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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Gennaio 2008 |
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P2P: PROVVEDIMENTO DEL GIP DI ROMA |
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Alcune agenzie stampa hanno lanciato una notizia errata in merito allo scambio di musica in rete, affermando che, se effettuato senza il consenso dei titolari dei diritti, non sarebbe comunque reato. La notizia aveva interpretato non correttamente le parole del Gip di Roma, che ha parlato di singoli siti che offrono informazioni relative a programmi per fare p2p e non dell’attività di singoli utenti che invece resta reato, così come previsto dalle legge italiana. La normativa sul diritto d´autore, contenuta negli art. 171 comma 1 lett. A) bis e 171-ter comma 2 lett. A) bis, infatti, prevede sanzioni penali a carico di tutti coloro che immettono abusivamente fonogrammi tutelati in un sistema di reti telematiche. La multa è di 2. 000 euro per coloro che condividono senza scopo di lucro ed arriva fino a 15. 000 euro con possibile pena detentiva fino a 4 anni per coloro che invece condividono a scopo di lucro. In entrambi i casi sono applicate anche pesanti sanzioni amministrative che possono arrivare anche a svariate centinaia di migliaia di euro . |
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TERAMO: CONDANNA AD UNA MULTA DI QUASI DUE MILIONI DI EURO PER CONTRAFFAZIONE |
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Lo scorso 22 gennaio il Tribunale di Teramo ha condannato un uomo residente a Campli per il reato di contraffazione a seguito di un´operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza nel corso del 2005. Nell’abitazione dell’imputato era stato rinvenuto un ingente quantitativo di materiale musicale e videografico contraffatto accompagnato da una completa apparecchiatura tecnica per la produzione e riproduzione del medesimo ed erano stati sequestrati oltre mille cd musicali, novecento dvd, quattro computer adibiti alla masterizzazione, 1500 locandine di film e copertine di cd prive di marchio Siae. I giudici di Teramo hanno condannato l´imputato a 9 mesi di reclusione e al pagamento di una multa pari a quasi due milioni di euro. |
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GIORNALISMO: USO DEL PERSONAL COMPUTER NELLA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI IDONEITÀ PROFESSIONALE |
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E’ in corso nel Parlamento italiano la discussione e l’approvazione di un disegno di legge volto a modificare l’articolo 32 della Legge 3 febbraio 1963, n. 69. Il dispositivo prevede l’introduzione dell’uso dell’elaboratore elettronico (personal computer) nello svolgimento della prova scritta dell’esame di idoneità professionale per l’accesso alla professione di giornalista. L’articolo precisa che è comunque inibito l’accesso alla memoria secondo le modalità tecniche indicate dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, sentito il Ministero della Giustizia. Entro un mese dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo dovrà provvedere, con apposito provvedimento, ad apportare le modifiche necessarie al regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 1965, n. 115, e successive modificazioni, al fine di adeguarlo alle disposizioni di cui all’articolo 32 della legge 3 febbraio 1963, n. 69, come risulterà modificato. |
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PRIVACY: GIORNATA EUROPEA DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI |
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“Privacy e mondo della scuola" è il binomio intorno al quale ruota la seconda "Giornata europea della protezione dei dati personali" che si celebra oggi 28 gennaio. L´iniziativa è promossa dal Consiglio d´Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le Autorità europee per la protezione dei dati personali, fra cui il Garante italiano. Obiettivo della "Giornata" è quello di sensibilizzare i cittadini europei sulle tematiche riguardanti la tutela dei diritti fondamentali nel cui ambito si colloca il diritto alla protezione delle informazioni che riguardano la vita personale e di relazione di ciascun individuo. Per celebrare questo secondo appuntamento dedicato alla privacy l´Autorità si è spostata sul territorio e ha organizzato, in collaborazione con il Ministero della pubblica istruzione, un incontro con le scuole superiori presso tre Uffici scolastici regionali. In ognuna delle tre sedi è presente uno dei componenti del Collegio dell´Autorità - Francesco Pizzetti a Torino, Giuseppe Chiaravalloti a Catanzaro, Mauro Paissan a Roma - che tratta le tematiche della protezione dei dati personali legate al mondo giovanile. Agli incontri partecipano presidi, insegnanti, dirigenti scolastici e rappresentanti degli studenti. L´autorità prosegue in questo modo il cammino intrapreso lo scorso anno ritenendo che sia sempre più urgente e necessario stimolare l´attenzione dei giovani sui diritti fondamentali che garantiscono una piena e completa tutela della vita privata e sui rischi, oltre che sulle opportunità, legate all´uso delle nuove tecnologie (Internet, videofonini, Youtube). Nel corso degli incontri viene proiettato un video divulgativo sull´attività del Garante e sui temi generali legati alla privacy e verranno distribuiti gadget (magliette, spillette, adesivi) realizzati per l´occasione e dedicati alla protezione dei dati personali . |
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PRIVACY: URGENTE RIDURRE I TEMPI DI CONSERVAZIONE DEI DATI DI TRAFFICO TELEFONICO E INTERNET |
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Con una lettera inviata al Presidente della Camera ed una al Ministro delle politiche comunitarie, il Garante per la Privacy ha ribadito le proprie preoccupazioni sul periodo di conservazione dei dati di traffico telefonico ed internet detenuti per finalità di giustizia. Dopo l’entrata in vigore del Decreto legge n. 248/07 contenente la proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (il cosiddetto decreto "milleproroghe") risulta prolungato fino al 31 dicembre 2008 il termine relativo alla conservazione dei dati in questione, per cui i tempi di conservazione possono arrivare a 8 anni per i dati di traffico telefonico e a 3 per quelli telematici. L’autorità ha posto l’esigenza che il bilanciamento degli interessi coinvolti sia conforme alle prescrizioni della direttiva comunitaria in materia (la cosiddetta "direttiva Frattini"), e che la direttiva stessa, la quale prevede tempi di conservazione dei dati di traffico sia telefonico che telematico compresi tra un minimo di sei mesi ed un massimo di due anni, sia tempestivamente recepita. Al Presidente Bertinotti, l’Autorità ha sottoposto inoltre la necessità che, in sede di conversione del decreto "milleproroghe", vengano introdotte alcune modifiche correttive alla norma, specificando che il periodo di conservazione dei dati è prorogato fino all’ entrata in vigore del decreto di recepimento della direttiva e comunque non oltre il 31 dicembre 2008. Al Ministro Bonino, il Garante ha espresso l’auspicio che il decreto legislativo di recepimento della direttiva Frattini, già in fase di predisposizione, sia adottato nel più breve tempo possibile in modo tale da mettere fine all’attuale situazione di anomalia . |
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PRIVACY: GLI SPAMMER RISCHIANO IL RISARCIMENTO DANNI |
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A richiesta di un lettore confermiamo che il Garante della Privacy con provvedimento del 4 ottobre 2007 ha affermato che il destinatario di fax, e-mail, sms e mms indesiderati si può rivolgere al giudice civile e chiedere un risarcimento per la lesione dei propri diritti. L´autorità ha vietato l´uso illecito di dati personali a fini di marketing ad un’azienda che, in modo sistematico, inviava materiale pubblicitario e comunicazioni commerciali senza il consenso dei destinatari. L´azienda raggiunta dal provvedimento di divieto non potrà più utilizzare i dati personali in suo possesso. Numerose irregolarità erano infatti emerse nel corso degli accertamenti, svolti a seguito di alcune segnalazioni nelle quali si lamentava l´invio di fax indesiderati per promuovere prodotti e servizi per conto di altre aziende. Nel definire il procedimento il Garante ha ribadito nuovamente che inviare fax commerciali, senza aver prima ottenuto il consenso informato dei destinatari, comporta un trattamento illecito. Non solo: lo spam può causare danni al destinatario. Nel caso di invio via fax, tale danno può consistere, tra l´altro, nella perdita di tempo, nell´uso indebito della carta e del toner, nel disturbo provocato dalla comunicazione indesiderata che tiene occupato l´apparecchio. Il Garante ha affermato che " … resta impregiudicata la facoltà per gli interessati di agire in sede civile in relazione alla condotta invasiva accertata, ai sensi dell´art. 15 del Codice, secondo il quale chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento del danno, anche non patrimoniale, ai sensi dell´art. 2050 c. C. …". L´azienda si era giustificata asserendo di inviare fax commerciali solo a soggetti economici i cui numeri sarebbero reperibili sugli elenchi categorici (es. Pagine gialle, Pagine utili). Il Garante ha replicato che, anche nel caso si utilizzino tali elenchi, non vi è possibilità di un invio senza consenso quando le comunicazioni commerciali sono effettuate con particolari modalità (via fax, posta elettronica, sms o mms o chiamate vocali mediante operatore automatico). "Le comunicazioni non desiderate, siano esse quelle effettuate via telefono, fax, o quelle elettroniche via sms, mms, e-mail - ha affermato il Garante - rappresentano oggi le forme più invasive di disturbo nella vita quotidiana di utenti e consumatori. È un fenomeno che va combattuto per liberare le reti di comunicazione da chi le ingolfa solo per proprio profitto. In questa battaglia di civiltà il Garante ha proceduto ad ispezioni tramite Guardia di Finanza, ha denunciato alla magistratura i responsabili, ha comminato notevoli sanzioni e su questa strada proseguirà nella difesa dei cittadini in maniera sempre più incisiva. " . |
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PRIVACY: LICEITÀ, CORRETTEZZA E NON ECCEDENZA REGOLANO LE INFORMAZIONI COMMERCIALI |
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A richiesta di un lettore confermiamo che il Garante della Privacy, con provvedimento del 31 ottobre 2007, ha affermato che le modalità con cui vengono resi noti e gestiti i dati personali tratti da registri pubblici aggregati in un database devono rispettare i principi di liceità, correttezza e non eccedenza nel loro trattamento e nei tempi di conservazione. Il provvedimento ha così accolto il ricorso di una persona che aveva chiesto invano a una società di business information di cancellare alcuni dati relativi alla propria attività non perché falsi, ma perché riportati in maniera incompleta e quindi lesivi della propria immagine all´esterno. Nel caso sottoposto all’attenzione del Garante si trattava di dati inerenti al fallimento, avvenuto più di vent´anni prima e poi chiuso per assenza di passivo, di una società di cui il ricorrente era socio. Il database gestito dalla società viene utilizzato da coloro che operano nel mondo degli affari per ottenere informazioni circa l´affidabilità e la solvibilità di soggetti con i quali eventualmente instaurare rapporti commerciali. L´autorità ha ritenuto che le informazioni presenti nella banca dati venivano messe a disposizione di un amplissimo numero di persone in maniera incompleta e fuorviante: in particolare, non erano indicate infatti le ragioni che avevano portato alla chiusura del fallimento, pure presenti nei registri pubblici e, soprattutto, si continuava ad associare l´interessato ad un evento, peraltro avvenuto ventidue anni prima, relativo ad un altro soggetto giuridico, cioè la società fallita. Il Garante ha perciò disposto la sospensione della visibilità dell´informazione relativa al fallimento laddove figuri associata direttamente al ricorrente. L´autorità ha inoltre ricordato di aver già deciso, in vista dell´elaborazione del previsto codice deontologico in materia, di avviare un procedimento di verifica riguardo all´uso dei dati per finalità di informazione commerciale. |
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PRIVACY: I GESTORI TLC DEBBONO CANCELLARE LE INFORMAZIONI SULLA NAVIGAZIONE IN INTERNET |
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Il Garante per la Privacy interviene a tutela degli utenti di alcuni dei maggiori gestori di servizi telefonici e telematici con una serie di provvedimenti. A Telecom, Vodafone e H3g, è stata imposta la cancellazione di informazioni, illegittimamente conservate, riguardanti i siti Internet visitati dagli utenti. A Vodafone, H3g e Wind è stata impartita l´adozione di specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza dei dati personali conservati a fini di giustizia. "Questi provvedimenti – commenta Mauro Paissan, componente del Garante – affermano un principio innovativo e importante: va tutelata la riservatezza anche della navigazione in Internet e dell´uso dei motori di ricerca. I gestori telefonici non possono dunque conservare questi dati, nemmeno per ragioni di giustizia. Entro due mesi queste informazioni dovranno ora scomparire. Viene in questo modo riaffermata l´estrema delicatezza delle visite e delle ricerche in Internet". I gestori devono conservare esclusivamente i dati di traffico telematico funzionali alla fornitura e alla fatturazione del servizio di connessione e non quei dati di traffico apparentemente "esterni" alla comunicazione (pagine web visitate o gli indirizzi Ip di destinazione), che possono coincidere di fatto con il "contenuto" della comunicazione, consentendo di ricostruire relazioni personali e sociali, convinzioni religiose, orientamenti politici, abitudini sessuali e stato di salute. La mancata adozione di alcune misure di sicurezza e l´indebita conservazione dei dati sulla navigazione in Internet sono emerse nel corso dell´attività ispettiva effettuata dal Garante anche nell´ultimo anno per verificare il rispetto del Codice privacy e delle prescrizioni impartite dal Garante nel dicembre 2005 riguardo alla protezione dei dati di traffico telefonico conservati a fini di giustizia e alle modalità con le quali i gestori di telefonia, fissa e mobile, adempiono alle richieste dell´autorità giudiziaria in materia di intercettazioni. Alla Telecom il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati, i quali talvolta comprendevano perfino le interrogazioni ai motori di ricerca effettuate dagli utenti. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare. Alla società è stato infine vietato l´uso di sistemi informatici (proxy server), non necessari né per l´instradamento della comunicazione né per la fatturazione, che interponendosi tra l´utente e i siti consentono una ingente raccolta di dati relativi alle connessioni effettuate nel corso della navigazione. A Vodafone il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare. Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all´adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni. Ad H3g il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare. Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all´adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni. Ad Wind è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all´adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni. |
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GIUSTIZIA EUROPEA: PRODUZIONE E ALLA VENDITA DI COSMETICI |
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Il 24 gennaio 2008 è stata pronunciata la sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee in materia di prodotti cosmetici nella causa C-257/06 Roby Profumi s. R. L /Comune di Parma. La Corte di giustizia delle Comunità Europee ha preso in esame la normativa sulla produzione e la vendita di cosmetici, contenuta nella Direttiva comunitaria n. 76/768, come recepita dalla Legge italiana n. 713/86. Questa prevede che chiunque produce o confeziona cosmetici deve comunicare al Ministro della sanità e alla Regione non solo l´indicazione della sede e delle caratteristiche sociali dell´impresa, ma anche l´elenco completo delle sostanze contenute in ciascun prodotto commerciale. La Roby Profumi è una società italiana che produce cosmetici, esportadoli e importandoli all´interno del mercato comunitario. Nel 2000 l´amministrazione sanitaria locale di Parma le aveva inflitto una sanzione pecuniaria per non aver comunicato al Ministero della Sanità e alla Regione i dati relativi ai prodotti cosmetici importati. Nel 2001 il Comune di Parma aveva confermato l´ingiunzione di pagamento. La Roby Profumi ha allora presentato ricorso davanti al Tribunale di Parma, invocando la violazione, da parte della normativa italiana, del principio della libera circolazione delle merci all´interno del mercato Ue . Il Tribunale di Parma, invece, aveva considerato la normativa italiana conforme al diritto comunitario. La Roby Profumi ha quindi proposto ricorso per Cassazione. La Corte di giustizia delle Comunità europee chiarisce che la direttiva in materia di cosmetici intende conciliare l’obiettivo della libera circolazione dei prodotti cosmetici e quello della salvaguardia della sanità pubblica. Pertanto, la Corte stabilisce che nel caso di specie risulta dalla normativa italiana che gli importatori di prodotti cosmetici devono comunicare alle autorità incaricate della tutela della salute e della vita delle persone il nome o la ragione sociale del produttore, la sua sede legale e quella dell’officina di produzione, nonché l’elenco completo e dettagliato delle sostanze contenute nel prodotto commercializzato. Tale obbligo di comunicazione consente alle autorità competenti, nei casi di alterazione della salute, di trasmettere il più rapidamente possibile ai servizi medici informazioni indispensabili al fine di garantire un trattamento medico pronto ed adeguato. Per la Corte, tale obbligo di comunicazione è proporzionato all’obiettivo di tutela della salute delle persone. Pertanto la Corte stabilisce che la direttiva comunitaria in materia di prodotti cosmetici non osta alla normativa italiana che, al fine di garantire un trattamento medico pronto ed adeguato, nei casi di alterazione della salute, impone all’importatore di prodotti cosmetici di comunicare al Ministero della Sanità e alla Regione il nome o la ragione sociale dell’impresa, la sua sede legale e quella dell’officina di produzione, nonché l’elenco completo e dettagliato delle sostanze impiegate e di quelle contenute in detti prodotti . |
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CONVEGNO: NUOVE PROSPETTIVE DELL’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NELLA LOTTA ANTIFRODE IN EUROPA |
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Lo scorso lunedì 21 gennaio 2008, durante la conferenza stampa tenuta presso il Palazzo di Giustizia di Milano, sono stati presentati i temi affrontati successivamente durante il symposium “Nuove prospettive dell’attività investigativa nella lotta antifrode in Europa” del 24 e 25 gennaio, organizzato dall´Unione Avvocati Europei in collaborazione con la Commissione Europea per la Lotta Antifrode e con il patrocinio della Consiglio Regionale della Lombardia. Al symposium sono intervenuti il Presidente dell´Ordine degli Avvocati di Milano, il Presidente di Ibm, i Consiglieri dell´Ordine, rappresentanti dell´Olaf e dell´Uae. . |
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SICILIOTTI (COMMERCIALISTI UDINESI): “L’EMENDAMENTO AL MILLEPROROGHE È UN COLPO DI SPUGNA AI DANNI DEL CONTRIBUENTE” |
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“Un colpo di spugna ai danni dei contribuenti e l’ennesimo attacco allo Statuto che dovrebbe tutelarne i diritti”. E’ il giudizio di Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, sull’emendamento al decreto Milleproroghe con il quale il legislatore, pur dichiarando nulle tutte le cartelle esattoriali prive dell’indicazione del responsabile del procedimento, rende efficace la norma solo a partire dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto stesso, senza alcun effetto retroattivo. “E’ l’ennesima dimostrazione - afferma Siciliotti – di come l’Erario cambi le norme a suo piacimento, ignorando platealmente lo Statuto dei diritti del contribuente. Questa decisione è paradossale: da un lato si riconosce la nullità delle cartelle prive del nome del responsabile del procedimento, dall’altro quella stessa nullità viene sostanzialmente sanata per il pregresso”. “Fatti come questo – prosegue Siciliotti - contribuiscono in modo esponenziale a generare nel cittadino un clima di sfiducia verso le Istituzioni del Paese. Uno Stato che richiama il cittadino ad essere inflessibile nell’adempimento dell’obbligazione tributaria deve dimostrare di essere inflessibile anzitutto con se stesso nell’applicazione delle norme. Altrimenti il messaggio che si trasmette non è quello di uno Stato di diritto in cui le regole devono essere rispettate anche quando non piacciono, bensì di uno Stato in cui c’è il diritto di applicare solo le regole che fanno comodo”. “Comprendiamo – continua Siciliotti – le preoccupazioni di quanti temono danni consistenti per le casse delle Stato. Le cartelle prive del nome del responsabile potrebbero essere centinaia di migliaia: la loro nullità creerebbe seri problemi di gettito. Non è però ammissibile – conclude Siciliotti – che il legislatore, ignorando la Corte costituzionale, punti ad aggirare il problema cambiando la norma in corso d’opera a tutela esclusiva dell’Erario, puntando deliberatamente a svantaggiare i cittadini-contribuenti”. La questione delle cartelle esattoriali prive del nome del responsabile del procedimento e perciò nulle secondo una norma dello Statuto del Contribuente, era stata posta a novembre dalla Corte costituzionale. Nei giorni scorsi la società di riscossione Equitalia spa aveva invece diramato un comunicato nel quale sosteneva che le cartelle sono da ritenersi comunque valide. |
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PIERGROSSI BIANCHINI EVERSHEDS CRESCE E CAMBIA LA SEDE DI MILANO |
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Dallo scorso 25 gennaio la sede di Milano dello Studio legale Piergrossi Bianchini Eversheds, che opera da oltre 30 anni con uffici a Milano e a Roma con 50 professionisti specializzati sia nell’attività di consulenza legale sia nell’assistenza in materia di contenzioso, arbitrato e di risoluzione alternativa delle controversie, si è spostata da Via Festa del Perdono, 10 a Via Albricci, 10. Lo spostamento coincide con la volontà dei partners di adeguare gli spazi di lavoro ad un team sempre più numeroso. Già a febbraio la prima new entry per la nuova sede milanese: Marco Lacaita, esperto in fusioni e acquisizioni, diritto immobiliare e ambientale, che entrerà come senior associate nel team di diritto societario guidato dal Managing Partner Riccardo Bianchini Riccardi. L’avv. Lacaita ha maturato una lunga esperienza all’estero, passando da Dublino, Washington, D. C. E Los Angeles, California. La sua ultima esperienza professionale presso la sede romana dello Studio legale Chiomenti. Anche la sede di Roma cresce e, sempre a febbraio, darà il benvenuto a Gennaro D’andria il quale, dopo la laurea presso l’Università Federico Ii di Napoli, ha conseguito un Llm presso il King’s College di Londra ed ha effettuato varie esperienze professionali in primari studi internazionali, in Germania e negli Stati Uniti. La sua pratica professionale è sempre stata orientata allo studio e pratica del Diritto della Concorrenza, dapprima nello studio Gianni Origoni e Grippo & Partners, poi presso Clifford Chance. L’avv. D’andria avrà la responsabilità di guidare e sviluppare il settore Antitrust del nostro Studio. Lo Studio legale Piergrossi Bianchini Eversheds, sempre più specializzato non solo per dipartimenti di diritto ma anche per settori di attività commerciale (Farmaceutico, Trasporti, Ambiente ed Energie rinnovabili, Retail, Alimentare, Media, Telecomunicazioni) e mercati paese (Cina, Russia, Brasile, Africa, Europa dell’Est), conferma con questa strategia l’impegno ad accettare e vincere le sfide ambiziose che lo attendono nei prossimi anni. La nuova sede è più grande, più confortevole e moderna, articolata su 3 piani per un totale di 1800 mq. , con 8 sale riunioni da 40 a 10 posti di capienza, una terrazza di circa 150 mq all’8° piano dove, durante la bella stagione, sarà possibile organizzare momenti d’incontro informali con i clienti. Riferimenti: Il numero di telefono (02. 89287. 1), gli indirizzi e-mail (nome. Cognome@pbeversheds. Com) e il numero di fax (02. 58303818) non cambieranno. Ulteriori informazioni: www. Eversheds. Com - www. Pbeversheds. Com . |
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SOPHOS ITALIA PRESENTE A INFOSECURITY 2008 SOTTO IL SEGNO DELLA SFIDA |
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Anche quest’anno Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell’accesso alla rete (Nac), non mancherà l’appuntamento con Infosecurity, la Fiera della Sicurezza Informatica in programma a Milano dal 5 al 7 febbraio prossimi (Fieramilanocity). Con originalità, continuando a differenziarsi, Sophos Italia ha scelto quest’anno, dopo la partecipazione colorata ed esplosiva della passata edizione, di privilegiare la comunicazione dialettica, presentandosi in uno spazio espositivo interamente dedicato all’informazione: aggiornerà infatti i visitatori sulle proprie soluzioni di sicurezza all’interno di un’area comunicativa per eccellenza, il Top Trade Wine Bar, padiglione 17 Stand E18. Qui si potrà trovare un´ampia panoramica di prodotti tecnologici per la protezione delle informazioni che confermano Sophos leader nel mercato della sicurezza informatica. E i Sales Manager del vendor britannico saranno a disposizione degli It e Risk Manager per aggiornamenti e confronti sulle ultime novità proposte. Sotto il segno della sfida, infine, ad aprire la prima giornata – martedì 5 febbraio alle ore 11 – Vito Divincenzo, Director of Sales&marketing di Sophos Italia, parteciperà al primo Duel Live di Infosecurity 2008, organizzato dai giornalisti di Top Trade: sarà un vero e proprio duello verbale sulla security, con un confronto dal vivo con un competitor di Sophos. Per maggiori informazioni visitare www. Sophos. It . |
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“L’INTELLIGENZA GIUSTA”: SELEZIONATE LE AZIENDE FINALISTE DEL PREMIO “ETICA & IMPRESA” 2007 |
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Roma - Il Comitato Scientifico del Premio “Etica & Impresa” ha annunciato le 18 aziende finaliste per l’edizione 2007. Le 5 aziende vincitrici verranno rese note giovedì prossimo, 31 gennaio, in un convegno che si terrà presso la sede del Cnel a Roma. Il Premio “Etica & Impresa” nasce su iniziativa delle tre associazioni dei quadri e delle alte professionalità aderenti a Cgil, Cisl e Uil - Agenquadri Cgil, Associazione Progetto Quadri Cisl e Confederazione Italiana Quadri Uil –, dell’Associazione Italiana dei Direttori del Personale (Aidp) e di Federmanagement e vuole premiare i migliori accordi sindacali e alle pratiche partecipative, progettuali e di dialogo sociale in materia di Pari Opportunità, Integrazione Europea, Responsabilità Sociale di Impresa, Mobilità come libera opzione, Formazione e Promozione delle Alte professionalità. L’obiettivo del Comitato Promotore è far emergere il valore di un nuovo modello di impresa, fondato su relazioni industriali avanzate e capace di coniugare la tutela e la valorizzazione dei lavoratori - in generale e in particolare dei lavoratori della conoscenza - con le esigenze di competitività e di sviluppo delle aziende. «La finalità del Premio “Etica & Impresa” - spiegano i rappresentanti del Comitato Promotore - è quella di promuovere il rinnovamento e l´evoluzione dei modelli culturali e delle relazioni tra le parti sociali che sostengano e alimentino, nello scenario delle politiche europee, lo sviluppo del sistema delle imprese e del sistema delle tutele del lavoro. » Dello stesso avviso è anche il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano, che a proposito del Premio “Etica & Impresa” ha affermato che per un paese come l’Italia «è fondamentale contare su una classe imprenditoriale coraggiosa, innovativa e lungimirante. Noi, siamo pronti a sostenere il ruolo propositivo delle imprese, recependone le indicazioni e discutendone con loro e con i sindacati le migliori soluzioni, pur nel rispetto della necessaria autonomia delle parti in causa. » L’edizione di quest’anno – la seconda – ha visto la partecipazione di molte aziende, circa un centinaio, ed è patrocinata dal Ministero della Solidarietà Sociale. Lo scorso 16 gennaio il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha assegnato alla seconda edizione del Premio “Etica & Impresa” una medaglia come Premio di Rappresentanza. La partecipazione e il consenso raccolti dalla seconda edizione «ci confermano – spiega ancora il Comitato Promotore - che la strada è quella giusta». E’ allo studio infatti delle 5 sigle sindacali la realizzazione di un progetto più ampio con il quale «intendiamo impegnarci nella realizzazione, per la prima volta in Italia, di una struttura permanente e qualificata di ricerca, analisi, formazione e proposta sui temi che attengono al rapporto tra sviluppo di impresa e affermazione dei valori etici. » Il Comitato scientifico è composto da: Prof. Giandonato Caggiano - Docente Università Roma 3; Prof Patrizio Di Nicola - Docente Università La Sapienza di Roma; Prof Giorgio Fiorentini - Docente Università Sda Bocconi Milano; Prof Franco Fontana - Docente Università Luiss di Roma; Prof Riccardo Mussari - Università di Siena. Finaliste 2007: Abb Spa Concorre Per 2 Categorie; Aci; Arval Service Lease Italia Spa; Associazione Russell Formazione; Enìa; Expotel Spa; Findomestic Banca Spa; Fosber Spa; Gfo Europe Spa; Gruppo Toscano; Intesa Sanpaolo Spa; Istituto Professionale “L. Einaudi”; Provincia di Belluno; Spaceland Italia; Studio. Exe Consulting Scarl; Gruppo Unicoop Tirreno scrl; Vivenda Spa. Le Categorie Del Premio: Pari Opportunità: Work Life Balance – Applicazione della L. 53/2000; L. 125/91; Dlgs. 626/94: salute e sicurezza in generale e in ottica di genere; gestione e valorizzazione delle conoscenze; tutela, impiego e valorizzazione delle “diversità” etniche e sociali. Integrazione Europea: applicazione, rispetto ai sistemi locali dei paesi ospitanti di modelli avanzati di accordi, prassi e progetti in materia di: contrattazione e relazioni industriali; formazione; tutela della retribuzione e dei diritti fondamentali dei lavoratori; adesione e rispetto dei criteri e parametri individuati per le altre categorie di premio. Responsabilità Sociale d’Impresa: sostenibilità ambientale dello sviluppo di impresa; rispetto dei diritti umani e sindacali nelle realtà extraeuropee; investimento nello sviluppo sociale in sinergia e concertazione con il territorio e gli enti locali; modello partecipativo – nuovi modelli organizzativi di impresa. Formazione e Promozione delle Alte Professionalità: gestione e valorizzazione delle conoscenze mediante prassi negoziali e/o contrattuali finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della persona sia nell’ambito del rapporto di lavoro sia in relazione al mercato del lavoro. Mobilità come libera opzione: assunzione del principio della certezza e della continuità del lavoro; realizzazione negoziata e condivisa di processi di mobilità tra i paesi europei; negoziazione e realizzazione di ‘accompagnamento’ sul mercato del lavoro; negoziazione e realizzazione di ‘reti’ per processi e politiche di scambio intereuropeo. 2006 - I vincitori della prima edizione: Categoria La Persona Gtt - Gruppo Torinese Trasporti Poste Italiane; Categoria L’impresa Atm - Azienda Trasporti Milanesi Eni: Categoria Il Territorio Ctp – Compagnia Trasporti Pubblici Indesit Company; Categoria Micro E Piccole Imprese Azienda Agricola Colombini T&d – Technology & Development; Menzione speciale Enel. . |
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ASSOCIAZIONE ONLUS “ALFEO CORASSORI – LA VITA PER TE |
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In Madagascar è in fase di realizzazione un Ospedale a indirizzo prevalentemente pediatrico polispecialistico, L’associazione Onlus “Alfeo Corassori – La Vita per Te” è nata dalla volontà dei soci fondatori di dare un contributo alla lotta contro le malattie, la fame, l´analfabetismo e i problemi in via di sviluppo, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione e ideologia, a favore, soprattutto, dei diritti di tutela dei bambini come priorità, con la realizzazione dei loro diritti, delle loro necessità, interessi, nel pieno rispetto delle dichiarazioni dell´Onu e più in generale verso le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Il desiderio di creare un´associazione che si ispiri ai principi della solidarietà umana parte anche dalla storia, dalla realtà e dalle attività svolte dalla Polisportiva A. Corassori, dalla Cooperativa omonima e dalla Cooperativa Giovanile di produzione lavoro Agorà. L´associazione è intitolata ad Alfeo Corassori per ribadire un impegno che ha contraddistinto la trentennale attività della Polisportiva e si propone quale testimonianza di moralità, continuità e trasparenza nell´esempio dell´impegno civile del primo sindaco della città di Modena del dopoguerra. Il primo progetto dell´associazione di volontariato ha l’obiettivo di realizzare in Madagascar un Ospedale a indirizzo prevalentemente pediatrico polispecialistico per la diagnosi e la cura di malattie acute e croniche dei bambini africani, con la creazione anche di un consultorio-poliambulatorio per le attività ambulatoriali di primo livello: vaccinazioni, visite specialistiche, educazione ed informazione sanitaria, screening di alcune gravi patologie in campo ginecologico, ecc. La struttura ospedaliera dovrà prevedere le specialità sanitarie di base ed indispensabili per la realtà africana (medicina generale, pediatria, malattie infettive, ortopedia, ecc. ) Alle strutture sanitarie sarà affiancato un centro Scuola e Sociale per aiutare ad alleviare, nel periodo di ricovero e convalescenza, i bambini trattati. Inoltre, quest´ultima struttura, potrà anche servire come avvio e sostegno alla socializzazione e scolarizzazione primaria. Tutta la struttura sarà destinata e sarà utilizzata esclusivamente dai bambini malgasci più poveri, che attualmente non hanno alcuna possibilità di diagnosi e/o di terapie adeguate. Il nostro impegno non si esaurirà solo nella raccolta di fondi e nella successiva realizzazione del progetto dell´Ospedale Pediatrico, ma proseguirà per il futuro con un´azione di forte scelta politica di solidarietà, di sensibilizzazione e di sostegno dei progetti e delle iniziative, supportati dall´Associazione di volontariato. Ulteriori informazioni: http://www. Lavitaperte. Org . |
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