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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Ottobre 2008
IL PRANZO DELLA DOMENICA? UN RITO INTRAMONTABILE PER 8 MILIONI DI FAMIGLIE  
 
A sorpresa una ricerca dell’Accademia Italiana della Cucina ce lo fa riscoprire come un appuntamento vivo e attuale, simbolo della tradizione gastronomica nazionale: tutte le domeniche, infatti il 52% delle famiglie italiane si siede a tavola per gustare un menu che è lo stesso di 50 anni fa: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele. Almeno per un giorno trionfa il tipico e il territorio dicendo no ai piatti pronti e a quelli surgelati Solo il 5% degli italiani preferisce il ristorante, mentre l’imperativo è: tutti a casa in famiglia. Nouvelle cuisine, happy hour, finger food, fast food e cucina molecolare. Vent’anni di speri-mentazioni e mode alimentari non sono riusciti a intaccare il rito, tradizionalissimo, del pranzo della domenica. Che continua ad essere celebrato, ogni settimana, da 1 italiano su 2. Riproponendo oggi – si fatica quasi a crederlo – lo stesso menu che veniva portato in tavola negli anni Cinquanta e Sessanta: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele. A farci riscoprire ancora più tradizionalisti di quanto avremmo mai immaginato, una ricerca realizzata dal Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina: uno studio sul campo che ha toccato tutte le regioni italiane coinvolgendo le 280 delegazioni dell’Aic e producendo ben 1. 834 questionari, per sondare il rapporto che lega gli italiani al pranzo della domenica in famiglia. Per la verità lo studio aveva l’obiettivo d’indagare questo grande classico della nostra tradizione gastronomica con il timore, forse, di scoprirlo un po’ demodé. Insomma, accantonato da nuovi stili di vita e abitudini familiari. E invece la ricerca conferma, in maniera inequivocabile, che nulla di nuovo è accaduto, in quasi 50 anni, intorno alla tavola imbandita della domenica. “Sono ben felice – afferma Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina - che la ricerca confermi che il pranzo della domenica è un cerimoniale amato e diffuso in ogni angolo d’Italia. Che non solo resiste alle nuove tendenze alimentari ma rappresenta il più solido presidio della tradizione gastronomica italiana. In un’ epoca caratterizzata dall’omologazione alimentare e dalla destrutturazione dei pasti il pranzo della domenica rap-presenta il baluardo più autentico contro i fast food e il rito attraverso il quale recuperare l’antica tradizione del desco familiare. ” Il Pranzo Della Domenica: Un Appuntamento Fisso Per 1 Italiano Su 2 Ma veniamo ai risultati della ricerca. Il pranzo della domenica rappresenta un rito irrinun-ciabile per i nostri connazionali: 1 italiano su 2 (52%) dichiara di parteciparvi ogni set-timana, il 21% due volte il mese, mentre solo il 5% dichiara di non effettuare mai il pranzo della domenica. Al di là del significativo valore gastronomico le famiglie si incontrano so-prattutto per riaffermare il valore della famiglia e lo spirito di convivialità (63%), valori da difendere in un’ era caratterizzata dai ritmi frenetici. È la casa (95%) con i suoi profumi e il suo calore la chioccia del pranzo della domenica: nonostante l’alta qualità della ristorazione italiana solo il 5% degli italiani sceglie di mangiare al ristorante alla domenica. Il pranzo della domenica viene organizzato soprattutto nella casa della famiglia d’origine mentre solo il 4% degli italiani sceglie di farlo a casa di amici. Se il ruolo dello chef rimane in mano alla donna (80%) anche gli uomini iniziano ad avere un ruolo attivo nell’ideazione e nella preparazione del pasto: 2 uomini su 10 hanno preparato l’ultimo pranzo della domenica. Un trend negativo invece quello che riguarda le nuove ge-nerazioni, annoiate da pentole e fornelli: solo il 4,7% dei figli prepara il pranzo della dome-nica. Da sempre il pranzo della domenica rappresenta il luogo d’incontro della cosiddetta “famiglia allargata”. Oggi - nonostante la riduzione dei nuclei familiari - la tavola del pranzo della do-menica raccoglie una media di 5 persone con punte di 6 persone al Sud e nelle Isole. Tuttavia ci sono ancora dei casi di “pranzi a 7” (1 italiano su 10) e di pranzi a 10 (7%). Il pasto dedicato al convivio familiare rimane il pranzo (90%), anche se i giovani (20%) preferiscono la cena come momento di socializzazione con la famiglia. Nonostante poi la domenica sia un susseguirsi di programmi televisivi che accompagnano , anticipano o seguono l’ora del pranzo, solo l’1,5% degli italiani segue i consigli delle tra-smissioni televisive quando devono scegliere il menu e le ricette da portare in tavola. Al contrario ben 9 italiani su 10 si affidano alle proprie esperienze personali, tramandate spesso di generazione in generazione. Solo una piccola parte prende spunto dai libri di cucina (7%): più gli uomini (8%) che le donne (6%) ed in generale molto più i giovani (15%) rispetto alla popolazione anziana (4%). Domenica Regno Della Cucina Tipica: 9 Italiani Su 10 Per Un Giorno Dicono No Ai Piatti Pronti L’82% degli italiani – almeno di domenica - ama gustare piatti strettamente locali, so-prattutto la fascia adulta e anziana. Solo 1 italiano su 10 predilige cibi innovativi, in partico-lare i giovani (20%). Ma tutto deve essere all’insegna del made in Italy: appena l’1% degli ita-liani vorrebbe mangiare piatti internazionali. Il pranzo della domenica viene preparato in casa utilizzando quasi sempre ingredienti freschi: il 65% degli italiani non fa uso di prodotti surgelati per prepararlo e l’85% ha abolito i piatti pronti dalle proprie abitudini alimentari. A dimostrazione del fatto che - nonostante queste tipologie di alimenti siano in forte crescita nel contesto gastronomico odierno - la do-menica vuole rimanere un’ oasi incontaminata dove l’estro, la fantasia e la tipicità culi-naria vincono sulla praticità. I piatti più consumati nell’ultimo pranzo della domenica? Tra gli antipasti trionfano gli affet-tati (28%): prosciutto, salame, in abbinamento a formaggi ma spesso anche soli. A seguire crostini (15%) e antipasti di mare (5%). Tra i primi vittoria al fotofinish di pastasciutta (17%) e dei tortellini (16,5%) , poi lasagne (12%) e risotto (11%). È il classico arrosto, in-vece, a dominare tra i secondi (24%). Tra i contorni più presenti nella tavola domenicale ci sono le patate (30%), seguite dall’insostituibile insalata (26%). Ma un pranzo della domenica che si rispetti si conclude con un dolce. Il preferito dagli italiani è la torta (15%) seguita dalla crostata (12%), dalla piccola pasticceria (8%) e dal gelato (7%). Pranzo Della Domenica: Un Baluardo Al Sud, Ben Radicato Al Centro, Innovativo Al Nord È il Sud il presidio del pranzo della domenica. Un appuntamento che per i cittadini del meri-dione rappresenta il momento della condivisione familiare (73%) in misura maggiore ri-spetto a quelli del Centro (61%) e del Nord (56%). Ma non solo. Al sud il pranzo della do-menica rappresenta un appuntamento costante: 6 Italiani su 10 lo effettuano ogni set-timana contro il 50% dei cittadini del Centro e il 45% di quelli del Nord. Il meridione inoltre è il luogo dove è più diffuso il modello di famiglia allargata. La tavola del pranzo della domenica è composta da una media di 5,3 persone rispetto ai 4,8 del centro e ai 4,6 del Nord. Una tendenza particolarmente presente in Sicilia ed in Sardegna dove ogni settimana si registrano casi di pranzi con sette persone (15%) o addirittura 10 persone (13%). Se il Centro è un territorio piuttosto neutro il Nord rappresenta l’area con il più elevato tas-so d’innovazione rispetto al rito del pranzo della domenica. Piemonte, Liguria e Lombardia risultano essere le regioni più propense alla sperimentazione in campo gastronomico: a diffe-renza del resto d’Italia il 21% dei cittadini di queste regioni ama preparare il pranzo della domenica avvalendosi di una la cucina creativa, svincolata dalla tradizione. .  
   
   
PRANZO DELLA DOMENICA: CHE COSA MANGIANO GLI ITALIANI  
 
Menu Nazionale: Antipasti: Salumi misti, Crostini vari, Formaggi; Primi: Pasta asciutta, Tortelli, Lasagne al forno, Risotto; Secondi: Arrosti (vitello, maiale), Pollo, Pesce; Contorni: Patate arrosto, Insalata, Verdure cotte; Dolci: Torta (di mele), Crostata, Gelato. Dal Nord Al Sud, I 5 Menu Macroregionali Piu’ Amati Dagli Italiani Menu Nord-ovest Antipasti: tonno di coniglio, vitello tonnato, battuta di carne cruda, insalata russa; Primi: agnolotti, ravioli; Secondi: bolliti misti, brasato e arrosto di manzo; Contorni: carote e finocchi al burro; Dolci: torta di mele, panna cotta. Menu Nord-est Antipasti: soppressa e formaggi, affettati misti; Primi: tortellini in brodo, risotto al radicchio; Secondi: coniglio e vitello arrosto; Contorni: composta di verdure cotte, patate al forno; Dolci: crostata e zuppa inglese. Menu Centro Antipasti: crostini e salumi misti; Primi: pasta al forno e al ragù; Secondi: arista di maiale e pollo arrosto; Contorni: piselli e patate al forno; Dolci: biscottini e tiramisù. Menu Sud Antipasti: prosciutto e melone, salame e formaggi; Primi: linguine di mare, pasta al forno; Secondi: agnello e polpettone; Contorni: insalata mista, peperoni al forno; Dolci: pasticcini, babà. Menu Isole Antipasti: insalata di mare, olive, formaggi; Primi: pasta alla marinara, lasagne e pasta al forno; Secondi: salsiccia, cotoletta, falso magro; Contorni: patate al forno, insalata mista; Dolci: cannoli, cassate, piccola pasticceria. .  
   
   
SESSANT’ANNI D’ITALIA LETTI ATTRAVERSO L’EVOLUZIONE DEL PRANZO DELLA DOMENICA  
 
Un rito della nostra tradizione grazie al quale si può ripercorrere la storia e il costume gastronomico nazionale. Da quando la carne era un lusso e si mangiava solo la domenica fino ai primi pic-nic all’italiana. Dalla polenta versata sul paiolo fino ai primi pranzi in trattoria, espressione di un inedito benessere economico. Senza dimenticare la crisi della famiglia, le influenze della nouvelle cuisine fino al recupero odierno del rapporto degli italiani con la tradizione culinaria locale. In un periodo di paventata globalizzazione, oggi il pranzo della domenica rappresenta il grande laboratorio della cucina italiana Forse oggi è sempre più difficile trovare famiglie “allargate”. Magari a tavola dominano il vino in bottiglia e i tovaglioli di carta. E di “stracciatella”, neanche a parlarne… Ma domenica è sempre domenica, come recitava una famosa canzone degli anni cinquanta. E il pranzo della domenica - ancora oggi - rappresenta molto di più di un semplice pasto: è il palcoscenico che vede protagonista indiscussa la famiglia italiana. “Impegnarsi in difesa di questa tradizione - afferma Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina - significa un po’ anche lottare per l’unità della famiglia. In un periodo storico in cui tutto è sempre messo in discussione il pranzo della domenica rappresenta l’ultimo baluardo della socializzazione, un’occasione unica di confronto e di dialogo tra i membri della famiglia. Un appuntamento che conserva anche un eccezionale valore di presidio gastronomico: sapori, profumi, ricette e piatti del nostro patrimonio regionale capaci di parlare al cuore dei commensali. Un grande laboratorio dove confluiscono con attenzione e cautela anche le nuove conoscenze gastronomiche apprese fuori casa nel corso della settimana o dai media. ” Dalla Celebre “Stracciatella” Ai Pranzi Della Domenica Fuori Porta Un rito specchio dei tempi, il simbolo di una nazione che cambia, rimanendo però uguale a se stessa. Attraverso il pranzo della domenica si può spiegare l’evoluzione del costume gastronomico e culturale degli italiani. Negli anni 50 e 60 domina la figura della donna casalinga, intenta a lavorare in cucina tra pentole e fornelli, ma il menu spesso segue decisamente i gusti dell’uomo. Tra i piatti è la pasta a dominare nei festosi pranzi della domenica: fettuccine, gnocchi e lasagne. Proprio quella pasta asciutta che si avvia a diventare il cibo identificativo di un intero paese. Si tratta di una cucina molto “povera” che annovera tra le sue fila anche pietanze oggi quasi scomparse come la stracciatella o il pancotto. La carne era quasi un lusso ed è per questo che si mangiava solo di domenica; in particolare il pollo arrosto, piatto simbolo del pasto festivo. Una tantum toccava anche a involtini, fegatini, polpette e fettine. L’orto aveva un ruolo fondamentale nell’alimentazione: patate, fagiolini, pomodori, zucchine e barbabietole trionfavano nelle tavole domenicali. Il tutto annaffiato da vino esclusivamente sfuso: il celebre vino del contadino che solo il caso metanolo riuscirà a mandare in soffitta. Rarissimi i dolci, tranne quello simbolo di quegli anni: la creme caramel. I menu del tempo seguivano i ritmi delle stagioni. Se le fredde domeniche fanno da cornice a enormi paioli di polenta, nella bella stagione sono gli spaghetti alle vongole il piatto preferito dagli Italiani. Sono anni caratterizzati anche dalle prime gite fuori porta. A rompere gli schemi del classico pranzo domenicale ci pensano i primi pic-nic estivi. Dalle città partono lunghe carovane cariche di piatti, stoviglie, radioline e soprattutto di cibi cucinati. Tra i più amati la frittata con le cipolle e il panino con la cotoletta. Mentre nel decennio successivo sarà la volta delle trattorie e ristoranti che - grazie al sopraggiunto boom economico - diventeranno la meta più ambita per il pranzo della domenica degli italiani. Dalle Mode Esterofile Al Ritorno Della Cucina Tradizionale Durante i turbolenti anni 70 il costume gastronomico italiano si arricchisce di nuovi capitoli. Le generazioni giovanili proiettano anche sul cibo e i suoi riti e simboli le loro ansie di ribellione e lo spirito antiborghese. Si mangia di meno con la famiglia riunita e alcuni piatti tradizionali diventano l’espressione di un conformismo da combattere. Ma non solo. I giovani cominciano ad interessarsi alle nuove mode alimentari. Arriva in Italia la nouvelle cuisine: le porzioni diventano più misurate (léggi: striminzite) , mentre i piatti diventano più grandi. Questa rottura con gli schemi tradizionali è confermata dalla presenza sulle tavole domenicali dei frutti esotici (in primis la banana) e di un nuovo ingrediente, la panna. Fra le preparazioni che segnano quest’epoca c’è sicuramente il tiramisù, dolce che ancora oggi rappresenta in Italia e nel mondo il fine pasto più rappresentativo. La crisi della famiglia e più in generale della società creano in campo culinario un vuoto dove si inseriscono nuove tendenze alimentari. A partire dagli anni 80, infatti, si affermano le cucine etniche, gli alimenti surgelati, i congelati e i precotti. Ed è proprio nel periodo in cui l’abbondanza è divenuta oramai una regola che si profila all’orizzonte la cultura della dieta, specie tra i giovani. Gli Italiani si appassionano sempre di più alla cultura gastronomica: aumenta l’acquisto di libri e di riviste di cucina. Sono anche gli anni in cui si iniziano a sperimentare cibi innovativi: il pranzo della domenica diventa una fucina gastronomica per stupire i propri ospiti. Il piatto cult in Italia è la pasta al salmone. In contrasto con le tendenze innovative emergenti, la cucina degli anni 90 risente del desiderio da parte del consumatore di una rivalutazione attenta e profonda della cultura gastronomica. Tornano di moda sapori poveri e umili che sembravano dimenticati. La dieta mediterranea diventa un must che ha nel pranzo della domenica il suo punto di riferimento. Si celebra la rinascita della pasta fresca, anche grazie alla capacità dell’Industria alimentare di portare sul mercato prodotti in linea con la tradizione. Il cibo e la cucina diventano una seria attività mediatica. Diventa sempre più efficace l’azione delle associazioni che lavorano in difesa del made in Italy alimentare e della cultura gastronomica nazionale. Una tendenza viva più che mai ancora nel nuovo millennio. Come dimostra la ricerca dell’Accademia Italiana della cucina, il pranzo della domenica oggi è vivo e presenta un menu simile a quello di cinquant’anni fa: affettati, lasagne, arrosto, patate, insalata, tiramisù. L’italia della domenica tutela e promuove la ricchezza della cucina tradizionale con la sua intensità e ricchezza di valori. “Oggi gli italiani pur non disdegnando i ristoranti e tutte le innovazioni nella distribuzione dei pasti ed i nuovi luoghi del mangiare - afferma Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina - mantengono il punto fisso famigliare e quindi identitario del pranzo della domenica. Un appuntamento gastronomico nel quale rimane costante la ricerca del buongusto, dell’equilibrio, dell’eleganza e soprattutto di uno stile peculiare ed inimitabile. ” .  
   
   
MINERVINI PRESENTA PROGETTO SEAPASS  
 
Il 30 ottobre si è tenuta a Bari la conferenza stampa di chiusura delle attività l’ultimo atto del progetto Seapass – Sistemi Elettronici Applicati per la Protezione dell’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, finanziato dall’Unione Europea tramite il programma Interreg Iiia Italia-grecia 2000-2006, che ha visto i due Paesi mediterranei collaborare per salvaguardare i fondali del Mare Nostrum e promuovere il turismo sostenibile. Promuovere l’utilizzo e l’installazione di sistemi telematici che regolamentino il traffico marittimo, e di campi di ormeggio ecocompatibili è la via che i promotori del progetto Seapass hanno scelto per coniugare sviluppo turistico e attenzione all’ambiente, sperimentando, anche al di fuori di Aree marine protette italiane, un sistema che evita il danneggiamento dei fondali da parte delle imbarcazioni che sostano nelle baie più caratteristiche del Mediterraneo. Otranto in Italia e Patrasso in Grecia, sono state le località scelte per promuovere quest’esperienza, che è stata affiancata da una costante attività di promozione di un tipo di turismo attento all’ambiente. I risultati del progetto, le esperienze provate e le problematiche affrontate sono stati presentati questa mattina a Bari, presso la Sede dell’Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, alla presenza di Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva della Regione Puglia, Sebastiano Venneri, Vicepresidente e Responsabile Mare di Legambiente, Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia, Luciano Cariddi, Sindaco di Otranto, Maria Tsami, dell’Adep Patrasso, Paolo Sansò, dell’Università di Lecce e del Co. N. I. S. Ma e Ferdinando Lembo, della Italgest Mare. Obiettivo del progetto è stato dimostrare che l’attenzione all’ambiente non solo non nuoce al flusso turistico, ma piuttosto è capace di valorizzare un territorio come quello della Baia di Campo dell’Orte, vicino ad Otranto e di Punta Anyà, presso Patrasso, che fa della qualità dei servizi e della sostenibilità dei valori aggiunti. La nautica da diporto, infatti, è fonte importante di occupazione e di sviluppo economico per molte località costiere italiane e greche, ma senza l’attenzione al territorio e all’ecosistema marino si rivelerebbe un’arma a doppio taglio per la promozione del turismo. “Il progetto Seapass – dichiara Sebastiano Venneri – Vicepresidente e Responsabile Mare di Legambiente- è la migliore dimostrazione che esistono soluzioni per consentire la fruizione sostenibile di aree di grande pregio naturalistico. Il sistema messo a punto consente ai diportisti di godere di più e meglio di posti tra i più belli del nostro Mare”. Nel corso dell’incontro è stato presentato il Manuale delle “Linee guida per la realizzazione e la gestione dei campi di ormeggio telematici”, curato da Stefano Donati, esperto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. L’obiettivo del Progetto è quello di diffondere delle best practices per installare il sistema di “gavitelli telematici” alla luce delle esperienze fatte nel corso del progetto. L’attività di promozione del Progetto Seapass e di un turismo nautico sostenibile sono state garantite anche dalla partecipazione al progetto di Legambiente, che ha portato a bordo della “Goletta Verde” l’esperienza del progetto Seapass, facendolo conoscere lungo le coste italiane e mediterranee. Fondamentale l’apporto di Italgest Mare, che ha brevettato e installato il sistema di “boe telematiche” che consente di raggiungere gli obiettivi prefissati. “La conclusione del progetto Seapass e le pratiche sperimentante ad Otranto e Patrasso – ha dichiarato Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – ci lasciano ben sperare sulla possibilità che le buone prassi individuate nell’ambito del progetto possano essere mutuate nell’intero bacino del Mediterraneo. Campo dell’Orte, in provincia di Otranto, rappresenta un ottimo esempio di ambiente marino da tutelare, ricco di bellezze naturali e importante per la biodiversità, che diventa di facile accesso da parte dei diportisti, proprio grazie alle tecnologie avanzate di cui si è avvalso il Progetto Seapass”. Il progetto “S. E. A. P. A. S. S. ” Sistemi Elettronici Applicati per la Protezione Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile Il progetto Seapass si svolge nell’ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg Iiia Italia-grecia, all’interno della Misura 3. 1 "Miglioramento della gestione degli ecosistemi comuni” ed è promosso dall’Assessorato alla trasparenza e alla cittadinanza attiva – Settore demanio e Patrimonio della Regione Puglia, in partenariato con il Comune di Otranto, la Municipal Enterprise for planning and Development of Patras (A. D. E. P. ) e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienza del Mare (Co. N. I. S. Ma) .  
   
   
TURISMO IN CAMPANIA, VELARDI PRESENTA A ISTITUZIONI E FORZE POLITICHE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE. PRONTI CINQUE GRANDI PROGETTI TERRITORIALI PER UN INVESTIMENTO DI 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
 Una riunione bipartisan con tutti i parlamentari eletti in Campania, con i presidenti delle province e con i presidenti della terza e sesta Commissione regionale: Claudio Velardi, assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania presenta lunedì 3 novembre le strategie territoriali della programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 e apre un grande tavolo di confronto con tutte le rappresentanze istituzionali e politiche coinvolte. I lavori si aprono alle ore 10 presso l´Hotel San Francesco al Monte di Napoli con la relazione sulle cinque grandi proposte di progetti territoriali: la Baia di Napoli, il Cilento con i parchi naturalistici e i grandi eventi dello sport, le vie del vino in Irpinia, i borghi del Sannio e, per l´area casertana, i siti borbonici e la via Appia. All´incontro, che durerà sino alle ore 13, saranno presenti il segretario regionale del Pd, on. Tino Iannuzzi, e il segretario regionale del Pdl, il sottosegretario Nicola Cosentino. Hanno già confermato la loro presenza il Sen. Riccardo Villari (Pd), Sen. Teresa Armato (Pd), On. Mario Landolfi (Pdl), Sen. Aniello Di Nardo (Idv), On. Fulvio Bonavitacola (Pd), On. Luisa Bossa (Pd), On. Stefano Caldoro (Pdl), On. Marcello di Caterina (Pdl), On. Antonio Cuomo (Pd), On. Stefano Graziano (Pd), On. Francesco Barbato (Idv), On. Luigi Cesaro (Pdl), Sen. Luigi Compagna (Pdl), On. Francesco Pionati (Udc), On. Giuseppina Castiello (Pdl), On. Aniello Formisano (Idv), On. Eugenio Mazzarella (Pd), On. Donato Renato Mosella (Pd), On. Nicola Formichella (Pdl), On. Maria Elena Stasi (Pdl), On. Salvatore Piccolo (Pd), Sen. Giacinto Russo (Idv), On. Pasquale Ciriello (Pd), On. Costantino Boffa (Pd), On. Giuseppe Scalera (Pdl) e i presidenti di provincia Dino Di Palma (Napoli), Aniello Cimitile (Benevento), Angelo Villani (Salerno), Sandro De Franciscis (Caserta). Un miliardo e mezzo circa gli investimenti previsti per questi cinque "grandi progetti territoriali". Investimenti che dovranno essere inseriti in una logica di sistema che mira a mettere in luce l´eccezionale patrimonio esistente, come ad esempio gli immobili storici spesso poco o per nulla utilizzati, con scelte su progetti di valorizzazione, promozione e fruizione delle eccellenze e l´utilizzo di una rete gestionale innovativa e di qualità del territorio. . . .  
   
   
TURISMO: DALLA REGIONE LAZIO 30 MILIONI PER VALORIZZARE IL LITORALE  
 
Approvato dalla Giunta Marrazzo in via definitiva lo “Schema di Avviso pubblico per l´individuazione degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale”, collegato all´articolo 41 della Finanziaria regionale 2008. Il fondo straordinario prevede lo stanziamento complessivo di 30 milioni di euro ed è destinato ai 22 comuni costieri e alle due isole di Ponza e Ventotene, ed è suddiviso in 10 milioni di euro all´anno nel corso del triennio 2008-2010. "Queste risorse - spiega l´assessore regionale al Turismo Mancini - saranno utilizzate su due assi di intervento. Il primo riguarda la riqualificazione dei contesti urbani e dei centri storici della costa laziale attraverso la realizzazione e miglioramento dell´arredo urbano dei lungomare e dei canali, il recupero e la valorizzazione delle aree degradate. Il secondo, la riqualificazione delle spiagge libere attrezzate, con la realizzazione di strutture per l´accessibilita´ al mare e fruibilita´ degli arenili, per l´assistenza, la sicurezza e il primo soccorso. Si tratta di un programma integrato - prosegue Mancini - in quanto prevede opere di recupero e valorizzazione per rilanciare lo sviluppo economico e turistico della fascia costiera, che avra´ una ricaduta importante anche in termini sociali". Il contributo regionale prevede importi minimi pari a 50 mila euro e massimi fino a 2 milioni di euro, mentre le amministrazioni pubbliche interessate dovranno partecipare con una quota di cofinanziamento non inferiore al 10% dell´investimento proposto. Tra le priorita´ stabilite dalla Regione per le opere pubbliche da realizzare, vi e´ tra l´altro l´utilizzo di materiali eco-compatibili, in una logica di sostenibilita´ ambientale. .  
   
   
PROGETTO “OSPITALITA’ NEI BORGHI” IN SITO MINISTERO PA  
 
Il progetto “Ospitalità nei Borghi”, redatto dal Dipartimento Attività produttive (Valorizzazione del patrimonio culturale), è il primo progetto di un ente pubblico della Basilicata ad essere inserito nell’elenco online “Oltre 100 storie di eccellenze nella Pubblica Amministrazione” del sito del Ministero per la Pubblica amministrazione e Innovazione. Il progetto vede impegnati la Regione Basilicata e i Comuni di Accettura, Aliano, Latronico, Matera, Maratea, Melfi, Muro Lucano, Picerno, Pietrapertosa, Pisticci, Potenza, Satriano di Lucania, San Chirico Nuovo, Trecchina, Tricarico, Valsinni e Venosa, (la cui popolazione rappresenta più della metà di quella totale) in un programma di recupero dei centri storici e, nello stesso tempo delle tradizioni culturali, per il rilancio turistico della Basilicata. .  
   
   
CUNEO: IN GB E IRLANDA A FAR CONOSCERE IL TERRITORIO CUNEESE  
 
Dal 20 dicembre, ogni sabato, gli aerei della compagnia low-cost Ryanair decolleranno da Londra, Birmingham e Dublino per raggiungere l’aeroporto di Cuneo-levaldigi, nell´obiettivo di portare nelle stazioni sciistiche gli inglesi e gli irlandesi appassionati dello sport bianco. La scorsa settimana, per pubblicizzare l´iniziativa, una delegazione, guidata da Andreino Durando, in rappresentanza della Camera di Commercio, e composta da esponenti dell´Aeroporto cuneese, delle Atl di Cuneo ed Alba, del Cônitours, delle società che gestiscono gli impianti della Riserva Bianca di Limone Piemonte e del Mondolè Ski di Prato Nevoso, Artesina e Frabosa Soprana, è stata oltre Manica. L’operazione è altresì sostenuta dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Cuneo e dagli enti locali interessati. Nelle tre grandi città da cui decolleranno gli aerei si sono svolti - grazie alla preziosa collaborazione dell’Enit (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) di Londra per il Regno Unito e l’Irlanda - incontri con giornalisti, agenzie viaggio, tour operator e autorità locali. A Dublino, in particolare, era presente una nutrita rappresentanza della Ryanair. Grazie al nuovo portale predisposto da Cônitours www. Cuneoitalianalps. It finalizzato a veicolare pacchetti turistici per le settimane bianche, con possibilità di prenotare on-line alberghi, skipass e transfer, si è presentata l´offerta turistica cuneese incentrata sullo sci e sull´enogastronomia, curata in modo attento dall’Atl di Cuneo e di Alba, e completata dalla presentazione di prodotti tipici della Granda. “Il riscontro è risultato eccellente - dice Durando vice presidente dell’Atl del Cuneese. Abbiamo rilevato molto interesse per una meta ancora poco conosciuta. A tale proposito, s’intende organizzare a breve un educational rivolto ai giornalisti per far loro conoscere il territorio, motivandoli a promuovere la nostra offerta turistica”. La vendita dei biglietti per il primo periodo di attivazione della linea è già in corso. Sono in palio offerte speciali, con sconti significativi. Indispensabile insistere nella politica di promozione. Il viaggio promozionale ha fatto molto, ma altre iniziative sono in cantiere. Tanto per cominciare, si parla di Cuneo (“A taste of Cuneo”) nella rivista di bordo della compagnia che assicurerà il servizio. Su tutti i voli, i passeggeri, sfogliando le pagine della pubblicazione a disposizione nei vari posti a sedere, avranno modo di avere notizie sulla “pittoresca provincia di Cuneo nel cuore del Piemonte: il luogo perfetto per abbinare lo sci al piacere della tavola”. Pubblicità specifiche sono già state concordate sia con i principali giornali britannici, dal Daily Mail al The Indipendent, all´Observer, all´Evening Standard al The Times e ad altri ancora per il Regno Unito, sia con quotidiani e periodici con diffusione prioritaria in Irlanda. È altresì prevista la personalizzazione della “rotta Cuneo” all’interno degli aerei. “Questi voli offrono nuove opportunità per il rilancio del nostro aeroporto, il cui bilancio, quest´anno, appare il migliore mai ottenuto - sostiene il presidente della Camera di Commercio Ferruccio Dardanello. Si prosegue con progetti capaci di essere di supporto alla vita economica locale, creando nuovi flussi e mantenendo quelli, consistenti, già attivati”. . .  
   
   
VARESE: UN MARCHIO DI QUALITÀ PER ALBERGHI E RISTORANTI  
 
Il Marchio di Qualità ha fatto boom in provincia di Varese: dopo le visite degli ispettori, sono state ben 157 le strutture ricettive del nostro territorio, 109 ristoranti e 48 alberghi, che hanno ottenuto l’importante riconoscimento. La crescita numerica, con 13 strutture in più rispetto alla scorsa edizione, è un buon riscontro rispetto agli obiettivi di un’iniziativa che vuole valorizzare l’ospitalità sul nostro territorio ed è promossa da Camera di Commercio e Provincia nell’ambito del Protocollo d’Intesa sul Turismo in atto tra i due enti pubblici. Il progetto s’avvale poi della collaborazione dell’Associazione Ristoratori/confcommercio, dell’Associazione Gourmets e Ristoratori/confesercenti, di Federalberghi/confcommercio, di Asshotel/confesercenti oltre che delle associazioni dei consumatori Adoc, Adiconsum e Federconsumatori. Di rilievo anche il fatto che la guida con la descrizione degli alberghi e dei ristoranti con il Marchio di Qualità stata particolarmente apprezzata nei giorni dei Mondiali di Ciclismo dello scorso mese di settembre Tra i nostri 109 ristoranti che hanno ottenuto il Marchio, poi, la Locanda Garibaldi di Induno Olona ha ricevuto un ulteriore riconoscimento: è stata scelta, infatti, come finalista del Premio “Ospitalità Italiana” sulla base del numero delle segnalazioni attribuite dagli stessi clienti. Il Marchio di Qualità, avviato su scala nazionale da Isnart (Istituto nazionale di ricerche sul turismo), intende favorire la realizzazione di un circuito gastronomico di qualità composto da differenti realtà, con caratteristiche e prodotti diversi e non ha carattere obbligatorio: si tratta di un riconoscimento facoltativo, annuale e rinnovabile che non si sovrappone alle forme tradizionali di classificazione dei ristoranti e degli alberghi. Piuttosto, si pone quale ulteriore forma di “tutela dell’ospite” ovvero “a garanzia della qualità del servizio offerto”. Sono stati gli stessi albergatori e ristoratori a richiedere il Marchio alla Camera di Commercio, che ha organizzato visite senza preavviso negli esercizi candidati tramite esperti di settore individuati da Isnart. I risultati sono poi stati sottoposti a una commissione tecnica di valutazione per l’assegnazione del Marchio. Aderire al Marchio di Qualità significa allora dare al potenziale ospite una certezza in più che non verrà deluso; significa allinearsi agli standard qualitativi offerti a livello internazionale; significa, infine, dare rilievo all’immagine dell’intero comprensorio, regalando al turista un bel ricordo della nostra ospitalità. Per le diverse tipologie di imprese dell’ospitalità, il Marchio costituisce anche uno strumento di autovalutazione: quali servizi ottimizzare, quali introdurre, a quale modello ideale, infine, l’albergo o il ristorante può puntare per affrontare le sfide future. .  
   
   
LA NUOVA GUIDA VERDE DEL VENETO – IN ESCLUSIVA ALLA REGIONE  
 
Il Touring Club Italiano ha realizzato una nuova Guida Verde del Veneto: un’edizione che sarà tradotta anche in inglese e in tedesco, unica ed aggiornatissima (ci sono, per esempio, il nuovo ponte della Costituzione di Venezia e la Casatella Trevigiana Dop), a disposizione della Regione e dei suoi Consorzi di promozione turistica per un paio d’anni, mentre solo nel 2010 sarà reperibile anche in libreria e sostituirà la precedente Guida Verde che rimane nei circuiti di vendita ordinari. La Guida è stata presentata oggi dal vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato, da Cristiana Baietta del coordinamento editoriale del Touring e da Lorena Tumari di Fabrica in una cornice d’eccezione: lo spazio veneto allestito all’interno del Salone del Gusto di Torino. E’ stata una scelta assolutamente voluta, per sottolineare che la pubblicazione accompagna gli ospiti del Veneto attraverso il suo territorio, che è fatto di gente, storia, arte, cultura e sapori: facce preziose di un’immagine unica, che seduce il turista e gli fa gustare il Veneto con tutti i cinque sensi. Questa speciale edizione della Guida è personalizzata con lo slogan dell’emozione “Veneto: tra la terra e il cielo” e il logo del Veneto turistico e della qualità enogastronomica: il Leone di San Marco affiancato dalla stella a sette punte, tante quante le proposte della completa offerta di ospitalità della regione. “Che anche quest’anno sta confermando il suo assoluto primato nel settore – ha sottolineato Manzato – con una crescita fino a settembre dello 0,9 per cento degli arrivi e dello 0,1 per cento delle presenze rispetto ai primi dieci mesi del 2007, che fu un anno record con oltre 61,5 milioni di pernottamenti, generati da 14 milioni 135 mila arrivi, dei quali il 60 per cento stranieri. Un ulteriore primato in assoluta controtendenza nazionale se si guarda al resto della penisola”. Si tratta di risultati che corrispondono ad una forte vivacità imprenditoriale del comparto economico turistico, ma anche ad un’offerta composta da 110 chilometri di spiagge; dal lago di Garda; dalle Dolomiti e da altre incantevoli montagne; parchi, aree naturali e termali; città d’arte uniche al mondo; migliaia di Ville Venete. Tutto questo è accompagnato sempre da eccellenti produzioni enogastronomiche di qualità certificata, straordinarie materie prime e una cucina capace di esprimere ad un tempo innovazione e tradizione”. .  
   
   
MONTAGNA. PRESENTATO A MODENA PROGETTO “3DOLOMITI”  
 
Il progetto “3Dolomiti”, nato dalla collaborazione tra Consorzio Dolomiti e Consorzio Bim Piave, è stato presentato ieri a Modena in occasione di “Skipass”, il Salone del turismo, degli sport invernali e del freestyle, presente l’assessore regionale agli impianti a fune del Veneto Oscar De Bona. “3Dolomiti – sottolinea De Bona - è un progetto multimediale di promozione di un territorio ricco di opportunità e potenzialità come le Dolomiti bellunesi. Una grande banca dati che può contribuire ad un turismo più strutturato, favorendo anche un interazione più stretta tra operatori e istituzioni”. Utilizzando la tecnologia 3D Rte, si ha una visione del territorio in forma tridimensionale da utilizzare in chiave turistica. Grazie alle banche dati messe a disposizione dal Bim e da altri soggetti sarà possibile visualizzare sul computer di casa le montagne dell’area dolomitica che sono fra le più belle al mondo. Lo strumento permette di avere diverse informazioni, compresi gli eventi in programma sul territorio, i punti di interesse, le strutture ricettive, i percorsi (sentieri, ferrate, piste ciclabili, piste da sci e di nordic walking, ecc. ). In sostanza è un grande “contenitore” di immagini e attività per una risposta turistica costruita su misura degli interessi di ciascun utilizzatore. Con un solo click – è stato detto durante la presentazione – chiunque può vivere le Dolomiti, orientarsi e condividerne le emozioni con immagini molto realistiche. “3Dolomiti” sarà distribuito in Dvd, con aggiornamenti via internet (attraverso il portale www. Belledolomiti. It). .  
   
   
CUNEO: BANDI 2009 PER IL MARCHIO DI QUALITÀ “OSPITALITÀ ITALIANA”  
 
Riaprono i bandi per l’assegnazione del Marchio di Qualità "Ospitalità Italiana" 2009 rivolti ad alberghi, ristoranti, agriturismo, campeggi e B&b con il coinvolgimento della Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Unioncamere Piemonte. La partecipazione è volontaria e gratuita, mediante un’apposita scheda di adesione scaricabile al sito www. Cn. Camcom. It, da inviare alla Camera di Commercio di Cuneo, tramite fax al numero 0171/696581 (non sono previste altre modalità di partecipazione) dal 28 ottobre al 6 novembre 2008. Per l’ammissione delle domande si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle medesime. Informazioni sui bandi possono essere richieste all’ufficio promozione della sede di Cuneo (tel. 0171/318. 818, e-mail promozione@cn. Camcom. It) e presso le sedi di Alba, Mondovì e Saluzzo .  
   
   
ALLA REGIONE SARDEGNA IL PRIMO PREMIO DI TTG INCONTRI  
 
Una comunicazione che rispetta "l´autenticità dei luoghi". E´ questa la motivazione che ha portato Ttg Incontri, la principale fiera business to business del settore turistico (hanno partecipato circa 550 buyer da 50 Paesi del mondo) a Rimini dal 24 al 26 ottobre, ad assegnare alla Sardegna il primo premio della categoria "Regioni e territori italiani". Nella prima edizione dei Ttg Trend Awards - riconoscimenti destinati ad enti del turismo, Regioni e aziende del settore che si siano distinti per la capacità di cogliere i segnali di consumo emergente in ambito turistico - è stato scelto il soggetto "Carnevale" della campagna di comunicazione "Sardegna. Isola dei Tesori", lanciata nell´ambito del progetto Bes dell´Assessorato regionale dei Beni culturali e Spettacolo di valorizzazione e promozione degli eventi di cultura e di spettacolo dell´isola. Indicata come finalista da una giuria composta da Ttg Italia, Matica Imageneering e Assocomunicazione e votata on line da migliaia di internauti, la campagna della Regione Sardegna ha raccolto l´85 per cento dello share. La campagna evidenzia una delle tradizioni più antiche e radicate nel territorio sardo, quella del carnevale, in particolare barbaricino. In primo piano, nella declinazione di comunicazione vincente della campagna multisoggetto, c´è il volto dipinto di nero di un ragazzo, che indossa pelli di animali. Il carnevale, in tutta la Sardegna, "mette in scena", da secoli in maniera inalterata, il profondo rapporto tra uomo e natura, uomo e animale, attraverso rappresentazioni che rispecchiano il rito del nascondimento e della trasposizione. "La potenza del dionisiaco che permane nel tessuto culturale dell´Isola è racchiusa nella straordinaria immagine che si aggiudica un premio prestigioso, segno che la comunicazione realizzata ha saputo preservare ed esprimere tutta la valenza simbolica di un rito tra i più antichi del Mediterraneo", ha sottolineato l´assessore regionale Maria Antonietta Mongiu. "E´ un volto della Sardegna inaspettato e autentico, in cui i sardi crediamo si siano riconosciuti e che i viaggiatori di tutto il mondo hanno scoperto, grazie a numerose iniziative di comunicazione messe in campo, ha affermato con soddisfazione Roberto Calari, responsabile del progetto Bes. .  
   
   
MILANO – HALLOWEEN: 17 MILA IMPRESE COINVOLTE  
 
Milanesi in festa per Halloween: quasi 17. 000 le imprese coinvolte a Milano e provincia, tra cartolerie, pasticcerie, discoteche e locali serali, negozi di giocattoli e tabaccherie. E quasi 100 imprese nella provincia di Milano scelgono per la loro attività nomi legati in qualche modo a Halloween: vanno soprattutto gli “zucca”, i “ghost” e i “gufo”. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese a ottobre 2008. Il 31 ottobre Halloween night: in corso Garibaldi giorno e notte da paura. L’appuntamento con la paura è per venerdì 31 ottobre, nel tratto nord di corso Garibaldi – da via Moscova a via Pontaccio. L’evento, organizzato dall’ Associazione commercianti del corso – Il Garibaldi-asopec– aderente all’Unione del Commercio di Milano, prende il via nel pomeriggio. A partire dalle ore 16,30 i più piccoli potranno fare merenda con il vampiro, mangiucchiare i gommosi distribuiti gratuitamente dall’orsetto Haribo, ascoltare i racconti horror narrati da dracula e scheletrino (panchine al civico n. 59 – 79) e rifarsi il trucco. Alle 17. 30 (panchine situate di fronte al civico n. 79), parte la caccia al tesoro; una bicicletta il primo premio messo in palio dai negozianti, per la squadra che troverà l’oggetto magico; il tutto in una sola ora di tempo. Per concludere in bellezza - nei negozi che espongono il volantino – “Trick or Treat?” “Dolcetto o scherzetto”: cioccolatini, caramelle, biscotti o scherzetti per tutti coloro che, mascherati, partecipano alla grande festa. A partire dalle 22 festa notturna per gli adulti sempre lungo il tratto del corso da largo La Foppa a via Pontaccio che per l’occasione saranno addobbate a festa con torce, candele, scope, pipistrelli e zucche. Sfileranno, a ritmo di musica del gruppo teatrale Italento, fauni trampolieri, streghe, mostri e personaggi horror. Ci sarà una postazione per trucchi teatrali…e ragnatele di zucchero filato. Concorso e viaggio in premio. Le figure più mostruose potranno partecipare al concorso in maschera “Coppia Halloween”: il travestimento che meglio rappresenta lo spirito della festa sarà premiato con un viaggio per una capitale europea (offerto da Asopec – regolamento nei negozi - iscrizioni c/o New York Society Store Garibaldi 64 a partire dalle ore 21). Per l’occasione i negozi resteranno aperti fino a mezzanotte, con vetrine in tema con le maschere di Halloween. I pubblici esercizi della zona proporranno menù “da urlo”. . .  
   
   
GRANDE INTERESSE PER LE MARCHE AL TTI DI RIMINI ´ SOLAZZI: ´LA CONDIVISIONE DEI PROGETTI TRA REGIONE E OPERATORI MARCHIGIANI FUNZIONA´.  
 
 Grande successo per le Marche all´8^ edizione del Travel Trade Italia, la piu` importante piazza di incontro fra domanda e offerta turistica del Prodotto Italia. Il workshop, che si e` svolto il 25 e il 26 ottobre scorso a Rimini, si e` confermato come fondamentale punto di riferimento per l´industria turistica italiana. In due giorni di contrattazioni i buyer nazionali e internazionali contattano le aziende ricettive italiane per costruire e pianificare la commercializzazione del Prodotto Italia sui mercati mondiali,per trovare nuovi partner e siglare accordi. In questo contesto l´offerta turistica marchigiana e` stata molto apprezzata dagli oltre 600 buyer - provenienti da 59 paesi ´ che hanno partecipato all´evento. Gli operatori marchigiani, circa 40 accreditati, hanno saputo modulare bene la loro offerta, diversificandola e rendendola adeguata alla nuova tendenza dei viaggi anche individuali e brevi. Negli incontri di commercializzazione le Marche sono riuscite quindi a collocarsi in una posizione di indiscusso interesse nei confronti degli operatori interessati ad acquistare l´offerta turistica del Bel Paese. ´La Regione ´ commenta l´assessore al turismo Vittoriano Solazzi - sta cercando con sempre maggiore impegno di riorganizzare le iniziative di promozione ed e` motivo di soddisfazione constatare una maggiore sensibilita` e condivisione da parte degli operatori, i quali, assicurando la loro fattiva partecipazione agli incontri di commercializzazione e presentando proposte di grande interesse ed attualita`, dimostrano di aver ormai acquisito la consapevolezza di un loro impegno diretto per la ricerca di nuovi clienti. La partecipazione al Tti, - ha aggiunto Solazzi - si e` rivelata pienamente in linea con le linee di intervento della Regione volte a riposizionare nei mercati l´offerta turistica regionale, cercando di affermare il ´brand Marche´, inteso come promozione integrata che puo` sviluppare un valore aggiunto in termini di prodotto e a riqualificare le proposte di soggiorno prestando attenzione al rapporto qualita`-prezzo e a standard qualitativi condivisi. Noi ´ ha concluso l´assessore - dobbiamo assolutamente puntare sulla riqualificazione per ridare al territorio la sua identita` valorizzando attentamente le singole specificita` e facendo in modo che il turista le riconosca con immediatezza´. .  
   
   
NUOVI ESPERTI IN WEB MARKETING TURISTICO: UN PORTALE PER 13 HOTEL  
 
Bolzano - Dodici laureati di diverse nazionalità sono stati impegnati in un percorso di 1500 ore che ha formato una figura professionale esperta nella progettazione e nell’applicazione di attività di marketing in rete. Il corso di esperto in web marketing turistico del Centro di formazione professionale "Einaudi" ha visto la realizzazione di un portale che ha riunito 13 hotel di Milano. Il Centro di Formazione Professionale Commercio Turismo e Servizi “L. Einaudi" ha realizzato il corso di esperto in web marketing per il turismo, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. L’impostazione progettuale ha previsto la realizzazione di un reale progetto aziendale sviluppato grazie al contributo della società Vortal Consulting di Milano che da quindici anni opera nel settore del turismo. I partecipanti hanno sviluppato un progetto che ha messo insieme tredici hotel situati in Via Napo Torriani e nel quartiere della Stazione Centrale a Milani per dare alla vita un unico portale, www. Torrianihotelsmilan. Com Nel portale vi è un’unica interfaccia di prenotazione per tutti gli hotel, ciò che crea un albergo virtuale di 500 camere in centro a Milano. Si è venuta a creata quindi una catena alberghiera a livello di brand, volontaria e soprattutto autofinanziata. Questo ha consentito agli alberghi di acquisire maggiore potere contrattuale e di poter essere una scelta in più rispetto alle catene alberghiere esistenti nel mercato turistico milanese. I corsisti hanno effettuato la configurazione di Vertical Booking in collaborazione con gli albergatori, venendo così a diretto contatto con le esigenze degli hotel milanesi e hanno inoltre provveduto alla costruzione del portale e all’inserimento dei contenuti. Il progetto Esperto in web marketing per il turismo è un esempio di eccellenza della formazione finanziata grazie al contributo della Provincia e del Fse. I partecipanti al corso sono ora impegnati nello stage conclusivo in molte aziende del settore turistico altoatesine e nazionale. .  
   
   
MILANO DA BERE, MILANO DA SFOGLIARE IN LIBRERIA LA NUOVA EDIZIONE DELLA GUIDA “HAPPY HOUR E NOTTE A MILANO”, UN VADEMECUM PER VIVERE LA CITTÀ DAL TRAMONTO ALL’ALBA  
 
Oltre 240 indirizzi per vivere la “movida” milanese, dall’aperitivo al dopo cena passando per una cena anche dopo la mezzanotte: dai locali più trendy dove l´happy hour è certificato con un marchio di qualità, ai ristoranti aperti il lunedì fino ai locali più originali per un dopocena speciale. E’ quanto propone la nuova edizione della guida “Happy Hour e Notte a Milano”, realizzata da Actl con il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione della Camera di Commercio e dell’Isnart, da oggi disponibile nelle principali librerie milanesi (9,90 euro). I locali presenti sulla guida sono raggruppati in 3 grandi categorie (aperitif, dinner, nightlife), per assaporare la città dal tramonto all´alba. Per ogni locale, oltre alla fotografia ed un´ampia descrizione generale, vengono indicati l´indirizzo, il telefono, il sito internet, gli orari, i costi ed un breve commento finale che sintetizza lo stile del locale in poche battute. Una serie di icone indica infine se sono presenti spazi all´aperto, musica dal vivo, possibilità di prenotare, parcheggio, accesso disabili, wi-fi e carte di credito. Cenare La Domenica, Il Lunedi’ O Gustare Il Menu All’aperto: Ecco L´indice Quante volte si è alla ricerca di un ristorante aperto la domenica o il lunedì oppure di un locale con spazi all’aperto dove trascorrere la serata? Con la guida “Happy Hour e Notte a Milano” orientarsi nella ricerca del locale più adatto per ogni occasione è semplice grazie a sei indici diversi che aiutano il lettore ad individuare facilmente il locale più vicino alle proprie esigenze: oltre all´indice alfabetico, il libro contiene l’indice per fascia di prezzo dell´happy Hour e della cena, uno per i locali con spazio all´aperto, uno sui locali dove poter mangiare la domenica e infine uno sulle strutture dove è possibile consumare un pasto il lunedì. Caccia Al Locale… Mappa Alla Mano Le mappe dettagliate dei luoghi del divertimento sono un ulteriore aiuto offerto dalla guida per la ricerca del locale. Tutti gli esercizi sono suddivisi per zone: 10 “zone del divertimento” in città, più una zona con i locali “fuori porta”. Le zone sono: Brera, Corso Como, Sempione, Isola, Solari, Ticinese, Navigli, Porta Romana, Porta Venezia, Gioia/bicocca. Una panoramica dettagliata di Milano per una ricerca razionale e ragionata dei locali dove trascorrere una piacevole serata. Happy Hour: Quando La Qualita´ E´ Certificata Per circa novanta locali della guida è presente il "Marchio di qualità dell´Happy Hour", un´iniziativa alla sua seconda edizione, realizzata da Actl con il contributo della Camera di Commercio di Milano, la certificazione dell´Isnart e il supporto dell´Epam. Il marchio costituisce una garanzia sulla qualità del servizio offerto e rappresenta un giusto riconoscimento nei confronti di tutti quei locali che si impegnano in un costante miglioramento, sia in termini di servizi che di offerta gastronomica. “Happy Hour e Notte a Milano. Guida ai locali di tendenza” può essere consultata anche in versione ridotta su internet all´indirizzo www. Actl. It. .  
   
   
IN FIERA A MODENA CON TRENITALIA: SABATO E DOMENICA INGRESSO SCONTATO A “SKIPASS” PER CHI PRESENTA IL BIGLIETTO FERROVIARIO  
 
Cinque euro di sconto sul biglietto di ingresso a Skipass, il salone del turismo invernale in programma dal 30 ottobre a 2 novembre a Modenafiere. E’ stato rinnovato anche quest’anno l’accordo fra Trenitalia (Gruppo Fs) e la società organizzatrice di eventi studio Lobo che prevede condizioni di ingresso agevolate per gli utilizzatori del treno. Lo sconto è riservato infatti a tutti coloro che, nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 novembre, raggiungeranno Modena in treno. Per usufruirne basterà esibire alle casse di Modenafiere il biglietto di viaggio utilizzato per l’arrivo in città e convalidato nello stesso giorno prescelto per l’ingresso alla manifestazione (nel caso dell’utilizzo di treni con prenotazione farà fede la data riportata su quest’ultima). Un motivo in più per scegliere la sicurezza offerta dal treno e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente lasciando a casa la propria auto. La stazione di Modena, sulla linea Bologna – Milano, è ben collegata con la maggior parte delle città italiane; inoltre dalla stazione è attivo un collegamento autobus che conduce direttamente al polo fieristico. Il servizio, in occasione di tutti gli eventi previsti dall’accordo, verrà effettuato anche nelle giornate festive. Maggiori informazioni sull’iniziativa sono presenti sui siti www. Skipass. It e www. Ferroviedellostato. It nella sezione Trenitalia. .  
   
   
MATERA, AL VIA PROVINCIA IN BUS “SPECIALE AUTUNNO”  
 

 

 

 

Con l’itinerario “Anglona e la Rabatana di Tursi” è partita la versione autunnale dell’iniziativa Provincia in Bus, che continuerà sino al 13 dicembre per un totale di dieci escursioni ed il coinvolgimento di diciotto Comuni.

 

“La formula vincente - dichiara Giovanni Ianuzziello, vice presidente della Provincia di Matera con delega al Turismo – continua ad essere quella di abbinare le migliori proposte culturali e di spettacolo offerte dal territorio provinciale e costruire l’intera proposta in base alle esigenze dei turisti, ma con una novità rispetto alla versione estiva e cioè la possibilità per i cittadini di Matera di poter partecipare alle escursioni.

 

Il progetto autunnale - continua Ianuzziello - mira a far scoprire ai turisti ospiti delle strutture ricettive ed ai cittadini della città dei Sassi quelle bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali che la nostra provincia offre, permettendo, così, ai visitatori di diversificare la propria permanenza e di arricchire ulteriormente il proprio soggiorno, ed ai cittadini di Matera di far scoprire percorsi insoliti e suggestivi”.

 

Dopo Tursi, il calendario di Provincia in Bus “speciale autunno” propone per il 1° novembre a Montescalioso l’evento “In Vino Veritas”: un itinerario all’insegna del “buon bere” tra storia, laboratori, spettacoli ed un ottima cena a base di prodotti tipici, mentre la Cripta del Peccato originale e il Parco della Murgia materna sono le location scelte per l’escursione di domenica 2 novembre.

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RIETI: AMBASCIATORI PRESSO LA SANTA SEDE VISITANO I CAMMINI DI FEDE  
 
Gli ambasciatori di 14 Paesi presso la Santa Sede in visita per tre giorni in provincia di Rieti, territorio strategico a livello turistico e spirituale in cui si incontrano i tre Cammini di Fede rappresentati dalla Via Francigena di San Francesco, dalla Via Carolingia e dalla Via Benedettina. Un’iniziativa promossa da Camera di Commercio di Rieti, Comune capoluogo, Provincia e Assindustria Rieti in linea con il recente lancio nel Reatino del progetto pilota di accreditamento congiunto ai marchi “Cammini d’Europa” e “Ospitalità italiana” (Isnart) che punta alla valorizzazione delle strutture turistico-ricettive della provincia. Nel corso del tour, coordinato da Salvador Miguel Porcaro, presidente dell’Associazione turistica “Scoprendo l’Italia”, è previsto venerdì 31 ottobre alle ore 18 un incontro presso la Camera di Commercio di Rieti, al termine del quale gli ambasciatori di Bosnia ed Erzegovina, Cina, Colombia, Costa Rica, Croazia, Filippine, Gabon, Honduras, Iraq, Montenegro, Perù, Repubblica Dominicana e Slovacchia riceveranno da Giammaria D’angeli (presidente Gruppo Giovani Imprenditori Assindustria Rieti) il “Kit Amatriciana”, per la preparazione del gustoso piatto tipico conosciuto ormai in tutto il mondo. Il tour toccherà i luoghi più suggestivi dal punto di vista naturalistico-spirituale della provincia di Rieti tra cui l’Abbazia di Farfa ed i punti nodali dei tre Cammini di Fede che attraversano il territorio reatino. .  
   
   
SALONE DEL GUSTO VENETO A CANNAREGIO DURANTE IL CARNEVALE DI VENEZIA  
 
Una sorta di “salone del Gusto del Veneto” sarà allestito dal 13 al 24 febbraio prossimi a Cannaregio, in occasione del Carnevale di Venezia 2009, dedicato al tema “Sensation: 6 sensi per 6 sestieri”. L’iniziativa è stata presentata oggi allo stand del Veneto al salone del Gusto di Torino dal direttore creativo del Carnevale veneziano Marco Balich, dal presidente di Slow Food del Veneto Gino Bortoletto e dal vicepresidente della Giunta veneta Franco Manzato, che ha annunciato l’intenzione della Regione di essere partner della manifestazione, “il Carnevale più bello del mondo”, con un campo veneziano totalmente dedicato alla promozione delle produzioni agroalimentari regionali di qualità certificata, contrassegnate dal logo della regione: il Leone di San Marco affiancato dalla stella a sette punte e dallo slogan “Veneto: tra la terra e il cielo”. Ogni sestiere abbinato ad uno dei cinque sensi, più uno, e quello del gusto sarà appunto Cannaregio, forse il meno esplorato di Venezia sia dai turisti che dalle maschere. Il sesto senso è quello della sensualità, alla quale sarà dedicato San Marco. Il campo del gusto sarà molto probabilmente a San Geremia, dove saranno realizzate quotidiane performance artistiche e degustazione con chef che interpretano i prodotti agroalimentari veneti con la realizzazione del tradizionale “cibo di strada”. In tutto il sestiere saranno inoltre realizzati percorsi gastronomici dove esaltare il piacere del carnevale dalla parte del palato, attraverso una cucina tra le più antiche e importanti del mondo, quella veneziana e veneta, caratterizzata dalla tipicità delle materie prime, dalla sapienza delle massaie e dei maestri di cucina, dalla sinfonia dei sapori che riesce ad esprimere anche partendo dai prodotti apparentemente più poveri. .