68 69) ha vinto lo Zurich Classic of New Orleans (Us Pga Tour) al Tpc Louisiana ad Avondale, in Louisiana. Il ventiseienne californiano di Sacramento ha ottenuto il primo titolo nel circuito superando di tre colpi Ken Duke (276 - 69 71 66 70) e di quattro Anthony Kim e John Mallinger. Al quinto posto con 278 Mark Calcavecchia, Chris Stroud e Bubba Watson, al 44° con 286 David Toms, all´80° con 292 Chris Dimarco. .  
   
   
VELA: LE RAGAZZE DEL FREZZA SAILING TEAM IN SPAGNA PER IL XIX INTERNATIONAL WOMAN’S MATCH RACE CRITERIUM  
 
 Calpe (Spagna), 24 aprile 2007 – Un nuovo prestigioso appuntamento per le ragazze del Frezza Sailing Team che da oggi al 28 aprile saranno impegnate a Calpe, Spagna nel Xix International Woman’s Match Race Criterium, manifestazione di Grado 1 Isaf. La skipper ravennate Sabrina Gurioli (21° nella Ranking List Femminile) come sempre guiderà il team composto da Elena Orioli (randa), Marta Raines (tailer) e Margherita Ricci (tailer), Marcella Trioschi (prodiere) nel terzo appuntamento della stagione agonistica 2007. Ricordiamo infatti che l’equipaggio rosa, guidato dal veneziano Luca Frezza, ha già partecipato con successo alle regate Quinta do Vale in Portogallo (Grado 3) a marzo dove avevano ottenuto la posizione d’onore e al Venice Trophy 2007 a Jesolo (Grado 4) in cui avevano concluso al terzo posto alle spalle di due equipaggi maschili. Nella manifestazione spagnola saranno 12 gli equipaggi in gara e Sabrina Gurioli con le sue ragazze dovrà vedersela con le maggiori specialiste di match race a livello internazionale quali la francese Claire Leroy, la danese Lotte Melgaared e l’olandese Klaartie Zuiderbaan che occupano rispettivamente le prime tre posizioni della Ranking List. Domani il programma prevede le ultime formalità inerenti all’iscrizione e la regata di prova con le imbarcazioni Tom 24 che verranno poi utilizzate per i “voli” dei giorni seguenti. Mercoledì alle ore 11. 00 la partenza dei Round Robin. .