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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GENETICA  
 
Berlino, Germania, 12 giugno 2008 - La Federazione internazionale di genetica (Igf) e la Società tedesca di genetica (Gfg) organizzano il 20° congresso internazionale di genetica con il titolo "Genetics - understanding living systems", dal 12 al 17 luglio a Berlino (Germania). Il congresso presenterà gli ultimi approfondimenti nel campo della genetica e della genomica in dieci sedute plenarie e 54 simposi simultanei. Più di 280 genetisti rinomati affronteranno una varietà di temi che spazieranno dall´invecchiamento e la longevità, fino alla genetica veterinaria e i diversi aspetti della genomica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Geneticsberlin2008. Com/ .  
   
   
RICONOSCERE L´ALZHEIMER ALLO STADIO INIZIALE  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - Ci sono molte forme diverse di demenza, ma il morbo di Alzheimer è la più diffusa e copre dal 50 al 70% dei casi di demenza. Fino ad oggi non esiste una cura e non se ne conosce la causa precisa. È in atto un nuovo progetto finanziato dall´Ue, Predictad, la cui missione è sviluppare strumenti diagnostici per prevedere l´Alzheimer il più precocemente possibile. Il morbo di Alzheimer colpisce più di 5 milioni di persone in Europa e più di 24 milioni in tutto il mondo. Ci sono previsioni secondo le quali la malattia raddoppierà ogni 20 anni. L´alzheimer generalmente colpisce persone al di sopra dei 65 anni di età ed ha un´allarmante gamma di sintomi; inizia con perdite di memoria per arrivare (di solito in un periodo di mesi o anni) a scatti di rabbia, ostilità, sbalzi d´umore, allontanamento da famiglia e amici, fino alla perdita delle funzioni corporali e la morte. Attualmente non esistono cure definitive per l´Alzheimer. Sul mercato appaiono però continuamente nuovi trattamenti farmacologici e la diagnosi precoce potrebbe dare la speranza ai malati di essere curati allo stadio iniziale, prima che i sintomi si aggravino. La ricerca attuale è concentrata sullo sviluppo di strumenti per la diagnosi precoce. Al momento non esiste un test singolo che possa riconoscere se una persona ha i primi sintomi di Alzheimer o se c´è la probabilità che sviluppi la malattia in futuro. Una diagnosi definitiva può essere fatta soltanto mediante un´autopsia. Predictad, un progetto che ha fondi per quasi 3 Mio Eur e partner in sei paesi, tenterà di sviluppare indicatori che potranno diagnosticare lo stadio iniziale dell´Alzheimer studiando biomarcatori imaging (Mri, Pet Fdg e Pet Pib), misurando l´attività elettrica del cervello e marcatori basati sul sangue (proteomica e metabolomica) e sviluppando modi per associare i dati provenienti da diversi biomarcatori. L´associazione di questi tipi diversi di nuove informazioni può significare non solo una diagnosi dell´Alzheimer più precoce, ma potrebbe anche aiutare a distinguere tra diverse forme di demenza. "Secondo le ultime stime, si prevede che la diffusione del morbo di Alzheimer quadruplicherà, raggiungendo i 106 milioni di persone entro il 2050," ha detto il dott. Lennart Thurfjell, direttore di software diagnostico, diagnosi medica, presso il Ge Healthcare, uno dei partner del progetto. "Quindi, c´è un grandissimo bisogno di strumenti diagnostici efficaci che aiutino a diagnosticare precocemente questa malattia debilitante. " Il progetto si svolgerà da giugno del 2008 a maggio del 2011. In un secondo momento un gruppo selezionato di biomarcatori sarà usato per sviluppare un software che i dottori potranno usare per valutare il rischio di Alzheimer e per monitorare i progressi della malattia nei pazienti usando dati di pazienti. "Lo scopo di Predictad è quello di sviluppare un indicatore obiettivo per diagnosticare il morbo di Alzheimer il prima possibile," ha detto il dott. Jyrki Lötjönen, coordinatore scientifico di Predictad. "Questo potrebbe essere possibile mettendo insieme dati provenienti da varie fonti di monitoraggio dei pazienti, come test neuropsicologici, diagnostica per immagini, misurazioni dell´attività elettrica del cervello, e analizzando i livelli di proteine e metabolomici in campioni di sangue. La diagnosi precoce può avere un ruolo importante nell´efficacia del trattamento del morbo di Alzheimer, specialmente in futuro, quando la prossima generazione di terapie sarà disponibile per tutti i pazienti. " Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Vtt. Fi/ .  
   
   
RESPONSABILITÀ MEDICA: IL CONSIGLIO D’EUROPA INTENDE STABILIRE DELLE NORME  
 
Strasburgo, 12 giugno 2008 – Al termine di una conferenza della durata di due giorni organizzata a Strasburgo il 2 e il 3 giugno, medici, assicuratori, giuristi e rappresentanti della società civile hanno invitato il Consiglio d’Europa a definire nuove norme europee in materia di responsabilità medica. In base a quanto stabilito durante la conferenza, il Consiglio d’Europa prevede di elaborare delle norme destinate ai suoi 47 stati membri. Tali regole sono volte a privilegiare i metodi alternativi in merito alla composizione delle controversie (in particolare, mediazione e conciliazione) e a fornire linee guida relative alla gestione del rischio, al risarcimento e agli indennizzi delle vittime nonché all’attuazione di efficaci meccanismi per garantire i fondi necessari a coprire i ricorsi presentati dai pazienti. Inoltre, potrebbe essere presa in considerazione l’eventualità di elaborare un codice contenente le buone prassi e di creare una piattaforma permanente di cooperazione tra professionisti in campo medico e giuristi. La conferenza ha altresì sottolineato la necessità di consolidare la fiducia tra professionisti in campo medico e pazienti attraverso l’attuazione di nuove politiche volte a garantire la sicurezza dei pazienti e attraverso ulteriori formazioni destinate a coloro che operano in campo medico. Oltre un centinaio di partecipanti hanno preso parte all’evento. Nel corso della conferenza, sono stati inoltre affrontate le questioni legate alle malattie nosocomiali e agli errori diagnostici durante la gravidanza. Le conclusioni saranno presentate al Comitato europeo per la cooperazione giuridica, al Comitato europeo della salute e al Comitato direttivo per la bioetica del Consiglio d’Europa per decidere in merito alle misure da adottare. Le conclusioni e numerosi altri documenti sono disponibili all’indirizzo: www. Coe. Int/medical-liability .  
   
   
RICERCATORI UE SPIEGANO COME VENGONO REGOLATI I CROMOSOMI SESSUALI  
 
 Bruxelles, 12 giugno 2008 - Scienziati britannici e tedeschi hanno rivelato nuove informazioni su come vengono regolati i cromosomi sessuali. Essi hanno identificato l´enzima deputato ad aiutare i maschi a ovviare alla loro carenza di ormoni. Il lavoro, finanziato in parte dall´Ue, è pubblicato sulla rivista Cell. I cromosomi sono lunghi e sottili aggregati di geni che contengono le informazioni ereditarie. Essi sono composti da Dna e proteine e sono localizzati all´interno del nucleo delle nostre cellule. In tutte le specie viventi, dagli insetti agli esseri umani, il genere sessuale è determinato dalla presenza o dall´assenza dei famosi cromosomi X e Y. Le femmine hanno due copie del cromosoma X, mentre i maschi hanno un cromosoma X e uno Y. Poiché le femmine possiedono due copie del cromosoma X, esse possono produrre un numero doppio di proteine dai geni che si trovano in questo cromosoma rispetto ai maschi che ne possiedono soltanto una copia. Per compensare questo, vengono utilizzati dei meccanismi di dosaggio per rendere l´espressione del cromosoma X simile nei due sessi. Nella Drosophila (o moscerino della frutta) i geni collegati al cromosoma X nei maschi raddoppiano la propria attività, ovviando alla carenza nelle proteine. La ricerca ha già identificato il meccanismo che permette la compensazione del dosaggio nei moscerini della frutta maschi, che è chiamato il complesso letale specifico del maschio (Msl). Tuttavia, si sa poco riguardo a come funziona realmente questo meccanismo. A questo punto sono entrati in scena i ricercatori del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) di Heidelberg (Germania) e dell´Istituto europeo di bioinformatica-Embl (Embl-ebi) di Hinxton (Regno Unito). Essi hanno identificato un componente del meccanismo, un enzima chiamato Mof ("males-absent-on-the-first"). Usando dei tiling array relativi a tutto il genoma, i ricercatori hanno osservato in che modo l´enzima, che è presente in entrambi i sessi, si lega in modo differente ai cromosomi nei maschi e nelle femmine. Sugli autosomi (cromosomi non sessuali) e sul cromosoma X nelle femmine, il Mof si lega principalmente alla parte iniziale di un gene, là dove inizia la trascrizione. La trascrizione è il processo mediante il quale il Dna di un gene viene letto per produrre un Rna messaggero. Questo messaggero viene quindi tradotto in proteine. Sul cromosoma X nei maschi, tuttavia, il Mof si lega in prossimità della fine del gene. Si ritiene che il Mof molto probabilmente apra il Dna in prossimità della fine dei geni, per garantire che la trascrizione venga completata con successo. "Si può immaginare la macchina di trascrizione che si muove lungo il Dna come un treno su un binario. Quando i binari sono bloccati, il treno può deragliare, con una trascrizione incompleta," ha spiegato Juanma Vaquerizas del Embl-ebi, che ha contribuito all´analisi dei dati. "A quanto pare, il Mof tiene liberi i binari lungo tutto il cromosoma X maschile, mentre nelle femmine possono verificarsi più facilmente delle ostruzioni. " Poiché il processo di trascrizione può essere completato con successo sul cromosoma X maschile, questo cromosoma produce più proteine rispetto ai due cromosomi X femminili, nei quali la trascrizione è stata bloccata. Questo diverso modo di legarsi ai cromosomi, garantisce che la quantità di proteine prodotte dai cromosomi X in entrambi i sessi sia bilanciata. Mof è il primo enzima nel complesso Msl a comportarsi in modo diverso se il gene bersaglio è localizzato sul cromosoma sessuale o sugli altri cromosomi nei maschi. "Mof è conservato in tutte le specie e possiede anche un omologo umano. Poiché il meccanismo della compensazione dei dosaggi è radicalmente diverso nei mammiferi, risulterà molto interessante scoprire quale ruolo funzionale questo enzima possa svolgere in quel contesto," ha detto Paul Bertone del Embl-ebi. L´ue ha supportato questa ricerca attraverso la rete Epigenome nell´ambito del sesto Programma quadro (6°Pq) e una borsa Marie Curie per la formazione iniziale dei ricercatori. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Epigenome-noe. Net/ .  
   
   
CLINICA S.RITA, L´INTERVENTO DI BRESCIANI IN CONSIGLIO  
 
Milano, 12 giugno 2008 -  L´assessore alla Sanità della Lombardia, Luciano Bresciani, è intervenuto nell´aula del Consiglio regionale, nel corso della discussione dedicata al caso della clinica milanese Santa Rita. Eccone una sintesi. La Casa di Cura Santa Rita è un ente privato, convenzionato e a contratto, che dispone - sono dati forniti nella relazione dell´assessore - di 276 posti letto di degenza, di un Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Dea), conta circa 700 dipendenti ed ha inoltre un poliambulatorio con molteplici specialità mediche e chirurgiche. Risorse assegnate: 2004: 30. 100. 000 euro per ricoveri e 6. 126. 000 euro per ambulatoriale; 2005: 43. 289. 000 euro per ricoveri e 6. 600. 000 euro per ambulatoriale; 2006: 43. 600. 000 euro per ricoveri e 8. 061. 000 euro per ambulatoriale; 2007: 42. 000. 000 euro per ricoveri e 11. 181. 000 euro per ambulatoriale. "Nel 2005 - ha spiegato Bresciani - le risorse assegnate alla Casa di Cura Santa Rita sono state incrementate a seguito della messa a contratto di 95 posti letto per il quale il nullaosta era stato rilasciato nel 1999 (per 38 letti) e nel 2000 (per 57) In sostanza la messa a contratto dei 95 letti era da considerarsi vincolata perché precedente al blocco dei nuovi contratti. Invece nel 2007 il "travaso" da ricoveri a ambulatoriale è dovuto principalmente al passaggio di alcune prestazioni (es. Cataratta e tunnel carpale) da ricoveri a ambulatoriale". Gli avvenimenti del 2007 - L´assessore ha ricordato che nel corso del 2007 sono state avviate dalla Magistratura indagini sulla attività sanitaria presso la Casa di Cura Santa Rita. "Regione Lombardia e Asl - ha detto nella relazione - hanno, da subito, dato la massima disponibilità a collaborare per quanto di loro competenza, nell´ambito dei rapporti instaurati da tempo. A seguito di controlli effettuati dall´Asl Città di Milano nel mese di settembre è stata sospesa l´autorizzazione per le attività di chirurgia toracica dovuta alla mancanza di adeguati protocolli clinico operativi del quartiere operatorio per quanto riguarda la gestione dei pazienti con infezioni acute in atto. Dopo gli interventi effettuati dalla struttura e le ulteriori verifiche ad opera dell´Asl, nel mese di dicembre è stata revocata la sospensione dell´autorizzazione. Peraltro, nel corso del 2007, le verifiche dei Noc hanno portato ad una rettifica della valorizzazione delle prestazioni di ricovero per circa 1. 200. 000 euro". Dopo aver così ricordato i fatti, Bresciani ha illustrato le azioni attivate a seguito degli ultimi avvenimenti. "La Asl di Milano - ribadito - ha sospeso immediatamente il contratto di servizio in considerazione che i reati, di significativa gravità, sono stati contestati alle persone fisiche e alla persona giuridica (ex d. Lgs. 231/2001). Nel contempo è stato avviato il procedimento per la verifica delle condizioni di autorizzazione sanitaria". Bresciani ha quindi comunicato che "in esecuzione del sequestro cautelare del provvedimento giudiziario la Asl ha provveduto a sospendere il pagamento delle prestazioni fino a un importo pari al 50% in più delle somme sequestrate". Affinamento Sistema dei Controlli "Negli ultimi 5 anni- prosegue la relazione dell´assessore - il sistema dei controlli di cui si è dotata Regione Lombardia è stato sempre più affinato e potenziato. In tal senso vanno ricordate: la modifica alla legge regionale 31/1997, che prevede la possibilità di utilizzo dei Noc delle Asl anche al di fuori del territorio di specifica competenza; la percentuale costante negli ultimi 5 anni di controlli effettuati pari al 5% (a fronte di un livello nazionale pari al 2%); il miglioramento della qualità dei controlli: infatti nel corso degli ultimi anni, anziché i controlli sulle singole giornate di degenza, sono aumentati i controlli sulla correttezza della rendicontazione e sulla appropriatezza delle prestazioni; l´applicazione puntuale di regole stabilite a livello regionale (ad esempio l´obbligo di controllare tutte le cartelle della casistica in esame in caso di verifica di anomalie)". Procedimenti penali in corso Riguardano: Casa di Cura Santa Rita di Milano; Ospedale Classificato San Giuseppe di Milano; Casa di Cura San Pio X di Milano; Istituto San Raffaele di Milano; Casa di Cura San Carlo di Milano. "In considerazione dei rapporti collaborativi in corso - ha detto Bresciani - non si escludono attività su altre strutture. In sostanza tutti i procedimenti in corso "valgono" 10 milioni di euro circa in due anni su un totale di risorse pari a circa 10 miliardi di euro (pari allo 0,1%). L´importo annuo dei ricoveri è pari a circa 4,7 miliardi di euro di cui il 30%, circa 1,425 miliardi euro, è destinato alla remunerazione dei ricoveri delle strutture private". Le regole in vigore: Le regole vigenti prevedono, da ormai 6 anni, che le strutture firmino un contratto con le Asl di ubicazione che individua un tetto massimo di risorse sia per i ricoveri che per la specialistica ambulatoriale. "Raggiunto il tetto - ha chiarito l´assessore alla Sanità - cessa l´obbligo per la Asl di remunerare prestazioni a carico del servizio sanitario regionale (quindi non si incentiva di certo la produzione di prestazioni). E´ in vigore il blocco di nuovi accreditamenti dal 2001 per i ricoveri e dal 2003 per la specialistica ambulatoriale". .  
   
   
TUMORE AL SENO, SCREENING GRATUITO PER LE DONNE CALABRESI  
 
Reggio Calabria, 12 giugno 2008 - L’assessorato alla Tutela della Salute promuove lo screening mammografico per tutte le donne di età compresa fra i 50 e i 69 anni. Si tratta di un controllo a frequenza biennale, completamente gratuito, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente la mortalità originata dal cancro al seno. Per maggiori informazioni sul programma di screening è opportuno rivolgersi all’Azienda sanitaria più vicina che provvederà allo scopo, inviando alle donne interessate una lettera contenente la data, l’orario e la sede dell’appuntamento per effettuare l’esame per il quale non è necessaria alcuna prescrizione medica. .  
   
   
X CONGRESSO NAZIONALE ANSISA: “CIBO DEL FUTURO, FUTURO DEL CIBO” CON IL CIOCCOLATO MIGLIORA SIGNIFICATIVAMENTE LA FUNZIONALITÀ VASCOLARE E SI RIDUCE L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA DOPO TRAPIANTO DI CUORE  
 
 Vicenza, 12 giugno 2008 – Il cioccolato è in grado di migliorare la funzionalità vascolare e ridurre l’aggregazione piastrinica e lo stress ossidativo plasmatico in soggetti che hanno subito un trapianto di cuore. A dimostrarlo uno studio italo-svizzero presentato a Vicenza in occasione del X Congresso nazionale Ansisa (Ass. Naz. Specialisti Scienza Alimentazione) dal titolo “Cibo del futuro, futuro del cibo” (Vicenza, 5-7 giugno 2008). “Alla luce delle recenti evidenze sperimentali - commenta Mauro Serafini tra gli autori del lavoro e responsabile del Laboratorio di Ricerca sugli Antiossidanti dell’Inran - il cioccolato si propone come un alimento potenzialmente in grado di esercitare un effetto protettivo nell’uomo attraverso una serie di meccanismi non ancora perfettamente delineati che coinvolgono la prevenzione dello stress ossidativo e il miglioramento delle funzionalità vascolari. “E’ importante però sottolineare – aggiunge Roberto Ostuzzi, Presidente del Congresso, Presidente Ansisa e Medico Responsabile Centro Disturbi Alimentari Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (Vi) - che, malgrado il suo alto contenuto in antiossidanti biodisponibili, il cioccolato non può e non deve essere considerato un’alternativa al consumo di frutta e verdura, alimenti ricchi in vitamine, fibra e fitocomposti, che devono essere presenti in quantità elevate nella dieta data la loro azione centrale nella prevenzione cardiovascolare”. Lo studio italo-svizzero è solo l’ultimo della comunità scientifica sempre interessata a valutare l’influenza della dieta sull’insorgenza di patologie di diverso genere. Le evidenze scientifiche, sia epidemiologiche che sperimentali, sulle capacità della dieta di apportare all’organismo molecole biologicamente attive in grado di prevenire la formazione e la progressione di danni strutturali e funzionali a livello cellulare e tissutale, hanno indirizzato l’interesse della ricerca sullo studio dei rapporti tra alimenti di origine vegetale e prevenzione delle patologie degenerative. La ricerca scientifica ha preso in considerazione da diverso tempo anche il cioccolato e il suo principale ingrediente, il cacao, sulla base del suo elevato contenuto in molecole antiossidanti. I semi di cacao sono caratterizzati da un elevato contenuto in molecole bioattive come catechine, procianidine e antocianine che rendono il cioccolato uno degli alimenti con maggiori potenzialità antiossidanti della dieta. “Il consumo di cioccolato fondente - specifica Serafini - è stato di frequente associato ad un effetto protettivo nei confronti della funzionalità cardiovascolare ed endoteliale. Studi d’intervento nell’uomo hanno rilevato un azione del cioccolato a) nella riduzione della pressione sanguigna e dell’aggregazione piastrinica, b) un miglioramento della funzione endoteliale tramite un’aumentata vasodilatazione arteriosa e un effetto stimolante la produzione di ossido nitrico, c) una diminuzione dei livelli di mediatori infiammatori, d) un aumento dei livelli di Hdl colesterolo e una riduzione della risposta insulinica”. L’ingestione di cioccolato fondente, è inoltre in grado di inibire l’ossidazione delle Ldl, primo passaggio verso l’insorgere dell’aterosclerosi e potenziare le difese antiossidanti endogene. . .  
   
   
MESTRUAZIONI? TROPPO ABBONDANTI PER UNA SU CINQUE MOLTI I DISAGI MA IL 77% NON RINUNCEREBBE AL CICLO  
 
Milano, 12 giugno 2008 – Per il 60% delle donne italiane le mestruazioni sono un fastidioso appuntamento mensile con cui convivere, ma tuttavia il 77% non vi rinuncerebbe. “Questo perché il ciclo rappresenta il vero ‘pilastro’ della femminilità, anche se in alcuni casi può limitare fortemente la qualità di vita - commenta Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano. Per valutare il rapporto delle italiane con le mestruazioni la Sigo, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, ha condotto nel maggio di quest’anno un sondaggio che ha coinvolto 497 donne in età fertile “I dati ci dicono che il 28% lamenta problemi di concentrazione e affaticabilità – afferma la Graziottin -, il 23% ammette di dover talvolta rinunciare all’attività fisica perché troppo spossata, il 14% dice di doversi cambiare ogni ora, a quasi una su 10 capita di trovare il letto macchiato”. “Si stima che il 20% delle donne che si rivolge al ginecologo presenti un problema di sanguinamento eccessivo, che diventa vera e propria patologia in una su 20 – aggiunge Emilio Arisi, consigliere della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) - . Fino a pochi anni fa per risolverla si ricorreva spesso all’asportazione dell’utero, ora si privilegiano modalità più conservative e meno traumatizzanti, anche dal punto di vista psicologico. In particolare, esiste un sistema intrauterino a rilascio del progestinico levonorgestrel (Mirena) che i ginecologi considerano come prima scelta terapeutica nella maggior parte dei casi: assicura fino al 97% di riduzione del sanguinamento e una protezione della parete dell’utero oltre ad una copertura contraccettiva”. I flussi mestruali abbondanti sono un problema che può colpire la donna in ogni fascia d’età. “Il 75% dei casi di sanguinamenti eccessivi non dovuti a cause organiche riguardano ragazze con meno di 20 anni, per cui la scelta terapeutica è un progestinico unito ad un antiemorragico oppure un contraccettivo ormonale, o donne sopra i 45 - continua la Graziottin. - Due grandi polarità, con problematiche fisiche, psicologiche e sociali ben distinte. Nell’adolescente c’è una ferita della femminilità fin dal suo esordio, mentre nella fascia 35-50 i flussi mestruali abbondanti vanno ad impoverire la donna nella sua ‘età dell’oro’, con pesanti ripercussioni di tipo medico, ad esempio l’anemia, personali, familiari e sociali”. Per migliorare la consapevolezza delle donne la Sigo ha realizzato l’opuscolo “Flussi mestruali abbondanti? Una guida per vivere meglio”, che sarà distribuito da oggi negli ambulatori ginecologici e nei consultori. I risultati dell’indagine confermano la “rassegnazione” delle donne: il 76% ritiene che i disagi legati alle mestruazioni siano inevitabili, solo il 29% ne ha parlato con il proprio medico di famiglia, il 41% con il ginecologo. Ma dimostra anche che, quando il problema viene sollevato, le soluzioni proposte non sempre sono soddisfacenti: se il 37% dei sanitari consiglia un approfondimento diagnostico per capirne le cause, il 32% dice che non esistono rimedi. “Secondo le pazienti affette da mestruazioni abbondanti, i due terzi dei ginecologi affrontano rigorosamente il problema, un terzo invece minimizza considerandolo un fatto fisiologico. E nelle età più avanzate questa “omissione diagnostica e terapeutica” rischia di tradursi in un abuso di asportazioni dell’utero, mentre si potrebbe intervenire nella gran parte dei casi in maniera farmacologica e non invasiva – commenta la prof. Ssa Graziottin - L’assunzione di responsabilità sulla terapia però non deve essere solo medica, ma significa attenzione anche all’aspetto psico-sessuale e psico-sociale sia nell’adolescente che nelle altre fasi di vita della donna”. Le cause dei flussi mestruali abbondanti possono essere diverse, di origine organica o disfunzionale, ma per fortuna nella gran parte dei casi è possibile risolvere definitivamente il problema. “In generale va sempre privilegiato l’approccio conservativo con le terapie farmacologiche, e solo in seconda istanza sono previste le terapie chirurgiche - spiega Arisi -. Fra i trattamenti di tipo medico, sicuramente ha un ruolo importante il sistema intrauterino a rilascio di levonorgestrel (Mirena), perché presenta una grande efficacia terapeutica, l’assorbimento sistemico è minimo e quindi gli effetti collaterali sono trascurabili. Esistono inoltre in letteratura numerosi studi che confermano come il suo utilizzo riduca di molto la necessità di procedere ad asportazioni dell’utero. Vogliamo trasmettere queste informazioni alle donne, con un opuscolo che affronti in modo completo il problema dei “Flussi Mestruali Abbondanti”, dalle cause alla terapia. La Sigo farà in modo che questa guida sia diffusa in ogni ambulatorio, perché le donne sappiano, e sappiano anche come agire”. I flussi mestruali abbondanti possono portare a conseguenze cliniche notevoli, come l’anemia, e causano poi una serie di altri disturbi fortemente invalidanti per la qualità di vita: “L’importanza di fornire informazioni corrette e di attivare un processo di sensibilizzazione e di cambiamento attraverso il confronto e la condivisione, ci ha spinto nel 2003 a lavorare sul progetto salva-utero – spiega il dr. Giampietro Gubbini, responsabile del progetto (www. Mestop. Com) -. L’obiettivo principale è ridurre il numero di asportazioni dell’utero attraverso una corretta informazione rivolta alle donne, l’organizzazione di incontri e convegni per i medici (informazione e formazione permanente) e l’attivazione di Centri Mestop dedicati, pubblici e privati. Nel sito abbiamo attivato un forum rivolto alle donne e l’analisi delle domande evidenzia la necessità di ricevere informazioni più chiare ed esaustive rispetto al percorso terapeutico: maggiore chiarezza e proposte terapeutiche convincenti su un problema che per molte di loro è presente da anni. L’accesso a maggiori informazione sull’argomento, anche attraverso internet, e ora con l’opuscolo Sigo – conclude Gubbini - sta offrendo alle donne la possibilità di informarsi e capire che queste situazioni di disagio, possono essere affrontate per migliorare la loro qualità della vita” .  
   
   
CORSO ESTIVO DI ENDOCRINOLOGIA  
 
Bregenz, Austria, 12 giugno 2008 - Dal 22 al 31 luglio si terrà a Bregenz (Austria) un corso estivo di endocrinologia. Il corso estivo comprenderà sessioni su recettori nucleari e controllo metabolico, nuovi recettori, leganti e azioni, e inoltre epigenetica e epigenomica, corsi e nuove tecniche. L´evento è organizzato dalla rete Cascade, che si propone di coordinare ed integrare la ricerca europea sugli effetti dei residui chimici negli alimenti e nell´acqua potabile sulla salute umana. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cascadenet. Org/projectweb/portalproject/italian. Html .  
   
   
INCONTRO-DIBATTITO CON IL PUBBLICO MILANESE: CRESCERE IN SALUTE E BENESSERE NELLA CITTA’ DI MILANO ALIMENTAZIONE, SALUTE E STILI DI VITA DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE UN PROGETTO TRA TERRITORIO ED OSPEDALE PER LA CITTA’ DI MILANO  
 
Milano, 10 giugno 2008 - Da tempo i pediatri della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) di Milano e della Divisione di Pediatria dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico hanno intrapreso e sviluppato una proficua collaborazione sui temi della tutela della salute dell’infanzia e dell’adolescenza e della promozione dei corretti stili di vita per i giovani cittadini di Milano e per le loro famiglie. Questa iniziativa, nata nell’ambito della Settimana della Salute e promossa dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano, vuole fornire utili consigli alle famiglie milanesi in tema di abitudini nutrizionali corrette e promozione di una vita attiva, per il raggiungimento di un benessere psicofisico sia individuale che sociale. L’adozione di sane abitudini alimentari, di una corretta pratica del movimento e dello sport, di uno stile di vita equilibrato e responsabile (adeguatamente supportati e motivati dalle famiglie, dal contesto sociale e dalle Istituzioni scolastiche) permetteranno ai nostri ragazzi di raggiungere un benessere globale che è lo stare bene con il loro corpo, la loro mente e con gli altri. Questa è la via per diventare adulti sani, sicuri e responsabili, in grado di costruire un futuro di valori positivi e di esperienze condivise, nella partita forse più importante della vita. L’ Incontro-dibattito Si tiene oggi martedì 10 giugno alle ore 18. 30 A Milano, presso l’ Istituto dei Ciechi di via Vivaio, 7. Conduce: Milo Infante (giornalista-Rai2) con la partecipazione di Marco Predolin. Partecipano: Avv. Giampaolo Landi Di Chiavenna - Assessore alla Salute del Comune di Milano; Dott. Arch. Gerolamo Corno - Direttore Generale Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico Milano; Dott. Luca Bernardo - Direttore Divisione di Pediatria - Ospedale Fatebenefratelli; Dott. Roberto Marinello - Pediatra di Famiglia - Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp); Dott. Ssa Laura Asnaghi - Giornalista - La Repubblica; Dott. Ssa Sabrina Fraccaroli - Presidente Provinciale Federazione Nazionale Atletica Leggera (Fidal); Dott. Ssa Silvana Mazza - Responsabile U. O. Igiene e Nutrizione - Asl di Milano; Dott. Ssa Liliana Selo - Responsabile Regionale del Piano Nazionale del Benessere dello Studente e Referente regionale per l’Educazione alla Salute, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. .  
   
   
INVECCHIAMENTO ATTIVO E LOTTA ALLE DISCRIMINAZIONI BASATE SULL’ETÀ SEMINARIO INTERNAZIONALE A ROMA IL 20 GIUGNO 2008  
 
 Trento, 12 giugno 2008 - Lavorare in età matura presenta problemi ma anche opportunità di inclusione sociale. Il mercato del lavoro è diventato più flessibile, soprattutto grazie a forme di lavoro temporaneo che facilitano l’accesso dei più giovani. Le formule d’impiego del personale già inserito restano però rigide. A danno dei lavoratori non più giovani vi sono quindi pregiudizi e convenienze che condizionano la scelta delle aziende. Negli Stati Uniti si parla apertamente di ageism. Si tratta di un insieme di pregiudizi e tabù interiorizzati anche dai meno giovani: una forma spesso drammatica di discriminazione. Solo negli ultimi anni si comincia a percepire il problema in tutta la sua gravità, e nelle sue diverse implicazioni, che sono di ordine economico e sociale, di carattere soggettivo e oggettivo, di natura culturale e psicologica. Di questo si occupa il seminario che si tiene presso la biblioteca del Cnel, in viale Davide Lubin, 2 a Roma. Il lavoro è considerato un fattore determinante per l’inclusione sociale. La non discriminazione in campo lavorativo è un elemento essenziale per la non discriminazione in generale. Oggi flessibilità, mobilità e rischio sono i fattori centrali del mondo del lavoro, ma ancora hanno un notevole peso i pregiudizi e gli stereotipi che condizionano le decisioni delle imprese e dei decisori politici. Si suppone che una maggiore reattività al mercato dei giovani venga contrapposta all’effettiva esperienza e conoscenza del mercato e processi produttivi dei lavoratori maturi. In realtà la discriminazione basata sull’età è uno degli stereotipi più comuni nella cultura industriale del mondo occidentale. A seguito dei provvedimenti legislativi che si susseguono da un decennio, il mercato del lavoro è diventato più flessibile, soprattutto grazie a forme di lavoro temporaneo. In questo modo l’accesso dei giovani al lavoro è più facile mentre le formule d’impiego del personale già inserito restano rigide. Si genera in questo modo così una progressiva e accentuata divaricazione che crea una convenienza per le aziende nel sostituire personale anziano, la cui gestione è rigida e costosa, con nuovi ingressi di giovani operatori, gestibili almeno all’inizio con formule più agili e che non impegnano i datori di lavoro in una prospettiva di lungo periodo. Persiste inoltre il “paradigma del deficit”, la convinzione che le prestazioni dei lavoratori anziani siano inferiori a quelle dei giovani. Si enfatizza l’aspetto negativo dell’età, associandola ad una perdita di abilità e a una diminuzione della performance lavorativa complessiva, senza dare importanza agli altri aspetti che hanno un valore positivo. Negli Stati Uniti già si parla apertamente di “ageism”, un insieme di pregiudizi e una forma spesso drammatica di discriminazione. Solo negli ultimi anni si comincia a percepire il problema in tutta la sua gravità, e nelle sue diverse implicazioni, che sono di ordine economico e sociale, di carattere soggettivo e oggettivo, di natura culturale e psicologica. Il seminario, promosso a Roma dalla Provincia Autonoma di Trento con il concorso del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro e con il patrocinio dell’Ocse Leed e dell’Università Cattolica di Milano, vuole essere uno strumento di approfondimento su questi temi che riguardano anche la popolazione trentina, nonostante un tasso di disoccupazione particolarmente basso. .  
   
   
BADANTI STRANIERE IN ALTO ADIGE, IL 12 GIUGNO CONVEGNO  
 
Bolzano, 12 giugno 2008 - "Assistenti familiari straniere in Alto Adige - Volti della cura e welfare territoriale". Questo il titolo di un convegno organizzato dall´Osservatorio provinciale sulle immigrazioni. L´appuntamento è per giovedì 12 giugno nel cortile interno di Palazzo Widmann a Bolzano. Il convegno ruota attorno alla presentazione dei risultati di un´indagine sulle assistenti familiari immigrate in provincia di Bolzano promossa dall’Osservatorio sulle immigrazioni e condotta dalla società Synergia di Milano. Lo studio rappresenta un´importante contributo all´analisi di un fenomeno che sta interessando in modo crescente la società altoatesina e che interroga da vicino i sistemi di welfare territoriale e il loro sviluppo. Dopo il saluto iniziale dell´assessora provinciale Luisa Gnecchi e di Rainer Girardi, coordinatore dell´Osservatorio sulle immigrazioni, verranno presentati i risultati della ricerca. Il convegno sarà chiuso da una relazione del direttore della Ripartizione provinciale politiche sociali Karl Tragust sulla legge e le politiche per la non autosufficienza in Alto Adige. Il convegno "Assistenti familiari straniere in Alto Adige - Volti della cura e welfare territoriale" è in programma giovedì 12 giugno 2008 dalle ore 15 alle ore 18 presso il cortile interno di Palazzo Widmann in via Crispi 3, a Bolzano .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: NUOVO SIGNIFICATIVO ACCORDO NEL CARE CON QUESTA OPERAZIONE IL GRUPPO SUPERA I 3.300 POSTI LETTO  
 
 Cavriago, 12 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Arkimedica S. P. A, riunitosi in data 4 giugno , ha approvato un nuovo significativo investimento nella divisone Care in applicazione del Modello Federativo. Tale investimento ha per oggetto l’acquisizione di Teoreo S. R. L. , società avente sede ad Avellino e proprietaria di un centro di riabilitazione estensiva da 80 posti letto e di una residenza sanitaria assistenziale (Rsa) da 104 posti letto. Arkimedica deterrà il 70% della Società capofila di tale progetto di investimento, mentre il rimanente 30% verrà detenuto dagli azionisti venditori. Per assicurare la continuità della gestione nelle strutture acquisite e garantirne lo sviluppo, il fondatore, Camillo Caruso, manterrà la presidenza della società. L’operazione, al netto dell’immobile che verrà rilevato da un investitore istituzionale, ha un valore pari a 9. 8 milioni di euro (enterprise value), mentre la quota di equity investita da Arkimedica è pari a 3. 5milioni di euro. A regime, tale accordo dovrebbe apportare ad Arkimedica circa 10 milioni di Euro di fatturato aggiuntivo, con una marginalità misurata in termini di margine operativo lordo pari a circa il 20%, superiore alla media del gruppo grazie all’ottima redditività che caratterizza in particolare il centro di riabilitazione. Alla luce di tale importante accordo, i posti letto gestiti dalla Divisione Care del gruppo superano i 3. 300. Tale risultato, unito agli accordi già conclusi (in particolare con il gruppo Icos per l’acquisizione di ulteriori 300 posti letto in Lombardia entro la fine dell’anno) e alle trattative attualmente in corso di definizione, rende realistico e raggiungibile dal Gruppo l’obbiettivo di 5. 000 posti letto in gestione entro la fine del 2010. .  
   
   
I SERVIZI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA PER LE PERSONE CON DISABILITÀ PRESENTATO A PALAZZO MALVEZZI IL RAPPORTO 2007  
 
 Bologna, 12 giugno 2008 - Per l´anno 2007 la Provincia di Bologna ha investito circa 4 milioni e 350 mila euro negli interventi volti all´inclusione delle persone con disabilità. L´investimento in realtà è superiore poiché molti interventi fanno parte di budget più ampi da cui non è possibile estrarre la spesa specifica, a testimonianza dell´impegno dell´amministrazione verso una politica di inclusione. Questo dato emerge dal rapporto 2007 su "I servizi della Provincia di Bologna per le persone con disabilità", che descrive nel dettaglio le attività svolte in materia dai diversi assessorati, frutto del lavoro del "Gruppo provinciale interassessorile sulla disabilità" istituito dalla Giunta nel 2005. Il rapporto è stato presentato giovedì 29 maggio a palazzo Malvezzi, ha introdotto i lavori la presidente Beatrice Draghetti, sono poi intervenuti gli assessori Giuliano Barigazzi, Simona Lembi, Paolo A. Rebaudengo, Marco Strada, Giuseppina Tedde e il vice presidente Giacomo Venturi presenteranno le iniziative e i progetti dei rispettivi assessorati e si confronteranno con le Associazioni delle famiglie. .  
   
   
L´IMPOSSIBILE LEONARDO, A VINCI 15 CAPOLAVORI IN DIGITALE IN ESPOSIZIONE LE RIPRODUZIONI, IN ALTISSIMA RISOLUZIONE, DEI MAGGIORI CAPOLAVORI FRA CUI LA ´GIOCONDA´, LA ´VERGINE DELLE ROCCE´, L"ULTIMA CENA´ E LA "DAMA CON L´ERMELLINO"  
 
 Vinci, 12 giugno 2008 - Ideata dalla Rai e organizzata dal Comune di Vinci con il contributo della Provincia di Firenze, la mostra presenta le riproduzioni digitali dell’opera pittorica di Leonardo in un allestimento scenografico di grande suggestione. Per l’occasione saranno esposte al pubblico le riproduzioni in scala 1/1 ad altissima risoluzione dei dipinti leonardeschi, tra cui la Gioconda, la Vergine delle Rocce, la Dama con l’ermellino, e la celeberrima Ultima Cena del refettorio milanese di Santa Maria delle Grazie. L’esposizione è parte del progetto “Le mostre impossibili”, ideato e diretto da Renato Parancandolo, e realizzato presso il Centro di Produzione Tv della Rai di Napoli. Il progetto nasce da una riflessione sulla riproducibilità dell’opera d’arte nella nostra epoca e da un’istanza di democrazia culturale. Oggi l’impiego di tecniche digitali d’avanguardia permette di realizzare riproduzioni di altissima definizione di qualsiasi affresco, dipinto o pala d’altare, ponendo lo spettatore virtualmente di fronte all’opera d’arte originale e dunque rendendo accessibile a un pubblico vastissimo la fruizione di capolavori che finora potevano essere ammirati solo sul posto o tutt’al più intravisti in riproduzioni di piccolo formato. Dopo quelle dedicate a Caravaggio e a Raffaello, l’esposizione su Leonardo, in prima assoluta, troverà spazio a Vinci nella Chiesa di Santa Croce, messa cortesemente a disposizione dalla Parrocchia di Vinci, dove ancora si conserva il fonte battesimale in cui Leonardo fu battezzato. Nell’ambito della “mostra impossibile” dedicata a Leonardo, sarà presentato il documentario Leonardo a Vinci: l’origine del genio, realizzato da Rai International, in proiezione (sia in italiano che in inglese) per tutta la durata della mostra. .  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA AGLI DEI MANI. DA UNA NECROPOLI DI AUGUSTA PRAETORIA. ASPETTI DEL RITUALE FUNERARIO, AD AOSTA  
 
 Aosta, 12 giugno 2008 – L’assessore all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin inaugura, venerdì prossimo 13 giugno, alle ore 18, la mostra Agli Dei Mani. Da una necropoli di Augusta Praetoria. Aspetti del rituale funerario, allestita nel sottosuolo archeologico del Mar-museo Archeologico Regionale, ad Aosta. All’inaugurazione partecipano il Coro Athena del Museo Archeologico di Bologna e il Choeur Les Notes Fleuries du Grand Paradis Il percorso di visita si sviluppa adeguando l’impianto attuale che labirinticamente si insinua tra i resti della Porta Principalis Sinistra e le fondamenta della cinta muraria nord articolandosi tra i resti murari delle fondazioni del convento delle Visitandine e le trasformazioni della Caserma Challant. L’occasione della mostra temporanea, aperta fino a giugno 2009, è data dal recente rinvenimento di uno straordinario corredo funerario proveniente dalla Tomba 1 nella necropoli prediale di età romana di Saint-martin-de-corléans. I recenti scavi, condotti dalla Direzione restauro e valorizzazione del Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali in previsione della realizzazione del parco archeologico, hanno riportato alla luce, sotto il manto stradale, cinque tombe romane di cui la Tomba 1 è la prima ad essere esposta. Si tratta di una tomba ad incinerazione, probabilmente appartenente ad una domina, con un corredo funerario di circa una quarantina di pezzi in ottimo stato di conservazione: bottiglie, piatti, ciotole, lucerne, monete e resti metallici relativi ad una cassetta “antenata” dei moderni beauty case. Dedicata agli Dei Mani, anime dei Trapassati divinizzate, la mostra segue un percorso emozionale che, prendendo le mosse dalla fossa di incinerazione nel momento che precedeva la deposizione del corredo, si sviluppa attraverso la ricostruzione onirica dell’oltretomba tratta dalle opere virgiliane. La seconda parte del percorso espositivo abbandona il piano emozionale per entrare più scientificamente nel significato della riscoperta archeologica e proseguire con dettagliati e approfonditi riferimenti sulla necropoli romana di Saint-martin-de-corléans ed il senso storico, antropologico e sociale dei ritrovamenti. Una sezione video sarà dedicata alle operazioni di microscavo e di restauro archeologico dei reperti e una sarà dedicata al futuro parco archeologico. “L’esposizione – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – è prevista con la durata di un anno per poter adeguatamente coinvolgere sia il pubblico delle mostre estive, quindi prevalentemente i turisti, sia la comunità locale e permettere alle scuole di partecipare ai laboratori, alle visite guidate, alle conferenze e alle varie attività che attorno ad essa verranno organizzate dalla prossima rentrée scolastica nell’ottica sinergica che ha caratterizzato le proposte culturali di questi ultimi anni. ” L’esposizione è aperta dal 13 giugno 2008 al 15 giugno 2009, tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19 con ingresso libero. .