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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Luglio 2008 |
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IMPORTANTI SEGNALI CORPOREI INTERNI PER LA RICERCA SUL DIABETE |
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Bruxelles, 2 luglio 2008 - Un progetto di ricerca congiunto tra Svezia e Usa ha rivelato una rete di segnali, sconosciuta fino a questo momento, che coinvolgono le cellule del pancreas. Questa scoperta ha il potenziale per rivoluzionare significativamente la terapia del diabete. Il diabete ha un enorme impatto sulle vite delle famiglie di tutto il mondo. Tale impatto può essere misurato sia in termini economici che in termini di vite umane. Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), si stima che nel 2007 il diabete sia stata la causa di 3,8 milioni di morti. Soltanto in Europa, circa il 7,8% della popolazione soffre di diabete. Oltre 48 milioni di adulti tra i 20 e i 79 anni in Europa convivono con il diabete, il tasso è generalmente più alto nei paesi dell´Europa centrale e dell´est. Una nuova scoperta fatta da scienziati dell´Istituto Karolinska in Svezia e dell´Università di Miami negli Usa potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie per combattere il diabete. Il team ha scoperto che le cellule del pancreas collaborano - e comunicano - in un modo che fino a questo momento non era stato riconosciuto. Gli scienziati sono già da lungo tempo a conoscenza del fatto che il glucosio è regolato con l´aiuto di ormoni nel pancreas. In termini più scientifici, questo significa che le cellule beta pancreatiche producono insulina, che riduce i livelli di glucosio, e che le cellule alfa producono glucagone, che li aumenta. Questo equilibrio del livello del glucosio deve essere mantenuto entro un intervallo molto stretto, e le persone necessitano del corretto equilibrio di insulina e glucagone per rimanere in buona salute. Lo scopo del progetto era quello di scoprire come un corpo sano regola la concentrazione di glucosio nel sangue. Per-olof Berggren è un professore di endocrinologia sperimentale presso l´Istituto Karolinska ed è anche a capo di questo studio. "Una persona con livelli di glucosio nel sangue bassi si sente male e sviene; una persona che ha un livello di glucosio nel sangue eccessivamente alto si ammala di diabete," ha spiegato. Il team guidato dal professor Berggren ha concentrato i suoi sforzi sulla secrezione di glucagone, che non era stata oggetto di ricerca tanto quanto la secrezione di insulina. Quello che hanno scoperto è che le cellule alfa secernono anche glutammato. Tale secrezione facilita il rilascio di glucagone e lo rende più efficiente. Gli scienziati hanno cominciato lavorando sull´ipotesi secondo la quale, quando i livelli di glucosio si alzano in una persona sana, le cellule beta si attivano e cominciano a rilasciare insulina, questa riduce la concentrazione di zucchero nel sangue, in seguito a ciò le cellule alfa cominciano a secernere glucagone e glutammato. In questo contesto, il glutammato agisce come un segnale positivo che dice alle cellule alfa che è arrivato il momento di accelerare la produzione di glucagone per evitare che i livelli di glucosio diminuiscano troppo. "La nostra scoperta è costituita da questo percorso del segnale," ha spiegato il professor Berggren. "Questa interazione tra le cellule beta e le cellule alfa è vitale per la regolazione normale dello zucchero nel sangue. " La scoperta comporta anche che quando le cellule beta non producono insulina correttamente, come nel caso del diabete, anche il percorso del segnale delle cellule alfa è bloccato, cosa che disturba ulteriormente l´equilibrio del glucosio. Il team spera che la scoperta del percorso del segnale dia un nuovo impeto alla ricerca clinica sul diabete. "Forse saremo in grado di ottenere una migliore regolazione dello zucchero nel sangue nei malati di diabete se miriamo più al glucagone/glutammato e non esclusivamente all´insulina," ha detto il professor Berggren. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ki. Se . |
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SCIENZIATI SCOPRONO IL NESSO MANCANTE TRA ATTIVITÀ CEREBRALE E FLUSSO SANGUIGNO |
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Bruxelles, 2 luglio 2008 - Alcuni scienziati hanno scoperto come l´attività neurale stimola l´afflusso di sangue al cervello. La scoperta promette di migliorare la nostra conoscenza sulle tecniche di imaging del cervello basate sul flusso sanguigno come indicatore dell´attività neurale. Potrebbe anche far luce sul ruolo del flusso ridotto di sangue al cervello in malattie degenerative come l´Alzheimer. Il lavoro è stato parzialmente finanziato dall´Ue e pubblicato nell´ultimo numero della rivista Neuron. Anche se il cervello rappresenta soltanto il 5% della nostra massa corporea, è responsabile del 20% del nostro consumo di ossigeno. Diversamente dagli altri tessuti muscolari, il cervello non possiede riserve di energia interne. Esso riceve, invece, ossigeno e energia direttamente dal sangue: quando si attiva una parte del cervello, aumenta il flusso sanguigno verso quella regione, per fornire l´ossigeno e l´energia necessari per sostenere l´attività aumentata. Le tecniche di imaging del cervello come la risonanza magnetica funzionale (fMri) si appoggiano a questo stretto rapporto tra il flusso sanguigno e l´attività cerebrale. Ciononostante, finora erano poco chiari i meccanismi attraverso i quali il cervello regola questo rapporto. "Osservando un´immagine del cervello attraverso lo studio di fMri, si osservano effettivamente i cambiamenti del flusso sanguigno e dell´ossigenazione," ha spiegato Venkatesh N Murthy dell´università di Harvard, uno degli autori dello studio. "Ma a causa del legame così stretto tra attività neurale e flusso sanguigno, siamo in grado di usare le variazioni nel flusso sanguigno come un surrogato dell´attività cerebrale. " Una migliore comprensione di come l´attività cerebrale effettivamente aumenti il flusso sanguigno dovrebbe aiutarci a meglio interpretare questro processo a ritroso, ciò che avviene nell´interpretazione delle immagini fMri. " In questo ultimo studio, i neuroscienziati hanno studiato su topi una parte del cervello chiamata bulbo olfattivo, che elabora i profumi e gli odori. "Quando un topo sente un profumo, nel suo bulbo olfattivo vengono attivati loci discreti, che a loro volta aumentano il flusso sanguigno in quei punti," ha detto il professor Murthy. "Tutto questo è stato misurato attraverso l´uso di un microscopio elettronico sofisticato, contando effettivamente il numero e il livello dei globuli rossi che passavano attraverso i capillari in quell´area. " Gli scienziati hanno trovato che le cellule chiamate astrociti fungono da "intermediari" responsabili, affinché sia assicurato il rapporto tra il flusso sanguigno alle diverse aree del cervello e i loro livelli di attività. Quando si attiva una regione del cervello, questa rilascia delle molecole chiamate neurotrasmettitori. Se questi neurotrasmettitori sono individuati dagli astrociti, essi causano la dilatazione dei vasi sanguigni, aumentando in questo modo il flusso sanguigno verso quella parte del cervello. Secondo i ricercatori, sono coinvolti in questo processo molti pathway di segnalazione molecolare diversi. Oltre ad aumentare la nostra conoscenza delle tecniche di imaging cerebrale, le scoperte potrebbero anche rivelarsi utili per coloro che studiano le malattie neurodegenerative come l´Alzheimer e l´invecchiamento cerebrale. La ricerca mostra che quando le persone invecchiano o sviluppano malattie degenerative, potrebbe indebolirsi la capacità del cervello di adattare il flusso sanguigno ai livelli di attività. Rimane comunque un mistero se questo possa o no essere causa dei sintomi del peggioramento dell´attività cognitiva. Il passo succesivo per gli scienziati sarà quindi quello di indagare se le loro scoperte fatte studiando il bulbo olfattivo possono riguardare anche il resto del cervello. Il supporto Ue per questa ricerca è venuto dalla Marie Curie Fellowship. Per ulteriori informazioni, visitare: Neuron: http://www. Neuron. Org/ . |
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BIOTECNOLOGIE PER UNA SANITA’ ETICA? L’UTILIZZO DELLE BIOTECNOLOGIE PER LA SALUTE : NOVITA’ NORMATIVE E APPLICAZIONI CLINICHE UPDATING RIGENERAZIONE TISSUTALE IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA |
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Milano, 2 luglio 2008 - Esiste una sempre maggiore disponibilità di prodotti biotecnologici. “La loro utilità è indubbia : i dati medico-scientifici sulla loro efficacia sono oggettivi”, dice il prof Marco D’imporzano, Presidente delle due giornate di lavori a Milano e Capo Dipartimento di Ortotraumatologia dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini “ Il problema è il rapporto costi-benefici e costi-efficacia in una sanità pubblica sempre più carente di risorse. Servono delle Linee Guida Etiche condivise a livello sanitario, giuridico, assicurativo, gestionale, amministrativo, ecco il perché di questa due giorni di confronto tra medici, giuristi, direttori amministrativi, esperti internazionali”. Il dibattito è aperto per la necessità urgente di una puntualizzazione sulle applicazioni cliniche finalizzata ad un inquadramento clinico e normativo che tuteli sia il paziente che il medico nella corretta scelta dell’utilizzo o meno delle biotecnologie. Serve inoltre una strategia di gestione a livello nazionale ed europeo per non disperdere i finanziamenti per la ricerca sulle biotecnologie, ma ben indirizzarli in progetti finalizzati di cooperazione internazionale. Giovedì 3 luglio alle 13 è prevista l’inaugurazione. Il Comitato d’onore è formato da eminenti esponenti quali Roberto Anzalone, Presidente e Ugo Garbarini Vicepresidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, Luciano Bresciani Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Lanfranco Del Sasso Presidente della Siot - Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, Virgilio Ferrario Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, Paolo Giuggioli Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Giuseppe Grechi Primo Presidente della Corte di Appello di Milano, Carlo Zucchina Direttore Generale Sanità Regione Lombardia, Micaela Goren Monti Presidente della zona 1 di Milano, i principali vertici dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini ovvero Amedeo Tropiano Direttore Generale, Loredana Maspes Direttore Amministrativo, Nunzio Buccino Direttore Sanitario, Paola Navone Direttore Medico di Presidio, Giovanni Peretti Direttore Scientifico; oltre ad Antonio Procaccini Presidente del C. E. S. Do. R. S. , Alfonso I. Marra Direttore Scientifico del C. E. S. Do. R. S e Presidente della Ii Corte di Appello Penale di Milano, Chiarella Sforza Direttore del Dipartimento di Morfologia dell’Università degli Studi di Milano ed altre illustri personalità. Il Prof. Giovanni Peretti, Direttore Scientifico dell´Istituto Ort. Gaetano Pini e Direttore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia , fa presente che, alla base di qualsiasi applicazione clinica , c´è la ricerca scientifica sperimentale. “Questa viene svolta anche a Milano, “ spiega il prof Peretti, “presso il nostro Istituto e presso altre sedi universitarie ed ha portato ad importanti acquisizioni sulla utilità delle cellule staminali e della ingegneria dei tessuti, che consente di preparare in vitro tessuti costruiti con le cellule dello stesso individuo ricevente, con la garanzia della massima tollerabilità. Le risorse economiche per gli studi sperimentali ed ancor più per l´arruolamento di personale medico che si dedichi alla ricerca, sono molto scarse in Italia, per cui altri Paesi mandano avanti la ricerca più rapidamente di noi, spesso utilizzando cervelli importati dall´Italia”. “E’ urgente”, dice il prof. Giorgio Maria Calori, dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, organizzatore e direttore del convegno,“ la assunzione di provvedimenti seri che siano in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche sulle biotecnologie. Molteplici, infatti, sono ormai i campi di applicazione nella Ortopedia e Traumatologia, anche se sono tutt’ora in fase di definizione le conclusioni sulla efficacia terapeutica. L’istituto Ortopedico Gaetano Pini è da anni impegnato su questo fronte con ricerche cliniche avanzate che già hanno permesso di fornire un importante contributo al mondo scientifico internazionale, come nel caso delle pseudoartrosi, delle necrosi epifisarie e delle lesioni periprotesiche. Per proseguire, però, servono più che mai nuove norme di Legge adeguate per un corretto inquadramento giuridico, correlato a scelte oculate e condivise anche a livello politico, per: 1- la più completa tutela e garanzia del paziente, attore principale e destinatario finale delle cure; 2- una adeguata distribuzione delle risorse economiche nel settore sanitario nazionale ed europeo; 3- non da ultimo la ricerca di una serenità operativa anche per gli stessi medici che si interessano e desiderano poter applicare queste cure innovative sui propri pazienti”. . |
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CORSO SULLA PROFILATURA AD ALTO VOLUME DEL MICRORNA |
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Heidelberg, Germania, 2 luglio 2008 - Dal 31 agosto al 5 settembre si svolgerà ad Heidelberg (Germania) un corso pratico sulla profilatura ad alto volume del microRna. Il corso è organizzato congiuntamente dal Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) e dall´azienda danese di biotecnologie Exiqon. Sarà composto per il 60% da lavoro pratico in laboratorio e da seminari e per il 40% da conferenze. Le sessioni in laboratorio tratteranno argomenti quali la valutazione della qualità e la quantificazione dell´Rna totale, preparazione dell´esperimento di profilatura del microarray-microRna completo, sintesi di Dna complementare seguita da amplificazione specifica di microRna, analisi dei dati con vari algoritmi, approcci di normalizzazione e risoluzione dei problemi. Le conferenze tratteranno invece i seguenti argomenti: approcci alla profilatura del microRna; preparazione dei campioni; preparazione/progettazione dell´esperimento; controlli di qualità dell´Rna totale; opzioni per attrezzature/strumentazione; progettazione di esperimenti quantitativi in tempo reale della reazione a catena delle polimerasi (Pcr); progettazione di esperimento con microRna microarray; analisi dei dati, normalizzazione e interpretazione; correlazione della profilatura del trascrittoma con i dati di profilatura del microRna; correlazione tra vari approcci di profilatura del microRna; previsione del target microRna. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www-db. Embl. De/jss/emblgroupsorg/conf_88 . |
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CENTRO RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA VIA LIBERA AL PROGETTO DI RICERCA CLINICA A TRENTO |
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Trento, 2 luglio 2008 - La Giunta provinciale ha approvato il 30 giugno la delibera dell’assessore alle politiche per la salute, Remo Andreolli, che dà via libera al progetto di ricerca clinica nel settore della riabilitazione neurocognitiva. Un progetto importante – conosciuto come progetto Cerin (Centro Riabilitazione Neurocognitiva – e che prevede la creazione di una struttura, frutto di un accordo fra Università di Trento e Azienda provinciale per i servizi sanitari, che si inserirà in una rete che include i reparti di Neurologia e di Riabilitazione post-acuzie del Servizio sanitario provinciale. L’obiettivo: diventare un punto di riferimento per la riabilitazione cognitiva per l’intero Nord-est, anche coinvolgendo strutture al di fuori della provincia, sia cliniche che universitarie. Il campo affrontato è quello dei disturbi cognitivi e linguistici. Esito molto frequente di ictus, traumi cranici, malattie degenerative, infiammatorie, neoplastiche e malformative del sistema nervoso centrale. Le loro conseguenze, potenzialmente devastanti, possono manifestarsi con deficit di memoria, con l’incapacità di leggere o di scrivere, di parlare o di capire ciò che gli altri dicono, con l’impossibilità di usare i numeri e il calcolo o di riconoscere volti familiari e interpretare i rumori dell’ambiente circostante. Possono insomma impedire una normale attività lavorativa e spesso anche una normale vita di relazione. Il problema, di dimensioni vastissime, è una delle principali cause di morte e di disabilità permanente in tutti i paesi industrializzati e anche se alcune patologie responsabili di deficit cognitivi sono più frequenti oltre i 65 anni di età, molto spesso vengono colpite persone nel pieno della loro vita produttiva, basti pensare che il 15% degli ictus e il 54% dei traumi cranici riguarda individui con meno di 50 anni. In conseguenza di ciò, il numero di persone con disturbi linguistici e cognitivi è inesorabilmente destinato ad aumentare. Secondo stime realistiche è lecito ritenere che nella sola provincia di Trento, che conta circa 500 mila abitanti, ogni anno vengano colpite da ictus circa 1. 100 persone delle quali circa 440 sono afasiche nella fase acuta. Fra queste, a distanza di due anni dal trauma, circa 200 soffrono ancora di disturbi del linguaggio. Per quanto riguarda i soli disturbi afasici, si può calcolare che in questo momento in provincia vi siano oltre 1. 500 persone con afasia conseguente ad un ictus emisferico sinistro, cui vanno aggiunte quelle diventate afasiche in seguito a traumi cranici, aneurismi, neoplasie, malattie infiammatorie. Il numero dei casi si deve in ogni caso almeno raddoppiare in quanto vanno incluse le persone con danni cognitivi secondari a lesioni dell’emisfero destro e quelle con disturbi diversi dall’afasia secondari a lesioni dell’emisfero sinistro. Si pone rilevante a questo punto un problema medico e sociale, quello cioè di cercare di restituire queste persone ad una vita sociale e lavorativa identica o comunque vicina a quella precedente la malattia. Il processo di recupero di queste patologie va ben oltre i tempi di ricovero consentiti alle strutture ospedaliere per acuti e per la riabilitazione post-acuzie. A queste persone è necessario fornire prestazioni riabilitative altamente specializzate, che facilitino il recupero dei deficit cognitivi senza costringere ad un ricovero ospedaliero. E’ in questo contesto che viene proposta la creazione della struttura. Il progetto di riabilitazione neurocognitiva fra Azienda provinciale per i servizi sanitari e il Centro Interdipartimentale Mente Cervello (Cimec) dell’Università degli Studi di Trento. Si tratta del progetto Cerin (Centro Riabilitazione Neurocognitiva) dedicato alla diagnosi ed al trattamento dei disturbi cognitivi, linguistici e motosensoriali in soggetti con danno neurologico, con modalità innovative legate ad attività di ricerca finalizzata a comprendere la natura dei disturbi cognitivi ed i modi migliori per il loro recupero; fornitura di servizi clinici contestualmente all’attività della ricerca; formazione del personale in grado di erogare questi servizi, in esito agli approcci e alle metodiche messi a punto dalla ricerca. I servizi clinici saranno indirizzati a persone residenti in provincia di Trento e in altre province. L’attività di formazione riguarderà il personale sanitario e parasanitario (neurologi, neuropsicologi, logopedisti), giovani ricercatori interessati alle neuroscienze, studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica. L’attività di ricerca riguarderà argomenti clinici – come, ad esempio, l’efficacia di diversi approcci alla riabilitazione o gli effetti della terapia sulla riorganizzazione funzionale del cervello – e problematiche legate alla formazione. Le attività cliniche del Cerin consisteranno nella diagnosi e nella riabilitazione dei disturbi cognitivi e linguistici secondari a danno cerebrale e mireranno a consentire, mediante un approccio caratterizzato dalla globalità del trattamento e dall’apporto multidisciplinare, il massimo recupero possibile dopo danno neurologico, prevenendo menomazioni secondarie e curando disabilità, per contenere o evitare l’handicap e consentire al disabile la migliore qualità della vita e l’inserimento psico-sociale. Il personale del Cerin sarà formato da personale sanitario, parasanitario e amministrativo. I tempi di assunzione del personale dovranno essere concordati tra l’Università e l’Azienda sulla base dell’effettivo volume delle prestazioni erogate. L’università avrà la responsabilità clinica del progetto e dovrà definire, attraverso i protocolli operativi, la puntuale definizione dei criteri di accesso alle prestazioni riabilitative (che in ogni caso devono prevedere la prescrizione da parte del medico specialista del Ssp) e le procedure di esecuzione delle medesime prestazioni; sarà inoltre tenuta a richiedere le autorizzazioni sanitarie e l’accreditamento istituzionale necessari, rispettivamente, all’esercizio delle attività sanitarie presso la propria sede ambulatoriale di Rovereto, in via Matteo del Ben, 5 ed al convenzionamento con l’Azienda. L’università metterà a disposizione i propri spazi nel Trade Center di Rovereto in via Matteo del Ben, 5 e sarà tenuta alla gestione della sede e, in particolare, all’aggiornamento della strumentazione utilizzata per lo svolgimento delle attività previste nel progetto. Sempre in capo all’Università è la cura degli interventi formativi in favore, in particolare, del personale medico e non medico dell’Azienda in servizio presso il Cerin. L’azienda provinciale per i servizi sanitari mette a disposizione del progetto il personale medico e paramedico, stabilisce i protocolli di accesso ed assicura il finanziamento complessivo dei costi attraverso la remunerazione delle prestazioni ambulatoriali eseguite. Al finanziamento del progetto contribuiranno la Provincia, ai sensi dell’Accordo di programma, e l’Università per la parte relativa agli oneri per la formazione del personale. La parte restante di spesa verrà finanziata dal fatturato derivante dalle prestazioni erogate, per le quali sono previste specifiche tariffe che vanno ad integrare il nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. . |
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CLINICA S.RITA, RIATTIVAZIONE PER FINE LUGLIO |
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Milano, 2 luglio 2008 - Entro la fine del mese di luglio l´Asl di Milano, sentita la Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, potrà ripristinare il contratto di erogazione con la clinica Santa Rita. La notizia, diramata il 30 giugno in serata da una Nota della Regione, è stata ulteriormente confermata l’ 1 luglio da un accordo sottoscritto tra la stessa Asl di Milano e le organizzazioni sindacali. Decisiva la riunione presso la Direzione generale Sanità, tra l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, il direttore generale dell´Asl di Milano, Maria Cristina Cantù, e l´avv. Luigi Colombo, amministratore unico della Casa di Cura. Nel corso dell´incontro l´avv. Luigi Colombo aveva illustrato un progetto di governance che garantisce la terzietà ed il ripristino dei requisiti professionali indispensabili per la riattivazione del rapporto contrattuale della Casa di Cura Santa Rita con l´Asl di Milano. Lo stesso Colombo aveva anche confermato che nel progetto di governance, oltre agli aspetti clinico-organizzativi, è prevista in via prioritaria la salvaguardia dei posti di lavoro e il pagamento degli stipendi del mese di luglio e seguenti. "La riattivazione del contratto - concludeva la Nota di ieri della Regione - è comunque vincolata ad adempimenti societari indispensabili e relativi a periodi precedenti, la cui adozione è di competenza esclusiva della proprietà". . |
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CORDONE OMBELICALE: OGGI QUESTION TIME IN SENATO. ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO SACCONI SULL’USO DELLE STAMINALI, IRENE MARTINI, DIRETTORE SCIENTIFICO DI SMARTBANK, LA BIOBANCA DI CELLULE STAMINALI REPLICA: “IL MINISTRO SACCONI SAPPIA CHE A LIVELLO MONDIALE UN TERZO DEI TRAPIANTI SI FA IN AMBITO FAMILIARE” |
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Roma, 2 luglio 2008 - Alle dichiarazioni rese il 26 giugno a Palazzo Madama durante il question time rivolto al Ministro Sacconi sul tema della conservazione autologa dei cordoni ombelicali, arriva la precisazione di chi opera da anni nel settore privato garantendo la conservazione all’estero, in Inghilterra, delle staminali ematopoietiche prelevate dal sangue cordonale. “Il Ministro Sacconi – dichiara la dott. Ssa Irene Martini, direttore scientifico di Smartbank, la bio banca delle cellule staminali – dovrebbe sapere che a livello internazionale un terzo dei trapianti avviene tra consanguinei, vale a dire a livello familiare. Dunque le evidenze scientifiche ci sono e come per sostenere che la conservazione privata ad uso familiare ha un suo indiscusso valore medico scientifico. Questo tralasciando considerazioni seppur importanti sul dato giuridico del diritto soggettivo a decidere cosa fare del cordone ombelicale e del suo prezioso contenuto biologico. Sebbene il reitero dell’ordinanza che vieta le banche private in Italia ma ne consente l’operatività per esportare all’estero continua a garantire un servizio anche alle famiglie italiane, prima o poi, anche l’Italia dovrà adeguarsi ad altri paesi europei e non e agli Stati Uniti dove, lo ricordo, dal 2007 si contano 10mila trapianti con una percentuale di successo del 63% per uso familiare e del 28% per uso eterologo. Una percentuale di sicuro interesse che attesta a più del doppio le possibilità di successo nell’uso intra-familiare delle staminali a scopo di trapianto rispetto all’uso eterologo. Così come la sinergia tra sistema pubblico e privato ha fatto crescere anche la cultura della donazione del cordone. ” . |
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A CENTRO AQUILANO D´ECCELLENZA TIPIZZAZIONE TESSUTALE S.SALVATORE:IMPORTANTE RICONOSCIMENTO |
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L´aquila, 2 luglio 2008 - Accreditamento senza rilievo alcuno, da parte della Commissione internazionale degli Usa, del Centro di Tipizzazione Tessutale dell´Ospedale San Salvatore dell´Aquila. La notizia è arrivata in queste ore e il presidente Ottaviano Del Turco ha voluto così sottolineare il valore di questo riconoscimento. "E´ una bella vittoria della nostra sanità e del personale medico e paramedico che ha lavorato per questo successo - ha commentato Del Turco - Per questo risultato voglio ringraziare il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti e i suoi collaboratori e intendo trasmettere questo sentimento di orgoglio della Regione a tutti coloro che hanno consentito di realizzare questa vittoria della sanità aquilana e abruzzese". La commissione formata da esperti, in questi giorni, ha visitato la struttura aquilana valutandone la funzionalità, la tipologia di apparecchiature e quindi gli standard di qualità ed ha formulato un giudizio positivo del centro basato su parametri riconosciuti a livello internazionale. . . |
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OSPEDALI ROSA, 28 STRUTTURE PREMIATE SU 96 |
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Milano, 2 luglio 2008 - "Sui 96 ospedali che, in tutta Italia, hanno ottenuto il bollino rosa perché hanno mostrato un particolare impegno sul fronte femminile, ben 28 sono le strutture lombarde; un´ulteriore dimostrazione di come i principi di centralità della persona, e quindi anche di attenzione alla donna e alla famiglia, che ispirano il sistema sanitario Lombardo, si siano concretamente realizzati". E´ il commento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ai risultati, resi noti oggi, del Rapporto Ospedaledonna, elaborato dall´Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O. N. Da), sulle strutture ospedaliere che garantiscono un particolare impegno sul fronte femminile. Sono ospedali che hanno il merito sia di dedicarsi allo studio e alla cura delle patologie femminili, ma anche quello di affidare alla gestione e alla direzione femminile settori crescenti di attività. "Si tratta di una iniziativa meritoria - aggiunge l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - perché incentiva tutte le strutture sanitarie ad avere una particolare attenzione a quel 52% dell´utenza sanitaria, che è composta da donne; un´utenza che ha esigenze specifiche e differenziate e che spesso, come ad esempio nel caso della maternità, coinvolgono l´intero nucleo familiare". "Inoltre - conclude l´assessore - un dato assai rilevante, e di grande soddisfazione per il sistema sanitario della Lombardia, è che ben 7 ospedali della regione, su 24 ospedali italiani, hanno avuto il massimo punteggio previsto: 3 bollini rosa". La graduatoria è stata infatti elaborata assegnando a ciascuna strutture un numero di "bollini rosa", che variano dall´1 al 3 a seconda dei requisiti posseduti. Per ottenere almeno un bollino gli ospedali devono avere almeno un reparto di ostetricia e ginecologia e un reparto in cui si curi una patologia tipicamente femminile; per due bollini è necessario invece che gli ospedali facciano anche ricerca specifica sulle patologie femminili e che nei loro comitati etici vi siano almeno tre donne. L´attribuzione di tre bollini, è prevista per quegli ospedali che, oltre a possedere queste caratteristiche, prevedano delle donne in posizione apicale (dirigenti), che riservino particolare attenzione alle esigenze delle donne di diverse etnie, che il personale di assistenza sia prevalentemente femminile e che, anche sotto il profilo architettonico, si sia tenuto conto delle esigenze della paziente (possibilità di ricevere i figli in età infantile, elasticità degli orari d´ingresso dei familiari, disponibilità di servizi di lavanderia, ecc). Qui di seguito l´elenco degli ospedali lombardi. Hanno ottenuto 3 stelle Milano - San Carlo Borromeo - Polo universitario Luigi Sacco - Istituti clinici di perfezionamento Vittorio Buzzi - Irccs San Raffaele. Bergamo - Ospedali Riuniti. Lecco - Ospedale di Lecco. Pavia - Fondazione Ircss Policlinico San Matteo. Hanno ottenuto 2 Stelle Milano - A. O. Ospedale Civile di Legnano. Bergamo - Ospedale Bolognini - Seriate - A. O. Ospedale Treviglio - Caravaggio - Treviglio. Como - Presidio Ospedaliero Sant´ Anna – Como. Lecco - Ospedale di Merate – Merate. Varese - Casa di Cura S. Maria – Castellanza. Hanno ottenuto 1 stella Milano - Ospedale di Cuggiono – Cuggiono, Ospedale di Magenta – Magenta. Bergamo - Ospedale San Biagio – Clusone, Ospedale Pesenti Fenaroli - Alzano Lombardo. Brescia Ospedale di Esine Asl di Vallecamonica/sebino, - Ospedale di Edolo Asl di Vallecamonica/sebino. Como - Ospedale Sant´antonio Abate – Cantù. Cremona - Azienda Ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema. Pavia Ospedale di Vigevano – Pavia, - Ospedale di Voghera - Voghera, - Ospedale Asilo Vittoria- Mortara. Sondrio - Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna - Sondrio. Varese Presidio Ospedaliero di Tradate, - Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio, - Presidio Ospedaliero di Saronno. . |
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CONTRIBUTI PIEMONTESI AI PRESIDI SOCIO-ASSISTENZIALI PER ANZIANI FINANZIATI PROGETTI PER OLTRE 3,5 MILIONI DI EURO PER LA FORNITURA DI ARREDI E ATTREZZATURE |
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Torino, 2 luglio 2008 - L’assessorato regionale al Welfare ha assegnato contributi per complessivi 3. 515. 413,62 Euro, destinati ai presidi socio-assistenziali residenziali e diurni per anziani presenti su tutto il territorio regionale. I finanziamenti andranno a sovvenzionare, in particolare, la fornitura di arredi ed attrezzature, per incrementare e migliorare la dotazione delle strutture esistenti. “Con l’assegnazione di queste risorse - afferma l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - andremo a potenziare e migliorare l’assistenza offerta agli anziani nei presidi socio-assistenziali piemontesi. L’attenzione alle problematiche della popolazione anziana è da sempre una priorità dell’amministrazione regionale. Con questo intervento puntiamo ad elevare lo standard qualitativo dei servizi garantiti agli anziani e alle loro famiglie per dare una risposta concreta alle loro crescenti esigenze”. . |
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PIERREL S.P.A.:SIGLATO CONTRATTO CON IL GRUPPO FRANCESE DI RICERCA ACTION PER LA REALIZZAZIONE DELLO STUDIO CLINICO ATOLL VALORE DEL CONTRATTO 1,690 MILIONI DI EURO |
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Milano, 2 luglio 2008 – Pierrel S. P. A. , tramite la sua controllata Hyperphar Group S. P. A. , ha siglato un contratto con il Gruppo Francese di Ricerca Action, per la realizzazione dello studio clinico Atoll. Il valore del contratto è pari a 1, 690 milioni di Euro. La ricerca verrà condotta con l’utilizzo della piattaforma “Hypernet”, sviluppata da Hyperphar Group S. P. A. , per la raccolta dei dati e la gestione dello studio clinico direttamente tramite web e prevede il coinvolgimento di 850 pazienti con infarto miocardico acuto sottoposti a procedura di angioplastica coronarica e che saranno trattati con due diversi tipi di terapia antitrombotica Lo studio clinico sarà coordinato dal Professor Gilles Montalescot, primario dell’Istituto di Cardiologia del Gruppo Ospedaliero Pitie-salpetriere e supportato economicamente da Sanofi-aventis Francia I centri di ricerca partecipanti saranno circa 90 distribuiti in Francia, Germania, Austria e Stati Uniti. “Siamo molto orgogliosi di poter collaborare a questo prestigioso studio internazionale – afferma il dottor Luigi Visani Presidente di Hyperphar Group S. P. A e Ceo della Divisione Contract Research di Pierrel S. P. A. – che conferma Pierrel come società di Contract Research “unica” nel panorama europeo . Il nostro Gruppo, infatti, può contare non solo su una Divisione specializzata nella Ricerca, ma anche sul supporto specifico dell’area “Contract Manufacturing”. Inoltre la tecnologia altamente innovativa della piattaforma “Hypernet” gestibile direttamente dal medico online permette una raccolta dei dati e una gestione dello studio clinico particolarmente efficace e sicura. ” . |
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LOTTA AL DOLORE: SOLO 63 CENTESIMI LA SPESA ANNUA PRO CAPITE IN ITALIA PER LA TERAPIA CON OPPIOIDI |
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Roma 2 luglio 2008 – “Lotta al dolore. Dignità alla persona”, questo il titolo della tavola rotonda tenutasi oggi nell’ambito della 5a edizione del Sanit a Roma. Il convegno, promosso dal Centro Studi del Sanit, si è trasformato in un’interessante occasione di dibattito e di confronto tra Istituzioni, clinici e operatori sanitari, Associazioni pazienti e aziende farmaceutiche, tutti uniti da un comune obiettivo: offrire supporto ai malati e alle loro famiglie, perché alleviare la sofferenza inutile è segno della civiltà di un Paese. Dopo l’intervento introduttivo del Senatore Domenico Gramazio, Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato, che si è espresso in merito al disegno di legge sulla semplificazione in sanità, si sono affrontate altre importanti tematiche, dall’accesso ai farmaci antidolorifici alla continuità assistenziale ospedale-territorio, dall’approccio integrato tra medici, psicologi e organizzazioni non profit al trattamento del dolore nelle diverse fasce d’età e ai diritti del malato. Tra i relatori presenti alla tavola rotonda, anche Marta Gentili, Direttrice del Centro Studi Mundipharma, che ha illustrato i dati relativi al consumo di oppioidi in Italia, nel trattamento del dolore oncologico e cronico benigno. Confrontando la nostra situazione con quella dei maggiori Stati membri dell’Unione Europea (fonte: Ims Midas 1-Q Mat 2008), il quadro che si delinea è, a dir poco, desolante. “Nel nostro Paese – ha spiegato Marta Gentili – la spesa media annua pro-capite per il consumo di analgesici oppiacei è pari a 0,63 Euro, contro i 7,66 Euro della Danimarca, i 7,29 Euro della Germania, 4 Euro del Regno Unito, 2,88 della Spagna, 2,61 della Francia e una media europea di 3,73 Euro. Ancora una volta, ci confermiamo all’ultimo posto in Europa nella lotta al dolore”. L’applicazione delle principali Linee Guida internazionali viene costantemente disattesa: diverse fonti dimostrano come in Italia si continui a combattere il dolore utilizzando in misura eccessiva i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), sebbene le Linee Guida siano chiare nel raccomandare l’utilizzo di questa classe farmaceutica limitatamente al dolore lieve-moderato. Secondo una rielaborazione del Centro Studi Mundipharma su dati Ims Mat Maggio 2008, per gli analgesici oppioidi si sarebbero spesi 32. 486 miliardi di Euro, contro i 248. 052 miliardi di Euro impiegati per il consumo di Fans. I dati relativi ai consumi dimostrano, infine, come gli specialisti italiani ricorrano troppo spesso alla terapia transdermica, non rispettando i suggerimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della European Association for Palliative Care e della European Society of Medical Oncology, che raccomandano la via di somministrazione orale come prima scelta, efficace ed agevole. Nel 2007, i preparati transdermici hanno dominato il mercato, con una quota pari al 72,7% delle confezioni consumate, contro il 27,3% delle formulazioni orali. “Da ultimo – ha concluso Marta Gentili - anche l’analisi per dosaggi impiegati identifica l’atteggiamento conservativo dei nostri medici. Troppo spesso, infatti, questi farmaci, anche se utilizzati, sono sotto dosati e il loro impiego rimane del tutto marginale nell’approccio terapeutico quotidiano al paziente con dolore”. . |
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FOTO DI GRUPPO PER UN OSPEDALE DAL VOLTO PIÙ UMANO UN LUOGO GIUSTO PER FAR INCONTRARE ARTE E VITA. FOTO DI MEDICI RIPRESI NEL PRIVATO |
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Firenze, 2 luglio 2008 - “Spazio di sofferenza ma anche di guarigione, l’ospedale può essere un luogo giusto per far incontrare l’arte con la vita, la cultura con la salute, per legare i linguaggi dell’arte contemporanea con le attese di chi frequenta un luogo normalmente identificato con ansia e disagio: le persone malate, gli infermieri, i medici, i visitatori, i dirigenti”. Con questa premessa, l’assessore regionale alla Cultura, Paolo Cocchi, venerdì 4 luglio (ore 18) prenderà parte all’inaugurazione di “Uomini”, un progetto artistico di Vittorio Corsini – commissionato dalle Direzioni Generali per la Salute e la Cultura di Regione Toscana in collaborazione con il Centro Arte Contemporanea di Siena - per l’Ospedale Val d’Elsa “Campostaggia” a Poggibonsi, una struttura che serve circa 70 mila abit! anti. “Vivere in un ambiente bello, fatto di immag! ini, col ori, luci, spazi che stimolano i sensi aiuta a guarire prima. Ormai lo sappiamo – aggiunge Enrico Rossi, assessore regionale alla Salute – ce lo dicono i già numerosi studi realizzati negli ospedali: dimostrano che interventi artistici disseminati nelle corsie, arredi personalizzati, una bella vista dalle finestre, il verde intorno contribuiscono a smorzare ansia e stress, diminuire il dolore, ridurre le giornate di degenza. Per questo stiamo cercando di offrire ai cittadini non solo strutture moderne e tecnologie d’avanguardia, ma anche ambienti belli, piacevoli, umanizzati. Il progetto di Poggibonsi va in questa direzione”. Le opere che costituiscono il progetto sono nate nel corso di un anno di lavoro trascorso da Vittorio Corsini nelle corsie insieme allo staff dell’ospedale. Il risultato rappresenta il tentativo di instaurare una relazione che trascende l’aspetto puramente tecnico e professionale tra il personale medico e ! paramedico, i dirigenti e i fruitori dell’ospedale. Sono state realizzate da Vittorio Corsini (artista nato a Cecina nel 1956), 16 presentazioni dell’ospedale sotto forma di “fotografia di classe”: il personale di ogni reparto è stato “fermato” sul proprio luogo di lavoro in una foto di gruppo concepita come si usa fotografare le classi nelle scuole. L’ospedale si offre così nella sua forma umana: con i volti di chi vi lavora e non solo attraverso la sua struttura fisica. Le immagini sono state poste in successione all’ingresso dell’ospedale e il lavoro si completa attraverso le foto di alcuni singoli medici ripresi nel loro privato e collocate all’interno dei reparti in cui svolgono attività lavorativa. Varie le aree di intervento in cui si articola il progetto: l’ingresso con l’atrio, alcuni reparti, l´area di attesa del Cup. “Iniziative come questa sono as! solutamente condivisibili – concorda il sindaco di Poggi! bonsi, L uca Rugi – anche perché arricchire gli edifici pubblici con le opere d’arte è una di quelle idee che hanno caratterizzato da sempre la cultura e la storia della nostra regione”. All’inaugurazione di “Uomini” interverranno anche i sindaci dei Comuni della Val d’Elsa Senese (Paolo Brogioni, Luciano Cillerai, Valentina Feti, Marco Lisi, Luca Rugi) e il direttore di zona dell’Ausl 7 di Siena Mario Maiorano. Oltre che dall’autore, l’iniziativa sarà presentata dal direttore generale Ausl 7 Massimo Scura e da Marco Pierini, direttore Sms Contemporanea di Siena. Approfondimenti e galleria fotografica su www. Regione. Toscana. It . |
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SLOVENA KRKA COMPRA AZIONI DI AZIENDE CINESI |
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Lubiana, 2 luglio 2008 - L´azienda farmaceutica slovena Krka, una delle maggiori aziende della Slovenia, ha acquistato il 7,5 per cento delle azioni di due aziende farmaceutiche cinesi per 794 mila dollari. Lo ha dichiarato il presidente della Krka, Joze Colaric, ripreso da "Reporter. Gr". L´acquisizione delle azioni di minoranza della Zhejiang Menovo Pharmaceuticals e della Anhui Menovo Pharmaceuticals garantisce la fornitura di prodotti farmaceutici e principi attivi in Slovenia. Le due aziende realizzano complessivamente un fatturato annuo di 30 milioni di dollari. . |
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PER LA 79^ VOLTA I CENTO PITTORI ESPONGONO A ROMA IN PIAZZA DEL POPOLO 3 -4 -5 -6 LUGLIO |
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Roma, 2 luglio 2008 -L’estate romana si apre tra tanti colori degli artisti organizzati dalla “Associazione Cento Pittori Via Margutta”. A fare da cornice agli ormai celebri pennelli sara’ P. Zza del Popolo concessa ancora una volta dal Sindaco Alemanno che ha voluto così dimostrare la sua simpatia verso gli artisti e verso la storica e romana associazione che ha fatto e continua a fare la storia delle manifestazioni artistiche a cielo aperto che hanno trovato emuli in tutto il mondo e che hanno preso il nome di “marguttiane”. Alla manifestazione - patrocinata dal Comune di Roma, dalla Regione Lazio e dalla Provincia, prenderanno parte oltre 100 artisti – pittori e scultori – che trasformeranno la piazza in un “ grande elegante salotto” dove sara’ possibile dialogare tra artista ed artista e tra pubblico ed artisti sulle ultime esperienze artistiche e sulle varie tecniche che potranno trasmettere tante piacevoli emozioni. L’affluenza dei cittadini sarà la prova della validità della iniziativa che vuole allietare sempre più il centro storico della capitale. Alberto Vespaziani, Presidente della Associazione Cento Pittori Via Margutta, ha invitato il Sindaco Alemanno, l’Assessore alla Cultura Croppi, il Presidente della Commissione Cultura del Comune Mollicone ed il Presidente del I° Municipio ad inaugurare l’avvenimento alle ore 18 del 3 luglio. . |
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LA MOSTRA "IL CAMMEO GONZAGA" |
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Milano, 2 luglio 2008 - Aprirà al pubblico il 12 ottobre e resterà aperta fino all´11 gennaio del 2009 la mostra sui cammei e le pietre preziose della collezione Gonzaga, patrocinata dalla Regione Lombardia e presentata ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche l´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello. "Il Cammeo Gonzaga. Arti preziose alla corte di Mantova" (questo il titolo della mostra) sarà incentrata proprio sul famoso Cammeo Gonzaga (appartenuto tra gli altri ad Isabella D´este), che torna così nella città lombarda dopo 400 anni grazie alla collaborazione con il museo dell´Hermitage di San Pietroburgo, dove è attualmente conservato. La mostra ripercorrerà anche la storia del collezionismo, specchio del prestigio e del potere politico e culturale di tutte le corti italiane ed europee del Rinascimento. L´esposizione sarà uno degli eventi culturali dell´autunno a Mantova e verrà ospitata nelle Fruttiere di Palazzo Te. "Sono felice di essere qui oggi a presentare l´ennesima mostra di prestigio che la Regione ha il piacere di patrocinare - ha commentato l´assessore Zanello - e che pone nuovamente Mantova e tutta la Lombardia al centro di un evento culturale di grande significato. Questa rassegna segue un filone importante che è quello del grande collezionismo delle famiglie lombarde che in passato si sono succedute al potere e sono sicuro che non mancherà di incontrare un grande successo di pubblico". . |
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A NAPOLI DELEGAZIONE DELLA NATIONAL GALLERY DI WASHINGTON |
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Napoli, 2 luglio 2008 - Nei prossimi giorni una delegazione della "National Gallery of Art" di Washington D. C. , una delle più importanti realtà museali statunitensi, soggiornerà a Napoli per visitare i principali musei e siti archeologici cittadini e regionali e per mettere in campo ipotesi di collaborazione con le istituzioni e realtà locali. L´iniziativa fa parte delle azioni di promozione culturale promosse dalla Regione, con l´intento di valorizzare sempre più a livello internazionale il patrimonio museale, bibliotecario ed archivistico della Campania. Questo progetto di interscambio culturale nasce nell´ambito del programma “The Eighteenth Century Rediscovers the Ancient World” e testimonia la notevole attenzione per le antichità campane che sta già originando la mostra internazionale che si terrà a Washington il prossimo ottobre su Pompei e Villa Romana. L´esposizione si avvarrà dell’apporto collaborativo di primarie personalità e di istituzioni del mondo culturale americano. . |
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A MILANO DAL 19 SETTEMBRE AL 25 OTTOBRE 2008 LA MOSTRA RELAZIONI POSSIBILI ANDREA MARTINELLI E LA TRADIZIONE |
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Milano, 2 luglio 2008 - Dal 19 settembre al 25 ottobre 2008, si terrà la personale di uno tra i maggiori esponenti della giovane arte contemporanea, Andrea Martinelli (Prato, 1965), curata da Antonio Natali e Stefano Crespi. La mostra dal titolo Relazioni Possibili presenta negli spazi della Galleria Montrasio Arte (via Brera 5) un percorso composto da dieci dipinti, tutti dedicati alla figura del nonno, arricchito da una sezione con un’affascinante quanto inedito confronto fra due opere esemplificative del genere ritrattistico di due epoche tanto distanti come il Cinquecento e il Xx secolo, e che vede come protagonisti da un lato l’Ecce Nonno 2006 – 2007 di Martinelli, (un imponente dipinto che misura 300 x 200 cm) e Ritratto di giovane dell’Ordine di San Michele, un olio su tavola dell’àmbito di Maso da San Friano. Quest’ultimo, dotato di una straordinaria e innovativa composizione formale, dialogherà con il monumentale ritratto del nonno che, nel contesto dell’evoluzione figurativa dell’artista toscano, rappresenta una delle più conosciute e consolidate rappresentazioni iconografiche, ed evidenzierà l’importanza fondamentale della tecnica. La costante presenza dell’iconografia di nonno Dino, elevata da Martinelli a immagine simbolo della sua pittura, serve anche per decifrare la scelta che l’artista fa nel momento in cui opta per il genere del ritratto: il viso è il luogo in cui si svela il carattere del personaggio, i tratti somatici altro non sono se non lo strumento con cui tracciare un ritratto interiore. Introduce la mostra il reportage fotografico “Dentro il lavoro” che Gianni Berengo Gardin ha dedicato a Martinelli, soffermandosi sui dettagli dello studio e sugli strumenti di lavoro (matite, penne, pastelli, temperini, ecc. ), sparsi nell’ordine-disordine dell’atelier, e sullo sguardo dell’artista, personaggio tra i suoi personaggi. La mostra, nata da una collaborazione tra Fabrizio Moretti e Ruggero Montrasio è stata già presentata a Firenze, Londra, Parigi e New York. Andrea Martinelli nasce a Prato nel 1965, dove vive e lavora. La sua serie di grandi carte dipinte, dal titolo "Senescenze", del 1992-1993, attira l´attenzione del critico e storico dell´arte Giovanni Testori. Negli anni, la sua opera è stata oggetto di studio dei più importanti critici d’arte e personalità della cultura italiana, da Maurizio Cecchetti a Enzo Fabiani, da Marco Goldin a Franco Fanelli, da Giovanni Raboni a Luca Doninelli, da Marco Vallora a Giorgio Soavi, da Vittorio Sgarbi a Flaminio Gualdoni, ad altri ancora. Tra le sue ultime esposizioni si ricordano, nel 2005, “Il male. Esercizi di pittura crudele” alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, “Il Ritratto interiore” al Museo Archeologico di Aosta, curate da Vittorio Sgarbi, e in “What’s realism?” alla Albemarle Gallery di Londra, a cura di Edward Lucie Smith, e la personale “Il volto e l’ombra”, nel 2005, alla Permanente Milano, a cura di Flavio Arensi. . |
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OSCAR PISTORIUS ALLA NOTTURNA DI ATLETICA A MILANO PRESENTATO L´EVENTO, CHE TORNA ALL´ARENA DOPO 2 ANNI |
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Milano, 2 luglio 2008 - A sei settimane di distanza dalla sentenza del Tribunale di Arbitrato Sportivo che gli ha permesso di correre insieme agli atleti normodotati, per Oscar Pistorius, l´atleta sudafricano amputato bilaterale che corre con le protesi, arriva la prima occasione per correre entro il tempo minimo richiesto dalla Iaaf (la Federazione internazionale di atletica leggera) per gareggiare a Pechino. L´occasione è la Notturna di Milano, prestigioso meeting internazionale di atletica, in programma domani sera, al quale sono attesi rappresentanti di 46 nazioni, di nuovo all´Arena dopo due anni di assenza. L´evento,fortemente voluto da Regione insieme con Comune e Provincia di Milano, è stato presentato oggi in Regione, dal presidente Roberto Formigoni, e dall´assessore allo Sport, Giovani e Turismo, Pier Gianni Prosperini. Formigoni ha sottolineato "l´emozione particolare per essere al fianco di un campione, un grande campione che ha voluto essere qui con noi". "Ma è anche l´occasione - ha detto il presidente - per festeggiare l´assoluzione del Tribunale sportivo, che ha finalmente sentenziato la sua ammissione alle competizioni per i normodotati". "Forza e determinazione - ha sottolineato l´assessore Prosperini - hanno permesso a questo atleta di vincere la sua battaglia e, nonostante la menomazione, di correre i 400 metri in 46 secondi e 56 centesimi". Prosperini ha sottolineato, inoltre, l´impegno della Regione a sostegno dei grandi appuntamenti sportivi che vedranno la Lombardia protagonista, nei prossimi mesi, con l´organizzazione dei Mondiali di ciclismo su strada, attesi a settembre a Varese, e i Mondiali di boxe per dilettanti. Riflettori puntati, dunque, sull´atleta sudafricano (al quale il presidente Formigoni ha consegnato il pettorale di gara con il numero 1), reduce da due settimane di allenamento in vista degli appuntamenti in Europa (dopo Milano sarà al Golden Gala di Roma e al Meeting di Lucerna) anche se non mancheranno però altri nomi di assoluto rilievo (è assente per infortunio il mezzofondista etiope detentore del record del mondo di maratona, Haile Gebrselassie), come la campionessa olimpica russa di salto triplo, Tatyana Lebedeva, insieme alle altre atlete russe Svetlana Feofanova e Yuliya Golubchikova, e la sudanese Yamile Aldama. Tra gli azzurri saranno presenti l´oro di Atene 2004, Ivano Brugnetti, la medaglia d´oro dei mondiali di Helsinki 2005, Alex Schwazer, ma anche Claudio Licciardello, Andrea Barberi, Simone Collio, Antonietta Di Martino, Assunta Legnante, Anita Pistone, Chiara Rosa Micol Cattaneo. . |
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