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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Marzo 2008
EMILIA ROMAGNA - AL VIA I PRIMI BANDI DEL NUOVO PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE (PSR). L´ASSESSORE RABBONI: "DA OGGI LE IMPRESE AGRICOLE E ALIMENTARI HANNO UN´OPPORTUNITÀ IN PIÙ PER INVESTIRE IN INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ"  
 
Bologna – E’ partita ieri, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale del primo bando per le imprese agroindustriali, il nuovo Piano regionale di Sviluppo Rurale (Psr). Nelle prossime settimane, e comunque entro i primi giorni di aprile, le Province dell’Emilia-romagna emaneranno a loro volta, su indicazione della Regione, bandi destinati alle imprese agricole, che potranno beneficiare di contributi finanziari per l’ammodernamento delle strutture produttive, la consulenza e formazione professionale e per incentivare l’insediamento dei giovani agricoltori. Ci saranno inoltre bandi a sostegno delle zone svantaggiate di montagna e collina, per le produzioni biologiche ed integrate e gli interventi di tutela agroambientali. “Da oggi le imprese agricole e alimentari hanno un´opportunità in più per investire in innovazione e competitività. Il Piano regionale di Sviluppo Rurale è il principale strumento che l’Emilia-romagna ha a disposizione per affiancare le imprese agricole e alimentari nella difficile sfida del mercato globale – sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione Tiberio Rabboni – . Anche per questo motivo i bandi privilegeranno le imprese che documenteranno prospettive certe di mercato e solide relazioni di filiera. Il primo bando regionale per l’agroindustria ha una dotazione di circa 30 milioni di euro. I bandi gestiti dalle Province per le aziende agricole avranno invece complessivamente una potenzialità di 150 milioni di euro”. Per informazioni relative al bando regionale e a quelli provinciali occorre rivolgersi direttamente ai relativi uffici, o visitare il sito www. Ermesagricoltura. It . .  
   
   
APPROVATA LA PROPOSTA DI PROGRAMMA 2008 DEI SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE MARCHIGIANO  
 
Su iniziativa dell´assessorato all´Agricoltura, la Giunta regionale ha approvato la proposta di delibera di competenza del Consiglio regionale relativa al programma 2008 dei servizi per lo sviluppo del sistema agroalimentare. Per il 2008 sono attivate le linee di azione dell´assistenza specialistica nel settore allevatoriale, dell´assistenza tecnica al miglioramento genetico degli allevamenti da latte, dell´assistenza agrometereologica e fitosanitaria. Il programma 2008 prevede la prosecuzione dei programmi operativi del biennio precedente ed e` finalizzato a dare continuita` a tutti quei servizi necessari allo sviluppo del sistema agroalimentare regionale, tenuto conto dei cambiamenti socio ´ economici intervenuti. Il programma sottoposto all´esame del Consiglio da parte della Giunta tiene conto delle osservazioni provenienti dal tavolo tecnico degli organismi associativi tenuto lo scorso mese di febbraio. Considera inoltre le modifiche intervenute nella politica agricole comune dell´Unione Europea. Promuovere la modernizzazione delle imprese agricole attraverso la diffusione dei risultati della ricerca e sperimentazione, conservazione dell´ambiente e del territorio, incentivare l´agricoltura multifunzionale, favorire il ricambio generazionale, mantenere gli insediamenti produttivi nelle aree svantaggiate, promuovere qualita` e tipicita` sono gli obiettivi sono gli obiettivi strategici che il programma approvato intende perseguire. La spesa prevista per il 2008 e` di circa 765mila euro. .  
   
   
LA PUGLIA AL "DOLCE VITA" DI LONDRA: IN MOSTRA L´ECCELLENZA DEI NOSTRI PRODOTTI  
 
La Puglia è servita, ai sudditi di Sua Maestà. Come un piatto prelibato: tradizionale e innovativa. Bella, dal Gargano al Salento. Buona, dall’olio d’oliva alla mozzarella. Così, da autentica eccellenza italiana, la nostra regione si presenta per la prima volta a “La Dolce Vita Show”, la più importante manifestazione dedicata alla promozione del “Made in Italy” in Gran Bretagna, in programma dal 13 al 16 marzo al Grand Hall dell’Olympia Exhibition Centre di Londra. Si mostra alla platea britannica sfoderando le sue carte migliori: i saperi, i sapori, i territori. Uno spazio espositivo di 256 mq, 84 mq per lo stand istituzionale. Ambienti nei quali si presentano ai potenziali clienti inglesi le aziende del made in Puglia introdotte grazie ad Unioncamere. Ed è record di partecipanti: 15 tra imprese e consorzi del settore agroalimentare, 2 del turismo, 3 fra pesca, moda e artigianato. Un totale di venti espositori dalla sola Puglia sui cento (ed oltre) provenienti da tutta Italia. È la fiera organizzata dalla Regione Puglia – attraverso l’assessorato allo Sviluppo economico e lo Sprint (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese) – col maggior numero di adesioni: contando le singole imprese si arriva a quota 75. Lo scenario L’attenzione all’evento è tutt’altro che casuale: quello britannico è un mercato ricco, che guarda ai prodotti italiani con un’attenzione sempre maggiore. La Puglia punta ad aprirsi un varco significativo tra un mare di possibilità ancora poco esplorate. L’export della Puglia in Gran Bretagna rappresenta infatti il 2,6% di quello italiano, mentre l’interesse dei consumatori britannici cresce sempre più. Nel 2006 le esportazioni pugliesi hanno sviluppato un valore complessivo di oltre 515 milioni di euro. I dati più recenti dell’Istat mostrano che da gennaio a settembre del 2007 la Gran Bretagna ha acquistato merci dalla Puglia per oltre 317 milioni di euro. Gli obiettivi Gli obiettivi della partecipazione a questa fiera sono stati evidenziati dal Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi Locali per il 2008, finanziato dall’Unione Europea. Si punta a diffondere la conoscenza della Puglia, a promuovere l’immagine della sua economia sia nei settori tradizionali del Made in Italy, sia in quelli innovativi, ad accompagnare gli imprenditori pugliesi aiutandoli a sviluppare contatti diretti con i potenziali clienti e i giornalisti specializzati. Cos’è La Dolce Vita Show La Dolce Vita Show è una manifestazione fieristica multisettoriale (giunta alla sua quarta edizione) nella quale le eccellenze italiane sono mostrate al pubblico come in una vetrina. Ci sono spazi espositivi suddivisi in aree settoriali (enogastronomia, stile, moda e design, viaggi e turismo, immobiliare, marketing territoriale e promozione delle regioni italiane) per creare dei percorsi tematici per i visitatori, ma c’è anche la possibilità di partecipare a numerosi eventi promozionali organizzati nel corso della manifestazione. Le particolarità dello “Spazio Puglia” Lo “Spazio Puglia” è organizzato come un punto di incontro conviviale, nel quale i visitatori non si limiteranno ad assaggiare i prodotti, ma verranno accompagnati in percorsi guidati di degustazione dei vini e dei prodotti agroalimentari di eccellenza. Ecco perché nel corso della manifestazione la Regione Puglia organizzerà i “Laboratori del Gusto” rivolti a buyer e operatori selezionati e degustazioni guidate per vini ed oli durante “L’ora dell’apertivo”. La presenza istituzionale della Regione In fiera la presenza istituzionale della Regione Puglia nel proprio spazio espositivo avrà il compito di comunicare ai visitatori, attraverso immagini e testi, i punti di forza del sistema Puglia, mentre lo Sprint Puglia assicurerà l’assistenza tecnica agli imprenditori pugliesi per gli incontri con gli operatori di settore britannici. “Abbiamo la necessità – sottolinea il Vice Presidente della Regione Puglia Sandro Frisullo – di sviluppare la promozione in un mercato ricco e attento ai prodotti italiani, per di più ben collegato alla Puglia. Questa iniziativa riunisce imprese di vari settori. Per loro abbiamo allestito uno spazio di incontri e degustazioni in collaborazione con l’Ice (l’Istituto nazionale per il Commercio Estero) di Londra con un calendario ricco e la presenza di numerosi buyer del mercato inglese. Così sperimentiamo il format per quelle fiere che incontrano direttamente i consumatori: le cosiddette Show Consumer”. Il Vice Presidente incontrerà gli operatori pugliesi sabato 15 marzo e parteciperà ad una serie di incontri istituzionali proprio per rafforzare i rapporti tra la Puglia e la Gran Bretagna. Davide Pellegrino, dirigente del Settore Sviluppo Economico e coordinatore dell’incontro con la stampa, annuncia il prossimo appuntamento del tipo Show Consumer: “Sarà a Stoccarda – dice –. Anche lì saranno presenti i settori dell’agroalimentare, dell’artigianato, del turismo, dell’abbigliamento per rappresentare ancora una volta l’ ‘Apulia Italian Excellence’ ”. .  
   
   
CAGLIARI: OPERATIVO L´ALBO REGIONALE DELLE FATTORIE DIDATTICHE  
 
 Diventa operativo l´Albo regionale delle fattorie didattiche della Sardegna. In questi giorni i funzionari di Laore, l´Agenzia regionale per l´assistenza tecnica in agricoltura, stanno procedendo con le prime iscrizioni all´elenco, dopo la conclusione dell´intensa fase di formazione e di accertamento nella quale sono stati verificati i requisiti delle aziende agricole e agrituristiche che avevano presentato richiesta e sottoscritto gli impegni contenuti nella Carta della qualità. La Carta è stata approvata dalla Giunta regionale il 5 settembre scorso: definisce i requisiti necessari per l´accreditamento delle fattorie, ritenute luoghi simbolo dell´identità del territorio e strumento privilegiato per l´educazione alimentare nonché espressione della multifunzionalità in agricoltura. Finora nell´Albo regionale sono state registrate le prime 24 fattorie, ma il repertorio viene aggiornato di continuo, a mano a mano che le procedure di accertamento vengono concluse: attualmente sono in fase di adozione gli atti necessari per formalizzare l´iscrizione delle altre imprese risultate idonee ai requisiti contenuti nella Carta della qualità. L´assessore regionale dell´Agricoltura, Francesco Foddis, si dichiara soddisfatto: "Con le prime iscrizioni, l´Albo prende vita e certifica ogni azienda agricola, che così può fregiarsi del marchio di fattoria didattica. Caratteristica questa che dà all´impresa stessa valore aggiunto e un ruolo che è anche e soprattutto sociale ed educativo verso le nuove generazioni. Le fattorie sono il luogo ideale per recuperare il patrimonio di tradizioni rurali e del saper fare delle nostre campagne, legati in modo indissolubile con la nostra Isola. Inoltre, sono strumento efficace per la multifunzionalità in agricoltura: possono cioè trasformarsi in occasione di reddito integrativo per gli imprenditori rurali". Le fattorie sono "didattiche" in quanto votate all´accoglienza e all´educazione di gruppi scolastici e di giovani in un contesto formativo. Le aziende inserite nell´Albo regionale offrono l´opportunità di conoscere l´attività agricola e il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri e il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell´ambiente. La proposta educativa nasce quindi dal rapporto con l´agricoltura, intesa come attività economica, tecnologica e culturale, di allevamento e di produzione di beni e servizi, in equilibrio con i cicli della natura e dell´ambiente. Le domande di iscrizione all´Albo regionale devono pervenire all´agenzia Laore entro il 31 dicembre di ogni anno, utilizzando il modello di domanda reperibile negli uffici dell´Agenzia stessa. .  
   
   
CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. S.P.A.: BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2007. AL 31/12/2007 REGISTRATI RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A 99,7 MLN DI EURO (+3,2%)  
 
Centrale del Latte di Torino - società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, attiva nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi - chiude i risultati al 31 dicembre 2007 con ricavi netti consolidati pari a 99,7 milioni di Euro, in crescita del 3,2% rispetto ai ricavi registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente (96,5 milioni di Euro). Il margine operativo lordo (Ebitda) al 31/12/2007 risulta pari a 8,8 milioni di Euro rispetto ai 10,3 milioni di Euro al 31/12/2006, mentre il margine operativo netto (Ebit) passa dai 5,9 milioni di Euro realizzati al 31/12/2006 ai 4,5 milioni di Euro del 31/12/2007. L’utile netto al 31/12/2007 risulta pari a 751 mila Euro rispetto ai 2,3 milioni di Euro conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. I risultati dell’esercizio 2007 sono stati influenzati dal forte incremento del costo del latte (pari mediamente al +21% rispetto ai prezzi 2006), solo parzialmente trasferito sui prezzi di vendita dei prodotti. Tuttavia il Gruppo è riuscito a mantenere il proprio fatturato a dimostrazione della fedeltà dei propri consumatori e dell’apprezzamento della qualità e sicurezza che da sempre contraddistinguono la propria gamma di prodotti. Hanno inoltre pesato sui risultati economici del Gruppo i costi derivanti dalla fase di start-up della controllata Salads & Fruits - azienda attiva nella produzione e commercializzazione di insalate e frutta pronte per il consumo - e gli accantonamenti, pari a 240 mila Euro, effettuati dalla controllata Centrale del Latte di Vicenza a copertura di costi derivanti dal trasferimento nel nuovo stabilimento e dalla ulteriore sistemazione della viabilità di accesso dello stesso. Ha infine pesato sul conto economico del Gruppo il pagamento straordinario - conseguente alla decisione della Commissione Europea che ha considerato aiuto di stato la moratoria fiscale concessa per gli anni dal 1996 al 1999 alle società municipalizzate trasformate in S. P. A. - di 1 milione di Euro effettuato dalla Centrale del Latte di Vicenza, allora di proprietà del Comune, per aver beneficiato della moratoria fiscale negli esercizi dal 1996 al 1999. Per ciò che riguarda gli investimenti, nel corso dell’esercizio 2007 il Gruppo ha quasi ultimato il nuovo stabilimento della Centrale del Latte di Vicenza (28,1 milioni di Euro), ha realizzato nello stabilimento di Torino nuove ed innovative linee produttive per il latte fresco e il latte a lunga conservazione (4,4 milioni di Euro) nello stabilimento di Torino, e ha avviato il moderno stabilimento produttivo di Salads & Fruits attiva nel settore delle insalate pronte di Iv gamma e della frutta fresca per un investimento pari a 5 milioni di Euro. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, l’indebitamento netto del Gruppo al 31 dicembre 2007 è negativo per 16,4 milioni di Euro rispetto ai -12,7 milioni di Euro del 30 settembre 2007 e ai -6 milioni di Euro del 31 dicembre 2006. L’evoluzione della posizione finanziaria risulta strettamente correlata all’attività di costruzione del nuovo stabilimento di Vicenza. Per quanto riguarda la capogruppo Centrale del Latte di Torino, la società, al 31 dicembre 2007, ha registrato ricavi netti pari a 60,1 milioni di Euro, rispetto ai 57,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2006, con un incremento del 3,8%. Il margine operativo lordo (Ebitda) risulta pari a 7,3 milioni di Euro rispetto agli 8 milioni di Euro realizzati al 31/12/2006; il risultato operativo (Ebit) passa dai 6,4 milioni di Euro del 31/12/2006 a 5,5 milioni di Euro al 31/12/2007; mentre l’utile netto passa dai 2,7 milioni di Euro al 31/12/2006 ai 2,5 milioni di Euro al 31/12/2007. Alla luce dei risultati ottenuti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre alla prossima Assemblea degli azionisti, che si terrà a Torino il prossimo 24 Aprile, la distribuzione di un dividendo (invariato rispetto a quello distribuito nel 2007) pari a 0,05 Euro per azione in pagamento dal 8 maggio 2008 con stacco della cedola il 5 maggio 2008. Inoltre, all’Assemblea degli azionisti, verrà proposto di deliberare l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ai sensi dell’art. 2357 del Codice Civile per un massimo di un milione di azioni ordinarie (10% del capitale sociale) per un valore nominale di 2,06 milioni di Euro ad un prezzo unitario minimo di 1 Euro e un prezzo massimo non superiore del 10% rispetto alla media dei prezzi di riferimento dei tre giorni di borsa aperta precedenti l’operazione e in ogni caso non superiore a 5,2 Euro. Le motivazioni di questa decisone risiedono nell’opportunità di procedere ad eventuali operazioni tendenti alla stabilizzazione del prezzo di mercato delle azioni Centrale del Latte di Torino, nella fiducia che il Consiglio di Amministrazione ripone nelle prospettive di crescita della società e nella capienza della riserva straordinaria disponibile pari ad oggi - senza considerare l’ulteriore accantonamento in sede di destinazione dell’utile 2007 - a circa 8,2 milioni di Euro. Sempre all’Assemblea degli azionisti, che si riunirà il 24 Aprile, venuto a scadenza il mandato triennale, verrà proposta la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Vittorio Vaudagnotti dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. .  
   
   
I GIOVANI STUDENTI DELLE SCUOLE SONO I MIGLIORI ALLEATI PER DIFFONDERE LA SICUREZZA ALIMENTARE ”  
 
“I giovani studenti delle nostre scuole sono i migliori alleati per diffondere la cultura della sicurezza alimentare nelle famiglie. ” Lo ha dichiarato l’ 11 marzo Elena Donazzan, assessore alla Tutela del consumatore e alla Sicurezza alimentare della Regione Veneto, nel corso della conferenza stampa di apertura dell’iniziativa “Cultura del Cibo” inserita nell´ambito del progetto della Coldiretti Veneto “Educazione alla Campagna Amica” denominata per il 2008 “Gusto per gusto”. “La battaglia che sto facendo - ha proseguito Donazzan - come assessore alla Sicurezza alimentare per promuovere un corretto stile alimentare, vede i prodotti della nostra terra, che sono controllati e certificati, protagonisti della salute dei cittadini veneti e al tempo stesso strumento utile per incidere sul delicato tema del costo della vita delle famiglie. ” “Mercoledì scorso - ha aggiunto l’assessore - abbiamo chiuso un accordo molto importante tra gli agricoltori, i commercianti e le associazioni dei consumatori per definire almeno per alcuni prodotti un giusto prezzo. L’obbiettivo principale è informare i cittadini che, consumando prodotti nella loro stagionalità e preferendo quelli più vicini al luogo del consumo, si può risparmiare. ” Donazzan ha poi concluso ricordando come “i nostri ragazzi sono certamente un elemento di persuasione nei confronti dei loro genitori per mutare lo stile comportamentale nella vita quotidiana e quindi sono un forte alleato per questo patto a tutela dei consumatori e dei prodotti veneti. ” Durante la conferenza stampa è stata presentata l´iniziativa cultura del cibo che si svolgerà tra marzo e aprile con una trentina di appuntamenti tra le scuole della provincia veneziana che hanno aderito al progetto di Coldiretti. L’iniziativa consiste in una lezione di circa un’ora nella quale Coldiretti Venezia, attraverso Gianpiero Rorato, giornalista e esperto di enogastronomia, farà ai ragazzi una panoramica sui prodotti del nostro territorio nonché i piatti tipici a essi abbinati. I ragazzi avranno anche il piacere di vedere i prodotti freschi in quanto ad ogni appuntamento sarà presente un´imprenditrice agricola della provincia di Venezia che porterà un cesto di prodotti stagionali. .  
   
   
MORTADELLA BOLOGNA AUMENTA LA PRODUZIONE NEL 2007: + 1,1% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE OTTIMA LA PERFORMANCE DEL PRE-AFFETTATO: +20%  
 
 Dal Consorzio di tutela della Mortadella Bologna Igp (Indicazione Geografica Protetta), arrivano i numeri del 2007. Tutti con segno positivo. Rispetto al 2006 la produzione ha segnato un + 1,1% con 38. 000 tonnellate di Mortadella Bologna per un valore di circa 190 milioni di euro. Le vendite sono aumentate del 2% per un corrispettivo di circa 33. 500 tonnellate per un valore al consumo di 300 milioni di euro. Questo aumento nelle vendite è stato trainato soprattutto dall’affettato (+20% rispetto al 2006). Sono state vendute oltre 26 milioni di confezioni, corrispondenti a più di 3. 300 tonnellate di Mortadella Bologna. E’ soddisfatto dei risultati il Presidente del Consorzio Mortadella Bologna, Francesco Veroni, che afferma “I nostri risultati sono merito di una politica che mette al primo posto la garanzia di qualità del prodotto e il rispetto verso il consumatore. Che si traduce anche nel contenimento dei prezzi. Possiamo tranquillamente affermare infatti che negli ultimi dieci anni, l’incremento del prezzo medio della Mortadella è sempre stato più basso dell’inflazione. E questo sicuramente ci premia nei risultati. ” Anche le esportazioni beneficiano di questo trend positivo e dovrebbero superare le 6. 000 tonnellate, ovvero oltre il 15% della Mortadella Bologna è venduto oltre confine. Di questa percentuale il 70% va in Europa, e il 30% fuori dalla Ue (principalmente in Croazia, Svizzera, Stati Uniti e Giappone). L’unione Europea rimane il principale mercato di sbocco per il prodotto. Germania, Francia e Spagna si confermano i maggiori importatori del salume anche nel 2007. La crescita delle esportazioni in Giappone richiamano l’attenzione verso l’Oriente, dove sarà sempre più necessario promuovere la conoscenza e favorire i consumi di questo salume tutelato. La mortadella Bologna è molto legata alla tradizione ma 40 anni fa la ricetta era diversa. Grazie ai progressi della genetica sui maiali è stato alleggerito il contenuto in grassi, ed cambiata la loro composizione costituita ora soprattutto dagli insaturi: 100 grammi di mortadella Igp hanno 300 calorie e una quantità di colesterolo simile a quella del branzino o spigola di allevamento. .  
   
   
“RISO” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Il fatturato delle aziende di trasformazione del riso ha nel 2007 raggiunto i 745 milioni di euro, registrando una crescita del 3,5% rispetto al 2006. A sostenere l’attività sono state soprattutto le vendite all’estero, che dopo la flessione registrata nel 2006, hanno ripreso a crescere attestandosi a 340 milioni di euro (+4,1%). Le importazioni, pari a 46 milioni di euro (-1,9%), rivestono scarsa rilevanza nel bilancio settoriale perchè la presenza sul territorio nazionale di un abbondante mercato di approvvigionamento non rende necessario il ricorso ai mercati esteri. Nel breve-medio periodo è prevedibile una sostanziale stabilità della produzione nazionale di risone (+2-3%). Dati di sintesi, 2007
Valore della produzione (Mn. Euro) 745
Variazione media annua della produzione 2007-2005 (%) 2,1
Export/produzione % (a) 45,6
Import/consumo % (a) 10,2
Valore del mercato (Mn. Euro) 451
Variazione media annua del mercato 2007-2005(%) 4,7
Previsioni di sviluppo della produzione(b):
· 2008/2007 2
· medio periodo lieve crescita
a) - in valore b) - in volume .
 
   
   
MOLISE – SUCCESSO ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE DI RIMINI  
 
Bilancio positivo per le aziende molisane che hanno presentato nello stand dell’Unioncamere Molise le loro produzioni di qualità, “sfidando" le oltre 1. 500 aziende partecipanti alla 38^ edizione del Mia di Rimini, una delle più importanti manifestazioni fieristiche del food&beverage che ha chiuso i battenti lo scorso 26 febbraio. Il sistema camerale molisano ha ospitato nella propria area espositiva otto aziende del settore agroalimentare, che hanno avuto la possibilità di proporre produzioni di qualità e rivelatesi estremamente competitive sul mercato. Olio, sott’oli, conserve, formaggi e latticini, dolci, pasta, bibite e acqua minerale, tartufo, basi surgelate per pizze: questi i prodotti molisani che hanno attirato l’attenzione dei numerosi buyers, importatori, distributori ed operatori della ristorazione presenti in fiera, con i quali sono state avviate interessanti trattative commerciali. I visitatori professionali recatisi al Mia 2008 e alle altre fiere svoltesi in contemporanea presso lo stesso quartiere fieristico (Mse, Pianete Birra e Oro Giallo) sono stati 88. 087 (furono 87. 943 all´edizione 2007), dei quali 2. 918 (+4%) esteri. E proprio gli operatori esteri hanno mostrato notevole interesse verso le produzioni molisane. Ciò è testimoniato dai numerosi contatti fatti registrare dalle imprese molisane ospitate dall’Unioncamere Molise, soprattutto con operatori provenienti da Russia, Svezia, Romania e Canada. Non sono mancate neanche le note di colore. Lo stand dell’Unioncamere Molise è stato visitato, infatti, oltre che dagli operatori di settore, anche da personaggi noti del mondo televisivo, fra i quali il conduttore televisivo della Rai, Luca Sardella, che ha visitato le postazioni di tutte le aziende molisane presenti in fiera, scambiando considerazioni con i titolari delle stesse e mostrando un forte apprezzamento verso i prodotti della tradizione agroalimentare molisana, che spesso hanno ricevuto premi anche iridati in occasione di concorsi nazionali ed internazionali, come, ad esempio, i nostri formaggi. “Ci riteniamo soddisfatti di questo ennesimo successo che abbiamo registrato in occasione del Mia di Rimini – ha affermato il Presidente di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura. Un successo che premia e giustifica ancora una volta gli sforzi organizzativi del nostro ente a favore delle produzioni molisane di qualità, che riescono a farsi apprezzare in tutto il mondo, contribuendo a migliorare e valorizzare anche l’immagine complessiva del nostro territorio”. .  
   
   
PERUGIA: CONTRIBUTI PER RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI, RIAPERTI I TERMINI PER LE DOMANDE  
 
La Giunta regionale dell’Umbria ha riaperto i termini per accedere ai contributi del Piano regionale per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. Nella proposta di ripartizione delle risorse comunitarie tra le Regioni e le Province autonome, il Ministero delle politiche agricole ha, infatti, assegnato alla Regione Umbria circa 2 milioni e 200mila euro per la campagna 2007/2008. Una somma che risulta superiore all’importo complessivo del contributo ammissibile relativo alla graduatoria già approvata dalla Regione nel dicembre scorso, pari a circa 1 milione e 700mila euro. Con l’obiettivo di “consentire il pieno utilizzo delle risorse finanziarie disponibili”, dopo aver consultato i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative, la Giunta regionale ha stabilito che le imprese agricole avranno tempo fino al 13 marzo prossimo per la richiesta di contributi per ristrutturare e riconvertire i vigneti. È previsto che le domande che risulteranno ammissibili potranno essere finanziate secondo l’ordine di graduatoria con le risorse che verranno assegnate all’Umbria per la campagna 2007/2008 a seguito del provvedimento ministeriale di ripartizione delle risorse, successivamente all’esaurimento della graduatoria delle domande già dichiarate ammissibili. Documento e moduli sono disponibili anche sul sito internet della Regione Umbria, all’indirizzo www. Regione. Umbria. It, alla voce “Bandi”. .  
   
   
FVG: CERTIFICAZIONE FILIERA SUINICOLA  
 
Udine - La Regione Fvg ha sottoscritto una convenzione con l´Ineq, Istituto Nord Est Qualità di San Daniele del Friuli, per lo sviluppo dell´attività di controllo della conformità delle cosce e delle carcasse ottenute dai suini nati o provenienti dal Friuli Venezia Giulia. In particolare, l´atto, sottoscritto dalla direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, consentirà di assicurare la rintracciabilità, rispetto alla provenienza delle parti di animali suini destinate alla produzione del Prosciutto di San Daniele Dop, del Prosciutto Igp di Sauris, e alle analoghe produzioni del Veneto e della Toscana. Tali sono infatti i distretti produttivi pressi i quali sarà ammessa l´utilizzazione delle carni da animali allevati nella nostra regione a partire dall´1 luglio del 2008. Gli allevamenti del settore suinicolo del Friuli Venezia Giulia sono centocinquanta. In queste aziende nascono ogni anno circa 500 mila suini, cioè una quota compresa tra il quattro e il cinque per cento della produzione italiana di suino pesante destinata alle esigenze dei prosciuttifici italiani. L´ineq, che è l´organo ufficiale di controllo del Prosciutto di San Daniele e di altri diciassette prodotti a Dop o Igp della filiera italiana di settore, si appresta ora ad avviare una capillare azione di verifica presso i macelli italiani utilizzatori delle parti organiche di suini friulani, al fine di garantire la provenienza degli animali, e di certificarne così la rintracciabilità. Con la stessa convenzione siglata con l´Ineq, la Regione ha attivato l´Università di Udine, l´Associazione regionale allevatori, e il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, per uno studio pluriennale destinato a qualificare gli obiettivi selettivi di un tipo genetico di suino, per l´omogeneizzazione e il miglioramento della base zootecnica del Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
CITTA’DELL’OLIO, FIRMATO A PERUGIA PROTOCOLLO D’INTESA  
 
Costituire un tavolo permanente di consultazione da convocare almeno due volte all’anno, verificare progetti e programmi per la valorizzazione dell’olio extravergine prodotto in Umbria, favorire la concertazione tra le istituzioni, l’università, gli istituti di ricerca e le associazioni culturali che rappresentano un patrimonio dell’Umbria olearia: sono i punti fondamentali del Protocollo d’intesa firmato il 6 marzo a Perugia tra il Coordinamento regionale delle Città dell’Olio dell’Umbria, la Strada regionale dell’Olio extravergine di Oliva “Dop” Umbria e il Consorzio di Tutela della “Dop” Umbria. Il documento – ha specificato il coordinatore regionale delle Città dell’Olio, Paolo Morbidoni – è un strumento per mettere a sistema una serie di soggetti pubblici e privati coinvolti nella promozione dell’olio d’oliva, valorizzando le specificità di ognuno nell’interesse della promozione delle produzioni regionali. L’associazione nazionale Città dell’Olio è stata fondata nel 1994 e ne fanno parte 350 soggetti fra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane, in Umbria i soci sono 32. In questi anni l’Associazione ha definito il proprio ruolo di tutela, di promozione e valorizzazione sia dell’ambiente e della cultura dell’olivo, che della qualità, dell’immagine e del piacere dell’olio. Alla firma del Protocollo erano presenti anche il presidente della Strada dell’olio Dop, Giuliano Nalli, il presidente del Consorzio di Tutela della Dop Umbria, Titto Bittoni. .  
   
   
IL 7 MARZO A SAN GIULIANO DI PUGLIA, PRESENTATI I PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO QUALITÀ GENUINITÀ E TIPICITÀ; DELL’ OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA, REALIZZATO DAL CENTRO DI RICERCA APPLICATA DEL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DEL MOLISE.  
 
"Il progetto che presentiamo oggi rappresenta l´ennesima testimonianza del lavoro fatto in questi anni, teso a concretizzare una ricostruzione materiale di S. Giuliano di Puglia e di tutti i paesi del cratere sismico e a consentire parallelamente una rinascita economico-sociale del territorio e della popolazione che vi risiede. Siamo, quindi, orgogliosi di poter constatare che la ricostruzione materiale è a buon punto e che sono partiti progetti economici, produttivi e di ricerca scientifica applicata che contribuiranno, in maniera determinante e sostanziale, alla creazione di quelle condizioni necessarie e indispensabili per far sì che la popolazione non solo resti nelle proprie comunità, ma che in esse vi possa trovare un lavoro adeguato alle proprie aspettative professionali e di vita. Il tutto, consentendo di creare nuove famiglie e guardare al futuro con ottimismo. " Lo ha detto Il Presidente della Regione Michele Iorio, intervenendo in mattinata a San Giuliano di Puglia, alla presentazione dei primi risultati del Progetto "Qualità, genuinità e tipicità dell´olio extravergine di oliva", realizzato dal Centro di Ricerca Applicata del Parco Scientifico e Tecnologico del Molise. Il Progetto, presentato dal Comune di S. Giuliano di Puglia, e realizzato da Moliseinnovazione s. C. P. A. , è stato finanziato dalla Regione Molise con risorse dell´ex art. 15 . "In quest´area, – ha continuato Iorio - e in questa comunità in particolare, dovremo immaginare e quindi realizzare nuovi programmi, tesi a porre in essere iniziative virtuose nel campo della ricerca, dell´innovazione e della formazione che, facendo perno sulle peculiarità naturali e produttive del territorio, possano avere delle unicità e quindi un forte interesse del mercato scientifico, culturale ed economico nazionale ed europeo. Saggezza di governo impone che le scelte della rinascita di un´area non possono non tenere conto delle sue tipicità e delle sue problematiche. Queste scelte, dunque, non possono prevedere iniziative pseudo-industriali non collegate a logiche economiche nazionali o europee e che poi nel tempo, pagando il prezzo di un non appropriato collegamento alle reti commerciali e di smercio, diventino sterili cattedrali nel deserto. Come governo regionale, di concerto con le amministrazioni comunali locali abbiamo voluto tracciare un percorso futuro, basato su reali domande ed offerte di prodotti e di lavoro, che diano a questi centri prospettive di crescita socio-economica duratura nel tempo. Possiamo dire, quindi, per il lavoro svolto e per quello programmato, che la classe dirigente di questa regione (comprendendo il Governo regionale, le Autonomie locali, l´Università e le Autonomie funzionali ) ha saputo svolgere il proprio compito per dare al Molise prospettive interessanti". Era presente all´incontro anche l´Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano. .  
   
   
PUGLIA – AZIENDE E CONSORZI PUGLIESI A TOKIO PER FOODEX JAPAN  
 
Iniziata ieri a Tokio il “Foodex Japan International Food and Beverage Exhibition”. Al Nippon Convention Center – Makuhari Messe, fino al 14 marzo 2008, saranno presenti 16 aziende e consorzi pugliesi. Olio extra vergine di oliva, Dop, Bio e convenzionale, pasta, taralli, corn flakes, conserve vegetali, vincotto, condimenti, sughi pronti, marmellate, vincotto, pasticceria da forno, prodotti caseari, da forno, caffè e cioccolatini le tipicità pugliesi in mostra. La partecipazione avviene con il supporto organizzativo e finanziario dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio di Puglia, in partnership con l’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. “L’evento può rappresentare – dice Luigi Farace, presidente di Unioncamere Puglia - una importante occasione di sviluppo e consolidamento di relazioni commerciali con il mercato asiatico nel settore alimentare e delle bevande, ma anche di approfondimento de visu delle realtà industriali eccellenti giapponesi”. Ammonta ad oltre 26 milioni di euro l’export di prodotti alimentari (agricoli e trasformati) della Puglia in Giappone nel 2007. Sono stati 22 milioni nel 2006. Le aziende partecipanti al Foodex con Unioncamere Puglia: Sottolestelle srl; Oleificio Coop. Vo Goccia di Sole Molfetta Srl; Comex (Consorzio Mediterraneo Export Alimentari); Agricola Disanti; Parente Angelo; Da. Vi. Ol. Sas; Linea Agricola srl; Consorzio Il Tavoliere; Oro Verde Sas; Consorzio Capoleuca Soc. Cons. A r. L. ; Basile Antica Pasticceria; Pr. Im. Ol. Jo S. C. A r. L. ; Vincotto – Calogiuri; Consorzio The Best from Apulia; Consorzio di Filiera "Fattorie di Puglia"; Abo Italia - Consorzio per l´Export; Regione Puglia - Assessorato alle Risorse Agroalimentari. .  
   
   
PRESENTAZIONE CONSORZIO TOSCANA ORTOFLOROVIVAISTICO  
 
Il 10 Marzo 2008 presso la Camera di Commercio di Viareggio si è tenuta la conferenza di presentazione del Consorzio Toscana Ortoflorovivaistico. La partecipazione è stata esaltante con la presenza di imprenditori dei poli produttivi di Pistoia, Lucca, Pisa e della Versilia tutta. Sono intervenuti: il Presidente della Camera di Commercio di Lucca Guerrieri, il Vice Sindaco di Viareggio Parenti, il Dirigente della Regione Toscana Pagni, il Presidente del Distretto Ortoflorovivaistico Rugani, il Direttore della Coldiretti della Provincia di Lucca Betti, il Presidente della Cia della Provincia di Lucca Focacci, il Direttore della Confagricoltura della Provincia di Lucca Dati. Il Presidente del Consorzio Marco Carmazzi, dopo un breve saluto e di ringraziamento alla Camera di Commercio per la fattiva collaborazione e sensibilità verso la promozione di questo settore, ha illustrato i vari passaggi, dalla costituzione ai programmi. Le nostre aziende, si trovano oggi, a operare in un mercato difficile, mutevole e concorrenziale. Imprese fino a poco tempo fa sconosciute, provenienti, da altri paesi, sono ormai delle realtà con le quali dobbiamo confrontarci tutti i giorni, nonostante l’enorme divario su tasse, norme sulla sicurezza del lavoro e sulla qualità dei prodotti cui in Italia siamo soggetti. La sola via percorribile è immettere un forte coefficiente di valore aggiunto mediante la trasformazione delle materie prime agricole in prodotti di qualità. Abbinata a una commercializzazione efficace, questa impostazione dimostra la sua efficacia e idoneità con risultati incontestabili. In taluni casi è sufficiente garantire una maggiore professionalità a un processo commerciale strutturato perché a ogni singolo prodotto si associ un valore aggiunto significativo. Sul piano economico, possiamo dimostrare l’importanza del nostro settore che riesce a generare redditi più che adeguati per un numero rilevante di nuclei familiari agricoli, anche se la remunerazione netta dell’ora lavoro varia fortemente in funzione del tipo di prodotto, del volume di produzione ( economia di scala) e della situazione commerciale locale. La concorrenza, infine, visibile e concreta sui mercati locali, si va progressivamente estendendo anche al livello in cui operano i distributori e i grossisti. Essi, infatti, ricevono una molteplicità di offerte e da ciò traggono il massimo vantaggio, imponendo a poco a poco le loro condizioni e facendo abbassare i prezzi. Con questa convinzione 15 aziende Toscane tra le più rappresentative della filiera Ortoflorovivaistica l’ 11 dicembre 2007 , si sono riunite nel consorzio “ Toscana Produce – Consorzio Toscano per la promozione e lo sviluppo della filiera ortoflorovivaistica ”, riunendo al proprio interno un’ equipe imprenditoriale dotata di elevata professionalità ed esperienza. Alcuni numeri: totale dipendenti: circa 2000 e una produzione di circa 30 milioni di pezzi fiori e 10 milioni di vasetteria primaria. Lo scopo principale del consorzio è la promozione, con l’obiettivo di sviluppare una strategia completa (tecnico-commerciale) che riguardi l’intera catena economica della Regione Toscana. Come riportato sul protocollo d’intesa prima e sullo Statuto poi, il consorzio si prefigge i seguenti scopi: Pubblicizzare il comparto floricolo e di conseguenza tutta la filiera: partecipazione e gestione degli stand a fiere di settore in Italia ed all’estero, porte aperte, pubblicità indiretta, partecipazione a manifestazioni non di settore, promozione intersettoriale, work shop, missioni economiche in Italia ed all’estero, costituzione del consorzio anche export, assistenza tecnico professionale e ogni altra attività utile allo crescita e sviluppo dei consorziati. I soci fondatori vorrebbero muoversi rispettando soprattutto due criteri: 1) un grande rigore professionale in tutti i campi e 2) un congruo investimento nella voce essenziale costituita dal marketing. Sul piano umano il consorzio si aspetta: maggior fiducia dei soggetti economici, che gestiranno il proprio destino in prima persona; il carattere di continuità che sarà conferito all’intera filiera; l’insediamento di giovani agricoltori e di nuove aziende della filiera ortoflorovivaistica che saranno rassicurati dalla presenza e dall’efficienza della struttura collettiva creata. Lavorare quindi nell’ ottica di una impostazione settoriale, con un’ azione simultanea e coordinata a tutti i livelli della catena, in modo da poter veramente dominare l’ avvenire di una produzione. Con queste intenzioni i Soci fondatori del costituente consorzio chiamano a raccolta tutti i colleghi e le imprese della filiera perché partecipino a questo cammino verso la crescita economica dell’Ortoflorovivaismo. I Soci fondatori sono: Altopascio Blumen A. A. Di Paganelli & Pagni, Az. Agr. Abr sas di Bertacca Guido &C. , Az. Agr. La Sassaia S. S. Di Genovali Cristiano & Luca, Az. Agr. Pardini Siro, Coflor@toscana Soc. Cooperativa Consortile, Floratoscana Società Agricola Cooperativa, Flor-export Società Coop. Agricola Floricoltori e ortofrutticoltori Riviera Alto-tirreno, Floricoltura Biagiotti s. A. S. Di G. & F. Biagiotti, Floricoltura Giannecchini s. A. Di L. & M. Giannecchini, Floricoltura Vecoli di Vecoli Tiziano, L’ortofloroversiliese di Volpe Genny Maria, Maffucci Luca, Ortoflorovivaismo Malfatti & Mallegni s. S. , Potgronditalia srl, Versil Green di Giannini Elena. .  
   
   
FORMAGGIO ASIAGO DOP IN TELEVISIONE DAL 1990 AD OGGI: LA COLLEZIONE DI SPOT TRA LE NOVITÀ DEL SITO INTERNET LAVORI IN CORSO AL SITO DEL CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO: RINNOVATA LA SEZIONE “COME RICONOSCERLO” ED AGGIUNTA QUELLA “PUBBLICITÀ”, CON TUTTI GLI AUDIOVISIVI REALIZZATI  
 
Il formaggio Asiago in Tv, dal 1990 ad oggi. Basta un clic per fare un “tuffo” nella storia audiovisiva del più celebre prodotto caseario veneto-trentino, il formaggio Dop di cui l’Altopiano va orgoglioso: da oggi il sito www. Asiagocheese. It è aggiornato con una nuova sezione “Pubblicità”, contenente i video realizzati per promuovere il prodotto, in Italia e negli Stati Uniti, assieme a quelli istituzionali per farne conoscere la storia e la produzione, ancora oggi fatta seguendo la tradizione alpina. Sempre attraverso il sito Internet del Consorzio per la Tutela del Formaggio Asiago, da adesso non sarà più possibile confondersi: è stata ampliata e rinnovata anche la sezione online “Come Riconoscerlo”, con foto e testi sulle marchiature specifiche che attestano le peculiarità di ogni singola forma di Asiago Dop. Alle sezioni rinnovate si accede attraverso il link “Il Consorzio”. Dal menù a tendina “Pubblicità”, si raggiungono tre ulteriori sottosezioni: “Spot e telepromozioni”, “Educational” e “Filmati istituzionali”. La collezione degli spot inizia con la prima pubblicità dell’Asiago: «Asiago, come te non c’è nessuno». Era l’ormai lontano 1990 quando il prodotto tutelato dal Consorzio faceva il suo ingresso nel piccolo schermo: il protagonista del filmato, scalata una montagna, con un gioioso grido liberatorio poteva finalmente comunicare al mondo intero l’unicità del suo formaggio. Era solo il primo tassello di un lungo cammino, arrivato allo scorso Natale: seguono infatti lo spot del 1992, il celeberrimo “I camionisti”, quello del 1994, “E’ Asiago”, per poi fare un salto di sei anni, al 2000, con il filmato promozionale “Lo Chef”. Seguono nel 2003 lo spot in cui una folla invade un negozio di alimentari al grido di “Voglio l’Asiago” ed infine l’ultima pubblicità, realizzata nel 2007, “La malga del gusto”. E’ presente inoltre la telepromozione di Antonella Clerici trasmessa alla “Prova del Cuoco” nel gennaio 2007. E’ stato infine pubblicato, alla voce “Educational”, anche il filmato in inglese dedicato agli “addetti ai lavori”: il video promozionale diffuso negli Stati Uniti presso i rivenditori di formaggi, con protagonista il popolare enogastronomo italo-americano Lou Di Palo, patron dello storico negozio di alimentari italiani “Di Palo’s”, a New York: ripreso nel suo “regno”, spiega ai “casolini a stelle e strisce” (il termine, nel dialetto veneto, indica i rivenditori di formaggio) le virtù dell’Asiago Dop. Non manca la sezione dedicata a chi vuole conoscere realmente tutto quel che c’è dietro una forma di Asiago Dop: in “Filmati istituzionali”, è presente il cortometraggio “Il Signor Formaggio”, girato nell’Altopiano di Asiago, che illustra le origini, la storia, i processi produttivi ed ogni passaggio della catena produttiva che portano il latte vaccino raccolto nelle malghe e nelle stalle della montagna vicentina a diventare lo squisito prodotto lattiero-caseario che tutti conosciamo. Il sito www. Asiagocheese. It è stato rinnovato anche nella sezione “Come riconoscerlo”, accessibile dal menù a tendina “Asiago Dop”. Da oggi non possono esservi più dubbi su cosa è Asiago Dop e cosa non lo è: grazie anche a un servizio completo di nuove e dettagliate foto, viene illustrato e spiegato cosa si intende per marchiatura all’origine (con la serie di scritte impresse sullo scalzo, che attestano l’autenticità), per numero di matricola (che identifica il caseificio produttore), per “Bollo di caseina” (un numero univoco, progressivo, che permette di risalire alla data di produzione, ai dati della lavorazione e ai nominativi degli allevatori produttori di latte), e le marchiature a fuoco che identificano quelle forme “speciali”, che si fregiano del titolo di “Prodotto della montagna”. .  
   
   
CIBO D’ARTE/ARTE DEL CIBO LANCIA SQUISITO! 2008  
 
Sono 16 le installazioni artistico alimentari, create dal Gastronauta per la mostra Cibo D’arte/arte Del Cibo, allestita dal 13 al 25 marzo alla Rotonda di Via Besana di Milano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del comune del capoluogo lombardo e di Expo Milano 2015. Protagonisti delle opere sono i cibi del Buonpaese, raccontati attraverso tutto ciò che avvicina la produzione di un alimento ad un vero e proprio percorso di creazione artistica. “Il cibo può diventare anche forma d’ arte – spiega il Gastronauta - quando l’artigiano plasma e modella con una gestualità innata, frutto di sapienza inconsapevole e di rara manualità, la materia prima: latte, carne, grasso, farina, cacao. “ E giovedì 13 marzo (Rotonda via Besana, Via Besana 12, alle ore 12. 00): conferenza stampa di presentazione della mostra e di Squisito! 2008, in programma a San Patrignano dal 30 maggio al 2 giugno. All’incontro stampa parteciperà, insieme all’autore della mostra e ad Andrea Muccioli, responsabile di San Patrignano, Sandro Calvani direttore di Unicri, (ufficio Onu contro il crimine) e precedentemente responsabile dei progetti di coltura alternative alla coca in Sudamerica. Calvani presenterà i risultati ottenuti negli ultimi 12 mesi dall’Onu nel sostenere i contadini che vogliono sottrarsi al ricatto di narcotrafficanti e “signori della guerra” e confermerà alla manifestazione il patrocinio delle Nazioni Unite. Nel programma della manifestazione moltissimi avvenimenti. Ais e Bibenda hanno preparato alcune novità per i “Vigneti in Bottiglia”, l’area dedicata ai grandi vini. I Jre, capitanati da chef Marco Bistarelli, lasciano la formula del concorso per realizzare un grande pranzo di gala insieme ai ragazzi di Sanpa. Dietro ai dolci e l’alta pasticceria di Identità Squisite, ci sarà come sempre Paolo Marchi, di scena con Luigi Cremona e Luciano Pignataro anche a Blog café, ovvero il meglio di quanto c’è in rete sull’enogastronomia. Sarà invece Paolo Massobrio a proporre nella sezione Experimenta alcuni curiosi e interessanti percorsi di conoscenza e di gusto tra cibi e alimenti. Grazie alla rivista Apicius presenteranno al pubblico di Squisito! la loro cucina Ainhoa Lavado del ristorante Basco Irun e Carmelo Colagreco del Mirazur di Mentone, .  
   
   
LA CELEBRAZIONE DEI 30 ANNI DEL TOUR GASTRONOMICO DELLE VALLI BORBERA E SPINTI, UN INCONTRO FRA AMMINISTRATORI, IMPRENDITORI, GASTRONOMI E SPORTIVI PER UN PROGETTO COMUNE DI TUTELA E DI SVILUPPO  
 
L’eccellenza della cucina del territorio, le iniziative artistiche e la realtà imprenditoriale, una politica provinciale e regionale orientata allo s viluppo nel solco della tradizione: questo in sintesi quanto emerso dalla serata di lunedì 10 marzo scorso, presso il Mulino Lounge Bar di Borghetto Borbera, durante la celebrazione del Xxx Anniversario del Tour Gastronomico delle valli Borbera e Spinti, che richiama ogni anno nelle due valli migliaia di turisti appassionati di natura e gastronomia. «Un’associazione costituita fra imprenditori in concorrenza fra di loro ma amici, uniti dall’amore per un territorio unico e per l’eccellenza enogastronomica »: così Massimo Martina, presidente dell’Associazione Albergatori delle valli Borbera e Spinti, premiato ieri durante la celebrazione del trentesimo compleanno dell’Associazione e del Tour Gastronomico ad essa collegato dal presidente della Provincia Paolo Filippi e dagli assessori Davide Sandalo e Giancarlo Caldone. Un’associazione che è diventata un’unità che l’onorevole Mario Lovelli, ex sindaco di Novi Ligure, ha definito “qualcosa di più della somma delle sue parti”. «Il tour è la dimostrazione che una valle sostanzialmente emarginata dai grandi flussi commerciali può trovare stabilità e sviluppo nell’amore per il territorio e nel commercio di tradizione», ha detto Massimo Merlano, presidente dell’Associazione Commercianti del Novese: «Una valle che chiede alla Regione ulteriori aiuti nell’ottica del miglioramento delle strutture ricettive». E la regione, in tutti questi anni, è stata pronta a rispondere alle necessità e alle istanze degli imprenditori e delle popolazioni: «L’asse qualità/identificabilità, quella che viene definita tracciabilità dei prodotti, è la base del successo di ogni iniziativa mirata allo sviluppo armonico ed ecosostenibile del territorio», ha sostenuto Mercedes Bresso, Presidente della regione Piemonte, premiata dalla Margherita d’Oro 2008, il premio che l’Associazione Ristoratori Val Borbera e Spinti riconosce ogni anno a chi si distingue per l’impegno a favore dello sviluppo e della tutela dell’enogastronomia locale e del territorio. «L’associazione delle Valli Borbera e Spinti ha capito in anticipo che lo sviluppo turistico è strettamente legato alla conservazione dei patrimoni e delle culture tipiche». Due valli da conoscere attraverso il binomio sport/gastronomia, come ha rilevato Fulvio Massa, medico, presidente dell’Associazione gli Orsi, anch’essa premiata con la Margherita d’Oro. Massa ha organizzato in ottobre la gara di ultra-trail “Porte di Pietra”, che ha richiamato un nutritissimo pubblico di sportivi nelle due vallate: «Sportivi che, finite le loro prove, non vogliono certo mangiare barrette dietetiche ma, al contrario, si precipitano al ristorante», ha sottolineato. Un altro Massa, Walter, papà del Timorasso, ha ripreso il concetto dell’unità ribadendo l’attuale impegno per l’ampliamento della Doc del Timorasso dai soli Colli Tortonesi ad altre vallate delle quali il vitigno è autoctono: «Ogni tanto la giustizia divina tocca queste nostre valli», ha detto. «La coltivazione della vite qui è tradizionale ma i nostri vini non sono mai entrati nel salotto buono dell’enologia internazionale. E sì che già nel 1304 Pier Crescenzio, scrittore e agronomo bolognese, nel suo Liber commodorum ruralium, sottolineava che “i vini bianchi del Tortonese avranno uno splendido avvenire”. Io mi sono limitato, qualche secolo dopo, a fare il manovale, a creare un vino che piacesse prima di tutto a me, e il regista». E ha concluso: «Il Timorasso è un buon cavallo, che trainerà degnamente gli altri prodotti di qualità delle nostre valli». La Comunità Montana, rappresentata dal Vice Presidente Antonio Pratolungo (il Presidente, Paolo Caviglia, non è potuto intervenire), ha segnalato tre importanti progetti: il Museo di Arte Sacra, già aperto presso Palazzo Spinola di Rocchetta Ligure, e la creazione del Parco Avventura di Mongiardino Ligure e del Centro Benessere di Roccaforte Ligure, in fase di ultimazione «che potranno creare un ulteriore sviluppo turistico se armoniosamente inserite in tutte le altre iniziative imprenditoriali e di salvaguardia della natura e del patrimonio», ha detto Pratolungo. L’assessore regionale Rocco Muliere ha poi sottolineato il contributo della Valle Spinti, incontaminata e meno toccata dal turismo, all’unicità e alla particolarità del territorio, ricordando in particolar modo che i preziosi funghi della Valle Spinti sono considerati fra i migliori d’Italia. E che i prodotti delle valli possano addirittura giungere a toccare il cielo, e non solo metaforicamente, è stato auspicato da Luigi Bussolino, ingegnere aerospaziale e Delegato Provinciale dell’Accademia della Cucina Italiana: «Grazie all’impegno dell’Accademia, che si occupa della tutela e della promozione dei prodotti italiani di qualità, il 25 ottobre scorso gli astronauti dello Shuttle Sts-120 Discovery, fra cui il nostro Paolo Nespoli, hanno consumato una cena in orbita a base di prodotti italiani. La comandante, Pamela Melroy, ha particolarmente apprezzato la nostra gastronomia e si è lamentata che le scorte non fossero sufficienti per ulteriori cene tipiche. Potendo scegliere fra i prodotti di questo territorio», ha concluso l’ingegner Bussolino «credo che le fagiolane della Val Borbera sarebbero un perfetto cibo spaziale». A seguito del dibattito i ristoratori hanno servito agli ospiti i “Migliori piatti degli ultimi 30 anni”, selezione della gastronomia delle vallate accompagnata dai vini Doc locali, e hanno consegnato a tutti i partecipanti la pianta di margherite bianche simbolo de .  
   
   
È UNO CHEF ITALIANO, MARCELLO FABBRI, A CREARE I NUOVI MENÙ PER I PASSEGGERI DI FIRST E BUSINESS CLASS LUFTHANSA  
 
L’italiano Marcello Fabbri, chef dell’’Anna Amalia, ristorante del leggendario hotel a 5 stelle "Hotel Elephant" di Weimar, dal 1° marzo crea speciali menù per i passeggeri di First e Business Class. Un altro nome italiano viene così annoverato tra gli Star Chef Lufthansa, il programma di eventi culinari che permette ai passeggeri di gustare a rotazione, ricette di alta cucina appositamente elaborate per la compagnia aerea da chef di fama internazionale. L´italia vanta così cinque[1] protagonisti del panorama gastronomico internazionale che hanno aderito al programma. Per i prossimi due mesi i clienti Lufthansa che volano in First e Business Class a bordo dei voli intercontinentali in partenza dalla Germania potranno assaporare le proposte culinarie di Marcello Fabbri ispirate allo stile gastronomico mediterraneo e ai criteri di qualità e leggerezza ideali per chi viaggia. In First Class, ad esempio, si parte dagli antipasti di terrina di caprino con peperoni marinati e gustose olive taggiasche e si prosegue con branzino ripieno di rucola accompagnato da pomodori al forno, soffice puré alle olive. Anche i piatti di Business Class promettono di deliziare i palati più esigenti. Il menù prevede un antipasto di trota affumicata con insalata al finocchio, arancia e mostarda Meaux, seguito da sella di agnello in crosta di olive con ratatouille e patate gratinate. Marcello Fabbri è nato a Rimini nel 1970. Dal 1984 al 1987 ha frequentato l’Istituto Alberghiero della sua città. Ha lavorato come Chef de Partie presso l’Hôtel des Alpes a Madonna di Campiglio e poi a Milano, sotto la guida del famoso chef Gualtiero Marchesi. Dal 2000 delizia i palati dei propri ospiti con straordinari piatti di alta cucina a Weimer, presso il ristorante dell"Hotel Elephant". La filosofia essenziale di Fabbri è tipicamente italiana: "La vita è già abbastanza amara, almeno l’espresso deve essere dolce!". Fabbri si serve il più possibile di prodotti locali e la maggior parte dei suoi ingredienti provengono da agricoltori e artigiani della Turingia da lui personalmente selezionati. La sua cucina è altresì straordinaria perché rispecchia l’influenza delle tradizioni mediterranee della sua terra di origine. Questo mix di ispirazioni è il segreto del successo di questo talento italiano che ha ricevuto molti riconoscimenti per le sue eccezionali capacità: Gault Millau ha assegnato alla cucina di Fabbri 17 punti, mentre Michelin l’ha insignita con una stella ed il magazine culinario tedesco “Der Feinschmecker” ha giudicato il suo ristorante uno dei migliori in tutta la Germania. Nei prossimi 2 mesi i menù creati appositamente da Marcello Fabbri delizieranno circa 285. 000 passeggeri Lufthansa di First e Business Class. “Star Chefs”: il programma di alta cucina a bordo A bordo dei propri voli Lufthansa propone ai passeggeri di First e Business Class l’iniziativa “Connoisseurs on Board” che nella sua offerta prevede il programma “Star Chefs“, una serie di eventi culinari per gustare, con una rotazione bimestrale, i menù elaborati in esclusiva da chef di fama internazionale. Dal 2000 a oggi hanno preso parte al programma oltre 50 protagonisti della cucina internazionale. Su alcune rotte selezionate Lufthansa propone anche programmi e menu specifici con specialità regionali. Due ulteriori iniziative sono “Vinothek Lufthansa” e “Taste Europe”. “Vinothek Lufthansa” offre ai passeggeri delle rotte intercontinentali un’ampia scelta di rinomati vini internazionali appositamente selezionati dal celebre sommelier Markus del Monego, campione del mondo 1998; “Taste Europe” rappresenta un’ampia selezione di piatti della cucina tradizionale europea, offerti invece sul corto raggio. Il catering del vettore tedesco è affidato a Lsg Sky Chefs, compagnia di Lufthansa Service Holding. La società fornisce pasti a oltre 270 compagnie aeree in 47 Paesi, per un totale di circa 387 milioni di pasti all’anno. [1] Alfonso Iaccarino, rinomato interprete della cucina italiana e proprietario del famoso ristorante “Don Alfonso 1890” di Sant’agata (Sorrento), Filippo Chiappini Dattilo, nominato “Cuoco dell’anno 2001” e proprietario dell’Antica Osteria del Teatro a Piacenza, Nadia Santini, proprietaria del rinomato ristorante “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio e da ultimo Gualtiero Marchesi, proprietario dell´omonimo ristorante di Erbusco (Bs) le cui esclusive creazioni sono state premiate nel 2002 dall´Accademia Internazionale della Gastronomia con il Grand Prix "Mémoire et Gratitude". .  
   
   
IL MULIN D´ BAROT UN TESORO DEL GUSTO NASCOSTO NELLE VALLI DI LANZO  
 
Alla ricerca dei sapori autentici delle cose di una volta è gradita la scoperta del Mulin d’Barot. Chi arriva a Coassolo (To), nel cuore delle Valli di Lanzo, deve assolutamente fare tappa nella bottega artigianale di Giovanni e Olivia. Una bottega semplice, come ormai non ce ne sono quasi più, di quelle in cui ti giri e ti sembra di vederci ancora i tuoi nonni mentre comprano il pane e i biscotti. In un percorso del gusto fuori dalle rotte più conosciute, quello che colpisce è la fragranza del “pane grosso”e dei biscotti appena sfornati e ancora prodotti interamente a mano. La specialità sono ovviamente i “Torcetti di Lanzo”, ma per i più golosi non mancano “Biscotti di Meliga”, “Gallette”, “Biscotti di Mary” e ancora “Novellini”, biscotti integrali, al latte, i tipici biscotti “Novara” e gli “Anicini” dal sapore inconfondibile. L’ultima dolce novità sono i “Rustici” con granella di zucchero, nati un’antica ricetta e tutti da inzuppare nel latte. Chi ama il salato oltre ad acquistare il pane buonissimo deve assolutamente assaggiare gli “stiratin” tradizionali, al mais e nelle varianti più sfiziose, al peperoncino e integrali. Si tratta di una vera golosità: grissini stirati preparati a mano nel laboratorio di Coassolo: niente strutto e niente malto, solo farina, sale e olio extravergine. Al Mulin d’ Barot solo prodotti naturali e la passione di Giovanni e Olivia, che con amore continuano il lavoro che è stato dei loro genitori, e prima ancora dei nonni e dei bisnonni, seguendo una tradizione che inizia già attorno al 1850. Il cuore di tutta l’attività è nascosto nei boschi di Coassolo, in un antico Mulino che conserva ancora tutto il fascino di un lavoro amato e rispettato. La macina, il frantoio dove si pestavano le noci per ricavarne l’olio, il vecchio peso, la bilancia, e poi le vecchie fotografie, i “berceau” in legno per i bambini e persino le tessere del pane che si consegnavano alle rivendite in tempo di guerra. Un posto magico dove, chi saprà conquistare Giovanni e lasciarsi conquistare dalle sue storie, potrà farsi accompagnare, indietro nel tempo, alla scoperta di qualcosa di unico e sicuramente speciale. Al Mulin d´ Barot - Reg. Plassa, 7 – Coassolo T. Se – Tel. 0123/45587 “Il Forno” – Via Matteotti, 16 – Lanzo T. Se – Tel. 0123/29182 .  
   
   
CHOCO TANGO FESTIVAL: DOLCI EMOZIONI…  
 
Giunto alla sua terza edizione, ritorna dal 15 al 18 maggio prossimo a Perugia il Choco Tango Festival, il primo festival che unisce alla sensualità del Tango argentino la seduzione del Cioccolato, in una miscela esplosiva di gusto e passione. Il ricco programma dell’evento prevede appuntamenti giornalieri con musica ed esibizioni di tangueros appositamente chiamati nel capoluogo umbro e, dal venerdì alla domenica, stage di tango per tutti i livelli, tenuti da maestri e ballerini di fama internazionale, del calibro di Roberto Herrera. Completano il calendario del Festival una mostra artistica che, attraverso diverse forme espressive, fermerà le pose, i sentimenti, la magia del Tango, un concorso letterario a tema, conferenze sulla danza-terapia e, ogni sera, un aperitivo con tango dal vivo nei locali più in del centro. Ad ospitare gli stage sarà ancora una volta il caratteristico e goloso Etruscan Choco Hotel, dove all’ emozione del tango argentino si unisce la dolce tentazione del cioccolato. E, quest’anno, per la prima volta, anche il centro cittadino si animerà al ritmo dello street Tango che coinvolgerà senza dubbio tutti i turisti e i curiosi. Choco Tango Festival rappresenta una proposta culturale di assoluta originalità nel panorama degli eventi della regione, in quanto sposa l’aspetto formativo delle lezioni di tango con quello turistico del soggiorno in una delle città più belle e ricche di storia e di arte come Perugia ed, infine, una sempre gradita incursione nel gusto e nella cultura gastronomica locale. Da non dimenticare neanche la caratteristica di questa magica danza latinoamericana di poter essere un’autentica occasione di socializzazione. Ad organizzare l’evento è la società perugina Intangibile, che, per l’edizione 2008 del Choco Tango Festival, ha invitato a Perugia maestri come lo stesso Roberto Herrera, coreografo e ballerino che vanta una lunghissima carriera, sia come insegnante che nello spettacolo. A tenere le lezioni nel corso del Festival sarà proprio Herrera, insieme alla sua partner, Silvana Capra, ballerina della Compañia Argentina, fondata dallo stesso Herrera. Altri ospiti che la comunità tanguera avrà modo di conoscere e ammirare a Perugia sono Sergio Natario e Alejandra Arrué, ballerini professionisti dallo stile tradizionale, che hanno sempre saputo rinnovarsi senza mai dimenticare l’abbraccio come essenza del tango stesso ed, infine, Alberto Colombo e Alessandra Rizzotti, orgoglio italiano del tango argentino. La manifestazione è realizzata in collaborazione con Sedicieventi e gode del patrocinio della Regione dell’Umbria e della Provincia di Perugia. L’etruscan Choco Hotel per l’occasione offre pacchetti soggiorno convenzionati per tutti i partecipanti e cioccolatose proposte come brunch, degustazioni, massaggi e tante altre offerte a tema. Un appuntamento da non perdere, dunque, quello con il Choco Tango Festival per vivere indimenticabili momenti all’insegna della fisicità del tango argentino in tutte le sue espressioni e del voluttuoso piacere del cibo degli Dei che a Perugia ha la sua patria. .  
   
   
THE RESTAURANT AT THE CHEDI MILAN: L’ORIENTE E L’OCCIDENTE SI INCONTRANO A TAVOLA  
 
Il The Chedi Milan, primo albergo in Europa del gruppo Ghm e unico resort a Milano, presenta il The Restaurant at The Chedi Milan, un’esperienza gourmet per chi sogna di evadere verso un nuovo mondo di sapori in un ambiente dal design suggestivo e non convenzionale. The Restaurant at The Chedi Milan, la giusta atmosfera per trascorrere in città una serata fuori dal comune, per spaziare tra le originali specialità italiane, indiane e tailandesi, per destreggiarsi tra le 88 etichette di champagne e spumanti della prestigiosa cantina a vista. Un menu che esprime la sua unicità anche nella presentazione all’ospite: per la prima volta la carte non segue le tradizionali portate, bensì le raggruppa a seconda degli ingredienti utilizzati per un viaggio di sapori libero da ogni schema. Un grande Chef come Paolo Sari a garanzia di piatti autentici e di impeccabile qualità. Dopo aver lavorato in alcuni dei più rinomati ristoranti del mondo tra cui il Bice Restaurant di New York e il Four Seasons Hotel di Londra, Paolo approda al The Chedi Milan, dirigendo una squadra di cuochi provenienti dalle diverse strutture asiatiche del gruppo Ghm. Con l’apertura al The Chedi Milan della nuova Spa Institute di Dominique Chenot la cucina affiancherà ai menu classici, speciali piatti studiati insieme al grande Henri Chenot e che rifletteranno i benefici della sua rinomata filosofia. Www. Thechedimilan. Com Member of design hotelsTm .  
   
   
L’ECCELLENZA DELLO SPEYSIDE NELLE DISTILLERIE THE GLENROTHES  
 
La distilleria Glenrothes è una delle più importanti dello Speyside, la zona delle Highland che circonda la vallata del fiume Spey ritenuta la più vocata alla produzione di malt whisky. Da questa distilleria usciva uno speyside malt whisky impeccabile che traeva i suoi aromi dall’orzo più pregiato della regione, da un’accurata distillazione e da un paziente invecchiamento in botti di rovere americana e spagnola. Per oltre un secolo il malt whisky distillato da The Glenrothes è stato utilizzato unicamente dai produttori di blended per nobilitare la qualità dei loro prodotti. Il suo aroma e la sua struttura rappresentavano una scelta di primo livello per i master blenders dell’intera Scozia. Il malt whisky della distilleria Glenrothes era ben noto anche ai più antichi mercanti di vini e liquori di Londra, Berry Bros & Rudd Ltd. Che dal 1698 operano nella storica sede di St. James’s Street. Furono proprio loro, agli inizi degli anni ’90, a decidere di creare una nicchia di altissima qualità nel mercato, allora emergente, dei single malt whisky. Ciò che avevano in mente corrispondeva esattamente a The Glenrothes ed erano certi di poter ripetere il successo ottenuto nel 1923 con la creazione di Cutty Sark un blended che, grazie ad uno stile insolitamente leggero nel corpo e nel colore, rappresentò una piccola rivoluzione per l’epoca. Questa volta si trattava di selezionare una distilleria che rappresentasse il meglio del meglio nella distillazione del whisky di malto. Con il termine Single Speyside Malt Scotch Whisky, che compare nella etichetta di The Glenrothes, si individua una precisa tipologia ed una precisa origine del prodotto. Single: indica che il distillato proviene da una unica distilleria, nel nostro caso quella di Glenrothes. Speyside: indica invece la zona di provenienza. Lo Speyside – che si trova nelle Highlands scozzesi – è unanimemente riconosciuta come la regione più vocata alla produzione di whisky di malto di alta qualità. Malt Scotch Whisky: individua il whisky scozzese ottenuto dalla distillazione di orzo maltato. Il primo imbottigliamento di The Glenrothes Single Malt Whisky risale al 1993, quando per Berry Bros & Rudd Ltd. Venne imbottigliato il Vintage 1979. Da quel momento in poi il Single Malt Whisky prodotto da The Glenrothes si è ritagliato un ruolo di primo piano tra gli intenditori di whisky in tutto il mondo. Il concetto di vintage, ovvero la selezione di distillati di un’unica annata, apparve quasi naturale a Berry Bros & Rudd Ltd. : dopotutto, le somiglianze con il mondo dei vini pregiati che loro ben conoscevano, erano sono tante. Un’altra cosa che Berry Bros & Rudd Ltd sapevano bene era che la profonda conoscenza maturata dai distillatori a proposito degli effetti dell’invecchiamento sui distillati poteva dare risultati sorprendenti nei futuri vintages. Significava, infatti, liberarsi dal vincolo di replicare ogni anno lo stesso profilo organolettico associando distillati di età diverse per ottenere la stessa identica personalità, come seguendo una ricetta rimasta inalterata nel tempo. Ancora una volta Berry Bros & Rudd Ltd avevano avuto un’idea rivoluzionaria. La maggiore influenza sugli aromi del malt whisky è data dall’interazione del distillato con il legno della botte in cui viene posto a maturare. Quindi, per ottenere l’eccellenza, è essenziale partire da un distillato di alta qualità ed assicurarsi che la botte scelta per l’invecchiamento sia di pari livello d’eccellenza. Nell’intera produzione di ogni anno, che già si attiene a rigorosi standard qualitativi, viene ulteriormente selezionato da Glenrothes un ristretto numero di botti. Il distillato in esse contenuto, che rappresenta poco più del 2% dell’ intera produzione, sarà in futuro imbottigliato come The Glenrothes Vintage Malt. Ogni Vintage ha una sua straordinaria personalità ma deve anche rispecchiare le caratteristiche distintive della distilleria – frutti maturi, agrumi, vaniglia ed una nota speziata; il tutto raccolto in una struttura rotonda e ben equilibrata. .  
   
   
AD ALBA LA 32° EDIZIONE DI VINUM 2008: THE WINE SHOW DAL 25 AL 27 APRILE (ANTEPRIMA VINUM PIEMONTE) E DAL 1 AL 4 MAGGIO!  
 
La macchina organizzatrice di Go Wine, d’intesa con la Città di Alba e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, si è messa in moto verso Vinum 2008. Il bagagliaio è pieno zeppo di progetti e iniziative, di grandi novità e di eventi emozionanti, visto che da qualche anno la manifestazione punta senza mezze misure ad una dimensione più professionale, senza perdere di vista, va da sé, le sue origini e i legami con la città di Alba. L’assessore al Turismo della Città di Alba, Raffaella Delsanto, dichiara: “Dal 2007 Vinum ha ottenuto la qualifica di rassegna Nazionale, un riconoscimento importante per attestare la crescita di questo evento. Un motivo di soddisfazione – prosegue l’Ass. Delsanto – ed un traguardo molto importante per la nostra Città e per le sue storiche manifestazioni. Rappresenta una grande occasione che la città di Alba deve cogliere per affermare, come ha sempre fatto, la propria identità non soltanto a livello locale, ma anche nel resto d’Italia e nei Paesi oltre confine che guardano con molto interesse la nostra offerta. Vinum è un obbiettivo da condividere con il territorio e con il lavoro di tanti uomini e donne del vino che ci rendono celebri in tutto il mondo e offrono ad Alba alle Langhe ed al Roero la possibilità di riscoprire il proprio orgoglio, principalmente e profondamente radicato nei suoi tipici prodotti enogastronomici”. Vinum 2008 vivrà due grandi momenti: il primo, dal 25 al 27 Aprile, con il Piemonte superbo protagonista. Il secondo, dal 1 al 4 maggio, sarà una vera e propria rassegna internazionale, con una serie di eventi straordinari: eccellenti degustazioni guidate da giornalisti di fama; le “verticali biografiche a Teatro: Su il Sipario”, evento nell’evento di questa edizione, con grandi produttori di Barolo e Barbaresco, protagonisti - insieme alle loro bottiglie più preziose. Una grande kermesse teatrale che gratifichi la bravura degli attori – vignaioli, certo, ma anche comunicatori; che esalti l’eccellenza di una terra e di un vitigno – per una vera e propria antologia del terroir; che consolidi il prestigio di una straordinaria tradizione viticola ed enologica – da sempre all’avanguardia nel panorama italiano. Che emozioni i grandi appassionati del vino italiano, ogni anno più sensibili ai grandi temi d’approfondimento. Il palcoscenico ci regalerà la storia di un protagonista; il vino in assaggio – una verticale delle annate più grandi, dagli esordi ai giorni nostri – svelerà la carta d’identità del suo luogo d’elezione. La miscela potrebbe rivelarsi esplosiva: una passerella di grandi firme, di grandi vini, di grandi annate che si alterneranno senza soluzione di continuità; si potranno godere panorami enologici unici: le angolazioni saranno diverse, i punti di osservazione sempre eccellenti. Ma Vinum è anche attento alla storia, alle origini del terroir. Per consolidare un legame viscerale, che va addirittura oltre i confini dell’iniziativa, oltre la festa, oltre tutto, si renderà omaggio ai marchi storici del territorio. Per dare un posto di primo piano a quelle figure che più di altre hanno cambiato la storia e la vita della città e delle sue colline. Per non dimenticare chi siamo e da dove siamo partiti; per mostrare gli ingranaggi “fondamentali” di una macchina gigantesca, che oggi sono semplicemente meno visibili, perché coperti da una carrozzeria bella e lussuosa. La sezione dei “Marchi Storici a Teatro” non è solo un premio alla carriera; né una retrospettiva appetitosa per i soliti nostalgici. Niente di tutto questo. Verrà esaltato un percorso, una storia, una grande esperienza; si scopriranno le fondamenta; si entrerà negli organi vitali delle denominazioni Barolo e Barbaresco, poli “mondiali” del vino albese, oggi sono più forti, vivi, brillanti che mai. Ma non è finita: una serie di denominazioni italiane assai note saranno tra gli ospiti d’onore della manifestazione. Un piatto assai succulento per gli appassionati sarà rappresentato, anche quest’anno, da una grande regione del vino francese. La scorsa edizione ha visto protagonisti la Borgogna con “quelli che il Pinot Nero…”, un gruppo di produttori della Cote de Nuits, culla universale del celebre vitigno. Nel 2008 lo spazio “fuori confine” sarà dedicato al Rodano meridionale e al suo grande vessillo, “Monsieur Chateauneuf du Pape”, appellation tra le più celebri al mondo. Vinum sarà anche portavoce dell’eccellenza enograstronomica delle Langhe e del Roero con il “Festival della Cucina” . Grandi chef stellati animeranno, secondo un calendario in fase di definizione, presso i loro rispettivi locali, appuntamenti gastronomici di livello. In ciascun appuntamento uno chef stellato di altra regione italiana sarà ospite del locale per realizzare un evento “a quattro mani” di grande fascino. Gli sforzi organizzativi di Vinum non sono finiti. Perché anche in questa edizione, e in modo sempre più professionale, sarà dedicato uno spazio robusto al tema della degustazione e dell’approfondimento. Oltre venti grandi degustazioni guidate da un giornalista-degustatore porteranno Vinum nel cuore dei grandi terroir italiani e francesi. “Vinum – dichiara Massimo Corrado, Presidente dell’associazione Go Wine - rappresenta uno dei più importanti appuntamenti in Italia per gli enoturisti, un pubblico che negli anni si è rivelato attento e che contribuisce con le sue scelte ad affermare uno stile sempre più consapevole di degustare il vino. Il programma 2008 si arricchisce di tutta una serie di nuovi e importanti appuntamenti che contribuiscono ad accrescere il profilo professionale dell’evento, a fianco di quello turistico. Strategica in questa direzione è la collaborazione con le istituzioni, ed in particolare in questo 2008 con il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba Langhe e Roero che animerà un’intera giornata di degustazioni. Il tutto con lo sguardo alle colline di Langa e Roero che accompagnano i visitatori e propongono visite in cantine, nei Castelli che qualificano il territorio, con un’offerta di ben cinque enoteche regionali e molte botteghe del vino e con un paesaggio profondamente segnato dal fascino dei vigneti”. .