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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UN ATLANTE CHE EVIDENZIA LA PORTATA DELL´INQUINAMENTO DA NUTRIENTI IN EUROPA  
 
 Bruxelles - I nutrienti sono indispensabili per le piante e gli animali, ma in quantità eccessiva provocano un sensibile deterioramento della qualità del suolo e dell´acqua. I nutrienti sono immessi nell´ambiente attraverso i concimi e altri prodotti agrochimici, il cui uso è strettamente regolamentato. Alcuni scienziati della Commissione europea hanno compilato un atlante che illustra per la prima volta, in modo chiaro, la pressione esercitata dai nutrienti sugli ecosistemi e la loro fonte. Questo atlante permette di individuare le zone d´Europa con i più alti livelli di inquinamento da nutrienti, tra cui ampie aree dei Paesi Bassi, del Belgio, della Danimarca, della Francia, dell´Irlanda e dell´Italia. L´atlante è il frutto dell´iniziativa Fate (Fate of Pollutants in Terrestrial and Aquatic Ecosystems, ovvero Destino degli inquinanti negli ecosistemi terrestri ed acquatici) del Centro Comune di Ricerca della Commissione europea, che studia l´impatto dei nutrienti, in particolare dei prodotti agrochimici, sull´ambiente. I nutrienti immessi nell´ambiente provengono dall´agricoltura, dall´industria, dagli impianti di depurazione delle acque reflue, e così via. Finora, tuttavia, il contributo di questi settori all´inquinamento da nutrienti e l´entità del suo impatto sono stati insufficientemente studiati e non hanno formato oggetto di valutazione a livello dell´Ue. L´iniziativa Fate intende colmare questa lacuna della ricerca ambientale, focalizzandosi in particolare sull´agricoltura. I risultati del progetto consentiranno un´applicazione più mirata della normativa vigente e forniranno una base scientifica per futuri interventi legislativi. I dati utilizzati nell´atlante indicano, ad esempio, ampie variazioni tra i paesi europei delle concentrazioni eccessive di nutrienti nelle zone ad agricoltura intensiva, che vanno da un massimo di 200 kg/ha nei Paesi Bassi a non più di 40 kg/ha in Italia. I livelli variano notevolmente anche all´interno dei singoli paesi: la Francia, ad esempio, presenta globalmente un eccesso di azoto di 50 kg/ha, mentre nella sola Bretagna si rilevano concentrazioni superiori a 120 kg/ha. Gli scienziati hanno potuto dimostrare che il rilascio smisurato di nutrienti è spesso dovuto a un´eccessiva concimazione, il che rende la prevenzione relativamente semplice ed economica. In effetti, si è constatato che i fertilizzanti azotati vengono talvolta applicati in misura due volte superiore al fabbisogno delle colture. L´équipe di Fate ha inoltre accertato l´esistenza di un nesso diretto tra eccesso di nutrienti e allevamento intensivo di bestiame. Il gruppo di scienziati ha anche valutato l´impatto di diverse ipotesi di cambiamento climatico, da cui risulta che gli agricoltori delle zone a produzione intensiva saranno costretti ad aumentare ulteriormente l´uso di fertilizzanti per mantenere le rese a livelli ottimali e, nel contempo, crescerà anche il consumo di acqua, ponendo sotto crescente pressione le risorse idriche europee. Per maggiori informazioni: http://ies. Jrc. Ec. Europa. Eu/ .  
   
   
AGRICOLTURA LIGURE, VIA LIBERA A FINANZIAMENTI PER 23,5 MILIONI E AI "PROGETTI INTEGRATI" DEL NUOVO PIANO DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 LE NUOVE RISORSE RESE NOTE DALL´ASSESSORE GIANCARLO CASSINI  
 
 Il Bilancio 2007 della Regione Liguria, su proposta dell´Assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini, ha stanziato 10 milioni di euro per gli interventi relativi al Piano di Sviluppo rurale. Questa somma consente di attivare, da parte degli enti pubblici all´interno del nuovo Piano di Sviluppo rurale 2007-2013, un importo pari a 65-70 milioni di euro per far fronte a finanziamenti sia per pagamenti relativi ad interventi effettuati nel 2006, sia per i nuovi. Per consentire ciò era necessario un intervento del Governo o della Ue. Dopo una lunga contrattazione con il Ministero dell´Economia da parte degli assessori Regionali all´Agricoltura, tra i quali quello Ligure Giancarlo Cassini, in collaborazione con il ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, il ministro Tomaso Padoa Schioppa ha dato via libera a una anticipazione di cassa per consentire il pagamento degli impegni del Psr- Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2000-2006 e a oggi non liquidati per l´esaurimento dei fondi comunitari e statali. Per la Regione Liguria è previsto uno stanziamento di 12,3 milioni di euro, cui va aggiunta una integrazione di 1,2 milioni da parte della Regione Liguria, per un totale di 13,5 milioni. Nei prossimi mesi la Regione Liguria potrà veder liquidate le aziende che dal 2006 attendono l´erogazione di questi fondi. "Un grande risultato e una boccata d´ossigeno in aiuto di centinaia di agricoltori e di imprese agricole che avendo attivato ed anticipato investimenti - spiega Cassini - che si trovano in oggettive difficoltà. Con questa operazione già nel corso dei prossimi mesi si potranno infatti liquidare i beneficiari che hanno ultimato gli investimenti attivati sulla passata programmazione del Psr 2000-2006 e non finanziati lo scorso anno". Con i restanti 50-55 milioni di euro sarà possibile pagare le domande presentate ancora nel vecchio Piano e nel secondo semestre del 2006, e nuovi progetti che saranno presentati nel 2007. Infine, nel corso della riunione odierna, la Giunta Regionale, ha avviato le procedure per la selezione dei "Progetti integrati" di Sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 con le modalità di intervento previste dal nuovo Psr. Tutti i soggetti che intendono elaborare e attuare strategie di sviluppo locale sono invitati a manifestare interesse esponendo le loro strategie, i loro obiettivi, i territori, i settori e i temi al centro della loro attività e le linee di intervento previste. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione dell´avviso sul Burl - Bollettino Ufficiale della regione Liguria, prevista per il 2 maggio prossimo. "Le strategie di sviluppo locale preparate e presentate da una pluralità di soggetti pubblici e privati - spiega l´assessore Cassini -,dovranno in particolar modo dimostrare di apportare un valore aggiunto significativo alla zona o al settore a cui si riferiscono in termini di sviluppo del settore agricolo e forestale, creazione di nuovi canali commerciali stabili e duraturi per le produzioni locali, integrazione tra prodotti tipici e turismo, sviluppo di filiere innovative come la filiera dell´energia". Il Programma nel suo complesso è all´esame della Commissione Europea, e prevede possa essere da questa approvato entro il prossimo mese di luglio ", ha aggiunto Cassini. .  
   
   
PRODOTTI AGROALIMENTARI: 1,8 MILIONI PER 60 PROGETTI DI PROMOZIONE BECCALOSSI: FORMAGGI, SALUMI E VINI AMBASCIATORI DELL´ECCELLENZA  
 
Promuovere e affermare i prodotti tipici lombardi in Italia e nel mondo. E´ questo lo scopo dello stanziamento di quasi 1,8 milioni di euro deciso dalla Giunta regionale, su proposta della vice presidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi. I fondi saranno utilizzati per sostenere 60 progetti di tutte le province nel campo dell´enogastronomia. "Le azioni promozionali - afferma Viviana Beccalossi - sono in linea con le strategie e le priorità stabilite dalla Regione che da anni lavora per valorizzare il comparto, anche tramite un´integrazione con i bisogni culturali, turistici e ambientali del territorio, oltre che produttivi e agricoli. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere sempre più la qualità dei prodotti, in ambito regionale, nazionale e internazionale, migliorarne l´immagine complessiva, favorirne la commercializzazione e svolgere attività di informazione sui marchi di qualità". Con il 15% della produzione nazionale, la Lombardia è la prima regione italiana nel settore agroalimentare. Una produzione caratterizzata da un´elevata qualità, come risulta da una ventina di prodotti Dop (Denominazione origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) e dai 15 vini Doc (Denominazione origine controllata) e 3 Docg (Denominazione origine controllata garantita). "Ormai è chiaro a tutti - sottolinea Viviana Beccalossi - che in Lombardia, in materia di sicurezza alimentare, il consumatore è garantito da un sistema di regole chiaro, preciso e puntuale. I nostri disciplinari sono applicati rigorosamente e le infrazioni, per chi non rispetta le norme, vengono punite puntualmente. Con questi finanziamenti vogliamo comunicare ancora meglio l´eccellenza dei nostri prodotti: dal Grana Padano al Taleggio, dalla Bresaola della Valtellina al Salame di Mantova e della Brianza, dalle Bollicine della Franciacorta al Bonarda dell´Oltrepo´ pavese e ancora dai vini della Valcalepio a quelli di San Colombano". .  
   
   
CENTRALE DEL LATTE DI TORINO RICAVI NETTI AL 31/12/2006 PARI A 96,5 MLN DI EURO  
 
L´assemblea degli Azionisti di Centrale del Latte di Torino - società operante nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi e quotata al segmento Star della Borsa Italiana - ha approvato il 26 aprile 2007 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2006. A livello consolidato, nell´esercizio 2006, il Gruppo ha raggiunto ricavi netti pari a 96,5 milioni di Euro in aumento dell´1,4% rispetto ai 95,2 milioni di Euro al 31/12/2005 grazie alla capacità di presidio dei mercati di riferimento e alla valorizzazione dei brand del Gruppo. Alla crescita dei ricavi hanno inciso positivamente il segmento del latte fresco (+3,3%), dello yogurt (+3,9%) e degli altri prodotti confezionati (+2,1%) della linea di prodotti freschi-freschissimi. Quest´ultimo segmento, in particolare, continuerà ad essere arricchito di nuove referenze nella frutta e nella verdura di Iv gamma grazie all´avvio dell´attività nel nuovo stabilimento di Casteggio (Pv) della collegata Salads & Fruits che produce, confeziona e distribuisce insalate e frutta fresche sia per il Gruppo che per altri importanti clienti. A livello di marginalità, al 31 dicembre 2006, il Gruppo ha registrato un Ebitda (margine operativo lordo) pari a 10,3 milioni di Euro, in aumento del 7,8% rispetto ai 9,6 milioni di Euro del 2005 e un Ebit (risultato operativo) di 5,9 milioni di Euro, in crescita del 16,9% rispetto ai 5,1 milioni di Euro nell´anno precedente. In crescita rispetto all´anno precedente risulta essere anche l´utile netto che al 31/12/2006 è pari a 2,3 milioni di Euro, rispetto ai 2 milioni di Euro del 2005 (+17,9%). La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31/12/2006 è negativa per 6 milioni di Euro rispetto ai 3,4 milioni di Euro al 30/9/2006 e ai 2,6 milioni di Euro del 31/12/2005. Tale risultato è influenzato dal pagamento dell´acconto delle imposte d´esercizio e, parallelamente, dal mutuo di 10 milioni di Euro stipulato per la costruzione del nuovo stabilimento di Vicenza. Si segnala poi che il Gruppo, tramite la Centrale del Latte di Vicenza, si sta facendo promotore per la realizzazione, insieme ad altri interlocutori pubblici e privati, di un Polo Tecnologico del settore Lattiero Caseario che avrà sede nell´area di proprietà del Gruppo adiacente al nuovo stabilimento di Vicenza. Per quanto riguarda la Capogruppo Centrale del Latte di Torino, a fine dicembre 2006 ha registrato ricavi complessivi di 57,9 milioni di Euro, in crescita del 2% rispetto ai 56,8 milioni di Euro del 2005; l´Ebitda sale a 8 milioni di Euro, in crescita del 8,9% rispetto ai 7,4 milioni di Euro del 2005, mentre il risultato operativo è di 6,4 milioni di Euro, in incremento del 19,1% rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2005 e l´utile netto è di 2,7 milioni di Euro rispetto ai 2,9 milioni di Euro del 2005. Alla luce dei positivi risultati ottenuti, l´Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,05 Euro per azione (invariato rispetto a quello distribuito nel 2006) in pagamento dal 10 maggio 2007 con stacco della cedola il 7 maggio 2007. Sempre in seduta ordinaria l´assemblea ha approvato la proroga della durata dell´incarico di revisione contabile sul bilancio d´esercizio alla società Kpmg S. P. A. A tutto l´esercizio 2014. In seduta straordinaria, l´Assemblea degli azionisti, ha approvato inoltre le modifiche statutarie ai sensi del D. Lgs. 262 del 28/12/2005 (la cosiddetta Legge sul Risparmio). . .  
   
   
GUIDA PRATICA PER SCEGLIERE E RICONOSCERE IL PESCE FRESCO  
 
Informare ed educare il consumatore alla conoscenza delle varietà del pesce fresco e di acquicoltura: è questo il principale obiettivo della nuova pubblicazione "La qualità del pesce fresco merita attenzione", realizzata dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. L´opuscolo intende promuovere un consumo consapevole e la salvaguardia delle specie protette, contiene preziose informazioni sull´importanza di una sana alimentazione, su come riconoscere e cucinare il pesce fresco, oltre ad essere provvisto di una serie di utili schede informative sulle principali varietà di pesce in vendita. Il consumatore potrà chiarire i suoi dubbi a proposito dell´etichettatura, imparare a pulire il pesce, operazione facile ma delicata e che va differenziata a seconda delle dimensioni del pesce. Si parla anche delle varietà di pesce azzurro e delle varie classi di molluschi. Un´intera sezione è dedicata all´acquacoltura, un comparto in piena espansione, in grado di rappresentare, oltre che una salvaguardia delle risorse marine, una risposta alle necessità di mercato. La pubblicazione, infatti, ricorda che il pesce d´acquacoltura apporta proteine nella stessa quantità ed elevata qualità del pesce di cattura. Un´altra sezione, infine, è riservata alle specie protette, come i datteri di mare per i quali è fatto assoluto divieto di pesca o i bianchetti e i rossetti la cui pesca è possibile solo in alcuni periodi dell´anno. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/pesce_fresco_guida/index. Html .  
   
   
NUOVI TIPI DI TEST SOSTITUISCONO I TEST DI IRRITAZIONE CUTANEA SUI CONIGLI  
 
 Bruxelles - Il Comitato scientifico consultivo del Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi (Ecvam) ha annunciato 27 aprile 2007 la convalida di cinque nuovi test "in vitro" che costituiscono una tappa importante verso la cessazione dell´uso dei conigli nei test di irritazione cutanea e oculare. Questi test saranno utilizzati per numerosi prodotti di uso quotidiano come i detersivi liquidi per i piatti, le creme per il viso o i prodotti per il trucco, ma anche per migliaia di sostanze chimiche industriali che dovranno essere valutate ai sensi della nuova legislazione Reach sulle sostanze chimiche. Uno dei test convalidati imita la pelle umana e permette di prevedere con notevole precisione ed esattezza il potenziale di irritazione cutanea, consentendo di non ricorrere più ai test sui conigli. Due altri test permettono di individuare gli irritanti oculari più forti senza dover ricorrere alle prove sui conigli vivi. Inoltre una nuova strategia convalidata per i test sulle allergie cutanee dimezza la sperimentazione sugli animali, con un´economia, nell´attuazione della legislazione Reach, di ben 240 000 topi. Questi test, convalidati da un comitato composto da persone designate dagli Stati membri dell´Ue, dall´industria, dal mondo accademico e dalle associazioni di difesa degli animali, devono adesso essere approvati dalle autorità di regolamentazione negli Stati membri. Il ruolo dell´Ecvam, la cui sede è presso il Centro comune di ricerca della Commissione europea, è sostituire, perfezionare e ridurre i metodi di sperimentazione animale per i prodotti cosmetici, i farmaci e le sostanze chimiche. I due test di irritazione cutanea convalidati oggi sono stati messi a punto dall´industria e da imprese private dopo essere stati convalidati dell´Ecvam. Queste prove si avvalgono di colture cellulari in vitro che rappresentano in modo realista le proprietà della pelle umana; ciò consente di valutare il potenziale di irritazione cutanea dei prodotti chimici e individuare i prodotti chimici irritanti. Questi test sono il risultato di tre anni di lavoro di nove organismi pubblici e privati nell´Ue e negli Usa. La convalida dell´Ecvam è un passo importante in quanto garantisce che questi test possono sostituire i test sugli animali, offrendo nel contempo ai consumatori il livello di protezione necessario contro composti potenzialmente nocivi. I prodotti potenzialmente irritanti per la pelle – come i cosmetici e i loro ingredienti e tutte le nuove sostanze chimiche – devono essere sottoposti a prove al fine di garantire che siano correttamente etichettati in funzione del rischio che rappresentano per gli essere umani. Tutte queste prove attualmente vengono effettuate sugli animali – circa 20 000 l´anno, perlopiù conigli. Tuttavia questi test sui conigli sono contestati non solo dal punto di vista del benessere degli animali ma anche della loro qualità scientifica. Si fondano in effetti su giudizi soggettivi e non su misurazioni rigorose degli effetti. Inoltre la pelle dei conigli non reagisce sempre come la pelle umana. Il regolamento Reach prevede attualmente il test di irritazione cutanea sui conigli per 10 000 sostanze chimiche che sono sul mercato da oltre 25 anni. Adesso sarà possibile sostituire queste prove con nuovi test che utilizzano pelle umana "coltivata" in laboratorio. Altri due test convalidati oggi consentiranno di individuare gli irritanti oculari utilizzando tessuti prelevati nei macelli che altrimenti sarebbero buttati via. Anche in questo caso, la prova sostituirà il ricorso agli animali per individuare gli irritanti più nocivi, anche se la sperimentazione animale sarà sempre necessaria, in una certa misura, per gli irritanti leggeri. L´ecvam inoltre sta valutando altri otto modelli che, se ritenuti adeguati, potranno sostituire completamente i test sui conigli vivi. I lavori in questo campo sono svolti in collaborazione con gli omologhi, americani e ciò agevolerà l´accettazione a livello internazionale dei nuovi test. Le allergie cutanee costituiscono un problema di medicina del lavoro che costa ogni anno all´economia europea circa 3 milioni di giorni lavorativi, ossia 600 milioni di euro. Tutte le 30 000 sostanze chimiche cui si applica la legislazione Reach devono pertanto essere testate sui topi per le allergie cutanee. Il quinto test convalidato oggi consente di dimezzare il numero di topi utilizzati, risparmiando circa 240 000 topi. Questi cinque test rappresentano un elemento importante della politica della Commissione europea destinata a ridurre, sostituire e perfezionare la sperimentazione animale nell´Ue. Questa politica è particolarmente di attualità alla luce dell´ultima modifica della direttiva concernente i prodotti cosmetici che proibirà i test di ingredienti cosmetici sugli animali a partire dal 2009 e della futura legislazione Reach sulle sostanze chimiche che entrerà in vigore il 1° giugno 2007. Ulteriori informazioni Ecvam: http://ihcp. Jrc. Ec. Europa. Eu/ .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO “NUTRIVENDING” PER PROMOZIONE SALUTE ATTRAVERSO DISTRIBUZIONE AUTOMATICA  
 
Venezia - Si puo´ fare educazione alimentare anche partendo da un distributore automatico, specie se in Veneto viene usato per 2 milioni di acquisti l’anno (20 milioni in Italia): per questo la Regione del Veneto ha avviato, 24 aprile 2007,il progetto ´´Nutrivending´´, che nella sua fase sperimentale, ha interessato quasi 10. 000 studenti, 11 scuole superiori e sette Servizi igiene degli alimenti e nutrizione di altrettante Ulss, dotando i distributori alimentari anche di prodotti come frutta e verdura, yogurt, succhi di frutta senza zuccheri, prodotti da forno senza grassi aggiunti, acqua minerale, prodotti per diabetici e celiaci. “Un consumatore più informato è più libero e più in grado di adottare corretti stili di vita che prevengano l’insorgenza delle patologie, cardiovascolari o tumorali, causate dal sovrappeso e dall’obesità” ha affermato l’assessore regionale alla sicurezza alimentare, Elena Donazzan, presentando oggi a Venezia l’iniziativa, condotta in collaborazione con Confida (Associazione italiana distribuzione automatica) e il Dipartimento di scienze animali dell´Universita´ di Padova. “Con questo progetto – ha aggiunto l’assessore Donazzan – ci proponiamo di trasformare la distribuzione automatica di alimenti in un mezzo per la promozione di stili sani di vita, offrendo ai cittadini opportunità per riflettere e sperimentare i benefici connessi ad abitudini salutari, promuovere corretti stili di vita soprattutto nelle scuole e nel mondo della sanita´. Particolarmente importante è che questa iniziativa, al tempo stesso educativa e preventiva, venga attuata nelle scuole, dato che il 20 per cento dei bambini italiani, purtroppo, risultano già in sovrappeso o addirittura obesi”. Un primo test su due scuole superiori veronesi ha dimostrato che nella prima (con un´utenza prevalentemente femminile) il consumo dei nuovi prodotti si e´ attestato sul 17,03%, e nella seconda (frequentata sia da maschi che da femmine) sul 9,57%. Gli alimenti sono di provenienza nazionale, Dop e Igp e da agricoltura biologica. A partire dal prossimo mese di giugno, l´universita´ verifichera´ quali prodotti hanno ottenuto maggiori preferenze e in base a questi dati si procedera´ ad elaborare indici di prodotti da inserire nei distributori automatici. L´iniziativa dovrebbe andare a regime gia´ dal prossimo anno scolastico. .  
   
   
DA VENERDÌ 4 A LUNEDÌ 7 MAGGIO L’ENOTECA ITALIANA APPRODA AL SALONE DEL PESCE. È IL PRIMO APPUNTAMENTO DEL RICCO CALENDARIO DELLA 41° SETTIMANA NAZIONALE DEI VINI L’“OSTERIA AD ACQUA” PROTAGONISTA A SLOW FISH  
 
Dalle 11 alle 23 alla fiera di Genova (padiglione C) nel Piazzale J. F. Kennedy, 1 Slow Food Toscana, Regione Toscana e Toscana Promozione in collaborazione con l’Ente Vini propongono degustazione di vini e di olio, abbinati a gustosi piatti ittici della Toscana L’“osteria ad Acqua” protagonista a Slow Fish. Da venerdì 4 a lunedì 7 maggio, infatti, Slow Food Toscana, Regione Toscana e Toscana Promozione dalle 11 alle 23 alla fiera di Genova (padiglione C) nel Piazzale J. F. Kennedy 1, propongono degustazione di vini e di olio, abbinati a gustosi piatti ittici della Toscana. L’iniziativa nasce con la collaborazione dell’Enoteca Italiana che per l’occasione presenterà la 41° Settimana Nazionale dei Vini . <<Per quattro giorni l’“Osteria ad Acqua” – dichiara Fabio Carlesi, direttore dell’Enoteca Italiana - proporrà, degustazioni, pranzi e cene agli amanti del pesce toscano, del nettare di Bacco e dell’eccellenza oleicola>>. << All’interno dell’iniziativa – afferma Giovanna Licheri, presidente di Slow Food Toscana – gestita in accordo con la Regione Toscana per la salvaguardia della biodiversità regionale, non poteva mancare la collaborazione con Enoteca Italiana, rappresentante della cultura del vino e dell’olio non solo toscano ma anche nazionale>>. << L’“osteria ad Acqua” – continua Carlesi - è il primo appuntamento che si inserisce nel ricco calendario della 41° La Settimana dei Vini. A Genova, infatti, l’Enoteca Italiana presenterà la nazionale manifestazione enogastronomica con una formula rinnovata e con un ricco programma di degustazioni, assaggi e momenti di approfondimento culturale>>. Tante le iniziative in programma per questa 41° edizione della Settimana dei Vini che proseguirà fino al 22 luglio tra momenti e approfondimento, numerose degustazioni e abbinamenti culinari. In questa occasione si inserisce un’importante appuntamento. Venerdì 18 maggio a Siena alle 19, l’Enoteca Italiana aprirà le porte, per la prima volta dopo un laborioso restauro, alla nuova Mostra Permanente presso la Fortezza Medicea Bastione San Francesco. La settimana dei Vini farà il giro d’Italia approdando in diverse regioni del Vino, come Genova, Fosdinovo (Ms), Velletri (Rm) fino ad Agrigento. Anche per quest’anno Siena sarà il palcoscenico della consegna dei riconoscimenti dell’Enoteca Italiana per la promozione e la valorizzazione dell’immagine del vino italiano nel mondo. Numerosi, dunque, gli appuntamenti da non perdere per gli amanti del buon gusto. .  
   
   
PARTE IL SEQUENZIAMENTO DEL GENOMA DEL TARTUFO NERO  
 
 Giovedì 26 aprile 2007 presso l’Aula Magna del Dipartimento di biologia vegetale dell’Università di Torino (Viale Mattioli 25) è stato lanciato un innovativo progetto di sequenziamento del genoma del tartufo nero dal titolo “Genome sequencing of the black truffle Tuber melanosporum” che vede coinvolti ricercatori dell’Istituto per la protezione delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino (Ipp-cnr) e dell´Ateneo torinese, con il supporto di Compagnia di San Paolo Regione Piemonte. Come si forma questo fungo pregiato? Come valorizzare e proteggere i siti naturali in cui viene prodotto? Studiare i geni dei funghi avrà ricadute positive sullo studio del genoma umano? Il progetto offre un eccellente esempio di indagine innovativa che - partendo dalla ricerca di base di qualità - va incontro a richieste del territorio e al crescente interesse per i genomi dei funghi micorrizici da parte di ecologi, ambientalisti, biologi e genetisti (per l’utilizzo come biofertilizzatori) e del mercato, dove il tartufo rappresenta un vero cult-food. Il progetto di sequenziamento consentirà sicuramente di ottenere strumenti operativi al fine di valorizzare il capitale tartufo, salvaguardarlo, conservarlo e favorirne le condizioni di produzione. “Negli ultimi 15 anni la biologia molecolare ha dato nuovo impulso agli studi sui Tuber, che da un punto di visto biologico sono funghi ipogei, appartengono al gruppo degli ascomiceti e formano una simbiosi micorrizica in cui la pianta ospite fornisce al fungo gli zuccheri sintetizzati ed il fungo rilascia preziosi elementi minerali, tra cui fosforo ed azoto”, spiega la prof. Ssa Paola Bonfante dell’(Ipp-cnr). “Le attuali tecnologie, basate sullo studio del Dna dei tartufi, hanno fornito soluzioni a problemi più facili da un punto di vista sperimentale, come la loro corretta identificazione, la distribuzione geografica o la variabilità, ma non hanno risposto alla domanda cruciale: i tartufi come si formano?” A partire dalla metà degli anni 90, il gruppo di ricerca dell’Ipp-cnr e dell’Università di Torino ha lavorato a un progetto con l’obiettivo di distinguere specie molto simili morfologicamente tra cui la più pregiata, il tartufo d’Alba, e di affrontare i più complessi problemi di variabilità genetica. Per il tartufo nero sono state esplorate 17 popolazioni, presenti in Francia, Spagna e Piemonte, che hanno evidenziato un certo grado di polimorfismo. “Per conoscere le basi molecolari che controllano tale morfogenesi e la complessa transizione che porta il micelio ad organizzarsi in un corpo fruttifero viene usato l’approccio della genomica funzionale”, prosegue la prof. Ssa Bonfante. “Solo il sequenziamento del genoma di Tuber, però, ci permetterà di capire a fondo questi complessi eventi di morfogenesi e allo stesso tempo di attuare strategie per conservare e valorizzare i siti di produzione naturale del tartufo”. Il progetto verrà presentato in conferenza stampa dalla prof. Ssa Bonfante, dal dott. Francis Martin, coordinatore europeo del progetto, Istituto Inra di Nancy, (Francia) e dal prof. Simone Ottonello dell’Università di Parma. All’incontro con i giornalisti seguirà, con inizio alle 15. 00 e fino al pomeriggio di venerdì 27, il convegno tecnico scientifico 1st Tubergenomics Workshop, nel corso del quale alcuni studiosi provenienti da tutta Europa approfondiranno il tema. . . .  
   
   
PIANO REGIONALE SVILUPPO RURALE: RABBONI HA INCONTRATO UNA DELEGAZIONE NAZIONALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI DELLA COLDIRETTI  
 
"Diamo atto al Piano regionale di sviluppo rurale dell´Emilia-romagna di essere fortemente legato all´impresa agricola: per questo chiediamo alla Regione Emilia-romagna di avere una grande attenzione per la cultura d´impresa, tramite la formazione". Così si è espresso Corrado Vanelli, presidente di "Giovane impresa", l´organizzazione dei giovani imprenditori agricoli della Coldiretti la cui Giunta nazionale si è incontrata nella mattinata del 27 aprile a Bologna con l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni. Alla delegazione - che era accompagnata dal presidente regionale di Coldiretti Mauro Tonello e dal direttore regionale Claudio Dusi - Rabboni ha illustrato sinteticamente le linee di intervento e le finalità del Piano regionale di sviluppo rurale 2007-2103. "In una situazione che soltanto nell´ultimo anno ha registrato una lieve ripresa della Plv agricola in Emilia - Romagna - ha detto Rabboni - ci stiamo muovendo su più fronti. Destinatari principali dei finanziamenti del piano sono le imprese, singole ed associate, i giovani e le aree di montagna. Vogliamo che il sistema agroindustriale emiliano-romagnolo raggiunga più avanzati traguardi nel posizionamento di mercato, nella distintività e nella qualità delle nostre produzioni, nella gestione ecocompatibile del territorio, nell´ampliamento della multifunzionalità che comprende sia l´agriturismo - per cui stiamo pensando ad una nuova legge regionale - sia il settore delle agroenergie, nel quale siamo fortemente impegnati". "Anche nel campo della ristorazione collettiva - ha concluso l´assessore - stiamo operando per allargare sempre più l´utilizzo dei prodotti agroalimentari regionali di qualità". .  
   
   
SLOVENIA, I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI  
 
L´istituto di statistica sloveno ha pubblicato i dati relativi a febbraio 2007 dei prodotti agricoli. Rispetto a gennaio 2007, in febbraio i prezzi dei prodotti agricoli sono cresciuti dello 0,5 per cento, mentre rispetto a febbraio 2006 sono saliti del 4,2 percento. In febbraio i prezzi dei raccolti si sono mantenuti stabili se confrontati col mese precedente, mentre sono aumentati del 10,5 per cento rispetto al 2006. I prezzi dei prodotti animali sono invece saliti dello 0,7 per cento su base mensile e dell´1,2 per cento su base annuale. .  
   
   
A TAVOLA COME PIACE A MONTALBANO 3 MAGGIO AL RISTORANTE MALYAN’S  
 
Un profumino si leva dalle pagine di Andrea Camilleri, e le ghiotte ricette tanto amate dal commissario Montalbano giungono dritte dritte in tavola Una serata a tu per tu con i piatti della Sicilia più verace. Quelli raccontati nei libri di uno scrittore capace di ricreare i sapori e gli odori della bella Trinacria. “Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare”. Così Andrea Camilleri scrive ne “La gita a Tindari”. E se Camilleri scrive, Salvo Montalbano mangia. E mangia i piatti che narrano della bella terra siciliana. Cibi di carattere, espressioni di una cultura vivace e passionale. Cibi della memoria, che comunicano affetto, emozioni e un forte senso di convivialità. Prelibatezze a cui certo non si sottrae un commissario buongustaio, spesso catturato dall’aroma degli arancini o della pasta ’ncasciata. E come lui, giovedì 3 maggio, tutti i golosi si potranno lasciar tentare dalle delizie preparate dal ristorante Malyan’s. Una serata succulenta, scandita da portate che ricondurranno alle pagine camilleriane. Antipasti: Alici con cipolle e aceto, Sarde a beccafico, Caciocavallo stagionato, passuluna e aulive, Caponatina. Primo piatto: Pasta con le sarde, Secondo piatto: Nasello con salsetta di acciughe e aceto, Polipetti affogati, Dolce: Cannoli alla ricotta, Vini siciliani Tel. 02 29405454 - Via Lazzaro Palazzi 23 –Milano .  
   
   
A MACFRUT DI CESENA ANNUNCIATE DUE IMPORTANTI DECISIONI  
 
 Un coordinamento nazionale che risponde alle ripetute richieste delle Regioni in tema di rischi sui prodotti ortofrutticoli esportati verso i paesi terzi, ed una assunzione di responsabilità della commissione europea quale unico riferimento in tema di rapporti di export commerciale. Questi i risultati annunciati al convegno organizzato a Cesena da Maersk Italia e presieduto da Valtiero Mazzotti, direttore generale Agricoltura della Regione Emilia-romagna, relativi a decisioni da poco definite. E’ stato Franco Finelli del Servizio Fitosanitario dell´Emilia-romagna a coordinare ufficialmente il gruppo Psa - Pest Risk Analysis - assente fino ad ora e fondamentale per rispondere alle richieste tassative e sistematiche dei Paesi, a cui è sempre più necessario destinate le nostre produzioni ortofrutticole per alleggerire la pressione dell´offerta sul mercato interno. Un successivo annuncio relativo ad una comunicazione della Commissione Agricoltura di Bruxelles, stabilisce l´unificazione a livello europeo delle competenze nelle trattative sui rischi di introduzione in altri paesi di organismi patogeni e parassitari. In questo modo, sarà più facile a livello europeo sia l´import che l´export dei prodotti ortofrutticoli, con tempi e possibilità di accordo con i diversi Paesi sicuramente più facili e più veloci. In occasione della visita e inaugurazione di Macfrut 2007, l´assessore Tiberio Rabboni ha espresso una valutazione molto positiva sulle due decisioni annunciate, considerandole "di particolare importanza in quanto sono il riconoscimento del nostro modo di operare e fanno chiarezza su alcuni aspetti di grande rilevanza tecnica e commerciale. In particolare - ha concluso l´Assessore Rabboni - anche le nostre possibilità di esportazione di kiwi e pere saranno rese più facili e potranno così contribuire in parte alla soluzione dei problemi della nostra ortofrutticoltura". .  
   
   
DAL PRIMO GIUGNO LA RACCOLTA DEL “TARTUFO D’ESTATE”  
 
Posticipato dal 1° maggio al 1° giugno 2007 l’inizio della raccolta del tartufo della specie “Tuber aestivum”, comunemente conosciuto come tartufo d’estate o scorzone. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Giovanni Rondinone. Con la stessa delibera si è deciso di istituire un periodo di fermo biologico, nell’intero mese di settembre 2007, per tutte le specie di tartufo presenti in Basilicata, al fine di tutelare e l’intero ecosistema del tartufo. .  
   
   
SOUL FOOD COMPIE UN ULTERIORE PASSO VERSO LA DIFFUSIONE DI UNO STILE DI VITA PIÙ SALUTARE E CONSAPEVOLE CON L’AÇAI, FRUTTO TROPICALE DAL GUSTO ESOTICO E DALLE MOLTEPLICI PROPRIETÀ BENEFICHE  
 
Sarà presentato alla fiera Tutto Food dal 5 all’8 Maggio. L’incontro sarà un’occasione per scoprire le caratteristiche, le proprietà specifiche e le diverse modalità d’uso del prodotto, che è destinato ad un mercato sempre più sensibile alla ricerca del benessere, del gusto e della novità nell’alimentazione. La presenza di vari ospiti d’eccezione, provenienti dal settore scientifico e dal mondo dello spettacolo, darà vita ad un vivace ed interessante dibattito teso ad illustrare, nelle sue diverse e molteplici accezioni, le caratteristiche del frutto della vita - l’ Açai – alimento completo e dalle mille proprietà che Soulfood importa direttamente dalla foresta amazzonica. Alla tavola rotonda, introdotta da Edoardo Villa Santa, fondatore di Soulfood, parteciperanno Susanna Messaggio, Carmen Somaschi presidente Associazione Vegetariani Italiani e Red Ronnie, loro testimonial. Saranno inoltre presenti Evelina Flachi - nutrizionista dei Vip -, Paolo Dell’olio - agronomo e consulente di Soul Food –, Giovanni Pannone – il cuoco del Centro Botanico di Milano - e il capitano della Nazionale Italiana di Football Americano, nonché preparatore atletico e showman: Max Bertolani testimonial e sostenitore Soul Food. Soul Food importa dal cuore del Brasile polpa surgelata di alcuni tra i frutti spontanei che le comunità locali utilizzano per nutrirsi, curarsi, rafforzare le difese del proprio organismo e con i quali si realizzano pasti sostitutivi, bevande, cocktail, frullati, gelati…Soul Food ha importato per prima in Italia l’Açai (pronuncia “assaì”), ed è oggi l’unica in grado di fornire Açai biologico certificato Ecocert, all’interno di un progetto di diffusione e commercializzazione di alimenti poco noti provenienti dall’Amazzonia, nel completo rispetto della foresta e delle popolazioni locali. L’açai è un alimento versatile, che può essere utilizzato in preparazioni dolci e salate. Cresce spontaneamente in un ambiente ancora incontaminato da fertilizzanti e pesticidi: le sue proprietà nutrizionali possono così agire in modo completo e non sono controbilanciate dagli effetti negativi dei residui chimici della coltivazione. Viene importato in Europa da pochi anni ma è già conosciuto tra gli sportivi e i consumatori più attenti all’alimentazione per le caratteristiche organolettiche eccezionali che lo rendono nutritivo, leggero e ricco di elementi preziosi per l’organismo. Soul Food ha promosso specifiche analisi delle proprietà organolettiche del prodotto presso l’Università di Farmacologia di Novara e il laboratorio della Camera di Commercio che hanno permesso di confermare le sue eccellenti proprietà nutritive. Tali studi hanno evidenziato che le sostanze benefiche contenute nell’Açai forniscono una protezione ad ampio spettro per l’organismo: l’Açai contiene infatti antiossidanti, che contrastano l’invecchiamento della pelle, sostanze vasoprotettive, antinfiammatorie e Omega 3 attivi nella prevenzione dell’arteriosclerosi, del cancro e protettivi del sistema immunitario. È efficace nel contrastare i radicali liberi e contiene un’alta componente di Omega 6 e 9, noti per la loro azione anti-colesterolo, oltre vitamine, sali minerali, fibre e amminoacidi, un aiuto importante per metabolizzare più velocemente i grassi. L’açaì contiene inoltre gli steroli, un supporto incredibile per la rigenerazione muscolare ed il cuore, ricordiamolo, è un muscolo! L’açai viene commercializzato in Italia in diverse declinazioni, purea di polpa (pura o arricchita di Guaranà), frutto disidratato – in cui viente utilizzata la migliore tecnologia disponibile - e l’aroma naturale per l’uso industriale, così da permettere al produttore di poterlo trasformare sfruttando le sue molteplici potenzialità pur mantenendo integre le sue proprietà nutritive. Per conoscere i punti vendita in cui si possono acquistare i prodotti Soul Food, ed avere altre interessanti informazioni su di essi, potete consultare il sito www. Soulfoodsrl. It Sotto la voce “Dove trovarci” sono elencati, regione per regione, i rivenditori presenti in Italia. Www. Soulfoodsrl. It .  
   
   
PLÀNTEN: L’INTEGRATORE ALIMENTARE A BASE DI PSYLLIUM PER RIEDUCARE FISIOLOGICAMENTE L’INTESTINO PIGRO  
 
Parlando di stipsi e di alimentazione, il primo pensiero corre alle fibre, componenti vegetali non assimilabili dall’intestino, ma estremamente importanti per il suo buon funzionamento. Purtroppo, con il tempo, si è persa l’abitudine di consumare alimenti contenenti fibre grezze, a favore di prodotti altamente raffinati, i cui tempi di preparazione sono più rapidi, senza considerare il fatto che alcuni meccanismi fisiologici come il transito intestinale giovano, al contrario, di una dieta ricca di cibi ad alto contenuto di fibre vegetali. Lo dimostra il fatto che queste malattie, molto frequenti nei Paesi industrializzati, sono, invece, scarsamente presenti nei Paesi in via di sviluppo. 30 grammi di fibre al giorno. Fino a qualche decennio fà, le fibre venivano considerate solo materiale di scarto, di nessuna utilità, in quanto non forniscono pressoché energia, non hanno proprietà nutritive e non vengono assorbite dall’organismo. Oggi invece, si considerano fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo, grazie alle loro proprietà regolatrici, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) indica in 30 grammi il quantitativo ottimale di fibre da consumare ogni giorno. Sono molteplici gli effetti benefici che le fibre svolgono sull’organismo. Per quanto riguarda, in particolare, il buon funzionamento dell’intestino: · assorbono acqua durante il transito intestinale, formando masse gelatinose che rendono morbide e voluminose le feci, facilitandone l’espulsione; · favorendo l’evacuazione, diminuiscono il tempo in cui le feci restano a contatto con la mucosa intestinale, prevenendo così irritazioni, infiammazioni e intossicazioni intestinali; · facilitano lo sviluppo dei villi intestinali e aumentano la proliferazione della flora batterica intestinale, indispensabile per il buon funzionamento dell’intestino. Questa peculiare attività delle fibre viene definita effetto prebiotico. * Sono di due tipi. Da un punto di vista chimico-fisico e funzionale, le fibre possono essere raggruppate in due categorie principali: · solubili in acqua (quali il psyllium e il glucomannano) che, sciogliendosi in acqua, formano una massa gelatinosa compatta e densa, che contribuisce ad aumentare il volume delle feci e a renderle più morbide; · insolubile in acqua (quali la crusca, la cellulosa e la lignina) che, pur non sciogliendosi in acqua, la assorbono, rendendo le feci più voluminose. Alimenti ricchi di fibre sono mele e pere (con la buccia), frutta secca, fichi, arance, prugne, verdura (cavolini di Bruxelles, carote, cavolfiore, piselli, fagioli), pane integrale, riso e pasta integrale, mais, crusca, avena, orzo. .  
   
   
SCELTO IL DIRETTORE PER CASA ARTUSI : È UNA DIRETTRICE SUSY PATRITO SILVA, 35 ANNI, VIENE DA FIRENZE ED È STATA SELEZIONATA TRA 80 CANDIDATI. A LEI IL COMPITO DI ACCOMPAGNARE CASA ARTUSI VERSO L’INAUGURAZIONE, IN PROGRAMMA IL 23 GIUGNO A FORLIMPOPOLI  
 
Pellegrino Artusi si trasferì da Forlimpopoli a Firenze, la nuova direttrice di Casa Artusi si trasferirà da Firenze a Forlimpopoli. Curiosa coincidenza quella che accompagna la nomina del primo Direttore di Casa Artusi, centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, o meglio, della sua direttrice: Susy Patrito Silva, 35 anni, da Firenze, è stata scelta tra gli 80 candidati che hanno inviato il loro curriculum. Una scelta non facile, vista l’altissima qualità e professionalità dei partecipanti alla selezione, ma comunque una scelta condivisa e appoggiata dall’intero Consiglio di Amministrazione, che ha constatato nella neo-direttrice le caratteristiche ideali per condurre Casa Artusi verso l’inaugurazione, prevista per il prossimo 23 giugno, a conclusione della Festa Artusiana (16-24 giugno). Susy Patrito Silva: la nuova Direttrice Nata nel 1972, residente a Campi Bisenzio in provincia di Firenze, Susy Patrito Silva ha compiuto gli studi a Torino, prima al Liceo Scientifico A. Moro di Rivarolo Canavese, poi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Torino, dove si è perfezionata con un Master in gestione e sviluppo di servizi turistici concluso, con lode, nel dicembre 1999. L’esperienza lavorativa è cominciata negli Stati Uniti, con una collaborazione come studente part-time presso la Tricom Shipping di San Francisco, nell’ufficio Approvvigionamenti e pubbliche relazioni. Nel 1991 ha inaugurato una serie incarichi nel settore turistico, a cominciare con la Valtur di Roma, per la quale ha ricoperto la posizione di assistente gruppi incentive, con la Evasioni di Milano, dove ha svolto il tirocinio come Assistente al Direttore Commerciale, con la Firma Tour Operator di Rimini, dove ha svolto un tirocinio in ufficio commerciale e, in seguito, addetta programmazione e programmazione gruppi e congressi. Susy Patrito Silva ha svolto anche attività di formazione, sempre nel settore turistico, prima alla Atl Alexala con sede ad Alessandria, una Azienda di Promozione turistica del territorio dove ha tenuto corsi di Gestione Economico Organizzativa dell’impresa turistica, poi all’Irecoop Toscana, dove ha svolto attività di formazione per professionisti del settore terziario, e alla Altea Strategic Vision di Baveno (Vb), per la quale ha svolto attività di consulenza, formazione in aula e e-learning. Attualmente, dal dicembre del 2000 è Direttore Commerciale della Promoturismo di Firenze, dove coordina un gruppo di 13 persone e si occupa di tutto ciò che compete ad un Responsabile commerciale e Ufficio Gruppi: programmazione in Italia e all’estero (contratti con i fornitori, realizzazione cataloghi, operativo), gestione clienti (Enti pubblici, Cral, Associazioni), coordinamento della sede di Firenze e di quella di Prato. Grazie alle numerose esperienze lavorative svolte, Susy Patrito Silva ha acquisito una buona capacità di lavoro in team e di organizzazione, competenze che certamente si riveleranno indispensabile nella gestione di Casa Artusi, il primo centro nazionale di cultura gastronomica domestica che prevede spazi di incontro, un museo, un grande archivio documentario sui temi culinari, e poi laboratori, cucine per la formazione e il ristorante “Casa Artusi”. Tra gli hobby di Susy, numerosi sport (sci, rafting, trekking, climbing, nuoto), giardinaggio, viaggi in tutto il mondo e, naturalmente, la cucina! “Sono convinto che Susy abbia tutte le caratteristiche per contribuire a vincere con noi la sfida verso una Casa Artusi utile a fare crescere l’immagine gastronomica dell’intera Emilia-romagna. – ha dichiarato Paolo Lucchi, Presidente della società consortile – Ci aiuteranno la sua freschezza, la sua vivacità e la grande competenza acquisita nel campo turistico e del marketing. Ma, soprattutto, la capacità di creare stimoli e di accettarne, che ha colpito più di ogni altra il Consiglio di Amministrazione”. “A grandi passi ci stiamo avvicinando ad un’inaugurazione, quella del 23 giugno, che rappresenterà un grande evento per la nostra Forlimpopoli e per l’intera Regione. – ha concluso il Sindaco Paolo Zoffoli – Era necessario allargare la squadra già resasi più forte grazie al grande impegno messo in campo dal C. D. A. Della nuova società consortile. Susi ci consentirà di farlo ed io sono molto felice di accogliere tra di noi questa nuova cittadina non ordinaria di Forlimpopoli”. “Ringrazio della fiducia, l’incarico affidato mi onora – commenta Susy Patrito Silva, neo-direttrice di Casa Artusi. - Mi accingo a questa esperienza con entusiasmo: non sono nata in Emilia Romagna . Ma sono pronta a metterci l´Anima!” .  
   
   
GRANA PADANO, A MANTOVA CORSO CHE INSEGNA I SEGRETI NELLA SEDE ERSAF LEZIONI TEORICHE E PRATICHE PER 16 "ALLIEVI" NEL 2006 ESPORTAZIONI RECORD (+9,2%),A MAGGIO PROMOZIONE IN CINA GRANDE SUCCESSO PER IL CORSO CHE INSEGNA L´ARTE PER "REALIZZARE" FORME DI GRANA PADANO E PARMIGIANO REGGIANO.  
 
L´iniziativa, promossa da Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all´Agricoltura e alle Foreste), è giunta quest´anno alla 64esima edizione ed è rivolta prevalentemente a chi già opera nel settore, ma anche a coloro che vogliono apprendere le tecniche di lavorazione attraverso solide basi teoriche e pratiche. "Il Grana Padano - ricorda Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia - è il formaggio a Denominazione d´origine protetta più importante del mondo. A testimoniarlo è il record assoluto di esportazioni (+9,2%) ottenuto nel 2006. La valorizzazione del Grana Padano è al centro della nostra attenzione e iniziative come questa sono l´esempio concreto di come l´azione regionale sia complessiva e puntuale". Il corso inizierà il 2 maggio e terminerà l´8 giugno 2007, si svolgerà presso la sede Ersaf di Mantova, articolandosi in 112 ore formative. Chi avrà frequentato almeno l´80% del monte ore, accederà ad un esame per il conseguimento dell´attestato. Numerosissime le domande di iscrizione provenienti da tutta Italia e dall´estero, al punto che gli organizzatori sono stati costretti a stilare già una "lista d´attesa" per il 2008. "La necessità di mantenere un numero chiuso, che non superi i 16 partecipanti a sessione - ricorda il presidente dell´Ersaf, Francesco Mapelli - è condizione fondamentale per garantire ai partecipanti di essere seguiti da vicino e di poter svolgere adeguate prove pratiche di trasformazione e di laboratorio". Il corso prevede attività di caseificio e didattiche, oltre che esercitazioni presso i laboratori del centro. In programma anche approfondimenti teorici con docenti specialisti in zootecnia, chimica e microbiologia del latte, tecnologia casearia, prelevamento dei campioni, analisi dei punti critici di controllo, igiene e sicurezza in caseificio. "Regione Lombardia e Consorzio Grana Padano - aggiunge Viviana Beccalossi - vogliono crescere insieme e guardano a nuovi mercati. In tal senso contribuiremo attivamente all´ambizioso progetto di promozione nel grande mercato cinese. Per questo saremo al Sial di Shanghai, una delle più importanti rassegne del mercato mondiale agroalimentare, dal 10 al 12 maggio, con uno spazio tutto dedicato al Grana Padano. Il traguardo finale di questo percorso è quello di essere protagonisti alle Olimpiadi di Pechino 2008". I Numeri Del Grana Padano - Nel 2006 sono state prodotte 4. 356. 881 forme, delle quali 1. 094. 000 esportate all´estero. Esportazioni che sono cresciute del 9,2% rispetto all´anno precedente e che vedono Germania (180. 475 forme), Stati Uniti (113. 422), Svizzera (99. 931), Francia (82. 193) e Regno Unito (78. 258) tra i Paesi maggiormente attratti da questo prodotto". Un formaggio, il Grana Padano, che viene realizzato prevalentemente in Lombardia (70% del totale complessivo) ed in particolare nelle province di Mantova (31 caseifici, 26,78% dell´intera produzione nazionale), Brescia (31 caseifici, 22,12% della produzione) e Cremona (11 caseifici, 16,07% della produzione). Realtà interessanti sono presenti anche nelle zone di Lodi (5 caseifici, 2,05% della produzione), Bergamo (4 caseifici, 1,17% della produzione) e Pavia (4 caseifici, 1,07% della produzione). Altri caseifici hanno sede in Emilia Romagna (11,65% della produzione), Veneto (14,32%), Trentino (3,20%) e Piemonte (1,58%). .  
   
   
MACFRUT, APPREZZAMENTI PER IL SISTEMA ORTOFRUTTICOLO LUCANO  
 
 Molto apprezzato il sistema ortofrutticolo lucano al Macfrut di Cesena, manifestazione internazionale che ha chiuso i battenti il 29 aprile. Allo stand lucano, organizzato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Azienda “Pantanello”dell’alsia, hanno partecipato otto associazioni tra cui sei Organizzazioni di produttori (Assofruit- Società cooperativa di Scanzano Jonico, Pam- Produttori associati del Metapontino di Policoro, Op Esedra di Marconia di Pisticci, Op Agricola Felice di Tursi, Op General Fruit Basilicata di Scanzano Jonico, Op Lucaniafrutta di Policoro), raggruppate nel Distretto Agroalimentare di qualità del Metapontino, un Consorzio di export agroalimentare (Consorzio export Mensa Sobria di Lavello) e un Consorzio vivaistico ( il Covil- Consorzio vivaisti lucani). L’immagine coordinata ha suscitato l’approvazione del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Paolo De Castro, il quale guarda con attenzione all’aggregazione tra i produttori anche in rapporto alla nuova Organizzazione comune di mercato in corso di discussione in sede Comunitaria. “Con il Distretto agroalimentare del Metapontino – affermano i responsabili - abbiamo portato una immagine coordinata del prodotto fresco regionale confermando i positivi rapporti con buyers russi, cinesi e arabi, già incontrati nei precedenti eventi di Berlino e Bruxelles, che sono particolarmente interessati alle nostre fragole, pesche, albicocche, susine e altri prodotti di qualità. Ciò significa - hanno continuato- che occorre puntare sulla concertazione tra Dipartimento agricoltura, distretti e imprenditori per fare sistema e costruire modelli che dal punto tecnico e commerciale siano in grado di sostenere la competizione. A tal fine – hanno concluso - nei prossimi giorni sarà siglato un protocollo con il Distretto agroindustriale del Vulture”. .  
   
   
LA “FATTORIA SAN FRANCESCO” DI CIRÒ, IN PROVINCIA DI CROTONE, SI AVVALE DELLA COLLABORAZIONE DELLA “THOMPSON INTERNATIONAL MARKETING” PER LA PROMOZIONE DEI SUOI VINI ATTRAVERSO UN PIANO BIENNALE DI PUBBLICHE RELAZIONI  
 
Nata nel 1985 La Fattoria San Francesco, di proprietà di Francesco Siciliani, si è messa in luce per i suoi vini non globalizzati, rispettosi di un territorio che ha dato vita ad una serie di ricerche e sperimentazioni. Nel 1988 è stata la prima azienda della Calabria a utilizzare l’affinamento in barrique, creando una vera nuova frontiera del vino calabrese. Nel 2004 Paolo Montresor e Francesco Siciliani hanno deciso di costituire una società con lo scopo di potenziare la produzione e ampliare la rete di distribuzione e commercializzazione. La Thompson International Marketing darà vita ad attività che facciano conoscere agli operatori del settore le innovative attività produttive aziendali, con l’occhio rivolto alla tradizione locale. Prodotto di punta dell’azienda è il Cirò rosso classico Doc Ronco dei Quattroventi, vino molto elegante cui si affianca il rosso classico superiore Doc Donna Madda, entrambi uve gaglioppo. Completano la gamma il Cirò rosato San Francesco, il rosso classico Doc San Francesco entrambi a base gaglioppo ed il Cirò Bianco San Francesco a base greco. Tra i bianchi segnaliamo inoltre il Pernicolò, bianco fresco con aromi di albicocca e l’ultimo nato il Fata Morgana, prodotto con uve greco. .  
   
   
CANTINE APERTE 2007 DA DONATELLA CINELLI COLOMBINI ALL’INSEGNA DEL TUSCAN STYLE  
 
L’inventrice di Cantine Aperte ha deciso di festeggiare alla grande il quindicesimo compleanno della manifestazione che inventò nel 1993 organizzando, al Casato Prime Donne a Montalcino e alla Fattoria del Colle a Trequanda, un’ esposizione di capi della tradizione country toscana e la presentazione del libro di Luca Bianchini che, in parte, è proprio ambientato nei suoi vigneti. Al Casato Prime Donne di Montalcino le botti di Brunello diventeranno lo show room delle giacche in velluto e fustagno dell’Antica Sartoria di Maremma di Lorella Scheggi. Qui sono previsti gli assaggi delle riserve 1999, 2000 e 2001 di Brunello Riserva. Tutto all’insegna del “Country Style”: raffinatezza, tradizione e ottime materie prime. E tutto all’insegna della femminilità toscana espressa da una stilista donna nella cantina tutta rosa – è l’unica in Italia - dove nasce lo spettacoloso Brunello “Prime Donne”, tre bicchieri nella “Guida dei Vini del Gambero Rosso”. Alla Fattoria del Colle di Trequanda la festa è dedicata a Luca Bianchini che ha ambientato il suo ultimo romanzo Se domani sarà bel tempo (Mondadori) nei vigneti e nella cantina della fattoria. Sono in programma l’assaggio di tre annate della Doc Orcia Cenerentola - 2001, 2002 e 2003 - oltre naturalmente al Brunello e alla presentazione del libro. Luca ha nonni di Trequanda ma nessuna esperienza precedente di vita in campagna per cui ha dovuto partecipare personalmente all’ultima vendemmia per poterla descrivere nel libro. I suoi romanzi precedenti e la biografia di Eros Ramazzotti, uscita l’anno scorso, sono infatti ambientati in città e hanno riscosso un notevole successo. Per maggiori informazioni Donatella Cinelli Colombini Az. Agr. 0577 662108 donatella@cinellicolombini. It .  
   
   
LA VIE EN ROSE DALL’8 AL 10 GIUGNO IL PALIO DEL CHIARETTO VI INVITA A CONOSCERE IL MONDO DEL BERE ROSATO  
 
Nel mese di giugno Bardolino si tinge di “rosa”. Dall’8 al 10 giugno 2007 la cittadina affacciata sulla sponda veronese del lago di Garda ospiterà il Palio del Chiaretto, evento organizzato dal Comune di Bardolino in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Bardolino Doc e l’Associazione Strada del Vino Bardolino. L’evento nasce sotto i migliori auspici: il 2 giugno, infatti, Bardolino ospiterà la partenza della 20° tappa del Giro d’Italia, giunto alla 90° edizione. Simbolo della competizione più importante d’Italia è proprio la Maglia Rosa, che viene assegnata al vincitore. Sarà quindi questo importante evento ad aprire i preparativi per il Palio del Chiaretto, tipico vino “in rosa”, giunto quest’anno alla terza edizione. Dall’8 al 10 giugno il centro storico di Bardolino accoglierà un’ampia selezione di Chiaretti del lago di Garda. Il Chiaretto appartiene alla categoria dei vini rosati, tipologia che ha avuto una vera e propria riscoperta negli ultimi tempi, particolarmente apprezzata dal pubblico femminile ma non solo. Oggi il “bere in rosa” è divenuto un fenomeno nazionale. Il posto d’onore sarà ovviamente per il Bardolino Chiaretto Classico, prodotto storicamente dalle aziende dell’area attorno a Bardolino. L’evento si svolgerà nel cuore della cittadina con degustazioni e corsi di avvicinamento alla scoperta del mondo dei rosati gardesani, italiani e francesi, che vedranno l’originale presenza di Professor Wine, il primo progetto di e- learning interamente dedicato al vino. L’evento ospiterà poi il concorso dedicato al miglior Bardolino Chiaretto Classico e il convegno dedicato a questo straordinario vino, che si terrà nell’open space sul lungolago, nei pressi del porticciolo, con la presenza di giornalisti e wine maker italiani e francesi. Oltre ad essere una preziosa occasione per conoscere da vicino questo “mondo enologico in rosa”, il Palio del Chiaretto offrirà spettacoli e occasioni di divertimento. La più importante è certamente il Palio dei Dragon Boat. Durante le tre giornate si svolgeranno gare di questa pittoresca disciplina presente in tutto il mondo e già diffusa 2000 anni fa, che vede protagoniste imbarcazioni con testa e coda di drago su cui 20 atleti si sfidano a colpi di pagaia. Un modo originale dunque per vivere il lago di Garda all’inizio di giugno, uno dei mesi migliori per visitare il territorio. Non mancheranno spettacoli, concerti e esibizioni di artisti di strada. Il Palio del Chiaretto sarà anche un’ottima occasione per passare un rilassante week end sul Lago di Garda: l’Associazione Albergatori di Bardolino, infatti, offrirà per il periodo del 9 – 16 giugno pacchetti turistici e soluzioni di viaggio a prezzi vantaggiosi. Per informazioni sulle offerte: 045 6210654 info@hotelsbardolino. Com . Il Chiaretto Bardolino Da sempre le uve del territorio di Bardolino e dei suoi dintorni sono ritenute ideali per la produzione del Chiaretto. Il Chiaretto Classico è prodotto con le uve Corvina, Rondinella, Molinara, Rossignola, tipiche del territorio di Bardolino, eventualmente integrate in piccola misura da altri vitigni. La vinificazione avviene in rosa, ovvero prevede una breve macerazione delle bucce a contatto con il mosto, quel tanto che basta per conferire il tipico colore rosato. Segue la fermentazione a temperatura controllata. Le caratteristiche sono un colore brillante e delicato con sfumature dal petalo di rosa al rosa corallo. Il profumo è floreale con sentori di rosa, glicine e altri fiori, integrati da piacevoli note di piccolo frutto di bosco e di ciliegia, note che tornano puntuali al palato. Il sapore è fresco e sapido, ideale per la tavola del periodo estivo. Si accompagna perfettamente con pesce, salumi, risotti e carni bianche. Va servito a 10/ 12 °C. Per informazioni sull’evento: Promo Bardolino Tel 045 6213246 lara. Debeni@comune. Bardolino. Vr. It e il Consorzio Tutela Vino Bardolino tel. 045 6212567, info@winebardolino. It. . .  
   
   
A BAGNACAVALLO LA “SFIDA DEL BURSON” ANNOVERATO FRA I MIGLIORI ESEMPI DI PICCOLI – GRANDI ROSSI AUTOCTONI ITALIANI  
 
Bagnacavallo, bella cittadina di pianura della provincia di Ravenna, ha goduto nei decenni scorsi di una certa notorietà per aver dato i natali a Leo Longanesi (1905 – 1957), l’eclettico uomo di cultura che il grande Indro Montanelli ha sempre indicato come uno dei suoi indiscussi maestri. Ma a Bagnacavallo è nato un altro illustre Longanesi, Antonio, forse più conosciuto come Burson, l’uomo che ha scoperto il vitigno che ora porta il suo nome, e che per primo ha prodotto quel vino burson che oggi viene annoverato fra i migliori esempi di piccoli – grandi rossi autoctoni italiani. Per promuovere la conoscenza e la diffusione del vino burson, il Comune di Bagnacavallo ha identificato quattro ristoranti della zona che, in quattro serate diverse, nel corso del mese di maggio 2007, ospiteranno la “Sfida del Burson”. In ogni serata un sommelier del Consorzio “Il Bagnacavallo” presenterà agli ospiti convenuti quattro diverse etichette di vino burson, che gli ospiti stessi dovranno degustare, votare e commentare. Al termine delle quattro serate, a fine maggio, avrà luogo la premiazione finale della manifestazione, nella piazza di Bagnacavallo. Fra i quattro appuntamenti bagnacavallesi, particolare rilievo assume quello di martedì 8 maggio 2007, che si svolgerà presso il ristorante “La Scottona”. In quella data l’evento avrà infatti una valenza non solo enogastronomica, ma anche artistica: nelle eleganti sale del locale verranno presentate due artiste, Imelde Corelli Grappadelli e Claudine Belmas – Grégoire, che esporranno le loro opere a “La Scottona” nel corso di tutto il mese di maggio 2007. La cena a seguire, per gli ospiti – giurati della “Sfida del Burson”, vedrà una sequenza contrassegnata da una forte impronta di territorio: crema di asparagi con passatelli al formaggio di fossa; farfalle al burson con strigoli e prosciutto di mora romagnola; millefoglie di filetto con squacquerone e scalogni brasati; semifreddo al burson con fragole e salsa alla vaniglia; ciambella della tradizione. Alla serata dell’otto maggio saranno presenti al ristorante “La Scottona”, oltre a esponenti della stampa locale e nazionale, anche le rappresentanze di due importanti associazioni enogastronomiche italiane: la Corporazione Acquavitieri Italiani e il Club bolognese Gaudio – Gruppo Amici Uniti Di Indole Oraziana. (info: D. Ssa Monica Tomesani, monica_tomesani@fastwebnet. It). . .  
   
   
CONVEGNO REGIONALE SUL VINO L´11 MAGGIO A CANELLI  
 
Il prossimo 11 maggio, venerdì, a Canelli (At), l´Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte organizza un importante convegno dedicato al mondo vitivinicolo, dal titolo "Vigneto Piemonte: qualità e territorio di fronte alle nuove sfide". Sarà un momento di confronto con tutti gli attori della filiera vitivinicola, con il duplice obiettivo di tracciare il quadro della politica regionale per il settore, nello scenario comunitario e nazionale, e di raccogliere spunti e proposte dal territorio. .  
   
   
GIRA LA CARTA LOMBARDIA, ANNO 2 COME SCOPRIRE I VINI E I SAPORI LOMBARDI IN… 28 PAGINE  
 
Uno strumento per conoscere le iniziative delle Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia, scegliere quelle che più rispondono a gusti e tendenze e viverle per conoscere una regione ricca di storia, economia e cultura: per il secondo anno, la Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia diffonde l’opuscolo “Gira la carta – Lombardia”, vademecum completo di ciò che le 9 Strade che compongono la Federazione lombarda hanno programmato per il 2007. E “Gira la carta” si ripropone come un invito a sfogliare le pagine degli itinerari lombardi dei sapori e delle tradizioni. L’opuscolo si compone di 28 pagine, in quadricromia, che illustrano in sintesi le attività e le iniziative organizzate da marzo a dicembre 2007 da Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani, Strada del Vino Colli dei Longobardi, Strada del Vino e dei Sapori Mantovani, Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio, Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, Strada del Vino Franciacorta, Strada del Gusto Cremonese, Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina. Dopo la Bit di Milano, “Gira la carta Lombardia” è stato presentato durante il 41° Vinitaly, in un open day rivolto a giornalisti, operatori e pubblico. Ad anticipare la giornata “Gira la carta” è stato il talk show organizzato da “Le vie del gusto” e Movimento Turismo del Vino Lombardo presso la Sala Eventi della Regione Lombardia. Un talk show interamente dedicato all’andamento del settore enoturistico, alle esigenze del “nuovo” turista del vino e dei sapori, alle prospettive future. Condotto dal giornalista Guido Montaldo, il talk show ha ospitato, fra gli altri, gli interventi di Gianni Boselli, Presidente della Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia, Carlo Pietrasanta, referente del Movimento Turismo del vino lombardo, Rosa Milini, Assessore alla Cultura del Comune di Erbusco e Consigliere della Strada dei Vini e Sapori del Garda, Nicoletta Manestrini della Strada dei Vini e Sapori del Garda, Fiorella Lenzi della Strada del Vino di Massa Marittima per la Federazione delle Strade di Toscana, Michelangelo Scarpari, presidente della Strada del vino dei Colli longobardi, e di Cinzia Montagna, Ufficio Stampa della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese. Trovare sinergie, dotarsi di strumenti aggiornati e rispondenti alle aspettative dei fruitori potenziali, parlando un linguaggio moderno e fattivo, con proposte facilmente fruibili e “appetibili”: queste le esigenze emerse durante il talk show, ricco di apporti da esperienze varie. L’opuscolo “Gira la carta Lombardia” può essere richiesto a Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia C/o E. R. S. A. F. Via Copernico 38 – 21125 Milano Tel. 02 67404638 www. Lombardiastradadeiviniesapori. It info@lombardiastradadeiviniesapori. It . .  
   
   
MATERA: BORSA TELEMATICA E MERCATO ENOLOGICO: INCONTRO IL 30 APRILE  
 
Le opportunità di contrattazione dei vini sui mercati attraverso la Borsa, sono state esaminate lunedì 30 aprile, a Matera nel corso di un incontro formativo gratuito per operatori del settore vitivinicolo presso la sede di Agri2000, l’azienda speciale della Camera di Commercio che si occupa di servizi a sostegno del settore primario. L’iniziativa, che ha particolare rilievo per i vini di qualità della provincia di Matera, rientra nell’ambito delle attività finanziate dal Fondo Perequativo 2004 con il progetto “Promozione del sistema di contrattazione (Mercato) della Borsa Merci Telematica Italiana”. E’ stata realizzata in collaborazione con la Bmti scpa, società del sistema delle Camere di Commercio e gestore unico nazionale della Borsa Merci Telematica. L’incontro, che sarà tenuto da Maria Teresa Bruno della Bmti scpa, verterà sui mercati attivi e in particolare su quelli relativi a “Vino da Tavola Sfuso”, “Vino Igt” e “Vino Doc e Docg”. “La contrattazione su questi mercati – ha detto il presidente di Agri2000, Francesco Paolo Dicembrino – si basa su un’asta continua del tipo uno a molti, dove ad ogni singola proposta inserita gli operatori possono "rispondere" con controproposte di prezzo differente. Le schede di prodotto consentono di descrivere tutte le caratteristiche qualitative della partita di merce ed i contratti possono essere conclusi quando un operatore si abbina direttamente ad una proposta, oppure quando tra una proposta ed una controproposta viene a coincidere il prezzo e la quantità’’. L’approfondimento, limitato a un massimo di 15 partecipanti con precedenza alle richieste pervenute in ordine cronologico, si aggiunge a quanto Agri2000 sta facendo in altri settori come quello olivicolo. Ulteriori informazioni per questo comparto possono essere richieste ad Agri2000, recandosi presso la sede di via Don Minzoni 11 o contattando lo 0835 333089. “La conoscenza – ha detto il presidente della Camera di Commercio, Domenico G. Bronzino – delle dinamiche di mercato rappresentano una componente importante per il successo dei nostri vini, che vedono l’ente tra i soggetti attenti all’ attivazione di servizi a sostegno dell’ imprenditoria locale e della promozione delle produzioni tipiche’’. .  
   
   
FIERA REGIONALE DEI VINI DI BUTTRIO  
 
 Buttrio (Ud)- La fiera regionale dei vini di Buttrio, aperta dal 27 aprile fino al 6 maggio, rappresenta ogni anno un banco di prova efficace per le produzioni enologiche e agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti, questa sera, il presidente della Regione e gli assessori alle Attività produttive e alle Autonomie locali, che hanno espresso compiacimento per il livello raggiunto dalla rassegna, organizzata dalla Pro loco Buri, che punta al riconoscimento di Fiera di livello nazionale già per la prossima edizione. La Fiera di Buttrio ha saputo mantenere negli anni il legame con la vitivinicoltura tradizionale, stimolando nel contempo la valorizzazione dei vitigni autoctoni, azione supportata anche dalle iniziative della Regione. Non sono mancate considerazioni sulla vicenda della denominazione ´Tocai friulano´, rilevando che nessun organo di giustizia europeo si è ancora espresso definitivamente su questo contenzioso e si attende che una sentenza venga emessa entro l´anno, con la speranza che sia favorevole al Tocai friulano. Qualsiasi sia la risposta definitiva della Comunità europea sulla questione, il mondo della vitivinicoltura regionale deve ritrovare la massima coesione, al fine di promuovere ulteriormente il vigneto regionale attraverso i suoi grandi prodotti. In questo contesto si è anche parlato della unificazione di alcuni Consorzi a denominazione di origine controllata, con l´obiettivo di permettere a tali organismi di divenire ancor più rappresentativi delle peculiarità e della qualità del settore enologico del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un settore importante anche per la promozione turistica complessiva della regione avviata da Turismo Fvg e comprendente anche i pregiati prodotti enogastronomici offerti dal territorio nel contesto di attività come l´agriturismo, l´albergo diffuso ed anche le malghe, luoghi di accoglienza e proposta efficace delle eccellenze del mondo rurale. La Fiera regionale dei vini di Buttrio, giunta alla settantacinquestima edizione, è arricchita dal Concorso regionale dei vini, al quale hanno partecipato 206 aziende di tutte le Doc e della Docg del Friuli Venezia Giulia, che hanno sottoposto al severo giudizio delle commissioni di assaggio, 734 campioni di vino. Il settantasei per cento ha superato il punteggio necessario per l´ammissione al banco di mescita. La rassegna ha premiato anche i migliori campioni di olio extravergine di oliva prodotti nel Friuli Venezia Giulia, proposti da undici aziende, nonché i migliori formaggi della varietà Montasio (ventidue le latterie partecipanti al concorso giunto alla venticinquesima edizione). .