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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Aprile 2008 |
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L´IMPEGNO DELLA REGIONE SARDEGNA SU TUTTI FRONTI IN AGRICOLTURA |
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Cagliari, "Siamo pronti a confrontarci con le organizzazioni di categoria su ogni singolo punto contenuto nel loro documento, fiduciosi che con un fattivo lavoro di collaborazione riusciremo a dare quelle risposte tanto attese dal mondo agricolo". L´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis ha voluto rispondere al documento di Coldiretti, Cia e Confagricoltura discusso stamane: "La Regione, con l´assessorato e le tre Agenzie Agris, Laore e Argea, è impegnata su ogni singola partita questione, dall´indebitamento delle aziende agricole all´attuazione dei bandi del Programma di sviluppo rurale, dall´abbattimento del costo dell´acqua alla riforma Ocm ortofrutta. Sono problematiche però complesse, per le quali il Tavolo verde è sempre stato convocato e informato, e la cui risoluzione è stata avviata da tempo. Valuteremo le singole richieste delle tre organizzazioni e ci impegneremo ancora di più per venire incontro alle esigenze del comparto". . |
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ISTITUITA LA COMUNITÀ MONTANA DEL SARCIDANO |
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Cagliari - È stata istituita la Comunità montana del Sarcidano, la prima che nasce in Sardegna dopo l´approvazione delle legge regionale 12 del 2005 che ha riformato gli ambiti territoriali e disciplinato la costituzione delle Unioni dei Comuni e delle Comunità montane. Dopo l´approvazione di 23 Unioni dei Comuni, oggi la Giunta regionale ha istituito il nuovo ente montano del Sarcidano. La nuova Comunità ha ottenuto il via libera della Giunta in quanto gli amministratori dei Comuni che la compongono hanno rispettato i requisiti e le norme previsti dalla legge, primo fra tutti l´ambito ottimale, indicato proprio dal Piano di riordino, e quindi la continuità territoriale. Il Piano, considerato atto generale di tipo programmatorio, ha infatti ridefinito gli ambiti ottimali per l´esercizio associato delle funzioni e ha operato una revisione delle 27 Comunità montane, ora disciolte, con la previsione di criteri più restrittivi, e perché non più corrispondenti, per caratteristiche territoriali e funzionali, al quadro istituzionale previsto dalla nuova normativa. L´articolo 6 della legge 12 dice testualmente che "hanno le caratteristiche di Comuni montani quei Comuni il cui territorio è situato almeno per il 50% al di sopra dei 400 metri di altitudine dal livello del mare, e quelli nei quali il dislivello tra la quota altimetrica inferiore e quella superiore del territorio comunale è di almeno seicento metri, purché almeno il 30% del loro territorio sia situato al di sopra dei 400 metri sul livello del mare". L´assessore regionale degli Enti locali, Gian Valerio Sanna, ricorda che i Consigli comunali di Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo e Villanova Tulo hanno deliberato la costituzione della Comunità montana denominata "Sarcidano - Barbagia di Seulo" e hanno approvato il relativo statuto. . |
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IL PIANO DELLA REGIONE SARDEGNA PER INCREMENTARE LE FORESTE |
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Una delibera della Giunta regionale di ieri mattina ha affidato all´Ente Foreste il compito di predisporre, entro 60 giorni, un programma di massima di tutte le azioni necessarie per il rimboschimento e la ricostituzione di un´area complessiva di 10mila ettari. I primi interventi dell´Ente Foreste riguarderanno terreni attualmente in proprietà all´Igea, nel territorio del Comune di Arbus; aree delle colonie penali, nei Comuni di Arbus, (in località "Is Arenas"), di Bitti (nella Colonia di Mamone) e di Isili; e infine aree del Sarrabus Gerrei, nei Comuni di San Nicolò Gerrei, Silius, San Vito e Villasalto. Gli obiettivi e le linee di intervento della Giunta sono già individuate dal Piano Forestale Ambientale Regionale (Pfar), approvato nel dicembre 2007, anche sulla linea degli impegni internazionali assunti dall´Italia col Protocollo di Kyoto (che indica le attività di rimboschimento e imboschimento come importanti per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica) e sulla base della recente adozione del Piano d´Azione dell´Unione Europea per le foreste, nel quale sono stati definiti come obiettivi strategici forestali ambientali il sostegno e il potenziamento della "gestione sostenibile e la multifunzionalità delle foreste". Secondo i dati dell´Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio, la Sardegna è al primo posto fra le regioni italiane per superficie forestale totale con 1. 213. 250 ettari. Di questi, solo 583. 472 ettari sono classificati come "bosco", mentre la restante parte (pari a 629. 778 ettari) rientra nella categoria delle cosiddette "altre terre boscate". Dunque, il primo posto per superficie forestale della Sardegna deriva dalla elevata presenza di quest´ultima categoria, che è pari al 37% del totale nazionale e nella quale sono ricompresi "boschi bassi", "boschi radi", "boscaglie", "arbusteti" e "aree boscate inaccessibili o non classificate". L´incremento della superficie forestale totale nell´isola, è stato ricordato nella riunione di Giunta, ha un valore fondamentale per la difesa del suolo, la lotta alla desertificazione, la regimazione delle acque, il sequestro e lo stoccaggio di carbonio e la qualità dell´aria. . |
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FVG: PRESENTAZIONE BANDI PROGRAMMA SVILUPPO RURALE |
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La direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, della Regione Friuli Venezia Giulia, organizza una serie di incontri per la presentazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Si tratta del documento principale di programmazione degli interventi a livello rurale, cioè dello strumento fondamentale di politica agricola, forestale e territoriale. Le riunioni avranno il seguente calendario. A Udine, il 3 aprile alle ore 14, nell´Auditorium della Regione di via Sabbadini, 31. Ad Amaro, l´8 aprile alle ore 14, nella sala multimediale Agemont, in via Jacopo Linussio, 1. A Pordenone, il 10 aprile alle ore 20, nell´Auditorium della Regione, in via Roma, 2. A Palmanova, il 17 aprile alle ore 20, nell´Auditorium San Marco, in via Scamozzi, 5. A Trieste, il 22 aprile alle ore 14, nell´Auditorium del Museo Rivoltella, in via Diaz, 27. A Gorizia, il 29 aprile alle ore 20, all´Auditorium della Cultura Friulana, in via Roma, 5. . |
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ARENA AGROINDUSTRIE ALIMENTARI S.P.A. PROSEGUE L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO CON YA GLOBAL DUTCH. AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO A YA GLOBAL DUTCH: FINE DEL PERIODO DI FORMAZIONE DEL PREZZO PER LA EMISSIONE DELLE AZIONI DELLA SECONDA TRANCHE |
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Bojano (Cb), - Arena S. P. A. Comunica che, nell’ambito della operazione di aumento di capitale per euro 90. 000. 000 riservato a Ya Global Dutch B. V. (“Ya Global”), con riferimento al primo versamento in conto aumento di capitale di euro 8. 000. 000 costituente la Prima Tranche Grande, in data 28 marzo 2008 è terminato il periodo di formazione del prezzo per l’emissione delle nuove azioni relative alla seconda tranche componente la Prima Tranche Grande, per un importo di euro 1. 000. 000 . Si ricorda che il prezzo di sottoscrizione delle azioni della Prima Tranche Grande è pari al 96% del minore dei prezzi ufficiali del titolo Arena rilevato durante il periodo di formazione del prezzo della durata di dieci giorni di borsa aperta (cfr, per maggiori dettagli, il comunicato stampa dell’8 febbraio 2008, disponibile sul sito internet www. Arenaholding. It). Considerato quanto sopra Arena informa che il prezzo di emissione delle nuove azioni è stato determinato in euro 0,0525, quindi saranno emesse numero 19. 047. 619 nuove azioni in favore di Ya Global. La Società comunica inoltre che il 31 marzo 2008, è iniziato il periodo di formazione del prezzo relativo alla terza tranche componente la Prima Tranche Grande per un ammontare, concordato tra le parti, di euro 500. 000. Il prezzo al quale saranno emesse le nuove azioni sarà calcolato come sopra descritto. . |
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SODDISFAZIONE DELLE AZIENDE ROMAGNOLE DI RITORNO DALLA TRASFERTA IN FRANCIA GUIDATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI FORLÌ-CESENA E DI RIMINI E DAL GAL L’ALTRA ROMAGNA |
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La Francia ha accolto a braccia aperte i prodotti di Romagna. Diciassette aziende del settore eno-gastronomico della provincia di Forlì-cesena e di Rimini sono appena tornate dalla trasferta dei giorni scorsi in Francia, dove nel Castello di Bagnols, a 25 km da Lione, si è svolto l’evento “A tavola con le stelle”, promosso dalla Camera di Commercio di Forlì Cesena e di Rimini, dal Gal L’altra Romagna e dai rispettivi partner francesi. Nel corso dell’evento i prodotti del territorio romagnolo, in particolare piadina, vini, olio, squacquerone, formaggi stagionati, dolci, salumi, marmellate, sono stati gustati e apprezzati dai cugini francesi, e valorizzati dalle ricette realizzate dagli chef Vincenzo Camerucci, Alberto Faccani, Matieu Fontaine e Jean Brouilly. La delegazione romagnola, guidata da Antonio Nannini, segretario generale della Camera di Commercio di Forlì-cesena, Marina Garoia, Responsabile Area Promozione Economica, Internazionalizzazione e Studi della Camera di Commercio di Rimini, e da Pierlorenzo Rossi, Direttore del Gal L’altra Romagna, ha espresso soddisfazione generale. “Nel complesso la manifestazione è stata una buona occasione di sviluppo per le nostre aziende – commenta Nannini - perchè hanno potuto non solo allargare il proprio orizzonte culturale, ma anche stringere accordi economici importanti con buyer francesi interessati all’acquisto dei prodotti romagnoli”. “Ll’impressione complessiva è stata positiva – commenta la Dott. Ssa Garoia. - Ciascuna azienda ha stretto contatti potenzialmente utili con buyers francesi: sarà poi il tempo a farli maturare. La Camera di Commercio di Rimini intende proseguire il percorso intrapreso, con altri eventi di collaborazione con la Francia in programma già da inizio 2009”. Le aziende romagnole presenti erano 17, tra cui 9 dal forlivese (Azienda Luvass di Modigliana, Fattoria Casetto dei Mandorli di Predappio, Azienda Vini Guarini di Forlì, Fattoria Cà Rossa di Bertinoro, Azienda Bissoni Raffaella di Bertinoro, Azienda Vini Pregiati Celli, Modigliantica di Modigliana, Come una Volta di Forlì, Caseificio Mambelli di Bertinoro) e 8 dal riminese (Dolciaria Luigia di Bellaria, Oleificio Sapigni di Verucchio, Podere Vecciano di Coriano, Azienda Agricola Fiammetta di Montecolombo, Piada d´oro di Saludecio; Azienda Agricola Zavoli Fausto di Saludecio, Luvirie di Riccione, Polisnack di Rimini). L’evento “A tavola con le stelle”, avrà una edizione in Romagna, in programma nel 2009, e rientra nel più ampio progetto di internazionalizzazione promosso dalle Camere di Commercio di Forlì Cesena e Rimini per favorire relazioni internazionali ed apertura verso scenari più ampi e competitivi. . |
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FROSINONE: SEMINARI: V CONCORSO FORMAGGI “PREMIO ROMA” |
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La Camera di Commercio di Frosinone, al fine di favorire lo sviluppo del settore agroalimentare, promuove con l’Azienda Romana Mercati, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Unioncamere Lazio due seminari gratuiti per le aziende del settore zootecnico e lattiero-caseario nell’ambito del V Concorso Formaggi “Premio Roma”. I momenti formativi si svolgeranno il giorno 18 aprile 2008 presso i locali dell’Ente camerale di Frosinone dalle ore 15. 00 alle 17. 00 in seguito alla sessione di degustazione dei formaggi prodotti nella provincia di Frosinone e Latina. Gli incontri, destinati l’uno alle aziende che già producono formaggi, l’altro a coloro che intendono iniziare il percorso di trasformazione del latte, affronteranno le seguenti tematiche: · Diversificazione della produzione (nuovi prodotti, metodologie di conciatura e stagionatura, ecc. ) · Come aprire un caseificio (normativa, locali, attrezzature, ecc. ) Per aderire, è necessario compilare il modulo di adesione entro lunedì 8 aprile p. V. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Attività Promozionali della Camera di Commercio di Frosinone ai seguenti recapiti 0775-275. 210-274-275, promozione@fr. Camcom. It L’agricoltura in Ciociaria e nel Lazio – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Frosinone Mario Papetti – ha delle eccellenze che vanno valorizzate e che negli anni hanno saputo catalizzare attenzione ad ogni livello. Credo che anche nel segmento specifico dei formaggi la nostra produzione cresciuta in termini di qualità e di quantità stia attraversando un trend favorevole e iniziative come quella del concorso rappresentano quindi per i nostri produttori una vetrina significativa e importante. . |
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AGRICOLTURA FIRMATO L’ACCORDO DI FILIERA PER IL 2008 TRA PRODUTTORI E CASEIFICATORI LATTE OVICAPRINO, SI APRE UNA NUOVA FASE PER RILANCIARE IL SETTORE DALLA TOSCANA UN FORTE CONTRIBUTO SIA TECNICO CHE FINANZIARIO (500MILA EURO) |
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Firenze Latte ovicaprino. Siglato il 26 marzo presso l’Assessorato alla Agricoltura della Regione Toscana l’accordo di filiera del comparto per il 2008. Sul documento hanno apposto la loro firma tutte le organizzazioni e associazioni rappresentative degli allevatori (Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Atpz, Aprozoo, Appt), quelle della trasformazione cooperativa (Legacoop e Confcooperative) e l’Associazione italiana lattiero casearia (Assolatte), oltre ad alcuni caseifici cooperativi e privati indipendenti (Caseificio Sociale di Manciano, Caseificio Pinzani, Caseificio Busti, Caseificio San Martino). Dopo una serie di incontri serrati avviati nel 2007, si apre ora una nuova fase che può contare su uno strumento di grande importanza per il settore come quello scaturito dalla lunga trattativa, che ha visto prevalere un grande senso di responsabilità da parte sia dei produttori, che vivono una fase assai delicata, che della maggior parte dei trasformatori. L’accordo raggiunto, secondo l’assessore all’agricoltura, oltre ad adeguare il prezzo del latte pagato dai caseifici alle aziende di produzione, si proietta nel futuro, impegnando tutti i firmatari, oltre che la stessa Regione, su una scaletta di interventi che gettano le basi per il rilancio di un comparto oggi fortemente penalizzato. Si è collocata invece fuori dell’accordo Astolatte dimostrando ancora una volta di non credere nella filiera toscana, ma questo non diminuisce il valore del lavoro che tutti i firmatari stanno portando avanti con la Regione Toscana, anche per utilizzare al meglio le opportunità del Programma di Sviluppo Rurale. Il prezzo del latte alla stalla sale così a 0,850 euro al litro (Iva inclusa) a cui viene aggiunto il premio per la qualità (+ 0,025 euro al litro) e per la destagionalizzazione (per il latte consegnato nel periodo 1 settembre – 31 dicembre c’è un più 0,103 euro al litro). Tale prezzo, raggiunto dopo una vertenza lunga e difficile per tutte le parti in causa, non soddisfa pienamente le aspettative dei produttori, ma è stato ugualmente approvato da tutti i rappresentanti, nella consapevolezza che il rilancio del comparto può avvenire solo attraverso la costituzione di un fronte comune. Uno dei punti caratterizzanti dell’accordo è costituito dalla qualità che vede uniti produttori di latte, caseificatori e la stessa Regione per valorizzare al meglio tutto il pecorino realizzato con il latte prodotto nel territorio regionale; entro settembre 2008 dovrà essere predisposta e concertata una specifica tabella per il pagamento del latte “a qualità” che sarà applicata in modo esclusivamente premiante nel corso del 2009, mentre, a partire dal 2010, sarà adottata con l’applicazione di premi ma anche di penalizzazioni. Da parte della Regione c’è un forte impegno diretto, sia tecnico che finanziario. Sarà di oltre 500. 000 euro il contributo regionale per attuare gli interventi previsti, che vanno dal rapporto con la distribuzione e il commercio alla definizione di un “bando di filiera” per affrontare specifiche problematiche, dall’avvio di un progetto di tracciabilità del latte e del pecorino all’ampliamento delle competenze del tavolo tecnico regionale del latte, dall’analisi della qualità del prodotto agli interventi sul pacchetto igiene, sulla anagrafe ovina e sul benessere degli animali. . |
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MESSA A PUNTO A TOKYO DICHIARAZIONE CONGIUNTA RAPPRESENTATI FILIERA TONNO ROSSO COME CAVIALE FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE: LA RIDUZIONE DELLE QUOTE DI CATTURA E DELLA FLOTTA PORTERÀ AD AUMENTO DEL PREZZO |
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Da Tokyo i rappresentanti della filiera ittica legata al tonno rosso chiedono di essere coinvolti maggiormente nelle scelte che riguardano la gestione degli stock. Un incontro nato per fare il punto sulle politiche di gestione della risorsa, che ha portato alla messa a punto di una dichiarazione congiunta – fortemente voluta dal blocco brasiliano-statunitense-canadese e dalle organizzazioni ambientaliste-, che prevede: la completa adesione al piano di ricostituzione messo a punto dall’Iccat; l’impegno per una gestione accorta della risorsa; lotta contra la pesca illegale attraverso lo scambio di dati sulle catture; ricerca di dati scientifici inconfutabile per la definizione di piani di ricostituzione. “Se le scelte – commenta Gilberto Ferrari, direttore della Federcoopesca-confcooperative- per la salvaguardia della specie e per consentire la realizzazione del piano pluriennale di ricostruzione vanno inesorabilmente verso una contrazione della flotta di pesca, dobbiamo consentire ai nostri operatori di ammortizzare il colpo. E’ indispensabile, infatti, che le imprese di pesca riescano andare avanti, senza mettere a repentaglio posti di lavoro e investimenti ingenti, anche con quantitativi di pescato sempre più ridotti. La scelta, quindi, obbligata sembra indirizzata verso un mercato del tonno rosso sempre più di nicchia. Ci dobbiamo augurare che i prezzi legati alla vendita al tonno rosso seguano la stessa parabola ascendete del prezzo del carburante. In questo processo, che sembra a questo punto inevitabile, un ruolo importante dovrà giocarlo l’Unione europea attraverso un’adeguata politica di sostegno per la riconversione di parte della flotta”. La dichiarazione congiunta messa a punto a Tokyo nel corso della riunione dei rappresentanti della filiera verrà presentata formalmente ai membri dell’Iccat. Per l’Italia sarà l’Unione europea che procederà, poi, alle consultazioni con i singoli Stati membri sui contenuti del documento. . . . |
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CASTELVENERE (BN): BILIANCIO POSITIVO PER IL PRIMO APPUNTAMENTO CON LE TERRE DEL GUSTO |
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Con le degustazioni di sabato sera ed il convegno di domenica si è chiuso con un bilancio positivo l´appuntamento con Le Terre del Gusto. A questa prima tappa dell´iniziativa, promossa dall´Ente Provinciale per il Turismo di Avellino, Benevento e Caserta, hanno aderito: Antica Masseria Venditti, Casaldivenere, Ca´stelle, Colle Palladino, Anna Bosco, Di Santo Ugo, Fattoria Ciabrelli, Fontana delle Selve, I Pentri, Petrare Dmc, Podere Veneri Vecchio, Vigne Sannite e Vinicola del Sannio; con assaggi anche di taralli di Biscotti Monterbano e Pasquale Sagnella, dell´olio dell´Olivicola del Titerno, del miele dell´Apicoltura Zappoli di Castelvenere, dei salumi di Tomaso Salumi di Faicchio, dei formaggi di Iaquilat di San Salvatore Telesino e dei dolci e liquori della Dolciaria Parente di San Lorenzello. In vetrina anche opere dell´Associazione dei ceramisti di Cerreto Sannita e San Lorenzello "Nicola Giustiniano". Nella sala conferenza dell´Ipssar si è tenuto un incontro su "Comunicare il vino, comunicare il Sannio - Il vino come identità di Castelvenere", coordinato da Sandro Tacinelli, con gli interventi di: Mario Scetta (sindaco di Castelvenere), Pasquale Carlo (presidente della pro loco), Nicola Matarazzo (esperto in comunicazione enogastronomica), Gaetano Pascale (presidente di Slow Food Campania) e Luciano Pignataro (giornalista e scrittore). Dopo i saluti ed i ringraziamenti di Mario Scetta che, tra l´altro, ha spiegato che "il momento difficile della vitivinicoltura si supera facendo sistema e, soprattutto, comunicando bene"; e di Pasquale Carlo che ha sottolineato "l´importanza delle Porte e delle Stazioni del Gusto, tese a valorizzare i giacimenti enogastronomici e culturali del territorio", ha preso la parola Nicola Matarazzo. "Oltre alle notizie negative che riguardano l´intera Campania - ha rilevato - vi sono anche notevoli difficoltà di piazzare il vino sul mercato. Di fronte a tale situazione, che disorienta i produttori, bisogna agire nell´immediato attivandosi per trovare da soli nuove strade, considerando che, oggi, il vino è sempre più un prodotto industriale e non artigianale, e che una delle soluzioni potrebbe arrivare dalla progettazione di un distretto enogastronomico capace di rivalutare l´intero territorio". Per Gaetano Pascale, invece, "sul mercato bisogna arrivare con un alto grado di competitività, che passa per scelte di carattere economico come la riduzione dei costi". "In un territorio di gran valore qualitativo - ha aggiunto - non si può sottovalutare l´autoctono e, insieme alle riconoscibilità organolettiche ed alla zonazione, bisogna impegnarsi per produrre e comunicare bene". Luciano Pignataro, infine, nell´invitare "i produttori a puntare sulla qualità ed intraprendere la strada di una informazione fatta di messaggi rapidi ed efficaci", ha anche ribadito "la necessità di guardare alla zonazione ed alla verticalizzazione e, in particolare, di ideare un marchio proprio di Castelvenere, in grado di comunicare l´intero territorio". All´incontro sono intervenuti anche Antonio Zeppa per l´Ente Provinciale per il Turismo di Benevento e la giornalista Federica De Vizia. Il prossimo appuntamento con Le Terre del Gusto è in programma: il 19 e 20 aprile a Morcone (Bn), per degustare dolci e vini dolci del Sannio. . |
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IN UN CONVEGNO A SIENA ANALIZZATE LE POTENZIALITÀ DEL PSR PER IL SETTORE BIOLOGICO, CRESCONO LE AZIENDE E AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ AZIENDE TRIPLICATE IN DIECI ANNI, TOCCATA LA QUOTA RECORD DI 2.980 |
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Firenze - Hanno raggiunto la quota record di 2. 980, e ora puntano verso quota tremila. Sono le aziende biologiche che, mentre su scala nazionale registrano contrazioni anche decise, in Toscana continuano a crescere: sono aumentate di 2. 223 unità negli ultimi dieci anni (+277%), di 125 nel corso del solo 2007. Segno che, evidentemente, nella nostra regione oltre a una tradizione consolidata, il biologico trova spazi e sostegni adeguati, come ha evidenziato l’assessore regionale all’agricoltura intervenendo al convegno dedicato alle ‘opportunità per le aziende biologiche nell’ambito del Piano di sviluppo rurale svoltosi oggi a Siena. La provincia di Siena è quella che destina la maggior porzione della sua superficie agricola al biologico (28. 089 ettari, pari al 28% di quella regionale), seguita da Firenze, Pisa, Arezzo: e quindi in una zona particolarmente vocata l’assessore ha illustrato le opportunità che il piano mette a disposizione degli operatori biologici. La misura che ha un riscontro diretto sul settore biologico è quella relativa ai “pagamenti per interventi agroambientali”, che prevede tre le sue azioni anche quella di sostenere i sistemi di produzione agricola che hanno un limitato impatto sull’ambiente (come quelli biologici). I premi riguardano l’introduzione e il mantenimento di aziende biologiche, e hanno valori diversi a seconda delle colture (si va da un minimo di 125 euro a ettaro per le colture foraggere sino ai 600 euro per l’olivo, ai 720 per la vite e agli 840 per il vivaismo). Si tratta, ha spiegato l’assessore, di premi tra i più alti tra quelli assegnati nell’ambito dei singoli Psr delle regioni italiane anche se hanno dovuto tener conto del nuovo metodo di calcolo stabilito dalla commissione europea che ha comportato importi ridotti per tutti gli Stati aderenti. E comunque, gli operatori biologici hanno la possibilità di utilizzare molte altre misure previste dal nuovo Psr: vedi le misure sull’ammodernamento delle aziende agricole, (nei criteri di selezione delle domande gli operatori biologici hanno la priorità) o la misura sulla partecipazione ai sistemi di qualità alimentare. L’assessore ha anche evidenziato quelli che, accanto al Psr sono le azioni che la Toscana sta perseguendo per sostenere questo settore che considera un avamposto delle sue politiche agricole: le politiche per la difesa dai rischi di inquinamento genetico e contro gli Ogm, la normativa che favorisce l’introduzione del biologico nelle mense pubbliche, la realizzazione della rete regionale della distribuzione diretta (entro l’anno la Toscana avrà 13 nuovi mercati contadini e 14 spacci gestiti da produttori in molti casi biologici). . |
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RIETI: PRESENTATO LIBRO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE CONFARTIGIANATO ALIMENTAZIONE |
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Rieti e Camera di Commercio di Rieti hanno presentato l’ 1 aprile nel corso di un convegno presso la sede dell’ente camerale reatino il manuale “Nuove misure di prevenzione nella sicurezza alimentare-Norme di igiene”. “Per anni – ha spiegato il vicepresidente della Cciaa reatina, Giuliano Pizzocchia - tutti noi abbiamo operato attribuendo un valore solo a ciò che era tangibile, materiale. Ebbene, i tempi sono cambiati, perché oggi siamo in quella fase in cui il valore viene accresciuto dalla qualità dei beni e dei servizi con cui abbiamo a che fare, dalle certificazioni che testimoniano l’attenzione prestata ad ogni fase della produzione ed alle responsabilità dei soggetti coinvolti, in considerazione dell’influenza che tali processi hanno sulla salute dell’uomo. Ecco quindi che al puro rispetto delle normative in vigore si affianca un’azione dell’uomo volta a migliorare il livello qualitativo e di sicurezza di quanto offerto a beneficio sia dei consumatori sia delle imprese virtuose che partecipano a questa filiera aumentandone il livello competitivo”. “Il comparto dell’alimentazione è tra i più importanti della realtà provinciale – ha precisato Sauro Antonelli - e si è andato sempre più caratterizzando per la rilevanza del ruolo dell’impresa artigiana in tutti le fasi della filiera. Grandi cambiamenti nei rapporti tra produzione e distribuzione, dovuti al rafforzamento del potere contrattuale della grande distribuzione organizzata, stanno però obbligando le imprese operanti in questo comparto a modificare le proprie strategie”. Una situazione di cambiamento lungo la filiera che, come spiegato dal segretario nazionale di Confartigianato Alimentazione, Arcangelo Roncacci, “unitamente al deciso processo di maturazione da parte del consumatore, sempre più esigente sia per gli aspetti qualitativi, che per quelli igienico salutisti, hanno spinto il legislatore ad operare una revisione delle normative che pongono particolare attenzione a tematiche quali la sicurezza e la qualità degli alimenti ed in questo contesto è fondamentale la responsabilità che ricade sul titolare dell’impresa che si troverà ad affrontare le problematiche relative alla sicurezza alimentare con particolare attenzione perché queste rappresentano un punto centrale per la tutela della salute pubblica”. Relatori dell’incontro anche il direttore della Confartigianato Imprese Rieti, anche Maurizio Aluffi, che ha illustrato “il triplice ruolo della Confartigianato reatina nella difesa della categoria artigiana, nella promozione della conoscenza normativa e nella creazione d’impresa”, ed il preside dell’Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione di Rieti, Giuseppe Rossi, che ha ribadito l’importanza dell’istituto alberghiero reatino “molto all’avanguardia che attira ogni anno giovani provenienti da ogni parte d’Italia”. Il responsabile Ufficio Categorie di Confartigianato Imprese Rieti, Matteo Corradini, è invece entrato nel vivo del documento prima di aprire il dibattito. “Le recenti normative nel settore della sicurezza alimentare, come i Regolamenti 852, 853 e 854/2004 (“pacchetto igiene”) che mantengono l’impostazione delle Direttive alla base del D. Lgs 155/97, - ha spiegato Corradini - prevedono un controllo lungo tutta la filiera produttiva e distributiva degli alimenti, allo scopo di garantirne la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, a tutela del consumatore e del mercato. In quest’attività di controllo un ruolo centrale è affidato agli operatori dell’industria alimentare che dovranno garantire la sicurezza dal campo alla tavola, effettuando il controllo delle materie prime, dello stoccaggio, della lavorazione, della trasformazione, del trasporto fino alla somministrazione, definendo responsabilità precise per ognuna di queste fasi”. “Per avere alimenti più sicuri – ha proseguito - è prevista una ripartizione delle responsabilità. I recenti sviluppi della normativa alimentare richiedono che il controllo sulla sicurezza degli alimenti sia articolato su livelli diversi: un livello esterno, rappresentato dalle Autorità di controllo e uno interno rappresentato dal titolare dell’industria alimentare o dal suo delegato. Quindi assume una particolare rilevanza la formazione degli alimentaristi nella gestione delle procedure e nell’applicazione dei principi del sistema stesso quale strumento di prevenzione nelle malattie trasmesse da alimenti ed il manuale presentato oggi è un esempio di strumento ausiliario alla formazione”. Per avere una copia gratuita del libro è possibile contattare Confartigianato Imprese Rieti al numero tel. 0746/491435. . |
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UNA CRESCITA PRODUTTIVA ANNUA DEL 70% E UNA QUALITA’ LEVATISSIMA COLLOCANO IL PAESE ANDINO TRA LE PIU’ INTERESSANTI REALTA’ DEL MONDO OLIVICOLO INTERNAZIONALE- CILE, LA NUOVA FRONTIERA DELL’EXTRAVERGINE AL SOL DI VERONA, DAL 3 AL 7 APRILE
UNA SELEZIONE DI ALCUNE DELLE MIGLIORI ETICHETTE CILENE
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Situazione microclimatica ideale, piante sane, prezzi controllati: sono questi gli elementi che fanno del Cile un fondamentale punto di riferimento sul mercato dell’olio extravergine Era il 1946 quando José Canepa, immigrante ligure, piantava 86 ettari di olivo in una sua proprietà a sud di Santiago. Solo 60 anni dopo, il comparto olivicolo cileno entra di diritto nel gotha della produzione mondiale. Per ora essenzialmente dal punto di vista qualitativo, con diverse etichette che rastrellano premi e riconoscimenti importanti nei vari concorsi mondiali. Ma anche l’aspetto quantitativo sta conoscendo un periodo d’oro e i prossimi anni promettono di essere assai interessanti. “Il consumo mondiale è in crescita – spiega Arturo Leiva, presidente esecutivo di Chileoliva - Proprio per questo nuove realtà come la nostra assumono una rilevanza fondamentale sullo scacchiere produttivo internazionale”. In effetti i dati offerti dal Coi (Consiglio Olivicolo Internazionale) parlano chiaro. L’ultima stagione in Europa ha visto una raccolta quantificata intorno ai 2 milioni di tonnellate, in linea con le precedenti annate; mentre la richiesta mondiale, nello stesso periodo, è in crescita. E tutto questo mentre la Fda (Food and Drug Administration) consiglia agli Statunitensi di inserire l’olio extravergine di oliva nella propria dieta, lasciando intuire una nuova impennata nei consumi di questo prodotto. Non è quindi un caso che il Cile si stia muovendo con perizia e intelligenza per far fronte a quella che sarà la richiesta dei mercati. Attualmente sono 12. 000 gli ettari olivetati ma si sta lavorando per portarli a 100. 000 già entro il 2030. Una crescita esponenziale figlia del boom che l’extravergine cileno ha conosciuto negli ultimi anni. “Basti pensare – ribadisce Leiva – che si è passati da un export di 1 milione di dollari nel 2005 agli oltre 3 milioni del 2007. E per il 2008 le proiezioni parlano di una cifra intorno ai 7 milioni di dollari, che supereranno i 10 milioni entro il 2010. In termini assoluti non è tantissimo ma stiamo comunque parlando di un incremento pari al 70% annuo”. Una crescita dovuta a una serie di elementi essenziali: le condizioni microclimatiche, piante sempre sane anche per la totale assenza della mosca olearia, coltivazione intensiva con un potenziale vicino ai 2500 litri per ettaro (5 volte più che in Europa). E inoltre un controllo dei costi straordinario (piantare un olivo costa in Cile 7 volte meno che in Europa) che permette agli extravergine cileni di essere competitivi su tutti i mercati. Logico quindi che anche i maggiori Paesi produttori di olio abbiano puntato le loro attenzioni sul Cile. Spagna ad esempio sta già acquistando terreni dove impiantare uliveti. Ettari ed ettari di buona terra che, secondo le previsioni, dovrebbero regalare nei prossimi anni degli extravergine di altissima qualità e dai prezzi contenuti. E con in più un ulteriore valore aggiunto, quello della controstagionalità. Rispetto a realtà come Italia, Spagna, Grecia e altri produttori del bacino mediterraneo, infatti, le olive cilene vengono raccolte e lavorate in aprile. Il che significa che gli extravergine andini raggiungono il loro top qualitativo proprio nel periodo in cui quelli mediterranei sono in fase calante. “Di questo e altro si parlerà a Verona durante il Sol – sottolinea Marco Oreggia, giornalista autore dell’unica guida internazionale sugli extravergine – Durante la manifestazione scaligerà sarà possibile degustare alcune straordinarie etichette cilene ma, soprattutto, confrontarsi con una realtà che ritengo debba essere presa in massima considerazione anche dagli imprenditori italiani”. E la presenza di 5 produttori cileni al Sol di Verona è volta proprio ad aprire dei contatti con l’Italia. “Il rapporto tra il Cile e il vostro Paese – conferma Leiva – è da sempre molto buono come dimostra anche lo scambio di visite tra i rispettivi Presidenti della Repubblica avvenuto di recente. A nostro parere, visto anche il fatto che le origini dell’extravergine cileno ha forti radici italiane e che tuttora la tecnologia che i nostri produttori utilizzano è essenzialmente italiana, esistono tutte le premesse per creare un forte legame che duri nel tempo e che offra ad entrambi dei risultati importanti”. Proprio per questo le giornate veronesi dal 3 al 7, con gli incontri organizzati e i seminari, rappresentano un’ottima occasione per conoscere e avvicinare questa nuova frontiera dell’extravergine. . . |
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SONO IL 92,2% LE FAMIGLIE CHE ACQUISTANO
IN UN ANNO ALMENO UNA VOLTA VEGETALI SURGELATI
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Le verdure surgelate e gli italiani: aumenta la differenziazione Continuano ad essere tra i prodotti più richiesti dagli italiani sul punto vendita con una penetrazione assoluta pari al 92. 2%: sono i vegetali surgelati che, occupando il 55% delle vendite a volume del comparto Surgelati nel 2007, si attestano come una scelta ormai consueta per le famiglie italiane che almeno una volta al mese acquistano questo tipo di prodotti, nonostante il piccolo calo dell’1% rispetto alle brillantissime performance del 2006. Le famiglie italiane differenziano sempre di più i propri acquisti in questo settore: mediamente ogni famiglia acquista nell’arco dell’anno 3,3 diverse tipologie di prodotti (+6. 4% vs 2006). Aumenta quindi l’esigenza di differenziazione espressa dai consumatori, fenomeno che dovrà sempre più essere preso in considerazione dai produttori del comparto, che dovranno attuare politiche di gamma soddisfacenti per conquistare spazi di mercato crescenti. I fagiolini, con una penetrazione del 60,2%, i minestroni (58,7%) e le patate (44,5%) sono i prodotti maggiormente acquistati, seguiti da spinaci e vegetali ricettati. Anche lì dove si registra una tendenza al ribasso rispetto alle quantità di volumi del 2006 la flessione al ribasso tocca solo lo 0. 7% (come nel caso delle patate). “I vegetali surgelati non rappresentano più, come qualche anno fa, solo la “scorta” di cui approfittare nei giorni di chiusura degli esercizi alimentari” commenta Marco Pellizzoni di Gfk Panel Services Italia “Questi sono entrati a far parte del carrello della spesa di ogni giorno: questo è un chiaro segnale dell’evoluzione nella scelta dei consumi. Chi decide di mangiare sano ma conduce uno stile di vita caratterizzato dalla scarsità di tempo opera delle scelte nei propri acquisti che gli consentano la miglior adesione ai propri desiderata. Verdure già pronte, materie prime di alta qualità e metodi di conservazione sempre più affidabili consentono di consumare piatti sani, veloci e anche gustosi. I vegetali preparati (come la verdure già grigliate) toccano addirittura quota +16% nei volumi e il +17. 7% valore di acquisto. La scelta dei surgelati quindi non si limita più al solo minestrone o alle verdure “fuori stagione” ma rappresenta una vera e propria alternativa al banco ortofrutticolo”. “Dall’andamento registrato dall’acquisto medio e dalla frequenza d’acquisto - spiega Marco Pellizzoni di Gfk Panel Services Italia - che segnano rispettivamente un incremento dell’1,5% e dell’1,7%, si può dedurre che il mercato ha visto l’uscita degli acquirenti occasionali, mentre le famiglie fidelizzate acquistano di più. Lo dimostra anche la crescita della spesa media, che passa da 32,9 a 33,5 euro”. . |
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L’ANTICO SAN MICHELE RIPARTE PIENO DI NOVITÀ |
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L’antico San Michele, storica trattoria piemontese, riapre con uno stile totalmente rinnovato. Un tocco classico ma con la giusta dose di modernità che si riflette negli spazi e nei sapori, grazie all’accurato restyling realizzato dalla famiglia Testori. Situato nel centro di Massino Visconti, piccolo paese in provincia di Novara, l’Antico San Michele domina il lago Maggiore e grazie alla sua posizione centrale offre una visuale privilegiata del panorama circostante. Un connubio di natura, colori, profumi e tradizione che rendono unica e particolare questa storica trattoria. Dalla storia e la creatività dello chef Alessandro Frigerio, educato fin da piccolo all’amore per la buona cucina, nascono le particolari ricette dell’Antico San Michele che vuole mantenere le tradizioni piemontesi donando loro un pizzico di originalità. Il foie gras, le zuppe e la peculiarità dei piatti proposti nel menù derivano da un’approfondita ricerca storica e dal recupero di antiche ricette ottocentesche. Le mura di Massino Visconti, infatti, raccontano da sole la loro storia. Quando Napoleone di ritorno dalla campagna d’Egitto si fermò in Piemonte con al seguito le sue anatre, introdusse nella tradizione culinaria di quella terra un mix di sapori e profumi d’ispirazione lombardo-piemontese con interventi francesi. La cura dei dettagli rende l’ambiente particolarmente accogliente, intimo ed elegante. Dieci tavoli accuratamente preparati con grande attenzione allo stile classico, esaltano le raffinate proposte del menù sorprendendo tutti i sensi. L’unione di queste caratteristiche rendono l’Antico San Michele una novità tradizionale unica nel suo genere, che sin dalle origini ricerca il ristoro della mente e del corpo. Antico San Michele Tel. 0322. 219101 Tipo di cucina: lombardo-piemontese con interventi francesi . |
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SCUOLA MESTIERI DI VENDITA E FRATELLI LA BUFALA FORMAZIONE E PROFESSIONALITÀ NELLA RISTORAZIONE.
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Lunedì 21 e martedì 22 gennaio2008, si è tenuto presso Smv - Scuola mestieri di Vendita di Trino (Vc) – il corso “Back Stage” per il Gruppo Lg, Master Franchisor di Fratelli La Bufala. Il corso, dedicato all’attività di store management, è stato ideato e realizzato da Smv per fornire strumenti di supporto alla leadership situazionale e alla gestione delle risorse umane. Nelle nostre aule sono stati coinvolti undici Direttori – dunque veri e propri “addetti ai lavori” - di punti di ristorazione della catena “Fratelli La Bufala”, un brand che esporta in tutto il mondo un modo unico, vincente e “squisitamente napoletano” di fare ristorazione. Le due giornate di formazione sono nate dall’esigenza di implementare il valore del brand anche attraverso un’adeguata formazione e motivazione di chi coordina quotidianamente la relazione finale con il cliente. Per questo motivo il corso è stato caratterizzato da molti momenti di riflessione sulle esperienze lavorative dei corsisti. Da qui è emersa la necessità di introdurre nei punti vendita della loro catena non solo tematiche comuni, ma un vero e proprio “mondo” di riferimento, fatto di regole, valori e comportamenti condivisi, indispensabili per esprimere e rafforzare l’identità del marchio. A questa conclusione si è giunti attraverso un precorso formativo articolato dedicato principalmente alla comprensione delle trasformazioni e delle tendenze sociali ed economiche che stanno cambiando il mondo della vendita e della relazione con il Cliente: non più Clienti “ostaggio” di un’offerta sempre uguale, ma consumatori avveduti e competenti in grado di scegliere la soluzione più adatta alle loro esigenze. La prima giornata ha visto protagoniste le trasformazioni e le tendenze sociali che hanno generato il cambiamento nel mondo della vendita, l’evoluzione della relazione con il Cliente, i nuovi scenari del consumo e il cambiamento dei modelli per riconoscere i Clienti attraverso l’osservazione del “mindstyle”. Durante la seconda giornata sono stati quindi proposti gli strumenti per una gestione efficace del cambiamento, analisi e valutazione dei processi comportamentali della leadership, una gestione responsabile dei collaboratori e lo scambio e condivisione di idee ed esperienze tra persone che fanno parte della stessa squadra. Due giorni di lavoro intenso, che hanno dimostrato come la creazione di un brand di successo – e questo è quanto mai vero in un campo come la ristorazione - passi anche attraverso il valore (aggiunto) del servizio che viene offerto al Cliente finale. Un augurio di buon lavoro dunque ai nostri primi store managers, affinché come abili surfisti della vendita “sentano ogni giorno il clima e quale onda cavalcare”. . . |
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ARRIVA IN PUBBLICITA’ OREO,
IL BISCOTTO PREFERITO DAL LATTE
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Fino al 3 Maggio Saiwa sarà on air con il primo flight della campagna creativa di Fcb realizzata per la promozione sul mercato alimentare italiano di Oreo, il biscotto preferito dal latte. L’investimento, pianificato da Mindshare, sarà veicolato sui media - tv (reti Mediaset e satellitare Sky), web - e con attività in store. L’idea creativa, unica e di forte impatto, si basa sul connubio tra il biscotto e il latte ribadito dal claim Oreo: il biscotto preferito dal latte. Lo spot televisivo punta sull’emozione che regala il momento della merenda con Oreo, momento che permette di divertirsi, stare insieme e tornare bambini anche solo per un attimo. L’idea creativa si concentra sul cuore di posizionamento del prodotto che ne vede il consumo abbinato a quello del latte. La campagna si distribuirà sui diversi canali per tutto il 2008. Dopo una pausa nei mesi estivi, infatti, l’inizio dell’anno scolastico segnerà l’avvio di ulteriori azioni in store - che, andando a colpire il consumatore nel punto vendita attraverso materiali interattivi dedicati ai più piccoli, amplificheranno il secondo flight della campagna tv - e attività di sampling. Oreo è presente in più di 100 paesi al mondo, l’Italia è quello ancora da “esplorare”; l’avventura è appena iniziata e ci porterà alla scoperta del biscotto più venduto nel mondo! “Annunciare una campagna sul biscotto più venduto nel mondo è sicuramente un momento importante per Saiwa, così come è per tutti noi un onore avere in portafoglio un prodotto tanto conosciuto ed apprezzato sui mercati internazionali” ha dichiarato Piergiorgio Burei, Direttore Marketing & Proximity Sales di Saiwa. “Inoltre, sappiamo di presentare una campagna evocativa, con un concept incentrato sull’inzuppo nel latte e sul piacere della merenda: piacere che Oreo istintivamente scatena grazie alla sua bontà. ” Saiwa è stata fondata a Genova nel 1900 ed è passata all’interno del Gruppo Kraft Foods a Dicembre 2007. Oggi l’azienda conta oltre 600 dipendenti, con sede a Genova e un sito produttivo in provincia di Alessandria. Negli ultimi anni l’azienda ha registrato risultati positivi, arrivando a un fatturato di oltre 250 milioni di euro nel 2006, con una crescita superiore al 5% rispetto all’anno precedente. L’offerta di Saiwa si articola attorno ai due poli dei prodotti da forno e degli snack salati e dolci e include brand come Oro Saiwa, Premium, Tuc, Oreo, Cipster, Fonzies, Ritz Yonkers, Mikado. Saiwa è da sempre azienda di riferimento in alcuni dei comparti del mercato italiano, come ad esempio i biscotti secchi per la prima colazione con il marchio Oro Saiwa e gli snack salati con i marchi Tuc, Cipster, Fonzies e Ritz. Oro Saiwa, prodotto storico dell’azienda, ha festeggiato recentemente i primi 50 anni. Oro Saiwa è il biscotto più venduto in Italia e da sempre è sinonimo di semplicità e leggerezza per la prima colazione. . |
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AIR ACTION VIGORSOL E WWF DI NUOVO INSIEME PER COMBATTERE IL GLOBAL WARMING
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Il marchio di chewing gum del Gruppo Perfetti Van Melle rinnova la collaborazione con il Wwf e torna on air con un nuovo spot che affronta il tema del surriscaldamento globale. Perfetti Van Melle conferma l´importanza della cooperazione con il Wwf per una comunicazione in grado di sensibilizzare l´opinione pubblica verso un tema così importante come il surriscaldamento globale. La creatività è stata affidata nuovamente all´agenzia inglese Bbh e la nuova campagna porta la firma di Nick Gill, direttore creativo dell´agenzia. . . |
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NUOVO PURÈ DI MCCAIN: IL GUSTO NATURALE DELLA TRADIZIONE
LA GAMMA MCCAIN SI ARRICCHISCE CON PURÈ AL NATURALE E PURÈ AL FORMAGGIO:
VELLUTATI, RICCHI DI GUSTO E PRONTI AL VOLO!
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Mccain è partita con un test per il nuovo purè surgelato, l’ultimo nato in casa della multinazionale canadese leader mondiale delle patatine fritte surgelate, pensato per tutti coloro che non sanno resistere al piacere di un piatto gustoso e naturale in grado di riscaldare l’inverno. Presente in due varianti (al naturale e al formaggio), il Purè Mccain è un prodotto gustoso e vellutato, realizzato solo con le migliori patate fresche provenienti dalla selezione Mccain. Pronto in un attimo –bastano tre minuti al microonde o cinque in padella – il Purè di Mccain unisce al sapore e alla qualità di un vero purè artigianale la facilità di preparazione di una pietanza in busta surgelata. La porzionabilità del prodotto in pratici dischi surgelati consente infatti un facile dosaggio. Il Puré di Mccain è ideale anche per i più piccini, perché è fatto con 100% patate fresche selezionate, bollite, schiacciate e surgelate ed è tutto naturale, proprio come quello preparato in casa. Ottimo da solo e già vellutato con la semplice aggiunta di acqua, latte o sale, può essere arricchito a piacimento con noce moscata, burro, spezie o altri ingredienti per diventare l’accompagnamento ideale di piatti di carne, bolliti, zamponi. Il Purè Mccain è il prodotto ideale per chi sceglie un’alimentazione sana e genuina, ma ricca di gusto e per chi, incastrato nei ritmi frenetici della vita di tutti i giorni, non vuole rinunciare ai sapori della tradizione. Ma il Purè di Mccain non si limita solo a riscaldare l’inverno: lo colora con allegria! Infatti insieme a Le Patatine Originali, Golden Long, Tradition, Forno Chips, Forno Country, Le Leggere Originali, Le Crocchette Originali, Mini Croquettes, Kid Smile e Frit-up, partecipa alla campagna Chiama & Vinci che fino a maggio 2008 mette in palio ogni giorno i simpaticissimi regali dei Mccain Bros per arredare la tua casa: i teneri cuscini Gattò e Kid, i fantastici pouf Doc e le elegantissime lampade a stelo Stick. Il Purè Mccain è disponibile in test solo nei migliori punti vendita della grande distribuzione, in confezione da 750 grammi nelle sue due varianti “al naturale” €2,49 e “al formaggio” a €2,89 . |
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LA CASA EDITRICE SPIRALI PRESENTA UN LIBRO SPECIALE DEDICATO AL CIOCCOLATO.: GIUSEPPE NISTICÒ "CIOCCOLATO E PIACERE"
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Vicende, misteri e verità del cioccolato. Sulle tracce di uno dei cibi più apprezzati della storia. Il Libro - Perché il cioccolato - nelle sue innumerevoli combinazioni - si associa al piacere, alla sessualità, alla salute? Alla domanda rispondono docenti universitari, italiani e inglesi, ed uno scrittore. La storia del “cibo degli dei” riporta alle antiche civiltà Centramericane, gli Aztechi, i Maya e gli Incas, che avevano elaborato sofisticati metodi per ricavare la bevanda del cioccolato dai semi del Theobroma cacao. Importato in Europa, il cioccolato s’impose dapprima nelle corti regali, poi ad un più largo utilizzo. A partire dalle prime cioccolaterie in Spagna (1580), si diffuse universalmente trovando ovunque nel tempo grandi estimatori, tra i quali Goldoni, Goethe, Proust, Stendhal e D’annunzio. Glia autori esplorano le componenti chimiche e gli aspetti nutrizionali del cacao, evidenziandone le proprietà e indagando sulle correlazioni tra queste e le più moderne teorie neurofisiologiche. . . |
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HIGH POWER IL FRIGORIFERO ELETTRICO SECONDO GIO’STYLE |
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High Power Business Class, High Power Sport Gt e High Power Active i nuovi frigoriferi elettrici Gio’style hanno un design accattivante, elementi di stile perfezionati e bassi consumi energetici, tutti questi fattori li rendono inseparabili compagni di gite, pic-nic o campeggi. Le elevate performance di Gio’style High Power sono garantite dal perfezionato “gruppo refrigerante” ed implementate grazie all’isolamento Isofoam. High Power Business Class è dotato di un pannello di controllo Soft Touch che consente l’ottimale gestione della temperatura interna, grazie alla funzione che ne permette la regolazione. È inoltre predisposto per il rilevamento della temperatura esterna e l’accensione programmata. High Power Business Class è disponibile nella versione 30 litri che permette di stivare bottiglie da due litri. Gio’style High Power Sport Gt e High Power Active sono frigoriferi elettrici di ultima generazione dotati di doppio cavo di alimentazione da 230 volt per la casa e da 12 volt per l’auto. Entrambe le versioni da 30 e 26 litri permettono di stivare bottiglie da due litri. . |
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LGWINES AL VINITALY 2008
BOLGHERI E SUPERSTUSCAN SOLO ALCUNE DELLE NOVITÀ IN CALENDARIO PER IL BROKER FIORENTINO
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Vinitaly. Tra i protagonisti della prestigiosa fiera italiana dedicata al buon vino c’è anche la toscana Lgwines di Lorenzo Galli (http://www. Lgwines. Com/). Intermediario e consulente per aziende italiane a limitata produzione vitivinicola tipica, Galli è già un habitué della vetrina più attesa di ogni inizio primavera. Alte come sempre le aspettative del marchio toscano che da tempo insegue mercati americani e del Medio Oriente per i quali il Vinitaly si conferma un’ottima passerella. La novità di quest’anno riguarda la presentazione di due nuove aziende toscane entrate di recente a far parte del network del broker fiorentino, Baroncelli di Bolgheri in Maremma, e La Colombaia dell’Impruneta, già zona del Chianti. Entrambi i produttori giungono alla kermesse dopo un lungo ed articolato percorso di preparazione, che inizia con la cura meticolosa dei filari, passa per la scelta di un esperto di commercio enologico e innovatore dell’immagine quale Lorenzo Galli, e si conclude con la dimostrazione dei risultati. In particolare si tratta di far conoscere a pubblico e operatori dell’esistenza di alcune etichette che, grazie ad un canale aperto e privilegiato con il nuovo continente, hanno già potuto conquistare numerosi ristoratori e distributori della Grande mela. A New York infatti, dove Galli ha una sede operativa, i prodotti di Baroncelli e della famiglia Beltrami sono già conosciuti e richiesti. Si tratta dei rossi Doc e Docg Guerriero di Bolgheri e il Morellino di Scansano Note di Sole dell’azienda Baroncelli, mentre La Colombaia mette sul mercato il suo Igt Supertuscan Terre del Cotto e il Chianti Colli Fiorentini Terre delle Fornaci. Una sorta di collaudo oltre confine per i clienti della Lgwines la quale, adesso, mira a riprendere il filo dell’entusiasmo con l’intenzione di diffonderlo tra gli operatori presenti in Italia o comunque di passaggio al polo espositivo veronese. Nei giorni 3 e 4 Aprile Lorenzo Galli apre il suo stand a due piccoli happening per la degustazione dei nuovi prodotti. Nel grazioso taste – corner allestito subito all’entrata dello show room Lgw giovedì 3 la tenuta imprunetina La Colombaia incontra stampa, appassionati e intenditori secondo la formula One to One, per cui è necessaria la prenotazione (info: 335/1893514). Ad ogni partecipante viene offerto inoltre un piccolo rinfresco e un simpatico cadeau di benvenuto. Lo scopo è senz’altro quello di intrattenere gli ospiti e favorire la conoscenza del prodotto lontano dai ritmi forzatamente sincopati della fiera. Stesso scopo, diversa strategia comunicativa l’indomani venerdì 4 per i proprietari dell’azienda maremmana Baroncelli che rivolge invece un invito collettivo e si presenta a gruppi di 5/6 persone alla volta all’interno dello stand. Buffet e gadgets per tutti gli intervenuti. . . |
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PRESENTATA A MILANO L’EDIZIONE 2008 DI ENOTRIA
PARLARE AL CONSUMATORE
LA NUOVA SFIDA PER IL VINO
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Molte energie vengono ancora spese per una comunicazione rivolta esclusivamente agli operatori. Ecco allora le potenzialità offerte da Internet nelle parole di uno dei big del settore, Microsoft, ma anche modi alternativi di farsi “riconoscere”, come la solidarietà: Unione Italiana Vini premia il progetto “Wine for Life”della Comunità di Sant’egidio Al centro della comunicazione del mondo del vino oggi più che mai ci deve essere il consumatore. E per vincere questa nuova sfida si aprono nuove modalità di dialogo, ancora poco utilizzate: da una parte Internet e le nuove tecnologie, dall’altra l’impegno nel sociale. Questo in sintesi quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2008 di Enotria, annuario di Unione Italiana Vini, che ha chiamato a raccolta giovedì 27 marzo a Milano un folto numero di persone, tra esponenti della stampa, specializzata e no, e del mondo imprenditoriale vitivinicolo per confrontarsi su un tema quanto mai strategico. In primo piano, come evidenziato dal presidente di Unione Italiana Vini, Andrea Sartori, i numeri emersi dall’indagine condotta da Enotria sulle 20 aziende vitivinicole italiane più importanti per fatturato e che indicano come, in media, il mondo del vino investa in comunicazione circa il 5,8% del proprio fatturato, con un massimo del 10% e un minimo dell’1,5%. Scomponendo tale quota nelle voci principali (eventi, pubblicità sui giornali, partecipazione a fiere, promozione sui punti vendita, attività di ufficio stampa e ricerca creativa sul packaging), Sartori ha sottolineato come tutte queste attività siano per lo più indirizzate ai professionisti: “Il mondo del vino, a parte pochissime eccezioni, non riesce a comunicare direttamente con il consumatore. E’ un elemento di debolezza che non riusciamo a superare anche perché le dimensioni aziendali medie sono piccole e questo ricade necessariamente sui budget, che non possono supportare operazioni a larga diffusione come ad esempio le campagne televisive”. Se il punto centrale, prima ancora del messaggio, è “mettere in contatto” il mondo del vino e il consumatore, Internet sembra poter aprire nuovi scenari alle imprese avendo nel suo Dna un plusvalore come l’interattività. Per illustrare le potenzialità di questo mezzo è intervenuto Salvatore Ippolito, Sales Director di Microsoft Digital Advertising Solutions, la concessionaria di pubblicità di Microsoft. “Oggi Internet in Italia rappresenta il 6% della spesa totale in pubblicità, eppure il 20% del tempo ‘speso’ sui media dai consumatori è proprio dedicato alla rete. E’ evidente che c’è uno squilibrio e quindi c’è ancora molto da costruire e spazi che possono essere occupati”. Per incoraggiare le imprese a investire di più su questo canale, Ippolito ha innanzitutto sfatato un mito: “Internet non è un ‘paese’ solo per giovani: in realtà secondo uno studio condotto da Nielsen insieme al Politecnico di Milano, la fascia di età più disponibile a un investimento nel processo d’acquisto e a seguire canali non tradizionali è quella tra i 35 e i 44 anni, ad alto reddito e laureati: il pubblico di riferimento delle imprese vinicole”. E per dimostrare quanto la Rete possa essere “utile” al vino, Ippolito ha mostrato una simulazione di campagna di lancio di una nuova etichetta attraverso gli strumenti interattivi e di comunicazione trasversali che oggi coinvolgono attivamente milioni di utenti. Parola chiave è il concetto di “viral”, una comunicazione “contagiosa” a basso costo fatta dagli stessi utenti della rete attraverso il passaparola e le community. Un passaparola severo e obiettivo: “Internet punisce chi veicola messaggi non chiari o non veritieri”. Oltre che aiutare a vendere meglio il proprio vino, la comunicazione può fare anche di più. Può contribuire a rendere migliore il mondo nel momento in cui si impegna a favore del sociale. Per questo Unione Italiana Vini ha deciso di premiare Wine For Life, il progetto della Comunità di Sant’egidio che lega per la prima volta il grande vino di qualità alla salvezza dell’Africa. A ritirare il riconoscimento Rinaldo Piazzoni, responsabile del progetto. “La nostra scommessa era trovare un metodo di cura concreto ed efficace per combattere l’Aids in Africa: abbiamo scelto il vino come nostro ambasciatore perché è un prodotto legato alla socialità e al piacere dello stare assieme. Grazie ai fondi raccolti con la collaborazione delle 120 aziende che hanno acquistato 1,5 milioni di bollini da apporre sulle proprie bottiglie, i risultati sono finora molto incoraggianti: il 98% dei bambini partoriti da madri malate nasce sano e oltre il 95% delle persone curate riesce a condurre una vita normale. Auspico che il mondo vinicolo continui a sostenerci in questa grande sfida”. . |
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189 AZIENDE E BEN 1500 ETICHETTE A RAPPRESENTARE UNA DELLE
REALTA’ VITIVINICOLE PIU’ IMPORTANTI DEL NOSTRO PAESE - IL VINITALY DELLA PUGLIA, UNICA REGIONE I CUI VINI NON HANNO RICHIESTO OPERAZIONI DI “ARRICCHIMENTO” TRA DEGUSTAZIONI E WORKSHOP, IN UN PADIGLIONE CHE RACCONTA I SAPORI E LE SUGGESTIONI DI UN TERRITORIO RICCO DI FASCINO |
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Annata complessa, quella del 2007, che sarà ricordata come la più “avara” degli ultimi 60 anni. E che consegna alla Puglia un primato assolutamente invidiabile. “La nostra regione – spiega Leonardo Palumbo, presidente Assoenelogi Puglia, Basilicata e Calabria – è l’unica in Italia a non aver richiesto operazioni di “arricchimento”. L’unica, cioè, i cui vini sono assolutamente naturali, autentica e perfetta espressione del sole e della terra, senza alcun intervento “correttivo”. Ed è certamente questo il dato più interessante che emerge dall’ultima vendemmia”. E sarà questo uno dei tanti motivi per cui varrà la pena visitare il Padiglione 10, quello in cui la Puglia si presenta con ben 164 aziende espositrici (altre 25 occupano spazi esterni al padiglione stesso) e ben 1500 etichette. E con un fitto calendario di eventi organizzati dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari e dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio: laboratori, degustazioni, incontri e workshop che vedranno la fattiva collaborazione delle delegazioni regionali di Slow Food, Associazione Italiana Sommelier e Movimento Turismo del Vino. “Tra i fiori all’occhiello di questa partecipazione pugliese alla 42° edizione di Vinitaly – sottolinea Enzo Russo, Assessore alle Risorse Agroalimentari – c’è sicuramente l’incontro che abbiamo organizzato tra 38 buyers internazionali e 55 delle nostre aziende. Una conferma a quella che è ormai una vocazione internazionale dei nostri vini, capaci di esprimere grande qualità, base di partenza essenziale per competere e proporsi sul mercato”. Un’internazionalità figlia dei riconoscimenti che le etichette pugliesi raccolgono in tutti i continenti e che conferma la bontà della strategia adottata dalle istituzioni e dai produttori della regione che, in questi anni, hanno puntato i loro sforzi sui grandi autoctoni e sul forte connubio tra vini e territori. “Connubio che sarà il leit motiv del nostro padiglione e Verona – conferma Luigi Farace, presidente dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio – con il Primitivo di Manduria, il Negroamaro e il Nero di Troia a guidare i visitatori in un percorso tra i nostri territori: dalla Daunia alle Murge, dalla Messapia e Valle d’Itria al Salento”. E i visitatori del Padiglione Puglia potranno anche testare la loro abilità con la “Caccia al sentore”, gioco organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia che si basa proprio sul riconoscimento dei più noti autoctoni pugliesi ai quali sarà inoltre dedicata un’installazione artistica. Altra tappa impedibile, per i gourmet che affolleranno i padiglioni della kermesse scaligera, rimane l’Osteria Vino e Cibo che, nella scorsa edizione, ha riscosso un enorme successo. Gestito da Slow Food Puglia, lo spazio proporrà ogni giorno i piatti preparati da tre rinomati chef pugliesi, ovviamente abbinati alle etichette della regione, con menu che cambieranno di giorno in giorno. I vini saranno invece gli assoluti protagonisti delle degustazioni guidate dai sommelier dell’Ais Puglia, che offriranno ai visitatori una panoramica completa ed affascinante del Vigneto Puglia . . |
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RAPITALÀ LANCIA BOUQUET AL VINITALY 2008 |
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Da Camporeale, vicino a Palermo, la tenuta Rapitalà lancia il nuovo aromatico Bouquet. Il vino mediterraneo: Rapitalà con Bouquet interpreta il vino mediterraneo e lo fa come sempre partendo da un preciso progetto agronomico: in nessun luogo al sud si trovano terreni cosi adatti ai vitigni ricchi di aromaticità come quelli scelti a Rapitalà per l’impianto dei nuovi vigneti: Grillo, Sauvignon e Viognier. Il risultato è un vino fresco che esordisce in modo vibrante con la luminosità delle note fruttate, e che si trasforma in una meravigliosa sintonia floreale. Le uve: Grillo – Sauvignon – Viognier Il vigneto: Più di 8 ettari di vigne selezionate nella Tenuta Rapitalà posizionate da 300 a 550 m s. L. M. Allevate a guyot basso su terreno completamente argilloso con basse rese per ettaro e caratterizzate da un’elevata escursione termica durante il periodo estivo. Una precisa scelta di cloni: 2 francesi per il Viognier, 6 per il Sauvignon con speciali portainnesti che sopportino le argille calde e 2 cloni di Grillo. La vinificazione: le uve vengono raccolte e vinificate separatamente poiché maturano in momenti diversi. Nella Tenuta Rapitalà il sauvignon e il viognier arrivano a giusta maturazione alla fine di agosto, il grillo viene raccolto nei primi dieci giorni di settembre. Per preservare la piena aromaticità dei tre vitigni si definisce attentamente in ogni fase della maturazione il rapporto tra contenuto zuccherino e acidità avendo cura di evitare alle piante ogni forma di stress idrico. Per le tre uve si usa un’accurata tecnica di vinificazione con suddivisioni delle varie qualità di mosto che lentamente viene fatto fermentare. E’ così che questi vitigni esprimono le loro migliori caratteristiche aromatiche. Il vino: colore oro chiaro con riflessi verdi, profumi intesi al naso, una profonda dolcezza olfattiva di fiore, frutti tropicali e agrumi che affascina per il suo sapore equilibrato, fruttato, pulito, lasciando al palato note di agrumi. E’ un vino fresco, un frutto ricco ed elegante, avvolto da tocchi vellutati, che esprime al meglio l’aromaticità di questo prodotto. Dati analitici: alcol 12,5%; acidità totale 5,10 g/l; pH 3,35; zuccheri 5 g/l; estratto 24 g/l. Abbinamenti gastronomici: ottimo con i frutti di mare (ostriche e ricci) e preparazioni a crudo (sushi e sashimi), ma si sposa ugualmente bene è con pesci nobili (pesce spada, spigole, orate, grandi crostacei), primi piatti a base di verdure e formaggi. Tenute Rapitalà S. P. A. Contrada Rapitalà 90043 Camporeale Palermo • Italia T 0924 37233 / 0924 37494 F 0924 36115 www. Rapitala. It • rapitala@giv. It . |
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DAL GARDA PROGETTO PER UN NUOVO VINO, IL VALTENESI BECCALOSSI: DA REGIONE 4 MILIONI PER VALORIZZAZIONE TERRITORIO |
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Valorizzare un´area geografica anche attraverso il vino. Con un obiettivo, far nascere un unico "rosso" che rappresenti il territorio con una nuova denominazione: Valtenesi. E´ il traguardo che si prefigge "Il Vitigno e il Territorio", progetto pluriennale di pianificazione strategica e comunicazione presentato il 27 marzo a Brescia da Sante Bonomo, presidente del Consorzio vitivinicolo Garda Classico, insieme a Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, e Gianfranco Tomasoni, assessore provinciale all´Agricoltura. Punto di partenza del progetto è proprio il territorio della Valtenesi, intesa come l´area morenica punto di riferimento del Groppello, vitigno autoctono, padre di vini rossi di qualità e del Chiaretto. "Porre l´accento sulla Valtenesi - ha detto Viviana Beccalossi - creando nella percezione del consumatore l´immagine di un territorio con caratteristiche ben precise, è certamente un ottimo punto di partenza per rilanciare al meglio l´offerta enologica gardesana e le sue peculiarità". "Di fronte al fiorire di fenomeni dal successo tanto rapido quanto effimero - ha proseguito la vicepresidente Beccalossi - quest´area gardesana ha l´opportunità di offrire tradizione e tipicità di un vitigno come il Groppello che ancora possiede inesplorati margini di miglioramento qualitativo". "Partendo dall´analisi di quanto sta accadendo nel contesto enologico mondiale - ha poi spiegato il presidente del Consorzio Garda Classico, Sante Bonomo - il progetto delinea delle opportunità importanti per il Garda Classico, con l´obbiettivo di individuare un´idea sintetica e comprensibile del vino gardesano lombardo, oggi disperso in una grande quantità di tipologie". "L´attenzione di Regione Lombardia verso la Valtenesi è costante - ha concluso Viviana Beccalossi -. Nei giorni la Giunta ha approvato un provvedimento che prevede uno stanziamento complessivo di oltre 4 milioni per la valorizzazione della Valtenesi. La delibera prevede la riqualificazione e il ripristino del Castello medioevale (oltre che la sistemazione e l´integrazione di piste ciclo-pedonabili) a Moniga del Garda, la sistemazione di Palazzo Tebaldini a Puegnago del Garda e il progetto di un sistema di percorsi turistico-ambientali dal confine di Salò al porto di Portese a San Felice. Verranno inoltre realizzati interventi a Soiano del Garda (pista ciclabile, pista ippica e sistemazione delle aree esterne al Castello) e a Manerba del Garda (ristrutturazione di Palazzo Mandrini e promozione dei prodotti agricoli)". . |
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VINO: 2007 ANNO RECORD PER L’EXPORT ITALIANO CHE REGISTRA UN +8% |
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Il dato è confermato dall’edizione 2008 di ‘Wine marketing’, pubblicato da Agra Editrice e realizzato da Nomisma con il contributo di Sedici Banca Spa . Il volume verrà presentato il 3 aprile all’interno di Vinitaly. ‘Oltre 3,4 miliardi di euro di vendite oltre confine, l’8% in più rispetto al 2006. Questi i risultati dell’export italiano in fatto di vino, significativa conferma che il forte riposizionamento qualitativo operato dai produttori italiani sembra quindi dare i suoi frutti. Tra il 1995 e il 2007 il valore dell’export di vino italiano è praticamente raddoppiato. E se tredici anni fa l’incidenza dello sfuso era circa un quarto del valore totale di esportazione, nel 2007 tale peso si è ridimensionato al 9%. Parallelamente, i vini fermi imbottigliati sono passati dal 60% all’80%. Ma cosa ci si deve attendere per il prossimo futuro? E come si muoveranno i principali concorrenti del vino italiano? A questi ed altri interrogativi Nomisma ha fornito una sua interpretazione, con la pubblicazione di una nuova edizione aggiornata del Rapporto ‘Wine Marketing- Edizione 2008. Scenari, mercati internazionali e competitività del vino italiano’. Replicando uno schema ormai consolidato, il volume si compone di due parti. Nella prima viene analizzato lo scenario attuale del mercato del vino a livello mondiale - attraverso la disamina dei consumi e del commercio internazionale – nonché il posizionamento competitivo del vino italiano in 9 principali mercati. Per ognuno di questi viene poi realizzata un’analisi di tipo strategico relativamente ai competitor, ai canali distributivi, ai prezzi ed ai consumatori in modo da fornire alle imprese vitivinicole indicazioni utili per comprendere in maniera dettagliata le principali caratteristiche del possibile mercato-target per le proprie esportazioni. La seconda parte del volume si compone invece di oltre 1. 000 schede aggiornate riguardanti aziende grossiste ed importatrici attive a livello internazionale nel commercio del vino. . |
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WYBOROWA EXQUISITE BY FRANK GEHRY
PERNOD RICARD PORTA IN ITALIA
L’ECCELLENZA NELL’ARTE DELLA WODKA
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The masterpiece in the art of wodka è il claim della campagna Wyborowa Exquisite, autentica wodka polacca sofisticata nel gusto e nella forma, disegnata dal genio dell’architettura Frank Gehry. Il soggetto della campagna, ideata da Young & Rubicam di Parigi è una donna resa scultura, un vero e proprio corpo “architettonico” che con un gioco di luci e geometrie riprende e ridefinisce la linea slanciata e morbida della vera protagonista: la bottiglia-capolavoro di Frank Gehry. La campagna pubblicitaria di lancio di Wyborowa Exquisite è pianificata su stampa a partire da marzo parallelamente a un piano di comunicazione integrata che vede la nuova wodka protagonista degli eventi più esclusivi della Penisola. A partire dal Salone del Mobile di Milano dove Wyborowa Exquisite sarà da Zanotta (15 aprile) e Moroso (16 aprile). “Wyborowa Exquisite si posiziona come il nuovo spirit del lusso contemporaneo per eccellenza. La campagna segna il lancio di Wyborowa Exquisite in Italia. Un lancio importante perché nel nostro paese il mercato della wodka è in un momento di vero boom. Il segmento ha infatti registrato un incremento del 160% nel 2007. In questo scenario le potenzialità di Wyborowa Exquisite sono altissime. Si tratta di una delle migliori wodke del mondo e ha tutte le caratteristiche per diventare la nuova wodka di immagine dei locali di tendenza” ha dichiarato Gianluca Ferrante, Brand Manager White Spirits in Pernod Ricard Italia. . |
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