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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Novembre 2007 |
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PUGLIA / ALLA SCOPERTA DI ANTICHE TRADIZIONI E SAPORI NATALIZI CON AIR ITALY
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A Natale la Puglia si veste a festa offrendo tante occasioni per trascorrere le festività tra mercatini ed eventi legati alla natività. In occasione delle festività natalizie, Bari svelerà ai visitatori i suoi gioielli artistici e architettonici. Dal 6 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008, nel capolugo avrà luogo la manifestazione “Città Aperta” che prevede l’apertura straordinaria e gratuita di chiese, musei e palazzi storici. Inoltre, nei mercatini all’aperto, allestiti tra i vicoli della città vecchia, si potranno gustare e acquistare i dolci tipici della tradizione. Gli estimatori dell’arte presepiale non potranno perdere il presepe permanente del ‘500 in pietra policroma della cattedrale e il Presepe Monumentale di Putignano, realizzato in pietra locale. Non meno interessanti le occasioni offerte dal Basso e dall’Alto Salento per vivere appieno l’atmosfera gioiosa del Natale. Il presepe del Salento si contende la palma della notorietà con quello napoletano grazie all’abilità dei maestri cartapestai che da secoli danno vita a bellissime statue con una tecnica unica nel suo genere, tramandata di generazione in generazione. Lecce rende omaggio a questa tradizione dedicando a uno dei pezzi più preziosi del proprio artigianato la fiera dei presepi e dei pupi (risalente addirittura al XIV secolo). L’edizione 2007, che si terrà dal 13 al 24 dicembre, potrà fregiarsi della splendida cornice barocca di piazza S. Oronzo e, come da copione, raccoglierà pastori, pupi e presepi realizzati in cartapesta, carta e legno. Chi desidera fare un regalo particolare potrà approfittare della presenza alla fiera dei maestri salentini che daranno la possibilità ai visitatori di acquistare le loro bellissime creazioni, svelando “in diretta” qualche segreto dell’antica tecnica di lavorazione. L’omaggio del capoluogo salentino al presepio non si esaurisce con la fiera di piazza S. Oronzo. A Lecce, infatti, dal 1 dicembre al 6 gennaio, sarà possibile ammirare il Presepe di Salice Salentino, realizzato interamente in cartepesta e ritenuto uno dei più belli in Italia. Il percorso pugliese incentrato su una delle tradizioni più amate del Natale prosegue nei centri di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, Cisternino e Torre Santa Susanna. Tra dicembre e gennaio, faranno da sede alla terza edizione di “Città dei Presepi”, manifestazione che, oltre ad esporre bellissimi esempi di presepio, ospiterà mostre, concorsi e mercatini dedicati all’artigianato e all’enograstronomia locale. E se il presepe incarna lo spirito più profondo della Natività, la ricca tradizione gastronomica natalizia pugliese ne riflette quello più ludico e gioioso. Brindisi la rappresenta al meglio e merita sicuramente una visita per assaporare le leccornie più tipiche del territorio (che da sole valgono il viaggio), come i “porcedduzzi” e le “cartellate”, dolci arricchiti di miele e affogati nel vin cotto. I voli della compagnia Air Italy permettono di raggiungere comodamente la regione per vivere piacevoli giornate in pieno clima natalizio. Le tariffe per Bari e Brindisi sono molto convenienti e partono da 65 euro a tratta, tasse e costi aggiuntivi inclusi. Oltre che nelle agenzie di viaggi, i biglietti possono essere acquistati sul sito www. Airitaly. It. Www. Airitaly. It - www. Pugliaturismo. Com - www. Giraitalia. It
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FRIULI VENEZIA GIULIA / I DATI TURISTICI NEL 2007
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Grande performance nella stagione estiva, una crescita di quasi sei punti percentuali distribuita su tutti i mesi dell’anno, nuove forme di soggiorno in forte espansione. Sono questi gli elementi più interessanti emersi nel corso della presentazione degli afflussi turistici nel 2007 in Friuli Venezia Giulia, illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 30 ottobre, a Udine. “I dati turistici relativi all’anno in corso indicano chiaramente che gli sforzi messi in atto dalla Regione, per rendere competitivo il Friuli Venezia Giulia come sistema turistico, stanno andando nella giusta direzione –ha sottolineato Enrico Bertossi, assessore alle Attività Produttive del Friuli Venezia Giulia–. Lo dimostra anche il fatto che nonostante il trend negativo che accomuna molte destinazioni italiane, la nostra regione è riuscita a mantenere un tasso di crescita particolarmente alto”. Un concetto condiviso anche da Josep Ejarque, direttore generale di Turismo FVG. “I risultati ottenuti quest’anno rappresentano un’altra tappa del percorso di crescita che la Regione ha intrapreso –ha spiegato Ejarque–. Interpretando questi dati potremmo dire che il Friuli Venezia Giulia ha iniziato a consolidare il portafoglio diversificato che ha a disposizione”. Dall’analisi dei dati statistici si evince un cambiamento di rotta netto nella distribuzione stagionale degli afflussi. “Se tradizionalmente il Friuli Venezia Giulia si è sempre appoggiato su un sistema turistico troppo sbilanciato sulla stagione estiva –ha osservato Ejarque– il 2007 evidenzia una chiara inversione di tendenza. Il lavoro che abbiamo fatto per sviluppare un processo di destagionalizzazione progressiva ha iniziato a dare i primi frutti. Vanno letti in quest’ottica sia gli ottimi risultati ottenuti dai prodotti legati all’arte e alla cultura sia il boom di arrivi registrato in primavera”. Un trend in crescita, quindi, che apre prospettive positive specialmente a medio termine. “La scelta strategica adottata da Turismo FVG porta a uno sviluppo graduale e progressivo –ha spiegato Ejarque–. La nostra regione può contare su grandi potenzialità sia nei segmenti legati al soggiorno tradizionale, in particolare per le famiglie, sia nei settori che propongono nuove forme di vacanza e di ricettività. In questo senso va evidenziata la forte crescita del turismo rurale, dell’enogastronomia e della montagna, non a caso tre cluster trasversali e slegati dalla stagionalità turistica”. I NUMERI DELL’ESTATE 2007 – Con un incremento del 5,4% negli arrivi, l’estate in Friuli Venezia Giulia continua il processo di crescita già evidenziato nel 2006. Il prodotto mare si conferma, come da tradizione, lo zoccolo duro del turismo regionale: particolarmente buona la performance di Lignano, che ha chiuso la stagione superando quota +4% negli arrivi e sfiorando un incremento del 2% nelle presenze. In termini assoluti questo significa quasi 20mila arrivi e circa 46mila presenze in più rispetto al 2006. Sostanzialmente stabile Grado, che ha bilanciato un calo di arrivi del 2,75% nella clientela straniera con una crescita del 2,37% di turisti italiani. All’interno di una stagione complessivamente soddisfacente, la località balneare gradese ha evidenziato consistenti incrementi all’inizio e alla fine del periodo compreso tra maggio e settembre. Queste fasi di crescita, con particolare riferimento al mese di agosto, che ha registrato un +3,49%, sono state equilibrate da una flessione emersa tra giugno e luglio. Rispetto agli andamenti storici del turismo regionale, i risultati di questa stagione estiva sono stati fortemente influenzati dal cambiamento di strategia incarnata da Turismo FVG, che ha come obiettivo quello di posizionare il Friuli Venezia Giulia come destinazione turistica complessiva. Per questo il 2007, e la stagione estiva in particolare, rappresenta un punto di svolta per il sistema turistico regionale: le città d’arte, trainate in particolare da Trieste e da Udine, hanno fatto segnare tassi di crescita superiori al 10% negli arrivi e di quasi il 13% nelle presenze. “Perle d’arte” (prodotto turistico creato da Turismo FVG che raccoglie le località turistiche maggiormente spendibili a livello artistico e culturale: Aquileia, Cividale, Codroipo, Gemona e Venzone, Sacile, San Daniele e Spilimbergo) ha aumentato arrivi e presenze rispettivamente dell’8,15 e dell’8,54%. Soddisfacenti anche i risultati provenienti dal versante montagna, cresciuto di oltre il 2% negli arrivi. Stagione estiva particolarmente positiva per il tarvisiano e per la Carnia, che hanno visto aumentare gli arrivi di turisti stranieri rispettivamente del 25,14% e del 16,41%. Il calo generalizzato di presenze, diffuso anche tra i prodotti turistici in forte espansione, conferma i cambiamenti in atto nel settore turistico. Per una precisa scelta del turista, infatti, la durata dei periodi di vacanza si sta progressivamente riducendo, in favore di un aumento della frequenza. L’ANDAMENTO DEL TURISMO DA GENNAIO A SETTEMBRE – La destagionalizzazione c’è e si vede. Si potrebbe riassumere così l’andamento degli afflussi turistici in Friuli Venezia Giulia nel 2007. La valutazione dei dati relativi a questi primi nove mesi dell’anno conferma risultati in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane: se infatti nella maggior parte del resto dell’Italia gli afflussi turistici hanno registrato segni negativi, anche di diversi punti percentuali, il Friuli Venezia Giulia ha sfiorato una crescita del 6% negli arrivi e centrato un più modesto +1% nelle presenze, in linea con la progressiva diminuzione della durata delle vacanze alla quale si sta assistendo da alcuni anni. L’analisi dei dati relativi ai primi nove mesi del 2007 indica un cambiamento forte nella distribuzione dei flussi turistici: a fronte di un sistema turistico regionale che ha sempre concentrato arrivi e presenze quasi esclusivamente nella stagione estiva, l’anno in corso registra una ripartizione molto più omogenea dei movimenti turistici. L’indicatore più chiaro di questa nuova tendenza è rappresentato dalla primavera, che ha fatto segnare un vero e proprio boom di arrivi: +12,63% in marzo, addirittura +13,45% in aprile. Questa destagionalizzazione degli afflussi turistici non ha comunque intaccato le capacità di crescita dei mesi caldi, considerando che, luglio a parte, gli arrivi sono aumentati del 5,80% in giugno, del 3,68% in settembre e del 7,73% in agosto. In termini assoluti questi primi nove mesi dell’anno hanno fruttato quasi 90mila arrivi in più, con una permanenza media scesa dal 4,70 al 4,49. Dal punto di vista delle provenienze continuano a essere maggioritarie le presenze di turisti in arrivo dal Veneto e dalla Lombardia, due regioni che da sole si spartiscono quasi il 44% della clientela italiana. In forte aumento, +22%, le provenienze dalla Campania, area sulla quale ha puntato molto Turismo FVG, anche attraverso la creazione di collegamenti aerei diretti tra Napoli e Ronchi dei Legionari. Tra gli stranieri si conferma decisivo l’apporto di austriaci e tedeschi (Austria e Germania rappresentano da soli oltre 330mila arrivi) che crescono rispettivamente dello 0,89 e del 7,13%. Sono in crescita vertiginosa gli arrivi dai paesi dell’Est Europa, con punte massime del 44,68 e del 40,04% per Romania e Russia. Per quanto riguarda le tipologie di struttura scelte si registra un ottimo +5,5% per gli alberghi, che rimangono ovviamente le soluzioni ricettive principali. Molto bene anche Bed & Breakfast e agriturismo, che crescono del 16,7% e del 17,4%. Tra le strutture ricettive balza agli occhi l’incremento record di arrivi negli alberghi diffusi, protagonisti di un +178,2%. La previsioni per gli ultimi tre mesi del 2007 indicano un trend di crescita in linea con gli altri mesi dell’anno con un incremento complessivo del 5,66% negli arrivi e del 0,97% nelle presenze. In valori assoluti questi dati si traducono in una mole di arrivi che si avvicina a quota 2 milioni di presenze che sfondano il muro di 8 milioni 500 mila unità. I dati relativi ai primi otto mesi del 2007 indicano chiaramente una nuova distribuzione dei pesi tra i prodotti turistici regionali. Buoni i risultati ottenuti dalle località balneari, che complessivamente crescono del 5,34% negli arrivi e di oltre l’1% nelle presenze. Lignano traina il comparto regionale con un +6% negli arrivi e +2,50% nelle presenze, mentre Grado resta in scia incrementando i due indicatori dell’1,80% e dello 0,89%. L’analisi del periodo gennaio-agosto segnala in maniera netta l’aumentata incidenza degli altri prodotti turistici sul sistema complessivo degli afflussi. Nei primi otto mesi dell’anno le città d’arte sono cresciute del 10,05% negli arrivi e del 12,85% nelle presenze, confermando, su un periodo più lungo, gli ottimi risultati ottenuti da Trieste e da Udine anche nella stagione estiva. Stesso discorso vale per il prodotto “Perle d’arte”, che pur movimentando numeri più piccoli, ha registrato tassi di crescita del 6,90% negli arrivi e dell’8,06% nelle presenze. Tra queste località spicca Aquileia, che ha incrementato del 13,85 e dell’11,94% arrivi e presenze. In leggero calo invece la montagna, che ha risentito anche di una stagione invernale difficile dal punto di vista climatico. La mancanza di neve dimostra di aver influenzato non poco i flussi turistici, considerando che a fronte di una sostanziale tenuta degli arrivi (si parla di un -0,77%), le presenze hanno subito un arresto più marcato (-6,72%). Una tesi confermata anche dall’andamento del prodotto montagna nei mesi non invernali, nei quali la situazione degli arrivi è sensibilmente migliorata. Www. Turismo. Fvg. It
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FRIULI VENEZIA GIULIA / MONTAGNA: ATTIVA DA GENNAIO NUOVA CABINOVIA SELLA NEVEA
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A Sella Nevea sarà attiva dal gennaio 2008 la nuova cabinovia bifune ad agganciamento automatico "Canin", che con le sue 25 cabine da 16 posti l´una quadruplicherà la portata dell´attuale impianto. La "Canin" sostituirà la vecchia funivia "Sella Nevea-Rifugio Gilberti". Costruito nel 1970 e inadeguato allo sviluppo turistico dell´area, l´impianto verrà smantellato definitivamente nell´autunno 2008. Per rendersi rapidamente conto dello stato dell´arte delle nuove opere, il presidente della Regione Riccardo Illy ha visitato i cantieri assieme all´assessore alle Risorse Forestali e Montagna Enzo Marsilio e al direttore generale Andrea Viero. Illy ha ammirato la struttura della stazione a monte, posta sopra il rifugio Gilberti. Da qui gli sciatori potranno imboccare il raccordo verso le piste del Canin (turistica e agonistica) che scendono a Sella Nevea, raggiungere le piste servite dalla seggiovia Gilberti e, in futuro, accedere alla stazione a valle dell´impianto di collegamento con il comprensorio sciistico sloveno di Bovec. La nuova stazione a valle, in località Plan dal Nut, sarà invece raggiungibile sia dalla pista agonistica Bila Pec sia dal nuovo raccordo che, dai pressi dell´attuale stazione (a valle della vecchia funivia), convoglierà qui i flussi dal parcheggio, dai campi scuola e dalla Canin turistica. Le opere visitate ieri dal presidente Illy costituiscono il primo lotto di interventi per l´ampliamento impiantistico di Sella Nevea. Con la conclusione del secondo lotto di lavori, prevista nel dicembre 2008, la località sarà dotata anche di una funivia "Funiflor" a due vie di corsa indipendenti e con due cabine della portata di 100 persone l´una. La stazione a valle dell´impianto sarà vicino al Gilberti, mentre quella a monte si troverà nei pressi di Sella Golovec, da cui uno skiweg di circa 250 metri porterà a Sella Prevala per il collegamento con gli impianti sciistici del comprensorio di Bovec. I due interventi concretizzeranno il progetto complessivo di rilancio e sviluppo di Sella Nevea proposto da Promotur e sostenuto dalla Regione. Www. Turismo. Fvg. It
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FRIULI VENEZIA GIULIA / MONTAGNA: INAUGURATO RIFUGIO ZACCHI A TARVISIO
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Sotto la parete Ovest della Ponza Grande, quasi avvolto dall´anfiteatro formato dalle Ponze, dal Veunza e dal Mangart e circondato dal parco di Fusine, il nuovo Rifugio Zacchi, costruito per l´80 per cento con abete rosso, larice e pietra (le strutture portanti sono tutte in travi ad incastro e non c´è un chiodo) è un piccolo gioiello "che darà un contributo importantissimo - ha detto il presidente della Regione Riccardo Illy presente alla sua inaugurazione - allo sforzo che Regione, Province e Comuni stanno facendo per promuovere il turismo in Friuli Venezia Giulia e, soprattutto, nelle zone di montagna". Sottolineando l´impegno profuso per lo sviluppo del turismo invernale, "stiamo spendendo risorse ingenti - ha detto - per migliorare gli impianti di tutti i principali comprensori sciistici", Illy ha confermato che la Regione vuol dare incremento anche al turismo estivo in montagna, una strategia in cui ben si inserisce l´offerta dello Zacchi (24 letti, 30 posti in sala da pranzo più altri 39 sulla terrazza, bagni, una stube con caminetto e forno a legna, completa autonomia energetica e, a breve, un collegamento via satellite per internet e telefonia) che peraltro potrebbe diventare, ha notato il presidente, anche un buon punto di riferimento, durante la stagione invernale, per gli amanti dello sci alpinismo. Illy, che ha ricevuto le chiavi del nuovo Zacchi da Nicoletta Di Piazza, dell´omonima azienda responsabile del restauro in società temporanea con l´impresa di Mario Venuti, si è congratulato "per le scelte progettuali, l´attenzione all´ambiente e i materiali, ma anche per la qualità degli impianti tecnologici che serviranno a gestire il rifugio". “Un intervento splendido, in linea con le scelte che la Regione sta facendo per la valorizzazione della montagna" ha confermato l´assessore regionale alle Risorse Forestali e Montagna Enzo Marsilio, il quale ha sottolineato la scelta di ricorrere, per i materiali, agli alberi che crescono attorno al rifugio "punto di riferimento turistico ed esempio di valorizzazione delle produzioni e delle materie prime della montagna". All´inaugurazione hanno partecipato le guardie forestali statali e regionali e numerose autorità. Tra queste, il sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, che ha ringraziato la Regione per la realizzazione di un intervento di riconversione importante per il rilancio turistico del Tarvisiano, e il parroco di Fusine, don Giuseppe Morandini, che ha benedetto la nuova struttura. . |
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BASILICATA / APT ED ENTE PARCO INSIEME PER IL RILANCIO DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
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Il Commissario Straordinario dell’APT, Gianpiero Perri, ha recentemente incontrato a Rotonda, sede dell’Ente Parco, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, l’onorevole Domenico Pappaterra. Questo primo incontro, voluto dal Commissario Perri, ha fornito a entrambi i presupposti per un rapporto di collaborazione con cui rilanciare e promuovere la realtà del Parco del Pollino. Già oggetto di valutazioni e strategie da attivare a breve e medio periodo da parte dell’APT, il Parco Nazionale del Pollino è stato inquadrato come un grande potenziale turistico, purtroppo ancora caratterizzato da diverse criticità. Ecco perché si è reso necessario confortarsi su prospettive, idee e risorse del Parco: tanto il Commissario dell’APT, quanto il Presidente del Parco hanno convenuto sulla necessità di cooperazione, di sinergia e di maggior confronto con il territorio e i comuni che ne compongono l’area. In particolare, Gianpiero Perri ha messo a disposizione del Presidente del Parco un documento elaborato dal gruppo di lavoro dell’Azienda di promozione per avviare sin da subito un confronto concreto sulle problematiche, il potenziale e le opportunità del Parco del Pollino, con specifico riferimento al versante lucano. Un primo elaborato tecnico, di cui nei prossimi giorni verrà data copia ai sindaci e agli operatori del Parco, in cui sono state esaminate le strutture ricettive, le caratteristiche floro-faunistiche, le diverse attività che all’interno possono svolgersi, i punti di criticità e gli interventi che a breve e medio periodo di rendono necessarie per un effettivo rilancio del sistema Pollino. Durante l’incontro il Presidente. Pappaterra, che ha mostrato molta disponibilità alla collaborazione ha dichiarato che questa è una fase favorevole giacché il suo arrivo coincide con l’inizio della programmazione 2007-2013 delle risorse pubbliche e questo permetterà anche un nuovo avvio di azioni di valorizzazione e promozione del Parco e delle sue attività. Parco dal lui considerato, per il ruolo che riveste, nella sua interezza, e quindi senza aggettivazioni calabro o lucane. Durante l’incontro entrambe le parti hanno sottolineato l’importanza di un approccio organico ed integrato alla promozione del Parco, in quanto patrimonio comune dei calabresi e dei lucani, e che anche all’insegna dell’interregionalità affermi il valore dell’eccellenza Pollino”. Al termine dell’incontro, cui certamente ne farà seguito un altro più operativo e allargato ai diversi esponenti delle due regioni, Perri si è dichiarato particolarmente soddisfatto. . |
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TRENTINO / PRESENTATE LE STATISTICHE DELLA STAGIONE, DA GIUGNO A SETTEMBRE. NELL’ESTATE IN ROSSO DEL TURISMO ITALIANO BENE IL TRENTINO OTTIMI I DATI SUGLI ARRIVI (+3,5%) E LE PRESENZE (+1,7%)
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Nel panorama turistico italiano, in sofferenza a causa di una congiuntura generale negativa e che ha fatto scendere il nostro paese nella graduatoria dei paesi più visitati al mondo, il modello trentino registra il saldo della stagione estiva ampiamente positivo. Rispetto allo scorso anno, la stagione estiva segna un incremento sia delle presenze (+1,7%, pari a 90mila unità) che degli arrivi (+3,5%, 36mila unità). Il turismo trentino bissa quindi i dati del 2001, l’anno d’oro del settore, tornando a sfondare il tetto dei 5 milioni (5,3 per la precisioni) di presenze turistiche in quattro mesi: da giugno a settembre. I dati, elaborati dal Servizio statistica della Provincia autonoma di Trento, sono stati presentati dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Commercio e Turismo Tiziano Mellarini. “Le rilevazioni – sottolinea l’assessore Mellarini – ci confermano che il Trentino e, in particolare, il settore turistico ha vinto la sfida del mercato: la specializzazione della proposta si è rivelata l’elemento vincente del sistema, che premia lo sforzo collettivo di innovare l’offerta turistica della nostra provincia, puntando sulla vacanza attiva, il benessere e le proposte enogastronomiche”. L’assessore Mellarini ha voluto ringraziare tutte le singole Apt e Trentino Spa, “per il lavoro svolto in questi mesi. Tra i dati di maggiore interesse spiccano il riscatto del mercato italiano (+4,3% sul 2006) e l’ottimo recupero degli stranieri (+2,3%), anche grazie al ritorno dei turisti tedeschi. Se la valle di Fassa ed il Garda si confermano il vero motore del turismo trentino, in forte crescita si segnalano l’Altopiano della Paganella (+5,2%), Comano (+3,3%), le valli di Sole Pejo e Rabbi (+8,5%) e il comprensorio di Campiglio che a luglio beneficia (+9%) dell’effetto Juventus. E’ un turismo trentino in salute, nonostante il momento di difficoltà a livello nazionale, quello che emerge dai dati definitivi della stagione estiva 2007. Il Trentino ha risposto in maniera ottima sia in termini di arrivi sia di presenze. Queste ultime fanno segnare, rispetto al 2006, un segno positivo del 1. 7%, pari a 90mila unità, mentre gli arrivi salgono del 3. 5%, sempre rispetto al 2006, per complessive 36mila unità. “I risultati – ha aggiunto l’assessore Mellarini– rappresentano uno stimolo ulteriore a continuare sulla strada dell’innovazione del settore strategico per l’economia trentina, specializzando l’offerta turistica e fidelizzando il rapporto con i turisti. Per questo motivo procederemo con maggiore convinzione sul progetto Dolomiti che ci vedrà assieme all’Alto Adige e, speriamo, anche il Veneto a promuovere il gruppo nel mondo, verso nuovi mercati”. Se agosto non si dimostra più il mese del “tutto esaurito”, con le presenze che eguagliano quelle del 2006, i mesi di luglio e giugno hanno dato i risultati migliori. Il risultato è stato possibile grazie al riscatto del mercato italiano (+4,3%) e il forte recupero degli stranieri (+2,3%) con il ritorno della clientela tedesca. Complessivamente le presenze sono per tre quarti italiane, per un quarto straniere di cui oltre il 60% con destinazione il lago di Garda. A livello territoriale i risultati migliori, con le conferme della valle di Fassa, si registrano per le Dolomiti di Brenta-Altopiano della Paganella (+ 5,2%), Garda trentino (+4%), Terme di Comano (+3,3%) e Valli di Sole, Pejo, Rabbi (+ 8,5%). In contrazione l’area di Trento (-6,5%), con una precisazione: i dati risentono della situazione del Monte di Bondone (per cui è previsto un piano di rilancio) e dell’accorpamento con la valle dei Laghi. In generale stabili tutti gli altri ambiti, con qualche eccezione che però non va ad incidere sul dato generale. “I dati definitivi della stagione estiva 2006 – sottolinea a questo proposito Mellarini - confermano che la specializzazione della proposta è la formula vincente. Alla tradizionale offerta turistica dobbiamo sostituire un´immagine della montagna estiva rinnovata, puntando con ancor più condizione sulla vacanza attiva, il benessere, la proposta enogastronomica”. Per quanto riguarda l’offerta extra-alberghiera, i dati testimoniano ancora una volta che l´offerta più innovativa e di qualità sta prendendo il sopravvento rispetto a tipologie di proposta più tradizionale. In forte ascesa sono gli agritur (+15%), Bed & Breakfast (+26%) e Ostelli (+13%). In termini generali si conferma la tendenza complessiva alla riduzione del numero di giorni di permanenza media (da 5,7 giorni del 2001, ai 5,2 giorni di quest’anno), mentre il sistema turistico Trentino dimostra una buona capacità di attrazione di nuovi turisti e buoni risultati sulla proposta week-end nei mesi di giugno, luglio e settembre. Il mercato turistico si va sempre più orientando verso la prenotazione sempre più ravvicinata (last minute) e condizionata quindi anche dai fattori atmosferici. . |
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TRENTINO / UN ANELLO DI BEN 432 CHILOMETRI, SUDDIVISO IN 16 TAPPE, PER UN ITINERARIO DA PERCORRERE A CAVALLO
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Un percorso ad anello di ben 432 chilometri, suddiviso in 16 tappe con relativi punti sosta, completamente tabellato e unico nel panorama europeo. Gli amanti delle escursioni a cavallo dovranno attendere marzo del prossimo anno perchè l’Ippovia del Trentino Orientale diventi realtà e sia praticabile per intero. Il tracciato nasce con l’obiettivo di mettere in rete amministrazioni pubbliche locali, operatori turistici e centri ippici attorno a un progetto di valorizzazione integrata dei territori fra loro diversi collocati tra la Valsugana, la Val di Fiemme e l’Altopiano di Pinè-Cembra. Si tratta di una grande opportunità per rafforzare un turismo improntato all’ecosostenibilità, capace di puntare alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche a una “destagionalizzazione” dell’offerta turistica, in altre parole alla sua estensione anche ai periodi primaverili e autunnali. Finanziato dal progetto Leader Plus Valsugana e sostenuto da 35 amministrazioni comunali, coordinate dal Comprensorio C3 della Bassa Valsugana e del Tesino, il percorso si snoda in gran parte sulla suggestiva catena del Lagorai, la più vasta del Trentino, che si estende dal Monte Panarotta al Passo Rolle, attraversando tutta la parte orientale della provincia. Il tracciato principale si sviluppa ad anello, ma presenta interessanti varianti con itinerari alternativi, alla scoperta dei territori limitrofi dall’indubbio fascino come l’area del Primiero con le Dolomiti, l’altopiano della Vigolana e quello della Marcesina che consente il collegamento diretto con Asiago ed il Veneto. Gli escursionisti potranno contare su una rete di centri ippici, hotel, bed &breakfast, rifugi alpini e malghe attrezzate scelti appositamente per l’Ippovia, capaci di garantire servizi di qualità e un’assistenza diretta per cavalli e cavalieri. Ogni punto tappa dispone di poste per i cavalli riservati ai fruitori dell’Ippovia. A breve dovrebbe vedere la luce anche il Centro Informazioni e prenotazioni, che sarà gestito dall’Associazione Turismo Equestre e che permetterà di progettare e realizzare, assieme agli amanti del trekking a cavallo, i percorsi a loro più adatti. Compito del Centro sarà anche quello di fornire ai turisti ogni tipo di servizio: dalla prenotazione delle strutture ricettive e dei centri ippici all’accompagnamento con guide specializzate, passando per il trasferimento dei bagagli. L’Ippovia del Trentino Orientale sarà presentata ufficialmente in occasione dell’importante rassegna Fieracavalli, in programma a Verona dall’8 all’11 novembre. Www. Naturaacavallo. It
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LIGURIA / TURISMO, A LEZIONE DI ACCOGLIENZA CON I COMICI ‘DELLA TORTA DI RISO’, IL TRIO BALBONTIN, CECCON E CASALINO, E CON CORRADO TEDESCHI
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Una serie di incontri riservati gli operatori promossi dall´assessorato al Turismo della Regione Liguria per discutere insieme sull´ospitalità e l´accoglienza e condividere un´azione di crescita e rilancio basato sulla qualità dei servizi. Per aiutare albergatori, baristi, ristoratori a riscoprire il sorriso e le buone maniere nei confronti dei turisti anche con un poco di autoironia, la Regione Liguria ha scelto di puntare su tre comici genovesi che sull´argomento hanno ideato la loro gag più famosa, lanciata in tv da ‘Colorado Cafè’ e in centinaia di piazze italiane. E´ l´irriverente sketch di Enrique Balbontin, Andrea Ceccon e Fabrizio Casalino, diventato il tormentone dell´estate in tutta la penisola, quello della torta di riso finita. Un’accusa di "ruvidità" che l´assessore al Turismo della Regione Liguria Margherita Bozzano, senza toni di sfida nei confronti dei tre comici, ha raccolto. Con un obiettivo: dimostrare ai turisti italiani e stranieri che la Liguria è una terra ospitale e accogliente, dove il clima mite, a differenza di altre regioni italiane tanto decantate da Balbontin, Cecco, e Casalino, dura praticamente fino a Natale, dove si può fare una vacanza all´aria aperta tutto l´anno e dove non tutti gli addetti ai lavori non sono come quelli rimasti senza torta di riso in cucina. Per questo, Regione Liguria e Agenzia di Promozione Turistica "In Liguria" hanno dato vita a una serie di incontri nei principali teatri del territorio per incontrare operatori e addetti ai lavori proprio su questi temi. Un paio d´ore di faccia a faccia con l´assessore e i tre comici. Al termine, aperitivo, con torta di riso di rigore. Ogni serata è stata condotta da Corrado Tedeschi, anch´egli ligure doc. . |
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LAZIO / DALLA REGIONE 1 MILIONE DI EURO PER LA VIA FRANCIGENA
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Un milione di euro per dare nuova praticabilità alla via Francigena, l´antica strada percorsa nel Medioevo dai pellegrini di tutta Europa per raggiungere la Roma dei Papi. Il provvedimento, adottato su proposta dell´assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano nell´ultima seduta di Giunta presieduta da Piero Marrazzo, si inserisce in un progetto che punta al recupero dell´antica via. Il finanziamento verrà utilizzato per mettere in sicurezza un primo tratto pilota dell´antico tracciato nella provincia di Viterbo: dal Comune di Proceno a S. Lorenzo Nuovo e interessa anche il territorio dei Comuni di Acquapendente e Grotte di Castro. Il soggetto capofila e attuatore del progetto, che sarà dunque beneficiario dei finanziamenti, verrà scelto, sentite le Amministrazioni comunali, tra i quattro comuni interessati dai lavori. ´´Oggi –ha detto l’assessore Rodano– la Regione ha posto le basi per la costituzione di un´importante infrastruttura immateriale del territorio: la via Francigena può costituire un vero e proprio volano di sviluppo per il turismo, nonché un´opportunità irripetibile per la valorizzazione culturale e ambientale dell´alto Lazio. Il percorso delineato rispetta il vecchio tracciato, ma è tale sia da consentirne la percorribilità a piedi, o in bicicletta, tale da tutelare, valorizzare e rendere accessibili le bellezze ambientali e culturali dell´area del tracciato´´. La Regione ha anche definito l´intero percorso della via Francigena nel Lazio, dal tratto nord interessato dai primi lavori a Roma: in tal modo il Lazio diventa la prima regione a definire il percorso nella sua interezza. . |
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PIEMONTE / ISTITUITO L’ELENCO REGIONALE DELLE FATTORIE DIDATTICHE PER LE AZIENDE CHE SOTTOSCRIVERANNO LA CARTA DELLA QUALITÀ
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La Regione Piemonte riconoscerà quali “fattorie didattiche” le aziende agricole e agrituristiche che rispondono a precisi requisiti relativi a sicurezza, norme igienico-sanitarie, logistica, comunicazione e informazione, formazione e controllo, così come esplicitati nella Carta degli Impegni e della Qualità, sottoscritta lo scorso 14 settembre, dalla Regione, nella persona dell’assessore all’Agricoltura Mino Taricco e dai componenti del Tavolo Verde (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Federazione Cooperative Agricole e Agroalimentari del Piemonte, Lega Coop Agroalimentare del Nord Ovest). Lo stabilisce una deliberazione della Giunta Regionale, riunitasi questa mattina, che istituisce formalmente l’Elenco Regionale delle Fattorie Didattiche, che verrà aggiornato con cadenza semestrale e di cui potranno far parte le aziende che compileranno la relativa modulistica e sottoscriveranno la Carta degli Impegni. La Regione avrà compiti di vigilanza e di verifica sull’idoneità delle aziende e sul rispetto dei requisiti, svolgerà inoltre attività promozionale e di comunicazione, utilizzando un logo istituzionale “fattorie didattiche della Regione Piemonte”. “Con questo provvedimento – afferma l’assessore Taricco – abbiamo voluto dare un quadro di garanzie e di tutele a questa importantissima esperienza pedagogica e informativa che si svolge sul territorio, a diretto contatto con un pubblico di ragazzi, famiglie e visitatori interessati. Come Regione stiamo lavorando molto sull’educazione a una corretta alimentazione e a un consumo consapevole del cibo, attività per le quali vogliamo garantire qualità e adeguatezza della proposta formativa, soprattutto quando questa è rivolta ai giovani, che rappresentano uno dei segmenti più importanti. Le fattorie didattiche, da oggi registrate e monitorate, possono diventare una bellissima opportunità per chi vuole scoprire il mondo rurale sperimentandolo in prima persona“. Le fattorie didattiche sono aziende agricole o agrituristiche, opportunamente attrezzate, che praticano attività di divulgazione e formazione rivolte a scuole, gruppi organizzati, famiglie e pubblico in genere, interessati ad approfondire la conoscenza del mondo rurale e agricolo nei suoi diversi aspetti, come attività economica, contesto ambientale, esperienza umana e culturale. Si tratta di attività di pedagogia attiva, ispirate a una forma di apprendimento empirico e partecipativo, basato sull’osservazione diretta della realtà, che devono tuttavia rispettare precisi vincoli di qualità e idoneità. . |
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