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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Ottobre 2008
TI PIACE IL CIOCCOLATO? PRENDILO! 6,7 GRAMMI DI CIOCCOLATO FONDENTE AL GIORNO HANNO UN EFFETTO PROTETTIVO CONTRO L´INFIAMMAZIONE E PREVENGONO LE MALATTIE DI CUORE.  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2008 - Uno dei migliori prodotti dolciari al mondo potrebbe ben presto affollare gli scaffali dei supermercati dopo la notizia che il cioccolato fondente aiuta il cuore a battere alla perfezione. I ricercatori italiani hanno scoperto che mangiarne una mezza tavoletta alla settimana riduce il rischio di malattie cardiovascolari. I risultati sono stati pubblicati nella rivista specializzata Journal of Nutrition. Questo studio epidemiologico, uno dei più estesi mai condotti in Europa, ha scoperto che 6,7 grammi di cioccolato al giorno hanno un effetto protettivo contro l´infiammazione e prevengono le malattie di cuore. I ricercatori del progetto Moli-sani hanno puntato la loro attenzione sul complesso meccanismo dell´infiammazione. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che uno stato infiammatorio cronico si ripercuote sul corpo umano, il cuore in particolare. Dolore, tumefazione e irritazione possono dare luogo a una serie di malattie, tra cui accidenti cerebrovascolari e infarto del miocardio. Secondo i ricercatori, per tenere sotto controllo il processo d´infiammazione sono stati ideati dei programmi di prevenzione, e la proteina C reattiva (Crp) è stata identificata come uno dei marker più promettenti. Gli scienziati usano la Crp non solo come indicatore della flogosi, ma anche per determinare l´avanzamento di una malattia o l´efficacia delle cure. La Crp è facilmente individuabile con una semplice analisi del sangue. Nel quadro del progetto, il team ha messo in relazione i livelli di proteine nel sangue dei partecipanti allo studio con le loro abitudini di consumo di cioccolato. Su un campione casuale di circa 11. 000 persone esaminate, 4. 849 erano in buona salute e senza fattori di rischio. Pressione arteriosa e colesterolo, tra l´altro, erano del tutto nella norma. Inoltre 1. 317 di loro non erano consumatori regolari di cioccolato, mentre 824 consumavano regolarmente solo cioccolata amara. ´Siamo partiti dall´ipotesi che l´elevato contenuto di antiossidanti dei semi di cacao, specie flavonoidi e altri polifenoli, potesse avere un effetto positivo sullo stato infiammatorio´, ha spiegato la dottoressa Romina di Giuseppe, principale autrice dello studio. ´I risultati che abbiamo ottenuto sono stati incoraggianti: le persone che mangiano abitualmente cioccolato fondente in quantità moderata risultano avere nel sangue valori di proteina C reattiva significativamente più bassi´, ha affermato. ´In altri termini, il loro stato infiammatorio è notevolmente ridotto´. Si potrebbe pensare che una diminuzione del 17% in media dell´infiammazione non sia significativa, ´ma lo è abbastanza da ridurre di un terzo il rischio di malattia cardiovascolare nelle donne e di un quarto negli uomini´, ha aggiunto la dottoressa. ´Un risultato davvero notevole´. Questo non significa che la gente debba correre ad accaparrare cioccolato in quantità. ´Stiamo parlando di un consumo moderato´, dichiara la ricercatrice. I migliori effetti si hanno con un consumo quotidiano medio di 6,7 grammi di cioccolato, ´che corrisponde a un quadratino da due a tre volte la settimana´. Al di là di questi quantitativi, l´effetto protettivo tende a perdersi´, ha fatto notare. Di solito una tavoletta di cioccolato pesa 100 grammi; i ricercatori pensano che mezza tavoletta alla settimana non possa fare che bene. La dottoressa di Giuseppe spiega che lo studio si è concentrato sul cioccolato fondente perché da altri studi condotti in precedenza risulta che quello al latte interferisce con l´assorbimento dei polifenoli. I ricercatori hanno sottolineato che potrebbero essere implicati anche altri fattori, poiché di solito le persone che amano il cioccolato consumano altri prodotti salutari, come frutta e verdura. ´Per evitare questa possibilità, abbiamo fatto degli aggiustamenti per tutti quei parametri che potrebbero indurre in confusione. Ma l´effetto positivo del cioccolato rimane, e ci fa pensare che sia reale´, ha detto la principale autrice. La coordinatrice del progetto, la professoressa Licia Iacoviello dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso (Italia), ha dichiarato che lo studio è il primo risultato scientifico del progetto Moli-sani pubblicato. La professoressa Iacoviello ha affermato che questa recente scoperta è solo ´l´inizio di una serie di dati che potranno darci una visione innovativa´ su come prevenire le malattie cardiovascolari e i tumori. Per maggiori informazioni: Università Cattolica del Sacro Cuore http://www. Unicatt. It Journal of Nutrition http://jn. Nutrition. Org/ Sito internet del progetto Moli-sani http://www. Moli-sani. Org .  
   
   
NEUROCHIRURGIA AL SAN CARLO DI POTENZA: DUE CASI DI SUCCESSO - DUE DIFFICILI INTERVENTI PER TUMORI AL TRONCO ENCEFALICO  
 
Potenza, 30 ottobre 2008 - Pieno successo al San Carlo di Potenza nei due difficili interventi per rimuovere tumori profondi del tronco encefalico. A operare è l’equipe neurochirurgia diretta dal primario Paolo Severino, nei giorni scorsi salito alla ribalta nazionale perché indicato nella storia di copertina del numero di novembre di Class come uno dei più affidabili neurochirurgi d’Italia. Nel primo caso si è trattato di un tumore dei vasi sanguigni posizionato in un’area profonda del quarto ventricolare, dove sono collocati i centri respiratori e vasomotori. Questo tipo di tumore è di natura benigna ma può avere esiti mortali perché crescendo può premere e ledere centri vitali. Sono state necessarie dieci ore di sala operatoria (particolarmente impegnativa, dopo l’asportazione del tumore, la fase di ricucitura dei vasi) ma già la mattina dopo la paziente, una donna di 60 anni della costa jonica materna, ha ripreso perfettamente conoscenza. Nel secondo caso, invece, il paziente è un ragazzo di 25 anni della provincia di Potenza, affetto da un tumore alla regione pineale di otto centimetri di diametro. Questo tipo di tumore fino a qualche anno fa era considerato inoperabile o comunque ad elevato tasso di mortalità. Questo intervento, è cominciato a mezzogiorno di martedì ed è terminato alle quattro di notte di mercoledì. All’uscita dalla sala operatoria grande è stata la sorpresa del dottor Severino nel vedere affollarsi decine di familiari e amici del giovane, che si sono scatenati in un applauso liberatorio, tra l’imbarazzo del primario stremato dopo sedici ore al tavolo operatorio, all’annuncio del pieno successo dell’intervento. La Neurochirurgia è una delle Alte Specialità che hanno consentito all’Ospedale San Carlo di acquisire la denominazione di Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale. E’ l’unico reparto di Neurochirurgia presente in Regione Basilicata ed è pertanto anche il riferimento regionale per le urgenze traumatiche e vascolari cranio-encefaliche e vertebro-midollari. Da circa 7 anni il reparto è diretto dal dott. Paolo Severino, coadiuvato da 6 Dirigenti medici neurochirurghi: dott. Sebastiano Limongelli, dott. Fiorangelo Di Nicola, dott. Francesco Pagliuca, dott. Henry Annecchiarico, dott. Ssa Filomena Mollica, dott. Giovanni Torelli. Paolo Severino, 57 anni, nato a Pignola, laureato e specializzato a Napoli, ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento in tecniche neurochirurgiche in Italia (“Carlo Besta” di Milano) e all’estero (Toronto, Montreal, Lione, Amsterdam). Lavora da 20 anni al San Carlo e da oltre otto anni e responsabile della struttura di Neurochirurgia. Nel corso della sua carriera ha svolto circa 4000 interventi come primo operatore. Negli ultimi anni nella struttura del San Carlo sono stati effettuati circa 600 interventi ogni anno. Vengono trattate le seguenti patologie: 1)Patologia oncologica encefalica e vertebro-midollare. Dal 1998 il reparto è dotato di un sistema di neuronavigazione che consente di localizzare con precisione le lesioni, anche quelle profonde; i tumori vengono asportati con tecnica microchirurgica avvalendosi di un moderno microscopio operatorio ed un aspiratore ad ultrasuoni. Il reparto dispone anche di un casco stereotassico per le biopsie di lesioni encefaliche. Per alcuni tumori, quale il neurinoma dell’acustico, viene effettuato un monitoraggio intra-operatorio che consente di asportare il tumore risparmiando importanti funzioni nervose. Gli adenomi ipofisari vengono operati attraverso il naso per via transfenoidale. Vengono operati circa 150 tumori ogni anno, e molti provengono anche da fuori Regione. 2)Patologia vascolare: aneurismi e malformazioni artero-venose sono trattati con le più moderne tecniche: -embolizzazione per via endovascolare: eseguite dall’equipe di Neuroradiologia diretta dal dott. Nacci; -clipping di aneurismi ed asportazioni di malformazioni con tecnica microchirurgica. 3)Patologia traumatica e degenerativa vertebrale. Vengono effettuati: -interventi per ernia del disco mediante microdiscectomia sia a livello cervicale che lombare e dorsale; -interventi di stabilizzazione del rachide sia per via anteriore che posteriore, con le più moderne tecniche e sistemi di fissazioni, anche con l’innesto di protesi o cage -interventi di vertebro- e cifo-plastica in caso di crollo vertebrale 4)Patologia pediatrica e neonatale: idrocefalo , mielomenigocele ed altre malformazioni 5)Patologia del sistema nervoso periferico: da segnalare in particolare che l’intervento per la sindrome del tunnel carpale viene eseguito in anestesia locale e con tecnica endoscopica 6)Nevralgia del Trigemino: viene praticata sia la termorizotomia selettiva a radiofrequenza per via percutanea che l’intervento in fossa cranica posteriore per la risoluzione del conflitto neurovascolare 7)Traumatologia cranica e vertebro-midollare: una équipe medica ed infermieristica è disponibile sempre per gli interventi urgenti. 8)Attività ambulatoriale: circa 2000 visite in quanto ambulatorio specialistico a valenza regionale. .  
   
   
SI CERCA DI RIDARE LA PAROLA DOPO UN ICTUS INAUGURATO IN VENETO NUOVO CENTRO PER AFASIE A NOVENTA PADOVANA  
 
Noventa Padovana (Padova), 30 ottobre 2008 - “Questa è una di quelle strutture che ci rendono orgogliosi, perché costituisce l’ennesimo tassello dell’eccellenza sanitaria veneta, fatta da un’oculata gestione amministrativa, da ottimi medici ed infermieri, da un volontariato unico in Italia e da gente che lavora e raggiunge risultati, come in questo caso. Ciò mi consente di dire che i fannulloni il ministro Brunetta li deve cercare altrove”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, inaugurando ieri a Noventa Padovana il Centro Medico per le Afasie, realizzato in un’ala della storica Villa Valmarana grazie alla collaborazione tra l’Ulss 16 di Padova, la Fondazione Valmarana e la Casa di Cura “Trieste” di Padova. Il Centro, dotato di 7 posti letto diurni in convenzione con l’Ulss 16 e di una quindicina di specialisti interdisciplinari, si occupa della riabilitazione di pazienti che, colpiti da ictus, traumi, neoplasie e sclerosi, abbiano perduto la parola. Una condizione spesso drammatica e foriera di sofferenza e depressione, che costituisce spesso un problema anche più grave della fase acuta. “Siamo di fronte ad un bell’esempio di continuità terapeutica - ha detto Sandri - che vede il pubblico ed il privato collaborare in maniera virtuosa con l’unico obiettivo della migliore assistenza ai pazienti in ogni fase della malattia”. A Noventa, terapisti, logopedisti, psicologi, neurologi e otorinolaringoiatri si prendono carico della situazione del malato in fase post acuta, accompagnandolo verso il miglior recupero possibile. Alcune cifre per capire l’importanza dell’attività che svolge il Centro inaugurato oggi: la sola patologia dell’ictus colpisce 185mila persone l’anno in Italia: praticamente si verifica un ictus ogni 3 minuti e in un terzo dei casi ne conseguono problemi di parola anche gravi. L’inaugurazione si è tenuta alla presenza di numerose autorità e cittadini. Oltre a Sandri, c’erano il sindaco di Noventa Padovana Giuseppe Paviola, il Direttore Generale dell’Ulss di Padova Fortunato Rao, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Padova Stefano Lupi e il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Valmarana Romolo Cacciatori. .  
   
   
INAUGURATO CENTRO SALUTE MENTALE A SAN DANIELE  
 
 San Daniele, 30 ottobre 2008 - "Il sistema sanitario e quello sociale hanno bisogno di norme per progettare insieme, di finanziamenti per affrontare congiuntamente i bisogni richiesti oggi in maniera sempre più complessa da un settore come quello della salute mentale, carico di storia, di contenuti terapeutici che si declinano in aspetti di carattere morale ed etico. Per questo, si tratta di investire ancora di più in luoghi come questo, per fare non solo cura, ma anche cultura". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute, Vladimiro Kosic, nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede Centro di salute mentale di San Daniele, in via Trento Trieste 2, il terzo che offre ospitalità nelle 24 ore nel territorio dell´Azienda sanitaria 4 Medio Friuli (nel 1999 aveva aperto il Csm di Udine Sud, nel 2003 il Csm di Udine Nord). "La bozza del piano socio sanitario che stiamo per scrivere e che sarà pronta entro il primo semestre del prossimo anno - ha affermato Kosic - avrà la possibilità di raccogliere proprio la storia, i contenuti e le sfide con le quali ci dobbiamo confrontare e che verranno intraprese dai protagonisti del mondo della sanità: dirigenti, professionisti, ma anche enti locali e volontariato sul territorio". Kosic si è poi complimentato con il direttore del Dipartimento di salute mentale dell´Ass 4, Mario Novello, e con chi prima di lui ha iniziato i lavori per l´insediamento del Centro, primo tra tutti, Roberto Ferri, già direttore dell´Ass4. "Poche altre malattie e sofferenze quanto quelle legate al disagio mentale richiedono a chi ne è coinvolto di guardare il paziente negli occhi - ha osservato Kosic -: quello è momento dell´incontro e della terapia che cerca l´altro e questa ricerca può dare forte motivazione. Credo - ha concluso - che inaugurare luoghi come questi significhi investire su ciò di cui oggi la comunità ha più bisogno: dare senso alla propria vita e a ciò che facciamo". La realizzazione del Csm sandanielese, nato dalla trasformazione di un centro di diagnosi e cura, è frutto di un lungo lavoro da parte di più soggetti aziendali e di molti anni di progettazione. "Oggi con 13 centri di questo genere attivi in Friuli Venezia Giulia - ha spiegato Novello - possiamo affermare che il nostro sistema non ha eguali in Italia per qualità dell´assistenza. Questa apertura costituisce una tappa in una rete che rappresenta un modello nuovo, patrimonio di questa regione che da tempo ha scelto questo strumento come il più adatto per rispondere ai diritti costituzionali dei malati. Un modello che ci porta a essere meno medicalizzati, ad avere più attenzione sull´uso dei farmaci, più attenzione all´ascolto e anche verso i giovani". Il Centro di San Daniele, collocato nell´edificio ristrutturato delle ex cucine dell´Ospedale di San Daniele, un immobile di rilevanza storica costruito nei primi anni del ´900, è un servizio che può garantire "ospitalità sanitaria" a pazienti che si trovano in situazioni di particolare fragilità e gravità. Dotato di nove posti letto, vi gravitano attualmente un´ottantina di ospiti. "Sono in tutto 5. 000 le persone che il Dipartimento di salute mentale dell´Ass4 segue annualmente, ma soltanto in pochi casi c´è la necessità di un ricovero", spiega Novello. Alla cerimonia di inaugurazione, nel corso della quale si è esibito il coro "Nove per caso", costituito da ospiti del centro, sono intervenuti anche il direttore generale dell´Ass 4 "Medio Friuli", Giorgio Ros, l´assessore comunale alle politiche sociali, Claudio Chiapolino, il sindaco di Majano, Claudio Zonta, in rappresentanza dell´assemblea dei sindaci del distretto e l´arciprete di San Daniele, mons. Marco Del Fabbro. .  
   
   
SARDEGNA: GLI INVESTIMENTI IN SANITÀ PER IL PROSSIMO ANNO  
 
Cagliari, 30 Ottobre 2008 - Sono oltre 862 milioni gli investimenti in sanità per il prossimo anno. Sono stati programmati ieri, con una delibera della Giunta regionale, e permetteranno, tra l´altro, di accelerare i tempi nella costruzione dei nuovi ospedali previsti dal Piano sanitario. I fondi – regionali, statali, europei – sono destinati all´edilizia sanitaria e all´ammodernamento tecnologico, oltre che alla realizzazione delle 33 Case della Salute e dei due ospedali di Comunità, a Ittiri e a Thiesi, già deliberati dalla Regione. "Tra il 2000 e il 2004 – ha sottolineato l´assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin, nel corso di una conferenza stampa – sono stati stanziati 516 milioni di investimenti nella sanità. Cifra quasi raddoppiata dal 2005 ad oggi: con le risorse di oggi abbiamo superato i mille milioni". In sintesi il programma di investimenti 2005/2008: 2 milioni nel 2005; 71 milioni nel 2006; 82 milioni nel 2007; 912 milioni nel 2008, per un totale di 1. 067 milioni di euro. .  
   
   
RECORDATI: CRESCITA DEI RICAVI E DELL´UTILE NEI PRIMI NOVE MESI 2008 RICAVI NETTI CONSOLIDATI € 508,2 MILIONI, + 9,0%. VENDITE FARMACEUTICHE € 485,0 MILIONI, + 10,1%. UTILE NETTO € 76,6 MILIONI, + 19,6%.  
 
Milano, 30 ottobre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione della Recordati S. P. A. Ha approvato la Relazione finanziaria trimestrale al 30 settembre 2008, quale Resoconto intermedio di gestione previsto dall’art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998, predisposta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (Ce) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, e in particolare al principio Ias 34 – Bilanci intermedi. Principali risultati consolidati I ricavi consolidati, pari a € 508,2 milioni, sono in incremento del 9,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite farmaceutiche sono pari a € 485,0 milioni, in incremento del 10,1%, e comprendono quelle delle nuove società acquisite appartenenti al gruppo Orphan Europe. La crescita è determinata dalle vendite internazionali (+ 16,5%) mentre le vendite in Italia segnano una flessione del 2,0% per l’effetto prezzo. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 23,2 milioni, sono in contrazione del 10,8%. L’utile operativo è pari a € 111,3 milioni, in incremento del 10,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 21,9%. L’utile lordo, per effetto del favorevole mix di prodotti, ha raggiunto un’incidenza sulle vendite del 68,2%. L’utile netto, pari a € 76,6 milioni, cresce del 19,6%, in misura superiore alla redditività operativa, per la minore incidenza degli oneri fiscali. La posizione finanziaria netta* al 30 settembre 2008 evidenzia un debito netto di € 43,5 milioni, in riduzione di € 53,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2007. Il patrimonio netto si è ulteriormente incrementato ed è pari a € 426,2 milioni. Iniziative per lo sviluppo Nel mese di gennaio è stato firmato un contratto di licenza esclusiva con una filiale della società farmaceutica statunitense Watson Pharmaceuticals Inc. Per la commercializzazione in 29 paesi europei di Kentera, sistema transdermico a base di ossibutinina. Kentera, indicato per il trattamento dei sintomi delle patologie del basso tratto urinario, quali la frequenza e sensazione di urgenza, anche in presenza di incontinenza, si applica soltanto due volte alla settimana. Il prodotto è già sul mercato in alcuni paesi europei. Quest’acquisizione ci permette di rafforzare la nostra presenza nell’area terapeutica dell’urologia dove abbiamo in sviluppo la silodosina, un nuovo farmaco indicato per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna per il quale prevediamo di depositare la domanda di registrazione entro la fine del corrente anno. A febbraio è stato firmato un accordo di licenza semiesclusiva con Menarini, primo gruppo farmaceutico italiano, per la commercializzazione di frovatriptan, farmaco appartenente alla classe dei triptani indicato per il trattamento acuto di emicrania con o senza aura, in Francia e Grecia. Frovatriptan è un nuovo agonista selettivo dei recettori della serotonina 5Ht1b/1d. Caratteristica peculiare del frovatriptan è la lunga emivita (circa 26 ore), che assicura un effetto clinico di lunga durata e una riduzione dell’incidenza di recidive. Il prodotto è già approvato nei mercati oggetto della licenza ed è in commercio da parte di Menarini con un altro marchio. Recordati ha lanciato il proprio marchio in Francia a settembre, mentre il lancio in Grecia è previsto all’inizio del 2009. A marzo sono state acquisite le società francesi Fic e Fic Médical che si occupano della registrazione e della promozione di prodotti farmaceutici per conto di società terze in Russia ed in altri paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (C. S. I. ). Fic Médical, che ha sede a Parigi, è attualmente presente in Russia, Ucraina, Kazakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Georgia e Armenia. Per svolgere la propria attività la società si avvale della collaborazione di circa 200 persone di cui 150 informatori medico scientifici. Il prezzo dell’acquisizione è di € 12 milioni, dei quali € 9 milioni corrisposti alla firma dell’accordo ed € 3 milioni dovuti nell’arco dei prossimi tre anni al verificarsi di alcune condizioni. L’organizzazione Fic Médical sarà la base sulla quale Recordati svilupperà la propria attività in questi mercati in forte sviluppo anche attraverso l’arricchimento del portafoglio prodotti con i suoi nuovi farmaci originali. Sempre a marzo è stata completata la procedura di mutuo riconoscimento per la registrazione in tutti i paesi dell’Unione Europea, oltre a Norvegia e Islanda, della nuova specialità farmaceutica basata su un’associazione fissa di lercanidipina ed enalapril. La Germania ha agito da Reference Member State e i 28 Concerned Member States hanno accettato di riconoscere l’approvazione già rilasciata nel 2006 dalla agenzia del farmaco tedesca (Bfarm) al nuovo farmaco, nei due dosaggi da 10mg di lercanidipina/10mg di enalapril e da 10mg di lercanidipina/20 mg di enalapril. Il prodotto è già commercializzato in Germania dal 2007 con vendite in continua crescita. A partire dall’inizio 2009 comincerà progressivamente la commercializzazione del prodotto in tutti questi paesi nei quali lercanidipina ha già ottenuto un significativo riconoscimento da parte della classe medica. Nel mese di maggio è iniziata la sua commercializzazione in Australia da parte del licenziatario Solvay Biosciences con il marchio Zan-extra. Questo prodotto, creato per rispondere alle moderne linee guida per il trattamento dell’ipertensione, rappresenta per il Gruppo un’importante opportunità per il continuo sviluppo di lercanidipina, anche alla luce della scadenza del brevetto della nostra molecola nei principali paesi europei a inizio 2010. Nel mese di giugno il ramo d’azienda di Jaba Recordati dedicato alla produzione farmaceutica, anche per conto terzi, nel sito produttivo di Sintra in Portogallo è stato scisso nella neo costituita società Atlantic Pharma S. A. Le attività trasferite comprendono il sito industriale, gli impianti, 120 dipendenti impiegati nelle funzioni produttive oltre il capitale circolante relativo all’attività industriale. Il 90% della nuova società è stato quindi ceduto a Tecnimede, gruppo farmaceutico portoghese, per un prezzo di € 25,1 milioni, che ha comportato la realizzazione di una plusvalenza di € 8,3 milioni. Eventi successivi ed evoluzione prevedibile della gestione Nel mese di ottobre Recordati ha siglato un nuovo accordo con la società farmaceutica giapponese Kowa per la commercializzazione di pitavastatina in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Cipro, Turchia, Russia e i paesi della C. S. I. , oltre che in Italia. La pitavastatina è una “statina” innovativa per il trattamento delle ipercolesterolemie. La domanda per l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco è stata presentata dalla Kowa a fine agosto 2008 nei 7 paesi dell’Ue oggetto dell’accordo, con procedura decentralizzata. Sarà prerogativa di Recordati presentare domanda nei paesi restanti. Il lancio del prodotto da parte di Recordati nei vari territori dell’accordo è previsto a partire della seconda metà del 2010. Nel mese di ottobre Recordati ha anche siglato un accordo per l’acquisizione di Yeni Ilaç, società farmaceutica turca con sede ad Istanbul. Il prezzo che sarà corrisposto è di € 48 milioni, e sarà finanziato interamente con la liquidità disponibile. Il “closing” della transazione, previsto entro la fine del 2008, è subordinato ad alcune condizioni, tra le quali il via libera delle autorità anti-trust. L’attività del Gruppo è continuata in linea con le aspettative nel corso del mese di ottobre. Per tutto il quarto trimestre 2008 si prevede un positivo andamento, che ci consente di confermare gli obiettivi sia di fatturato che di utile operativo in crescita del 10% per l’intero esercizio, e di utile netto di circa € 100 milioni. Attribuzione di stock options Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato l’assegnazione di n. 3. 875. 000 opzioni, a valere sul “piano di stock options 2006-2009” approvato dall’Assemblea del 6 aprile 2006, a 95 dirigenti del Gruppo (cfr. Tabella allegata). L’esercizio delle opzioni è subordinato al raggiungimento di obiettivi riferiti all’utile netto consolidato di Gruppo. Il Prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi di borsa nel periodo ricompreso tra la data di assegnazione e lo stesso giorno del mese solare precedente. Commenti sulla gestione “Nel corso dell’anno sono state intraprese importanti iniziative per lo sviluppo del nostro gruppo”, ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Con l’acquisizione di Fic e adesso di Yeni Ilaç, ci siamo assicurati una presenza in due mercati farmaceutici, quelli russo e turco, in forte crescita. Con l’approvazione del nostro nuovo prodotto antiipertensivo e l’accordo di licenza per pitavastatina firmato con Kowa, abbiamo arricchito il nostro portafoglio prodotti. Le operazioni che sono state concluse quest’anno, che si aggiungono all’acquisizione di Orphan Europe realizzata nel 2007, e le ulteriori iniziative che abbiamo in corso e che confidiamo di portare a compimento prossimamente, ci rendono fiduciosi circa il nostro sviluppo futuro. In proposito, presenteremo alla comunità finanziaria, il 18 dicembre, il nostro piano industriale 2009-2011, con il quale illustreremo lo sviluppo delle nostre attività e la strategia di mantenimento della nostra redditività negli anni futuri. ” .  
   
   
RECORDATI: ACQUISIZIONE DI YENI ILAC IN TURCHIA  
 
Milano, 30 ottobre 2008 – Recordati ha comunicato di aver siglato un accordo per l’acquisizione di Yeni Ilaç, società farmaceutica turca con sede ad Istanbul. Il prezzo che sarà corrisposto è di € 48 milioni, che sarà finanziato interamente con la liquidità disponibile. Il “closing” della transazione, previsto entro la fine del 2008, è subordinato ad alcune condizioni, tra le quali il via libera delle autorità anti-trust. Yeni Ilaç è un’affermata società farmaceutica fondata nel 1927, dedicata alla produzione e alla vendita di farmaci, sia proprietari sia in licenza. I suoi prodotti sono ben noti ed in particolare i suoi farmaci per le patologie urologiche sono leader di mercato. La società svolge inoltre attività di produzione per conto terzi. Yeni Ilaç ha 300 dipendenti, di cui circa 100 informatori scientifici. La società è finanziariamente molto solida, con una posizione di cassa positiva. Le vendite sono cresciute costantemente negli ultimi anni e nel 2008 si prevede siano di circa € 17 milioni. La redditività della società è positiva, con margini operativi in linea con quelli del gruppo. Il mercato farmaceutico turco è il tredicesimo al mondo ed è in costante espansione, con un tasso di crescita medio di oltre il 15% negli ultimi anni, dovuto sia ad una crescita della popolazione che ad un incremento dell’età media, in un contesto economico nazionale che mostra continui incrementi del prodotto interno lordo, con una spesa sanitaria ancora relativamente bassa. Recordati è presente da tempo in Turchia con i propri prodotti attraverso accordi di licenza con aziende locali, che le hanno permesso di affermare in questo mercato i suoi farmaci originali, ed in particolare la lercanidipina, che realizzano ad oggi vendite di circa € 7 milioni ed hanno raggiunto importanti quote di mercato nelle rispettive classi. In particolare, il mercato turco vede già una buona accettazione, nel settore cardiovascolare, dei prodotti di combinazione per il trattamento dell’ipertensione, area strategica per Recordati, che si accinge a lanciare nel 2009, su base mondiale, il proprio prodotto di combinazione lercanidipina+enalapril. “L’acquisizione di Yeni Ilaç ci permette di essere presenti direttamente su un mercato con alti tassi di crescita, dove peraltro i nostri prodotti sono presenti da tempo con successo” ha dichiarato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Potremmo quindi, da subito, realizzare importanti sinergie nella nostra presenza sul mercato. Abbiamo inoltre intenzione di raddoppiare la forza vendita della nostra nuova filiale, sia per poter incrementare le vendite degli attuali prodotti, sia per prepararci adeguatamente al lancio dei nuovi prodotti della nostra pipeline, in particolare nel settore cardiovascolare (combinazione lercanidipina+enalapril, pitavastatina) ed in quello urologico (Kentera, silodosina). L’acquisizione di Yeni Ilaç rappresenta un ulteriore passo avanti della nostra strategia, che confermiamo ed, anzi, intendiamo rafforzare, di sviluppare una presenza diretta del nostro gruppo nei paesi emergenti del centro ed est Europa. ” .  
   
   
ENRICO ROSSI: «COSÌ LA TOSCANA DIFENDE LA VITA» INTERVENTO IN MERITO AL DIBATTITO SUSCITATO DAL CONVEGNO SU NEONATOLOGIA E BIOETICA  
 
Firenze , 30 ottobre 2008 - L´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi interviene nel dibattito sul convegno fiorentino in tema di neonatologia e bioetica. «Il valore che sta alla base del piano sanitario regionale, a cui devono rispondere le scelte e le azioni concrete – afferma l´assessore - è che la salute è un diritto del cittadino e un dovere della collettività. In questo come in altri ambiti la Toscana si qualifica con i fatti, e non a parole, come regione della vita. In questi giorni si è aperta a proposito di una iniziativa congressuale specialistica una discussione intorno a temi delicati e profondi. Si stanno versando fiumi di inchiostro in polemiche ideologiche e in larga parte strumentali. Si è arrivati perfino a proporre una interrogazione al presidente del consiglio. Non ci sono dubbi: chi nasce ha diritto alla cura e all´assistenza. Importanti interventi sanitari vengono effettuati anche nella vita intrauterina, correggendo malformazioni e difetti congeniti. Proprio al Meyer, grazie alla professionalità di una equipe multidisciplinare e ad una buona organizzazione del servizio, si evita ormai per il 75% di questi casi il ricorso all´interruzione terapeutica di gravidanza. E´ testimonianza di rispetto per la vita anche sostituire, come stiamo facendo in Toscana, il ricorso all´amniocentesi con altre pratiche diagnostiche meno invasive e meno rischiose per il feto. Grazie a tutto ciò sono decine i bambini che oggi vivono in Toscana. In questa occasione stiamo parlando di una casistica relativamente recente, quella dei neonati gravemente prematuri, che da alcuni anni a questa parte è ben presente al servizio sanitario regionale nelle sue dimensioni e nelle sue caratteristiche. Per saperne di più abbiamo creato un apposito Archi vio regionale, unico nel suo genere in Italia. Tra il 2003 e il 2005 sono nati in Toscana 108 bambini tra le 22esima e la 23esima settimana di gestazione. 33 di loro sono sopravvissuti alla nascita e per non più di quindici giorni in terapia intensiva. Cinque hanno trascorso lunghi mesi di degenza in ospedale e oggi sono portatori di gravi patologie. I neonatologi toscani mettono quotidianamente in atto la loro professionalità in scienza e coscienza, supportano le capacità vitali di questi bambini. Valutano caso per caso, insieme ai genitori, l´approccio più idoneo evitando l´accanimento terapeutico. E´ il modo giusto per riconoscere, con amore e rispetto, il diritto di cui questi bambini godono come persone dal momento della nascita. Se già non fosse questa la chiara affermazione dell´articolo con cui inizia il nostro Codice civile, questa sarebbe per noi una considerazione intuitiva, quasi istintiva. Certame nte è bene che la comunità scientifica discuta liberamente e in modo approfondito su ogni questione. Ma affinché i toni del dibattito che si sta accendendo in questi giorni non siano il segno di uno smarrimento culturale e di valori, aggravato da strumentalizzazioni, penso che occorra allargare l´orizzonte. E´ questo infatti il primo compito della politica, così come il senso profondo della missione del servizio sanitario pubblico è quello della presa in carico, del rispetto, della “pietas”, della tutela della vita umana fin dal suo inizio affermata anche nella legge 194. Temo tuttavia un corto circuito intellettuale, che si innesca in una società del benessere che pensa molto a se stessa, e si divide, senza alzare lo sguardo ai fatti grandi e terribili che hanno il torto di non accadere nel recinto del nostro orticello. Domani non andrò al convegno di cui si discute e che la Regione non patrocin a. Lavorerò per presentare alla giunta regionale nella prossima seduta, d´intesa con l´amico assessore Massimo Toschi, una delibera per finanziare una importante ricerca in atto a Siena per la produzione di un vaccino contro il tifo. In un anno nel mondo si contano 600. 000 morti per tifo e soprattutto nelle aree ad alta endemia per la maggior parte sono bambini o giovani dai 3 ai 19 anni. Anche loro sono persone. La Toscana è per la vita e ne difende il diritto anche là dove purtroppo soccombe per ragioni tutte economiche e affaristiche. Ci auguriamo che questo orizzonte più ampio interessi davvero e fattivamente tutti coloro che si schierano a difesa della vita». .  
   
   
BOLZANO: POSITIVI I DATI EMERSI DAL “SALONE DELLA SALUTE” ORGANIZZATO NELL’AMBITO DELLA FIERA D’AUTUNNO  
 
 Bolzano, 30 ottobre 2008 - Sono stati valutati dall’Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato provinciale alla sanità i dati raccolti dal “Progetto cuore” condotto nell’ambito della Fiera campionaria d’autunno ed organizzato dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali in collaborazione con la Fondazione “Vital”. Analizzati i dati di 3148 visitatori del Salone della salute. Nel corso dei due fine settimana nei quali si è svolto il progetto cuore nell’ambito della Fiera d’autunno sono state 3. 148 le persone di età compresa tra i 40 ed i 69 anni che si sono sottoposte ai testi previsti dal progetto e riguardanti nel dettaglio l’ipertensione, il diabete, l’indice di massa corporea ed il livello del colesterolo. Si sono sottoposti al controllo del peso 1. 400 visitatori della Fiera mentre sono stati effettuati oltre 2. 500 test per quanto riguarda la pressione sanguigna. L’unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Centrale di Bolzano oltre ad effettuare 1. 500 misurazioni del colesterolo, ha anche elaborato più di 1. 100 rischi cardiovascolari, attraverso l’analisi dei risultati di tutti e tre i test clinici. I visitatori della Fiera e coloro che si sono sottoposti ai test clinici hanno particolarmente apprezzato la possibilità di parlare con il personale medico ed infermieristico e l’opportunità di effettuare i controlli in maniera rapida ed informale. Il 63% di coloro che si sono sottoposti ai test è rappresentato da donne mentre la metà rientrava nella fascia d’etá compresa tra i 40 ed i 70 anni. Al “Progetto cuore” hanno partecipato: l’unità operativa di Cardiologia Clinica Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Centrale di Bolzano, i servizi Dietetico Nutrizionale dei quattro comprensori sanitari, i servizi Diabetologici dei quattro comprensori sanitari, l’unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Centrale di Bolzano. Il direttore del Dipartimento sanità e politiche sociali della Provincia, Florian Zerzer afferma che “Indipendentemente dall’età non è mai troppo tardi per prendere provvedimenti che giovino al cuore. Nutrirsi in modo sano evitando l’eccesso di grassi, smettere di fumare, combattere l’ipertensione arteriosa o il diabete mellito o eliminare i chili in eccesso sono passi importanti per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. In questo ambito il “Progetto cuore” ha fornito delle indicazioni importanti”. .  
   
   
NON VEDENTI, INAUGURATA LA MOSTRA "BUIO BUIO" BOSCAGLI: DALLE IMPRESE FORTE IMPEGNO PER UN NUOVO WELFARE EVENTO ORGANIZZATO DA ISTITUTO DEI CIECHI E GALLERIE COMMERCIALI  
 
 Cinisello Balsamo/mi, 30 ottobre 2008 - In un tunnel completamente buio la voce di un non vedente guiderà i visitatori attraverso quattro spazi: il bosco dell´udito, la casa del tatto, il tunnel dei profumi e la galleria del gusto. E´ l´esperienza che potranno fare tutti coloro che si recheranno, fino al 7 novembre (dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 20) a visitare la mostra "Buio Buio", organizzata dall´Istituto dei Ciechi di Milano in collaborazione con Gallerie Commerciali Italia ed allestita alla Galleria Auchan di Cinisello Balsamo. "Questa mostra - ha detto, inaugurandola, l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli - è un esempio di come l´impegno sociale delle imprese possa contribuire alla realizzazione di un miglior welfare. In Lombardia abbiamo da tempo realizzato una virtuosa collaborazione con le imprese più sensibili alla realtà sociale. Si pensi ad esempio ai tanti asili nido aziendali realizzati proprio grazie a questa collaborazione o al premio Famiglialavoro, ideato per premiare le migliori esperienze e progetti realizzati dalle imprese lombarde in tema di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare" "Per superare l´attuale crisi - ha aggiunto Boscagli - è quindi necessario coinvolgere le realtà economiche in un nuovo percorso di welfare e le istituzioni. Regione e Comuni possono infatti intervenire efficacemente solo se affiancate dal terzo settore e dall´impresa". L´assessore Boscagli ha poi affermato che "il viaggio, nella completa oscurità di questo percorso, permette di sperimentare un nuovo modo di ´vedere´. Affidandosi solamente agli altri quattro sensi si fa un´esperienza straordinaria, si scopre un nuovo mondo di sentire e di percepire, un modo per comprendere meglio la condizione di chi non vede". All´inaugurazione della mostra hanno partecipato anche Rodolfo Masto, commissario straordinario dell´Istituto dei Ciechi di Milano, per il quale "la nostra ambizione è di sensibilizzare quante più persone possibile alle tematiche dei non vedenti e grazie all´apporto della Gallerie Commerciali Italia potremo essere presenti nelle principali città italiane", ed Edoardo Favro, direttore generale Gallerie Commerciali Italia. "La mostra - ha annunciato - verrà in seguito allestita in altre 23 Gallerie Auchan d´Italia perché la riteniamo un´esperienza fondamentale, un´iniziativa che deve assolutamente essere aperta al grande pubblico". .  
   
   
SPLENDORI DEL GOTICO NEL FRIULI PATRIARCALE 12 DICEMBRE 2008 – 19 APRILE 2009 CHIESA DI SAN FRANCESCO – UDINE  
 
Udine, 30 ottobre 2008 - Si terrà dal 12 dicembre 2008 al 19 aprile 2009 presso la chiesa di San Francesco a Udine la grande mostra Splendori del Gotico nel Friuli patriarcale. L’iniziativa, a cura dei Civici Musei di Storia e Arte del Castello di Udine, vuole rievocare la grande e feconda epoca della diffusione del Tardo gotico negli ultimi anni del potere patriarcale in Friuli, momento di grande complessità, in cui si sviluppa uno stile particolarissimo, frutto dell’incontro e del reciproco influsso di culture diverse e lontane. Punto di partenza è il restauro, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Friuladria-crédit agricole dei lacerti di affresco quattrocenteschi della cappella del beato Odorico da Pordenone, annessa alla chiesa ove si svolge la mostra. Nel Medioevo si consideravano fortunate e certamente più prestigiose le città che potevano vantare un proprio santo, come S. Francesco ad Assisi o S. Antonio a Padova. Udine ebbe almeno un beato, quell’Odorico Mattiussi, che all’inizio del Trecento era andato nella lontana Cina sulle orme di Marco Polo. Alla sua morte (1331) la vox populi e soprattutto l’ordine dei Minori, ormai potente, ne promossero la venerazione, che comportò la realizzazione di una cappella presso la chiesa del convento, interamente frescata all’inizio del Quattrocento. Dopo una serie di vicissitudini, la parte superstite degli affreschi, strappata nel periodo tra le due guerre, è stata sottoposta a nuovo, radicale restauro. Prima che gli affreschi siano ricollocati secondo la disposizione originaria, saranno visibili come un fumetto o un rotolo antico lungo le pareti della chiesa di S. Francesco. La mostra ha come intento quello di contestualizzare gli affreschi, la figura del beato Odorico, l’amore dei francescani per le opere d’arte e tutta l’azione di promozione culturale che la struttura ecclesiastica del patriarcato – una sorta di stato autonomo – realizzò fino all’inizio del Quattrocento. Manoscritti, tessuti, codici manoscritti, oreficerie, sculture, affreschi e tavole preziose, provenienti da importanti musei, tra cui il Museo del Bargello di Firenze, il Museo delle Arti decorative di Lione, la Biblioteca Nazionale di Praga e il Correr di Venezia, illustreranno i molteplici influssi dell’arte europea in questo lembo d’Italia vicino al mondo tedesco ma anche sensibile ai modelli bizantini che si diffondevano lungo tutto l’Adriatico. Un apporto determinante verrà anche dalle istituzioni museali e dalle biblioteche di tutta la regione che contribuiranno con prestiti delle opere più significative; dal celeberrimo Busto reliquiario di San Donato del Tesoro del Duomo di Cividale, alla croce dei principi del Tesoro della Cattedrale di Gorizia nonché varie opere che mostreranno la grande penetrazione della cultura gotica nella vita quotidiana. La mostra sarà inoltre un’occasione per tracciare una mappa del ricco patrimonio artistico regionale legato appunto alla cultura tardo – gotica che tocca una serie di località, città (Gemona, Venzone, Cividale, Pordenone, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento), chiese e monasteri, custodi di tesori di inestimabile valore artistico e storico. Il visitatore sarà stimolato a intraprendere un ideale pellegrinaggio contemporaneo in una regione che era attraversata dai percorsi dei devoti diretti sia verso la Terrasanta, sia verso Roma la capitale della cristianità, come testimoniano i numerosi centri di ospitalità gestiti da ordini monastico – cavallereschi. Analogo intendimento anche per i luoghi del gotico all’interno della città di Udine definita urbs picta da Marin Sanudo nella sua cinquecentesca Descrizione della Patria del Friuli. Tra le opere più significative l’Arca lapidea del Beato Bertrando del Museo di Duomo di Udine, gli affreschi della ex Confraternita dei Battuti (ora uffici anagrafe del Comune), della chiesa di S. Antonio Abate, e la statua di S. Eufemia del Museo Arcivescovile. La scelta di allestire l’esposizione nella chiesa di San Francesco intende ribadire il ruolo dell’ordine francescano nei mutamenti non solo spirituali, ma anche culturali della regione con l’introduzione dei canoni architettonici caratteristici dell’ordine, connotati dalla pianta a croce latina con unica navata, e la centralità della chiesa nella vita della città di Udine. .  
   
   
FRANCESCA LEONE A PALAZZO VENEZIA “PRIMO PIANO”  
 
 Roma, 30 ottobre 2008 - Si inaugura a Roma giovedì 4 dicembre alle 19, nell’elegante Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, Primo Piano, la mostra personale di Francesca Leone curata dal Prof. Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano e testo critico di Lorenzo Canova. L’artista, una delle pittrici più interessanti del panorama italiano, invitata a marzo del 2009 ad esporre a Napoli nella suggestiva cornice del Castel dell’Ovo, a giugno nel prestigiosissimo Mmoma (Museum of Modern Art di Mosca), per giungere in autunno alla Galleria Valentina Moncada di Roma, è esponente della rinascita della pittura figurativa, fortemente ancorata al mondo contemporaneo. Cresciuta in una famiglia di artisti, Francesca Leone inizia il suo percorso pittorico avendo respirato un’atmosfera culturale e familiare molto intensa, vivendo da vicino la realizzazione di importanti capolavori cinematografici del padre Sergio. Il titolo della mostra evoca una doppia lettura, sia in senso propriamente artistico che esistenziale. Lo sguardo della pittrice, infatti, si focalizza non solo sul volto e sul primo piano in genere, inteso come fonte ispiratrice e destinatario della sua sensibilità stilistica, ma anche sulla realtà estremamente veloce e sfuggente di oggi, di cui cerca di coglierne l’istante e fissarlo in modo indelebile. L’esposizione prende spunto dal mondo contemporaneo e si sviluppa fondamentalmente sui grandi ritratti delle personalità che hanno contribuito in modo determinante nel cercare di portare armonia e pace nel mondo: Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A. San Suu K. Ispirazione che si riversa anche sulle figure mistiche dei monaci tibetani. Tema importante quest’ultimo, richiamato in diverse suggestive tele. A tal proposito scrive Francesco Scorzone in una bella recensione, dopo la personale di maggio scorso al Loggiato di San Bartolomeo a Palermo: “I ritratti di Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A. San Suu K. E il gruppo di monaci tibetani, intenti nella preghiera, hanno in comune quella capacità della rivolta silenziosa senza il ricorso alla violenza, l’amore per il prossimo. Sono i profeti armati, ora dalla parola ora dal silenzio e sono coloro dai quali bisognerebbe prendere esempio per tentare un qualsiasi cambiamento della società”. Importanti le valutazioni critiche di Claudio Strinati curatore della mostra a Palazzo Venezia: Il “primo piano” di cui parla, già nel titolo, la mostra attuale, è da un lato il primo piano delle singole figure ma anche il primo piano della nostra attenzione che l’ artista vuole coinvolgere con tutto il peso della materia pittorica, viva e palpitante anche se delicatamente lavorata e calata sulla tela con una leggerezza che non contrasta mai con la efficacissima energia della formulazione finale dell’ immagine”. Lorenzo Canova, infine, autore del testo critico, riflettendo ancora sulle tematiche care all’artista aggiunge: “particolarmente importante la scelta dell’artista di costruire il suo “programma iconografico” intorno a temi così urgenti e significativi che però, se trattati in modo inopportuno rischierebbero di scadere in un mediocre appello a generici, presunti buoni sentimenti collettivi. Francesca Leone evita invece questo rischio attraverso una visione sintetica dove l’angoscia e la protesta sono rafforzate dalla scelta di non rappresentare direttamente la violenza e il sopruso ma di affidare alle figure dei monaci il compito di arricchire il messaggio simbolico dell’installazione insieme ai volti di coloro che hanno voluto resistere lottando per la pace e i diritti umani…”. .  
   
   
GRAZIA VARISCO QUADRI COMUNICANTI 30 OTTOBRE - 6 DICEMBRE 2008  
 
 Roma Roma 30 ottobre 2008 – Oggi alle ore 18. 30, la Galleria Il Bulino artecontemporanea di Roma inaugura la mostra Quadri comunicanti di Grazia Varisco, esponente di spicco dell’arte cinetica e programmata, insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, del Gruppo T di Milano. A quasi vent’anni di distanza dall’ultima personale romana, la Galleria presenta una mostra ispirata all’omonima serie di opere realizzate dalla Varisco nell’ultimo anno, i Quadri comunicanti, completata da un’antologica di piccoli esemplari che documentano il suo costante percorso di ricerca sul rapporto spazio-temporale, iniziato alla fine degli anni Cinquanta. In tutto una ventina di opere che permettono di seguire la coerenza formale e processuale del lavoro di Grazia Varisco, partendo dal presente per terminare con gli oggetti cinetici degli anni Sessanta. I Quadri comunicanti (2008) segnano un notevole scarto rispetto ai lavori appena precedenti - la serie Strappo alla regola (2007) - che consiste in una maggiore simultaneità delle informazioni contrastanti, legate principalmente alla dialettica tra ordine e disordine, regola e caso. La sala d’ingresso è interamente dedicata a quest’ultima indagine presentata attraverso tre grandi installazioni a parete. Attraverso quella sensibilità delicata e sottile che contraddistingue tutto il suo lavoro più recente, Grazia Varisco non inventa lo spazio, piuttosto lo "ascolta". L’esperienza che viene prodotta è, anche in questo caso, più mentale che fisica; non prende di mira l´intero corpo o più sensi, ma coinvolge principalmente la vista. Nei Silenzi (2005-2007) protagonista indiscusso è invece il vuoto esaminato attraverso il dispositivo dell’interazione del fruitore con l’opera. La scorrevolezza delle lastre di metallo smaltato che costituiscono l’opera permette, a chi vorrà completare il lavoro, di cambiarne forma e dimensioni. Un vuoto strappato dunque alla regola del pieno e del persistere statico delle immagini. Le Extrapagine (1975-78), partono invece dalla "piega" per inventare nuove geometrie e per verificare l’interferenza tra caso e programma. La piega rende il foglio luogo di effettivi accadimenti e di evoluzioni, suggerisce un gesto e ne contiene il movimento e rompe definitivamente il rigore della sua geometria. La variazione era già stata indagata dalla Varisco anche attraverso modalità ancora più sottili e misteriose negli Spazi potenziali (1973), nei Mercuriali (1969) e, ancor prima, nella serie dei Reticoli frangibili (1968-1969). Allo spostamento minimo dello sguardo la composizione, seppure fissa, pare modificarsi: le maglie del vetro interferiscono con i segni dilatandoli, assottigliandoli, occultandoli. Qualcosa si sottrae al controllo visivo, producendo un’interferenza che rompe uno schema. La mostra si completa con una selezione di opere dei primi anni Sessanta, legate alle ricerche del Gruppo T. Le Tavole magnetiche, in cui prevale l’aspetto ludico, richiedono l’intervento del pubblico. Uno storico Schema luminoso variabile, in cui evidente è il rapporto con la scienza e la tecnologia, interroga infine la luce allo scopo di produrre costanti stimoli ed effetti percettivi. In mostra è inoltre esposto il multiplo Duetto, piccola scultura in alluminio smaltato a due colori con tiratura a 50 esemplari, realizzata da Grazia Varisco per le Edizioni Il Bulino di Roma. Catalogo in mostra con un testo critico di Elisabetta Longari Grazia Varisco, nasce a Milano nel 1937, dove vive e lavora. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano partecipa alle ricerche artistiche in campo cinetico e programmato come esponente del Gruppo T prendendo parte alla serie di mostre titolate Miriorama. Nel 1962 partecipa alle mostre Arte Programmata, organizzate da Bruno Munari, con introduzione in catalogo di Umberto Eco, a Milano, Roma, Venezia e dal 1963 espone, sia in Italia che all’estero, alle rassegne del movimento internazionale Nouvelle Tendance. Nel 2006 il suo lavoro è ampiamente documentato nella mostra Gianni Colombo-grazia Varisco, allestita presso la Rotonda di via Besana a Milano. A Roma il suo lavoro è stato invece rappresentato di recente in due importanti mostre collettive: Gli ambienti del Gruppo T - Le origini dell’arte interattiva del 2006 ospitata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Il Mito della velocità del 2008, presso il Palazzo delle Esposizioni. .  
   
   
ELTJON VALLE MARINZ A CURA DI FRANCESCO POLI E RUBENS SHIMA THE NATIONAL GALLERY OF ARTS TIRANA 07.11.08 – 07.12.08  
 
Tirana, 30 ottobre 2008 - Concentrare l’attenzione sull’espressività primaria dei materiali, non quelli tradizionali della pittura e della scultura ma quelli di fondamentale importanza della dimensione urbana e naturale, è senza dubbio uno dei contributi più rilevanti dell’arte processuale e ambientale degli anni ‘60/’70. Questa genere di esperienze caratterizzate da installazioni e interventi che coinvolgono anche direttamente la realtà esterna è stata ripresa in modo originale da parecchi artisti internazionali delle ultime generazioni, e sviluppata con una consapevolezza molto più avvertita delle implicazioni sociali, politiche e ecologiche a livello di impatto globale. Anche Eltjon Valle ha deciso di andare in questa direzione, impegnandosi in una complessa ricerca elaborata con diverse modalità operative (che vanno dall’installazione al video, dalla foto ai dipinti e disegni) su una materia prima di cruciale importanza, il petrolio. Fonte di energia alla base dello sviluppo economico di tutti i paesi del mondo , e purtroppo causa di gravissime tensioni e di guerre terribili, l’oro nero ha un valore strategico assoluto, e come tale rappresenta anche dal punto di visto simbolico un elemento carico di significati che impregnano l’immaginario collettivo. Mettere in gioco in un progetto artistico il petrolio, e tutto ciò che esso significa, è una sfida non di poco conto. Eltjon Valle lo ha fatto riuscendo a trasformare , con grande efficacia, una esplorazione sul campo (e proprio su una specifica area di campi petroliferi in Albania) in una operazione carica di autentiche energie estetiche, che partendo dalle problematiche di una circoscritta situazione reale, da vita a una articolata visione multipla, a diversi livelli. Il tema centrale del suo lavoro ha una precisa connotazione ecologica (che comunque stimola riflessioni e suggestioni più ampie ). La compagnia canadese Bankers Petroleum Ltd, che ha rilevato dalla compagnia di stato albanese Albpetroleum la concessione dell’area petrolifera di Patos Marinza, di trentadue chilometri quadrati con centinaia di pozzi, ha incaricato l’artista di studiare e elaborare un intervento che contribuisca, a livello di immagine e di sensibilizzazione culturale, ad avviare un processo di bonifica di un territorio fortemente inquinato a causa di pratiche estrattive tecnologicamente arretrate. Il progetto di Valle prevede la realizzazione di interventi “site specic” su una serie di pozzi, con lo scopo di trasformare una condizione di degrado ambientale in un segnale estetico forte che indichi la volontà di una radicale inversione di tendenza per il futuro. La mostra alla Galleria nazionale d’arte di Tirana è una sorta di documentazione di questo work in progress, ma non in senso banalmente descrittivo. I dati informativi, le carte topografiche, le immagini fotografiche e video, e anche il petrolio stesso diventano materiali per una serie di opere che nel loro insieme formano un installazione ambientale con elementi strettamente interconessi. Al centro della grande sala sono collocati su dei cubi neri due pezzi di terreno, ciascuno di un metro quadrato, spessi circa venti centimetri e intrisi di petrolio. Per il pubblico è forte l’impatto sensoriale, non solo quello visivo, perché l’acre odore del petrolio espande in tutto l’ambiente. Questa presenza fisica così pregnante crea una particolare atmosfera che carica di suggestione anche gli altri lavori. Il video che ci mostra da una prospettiva ravvicinata l’attività dei pozzi acquista una più forte intensità reale così come le poche ma emblematiche grandi foto che mostrano, nella sua oleosa densità organica il liquido nero che trasuda dal terreno o inquina piccoli corsi d’acqua che attraversano dei prati. Di più analitica freddezza concettuale è la serie di disegni su carta translucida dove la sintetica definizione topografica dei pozzi numerati e degli appezzamenti scanditi da griglie di strade e stradine, diventa attraverso una libera elaborazione una sorta di proliferante composizione astratta minimalista. E infine, ci sono anche due quadri di grande misura, realizzati su tela con il petrolio al posto della pittura a olio. Il risultato è piuttosto drammatico:sono superfici scure con spessori bituminosi e sgocciolature da cui emergono appena visibili dei volti umani giallastri. Forse questi singolari dipinti si possono anche leggere come un monito sui rischi di una futura possibile catastrofe ecologica. .  
   
   
A ROMA LA MOSTRA "LEGIONARI" DELL´ARCHIVIO PROVINCIALE  
 
 Bolzano, 30 ottobre 2008 - Giovedì 6 novembre l’Archivio provinciale inaugura a Roma, presente l´ambasciatore di Spagna in Italia, la propria mostra fotografica “Legionari. Italiani di Mussolini alla guerra di Spagna (1936-1939)”, l´esposizione di successo che nel 2007 ha già fatto tappa a Barcellona e a Bolzano. Prosegue il cammino di un’esposizione che ha riscosso un notevole interesse nel pubblico e nei media sia italiani che spagnoli. La mostra “Legionari. Italiani di Mussolini alla guerra di Spagna (1936-1939)” è frutto di una collaborazione internazionale tra Archivio provinciale di Bolzano e Museu d’Història de Catalunya (con il sostegno di Leitner Technologies) e riproduce una selezione di 100 immagini scattate dal sudtirolese Guglielmo Sandri (in origine Wilhelm Schrefler), che partecipò come volontario alla guerra civile spagnola, arruolandosi nel Corpo Truppe Volontarie inviato in Spagna da Mussolini. Le sue fotografie, più di 4000, sono state rinvenute fortunosamente a Vipiteno e poi acquisite dall’Archivio provinciale a Bolzano. La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre a Roma nella prestigiosa cornice dell’Istituto Cervantes in piazza Navona 91. L’inaugurazione, giovedì 6 novembre alle ore 19, avverrà alla presenza dell´ambasciatore di Spagna in Italia, Luis Calvo, e al termine di una giornata internazionale di studi dal titolo “La guerra civile spagnola e l’internazionalizzazione del conflitto”, cui parteciperanno alcuni tra i più importanti studiosi italiani e spagnoli dell’argomento. A presentare la mostra sarà Andrea Di Michele dell’Archivio provinciale, curatore dell’esposizione e del relativo catalogo. Partner dell’iniziativa sono l’Istituto Cervantes di Roma, la Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma, la Real Academia de España en Roma, l’Istituto Storico Germanico di Roma e il Dipartimento di Studi Storici Geografici Antropologici dell’Università Roma Tre. .  
   
   
GOLF - A VALDERRAMA SI CONCLUDE L’EUROPEAN TOUR, IN CAMPO FRANCESCO MOLINARI  
 
Roma, 30 ottobre 2008 . L’european Tour 2008 si conclude con la 21ª edizione del Volvo Masters, sul percorso di Valderrama a Sotogrande in Spagna. Si gioca per il ricchissimo montepremi di 4. 250. 000 euro con prima moneta di 708. 000 euro. In campo ci sarà per il terzo anno consecutivo Francesco Molinari, in buona condizione di forma e ben motivato, perché dalla sua attuale posizione nell’ordine di merito (21° con 826. 641 euro) può porsi prestigiosi obiettivi: infatti i primi 15 della money list finale disputeranno nella prossima stagione l’Us Open, i primi 20 il Ca Championship, una delle ricche gare del World Golf Championships (il mini circuito mondiale) e i primi 30 entreranno nel field dell’Open Championship a Turnberry. I primi quattro dell’ordine di merito, invece, si contenderanno la corona continentale: sono in corsa il leader, lo svedese Robert Karlsson (2. 695. 248 euro guadagnati), l’irlandese Padraig Harrington (E 2. 397. 823), l’inglese Lee Westwood (E 2. 228. 642) e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (E 2. 018. 596). Gli ultimi due, per centrare l’obiettivo, debbono solo vincere e poi sperare nella debacle di chi li precede, mentre più verosimilmente sarà una corsa a due tra Karlsson e Harrington. Quest’ultimo per arrivare al titolo che fu suo nel 2006 è obbligato a occupare una delle prime due posizioni, ma senza avere certezze. Karlsson, infatti, annullerebbe le due opzioni di Harrington classificandosi secondo, in caso di successo del rivale, o entro i primi cinque qualora l’irlandese giungesse secondo. At torneo sono ammessi i primi 60 classificati dell’ordine di merito e il vincitore della passata stagione, l’inglese Justin Rose, al via però saranno in 57 per le defezioni di Ernie Els, Adam Scott, Retief Goosen e Angel Cabrera. Tra i favoriti, oltre al quartetto citato, vi sono anche lo spagnolo Sergio Garcia, l’irlandese Darren Clark, gli inglesi Ian Poulter e Ross Fisher. L’anno prossimo il Volvo Masters sarà sostituito dal The Dubai World Championship che si giocherà sull´Earth Course del Jumeirah Golf Estates di Dubai. Quanto all’European Tour non vi saranno soste: la prossima settimana comincerà in Cina l’edizione 2009 con il Hsbc Champions (6-9 novembre) allo Shenshan International Gc di Shanghai. Campionato Lombardo Pro Ad Andrea Maestroni - Andrea Maestroni ha vinto per il secondo anno consecutivo il Campionato Regionale Lombardo Professionisti svoltosi sul percorso del Golf Club Franciacorta. La pioggia torrenziale, caduta nella notte, ha reso impossibile il gioco nella seconda giornata di gara e, di conseguenza, è divenuta definitiva la classifica del primo giro. Per designare il vincitore si è reso necessario uno spareggio tra Maestroni e Marco Donghi, che avevano chiuso alla pari le prime 18 buche, delle 36 programmate, con 66 colpi, precedendo Michele Zanini (69), Costantino Rocca e Nicola Maestroni (70), Alessandro Merletti, Marco Crespi e Andrea Zani (71), Massimo Florioli e Alessandro Napoleoni (72). Gregory Molteni, Romolo Napoleoni, Luca Bordogna e Stefania Croce (73), unica proette in campo. Per il play off si è scelta la buca 14, che presenta un dog leg a destra e il green in salita, rimasta più asciutta delle altre. Nei primi quattro passaggi i due contendenti sono rimasti in parità, dopo aver eseguito ottimi colpi d’approccio e sul green. Alla quinto Maestroni è finito in bunker, ha eseguito una buona uscita e ha messo a segno il putt vincente di circa quattro metri per il par. “Quest’anno - ha detto il vincitore - non avevo categoria per i circuiti europei e avevo deciso di prendermi una pausa. Questa estate ho anche insegnato, cosa per me insolita. Poi però ho potuto giocare qualche gara e ora questo successo mi da sicuramente morale. Nel 2007 a Gardagolf ho conosciuto Mark Bender, il coach di Zach Johnson, e ho in programma alcune lezioni con lui a gennaio. Nel frattempo cercherò di riprendermi la ‘carta’ alla Qualifying School europea”. I due finalisti hanno occupato i primi due posti anche nella gara pro am, formula con cui si è disputato il torneo, ma a ruoli invertiti. Il vincitore, infatti, è stato Marco Donghi (62 colpi) in coppia con Riccardo Baccarani, che ha preceduto di un colpo Maestroni, insieme a Luca Pedersoli. Al terzo posto con lo stesso 63 Michele Ballarin/carlo Moro, quindi undici coppie con 66: le norme Fig che hanno assegnato il quarto posto a Roberto Recchione/silvia Audisio, il quinto a Michele Zanini/costantino Gabardi e l’11° a Costantino Rocca che ha giocato con il figlio Francesco. Primo premio lordo con 66 a Romolo Napoleoni/claudio Viganò. L’evento, fortemente voluto dal Comitato Regionale Lombardo, è stato sponsorizzato da Borghi abbigliamento Milano, Gioielleria Serafino Consoli, Argenteria Zanolli, Best Western Premier Hotel Cappello d’Oro Bergamo, Titleist, H19 Sportsware, System Plast, Ferrosider, Engineering srl, Gt Press&service, Fast, Bretzel Idea srl, B3 Thebigtre, Bga N. D. T. Instrument e Bowne. Ladies European Tour In Cina - La Cina sta diventando sempre più uno dei poli del golf mondiale e accoglie per la prima volta anche il Ladies European Tour con il Suzhou Taihu Ladies Open (31 ottobre-2 novembre, 54 buche), che si svolge al Suzhou Taihu International Gc nella città da cui il circolo prende il nome. Per l’occasione gli organizzatori si sono assicurati la presenza di Annika Sorenstam, la grande campionessa svedese all’ultima apparizione nel Let perché a fine anno darà l’addio alle scene agonistiche. Quattro le italiane presenti: Veronica Zorzi, Vittoria Valvassori, Margherita Rigon e Anna Rossi. Predominanza di giocatrici asiatiche in particolare con 33 cinesi, 10 thailandesi e sette proette di Taipei. Il montepremi è di 200. 000 euro. Lpga: Giulia Sergas All’hana Bank Colon Championship - Giulia Sergas è tra le 69 proettes ammesse all’Hana Bank Colon Championship (31 ottobre- 2 novembre, 54 buche), il torneo del Lpga Tour in programma allo Sky 72 Gc di Incheon in Corea. Tra le partecipanti la norvegese Suzann Pettersen che difende il titolo, la statunitense Paula Creamer, le coreane Hee-won Han, Inbee Park e Ji Yai Shin. Il montepremi è di 1. 600. 000 dollari. Us Pga Tour: Ginn Sur Mer Classic - Al The Conservatory di Palm Coast in Florida si disputa il Ginn sur Mer Classic (30 ottobre - 2 novembre), sesta delle sette gare delle Fall Series che concludono l’Us Pga Tour. L’interesse è soprattutto nella lotta per cercare di entrare tra i primi 125 della money list e conservare la “carta”. Tra i candidati al titolo il campione uscente Daniel Chopra, Davis Love Iii, J. J. Henry, Charles Howell Iii, Robert Garrigus e Mark Turnesa. Il montepremi è di 4,6 milioni di dollari dei quali 828. 000 andranno al vincitore. .