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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Maggio 2008 |
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DA VICEPRESIDENTE REGIONALE A MINISTRO DELL´ AGRICOLTURA ZAIA INCONTRA LA STAMPA VENETA |
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E’ stato un Luca Zaia “fuori ordinanza” quello che il 9 maggio alla Scuola Enologica di Conegliano ha voluto salutare la stampa veneta “che mi ha seguito in questi anni”, da vicepresidente uscente della Giunta regionale del Veneto e già neo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. All’istituto “G. B. Cerletti” Zaia è giunto in maniche di camicia a bordo della sua Fiat 500, assieme alla moglie Emanuela Monti, dopo aver passato nei campi assieme ad alcuni agricoltori le prime ore della mattinata: un arrivo informale, che ha voluto anche dare il segno di uno stile di concretezza senza ostentazione. Ma al suo ingresso nel giardino della Scuola la preside Damiana Tervilli, il corpo docente e gli allievi hanno voluto fargli una sorpresa, salutando con un applauso commosso l’ex allievo, oggi ministro, che a stento ha trattenuto la commozione e che come primo atto ha invitato tutti ad un minuto di silenzio per ricordare la memoria di Aldo Moro nell’anniversario dell’assassinio. Non è mancato un breve saluto dello studente di ieri agli studenti di oggi, con l’invito ad impegnarsi a fondo nello studio, “perché senza studio – ha invitato Zaia – nella vita non si va da nessuna parte”. E’ seguito l’incontro informale con i giornalisti delle svariate testate venete: quotidiani, settimanali, emittenti televisive e radiofoniche. “Sto per lasciare la Regione avendo dato alla sua agricoltura un Programma di Sviluppo Rurale con una dote di oltre 914 milioni di euro, scritto con il sistema agricolo, il primo in Italia per il quale sia già stato emanato il bando attuativo. Il turismo – ha aggiunto Zaia –potrà dal canto suo contare su una legge nuova di zecca, che il presidente Giancarlo Galan mi ha assicurato porterà all’esame della giunta la prossima settimana, e che darà ulteriore slancio ad un settore sempre cresciuto negli ultimi tre anni, in controtendenza con altre realtà italiane”. Zaia formalizzerà le sue dimissioni da vicepresidente della Giunta nei prossimi giorni. Non sono mancate le domande al “ministro” dell’agricoltura “che è settore strategico – ha sottolineato – perché nessun Paese degno di questo nome può permettersi di farsi dire da altri come mangiare, cosa mangiare e a che prezzo”. Da questo punto di vista l’esperienza veneta è esemplare: un sistema produttivo che copre il 10 per cento del Pil agricolo italiano, fatto di produzioni di qualità certificata e controllata che primeggiano a livello nazionale. “La politica agricola oggi – ha concluso – non si decide però in un ufficio romano, ma nella contrattazione a livello comunitario, dove intendo battermi per difendere le nostre imprese agricole”. E dove i prossimi importanti appuntamenti sono in calendario già per le prossime due settimane. . |
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LA CORTE EUROPEA SI PRONUNCIA SULL’INTERPRETAZIONE DELLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE SUL TRASPORTO DEGLI ANIMALI |
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Bruxelles - In sede di trasposizione di tale legislazione gli Stati membri dispongono di un margine di discrezionalità, a condizione che la normativa nazionale non ostacoli gli scambi di animali La direttiva relativa alla protezione degli animali durante il trasporto [1] è volta a realizzare l’armonizzazione della durata del trasporto, degli intervalli di tempo ai quali gli animali devono essere nutriti ed abbeverati, dei periodi di riposo e dello spazio disponibile per quanto riguarda taluni tipi di animali, contribuendo, al tempo stesso, all’eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi di animali vivi ed al buon funzionamento delle organizzazioni di mercato. La direttiva contiene, in particolare, disposizioni generali relative allo spazio che deve essere garantito agli animali della specie suina. Lo strumento nazionale di trasposizione della direttiva in Danimarca contiene valori numerici stabiliti sulla base di vari criteri: il peso dell’animale, il tipo di ventilazione utilizzato nello scompartimento e la durata del trasporto. L’obiettivo della normativa nazionale consiste segnatamente nel mettere a disposizione dei trasportatori norme più precise di quelle indicate dalla direttiva. La Danske Svineproducenter, organizzazione di categoria che rappresenta gli interessi degli allevatori danesi di suini, ha proposto un ricorso dinanzi al Justitsministeriet (Ministero della Giustizia) asserendo che talune disposizioni della normativa nazionale di trasposizione della direttiva sarebbero illegittime. La Corte di giustizia delle Comunità europee è invitata a pronunciarsi sull’interpretazione della direttiva al fine di consentire al Vestre Landret (Corte regionale dell’Ovest), adito della controversia, di verificare la compatibilità con il diritto comunitario delle norme danesi relative allo spazio disponibile per ciascun animale durante il trasporto. La Corte ha rilevato che la direttiva non contiene disposizioni precise in ordine all’altezza degli scompartimenti, limitandosi ad indicare che i suini devono quanto meno potersi coricare e mantenere nella loro posizione naturale eretta. Considerato che il legislatore comunitario non ha direttamente fissato l’altezza precisa degli scompartimenti, deve essere riconosciuto agli Stati membri un margine di discrezionalità nell’adozione di norme nazionali dirette a garantire la piena efficacia delle disposizioni della direttiva, conformemente agli obiettivi da questa perseguiti e nel rispetto del diritto comunitario. Nella specie, la Corte ha ritenuto che la normativa danese rientri, in linea di principio, in tale margine di discrezionalità. La Corte ha rilevato, infatti, che le norme nazionali di cui trattasi, conformemente alle esigenze della normativa comunitaria, mirano alla protezione degli animali durante il trasporto. Tuttavia, la Corte ha precisato che la detta normativa non deve essere tale poter mettere in discussione gli obiettivi di eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi di animali vivi e il buon funzionamento delle organizzazioni di mercato. La Corte ritiene che spetti al giudice del rinvio accertare, alla luce dei singoli elementi della specie, se la Danimarca abbia oltrepassato o meno il margine di discrezionalità attribuitole dalla direttiva. La Corte ha inoltre precisato che le disposizioni nazionali devono risultare obiettivamente necessarie e proporzionate per garantire la realizzazione dell’obiettivo principale di protezione degli animali durante il trasporto perseguito dalla direttiva. Spetta al giudice nazionale verificare, da un lato, se le disposizioni in questione non siano tali da svantaggiare i produttori di suini dello Stato membro che le ha emanate. Il detto giudice dovrà, dall’altro, accertare che tali disposizioni non siano idonee ad ostacolare l’esportazione e l’importazione di animali da parte tanto dei produttori danesi quanto di quelli di altri Stati membri. . |
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COMUNITÀ MONTANE, LA GIUNTA TOSCANA APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE NE SARANNO SOPPRESSE SEI: SALVATA LA VAL DI BISENZIO. RISPARMIATI OLTRE 3 MILIONI |
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Firenze - Quattordici comunità montane al posto di venti, con il personale delle sei comunità soppresse che sarà comunque trasferito ad altri enti. Indennità più lievi per i presidenti. Meno assessori e meno consiglieri, un ruolo maggiore per i sindaci e nuove unioni di comuni che potranno nascere dove le comunità montane cesseranno di esistere. Con il via libera all’unione dei comuni della Comunità dell’arcipelago di cui, con una deroga, potranno far parte non solo i comuni elbani ma anche Capraia e il Giglio. La giunta ha approvato nella seduta di ieri la proposta di legge presentata dall’assessore alle riforme Agostino Fragai, che riordina le competenze delle comunità montane. E’ stata salvata la comunità della Val di Bisenzio, di cui in futuro non farà comunque più parte Montemurlo: il comune meno montano dei quattro, il più popolato e il più legato all’economia della piana. A manifestarne la volontà è stato lo stesso comune. Per il resto la giunta ha confermato il taglio delle comunità montane dell’Alta Versilia, dell’Arcipelago Toscano, dell’Area Lucchese, di Cetona, di Pratomagno e della Val di Merse. Rimarranno, oltre alla Val di Bisenzio, le comunità montane dell’Amiata Grossetana, dell’Amiata Val d’Orcia, dell’Appennino Pistoiese, del Casentino, delle Colline del Fiora, delle Colline Metallifere, della Garfagnana, della Lunigiana, della Media Valla del Serchio, della Montagna Fiorentina, del Mugello, della Val di Cecina e della Valtiberina. «Abbiamo voluto realizzare un vero intervento di riforma e non solo una semplice riduzione della spesa, che era l’indicazione della Finanziaria votata dal Parlamento - spiega l’assessore Fragai - Si tratta di un provvedimento non improvvisato, che si inserisce all’interno di un piano più ampio e ragionato. E l’obiettivo è quello di offrire servizi sempre più efficienti e meno costosi». «Al tavolo di concertazione avevamo proposto di tagliare sette comunità montane – aggiunge – Sei è stato un ragionevole punto di incontro, rispetto anche alle richieste delle associazioni degli enti locali senza modificare i criteri della legge». «Nessun beneficio per aziende e cittadini è stato comunque cancellato – avverte Fragai - Il taglio di sei comunità montane non priverà infatti i rispettivi territori, laddove montani, dei benefici che la legge ad essi assegna, né degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall’Unione europea, dalla leggi statali e dalle leggi regionali». Di fatto sono confermate tutte le agevolazioni fiscali, a partire dal taglio dell’Irap. Nel documento preliminare presentato in Consiglio il mese scorso la giunta aveva ipotizzato di tagliare almeno quattro comunità montane, forse sette. Alla fine saranno sei. Se però la legge non sarà approvata entro il 30 giugno, si dovranno applicare i criteri più restrittivi previsti dalla Finanziaria e le venti comunità montane si ridurrebbero a cinque. A conti fatti la Regione stima di risparmiare, a regime, circa 3 milioni e 100 mila euro l’anno, ottocentomila euro in più di quanto aveva imposto il Parlamento. Con il taglio della Val di Bisenzio sarebbero stati 3 milioni e 336 mila. La fetta più grossa di risparmio riguarda la soppressione delle sei comunità montane: 2. 657. 229 euro. Altri 410 mila euro arriveranno dal taglio degli assessori: 41 in meno, su 83, nelle quattordici comunità montane che rimarranno. Saranno spesi meno soldi anche per le indennità, già dimezzate all’inizio dell’anno dalla Finanziaria e ora ridotte di un altro 5% dalla Regione: l’ulteriore risparmio stimato viaggia attorno ai 32 mila euro. Il taglio dei consiglieri permetterà infine di risparmiare almeno altri 16. 424 euro. . |
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GIUNTA MARRAZZO:2.000.000 DI EURO PER LE COMUNITÀ MONTANE DEL LAZIO PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO |
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In attesa della Legge di riforma delle Comunità Montane, ormai alle battute finali, per gli attuali Enti montani del Lazio sono stati stanziati durante l’ultima riunione della Giunta Regionale 2 milioni di euro per il 2008, su proposta dell’Assessorato agli Affari Istituzionali, Enti Locali e Sicurezza. I due milioni di euro andranno a finanziare Progetti Speciali Integrati per lo sviluppo socio-economico della montagna laziale Cambiano radicalmente le procedure di erogazione dei fondi: vengono, infatti, individuate specifiche tipologie di intervento e definiti puntualmente i criteri per la determinazione dei contributi. Questo favorirà anche l’erogazione di tutti i contributi del fondo alle Comunità Montane in tempi certi e celeri. Da anni, infatti, a causa di una cattiva prassi, superata con la proposta dell’Assessore Fichera, una parte consistente dei fondi stanziati per le Comunità Montane non venivano erogati; basti pensare restano tutt’ora inutilizzati ben oltre 3 milioni di euro riferiti agli anni 2001-2005. Non ci saranno finanziamenti a pioggia: solo le Comunità Montane che presenteranno progetti idonei riceveranno i contributi regionali, con particolare attenzione agli interventi per il riassetto idrogeologico e per la sistemazione idraulico forestale, a quelli finalizzati all’incentivazione della residenzialità e a quelli volti a disincentivare lo spopolamento del territorio. Il contributo regionale non potrà superare, per ogni Comunità Montana, la somma di 150. 000 €. . |
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A CAGLIARI UN CONVEGNO SUI SISTEMI INFORMATIVI AGRICOLI |
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L´integrazione fra il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e i Sistemi informativi agricoli regionali (Siar) è il tema al centro del convegno organizzato dall´Assessorato dell´Agricoltura in programma il prossimo 15 maggio al T Hotel di Cagliari. L’iniziativa sarà l´occasione per approfondire il contenuto del documento sulle "Linee guida per lo sviluppo del Sian" e per illustrare l’esperienza che la nostra Isola sta realizzando coerentemente con le direttive nazionali che stanno apportando significativi cambiamenti rispetto al passato. Lavoro, quello della Sardegna, che Agea (l’organismo pagatore nazionale) ha ritenuto un punto di riferimento auspicando che anche le altre Regioni prendano come modello per la realizzazione dei propri Sistemi informativi. Un progetto dunque considerato pilota per il suo grado di innovazione, di concreto supporto e dialogo virtuale tra amministrazione e utenti. Strumenti come l’anagrafe aziendale, operativa dallo scorso 2 gennaio, rappresentano un momento di razionalizzazione del flusso di informazioni da parte delle imprese agricole che consente di avere, per ciascuna, un´esatta fotografia della sua situazione e di ridurre la presentazione dei documenti cartacei, semplificando così gli adempimenti burocratici e garantendo una maggiore trasparenza dei procedimenti amministrativi. La giornata, alla quale prenderanno parte circa 300 ospiti, sarà articolata in due sessioni di lavoro e parteciperanno rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali. Dopo l’intervento introduttivo dell’assessore regionale dell’Agricoltura Francesco Foddis, parleranno Camillo Zaccarini Monelli, direttore generale sviluppo rurale del ministero per le Politiche agricole, Giancarlo Nanni, direttore area coordinamento Agea, Giulio De Petra, direttore generale Dgit Regione Sardegna, e Alfonso Orefice, direttore generale dell´Assessorato. Concluderanno la sessione mattutina l´assessore degli Affari generali Massimo Dadea e il presidente della Regione Renato Soru. Nel pomeriggio, dalle 14. 30 alle 17. 30, è prevista una tavola rotonda sul tema delle regole di cooperazione tra il Sian e i Siar regionali. . |
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PARLOMALAT: PROCEDIMENTI IN CORSO CONTRO CITIGROUP |
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Collecchio (Parma) - Con riferimento alla conferenza stampa tenuta l’ 8 maggio da rappresentanti di Citigroup, Parmalat ricorda che Citigroup è attualmente soggetta a tre procedimenti: (1) l’udienza di rinvio per presunta correità in bancarotta fraudolenta innanzi al Tribunale penale di Parma; (2) il procedimento per presunto aggiotaggio innanzi al Tribunale penale di Milano, e (3) la causa civile per danni innanzi al Tribunale di Bergen County, New Jersey. In considerazione del fatto che tali procedimenti sono pendenti, Parmalat ritiene ogni commento non appropriato. . |
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CONSORZIO TEVERE-NERA: DA REGIONE UMBRIA 270MILA EURO PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA; ASSESSORE LIVIANTONI: “LA REGIONE CONTINUA AD ASSOLVERE AI COMPITI PREVISTI DALLA LEGGE” |
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““La Regione Umbria ha dato comunicazione al Consorzio di bonifica Tevere-nera di aver assegnato allo stesso ente il finanziamento di 270mila euro (50mila in più rispetto al 2007) per la copertura delle spese di manutenzione straordinaria, necessaria alla irrigazione nel comprensorio ternano”. A renderlo noto è l’assessore regionale all’Agricoltura, Carlo Liviantoni. “Con questo atto – dichiara - la Regione continua ad assolvere ai suoi compiti, previsti dalla legge, di finanziare la manutenzione straordinaria per l’irrigazione necessaria alle aziende agricole e alle produzioni agroalimentari, messe in seria difficoltà dalle condizioni di blocco finanziario dell’ente”. L’assessore Liviantoni rileva come “non va dimenticato che la Regione ha sempre finanziato tutte le opere di bonifica, le loro manutenzioni straordinarie, oltre agli interventi resi necessari da eccezionali calamità, come l’alluvione del novembre 2005”. “Rimangono comunque a carico del tributo consortile – spiega Liviantoni - come previsto dalle leggi nazionali e regionali le opere di manutenzione ordinaria e le spese di funzionamento del consorzio, così come a carico dei singoli proprietari le opere di interesse privato”. Liviantoni sottolinea inoltre che “il Piano di classifica, che stabilisce gli indici, cioè la graduazione del beneficio dei singoli immobili, deve essere predisposto dal Consorzio ed approvato dalla Regione. Il Piano di riparto dei tributi, cioè la decisione di assoggettare o escludere un immobile dal tributo è di totale competenza del Consiglio di amministrazione del Consorzio, eletto democraticamente dai cittadini per corrispondere agli interessi generali dei consorziati, garantendo i necessari equilibri di bilancio. Mai la Regione è intervenuta per cambiare le decisioni dei Consorzi: essa ha solo il potere di controllare la legittimità della delibera del piano di riparto”. L’assessore regionale all’Agricoltura ricorda, infine, che “la Regione, come richiesto dal Consiglio di amministrazione del Consorzio, ha finanziato da quasi un anno la redazione di un nuovo piano di classifica, che tuttavia non è stato ancora presentato”. . |
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TRENTO: CONGRESSO DELLE SCUOLE VITICOLO-ENOLOGICHE EUROPEE, AL VIA LA 9 ^EDIZIONE LUNEDI’ 12 MAGGIO LA PRESENTAZIONE |
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Sarà l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ad ospitare dal 13 al 16 maggio il 9° congresso della Rete delle scuole enologiche europee. La conferenza stampa di presentazione della manifestazione che porterà in Trentino oltre 40 scuole provenenti da tutta Europa , si è svolta lunedì 12 maggio, presso la Provincia autonoma di Trento. Sono intervenuti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, l’assessore all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini il presidente del Consiglio provinciale, Dario Pallaoro, il presidente dell’Istituto Agrario-fondazione Edmund Mach, Giovanni Gius, ed il responsabile delle Relazioni Esterne, Walter Eccli. . |
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AGRICOLTURA IN FVG: CONTRIBUTI PER PIANI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO |
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Su proposta dell´assessore regionale all´Agricoltura, Foreste e Montagna, Claudio Violino, la Giunta regionale ha approvato la graduatoria delle domande di contributo per la progettazione e la realizzazione di Piani di Insediamento Produttivo Agricolo, prevedendo l´assegnazione di contributi per un ammontare complessivo di 700 mila euro. Tale somma sarà ripartita tra la Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, che è stata delegata dal Comune di Trasaghis, e il Comune di Sutrio, e servirà alla creazione dei rispettivi Piani di insediamento. Detti Pip, analogamente a quelli di carattere industriale o artigianale, prevedono l´acquisto di appezzamenti di terreno su un´area a vocazione agricola individuata dall´ente locale interessato, e la successiva assegnazione degli stessi in cessione o in affitto, per l´avvio di attività di carattere rurale. I finanziamenti assegnati dalla Regione andranno a ristorare le richieste avanzate nella misura di 440 mila euro dalla Comunità montana, e di oltre 257 mila euro dal Comune di Sutrio, e sono destinati al ristoro delle spese notarili, che saranno sostenute dai due enti locali per l´acquisto degli appezzamenti, nonché per la realizzazione delle relative infrastrutture viarie e delle opere irrigue. Quest´iniziativa della Regione è orientata a favorire l´agricoltura, e in particolare l´insediamento dei giovani, nelle zone montane caratterizzate da una grande frammentazione della proprietà dei terreni, che rende difficile la pratica della lavorazione delle campagne, in quanto gli appezzamenti da coltivare sono spesso situati a notevole distanza tra loro. L´azione dell´Amministrazione attua così nel comprensorio montano, pur senza modificare il territorio interessato, ove richiesto dai Comuni, oppure, su delega degli stessi, dalle Comunità Montane, un riordino fondiario mirato a evitare l´abbandono dei terreni coltivati e coltivabili. Sono state tre le domande presentate per la realizzazione dei Piani di insediamento produttivo agricolo entro i termini prefissati per l´anno in corso. Le prime due presenti nella graduatoria approvata oggi dalla Giunta sono quelle che sono state finanziate. La terza, sottoposta dal Comune di Preone, sarà finanziata successivamente: o in sede di variazioni di bilancio, qualora il relativo capitolo di spesa venga rimpinguato entro il 2008, oppure il prossimo anno, se il Comune confermerà la relativa richiesta di contributo. . |
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MARR IL 1° TRIMESTRE 2008 CONFERMA LA CRESCITA DEI RICAVI CON UN MIGLIORAMENTO DI TUTTI GLI INDICATORI ECONOMICI: RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 228,7 MILIONI DI EURO (+ 9,6%) |
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Rimini - Il Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A, ha approvato in data 12 maggio la relazione trimestrale al 31 marzo 2008. Principali risultati consolidati del 1° trimestre 2008 I ricavi totali consolidati hanno raggiunto 228,7 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto ai 208,6 milioni di euro del 2007. L´ebitda ha registrato un incremento del 15,9%, raggiungendo 9,6 milioni di euro (8,3 milioni di euro nel 2007), mentre l´Ebit è cresciuto del 18,4%, attestandosi a 7,4 milioni di euro (6,3 milioni di euro nel 2007). Il risultato prima delle imposte è di 5,1 milioni di euro (+23,8%) mentre il risultato netto complessivo, beneficiando anche della riduzione delle aliquote delle imposte dirette introdotte dalla legge Finanziaria 2008, si attesta a 2,9 milioni di euro (+29,1%). Il capitale circolante netto commerciale è pari a 164,5 milioni di euro, a fronte dei 155,9 milioni di euro del 31 marzo 2007; tale aumento è conseguente alla crescita del volume d´affari. Nel confronto con il dato al 31 dicembre e per effetto della abituale stagionalità, il capitale circolante netto commerciale alla fine del 1° trimestre presenta una variazione in aumento; tale incremento nel 2008 è stato pari a 22,6 milioni di euro e quindi in miglioramento rispetto ai 38,3 milioni di euro del 1° trimestre 2007. La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo è pari a 137,6 milioni di euro rispetto ai 122,9 milioni di euro del 31 dicembre 2007 ed ai 129,5 milioni di euro del 31 marzo 2007 (98,5 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2008 è pari a 184,0 milioni di euro (177,7 milioni di euro al 31 marzo 2007). Risultati per segmento di attività - I positivi risultati conseguiti nel 1° trimestre 2008 confermano le strategie di sviluppo della società. La crescita dei ricavi delle vendite del foodservice (+9,7%) è stata ottenuta attraverso la crescita organica a cui si aggiunge il contributo delle acquisizioni (F. Lli Baldini, Cater, Jolly Hotels e Minerva). La categoria dello "Street Market" (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene), che rappresenta il segmento di clientela di riferimento, evidenzia ricavi per 124,7 milioni di euro con una crescita totale del 7,7% di cui la componente di crescita organica è pari al 3,8%. La categoria dei "National Account" (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) raggiunge ricavi per 50,9 milioni di euro e fa registrare un incremento del 33,3%, con un importante contributo delle acquisizioni (Cater e Jolly Hotels) pari al 25,5%. In particolare si conferma positiva la performance della ristorazione commerciale strutturata (catene di villaggi turistici, inflight catering, catene alberghiere) che mette a segno una crescita del 30,9%, grazie anche all´apporto di Jolly Hotels. La categoria dei "Wholesale" (grossisti di generi alimentari) consegue ricavi per 51,2 milioni di euro (52,7 milioni di euro nell´anno precedente). Eventi successivi alla chiusura del trimestre - In data 18 aprile l´Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,40 euro per azione, in aumento dell´11,1% rispetto al precedente esercizio e con un pay out pari a circa il 91% dell´Utile del Gruppo. Il dividendo verrà messo in pagamento in data 22 maggio, con stacco cedola (n. 3) il 19 maggio. L´assemblea ha inoltre deliberato la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, confermando sia gli Amministratori che i Sindaci precedentemente nominati e Vincenzo Cremonini alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. In data 24 aprile 2008 il Consiglio di Amministrazione ha confermato Ugo Ravanelli nella carica di Amministratore Delegato conferendogli i relativi poteri. Evoluzione prevedibile della gestione - I positivi risultati del primo trimestre 2008 confermano l´attendibilità delle previsioni di crescita del fatturato e di mantenimento della redditività. Il management della società rimane orientato a perseguire politiche di sviluppo con il consolidamento dei livelli di redditività raggiunti. . |
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PORTE APERTE AL CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG |
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Bolzano - Dal 16 al 18 maggio prossimi il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg apre le sue porte a tutti gli interessati invitandoli con una serie di iniziative a conoscere da vicino l´attività della struttura e soprattutto il lavoro di ricerca nei settori di floricoltura, orticoltura, analisi dei dati del terreno e del clima, determinazione del proprio Dna. La manifestazione al Centro Laimburg attende il pubblico proponendo un percorso attraverso la varietà della ricerca e della sperimentazione in materia di agricoltura e di foreste. Il visitatore viene accompagnato alla scoperta di tutti gli aspetti che influenzano la crescita di piante, animali e persone, ma la rassegna comprende naturalmente anche le informazioni riguardanti la vinicoltura e la celebre cantina scavata nella roccia del Centro Laimburg, nonché l´attività dei laboratori di ricerca e analisi. Durante la tre giorni sarà possibile anche soffermarsi su altri aspetti della ricerca, dalla pescicoltura allo stoccaggio della frutta, dalla coltivazione dei frutti di bosco a quella delle piante servatiche e officinali. La ricca offerta è completata dalla visita ai vigneti e al giardino del Centro, fino ai resti archeologici conservati ai piedi della rovina di Laimburg. Per quanti vogliono conoscere da vicino l´attività di ricerca e di sperimentazione nel settore agricolo e forestale, le porte aperte dal 16 al 18 maggio con i tecnici della struttura sono quindi un appuntamento da non mancare. Apertura dalle 9 alle 18. . |
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AL VIA IL MERCATO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI EMPOLI |
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Firenze - E’ Empoli il nuovo, importante nodo nella rete regionale della distribuzione diretta. Il 10 maggio in piazza Vittoria apre per la prima volta i battenti il Mercatale, mercato di prodotti agroalimentari la cui specificità sta nell’incontro diretto tra produttori e consumatori. D’ora in poi, ogni secondo sabato del mese, una quarantina di aziende agricole del territorio proporranno ortaggi e frutta, olio e vino, pane e pasta e specialità d’eccellenza come il carciofo empolese o la cipolla di Certaldo per creare un rapporto diretto con i cittadini e proporre un modo diverso di fare la spesa. Il Mercatale di Empoli è uno dei progetti sostenuti dalla Regione nell’ambito del progetto ‘filiera corta’ con il quale sono stati finanziati sin qui 16 mercati di produttori, 14 spacci locali. Molte di queste iniziative, oltre a quella di Empoli, sono in dirittura d’arrivo: il 25 maggio sarà inaugurato il nuovo allestimento del mercato ‘Il Pagliaio di Greve in Chianti’, il 30 il mercato dei produttori di Prato E’ una rete che si estende, quella della filiera corta, in virtù dei vantaggi che offrei sia a chi vende che a chi compra: da una parte offre opportunità certe di diffusione delle proprie primizie a tantissimi produttori locali che altrimenti avrebbero difficoltà a farsi spazio, e dall’altra alimenta nei cittadini la voglia di riscoprire i prodotti del proprio territorio, di assaporarli quando è il loro momento, con una certezza di genuinità, di bontà, e la garanzia di un prezzo equo. Promotori del Mercatale di Empoli, oltre alla Regione, sono il comune di empoli, i Comuni del circondario empolese Valdelsa, l’Arsia (agenzia regionale per l’innovazione in campo agricolo) e le associazioni di categoria. . |
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ISAGRO: RISULTATI TRIMESTRALI AL 31 MARZO 2008RICAVI EURO 49,7 MILIONI (+4,2% VS 31.03.2007) |
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Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S. P. A. Ha approvato l’ 8 maggio la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2008 che sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede della Società (ivi incluso il sito Internet www. Isagro. Com) e presso la sede di Borsa Italiana S. P. A. Entro i termini di legge. Eventi rilevanti L’elevato livello dei prezzi di alcune derrate agricole – in particolare mais, soia, riso e frumento - ha creato condizioni favorevoli per i consumi di Agrofarmaci, in particolare erbicidi, con benefici solo parziali per Isagro che possiede un portafoglio prodotti costituito prevalentemente da fungicidi. Per altro verso si sono registrati da un lato una contrazione dell’offerta di alcune materie prime, con conseguente restrizione dei termini di pagamento e incremento di prezzo delle stesse -in buona parte già trasferito a valle-, e dall’altro maggiori costi dell’indebitamento per tensioni del mercato finanziario. Nel primo trimestre sono state attivate 21 nuove registrazioni in 13 Paesi per la vendita locale di prodotti di proprietà Isagro, a fronte delle 270 previste nel Business Plan 2008-2012. Risultati consolidati I trimestre 2008 Isagro ha realizzato nel I trimestre 2008 Ricavi pari a Euro 49,690 milioni rispetto a Euro 47,705 milioni relativi al I trimestre 2007 (+4,2%), un Ebitda pari a Euro 5,754 milioni rispetto a Euro 2,884 milioni dello stesso periodo del 2007 (+99,5%), un Ebit di Euro 3,903 milioni rispetto a Euro 1,247 milioni dello stesso periodo del 2007 ed un Risultato netto Euro 0,042 milioni a fronte di un Risultato netto negativo di Euro 0,594 del I trimestre 2007. Con riferimento all’andamento dei Ricavi è importante segnalare che, a fronte di minori vendite di prodotti di terzi per circa Euro 2,6 milioni (dovute in particolar modo alla consociata brasiliana Sipcam Isagro Brasil), si sono registrate maggiori vendite dei prodotti di proprietà per Euro 4,5 milioni, soprattutto grazie alle nuove registrazioni attivate nel corso del 2007 e del 2008. Per quanto concerne l’Ebitda, la significativa variazione (+99,5%) rispetto al primo trimestre del 2007 è da ascriversi principalmente al contributo dei prodotti di nuova registrazione (Euro 1,0 milioni), al miglioramento della marginalità dei prodotti esistenti (Euro 0,5 milioni) e a proventi di natura non ricorrente principalmente derivanti da recuperi di costi sostenuti negli anni precedenti da parte di Sipcam Isagro Brasil (Euro 1,2 milioni). Per quanto concerne gli oneri finanziari del I trimestre 2008, si evidenzia che gli interessi passivi e le commissioni sono risultati in incremento rispetto a quelli del I trimestre 2007 (Euro 2,639 milioni contro Euro 2,266 milioni rispettivamente), dovuto prevalentemente all’aumento dei tassi di interesse. Le perdite derivanti dalle operazioni di copertura dei rischi di cambio e di variazione del prezzo del rame registrate nel I trimestre 2008 ammontano a Euro 0,679 milioni a fronte di guadagni per Euro 0,505 milioni registrati nel I trimestre 2007. Il Risultato ante imposte al 31 marzo 2008 risulta pari a Euro 0,567 milioni, in aumento di Euro 1,077 milioni rispetto al risultato negativo di Euro 0,510 milioni del 31 marzo 2007. Il Risultato netto di Gruppo stimato al 31 marzo 2008 risulta pari a Euro 0,042 milioni, rispetto al risultato netto negativo per Euro 0,594 milioni registrato al 31 marzo 2007. § § § Dal punto di vista patrimoniale, si osserva che il Capitale fisso netto è passato dagli Euro 122,687 milioni del 31 dicembre 2007 agli Euro 121,883 milioni al 31 marzo 2008, segnando dunque un decremento di Euro 0,804 milioni (-0,7%). La principale componente di tale variazione deriva dalla diminuzione del valore delle immobilizzazioni materiali nette (ammortamenti superiori ai relativi investimenti di periodo per Euro 1,811 milioni) che ha più che compensato l’incremento degli investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (principalmente registrazioni) per Euro 1,258 milioni. Comparando il valore della voce in questione con quello al 31 marzo 2007 si osserva un incremento di Euro 9,565 (+8,5%) imputabile principalmente agli investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per Euro 6,459 milioni e a variazioni nella voce “attività/passività a medio lungo termine” per Euro 2,914 milioni, dovute principalmente alla diminuzione dei fondi per imposte differite (Euro 1,939 milioni). Per quanto concerne il Capitale circolante netto, esso è passato dagli Euro 96,951 milioni al 31 dicembre 2007 agli Euro 111,147 milioni al 31 marzo 2008, segnando così un incremento del 14,6%. Detto incremento, di natura stagionale, è dovuto principalmente ai crediti commerciali derivanti dalle vendite effettuate dalla capogruppo nonché dalle consociate Isagro Italia e Siapa nel corso dei primi mesi dell’anno (per Euro 11,703) e all’incremento del valore delle rimanenze dovuto alle politiche di approvvigionamento delle consociate Isagro Italia, Siapa e Sipcam Isagro Brasil (per Euro 2,739 milioni). Si osserva altresì che, nonostante l’incremento delle vendite, il Capitale circolante netto è diminuito di Euro 5,110 milioni (-4,4%) rispetto al 31 marzo 2007, principalmente per la riduzione delle rimanenze di magazzino (in particolar modo del Tetraconazolo). I Mezzi propri al 31 marzo 2008 hanno raggiunto gli Euro 77,044 milioni, in diminuzione di Euro 2,403 milioni (-3,0%) rispetto al valore al 31 dicembre 2007 (Euro 79,447 milioni) per effetto della variazione della riserva di conversione (Euro 2,397 milioni), dovuta per la gran parte al rafforzamento dell’Euro nei confronti della Rupia indiana. Come effetto degli elementi descritti nell’analisi fin qui svolta, i Debiti finanziari netti al 31 marzo 2008 sono stati pari a Euro 150,216 milioni, in aumento di Euro 16,435 milioni (+12,3%) rispetto agli Euro 133,781 milioni al 31 dicembre 2007, la gran parte del quale rappresentata dal già menzionato incremento stagionale del capitale circolante. Si osserva inoltre che l’incremento dell’esposizione finanziaria di Euro 6,236 milioni rispetto al 31 marzo 2007 è prevalentemente dovuto agli investimenti effettuati nel periodo (aprile 2007 - marzo 2008) al netto della sopra citata riduzione di capitale circolante. In virtù di quanto sopra esposto, il rapporto tra Mezzi propri e Debiti finanziari netti al 31 marzo 2008 è stato pari a 1,95 rispetto a 1,68 al 31 dicembre 2007 e a 1,85 al 31 marzo 2007. § § § Il Gruppo, nel corso del I trimestre 2008, ha effettuato spese di Ricerca e Sviluppo per Euro 3,022 milioni - di cui Euro 1,800 milioni capitalizzati come spese di sviluppo (secondo il principio contabile Ias 38) - finalizzate all’attività di ricerca di nuove molecole e all’ottenimento di nuove registrazioni, in linea con quanto previsto dal Business Plan 2008-2012. Eventi successivi In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di nominare: Amministratore Delegato (Ceo) il Dott. Giorgio Basile, già Presidente del Consiglio di Amministrazione; Vice Presidente con funzioni vicarie il Dott. Lucio Zuccarello; Vice Presidente “Qualità, Sicurezza, Ambiente e Organizzazione” l’Ing. Aldo Marsegaglia; l’Organismo di Vigilanza (ex D. Lgs. 231/2001) composto da: Avv. Renato Colavolpe (Presidente), Avv. Tommaso Quattrin e Dott. Francesco Sasso; Lead Independent Director l’Avv. Tommaso Quattrin; il Comitato per il Controllo Interno composto da: Dott. Roberto de Cardona, Avv. Tommaso Quattrin e Prof. Renato Ugo; il Comitato per le proposte di nomina alla carica di amministratore composto da: Avv. Tommaso Quattrin, Dott. Carlo Porcari e Dott. Antonio Zoncada; il Comitato per la remunerazione composto da: Avv. Tommaso Quattrin, Dott. Carlo Porcari e Dott. Antonio Zoncada; il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari il Dott. Lucio Zuccarello. Prospettive per l’esercizio in corso Isagro si attende di conseguire - dopo il forte recupero dei risultati operativi avvenuto nel 2007 - un ulteriore miglioramento dei principali indicatori economici per il 2008, in linea con quanto anticipato dal Business Plan presentato alla comunità finanziaria nel mese di febbraio, che prevede per l’anno in corso un progresso del 5% circa dei Ricavi e del 26% dell’Ebitda. Tale aspettativa è confortata dal positivo andamento delle vendite registrato nei primi tre mesi dell’anno. . |
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L´ORTOFRUTTA EUROPEA "SBARCA" IN AMERICA |
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L´ortofrutta europea "sbarca" in America e come prima tappa del suo "viaggio" oltreoceano sceglie Las Vegas, nel Nevada, dove dal 4 al 7 maggio si è svolta presso il "Mandalay Bay Convention Center", l´edizione 2008 di Fmi (Food Marketing Institute), la più importante rassegna americana dedicata al Food. Il grande palcoscenico di Las Vegas rappresenta l´occasione ideale per far conoscere ed apprezzare ai principali distributori e retailer degli Stati Uniti alcune delle migliori produzioni ortofrutticole europee, che alla massima garanzia di naturalezza uniscono eccellenti caratteristiche organolettiche e nutrizionali, in grado di accontentare anche i consumatori più esigenti. E´ il debutto di "European Flavors", il progetto triennale finalizzato a promuovere il consumo internazionale di ortofrutta europea, puntando su prodotti freschi (come arance, pere, pesche, nettarine, kiwi e susine) e trasformati (quali derivati del pomodoro, succhi e nettari di frutta, legumi in scatola, frutta allo sciroppo e surgelati) di alta qualità ottenuti con tecniche di coltivazione moderne e rispettose dell´ambiente e della salute. . |
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REGGIO EMILIA: PROGETTO MECCANICA ED AGROINDUSTRIA IN TURCHIA |
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La Camera di Commercio di Reggio Emilia ospita un incontro dedicato alla presentazione di due nuove progettualità per l’internazionalizzazione di cui è promotore la Regione Emilia Romagna: Progetto meccanica ed Agroindustria in Turchia & Progetto Meccanica nei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) a favore delle aziende della regione. L’iniziativa è strutturata nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra la Regione Emilia Romagna ed Unioncamere Emilia Romagna e del protocollo operativo che coinvolge il Ministero per il Commercio Internazionale, Ice, Simest, Sace. L’incontro di presentazione avrà luogo martedì 13 maggio p. V. Alle ore 14. 30 presso la Sala Grasselli della scrivente Camera. Breve presentazione dei progetti (le schede dettagliate sono presenti sul sito www. Re. Camcom. It) Progetto Meccanica ed Agroindustria in Turchia: Presentazione del mercato turco e delle sue offerte per le filiere regionali dell’agroindustria e della meccanica e individuazione di un gruppo di aziende interessate ad internazionalizzare il proprio business; analisi approfondita e check-up aziendale per l’internazionalizzazione di ogni azienda interessata; ricerca e valutazione dei potenziali partner in turchia; entro il 2008 organizzazione di una missione commerciale in Turchia per sondare sul campo le concrete opportunità di business attraverso incontri d’affari mirati; internazionalizzazione dell’impresa e studio di prefattibilità. Progetto meccanica nei Brics: Individuazione di un gruppo di aziende interessate ad internazionalizzare il proprio business nei Brics; raccolta ed elaborazione delle esigenze espresse dalle imprese in materia di supporto al loro processo di internazionalizzazione, predisposizione di ipotesi progettuali nei Brics modulate conformemente a quanto espresso dalle aziende. . |
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L’ALTRA ROMAGNA A CONVEGNO DA MARGINALI A GLOBALI: IL CONTRIBUTO LEADER + ALLA QUALIFICAZIONE DELLE AREE RURALI |
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Circa 60 progetti di sviluppo rurale, per un totale di oltre 6 milioni e 850 mila euro investiti sul territorio Leader, che comprende 33 Comuni dell’Appennino Romagnolo nelle province di Forlì-cesena, Ravenna, Rimini. Con questi numeri L’altra Romagna si avvia alla conclusione del progetto Leader Plus e invita a convegno tutti i partner, pubblici e privati, che in questi anni hanno collaborato alle attività promosse dal Gal ultimi anni. L’incontro, dal titolo “Da Marginali a Globali: il Contributo Leader + alla qualificazione delle aree rurali”, è in programma venerdì 16 maggio all’Hotel Miramonti di Acquapartita, dalle 10,15 alle 13,30. Il convegno sarà aperto dai saluti di Lorenzo Spigoli, sindaco di Bagno di Romagna, e dagli interventi dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, del presidente dell’Altra Romagna Orazio Moretti e del Direttore Pierlorenzo Rossi. A seguire si svolgerà una tavola rotonda moderata da Emanuele Chesi, responsabile della redazione del Resto del Carlino di Forlì, a cui prenderanno parte gli Assessori all’Agricoltura delle 3 Province, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna, del Parco delle Foreste Casentinesi, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, delle Camere di Commercio delle tre province, delle associazioni di categoria del commercio, artigianato, agricoltura, e cooperazione. . |
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GIGANTE RUSSO BIRRA A CONQUISTA MERCATO ITALIANO |
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Il più grande produttore di birra russo, Baltica Oao, entrerà nel mercato italiano entro la primavera. Lo rendono noto fonti di informazione russe. La Baltica Oao, controllata dalla Baltic Beverages Holding, da poco rilevata da una joint-venture paritetica tra la danese Carlsberg As e la Scottish and Newcastle plc, possiede 11 stabilimenti nel territorio della Federazione Russa, con una capacità produttiva di oltre 40 milioni di ettolitri all´anno (dati 2007). I brand del gruppo detengono il 36,7 per cento del mercato della birra russo e oltre il 70 per cento delle esportazioni dalla Federazione. L´italia sarà il 47. Mo mercato estero per il gigante russo, che già a metà maggio inizierà la distribuzione dei propri marchi Baltica, Nevskoe e Jarpivo in Lombardia, Veneto, Emilia-romagna e Campania. Il segmento della birra d´importazione in Italia è in costante crescita e, nel 2006, ha raggiunto il 28 per cento del mercato (dati Assobirra). . |
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FIRENZE: COMUNITÀ MONTANE DA TAGLIARE, LE SCELTE DELLA GIUNTA IN ALCUNI ZONE NASCERANNO AL LORO POSTO UNIONI DI COMUNI LE LINEE GUIDA DELLA PROPOSTA DI LEGGE CHE APPRODERÀ IN CONSIGLIO REGIONALE |
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Sette comunità montane in meno. Delle venti comunità montane toscane la giunta aveva ipotizzato nel documento preliminare presentato in Consiglio il mese scorso di tagliarne almeno quattro, forse sette. E sette (o almeno sei) saranno. Sta tutto scritto nella proposta di legge che la giunta si appresta ad approvare. Il Parlamento ha imposto un taglio alla spesa di almeno un terzo. La legge va approvata entro il 30 giugno. Altrimenti si applicherebbero automaticamente i criteri, ancora più restrittivi, previsti dalla Finanziaria e le venti comunità montane si ridurrebbero ad appena cinque. Chi resta e chi va - Saranno soppresse le comunità montane dell’Alta Versilia, dell’Arcipelago Toscano, dell’Area Lucchese, di Cetona, di Pratomagno, della Val di Bisenzio e della Val di Merse. Rimarranno le comunità montane dell’Amiata Grossetana, dell’Amiata Val d’Orcia, dell’Appennino Pistoiese, del Casentino, delle Colline del Fiora, delle Colline Metallifere, della Garfagnana, della Lunigiana, della Media Valla del Serchio, della Montagna Fiorentina, del Mugello, della Val di Cecina e della Valtiberina. I criteri scelti - Tre sono i criteri adottati per decidere se una comunità montana possa o meno continuare ad esistere : a)l’ambito deve raggiungere complessivamente la popolazione di almeno 10. 000 abitanti; b)nell’ambito non devono essere compresi: comuni capoluoghi di provincia, comuni con popolazione superiore a 25. 000 abitanti, comuni che appartengono a province diverse, comuni costieri; devono essere compresi comuni in maggioranza con territorio classificato interamente montano e almeno tre comuni; c)devono essere compresi almeno per un terzo comuni che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risultano tra i comuni con indice di disagio superiore alla media regionale. Cancellate perché … La comunità dell’Arcipelago Toscano sarà soppressa perché un comune appartiene ad un´altra provincia e tutti sono comuni costieri. L’alta Versilia sarà cancellata perché, tolto il comune di Montignoso che appartiene ad una provincia diversa e tolti i comuni di Camaiore e di Montignoso che sono comuni costieri, rimangono solo 2 comuni interamente montane 3 è il numero minimo di comuni per una comunità montana. L’area Lucchese cesserà di esistere perché due comuni hanno più di 25 mila abitanti e uno è capoluogo di provincia. Ne rimangono due, ma una comunità montana deve essere composta da almeno tre comuni. Sarà soppressa invece la comunità di Cetona perché la maggioranza dei comuni che la compone non è interamente montana (lo è solo San Casciano dei Bagni). Discorso analogo vale per il Pratomagno, la Val di Merse e la Val di Bisenzio: la maggioranza dei comuni non è interamente montana. Unioni di comuni al posto delle 7 comunità soppresse - I comuni delle comunità montane soppresse possono decidere di costituire unioni di comuni. Anche questo è previsto dalla proposta di legge. L’unione di comuni dovrà durare almeno 10 anni, tacitamente rinnovabile. L’obiettivo è spingere i comuni a continuare a collaborare fra loro e gestire insieme, risparmiando o con migliori risultati, certi servizi. Confini più omogenei - Oggi ci sono comunità montane che operano a cavallo di due o più province (l’Arcipelago, l’Area Lucchese e le Colline Metallifere, ad esempio) ed altre comunità dove i comuni che le compongono appartengono a consorzi, distretti, Asl e società della salute diverse. Dal 2011 i comuni che fanno parte di un’unione, di una comunità montana, odi un consorzio dovranno essere omogenei anche rispetto alle zone sanitarie. Un taglio da oltre 3 milioni di euro - Nel 2007 la Regione ha assegnato risorse alle comunità montane per 7. 093. 555,19 euro. Il taglio minimo imposto dallo Stato è dunque di 2. 364. 518,40 euro. A conti fatti la Regione stima di risparmiare, a regime, 3. 336. 310,54 euro, un milione in più di quanto imposto dal Parlamento con la Finanziaria: 2. 919. 575, 44 euro sopprimendo appunto le 7 comunità, senza conteggiare nel risparmio sulle spese correnti generali quelle per il personale, che verrà riassorbito, né le risorse che riguardano l’erogazione di servizi o l’esercizio di funzioni conferite, che continueranno infatti a gravare sul bilancio dell’ente che sarà chiamato a gestire quel servizio o a esercitare quella funzione.
Alta Versilia |
€ 281. 924,65 |
Area Lucchese |
€ 192. 092,75 |
Del Cetona - Zona T |
€ 581. 325,69 |
Elba E Capraia |
€ 636. 649,89 |
Pratomagno |
€ 363. 259,30 |
Val Di Bisenzio |
€ 262. 346,21 |
Val Di Merse |
€ 601. 976,97 |
Totale |
€ 2. 919. 575,44 | 368. 455,85 euro riducendo gli assessori a non più di 3 per ogni comunità montana (oggi variano da 4 ad 8); 16. 542,71 euro sui gettoni di presenza grazie ad un’analoga cura dimagrante che riguarda i consiglieri delle assemblee, in futuro non più di due per comune; 31. 736,54 euro sulle indennità che spettano ad assessori e presidente: la proposta di legge della giunta prevede infatti un taglio sulle indennità del 5%. Tradotto vuol dire complessivamente 18. 706 euro di minore spesa per gli assessori e 13. 030,21 euro per i presidenti delle tredici comunità che rimarranno. E’ già stato attuato il taglio del 50% sulle indennità previsto dalla Finanziaria 2008. . |
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FIRENZE: INCONTRO CON L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA |
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Oggi, alle ore 15, nell’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze, verranno presentati ai ristoratori di Firenze e della provincia i migliori olii extra vergine di oliva del territorio per il 2008. Si tratta ormai di una consuetudine annuale che, attraverso il contributo del Laboratorio Chimico Merceologico, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, si traduce anche in una pubblicazione che raccoglie i risultati chimici e organolettici, nonché i profili sensoriali di circa 26 olii extra vergini d’oliva, che si qualificano come l’eccellenza della produzione del territorio fiorentino. Un territorio che oggi può fregiarsi di ben due oli extra vergini D. O. P. (denominazione di origine protetta) come Chianti Classico e Colline di Firenze e l’Igp Toscano (indicazione geografica protetta). Proprio per dare risalto a tale alta qualità diffusa, il Servizio Agricoltura della Camera di Commercio di Firenze incontra la ristorazione, intesa quale canale privilegiato per la conoscenza e la corretta degustazione del cosiddetto “oro verde”, un prodotto che, oltre alle eccellenti qualità organolettiche, oggi numerosi studi scientifici definiscono come autentico toccasana per salute. Il ristoratore, col suo bagaglio di professionalità ed esperienza, diventa figura chiave nell’educazione alla conoscenza e al consumo di questo prodotto pregiato da parte della clientela del proprio ristorante, sia italiana che straniera. In un periodo in cui le contraffazioni alimentari sono continuamente alla ribalta della cronaca (specialmente nei settori olio e vino), l’equazione buon cibo = buon olio è senza dubbio un messaggio potente per nobilitare i prodotti alimentari italiani e, soprattutto, fiorentini. Un matrimonio, dunque, tra olio buono e ristorazione va assolutamente celebrato ed è proprio per questo obbiettivo che la Camera di Firenze ha in programma per il 2008-2009 diverse iniziative promozionali che coinvolgeranno da vicino entrambi i settori. Forse, dopo l´incontro di martedì, andando nei migliori ristoranti fiorentini potremo trovare anche una "carta degli olii extravergine" accanto alla "carta dei vini". “Aspetti innovativi per la filiera olivo-oleicola toscana”. Un convegno del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Firenze e di Arsia all’interno della rassegna Medoliva ad Arezzo il 19 maggio prossimo. Dal 17 al 19 maggio prossimi al Centro Affari di Arezzo si tiene la prima edizione di Medoliva, la prima Fiera dell’olio mediterraneo, alla quale prendono parte numerose aziende produttrici di extravergine della nostra Regione. Nell’ultima giornata della Fiera si svolgerà un convegno per informare produttori e tecnici di frantoio sulle ultime acquisizioni scientifiche e sperimentali relative alla qualità nel campo dell’extravergine di oliva. La sessione pomeridiana è dedicata alle sperimentazioni sul recupero degli avanzi e degli scarti della frangitura, anche qui con notevoli novità rispetto al passato. . |
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CAFFÈ, ANTIOSSIDANTI E BENESSERE: NUOVE PROSPETTIVE
IMPORTANTI BENEFICI PER IL BENESSERE E LA SALUTE NELLA BEVANDA PIÙ APPREZZATA DAGLI ITALIANI:
LO CONFERMANO RECENTI STUDI SCIENTIFICI CHE SOTTOLINEANO IL RUOLO POSITIVO DELL’ALTO CONTENUTO IN ANTIOSSIDANTI
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Elevato potere antiossidante grazie al contenuto degli acidi clorogenici, azione protettiva nei confronti dello sviluppo del diabete di tipo 2 e del morbo di Parkinson, rallentamento del naturale declino cerebrale nelle persone anziane, nessun effetto sfavorevole sul rischio cardiovascolare: sono queste le principali novità legate al consumo di caffè che emergono dai più recenti studi scientifici internazionali. Nfi, Nutrition Foundation of Italy – il Centro Studi dell’Alimentazione – ha fatto il punto della situazione insieme ad esperti internazionali: il professor Augustin Scalbert, Direttore del laboratorio di “Micronutrients, Metabolism and Biological Signatures” presso l’Inra Clermont-ferrand e il professor Francesco Visioli della Nutrition Foundation of Italy e Direttore del laboratorio di “Micronutrienti e malattie cardiovascolari” presso l’Università di Parigi “Pierre et Marie Curie” evidenziano in particolar modo i numerosi benefici derivanti dal consumo di caffè, sottolineati dalla più recente letteratura scientifica, grazie al suo contenuto naturale di antiossidanti. Il caffè rappresenta una delle bevande più bevute al mondo, con un consumo che, seppur molto variabile da paese a paese in quantità e modalità, oscilla tra i 12 kg pro capite annui della Finlandia ai circa 2 kg del Regno Unito e la Repubblica Ceca. L’italia registra mediamente un consumo di caffè di 6 kg/annui a persona (fonte: International Coffee Organization). Nonostante questi dati però, c’è ancora oggi scarsa conoscenza sulle proprietà nutrizionali del caffè, e spesso l’attenzione del pubblico resta focalizzata esclusivamente sulla caffeina ed i suoi effetti sull’organismo. Dati di un’indagine condotta a livello europeo, infatti, mostrano che più dell’80% del campione non è a conoscenza degli elementi nutrizionali contenuti nella bevanda (fonte: Gkf, gennaio 2007). Il caffè è in realtà una delle fonti dietetiche più abbondanti in antiossidanti naturali, quelle molecole che rallentano o prevengono i danni da radicali liberi. Gli acidi clorogenici sono i principali composti ad azione antiossidante contenuti nel caffè e senz’altro i più potenti. Analizzati prima della torrefazione del chicco, risultano essere molto numerosi e di struttura diversa; i diversi processi di lavorazione, la temperatura, la macinazione ne riducono la presenza anche fino al 90% ma in ogni caso è possibile affermare che 100 ml contengono circa 250 mg di acidi clorogenici, una quantità rilevante. Alcuni studi epidemiologici condotti in Olanda e Finlandia hanno evidenziato come il consumo di caffè, probabilmente grazie al contenuto in acidi clorogenici, si associ ad effetti preventivi nei riguardi di patologie oggi molto diffuse, come il diabete di tipo 2 ed il morbo di Parkinson. Nel 2002 la rivista Lancet ha pubblicato uno studio condotto su un campione molto vasto di 17. 000 uomini e donne olandesi dal quale è emerso che la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 fosse inferiore del 50% nei soggetti che consumavano quotidianamente un minimo di sette caffè al giorno rispetto a chi ne consumava solo due. Risultati confermati anche da uno studio clinico successivo, pubblicato due anni più tardi e realizzato in Finlandia su 14. 000 soggetti osservati per un periodo di ben 12 anni: tra i consumatori di quantità molto elevate di caffè (10 tazze al dì) è stata riscontrata una riduzione del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 del 55% tra gli uomini, e del 79% tra le donne. Tali risultati sembrano dovuti ad un’azione protettiva che l’acido clorogenico e gli altri antiossidanti polifenolici attivano nei confronti dell’organismo: viene così inibito l’assorbimento del glucosio a livello intestinale ed aumentato il consumo energetico. Questi effetti sembrerebbero addirittura maggiori con il consumo di caffè decaffeinato. Uno studio pubblicato nel 2006 su Archives of Internal Medicine, infatti, che ha testato un campione di 29. 000 donne in post-menopausa ha evidenziato che il consumo di 6 tazze di caffè decaffeinato al giorno può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 del 33% contro il 21% del caffè normale. L’azione antiossidante dei polifenoli contenuti nel caffè sembra avere inoltre un effetto positivo anche sull’incidenza di malattie neurogenerative, con particolare riferimento al morbo di Parkinson. Un effetto favorevole in tal senso potrebbe tuttavia essere attribuito anche alla caffeina. Le evidenze più significative a questo proposito emergono da uno studio condotto dal dottor Alberto Ascherio dell’Università di Boston su un campione di 300. 000 soggetti: i dati riscontrati a livello molecolare mostrano come la caffeina riesca ad intervenire sulla tossicità dopaminergica, responsabile dei danni subiti dai neuroni della substantia nigra che regola gli impulsi all’attività motoria. La letteratura scientifica riporta, inoltre, un numero sempre maggiore di studi che evidenziano la capacità del caffè di contribuire al mantenimento della funzionalità cognitiva. Da un recentissimo studio pubblicato nel 2007 sull’European Journal of Clinical Nutrition realizzato su un campione di 676 uomini sani nati tra il 1900 e il 1920 seguiti per un periodo di 10 anni è emerso che il declino cognitivo era circa dimezzato nei soggetti che avevano l’abitudine di consumare regolarmente tre tazze di caffè al giorno. Ad avvalorare la tesi del caffè che “fa bene al cervello” esiste anche uno studio presentato al meeting annuale della Psysiological Society nel 2006 secondo cui la caffeina sarebbe in grado di aumentare la frequenza di alcune onde cerebrali migliorando quindi memoria e apprendimento. Ma i benefici di questa domanda sembrano avere effetti positivi anche sull’insorgenza di patologie epatiche degenerative. Uno studio apparso nel 2006 su Archives of Internal Medicine ha analizzato 125. 000 soggetti e ha evidenziato che ogni tazza di caffè bevuta al giorno era associata ad una diminuzione del 22% del rischio di sviluppare cirrosi epatica. Una meta-analisi successiva ha anche esteso questi risultati ad altre gravi patologie come il carcinoma epatico. “Consumato in dosi moderate e con costanza quotidiana, il caffè ha dimostrato di essere un aiuto importante nella prevenzione di patologie metaboliche e neurodegenerative. La sua presenza, quindi, all’interno della dieta di ogni giorno non solo influenza positivamente la sfera emotiva della persona ma può contribuire al benessere dell’organismo” ha affermato il dottor Andrea Poli, Direttore Scientifico di Nfi. “Grazie soprattutto al contenuto naturale in acidi clorogenici, il caffè, anche decaffeinato, è tra le fonti dietetiche più abbondanti di antiossidanti. Il suo consumo permette di assumerne quantità significative, con favorevoli implicazioni sulla nostra salute” ha concluso Andrea Poli. . |
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A CIBUS 2008 IL FUTURO DEI CONSUMI FUORI CASA
TRA DISTRIBUZIONE E PUBBLICI ESERCIZI
IL PUNTO DI VISTA DI ITALGROB - FEDERAZIONE ITALIANA GROSSISTI DISTRIBUTORI DI BEVANDE - NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE GIUSEPPE CUZZIOL
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Agli italiani piace ancora il “fuori casa”. Nonostante la crisi economica che ormai da anni attanaglia il Paese con un progressivo calo dei consumi in tutti i settori merceologici, una cena fuori dalle mura domestiche, una birra al pub con gli amici o semplicemente una “pausa caffé” al bar sembrano essere ancora irrinunciabili. E´ quanto emerge dalla ricerca commissionata da Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – in occasione di Cibus 2008, e presentata lunedì nel corso del convegno “Consumi Fuori Casa E Pubblici Esercizi: Quale Futuro?” Tra i protagonisti del dibattito, insieme a Lino Stoppani – Presidente Fipe – anche Giuseppe Cuzziol, Presidente Italgrob – Federazione Italiana Grossisti e Distributori di Bevande, unica associazione italiana di riferimento per il settore dell´ingrosso di liquidi alimentari per il canale Horeca, che ha espresso con chiarezza il punto di vista della categoria. “Dopo un 2007 tutt’altro che positivo, anche il 2008 sembra partito a rilento in tutto il comparto del beverage non soltanto per noi grossisti - ha sottolineato Cuzziol - ma non possiamo che essere d´accordo circa le straordinarie opportunità che il canale Horeca è ancora in grado di offrire”. “Le nuove tendenze di consumo nel fuori casa sembrano far propendere il pubblico esercizio verso una progressiva specializzazione che sta portando alla scomparsa della fascia intermedia: da un lato la richiesta di un ampio assortimento di prodotti ad un prezzo competitivo, quasi un’offerta scaffale, per i bar di fascia più bassa destinati semplicemente a soddisfare un bisogno immediato; dall’altro la richiesta, che spesso esula dal tipo di prodotto proposto (comunque di alta gamma), di coloro che cercano nel pubblico esercizio non solo il soddisfacimento di un bisogno immediato, ma un luogo, un ambiente dove trascorrere piacevolmente parte del proprio tempo, dove poter assaporare un momento di pausa”. “Questa specializzazione può essere raggiunta solo attraverso la piena collaborazione tra la categoria degli esercenti e quella dei distributori, chiamati oggi a ricoprire il ruolo di veri e propri consulenti” ha continuato il presidente Cuzziol, che proprio dall´inizio del suo mandato si sta fortemente impegnando per il rilancio di un rapporto sempre più stretto con la Confederazioni degli Esercenti. Italgrob sta inoltre operando per raggiungere colloquio alla pari con l’industria, finalizzato all´ottenimento di prodotti specializzati e modalità di vendita adatte a proteggere e potenziare il business Horeca e le caratteristiche della ristorazione italiana e – in collaborazione con Fipe e Legambiente - un effettivo rilancio del vuoto a rendere in tutto il canale del fuori casa. Ma soprattutto la Federazione è attivamente impegnata nel campo della formazione, con il sostegno delle iniziative dei consorzi e dei singoli e massima attenzione allo sviluppo dei corsi universitari Distech in tutta Italia. “Solo questo tipo di approccio – ha concluso Cuzziol – può garantire il successo su un mercato come quello del fuori casa, ricco di opportunità, ma ancora troppo affollato e in continua evoluzione”. . |
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A CIBUS
IL CONVEGNO DI BUONITALIA SU “ITALIAN SOUNDING. USA OPPORTUNITÀ DA COGLIERE”- LO STUDIO MRA SUL MERCATO STATUNITENSE
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Il mercato statunitense è un mercato chiave per l’agroalimentare d’origine italiana. “Nella programmazione delle proprie attività per l’anno in corso – ha spiegato Manfredi Minutelli, Responsabile Sviluppo Progetti Food di Buonitalia Spa – Buonitalia ha dedicato gran parte dei propri sforzi nel progettare iniziative che si pongano l’obiettivo di contribuire ad aumentare la quota di export dei nostri prodotti sul mercato statunitense, tenendo presente l’assoluta necessità di ancorare la scelta dei consumatori americani al gusto del vero prodotto italiano. Bisogna far sì che il consumatore dell’ Italian food & wine negli States capisca che il nome o il packaging di un prodotto non possono essere considerati garanzia di origine”. Questo è ciò che è emerso dal Convegno di Buonitalia oggi pomeriggio al Cibus, la rassegna internazionale dell’industria alimentare Made in Italy. “Per questo – ha dichiarato Minutelli – crediamo che lo studio realizzato dalla Mra- Management Resources of America per Buonitalia “Il consumo e la distribuzione dei prodotti alimentari italiani negli Usa”, in collaborazione con l’Ufficio Ice di New York, fotografi in maniera puntuale il mercato statunitense e rappresenti un’utile chiave di lettura per i produttori italiani per attuare strategie commerciali che consentano loro di affrontare il mercato Usa con maggiori strumenti di conoscenza come l’individuazione del giusto target di consumatori e i canali distributivi e mediatici a cui questo target fa riferimento. Ma questo studio vuole essere anche utile per i consumatori americani, affinché possano scegliere consapevolmente tra il prodotto originale italiano e quello imitativo, e per i retailer statunitensi affinché possano conoscere i vantaggi legati alla vendita dei prodotti originali italiani”. “L´intero business della contraffazione ed imitazione estera – ha dichiarato Annibale Pancrazio, Vicepresidente di Federalimentare, intervenendo al convegno – supera i 50 miliardi di euro, 3 volte l´export dell´industria alimentare nazionale, che l´anno scorso ha toccato quasi 18 miliardi di euro. Equivale a dire che per ogni prodotto realmente proveniente dal nostro Paese ce ne sono 3 contraffatti”. “Il fenomeno dell’Italian sounding imitativo – ha dichiarato Massimo Mamberti, Direttore generale dell’Ice - deve essere certamente contrastato da un punto di vista di legittimazione delle denominazioni d’origine dei prodotti e le azioni di contrasto devono partire innanzitutto dall’Unione europea, ma anche dai Consorzi di tutela nei diversi mercati. Fermo restando l’onerosità di queste azioni, ritengo opportuno un approccio strumentale contro questo fenomeno attraverso iniziative comparative tra i prodotti originali e quelli imitativi, come ad esempio attività pubblicitarie che possano evidenziare la supremazia qualitativa dei prodotti realmente italiani”. “Questa ricerca – ha dichiarato Franz Mitterrutzner, Consigliere Aicig-associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche – evidenzia ulteriormente la difficoltà di definire la dicitura made in italy. Tale problematica rende ancor più importante il sistema dei prodotti ad indicazione geografica che testimoniano l´origine ed il legame con l´ambiente di riferimento”. . |
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ALIMENTARE: CRESCONO I CONSUMI DELLE “SPECIALITA’ PRONTE” E “WELLNESS”. AIA RISPONDE A CIBUS CON LE GAMME CARNEALFUOCO ED AEQUILIBRIUM
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In occasione di Cibus 2008, il Salone internazionale dell´alimentazione di Parma, Aia - leader di mercato nel settore delle specialità fresche di carne - presenta i nuovi prodotti del 2008 e le innovative gamme Aequilibrium e Carnealfuoco, oltre al Classico Wudy. Queste nuove linee sono nate da una attenta analisi di mercato che – in un anno di flessione per tutto il comparto alimentare – ha visto crescere di contro i consumi di specialità pronte, surgelate e “wellness”. In occasione della Xiv° edizione di Cibus, Aia presenta le ultime novità del 2008 e lo fa tramite Aequilibrium, la linea dedicata ad un consumatore attento ad uno stile di vita sano e consapevole, Carnealfuoco, la gamma di specialità fresche di suino ideale per tutti gli amanti del barbecue, oltre a Wudy, il famoso wurstel di pollo nato nel lontano 1985. Qualità, originalità, innovazione tecnologica: ecco le parole chiave per comprendere il successo di tutti i prodotti firmati Aia. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una vastissima gamma di elaborati e trasformati ad alto contenuto di servizio che viene costantemente arricchita e migliorata. Piatti facili e veloci da preparare in grado di soddisfare i desideri e i gusti dei consumatori moderni sempre più esigenti e attenti a seguire un corretto stile di vita. Aia, da sempre, è attenta a soddisfare le nuove richieste che provengono dal mercato e con queste due nuove gamme sembra aver fatto centro. Se, infatti, nell’ultimo anno, il settore alimentare ha subito una generale flessione dei consumi, sorprendente è stata invece la crescita di alcuni comparti come quello dei “specialità pronte fresche” e del “wellness”. Secondo il Rapporto Coop 2007, infatti, in un anno (giugno 2007 rispetto a giugno 2006) tra i 10 prodotti più venduti nella Gdo figurano le “specialità surgelate salate pronte” (+27,3% in un anno), i piatti pronti freschi (+10,6%), i prodotti dietetici (+7,7%). Sono soprattutto due le tipologie di “carrello della spesa” che conquistano i consumatori: il “carrello pronto”, che concerne tutti i prodotti alimentari che aiutano a risparmiare tempo senza però sacrificare il gusto, e il “carrello salute” dove per salute si intende “wellness” e ridotto apporto calorico a fronte di un adeguato apporto nutrizionale. Per questo Aia, da sempre attenta alle esigenze del consumatore moderno, ha ideato due gamme innovative come la nuova linea di carni fresche di suino Carnealfuoco Aia e la gamma “wellness” di affettati avicoli Aequilibrium. Carnealfuoco Aia: la novità che “scotta” è la Fiorentina di suino Aia punta sul barbecue. La storica azienda veronese vanta, infatti, dallo scorso anno, anche una vasta gamma di specialità di suino destinate al barbecue, Carnealfuoco Aia, unico brand nato in Italia dal successo online di una community di appassionati di cucina al grill: www. Carnealfuoco. It. Si tratta di una linea con un ampio assortimento di carni fresche, confezionate e pronte per la griglia, che va dalle salsicce agli spiedini, fino agli hamburger e da quest’anno la Fiorentina di suino. Tutte carni italiane senza conservanti ne’ coloranti, garantite da rigorosi controlli di filiera che assicurano eccellenza e sicurezza. E, allo stesso tempo, prodotti innovativi, veloci da preparare e pratici nell’uso, per venire incontro alle esigenze di un consumatore che richiede, sempre più spesso, rapidità di preparazione, senza rinunciare al gusto e alla qualità del cibo che acquista. I ritmi frenetici della vita moderna impongono, infatti, di velocizzare i tempi di preparazione dei pasti; mentre l’aumento delle cosiddette “famiglie mononucleari” - quelle in pratica composte, nel nostro Paese, dai circa 6 milioni di single, giovani o anziani - ha avuto oggi come conseguenza principale l’incremento della richiesta di piatti pronti. Esigenza recepita da Aia già dagli anni passati tramite l’ideazione di una vasta gamma di prodotti pronti innovativi e di qualità. Ecco allora che, grazie alle specialità fresche Carnealfuoco Aia, tutti possono inventarsi “chef per un giorno” e preparare un’appetitosa grigliata da accompagnare con un buon vino o un bicchiere di birra. L’ultima novità della gamma Carnealfuoco Aia è la Fiorentina di Suino. Una braciola di suino con filetto, resa tenera grazie ad una naturale lavorazione nata dall’esperienza di Aia, che contribuisce a mantenere intatte tutte le proprietà della carne, assicurandone la tenerezza anche se ben cotta. All’interno della confezione si trovano già tutte le spezie che, unite in una ciotolina all’olio extravergine di oliva, daranno vita ad un intingolo con il quale irrorare la carne durante la cottura in modo da esaltarne ancora di più lo squisito sapore magari accostando al gusto della carne un buon vino. Aequilibrium: la bontà del nuovo benessere Le ultime ricerche hanno definito gli italiani come un popolo di salutisti e appassionati di wellness, una tendenza confermata anche da recenti ricerche che hanno svelato come per la quasi totalità degli italiani (93,9%) l’alimentazione corretta sia un fattore determinante nel raggiungimento del proprio equilibrio psicofisico. Proprio per andare incontro alle esigenze di questo consumatore attento ad uno stile di vita sano e consapevole, l’azienda Aia ha ideato la linea “Aequilibrium”, ideale per chi desidera un’alimentazione equilibrata, senza dover rinunciare al gusto della buona tavola. I prodotti della linea Aequilibrium rinnovano i “grandi classici” della tradizione italiana come la bresaola, il salame o la torta ai cereali in una versione moderna utilizzando materie prime e carni bianche selezionate accuratamente dal Controllo Qualità, le cui caratteristiche di digeribilità, elevato valore nutrizionale e ridotto contenuto in grassi sono ben note. Gli ultimi nati in casa Aequilibrium? I cubetti di pollo e quelli di cotto di tacchino: ideali per condire riso e pasta, ma anche ricche insalate. Due pratiche confezioni pronte all’uso rendono questi prodotti perfetti anche per pasti veloci fuori casa, con un ridotto contenuto di grassi: il 6% per i cubetti di cotto di tacchino e solo il 2% per i cubetti di petto di pollo. Per aiutare ulteriormente gli italiani nella ricerca del loro equilibrio personale, Aequilibrium ha rinnovato il proprio sito internet, trasformandolo in un vero e proprio Magazine, in cui poter trovare consigli, spunti, idee, approfondimenti utili, ricette originali e articoli che spaziano dall’alimentazione alla psicologia: www. Aequilibrium. Info mira a diventare il luogo del benessere per eccellenza, grazie ai contributi autorevoli di un nutrizionista, una psicologa, uno chef e un personal trainer. Inoltre, intorno a questi temi Aequilibrium ha creato anche un concorso, che intende coinvolgere in prima persona l’utente: “Racconta il tuo equilibrio”, per descrivere con foto e testi momenti di equilibrio tra gusto e salute, relax e movimento, lavoro e tempo libero, essere e apparire. I nuovi prodotti Aia 2008: gli Happy Ribs e Il Mangiacotto Una delle ultime novità di Aia, Happy Ribs è il primo finger food cotto di carne di suino. Il gusto unico delle costine di maiale marinate e cotte arrosto, subito pronte da scaldare in padella, al forno o sul barbecue. Si tratta di una soluzione ideale per una cena veloce e fantasiosa in famiglia o per una grigliata in compagnia. Gli Happy Ribs sono disponibili nei formati da 500 gr. Ed 1 kg. Altra novità nata dalla fantasia di Aia, Il Mangiacotto, primo hamburger fresco di suino con prosciutto cotto. La soluzione ideale per stuzzicare l’appetito dei bambini grazie al suo sapore delicato e ad un pack che invita al gioco. Proposto in un comoda vaschetta da due hamburger da 75g cadauno che consente l’utilizzo anche di un solo hamburger preservando tutta la freschezza del prodotto non ancora aperto. Wudy: una sponsorizzazione che dà gusto allo sport Anche per il 2008 l’azienda veronese scende “in pista” per una nuova sfida nei circuiti di tutto il mondo e nelle gare più attese e seguite dal pubblico sportivo. Come? Tramite la sponsorizzazione per il secondo anno consecutivo del Fiat Yamaha Team con il brand Wudy nel Campionato Motomondiale. L’interesse verso l’universo giovanile, da sempre, fa parte della strategia dell’azienda Aia che, infatti, nel 1985 ha ideato Wudy, il primo wurstel di pollo prodotto a livello industriale in Italia, che oggi rappresenta uno dei prodotti più apprezzati e richiesti proprio dal consumatore giovane e moderno. Lo scorso anno Aia aveva imboccato per la prima volta la strada della sponsorizzazione sportiva per dare un segnale forte della grande importanza che l’azienda riconosce ai valori di innovazione, qualità, passione e determinazione al successo, sostenendo contemporaneamente l’immagine italiana nel mondo. Il marchio Wudy Aia sarà perciò ancora una volta protagonista nel 2008, presente sulle moto, in carena e sul codino, sulle tute di Valentino Rossi e di Jorge Lorenzo, oltre che su tutto l’abbigliamento dello staff e dei meccanici. Inoltre il logo Wudy Aia sarà presente anche all’interno dell’area box e sui motorhome, i trucks utilizzati per il trasporto delle moto e dei materiali. Cibus 2008 rappresenta la vetrina ideale per comunicare in grande stile questa sponsorizzazione e Aia lo farà esibendo allo stand proprio la moto del campione Valentino Rossi, che sarà a disposizione di tutti coloro che vorrano vedere da vicino la mitica due ruote della scuderia Yamaha. . |
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DAL 17 AL 19 MAGGIO PRESSO IL CENTRO AFFARI DI AREZZO
TRE GIORNI INTERAMENTE DEDICATI ALL’OLIO
A MEDOLIVA
I MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MEDITERRANEO
UN PATRIMONIO DI 800 MILIONI DI OLIVI
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L’iniziativa organizzata dalla Provincia di Arezzo e dal Consorzio Arezzo Innovazione, con il contributo di Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, Regione Toscana, Camera di Commercio e Comune di Arezzo e con la collaborazione dell’Arsia Sale l’interesse per l’extravergine e, di conseguenza, si moltiplicano gli eventi dedicati a questo grande prodotto. Ma quello che avrà luogo ad Arezzo, presso il Centro Affari, dal 17 al 19 maggio, ha dei connotati che lo rendono unico nel suo genere. Basti pensare che le aziende presenti a Medoliva, 1a Fiera dell’Olivo Mediterraneo sono invitate in virtù dell’alta qualità della loro produzione. Tutto questo è stato reso possibile dalla volontà degli organizzatori, che in questo modo intendono proporre al pubblico dei visitatori una serie di realtà internazionali unite tra loro dal fil rouge di una costante ricerca della qualità. E non è certo un caso che proprio una regione come la Toscana, universalmente riconosciuta come tra le più vocate al mondo nella produzione dell’extravergine, diventi il teatro di una manifestazione che vedrà per 3 giorni riuniti i migliori produttori del bacino del Mediterraneo. “In questo modo gli enti organizzatori – spiega Vincenzo Ceccarelli, Presidente della Provincia di Arezzo – si fanno in un certo senso garanti di una strategia dove concetti come innovazione, tradizione e qualità dell’extravergine diventano elementi essenziali e imprescindibili. In questo senso, nelle nostre intenzioni, questa manifestazione è destinata a diventare un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che operano nel settore. Ma anche e soprattutto per il pubblico dei consumatori che attraverso Medoliva avrà la possibilità di conoscere in modo diretto il top della produzione dell’area mediterranea”. Italia, Spagna (ospite d´onore e partner con la Regione Andalusia e la Provincia di Jaèn), Grecia, Francia, Croazia, Palestina, Israele, Albania, Malta, Cipro e molti altri Paesi ancora, sfileranno infatti con le loro etichette più rappresentative per quello che promette di essere l’evento olivicolo dell’anno. Un vero e proprio dream team che andrà a costituire il Club Medoliva, una sorta di circolo speciale al quale si accede solo per motivi strettamente meritocratici (gli oli presenti saranno infatti il frutto di un’attenta selezione operata da esperti panelisti, secondo i dettami del metodo Coi). Un mondo, quello dell’olivicoltura mediterranea, che conta su cifre davvero impressionanti. Stiamo parlando di qualcosa come circa 10 milioni di ettari, un’estensione pari quasi a quella di Svizzera, Olanda e Belgio messe insieme. 800 milioni di ulivi, oltre 30mila frantoi, decine di migliaia di persone coinvolte professionalmente nel comparto, circa 2 milioni e mezzo di tonnellate di olio prodotte ogni anno. Ma Medoliva non è solo questo. L’olio, infatti, sarà protagonista a 360°. Con l’area Tech-shop, una sezione dedicata alla presentazione delle ricerche e delle innovazioni fondamentali per tutta la filiera (impianti, coltivazione, raccolta, trasformazione e smaltimento/utilizzazione dei reflui). E poi con un’area dedicata ai macchinari e all’attrezzature più all’avanguardia. Particolarmente stimolante per i visitatori lo spazio “Cooking for Olive Oil” che prevede, oltre alla premiazione per il Concorso Giovani Chef dell’Italia Centrale curata dal noto giornalista enogastronomico Luigi Cremona, anche una serie di performances degli Itchefs Gvci (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani) con giovani chef emergenti provenienti da tutti i continenti. Il tutto senza dimenticare la prestigiosa presenza della Scuola Internazionale di Alma, vero e proprio caposaldo dell’ars culinaria. Ma la bella struttura del Centro Affari di Arezzo offrirà ai suoi visitatori la sensazione di vivere un vero e proprio viaggio attraverso i suoni, le immagini, i colori e i profumi del Mediterraneo; con la sezione denominata Terre dell’Olio, infatti, sarà possibile immergersi nei luoghi in cui la cultura dell’ulivo convive da secoli con l’uomo, in un binomio indissolubile. Così come da secoli l’olio è considerato un prodotto ideale per la cura e la bellezza del corpo. Da qui lo spazio dedicato alla Cosmesi, con un’invitante area wellness e la Francia nel ruolo di ospite d’onore. I più curiosi potranno dedicare la loro attenzione al giardino che verrà allestito nello spazio Piante e Vivai dove sarà possibile ammirare tutte le diverse varietà di olivi e approfondire la propria conoscenza su questa pianta, simbolo di pace. Infine un ampio spazio verrà offerto alla convegnistica e alla didattica. Importanti giornalisti del calibro di Carlo Cambi, Davide Paolini e Marco Oreggia saranno protagonisti di focus (tra gli ospiti più attesi il celebre fotografo Oliviero Toscani) e di corsi che rappresenteranno uno dei fiori all’occhiello di questa 1a edizione di Medoliva che promette di diventare un appuntamento imperdibile per tutti gli operatori del settore e per i semplici appassionati. . |
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IL SUCCESSO DI SAPOR BIO: DIMOSTRAZIONE BIO - CULINARIA DI DE VINCENTIS … A BORDO! |
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Secondo i dati dei responsabili “food and beverage” di Msc Sinfonia, l’impatto del progetto biologico sugli ospiti della nave è stato fortissimo La Valletta (Malta) - Dopo un intero giorno passato in navigazione, con mare e venti non certo favorevoli, la crociera“Sapor Bio”, che anticipa di un mese l’omonima manifestazione mediatico – didattica, programmata in Versilia dall’11al 15 Giugno – presentazione ufficiale mercoledì prossimo alle ore 11. 00 all’Una Hotel Cusani di Milano -, giunge al fatidico giro di boa. Si tirano quindi le somme riguardo alla percezione del progetto “crociera biologica” sugli ospiti della nave e c’è di che sorridere per gli organizzatori. Si calcola che, fatto cento il numero dei passeggeri che rientrano nel target del biologico, al momento di scegliere cosa mangiare, circa quaranta optino sistematicamente per il bio buffet . Se si pensa poi che quasi l’80% dei turisti ha consumato almeno 1/3 dei propri pasti gustando le creazioni di Marco de Vincentis, chef “Sapor Bio”, non si può che giudicare come raggiunto l’obiettivo di partenza, ossia quello di avvicinare nuovi utenti alla filosofia biologica oltre che, naturalmente, di consentire a chi l’ha già abbracciata di non sentirne la mancanza neppure in mezzo al mare. Sempre più seguiti i momenti di dimostrazione bio - culinaria di De Vincentis che, con le sue maniere affabili e dirette, attrae ai suoi corsi persone di tutte le nazionalità, esperti, novizi, curiosi e golosi. La disponibilità dello chef è tale da scatenare le domande più svariate, bio e di cucina base. Le ricette delle sue preparazioni, distribuite prima e durante le spiegazioni vanno a ruba: c’è chi vuole tenerle per sé, chi le distribuisce a sua volta agli amici in nave facendo propaganda e chi si propone di educare parenti, conoscenti ed amici una volta sbarcato. Sapor Bio è una manifestazione ideata dall’attore Marco Columbro, che ne è anche testimonial e primo promotore, che si propone di informare ed educare persone di tutte le età riguardo la qualità del cibo biologico, di come sposare la filosofia bio possa rappresentare il primo passo verso uno stile di vita migliore che possa addirittura aiutare a cambiare in meglio il pianeta. . |
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GIALLO MILANO: VIA AL MATCH!
GLI CHEF SI SFIDANO A COLPI DI RISOTTO
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Dopo lo straordinario successo della passata edizione, quest´anno dal 9 all´11 maggio ha replicato Giallo Milano, il concorso che premia il miglior risotto alla milanese, nato con l´intento di promuovere e salvaguardare la tradizione enogastronomica ambrosiana. L´evento, realizzato con il Contributo e Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, è ideato dalla rivista Ristorarte, Epam (Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi), Unione Cts e Fipe ed è organizzato dall´Associazione Hyria, con il Patrocinio del Touring Club Italiano e la collaborazione di Ascovilo, Fiera Milano, Tuttofood, Miwine, Atm, Coldiretti, Promoriso, Confagricoltura Milano e Lodi. Ramazzotti, Acqua Panna/san Pellegrino, Zafferano Leprotto e Grana Padano hanno contribuito alla realizzazione del concorso. "Giallo Milano" vede in gara 52 ristoranti di Milano e provincia, 40 in città e 12 in provincia. A Milano sono: Alfredo Gran San Bernardo, Alice, Antica Osteria Milanese, Antica Trattoria Bagutto, Antica Trattoria Morivione, Bel Sit, Calabrone 4, Capoverde, Don Rodrigo - Hotel Manzoni, Dulcis in Fundo, El Brellin, Il Teatro dell’Hotel Four Seasons, Il Torchietto, L’altra Isola, L’ulmet, La Cantina di Manuela ( Via Procaccino 41 e Via Poerio 3), La Piola, La Posteria di Nonna Papera, La Scaletta, Nicola Cavallaro, Osteria Del Binari, Osteria della Pappa Buona, Osteria il Giardinetto, Ottimo, Papa’ Francesco, Piero e Pia, Premiata Pizzeria, Ristorante Al Tronco, Ristorante Il Liberty, Ristorante l’Impressione, Ristorante Savini, Solferino 35, Trattoria Al Sodo, Trattoria Casa Fontana 23 Risotti, Trattoria Degli Orti, Trattoria La Colonna, Trattoria La Pesa, Trattoria Masuelli. In provincia: Antica Trattoria di Canzo a Peschiera Borromeo, Arco del Re ad Arcore, Bar Trattoria di Giuseppe Canito a Cinisello Balsamo, Hostaria Al Visconte a Canegrate, Il Ritrovo a Ozzero, Il Vico della Torretta a Sesto S. Giovanni, La Cantina di Manuela a Saronno (Va), Osteria del Pomiroeu a Seregno, Osteria della Buona Condotta a Ornago, Osteria Sant’antonio ad Abbiategrasso, Ristorante Il Ghisio a Vigevano (Pv), Ristorante Il Visconte a Gudo Visconti, Trattoria Grass de Rost a Locate Triulzi. Un gruppo di esperti ha fatto visita ai ristoranti iscritti, assaggiando i risotti ed esprimendo ad ogni assaggio un giudizio critico. Il confronto fra i vari giudizi, espressi con un voto, ha selezionato 7 finalisti che si sono sfidati in diretta nella giornata di domenica 11 maggio presso la Fondazione Gianna Vivante e Sergio Jovinelli, dove ha sede l’arte del Convivio di Corso Magenta 46. La premiazione si svolgerà durante la cena di gala presso Palazzo Visconti a Milano. I premi per i primi tre classificati consistono in altrettante opere realizzate dall´artista Paola Romeo. La giuria degli esperti è composta da: Paolo Becarelli de La Cucina Italiana, Carlo Casti di Slow Food, Luigi Cremona del Touring Club, Marco Gatti del Club Papillon, Federico De Cesare Viola del Gambero Rosso, Alex Guzzi del Corriere della Sera, Francesca R. Mezzadri di Io Cucino, Chiara Mojana di A Tavola, Roberta Schira, Scrittrice, Saverio Paffumi di Ristorarte, Paola Ricas Storica Direttrice di Cucina Italiana, Gianni Staccotti dell’Accademia della Cucina Italiana, Antonio Piccinardi di Artú, Clelia D´onofrio di Cucchiaio d´Argento, Tommaso Farina di Libero. Durante i giorni del Concorso coloro che ceneranno nei ristoranti in gara, avranno il piacere di gustare un assaggio del risotto offerto dal locale stesso accompagnato da un calice di vino di Lombardia di As. Co. Vi. Lo. Chi vorrà assumere il ruolo di "membro della Giuria Popolare" compilerà l´apposita scheda che si troverà nei locali, conferendo al risotto assaggiato un voto, da 1 a 10, che permetterà di aggiudicare il premio del Pubblico, la cui consegna è prevista in autunno. Ma non è tutto: anche locali di tendenza e wine bar parteciperanno all´iniziativa, proponendo nell’ aperitivo anche un assaggio di risotto. I locali "Gialli" saranno facilmente riconoscibili dal pubblico grazie ai totem posizionati all´esterno di ciascun ristorante e ai depliant promozionali distribuiti in tutta la città. I Locali coinvolti sono: Al Bacco, Colonial Cafè, Enoteca Gibson, Fingercafè, G Lunge, Straf. Durante i tre giorni di Giallo Milano, anche se fuori concorso, alcuni grandi nomi della cucina italiana, presso i propri ristoranti, proporranno in carta una personale e creativa interpretazione del risotto alla milanese, a dimostrazione che anche gli chef più noti e cosmopoliti di Milano e Provincia amano confrontarsi con la cucina tradizionale, se pur in modo originale ed innovativo. I Ristoranti coinvolti sono: Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano , D’o a San Pietro all’Olmo/cornaredo, Il Luogo di Aimo e Nadia, Joia, Ristorante Cracco, Ristorante Teatro alla Scala, Il Marchesino, Sadler, Trussardi alla Scala, Ristorante Andrea Berton. Fuori concorso anche Atmosfera1 e Atmosfera2, i due tram/ristorante di Atm che il 9 e 10 maggio a pranzo hanno proposto una degustazione gratuita del tipico risotto alla milanese e di alcune sue rielaborazioni. Ospite d´Onore è stato Gerry Scotti, un buongustaio padano doc che ha scelto di assegnare un premio speciale bagaglio della sua memoria storica: quello al "Miglior Riso del Giorno Dopo", ovvero la migliore interpretazione del risotto avanzato, come nella più schietta tradizione della cucina popolare. Il premio, che verrà consegnato durante la cena di gala, consiste in una scultura realizzata dall´artista Stefania Scarnati. La rivista Ristorarte è infatti in edicola con in copertina Gerry Scotti che indica in maniera inequivocabile un irresistibile piatto di risotto alla milanese. Per ulteriori info: www. Giallomilano. Net – 02. 69431397 . |
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FORMAGGIO ASIAGO E PROSECCO, MATRIMONIO IN NOME DELLA TUTELA DEL PAESAGGIO
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Le “pubblicazioni” in una tre-giorni di degustazioni e convegni a Susegana (Treviso), la cerimonia a luglio sull’Altopiano Il formaggio Asiago Dop ed il Prosecco di Conegliano-valdobbiadene, due autentiche glorie della tradizione enogastronomica veneta, si incontrano. Ed è subito “colpo di fulmine”: l’idillio amoroso fra il pregiato “caseus” delle Prealpi vicentine ed il rinomato vino della sinistra Piave, verrà annunciato nell’ambito di “Vino in Villa”, il festival internazionale del Prosecco di Conegliano-valdobbiadene, nel fine settimana tra il 16 ed il 18 maggio, nel Castello di San Salvatore a Susegana (Treviso). All’evento, dedicato al rapporto fra bontà al palato e conservazione paesaggistica dei luoghi di produzione, quest’anno per la prima volta prenderà parte infatti anche una prestigiosa ambasceria berica, quella del Consorzio per la Tutela del Formaggio Asiago Dop, che presenterà le diverse stagionature di un prodotto che è tra i simboli della montagna veneta e trentina. “Vino in villa”, Festival Internazionale del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano-valdobbiadene, giunto ormai alla sua undicesima edizione, offrirà ai visitatori un’occasione unica per degustare oltre 250 etichette di Prosecco Doc, presentate da più di 80 produttori ed una selezione dei grandi rossi della Marca Trevigiana. Il messaggio di Vino in Villa quest’anno è l’indissolubilità del legame fra la qualità degli alimenti e la conservazione del loro territorio d’origine. La regia gastronomica dell’evento sarà affidata ad “Alma”, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, il cui rettore è Gualtiero Marchesi. Alma presenterà la propria interpretazione del tema della manifestazione attraverso assaggi e dimostrazioni. A luglio, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ospiterà sull’Altopiano il Prosecco Doc per sancire il gemellaggio Asiago/bollicine in occasione della seconda edizione di “Sette Malghe per Sette Comuni per Sette Formaggi”, concorso tra i migliori Asiago realizzati nelle malghe nel 2006 e 2007. Www. Asiagocheese. It www. Prosecco. It . |
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GRAZIE A GIAMPAOLO SODANO E A FABRIZIA CUSANI
DELL’AZIENDA L’OLIVAIA DI NEPI (VT)
NASCE “PANE E OLIO”,
IL PRIMO FILM NELLA STORIA DEL CINEMA
CHE VEDE COME PROTAGONISTA
L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
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Grazie alla forte volontà e allo spirito d’iniziativa di Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano dell’azienda L’olivaia di Nepi (Vt) il prossimo maggio inizieranno le riprese di “Pane e Olio”, il primo film nella storia del cinema che vede come protagonista principale l’olio extravergine d’oliva. Il mediometraggio, che verrà interamente girato nella Tuscia, territorio in cui Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano sono proprietari dell’azienda agricola dove producono il loro eccellente olio, nasce sotto i migliori auspici, a partire dalla sceneggiatura, scritta a più mani dalla stessa Fabrizia insieme a Fausto Brizzi e Marco Martani, autori di molti film di successo, tra cui il recente film “Notte prima degli esami”. «Pane e olio è una favola – spiegano Giampaolo e Fabrizia – ma è anche una storia di oggi in cui ognuno troverà qualcosa di sé». Jenny, la protagonista, è una scrittrice irlandese che, in seguito a una diagnosi di un male incurabile, torna nei luoghi della memoria, della sua infanzia, rassegnata a varcare lì la sua ultima soglia, vicina e improcrastinabile a detta dei medici di Dublino. È rassegnata, ma l’incontro con Gabriele e la nascita improvvisa e imprevedibile dell’amore le restituiscono il desiderio di vivere e di vincere il male. Perché, dice la Bibbia, l’amore vince la morte. Sarà Laris, il personaggio che interpreta la Morte (che accompagna gli uomini fin dalla nascita) a confermargli che quell’ultima soglia Jenny non la può varcare quando vuole o quando è prevista dai medici. Sarà lui e soltanto lui a tornare a prenderla il giorno destinato. L’olio e gli olivi in questa storia sono il simbolo e l’oggetto di questa speranza, di questo desiderio di vivere. Gli interpreti – Massimo Ghini, Mascia Musy e Bud Spencer solo per citarne alcuni – sono tutti attori di primo piano, così come gli altri professionisti coinvolti in questa incredibile avventura, da Patrizio Patrizi per la fotografia a Mariolina Bono per i costumi fino al “concerto per l’olio” di Carlo Crivelli e al montaggio di Claudio Di Mauro. La regia sarà dello stesso Giampaolo Sodano che affronta una nuova sfida, dopo quella di aver accettato a gennaio l’incarico di Vice Presidente della Sitcom, il Gruppo Televisivo di Valter La Tona, che produce canali satellitari come Alice, Marcopolo, Leonardo e Nuvolari, oltre a un canale sul digitale terrestre e uno internazionale. Cusani e Sodano dunque, al di là dell’essere produttori, mettono in campo la loro creatività e il loro inarrestabile spirito d’iniziativa impegnandosi a tutto campo a smuovere le coscienze, per diffondere la cultura dell’olio extravergine d’oliva in Italia e per tenere alto il nome della qualità di questa preziosa risorsa agroalimentare. Azienda Agricola L’olivaia di Cusanisodano loc. Monte Pietraia 01036 Nepi (Vt) Frantoio Tuscus V. Le Eugenio Iv, 88 01019 Vetralla (Vt) tel. 0761 477 889 www. Olivaia. Com . |
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CAFFÈSTIVAL: IL MONDO DEL CAFFÈ VA IN SCENA IN UMBRIA
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Il Primo Grande Evento Nazionale Dedicato Al Caffè: Torrefazioni, Spettacoli A Tema, Cultura E Intrattenimento. Gli Organizzatori: «Un Momento Pensato Per Il Consumatore, Ma Al Contempo Per Gli Operatori Del Settore Per Scoprire Da Vicino I Gusti E Le Tendenze Del Mercato» Le macchine da espresso sono ormai accese. Tutto pronto per il primo grande evento nazionale dedicato al mondo del caffè. Caffèstival aprirà i battenti al pubblico venerdì 16 maggio fino a domenica 18 maggio, nella splendida cornice di Villa Fidelia a Spello (Pg), nel cuore dell’Umbria del Pintoricchio. Una manifestazione tutta dedicata alla promozione di uno dei prodotti della tradizione italiana più apprezzati nel mondo: il caffè. Nasce così l’idea di Caffèstivalâ, evento che si sviluppa intorno alla bevanda che unisce più continenti e ormai, per definizione, crea convivialità. Una manifestazione pensata non solo per gli operatori del settore, ma per il consumatore finale con l’obiettivo di avvicinarlo al prodotto fornendogli una visione consapevole di una delle ricchezze, trasformate e lavorate in Italia, più esportate nel mondo. «Nelle aree espositive di Caffèstival - spiegano gli organizzatori - il visitatore, immaginato come un appassionato o semplicemente un curioso, avrà la possibilità di conoscere le varie realtà della torrefazione italiana, imparando a degustare le miscele più raffinate o i cru più particolari». Grande spazio alle torrefazioni artigianali, a conduzione familiare, e a quelle più strutturate, con l’obiettivo di mettere in vetrina la realtà delle piccole e medie aziende che operano nel settore; presente inoltre un’area dedicata al “vending”, con i prodotti per degustare un buon caffè comodamente a casa propria. Nell’internet Cafè sarà possibile degustare miscele conoscendo le ultime tecnologie. Accanto al caffè altri prodotti rendono omaggio all’oro nero delle bevande: dai liquori a base di e per il caffè, al latte per la realizzazione del cappuccino, passando per i dolci fino ad arrivare al sigaro toscano per concludere un’eccellente serata. Non mancheranno poi occasioni culturali intorno al caffè. Nei giorni della manifestazione, infatti, Villa Fidelia, costruita fra il 1805 e il 1830 su progetto del Piermarini, ospiterà la mostra “Espresso made in Italy, storia cultura design, della macchina da caffè espresso” della Collezione Enrico Maltoni . Più movimentate saranno le “Degustazioni d’Autore” con grandi esperti di cucina e di caffè per tutta la durata della kermesse e l’edizione speciale del progetto “Coffee Roots”, promosso da Lavazza, a cura di Vittorio Castellani aka Chef Kumalè, giornalista “gastronomade”, che prevede una mostra fotografica sui territori del caffè, i talk-food e le cerimonie del caffè dell’Africa e del Medio Oriente. Il Caffè letterario sarà un momento di riposo per conoscere le ultime novità editoriali. Un laboratorio del gusto dove i visitatori avranno la possibilità di assaggiare prelibatezze gastronomiche declinate intorno al caffè e, con il contributo dell’Aibes, vi sarà modo di assaporare l’Aperitivo in Nero ed attardarsi, nello splendido giardino all’italiana di Villa Fidelia, per concludere la giornata godendosi gli spettacoli della sera degustando pregevoli distillati. Con la prima edizione saranno premiati i vincitori dei concorsi letterario e cinematografico dedicati al caffè. Caffè Noir premierà il migliore breve racconto inedito noir. Caffè Corto, invece, selezionerà tre tra i migliori cortometraggi dedicati al caffè. Aprirà la manifestazione il convegno internazionale dedicato al caffè ed alle sue declinazioni al quale prenderanno parte esperti del settore, importanti ristoratori, studiosi. Caffèstival è patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Spello. . |
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IN PIAZZA WALTHER A BOLZANO
SPECKFEST
DAL 22 AL 25 MAGGIO SI CELEBRA IL TRIONFO
DI UN PRODOTTO PROTAGONISTA DEI “SAPORI” ALTOATESINI:
LO SPECK ALTO ADIGE IGP
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“Speckfest” compie 10 anni e, per l’occasione, Piazza Walther si trasforma in un grande ristorante dove, per la prima volta, lo Speck Alto Adige Igp sarà servito direttamente ai tavoli. 4 giorni dedicati ai piaceri della gola ma anche alla musica e allo spettacolo. Canti e balli tradizionali, cultura popolare, gastronomia tipica e ospiti d’eccezione saranno la cornice nella quale turisti e visitatori potranno assaggiare le specialità dei produttori appartenenti al Consorzio Speck Alto Adige. Nomi importanti dello sport come Armin Zoeggeler, campione di slittino di caratura mondiale, Reinhold Messner, alpinista ed esploratore famoso in tutto il mondo per le sue imprese ai limiti, e Gustav Thöni, uno dei più grandi campioni di sci italiano di tutti i tempi, interverranno a sostenere la Speckfest, non solo per l’importante ruolo che questa ricopre nella salvaguardia della cultura sudtirolese, ma anche e soprattutto per sottolineare la genuinità di questo prodotto della tradizione gastronomica locale che negli anni ha mantenuto intatte le proprie caratteristiche e proprietà. In Alto Adige, infatti, tutti sono d’accordo sul fatto che lo speck non sia un semplice prosciutto affumicato, ma un “mito”. A conferma di ciò il Consorzio Speck Alto Adige a maggio festeggia i 10 anni della Speckfest e presenta un bilancio oltremodo positivo, grazie all’enorme impegno sia sul fronte nazionale che internazionale: “Il numero degli appassionati di speck aumenta di anno in anno. Lo speck di marca altoatesino appartiene al nostro patrimonio e al di fuori dei nostri confini lo speck è automaticamente associato all’Alto Adige”, afferma con orgoglio il dott. Franz J. Mitterrutzner, Direttore del Consorzio Speck Alto Adige. Immancabile Grandi festeggiamenti per il successo dello Speck Alto Adige Igp in occasione della decima Speckfest che dal 22 al 25 maggio attirerà in Piazza Walther migliaia di appassionati dello speck. Come ogni anno si darà largo spazio alla tradizione: cultura popolare locale e musica folk animeranno le giornate di festa, mentre 7 produttori altoatesini offriranno le degustazioni di questa specialità protetta dal marchio di qualità Ue presso i propri stand. Novità Per festeggiare un anniversario così importante, la Speckfest sarà arricchita da importanti novità tra cui spicca un aspetto tutto nuovo: la tradizione andrà a braccetto con la modernità. Gli aspetti tangibili di questo curioso legame si ritroveranno sia nel programma che nell’offerta culinaria: quest’anno per la prima volta, infatti, lo Speck Alto Adige Igp verrà festeggiato, nella serata del 22 maggio, con un vero e proprio Speckparty all’interno del Palais Campofranco. Un evento unico che unirà non solamente personaggi del mondo politico, economico, culturale e sportivo - tutti vestiti in “Tracht” (costume tipico sudtirolese) - ma sarà anche un appuntamento cult, assolutamente imperdibile, per giovani e meno giovani. Gli appassionati di speck saranno golosamente viziati con le prelibatezze culinarie di Palais Campofranco e di Piazza Walther. Oltre alla degustazione di questa speciale varietà di prosciutto crudo, leggermente affumicato e stagionato all´aria, i visitatori potranno assaporare quest’anno originali piatti creativi a base di speck, serviti ai tavoli per la prima volta anche in Piazza Walther. Il tutto naturalmente allietato da diversi generi musicali: melodie della tradizione popolare e ritmi moderni creeranno la giusta atmosfera in questi quattro giorni di festa. Il resto è tutto da scoprire. Speck Alto Adige Igp – Descrizione del prodotto Lo Speck Alto Adige Igp è un prosciutto crudo leggermente affumicato e stagionato per 22 settimane. Inconfondibile per aspetto, profumo e sapore, deve la propria peculiarità al metodo di lavorazione tradizionale, tramandato di padre in figlio e protetto dall’Unione Europea. Questo prodotto poteva nascere solo in Alto Adige dove si incontrano la cultura mediterranea e mitteleuropea, creando una simbiosi perfetta tra l’affumicatura nordica e la stagionatura mediterranea. Da qui il risultato di un gusto equilibrato tra il dolce e l’affumicato. La disciplina di produzione prevede essenzialmente un’affumicatura leggera, che avviene con legna poco resinosa (ad una temperatura del fumo inferiore ai 20 gradi centigradi), una stagionatura media di 22 settimane che avviene con il prezioso contributo dell’aria fresca e frizzante delle vallate altoatesine, un basso contenuto di sale non superiore al 5%. Il rispetto delle regole di produzione porta, nel prodotto finito, alla marchiatura a fuoco e all’uso del logo ovvero dalla pettorina verde loden “Speck Alto Adige Igp” in italiano. Cosa significa Igp? Igp è l´Indicazione Geografica Protetta cioè il riconoscimento dell´Unione Europea che garantisce sicurezza, tipicità e genuinità. Il prodotto che lo ottiene deve essere originario della regione geografica di cui porta il nome, e quindi possedere caratteristiche che lo rendono unico e non riproducibile al di fuori di essa. A norma del regolamento Cee n. 2081/92 la denominazione Igp tutela contro qualsiasi usurpazione, imitazione o evocazione, nonché indicazioni false o ingannevoli relative all’origine, alla natura o alle qualità essenziali dei prodotti. Allo Speck Alto Adige la denominazione Igp è stata conferita nel 1996 sulla base del relativo disciplinare di produzione. Nello specifico, sono previste sanzioni per chi utilizza non solo la denominazione Alto Adige ma anche altre indicazioni riferibili e evocanti questo territorio, come previsto dal regolamento europeo per la protezione delle Igp. Maggiori informazioni reperibili sul sito www. Speckfest. It. . |
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SEMPLICEMENTE LATTE, SEMPLICEMENTE FRUTTA….CON I NUOVI GELATI LA CREMERIA MOTTA, IL GELATO DIVENTA UN PIACERE QUOTIDIANO!
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Da oggi, con La Cremeria, il gelato coniuga finalmente gusto e benessere! Lo storico brand Nestlé - Motta, infatti, presenta sul mercato una nuova gamma di gelati, in vaschette e multipack, che grazie all’utilizzo di ingredienti semplici e genuini offrono il vero piacere del gelato, adatto a tutta la famiglia e da gustare in ogni momento. Sempre più attenti al benessere dei consumatori, gli esperti del gelato La Cremeria hanno scelto latte fresco e frutta come ingredienti principali delle nuove ricette, riducendo l’apporto di grassi e mantenendo l’ormai celebre morbidezza e cremosità di sempre, anche appena tolti dal freezer. Nella rinnovata gamma vaschette si possono trovare 5 gusti classici, i più amati dalla tradizione italiana: Fiordilatte, Crema e cioccolato, Cioccolato e nocciola, Stracciatella, Spagnola, mentre la gamma multipack presenta delle novità che faranno la felicità di grandi e piccini: i rinfrescanti Stecchi alla frutta Pesca Tropical con ben l’80% di frutta, novità eccezionale per il mondo dei gelati, i Miniconi vaniglia e cacao, i Minibiscotti vaniglia e cacao, le Coppette di gelato allo yogurt con fragole & muesli, le Coppette di gelato allo yogurt con ananas & muesli, in vendita nei bar ci sono anche la Coppa Fiordilatte e la Coppa Spagnola. E’ il latte fresco pastorizzato il vero protagonista: infatti tutti i gelati la Cremeria utilizzano solo latte fresco pastorizzato scremato di provenienza italiana, di cui è garantita la tracciabilità fin dal origine. I gelati La Cremeria soddisfano, oltre al palato, il desiderio di un’alimentazione sana ed equilibrata: hanno infatti il 30% di grassi in meno rispetto alle precedenti ricette, ma continuano a regalare il gusto e la cremosità di sempre. Anche i consumatori hanno premiato la nuova ricetta. Interpellati a valutare il nuovo Fiordilatte La Cremeria, confrontandolo con un competitor, hanno giudicato vincente la nuova formulazione: La Cremeria trionfa per intensità di gusto (68% vs 32%), morbidezza al cucchiaio (80% vs 20%) e cremosità (80% vs 20%). La Cremeria Motta ha anche pensato ai propri consumatori affetti da celiachia, quindi intolleranti al glutine. Da oggi, infatti, la nuova vaschetta e la coppa Fiordilatte riportano sul fronte delle confezioni il marchio “spiga barata” concesso dall’Associazione Italiana Celiachia e simbolo di sicurezza ed idoneità del prodotto alla dieta del consumatore celiaco. La frutta è l’altra grande novità nelle nuove referenze La Cremeria. Gli stecchi Pesca Tropical, con il loro cuore cremoso di 7 frutti diversi e la fresca copertura di sorbetto, ne contengono addirittura l’80%! Ogni stecco è una rinfrescante e gustosa pausa, da concedersi in ogni momento della giornata, perché ognuno di questi squisiti gelati apporta solo 76 calorie. Tra le “new entry” del 2008, ecco arrivare anche lo yogurt, il muesli e i cereali, per gelati invitanti e ricchi di gusto. Le Coppette di gelato allo yogurt con fragole & muesli oppure con ananas & muesli sono un triplo piacere da gustare in ogni momento, uno snack ideale per ogni occasione della giornata per fare una scelta di gusto nell’ambito di una dieta equilibrata, a colazione come a merenda. Le nuove coppette uniscono la golosità della frutta e il nutrimento dei cereali alla cremosità e alle proprietà benefiche dello yogurt magro, in meno di 100 calorie a coppetta! I cereali arricchiscono anche i nuovi Minibiscotti vaniglia e cacao: i gustosi biscotti ai cereali e gelato alla vaniglia e al cacao con tanto latte fresco pastorizzato, ne fanno uno snack sano e stuzzicante, fonte di fibre e con 93 calorie. Vaschetta Crema E Cioccolato: uno squisito abbraccio tra gelato al gusto di crema pasticcera e al cacao, con granella di cioccolato. Vaschetta Cioccolato E Nocciola: gelato alla nocciola e al cacao magro, due gusti intramontabili e genuini riuniti da La Cremeria in un goloso abbinamento. Vaschetta Fiordilatte: irresistibile gelato al latte. Un piacere classico dall’inedita cremosità. Adatto anche ai celiaci Vaschetta Stracciatella: gustosissimo gelato al gusto di vaniglia con finissima granella di cioccolato. Vaschetta Spagnola: su una base di vellutato gelato alla vaniglia, la corposità della variegatura all’amarena si sposa con la dolcezza delle ciliege candite. Coppette Fiordilatte: irresistibile gelato al latte. Un piacere classico dall’inedita cremosità. Adatto anche ai celiaci. Coppette Spagnola: su una base di vellutato gelato alla vaniglia, la corposità della variegatura all’amarena si sposa con la dolcezza delle ciliege candite. Miniconi Vaniglia E Cacao: per un break goloso e nutriente l’ideale sono i miniconi gelato alla vaniglia e al cacao ricoperti da una croccante granella di nocciole. Minibiscotti Vaniglia E Cacao: in morbidi biscotti con tanti cereali è racchiuso un irresistibile gelato al cacao o alla vaniglia. Ideali per un break goloso e nutriente e fonte di fibre. Gelato Allo Yogurt Con Ananas E Muesli: la genuinità della yogurt magro e cereali e la golosità dell’ ananas. Un triplo piacere equilibrato da gustare in ogni momento della giornata. Buono e cremoso anche appena tolto dal freezer. Gelato Allo Yogurt Con Fragole E Muesli: la genuinità della yogurt magro e cereali e la golosità della fragola. Un triplo piacere equilibrato da gustare in ogni momento della giornata. Buono e cremoso anche appena tolto dal freezer. Pesca Tropical: un cuore cremoso di pesca, ananas, arancia, maracuja, mango, papaia e limone racchiuso in un fresco sorbetto da gustare morso dopo morso. . |
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DAVIDE OLDANI CONSOLIDA LO STILE D’O
IN COLLABORAZIONE CON SCHÖNHUBER FRANCHI
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Non c’è nulla al mondo che Davide Oldani non ami di più. La convivialità, il rispetto per la tradizione, il rapporto con le cose semplici, da non confondersi con aggettivi quali prevedibile o banale o, peggio ancora, superfluo. Al contrario. Tutto ciò che contribuisce a rendere la vita più scorrevole ha da sempre sull’individuo e sul professionista Oldani un forte ascendente. Una “non-filosofia” che si ritrova nei suoi piatti, nel modo di presentarli, nell’accoglienza che si respira entrando in quella che lui si ostina a definire “trattoria”, il D’o di Cornaredo (frazione San Pietro all’Olmo per i più ostinatamente puntigliosi). Uno “stile”, appunto, che Oldani ha voluto riproporre anche nel design degli oggetti che compaiono nella mise en place del D’o e che presto anche il grande pubblico avrà la possibilità di esibire sulla propria tavola. Dall’essere umano Davide nasce, quindi, e si sviluppa l’idea di far uso a tavola di oggetti all’apparenza estremamente lineari ma che malcelano un’attenzione e un’esperienza tutt’altro che superficiale. E che prende forma (passando attraverso il professionista Oldani) grazie alla collaborazione, ormai consolidata, con una delle aziende leader nel settore del design per l’alta cucina e non solo: Schönhuber Franchi, che anche in questa occasione conferma profonda attenzione per l’innovazione e le nuove tendenze estetiche. Ecco quindi come si declina la propensione all’avanguardia per Schönhuber Franchi, che allo Stile D’o affianca un nuovo concetto di Servizio al Cliente, in perfetta armonia con la filosofia D’o. Ovvero si stabilisce un vero e proprio rapporto di collaborazione con chi, alla fine, fruisce degli oggetti e degli strumenti di design, in collaborazione con un ufficio tecnico preparato e di alta professionalità che rende possibile l’offerta di soluzioni originali e armonizzate in un total look mirato e riconoscibile. Proprio con la stessa esperienza, Oldani fa risalire da sempre ai suoi trascorsi di bambino curioso e attento alle cose della vita in genere ma a quelle che ruotano intorno alla cucina più nel particolare. E’ proprio in quel periodo della sua vita che, sebbene come ipotesi ancora non del tutto distinta nella sua mente, prende forma il primo oggetto che segnerà uno dei suoi più grandi successi: Land, il piatto con il fondo obliquo. “Mentre ero lì che mi destreggiavo tirando su la fondina da un lato per raccogliere la minestra –sostiene il quarantenne chef milanese- intuivo che doveva esserci un modo per non fare tutto quel bailamme pur di finire quello che c’era nel piatto. Ancora non sapevo bene come o cosa, ma ero certo che una via d’uscita l’avrei trovata. Anche perché dovevo stare attento a non versarmi il brodo sui pantaloni e nel frattempo dar retta a mio fratello che mi parlava o mi faceva domande. Troppo complicato!” Ecco. A Oldani stanno bene le vie complesse per raggiungere le mète che si prefigge. A patto che non siano complicate. Anche per chi sarà poi il destinatario finale di quanto sperimenta prima su se stesso e con i suoi più stretti collaboratori. Da Land in poi, grazie anche (appunto) all’intuito manageriale di Federico Franchi, che da subito ha dato credito alle intuizioni di Davide Oldani, si è creato un percorso che non poteva non sfociare in una vera e propria rilettura dello stile a tavola. La tavola secondo Davide Oldani diventa dunque Stile D’o. Un catalogo che oggi vive di vita propria e si arricchisce di nuovi oggetti senz’altro “tradizionalmente rivoluzionari”. Dopo Mom, Dream, Sky e Taste Peak, arrivano Passepartout e Verre D’o, posata anticonvenzionale e universale la prima e bicchiere che inneggia ancora una volta alla convivialità, il secondo. Passepartout non è solo una posata, ma un modo di intendere la degustazione, la volontà di togliere il superfluo per dedicare più tempo al piacere dato anche dalla compagnia e non solo dal cibo. Passepartout si fa in tre per regalare tempo e fantasia. Verre D’o è una possibilità più che un consiglio. Quella di non perdere lo sguardo di chi ci accompagna nel viaggio del pranzo, sia a bicchiere poggiato che mentre si sorseggiano nettari d’uva o perlage d’acqua cristallina. Ecco la chiave di lettura: avvicinare tra loro i commensali. L’invito al dialogo e alla compartecipazione. E sono entrambi intuitivi, al limite dell’istintivo. Non c’è nemmeno bisogno di fare le presentazioni. Li si osserva un istante ed è già chiaro in che modo saranno utili. Ciò che Oldani porta con sé come patrimonio imprescindibile nei piatti che propone –ovvero, la tradizione dello stare bene a tavola, della comodità, della totale assenza di orpelli inefficaci, del costo abbordabile dai più- è trasferito negli arredi della tavola su cui, anche solo simbolicamente, ci ospita. Ma non finisce qui. Stile D’o prende vie ancora più dirette e penetranti verso la bellezza e il piacere dello stare a tavola. Altri elementi si aggiungeranno presto a quelli già non di poco conto. E non è escluso che oltre al gusto, al tatto, alla vista, all’udito, Oldani non vada a solleticare anche il senso dell’olfatto. Un indizio: non si tratta di nuove ricette esotiche o recuperate da chissà quale cassetto della Milano provincial-rinascimentale. Ancora oggetti, ancora design da portare in tavola. Stile D’o è un bel serial. . |
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I SISTEMI DI PREPARAZIONE ILLY METODO IPERESPRESSO
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Illy Metodo Iperespresso è il nuovo sistema per la preparazione dell’espresso a casa, la cui innovazione, protetta da 5 brevetti, è racchiusa nella capsula, una vera e propria camera di estrazione. A differenza della tradizionale preparazione in cui l’espresso si produce in un’unica fase chiamatala percolazione, nella nuova capsula il caffè passa attraverso due fasi: l’iperinfusione e l’emulsione. Questa doppia articolazione assicura un’estrazione ottimale di tutti gli aromi del caffè e sviluppa una crema ricca, vellutata che persiste per oltre 15 minuti. Il caffè preparato con questo nuovo sistema si contraddistingue, infatti, per una particolare morbidezza, corposità, aroma e persistenza del gusto. Illy Metodo Iperespresso è disponibile con due macchine espresso da casa illy by Francis Francis, la X7 manuale e la X8 semiautomatica. Le macchine, che uniscono semplicità d’uso ed estetica, sono state messe a punto in collaborazione con l’architetto Luca Trazzi. Cuor di Moka Dalla passione, dall’esperienza e dalla costante ricerca che accomuna illy e Bialetti è nata Cuor di Moka Bialetti, l’ultima frontiera nella qualità del caffè preparato con una macchina di tipo moka. Dagli studi condotti dal centro di Ricerca & Sviluppo della illycaffè è emerso che per degustare l’autentica essenza del caffè è indispensabile scartare la “coda”, ovverosia la parte sovraestratta e meno pregiata che sale per ultima nel raccoglitore. In questo modo, arriva esclusivamente la parte più nobile, il “cuore” del caffè, escludendo totalmente la coda d’estrazione. Ne risulta un caffè con un gusto perfetto, morbido, e che permette di apprezzarne le note cioccolatose, disponibile nella quantità corretta per poterlo gustare: per questo motivo una tazza di “cuore di caffè” contiene una quantità minore rispetto ad una classica caffettiera. . |
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UNA VENTATA D’ORIENTE NELLA TUA CUCINA CON BUGATTI
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Purezza del bianco e classe dei decori in oro, eleganza e fantasia, linee squadrate e pulite: sono questi gli elementi caratterizzanti la nuova linea di porcellane Kyoto di Bugatti Italy. Dal nome di una delle più belle città del Giappone, la linea disegnata da Giuliana Corsini richiama l’oriente nelle forme essenziali dei suoi piatti squadrati che danno risalto ad ogni pietanza, nell’utilizzo dell’oro come elemento decorativo, e nella scelta dei suoi componenti: piatti fondi ideali per creme e vellutate, piatti piani per secondi da esibire, e tazze da thè per consumare con eleganza questa preziosa bevanda anche durante un pranzo o una cena. Pratica e funzionale, la linea Kyoto è, come tutti i prodotti Bugatti Italy, un vero e proprio complemento d’arredo, da mostrare. La linea completa Kyoto di Bugatti Italy comprende: - Piatto fondo quadro coup, 19x19cm. Prezzo al pubblico: 10,90€ - Piatto dessert quadro, 21x21cm. Prezzo al pubblico: 10,90€ - Piatto piano quadrato, 26x26cm. Prezzo al pubblico: 10,90€ - Piatto quadro, 31x31cm. Prezzo al pubblico: 35,70€ - Lattiera quadrata. Prezzo al pubblico: 24,00€ - Zuccheriera quadra. Prezzo al pubblico: 28,00€ - Coppa frutta quadra, 13x13cm. Prezzo al pubblico: 9,80€ - Piatto fondo coup, ø 19cm. Prezzo al pubblico: 8,90€ - Tazza caffé con piattino. Prezzo al pubblico: 12,30€ - Tazza thè con piattino. Prezzo al pubblico: 14,10€ - Insalatiera quadrata, 31x31cm. Prezzo al pubblico: 29,40€ - Piatto rettangolare, 35x26cm. Prezzo al pubblico: 55,70 www. Casabugatti. It . Bugatti Italy, brand di posateria e articoli d’arredamento conosciuto e apprezzato a livello internazionale e presente in oltre 50 Paesi in tutto il mondo, è da 85 anni vicino ai propri consumatori con un’oggettistica varia, sempre innovativa e dagli utilizzi interessanti al passo con i tempi. Con la collaborazione di architetti e designer affermati, Bugatti Italy ha rivoluzionato il modo di concepire la cucina e la tavola, trasformandola in un vero piacere estetico oltre che pratico, grazie ad una produzione che si basa sul binomio inscindibile di funzionalità e praticità associate a gusto e modernità. . |
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A ROCCA D´EVANDRO NEL CONVEGNO PROMOSSO DALLE TERRE DEL GUSTO NUOVE STRATEGIE PER IL GALLUCCIO DOC |
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Il penultimo appuntamento della rassegna Le Terre del Gusto ha toccato Rocca d´Evandro (Caserta) ed è stato chiuso da un convegno dal tema "Quali strategie per lanciare il marchio Galluccio doc?". All´incontro, tenutosi nella sala riunioni della pro loco e coordinato da Sandro Tacinelli, sono intervenuti: Fabio Fionda (vice sindaco di Rocca d´Evandro); Emanuele Marandola (presidente della pro loco di Rocca d´Evandro); Ugo Marandola (vice presidente della Comunità Montana "Monte S. Croce" di Roccamonfina); Maurizio De Simone (enologo), Luigi Telaro (enologo), Giancarlo Moschetti (docente di Microbiologia enologica all´Università di Palermo) e Gianluca Montuoro (consulente commerciale). Fabio Fionda, Emanuele Marandola e Ugo Marandola nel loro breve intervento hanno rilevato "l´importanza della tappa allestita da Le Terre del Gusto" ed auspicato "che possa dare risultati positivi per l´economia dell´intero Alto Casertano". Maurizio De Simone per il Galluccio doc ha parlato di produzione d´èlite e messo in evidenza che "in passato, se i Romani hanno scelto questo territorio non si è trattato di una decisione insensata". Inoltre, ha riferito di un patrimonio di vitigni da recuperare e che bisogna guardare "alla Spagna dove un vitigno ha in media ottant´anni, contro i quindici dell´Italia", ed anche "a caratterizzare i vitigni attraverso il recupero della vecchia vigna, senza mai dimenticare il notevole apporto che solo una forte comunicazione può dare". Luigi Telaro, invece, nel ribadire l´eccezionale vocazione vitivinicola del Galluccio doc ha indicato, come strategia prioritaria, "una qualità più compiuta dei prodotti e, soprattutto, del territorio, il cui sviluppo è legato a filo doppio al turismo enogastronomico ed anche ad una maggiore collaborazione fra produttori ed istituzioni, uniti nel rivalutare un terroir fatto di agricoltura e bellezze paesaggistiche, architettoniche ed artistiche". Giancarlo Moschetti, inoltre, dopo aver affermato che bisogna puntare sull´autoctonicità del prodotto, ha mirato il suo intervento sui lieviti che vengono usati. "Compriamo lieviti francesi - ha detto - e non utilizziamo quelli nostrani, pur sapendo che essi sono nati per produrre Chardonnay. Oggi è giunto il momento di recuperare il terreno perduto e portare avanti un progetto che rivaluti i lieviti del territorio". Gianluca Montuoro, infine, nell´esaltare il valore di un comprensorio interessante e bellissimo, e pur riconoscendo che sono troppi gli aspetti da migliorare, ha rivolto un appello affinché "produttori ed istituzioni possano metter in atto strategie di promozione del territorio, anche attraverso la creazione di un percorso idoneo ad assicurarne una maggiore visibilità". La rassegna Le Terre del Gusto chiude con il prossimo week end, in programma il 17 e 18 maggio a San Gregorio Matese (Caserta) con i sapori del Parco. . |
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IASMA, 9°CONGRESSO EUROPEO PER 44 SCUOLE VITICOLO-ENOLOGICHE I “FUTURI” ESPERTI EUROPEI DI VITE E VINO INCONTRANO IL TRENTINO |
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E’ tutto pronto per il 9° Congresso della Rete europea delle scuole specializzate in viticoltura ed enologia che si svolgerà dal 14 al 16 maggio all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e porterà in Trentino 44 scuole e 200 persone tra studenti, presidi e docenti provenienti da Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia, Spagna, Svizzera ed Ungheria. L’appuntamento, a cadenza biennale, succede a “Bordeaux 2006” e “Balatonfuered 2004” ed è stato organizzato dall’Istituto Agrario con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e la collaborazione del Consiglio provinciale. Stamane, a Trento, presso il Palazzo della Provincia, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento. “L’istituto di San Michele è stato scelto per ospitare questo evento di portata europea” ha spiegato il presidente dell’Istituto Agrario, Giovanni Gius-. La Rete delle scuole enologiche, fondata nel 1990, a Beaune, in Francia, su iniziativa di alcuni presidi e operatori scolastici del settore, si propone di collaborare in diversi campi, scambiare esperienze didattiche e di ricerca, supportarsi nel reperire tirocini pratici in ogni parte d’Europa. “Vorrei -ha aggiunto- che il nostro dibattito all’interno del congresso non si limitasse solo agli aspetti tecnici, ma potesse aprirsi ad un approfondimento della situazione del mondo giovanile. Mai come in questo periodo la realtà giovanile si è trovata a doversi confrontare con una società così in rapida evoluzione e trasformazione”. Il presidente del Consiglio provinciale, Dario Pallaoro, ha sottolineato l’importanza di questo evento anche per la comunità. “L’europa - ha detto - si costruisce non solo con i canali della politica ma anche attraverso contatti e collaborazioni come quelle messe in campo all’interno di questa rete”. L’assessore all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, auspica che l’evento possa fornire un contributo importante alla viticoltura non solo trentina ma anche nazionale e internazionale. “E’ una settimana, quella che si apre oggi, dedicata alla vitienologia. Oltre al congresso di San Michele, si svolgeranno infatti altri due importanti eventi: la Mostra dei vini del Trentino e al suo interno, la conferenza della Confraternita della vite e del vino che festeggia quest’anno i suoi primi cinquant’anni”. Walter Eccli, responsabile delle relazioni esterne dell’Istituto Agrario, che ha coordinato la squadra organizzativa, ha illustrato i contenuti della tre giorni. “L’evento ha richiesto un notevole sforzo organizzativo –ha detto- ma c’è stata una buona collaborazione sia all’interno dell’Istituto che fuori, con le aziende del territorio”. Il programma: convegno, visite tecniche, concorso enologico e mostra biblio-fotografica Il programma prevede tre giornate di congresso: la prima sarà dedicata al convegno riservato ai congressisti sul tema “Tradizione e innovazione in viticoltura ed enologia” dove interverranno autorevoli esperti provenienti dalle principali università italiane; la seconda giornata prevede visite tecniche alle aziende vitivinicole del territorio trentino e la terza sarà di carattere istituzionale. Diverse le iniziative collaterali, come la mostra bibliografica e fotografica allestita nell’atrio della scuola dove saranno esposte le più importanti opere di viticoltura ed enologia appartenenti al fondo storico dell’Istituto che contiene 1310 monografie e 163 periodici. Ma non è tutto. In programma ci sono anche le dimostrazioni degli antichi mestieri a cura del gruppo folcloristico “Come eravamo” di Cimone, l’esibizione del Coro Croz Corona e della giovane orchestra dell’Istituto Agrario, il concorso enologico con i vini delle scuole europee e molte altre iniziative ancora I dettagli dell’evento Il congresso si apre mercoledì 14 maggio con il convegno riservato ai congressisti intitolato “Tradizione e innovazione in viticoltura ed enologia” che affronterà i temi riguardanti la riforma dell’organizzazione comunitaria dei mercati del vino con i possibili impatti sul sistema delle imprese vitivinicole e le nuove politiche in tema etichettatura dei vini da tavola, l’innovazione e la tradizione nel processo di vinificazione, i principi base della moderna viticoltura. Interverranno il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, l’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, il presidente dell’Istituto Agrario, Giovanni Gius, il sindaco di San Michele, Guido Moser, il past-president della rete europea delle scuole viticolo-enologiche, Louis Fourier. Moderato dal direttore generale dell’Istituto Agrario, Alessandro Dini, il convegno vedrà partecipare esperti provenienti dalle più prestigiose università italiane: Attilio Scienza, docente di viticoltura presso l‘Università cattolica di Milano, Cesare Intrieri, docente di viticoltura presso l’Università di Bologna, Davide Gaeta, dell’Università di Verona, Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino e Francesco Spagnolli, docente al corso di laurea in viticoltura ed enologia attivato dal Consorzio interuniversitario a cui partecipa l’Istituto di San Michele. Il convegno sarà seguito da una tavola rotonda moderata dal giornalista Walter Nicoletti sui temi affrontati nel corso della mattina. Nel corso del pomeriggio, per gli studenti, è in programma il concorso enologico con i vini delle scuole partecipanti nonché la presentazione dell’opera in rame realizzata da Mastro Sette. La serata si concluderà con le visite alla cantina storica, alla distilleria e al Museo degli usi e costumi della gente trentina. Martedì 15 maggio la giornata sarà dedicata alle visite tecniche alle aziende vitivinicole del territorio: Cavit, Ferrari, Lavis, Mezzacorona, Marzadro, Cesconi, Tenuta S. Leonardo Marchesi Gonzaga Guerreri, Cantina Frantoio di Riva del Garda e Castel Noarna. Venerdì 16 maggio, la manifestazione si concluderà al Teatro Cuminetti, dove il presidente del Consiglio provinciale, Dario Pallaoro, e il presidente della Camera di Commercio, Adriano Dalpez, incontreranno docenti e studenti delle scuole europee. Le collaborazioni tra le scuole: in cinquant’anni 2000 tirocini. Il primo è datato 1959 Il congresso consente di rinsaldare la forte collaborazione che esiste ormai da decenni tra l’Istituto Agrario e alcuni di queste scuole e che si concretizza con scambi didattici e tirocini pratici per gli studenti dell’ultimo anno di corso e per i neodiplomati. Dal 1958, primo anno di attivazione dell’Istituto tecnico agrario, ad oggi sono 2000 gli studenti che hanno partecipato ai tirocini su un totale di oltre 2500 diplomati. Il primo tirocinio didattico (tra i primi anche in Italia) risale al 1959 ed è quello che lega l’Istituto di San Michele con le scuole di agricoltura dell’Allgäu, in Germania. E quest’anno si celebra la 49esima edizione di questa esperienza che ha coinvolto fino ad oggi più di 1500 studenti, una tra le iniziative formative all’estero più consolidate, avviata quando presidente dell’Istituto Agrario era Bruno Kessler. Accanto al soggiorno lavorativo nelle moderne stalle dell’Allgäu (Baviera), vanno ricordati i tirocini pratico-linguistici con la scuola professionale di Forchheim, Weinsberg, Rotholz, Wiesbaden, ma anche con le scuole del Galles e della Francia. Buoni sono i rapporti anche con le scuole di Porec-parenzo, Balatonfuered, Oppenheim, Gleisdorf, Klosterneuburg, t’Vanck (Olanda), Bytom (Polonia). La formazione viticolo-enologica di San Michele Nel settore della viti-enologia l’Istituto opera a diversi livelli, compreso quello universitario. Dal corso per enotecnici, attivo da l959, che porta al titolo di perito agrario specializzato in viticoltura ed enologia al corso di laurea in viticoltura ed enologia, per il conseguimento del titolo di enologo, realizzato in collaborazione con la Fachhochschule di Wiesbdaden-geisenheim, l’Università degli Studi di Udine e di Trento; dalla formazione professionale e aggiornamento degli addetti del settore viticolo-enologico al master in scienze della grappa. . |
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CITTA’ DEL VINO & ENOTURISMO: IL “VECCHIO CONTINENTE” VINCE LA SFIDA CON IL “NUOVO MONDO”
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Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Ungheria dettano le regole vincenti dell’enoturismo internazionale: California, Canada, Argentina, Messico e Cile rappresentano gli esempi di successo ispirati al modello europeo Nell’accesa battaglia che ha interessato il mondo del vino negli ultimi anni a risultare vincitore è senza dubbio il nuovo mondo, con il suo marketing aggressivo e irruente, a discapito del più antico continente europeo. Ma a rovesciare le sorti in favore della vecchia Europa è il modello di successo e tendenza del turismo enogastronomico che tutti vogliono imitare: les Routes des Vins di Bordeaux e le Strade del Vino e dei Sapori d’Italia, i prestigiosi chateaux o gli antichi domaines di Borgogna e le suggestive fattorie e cascine della campagna italiana rappresentano ancora nell’immaginario degli eno-appassionati di tutto il mondo le mete assolutamente imperdibili. Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Ungheria dettano, dunque, le regole vincenti dell’enoturismo internazionale: California, Canada, Argentina, Messico e Cile rappresentano gli esempi di successo ispirati al modello europeo nel tentativo di riprodurne le stesse atmosfere e fascinazioni. In California - ma lo stesso si può dire per Canada, Argentina, Messico e Cile - dove anche il cinema ha fatto la sua parte immortalando la pratica di grande successo dell’enoturismo, basti solo ricordare l’imperdibile e sottile Sideways di Alexander Payne, la famiglia Mondavi, che già nel nome tradisce note e remote origini italiane, è stata l’antesignana dell’imitazione del modello europeo del turismo enogastronomico oltre oceano. Cantina di grande suggestione architettonica, cura del vigneto come quasi fosse un elegante giardino da mostrare (al di là del solo fine produttivo di vini pregiati), un ristorante perfettamente inserito nel contesto e la collacazione in una zona vitivinicola divenuta ormai un cult - la Napa Valley - Mondavi ha fedelmente riprodotto nel nuovo mondo il tradizionale itinerario enoturistico della vecchia Europa, divenendo la pietra miliare della nascita dell’enoturismo nel mondo. Il potere dell’“effetto comparazione” del modello europeo, che ha portato allo sviluppo e al successo del turismo enogastronomico a livello mondiale, è emerso dalle comunicazioni del Congresso internazionale sul turismo enogastronomico - Forum Biteg 2008 delle Città del Vino - l’associazione dei Comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia - nella due giorni di Saint Vincent in Val d’Aosta (9/10 maggio, info: www. Cittadelvino. It). Esperti del settore da ogni parte del mondo - dal co-fondatore di Wine Spectator, Richard Paul Hinkle, sull’esperienza californiana al boom dell’enoturismo argentino del direttore della Camera di Commercio di Mendoza, Stanislao Pedro Baziuk, all’originale esperienza del Messico del presidente La Cave Club del Vino dell’Accademia Mexicana del Vino, la nuova frontiera del turismo canadese, con Donna Senese dell’Università della British Columbia - hanno dato vita ad un’analisi sulle tante esperienze mondiali agli “Stati Generali” del turismo del vino, confrontandosi con gli addetti ai lavori europei: dall’esperienza italiana al modello delle Strade del Vino spagnole, del coordinatore Manuel Romero e del presidente dell’Associazione Spagnola degli Esperti Scientifici in Turismo (Aecit) Enrique Torres Bernier, che è anche il vice presidente dell’Accademia Europea del Turismo; le destinazioni francesi del professore dell’Università d’Angers Alain Parentau, fino alla nuova scoperta del turismo portoghese del professore del Dipartimento Turismo dell’Università di Algarde Alberto Strazzera, alle politiche di sviluppo agricolo attuate in Corsica del direttore del Comitato regionale di Promozione Agricola Paul-joseph Caitucoli, alle Strade del Vino ungheresi con il vice presidente dell’Associazione Katalin Alackernè Vincze. Nel marketing territoriale che ruota intorno all’enoturismo italiano - 4/6 milioni di praticanti e 2,5 miliardi di volumi di affari con ancora l’80% della reale potenzialità da esprimere e dunque dati destinati a raddoppiare - le 140 Strade del Vino e dei Sapori del Bel Paese hanno assunto fin da subito un ruolo centrale. Alla base del grande successo del turismo enogastronomico italiano vi è una strategia di marketing che va dal vino e dai prodotti tipici al loro indotto, in una formula dal successo consolidato e che fa tendenza, fatta di comunità locali modelli di buon vivere con la loro storia e cultura che si traduce in eventi e manifestazioni di ogni tipo, tipologie ricettive degnamente inserite in paesaggi suggestivi, agli aspetti strettamente legati al mondo del vino, prima fra tutti la visita delle aziende dove i prodotti si acquistano direttamente incontrando il produttore in prima persona. Un successo confermato dai dati che mostrano come sugli oltre 3 miliardi di euro fatturati dalle 82 maggiori aziende vitivinicole nazionali, una quota del 7,5% è imputabile alle vendite di vino fatte in cantina, e di come il nome della cantina contribuisca al 35% al successo di un vino insieme al rispetto delle tradizioni territoriali (30%), la presenza in guide e riviste specializzate (25%) e, non per ultimo, lo spirito imprenditoriale dei produttori (10%). Www. Winenews. It . |
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LA NOBILE STORIA DELLA CUVÉE NOBILE RISERVA MONTELERA |
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Cuvèe Nobile si potrà trovare a partire dal mese di maggio nelle enoteche, nei ristoranti e alla mescita nei migliori locali d’Italia in una nuova veste. La nuova bottiglia e la raffinata etichetta esaltano il prestigio, la tradizione e l’eleganza del raffinato Metodo Classico della gamma Martini Sigillo Blu. Il nome stesso “Cuvée Nobile” evoca la tradizione della Casa Spumantistica Martini & Rossi. È interessante sapere che la storia prestigiosa di “Montelera” risale al 15 agosto del 1924. Fu in quell’anno, infatti, che ai Conti Rossi, figli di quel Luigi Rossi che insieme ad Alessandro Martini aveva nel 1863 fondato la Martini, Sola e compagnia (poi divenuta Martini & Rossi nel 1879), fu concesso di aggiungere al loro cognome la menzione “di Montelera”, dal nome della piccola frazione di Val della Torre in provincia di Torino, da cui la famiglia era originaria. Il Regio Decreto del ’24 fu l’ennesimo riconoscimento ai fratelli Rossi, Cesare, Enrico, Ernesto e Teofilo i quali erano stati insigniti proprio nel 1911 del titolo di Conti dal Re Vittorio Emanuele Iii. Ogni anno gli enologi Martini & Rossi selezionano le migliori produzioni di vino spumante destinate alla Cuvée Nobile, fiore all’occhiello della gamma Sigillo Blu Martini, che racconta così non solo un mondo di stile, di fascino e di grande tradizione ma anche di elevata e costante qualità. Fanno parte della gamma Sigillo Blu Martini il Moscato d’Asti D. O. C. G. , il Prosecco di Valdobbiadene D. O. C. , il Riesling Oltrepò Pavese D. O. C. , il Riserva Montelera Sigillo Blu e il Montelera Millesimato D. O. C. Alta Gamma. Per maggiori informazioni www. Spumanti-martini. It www. Martinierossi. It . |
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