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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Novembre 2007
11 NOVEMBRE “SAN MARTINO E LE DONNE DEL VINO”  
 
Si svolgerà a Cassano delle Murge, domenica 11 novembre, la prima edizione di “San Martino e le donne del vino", evento ideato dall’associazione I tipici di Puglia e promosso dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Bari, in collaborazione con l’associazione nazionale “Le Donne del Vino”. L’iniziativa è stata presentata stamani in una conferenza stampa alla Camera di Commercio di Bari. Sono intervenuti: il presidente dell’ente Luigi Farace, il presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile, Stefania Lacriola, il vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Antonio Laforgia, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Bari, Anna Paladino, il sindaco di Cassano Delle Murge, Giuseppe Gentile, M. Dolores Spinelli, presidente dell’associazione “I Tipici di Puglia”, Alessia Perrucci, presidente dell’associazione “Le Donne del Vino”, Dino Saulle dell’Ais Delegazione Svevia. Il ruolo femminile nella filiera produttiva vitivinicola sta crescendo; sempre più donne dedicano al prodotto vino interesse e passione. “Il momento felice attraversato dall’enologia pugliese – ha spiegato la presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Cciaa di Bari, Stefania Lacriola - vede una fattiva partecipazione di donne: ricercatrici, produttrici, enologhe, sommelier, ristoratrici, enotecarie, fino all’esperta di marketing. Impegno e lavoro cui abbiamo voluto dedicare l’evento San Martino e le Donne del Vino”. “Vogliamo che queste capacità, queste professionalità siano note – ha continuato la Lacriola - e abbiamo scelto il centro storico di Cassano delle Murge come set di una serie di attività, che serviranno a promuovere persone, intuizioni imprenditoriali, professionalità emergenti, luoghi, contesti e ottimi vini”. “Un’iniziativa che riconosce alle donne – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Bari, Luigi Farace - un ruolo importante nel rinascimento dell’enologia pugliese: 35mila aziende nel settore vitivinicolo che fanno della Puglia la prima regione in Italia per incidenza delle imprese del settore sul totale dei comparti economici; 109. 000 ettari a vigneto - il 14% dell’intera superficie Italiana - dai quali si producono annualmente dai sei ai sette milioni di ettolitri di vino, otre seicento milioni di euro l’anno di produzione lorda vendibile, il 18% rispetto al dato nazionale e il 13% di quello regionale. Numeri che fanno quantità, ma non più solo quantità. Con orgoglio, oggi possiamo dire che sono anche testimonial di qualità: 25 tipologie di Vini D. O. C. E 6 di Vini I. G. T, aziende che da anni hanno intrapreso la strada dell’innovazione”. Far emergere la componente femminile nella filiera vitivinicola, ma anche l’efficienza della rete tra istituzioni, oltre che legame fra prodotto e territorio, i tre obiettivi che l’iniziativa “San Martino e le Donne del Vino” centra, così come evidenziato dall’assessore all’Agricoltura della Provincia di Bari, Anna Palladino, sottolineando la complementarità fra la donna ed il prodotto vino. Sinergie istituzionali ed obiettivi apprezzati e condivisi anche dal vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Antonio Laforgia, intervenuto alla conferenza stampa in rappresentanza del presidente della Fiera del Levante, in quanto componente del Consiglio di amministrazione dell’ente fieristico. Appuntamento quindi l’11 novembre con 22 aziende "in rosa" e tutte le donne del mondo enologico pugliese che a Cassano Delle Murge incontreranno un grande pubblico di intenditori. Si inizia alle 17. 00 con una tavola rotonda nella Sala Consiliare del Comune, dal titolo “ll mondo enologico visto dalle donne”. Alle 19,00 si darà il via alle degustazioni, in un suggestivo percorso. L’itinerario condurrà all’interno di quattro antiche dimore del borgo antico; in ognuna di esse verranno rappresentate virtualmente le aree di produzione (Primitivo di Manduria, Primitivo Gioia del Colle, Negroamaro e Nero di Troia). Alle 20. 00 nella Biblioteca Civica (sale di Palazzo Miani Perotti) per la sezione “Libri da bere, bottiglie da leggere”, incontro con Giuseppe Baldassarre, autore del Libro “Ritorno Al Primitivo”. L’evento sarà animato dallo spettacolo “La Vendemmia” a cura della Compagnia Stabile di Alberobello. . .  
   
   
IX ASTA MONDIALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA APPUNTAMENTO L’ 11 NOVEMBRE 2007 AL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR COLLEGAMENTI SATELLITARI INTERNAZIONALI DA HONK KONG E BERLINO  
 
 Domenica 11 novembre si svolgerà la Ix edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. L’evento nato nel 1999 è promosso dall’Enoteca Regionale Piemontese di Grinzane Cavour d’intesa con la Regione Piemonte e la Città di Alba. Fin dal primo anno la manifestazione si è caratterizzata come evento internazionale destinato a incrementare la notorietà del Tartufo Bianco d’Alba in Italia e all’estero. Il valore toccato da uno o più tartufi, i personaggi coinvolti, l’originalità di diversi collegamenti con luoghi di grande notorietà (ristoranti esteri di chef di grande fama) hanno contribuito ad affermare l’assoluto livello di questo avvenimento. Come per le passate edizioni, sono tre le sedi d’asta: oltre alla Sala delle Maschere del Castello di Grinzane, i collegamenti satellitari riguarderanno le città di Hong Kong e Berlino. La conferma di Hong Kong (dopo l’edizione 2005 e 2006), presso i prestigiosi locali del Ritz Carlton Hotel, risponde alla precisa volontà di consolidare i rapporti di collaborazione che intercorrono fra la Regione Piemonte e la Repubblica Popolare Cinese - iniziati sin dal febbraio 1990 attraverso un gemellaggio con la provincia centro occidentale del Sichuan - e di ricercare ogni anno sedi in cui il mercato italiano è in crescita. La novità di quest’anno è il collegamento con Berlino e precisamente con l’Hotel Adlon Kempinski lo storico albergo situato nei pressi della Porta di Brandeburgo, uno degli angoli più belli e suggestivi della Capitale della Germania. Un’altra importante novità riguarda la collaborazione con il Consorzio per la Tutela dell’Asti, che omaggerà, a chi si aggiudicherà il lotto più prezioso, un “mathusalem” di Asti D. O. C. G. Il Tartufo Bianco d’Alba sarà protagonista anche a Merano, dove i visitatori del “Merano International Winefestival” potranno seguire l’Asta grazie allo speciale collegamento predisposto, per l’occasione, all’interno della lounge Cooking for Wine nella nuovissima Gourmet Arena, e a Milano in collegamento con la Lobby Lounge del Park Hyatt Hotel sotto la caratteristica Cupola in vetro dominata dalla nuova scultura di Lucio Fontana. Il programma, per l’Italia, prevede l’inizio dell’Asta alle ore 12. 00 con la consegna del riconoscimento di “Ambasciatore del Tartufo Bianco d’Alba nel Mondo” a Jean François Piège, chef del prestigioso ristorante Les Ambassadeurs presso l’Hotel De Crillon di Parigi, che presenzierà all’evento. Ogni anno l’iniziativa ha avuto ospiti importanti, fra gli altri ricordiamo: Massimo Giletti, Piero Chiambretti, Natasha Stefanenko, Natalia Estrada, Alessandro Del Piero, Adriano Galliani, Giancarlo Magalli, Lamberto Sposini, Jerry Scotti, Richy Tognazzi e Simona Izzo ed ha potuto contare sulla collaborazione e conduzione del noto giornalista “gastronauta” Davide Paolini. Per l’edizione di quest’anno hanno dato conferma di partecipazione Bruno Vespa che farà le veci di conduttore, Serena Autieri, attrice e cantante, e Livia Azzariti, autrice e conduttrice di alcuni programmi televisivi, tra cui “Check up”. Sono inoltre attesi Magdi Allam, noto giornalista e saggista, nonchè vicedirettore del Corriere della Sera, e la scrittrice Benedetta Cibrario autrice, tra l’altro, del libro “Rossovermiglio”. Oltre ai nomi citati non mancherà qualche sorpresa all’ultimo momento. L’asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba non è soltanto un evento mediatico, ma rappresenta il “trait d’union” fra il mondo della comunicazione e gli estimatori del Tartufo Bianco d’Alba con Associazioni e Istituzioni benefiche che con il loro operato sostengono e aiutano le persone meno fortunate. Nelle passate tre edizioni il ricavato d’Asta è stato devoluto alla Fondazione per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, che ne beneficierà anche per quest’edizione. . .  
   
   
9/11 NOVEMBRE 2007 - VALLE DEL CHIESE (TN) - “DEGUSTANDO, L’ARTE DEL SAPORE IN VALLE DEL CHIESE”: PROTAGONISTA LA “POLENTA CARBONERA”  
 
La “polenta carbonera”, gustoso impasto di farina gialla, sale, burro, salame e formaggi, è un piatto amato da secoli dalle popolazioni del Trentino e dai turisti che visitano la Valle del Chiese. Questa specialità, accanto a numerose altre come i formaggi (di malga e non) e il miele con le sue mille sfaccettature di gusto (acacia, sambuco, tarassaco, rododendro, castagno), è tra le protagoniste della prima edizione di “Degustando, l’arte del sapore in Valle del Chiese”, mostra mercato dei prodotti enogastronomici caratteristici della zona e più in generale dell’intera provincia. Nella Valle del Chiese, nel Trentino Occidentale, nasce “l’oro giallo”: così sono chiamate, infatti, le pannocchie lunghe e da cui si ricava la farina gialla di Storo, ingrediente fondamentale di questo piatto e presidio Slow Food. L’appuntamento è presso il Centro polifunzionale del paese dal 9 all’11 novembre. L’iniziativa conterrà vari momenti: convegni tematici sulle realtà ecomuseali presenti in zona, area bambini con clown, giochi e animazione, laboratori per la riscoperta degli antichi mestieri (e dedicati, ad esempio, al tombolo o all’arte degli intarsi sul legno), spazi espositivi suddivisi in stand per la presentazione e la vendita dei prodotti tipici. Ed ancora: a contorno della rassegna, vi saranno corsi di cucina per imparare a cucinare i funghi della zona in mille modi diversi, giri in malga per apprendere come si prepara il formaggio, “menù degustando” in ristoranti tipici, pacchetti turistici creati ad hoc per un soggiorno in zona. Un’offerta particolarmente ricca quella proposta dalla rassegna, che si propone come un evento di promozione del territorio a 360°, capace di andare al di là del settore gastronomico. Ad organizzare la rassegna è il Consorzio Turistico Valle del Chiese in collaborazione con numerosi altri soggetti: l’Ecomuseo Porta del Trentino, il Consorzio B. I. M. Del Chiese, il Consorzio Iniziative & Sviluppo di Pieve di Bono, la Provincia, la Regione, il Comune di Condino e le Casse Rurali presenti sul territorio (Adamello-Brenta, Condino e Giudicarie Valsabbia Paganella). Il costo del biglietto è di 3 euro a persona; gratuito invece per i bambini fino a 6 anni. Www. Valledelchiese. Tn. It .  
   
   
10 NOVEMBRE 2007 - SAN GIOVANNI D’ASSO (SI) / ‘DIVIN ORCIA’ EVENTO DEL CONSORZIO DEL VINO ORCIA CON DEGUSTAZIONI APERTE AL PUBBLICO DELLE ULTIME ANNATE DOC ORCIA, MOSTRA FOTOGRAFICA E CONVEGNO  
 
Il Consorzio del vino Doc Orcia dà il via alla terza edizione del proprio evento istituzionale, ‘Divin Orcia’. “Si tratta di un evento itinerante –spiega la Presidente Donella Vannetti– che percorre i comuni della Doc. Personalmente sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti da molte aziende nelle degustazioni per le guide Vino 2008. Siamo certamente un piccolo gruppo di produttori che si impegna, anche con rilevanti sforzi economici, per affermare la qualità dell’Orcia, che come potrete verificare di persona è pronta ad importanti confronti”. Sabato 10 novembre banco d’assaggio aperto al pubblico allestito nelle sale del Museo del tartufo (presso il Castello di San Giovanni d’Asso) in degustazioni delle ultime annate di vini della tipologia Orcia Rosso. ‘Divin Orcia’ è anche arte: “Dall’Orcia alle Crete Senesi” mostra fotografica (nelle sale del castello) di Paolo Naldi, esperto dell’Orcia e della sua gente. Ogni anno Divin Orcia accoglie un convegno per approfondire la conoscenza di questa giovane Doc e del suo territorio, la Val d’Orcia paesaggio culturale Patrimonio Mondiale dell’Umanità con il riconoscimento UNESCO. In questa edizione, sabato 10 novembre ore 15,30, un convegno moderato dalla produttrice Donatella Cinelli Colombini. Esperti di viticultura, climatologia e tartufai senesi a confronto su un tema scottante: “I grandi vini e il tartufo bianco della Toscana sopravvivranno al cambiamento del clima? L’innalzamento delle temperature e i prodotti d’eccellenza dell’agricoltura: Tartufo Bianco delle Crete Senesi e Doc Orcia”. Ai saluti istituzionali del Sindaco Michele Boscagli, della Presidente della Doc Orcia Donella Vannetti e del Presidente dell´Associazione Tartufai Gianfranco Berni seguiranno interventi di carattere politico con l’On. Franci Segretario Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e l’assessore Claudio Galletti della Provincia di Siena. La parte scientifica del convegno sarà curata dal Dott. Nocentini ARSIA, dal Prof. Simone Orlandini Università di Firenze e dal Prof. Enzo Tiezzi Università di Siena: quest’ultimo ci parlerà del recente incontro con il Nobel per la Pace Al Gore fortemente impegnato nella salvaguardia del pianeta. E l’Orcia, come risente dell’innalzamento climatico? A confronto tecnici quali Andrea Mazzoni enologo Orcia, Daniel Thomases wine expert di fama internazionale e il giornalista Giorgio Bertoni Caposervizio "Italia Oggi" che darà dei consigli su come muovere il turismo facendo leva sui prodotti autoctoni del territorio: vino e tartufo appunto. Conclusioni dell´assessore Susanna Cenni della Regione Toscana. IL CONSORZIO – Nato nel 2000, Il Consorzio del Vino Doc Orcia rappresenta un territorio vasto incastonato tra le prestigiose realtà del Brunello e del Vino Nobile di Montepulciano. Tredici comuni con una varietà pedologica tale da esprimere un’ampia diversità di caratteri nella produzione delle aziende associate. I comuni sono Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia e Trequanda e parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. Il Consorzio di “tutela” punta alla valorizzazione di vitigni autoctoni quali “Sangiovese”, “Foglia Tonda”, “Colorino”, “Canaiolo” e altri vitigni internazionali riconosciuti dalla Regione Toscana. La Doc Orcia sta crescendo in quantità e qualità, grazie a un territorio fortemente vocato, all’impegno generoso dei produttori e anche grazie a una donna come presidente, Donella Vannetti che lavora con passione per promuovere questa giovane Doc toscana. LA DOC IN NUMERI – Nel 2006 si registrano 5500 quintali di uve prodotte di cui 3200 degli associati al Consorzio. La produzione potenziale e ancora non totalmente espressa della Doc è di 500mila bottiglie derivanti, da 200 ha iscritti alla tipologia Orcia Rosso, da 16 ha Orcia Bianco e 1 ha Orcia Vinsanto. Gli associati vantano una produzione nel 2006 di 150mila bottiglie, in incremento. Www. Consorziovinoorcia. It .  
   
   
DA SABATO 10 A LUNEDÌ 12 NOVEMBRE LE GOLOSITÀ VARESINE DI SCENA A “GOLOSARIA”  
 
Oltre 100 produttori provenienti da ogni parte d’Italia, capaci di proporre più di 1. 000 squisitezze. E tra queste, per la prima volta anche i sapori tipici di Varese. I nostri cibi e i nostri vini saranno, infatti, protagonisti di “Golosaria”: la rassegna di cultura e gusto che si svolgerà da sabato 10 a lunedì 12 novembre 2007 nella sale dell’Hotel & Convention Center “Melìa” di Milano. La tre giorni di incontri e assaggi è promossa dal Club di Papillon, un’associazione che, ideata dal critico enogastronomico Paolo Massobrio, ha come obiettivo la riscoperta di una cultura popolare attraverso il gusto. Grazie a uno stand promosso congiuntamente da Camera di Commercio e Provincia, gli operatori presenti a “Golosaria” entreranno in contatto con i nostri prodotti tipici proposti dall’Associazione “Formaggella del Luinese”, dalla Cooperativa Agricola “Latte Varese”, dal Consorzio “Salame Prealpino Varesino” e dal Consorzio “Qualità Miele Varesino”. Non mancherà poi, nell’ambito di uno spazio gestito direttamente dagli organizzatori di “Golosaria”, la possibilità di assaggiare piatti della tradizione varesina quale il “disossato di coniglio alle erbette di campo con castagne glassate al miele varesino, vellutata allo zola prealpino” realizzato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero “Falcone” di Gallarate. .  
   
   
10 NOVEMBRE PORDENONE ITACA CHIUDE LE CELEBRAZIONI PER IL 15° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE ASTA DI BENEFICENZA A FAVORE DE “I RAGAZZI DELLA PANCHINA”  
 
Terzo ed ultimo atto, sabato 10 novembre a Pordenone, delle celebrazioni per il 15° anniversario di fondazione della Cooperativa sociale Itaca. Presso la sala congressi della Fiera andrà in scena l´asta di beneficenza, organizzata da Itaca, a favore dell´associazione onlus “I Ragazzi della Panchina”, da anni impegnata attivamente in città per recuperare la dignità delle persone tossicodipendenti o sieropositive. Particolarmente ricco il programma della mattinata che prevede, a partire dalle 9,30, oltre ai saluti delle autorità - presenti Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Comune di Pordenone, Ass6 Friuli Occidentale, Legacoop nazionale, Legacoop Fvg, Legacoopsociali Fvg -, la presentazione del bilancio sociale 2006 di Itaca, l´intervento di una rappresentanza degli stakeholders, la proiezione del video “Tutti i colori di Itaca”. L´asta di beneficenza per “I Ragazzi della Panchina” concluderà la giornata. Saranno 15, come gli anni di vita della Cooperativa friulana, le opere di altrettanti artisti che sabato andranno all´asta e che vedranno la partecipazione di un battitore speciale, l´attore pordenonese Antonio Barillari. Opere che sono il risultato dell´impegno di 15 artisti che, gratuitamente, attraverso le loro creatività e le più varie tecniche espressive, hanno raccontato, a modo loro, i 15 anni spesi nel sociale da Itaca. Nata il 29 giugno 1992 come risposta ai bisogni ´sociali´ del territorio, Itaca si metterà sabato, simbolicamente, al servizio dello stesso territorio, rivolgendosi ad un´associazione che si ispira ai valori della solidarietà e della condivisione, valori peraltro condivisi da Itaca, associazione da anni impegnata attivamente nel recupero della dignità delle persone tossicodipendenti o sieropositive, ossia la onlus “I Ragazzi della Panchina”. Fumetti, grafica, pittura, ma anche mosaico, fotografia e illustrazioni per bambini sono soltanto alcune delle tante tecniche utilizzate dai 15 artisti: Gianluca Bruno, Angela Campeotto e Michela Salerno, Mohammed Chabarik, Evaristo Cian, Paolo Cossi, Giulio De Vita, Serena Del Piccolo, Valeria Malaspina, Cristian Martinelli&co. , Mimmo Mirabile, Susy Piazza, Eliana Picca, Silvia Pignat, Porto dei Benandanti, Marco Tonus. Opere a loro volta presentate tra settembre e ottobre all´interno di una corsa a tappe che ha percorso Lignano Sabbiadoro (Ud) – Centri estivi, San Vito al Tagliamento (Pn) – Centri estivi, Tolmezzo (Ud) – sede Itaca, Cimolais (Pn) – Casa albergo per anziani, Udine – Comunità Nove, Maniago (Pn) – Comunità alloggio Casa Carli, Valvasone (Pn) – Casa anziani Colledani-bulian, Pordenone – Asilo nido Farfabruco, Cervignano del Friuli (Ud) – Casa anziani Sarcinelli, Gorgo di Latisana (Ud) – Asilo nido Arca di Noè, Monfalcone (Go) - Ludoteca, Portogruaro (Ve) due eventi – Comunità di Fossalato e Porto dei Benandanti, Sacile (Pn) – Centro giovani Zanca e Merano (Bz) – Casa Basaglia Haus. Opere presentate pubblicamente a Pordenone all´interno della mostra “Itaca espone”, conclusasi nei giorni scorsi presso la Galleria Vastagamma. Ricco, si diceva, il programma della giornata: alle 9 accoglienza dei partecipanti; alle 9. 30 saluto del presidente della Cooperativa sociale Itaca, Leo Tomarchio; a seguire gli interventi dell´assessore al patrimonio, servizi generali e pari opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia, Michela Del Piero, del vice presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, dell´assessore alle politiche sociali del Comune di Pordenone, Gianni Zanolin, del direttore generale dell´Azienda sanitaria n°6 Friuli Occidentale, Nicola Delli Quadri. Annunciata la presenza del vice presidente di Legacoop nazionale, Giorgio Bertinelli, del presidente di Legacoop Fvg, Renzo Marinig, del presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, Gian Luigi Bettoli. Alle 10,50 è previsto un breve intervento del direttore della Cooperativa Itaca, Orietta Antonini, mentre alle 11 sarà ufficialmente presentato il bilancio sociale 2006 della Coop friulana. Alle 11,15 il saluto da parte di Aitsam e Auser, pubbliche amministrazioni, associazioni ed enti di volontariato. Alle 11,45 proiezione del video “Tutti i colori di Itaca”, alle 12 via all´asta di beneficenza ”Itaca un arcobaleno di solidarietà” a favore dell´associazione “I Ragazzi della Panchina”, asta che sarà condotta dall´attore Antonio Barillari. .  
   
   
9 NOVEMBRE 2007 - CHERASCO (CN) / 25° ANNIVERSARIO FONDAZIONE ENOTECA REGIONALE DEL BAROLO - REGIONE PIEMONTE  
 
L’Enoteca Regionale del Barolo - Regione Piemonte, celebra i suoi 25 anni di costituzione con il concorso della Regione Piemonte e il contributo di un’importante Ente a partecipazione pubblica Egea – Energia e Ambiente di Alba. La ricorrenza sarà celebrata a Cherasco, città d’arte degli 11 comuni del Barolo. L’avvenimento sarà accompagnato dalla presentazione di un’opera unica: una elegante cartella con tiratura di solo 300 pezzi dove 11 artisti in omaggio agli 11 paesi del Barolo hanno rappresentato ad acquerello un solo grande protagonista, il Barolo. Il programma della manifestazione prevede gli interventi dell’assessore Regionale all’Agricoltura Mino Taricco, del Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo – Regione Piemonte Luigi Cabutto, del Sindaco di Cherasco Pier Luigi Ghigo e del Responsabile EGEA – Energia e Ambiente Pier Paolo Carini. Seguirà l’incontro con i rappresentati degli Enti fondatori dell’Enoteca Regionale del Barolo, con gli artisti e gli autori raccontati dal noto critico d’arte Carlo Morra. Conduce il giornalista piemontese e Presidente dell’Associazione Stampa Agroalimentare Italiana Roberto Rabachino. Gli artisti/autori delle opere sono Claudia Ferraresi, Corrado Ambrogio, Eugenio Comencini, Franco Fausone, Lorenzo Griotti, Mario Gosso, Pier Flavio Gallina, Romano Reviglio, Silvio Rosso, Tanchi Michelotti e Walter Accigliaro. La cartella è stata stampata dalla Stamperia Comunicazione di Bra curata per le schede tecniche da Armando Cordero e Carlo Morra. “Quando nel castello di Barolo si pensò a una struttura istituzionale e pubblica, che sapesse camminare a fianco di chi sulle colline di Langa ci lavorava da sempre, forse non si ipotizzava il titanico e riconosciuto lavoro d´immagine e di qualità prodotto in 25 anni, con la faticosa e bella sinergia di tanti Enti e Uomini – dichiara il Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo – Regione Piemonte Luigi Cabutto. Oggi con quest´opera grafica, che celebra insieme l´arte e il lavoro dell´uomo, vogliamo riconoscerlo e consegnarlo a chi in questa Langa ci ha creduto e si è speso. Contemporaneamente si vuole lasciare anche un alto segno di riconoscenza, con uno sguardo alla storia degli 11 nostri territori che fanno della terra di Langa, il mito del Barolo. La suggestione delle colline celebrate dalla nostra Enoteca Regionale si racconta solo e soprattutto con i prodotti di una terra amica. Sono dolci versanti modellati su un territorio atavico, abitato da gente caparbia e forte, che ama tramandare rituali e gesti antichi per chiedere alla terra solo è unicamente i sapori del tempo. I vini sono ormai " stelle" del firmamento mondiale – continua il Presidente Cabutto - oggetto di amori appassionati per i molti gourmet, capaci di far sognare per stringere forti e attraenti legami. Racchiusi nei calici, i loro profumi raccontano da sempre stagioni fatte di cieli limpidi e rugiade mattutine, nati su terre avare, ma generose come la semplicità dei loro uomini. Sapersi misurare tra innovazione e tradizione ha portato oggi, la capacità di raccontare tra sapori e gusti autentici, anche la cultura di una gente. Le campagne e le capezzagne dei lunghi filari e dei noccioleti hanno gli umori e le speranze di uomini e donne, i soli depositari a cui possono essere affidati i prodotti nati qui e fatti per una maturazione e cura tutta particolare. Tra quinte di antichi castelli e immense cantine, stanno i cascinali, nella loro orgogliosa collocazione, tutto regolato dal solo ciclo delle stagioni, su cui vigilano metodi antichi e mai banali. Abbiamo lasciato tutto questo alla interpretazione di 11 nostri artisti e consegnato loro un messaggio chiaro e pulito per il loro personale estro interpretativo. Tutto diventa allora il deposito di memorie e di eventi. Sedimento di un moto dell´anima che si fa cultura della tavola e della tavolozza e viceversa. Nasce qui l´amore – conclude il Prof. Cabutto - per un paesaggio e lo struggente legame per un tempo sospeso, che ritorna incessante nei sapori e nei ritmi della vigna e della cantina. Un lavoro, quello contenuto in questa cartella, preparato a lungo e con molta cura, per dire grazie a chi ha creduto in questa struttura, prezioso e unico come una annata importante che migliorerà ancora nel tempo, forse impreziosendosi sempre di più”. “L’agricoltura, i suoi territori, le sue produzioni agroalimentari sono sempre più importanti nello sviluppo economico e sociale del Piemonte – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. Ed è il caso emblematico dell’Enoteca Regionale del Barolo, nell’omonimo castello di Barolo, dove si conserva e si celebra l’omonimo vino: un vino grandioso anche per le sue profonde radici nel mito e nella storia, il cui nome si lega all’epopea dei Savoia, del Risorgimento, dell’Unità d’Italia. Una fama antica, dunque, riconosciuta a livello mondiale, che si mantiene tutt’ora, grazie all’operato dei produttori, delle organizzazioni, delle istituzioni e ancor più delle attività della Enoteca Regionale del Barolo che proprio quest’anno festeggia i suoi 25 anni di vita. Una tappa, questa, che l’Enoteca regionale ha voluto lodevolmente celebrare con un ricco e straordinario programma di iniziative, tra le quali spicca la realizzazione di questa cartella artistica dedicata agli 11 comuni di origine del Barolo. Un’opera di prestigio- conclude l’Assessore Regionale all’Agricoltura - che simboleggia degnamente il rapporto di una grande realtà vitivinicola con la storia, l’arte, la cultura, e ancor più, il profondo legame con l’intero territorio di produzione: quella “Langa del Barolo” rappresentata dagli 11 comuni che lodevolmente, in modo coordinato e collaborativo, esprimono e promuovono, anche con il loro diretto impegno nella Enoteca Regionale, questo grande vino". Accompagnamenti musicali e abbinamenti gastronomici concluderanno la manifestazione nel fascino serale di piazza Vittorio Emanuele a Cherasco a cura del Ristorante “Da Fausto, Operti dal 1772”. Www. Baroloworld. It .  
   
   
10 NOVEMBRE 2007 - ODERZO (TV) / “STRADA FACENDO”: UN CONVEGNO PER UN’IDENTITÀ TURISTICA AGGREGATA PER LA STRADA DEI VINI DEL PIAVE. A SEGUIRE LA IV EDIZIONE DI "RABOSO PIAVE DOC - L´EVOLUZIONE DELLA TRADIZIONE"  
 
La Strada dei Vini del Piave, con il sostegno della Regione Veneto, invita a un momento di riflessione sullo sviluppo enoturistico della Marca trevigiana. Lo fa con un convegno fissato per sabato 10 novembre (inizio ore 10) a Palazzo Foscolo di Oderzo (TV), città che ben rappresenta il territorio percorso dalla Strada stessa con la sua storia millenaria, la sua arte e la sua cultura, e che rientra infatti tra i Comuni che già vi si sono associati. Il convegno, intitolato “Strada Facendo – un’identità turistica aggregata per la Strada dei Vini del Piave”, prevede la presenza di relatori che dai loro diversi osservatori ribadiranno l’importanza di una sempre più stretta collaborazione tra i vari soggetti protagonisti di un progetto di promozione della terra e della cultura del Piave che parte dai suoi vini e dalle sue produzioni agroalimentari per creare un´offerta turistica integrata volta alla valorizzazione del territorio nella sua interezza: l´identità storica, culturale, artistica, ambientale, sociale ed economica. Tra gli interventi previsti, si segnala l’autorevole presenza di Chiara Lungarotti, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, che porterà la sua importante esperienza quale esempio di impegno nella salvaguardia dell´ambiente e dell´agricoltura di qualità e di promozione dell’ospitalità nelle aziende vitivinicole. Oltre a quella del presidente del comitato di gestione della Strada, Pierclaudio De Martin, che esporrà i progetti futuri dell’associazione, sono anche previste le relazioni di Elena Bisiol, responsabile Uità Operativa Turismo della Provincia di Treviso che relazionerà sulle potenzialità del progetto europeo Vin Tour; di Giorgio Salvan, presidente della Strada dei Vini del Colli Euganei, che evidenzierà come il successo della sua Strada dei Vino derivi da un impegno comune e di Alessandro Galardi, consulente del Centro per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Padova, che presenterà la Carta comune di Qualificazione delle Strade del Vino. Al termine del convegno, sarà inaugurata la 4a edizione del “Raboso Piave DOC – l’evoluzione della tradizione”, organizzato dalla Confraternita del Raboso Piave e dall’AIS Veneto in collaborazione con la Strada dei Vini del Piave e Consorzio Tutela Vini del Piave Doc, che nel pomeriggio di sabato 10 e per tutta la giornata di domenica 11 novembre proporrà degustazioni del celebre vino e alcuni appuntamenti culturali. LA STRADA DEI VINI DEL PIAVE – Un territorio a ridosso della grande Venezia, famoso per le morbide colline da cui nascono i grandi vini di Conegliano e Valdobbiadene e che oggi (con il giusto orgoglio e una “strutturazione” turistica in costante perfezionamento) vuole sempre più esibire i suoi paesaggi, costituiti da ampi orizzonti agricoli e preziose strutture storiche ed architettoniche come le grandi ville costruite dai nobili della Serenissima, le umili e preziose pievi, i sontuosi castelli… Un’area, insomma, che non rappresenta solamente i ricordi della Grande Guerra, ma un complesso e affascinante sistema culturale profondamente segnato da una cura millenaria e appassionata del suo paesaggio. Una zona dove la vocazione rurale ha condizionato la Storia insediando valori e colture, tradizioni e vigneti. Un territorio che ora si offre al turista più attento attraverso la nuova Strada dei Vini del Piave, nata come percorso organizzato (e riconosciuto dalla Regione Veneto) solamente un anno fa per valorizzare il territorio della Doc Piave e i suoi vini, intesi non solo come tali, ma come frutto di una felice combinazione di terreni, tradizioni, competenze, passioni e idee che solo una bottiglia di vino può riuscire a contenere e a raccontare. Magari – meglio ancora – sposandosi con i numerosi prodotti tipici di una terra straordinaria, che offre non solo una solida tradizione gastronomica, ma anche prodotti preziosi come il celebre radicchio rosso e gli asparagi bianchi, il pesce di fiume, una solida tradizione d’insaccati de casada (artigianali, fatti in casa), come si dice da queste parti. La strada dei Vini del Piave si snoda principalmente sulla sponda sinistra del fiume, sforzandosi di toccare la maggior parte (e sono davvero tante) delle località, delle aziende produttrici e della ristorazione degna di nota di questo angolo di Veneto ancora parzialmente da scoprire. Tre le aree su cui puntare, con lo scopo di capire i vari momenti insediativi, le tradizioni diverse e, da non dimenticare, per degustare vini e prodotti tipici d’eccellenza. La prima vede protagonisti i vigneti che appartennero alla Serenissima Repubblica di Venezia: si snoda, sia a sinistra sia a destra del Piave in un percorso che inizia dall’elegante Oderzo, da sempre punto nevralgico di questo territorio, e dai suoi particolari equilibri stilistici tra antiche vestigia (I sec. A. C. ) e moderne valorizzazioni, e che conduce fino a Roncade attraverso una serie di tranquille cittadine ed antichi borghi, tra vigneti che sono sempre parte integrante del paesaggio, alternati a boschi e ad altre coltivazioni. La seconda, che da Roncade arriva a Cimadolmo (patria dell’Asparago bianco Dop), è ancora disseminata di belle dimore patrizie veneziane, numerose delle quali oggi sono sede di rinomate aziende vitivinicole: definita la zona dei “vigneti dei Dogi” abbraccia a grandi linee la parte centrale della provincia di Treviso e gode di un panorama cui fa da sfondo a nord la dorsale delle Prealpi, mentre a destra scorre il Piave con i suoi greti sassosi e l’austera grazia dei suoi orizzonti. La terza parte è quella che da Cimadolmo riporta a Oderzo e si estende nel comprensorio del Raboso Piave, l’unico vitigno autoctono trevigiano a bacca nera che dopo anni d’oblio a causa del suo carattere troppo deciso, ha trovato nuove interpretazioni, e conseguenti grandi successi, grazie ai vignaioli locali, che hanno saputo piegare il carattere un po’ “ruvido” delle sue uve, e dare vita a vini sempre più apprezzati e ricercati. Anche in questa zona non mancano le ville, ma quello che più colpisce è l’atmosfera di questa “sinistra Piave”, con le sue tradizioni antiche, gli scorci che lasciano intravedere il fiume, le chiesette isolate che nascondono preziosi affreschi e le cittadine gioiello come Portobuffolè. Per informazioni: Strada dei Vini del Piave c/o Consorzio Tutela Vini del Piave Doc, tel 0422/591277. .  
   
   
20/25 NOVEMBRE 2007 – IMPERIA / LIGURIA IN FESTA PER LA VII EDIZIONE DI OLIOLIVA  
 
Quattro giorni di festa per l´extravergine. Le Città dell´Olio della Liguria si incontrano ad Imperia dal 20 al 25 novembre per riscoprire i valori storici, culturali e alimentari dell´olio e dei prodotti tipici della Riviera Ligure. Questo è OliOliva 2007, la manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio di Imperia con la Città di Imperia, l´Associazione Nazionale Città dell´Olio e la partecipazione della Regione Liguria e della Provincia di Imperia. Numerose sono le novità: una scuola di cucina tutta da scoprire, degustazioni, percorsi enogastronomici e un convegno dedicato all´Oliva Taggiasca. "I visitatori di OliOliva appartengono a un pubblico estremamente interessante e interessato, oltre che attento e culturalmente preparato - dichiara Enrico Lupi, Presidente dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio–. L´evento ha assunto le sembianze di un grande contenitore dove, insieme all´aspetto merceologico, sono stati convogliati altri validi elementi di spessore, come la presenza dei prodotti tipici Dop e Igp, con lo scopo di affinare sempre più il messaggio di allargamento e valorizzazione territoriale del quale ci stiamo riappropriando". Protagonisti di questa edizione saranno anche il Museo dell´Olivo di Imperia e la mostra dei reperti storici sull´olio organizzata dal Lions Club Imperia Host, il tutto dentro la cornice dei prodotti tipici locali Dop e Igp Liguri che quest´anno si presenteranno al pubblico insieme all´olio Ligure, con lo scopo di valorizzare tutte le eccellenze del territorio. .  
   
   
25 NOVEMBRE 2007 – ITALIA / NEI FRANTOI E NELLE PIAZZE È DI SCENA LA VII EDIZIONE DI “PANE & OLIO IN FRANTOIO E…” TRADIZIONALE EVENTO ORGANIZZATO DALL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DELL´OLIO  
 
Continuano i preparativi per la tradizionale festa dell’olio nuovo che, l’ultima domenica di novembre, animerà le piazze di alcune città dell’olio italiane. Domenica 25 novembre, infatti, si svolgerà “Pane & Olio in Frantoio e…” la manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che a partire da quest’anno presenterà anche i prodotti dell’eccellenza agroalimentare Dop e Igp con programmi di degustazione, visite guidate a frantoi e oliveti, rievocazioni dei riti della raccolta e molitura e numerosi banchi d’assaggio. In Toscana un mercatino Etrusco per le vie del centro storico della città di Chiusi (Si) con i produttori di olio d’oliva, oggetti di antiquariato e tanto altro. Al mattino si svolgerà inoltre l’iniziativa I bambini e l’olio, un’escursione per i più piccoli nell’oliveto per assistere alla raccolta e un itinerario archeologico guidato sulla storia dell’olio d’oliva. Un menù selezionato a base dell’oro liquido Toscano sarà a disposizione dei visitatori nei ristoranti del territorio di Chiusi, con i prodotti tipici tra i quali la Fagiolina del Lago di Chiusi e la ciaccia all’olio extravergine d’oliva. Tanti i programmi presentati dalle Città dell’Olio di tutta Italia, a partire da Imperia dove la manifestazione si terrà in concomitanza con l’iniziativa “OliOliva” e Sestri Levante dove presso i ristoranti della città, a partire da venerdì 23 novembre, sarà possibile degustare pane, olio e i prodotti tipici come la focaccia e lo stoccafisso. In Campania troviamo la città di Cerreto Sannita (Bn) che dalle 10 di mattina aprirà le porte del centro storico, del Chiostro di palazzo Sant’Antonio e corso Umberto, ad uno splendido Salotto del Gusto con incontri tematici a base di pane cotto in forno a legna, legumi e carne marchigiana alla brace, il tutto contornato da un filo di olio extravergine cultivar Monovarietale, Raccioprella, Ortice, Ortolana mentre nel comune di Flumeri (Av) l’azienda agrituristica “Petrilli” proporrà passeggiate a cavallo e massaggi con olio nel centro benessere. Il Pane casereccio, i fagioli e la pasta fresca saranno uniti dal sottile filo dell’olio Dop Colline dell’Ufita Qualità Rovere. In provincia di Ancona nel centro cittadino di San Paolo di Jesi sarà il frantoio locale “B. Rosini” ad accogliere i visitatori a partire dalle 9, che potranno così assistere alla lavorazione dell’oliva per poi degustare gli oli extravergine monovarietali di carboncella, mignola, raggia e rosciola in abbinamento alla filetta, al pane ai cereali e alla bruschetta. Banchi di degustazione uniti ad itinerari di raccolta in campagna, rappresentazioni teatrali a tema, una passeggiata in bici tra gli ulivi secolari e un raduno di camperisti saranno di scena in Puglia, a Cassano delle Murge in provincia di Bari, mentre nel Lazio sarà il centro cittadino di Alatri (Fr) ad ospitare le bancarelle con prodotti tipici locali e degustazioni di pane e olio. Rappresentazioni folkloristiche di canti e balli e visite guidate nei frantoi del paese animeranno le piazze delle Città dell’Olio di Lupara (Cb) e Cabras (Or), dove a fare gli onori di casa saranno inoltre il pane carasau, crostini, pane locale e la bottarga presentata sottoforma di patè di bottarga e molte altre salse. Tra le novità di quest’anno, inoltre, l’itinerario ecoturistico-urbano a Ficarra, in provincia di Messina, che inizierà alle 9 di domenica mattina con visite guidate agli olivi monumentali dei Gattopardi per l’intera giornata e con l’apertura degli stando di prodotti tipici locali come il pane di semola dimurato, i formaggi provola e tuma dei Nebrodi e con il salame Igp di Sant’Angelo di Brolo, il tutto condito da un filo di olio extravergine della cultivar Minuta, presidio di Slow Food. Tante quindi, le occasioni che domenica 25 novembre potranno essere sfruttate dai visitatori più curiosi e dai turisti attratti dall’enogastronomia tipica dei luoghi dove da sempre si coltiva l’olivo e se ne lavora il frutto seguendo metodi tradizionali ed avendo rispetto per il territorio e per l’ambiente. In contemporanea a Pane e Olio in Frantoio, si svolgerà a Imperia la manifestazione OliOliva, dedicata ai sapori e alle produzioni tipiche del territorio ligure; la città si animerà con serate a tema, la scuola di cucina che quest´anno sarà tutta da scoprire, convegni e presentazioni sullo sfondo di valori storici, culturali e alimentari dell´olio del pane, e non solo. Www. Cittadellolio. It .  
   
   
A FROSINONE ´UNA GIORNATA IN BIBLIOTECA´  
 
Una giornata in biblioteca per scoprire il piacere della lettura. Torna a Frosinone, puntuale come ogni anno, l´appuntamento con l’iniziativa a cura della Biblioteca provinciale e comunale rivolta alle scuole del territorio. Tutti gli Istituti scolastici, di ogni ordine e grado, hanno la possibilità di prenotare delle visite guidate presso la sede della biblioteca (Via Maria de Mattias n. 12 – Frosinone). Oltre 50. 000 i volumi a disposizione degli studenti, così come una ricca offerta di filmati su temi di attualità, letterari, storici, scientifici, cinematografici e altro ancora. Le visite potranno svolgersi esclusivamente nei giorni di mercoledì e venerdì, dalle ore 9. 00 alle 13. 30. Il giorno e l’ora degli incontri dovranno essere preventivamente concordati con il personale della Biblioteca: tel. 0775. 837005. .