Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2009
UE: CONSIGLIO EUROPEO DI PRIMAVERA 19 E 20 MARZO.  
 
Bruxelles, 19 marzo 2009 - La situazione economica e finanziaria, l´energia e i cambiamenti climatici e il partenariato orientale sono i principali punti all´ordine del giorno del Consiglio europeo di primavera che si terrà a Bruxelles il 19 e 20 marzo. Oltre alla stabilità dei mercati finanziari, i capi di Stato e di governo dei 27 paesi dell´Ue discuteranno della strategia dell´Ue per la crescita e l´occupazione - tema tradizionale di ogni vertice di primavera ma di particolare importanza nella situazione attuale. Essi prepareranno altresì la posizione dell´Ue per il vertice del G20 che si terrà a Londra all´inizio di aprile. Come di consueto, i Ministri degli affari esteri si sono riuniti prima del Consiglio europeo per esaminare il progetto di conclusioni, elaborato dalla presidenza ceca. .  
   
   
FRONTIERE APERTE SÌ, MA QUANTO QUANTO DEVONO ESSERE APERTE LE NOSTRE FRONTIERE?  
 
Bruxelles, 19 marzo 2009 - Immigrazione: un fenomeno sempre più diffuso e sempre più europeo. La libera circolazione all´interno dell´Unione, uno dei capisaldi dell´Europa, obbliga ad affrontare la questione a livello comunitario. Il Parlamento europeo da tempo si occupa di temi caldi: dalla lotta all´immigrazione clandestina alle sanzioni contro i datori di lavoro che sfruttano i clandestini, dalle regole per i rimpatri alla gestione dei lavoratori stranieri qualificati. Passando per le delicate questioni culturali. Dappertutto in Europa quando si parla di immigrazione si apre la polemica. Molti mettono l´accento sui benefici economici e la ricchezza culturale, altri tendono a sottolineare le conseguenze negative dell´immigrazione illegale per l´Ue e i suoi Stati membri. Che cosa ha fatto e cosa dovrebbe fare l´Europa per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini europei su questo tema chiave? Il tuo voto alle Europee del 4-7 giugno contribuirà a definire la linea del Parlamento in materia di immigrazione! Lotta all´immigrazione clandestina - In Europa ci sono fra 4 e 8 milioni di immigrati che lavorano illegalmente, soprattutto nel campo dell´edilizia, dell´agricoltura o nelle pulizie. L´immigrazione illegale deteriora il mercato del lavoro, creando una competizione sleale fra i lavoratori irregolari e quelli in regola. Inoltre molti immigrati irregolari non hanno accesso al sistema sanitario e pensionistico nazionale, e sono esposti allo sfruttamento dei loro datori di lavoro. Molti europei credono che, per poter mettere in pratica il principio fondamentale della libera circolazione all´interno dell´Ue, l´Europa ha bisogno di una politica comune sull´immigrazione. L´unione si occupa di migrazione legale e integrazione, e cerca di combattere l´immigrazione clandestina, combattere lo sfruttamento e difendere i diritti degli immigrati. Come? Recentemente l´Ue ha stabilito sanzioni comuni per i datori di lavoro che sfruttano la manodopera di clandestini e ha creato nuove misure di controllo nazionali. Gli immigrati potranno denunciare i loro datori di lavoro illegali senza temere ritorsioni. Stranieri più qualificati nell´Ue - La scarsità di lavoratori stranieri qualificati nell´Ue é un´altra sfida aperta per le istituzioni comunitarie. A causa della frammentazione del mercato del lavoro e di regole di ammissione diverse da paese a paese, gli immigrati più qualificati spesso preferiscono gli Stati Uniti, il Canada o l´Australia all´Europa. Il Parlamento europeo ha recentemente dato il via libera alla "carta blu" per gli immigrati qualificati. Potranno richiederla i cittadini extra-comunitari che hanno già trovato un lavoro nell´Ue, con almeno 5 anni di esperienza o un titolo universitario. Rimpatrio degli immigrati illegali - Le regole per il rimpatrio costituiscono un importante passo in avanti della politica comune sull´immigrazione. Gli irregolari hanno da 7 a 30 giorni per il rimpatrio volontario. Dopo questo periodo, gli Stati hanno il diritto di espellerli dal loro territorio. Negli ultimi anni molti deputati europei hanno visitato i centri di permanenza temporanea (Cpt) nei diversi Stati europei per controllare che le condizioni dei detenuti fossero decenti. In ogni caso la partita dell´immigrazione resta aperta, e l´Unione europea avrà un ruolo sempre maggiore nel promuovere l´immigrazione regolare e disincentivare l´arrivo dei clandestini. Ci sono molte decisioni cruciali da prendere: il tuo voto alle elezioni europee contribuirà a definire la direzione che l´Europa darà alla politica di immigrazione comune. Vota i tuoi candidati alle Europee del 4-7 giugno, scegli dove va l´Europa! .  
   
   
BRUXELLES: CONFERENZA SULL´INNOVAZIONE E L´ECONOMIA  
 
Bruxelles, 19 marzo 2009 - Il 2 giugno si terrà a Bruxelles (Belgio) una conferenza intitolata "L´economia dell´innovazione - nuove idee, nuovi partner e nuova crescita per l´economia globale" ("The innovation economy - getting new ideas, new partners and new growth for the global economy"). Alla luce del ruolo economico dell´innovazione e delle recenti e prossime elezioni in Europa e negli Stati Uniti, la conferenza è volta a gettare uno sguardo su come continuare con la creazione del clima globale giusto per fornire innovazione. Circa 200 partecipanti discuteranno i seguenti temi: imprenditoria ad alta crescita e trasferimento delle idee dal laboratorio al mercato; ricerca universitaria - competizione contro collaborazione; collaborazione internazionale per ricerca e sviluppo (R&s); la prossima Commissione europea e l´agenda per l´innovazione; innovazione aperta - il ruolo delle multinazionali in un laboratorio mondiale; programmazione congiunta della ricerca. Janez Potocnik, commissario europeo per la scienza e la ricerca , sarà uno dei principali oratori. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Sciencebusiness. Net/events/innovation_economy2009. Php . .  
   
   
BORGHEZIO : LEBBRA, L´UNIONE EUROPEA ISTITUISCA UN PASSAPORTO SANITARIO PER GLI IMMIGRATI  
 
Bruxelles, 19 marzo 2009 - Dopo i casi di lebbra a Milano, l´On. Borghezio ha rivolto un´interrogazione urgente alla Commissione chiedendo alla stessa se "non intenda creare un Osservatorio sulla diffusione di malattie contagiose particolarmente diffuse nelle aree di provenienza di immigrati dal terzo mondo". L´on. Borghezio ritiene inoltre che l´Ue debba immediatamente istituire, per gli immigrati stranieri provenienti da queste aree, un "passaporto sanitario". "E´ ora, di fronte ad una casistica sempre più preoccupante di casi anche molto gravi di malattie contagiose e di vere e proprie epidemie (ad es. Epidemia di colera in Zimbabwe), che l´Europa adotti un filtro efficace che consenta alle competenti autorità di impedire l´accesso ai portatori di tali malattie, potenziali diffusori di epidemie nell´Ue". .  
   
   
BALCANI, COMMISSIONE UE PER ABOLIZIONE VISTI  
 
Trieste, 19 marzo 2009 - La Commissione europea è determinata a completare il processo di eliminazione delle restrizioni al regime dei visti con i Paesi dei Balcani Occidentali entro la fine dell´anno: lo ha recentemente ribadito il commissario europeo per l´Allargamento, Olli Rehn, informa "Seeurope". Rehn ha inoltre affermato che tutti i Paesi della regione, in base al merito, dovrebbero avere la possibilità di entrare nella Ue, ma prima dell´"apertura delle porte" dell´Unione vi è ancora una serie di dispute - riguardanti i confini e altre questioni - da risolvere, informa ancora "Seeurope". Secondo Rehn è di particolare importanza per i Paesi della regione non perdere il ritmo nell´adozione delle riforme, in modo da poter essere pronte ad adempiere agli obblighi della membership comunitaria. È assolutamente necessario per ogni Paese candidato adeguarsi a determinate condizioni economiche, legali e democratiche al fine di poter diventare Stati membri. I Paesi dei Balcani Occidentali sono circondati dalla Ue, e in particolare i cittadini di Serbia e Bosnia-herzegovina non possono viaggiare nei Paesi vicini senza dover prima ottenere dei visti attraverso procedure laboriose. Rehn ha dunque ribadito che i Paesi dell´area che hanno compiuto i maggiori progressi verso la Ue dovrebbero vedere abolite le restrizioni sui visti entro la fine dell´anno. .  
   
   
ALBANIA, NUOVO FINANZIAMENTO DA COMMISSIONE UE  
 
Trieste, 19 marzo 2009 - La Commissione europea ha annunciato nei giorni scorsi il conferimento di 60,9 milioni di euro all´Albania nel quadro degli interventi pre-ammissione, informa "Setimes". I fondi finanzieranno 24 progetti nei settori delle riforme amministrative, dell´educazione e delle infrastrutture rurali, al fine di avvicinare l´Albania alla membership Ue. L´ambasciatore della Commissione europea a Tirana, Helmuth Lohan, e il ministro albanese per l´Integrazione, Majlinda Bregu, hanno inoltre firmato un accordo del valore di 3,1 milioni di euro per contribuire alla ricostruzione di un villaggio vicino alla città di Gerdec, gravemente danneggiato lo scorso anno dall´esplosione di un deposito di munizioni. I fondi finanzieranno in particolare la ricostruzione di una scuola e del sistema di distribuzione e scarico delle acque. .  
   
   
UNGHERIA, INTERESSE DA INVESTITORI STRANIERI  
 
Praga, 19 marzo 2009 - In base a un recente studio dell´Eiu, l´Ungheria risulta il quarto Paese dell´Europa Orientale in termini di attrattività per gli investitori stranieri, dopo Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Secondo quanto riporta l´Ice, il 27 per cento dei 300 grandi investitori nell´area intervistati, che formavano il campione dell´indagine, hanno asserito che nei prossimi tre anni l´Ungheria sarà un importante Paese target per gli investimenti stranieri. Per quanto concerne i punti di debolezza, il 26 per cento ha menzionato l´instabilità economica, il 15 per cento la mancanza di forza lavoro qualificata, il 14 per cento la corruzione e le carenze della gestione aziendale, il 10 per cento l´instabilità politica, il 9 per cento l´inadeguatezza delle infrastrutture e dell´ambiente legale e il 7 per cento la carenza di efficienti servizi alla clientela. .  
   
   
ABI: ZADRA SI DIMETTE, IN CARICA FINO ALL’ASSEMBLEA DI LUGLIO  
 
Roma, 18 marzo 2009 - Aprendo la riunione di ieri, il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ha comunicato al Comitato esecutivo dell’Associazione l’intenzione del Direttore generale, Giuseppe Zadra, di lasciare il suo incarico assunto nel 1992. Il Comitato esecutivo ha preso atto con rincrescimento di questa decisione e ha accolto con favore la disponibilità del Direttore generale a rimanere in carica fino alla prossima assemblea di luglio per gestire il passaggio di gestione. .  
   
   
AGGIORNAMENTI ALBO CONSULENTI DI INVESTIMENTO  
 
Milano, 19 marzo 2009 - Sullo sfondo dei recenti sconvolgimenti legislativi, il mondo dei consulenti indipendenti si chiede quando vedrà la luce il nuovo Albo. Ma emergono nuove importanti questioni legati al ritorno delle Srl. I recenti sviluppi a livello legislativo (l’emendamento della senatrice Cinzia Bonfrisco, che ha aperto le porte dell’Albo e dell’attività di advisory alle srl oltre che alle spa) lanciano nuovi punti di domanda sul già poco definito profilo normativo del mondo della consulenza. Neanche troppo tempo fa, il periodo transitorio per l’iscrizione al nascente Albo dei consulenti era slittato al 30/6/2009. Ora, secondo molti, è verosimile lo slittamento a ottobre o addirittura ai primi mesi del 2010 della partenza dell’Albo e del conseguente nuovo esame necessario per accedere alla professione. Secondo gli operatori la prospettiva di un ulteriore rinvio è decisamente probabile. Tuttavia, alla luce delle recenti novità in materia, il punto cruciale sarà il rilascio, da parte del ministro competente, del regolamento contenente i requisiti per gli amministratori delle srl che poi entreranno a fare parte dell’organismo. Il grosso rischio a cui si va incontro, è che per tali professionisti sussistano requisiti differenti rispetto a quelli previsti per l’ingresso nell’albo. Questo creerebbe una notevole confusione all’interno dello stesso, rendendo confusa l’immagine professionale di riferimento. E così, partendo da una apparente problematica, ovvero l’ennesimo slittamento dell’albo, se ne potrebbero creare di altre, decisamente più complesse. Si attendono ulteriori sviluppi. Confidando nel buon senso del legislatore. Www. Sintesiconsult. Com .  
   
   
MAFIA A MILANO, SENATRICE ADAMO: IRRITUALE LETTERA DEL PREFETTO A SINDACO RISCHIO INFILTRAZIONI È REALE E L´ATTO DEL COMUNE È LEGITTIMO  
 
Roma, 19 marzo 2009 - «La Commissione anti-mafia istituita dal Comune di Milano è un atto legittimo e che non lede alcuna competenza statale. » ─ Lo afferma la Senatrice milanese Marilena Adamo. «La lettera del Prefetto Lombardi al Sindaco Moratti, oltre ad essere irrituale, ─ continua Adamo ─ non è condivisibile nel suo contenuto. » «Come riportato ampiamente anche dalla stampa, il rischio di infiltrazioni mafiose nella rete di appalti pubblici e nel tessuto economico del milanese è tutt´altro che una lontana ipotesi. Al contrario è già una tragica realtà rispetto alla quale tutte le istituzioni pubbliche hanno il dovere morale e politico di intervenire nei modi più efficaci possibili, nel pieno rispetto della legge e delle competenze assegnate ai diversi soggetti. «Per questi motivi ─ conclude Adamo «ho ritenuto necessario rivolgere al Ministro dell´Interno un´interrogazione nella quale chiedo con urgenza che vengano chiariti i motivi per i quali il Prefetto si sia espresso, di sua iniziativa e non richiesto di alcun parere, sulla legittimità di un atto del Comune di Milano. » Interrogazione A Risposta Orale In 1^ Commissione Al Ministro dell´Interno Premesso che: l´articolo 34, comma 9 dello Statuto del Comune di Milano prevede la facoltà per il Consiglio comunale di disporre inchieste su materie di interesse comunale nominando Commissioni speciali composte con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari; in data 3 marzo 2009 con voto unanime il Consiglio comunale di Milano ha deliberato l´istituzione di una Commissione speciale d´inchiesta sulla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso nella città di Milano ai sensi della suddetta norma statutaria; nelle premesse alla suddetta delibera viene citata l’ultima relazione della Commissione parlamentare antimafia, istituita con Legge 27 ottobre 2006, n. 277, presentata in data 19 febbraio 2008 laddove sostiene che «Milano e la Lombardia sono il caso emblematico della ramificazione molecolare della ‘ndrangheta in tutto il Nord»; la delibera del Consiglio comunale chiarisce come l’obiettivo della Commissione, il cui mandato di operatività è stato fissato nel termine massimo di 120 giorni dalla prima convocazione, sia quello di supportare l’Amministrazione nella «predisposizione – nell’ambito e nei confini delle proprie competenze – degli interventi ritenuti più idonei e più incisivi per fornire il proprio contributo alla prevenzione delle attività criminali e al contrasto delle associazioni di stampo mafioso/camorristico, coordinando la propria attività con quella delle autorità naturalmente e istituzionalmente preposte a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini»; l´elencazione delle funzioni della Commissione non lede alcuna competenza legislativa statale in quanto ad essa vengono attribuiti esclusivamente compiti di studio e indagine, nel pieno rispetto di quanto previsto dal già citato articolo 34, comma 9 dello Statuto del Comune di Milano in attuazione dell´articolo 38, comma 6 del Testo Unico degli enti locali di cui al Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; la stessa delibera stabilisce che la Commissione sia composta da consiglieri comunali con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari e possa essere integrata dagli «eventuali delegati che le Autorità sopra menzionate, preposte a livello locale e nazionale ad indagare e prevenire le attività criminali in oggetto, vorranno designare» implicando quindi la possibilità, su base eventuale e facoltativa, di coinvolgere rappresentanti delle Autorità inquirente, investigativa e di Pubblica sicurezza; in data 6 marzo 2009 il Prefetto di Milano Dott. Gian Valerio Lombardi ha fatto pervenire al sindaco di Milano Letizia Moratti una lettera nella quale egli contesta la legittimità costituzionale della delibera comunale istitutiva della Commissione, segnalando come tale delibera costituisca un caso di violazione delle esclusive competenze statali in materia di sicurezza pubblica sostenendo che «una commissione consiliare sul tema esula del tutto dalle competenze comunali e confligge con le norme in vigore», si chiede di sapere: in base a quale normativa o quale prassi il Prefetto, di sua iniziativa e senza alcuna richiesta di parere, intervenga per esprimersi sulla legittimità di un atto del comune di Milano, ente che agisce nel rispetto dell´ autonomia statutaria riservata ai Comuni dall´articolo 114 della Costituzione nonché conformemente all´articolo 34, comma 9 del proprio Statuto; quale sia nel merito l’opinione del Ministro in indirizzo, ritenendo i sottoscrittori non solo legittimo, ma utile e necessario, che il Consiglio comunale di una metropoli la quale predispone grandi opere ─ anche in vista dell´evento Expo 2015 ─, indice gare d’appalto per centinaia di milioni di euro, possiede un patrimonio demaniale ingente, si preoccupi di conoscere la presenza, la consistenza e il modus operandi delle ramificazioni di tipo mafioso nei settori economico produttivi, in particolare di quelli che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione. Roma, 18 marzo 2009 Adamo, Serra .  
   
   
INSEDIAMENTO TAVOLO NAZIONALE "SMALL BUSINESS ACT", UNA NUOVA POLITICA PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA.  
 
Roma, 19 Marzo 2009 - Dare soluzione alle criticita` delle piccole imprese per metterle in condizioni di essere sempre piu` competitive. Questo, l´obiettivo del Tavolo ´Small Business Act´, insediatosi ieri, a Roma, alla presenza del ministro Claudio Scajola e del sottosegretario Urso. Il presidente della Giunta regionale delle Marche, Gian Mario Spacca, ha rappresentato le Regioni, visto il ruolo di coordinamento delle Marche per le Attivita` produttive e le politiche industriali. Presente anche l´assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti nazionali delle categorie, del mondo cooperativo, di Anci, Upi, Abi, oltre che di diversi Ministeri. ´Siamo il Paese che ha il piu` alto numero di piccole e medie imprese, eppure non c´e` una vera politica per il settore. Ben venga quindi l´iniziativa di costituire un interfaccia stabile con le Regioni e con tutti i soggetti interessati per definire proposte concrete´, ha commentato Spacca. Approvato dalla Commissione Europea nel giugno del 2008, lo Small Business Act prevede una serie di proposte finalizzate a semplificare le procedure, ridurre i costi, creare un nuovo statuto di societa` privata europea, applicare aliquote Iva ridotte, garantire il pagamento dei corrispettivi entro il termine di 30 giorni. Proposte ispirate al principio ´Think first small´ (´Innanzitutto pensare in piccolo´) sancito dalla Commissione europea a riconoscimento del ruolo cruciale degli oltre 23 milioni di piccole e medie imprese europee. Il ministro Scajola ha spiegato ´lo spirito che anima il Tavolo´: individuare interventi condivisi, tra centro e territori, all´insegna di una collaborazione tra istituzioni, per una politica efficace a favore delle pmi. A questo proposito ha parlato anche di risorse per 3 milioni di euro, gia` nelle disponibilita` del Ministero, da confermare o reindirizzare, seguendo tre linee fondamentali: finanziamenti alle imprese, internazionalizzazione, coordinamento tra politiche nazionali e regionale, in modo da unire gli sforzi ed eliminare le sovrapposizioni. Il presidente Spacca si e` dichiarato d´accordo sulle linee indicate dal ministro. Linee all´insegna della concretezza, come il credito, la capitalizzazione, l´aggregazione delle imprese, l´internazionalizzazione. Spacca ha concentrato l´attenzione sulla necessita` del protagonismo del territorio, sottolineando il ruolo che le pmi svolgono nel tessuto economico e sociale. A proposito dei fondi, ha detto che occorre reperire nuove risorse e non limitarsi ad attingere solo dal Fondi Fas, riorganizzandoli nella logica dell´urgenza. ´In questo contesto - ha precisato Spacca - potrebbero essere esaminate una serie di problemi legati al raggiungimento di obiettivi a breve e medio termine, come la razionalizzazione delle politiche del settore sul piano nazionale, regionale e locale, l´accesso al credito, la capitalizzazione delle imprese, l´omogeneizzazione degli interventi sul territorio, anche in relazione alle politiche per l´innovazione, per l´energia e l´ambiente´. Vanno anche approfondite ´ ha aggiunto ´ ´le questioni legate alla predisposizione di un testo unico delle leggi, all´incentivazione delle piccole imprese a partecipare agli appalti pubblici, alla facilitazione del dialogo con i diversi livelli istituzionali e produttivi sul territorio,alla riduzione dei vincoli di tipo amministrativo e al rafforzamento delle politiche di sicurezza sul lavoro´. La necessita` di contrastare la crisi economica e la recessione ´impone di riconsiderare - ha affermato - gli strumenti di intervento e di rivedere anche i soggetti che gestiscono le agevolazioni e gli incentivi a sostegno delle piccole imprese; e`, altresi`, indispensabile che il Ministero attivi velocemente tutte le risorse economiche a disposizione, come il fondo centrale di garanzia, recentemente rifinanziato con 450 milioni di euro, e i fondi (60 milioni di euro) relativi ai distretti e agli interventi per il recupero delle aree inquinate´. .  
   
   
DELLAI E PLATTER: CRESCE LA COLLABORAZIONE FRA TRENTINO E TIROLO FRA I TEMI DISCUSSI SCUOLA, SANITÀ, TUNNEL DEL BRENNERO E CELEBRAZIONI HOFERIANE  
 
Trento, 19 marzo 2009 - Si è svolto ieri - in un clima molto cordiale e costruttivo - l´incontro fra il capitano del Tirolo Günther Platter, per la prima volta in visita ufficiale in Trentino in questa sua veste - e il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Dopo la tradizionale consegna all´ospite dell´Aquila di San Venceslao, i due presidenti hanno confermato la volontà di continuare ed approfondire i rapporti di collaborazione fra i due territori, meglio se all´interno di una cornice istituzionale stabile quale è quella offerta dall´Euregio. Fra i temi in discussione quello del traffico - con la grande scommessa del raddoppio della linea ferroviaria del Brennero - , gli scambi a livello scolastico e le sperimentazioni per l´apprendimento delle due lingue, la collaborazione interuniversitaria, quella sul versante sanitario (è in agenda per sabato la firma di un protocollo sui trapianti ad Innsbruck a cui prenderà parte l´assessore Rossi), ed ancora, la cooperazione economica e quella culturale, specie in questo 2009 che è l´anno delle celebrazioni hoferiane. Cordiale incontro in provincia fra il capitano del Tirolo Günther Platter e il presidente Lorenzo Dellai, presente anche l´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza. "Sono molto lieto di essere qui oggi in visita ufficiale a Trento - ha detto il presidente del Land Tirol, che in passato è stato anche assessore regionale alla scuola nonché più di recente ministro della difesa e poi degli interni della Repubblica austriaca - Fra i nostri territori ci sono già molti rapporti di collaborazione, in campi che spaziano dalla scuola all´università alla cultura, ed è mia intenzione portarli avanti e approfondirli ulteriormente. Su alcune questioni siamo praticamente ´obbligati´ a collaborare: penso ad esempio ai trasporti, alla grande sfida del raddopio della ferrovia del Brennero, che richiede però anche l´adozione di una politica dei trasporti su ferro a livello europeo. " Fra gli altri temi in agenda anche le manifestazioni previste per l´anno hoferiano, che culmineranno il 20 settembre con una grandissima manifestazione ad Innsbruck a cui sono attesi circa 25. 000 Schutzen. Il presidente Dellai ha ricordato che la cooperazione istituzionale è la cornice entro la quale realizzare le previste collaborazioni in tutti i settori. "Per questo - ha sottolineato - crediamo molto nell´Euroregione, un obiettivo importante per il futuro, nelllo spirito euroepo evocato dal collega austriaco. Purtroppo il parlamento italiano non ha ancora rafttificato il relativo accordo fra Italia e Austria, e ci auguriamo lo faccia al più presto. Da parte nostra, abbiamo avviato un importante confronto con Roma sul futuro della nostra Autonomia. E´ mia intenzione inserire nella discussione anche la ratifica dell´accordo sulle euroregioni, così da garantire alla cooperazione Trento-bolzano-innsbruck l´auspicata continuità. " Dopo avere concordato col il capitano del Tirolo sulla opportunità di rafforzare i rapporti sul pano scolastico, universitario e della ricerca, socio-sanitario ed economico il presidente Dellai si è a sua volta soffermato sul raddoppio del Brennero, sottolineando come, a fronte di segnali sia positivi che negativi, sia necessario continuare a fare pressing sui governi nazionali e al tempo stesso rapportarsi in maniera unitaria nei confronti dlele istituzioni comunitarie. Dopo l´incontro con gli organi di informazione del Trentino la visita è proseguita con un momento conviviale a cui hanno preso parte anche l´Associazione itralo-austriaca nonché rappresentanti del mondo della scuola, economico e bancario .  
   
   
CNA MILANO INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA FILIPPO PENATI VERRÀ PRESENTATA LA “FONDAZIONE 2015 – CENTRO STUDI SULLE AREE METROPOLITANE ED IL MERCATO”  
 
Milano, 19 marzo 2009 - Si tiene oggi a Milano Via Giacosa, 3 ore 21,00, l’incontro fra gli artigiani e gli imprenditori dirigenti di Cna Milano, espressione locale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, e il Presidente della Provincia Filippo Penati. Un momento di confronto attivo e di proposta su alcuni interventi che l’Associazione milanese ritiene debbano essere al centro dell’iniziativa della Amministrazione Provinciale nei prossimi anni, come la governance di sistema (pubblico, finanziario, tecnologico), i temi dell’uso razionale delle risorse energetiche, il mercato del lavoro e della formazione, gli strumenti evolutivi di impresa e del riconoscimento della Qualità di Impresa. Interventi raccolti in un patto sottoposto alla firma/impegno di Filippo Penati, che si ricandida alla guida della Provincia. Nell’occasione verrà anche presentata la “Fondazione 2015 – Centro Studi sulle aree metropolitane ed il mercato”, uno strumento che Cna Milano ha costituito sentendo l’esigenza non solo di mettere a fuoco le problematiche che caratterizzano l’artigianato e le piccole e medie imprese ma anche di fornire soluzioni efficaci attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di un mondo più ampio: quello accademico, del giornalismo, della politica e delle istituzioni. Un’iniziativa di assoluta rilevanza che ha già avuto il riconoscimento giuridico della Regione Lombardia e che vuole rappresentare l’inizio di una attiva collaborazione, di un’unione di forze, per supportare il comparto in un momento difficile, in cui il rilancio del mercato locale si pone come l’unica via percorribile per uscire dalla crisi. .  
   
   
IL VENETO RESISTE ALLA CRISI GLOBALE ECONOMICA E FINANZIARIA PERCHE’ NON HA ASCOLTATO NE’ LE CASSANDRE NE’ LE SIRENE  
 
 Venezia, 19 marzo 2009 - La crisi internazionale, imprevedibile nell’intensità che ha raggiunto, ha creato alcune difficoltà anche al nostro sistema economico e finanziario. L’impegno che in questo momento è stato chiesto alla Regione del Veneto è notevole. La Giunta veneta è schierata in prima linea per sostenere e supportare la rete delle imprese e il mondo del lavoro e soprattutto è consapevole che non servono solamente interventi straordinari, ma che occorre piuttosto migliorare e qualificare ulteriormente il modello veneto per renderlo sempre più competitivo in ambito europeo e internazionale. L’organismo regionale di valutazione economica ha presentato ieri mattina alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia i risultati e le analisi dello sviluppo del territorio. “Un’occasione preziosa - ha detto introducendo il dibattito l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor - per riflettere con statistiche e con numeri sotto gli occhi sulle future politiche economiche da adottare. ” Il tessuto produttivo veneto segnala tuttora una buona vitalità in termini di realizzazione d’investimenti e di attività di ricerca: il 34,6 per centro delle aziende venete ha stanziato risorse per lo sviluppo contro il 30,2 per cento della media nazionale. Nella nostra regione le imprese che dichiarano di aver introdotto un qualche tipo d’innovazione sono il 40 per cento rispetto al 31,2 per cento del resto del Paese. Interessante è il dato sull’internazionalizzazione: le aziende venete che hanno avuto rapporti con l’estero sono in numero superiore (20,4 per cento) rispetto a quanto registrato a livello nazionale (14,1 per cento). Sempre nel 2008 anche il pil del Veneto è stato superiore (1,8 per cento) al resto d’Italia (1,5 per cento), mentre per l’industria l’anno si è chiuso con un più 1,8 per cento con una dinamica occupazionale del 2,5 per cento in più. “Il Veneto - ha spiegato l’assessore - sta resistendo meglio di altre realtà alla pessima congiuntura economica perché non ha ascoltato le cassandre che annunciavano la morte del modello veneto già una decina di anni fa, nè le sirene di chi sosteneva che si doveva puntare unicamente sul terziario e sulla cosiddetta finanza creativa. Bene abbiamo fatto a insistere con il manifatturiero. Sono i prodotti di qualità che reggono l’economia di una regione ed è la formazione continua che ne garantisce il successo. ” Per l’assessore si deve investire in ricerca e in innovazione. Si devono pensare nuovi strumenti di ingegneria finanziaria. Si deve, poi, concentrare l’attenzione sulle piccole e medie imprese e dare più struttura alla rete dei distretti e dei meta distretti. “Per oltrepassare la crisi e cominciare a progettare altri significativi successi - ha concluso infine l’assessore - non resta che fare gioco di squadra: insieme regione, enti locali, sistema del credito, associazioni di categoria, camere di commercio e sindacati possiamo portare l’economia veneta fuori dal guado. Il domani, insomma, non deve farci paura e anzi deve trovarci consapevoli delle nostre capacità e delle nostre potenzialità. ” .  
   
   
RICHIESTA MODIFICA CRITERI PER LE ZONE FRANCHE URBANE  
 
Palermo, 19 marzo 2009 - L’assessore al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, ha chiesto con una lettera al Cipe a al ministero dello Sviluppo Economico la modifica dei criteri di individuazione delle Zfu (Zone franche urbane) in modo da compensare i disagi socio-ambientali nei confronti delle popolazioni residenti nelle aree idonee per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali o per la realizzazione di grande impianti, quali rigassificatori e termovalorizzatori. In particolare, l’assessore Cimino sollecita la revisione delle condizioni di ammissibilità per quel che concerne la dimensione demografica minima dei comuni, riducendo la stessa a 15. 000 abitanti, e l’attribuzione di una riserva o un maggior punteggio per l’individuazione delle Zfu dove saranno ubicati o installati gli impianti. .  
   
   
ALI BASILICATA PROPONE L´INIZIATIVA “USCIAMO DALL’OMBRA” EFFETTUARE I PAGAMENTI DELLE FATTURE NEI LIMITI DEI 30 GIORNI  
 
Potenza, 19 marzo 2009 - “L’ impegno delle Amministrazioni Pubbliche, ad effettuare i pagamenti delle fatture nei limiti dei 30 giorni; un riconoscimento economico in favore di quei piccoli commercianti che, non potendo sostenere l’immane peso dell’attuale crisi, sono costretti a chiudere la propria attività; l’immediata disponibilità, da parte della Regione Basilicata, a sostenere gli imprenditori locali, che nonostante le difficoltà non frenano le proprie aspettative economiche e sociali attraverso l’utilizzo di fidi bancari a tasso zero”. Sono queste le proposte di Luciano Capriglione, presidente di “Ali Basilicata” il sindacato degli imprenditori e dei piccoli-medi commercianti. L’iniziativa di “Ali Basilicata” “Usciamo dall’ombra” – si legge in una nota stampa, è finalizzata a promuovere soluzioni per fronteggiare, in maniera concreta, l’incalzante crisi che da tempo ormai contrae il sistema economico globale con gravi ripercussioni sulla già difficile realtà locale. .  
   
   
FVG: IMPEGNARE RISORSE E PAGARE VELOCEMENTE  
 
Trieste, 19 marzo 2009 - "E´ fondamentale impegnare, e poi pagare velocemente, le risorse stanziate a bilancio" Nel dibattito sulla crisi in Friuli Venezia Giulia interviene anche il capogruppo di Italia dei Valori-cittadini Piero Colussi. "Un atto politico importante - dice giudicando la mozione presentata dal Pd e pone l´attenzione su due aspetti. Uno dei principali indicatori di efficienza dell´Amministrazione regionale è rappresentato dalla capacità di impegnare, e poi pagare velocemente, le risorse stanziate a bilancio. Bisogna essere certi che questo avvenga. Se così non fosse, come accade ad esempio nel caso della social card, è necessario che vengano disposte immediate variazioni di bilancio. "Sulla questione delle risorse derivanti dai redditi da pensione - aggiunge - è quanto mai urgente conoscere l´esatta cifra che si potrà spendere quest´anno. Un importo certamente diverso dai 30 milioni iscritti oggi a bilancio. Si parla di 200, 300, qualcuno anche ipotizza 450 milioni annui. Grazie alla recente sentenza della Corte costituzionale che ha accolto il ricorso voluto dal presidente Illy nel corso della passata legislatura, attendiamo che venga determinato l´importo con la consapevolezza che non sarà necessario alcun tipo di negoziazione con Roma". .  
   
   
MARCHE: BADIALI A ROMA PER UN INCONTRO AL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO: "VELOCIZZARE I FINANZIAMENTI TERRITORIALI".  
 
(Roma) 19 Marzo 2009 - ´ ´Velocizzare i finanziamenti dei progetti nazionali, che hanno una forte ricaduta sui territori regionali, attraverso un accordo quadro con le Regioni che fissi importi e tempi di erogazione´. E` quanto ha chiesto, a nome della Conferenza delle Regioni, l´assessore al Lavoro delle Marche. Fabio Badiali ha partecipato, a Roma, a un incontro con Alfonso Maria Rossi Brigante - capo di gabinetto del ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola ´ e con i vertici della politica industriale del Ministero. Al centro dell´incontro, le ricadute sull´economia reale della crisi finanziaria, che ha colpito il credito internazionale, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese manifatturiere. Badiali ha auspicato che possa aumentare la collaborazione con il Ministero, per individuare misure, tecniche e urgenti, di promozione del Made in Italy, insieme alla salvaguardia dell´occupazione e del reddito dei lavoratori. ´Il carattere sistemico della crisi ´ ha ribadito Badiali ´ richiede specifici interventi di sostegno alla produzione e di stimolo ai consumi, rispetto ai quali le Regioni esprimono la propria disponibilita` a un confronto operativo con il Governo´. L´assessore ha anche chiesto ´interventi immediati´ territoriali, liberando le risorse disponibili. Come i fondi per i distretti produttivi (per le Marche dovrebbero essere stanziati circa 1,8 milioni di euro); per le bonifiche delle aree inquinate finalizzate al rilancio dei processi produttivi (la Regione ha forti aspettative per il finanziamento del Progetto Sgl Carbon di Ascoli Piceno); i patti territoriali; le Zone franche urbane (l´auspicata revisione dei criteri per la loro individuazione potra` consentire, anche ad Ascoli Piceno, di beneficiare degli importanti interventi di tale strumento); le azioni connesse a Industria 2015 e il rafforzamento del sistema delle garanzia, per facilitare l´accesso al credito delle imprese, soprattutto pmi. Il capo di gabinetto, a questo proposito, ha assicurato che gli stanziamenti per il Fondo centrale verranno incrementati di ulteriori 650 milioni, raggiungendo la cifra complessiva di 1,3 miliardi. Badiali ha, poi, auspicato la ´rapida definizione degli Accordi di programma relativi al Piceno e al distretto di Fabriano, per sostenere il rilancio delle attivita` produttive e dell´occupazione´. L´assessore, infine, ha espresso preoccupazione per le ricadute negative della crisi sulle aziende, industriali e artigianali, del tessile, abbigliamento, calzaturiero. ´In analogia a quanto predisposto per gli autoveicoli e gli elettrodomestici, e` necessario un sostegno che rafforzi le filiere produttive del settore, rilanciandone la competitivita`´. Badiali ha sollecitato sostegni per ´la valorizzazione dell´innovazione, tipica del comparto, attraverso la concessione del credito di imposta (o altre incentivazioni) a favore della creazione di campionari e collezioni´. .  
   
   
«UN ESEMPIO IMPORTANTE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE» DALLA BANCA UN AIUTO PER AZIENDE E LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE  
 
Firenze, 19 marzo 2009 - «Non posso che apprezzare l´iniziativa della cassa di Risparmio di San Miniato perchè va nella direzione che la Regione ha imboccato per il sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti da aziende in crisi che non sono però in grado di anticipare la Cassa integrazione in attesa del perfezionamento delle pratiche da parte dell´Inps. Si tratta di un aiuto concreto che nasce da una assunzione di responsabilità da parte di questo istituto di credito nei confronti del territorio e dell´intera regione che non può non essere vista con soddisfazione. Il fatto che a questo fondo possano accedere tutte le aziende toscane e non solo quelle del territorio di riferimento della banca, è una importante conferma in questo senso». Così l´assessore all´istruzione formazione e lavoro ha espresso l´apprezzamento della Regione per l´iniziativa presentata og gi dalla Cassa di Risparmio di San Miniato che ha istituito un fondo di 10 milioni di euro per finanziare l´anticipo della cassa integrazione per i lavoratori delle aziende in crisi che non possono anticipare l´assegno in attesa del perfezionamento delle pratiche da parte dell´Inps. «La crisi – ha proseguito l´assessore - sta cominciando a mordere anche in Toscana: in febbraio la cassa integrazione ha fatto un balzo di oltre 200 punti percentuali. Non c´è dubbio quindi che si debba fare fronte comune e che alle iniziative messe in cantiere dalla Regione per circa 60 milioni di euro, debbano corrispondere analoghe iniziative da parte dei privati e degli istituti di credito. Con le banche toscane abbiamo firmato un protocollo d´intesa e continua il confronto per definire ulteriori iniziative, anche concordate con le parti sociali e i territori». .  
   
   
UN FONDO PER SOSTENERE I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ L´OSSERVATORIO SUL MERCATO DEL LAVORO REGISTRA I SEGNALI NEGATIVI DEL MERCATO CASSA INTEGRAZIONE RECORD A FEBBRAIO, LA REGIONE TOSCANA PENSA A NUOVE MISURE  
 
 Firenze, 19 marzo 2009 - Contratti di solidarietà contro l´emorragia di posti di lavoro. Questa l´ultima misura cui la Regione sta pensando per fare fronte ai segnali negativi che vengono dal mercato: rallentamento dell´occupazione e aumento delle ore di Cassa integrazione. Il dato più significativo è l´impennata della Cassa Integrazione che, nel febbraio 2009, ha registrato un +209 % rispetto al febbraio 2008 e un + 67% rispetto al gennaio 2009. Le ore di Cassa integrazione sono risultate in crescita anche nel 2008, con un incremento annuo del +19%. Negli ultimi mesi dell’anno è emersa chiaramente la progressione della crisi in termini di occupazione, come indica il numero dei lavoratori in mobilità, aumentati nel 2008 del 25%. «Per la prima volta da un decennio - commenta l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - la Toscana vede una netta inversione di tendenza in un mercato del lavoro che fino a pochi mesi fa registrava un costante aumento degli occupati. E´ una tendenza che ci preoccupa, ma che non ci coglie impreparati perchè, già da tempo, abbiamo messo in atto misure per ampliare le opportunità di occupazione, in particolare per le fasce più deboli del mercato del lavoro e per chi non usufruisce degli ammortizzatori sociali. E´ su questa base che stiamo potenziando ulteriormente queste misure. Proprio ieri in giunta ho presentato la proposta di un ulteriore fondo regionale per sostenere i lavoratori che decidono, in accordo con aziende e sindacati, di fare ricorso a contratti di solidarietà, diminuendo il proprio orario di lavoro pur di evitare i licenziamenti. Ciò permetterebbe in sostanza di lavorare meno, ma tutti». La misura è allo studio e i dettagli saranno definiti nei prossimi giorni. La fotografia dell´emerge nza arriva dai dati trimestrali dell´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, che la Regione ha potenziato, rilanciando fra l´altro il trimestrale Flash Lavoro che, con una nuova veste grafica e arricchito nei dati, monitorerà in tempo reale l´andamento della dinamica occupazionale toscana rielaborando, ogni tre mesi, i dati Istat. Questo, insieme ai numeri provenienti dai servizi per l´impiego toscani attraverso la banca dati Idol , offrirà strumenti per un´analisi tempestiva della situazione. Nel 2008 si sono avuti 15 mila avviamenti al lavoro in meno rispetto al 2007, con una contrazione di 2 punti percentuali. Significa che si è avuta una diminuzione di 10 mila assunzioni e si è passati dalle 550 mila del 2007 alle 540 mila del 2008. Il dato peggiore si è avuto a dicembre, con - 17%. L´impatto della crisi penalizza soprattutto le categorie più deboli. La contrazione delle assunzioni &egr ave; più forte per le donne (- 3,2%), mentre aumenta la quota di lavoratori precari. Nel 2008 le assunzioni a tempo determinato raggiungono l´83%, contro il 79% del 2007, confermandosi come la modalità prevalente. Quanto ai giovani, rallentano gli avviamenti di persone sotto i 30 anni (- 9%). In calo, per la prima volta, anche i lavoratori stranieri, che dai 176 mila del 2007, si riducono a 150 mila. «Anche questo è un segnale da non trascurare – spiega l´assessore – perchè l´aumento dei lavoratori stranieri era andato di pari passo con l´aumento dell´occupazione. Il rallentamento dell´economia chiude spazi anche a chi viene nella nostra regione per lavorare, con inevitabili conseguenze negative sul piano sociale». Complessivamente gli inserimenti in lista di mobilità, cioè dei lavoratori licenziati, nel 2008 sono stati 17. 519, con una crescita di quasi il 26%, concentrata nella seconda metà dell´anno. .  
   
   
SOSTEGNO ALLE IMPRESE FVG, FONDO DA 60 MILIONI  
 
Trieste, 19 marzo 2009 - "Non cerchiamo la polemica, ma l´allegato alla mozione del Pd tende a presentarci come irresponsabili davanti a una situazione che volge al drammatico. Questo non lo meritiamo perché non corrisponde al vero. Ci avete lasciato strumenti regionali che non sono adeguati al sostegno della crisi, basti citare il caso di Friulia". Lo ha affermato in Aula il capogruppo del Pdl Daniele Galasso, che ha anche presentato un ordine del giorno della maggioranza in linea con la relazione del presidente della Regione Renzo Tondo in cui impegna la Giunta a predisporre una proposta di legge straordinaria anti-crisi. "Confermiamo - ha aggiunto Galasso - di avere le idee chiare su quello che si deve fare, lavoreremo per migliorare gli ammortizzatori e la protezione sociale. Il sostegno finanziario alle imprese in particolare passerà anche attraverso misure che consentiranno di ottenere dal sistema creditizio liquidità addizionale. "Il disegno di legge che sarà predisposto dovrà avere, naturalmente, una copertura finanziaria. E allora serve un Fondo da 60 milioni di euro: 50 milioni per poter alimentare un credito di 600-700 milioni, e 10 milioni destinati agli ammortizzatori sociali. "Queste risorse - ha precisato Galasso - possiamo recuperarle provvisoriamente dal Fondo sanitario regionale, e quindi, in sede di assestamento di bilancio, che sarà anticipato, fare i necessari conguagli e rimpinguare il Fondo sanitario stesso. In questo modo avremo un provvedimento che avrà copertura finanziaria. Questo provvedimento sommato a quello del Governo, ha concluso il capogruppo Pdl, ci porterà ad avere un credito di 2 miliardi di euro". .  
   
   
5,66 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE ARTIGIANE, INDUSTRIALI E DI SERVIZI DELLE MARCHE  
 
Ancona, 19 Marzo 2009 - Su proposta dell´assessore alle Attivita` produttive Fabio Badiali, la Giunta regionale ha approvato le disposizioni annuali di attuazione della legge 20 del 2003 ´ testo unico per Industria, Artigianato e Servizi alla produzione. L´approvazione arriva a seguito dell´esame favorevole da parte del Comitato di concertazione per la politica di sviluppo e del parere positivo della terza Commissione consiliare espresso il 4 marzo scorso. ´Gli interventi ´ commenta Badiali ´ sono tempestivi e movimentano oltre cinque milioni 660mila euro di risorse interamente regionali. Sono stati approvati dopo un approfondito confronto con le parti sociali, con cui abbiamo condiviso obiettivi e priorita`. Credito e risparmio energetico, sono tra queste. Poniamo grande attenzione all´equilibrio finanziario delle piccole imprese e alla riduzione degli oneri di finanziamento, dove vengono concentrate risorse per oltre 3,5 milioni di euro. Si tratta di soldi veri diretti al sostegno delle imprese, che si vanno ad aggiungere al fondo di garanzia di undici milioni di euro, con l´apporto di province e camere di commercio, le cui modalita` operative sono state concertate con le banche, affinche` le imprese marchigiane continuino ad avere liquidita` sufficiente a lavorare e innovare´. In particolare si tratta di interventi per l´importo complessivo di 5. 660. 393,06 euro che comprendono contributi in conto capitale per il contenimento dei consumi energetici e per l´utilizzo di fonti rinnovabili di energia, per spese inerenti azioni di informazione e animazione economica e monitoraggio. Ed ancora, contributi ai comuni, ai consorzi di imprese e ai consorzi misti per la realizzazione di opere di urbanizzazione e di aree ecologicamente attrezzate. Previsti anche contributi ai consorzi d´imprese che realizzano progetti di prevenzione dell´impatto ambientale, di distribuzione commerciale, di innovazione gestionale. E poi agevolazioni alle imprese per l´acquisto, la costruzione o la ristrutturazione e il riuso di fabbricati esistenti da destinare ad attivita` produttive; contributi ai comuni, enti e organizzazioni per la realizzazione di disciplinari di produzione, pubblicazioni ed esposizioni tematiche. Spazio anche alle tipicita`, con contributi alla tutela e valorizzazione di produzioni artistiche e tradizionali, compresa la promozione del marchio di eccellenza artigiana della Regione Marche. Poi grande attenzione alla liquidita` delle aziende, con contributi per l´abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento garantite dalle cooperative artigiane di garanzia. I bandi sono in pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche e reperibili al sito www. Marcheimpresa. Net .  
   
   
LIGURIA - INDAGINE: GLI EFFETTI SULLE IMPRESE DELLA CRISI ECONOMICA  
 
Genova, 19 marzo 2009 - Oltre ad un campione selezionato di aziende potranno partecipare al sondaggio tutti gli imprenditori che lo vorranno: basterà collegarsi al sito della Camera di Commercio di Imperia e Camere di Commercio della Liguria stanno svolgendo un’indagine sugli effetti della crisi finanziaria sulle imprese della regione. Sarà contattato da Unioncamere Liguria, per tale scopo, un campione di aziende rappresentativo di ogni realtà provinciale e, soprattutto, significativo per il tessuto economico delle singole province in termini di peculiarità dei settori produttivi. L’obiettivo principale dell’indagine – sottolinea il Segretario Generale dell’ente camerale imperiese, Giorgio Marziano – è quello di analizzare la situazione attraversata dalle imprese liguri a seguito della crisi finanziaria che ha avuto luogo oltre oceano nell’anno 2007 per poi estendersi a livello mondiale nell’anno 2008. La Camera di Commercio di Imperia, nell’intento di dare a tutti gli imprenditori – e quindi anche quanti non saranno contattati perché non compresi nel campione – la possibilità di esprimersi sull’argomento, ha creato uno spazio sul proprio sito internet dove è possibile compilare online in modo rapido ed agevole il questionario alla base dell’indagine. Per gli operatori basterà quindi collegarsi al sito della Camera di Commercio dove troveranno nella home page il link su cui cliccare per accedere al modulo dove potranno esprime opinioni e suggerimenti. L’iniziativa, riferisce Alberto Ravecca, commissario della Camera di Imperia, potrà portare un ulteriore contributo al sistema camerale che da tempo si è posto l’obiettivo di tracciare possibili linee di orientamento nelle azioni da porre in essere nella difficile congiuntura in corso. I risultati dell’indagine, conclude Ravecca, saranno resi noti durante la “Giornata dell’Economia” che si terrà nel prossimo mese di maggio. .  
   
   
MILANO: LA TRASFORMAZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE DI FRONTE ALLA CRISI IL 25 MARZO A PALAZZO ISIMBARDI UN MOMENTO DI CONFRONTO SULLE NUOVE RESPONSABILITÀ E SOLUZIONI DI FRONTE ALLA CRISI.  
 
Milano, 19 marzo 2009 -  La crisi economica globale ha colpito con estrema violenza anche il nostro Paese e tutte le categorie, senza distinzione, ne stanno pagando le conseguenze, compresi i manager e i quadri delle aziende private. Licenziamenti, mancati rinnovi di contratti a termine, trasformazione di rapporti di lavoro indeterminati in atipici, incremento del precariato ormai colpiscono tutte le categorie professionali e praticamente tutti i settori merceologici. In questo contesto, di fronte all’evidente difficoltà degli imprenditori a prendere in mano il bandolo della crisi, anche perché schiacciati dall’irrigidimento del sistema creditizio, emerge con vigore un nuovo possibile ruolo per la classe dirigente aziendale. La risposta delle imprese non può essere quella semplice e semplicistica del licenziamento dei manager; infatti quando la crisi sarà passata queste stesse aziende si ritroveranno senza il “cervello” e il “motore” che le mandava avanti. La perdita di posti di lavoro manageriali è anche perdita di competenze e sapere produttivo, che non si ricreano in breve tempo perché sono frutto di storie professionali lunghe e complesse. La risposta deve invece passare da una maggiore responsabilizzazione delle alte professionalità d’impresa, che devono trovare spazio soprattutto nelle Pmi dove spesso il ruolo dell’imprenditore schiaccia le competenze professionali dei collaboratori di più alto profilo. Di questi temi, declinati sulla realtà dell’area milanese, parlano le due principali associazioni di settore, l’Aldai (dirigenti aziende industriali) e Manageritalia (manager del commercio, terziario e servizi) che si confrontano con le esperienze e i progetti della Provincia di Milano guidata da Filippo Penati. “La trasformazione della classe dirigente delle imprese di fronte alla crisi: nuove responsabilità e nuove soluzioni” Milano, 25 Marzo 2009 , Ore 18. 00 , Provincia di Milano - Sala Affreschi , Via Vivaio, 1. Programma Saluto Filippo Penati Presidente della Provincia di Milano. Interventi: Giuseppe Truglia Presidente Manageritalia Milano; Renato Garbarini Presidente Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali; Lorena Capoccia Presidente Commissione Studi Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali; Marisa Montegiove Vicepresidente Manageritalia Milano; Modera Francesco Bogliari Editore e giornalista; Si prega di confermare la propria partecipazione inviando una mail a segr. Lavoro@provincia. Milano. It .  
   
   
FVG: REGOLAMENTO PER FONDI AI FIGLI CADUTI SUL LAVORO  
 
 Trieste, 19 marzo 2009 - Il nuovo regolamento per la concessione e l´erogazione di contributi ai figli delle vittime del lavoro è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen. Il documento, che dopo il placet della Giunta sarà sottoposto al vaglio della Commissione consiliare competente, individua con precisione sia le quote da erogare agli orfani che le modalità ed i requisiti necessari al loro ottenimento. Al fine di sostenere le famiglie così duramente colpite, è previsto che i contributi vadano da un minimo di 10 mila euro (in caso il figlio avente diritto sia uno) ad un massimo di 18 mila (se i figli siano più di tre) da suddividere in parti uguali. Il sostegno finanziario spetta ai figli dei lavoratori residenti in Friuli Venezia Giulia e morti per incidenti sul lavoro avvenuti in regione o in trasferta prima del 2007 e possono richiederli i ragazzi (legittimi, legittimati, naturali ed adottivi) ancora minorenni al 9 gennaio 2009, data di entrata in vigore della finanziaria regionale. .  
   
   
COME CONCILIARE FAMIGLIA E CARRIERA?  
 
 Bruxelles, 19 marzo 2009 - Pari opportunità fra uomini e donne, parità di salario, lotta alle discriminazioni: si tratta di valori fondamentali per l´Europa. Ma come metterli in pratica nella vita quotidiana? Come può l´Europa garantire che le persone non siano costrette a scegliere fra famiglia e carriera? Come ognuno di noi può contribuire a queste scelte? Si tratta di decisioni importanti, che si traducono in leggi e azioni concrete. Queste decisioni le prendi tu, votando alle elezioni europee di giugno 2009. I tempi sono cambiati. Molti si ricorderanno di quando le donne portavano le pantofole al marito di fronte alla Tv, e il loro ruolo era di crescere la prole e obbedire agli uomini. Ma. Le cose sono davvero cambiate così tanto? Oggi ci sono più donne manager o attive in politica che mai. Nel 2006 la percentuale di manager donne all´interno dell´Unione Europea era il 32,6%. Le deputate europee sono passate dal 16,9% nel 1979 al 31% nel 2009. Ma queste cifre ci possono consolare, se poi il salario medio di una donna é ancora del 17% inferiore a quello di un uomo, e una su 10 persone ha sofferto qualche forma di bullismo, molestia o violenza sul luogo di lavoro? Il programma comunitario "Daphne" finanzia progetti che mirano a combattere la violenza contro le donne. La creazione dell´Istituto Europeo per la Parità di Genere a Vilnius e campagne come "Cartellino rosso contro la prostituzione forzata", lanciata dal Parlamento europeo nel 2006, sono buoni esempi di misure volte a promuovere la parità fra sessi. Ma é sufficiente? Cosa potrebbe fare di più l´Unione europea? Votando alle elezioni europee del 4-7 Giugno, potrai dare la tua risposta. Equilibrio fra vita privata e lavoro: un lusso o una necessità? Secondo la Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, una donna impiegata a tempo pieno lavora 40 ore a settimana, mentre un uomo ne lavora in media 43. Ma possiamo davvero dire che gli uomini lavorano più delle donne, se contiamo le ore di lavoro non retribuite che le donne dedicano alla cura dei figli, della casa, o di parenti anziani? E in un mondo in cui le persone vivono più a lungo e fanno meno bambini, l´equilibrio fra vita privata e professionale é una davvero scelta o una strada obbligata per il legislatore? Gli uomini ottengono le opportunità di carriera cui ambiscono? Qualunque siano le tue risposte, i deputati europei che eleggerai a giugno decideranno se occorre fare qualcosa in più (e che cosa) per promuovere un migliore equilibrio fra vita lavorativa e vita privata. Lavoro condiviso, telelavoro, flessibilità negli orari e nelle modalità di esercizio della professione, congedo di maternità, lavoro part-time e interinale sono tutti temi su cui gli europarlamentari saranno chiamati a pronunciarsi. Di cosa altro dovrebbero occuparsi? Fai la tua scelta, fai sentire la tua voce, vota alle Europee del 4-7 Giugno! .  
   
   
SEMINARIO: “UNA RETE PER CONTRASTARE LE MOLESTIE E IL MOBBING SUL LUOGO DI LAVORO”  
 
Torino, 19 marzo 2009 - Il seminario approfondisce le modalità d’intervento dei servizi competenti in materia di prevenzione e di intervento delle molestie e del mobbing sul luogo di lavoro con l’obiettivo di rafforzare l’attività «in rete». Nel contesto provinciale la sinergia dei servizi è centrale per garantire una rete di supporto alle persone in difficoltà sul luogo di lavoro, in particolare per quanto riguarda la componente femminile, più facilmente esposta a discriminazioni. Saluti Aurora Tesio Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Torino; Introduzione Laura Cima Consigliera di Parità della Provincia di Torino; Migliorare la valutazione del mobbing sul luogo di lavoro: l’attività dei sindacati - Paola Balbo Componente Coordinamento regionale - Uil Fpl; Torina Mulas Responsabile Sportello mobbing, Cgil Torino. La risposta delle Istituzioni e dei servizi - Luisa Marucco Presidente Associazione Risorsa – prevenzione al mobbing; Annalisa Lantermo Dirigente Spresal e Responsabile Struttura Dipartimentale Vigilanza e Assistenza in ambiente di lavoro – Asl To 1; Giampiero Colore Direzione Provinciale del Lavoro – Servizi Ispettivi. Le novità normative sugli atti persecutori (stalking) - Avv. Stefania Gerbino Telefono Rosa di Torino; Modera: Ivana Melli Consigliera di Parità della Provincia di Torino. Al termine sarà riservato uno spazio per il dibattito. Il seminario è aperto a tutte/i. Alle/i partecipanti saranno distribuiti gli atti del seminario “Molestie sessuali sul luogo di lavoro – per dare evidenza al problema” che si è tenuto in Provincia di Torino il 25 novembre 2008 “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” Torino, Sala Consiglieri, Via Maria Vittoria 12 20 marzo 2009 h 10. 00-12. 30 .  
   
   
FVG: PROGRAMMA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Trieste, 19 marzo 2009 - All´ufficio di presidenza del Consiglio regionale del friuli Venezia Giulia, la presidente della Commissione pari opportunità Santa Zannier ha esposto le linee del programma che andrà a svilupparsi nel corso del 2009. Lo stanziamento alla Commissione, ridotto da 184 a 155mila euro, ha comportato una rimodulazione degli impegni: così vi è stata una riduzione della previsione di spesa per "Costruiamo la nostra città", iniziativa collegata all´Anno europeo della creatività e dell´innovazione, così come hanno subito una contrazione i costi per gli atti del convegno "La laicità delle donne, consuetudini domestiche e diritti civili" e tutta una serie di eventi incentrati sulle tematiche di genere in collaborazione con enti pubblici, associazioni, gruppi organizzati di donne. Ciò ha però consentito anche un aumento dello stanziamento per un´iniziativa che la Commissione giudica di particolare interesse, ossia il progetto regionale di prevenzione e di contrasto della violenza contro le donne. In totale, la Commissione spenderà per l´attività 81mila euro e 74mila andranno per il suo funzionamento. .  
   
   
FIRMATA A LAMEZIA TERME CONVENZIONE CON IL TRENTINO LA PROVINCIA AUTONOMA SUPPORTERÀ LA CITTÀ CALABRESE NELL´AVVIO DI UN PIANO FAMIGLIA  
 
Trento, 19 marzo 2009 - Dopo la Provincia di Verona, che ha già stipulato nel 2006 una convenzione con la Provincia autonoma di Trento, anche il Comune di Lamezia Terme (Catanzaro) ha deciso di ispirarsi al modello trentino di politiche familiari per avviare un Piano di interventi in materia da attivare nell’ambito del proprio territorio. A tale scopo l´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi e il sindaco di Lamezia Terme Giuanni Speranza hanno firmato stamane a Lamezia Terme un protocollo d’intesa. Alla firma dell´accordo erano presenti anche l´assessore comunale alle politiche sociali di Lamezia Terme, Elvira Falvo, e il dirigente del Servizio Politiche sociali della Provincia autonoma di Trento Luciano Malfer, responsabile del progetto speciale per lo sviluppo delle politiche famigliari ed il sostegno alla natalità. In base a quanto previsto nell’accordo, la Provincia autonoma di Trento si impegna a coadiuvare il Comune di Lamezia Terme nell’avvio del progetto, fornendo il materiale normativo e documentale necessario per la definizione di un Piano di interventi in materia di politiche familiari e per la definizione di progetti operativi volti a promuovere il benessere dei minori e delle loro famiglie. A breve verrà costituito un gruppo di coordinamento che avvii i singoli progetti e ne controlli lo stato di avanzamento. Il protocollo d’intesa interviene, in particolare, in tre ambiti: lo scambio delle buone pratiche implementate dalle due amministrazioni nel settore delle politiche familiari, la messa a punto di un marchio (sull’esempio del marchio “Family in Trentino”) atto a certificare un territorio a misura di famiglia, la creazione di un coordinamento a livello nazionale per tutti quei territori che intendono promuovere un’analoga, nuova cultura amministrativa verso il target famiglia. "Il Trentino - ha affermato l´assessore Rossi all´atto della firma - da tempo sta sperimentando buone pratiche sulle politiche familiari ed avverte la necessità di supportare altre amministrazioni nello sviluppo di analoghe iniziative". Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha ringraziato la Provincia autonoma di Trento, l´assessore Rossi e l´assessore Marta Dalmaso (con la quale si era dato avvio, nella precedente legislatura, alla collaborazione tra il Trentino e la città calabrese) manifestando grande apprezzamento per il supporto fornito dalla Provincia autonoma. Il nuovo welfare del Trentino e le politiche familiari attivate nella nostra provincia sono state al centro, successivamente alla firma della convenzione, di un incontro svoltosi nel pomeriggio, con una relazione di Luciano Malfer, al quale ha partecipato l´intera giunta comunale, i servizi sociali locali e gli operatori territoriali di Lamezia Terme. .  
   
   
CONVEGNO SU GENITORIALITA´ CON OLTRE 300 OPERATORI SERVIZI: “UNA FAMIGLIA SANA E´ BASE PER SOCIETA´ SANA”  
 
Padova, 19 marzo 2009 - “Se c´è una famiglia sana c´è una società sana e che riesce ad affrontare meglio le difficoltà, i momenti di crisi, a gestire meglio le proprie risorse anche economiche. La famiglia è luogo tra solidarietà tra generazioni, è luogo economico prioritario, è il primo ammortizzatore sociale”. Lo ha detto Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, aprendo ieri a Villa Ottoboni di Padova, di fronte a un pubblico di oltre trecento operatrici e operatori dei servizi territoriali che hanno partecipato al convegno su “famiglia, genitorialità e prenatalità”, promosso dalla Regione e curato dall´Osservatorio regionale Nuove Generazioni e Famiglia. Scopo dell´iniziativa è di aiutare i genitori ad una maggiore consapevolezza di sé e del loro ruolo, con particolare riguardo al coinvolgimento e alla rivalutazione della figura del padre per permettere al figlio di crescere e svilupparsi nel modo migliore e prevenire i possibili disturbi futuri. La riflessione dell´Assessore regionale si è incentrata sulle politiche regionali a favore delle famiglie. “Aiutare la famiglia è un investimento più che conveniente. E non solo per un dovere etico dell´istituzione. Sostenere la famiglia, infatti, significa moltiplicare le risorse. Perciò le politiche portate avanti dalla Regione in questi ultimi anni vanno decisamente in questa direzione. E´ un imperativo categorico, investire sulla famiglia, per dare risposte sociali, socioassistenziali in presenza di carenza di risorse. Sul bando per le famiglie numerose, abbiamo visto con piacere che ci sono state oltre cento adesioni da parte delle amministrazioni comunali del Veneto; stiamo sperimentando con successo le forme flessibili dei ´nidi in famiglia´; abbiamo rilanciato i consultori familiari i cui bandi si sono conclusi proprio in questi giorni. Questa nostra sfida deve passare attraverso un´integrazione sempre maggiore tra istituzioni e territorio, in particolare il volontariato, l´associazionismo familiare, e il terzo settore. Solo questo potrà consentirci di superare il momento di crisi economica”. Valdegamberi, sempre nel contesto di questo ragionamento, ha ricordato che in Italia ci sono circa 2,5 milioni di persone non autosufficienti di cui solo trecentomila sono nelle strutture esterne, tutte le altre sono in famiglia. E per i primi si spende molto di più che per gli altri. Nel Veneto sin spendono 470 milioni di euro per 24 mila ospiti non autosufficienti nelle strutture; ce ne sono altrettanti a domicilio ma si spendono per loro - con tutte le forme d´intervento (assegni di cura, etc) si arriva a 60 milioni di euro. “Bisogna arrivare – ha concluso Valdegamberi – ad invertire questa tendenza”. .  
   
   
LINEE GUIDA CONSULTORI PRESENTATE IERI DA VENDOLA, GENTILE E FIORE  
 
Bari, 19 marzo 2009 - Sono state presentate ieri mattina in conferenza stampa le linee di indirizzo regionali del progetto di riorganizzazione della rete consultoriale pugliese. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente Vendola, l’assessore alle Politiche della Salute Tommaso Fiore e l’assessore alla Solidarietà Elena Gentile. Le linee sono uno strumento di supporto alle direzione generali delle Asl. Con l’Obiettivo di conseguire un’ottimale distribuzione sul territorio e garantire multidisciplinarietà e completezza delle prestazioni sull’intero territorio pugliese e arrivano con esito di un percorso partecipato avviato, a livello regionale, alla fine del settembre 2007 con il Forum sulla salute della donna, promosso da un gruppo di associazioni femminili pugliesi e realizzato dagli Assessorati alle Politiche della Salute, Solidarietà e Cittadinanza Attiva. L’idea nasce in seno all’Osservatorio Regionale permanente sulla salute ed il benessere delle donne, che ha l’obiettivo di integrare le competenze interne della Regione Puglia e dei propri enti sussidiari con l’associazionismo femminile nella programmazione, realizzare e validare i programmi strategici aventi a riguardo la salute e la qualità della vita delle donne. Gli Assessorati alle Politiche della Salute e alla Solidarietà, coadiuvati dall’Ares, hanno predisposto le Linee Guida per la riorganizzazione della rete consultoriale per potenziare il livello ottimale di distribuzione sul territorio e garantire multidisciplinarietà e completezza delle prestazioni professionali, in attuazione delle disposizioni del Piano Regionale di Salute 2008-2010. Secondo le linee guida appena emanate, che partono da un’analisi delle criticità dell’attuale assetto della rete consultoriale pugliese, l’ottimale distribuzione sul territorio regionale consentirà una riduzione dei costi dei servizi e delle prestazioni, la migliore accessibilità dei cittadini, con sedi facilmente raggiungibili e ubicate in luoghi visibili, con orari di apertura flessibili e un sistema informativo integrato nella rete del Sisr. L’obiettivo della multidisciplinarietà e completezza delle prestazioni professionali consentirà l’organizzazione di un’équipe stabile di professionisti dell’area sanitaria e sociale, con l’affiancamento di mediatori culturali e una formazione continua e programmata, rivolta a tutto il personale, nonché un collegamento stabile con le altre strutture sociali e socio-sanitarie e gli ospedali di riferimento. Insomma l’obiettivo è quello di riorganizzare sul territorio pugliese la rete consultoriale nell’ottica di una vera e propria porta unica di accesso per le problematiche della donna, della coppia e della famiglia, consentendo quindi all’utenza un accesso facilitato e ottimale. L’intera strategia fa il paio con altri programmi che l’Assessorato regionale alla solidarietà ha in cantiere. “Da qui a breve inseriremo nei consultori alcune figure professionali strategiche per il sistema di accesso” ha preannunciato l’assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile. In parallelo, infatti, la Giunta approverà il Programma regionale sull’adozione nazionale ed internazionale con l’utilizzo di modelli operativi di comune impiego per le varie istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di semplificare il percorso adottivo per le famiglie, e l’attivazione di una rete di mediazione presso i consultori pugliesi con esperti regionali a supporto dei mediatori culturali, per assicurare l’analisi e lo studio delle problematiche rilevate dai mediatori, la formazione dei mediatori e l’aggiornamento periodico sulla disciplina degli stranieri, sulla legislazione sociale (di carattere nazionale e regionale) e sull’assetto organizzativo dei servizi sociali e socio-sanitari in Puglia in materia. Il programma di riorganizzazione prevede quindi un modello strutturale tutto nuovo dei consultori, che facendo riferimento all’offerta attiva e alla flessibilità degli orari, nonché considerando le caratteristiche socio-demografiche del contesto di riferimento, assumano una geometria non fissa ma variabile, per garantire che le prestazioni rese siano efficaci ed efficienti rispetto alla domanda di salute e di servizi espressa dal territorio in cui si collocano. Per questo il nuovo modello organizzativo prevede i criteri di rimodulazione dei servizi con riferimento alla tipologia delle prestazioni, coerenti con quanto stabilito dal Piano regionale della Salute, un percorso di informatizzazione, i requisiti di accessibilità e fruibilità dei servizi e, infine, nuovi modelli di organizzazione delle attività. Il programma contenuto nel documento, strumento di supporto alle direzioni generali delle Asl, si attuerà su tutto il territorio regionale anche grazie al supporto dell’Osservatorio regionale permanente sulla salute e il benessere delle donne. “È un nuovo passo – commentano soddisfatti gli assessori Gentile e Fiore – verso una società realmente attenta ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. È il servizio che si fa prossimità, per abbattere ogni residuo di barriera e restituire una risposta competente, multi professionale e integrata. La distribuzione sul territorio, la tipologia dell’offerta da attivare nell’ambito dei consultori, non può non tener conto delle mutate esigenze delle donne e degli uomini, dei loro figli, della multiculturalità della società pugliese. È in questa direzione che sono stati pensati e realizzati questi atti di indirizzo”. L’assessore Fiore ha rimarcato come “Ripartire dai consultori significa ripartire dalla salute delle donne. Il potenziamento delle strutture consultoriali sarà graduata. Dovremo però contare sulle nostre forze, quelle regionali, e avviarci verso politiche che interessino la popolazione che vuole fare figli. Perché noi riteniamo che il fare figli non sia un disvalore, ma per far questo occorrono risorse e che la divisione delle risorse in sanità non sia contradditoria come oggi accade con le linee guida del governo che premiano le regioni con più anziani senza incentivi con le regioni dove – per esempio – sono di più i parti”. .  
   
   
MINORI : PROGETTO “IN&OUT”, AL VIA CANTIERI E CORSI IN ISTITUTI PER MINORENNI SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA ASSESSORATO FAMIGLIA E CENTRO GIUSTIZIA MINORILE  
 
Palermo, 19 marzo 2009 – Con la firma del protocollo di intesa tra l’assessorato regionale per la Famiglia e il Centro di giustizia minorile per la Sicilia e il contestuale avvio del cantiere per la realizzazione di un impianto di irrigazione nel giardino storico del carcere dei minorenni di Palermo, ha preso il via il 17 marzo il progetto “In & Out”, promosso dal Centro per la Giustizia Minorile della Sicilia e attuato dall’Associazione Euro, con risorse dell’assessorato regionale della Famiglia. La firma del protocollo è stata apposta dall’assessore regionale Francesco Scoma e da Michele Di Martino, dirigente del Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia, nel corso del convegno dal titolo “A partire da dentro: vecchie e nuove letture della devianza minorile” che si è svolto nella sala gialla dell’istituto penale per minorenni di Palermo. Presenti, inoltre, Concetta Sole, presidente del Tribunale per i Minorenni di Palermo; Caterina Chinnici, procuratore della Repubblica per i Minorenni di Palermo; Eugenio Ceglia, presidente Associazione Euro; il dirigente del Dipartimento regionale per la Famiglia, Francesco Attaguile; il capo di gabinetto dell’assessore, Saverio Ciriminna; e i direttori dei quattro istituti penali per minorenni inseriti nel progetto. Grazie al protocollo di intesa “sarà possibile attuare interventi di carattere sperimentale ed innovativo – dice l’assessore Scoma – per il contrasto alla criminalità minorile, orientando adeguate risorse finanziarie e strumenti di politica sociale, anche attraverso progetti dedicati”. Il progetto “In&out” (finanziato con un milione e mezzo di euro) coinvolge i quattro istituti penali per minorenni della Sicilia - Palermo, Catania, Acireale, Caltanissetta - e oltre a corsi di formazione per i minori e il personale che opera nelle carceri, nei 4 penitenziari verranno realizzate diverse infrastrutture: a Palermo un impianto di irrigazione ed un campo di calcio a 5; a Catania un campo di calcio a 11 in erba sintetica; ad Acireale una cucina didattica ed una sala per attività teatrali; a Caltanissetta un campo di calcio a 5 ed un’aula polifunzionale. “Il progetto - conclude Scoma - durerà 24 mesi e si chiuderà a luglio del 2010. “In&out” prevede, anche l’attivazione di 200 borse lavoro per altrettanti soggetti minorenni detenuti nei 4 istituti siciliani, che così potranno apprendere un mestiere, lavorando negli stessi cantieri attivati per la realizzazione delle opere strutturali e il confezionamento di un giornalino telematico”. .