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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Marzo 2008 |
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INTERNET OF THINGS |
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Zurigo, 11 marzo 2008 - Dal 26 al 28 marzo si svolgerà a Zurigo (Svizzera) una conferenza su ´Internet of Things´. La conferenza riunirà i più importanti ricercatori e operatori del mondo accademico e industriale per favorire lo scambio di applicazioni, risultati di ricerche e conoscenze. Nei tre giorni dell´avvenimento si susseguiranno relazioni di ´visionaries´ accademici e industriali, presentazioni tecniche sulle ricerche di punta, rapporti di esperti sulle esperienze come utilizzatori, discussioni tra specialisti su temi caldi, presentazioni con l’ausilio di manifesti per sintetizzare i risultati più recenti, e dimostrazioni pratiche della tecnologia attuale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Iot2008. Org/ . |
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BULGARIA: IL MERCATO LOCALE DELL’ICT È CRESCIUTO DI OLTRE IL 23% |
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Sofia, 11 marzo 2008 - Stando alle stime preliminari dell’Agenzia statale bulgara per le Ict, il mercato delle Information and Communication Technologies è cresciuto nel 2007 del 23,4%. Allo stesso tempo, le esportazioni di prodotti e servizi Ict mostrano un alto tasso di sviluppo, anche perché la Bulgaria si colloca nella top ten europea delle migliori destinazioni per la creazione di centri impegnati nell’outsourcing. Le società attive nel settore sono oltre 5. 000. A dicembre, la società di ricerche Ict International Data Corporation ha stimato che il mercato è cresciuto del 25,1% nel 2007 e che, fino al 2011, vi sarà un incremento annuale medio del 14,9%, ben al di sopra della media del 10,5% prevista nei Paesi dell’Unione Europea. . |
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DELIBERATA LA COLLABORAZIONE FRA CALABRIA E LA REGIONE SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA “SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE” |
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Reggio Calabria, 11 marzo 2008 - La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio, sotto la presidenza del Vicepresidente Domenico Cersosimo, ha approvato, tra gli altri, i seguenti provvedimenti: Presidenza Su proposta del vicepresidente si approva il bando di borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie, per l’istruzione di primo e secondo grado, a favore dei propri figli, relativamente all’anno scolastico in corso. È previsto anche un contributo per le spese di trasporto dei soggetti disabili; viene approvata l’adesione della Regione al progetto che prevede la realizzazione di osservatori regionali che opereranno in collaborazione con l’Osservatorio nazionale nel settore delle politiche per lo spettacolo. Il progetto, relativo al triennio 2007-2009, vede coinvolte tutte le altre Regioni che opereranno in simbiosi con il Ministero per i Beni e le attività culturali; nell’ambito degli obiettivi generali previsti dalla programmazione regionale e dall’intesa istituzionale di programma con i Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Interno, viene autorizzato il secondo atto integrativo dell’Accordo di programma “Legalità e sicurezza per lo sviluppo della Regione Calabria-antonino Scopelliti”. L’atto integrativo ha per oggetto un programma pluriennale di interventi volti ad incidere positivamente sulle condizioni di sicurezza pubblica e coesione sociale nella regione e funzionali al processo di sviluppo economico-sociale; viene decisa la collaborazione con la Regione Sardegna per lo sviluppo della “Società dell’informazione” con le finalità di promozione, definizione e realizzazione di nuovi progetti in materia informatica per migliorare la qualità, l’accessibilità e la fruibilità dei servizi pubblici nei campi dell’istruzione, formazione, lavoro, salute, cultura e tempo libero. Bilancio e Patrimonio Su proposta dell’assessore Demetrio Naccari Carlizzi, viene inviato al Consiglio, per le successive determinazioni, il Bilancio di previsione dell’Ardis di Reggio Calabria relativo all’esercizio finanziario 2008 e, nel contempo, si consente l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile 2008. Agricoltura Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Mario Pirillo, si delibera di chiedere al Ministero per le Politiche Agricole il riconoscimento del carattere eccezionale dell’evento calamitoso verificatosi a Crotone il sedici dicembre scorso. Programmazione nazionale e comunitaria Su proposta dell’assessore Mario Maiolo si recepisce il protocollo d’intesa sugli indirizzi per l’attuazione della programmazione territoriale e della progettazione integrata, stipulato tra la Regione, le cinque Province calabresi, l’Anci e l’Uncem, avente come finalità una maggiore cooperazione strategica e operativa tra le istituzioni che concorrono alla programmazione e alla pianificazione territoriale. . |
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BORSA DELLE TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI LE PROPOSTE ENEA |
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Roma, 11 marzo 2008 - Ha aperto ieri a Roma Techa 2008, presso il Centro Convegni Matteo Ricci (Piazza della Pilotta n. 4), manifestazione sulle tecnologie applicate ai Beni Culturali, che si concluderà oggi. Con la sua partecipazione, Enea intende offrire alle imprese il meglio delle tecnologie per i beni culturali sviluppate nei suoi laboratori, insieme al Cnr e ad altri partner italiani. La mostra permette di illustrare alcune delle più significative applicazioni realizzate dall’Enea, ed in particolare: 1 – Itr (Imaging Topological Radar), brevetto Enea; un sistema sensoriale laser ad alta risoluzione, particolarmente indicato per la diagnostica e il monitoraggio dei beni artistici. Consente la ricostruzione al computer di modelli tridimensionali, l’acquisizione di dati metrologici accurati, non rilevabili con altri sistemi, e di notizie su eventuali danni o alterazioni subite dal reperto finalizzate alla pianificazione degli interventi di restauro. In mostra l’applicazione di Itr sulla Grotta dei Cervi, Salento. 2 – Isis Ply Viewer, brevetto Enea, il software per la visualizzazione 3D, manipolazione, analisi di caratteristiche metriche e cromatiche di modelli tridimensionali. Viene utilizzato in affiancamento a Itr. 3 – Itr a colori fornisce immagini a colori in 3D con la stessa accuratezza spaziale dei radar in bianco e nero, mediante lunghezza d’onda corrispondente a tre colori primari (fasci R,g,b) evidenziando la risoluzione laterali, la quota del singolo pixel, le sue coordinate, il colore e la profondità. Ciò rende possibile l’indagine per la rilevazione del degrado della qualità del colore nelle opere. Viene presentata la sua applicazione sulla Grotta dei Demoni blu a Tarquinia. 4 – Indagini microbiologiche per il controllo del deterioramento biologico dei monumenti causato dalla flora microbica. Lo sviluppo delle metodologie di diagnosi consentono la previsione e l’evoluzione del livello di proliferazione della comunità microbica che ha investito il monumento. Ciò consente di orientare gli interventi di salvaguardia del monumento nel tempo. L’esempio presente è quello della Tomba della Mercareccia a Tarquinia. 5 – Enea-grid, l’infrastruttura di rete realizzata dall’Ente per la condivisione di risorse informatiche per il calcolo scientifico. Le applicazioni client-server di Enea-grid permettono la telegestione delle misure, anche tra utenti geograficamente distanti, l’accesso, la visualizzazione e l’acquisizione dei dati con la possibilità di sviluppare tecniche di ricostruzione. 6 – Fluorescenza X, una tecnica analitica per la valutazione della composizione superficiale di un oggetto, irraggiandolo con raggi x di opportuna energia. Può essere applicata su tele, tavole, muri ecc. Nel caso di opere pittoriche questa tecnologia permette la definizione della tavolozza utilizzata dall’artista, fornendo informazioni necessarie all’intervento del restauratore. Un esempio di applicazione è quello fatto sul Polittico della Misericordia di Piero della Francesca, Museo Civico di Sansepolcro, Arezzo. 7 – Tessa (Testa Stereoscopica Subacquea ad Alta Risoluzione), un dispositivo per la ripresa di immagini subacquee ad alta risoluzione che può essere applicato ad un qualunque veicolo sottomarino. E’ utilissimo nella rilevazione dei siti archeologici presenti sul fondo del mare. 8 – Tecsis (Sistema robotico completamente autonomo), un robot quindi in grado di raccogliere dati scientifici in ambienti ostili o in siti estremamente vulnerabili, rispettando l’integrità degli ambienti naturali dove viene utilizzato. Calcola e segue proprie traiettorie di esplorazione senza alcun intervento umano. Riesce ad evitare gli ostacoli mediante un sistema Gps incorporato 9 – Dispositivi antisismici innovativi, in ceramica, non invasivi (rimangono nascosti alla vista) che si azionano solo al momento opportuno dal segnale di allerta Early-prot. L’enea partecipa alla line adi attività di “Monitoraggio ed early warning di strutture ed infrastrutture esistenti”, per la sperimentazione dei sistemi Early-prot anche nell’ambito di Reluis “Rete dei 5 Laboratori Universitari per l’Ingegneria Sismica”. L’accordo prevede fra l’altro la partecipazione congiunta ad attività di ricerca finanziate da terzi, l’utilizzo congiunto degli impianti sperimentali e il coordinamento dei nuovi investimenti per costituire una rete di laboratori complementari. 10 – Rivestimento multistrato per bloccare le radiazioni luminose delle opere esposte al pubblico. Gli 8 strati realizzati da Enea se da un lato bloccano i raggi ultravioletti e infrarossi che provocano seri danni alle opere d’arte (sbiadimento dei colori, distacco della vernice, ingiallimento della carta); dall’altro migliorano la visione dell’osservatore, perchè eliminano i fastidiosi riflessi del vetro normale. 11 – Radiazioni ionizzanti per la bonifica del materiale documentale di pregio. Questo tipo di tecnologia è già ampiamente utilizzata nei laboratori biologici e in campo medico, ma la novità è la loro applicazione per combattere antropodi, microrganismi (funghi microscopici, batteri e alghe) e vegetali superiori, presenti negli antichi documenti, tele e quant’altro rientrante nella categoria dei beni culturali. Questo processo viene utilizzato da Enea non solo per disinfestare, ma anche per disinfettare, ed è particolarmente utile per intervenire in caso di calamità nturali quali alluvioni, terremoti, eventi bellici. 12 – e-Sigec è un progetto che applica i modelli dell’on-line learning alla formazione sul Sistema Informatizzato Generale del Catalogo (per la catalogazione dei beni culturali del Ministero). È un ampio programma per la formazione continua con la creazione di una vera e propria comunità virtuale tra coloro che si interessano al problema della catalogazione. . |
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TELECOM ITALIA: MASSIMO CASTELLI,SI È DIMESSO DALLA CARICA DI DIRETTORE GENERALE |
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Milano, 11 marzo 2008 - Telecom Italia comunica che Massimo Castelli, che si è dimesso dalla carica di Direttore Generale, lascia la Direzione Domestic Fixed Services la cui responsabilità viene assunta ad interim da Oscar Cicchetti, che mantiene anche le altre sue responsabilità. Pietro Labriola coadiuverà Oscar Cicchetti nella gestione della Direzione. Inoltre, nell’ambito della Funzione di Gruppo Human Resources, Organization and Industrial Relations affidata a Gustavo Bracco, è stata costituita la funzione Pianificazione del Personale, Organizzazione e Processi, affidata ad Antonio Migliardi – che entra contestualmente a far parte del Gruppo Telecom Italia con la responsabilità di: 4 garantire lo sviluppo complessivo del sistema organizzativo di Gruppo, attraverso il presidio diretto delle attività di definizione dell’organizzazione, analisi e re-engineering dei processi; 4 garantire il presidio unitario di Gruppo delle attività di pianificazione e controllo degli organici e del costo del lavoro; 4 assicurare il presidio dei sistemi informativi del personale, attraverso la gestione diretta delle relative attività di demand management e dei servizi di help desk per le applicazioni self service. Per quanto riguarda il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Ti Media, nell´ambito dei candidati che saranno proposti alla carica di Consigliere, Telecom Italia designerà come nuovo Presidente di Telecom Italia Media il professor Berardino Libonati, come Vicepresidente Giovanni Stella e come Amministratore Delegato Antonio Campo Dall’orto. . |
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GFK: VENDITE VIA INTERNET, NEL 2007 UN FATTURATO DI OLTRE 700 MILIONI DI EURO GFK MARKETING SERVICES ITALIA PRESENTA I DATI SULLE INTERNET SALES DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO |
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Milano, 11 marzo 2008 - Il mercato dei beni durevoli di consumo ha totalizzato, nel 2007, un fatturato complessivo di oltre 16 miliardi di euro (Retail Market), crescendo del 2,9% rispetto al 2006 e registrando una crescita negli ultimi 5 anni pari a +30%. La quota più rilevante è costituita dal settore Consumer Electronics che sviluppa una quota relativa del 27% (a questo comparto appartengono i prodotti audio e video, quali tv, dvd player, apparecchiatura audio, car entertainment come autoradio e navigatori, etc), seguito dai grandi elettrodomestici (19,8%), dall’ informatica (19,7%) e dalla telefonia (18,3%). (tavola 1) Il canale on line nel 2007 ha sviluppato una quota del 4,4% a valore delle vendite totali (nel 2006 era il 3%), con punte vicine all’8% per i prodotti It e al 7% per le fotocamere digitali (tavola 2), sviluppando complessivamente un fatturato di oltre 700 milioni di Euro con un trend di crescita del + 38%. I prodotti più venduti nel canale on line nel 2007 sono stati i Pc portatili (14,1%, quota a valore sul totale dei beni durevoli venduti nel canal), le Tv Lcd (12,9%) e i telefoni cellulari (9,9%). Seguono fotocamere digitali (5,8%), cartucce per stampanti (5,2%), e navigatori satellitari (3,9%). Un canale in continua evoluzione quello descritto durante il Secondo Forum Gfk sulle Internet Sales, dove sono stati presentati i risultati delle rilevazioni continuative di Gfk Marketing Services Italia, azienda leader nelle ricerche di mercato, sulle vendite di beni di consumo durevoli attraverso il canale Internet. Dall’analisi Gfk emerge infatti che all’interno del mercato dei beni durevoli di consumo, che dal 2002 ha sempre registrato tassi di crescita positivi, il canale Internet sta acquistando un peso sempre più consistente. La rilevazione Gfk ha riguardato un campione rappresentativo di un universo di 254 negozi virtuali tra Pure Player (veri e propri negozi on line di prodotti di tecnologia di consumo) e Click & Mortar (siti e portali che fanno riferimento a catene e negozi con punti vendita sul territorio). “I fattori che supportano lo sviluppo del canale on line sono molteplici” ha dichiarato Antonio Besana, Business Director di Gfk Marketing Services Italia “come ad esempio l’’aumento degli accessi ad Internet, sia in banda larga che via telefono cellulare, una maggiore confidenza del consumatore nei confronti del negozio virtuale, il diffondersi di carte di pagamento ricaricabili che riducono i rischi nel processo di addebito della spesa, e non ultima la possibilità di avere un confronto rapido e trasparente sull’offerta e sui prezzi”. Dall’analisi Gfk emerge inoltre che nel canale on line l’acquisto risulta essere più spostato verso il prodotti di marca. La concentrazione della quota di mercato nelle prime 3,5,10 marche è infatti più elevata di quella nel canale tradizionale.
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Tradizionali |
On line |
Quota cumulata Top 3 Brand |
23% |
28% |
Quota cumulata Top 5 Brand |
32% |
40% |
Quota cumulata Top 10 Brand |
49% |
58% | Gli acquisti nel canale on-line sono inoltre più concentrati sui prodotti “Hi-end”. Il prezzo non sembra essere il fattore primario nella scelta degli acquisti via web, guidata piuttosto da altri fattori, come ad esempio la possibilità di trovare immediatamente il prodotto desiderato, magari ancora di difficile reperimento sul mercato nei canali tradizionali. Anche nel 2007 si conferma la tendenza secondo cui il prezzo medio per atto d’acquisto è più elevato nel canale on line rispetto al canale tradizionale. Il prezzo medio del canale on line, tuttavia, tende a diminuire e ad allinearsi con il mercato esterno all’aumentare della penetrazione distributiva degli stessi prodotti nei canali tradizionali (tavola 3). Un altro elemento emerso dal Forum è che il canale Internet costituisce, per il mondo dell’industria, una sorta di “early indicator” del successo dei nuovi prodotti: i cicli di vita nelle vendite on line sono infatti molto più veloci, ed anticipano di qualche mese le tendenze del mercato tradizionale. E sono proprio i consumatori più esigenti e più tecnologici, coloro che anticipano quelle che saranno le successive tendenze di mercato, quelli che fanno più facilmente ricorso agli acquisti on line. . |
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DADA RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2007: RICAVI* CONSOLIDATI A €158,5 MLN (+42% RISPETTO AL 2006), MOL** A €22,2 MLN (+41%), RISULTATO NETTO A €12,5 MLN (PARI ALL’8% DEI RICAVI). |
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Firenze, 11 marzo 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada S. P. A. , presieduto da Paolo Barberis, ha approvato ieri all’unanimità il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2007. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato l’Assemblea ordinaria dei soci per il 24 aprile 2008 in prima convocazione e per il 26 aprile 2008 in seconda, in relazione all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007, alle deliberazioni conseguenti alla naturale scadenza dalla carica di un amministratore cooptato in data 27 luglio 2007, nonché alla richiesta di rinnovo, previa revoca di quella in essere, dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un numero massimo di azioni il cui valore nominale non ecceda la decima parte del capitale sociale ed alla disposizione di azioni proprie entro i tre anni dalla data della autorizzazione, e ciò al fine di dotare la Società stessa di un importante strumento di flessibilità strategica ed operativa che le permetta, tra l’altro, di poter disporre delle azioni proprie acquisite e di porre in essere eventuali operazioni quali compravendita, permuta, conferimento, anche ai fini dell’acquisizione di partecipazioni. Secondo la proposta del Consiglio il prezzo di acquisto delle azioni proprie non potrà essere inferiore al 20% e non superiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di borsa precedente ogni singolo acquisto e le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate nel rispetto della legge sui mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S. P. A. , secondo modalità operative stabilite da quest´ultima che non consentano l´abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita. La Società non ha al momento azioni proprie in portafoglio. * Con decorrenza 1 ottobre 2007 la partecipazione in Dada Entertainment Llc è valutata nel bilancio consolidato del Gruppo Dada in base al criterio contabile dell’equity Il Consiglio ha altresì deliberato la destinazione dell’utile netto della Capogruppo Dada S. P. A. Pari a 965. 886 Euro, per il 5% a riserva legale e per la restante parte a riserva straordinaria. Andamento del Gruppo nell’esercizio 2007 A livello di Gruppo, l’esercizio 2007 si è chiuso con un Fatturato Consolidato pari a 158,5 milioni di Euro contro i 111,4 milioni di Euro del precedente esercizio, riportando una crescita del 42%. La divisione Dada. Net ha inciso al fatturato del Gruppo con un apporto del 67% (rispetto ad un’incidenza del 72% nel 2006); la divisione Dada. Adv ha contribuito al fatturato consolidato del 2007 per il 18% (18% nel 2006), mentre il contributo della divisione Dada. Pro si è attestato al 15% (10% nel 2006). Il comparto estero ha registrato nel corso dell’anno un’ulteriore crescita attraverso il rafforzamento in taluni paesi già operativi nell’esercizio precedente e grazie all’apertura delle attività in nuovi mercati. L’apporto delle attività estere al fatturato consolidato del Gruppo Dada è salito nel 2007 al 47% contro il 39% dell’esercizio precedente; in questo ambito, particolarmente significativo è stato l’apporto dei mercati brasiliano e spagnolo ma anche del mercato statunitense, dove peraltro nel quarto trimestre si è concretizzato il conferimento delle attività Dada Usa Inc. Nella Joint Venture paritetica con Sony Bmg Music Entertainment denominata Dada Entertainment Llc. Il Margine Operativo Lordo consolidato del Gruppo Dada nel 2007 è stato pari a 22,2 milioni di Euro contro i 15,7 milioni di Euro del precedente esercizio, registrando quindi un incremento pari al 41%. Il Risultato Operativo del 2007 è positivo per 15,8 milioni di Euro (pari al 10% del fatturato consolidato), in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente quando era stato positivo per 10,8 milioni di Euro (+47%). Sul risultato operativo dell’anno hanno pesato ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per 2 milioni di Euro e di attività immateriali per complessivi 3,3 milioni di Euro. Il peso delle svalutazioni e degli oneri non caratteristici è stato nell’esercizio pari a 1 milione di Euro (nel precedente esercizio ammontava a 0,9 milioni di Euro). Il Risultato netto del 2007 si attesta a 12,5 milioni di Euro, pari all’8% dei ricavi consolidati, mentre nell’analogo periodo dell’esercizio precedente era stato pari a 12,45 milioni di Euro. Su questo aggregato ha influito in particolare il cambiamento delle aliquote fiscali previsto dalla nuova finanziaria a partire dal prossimo esercizio. La nuova previsione normativa, che ha comportato una riduzione delle aliquote Ires al 27,5% (dal 33%) e Irap al 3,9% (dal 4,25%) ha fatto sì che il Gruppo abbia rivisto il calcolo degli accertamenti delle imposte differite attive rispetto ai precedenti esercizi, riducendo il beneficio a conto economico precedentemente contabilizzato. L’effetto complessivo di tale cambiamento è stato pari a 636. 000 Euro. La Posizione Finanziaria Netta consolidata al 31 dicembre 2007 è pari a -16,8 milioni di Euro, rispetto ad un valore di +11,5 milioni di Euro al 31/12/2006 e di -18,3 milioni di Euro al 30/09/2007. La dinamica della posizione finanziaria nel 2007 risulta influenzata significativamente dall’acquisizione di Namesco Ltd. Conclusasi a luglio 2007 che ha comportato un esborso per complessivi 36,7 milioni di Euro. Perimetro di consolidamento Nel raffronto del periodo in esame rispetto ai periodi precedenti si segnala che: - nell’esercizio 2006 erano consolidate, per 6 mesi la società Planet Com S. P. A. (ceduta nel mese di luglio 2006) e per tutti i 12 mesi la Società Softec ceduta ad aprile 2007 e quindi consolidata per soli 3 mesi nell’esercizio appena concluso. L’effetto netto complessivo di questo cambiamento sui ricavi è stato pari a –4,8 milioni di Euro sui 12 mesi; - nell’esercizio 2007 vengono consolidate integralmente: per sei mesi la società Namesco Ltd (acquisita nel mese di luglio 2007) con un apporto di 6,8 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio e per 12 mesi le società Nominalia Sl (consolidata per 6 mesi nel 2006) e la società Upoc (consolidata per 5 mesi nel 2006) con un maggior apporto sul fatturato di 4,3 milioni di Euro; - nel quarto trimestre del 2006 l’attività relativa al servizio Dada. Net negli Stati Uniti era ancora svolta in misura preponderante dalla Dada Usa Inc. , con un effetto netto sul fatturato di 2,6 milioni di Euro. Queste ultime attività sono state conferite nella Joint Dada Entertainment Llc la cui operatività è iniziata a partire dal primo ottobre 2007. La Capogruppo Dada S. P. A. Ha conseguito nell’esercizio appena concluso un fatturato di 106,4 milioni di Euro contro i 68 milioni di Euro dell’esercizio precedente, riportando quindi una crescita pari al 55%. Il Risultato Operativo è stato pari a 4 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta a breve è stata pari a +9,5 milioni di Euro contro i +3,5 milioni di Euro del 31 dicembre del 2006. Prevedibile evoluzione dell’attività per l’esercizio in corso L’andamento dell’esercizio 2007 ha registrato risultati economici in miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente ed in crescita rispetto alle previsioni a suo tempo elaborate. Allo stato attuale non sono emersi elementi tali da dover modificare le stime comunicate in data 4 dicembre 2007 che proiettano per l´anno 2008 Ricavi consolidati a oltre 190 milioni di Euro. Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio In data 9 gennaio 2008, si è perfezionato il passaggio da Dada S. P. A. A Dada. Net S. P. A, avvenuto a valori di libro, dell’intero capitale sociale della società Media Dada Science and Development (Beijing) Co. Ltd che distribuisce sul territorio cinese i prodotti Dada. Net. In data 30 gennaio 2008 Register. It S. P. A. Ha completato l’acquisizione integrale della società Nominalia S. L. Rilevando la residua quota del 25% del capitale della stessa, per un importo di 1,3 milioni di Euro. Si ricorda infine la comunicazione al Mercato effettuata lo scorso 6 marzo 2008 in merito al nuovo capitale sociale sottoscritto e versato di Dada S. P. A. Per effetto della parziale sottoscrizione degli aumenti di capitale a servizio di due piani di stock options deliberati dal Consiglio di Amministrazione di Dada S. P. A. Rispettivamente in data 20 giugno 2005 e 16 marzo 2006. . |
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ENEL: FULVIO CONTI “SONO ESTRANEO ALLE ACCUSE” L’AMMINISTRATORE DELEGATO INCONTRA I MAGISTRATI SUL CASO WIND |
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Roma, 11 marzo 2008 – L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, si è presentato ieri, spontaneamente, dai magistrati che stanno indagando sulla vendita di Wind. Il colloquio è avvenuto su richiesta del dott. Conti che ha illustrato agli inquirenti il percorso di cessione della società telefonica dalla decisione strategica di rifocalizzazione di Enel sul core business dell’energia alla decisione finale di vendita alla Weather presa dal Consiglio di amministrazione (Cda) di Enel del 9 aprile 2005. Il dott. Conti ha ribadito agli inquirenti di non aver mai ricevuto, direttamente o indirettamente, in Italia o all’estero, alcun pagamento o utilità di qualsiasi genere e a qualunque titolo. Il dott. Conti ha precisato ai magistrati che all’epoca dei fatti il suo ruolo di direttore finanziario non gli attribuiva la determinazione delle modalità di svolgimento della procedura di dismissione e la scelta tra le offerte pervenute. La decisione riguardante la dismissione di Wind è stata analizzata, valutata e decisa nella rigorosa osservanza delle competenze, delle responsabilità e delle regole di corporate governance di Enel. Dette regole, definite dallo Statuto Sociale e dall’assetto dei poteri della Società, attribuiscono al Cda la competenza a decidere sulle operazioni che rivestano un significativo rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Il Cda di Enel anche in occasione della vendita di Wind ha esercitato il suo ruolo in modo attento e approfondito, con analisi suffragate da verifiche esterne, pervenendo a decisioni consapevoli in ordine all’iter procedurale da seguire ed alla scelta del contraente. Ripercorrendo le fasi del processo di vendita di Wind, il dott. Conti ha ricordato che fin dall’autunno del 2002 era stata comunicata ai mercati finanziari la volontà di dismettere tutti gli asset non coerenti al business dell’energia elettrica e del gas. A tale riguardo venne comunicata ufficialmente la volontà di procedere alla vendita di Wind. Le prime proposte, ritenute inadeguate dal Cda di Enel, sono arrivate nel corso del 2004 (Fastweb, cordata Romiti, France Telecom, Blackstone). Solo all’inizio del 2005 sono state formulate da due cordate (Blackstone e Weather) proposte di acquisto ritenute interessanti e si è avviata la fase di due diligence della società e la trattativa con i due raggruppamenti, che ha portato alla scelta, suffragata da pareri legali e di advisor finanziari, da parte del Cda di Enel del 9 aprile 2005. In quella riunione, il Cda ha esaminato le due offerte, ne ha valutato le proposte di contratto e le garanzie e ha giudicato più favorevole la proposta di acquisto avanzata dalla cordata guidata da Sawiris sia per le garanzie offerte, sia per la valenza industriale, sia per il prezzo. Il dott. Conti, infine, ribadendo la sua completa estraneità ai fatti attribuitigli, ha espresso ai magistrati la sua piena disponibilità a offrire ogni ulteriore chiarimento fosse loro necessario. . |
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INFOMOBILITÀ, ATTIVO SERVIZIO SMS PER DISSERVIZI MEZZI PUBBLICI |
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Roma, 11 marzo 2008 - Un servizio sms di rilevazioni reclami. E’ attivo da ieri , per permettere agli utenti del Lazio di segnalare disservizi a bordo dei treni regionali e dei bus del trasporto pubblico. Inviando un sms al numero verde 48310, gli utenti potranno, infatti, segnalare eventuali disservizi allo ‘sportello del pendolare’, istituito presso l’agenzia regionale Aremol. Questo il primo intervento operativo del piano dell’infomobilità della Regione Lazio, approvato dalla giunta regionale il 15 febbraio e presentato ieri durante una conferenza stampa presso la sede della Regione. “E’ un progetto - ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, aprendo la conferenza - che rappresenta una rivoluzione culturale nel sistema dei trasporti e della mobilità. Un intervento sostanziale, non formale che mette in rilievo - ha continuato Marrazzo - la centralità del cittadino e del passeggero”. Marrazzo ha quindi sottolineato il ruolo dell’istituzione regionale nel rapporto con i cittadini: “Con questo intervento anticipiamo quello che deve essere il modello delle istituzioni nei confronti dei cittadini”. Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’Assessore regionale alla Mobilità, Franco Dalia: “Questo progetto - ha spiegato - influenzerà tantissimo la mobilità della nostra regione. Siamo la prima regione a dotarsi di un piano di infomobilità e con questo intervento abbiamo investito sul cittadino, su quelle persone che ogni mattina si alzano alle quattro per prendere i mezzi pubblici”. Dalia ha poi preannunciato interventi futuri nel settore: “Questo è il primo ‘pezzo’ del cambiamento e nei prossimi mesi produrremo altri interventi che muteranno radicalmente il volto della mobilità nella nostra regione”. Il piano regionale dell’infomobilità, che punta a definire le azioni in materia di servizi telematici applicati al settore dei trasporti, riguarda tutti i mezzi della rete Cotral e del trasporto ferroviario della regione ed è strettamente integrato con il piano regionale della mobilità, trasporti e logistica. Attraverso l’utilizzo degli strumenti tecnologici, sarà possibile avere un quadro completo, aggiornato in tempo reale, di tutti i mezzi pubblici in movimento con le relative posizioni e i tempi di percorrenza. Il piano punta anche, in prospettiva, a permettere, tramite sms, l’aggiornamento in tempo reale degli utenti su ritardi e disservizi, come anche su eventuali percorsi alternativi. . |
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SISTEMI E APPARATI DI INFORMATICA: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 11 marzo 2008 - Il mercato (sell-in) dei sistemi ed apparati di informatica è valutato nel 2006 in 5. 598 milioni di euro ed ha registrato un incremento del 3,5% nei confronti del 2005. Le dinamiche dei diversi segmenti sono state molto differenziate tra loro; i personal computer e i mainframe hanno registrato le migliori performances (+15% a unità e +7% a valore). Il mercato dei sistemi ed apparati di informatica (hardware) nel 2007 raggiungerà il valore di 5. 814 milioni di euro, con una crescita quindi del 3,9% e superiore a quella registrata nel 2006. Nel 2008 il mercato dei sistemi e apparati di informatica registrerà un andamento positivo, raggiungendo il valore di 6. 010 milioni di euro in crescita del 3,4% nei confronti del 2007. Questa dinamica, di poco inferiore a quella degli ultimi due anni (+3,5% nel 2006 e +3,9% nel 2007) è da attribuire prevalentemente alla buona crescita dei personal computer, il cui tasso di penetrazione nel mondo consumer e nelle piccole imprese resta ancora inferiore ai valori medi che caratterizzano i principali paesi europei. Nel 2009, con la prosecuzione di una fase economica positiva, è previsto un ulteriore incremento del mercato Informatico. La componente hardware è infatti attesa in crescita del 3,1%. Dati di sintesi, 2007
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Valore del mercato (Mn. Di euro) |
5. 814 |
Variazione del mercato 2007/2006 (%) |
3,9 |
Quote di mercato prime 4 imprese (%)(a) |
42,8 |
Quote di mercato prime 8 imprese (%)(a) |
56,9 |
Previsioni di sviluppo del mercato: |
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· 2008/2007 (%) |
3,4 |
· medio periodo |
crescita |
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| a) - dati 2006 . |
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DOTE RICERCATORE,CONTRIBUTI PER RICERCA SCIENTIFICA 1.300 EURO MENSILI PER LA DURATA DELLO STAGE (DA 3 A 5 ANNI) |
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Milano, 11 marzo 2008 - Sono aperte le prenotazioni della "Dote ricercatore", lo strumento messo a disposizione da Regione Lombardia per migliorare le proprie competenze in ambito tecnico-scientifico attraverso uno stage presso imprese e istituti di ricerca presenti sul territorio regionale, nazionale o estero. La "Dote ricercatore" si rivolge ad un massimo di 550 destinatari residenti in Lombardia, individuati tra: neolaureati inoccupati che abbiano conseguito da meno di 2 anni una laurea specialistica di secondo livello (magistrale); dottorandi di ricerca che non percepiscano borse di dottorato o assegni di ricerca; disoccupati o inoccupati che abbiano conseguito il dottorato di ricerca da meno di 2 anni. La "Dote ricercatore" consentirà ai beneficiari di ottenere un sostegno economico di 1. 300 euro mensili per la durata dello stage, che potrà variare da un minimo di 3 a un massimo di 5 mesi. Il numero dei destinatari potrà aumentare in base alla disponibilità delle risorse già finanziate o di ulteriori risorse che Regione Lombardia vorrà destinare all´intervento. "Con questa opportunità - ha spiegato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - promuoviamo il trasferimento dei saperi tra mondo della ricerca e imprese attraverso l´inserimento di ricercatori presso aziende e istituti; favoriamo lo sviluppo delle competenze e la crescita delle risorse umane nel settore della ricerca, anche a livello individuale e diamo impulso alla formazione per lo sviluppo delle imprese e istituti di ricerca nel segmento delle nuove tecnologie". Una volta verificata l´esistenza dei requisiti per la domanda, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un operatore accreditato per i servizi al lavoro oppure a una università pubblica o privata presente sul territorio regionale, accreditata per i servizi al lavoro, per conoscere nel dettaglio le opportunità offerte dall´iniziativa. L´elenco completo degli operatori accreditati è disponibile sul sito internet www. Borsalavorolombardia. Net. La possibilità di accedere al contributo sarà possibile fino ad esaurimento delle doti. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi allo Sportello informativo Fse (Fondo Sociale Europeo) al numero verde 840. 011. 222 oppure 02. 66743524 dal lunedì al giovedì (10. 00-13. 00 e 14. 00-16. 30 - venerdì 10. 00-13. 00); via e-mail:infolaborlab@agenzialavorolombardia. It, oppure: http://formalavoro. Regione. Lombardia. It . |
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LA REGIONE MARCHE APRE LE PORTE AI GIOVANI E CHIEDE IL LORO CONTRIBUTO PER MODIFICARE LA LEGGE 46/95 |
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Ancona, 11 marzo 2008 - L´assessorato alla cultura e alle politiche giovanili spalanca le porte della Regione ai giovani che vogliono partecipare alla revisione della legge 46/95 a loro dedicata. Il 7 marzo nell´aula magna dell´Istituto Tecnico Commerciale Donati di Fossombrone, diretto dalla dirigente scolastica Miriam Gili, si e` svolto un incontro in forma di dibattito tra le classe terza A e quarta A del Liceo Scienze della Formazione e altre classi di altri istituti invitate con l´assessore alla cultura e politiche giovanili, al quale hanno partecipato anche gli amministratori degli enti locali, le autorita` e i rappresentanti di altre scuole e dell´Ambito territoriale sociale. L´incontro fa parte del progetto ´Rete dei consigli comunali nelle scuole´, approvato dal Ministero alle politiche giovanili nell´ambito dell´ Accordo di Programma Quadro triennale stipulato con la Regione Marche nel 2007, intitolato ´Giovani. Ri-cercatori di senso´. L´appuntamento a Fossombrone e` il terzo dopo quelli all´Istituto Filelfo di Tolentino e all´Istituto Gentili di Macerata, documentati sul sito regionale dedicato alle politiche giovanili www. Pogas. Marche. It. Il progetto ha come tutor il prof. Fiorenzo Martini, coinvolge i docenti Gabriele Amadori e Antonello Merlino per quattro classi tra liceo e istituto professionale per le scienze sociali e interessa le materie di filosofia, diritto, linguaggi non verbali, italiano. Il percorso della scuola ha preso avvio dalla lettura e dalla discussione nelle classi dei testi dei filosofi greci padri della democrazia, (´Non esiste una citta` se i cittadini non partecipano alla vita della Polis´) oltre che dell´analisi delle situazioni concrete e dei fatti di cronaca. I giovani nel corso del dibattito si sono interrogati sui motivi della sfiducia e del disimpegno attribuendolo da una parte alla scarsa attenzione delle istituzioni nei loro confronti e dall´altra, con un onesto esame di coscienza, al poco interesse di molti loro coetanei nei confronti della politica. Si e` parlato anche delle difficolta` legate al ricambio generazionale e di una mentalita` ancora maschilista nei confronti della donna sia negli ambienti di lavoro che della politica. Da parte dell´assessorato e` stato assicurato il massimo impegno nel recepire le osservazioni, ma e` arrivata anche una proposta concreta. Formare delle mailing list nelle classi per dare alla Regione la possibilita` di informare i ragazzi di tutte le iniziative che li riguardano, raccogliendo in cambio i loro suggerimenti. Uno scambio che dovra` concludersi con un nuovo incontro faccia a faccia prima dell´estate dove gli studenti potranno valutare e, se necessario, correggere la nuova proposta di legge sugli interventi a favore dei giovani prima che questa approdi in consiglio regionale. L´assessorato ha esortato i ragazzi a partecipare perche` non c´e` piu` bisogno di abbattere porte che sono gia` spalancate, ribadendo piu` volte la necessita` di scoprire la propria vocazione sociale al di la` della carriera e del denaro, di rivendicare i propri diritti non in quanto genere, ma come uomini e donne chiamati insieme a produrre un livello culturale piu` alto per avere un mondo migliore. Un mondo migliore che comincia dalle nostre citta`. . |
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LA FORMAZIONE DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO |
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Pordenone, 11 marzo 2008 - Nuovamente al via il progetto “Alternanza Scuola-lavoro” promosso dalla Camera di Commercio di Pordenone attraverso la propria Azienda Speciale Concentro. Giunto alla quarta annualità, l’attività di avvicinamento al mondo del lavoro, riguarderà per il 2008 tre classi dell’Ipsc “Flora” e sei dell’Itc Mattiussi. I ragazzi delle classi terze e quarte hanno iniziato ieri, lunedì 10 marzo, un percorso che li formerà su tematiche trasversali (l’orientamento, la comunicazione, la presentazione del curriculum, il galateo in azienda) e verranno preparati su attività specifiche inerenti al percorso di studi quali, ad esempio, l’organizzazione di eventi, la segretaria di direzione, e la riforma del mercato del lavoro. Al termine del percorso formativo per parte degli studenti coinvolti, Concentro organizzerà degli stage mirati presso le aziende del territorio. . |
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AL VIA BUONI STUDIO E CONTRIBUTI PER I LIBRI DI TESTO ASSEGNATI A PROVINCE E COMUNI TOSCANI FINANZIAMENTI PER OLTRE 4 MILIONI |
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Firenze, 11 marzo 2008 - Oltre 4 milioni di euro di contributi per il diritto allo studio nelle scuole, dalle elementari e alle superiori. Serviranno a finanziare buoni studio e rimborsi per l’acquisto di libri di testo. I buoni studio per l’anno scolastico 2007-2008 sono in dirittura d’arrivo. La Regione ha ripartito fra le dieci Province la somma complessiva di 800 mila euro, finanziata grazie al Fondo sociale europeo, che serviranno, nell’anno scolastico 2007-2008 per sostenere la frequenza degli studenti del biennio delle scuole superiori che appartengono a famiglie in condizioni economiche svantaggiate. Le somme saranno assegnate dalle Province agli studenti che possiedono i requisiti previsti dalla normativa (reddito Isee non superiore a 10. 632,94 euro), sulla base di bandi che sono stati predisposti o si stanno predisponendo in queste settimane. L’assessore all’istruzione, formazione e lavoro ricorda che il provvedimento rientra fra le misure che da tempo la Regione sostiene per contrastare la dispersione scolastica, offrendo a tutti gli alunni meritevoli pari opportunità nell’accesso e nel proseguimento degli studi, indipendentemente dalle condizioni economico-sociali e geografiche di provenienza. Della somma complessiva di 800 mila euro, infatti, 18. 667 euro saranno destinati a supportare il diritto allo studio degli alunni delle superiori che risiedono nelle isole minori e che sono costretti a fare i pendolari con il continente per frequentare le scuole. Ecco a quanto ammonta il finanziamento, Provincia per Provincia. Arezzo 68. 619,75 euro; Firenze 188. 830,20; Grosseto 44. 869,55 euro (di cui 13. 867 per le isole minori); Livorno 74. 598 (di cui 4. 800 per le isole); Lucca 95. 055,55; Massa Carrara 49. 168,50; Pisa 88. 862; Pistoia 62. 316,60; Prato 50. 454,82; Siena 58. 557,83. Nell’anno scolastico 2005-2006 (ultimo dato ad oggi disponibile) sono stati distribuiti 5. 314 buoni studio, per un massimo di 250 euro ciascuno. Contributi per libri di testo A questi interventi si accompagnano, anche per questo anno scolastico, i contributi a rimborso totale o parziale per l’acquisto dei libri di testo. Si tratta di quasi 3 milioni di euro (2 milioni e 900 mila euro) complessivi, da fonte statale, cui si sono aggiunti 500 mila euro che la Regione ha tratto dal proprio bilancio. Il finanziamento viene erogato ai Comuni che, all’inizio dell’anno, hanno provveduto a stilare una graduatoria. La Regione sta provvedendo in questi giorni ad assegnare i finanziamenti, relativi ai Comuni delle prime cinque province che hanno trasmesso le graduatorie; si tratta di Firenze, Pistoia, Pisa, Lucca e Siena. Cui seguiranno, fra breve, tutte le altre. . |
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CNR: CON MISURE DEL MILLEPROROGHE GRAVE DANNO ALLA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA |
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Milano, 11 marzo 2008 - Il Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche esprime grave preoccupazione per il danno che potrebbe derivare alle attività di ricerca della rete scientifica dall’inaspettato inserimento, nella legge di conversione del decreto Milleproroghe (art. 12 – comma 3), di misure che incidono negativamente sul piano quinquennale di assunzioni e stabilizzazioni - strumento portante della strategia di rilancio del Cnr - già deliberato nello scorso gennaio e comunicato al personale. La legge Finanziaria 2007 consentiva infatti agli Enti di Ricerca, dopo sei anni di blocco delle assunzioni, di procedere autonomamente, nel 2008 e nel 2009, al reclutamento di personale a tempo indeterminato, nel rispetto di precisi limiti di spesa derivanti dalle risorse del turn-over. E proprio su queste basi era stato predisposto, con tempestività ed impegno, il piano quinquennale di sviluppo delle risorse umane. Il Consiglio di Amministrazione auspica che il Governo possa individuare misure idonee ad assicurare la realizzazione delle attività programmate di ricerca, perseguibili solo consentendo all’Ente di effettuare, nell’ambito della propria autonomia, gli interventi già programmati in materia di assunzioni e stabilizzazioni. . |
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IL PIANO DEL SETTORE COMMERCIALE A PAVIA: UNA COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITÀ E PROVINCIA. |
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Pavia, 11 marzo 2008 – Oggi alle ore 12:00, nella sede dell’Assessorato alla Provincia di Pavia, il dott. Angelo Ciocca, Assessore alle Attività Produttive, al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Pavia e il prof. Angelo Bugatti, presidente del Cdl in Ingegneria Edile-architettura dell’ateneo pavese e direttore del Laboratorio di Costruzione del Paesaggio e dell’Architettura (Lcpa), presenteranno insieme la Convenzione per la Redazione del Piano del Settore Commerciale e la sua filiera nella media distribuzione, ad integrazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp). Il Piano è un nuovo strumento urbanistico che si inserisce in un contesto normativo definito, sul versante della legislazione nazionale, dal D. Lgs. 114/98 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio” e, sul versante della legislazione regionale, nella L. R. N. 14/99 “Norme in materia di attuazione del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 114”. La L. R. N. 14/99 prevede infatti che i Ptcp definiscano disposizioni in materia di grandi e medie strutture di vendita, tenendo conto degli obiettivi del Programma Triennale regionale. La Regione ha adottato i provvedimenti attuativi del Programma Triennale con D. G. R. N. 7/15701 del 18/12/03, “Modalità applicative del Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2003-05 in materia di grandi strutture di vendita”, e con D. G. R. N. 7/15716 del 18/12/03, “Criteri urbanistici per l’attività di pianificazione e di gestione degli enti locali in materia commerciale. Il Piano del Settore Commerciale della Provincia di Pavia si inserirà nel sistema di programmazione regionale recependone i contenuti e specificandoli in relazione alle peculiarità del territorio pavese. Sarà uno strumento in grado di orientare, a livello sovracomunale, la diffusione della distribuzione commerciale sul territorio provinciale, procedendo ad una razionalizzazione localizzativa e dimensionale delle strutture commerciali, attraverso l’individuazione delle condizioni per un’evoluzione sostenibile di questo settore. In particolare alcuni obiettivi specifici dello Piano saranno l’analisi delle strutture produttive e distributive, l’analisi ambientale e infrastrutturale del territorio ai fini di valorizzare il servizio di prossimità della media distribuzione e razionalizzarne la localizzazione territoriale ed il funzionamento rispetto alla sua filiera produttiva. La collaborazione con l’Università nasce infatti da una consolidata esperienza di ricerca e studio sul territorio pavese condotta negli anni dal Laboratorio sotto la direzione del prof. Bugatti. . |
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AL VIA PROGETTO PER FAVORIRE I RICERCATORI CINESI IN TOSCANA 3 MILIONI DALLA UE PER FINANZIARE ATTIVITÀ DI SCAMBIO FRA UNIVERSITÀ |
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Firenze, 11 marzo 2008 - Un nuovo concreto passo avanti nella cooperazione scientifica fra Toscana e regione cinese dello Jangsu è stato fatto oggi grazie a un incontro di lavoro fra la delegazione ufficiale della provincia cinese e i rappresentanti della Regione Toscana guidati dall’assessore all’Università e alla ricerca. Al tavolo, riunito a Palazzo Bastogi, anche i rappresentanti dell’Università di Firenze, della Scuola superiore di Sant’anna di Pisa, della Provincia di Prato, dell’agenzia regionale Toscana Promozione, del Centro sperimentale del mobile di Pontedera. Oltre a fare il punto sulle iniziative di collaborazione già in corso (in alcuni casi si tratta di progetti avviati oltre dieci anni fa, fin dal 1992) sia sul versante culturale che ecnomico, l’assessore ha posto l’accento sulle prospettive e sugli obiettivi cui la Regione punta per il prossimo biennio, nel quadro di un progetto di internazionalizzazione delle università toscane. L’idea chiave è quella di sviluppare la ricerca attorno ai temi cruciali della sostenibilità, della conservazione e del restauro del patrimonio culturale e delle città storiche. Si tratta di temi fortemente integrati, che accomunano le due regioni, come ha spiegato l’assessore, entrambe dotate di un vasto patrimonio storico e artistico, di una cultura millenaria e di prestigiose e qualificate realtà universitarie. Di qui la necessità di un nuovo modello di sviluppo che tenga presenti i limiti del territorio, delle risorse naturali ed energetiche e rispetti del patrimonio storico e artistico delle nostre città. E’ con queste finalità di fondo che, come ha spiegato l’assessore, la Regione intende potenziare e rinnovare i rapporti di collaborazione con lo Jangsu. E intende farlo con misure molto concrete. Per favorire la presenza di studenti e ricercatori cinesi nelle nostre università la Regione erogherà borse di studio, fornirà pasti e alloggi a costo zero e facilitazioni per l’accesso a trasporti e musei per tutti coloro che frequentano corsi universitari, master post laurea e dottorati di ricerca. In particolare l’assessore ha presentato l’opportunità offerta da progetti di scambio europei che prevedono la partnership di tre università, due di paesi europei e una extraeuropea. Su questo terreno la Toscana si sta già muovendo e l’interesse, già raccolto dall’assessore alla ricerca nel corso di un incontro con il console cinese a Firenze, è stato confermato dall’incontro di oggi. La delegazione dello Jangsu si è detta disponibile ad entrare a far parte del progetto e ad avviare subito i contatti necessari per presentare all’unione europea la domanda entro ottobre. Per questo complesso di progetti, della durata massima di tre anni, la Toscana dispone di 3 milioni di euro finanziati interamente dall’Unione europea. Il costo complessivo sarà di 34 mila euro l’anno per ciascun ricercatore. . |
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TERREMOTI: COSA SI FA PER PREVENIRE IL RISCHIO SISMICO 300, IN TOSCANA, LE LOCALITÀ A RISCHIO SISMICO E 1.700 GLI EDIFICI PUBBLICI SOTTO OSSERVAZIONE |
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Firenze, 11 marzo 2008 -. 90 i comuni toscani classificati in “zona 2”, cioè a media elevata pericolosità sismica (fra questi, quelli a maggior rischio sono 67, tutti nella fascia appennnica), ma è l’intero territorio toscano a essere dichiarato “sismico”, sia pure con 91 comuni inseriti nelle zone a “bassa” o a “bassissima” sismicità mentre gli altri 106 comuni sono inseriti in zona intermedia. Il dato viene dalla relazione svolta questa mattina, alla Vi Commissione del Consiglio Regionale, dall’assessore alla difesa del suolo. Sono state ricordate le diverse tappe, dal terremoto dell’Irpinia (23 novembre 1980) in poi, legate alla classificazione sismica del territorio nazionale: nel 1982 la Toscana passò dai 50 comuni classificati sismici negli anni Trenta, a ben 182 con il 75% del territorio e l’80% circa della popolazione. Un ulteriore allargamento è arrivato nel 2003, in seguito al crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, mentre l’ultima classificazione sismica venne recepita, in Toscana, con delibera del giugno 2006 riguardando l’intero territorio. Fu nel 1997, anche a seguito del terremoto che aveva interessato due anni prima la Lunigiana, che la Regione Toscana si dette una legge (la 57 del 30 luglio 1997) sulla prevenzione e riduzione del rischio sismico e con valore sperimentale per le due aree toscane più a rischio: Lunigiana e Garfagnana. Fino al 2005 quella legge ha stanziato circa 8 milioni di euro di cui ben 7,5 come contributi agli enti locali per finanziare a privati interventi di miglioramento sismico preventivo. Dal 2000 al 2006 la Regione Toscana, decidendo anche di concentrarsi solo sui comuni a maggio rischio sismico, ha elevato notevolmente il suo impegno su due direttrici principali: indagini conoscitive su centri urbani e su edifici pubblici strategici (scuole, ospedali, municipi); interventi preventivi per la riduzione del rischio in questo tipo di edifici pubblici. In totale sono stati investiti circa 74 milioni di euro, di cui 62,2 per la messa in sicurezza di edifici pubblici. Nel 2007 il Consiglio Regionale ha introdotto le attività legate alla riduzione del rischio sismico nel Dpef e ciò potrà consentire – visto che il problema è comunque quello di risorse assolutamente insufficienti – di accedere in modo non marginale a risorse Docup, a risorse Cipe e ad altre risorse regionali su viabilità, rischio idrogeologico e altro. Sta comunque per essere predisposta, entro il 2008, una nuova legge regionale sulla prevenzione sismica. La relazione si sofferma, quindi, sui due programmi di “azione ambientale”: nel primo (2000-2003) l’8% delle risorse totali – per un importo di 3 milioni di euro- sono state assegnate per azioni inerenti il rischio sismico; nel secondo (2004-206) le risorse assegnate a questo scopo hanno raggiunto i 3,3 milioni di euro. Fra gli interventi giudicati più strategici: l’aggiornamento degli elenchi riguardanti gli edifici pubblici più a rischio (in complesso sono 1. 700), la segnalazione agli enti locali delle situazioni maggiormente critiche (su circa 800 edifici a oggi esaminati ne sono stati segnalati circa 70 per i quali è stata decisa la chiusura), la valutazione degli effetti per i centri urbani più significativi (circa 300 località compresi i capoluoghi dei 67 Comuni a più elevato rischio sismico). La relazione si sofferma poi sulle indagini realizzate – fin dal 1997 a cura della Regione - negli edifici per una valutazione circa la loro vulnerabilità. E’ emerso che 20 edifici pubblici della Lunigiana, di cui 15 scuole, costruiti nel ventennio 1955-1975 presentavano “uno stato di degrado strutturale del calcestruzzo tale, in alcuni casi, da prevederne la completa demolizione”. Si è dunque provveduto, con i due citati Programmi Ambientali, ad attivare – con risorse specificamente stanziate – alcune importanti attività: un programma regionale per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici in cemento armato in scuole, ospedali, municipi (i Comuni sono stati finanziati con un contributo variabile dal 75 al 100% dei costi); un analogo programma per gli edifici in muratura; un programma di valutazione dedicato agli effetti dei terremoti sui terreni). Questo complesso di attività è ancora in corso con percentuali di conclusione che vanno dal 40% del Mugello all’80% dell’Amiata. E’ stata evidenziata “una carenza di sicurezza in edifici che sono stati progettati ed eseguiti, controllati e collaudati in aree classificate sismiche dal 1927. Edifici realizzati prevalentemente (90%) dagli anni ’50 al 1980”. Emerge molto spesso “la povertà dei materiali utilizzati” così come “si sono rilevati molti interventi successivi all’epoca di costruzione che hanno provocato un peggioramento sismico delle condizioni strutturali dell’edificio”. In seguito al crollo della scuola di San Giuliano di Puglia sono, infine, arrivate due tipologie di competenze aggiuntive: alle Regioni è stato affidato il compito di definire un programma temporale di verifiche sismiche su edifici strategici e rilevanti (enti e privati devono procedere a tali verifiche preliminari entro il maggio 2008. Gli edifici interessati, in Toscana, sono circa 1700). C’è poi da sottolineare l’importanza di una recente sentenza (la 182 del 5 maggio 2006) della Corte Costituzionale: le Regione non possono più prevedere “forme semplificate” – in pratica i controlli a campione - di autorizzazione e di controllo per quanto riguarda le attività legate all’edilizia. . |
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BASILICATA: IL PROGETTO “VIE BLU” ILLUSTRATO A SINDACATI E PROVINCE |
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Potenza, 11 marzo 2008 - Interesseranno 500 chilometri di corsi fluviali della Basilicata gli interventi previsti dal progetto esecutivo del programma “Vie blu”, che coinvolge 778 lavoratori (494 per la provincia di Potenza e 284 per la provincia di Matera). Il progetto interessa prevalentemente aree limitrofe ai centri abitati e aree di pertinenza degli invasi dove sono state riscontrate le maggiori criticità. Nei mesi estivi saranno attivate anche le squadre antincendio che provvederanno a salvaguardare le aree boscate al fine di evitare eventuali pericoli di compromissione dell’assetto idrogeologico. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, incontrando questa mattina a Potenza il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, e l’assessore provinciale all’Ambiente, Franco Labriola, il vicepresidente della Provincia di Potenza, Domenico Iacobuzio, ed i segretari dei sindacati di categoria di Filcams-cgil, Matteo Mosca, di Fisascat-cisl, Giuseppe Arcieri, e di Uiltucs-uil, Rocco Della Luna. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le linee portanti del progetto esecutivo, che prevede azioni di riqualificazione finalizzate a restituire la valenza storica, ambientale e paesaggistica dei fiumi lucani. Il progetto “Vie blu” vedrà impegnati i lavoratori nella realizzazione di percorsi di difesa spondale, idrogeologica, di pulizia vegetazionale e di manutenzione del reticolo idrogeologico, interventi per la pulizia della rete viaria dalla neve e dal ghiaccio durante l”inverno, servizio antincendio nel periodo estivo per gestire confini di parchi naturali e aree protette. Per lunedì prossimo è stato fissato un nuovo incontro fra Regione e Province, per definire i contenuti della convenzione che dovrà regolare i rapporti fra le due istituzioni, nonché per svolgere un approfondimento di carattere tecnico sul progetto esecutivo. Giovedì 20 marzo, invece, saranno coinvolti anche i sindacati per fissare le tappe e le modalità di avvio del progetto, stabilendo gli interventi prioritari, alcune azioni, in particolare, potranno essere messe in atto con immediatezza, secondo un piano di progressivo impiego delle risorse umane. L’assessore Santochirico ha confermato tutti gli impegni assunti dalla Regione, ribadendo che le risorse per realizzare il programma saranno attinte dai fondi europei con la programmazione comunitaria 2007-2013. . |
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FORESTE: DELEGAZIONE MINISTERIALE DEL CAMEROUN IN FVG |
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Trieste, 11 marzo 2008 - I responsabili della direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali e Montagna della Regione, con il direttore Augusto Viola, hanno recentemente ricevuto una delegazione del ministero dell´Agricoltura e delle Foreste della Repubblica del Cameroun, che era accompagnata da rappresentanti del dipartimento Georisorse e Territorio dell´Università di Udine e dal delegato del rettore per la cooperazione con i Paesi del Centroafrica. Scopo della visita era l´approfondimento sia sulle tematiche organizzative e gestionali relative ai dati di carattere territoriale e forestale sia sulle procedure utili alla certificazione della gestione sostenibile delle foreste. L´obiettivo dichiarato dai funzionari africani è quello di aumentare le conoscenze sulle proprie risorse e contrastare i tagli illegali attraverso una corretta pianificazione e certificazione delle risorse forestali. I funzionari regionali hanno spiegato nel dettaglio le modalità di realizzazione della pianificazione forestale nel Friuli Venezia Giulia ed il sistema informativo territoriale. La visita è poi proseguita nella foresta regionale di Pramosio, in Carnia, per mostrare come si concretizza la pianificazione forestale nel territorio boschivo regionale. Un funzionario dell´Associazione regionale Pefc del Friuli Venezia Giulia (sistema di certificazione internazionale) ha quindi illustrato le procedure e le modalità della certificazione della gestione forestale sostenibile che, in regione, interessa quasi 75 mila ettari di foreste, oltre ai 1. 700 ettari di pioppeti nella pianura friulana. . |
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CONFERENZA AMBIENTE E SALUTE,FORMIGONI:SI FACCIA IN LOMBARDIA |
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Milano, 11 marzo 2008 - Parte dalla Lombardia e da Milano, con il primo di tre incontri tematici, la preparazione alla Quinta Conferenza europea su Ambiente e Salute, che si terrà nel 2009 in Italia. Questa tre giorni di lavori (10-12 marzo), organizzata dall´Oms Europa in collaborazione con il Comitato Europeo Ambiente e Salute (Eehc), si qualifica per il suo grande spessore tecnico-scientifico e per il suo assoluto livello internazionale. E´ la prima volta infatti che sotto l´egida della Organizzazione Mondiale della Sanità partecipano congiuntamente tutti i 53 Stati europei in un´iniziativa di questo genere. Per l´Italia sono coinvolti, insieme a Regione Lombardia che ospita l´evento, i Ministeri dell´Ambiente e della Salute. "Siamo lieti e orgogliosi di ospitare questa importante iniziativa internazionale su uno dei temi più pressanti del nostro tempo e cioè il rapporto tra la salute e l´ambiente; il nostro auspicio è che la Conferenza del 2009, che sarà in Italia, si possa tenere in Lombardia", ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme a Corrado Clini (presidente del Comitato Europeo Ambiente e Salute - Eehc), Marc Danzon (direttore regionale Oms Europa) e Lucio Luzzatto direttore scientifico Istituto Toscano Tumori). "Grazie al lavoro di questi anni infatti - ha proseguito Formigoni - la Lombardia si colloca tra le Regioni più avanzate d´Europa nella lotta agli inquinanti, come la stessa Commissione Europea ha riconosciuto in varie occasioni, specie per bocca del Commissario Dimas". "Regione Lombardia - ha sottolineato dal canto suo Corrado Clini, nell´esprimere la propria soddisfazione per lo svolgimento dei lavori a Milano - è uno dei punti di riferimento europei per le politiche su salute e ambiente". "L´impegno che svolgiamo quotidianamente - ha aggiunto Formigoni - è quello di rendere compatibili esigenze che appaiono in contrasto tra loro: tutela dell´ambiente e presenza di attività produttive, difesa della salute e crescita della capacità di competizione del sistema produttivo. In questa sfida sta la capacità di un governo di attuare un processo di modernizzazione". Il presidente ha poi ricordato "gli ottimi risultati ottenuti da Regione Lombardia nella lotta contro l´inquinamento" come frutto di "un´azione orientata e prolungata nel tempo, con norme, regole, incentivi economici al cambiamento e controlli, nell´ambito di una programmazione degli interventi che si basa sulle più aggiornate cognizioni scientifiche disponibili". Questi alcuni esempi ricordati dal presidente. - Le emissioni degli ossidi di azoto (Nox) delle centrali termoelettriche sono state "tagliate" del 40% tra il 2004 ed il 2007, addirittura in anticipo rispetto allo stesso obiettivo che era stato fissato per il 2008; nel contempo, la produzione di energia elettrica in Lombardia ha potuto crescere fino alla riduzione dell´importazione dall´estero dal 40% del 2002 al 10% del 2007 (tale obiettivo della programmazione energetica regionale era per il 2010), conciliando così le esigenze ambientali con quelle della produzione, del lavoro e della vita della popolazione. - La diffusione del metano per riscaldamento ha raggiunto valori elevati (90% del totale), rispetto al 50-60% del 1995. - La Lombardia è la prima regione italiana per presenza di distributori per auto di metano e Gpl, attualmente 385 di cui 54 a metano. Entro il 2009 i distributori a metano saranno 100. Nel 2000, gli impianti a metano erano una ventina in tutto, quasi assenti. - In Lombardia è già vigente la "certificazione energetica" delle costruzioni, in anticipo rispetto alle norme dello Stato ed alle prescrizioni della Commissione Europea; da settembre 2007 sono stati certificati oltre duemila edifici e sono stati abilitati alla certificazione circa 300 tecnici specializzati. Formigoni ha ricordato anche che "l´introduzione di norme e obblighi in questi settori è stata sempre accompagnata da misure d´incentivazione economica di particolare rilevanza". Dal 2000 a oggi, attraverso diversi bandi per la sostituzione veicoli, la riduzione di emissioni da traffico, le sorgenti stazionarie, le attività di ricerca e così via, si ottiene una cifra pari a oltre 360 milioni di euro. "Relativamente alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera - ha detto ancora Formigoni - Regione Lombardia ha voluto dotarsi di un apparato legislativo originale e d´avanguardia, la legge 24/06 sulla Qualità dell´Aria, che rappresenta il primo esempio di intervento sistematico in questo settore sia a livello italiano che europeo". Contro questa legge il Governo ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale. Il contenzioso si è chiuso con una vittoria di Regione Lombardia. Scheda Su Conferenza - Acqua non potabile, misure igieniche inadeguate, incidenti, inattività fisica, inquinamento dell´aria "outdoor" e "indoor", sostanze chimiche: questi sono i principali fattori di rischio ambientale per la salute dei bambini che sono diventati "osservati speciali" dai 53 paesi della regione europea dell´Oms. Nel loro complesso, essi sono responsabili di un terzo delle morti per tutte le cause in bambini ed adolescenti fino ai 19 anni. Accanto a questi fattori ci sono minacce emergenti che amplificano l´impatto dell´ambiente sulla salute e rappresentano una nuova sfida, come i cambiamenti climatici. Tuttavia, dati recenti mostrano che tali impatti non sono inevitabili, e che esiste un grande potenziale di prevenzione attraverso un´azione sull´ambiente. Il rinnovato processo ambiente e salute prende il via a Milano con il primo dei tre incontri di preparazione alla Quinta Conferenza Ministeriale del 2009 che si svolgerà in Italia. Questo incontro di tre giorni (10-12 marzo), organizzato dall´Oms Europa in collaborazione con il Comitato Europeo Ambiente e Salute, mira a rafforzare l´interazione tra la salute, l´ambiente e gli altri settori per assicurare una salute migliore alla popolazione d´Europa, ponendo un´enfasi speciale sulle giovani generazioni. L´italia, paese ospitante la prossima Conferenza nel 2009, è anche presidente di turno del Comitato. . |
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INCONTRO TRA I GESTORI DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE |
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Bolzano, 11 marzo 2008 - Una settantina di gestori degli impianti di canalizzazione e depurazione delle acque provenienti dall´Alto Adige e dall´Austria hanno partecipato nei giorni scorsi a Bressanone al primo incontro interregionale sugli sviluppi tecnici e legislativi della materia. L´incontro è stato organizzato dall´Ufficio provinciale tutela delle acque e dalla federazione austriaca degli impianti di depurazione acque e smaltimento rifiuti, e si è svolto presso la sede dell´Azienda servizi municipalizzati di Bressanone. Oltre a soffermarsi sulle novità giuridiche legate alla realizzazione e alla gestione degli impianti, i partecipanti hanno potuto seguire una relazione preparata dai tecnici comunali, dell´Asmb e della Comunità comprensoriale, sull´utilizzo del sistema informativo geografico (Gis) nella gestione di un impianto di canalizzazione delle acque. Al termine della manifestazione è stata inoltre organizzata una visita guidata presso le due stazioni di pompaggio di Bressanone. "Abbiamo avuto la possibiltà di confrontarci e approfondire questioni molto importanti - sottolinea Peter Kompatscher dell´Ufficio tutela delle acque - in maniera particolare per quanto riguarda i temi della sicurezza e della tutela della salute". . |
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AMBIENTE: IN EMILIA-ROMAGNA 163 IMPRESE CERTIFICATE EMAS. L´ASSESSORE ZANICHELLI: "SONO DATI CHE CONFERMANO L´IMPEGNO CONDIVISO DALLE ISTITUZIONI E IMPRESE DELLA NOSTRA REGIONE PER UNA QUALITÀ DELLE PRODUZIONI CHE SI CONIUGA CON LA SALVAGUARDIA DELL´AMBIENTE" |
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Bologna, 11 marzo 2008 - L’emilia-romagna è la prima regione per numero di imprese con certificazione Emas, il marchio europeo che sancisce la qualità ambientale di aziende ed enti pubblici. Secondo le ultime rilevazioni di Ervet che aggiornano i dati a dicembre 2007, in Emilia-romagna sono 163 le organizzazioni registrate all’Emas (il 21% del totale italiano), 1. 085 quelle certificate Iso 14001 (il 9% di quelle italiane) e 25 le licenze Ecolabel rilasciate. Risultati che non sorprendono l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli, secondo cui “questi dati confermano la propensione delle nostre imprese alla produzione di qualità e alla salvaguardia dell’ambiente, che ne è il presupposto. Le aziende emiliano-romagnole – prosegue l’assessore - sono sensibili da tempo a questi temi: si tratta di un impegno comune condiviso con le istituzioni locali e con la Regione, che l’ha promosso anche presso il Ministero e il comitato nazionale per l’Ecolabel ed Ecoaudit affinché i vantaggi della certificazione di qualità siano sempre più divulgati e sostenuti concretamente”. Rispetto alle registrazioni Emas l’Emilia-romagna è prima in Italia, seguita dalla Toscana (110 registrazioni) e dalla Lombardia (104 registrazioni). Il comparto più “virtuoso” è quello alimentare con 83 imprese certificate (il 51% del totale). Per quanto riguarda le altre certificazioni ambientali l’Emilia-romagna si posiziona rispettivamente al quarto e al terzo posto per Iso 14001 (dopo Lombardia, Piemonte e Campania) ed Ecolabel (dopo il Trentino Alto Adige e la Toscana). La certificazione Iso 14001 attesta l’impegno nel minimizzare l´impatto ambientale di processi, prodotti e servizi e in regione è assegnata soprattutto ad aziende del comparto metalmeccanico (con 162 certificazioni). Ecolabel è invece "l’etichetta ecologica”: verifica che un prodotto o servizio abbiano un ridotto impatto ambientale durante l´intero ciclo di vita. L’emilia-romagna conta complessivamente 19 imprese con 25 licenze relative a 10 gruppi di prodotti, pari al 14% del totale nazionale, a cui si aggiungono sei strutture di ricettività turistica che hanno ottenuto il marchio Ecolabel. Il numero di prodotti con il maggior numero di licenze Ecolabel a livello regionale sono le coperture dure per pavimenti, con cinque aziende produttrici. /Sm . |
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TRENTINO CLIMA 2008: IN INTERNET ATTI DEL CONVEGNO E VIDEO |
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Trento, 11 marzo 2008 – “Trentino clima 2008”, l’evento dedicati ai cambiamenti climatici organizzato dalla Provincia autonoma di Trento assieme al Museo tridentino di scienze naturali e all’Appa dal 20 al 24 febbraio, ha prodotto una mole notevole di dati e di materiale informativo sul fenomeno di cui tutto il mondo parla. Questo materiale è ora disponibile su internet al sito: http://www. Provincia. Tn. It/trentinoclima2008/. Si potranno trovare (e scaricare), generalmente in forma di slides, gli atti del convegno scientifico, gli atti della conferenza dei gruppi di lavoro della Provincia, aperta da alcune relazioni scientifiche d’eccezione fra cui quella del nobel Filippo Giorgi della Ipcc (la commissione delle Nazioni Unite che ha vinto, appunto, il nobel per la Pace 2007 assieme ad Al Gore), ed inoltre il volume pubblicato dalla Provincia autonoma – una sintesi aggiornata su quanto sta succedendo in Trentino e sulle misure che si prevede di adottare nel prossimo futuro – e il video “La febbre nelle Alpi - Il Trentino di fronte ai cambiamenti climatici”, della durata di circa 20 minuti, che illustra in maniera semplice e chiara il problema. Infine è reperibile anche altro materiale, prodotto nel corso dell’ultimo anno, fra cui un numero speciale della rivista “Il Trentino”, alcune puntate de “La Provincia informa”, vari comunicati stampa. L’intenzione è di alimentare la discussione nel mentre continua a crescere l’attenzione non più solo degli scienziati ma anche del mondo della politica nei confronti del surriscaldamento del pianeta, considerato dalla grandissima maggioranza degli scienziati come un dato certo che rimanda a precise responsabilità dell’uomo in ordine alle emissioni di gas serra nell’atmosfera. . |
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