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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2008
CON IRRILAZIO AGRICOLTURA VIA SMS  
 
Agricoltura via sms. E’ quanto propone il sistema esperto Irrilazio , partito da solo un mese e messo gratuitamente a disposizione delle imprese agricole dal servizio agrometeorologico di Arsial (Siarl). Un servizio che ha riscosso il consenso degli operatori del settore: sono già sono più di 100 gli agricoltori che ricevono regolarmente gli sms che li informano su quando e quanto irrigare in base alle zone di produzione e alle colture prodotte. “Un risultato incoraggiante – dichiara il commissario straordinario di Arsial, Fabio Massimo Pallottini – che evidenzia il ruolo fondamentale di Arsial nell’organizzare, gestire e fornire servizi agli agricoltori regionali, soprattutto come in questo caso per un uso consapevole dell’acqua in agricoltura”. Irrilazio è un sistema che si basa sulle misure agrometeo acquisite su scala locale dalle rete di rilevamento, gestita dall’Agenzia, e mette a sistema i dati sulle precipitazioni piovose con i parametri agricoli del terreno e le necessità idriche di ogni specifica coltura. Elaborando un bilancio idrico ideale personalizzato che invia tramite sms ad ogni singolo agricoltore inscritto al servizio. In pratica il servizio, dopo aver elaborato i dati, avvisa l’agricoltore su quando irrigare, per quanto tempo e la giusta quantità d’acqua da utilizzare, con un concreto risparmio idrico ed energetico a favore dell’aziende ed un reale beneficio per l’ambiente, favorendo, grazie ad una giusta irrigazione, una migliore resa del prodotto. In questo primo anno di attività, Irrilazio, sarà in grado di supportare la gestione dell’irrigazione per le colture a pieno campo tra cui la patata, il pomodoro da industria, il melone, il cocomero, il kiwi e l’uva da tavola nelle aree sperimentali dell’Alta Tuscia Viterbese, la Maremma laziale, i Castelli romani, i monti predestini, la pianura pontina e l’agro di Fondi. Nei primi mesi del 2009 saranno inserite nel sistema colture come le nocciole, il mais e gli agrumi. Il servizio sarà successivamente esteso a tutta la regione e a tutte le principali colture del Lazio. “Questo servizio – conclude Pallottini – porta un risparmio concreto alle aziende, un miglioramento produttivo e, soprattutto, un’attenzione nuova del mondo agricolo nei confronti dell’ambiente, salvaguardando le risorse idriche regionali”. Il servizio è accessibile direttamente all’indirizzo web www. Arsial. It/portalearsial/agrometeo. .  
   
   
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLE MUTAZIONI INDOTTE DELLE PIANTE  
 
Vienna, Austria - La Food and Agriculture Organisation (Fao) e la International Atomic Energy Agency (Iaea) organizzano il "Simposio internazionale sulle mutazioni indotte nelle piante" (Isim - "International symposium on induced mutations in plants") dal 12 al 15 agosto a Vienna, in Austria. Verranno trattati i seguenti argomenti: genetica molecolare e la biologia della mutagenesi spontanea, naturale, chimica e indotta tramite transposon; tecniche ad alto volume per lo screening delle mutazioni, incluse le lesioni limitate indotte nei genomi e altre strategie genetiche inverse; nuove tecniche di induzione delle mutazioni, ad esempio impianti a raggio e attivazione della trasposizione; sviluppo, caratterizzazione e gestione di varie raccolte di germoplasmi mutanti; sviluppo di nuovi tratti di mutanti e la loro applicazione nelle coltivazioni; analisi mutazionale e scoperta di geni di imortanti caratteristiche del raccolto (tolleranza dello stress abiotico, resistenza alle malattie e agli insetti, caratteristiche nutrizionali e della qualità, ecc. ). Impatto socio-economico delle varietà mutanti largamente diffuse. Il simposio è rivolto a scienziati impegnati nel campo della fitologia, genomica funzionale e coltivazione vegetale, come anche agli amministratori delle istituzioni pubbliche e private operanti in questi settori. .  
   
   
ALIMENTAZIONE, CONSUMI E SALUTE. OGGI CONVEGNO A MILANO  
 
 Oggi alle ore 10. 00, in Sala Alessi a Palazzo Marino, l’assessore all’Innovazione, Ricerca e Capitale umano Luigi Rossi Bernardi e il rettore dello Iulm Giovanni Pugliesi apriranno i lavori del convegno ‘Alimentazione, consumi e salute’, organizzato dal Comune di Milano e dalla Fondazione Iulm. Il programma prevede alle 10. 45 la presentazione della ricerca “Consumi e alimentazione” a cura di Stefano Rolando, Paolo Moderato e Luca Pellegrini dello Iulm. Alle 11. 30 seguirà una tavola rotonda, moderata da Ivan Dragoni Presidente dell’Ordine Tecnologi Alimentari, che avrà per tema ‘Riflessioni sulla Città del Gusto e della Salute’. Interverranno l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti, Claudia Sorlini della facoltà di Agraria dell’Università Statale di Milano, Cristiano Sandels Navarro dell’Università degli Studi di Milano, Francesco Salamini del Parco Tecnologico Padano, Roberto Predolin Presidente di Sogemi, Andrea Poli direttore scientifico del Nutrition Foundation of Italy, Ethel De Paoli amministratore delegato Tecnoalimenti, Michele Carruba Presidente della Milano Ristorazione e Aurelio Angelici dello Iulm. .  
   
   
VERSO SPORTELLO UNICO PER IMPRESE AGRICOLE – GIUNTA REGIONALE  
 
La Giunta regionale del Veneto, su proposta del vicepresidente Franco Manzato, ha approvato ieri il provvedimento che avvia il processo di riorganizzazione del sistema amministrativo regionale nel settore primario. E’ previsto, in particolare – ha ricordato Manzato – l’affidamento ad Avepa (l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) delle funzioni attualmente svolte dagli Ispettorati per l’agricoltura, in funzione della creazione di uno sportello unico regionale per le imprese agricole sia per le attività di stretta competenza Avepa, sia per quelle che ora fanno capo agli uffici regionali. E’ pure prevista la costituzione di una “cabina di regia” con funzioni di indirizzo e coordinamento oltre che di sorveglianza e monitoraggio. .  
   
   
GRANO DURO: DAL 30 GIUGNO AL 3 LUGLIO A BOLOGNA "FROM SEED TO PASTA" CON I MASSIMI ESPERTI MONDIALI PER CONFRONTARSI SU PRODUZIONE E RICERCA. IN EMILIA-ROMAGNA RADDOPPIATE IN DUE ANNI LE SUPERFICI COLTIVATE. I DATI PROVINCIALI.  
 
Bologna - "Le superfici coltivate a grano duro In Emilia-romagna sono aumentate del 44% dal 2007 al 2008 e di oltre il 100% considerando gli ultimi due anni. Su questo ha giocato molto la dinamica dei prezzi, ma anche l’accordo che abbiamo promosso con la Barilla che ha messo in campo una struttura molto organizzata che ha fidelizzato il rapporto con i nostri agricoltori” . Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni facendo il punto sulle prospettive del settore del grano duro e della filiera della pasta, alla quale sarà dedicato a partire da lunedì 30 giugno e fino al 3 luglio il convegno internazionale “From seed to pasta” organizzato dalla organizzato dalla Società Produttori Sementi, dai centri di ricerca internazionali Cimmyt e Icarda , con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio, della Regione Emilia-romagna e della Barilla. La produzione di grano duro stimata in Emilia-romagna per il 2008 è superiore alle 400 mila tonnellate e ci colloca tra le prime regioni in Italia. Anche le proiezioni nazionali ed europee del raccolto 2008 sono decimante positive. “In Emilia-romagna e in Italia si può coltivare grano duro in abbondanza e di buona qualità – ha detto Nicola Ghelfi general manager “pasta” di Barilla, secondo il quale tuttavia “il pericolo non è scongiurato e non è detto che l’emergenza non possa ripresentarsi nel 2009, dal momento che le tensioni sui mercati globali dei cereali rimangono forti”. In crescita in Italia il consumo della pasta Se la crisi mondiale dei cereali ha avuto l’effetto di uno "tsunami" sui costi del grano duro, passati in un anno alla fonte da 180 euro a tonnellata a 360 euro, ciò non si è tuttavia tradotto in Italia in un crollo dei consumi della pasta. Anzi dall’ottobre 2007 l’acquisto di pasta in Italia, è tornato a crescere, invertendo una tendenza alla diminuzione che continuava ormai da 15 anni, fino a toccare nel maggio di quest’anno un +5%. E questo nonostante nello stesso periodo il costo allo scaffale sia cresciuto del 40%. La spiegazione di questo – ha sottolineato Ghelfi – sta nel fatto che la gente si è accorta che la pasta resta il prodotto alimentare che costa meno, che è buona e offre una straordinaria versatilità”. Le previsioni del raccolto 2008 Le trebbiature appena concluse al sud – ha detto Ercole Borasio direttore della Società Produttori Sementi di Bologna - testimoniano di una produzione nazionale eccezionale. Con rese da 30 a 60 quantili per ettaro in Sicilia e con punte di 70 quintali in provincia di Foggia. Al nord i 45 giorni di pioggia pressoché ininterrotta hanno ridimensionato in parte le aspettative iniziali, ma gli inizi della trebbiature confermano una produzione buona e decisamente superiore a quella dell’anno precedente. Il Convegno Dal 30 al 3 luglio Bologna diventerà dunque la capitale mondiale della pasta. Sono infatti già oltre 370 gli iscritti al congresso “From seed to pasta”, in rappresentanza di 38 paesi diversi. Il congresso permetterà di affrontare il “pianeta pasta” sotto i diversi aspetti produttivi e della ricerca. Un tema quest’ultimo che l’assessore Rabboni ha definito cruciale, proprio per la necessità di selezionare varietà di grano in grado di dare una elevata resa e qualità del prodotto in risposta ad una domanda mondiale che è in forte crescita , anche a fronte dei cambiamenti climatici in atto. Per questo la Regione Emilia-romagna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna stanno finanziando cinque progetti di ricerca della Società Produttori Sementi di Bologna, sul grano duro e sul grano tenero, tra i quali è di particolare interesse il progetto internazionale “Genomica grano duro” per la selezione di varietà in grado di resistere allo scarso apporto di acqua e di azoto. A questo progetto partecipa anche il Cimmyt, uno dei più prestigiosi centri di ricerca internazionale impegnato nel miglioramento del mais e del grano in particolare nei paesi in via di sviluppo. Gli accordi con Barilla Sono due gli accordi quadro di filiera promossi dalla Regione Emilia-romagna tra la Barilla , il maggior utilizzatore mondiale di grano duro per l’industria della pasta, e mondo agricolo. Il primo nel 2006 prevedeva il conferimento di 30 mila tonnellate, poi triplicate in 100 mila con il secondo accordo relativo alla campagna 2007-2008 . Le ricadute positive delle due intese sono molteplici sia per la Barilla che in questo modo può disporre di grani di qualità prodotti in Italia e ridurre così la sua dipendenza dall’estero, sia per le aziende agricole che possono programmare le proprie coltivazioni nella direzione di quanto richiesto dal mercato ottenendo un’adeguata remunerazione. Né va dimenticata la possibilità che proprio tale tipo di accordi, regolarizzando l’approvvigionamento, possano contribuire a stabilizzare i prezzi. I due accordi quadro si articolano in singoli contratti di fornitura tra la Barilla come industria molitoria e le Organizzazioni di Produttori (O. P. Grandi Colture di Ferrara, Cereali Romagna S. R. L. Di Forlì, Esperia Soc. Cons. A r. L. Di Bologna, Progeo Società Cooperativa Agricola di Reggio Emilia), i Consorzi Agrari di Parma e Piacenza, e la Coop. Capa Ferrara. A loro volta queste organizzazioni stipulano con i singoli agricoltori soci gli accordi di coltivazione; la Società Produttori Sementi di Bologna, selezionatrice e costitutrice delle varietà identificate dal disciplinare, fornisce il seme necessario alle coltivazioni sotto contratto. .  
   
   
ASCOLI PICENO: IL MERCATO SVIZZERO APRE ALL’ENOGASTRONOMIA PICENA  
 
Prosegue l’impegno della Giunta della Camera di Commercio, guidata dal Comm. Enio Gibellieri, nel settore dell’internazionalizzazione. L’azienda speciale camerale Piceno Promozione, presieduta da Algeo Marcozzi, apre il ricco mercato della Svizzera tedesca alle aziende vitivinicole del Piceno. Si è infatti conclusa la prima tornata di degustazioni tecniche a Zurigo, che ha visto coinvolte circa 20 aziende delle province di Ascoli e Fermo, con risultati molto soddisfacenti. Gli importatori contattati dall’ufficio pubbliche relazioni di Piceno Promozione, operanti nei settori della ristorazione e della g. D. O. Svizzera hanno infatti riscontrato un’alta percentuale di vini eccellenti tra le etichette picene presentate, che risultano ampiamente fruibili per il sofisticato consumatore nordeuropeo. Tale significativa percentuale, a detta degli stessi importatori, a malapena si riscontra nelle più note zone di produzione vitivinicola francese, a testimonianza di reale vocazione enologica del territorio piceno. Saranno dunque cinque le cantine che dal prossimo autunno entreranno, con le d. O. C. Rosse (l’Offida e Rosso Piceno Superiore), nei cataloghi della distribuzione svizzera specializzata in ristorazione di fascia alta. A seguire, sin dai primi mesi del 2009, saranno introdotte nuove referenze vitivinicole, scelte tra le Passerine ed i Pecorini, insieme a prodotti alimentari di qualità quali olio e pasta. “In autunno - ha dichiarato il presidente Marcozzi - in concomitanza con l’introduzione dei prodotti piceni, inizieremo una campagna promozionale nella Svizzera tedesca al fine di rendere note al grande pubblico le qualità enogastronomiche e paesaggistiche del Piceno, con ricadute attese anche sul versante del turismo in entrata. La globalizzazione è il nostro presente: affrontarla con fiducia, disponendo dei mezzi necessari sia in termini di risorse che di uomini, permette al sistema economico delle nostre province di essere protagonista”. Per le prossime iniziative, i bandi saranno pubblicati nel sito www. Ap. Camcom. It. .  
   
   
VARATO DL PESCA, SI LAVORA SU DEFINIZIONE FERMO  
 
Richiesta al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, la convocazione di un tavolo agroalimentare per proseguire, il lavoro già impostato dal Ministro Zaia, e per affrontare in modo efficace l’emergenza gasolio che tiene “sotto scacco la pesca italiana”. A farlo sono l’Agci Agrital, la Federcoopesca-confcooperative, la Lega Pesca e l’Unici pesca, preoccupate per la crisi che sta attraversando il comparto. E sulle misure inserite nel decreto legge, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, Buonfiglio (Agci Agrital), Coccia (Federcoopesca-confcooperative), Ianì (Lega Pesca), Fronzuti (Unci Pesca), concordano nel giudicare“un buon inizio, anche se ci auguriamo che, nel corso dell’iter parlamentare di conversione possa venire ulteriormente rafforzato”. E’ necessario –secondo le associazioni di settore- portare avanti un lavoro di approfondimento tale da consegnarci un compendio di misure che sappiano non solo dare ristoro immediato alle imprese, ma anche innovare un sistema di norme e strumenti in linea con quelli che sono i cambiamenti in atto nelle condizioni di lavoro e di mercato. Mentre prende il via l’iter di conversione in legge del decreto, lunedì prossimo, intanto, inizia il confronto per definire le modalità e il calendario del fermo pesca in vista della convocazione della Commissione consultiva Pesca e Acquacoltura, prevista per il 2 luglio, chiamata ad esprimersi sul provvedimento. .  
   
   
PREZZO LATTE, CONFAGRICOLTURA CHIEDE INCONTRO ALLA REGIONE BASILICATA  
 
Con una nota ufficiale inviata all’Assessore Regionale all’Agricoltura Roberto Falotico il Presidente della Confagricoltura di Basilicata Rocco Graziadei ha chiesto, “raccogliendo il grido di allarme che proviene dal mondo allevatoriale lucano, la convocazione in tempi strettissimi del tavolo interprofessionale della filiera latte per fare chiarezza e dare certezze alle imprese zootecniche sul fronte pagamento prezzo del latte alla stalla”. “In un momento molto critico dal punto di vista economico per l’intera agricoltura di Basilicata – ha aggiunto Graziadei - la situazione del comparto della zootecnia da latte registra una battuta d’arresto che rischia di compromettere uno dei settori più vitali dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Le ragioni della crisi sono sotto gli occhi di tutti; l’aumento esponenziale dei costi di produzione: solo per citarne alcuni, il costo dei mangimi che è quasi raddoppiato e l’aumento insostenibile del costo del gasolio collegato agli incrementi del prezzo del barile di greggio. A questo va aggiunto, ed è la cosa che maggiormente preoccupa e crea distorsione nella filiera – ha continuato il presidente della Confagricoltura - che nonostante sia vigente un accordo regionale sul prezzo del latte alla stalla, questo non viene quasi mai rispettato, anzi, in modo unilaterale alcuni trasformatori, con un’azione di cartello, hanno deciso di ridurre l’importo di 3 centesimi di euro a litro addirittura attuando la riduzione sul prezzo dell’agosto 2007 (0,42 cent/litro) quando a febbraio 2008 era stata stipulata un’intesa tra le parti di 0,47 cent. /litro. La situazione di mercato attualmente fa registrare un diminuzione della produzione di oltre il 15%, inoltre la pesantezza dei costi di trasporto scoraggia l’importazione di latte extraregionale, pertanto non esiste alcuna plausibile ragione per cui il latte lucano venga deprezzato e dunque non pagato secondo l’accordo interprofessionale. Per richiamare tutti ad un maggiore senso di responsabilità, al rispetto dell’accordo stipulato e alla verifica delle mutate condizioni di mercato - ha concluso il presidente della Confagricoltura di Basilicata - abbiamo chiesto la convocazione urgente del tavolo interprofessionale latte per ristabilire un sistema di relazioni e trovare in tempi strettissimi la soluzione alle giuste rivendicazioni del mondo zootecnico lucano”. .  
   
   
CAMPANIA: NESSUN PERICOLO PER I MITILI PROVENIENTI DA ALLEVAMENTI  
 
"Non esiste alcun motivo di allarme legato al consumo di mitili provenienti da allevamenti certificati". Lo sottolinea l’Assessore regionale alla sanità, Angelo Montemarano, in relazione alle notizie relative alla individuazione di un’alga tossica sui litorali fra Bacoli, Nisida, capo Misero e Paiano in provincia di Salerno. L’assessore precisa che la scoperta dell’alga è il risultato di un’azione di monitoraggio promossa dall’assessorato alla sanità per la individuazione di frutti di mare non consigliabili per il consumo alimentare. "Il rischio - continua l´assessore Montemarano- può derivare solo dalla pesca nelle aree colonizzate dall’alga, del resto già individuate dal monitoraggio della Regione. "Lo scorso anno abbiamo sequestrato oltre settecento tonnellate di mitili perché allevati in aree non sicure a riprova della serietà dei controlli - sottolinea Paolo Sarnelli, responsabile del servizio veterinario dell’assessorato regionale alla sanità - inoltre oggi possiamo contare anche sull’apporto offerto dall’Osservatorio regionale sicurezza alimentare (Orsa). I consumatori possono, dunque, stare tranquilli sulla bontà dei prodotti che arriva sulle tavole attraverso flussi commerciali controllati”. “Ovviamente -puntualizza Sarnelli - bisogna diffidare di prodotti esposti su bancarelle non autorizzate perché il rischio vero deriva proprio dall´impossibilità di controllare l’origine ed il percorso di tali prodotti”. .  
   
   
BASILICATA: AGRICOLTURA, SI E’ RIUNITO IN REGIONE IL TAVOLO VERDE  
 
Le tematiche relative all’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 sono state al centro della riunione del Tavolo verde, la Conferenza Agricola di Concertazione Permanente, che si è svolta stamani nella sede del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. All’incontro, presieduto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno partecipato il direttore generale del Dipartimento, Francesco Pesce, ed i rappresentanti di Copagri, Cia, Confagricoltura e Coldiretti. Nel corso della riunione sono state esaminate le conclusioni alle quali si è giunti al termine del primo Comitato di Sorveglianza, tenutosi il 13 giugno scorso, che dovrà dare attuazione alle misure previste nel nuovo piano di Sviluppo Rurale (Psr), con particolare riferimento ad aspetti di carattere tecnico-amministrativo. L’assessore Falotico, nel riconfermare il metodo di lavoro partecipativo adottato, ha ribadito l’importanza di stipulare un protocollo d’intesa con le organizzazioni professionali per accompagnare l’attuazione delle azioni del Psr. In quest’ottica ha chiesto alle parti sociali di far pervenire al Dipartimento alcune schede sintetiche con le eventuali nuove proposte da collegare al Piano. Il Tavolo Verde si è poi soffermato sulla proposta di riordino del settore agricolo che, ha ricordato Falotico, è stata approvata in Giunta dopo un periodo di ascolto dei soggetti interessati. L’assessore all’Agricoltura ha concluso l’incontro confermando la massima disponibilità alla concertazione e alla condivisione delle scelte senza escludere, al fine di raggiungere questo obiettivo, una modifica al regolamento che istituisce e regolamenta il Tavolo Verde. Il prossimo incontro, per valutare le proposte delle organizzazioni professionali, è stato fissato prima della pausa estiva. .  
   
   
VITERBO, NOCCIOLA: QUANTE NOVITÀ SU MERCATO E RICERCA SCIENTIFICA  
 
I progressi della genetica, l’individuazione di sistemi di coltivazione che migliorino la qualità e l’incertezza sugli sviluppi del mercato economico sono stati alcuni dei temi al centro del 7° Congresso internazionale sul nocciolo, il più importante appuntamento dedicato alla corilicoltura, in programma dal 23 al 27 giugno a Viterbo, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia. L’iniziativa è stata organizzata dal Centro Studi e Ricerche sul Nocciolo e Castagno del Cefas - struttura nata da un accordo tra Camera di Commercio di Viterbo e Università degli Studi della Tuscia - e sotto l’egida dell’Ishs (International Society for Horticultural Science). “Dal punto di vista strettamente scientifico – spiega Silvio Franco, segretario scientifico del congresso - sono stati pienamente confermate tutte le migliori aspettative riguardo sia il numero e la qualificazione dei partecipanti sia l’interesse e il livello delle comunicazioni. Complessivamente gli iscritti sono stati oltre 200, provenienti da 25 Paesi tra cui i principali produttori: Turchia, Italia, Stati Uniti, Spagna. Un numero e una presenza altamente rappresentativa e difficilmente raggiungibile in convegni tematici quale quello del nocciolo”. Grande interesse hanno riscosso, non solo tra gli addetti ai lavori, le relazioni introduttive di Shaw Mehelenbacher e Carlo Fideghelli, le massima autorità in tema di corolicoltura. Così come molto partecipate sono state le sei sessioni in programma, in cui i ricercatori hanno presentato 60 comunicazioni su temi quali: Germoplasma e miglioramento Genetico; Biologia e fisiologia; Tecnica colturale; Aspetti fitosanitari; Qualità, conservazione, e trasformazione,; Marketing e politiche economiche. “Il successo di un evento di tale rilevanza e di così ampio respiro internazionale – dichiara Leonardo Varvaro, convener del Congresso – va attribuito alla stretta collaborazione tra Camera di Commercio di Viterbo e Università degli Studi della Tuscia, che hanno messo a disposizione sedi, supporto logistico e personale altamente qualificato. Inoltre vorrei sottolineare i contributi delle aziende private e la squisita ospitalità degli operatori locali, che hanno offerto ai congressisti la loro disponibilità nelle visite tecniche e nei momenti conviviali a base di prodotti tipici”. In particolare i partecipanti hanno avuto l’occasione di visitare la Facma di Vitorchiano, fabbrica di macchine agricole, leader mondiale nel settore della raccolta meccanizzata delle nocciole, per conoscere caratteristiche tecniche e prestazioni operative delle macchine. Alla visita è seguita una prova dimostrativa di raccolta meccanizzata presso un noccioleto presso lo stabilimento industriale dell’Apronvit di Vico Matrino. In quella stessa occasione è stata presentata la linea di produzione con cui l’associazione confeziona sottovuoto le nocciole fresche, tostate e in granella destinate alla vendita al dettaglio. Altra visita di estremo interesse è stata quella presso gli stabilimenti industriali della Stelliferi & Itavex dove i convegnisti hanno raccolto importanti informazioni sulle caratteristiche del processo industriale di prima trasformazione delle nocciole, in una delle aziende più importanti a livello internazionale. “L’organizzazione del Congresso internazionale sul nocciolo nella Tuscia – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo - ci ha offerto lo spunto per sottolineare l’importanza che riveste questo prodotto per il nostro territorio sia in termini economici sia scientifici, a tal punto da divenire punto di riferimento a livello internazionale. Ci ha offerto inoltre il pretesto per inaugurare la 1a Festa della Nocciola, mettendo in mostra quanto di meglio le nostre imprese agroalimentari e artigiane sanno fare con le nocciole”. Soddisfazione è stata espressa anche da Stefano Gasbarra, responsabile organizzativo e vicedirettore del Cefas: “Abbiamo avuto una ulteriore conferma delle potenzialità della Tuscia a organizzare iniziative congressuali di questo genere, mettendo in campo professionalità, organizzazione, ospitalità e soluzioni logistiche di primo piano che possono costituire seri presupposti per lo sviluppo del turismo congressuale”. L’appuntamento con l’ottava edizione del Congresso internazionale sul nocciolo è per il 2012 in Cile. I Risultati Scientifici Del 7° Congresso Internazionale Sul Nocciolo Il contributo scientifico offerto dal 7° Congresso internazionale sul nocciolo è contenuto essenzialmente nelle sei sessioni di cui riportiamo una sintesi curata da Valerio Cristofari, dell’Università degli Studi della Tuscia. Marketing E Politiche Economiche In questa sessione si è osservata la presenza esclusiva di relatori provenienti dai principali paesi produttori: Turchia, Italia e Sati Uniti. Questo conferma come le problematiche di carattere più strettamente reddituale e commerciale riguardino in maggior misura i paesi che detengono la quota largamente preponderante del mercato mondiale. Tuttavia nei tre Paesi le tematiche che coinvolgono gli economisti che si occupano del settore corilicolo sono abbastanza diverse. Nel caso turco due sono i temi emergenti: da un lato il ruolo del supporto pubblico per la redditività della coltura e l’evoluzione che questo potrebbe subire in relazione ad un futuribile ingresso della Turchia nell’Unione Europea, dall’altro le strategie da mettere in campo per migliorare la qualità del prodotto, per aumentare la redditività dei nocciolicoltori e per migliorare le condizioni ambientali delle aree di più intensa produzione attraverso la conversione al regime biologico, che trova ancora una scarsissima adesione fra i produttori turchi. La produzione biologica è stato anche il tema di alcuni interventi di studiosi italiani, anche se in questo caso l’approccio è più di carattere territoriale piuttosto che aziendale. È questa una novità nell’approccio allo studio della corilicoltura che risente delle recenti normative nazionali sul tema dei distretti (rurali, agroalimentare e biologici). Interesse comune degli economisti italiani e americani è anche l’adattamento delle imprese corilicole alla variabilità dei prezzi indotta dalla offerta turca che rappresenta il 75% del totale mondiale. A questo proposito si è evidenziato una situazione abbastanza preoccupante per quanto riguarda la prossima campagna 2008-09 dovuta ad una probabile riduzione dei prezzi. Se le previsioni presentate si verificheranno ci si attende una consistente riduzione dei redditi dei corilicoltori, redditi che potrebbero scendere al di sotto della remunerazione di mercato dei fattori produttivi. Che i problemi di mercato riguardino essenzialmente Turchia, Italia e Usa è stato confermato dalla seconda parte della tavola rotonda di Palazzo Farnese cui hanno partecipato, oltre a studiosi italiani, il presidente della Associazione del nocciolicoltori dell’Oregon e il presidente della Camera di Commercio di Giresun, località centrale di una delle principali aree produttive turche. Altri Paesi si stanno affacciando in maniera prepotente sul mercato internazionale, fra questi il Cile in cui si prevede una rapida crescita delle superfici investite. Germoplasma E Miglioramento Genetico. Nella sessione relativa allo studio varietale e del miglioramento genetico del nocciolo nel mondo sono emersi vari spunti e alcune novità interessanti che denotano una forte sensibilità nei riguardi del rinnovamento varietale, evidenziando una spiccata attitudine all’impiego delle biotecnologie per abbattere i lunghi tempi di valutazione del germoplasma, tipici per questa specie. Una corposa attività di valutazione fenotipica sia sotto il profilo produttivo che fenologico è in fase di esecuzione, sia in aree tradizionalmente vocate alla coltivazione della specie, sia in paesi emergenti, come il Cile ed il Sud Africa, che in futuro potrebbero far registrare una rilevate crescita produttiva. Oltre alla valutazione delle cultivar locali nelle varie aree di coltivazione, è emersa una crescente attività di valutazione in nuove aree delle principali cultivar italiane, a conferma delle caratteristiche qualitative superiori che queste ultime presentano. Tra le attività in corso, è senza dubbio da evidenziare il programma di miglioramento genetico in esecuzione presso l’Oregon State University (Usa), orientato principalmente alla costituzione di cultivar resistenti ad Eastern Filbert Blight (Efb), patologia fungina causata da Anisogramma anomala, nonché nella costituzione di “impollinatori universali” in grado di superare le problematiche di autoincompatibilità sporofitica tipica di questa specie, con l’obiettivo di incrementare la produttività dei noccioleti del Nord America. In Europa, con il Progetto Safenut sono in fase di esecuzione delle attività di valutazione e catalogazione del germoplasma corilicolo del bacino mediterraneo, quale innovativa attività che può rappresentare una importante base di partenza per la realizzazione di nuovi programmi di miglioramento genetico anche in Europa, dove le coltivazioni sono principalmente costitute con l’impiego di cultivar tradizionali che dovrebbero essere migliorate sia in termini qualitativi che di resistenza alle malattie. Biologia E Fisiologia. Interessanti contributi sono stati presentati in occasione della sessione sulla biologia e fisiologia della specie, principalmente orientati sulla complessa biologia fiorale che la caratterizza, nonché su aspetti riguardanti la fisiologia della radicazione delle varie cultivar, impiegando tecniche di propagazione classica, e in particolare attraverso il miglioramento delle tecniche di propagazione in vitro, di grande utilità per l’ottenimento di materiale di propagazione di qualità ed esente dalle principali problematiche fitopatologiche. Tecnica Colturale. Relativamente alla tecnica colturale ed alla gestione del corileto, hanno avuto grande risalto le tematiche connesse all’irrigazione, alla gestione della chioma, alla fertilizzazione e alla meccanizzazione. Nel caso dell’irrigazione e della potatura è emersa l’attenzione che i vari ricercatori hanno rivolto alle tematiche per migliorarne lo stato dell’arte. In una fase in cui la risorsa acqua risulta essere sempre più limitata, il nocciolo, in passato condotto in asciutto, rientra oramai a pieno titolo tra le colture che si avvantaggiano nettamente dell’irrigazione. Mentre collaudati sono i sistemi irrigui che meglio si prestano per l’irrigazione della specie, principipalmente localizzati, la definizione della campagna irrigua, dei volumi e dei turni di adacquamento è ancora oggi stimata in maniera empirica e spesso con eccessi di somministrazione idrica. Proprio in tal senso vari sono stati i contributi scientifici sulla tematica a testimonianza che la comunità scientifica stà operando in maniera molto convinta per ottimizzare l’utilizzazione di tale risorsa limitata. Elevata è stata anche l’incidenza dei contributi sulle pratiche di potatura, sia al secco che al verde, oltre che con impiego di macchine. È emersa l’opinione comune che la razionalizzazione delle opere di gestione della chioma sono essenziali per migliorare la produttività dei noccioleti, in particolare per questa specie che evidenzia portamento cespuglioso e bassa produttività. Interessanti contributi sono emersi anche in termini di fertilizzazione fogliare su base diagnostica, e in termini di meccanizzazione sia per le operazione di gestione del corileto (spollonatura, potatura, controllo delle infestanti) sia in termini di raccolta. La componente più consistente di contributi in questa sessione è stata presentata dai ricercatori italiani e americani, dove il grado di specializzazione dei noccioleti è oramai molto avanzato. Aspetti Fitosanitari. Grande attenzione è stata rivolta dai ricercatori intervenuti nei riguardi delle problematiche fitopatologiche connesse alla specie. Sono state passate in rassegna le principali azioni di controllo delle patologie comuni del nocciolo sia in termini di batteriosi, virosi e malattie fungine, dando anche grande risalto ai danni causati da insetti. Tra tutti gli aspetti analizzati in questa sessione merita senz’altro attenzione l’attitudine che gli addetti al settore stanno rivolgendo alle tecniche alternative di controllo delle fitopatologie su base biologica, talvolta con impiego di predatori e parassitoidi, a testimonianza che la comunità scientifica attuale presenta una spiccata sensibilità nei riguardi della somministrazione di fitofarmaci, che inevitabilmente sono caratterizzati da impatto ambientale. Qualità, Conservazione E Trasformazione. Insieme alla sessione dedicata alla Germoplasta e miglioramento genetico, la Qualità è stata la tematica più trattata in occasione del congresso. Accertata la grande valenza dietetica e nutrizionale delle nocciole, i ricercatori interessati a tali aspetti, stanno operando, talvolta in maniera anche sinergica, per affinare il grado di conoscenza delle caratteristiche compositive delle nocciole anche su base varietale, ponendo l’accento sulle tecniche di stoccaggio e conservazione delle produzioni per garantire alle nocciole standard qualitativi elevati e stabilità nella conservazione di medio e lungo periodo. Un ulteriore e interessante elemento emerso in occasione della sessione è l’attenzione che la comunità scientifica sta rivolgendo alla possibilità di impiego dell’analisi sensoriale nella valutazione qualitativa delle nocciole, quale strumento plurivalente implicato tra l’altro nella promozione di azioni volte alla tipicizzazione delle produzioni. . .  
   
   
PESCA E ECONOMIA DEL MARE, RIBADITO L’IMPEGNO DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze - Economia del mare a partire dalla crisi in cui versa il settore della pesca a causa del caro-gasolio fino alla non facile convivenza tra questa attività e i vincoli ambientali che la condizionano. E ancora: la necessità dell’integrazione delle politiche di fronte alla forte interdipendenza tra i vari settori economici che operano sulla costa e sulle isole, e della semplificazione burocratica, per contribuire alla competitività e offrire risposte rapide e certe a attività fondamentali come la cantieristica, la pesca e il turismo. Sono i temi intorno a cui è ruotato l’incontro organizzato oggi all’Argentario dalla Provincia di Grosseto a cui è intervenuto l’assessore regionale al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare, Giuseppe Bertolucci. Tra gli al! tri intervenuti, amministratori locali, operatori economici e ! rapprese ntanti delle associazioni di categoria. Sulle questioni poste dai pescatori l’assessore Bertolucci ha richiamato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale che impegna in maniera vincolante la giunta in azioni a sostegno del settore. «La Regione – ha detto l’assessore - sostiene le giuste richieste degli operatori del mare, anche se bisogna fare attenzione a non cozzare con le regole comunitarie. Dobbiamo riuscire a bilanciare bene il nostro lavoro e ad armonizzarlo con le normative sia nazionali che della Ue», «La Regione Toscana – ha spiegato Bertolucci - è intervenuta a favore del settore con due programmi distinti. 3 milioni di euro sono stati stanziati per il sostegno all’ammodernamento della flotta e 1 milione e mezzo per tre anni è stato destinato al sostegno delle attività collaterali, come ad esempio la pescaturismo, in sintonia con una visione integrata dell! ’economia del mare». In merito alla semplificazione, l’assessore al bilancio ha evidenziato che è una delle voci centrali del Documento 2009 di programmazione economica e finanziaria: «L’esigenza dello snellimento delle procedure e della riduzione dei tempi sta particolarmente a cuore alla Regione, nella consapevolezza che la tempestività delle risposte e degli interventi può dare slancio alla vitalità e alla capacità del settore di affermarsi sul mercato». Un altro punto su cui si è soffermato Bertolucci è la centralità nel sistema mare dell’integrazione delle politiche, come ribadisce il “Piano di indirizzo 2008-2010 per la Toscana del mare”, recentemente approvato dal Consiglio regionale. «Il sistema mare deve vedere la coesistenza di varie attività, perchè l’integrazione dei settori, assunta come cardine delle stesse po! litiche marittime europee, è un processo sinergico che ! genera u n vantaggio per tutti. Solo su questa base il sistema mare si pone come occasione di sviluppo sostenibile e di miglioramento della qualità delle condizioni di vita per i cittadini residenti sia sulle costa che sulle isole». In chiusura del suo intervento Bertolucci ha posto l’accento sulla necessità di sostenere - come previsto sia dal Pit che dal masterplan dei porti della Regione Toscana - i cantieri nautici, sia per quanto riguarda i servizi di filiera che il rafforzamento del distretto integrato regionale, con l’obiettivo di fare sempre più sistema. Un obiettivo che non può prescindere dalla realizzazione prioritaria di due infrastrutture, che la Regione Toscana ha posto con forza anche al nuovo governo: il completamento del corridoio tirrenico e della due mari. La missione maremmana dell’assessore Bertolucci si è conclusa nel pomeriggio con la visita a due cantieri navali. .  
   
   
ATELLA, EQUITURISTICA 2008  
 
Basilicata - Dal 2e fino al 6 luglio nell’agriturismo “La Valle dei Cavalli” ad Atella Equituristica 2008, la prima rassegna dedicata al mondo del cavallo e dell’agro-zootecnia lucana promossa dall’Associazione Equiturismo Italia. “Quattro giorni – conferma Salvatore Summa, presidente di Equiturismo Italia e organizzatore dell’evento – per esporre il meglio della zootecnia lucana, dei prodotti agricoli, degli allevamenti e della formazione equestri. L’agro-zootecnia made in Basilicata ha dalla sua parte produzioni di altissimo valore, certificate e rintracciabili. Come l’ambiente o le risorse artistiche hanno bisogno di essere promosse, comunicate e rese accessibili anche all’esterno per poter vincere la sfida anche dal punto di vista dell’internazionalizzazione dei territori. Saranno quattro giornate intense: negli stand si potrà degustare la bontà dei prodotti tipici offerti dai produttori locali, ammirare opere d’artigianato e tanto altro. Per le imprese, i comparti zootecnici, i centri ippici e le aziende agrituristiche sarà un’occasione unica per valorizzare le loro aziende”. E, poi, gare e spettacoli dal sapore western (tra queste le gare sia per le discipline della Monta Inglese che per quelle della Monta Western, pianificate dalla Fise) dimostrazioni e concorsi di morfologia con in primo piano i purosangue: uno show in piena regola tutto da ammirare. Immancabili, poi, i trekking a cavallo: il modo più autentico di entrare in contatto con il proprio cavallo e con l’ambiente circostante. Gli amanti delle escursioni avranno solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti itinerari da percorrere, iniziando dai vicini Comuni di Rionero in Vulture, Melfi e Lagopesole. .  
   
   
AL VIA UN’ALLEANZA INTERNAZIONALE TRA CSO, AREFLH E FRESHFEL PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE DEI MERCATI GLOBALI  
 
In occasione dei 10 anni di Cso si è tenuto a Ferrara un incontro riservato alla stampa da cui sono emerse importanti novità per favorire la commercializzazione e l’export dell’ortofrutta europea. Gli elementi chiave in discussione sono legati alla tematica dell’armonizzazione dei residui di fitofarmaci massimi ammessi. Un tema che negli ultimi anni ha creato grosse difficoltà in quanto, per varie ragioni accadeva che nei diversi Paesi dell’Unione non ci fossero indicazioni univoche sui fitofarmaci ammessi e soprattutto sui loro residui. Dal 1° settembre l’armonizzazione sarà effettiva e molti degli ostacoli allo scambio dovrebbero essere superati, meglio ancora se si giungerà al riconoscimento reciproco della registrazione delle sostanze attive tra i diversi stati membri. Il Cso ha da sempre giocato un ruolo molto attivo su queste problematiche, ottenendo importanti risultati attraverso le procedure bilaterali di armonizzazione con la Germania prima e con l’Austria poi. Ed è proprio della settimana scorsa la conclusione positiva della procedura con l’Austria che facilita l’esportazione di frutta estiva – pesche e nettarine, susine e mele – con gli stessi limiti di residui ammessi in Italia. Cso, che in questi 10 anni è da sempre vicino alle esigenze delle imprese e dei produttori oltre alle tematiche fitosantarie sostiene il mantenimento degli standard di qualità a difesa delle eccellenze produttive nazionali ed europee. Il crescente bisogno di sicurezza alimentare e di salvaguardia dell’ambiente hanno spinto tra l’altro Areflh (Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee che associa 27 regioni europee di Italia. Francia, Spagna e Portogallo) a proporre un progetto pilota europeo sulla Produzione Integrata di frutta e ortaggi. L’esigenza è quella di definire un sistema di regole uniche a livello europeo, a garanzia la filiera ortofrutticola. Trae spunto dalle esperienze di alcune regioni leader, come l’ Emilia-romagna e la Catalonia, dove la Pi è pratica ormai abituale per quanto concerne la produzione, la manipolazione, il confezionamento e l’immissione del prodotto sul mercato. Dette regole dovranno essere messe in atto attraverso l’applicazione di specifici disciplinari di produzione integrata redatti per regione o meglio per aree omogenee di produzione verificate attraverso un sistema di controllo e certificazione validato in un quadro europeo. Un’alleanza strategica tra Cso Areflh e Freshfel che darà l’opportunità di continuare nell’azione intrapresa per sostenere, difendere, promuovere il settore ortofrutticolo europeo oggi sempre più sotto pressione per gli effetti del calo dei consumi e dell’aumento delle importazioni di frutta ed ortaggi. Questo incontro vuole essere l’occasione per lanciare un appuntamento ad ottobre organizzato da Cso insieme a Freshfel ed Areflh per approfondire i nuovi temi e, attraverso uno sforzo sinergico, trovare le soluzioni necessarie per mantenere ed incrementare la competitività delle imprese europee. .  
   
   
SELEX, CRESCITA DEL + 10% NEL 2008 CON UNA PREVISIONE DI FATTURATO AL CONSUMO 2008 DI 8,2 MILIARDI DI EURO IL GRUPPO SI CONFERMA TRA I PRIMI DISTRIBUTORI NAZIONALI  
 
Selex cresce e rafforza la sua presenza su tutto il territorio nazionale, nonostante il difficile contesto economico e la generale flessione dei consumi. Da gennaio a maggio le vendite hanno infatti segnato, a parità di Imprese, un aumento del + 7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, oltre 3 punti in più della media del settore (+ 4,9%, fonte Nielsen). Con l’ingresso, da inizio anno, di Nuova Distribuzione Spa, operativa in Lombardia e nella provincia di Alessandria con 41 Super e Iper con insegna Superdì e Iperdì, la crescita del Gruppo Selex nel 2008 raggiunge il + 10,4%. Un risultato cui hanno contribuito anche le numerose nuove aperture realizzate in questa prima parte dell’anno. Anche a rete costante, l’aumento delle vendite è stato positivo, + 4,7%, ben al di sopra dell’inflazione e della media della Gdo (+ 0,8%) a conferma dell’impegno e dell’orientamento al mercato delle Imprese associate Selex, che stanno investendo importanti risorse anche al rinnovamento della rete di vendita secondo i nuovi standard di formato messi a punto dalla Centrale nazionale di Trezzano. Con questi soddisfacenti risultati, il fatturato al consumo 2008 dovrebbe raggiungere 8,2 miliardi di Euro, superando di gran lunga le previsioni formulate alla fine del 2007. I dati dei primi 5 mesi dell’anno sono stati anticipati in occasione dell’Assemblea Generale del Gruppo Selex, svoltasi il 19 giugno nella sede di Trezzano. Crescita multicanale Il dettaglio diretto nel suo insieme ha registrato, nei primi 5 mesi dell’anno, una crescita del + 9% a rete corrente, con performances brillanti in tutti i canali. In particolare, Superstore e Miniiper che, con l’apporto di numerose nuove aperture, hanno messo a segno un aumento del + 15%. A due cifre anche l’incremento negli Hard Discount, + 19%, canale che vede Selex tra i primi player nazionali, e nel formato “drogherie-markt” con l’insegna Schlecker (+ 12,7%). Andamento positivo in tutte le aree geografiche, ma particolarmente vivace nelle regioni del Nord Est, dove i canali del dettaglio nel loro insieme hanno registrato + 5,8% a parità di rete, nel Centro e Sardegna, con + 9,2% nel comparto Superstore e Miniiper a parità di rete, e nelle regioni del Sud (+7,5%) sempre a parità. Il bilancio 2007 Nel corso dell’Assemblea del Gruppo, è stato approvato il bilancio 2007. Un anno positivo, che ha visto Selex superare l’obiettivo di fatturato e attestarsi su 7. 425 milioni di Euro (+ 5,5% rispetto al 2006) e completare il presidio su tutto il territorio nazionale con l’ingresso della società Roberto Abate Spa di Catania, leader in Sicilia nei formati del dettaglio moderno. Confermata nel 2007 l‘energia di Iper, Miniiper e Super, oltre che di Discount e Specializzati, e dei Cash & Carry, formato in cui Selex detiene il primo posto in Italia per numero di unità e il secondo per giro d’affari. Una chiara visione strategica Sviluppo e innovazione, e una chiara visione strategica, sono alla base del successo del Gruppo di Trezzano, presente in tutti i canali e in tutte le regioni d’Italia con una rete commerciale di oltre 3. 000 punti di vendita. “In una fase, come questa, di generale sfiducia e di stallo dei consumi– sottolinea Marcello Cestaro, presidente di Selex – perseguiamo i nostri obiettivi di crescita e di soddisfazione dei consumatori, perfezionando costantemente la nostra offerta commerciale. Non solo espandendo la rete di vendita, ma anche con assortimenti e servizi sempre più in linea con l’evoluzione dei consumi. Dove alle grandi marche, che mantengono il loro ruolo di leader, si affiancano con forza i nostri prodotti a marchio, presenti ormai in tutte le categorie merceologiche, in un’ottica di razionalizzazione dell’offerta e di servizio personalizzato e sempre conveniente per la clientela”. Sviluppo orientato al mercato Nel 2008 le Imprese Selex investiranno oltre 240 milioni di Euro per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete. Nel corso dell’anno sono previste 117 nuove unità, per 100. 000 mq di superficie di vendita, e la ristrutturazione di numerosi punti di vendita. “Uno sviluppo coerente con le scelte strategiche del nostro Gruppo – commenta Riccardo Francioni, procuratore generale di Selex - da sempre focalizzato su qualità, innovazione, ricerca e orientamento al mercato e ai consumatori. E i risultati raggiunti nel 2007 e in questa prima parte dell’anno ci danno, ancora una volta, ragione”. Il Gruppo Selex Il Gruppo Selex è tra i principali protagonisti della distribuzione moderna, con una presenza capillare sull’intero territorio nazionale, 29. 000 addetti e una quota di mercato dell’8,4% (Fonte Iri, gennaio 2008). Formato da 24 Imprese Associate, ha una rete commerciale composta da 3. 128 punti di vendita per 1,8 milioni di mq di superficie, di cui più di 1 milione di mq tra supermercati e grandi superfici. Da gennaio 2009, il Gruppo rafforzerà ulteriormente il suo presidio sul territorio grazie all’alleanza tra Zerbimark Spa, socio Selex attivo prevalentemente nelle province di Bergamo e Brescia, e Brix Distribuzione, altra importante realtà lombarda. Insieme, daranno vita a un gruppo integrato di supermercati di 210 milioni di Euro di fatturato. Trezzano sul Naviglio (Mi), 23 giugno 2008 .  
   
   
LA TAVOLA DEGLI ITALIANI D’ESTATE SI TINGE DI ROSSO  
 
Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano nel passaggio dalle stagioni fredde a quelle più calde cambia notevolmente l’assunzione giornaliera di alcuni nutrienti. A dominare la stagione estiva sono alcuni carotenoidi come il licopene, il pigmento di colore rosso caratteristico di pomodori e anguria. Tuttavia non tutte le modifiche dell’alimentazione vanno in senso salutistico. L’indagine è stata condotta grazie alla collaborazione di oltre 500 tra medici e pediatri di famiglia. Pomodoro e anguria, ma anche peperoni e peperoncino. Sono questi gli alimenti che sembrano essere sempre più presenti sulle tavole degli italiani nel momento in cui sale la colonnina di mercurio. Tuttavia non tutti gli italiani approfittano del periodo estivo per fare un ‘pieno di salute’ dal punto di vista nutrizionale. Anzi, per non pochi avviene proprio il contrario. Ad indicarlo gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, un progetto nato nel 2005 con l’obiettivo di fotografare gli stili alimentari della popolazione italiana e che ha coinvolto finora oltre 500 medici, tra pediatri e medici di medicina generale e quasi 15mila pazienti. L’indagine mette a fuoco i cambiamenti nutrizionali che caratterizzano il cambio di stagione degli italiani calcolando la variazione di apporto di diversi componenti della dieta come zuccheri, grassi, vitamine e antiossidanti. Il dato più significativo riguarda proprio questi ultimi, in particolare i carotenoidi che, introdotti con la dieta, si distribuiscono nei tessuti esposti alla luce solare e contribuiscono a prevenire il danno da raggi Uv nell’uomo. Il principe degli antiossidanti estivi è il licopene, il pigmento di colore rosso caratteristico di pomodori ed anguria. L’assunzione media di licopene ha una impennata nei mesi estivi sia nei bambini che negli adulti: + 48 % bambini, + 131% adulti rispetto al periodo invernale. “Quando si considerano nel loro insieme i valori assoluti di carotenoidi assunti con la dieta non si modificano nel corso delle stagioni ma quando si va ai singoli componenti la assunzione dei vari carotenoidi ha un deciso andamento stagionale”, afferma Maria Letizia Petroni, Responsabile Nutrizione Clinica dell’Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (Vb) e coordinatrice del board scientifico multidisciplinare dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano. Il licopene, assieme ad altri antiossidanti, inclusi la vitamina A di origine animale e lo Zinco, di cui sono ricchi latte e latticini, in estate sono molto importanti perchè proteggono le membrane cellulari della cute e dell´occhio dai danni ossidativi legati alla esposizione al sole e aiutano il sistema immunitario a proteggere l´organismo dai microrganismi patogeni con i quali si può venire il contatto durante le vacanze. A differenza del licopene, l’assunzione di altri carotenoidi come il beta-carotene (contenuto in carote, verdure a foglia verde scura e altri vegetali), l’alfa-carotene (caratteristico di carote e polenta), luteina e zeaxantina (abbondanti all’interno di verdure a foglia verde scura) non aumenta nel periodo estivo. In età pediatrica la assunzione di beta-carotene, luteina e zeaxantina, addirittura diminuisce d’estate (-35% per il beta-carotene e – 65% per luteina e zeaxantina) e nei maschi adulti non si registrano differenze significative tra estate ed inverno. Molto più sagge da questo punto di vista sono le donne, che aumentano la loro assunzione di beta carotene del 26% e di luteina e zeaxantina del 21%. Anche per quanto riguarda l’acido ascorbico (vitamina C), i bimbi ne assumono il 26% meno d’estate, rispetto all’inverno, mentre non ci sono differenze per gli uomini adulti tra estate ed inverno. Ad aumentare il consumo estivo di alimenti ricchi in questa vitamina sono solo le donne adulte che assumono più vitamina C sia d’estate rispetto all’inverno sia d’estate rispetto ai maschi. Sole amico, ma non troppo “Per potere ottenere il massimo beneficio dai raggi solari – illustra la Petroni –,e al contempo prevenirne gli effetti negativi (scottature, invecchiamento cutaneo, capillari delle gambe dilatati, congiuntivite, e a lungo termine aumento del rischio di cataratta) non è sufficiente aumentare la assunzione solo di frutta e verdura di colore rosso, ma anche d’estate occorre attenerci alla regola dei 5 colori al giorno (rosso, giallo-arancione, verde, blu-viola, bianco)”. Questo vale per gli adulti ma anche e soprattutto per i bambini, dove la diminuzione rilevata dall’Osservatorio dell’apporto di vitamina C, carotenoidi ma anche di acido folico (-44%) rispetto ai mesi invernali riflette la tendenza ad avere una dieta meno ricca in frutta e verdura e più monotona nei mesi estivi, quando viene a cessare l’offerta da parte delle mense scolastiche di menù nutrizionalmente corretti”. I peperoni gialli, rossi e verdi, ricchissimi non solo di vitamina C ma anche di tutte le varietà di carotenoidi, e generalmente amati dai bambini, proposti in pinzimonio o come ingrediente di coloratissime insalate fredde di pasta e di riso con scaglie di formaggio possono rappresentare un ‘jolly’ estivo nutrizialmente completo sia per i bambini che per le loro famiglie. E sempre in tema di vitamine ad azione antiossidante secondo la nutrizionista “l’assunzione media di tocoferoli (vitamina E) presenti in molti vegetali, nella frutta, e nell´ olio d´oliva, è superiore in tutte le stagioni dell’anno all’assunzione media raccomandata sia per i bambini che per gli adulti. Non c’è quindi bisogno di supplementazioni purchè non si faccia l’errore di eliminare l’olio dalla alimentazione per cercare di perdere peso; l’assenza di condimento, inoltre, riduce fortemente l’assorbimento dei carotenoidi e quindi si rischia un ulteriore riduzione degli antiossidanti presenti nel corpo”. Sugli omega-3 sembreremmo essere ai limiti inferiori delle raccomandazioni o al di sotto di esse. Vi è una assunzione significativamente ridotta d’estate da parte dei bambini di omega-3 (la cui carenza si esprime in modo sfavorevole sulle funzioni intellettive e sul sistema immunitario). Gli adulti, ed in particolare le donne che già assumono il 50% in meno di omega-3 rispetto agli uomini, non sembrano approfittare delle ferie estive per mangiare più pesce, dove, per chi è al mare sembrerebbe essere più facile. “Oltre ai benefici per l’apparato cardiovascolare, gli omega-3 hanno un effetto protettivo nei confronti dell’insorgenza di alcuni tipi di depressione alle quali le donne sono più vulnerabili ” tiene a precisare la Petroni. Perché rischiamo di tornare dalle vacanza con qualche chilo di più? Durante l’estate i fabbisogni di energia si riducono a causa della minore necessità di produrre calore per mantenere la temperatura corporea. I dati dell’Osservatorio suggeriscono che i bambini siano maggiormente in grado, rispetto agli adulti, di adattare la loro alimentazione ai mutati fabbisogni conseguenti al fattore climatico. Nei bambini, infatti, si assiste ad una riduzione di circa un terzo dell’apporto calorico giornaliero complessivo rispetto all’inverno mentre solo una minoranza di adulti riduce in modo significativo l’apporto calorico nei mesi estivi. Questo è una conseguenza del fatto che in età adulta sia i maschi che le femmine, ma soprattutto queste ultime, indulgono eccessivamente nella assunzione di zuccheri semplici (presenti tra le altre cose nelle bibite e nei gelati), e ciò naturalmente vanifica i tentativi di rimettersi in forma. Anche se l’assunzione di grassi, ed in particolare quella di grassi saturi è significativamente ridotta nei mesi primaverili ed estivi nella popolazione pediatrica ed adulta rispetto ad autunno ed inverno, questa riduzione non è sufficiente a compensare l’eccesso calorico da zuccheri semplici, e di conseguenza non solo ridurre il girovita può diventare difficile ma, se non stiamo attenti ad aumentare l’attività fisica, causa ridotto dispendio energetico rischiamo di tornare dalle vacanze addirittura con qualche chilo di più…. 919 in età pediatrica e 9. 327 adulti, con la costante supervisione di un board scientifico multidisciplinare coordinato dalla nutrizionista Dott. Ssa Maria Letizia Petroni (Responsabile Nutrizione Clinica, Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo -Vb) e composto dal pediatra nutrizionista Prof. Claudio Maffeis, (Docente di Pediatria, Università degli Studi di Verona), dal cardiologo Prof. Sergio Coccheri (Ordinario di Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna), dal gastroenterologo nutrizionista Prof. Davide Festi, (Ordinario di Gastroenterologia, Università degli studi di Bologna), e dallo statistico Prof. Alessandro Lubisco (Docente di Statistica, Università degli Studi di Bologna). Gli obiettivi: > Ottenere una stima qualitativa delle abitudini nutrizionali degli italiani. > Fornire al medico di famiglia uno strumento operativo per agevolare l’anamnesi nutrizionale. > Identificare i principali errori nutrizionali degli italiani e diffondere la cultura della corretta alimentazione. > Educare l´intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma "Guadagnare Salute" del Ministero della Salute. La raccolta dei dati La raccolta dei dati è effettuata con l’ausilio di un questionario elettronico che valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile di alcuni alimenti selezionati di cui viene “pesato” il contenuto in nutrienti specifici. La quantità di alimenti dichiarati al medico e al pediatra, vengono elaborati da un software, costruito specificamente per questa ricerca, che calcolando la quantità di nutrienti contenuti in ogni alimento, valuta complessivamente quanti e quali nutrienti sono stati introdotti con la dieta. Il software è in grado, inoltre, di calcolare lo scostamento, rispetto ai valori standard dei fabbisogni giornalieri per età e sesso, e di dare suggerimenti sulle scelte alimentari che il soggetto valutato può seguire per correggere l’errore nutrizionale emerso dall’indagine, oltre che permettere al medico di suggerire comportamenti personalizzati a seconda del quadro clinico dell´intervistato. L’aggiornamento del software A partire dal 2007, il software utilizzato per raccogliere dati è stato migliorato permettendo ai medici non solo di registrare le informazioni sulle abitudini alimentari ma anche quelle sullo stile di vita dei propri pazienti come lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guar­dare la Tv, utilizzare il Pc, fare giochi elettronici) e l’abitudine al fumo; grazie a questo nuovo aggiornamento vengono inoltre rilevati oltre al peso e altezza anche la circonferenza addominale del paziente. Premi Alla Campagna “Educazione Nutrizionale Grana Padano”, di cui fa parte l’Osservatorio Grana Padano, è stato assegnato, il 22 ottobre 2006 a Shanghai, il primo premio Nutri Award come migliore campagna educativa a livello mondiale. Al premio, promosso dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e dall’Idf (International Dairy Federation), la federazione mondiale dei produttori di latte e formaggi, hanno concorso decine di campagne provenienti da 29 paesi. Nell´ambito del Dietecom 2007 di Milano è stato assegnato il premio "Nutrigold 2007 la Migliore Comunicazione Nutrizionale" alle attività 2007 "Educazione Nutrizionale Grana Padano". Ulteriori informazioni: osservatorio. Granapadano. It .  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE E CONVEGNO A VERONA UIV: IL MONDO DEL VINO IN EVOLUZIONE DIAMO ALLE IMPRESE STRUMENTI PIÙ EFFICACI L’ITALIA DEVE POTER COMPETERE IN UNO SCENARIO INTERNAZIONALE CHE RICHIEDE GRANDI CAPACITÀ D’ADATTAMENTO. SARTORI: IL NOSTRO RUOLO DI ASSOCIAZIONE SEMPRE PIÙ GLOBALE  
 
Il mondo del vino sta rapidamente evolvendo, si affacciano nuovi stili di consumo che non rispondono più ad aspetti tradizionali, così come c’è una crescente attenzione a tutto ciò che non è “canonico”, soprattutto in termini di packaging. Per competere in questo scenario, che presenta sfide difficili ma al contempo offre grandi opportunità di sviluppo per chi è in grado di coglierne appieno la portata, l’Italia del vino necessita di strumenti innovativi ed efficaci in grado di offrire risposte rapide. È questo in estrema sintesi quanto emerso dal convegno svolto a Verona al termine dell’Assemblea annuale della Confederazione - Unione Italiana Vini, la più rappresentativa associazione del settore vitivinicolo in Italia. Un convegno di respiro internazionale in cui sono stati delineati con esattezza gli scenari attuali e quelli futuri del mercato mondiale del vino. Scenari inediti, che richiedono, come suggerito dai relatori, grande flessibilità per presidiare nuove fasce di mercato e intercettare tendenze in evoluzione, proprio in termini di packaging e chiusure alternative, come sottolineato da Natalia Posada-dickson di Waverleytbs, tra i maggiori importatori e distributori britannici, che ha ricordato come in Inghilterra la grande distribuzione stia già rispondendo a quello spirito innovativo che emerge in ampie fasce del consumo, offrendo contenitori alternativi considerati “eco-friendly”, come bottiglie in vetro più leggere, con minore impatto ambientale, ma anche bottiglie in Pet, tetrapak, lattine, bag-in-box. Qualcosa incomincia a muoversi anche in Italia, come dimostra il decreto ministeriale di approvazione dei bag-in-box anche per le nostre Denominazioni di origine, ormai in fase di pubblicazione, fortemente voluto dall’Unione Italiana Vini, a dimostrazione della sensibilità al mercato dell’associazione. Ma molto deve essere fatto ancora a livello legislativo per consentire alle imprese più dinamiche di essere sempre più competitive. “Unione Vini - ha detto il suo presidente Andrea Sartori - vuole essere sempre più associazione a 360 gradi: fornisce da sempre servizi strategici tramite i suoi laboratori di analisi, le fiere e l’editoria, ma negli ultimi anni ha intrapreso con sempre maggiore convinzione la strada dell’internazionalizzazione, consapevole del fatto che il contesto in cui si opera e quello in cui vengono prese le decisioni è non solo italiano, non solo europeo, ma mondiale. Per essere competitivi abbiamo bisogno di recepire gli stimoli che ci vengono dai mercati e tradurli in richieste che solo un’associazione forte dei suoi mezzi può poi esprimere ai vari livelli”. La conferma dell’autorevolezza che il mondo del vino e quello politico riconoscono all’Unione Italiana Vini è venuta dal parterre che ha partecipato al convegno, in cui, oltre ai soci dell’associazione, era rappresentato il gotha del mondo del vino: dall’Oiv (Organisation internationale de la vigne et du vin, l’Onu del settore), presente con il presidente e il direttore generale, Peter Hayes e Federico Castellucci, al Ceev (Comité européen des entreprises vins), con il presidente Lamberto Vallarino Gancia e il segretario generale José Ramón Fernández; da esponenti della Commissione europea al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Aldo Brancher, dai dirigenti e funzionari del ministero delle Politiche agricole e dell’Istituto per il commercio estero ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), cooperative (Anca-legacoop e Confcooperative) e industriali (Federvini e la Fev spagnola), oltre alle rappresentanze di Verona e Provincia: l’assessore all’Agricoltura, il presidente della Camera di commercio e l’Ente Fiera. A condurre i lavori della giornata, Paolo Castelletti, segretario generale della Confederazione – Unione Italiana Vini. .  
   
   
SERATA SPETTACOLO DI FRIULI VENEZIA GIULIA VIA DEI SAPORI I BIG DELLA RISTORAZIONE FRIULANA A MILANO PRESENTATA IN ANTEPRIMA LA CARD PER SCONTI, AGEVOLAZIONI E… CONSIGLI  
 
Grande successo per la cena organizzata a Milano da Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori: i 20 ristoranti portabandiera del livello di assoluta eccellenza della gastronomia del Friuli Venezia Giulia - dai monti della Carnia al mare di Muggia, Trieste e Grado - affiancati dai 20 vignaioli e 8 produttori di agroalimentare, sintesi di vera eccellenza, hanno dato vita a una serata -spettacolo, goloso viaggio attraverso questa regione del Nord Est, la cui cucina è forse il più complesso e antico melting pot culinario italiano, frutto dell’intreccio e della sovrapposizione delle tradizioni gastronomiche mitteleuropea, slava, latina, veneta, friulana. Ai Fiori di Trieste, Al Grop di Tavagnacco, Al Lido di Muggia , Al Paradiso di Paradiso di Pocenia, Al Ponte di Gradisca d´Isonzo, All´androna di Grado, Alla Pace di Sauris, Campiello di San Giovanni al Natisone, Carnia di Venzone, Da Nando di Mortegliano, Da Toni di Gradiscutta di Varmo, Devetak di Savogna d´Isonzo, Là di Moret di Udine, Là di Petròs di Mels, La Primula di San Quirino, La Subida di Cormons, La Taverna di Colloredo di Monte Albano, Vitello d´Oro di Udine: nella splendida cornice di Palazzo Bovara sede dell’Unione del Commercio, gli chef di questi ristoranti hanno cucinato in diretta – ciascuno dietro il proprio tavolo di lavoro – una specialità, rispondendo alle curiosità del pubblico, a cui hanno svelato piccoli segreti della loro cucina e hanno dato consigli. Ad affiancarli, altrettanti vignaioli, che hanno offerto i vini da abbinare alle pietanze. Il menù è stato completato da altre 8 eccellenze della regione, quali le grappe Nonino, il Montasio Dop, i prodotti d’oca di Jolanda de Colò, il caffè Oro e i coltelli di Qm-qualità Maniago, il marchio che contraddistingue 23 coltellerie di Maniago, capitale italiana delle lame di qualità. Qm ha simbolicamente invitato tutti i presenti alla degustazione delle prelibatezze del Friuli Venezia Giulia, regalando loro una originale lama da assaggio con forchetta da tenere nel taschino, quasi fosse una penna. La cena-spettacolo è stata preceduta da una gremita conferenza stampa, nel corso della quale è stata presentata “Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori - L’eccellenza a tavola”, una Card per aprire lo scrigno del gusto del Friuli Venezia Giulia e disporre dell’esperienza e dell’alta professionalità di 48 aziende, che fanno della qualità la loro filosofia. Grazie alla Card, infatti, si apre un filo diretto con ristoratori e vignaioli, che mettono a disposizione la loro esperienza e le loro conoscenze e sono pronti a soddisfare domande e curiosità. I titolari della Card godono inoltre di sconti in ristoranti e alberghi, visite in cantina con degustazioni gratuite, sconti su pubblicazioni, merchandising e per le molte iniziative messe a punto nel corso dell’anno dal Consorzio e hanno una serie di facilitazioni esclusive. A loro – per un itinerario gourmet che spazia dalle montagne della Carnia all’Adriatico -vengono svelati gli indirizzi segreti degli chef, quei piccoli artigiani del gusto che, con competenza e passione, hanno saputo tener vive antiche tradizioni e continuano a creare (spesso in piccolissimi quantitativi) eccellenti prodotti, a volte a rischio di estinzione. A fare gli onori di casa c’erano Walter Filiputti, presidente del Consorzio Friuli Via dei Sapori e il giornalista, Bruno Pizzul, friulano doc, l’Assessore alle Attività produttive della provincia di Udine Franco Mattiussi, mentre la chiusura è spettata al dott. Giovanni da Pozzo, presidente della Camera di commercio di Udine che ha contribuito, assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, all’iniziativa. Presenti circa 300 invitati, tra vip e giornalisti, che hanno ricevuto in anteprima la preziosa Card. Tra gli invitati, anche lo stilista Ottavio Missoni e Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Informazioni: tel. 0432538752, www. Friuliviadeisapori. It .  
   
   
MIGLIOR CARRELLO DI FORMAGGI FRANCESI: I RISTORATORI TORNANO PROTAGONISTI SI APRE LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO AL MIGLIOR CARRELLO DI FORMAGGI FRANCESI IN COLLABORAZIONE CON GAMBERO ROSSO ®  
 
A seguito del successo ottenuto lo scorso anno, ritorna il premio al Miglior Carrello di Formaggi Francesi organizzato grazie all’importante collaborazione con Guida Ristoranti d’Italia 2009 del Gambero Rosso con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più i ristoratori verso una proposta ricca e articolata all’interno della carta dei formaggi. Non a caso, infatti, l’offerta di formaggi francesi, che si contraddistingue per qualità e immagine di prestigio, va sempre più ad integrarsi con la vasta gamma della proposta italiana. La selezione del miglior carrello di formaggi francesi è già partita: degli ispettori in incognito stanno valutando i ristoratori sulla base di criteri quali professionalità, servizio, competenza e conoscenza dell’ampio panorama caseario d’Oltralpe. Il premio verrà assegnato alla più interessante selezione di formaggi francesi di cui sarà valutata la presentazione e la scelta degli accostamenti più golosi: miele, mostarda e marmellata oltre ad abbinamenti ben studiati con i vini. Inoltre sarà premiata la passione per la ricerca del produttore o dell’affinatore più competente e l’inserimento in carta di specialità inedite, testimonianza della grande vitalità produttiva di regioni che, nei secoli, hanno saputo affinare la propria tradizione casearia. Il concorso Miglior Carrello di Formaggi Francesi premierà quindi cinque ristoratori e terminerà con una cerimonia di premiazione ufficiale che si terrà nel corso della presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2009 prevista il 13 ottobre negli spazi della Città del Gusto di Roma, alla presenza della stampa e dei maggiori critici ed esperti del panorama gastronomico nazionale. L’azione di comunicazione firmata dall’Interprofessione dei formaggi francesi prevede anche l’invio a ciascun ristoratore di un questionario d’informazione che andrà a sondare l’assortimento dell’offerta, la scelta del fornitore, la frequenza d’acquisto. .  
   
   
ARIE VERDIANE, SCELTE PER UN ABBINAMENTO ENO-GASTRONOMICO IMPOSTATO SULLA TRADIZIONE CULINARIA EMILIANA PRESSO IL WELLNESSHOTEL KURHAUS CADEMARIO  
 
Giovedì 3 luglio 2008 presso il Wellnesshotel Kurhaus Cademario, si terrà un concerto del tutto particolare dal titolo “Sulle note di Verdi”. Il tutto è nato da una collaborazione tra il Direttore del Wellnesshotel Kurhaus Cademario Signor Josef Planzer e il Mo. Leandro Galassi Direttore Artistico e Musicale dell’Orchestra da camera Arrigo Galassi. La serata prevede la proposta di alcune arie Verdiane, scelte per un abbinamento eno-gastronomico impostato sulla tradizione culinaria emiliana, grande passione del Mo. Giuseppe Verdi. L’orchestra “Galassi” in passato ebbe già occasione di presentare delle serate analoghe eseguendo musiche di Gioachino Rossini, abbinate alle ricette del Maestro Pesarese, anch’esso grande cultore di gastronomia. La serata vedrà quali protagonisti il Baritono Davide Rocca, il Tenore Alberto Bernareggi, la Soprano Satoko Shikama accompagnati dal pianista Damiano Carissoni. Il repertorio proposto comprenderà Arie dalle Opere Traviata, Rigoletto e Trovatore e sarà eseguito intercalato con le varie proposte del menu, scelto appositamente per l’occasione. Il Baritono Davide Rocca presenterà simpaticamente i cantanti, il repertorio e lo sviluppo delle varie fasi intercalate tra aperitivo, primo, secondo e dessert. Ciò farà rivivere i momenti conviviali dell’epoca, che il grande Maestro di Busseto condivideva con gli amici. La partecipazione alla cena con il concerto prevede la prenotazione da inoltrare direttamente al Wellnesshotel Kurhaus Cademario. Info@swisswellnesshotel. Com .  
   
   
ALESSANDRO ROSSO GROUP SCHIZZA ALLE STELLE CON THE CONVENTION COMPANY E DINNER IN THE SKY  
 
Alessandro Rosso Group, dopo aver festeggiato il millesimo progetto e portato con sé a Milano l’Ice Bar, le Sette Stelle del Town House Galleria e l’atmosfera newyorkese di Sex & The City, si lancia in una nuova sfida: Dinner In The Sky. The Convention Company, società di Alessandro Rosso Group, ha portato in Italia l’unica possibilità per toccare il cielo con un dito e trascorrere una serata unica: Dinner in the Sky. Dopo un grande successo internazionale ed il plauso di artisti, manager, professionisti, la possibilità di cenare a 50 metri di altezza approda in Italia grazie a The Convention Company, esclusivista per l’Italia di questo spettacolare progetto. Alessandro Rosso Group, leader italiano nel settore incentive, congressi e convention cresce grazie ad Alessandro Rosso Incentive, Paolorosso Incentive, Maelarosso Incentive and Congress, La Fabbrica degli Incentive, La Fabbrica dei Congressi, Venue Italia Dmc, Mgr Leader´s, Alessandro Rosso Editore, Atkinson Mullen & Rosso, Newtours, Teamwork, Promise, The Convention Company, Rosso & Spriano Communication e Red Eventi. Raccoglie i top manager del settore, che vantano insieme ben 1. 121 anni di esperienza, in grado di fronteggiare la concorrenza internazionale, fornendo un tocco di indiscutibile eccellenza e creatività italiane, legate a quell´esecuzione perfetta che è orgoglioso di poter garantire. Così i clienti possono scegliere il proprio "architetto Mice" (acronimo di “Meeting Incentive Congress Events”) fra i migliori al mondo, per poter realizzare la propria operazione, al massimo dell´eccellenza e del Made in Italy. Un flusso così importante di know how, di esperienza e di professionalità nei più svariati campi del Meeting Incentive Congress Events, finalmente sotto lo stesso cielo. Alessandro Rosso, Presidente di Alessandro Rosso Group, imprenditore sognatore e creatore di altre meraviglie (sua l’idea di avere il primo Ice Bar in Italia, sue le prime Sette Stelle attribuite al Town House Galleria, sua l’idea di poter cenare sotto le stelle del cielo di Milano) dice: “Sono orgoglioso di lavorare con un team sempre più affiatato, con obiettivi così alti. Abbiamo tanti sogni e continueremo a realizzarli per essere sempre competitivi, anche all’estero. Siamo in un processo di forte crescita interna che porterà il Gruppo ad accedere ad un mercato regolamentato entro il 2009”. .  
   
   
CERAMICA IN TAVOLA: GUSTO ED ESTETICA DEL BEL MANGIARE  
 
Per il quinto anno consecutivo i ristoratori di Faenza (Ra) e del comprensorio turistico delle "Terre di Faenza" ripropongono l’iniziativa Ceramica in Tavola che, con crescente successo, accompagna l’estate di chi ama tradizione artigianale ceramica e tradizione culinaria. Realizzato grazie alla collaborazione tra Degusti – Associazione ristoratori del comprensorio faentino, Confesercenti, Ascom, Cna, Confartigianato e Società di Area Terre di Faenza e con il contributo della Camera di Commercio, l’evento promuove il sodalizio tra ceramica artistica e arte gastronomica. Due forme d’arte diverse che in questa occasione si rafforzano e si completano, grazie anche alla fantasia di 19 chef che ispirandosi al “Geometrico fiorito” (esempio eccelso della ceramica della prima metà del Xvi Secolo, anche nominato “stile conventuale”), tema ceramico scelto per l’edizione 2008 di Ceramica in Tavola, hanno ideato pietanze di sapore antico, rendendo omaggio a questo stile e al periodo storico in cui è nato. Fino al 30 settembre consumando nei ristoranti aderenti all’iniziativa le proposte gastronomiche ideate appositamente per l’occasione, si potrà ricevere in omaggio uno Scudone Manfredo in Terracotta. Collezionando quattro scudoni diversi, che attestano il consumo di quattro diverse pietanze, si riceverà il “Geometrico fiorito”, prodotto artigianalmente in serie limitata da ceramisti faentini, e un biglietto omaggio per l’ingresso gratuito al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Lo Scudone Manfredo, inoltre, consegnato alla biglietteria del Mic, dà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo d’ingresso al Museo. Per maggiori informazioni su Ceramica in Tavola e sulle iniziative enogastronomiche dell’Associazione dei ristoratori si possono visitare i siti: www. Degusti. It , www. Terredifaenza. It. I ristoranti aderenti e i rispettivi piatti: Hotel Cavallino – Faenza, passata di ceci con maltagliati di grano saraceno e guanciale rosolato, Chicchirichì – Faenza, fonduta del vecchio monaco, Da Mario - Riolo Terme, rotolo freddo di capretto alle erbe officinali con frittelle di ortica, Felix – Faenza, pizza certosa, I Pini - Riolo Terme, spuntatine di maiale in crosta con cipolline in agrodolce e scalogni piccanti, Il Tartufo – Marzeno di Brisighella, pizza delle mura di cinta, La Baita – Faenza, lasagna con ricotta ed erbe di campo, La Casa dei Servi - Castel Bolognese, maialino da latte ripieno con cipolle dorate, La Casetta – Brisighella, tagliata di tonno ai fiori di zucca, La Madia - Granarolo Faentino, polletto ai sapori dell’orto dell’antico convento, La Pavona – Faenza, spalla di agnello al prezzemolo con salsa celeste, La Segreta – Faenza, sarde farcite al rovescio, Manuèli – Faenza, spezzatino di agnello con piselli, Marianaza – Faenza, fettine di vitello al lardo, Osteria del Mercato – Faenza, spiedo di porco alle erbe aromatiche, Sale Dolce - Faenza, minestra estiva di grano, San Biagio Vecchio – Faenza, strozzapreti profumati alla salvia con ragù di pecora in guazzetto di noci, Syrenè – Faenza, ravioli di erbe su vellutata di ceci con scaglie di pecorino, Zingarò – Faenza, zuppa di ceci alla sette erbe aromatiche. Ceramica in Tavola fa parte del calendario di iniziative “Le stagioni della gastronomia faentina”, ideato dalla Società di Area “Terre di Faenza” e realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti e con l’associazione di ristoratori Degusti. Giunto al suo secondo anno, il calendario mette a sistema e promuove tre importanti iniziative (Il Piatto Verde, Ceramica in Tavola, Autout) che coinvolgono ristoranti e aziende agrituristiche del comprensorio e che ha come filo conduttore la gastronomia di qualità, quella strettamente legata ai prodotti locali.  
   
   
OXANTIN: LA SOLUZIONE NATURALE PER UN ADDOME LIGHT: UNA DIETA BILANCIATA E SOSTANZE CHE FAVORISCONO L’ELIMINAZIONE DEI LIQUIDI IN ECCESSO  
 
La salute è anche una questione di misure e di giro vita. A dirlo è il ministero della Sanità, che ha fissato i valori limite del giro vita suggeriti per un corretto funzionamento dell’organismo: 88 cm per le donne e 102 per gli uomini. Un valore superiore di 14 cm, in particolare, può comportare un rischio doppio di problemi cardiovascolari, a prescindere dall’età e dall’indice di massa corporea. Le misure del giro vita, dunque, non sono solo una questione estetica, ma un importante fattore, in base al quale è possibile determinare lo stato di salute di un individuo. Spesso, però, lo strato di grasso sottocutaneo non è sufficiente a giustificare l’antiestetico aumento del volume locale. Anche dopo una stretta dieta ipocalorica, il giro vita può apparire appesantito, gonfio. Oltre al soprappeso, infatti, a modificare le dimensioni dell’addome intervengono altri fattori quali la ritenzione idrica, la stipsi e i disordini intestinali. Una dieta bilanciata, che limiti il consumo di cibi legati alla fermentazione, quali pane e farine in generale, frutta, legumi e bevande fermentate, e incrementi l’assunzione di cereali interi, come riso, miglio, orzo e farro, è consigliata, ma a volte non risolve del tutto i problemi di gonfiore addominale. In questi casi, è utile integrare nella propria alimentazione sostanze che aiutino a ridurre i depositi di grasso addominale, favoriscano l’eliminazione dei liquidi in eccesso e prevengano, al contempo, i disturbi intestinali, tra le principali cause dei fastidiosi gonfiori. Dai laboratori di ricerca Pharmalife Research nasce Oxantin, un supplemento nutrizionale a base vegetale, che riduce il giro vita, attaccando il grasso addominale e combattendo le principali cause dei gonfiori localizzati: ritenzione idrica, stipsi e disordini intestinali. A differenza di altri prodotti proposti attualmente sul mercato per ridurre il giro vita, Oxantin, prodotto notificato al Ministero della Salute, sfrutta l’efficacia sinergica di ingredienti vegetali e non di origine chimica. Tra gli ingredienti di Oxantin, figura la Undaria Pinnatifida o Wakame, un’alga originaria dell’Oriente, di grande interesse medico-farmacologico. Ricca di minerali, oltre all’attività antivirale, anti-ipertensiva e antinfiammatoria, secondo un recente studio dimostrerebbe anche una buona efficacia nella lotta contro l’obesità. La formulazione vegetale di Oxantin aiuta non solo a ridurre il grasso addominale, ma anche a neutralizzare le cause dei gonfiori addominali, eliminando le tossine e depurando l’organismo. Contiene, infatti, Tarassaco e Rabarbaro, i cui estratti secchi svolgono un’azione drenante e depurativa ampiamente testata. I Peduncoli di ciliegio, già utilizzati in fitoterapia, accrescono le proprietà depurative, diuretiche e astringenti del prodotto. I fruttoligosaccaridi, che completano la formula, sono apprezzati per la loro capacità di equilibrare la delicata flora intestinale. Oxantin L’efficacia Della Natura Per Un Addome Light Dai laboratori Pharmalife Research nasce Oxantin: supplemento nutrizionale a base di Tarassaco, Rabarbaro, Peduncoli di ciliegio, fruttoligosaccaridi e alga Undaria Pinnatifida o Wakame, utile per ridurre il grasso addominale e migliorare il transito intestinale. Alla base della formulazione vegetale di Oxantin c’è un alga originaria dell’Oriente, chiamata Wakame e conosciuta scientificamente come Undaria Pinnatifida. Lunga da 1,5 a 3 metri, la Wakame, che appartiene alla famiglia delle Laminarie, è un alga di grande interesse medico-farmacologico. È infatti ricca in minerali, quali calcio, potassio, magnesio, sodio e cloro, e contiene, fra le altre, sostanze ad attività antivirali: in diversi studi sperimentali è stata valutata inoltre la sua capacità anti-ipertensiva, antitumorale e antinfiammatoria. È solo di recente che uno studio, condotto dal professor Kazuo Miyashita, dell’Università di Hokkaido, in Giappone, ha rilevato la possibile azione antiobesità dell’alga Wakame. Il professor Kazuo Miyashita ha studiato l’attività di una sostanza in essa contenuta, la fucoxantina, che ha mostrato una buona efficacia nel ridurre il deposito di grasso addominale, inibendo la differenziazione dei pre-adipociti e stimolando l’attività termogenetica in questo tessuto. L’effetto della fucoxantina è stato testato su gruppi di ratti trattati per quattro settimane con una dieta iper-lipidica, aggiungendo ad alcuni di essi il 2% o lo 0,5% di lipidi estratti da Undaria Pinnatifida. Il peso del tessuto adiposo addominale è stato significativamente più basso nel gruppo trattato con il 2% di estratto di Undaria. Grazie all’azione sinergica dei suoi ingredienti vegetali, Oxantin aiuta non solo a ridurre il grasso addominale, ma anche a neutralizzare le cause dei gonfiori addominali, quali ritenzione idrica, stipsi e disordini intestinali, eliminando le tossine e depurando l’organismo. L’azione drenante e depurativa di Oxantin è svolta dal Tarassaco (Taraxacum officinale), estratto secco tit. Al 2% inulina. La ricerca scientifica ha infatti dimostrato che il Tarassaco è in grado di attivare la secrezione biliare e di stimolare al contempo i processi di coniugazione delle sostanze tossiche, facilitando così l’eliminazione dei metaboliti dannosi per l’organismo e prevenendo la formazione dei calcoli biliari. Grazie ai flavonoidi, agli eudesmanoloidi e al potassio in esso contenuti, il Tarassaco aumenta la diuresi, facilitando l’eliminazione delle tossine responsabili, tra l’altro, di alcune forme infiammatorie. La formula di Oxantin contiene anche Rabarbaro, pianta originaria della Cina conosciuta per la sua efficacia nel regolare la funzione digerente e migliorare il transito intestinale. L’estratto secco di Rabarbaro (Rheum palmatum), di cui si utilizzano le radici, contiene un gruppo eterogeneo di polifenoli e glucosidi. Assunto a basse dosi, stimola la secrezione dei succhi gastrici, l’escrezione di bile dal fegato e la normale peristalsi del tubo digerente. A dosaggi più elevati, invece, grazie alla presenza della reina, determina, a livello del colon, un ridotto riassorbimento dei liquidi che si accumulano nel lume intestinale, con l’effetto di migliorare il transito intestinale stesso. I Peduncoli di ciliegio, utilizzati in fitoterapia e impiegati anche nell’industria alimentare per le particolari caratteristiche aromatiche, accrescono le proprietà diuretiche e antiuriche di Oxantin, completando la sua efficacia con un’attività astringente, da ascrivere al contenuto di sali di potassio e polifenoli. I Peduncoli di ciliegio, contengono inoltre una buona quantità di acido malico, un acido naturale che fa parte del processo metabolico di ogni cellula vivente. Per prevenire i disturbi intestinali e promuovere la salute dell’intestino, Oxantin è stato arricchito di fruttoligosaccaridi o Fos, carboidrati complessi, ovvero zuccheri naturali in forma di amidi, che si trovano in piccole quantità in varie piante. Molto apprezzati per i loro effetti “prebiotici”, costituiscono il nutrimento preferenziale per la varie popolazioni batteriche che compongono la nostra flora intestinale. I Fos aumentano la capacità dei batteri amici (probiotici) di promuovere la salute del nostro intestino. In combinazione con i probiotici, i Fos, oltre a migliorare la digestione e assimilazione, aiutano a prevenire i disturbi intestinali come ad esempio costipazione, colite o diarrea. Oxantin compresse, di Pharmalife Research, è un supplemento nutrizionale a base di Tarassaco, Rabarbaro, Peduncoli di ciliegio, fruttoligosaccaridi e alga Undaria Pinnatifida o Wakame, utile per ridurre il grasso addominale e migliorare il transito intestinale. Grazie all’azione sinergica dei suoi ingredienti vegetali, Oxantin, infatti, aiuta a ridurre le misure del giro vita, neutralizzando anche le cause dei gonfiori addominali, quali ritenzione idrica, stipsi e disordini intestinali, eliminando al contempo le tossine e depurando a fondo l’organismo. .  
   
   
IL PREMIO COLLIO 2008 AD ALFONSO DI LEVA E TIZIANA MURAZZI CONSEGNATE VENERDÌ 27 GIUGNO AL PALAZZO DEL CINEMA DI GORIZIA ANCHE LE BANDIERE DEL COLLIO A OTTO COMUNI ISONTINI  
 
Nato nel 2003, il Premio Collio, si sta affermando a livello nazionale e internazionale per l´attenzione rivolta alla ricerca scientifica e alla collaborazione tra mondo vitivinicolo friulano e il mondo delle Università, in particolare con l´Ateneo di Udine. Altro ambito fondamentale del Premio è la promozione del territorio del Collio. Proprio a quest´aspetto si rivolge la sezione dedicata al mondo della comunicazione e del giornalismo. Motivazione vincitore Premio Collio 2008 – ricerca scientifica Con questa motivazione è stata premiata Tiziana Muzzatti: Il suo lavoro si propone di indagare un tema di grande attualità, concernente la tutela delle Indicazioni Geografiche fra legislazione comunitaria e accordi Trips. L’esame del contesto giuridico e normativo viene condotto con un adeguato e sistematico approccio. La trattazione dell’argomento mette bene in evidenza i nodi e le problematiche che possono sorgere nell’applicazione di norme che sono state formulate in contesti culturali e giuridici diversi. Motivazione vincitore Premio Collio 2008 – mondo giornalismo-promozione : "E´ con grande piacere e onore che il Consorzio Collio insieme alla Stampa agricola e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia premia con questa motivazione : "Stimato giornalista professionista che, dalla Rai al Mattino di Napoli, dalla Gazzetta del Mezzogiorno alla direzione della rivista del Mediocredito del Sud, è giunto nella nostra regione quale responsabile dell´Ansa per il Friuli Venezia Giulia. Esperto in economia, Alfonso Di Leva, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il Collio e per tutto il settore della vitivinicoltura regionale. Grazie alla sua sensibilità ed attenzione al nostro mondo, con i suoi mille problemi ma anche alle sue tante, belle soddisfazioni e riconoscimenti, ha portato al centro dell´attenzione, anche economica, il mondo del vino di qualità. Quel mondo che noi viviamo, rispettiamo, amiamo". Con questa motivazione è stato premiato Alfonso Di Leva, responsabile dell´Ansa per il Fvg. Un pensiero speciale del Consorzio Collio è stato rivolto ai sindaci dei Comuni di Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino a cui i vignaioli hanno consegnato, in segno di stima, la bandiera del Collio. Questa la motivazione: "Ricordando l´origine anche friulana della sua famiglia il giornalista Sandro Sangiorgi qualche anno fa ci scriveva: il Collio e le altre denominazioni del Friuli Venezia Giulia hanno bisogno che, prima ancora dei turisti, siano i suoi abitanti a rendersi conto di ciò che li circonda. Il vino è uno straordinario mezzo di comunicazione: se il produttore non possiede un reale attaccamento al luogo d´origine, le sue bottiglie saranno sempre riempite per metà. Allo stesso modo chi amministra e guida le fondamentali scelte territoriali, deve rendersi conto che tutelare un luogo della memoria vale quanto evitare che un vitigno o una pratica, estranei a una cultura documentata, facciano la propria apparizione solo per ragioni di bassa cucina contabile. Custodi del territorio, insieme a noi vignaioli, si sono dimostrati i sindaci del territorio isontino che ci hanno testimoniato, con i fatti, l´attaccamento al nostro Consorzio ed ad un territorio di ricchezze paesaggistiche, storiche, culturali, economiche condivise". Alla fine della cerimonia di premiazione, per gli ospiti del Consorzio Collio, è seguito un brindisi con i vincitori che si terrà nella Corte Darko Bratina per l´occasione "arredata" con le Little Albert di Moroso e le Vespa Collio color giallo ribolla nate da un´idea del ristoratore Josko Sirk in collaborazione con il vignaiolo Edi Keber. .  
   
   
CREATO DAL GENIO DELLA TENUTA DUCA DI CASALANZA, “CORONATION” NEI CALICI DEI REALI DI TUTTO IL MONDO UN VINO ITALIANO PER INCORONARE IL SOVRANO DI TONGA  
 
I Reali di tutto il mondo brinderanno al nuovo sovrano di Tonga con un vino italiano. Per l’incoronazione di George Tupou V, il Barone Federico Bianchi della Tenuta Duca di Casalanza ha creato una linea di vini ad hoc. Coronation è il nome dell’esclusiva serie di nettare degli dei che verrà servito a tutti i rappresentati delle case reali del mondo che, il prossimo 1° agosto, parteciperanno ai festeggiamenti per l’incoronazione del sovrano del fiabesco arcipelago polinesiano. Coronation comprende un Pinot grigio, un Cabernet Sauvignon riserva e Giorgio Quinto, un blend merlot cabernet sauvignon del 2006. Per il Barone Federico Bianchi, Duca di Casalanza, proprietario dell’omonima tenuta «si tratta di un’occasione straordinaria non solo per la nostra azienda, ma per tutto il Paese. Ancora una volta il made in Italy ha trionfato ed è stato scelto per tutti gli eventi che faranno da cornice all’incoronazione di George Tupou V». E se per l’incoronazione bisognerà attendere il 1° agosto prossimo, i vini Coronation sono stati presentati nei giorni scorsi a Milano in un Diana Majestic trasformato per l’occasione in un piccolo angolo dell’Oceano Pacifico. «L’idea di creare Coronation è nata per costruire un ideale ponte tra l’Italia e il paradisiaco arcipelago – spiega il Barone Bianchi. –. Un ponte tra culture lontane ma che, anche grazie a questa iniziativa, saprà arricchirsi e consolidarsi». Un marchio, quello dei Vini della Duchea, non nuovo ai grandi eventi: da anni la celeberrima cantina di Mogliano Veneto (Tv) sposa i più importanti avvenimenti del jet set internazionale come quelli di Montecarlo, St. Tropez, Vienna, Pechino e in Inghilterra. Dal campo innevato del torneo Cortina Winter Polo, ai campi di polo della Costa Smeralda, Roma, Vienna, sino ai circuiti del Campionato Mondiale di Moto Gp, l’anima sportiva della Tenuta Duca di Casalanza si esprime negli sport più competitivi. Una passione che si rinnova e si conferma anche nella cultura: un altro amore della Tenuta, infatti, è la settima arte, il cinema. Da quando la Mostra internazionale d’Arte Cinematografica ha scelto la Tenuta Duca di Casalanza come official wine supplier, anche le star del grande schermo hanno saputo apprezzare la qualità dei vini del Barone Bianchi. Sylvester Stallone, Catherine Zeta Jones, Omar Sharif, Brad Pitt e George Clooney sono solo alcuni dei numerosi divi che hanno sottolineato il proprio personale apprezzamento per i vini della Duchea, autografando alcune bottiglie ora custodite nella collezione privata del Barone Bianchi. Tra i mostri sacri del cinema che gli hanno tributato il loro omaggio personale, Woody Allen ed Emma Thompson. Nel 2004 la produzione del film Ocean’s Twelve ha scelto i Cabernet della Duchea per girare alcune scene. I vini del Barone Bianchi, inoltre, hanno accompagnato le ultime edizioni del Premio fotografico Venice Movie Stars, la mostra “Facce del Cinema”, la mostra del Canova, l’esposizione del grande artista Folon, il prestigioso premio letterario Berto”. .  
   
   
CANTINE PELLEGRINO PLURIPREMIATE DAL SINDACO CANTINE PELLEGRINO PREMIATA DURANTE L’EDIZIONE 2008 DEL CONCORSO “SELEZIONE DEL SINDACO“  
 
In Campidoglio a Roma nella Sala della Promoteca Cantine Pellegrino ha ottenuto la Medaglia d’argento al Marsala Vergine Riserva del Centenario 1980, la medaglia d’argento al Dinari del Duca Grillo Igt Sicilia, la medaglia d’argento al Gibelè Zibibbo Secco Igt Sicilia. La Selezione del Sindaco è un concorso enologico itinerante, che cambia cioè ad ogni edizione la sede delle sessioni di assaggio nell’intento di valorizzare al meglio tutti i territori delle città del vino; è il Concorso Enologico Internazionale organizzato dall´Associazione nazionale Città del Vino, Recevin e Res Tipica Incomune Spa, e si propone come un’ iniziativa di valorizzazione del territorio e del turismo enogastronomico. Le Cantine Pellegrino, storica azienda produttrice di vini siciliani, ha visto riconosciute le sue qualità dai tre enti italiani che si occupano di promuovere e sostenere le politiche agricole e i progetti finalizzati a valorizzare le risorse ambientali, culturali, agroalimentari dei Comuni, delle regioni e del Paese nel suo insieme. L´edizione 2008 del concorso enologico ha avuto luogo nella prestigiosa cornice dell’ex monastero di Santa Maria in Valle di Cividale, nel cuore della Strada Colli Orientali del Friuli, dove nei giorni 30, 31 maggio e 1 giugno le commissioni internazionali composte da enologi, enotecnici, assaggiatori, sommeliers e giornalisti del settore enogastronomico hanno valutato le bottiglie in gara. L’associazione Nazionale Città del Vino rappresenta un circuito di oltre 569 enti locali a vocazione vitivinicola, depositari di almeno una Doc o Docg, impegnati nella promozione dei prodotti agroalimentari di qualità e custodi di una documentata tradizione enologica. L’associazione promuove e coordina progetti finalizzati a valorizzare le risorse ambientali, culturali, agroalimentari dei Comuni associati, delle regioni e del Paese nel suo insieme promuove adeguate politiche di sviluppo per i territori del vino. .  
   
   
CONCLUSA A MONTECCHIO “ENOVITIS IN CAMPO” GRANDE RICONOSCIMENTO PER L’UMBRIA  
 
Perugia - “Il grande successo della sesta edizione di ‘Enovitis in campo’, svoltasi per la prima volta nella nostra regione e con una nuova formula organizzativa, rappresenta anche un riconoscimento all’Umbria ed alla sua vitivinicoltura, che è ormai in grado di recitare un ruolo di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale”. Lo ha detto l’amministratore unico dell’“Arusia” (l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura), commentando i risultati di “Enovitis in campo/ Salone Internazionale dedicato alle tecniche per la viticoltura e l’olivicoltura”, che si è tenuta venerdì 27 e sabato 28 giugno nell’azienda “Falesco” di Montecchio di Terni. La “location” messa a disposizione dai titolari dell’azienda, i fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, si è rivelata – hanno sottolineato i promotori di “Enovitis” -, particolarmente “adatta e felice”, sia per l’estensione dei vigneti, che hanno consentito lo svolgimento ottimale delle tante prove tecniche e di testare al meglio mezzi e materiali, sia per la grande cura dell’organizzazione, che ha permesso agli oltre 6 mila visitatori di cogliere le tante opportunità di conoscenza e sperimentazione offerte dall’evento. Commentando la massiccia presenza di viticoltori provenienti da tutte le regioni (con una nutrita partecipazione, oltre che dall’Umbria, soprattutto da Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo), Orsini ha sottolineato come si sia trattato di “un appuntamento importante per gli operatori, che – ha detto - hanno potuto saggiare nei filari e sul campo le novità più interessanti, scegliendo fra i marchi più prestigiosi di questo segmento della meccanizzazione agricola, all’interno di un panorama merceologico completo, dall’impianto del vigneto fino ai trattamenti, dalle attrezzature per le lavorazioni del terreno e del vigneto alle vendemmiatrici, per non parlare dei prodotti e dei materiali per il vigneto, come pali, fili, concimi e prodotti fitosanitari”. “Ma oltre che una splendida vetrina delle attrezzature, delle macchine e dei prodotti, la ‘duegiorni’ di ‘Enovitis’ – ha concluso Orsini – è stata anche, per i tanti professionisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, una vetrina ed un biglietto da visita dell’eccellenza raggiunta dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura umbra”. .