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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2009
CNR E MINISTERO PA E INNOVAZIONE PER LA SALUTE DIGITALE FIRMATO DAL MINISTRO RENATO BRUNETTA E DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, LUCIANO MAIANI, UN ACCORDO PER ACCELERARE IL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE NEL SETTORE. TRE I PROGETTI INDIVIDUATI: FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI ED E-LEARNING PER I BAMBINI RICOVERATI  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Fascicolo sanitario elettronico, digitalizzazione dei servizi per la salute ed e-learning per i bambini ricoverati in ospedale. Sono questi i progetti al centro del protocollo d’intesa tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, firmato il 19 marzo a Palazzo Vidoni, dal ministro Renato Brunetta e dal Presidente del Cnr, Luciano Maiani. L’obiettivo comune è quello di collaborare per realizzare un programma di interventi volti ad accelerare il processo di innovazione digitale nel settore della salute, nel contesto del piano di eGovernment 2012. Il primo progetto è finalizzato a sostenere il processo di realizzazione e diffusione di un’infrastruttura tecnologica federata di fascicolo sanitario elettronico del cittadino, condivisa a livello nazionale e allineata allo scenario internazionale, con attenzione ai temi della sicurezza della privacy. Il progetto ‘Salute in rete’ si pone l’obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi sanitari, con particolare attenzione al ciclo prescrittivo (ricetta e certificati di malattia) e alla realizzazione di un sistema a rete dei centri unici di prenotazione (Cup) territoriali, migliorandone il rapporto costo-qualità e limitando sprechi ed inefficienze. L’iniziativa ‘Smart inclusion’, infine, punta a garantire a bambini che non possono frequentare la scuola per problemi di salute, l’opportunità di seguire virtualmente, ma in maniera continuativa, attraverso servizi di teledidattica, le attività di una classe di scuola primaria o media, con la possibilità di mantenere in tal modo contatti diretti con insegnanti e compagni. “Il protocollo sottoscritto con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione”, osserva il presidente del Cnr, Luciano Maiani, “è importante perché investe un settore vicino ai bisogni concreti dei cittadini, secondo quella che è una delle prioritarie finalità della ricerca, insieme con la crescita scientifica e culturale del Paese e lo sviluppo delle imprese. Fascicolo sanitario elettronico, digitalizzazione dei servizi sanitari e possibilità per i bambini ricoverati di non perdere il contatto con insegnanti e compagni, sono chiari esempi di come la scienza possa aiutare a fornire una risposta ai bisogni delle persone”. “Allo stesso tempo”, continua Maiani, “questo accordo ci rende orgogliosi, perché la scelta del nostro Ente da parte del ministro Brunetta conferma la capacità del Cnr di offrire competenze di eccellenza, specie nei terreni dell’innovazione, in un’ottica di multidisciplinarietà”. .  
   
   
TAVOLA ROTONDA SULL´EZIOLOGIA BATTERICA NEL MORBO DI CROHN E IN ALTRE MALATTIE  
 
Brno, Repubblica Ceca, 24 marzo 2009 - Dal 14 al 16 maggio si terrà a Brno (Repubblica ceca) una tavola rotonda intitolata "Bacterial triggers in the etiology of Crohn´s disease and other autoimmune and autoinflammatory diseases". Per molto tempo i micobatteri sono stati sospettati essere responsabili del morbo di Crohn, una malattia infiammatoria che colpisce il tratto gastrointestinale. Una malattia simile, la paratubercolosi (Malattia di Johne), è molto frequente nelle mandrie bovine dell´Unione europea, Usa e Canada. Di conseguenza, i consumatori possono essere esposti a questi batteri. I micobatteri possono anche trovarsi nell´acqua potabile. Durante il meeting saranno discusse le conoscenze attuali nei diversi campi scientifici. L´evento è organizzato dal progetto Pathogencombat ("Control and prevention of emerging and future pathogens at cellular and molecular level throughout the food chain"), finanziato dall´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Pathogencombat. Com/workshop_overview/brno. Aspx .  
   
   
TUBERCOLOSI, IN TOSCANA CASI IN DIMINUZIONE MA NON PER GLI STRANIERI OGGI LA GIORNATA MONDIALE DEDICATA ALLA LOTTA CONTRO QUESTA MALATTIA  
 
 Firenze, 24 marzo 2009 - Nessun allarmismo, ma attenzione costante, rivolta soprattutto alla popolazione straniera. E´ questa in sintesi la linea a cui si attiene l´attività del servizio sanitario regionale in materia di Tubercolosi. Su questa malattia, di cui oggi ricorre la giornata mondiale, si sono accesi nuovamente i riflettori per alcuni episodi che hanno colpito l´opinione pubblica. In realtà i dati regionali sulla casistica parlano di una sostanziale stabilità, se non di un vero e proprio calo: siamo infatti passati dai 438 casi registrati nel 1998 ai 334 del 2007 e ai 287 del 2008 (dato provvisorio a causa della lunga incubazione della malattia). Ma c´è un aspetto che deve far riflettere: mentre la casistica che interessa gli italiani diminuisce, aumenta quella relativa ai cittadini stranieri. «I dati ci rivelano una diminuzione del fenomeno &ndas h; spiega l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - e la diversa percezione da parte dei media e dei cittadini non giustifica nessun allarmismo. Se mai va sottolineata l´efficacia dei nostri servizi sanitari, che tengo a ringraziare. La Tbc è figlia della povertà e il divario dell´andamento a seconda delle varie fasce di popolazione lo conferma. Di fronte a tutto questo risulta ancora piùevidente il carattere disumano di provvedimenti che si vorrebbero assumere imponendo ai medici la denuncia dei pazienti che non hanno le carte in regola con il permesso di soggiorno. E ancora di più dimostrano la stupidità di chi, facendo allarmismo e a fronte di un aumento costante del numero di immigrati nel nostro paese, allontanerebbe dai servizi proprio quella parte di popolazione che ha più bisogno, mettendo a repentaglio la salute di tutti». «Ho chiesto alla Commissione regionale per le malattie infet tive – conclude l´assessore - di aggiornare il protocollo del 2000 relativo a questa patologia, per renderlo ancora piùefficace. I nostri servizi si muoveranno secondo una medicina di iniziativa, andando a cercare le persone bisognose e che vivono in condizioni di marginalità, per individuare le situazioni a rischio e quindi curare e ridurre ancora di più il fenomeno». Ecco la progressione della casistica negli ultimi anni: 360 casi nel 2001, di cui 248 tra cittadini italiani e 109 tra cittadini stranieri. 410 casi nel 2002 (273 italiani e 135 stranieri), 398 nel 2003 (234 italiani e 163 stranieri), 400 nel 2004 (229 italiani e 169 stranieri), 326 nel 2005 (182 italiani e 144 stranieri), 346 nel 2006 (174 italiani e 172 stranieri), 334 nel 2007 (160 italiani e 174 stranieri), 287 casi nel 2008 (dati provvisori, 109 italiani e 174 stranieri). Il tasso di casi per 100. 000 abitanti èstato 9. 07 nel 2006 e di 8. 38 nel 2007. Nel corso degl i anni si è spostata anche l´età in cui si manifesta prevalentemente la malattia: un tempo la Tbc era una malattia dei vecchi mentre ora la fascia di età più colpita è quella centrale 15-49 anni. I cittadini stranieri più colpiti sono quelli che provengono da Romani,a Cina, Pakistan, Marocco, Senegal e Perù. L´assessore per il diritto alla salute si è anche attivato nei confronti dell´Aifa e del ministero perché intervenga sul problema dell´approvvigionamento del test alla tubercolina, indispensabile per il controllo dell´infezione. Il test non viene infatti più prodotto in Italia e le procedure per l´acquisizione a livello europeo stanno creando non poche difficoltà. Ecco la progressione della casistica negli ultimi anni: 360 casi nel 2001, di cui 248 tra cittadini italiani e 109 tra cittadini stranieri. 410 casi nel 2002 (273 italiani e 135 stranieri), 398 nel 2003 (234 italiani e 163 stranieri), 400 nel 2004 (229 italiani e 169 stranieri), 326 nel 2005 (182 italiani e 144 stranieri), 346 nel 2006 (174 italiani e 172 stranieri), 334 nel 2007 (160 italiani e 174 stranieri), 287 casi nel 2008 (dati provvisori, 109 italiani e 174 stranieri). Il tasso di casi per 100. 000 abitanti èstato 9. 07 nel 2006 e di 8. 38 nel 2007. Nel corso degli anni si è spostata anche l´età in cui si manifesta prevalentemente la malattia: un tempo la Tbc era una malattia dei vecchi mentre ora la fascia di età più colpita è quella centrale 15-49 anni. I cittadini stranieri più colpiti sono quelli che provengono da Romani,a Cina, Pakistan, Marocco, Senegal e Perù. L´assessore per il diritto alla salute si è anche attivato nei confronti dell´Aifa e del ministero perché intervenga sul problema dell´approvvigionamento del test alla tubercolina, indispensabile per il controllo dell´infezione. Il test non vien e infatti più prodotto in Italia e le procedure per l´acquisizione a livello europeo stanno creando non poche difficoltà. .  
   
   
SANITA’: VERONA (CAPITALE) DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2009.  
 
Verona, 24 marzo 2009 - Il Veneto è la regione europea che, nel settennato 2001-2008 ha partecipato al maggior numero di progetti europei sulla salute (50), dotati di 63 milioni di euro di finanziamenti, 30 dei quali utilizzati direttamente nella nostra regione. Il dato è emerso ieri al Policlinico Borgo Roma di Verona, dove si è tenuto il primo vertice informativo italiano (gli altri due in Puglia e al Ministero della Salute) sul nuovo bando europeo di sanità pubblica 2009, dotato di altri 49 milioni di finanziamenti. Con l’ assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, vi hanno partecipato esponenti della Commissione europea, del Ministero della salute, delle regioni del nord Italia, di Ulss, Aziende ospedaliere e università. “Siamo particolarmente orgogliosi - ha detto Sandri – che l’Unione Europea abbia scelto Verona e il Veneto per questo primo appuntamento sui programmi 2009, il che testimonia ancora una volta la considerazione raggiunta dalla nostra regione a livello comunitario. Questo grazie alla serietà delle nostre proposte e al grande lavoro di lobbie portato avanti dalla sede regionale di Bruxelles e dalla Direzione rapporti internazionali in sanità. Le risorse che l’Unione Europea metterà a disposizione per la salute da qui al 2013 – ha aggiunto Sandri – sono ingenti (5 miliardi di euro) e noi intendiamo essere parte attiva nel processo decisionale, che riguarderà principalmente la prevenzione, i corretti stili di vita e la lotta all’obesità soprattutto giovanile”. “Il livello europeo – ha detto Sandri – acquisirà quindi sempre maggiore rilievo ed è all’Europa che in nostri sistemi sanitari devono guardare con sempre più attenzione e presenza per reperire risorse da utilizzare per la salute pubblica. Ciò a maggior ragione per il Veneto, in un momento come questo nel quale la Commissione europea, per la prima volta in assoluto ci ha riconosciuto, con Catalogna, Scozia, Bassa Austria, North West England e Fiandre come interlocutrici dirette in rappresentanza delle regioni europee. L’europa delle regioni - ha concluso Sandri – si costruisce anche così: presidiando in maniera costruttiva le Istituzioni comunitarie e divenendo parte integrante di esse”. .  
   
   
CUORE: DALLA GENETICA NUOVE SCOPERTE SULL’INTERVALLO QT - LO STUDIO, REALIZZATO NELL’AMBITO DEL PROGETTO PROGENIA DELL’INN-CNR E PUBBLICATO SU NATURE GENETICS, FORNISCE NUOVE CONOSCENZE SUI DISORDINI DEL SISTEMA ELETTRICO DEL CUORE, NECESSARIE PER ATTUARE UN PROGRAMMA DI PREVENZIONE NEI SOGGETTI A RISCHIO E DI SVILUPPARE NUOVE E MIRATE TERAPIE  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia (Inn) del Consiglio nazionale delle ricerche di Cagliari, in collaborazione con vari gruppi nazionali ed internazionali facenti parte del consorzio Qtscd (Qt interval and Sudden Cardiac Death), ha identificato nuovi geni responsabili della variazione dell’intervallo Qt ovvero una misura della ripolarizzazione cardiaca ricavata dall’analisi dell’elettrocardiogramma, e ha confermato il gene Nos1ap, l’unico fino ad oggi noto quale responsabile di tali variazioni. “Sappiamo che molti fattori, come l’età, il sesso e l’impiego di particolari farmaci influenzano la durata dell’intervallo Qt, ma la componente genetica ha un ruolo molto importante”, spiega Serena Sanna, ricercatrice del progetto Progenia dell’Inn-cnr, che ha condotto questo studio in collaborazione con Arne Pfeufer, dell’Istituto di genetica umana di Munich, in Germania, e Dan Arking, della John Hopkins University di Baltimora, Usa. “Conoscere tali fattori genetici ci aiuta a capire quali sono i meccanismi biologici e chimici di base che regolano la funzionalità di ripolarizzazione ”. La ripolarizzazione è il processo durante il quale il cuore si ‘ricarica’ dopo ogni battito. “Questo”, continua la ricercatrice, “ci permetterà in futuro di poter attuare un programma di prevenzione per i soggetti a rischio e di sviluppare nuove e mirate terapie. In particolare questi geni potrebbero rivelarsi dei modulatori in quelle condizioni più severe, come la Sindrome da Qt lungo e la Sindrome da Qt corto, disordini del sistema elettrico del cuore responsabili di aritmie ventricolari pericolose che, nei casi più gravi, possono causare morte improvvisa da arresto cardiaco”. Per scoprire quali varianti del Dna influenzano questo parametro cardiaco nella popolazione generale, i ricercatori dell’Inn-cnr hanno utilizzato l’approccio noto come ‘Genome-wide Association study’ (Gwas). “Il Dna di 4300 individui sardi è stato studiato per 2 milioni e mezzo di variazioni nucleotidiche (Snps)”, precisa ancora Serena Sanna. “E lo stesso è stato fatto per altri 12000 individui provenienti dall’Alto Adige, dalla Germania, e dagli Stati Uniti, che si sono sottoposti ad un elettrocardiogramma e ad un prelievo di sangue. Con dei nuovi metodi di bioinformatica è stato possibile analizzare tutte queste informazioni insieme e scoprire quali varianti tra le milioni studiate sono associate alla variazione dell’intervallo Qt”. Manuela Uda, ricercatrice dell’Inn-cnr e responsabile scientifico del progetto Progenia, sottolinea che “il nostro studio è importante non solo per la scoperta in sé, ma perché dimostra come le ricerche su popolazioni sane possano essere d’aiuto per l’identificazione di geni implicati in vere e proprie patologie. Infatti la ricerca ha permesso di scoprire per la prima volta che all’interno di quattro geni conosciuti per essere causa delle sindromi da Qt lungo e da Qt corto, sono presenti varianti geniche comuni nella popolazione generale che sono responsabili solo di piccole variazioni fisiologiche dell’intervallo Qt”. “Le numerose scoperte fatte recentemente dal nostro gruppo sono state possibili”, ricorda Manuela Uda, “grazie al lavoro di un’équipe di infermieri, biologi, medici, statistici e informatici che lavorano tra Lanusei e Cagliari la cui professionalità è riconosciuta a livello internazionale e alla partecipazione continua di migliaia di volontari dell’Ogliastra”. Progenia ha contribuito alla scoperta di numerosi geni come quelli responsabili della produzione e dell’accumulo dei lipidi nelle arterie, quelli responsabili della rigidità arteriosa , quelli legati all’osteoartrite o ancora quelli sulla funzionalità tiroidea. Oltre a Progenia, che studia la popolazione sarda dell’Ogliastra, i progetti che hanno contribuito alla scoperta sono stati: Gennova, che indaga la popolazione dell’Alto Adige, Kora e Hnr, che studiano la popolazione della città di Ausburg e della regione Western Rhine in Germania, e Aric, che studia la popolazione degli Stati Uniti. . .  
   
   
IN LIGURIA PIÙ BASSA INCIDENZA DI NUOVI TUMORI, ALTA MORTALITÀ COLLEGATA PRESENTATO A PALAZZO DUCALE IL PRIMO RAPPORTO SULLO STATO DI SALUTE DEI LIGURI POTENZIARE LE INIZIATIVE DI SCREENING"  
 
Genova, 24 Marzo 2009 - Una regione caratterizzata da una popolazione anziana, ma in buona salute con una percentuale di ultra 65enni affetti da malattie croniche pari al 39,1%, inferiore alla percentuale italiana che si attesta al 41%, anche se a livello generale il 14,9% dei liguri rispetto al 13% a livello nazionale è affetto da una patologia cronica. A cui si aggiunge un giudizio complessivamente positivo sulla percezione delle proprie condizioni di salute, il 58,4% afferma di sentirsi bene o molto bene a fronte di una quota del 7,8% che dichiara negativo o molto negativo il proprio stato di salute. E´ una fotografia variegata quella che consegna il primo rapporto sullo stato di salute della popolazione ligure, curato dal settore epidemiologia e prevenzione dell´agenzia regionale sanitaria della Liguria e dal dipartimento salute e servizi sociali della Regione Liguria e presentato ieri a Palazzo Ducale a Genova alla presenza tra gli altri dell´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, del direttore generale dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, di Roberto Carloni, responsabile del settore epidemiologia dell´agenzia sanitaria, Camilla Sticchi, dell´area epidemiologia e prevenzione dell´Ars ligure, di Fulvio Mirano, dell´agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Sabina Nuti, direttore del laboratorio mangement e sanità della scuola superiore Sant´anna di Pisa e del rettore dell´Università di Genova, Giacomo De Ferrari. L´incidenza di nuovi tumori in Liguria risulta più bassa rispetto alla media nazionale, la regione si colloca al 10´ posto fra quelle italiane, con il tumore alla prostata come patologia che ha il maggior numero di casi prevalenti negli uomini (7. 260 casi il 25%) e il tumore al seno nelle donne (15. 980 casi il 45%), mentre la mortalità per alcuni tumori (colon retto per uomini e donne e polmoni e mammella per donne) risulta più alta rispetto alla media nazionale. I morti per tumore rappresentano in Liguria circa il 53% dei nuovi casi nei maschi e il 42% nelle donne. Il tumore al polmone è la più importante causa di morte nei maschi e quello alla mammella per le donne. Nella classifica nazionale la Liguria si colloca al 3° posto per mortalità evitabile per cause svariate nel genere maschile, per il genere femminile scende invece alla 13° posizione, nonostante le donne nella regione risultino molto più longeve degli uomini. Per questo, per quanto riguarda le donne, vanno potenziate le procedure di screening effettuate dal servizio sanitario nazionale. Sono infatti numerose le donne che fanno Pap test e mammografia privatamente non aderendo alle offerte del servizio sanitario nazionale. Il 76% delle donne ha eseguito un Pap test al collo dell´utero negli ultimi tre anni come raccomandato e l´81% ha eseguito una mammografia negli ultimi due anni, un valore più alto rispetto alla media nazionale del 67,6%. Il 49% ha effettuato una mammografia attraverso il servizio sanitario nazionale, il 33% ha pagato il ticket e il 18% ha effettuato la mammografia privatamente. Sono soprattutto le Asl centro orientali (Asl 4 Chiavarese e Asl 5 Spezzina) quelle caratterizzate da una minore mortalità evitabile, al contrario la Asl Savonese e Imperiese mostrano una più alta mortalità evitabile. Per quanto riguarda la disabilità il 5,7% della popolazione ligure risulta disabile, con problemi di tipo motorio e comunicativo, rispetto al 4,8% della media nazionale. Un dato a cui fa da contrappunto la percentuale di liguri ultra 65enni affetti da malattie croniche inferiore alla media nazionale. Diminuisce in Liguria l´incidenza di nuove diagnosi di Hiv, dopo il picco che si era riscontrato nel 1995, con 7,6 nuovi casi per 100. 000 abitanti nel 2006 a fronte di una media nazionale pari a 8,1 per 100. 000 abitanti. Grazie anche all´allestimento di un buon sistema di sorveglianza da infezione da Hiv. Per quanto concerne la modalità di acquisizione dell´infezione la trasmissione sessuale è ormai la causa principale, anche e soprattutto nei soggetti eterosessuali (8. 6% nelle donne e 77% negli uomini); l´iniezione di droghe quale momento di contagio è invece in netto calo rispetto al passato (79. 5% nelle donne e 17% negli uomini). In generale il tasso di ospedalizzazione ha raggiunto il valore di 206,1 per 1. 000 abitanti riducendosi di 2 punti percentuali rispetto al 2006, ma mantenendosi ancora al di sopra dell´obiettivo regionale. In particolare risulta alto per malattie croniche come lo scompenso cardiaco, il diabete e per bronchiti croniche, enfisema o asma che, in presenza di non complicanze, dovrebbero essere gestite in ambito ambulatoriale o domiciliare. Più alta la spesa sanitaria per l´acquisto di anti-depressivi nelle zone dell´entroterra rispetto a quelle sulla costa. In Liguria il 9% delle persone intervistate riferisce di aver avuto sintomi di depressione nelle ultime due settimane precedenti l´intervista, maggiormente colpite le donne (tre volte più degli uomini) e le persone con basso livello di istruzione, difficoltà economiche, senza lavoro o affette da una patologia cronica. La metà di queste persone non si rivolge a nessuno e solo il 36% chiede aiuto a medici o ad operatori sanitari. Questo primo rapporto sullo stato di salute descrive le condizioni di salute della popolazione ligure attraverso l´analisi della demografia, degli stili di vita, della domanda e dell´offerta dei servizi sanitari della regione, utilizzando i dati Istat, il sistema di sorveglianza Passi (2007), il registro di mortalità e tumori e i dati delle dimissioni ospedaliere (Sdo). "Si tratta di un documento fondamentale - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - mai elaborato prima dalla nostra regione, che vuole costituire la base per tutti gli operatori per migliorare la situazione nel proprio settore di competenza". "Da questo primo rapporto - continua Franco Bonanni, direttore dell´agenzia sanitaria regionale - si evidenzia come lo stato di salute non dipenda esclusivamente dalla disponibilità dei servizi sanitari, ma anche dall´ambiente, dalle condizioni economiche e culturali. Ad esempio l´anziano che vive nell´entroterra non ha lo stesso accesso ai servizi di chi vive sulla costa e di ciò si deve tenere conto nel rafforzamento dei servizi territoriali. E per quanto riguarda la mortalità evitabile che risulta molto più alta nelle donne, rispetto agli uomini serve rafforzare le diagnosi precoci e fare in modo che le aziende contattino le pazienti. Promuovere dunque misure di prevenzione e abitudini di vita adeguate significa favorire lo stato di salute garantendo l´equilibrio dei sistemi sanitari e un buon sistema di sorveglianza riduce il rischio di decisioni errate e rappresenta un valido supporto alle scelte da compiere". .  
   
   
OLTRE 12 MILIONI DI EURO PER L´UMBERTO I DI ROMA  
 
 Roma, 24 marzo 2009 - - La giunta regionale ha dato il via libera ai 12,1 milioni di euro destinati al completamento dei fondi stanziati per la riqualificazione del Policlinico Umberto I. La somma complessiva supera i 160 milioni di euro previsti per il primo stralcio del Masterplan ´Piano di riorganizzazione e ristrutturazione del Policlinico Umberto I´. Il Masterplan dispone dei fondi della legge nazionale 448/98 sulle aree metropolitane, pari a oltre 103 milioni di euro a cui va aggiunto un altro 30% di fondi regionali, del Policlinico e del Cipe (28 milioni di euro già erogati dalla Regione e utilizzati per il restauro delle gallerie ipogee, i 4,2 milioni messi a disposizione dal Policlinico, i circa 13 milioni da parte del Cipee questa ultima tranche di 12,1 della Regione). A breve l´aggiudicazione del bando internazionale per la realizzazione del Masterplan. E´ infatti stata già richiesta la conferenza di servizi presso il tavolo permanente del Provveditorato alle opere pubbliche del Lazio. "Il provvedimento approvato oggi costituisce un passo fondamentale per fare in modo che i progetti, una volta passati al vaglio della conferenza di servizi, siano immediatamente realizzabili” ha affermato il vice presidente della Regione, Esterino Montino Si potrà quindi procedere alla fase esecutiva del piano. Il Masterplan definisce le linee di indirizzo della riqualificazione dell´Umberto I. Il progetto prevede il mantenimento ed il restauro del perimetro esterno degli edifici di valore storico. Nella zona interna, attraverso una operazione di demolizione e ricostruzione, sarà realizzato un edificio per le degenze, 350 posti letto, e un polo ad alta tecnologia dove saranno realizzate 24 sale operatorie ed ospiterà la radiodiagnostica e i reparti di terapia intensiva. “Per tutto ciò contiamo di poter aprire i cantieri già all´inizio del 2010" ha concluso il vicepresidente Montino. .  
   
   
BOLZANO: INCONTRO DI THEINER CON IL SUO OMOLOGO TIROLESE TILG  
 
Bolzano, 24 marzo 2009 - L’assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha visitato nei giorni scorsi assieme al suo omologo tirolese, Bernhard Tilg, la Clinica universitaria privata Umit di Hall in Tirolo. Gli assessori alla sanità, i vertici del Dipartimento provinciale e dell’Azienda sanitaria sono stati ricevuti presso la Clinica universitaria privata Umit di Hall dal rettore Armin Graber e dal suo vice Markus Schwab. Nel corso della visita i dirigenti dell’Umit hanno illustrato nel dettaglio i vari reparti e le strutture che lo compongono. “Lo scopo principale della visita”, ha dichiarato l’assessore Theiner, “è quello di vedere da vicino le varie strutture che operano nel campo della ricerca e della formazione nel settore sanitario al fine di creare una rete sempre più articolata ed efficiente tra le regioni limitrofe”. In questo modo si vuole creare un maggiore coordinamento a livello transfrontaliero per evitare la sovrapposizione di strutture analoghe ed impiegare quindi in maniera più mirata le risorse. Analoghe considerazioni sono state espresse dall’assessore tirolese, Bernhard Tilg, che si è detto favorevole ad una collaborazione sempre più stretta tra l’Alto Adige ed il Tirolo del Nord. .  
   
   
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI, LAURA PAUSINI TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA REGIONALE 2009 DI SENSIBILIZZAZIONE. IN EMILIA-ROMAGNA AUMENTANO DONATORI E TRAPIANTI. L´ASSESSORE BISSONI: "BUONA ORGANIZZAZIONE, STRAORDINARIE COMPETENZE PROFESSIONALI E DONAZIONI: COSÌ IL NOSTRO SISTEMA RAGGIUNGE SEMPRE NUOVI RISULTATI"  
 
 Bologna, 24 marzo 2009 - Aumentano donatori e trapianti in Emilia-romagna: 31,1 i donatori utilizzati nel 2008 per milione di abitanti (nel 2007 erano stati 26,4, nel 2006 28,6), 339 i trapianti di organi (320 nel 2007, 301 l’anno precedente). E’, in sintesi, quanto emerge dal report 2008 sulla donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule presentato stamani insieme alla nuova campagna regionale di sensibilizzazione “Donare gli organi. Una scelta consapevole”, che ha come testimonial la cantante Laura Pausini. “In Emilia-romagna l’attività di trapianto di organi e tessuti raggiunge sempre nuovi risultati – ha sottolineato l’assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni – e i dati del report 2008 lo dimostrano. Questo perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per aggiungere sempre innovazione nel sistema. Un sistema che funziona grazie, prima di tutto, alla buona organizzazione, alle straordinarie competenze professionali presenti e alle donazioni. I trapianti – ha proseguito Bissoni – restano un’attività essenziale per salvare molte vite umane; naturalmente questo non ci impedisce di lavorare anche sulle nuove frontiere della medicina rigenerativa”. Alla conferenza stampa erano presenti il responsabile del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa, la responsabile del Centro regionale trapianti Emilia-romagna Lorenza Ridolfi, e lo scultore Nicola Zamboni. Fondamentale è la “disponibilità alla donazione – ha aggiunto l’assessore – , atto non scontato che ha una straordinaria valenza civile”. Da questa premessa è nata l’idea di donare un’opera – realizzata dallo scultore Zamboni – alle famiglie dei donatori, “a testimonianza – ha concluso Bissoni – della riconoscenza di un’intera comunità”. La campagna 2009 “Donare gli organi. Una scelta consapevole” Con lo slogan “Dai voce alla vita”, Laura Pausini è il volto della campagna regionale 2009 “Donare gli organi. Una scelta consapevole”, che vuole sensibilizzare sull’opportunità di dichiarare la propria volontà di donare gli organi. La campagna è realizzata dalla Regione Emilia-romagna con il coordinamento del Centro riferimento trapianti dell’Emilia-romagna (Crt-er) e con l’attiva collaborazione delle Aziende sanitarie, delle associazioni di volontariato e dei pazienti. Nel 2008 è stato avviato il “Progetto anagrafi comunali”, da un’iniziativa congiunta tra Regione e Anci Emilia-romagna: prevede che ai cittadini che si recano negli Uffici anagrafe per il rilascio o il rinnovo della carta di identità sia proposto l’opuscolo informativo “Donazioni e trapianto di organi, tessuti e cellule. Ecco cosa bisogna sapere”. L’opuscolo, articolato in domande e risposte per semplificarne la consultazione, fornisce tutte le informazioni utili sulla donazione, sui trapianti, sull’organizzazione della rete regionale dedicata alle donazioni e ai trapianti, su dove rivolgersi per approfondimenti e contiene anche un tesserino staccabile dove esprimere la propria volontà sulla donazione. Materiale informativo – manifesti, locandine e opuscoli – è inoltre diffuso tutto l’anno nel corso di iniziative locali promosse dalle Aziende sanitarie e dalle associazioni di volontariato e in occasione di eventi speciali, come le Giornate nazionali per la donazione e il trapianto, che quest’anno si svolgono (dodicesima edizione) dal 3 al 10 maggio. Per l’edizione 2009, le Aziende sanitarie di tutta la regione, insieme alle associazioni di volontariato e dei donatori e agli enti locali, stanno organizzando foto di gruppo delle persone che hanno ricevuto un trapianto e dei loro famigliari in tutte le realtà locali; le foto saranno poi tema di un’esposizione itinerante che sarà allestita entro l’anno e del calendario 2010 della rete regionale trapianti dell’Emilia-romagna. In programma anche la maratona radiofonica “Parole e musiche per la vita” che si svolge a Bologna la seconda domenica di maggio, in collaborazione con Radio International: ai microfoni della radio intervengono operatori e volontari per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di dare il proprio assenso alla donazione. Si sta inoltre costituendo una sorta di team sportivo regionale, composto da operatori del Servizio sanitario dell’Emilia-romagna, che porta il messaggio di solidarietà “In gara per la vita” in molte competizioni in tutta Italia. Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule: report anno 2008 Aumentano donatori e trapianti in Emilia-romagna: nel 2008 31,1 i donatori (la media nazionale è 21,3) utilizzati per milione di abitanti (erano stati 26,4 nel 2007, 28,6 nel 2006), 339 i trapianti di organi (erano stati 320 nel 2007, 301 nel 2006). La rete regionale trapianti dell’Emilia-romagna si conferma dunque un sistema solido. La vitalità del sistema trova conferma negli indici di trapianto (percentuale di organi trapiantati rispetto agli organi prelevati) e nel numero di trapianti per milione di abitanti, ai livelli di eccellenza mondiale. Perno della rete regionale sono i programmi che assicurano la sicurezza del donatore e la qualità degli organi trapiantati, e la professionalità dei coordinatori locali alla donazione, presenti in tutte le rianimazioni del territorio regionale. La rete regionale, coordinata dal Centro riferimento trapianti dell’Emilia-romagna (Crt-er) che ha sede al Policlinico S. Orsola-malpighi di Bologna, si fonda sulla piena integrazione operativa delle strutture, dei professionisti, delle associazioni di volontariato e dei pazienti. L’area dell’Associazione interregionale trapianti (Airt, di cui sono parte Emilia-romagna, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Puglia e Provincia di Bolzano) ha contribuito con un incremento dei donatori utilizzati (25,8 per milione di abitanti, +1,9 rispetto al 2007) alla sostanziale stabilità delle donazioni a livello nazionale (19,2 per milioni di abitanti contro il 19,3 del 2007). Questo sistema di integrazione inter-regionale - che serve un bacino di popolazione di oltre 16 milioni di persone - ha permesso di sviluppare un´attività di donazione e trapianto leader in Italia. Analizzando le opposizioni al prelievo (33,3% nel 2008) emerge che negli ultimi sei anni in Emilia-romagna le fasce di età dei potenziali donatori in cui l’opposizione è sensibilmente più elevata sono tra 35 e 44 anni e oltre 66 anni. Prevenzione e innovazione Nell’ambito della prevenzione, con il progetto “Lifeport” nell’autunno 2008 è stata condotta in Emilia-romagna, per la prima volta in Italia, la sperimentazione clinica di una macchina di perfusione dei reni donati durante il periodo di ischemia tra prelievo e trapianto, per prevenire la ritardata o mancata ripresa funzionale dell’organo. I risultati sono stati valutati positivamente dalla rete regionale del trapianto di rene e questo ha portato all’acquisto, con fondi regionali, di 4 macchine di perfusione da utilizzare per tutti i reni donati in regione. Sempre nell’ambito della prevenzione, prosegue in tutta la regione il progetto dedicato alla prevenzione dell’insufficienza renale progressiva (Pirp). Sono infatti oltre 6000 i cittadini emiliano-romagnoli arruolati nel registro e seguiti congiuntamente da nefrologi e medici di famiglia per ritardare al massimo, se non evitare, l’entrata in dialisi di tante persone. Nell’ambito della rete regionale delle banche dei tessuti e delle “Cell Factories” (laboratori di manipolazione cellulare presenti al Policlinico S. Orsola-malpighi e al Rizzoli di Bologna, all’Ospedale Bufalini di Cesena, all’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola, al Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari di Modena, collegato con il Policlinico modenese), l’Istituto Rizzoli di Bologna, sede della banca regionale del tessuto muscolo-scheletrico e Cell factory dedicata alle cellule mesenchimali, ha ottenuto l’autorizzazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) alla produzione di prodotti di terapia cellulare (terza Cell Factory pubblica autorizzata in Italia). La rete regionale per le donazioni e i trapianti La rete per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-romagna è organizzata secondo un modello che prevede il collegamento tra centri di alta specializzazione e ospedali del territorio (Hub & Spoke). Secondo questo modello, i centri trapianto, le rianimazioni, le sedi delle banche di tessuti e cellule sono collegati tra loro e con il Centro riferimento trapianti dell’Emilia-romagna, che coordina tutte le attività di donazione e trapianto, le attività di raccolta dati e il coordinamento delle liste di attesa. L’attività di trapianto in dettaglio - anno 2008 - Rene - Nel 2008, nei tre Centri trapianto di Parma (Ospedale Maggiore), Modena (Policlinco), Bologna (S. Orsola-malpighi) sono stati eseguiti 180 trapianti di rene, di cui 20 da donatore vivente, 14 doppi, 4 combinati rene/pancreas, 15 rene/fegato, 1 rene/cuore, 1 rene/cuore/fegato. Rispetto alla popolazione regionale, il numero dei trapianti è stato di 40,2 per milione di abitanti, valore equivalente al fabbisogno teorico stimato per l’Emilia-romagna. Il dato è ai valori di eccellenza (26,8 è la media in Italia; 28,8 in Germania; 42,3 la Francia; 45,9 la Francia). L’indice di trapianto (percentuale di reni impiantati rispetto a quelli prelevati) è stato dell’87,9%. In Emilia-romagna, dal 2001 è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di rene, che assicura ogni trapianto al ricevente più compatibile con il donatore, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista. Rispetto all’anno precedente sono diminuite le persone in lista d’attesa: al 31 dicembre 2008 erano 1593 (-7,5% rispetto al 2007). I tempi medi di attesa sono di poco superiori ai tre anni. Cuore - In Emilia-romagna i trapianti di cuore nel 2008 sono stati 35. Il numero di trapianti per milione di abitanti è stato 8,8 (il dato si avvicina al fabbisogno teorico regionale, stimato in 10 trapianti per milione di abitanti). Il Centro trapianti di Bologna (S. Orsola-malpighi) ha effettuato un complesso trapianto di cuore a una bambina di pochissimi mesi con una grave disfunzione cardiaca che era sopravissuta per dieci mesi nel reparto di cardiochirurgia pediatrica del Policlinico grazie a un sistema di assistenza cardiaca esterna, un “cuore artificiale” che ha svolto una funzione ponte e ha reso possibile il successivo trapianto. L’indice di trapianto è stato del 112,9%, a dimostrazione dell’efficienza del Centro trapianti nell’utilizzo degli organi provenienti da altre regioni. Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 47 (erano 63 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa un anno. Fegato - Sono stati 144 i trapianti di fegato nel 2008, nei due Centri trapianto di Modena (Policlinico) e Bologna (S. Orsola-malpighi). Di questi, 3 da donatore vivente (secondo la tecnica “domino”, che consente di trapiantare in un’altra persona l’organo malato asportato al paziente che riceve il trapianto, ma che può far vivere bene il nuovo ricevente per oltre 20 anni). Rispetto alla popolazione regionale, il numero dei trapianti è stato di 36,1 per milione di abitanti, valore che – come negli anni precedenti – supera i livelli di eccellenza mondiale (la Spagna: 24,6). L’indice di trapianto è stato del 124,8%, confermando – come per i trapianti di cuore - l’efficienza dei Centri trapianto regionali nell’utilizzo degli organi provenienti da altre sedi. In Emilia-romagna, dal 2004 è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di fegato che prevede l’allocazione di ogni organo donato al ricevente in condizioni più gravi, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista (Bologna o Modena), secondo un score obiettivo di gravità (Meld Score: Mayo Clinic Endstage Liver Disease). Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 348 (erano 470 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa un anno e mezzo. Intestino - Sono stati 3 i trapianti di intestino nel 2008 in Emilia-romagna (effettuati a Bologna al Centro trapianti al S. Orsola-malpighi), in due casi associati a trapianto di pancreas. Dall’inizio dell’attività, nel 2000, sono stati effettuati in regione 42 trapianti, di cui 11 multiviscerali e 3 con trapianto associato di parete addominale: un dato che rappresenta la più ricca casistica europea nel paziente adulto. Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 18. Polmone - Nel 2008 il Centro trapianti di Bologna (S. Orsola-malpighi) ha effettuato 3 trapianti di polmone, di cui uno di polmone singolo, due bipolmonari in uno dei casi combinato al trapianto di cuore. E’ proseguita l’integrazione operativa tra cardiologi, pneumologi, chirurghi toracici e cardiaci e anestesisti, dopo che nel 2007 l’Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna aveva operato la fusione tra il Programma trapianto di polmone e il Programma trapianto di cuore. Al 31 dicembre 2008 le persone in lista d’attesa erano 20 (erano 12 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa sei mesi. Trapianti di tessuti e cellule - I trapianti di tessuti provenienti da banche regionali sono stati: 457 di cornea, 12 di valvole cardiache, 49 di segmenti vascolari, 41 di cute, 247 di segmenti ossei, 713 di osso lavorato. In Emilia-romagna sono stati inoltre eseguiti 88 trapianti di midollo osseo allogenico e 323 di midollo osseo autologo. Nel 2008 sono inoltre state raccolte 305 unità di sangue cordonale, da utilizzare in bambini con leucemia. Le unità di sangue cordonale sono conservate nella Banca regionale che ha sede presso il Servizio di medicina trasfusionale del S. Orsola-malpighi di Bologna (le unità conservate sono complessivamente oltre 3mila, 23 sono state distribuite in Italia e nel mondo nell’ultimo anno). .  
   
   
POTENZA: SAN CARLO, VISITE GRATUITE CONTRO TUMORE PROSTATA  
 
 Potenza, 24 marzo 2009 - Per il quinto anno consecutivo l´ospedale San Carlo di Potenza supporterà la settimana di lotta al cancro alla prostata promossa dalla Lega italiana di lotta ai tumori (Lilt) e cominciata oggi. I medici dell´unità di Urologia, diretta dal dottor Michele Muscillo, hanno dato la loro disponibilità a effettuare visite gratuite presso l´ambulatorio di Urologia (padaglione I4-i5, sopra la banca) secondo il seguente calendario: giovedì 26 ore 15-17 Franco Saullo Ponti, venerdì 27 ore 15-17 Francesco Abate, sabato 28 ore 10-12 Saveriano Lioy. Le prenotazioni possono essere effetuate al numero 0971612640. E´ invece cominciata oggi la nona settimana di prevenzione andrologica, che anche quest´anno avra lugo all’ospedale San Carlo come in altre 250 strutture sanitarie in tuta Italia. Il San Carlo è l’unica struttura regionale munita di un’unità di Andrologia, diretta dalla dottoressa Angela Vita, coordinatrice per la Puglia e la Basilicata della Sia (Società italiana di andrologia). Il tema della settimana, che si svolgerà da oggi a venerdì 28 marzo, con visite gratuite e attività di divulgazione, è la correttezza degli stili di vita, riassunto dallo slogan “Mangiami” ovvero mangiare sano vuol dire “amare” la tua sessualità e la tua fertilità. Per prenotare le visite gratuite, che si svolgeranno in questi giorni presso l’Unità di Andrologia (Padiglione A Ottavo Piano) è ancora possibile telefonare (dalle 9,00 alle 13,00) al numero 0971613561. .  
   
   
"SOSTANZE FARMACEUTICHE DI BASE"SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 24 marzo 2009 - La produzione di Active Pharmaceutical Ingredients (ecluso il captive use delle aziende farmaceutiche, gli intermedi, i mezzi di contrasto, i dietary supplements, nutriceutricals, health food, cosmetici ecc. ) presenta nel 2007 una crescita del 2% fino a 2. 161 milioni di euro, nonostante le difficoltà di natura macroenomica (dollaro deprezzato e costi energetici), normativa e soprattutto la competizione proveniente dal Far East, in particolare Cina, principale produttore mondiale di Apis, ed India. Le esportazioni crescono a un tasso lievemente superiore, con un´incidenza sulla produzione totale elevata (87% circa) e in lieve crescita. Il settore delle sostanze farmaceutiche di base è un mercato globale, orientato alla fornitura di principi attivi per le principali multinazionali farmaceutiche genericiste (per molecole a brevetto scaduto) e produttrici di originator (per molecole sotto brevetto). Il sistema competitivo italiano sta attraversando una fase di importanti mutamenti, che stanno nel tempo portando ad una riorganizzazione della struttura del settore. Nel 2008 il valore della produzione è stimabile 2. 195 milioni di euro circa (+1,6%), frutto di un mix variegato di performance, con alcune aziende in brillante crescita ed altre in forte calo. Le esportazioni crescono del +2,2%, così come le importazioni, provenienti in larga parte da Paesi dell’area dollaro (Sud Est asiatico). Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 86
Numero di addetti 8. 200
Numero medio di addetti per impresa 95
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica(a) (Mn. Euro) 2. 161,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%) -0,3
Fatturato per addetto (‘000 euro) 263,5
Valore aggiunto (Mn. Euro) 717,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 87,5
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 24,1
Quota di produzione delle prime 8 imprese(b) (%) 37,9
Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi(b)(c) (%) 29,2
Quota di produzione delle prime 8 imprese/gruppi(b)(c) (%) 43,1
Export/produzione(b) (%) 86,1
Import/consumo(b) (%) 66,7
Valore del mercato interno, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 905,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003(a) (%) +0,4
Preconsuntivo 2008:
· Valore della produzione, a prezzi di fabbrica(a) (Mn. Euro) 2. 195,0
· Tendenza di medio periodo stagnazione
a) - non comprende intermedi, captive use, principi attivi per dietetica e cosmetica, mezzi di contrasto b) - in valore c) - considerando i gruppi industriali Fonte: Databank .
 
   
   
BOLZANO: ASSEGNATI I PREMI DI CULTURA SOCIALIS AI MIGLIORI PROGETTI NEL SETTORE SOCIALE  
 
Bolzano, 24 marzo 2009 - “Il sociale inizia nella vita di ogni giorno e cresce nella cultura della convivenza. Il sociale non si può ridurre ai soli sistemi di assistenza. ” ribadisce l’assessore alla Famiglia, Sanità e Politiche sociali Richard Theiner, che continua: “la cultura sociale del nostro paese merita visibilità. ” Per questo i premiati di Cultura Socialis 2009 hanno vinto in nome di tutte le iniziative ed attività sociali non meno importanti nella vita dell’Alto Adige. I vincitori del 2009 sono: il progetto „Da un’altra prospettiva“, una campagna organizzata dal comune di Bressanone (Magdalena Amhof, Ida Psaier e Helmut Wolf ) per sensibilizzare la popolazione sui bisogni di persone diversamente abili ed affette da disturbi psichici; il “Caffè mokkacino” a Brunico, al cui interno giovani in condizione di disagio sociale oppure affetti da disturbi psichici fanno pratica di vita quotidiana, assistiti da Silvia Brugger, Barbara Pizzinini ed Herta Palfrader, responsabile del progetto; “Per una considerazione migliore” è la campagna di sensibilizzazione rivolta ai rappresentanti dei media per richiamare il mondo dell’informazione ad uno sguardo positivo sulla realtà giovanile (Christa Ladurner, Peter Koler, Kathrin Gögele e Felix Brugger). Premiato anche il progetto “Estate Anziani”, che grazie al lavoro di Sandra Baldan, Giulietta Facchin, Rita Krawczyk e molti volontari ha permesso a molti anziani di trascorrere in compagnia ed allegria le calde giornate estive; e per finire il progetto Jawa - "Junge Aktive Wipptaler Wollen Anpacken“ – 3. 000 ore in un anno dedicate all’impegno sociale!, con giovani dell’alta Valle Isarco che si sono impegnati a favore di 21 istituzioni sociali e pubbliche del territorio, non in cambio di soldi, ma un punto per ogni ora svolta. Il punteggio totale può essere convertito in buoni che valgono ad esempio per una carta ricaricabile per il cellulare oppure al taglio dei capelli. Coordinatori del progetto sono Christine Niedermayr, Sieglinde Sigmund e Erwin Fassnauer. Dopo il saluto dell’assessore Richard Theiner e la presentazione dei cinque progetti, il prof. Konrad Hummel ha tenuto un discorso sul significato dell’impegno civile in un mondo incerto e sempre più diviso. I progetti non devono solo considerarsi belli. Sono necessari per costruire un nuovo futuro, considerato che la mera efficienza economica e l’autorità politica non riescono a creare una società equa, solidale ed a misura di uomo. .  
   
   
“FRAMMENTI” MOSTRA DI PAOLO LA MOTTA LA MEDITERRANEA ARTE 8NAPOLI 25 MARZO 14 APRILE 2009.  
 
 Napoli, 24 marzo 2009 - L’arte, per Paolo La Motta, è un mezzo per poter indagare frammenti di realtà trasfigurati, per ritagliarsi un proprio universo , uno spazio in questa vita caotica, una maniera per vivere una situazione. Una sorta di meditazione sul destino dell’uomo , sul senso delle sue azioni innestata nella personale esperienza di vita, meditazione talora dolente e anche elegiaca illuminata dalla trasmissione d’una eticità primordiale come ferma in un’assolutezza atemporale. Mercoledì 25 marzo saranno presentati per l’occasione circa venti olii su tela e una decina di sculture, ultimi lavori dell’artista che raccoglie visioni, memorie, emozioni, luoghi, cose che s’intrecciano tra loro in una storia come in un romanzo di Stefano Benni o Paul Auster. La Motta , osserva la metropoli contemporanea,la vive con la convinzione che l’arte possa avere ancora un ruolo importante nella ridefinizione della città in particolare guardando l’individuo e la collettività come protagonisti assoluti delle sue scene. Alla base della ricerca di La Motta, che sia scultorea o pittorica , è sempre riconoscibile un’esigenza di comunicazione, di dialogo, la volontà di un confronto continuo con la realtà. Le sue opere “Jogging” e “Pattinatori”, ad esempio, sono determinate da stesure essenziali, come essenziali, discrete e raffinate sono le figure che racchiudono in sé caratteristiche tonali esprimendo una gioia piena. Come un archeologo del quotidiano, La Motta, trova mille volti , piccole tessere di un grande mosaico, frammenti di vita che con le loro azioni si trasformano in paesaggi, in territori antropomorfi per riuscire a raccontarci variegati mondi , visioni di realtà urbane degradate con l’occhio di chi riesce a raggiungere il giusto equilibrio tra analisi critica e partecipazione emotiva. L’artista, con le sue recenti opere, tenta di osservare la drammaticità e l’orrore che affligge il nostro modo di vivere nel tentativo di liberarsene e sperare in un futuro migliore. Dipinge, disegna, crea sculture per rovesciare le cose distoglierne la consuetudine, decostruire la rappresentabilità. L’allestimento della mostra è stato curato da Anna Lucia Cagnazzi. .  
   
   
THE ROAD TO CONTEMPORARY ART ROMA, 2 - 5 APRILE 2009  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Dopo il successo della scorsa edizione, ritorna nella capitale, dal 2 al 5 aprile 2009, Roma - The Road to Contemporary Art, la fiera internazionale d’arte contemporanea. La manifestazione sarà quest’anno molto più che un’occasione di incontro per il mercato dell’arte, ma un evento diffuso nei luoghi più belli di Roma con un programma ricco di proposte dedicate sia agli esperti del settore che al grande pubblico. Cuore della manifestazione è Roma, la fiera, che è centro di scambio ed aggregazione tra artisti, gallerie, musei, fondazioni pubbliche e private, collezionisti, critici, curatori ed editoria di settore. Tre sono le sezioni in cui si suddividono oltre 60 gallerie internazionali: - The Fair, situata tra Palazzo delle Esposizioni e Palazzo Venezia, offre ai visitatori tutto quello che c’è nell’universo riconosciuto del mercato dell’arte, gallerie italiane e straniere ed artisti affermati, che sono parte del circuito internazionale delle fiere; Stargate, sempre tra Palazzo delle Esposizioni e Palazzo Venezia, è riservata alle gallerie aperte da meno di sette anni, ormai presenti con i loro artisti senza aver abbandonato la sperimentazione e la ricerca; Startup nel Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia, raggruppa infine tutte le gallerie giovani, con meno di tre anni di attività. Per queste ultime Roma prevede un’opportunità di esposizione e visibilità internazionale perché sono parte della fiera. Accanto alla fiera, vi sono speciali eventi culturali, il primo curato da Achille Bonito Oliva e quattro coordinati da Danilo Eccher. Cinque le mostre organizzate e gestite direttamente da Roma: Cose mai viste Ii, a cura di Achille Bonito Oliva, allestita a Palazzo Barberini e incentrata sulle opere delle collezioni private degli artisti, indaga le scelte, i gusti, le sensazioni e le emozioni più recondite del possedere opere di altri colleghi. Solo al buio, a cura di Cecilia Canziani e Andrea Viliani, ai Mercati di Traiano, presenta opere realizzate con materiali video e con light box da allestire in ambienti della via Biberatica e nelle botteghe dell’emiciclo sottostante. La mostra raccoglie le più interessanti sperimentazioni dei nuovi linguaggi video e di fotografia retro-illuminata in ambienti fortemente coinvolgenti. Mediterranean, curata da Elena Lydia Scipioni, a Palazzo Rospigliosi dedicata alla giovane creatività nell´area del Mediterraneo, per dare voce a nuovi territori della ricerca e a inedite sperimentazioni. Croazia, Albania, Grecia, Turchia, Libano, Israele, Egitto ma anche Spagna, Francia provenzale e Italia del Sud testimoniano un´area geografica estremamente complessa ma anche molto vitale. Senza Rete, curata da Lorenzo Benedetti e Caroline Corbetta, a Santo Spirito in Sassia, focalizzata sulle ricerche più giovani e sperimentali, prestando la massima attenzione alle contaminazioni linguistiche e agli azzardi formali. Un invito a sciogliere la propria curiosità negli ambiti più disparati, nelle ricerche più estreme, ai confini delle arti. Giovani artisti, giovani galleristi e collezionisti si misurano in un evento dai contorni incerti e dalle prospettive deformate. Accademia delle Accademie, a cura di Shara Wasserman, al Tempio di Adriano, riunisce in un’unica sede tutte le Accademie Straniere che operano a Roma e si occupano di arti visive con un programma di residenza per artisti. In questo modo il grande pubblico avrà la possibilità di comprendere quanto grande ed importante sia il lavoro che queste istituzioni svolgono per la promozione degli artisti dei propri paesi e quanto l’Italia sia presente nello scenario internazionale dell’arte contemporanea. Un viaggio attraverso informazioni, filmati, installazioni, dibattiti, atmosfere racchiuse in un unico luogo, il Tempio di Adriano. Accanto ai cinque momenti espositivi che costituiscono le direttrici principali degli eventi culturali, è proposta un’altra iniziativa, anch’essa sotto la supervisione di Danilo Eccher, quale coordinatore degli eventi culturali di Roma: Rolling Stones: a Santo Spirito in Sassia, cinquanta giovani curatori italiani si alternano ogni ora, per tutta la durata della fiera, proponendo la loro esperienza o parlando delle tematiche che ritengono più attuali. Una ´non-stop´ della critica sulle tematiche e sulle prospettive dell´arte contemporanea. I cataloghi che documentano Roma sono sei pubblicati dalla casa editrice arte’m di Napoli: un volume dedicato alla Fiera, che include tutte e tre le sezioni The Fair, Stargate e Startup, uno a ciascuna delle tre mostre curate da Danilo Eccher , uno sulla mostra Cose mai viste Ii a cura di Achille Bonito Oliva e l’ultimo dedicato alla mostra delle Accademia delle Accademie. .  
   
   
MONZA DAL 31 MAGGIO AL 19 LUGLIO 2009 LA MOSTRA GINO SANDRI (1892 - 1959) LUCI DELL´ARTE, OMBRE DELLA FOLLIA ALL’ARENGARIO, 70 OPERE REALIZZATE DALL’ARTISTA MILANESE NEGLI OLTRE VENTI ANNI DI INTERNAMENTO IN ISTITUTI PSICHIATRICI.  
 
 Monza, 24 marzo 2009 - Dal 31 maggio al 19 luglio 2009, a Monza, si terrà un’importante iniziativa dedicata a una figura di grande interesse dell’arte italiana del Novecento. L’arengario ospiterà la mostra che ripercorrerà la vicenda artistica e umana di Gino Sandri (1892-1959), talento precosissimo ed eccellente disegnatore, la cui vita è stata segnata da una dolorosa reclusione in istituti psichiatrici dal 1924 in poi, molto probabilmente anche per motivi politici. L’iniziativa, curata da Elena Pontiggia, organizzata dall’Associazione “Gino Sandri”, con il sostegno della nuova Provincia Monza e Brianza, del Comune di Ceriano Laghetto, della Fondazione Monza Brianza, e la collaborazione del Comune di Monza, presenterà 70 disegni (alcuni accompagnati da commenti, ricordi, aforismi), che raffigurano malati, degenti e infermieri, realizzati dall’artista tra il 1927 e il 1949, ovvero negli anni dei suoi ricoveri presso la Casa di Cura di Villa Fiorita (Affori) e l’Ospedale Psichiatrico di Mombello di Limbiate, in Brianza. Proprio su quest’ultima realtà è in corso un vasto progetto di recupero storico-culturale, che comprende anche gli edifici “manicomiali” in cui Sandri è stato più volte internato: un’operazione per non perdere la memoria della storia della malattia mentale, a più di 30 anni dalla legge Basaglia. In queste opere sarà possibile ammirare e apprezzare il talento che Gino Sandri seppe coltivare dapprima all’Accademia di Brera, che frequentò dal 1911 al 1915, seguendo i corsi di Cesare Tallone, Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi, e Francesco Confalonieri, e che affinò frequentando gli studi di Emilio Longoni, Adolfo Wildt, Giorgio Belloni e personalità quali Aldo Carpi e Carlo Carrà. Tra il 1914 e il 1922, Sandri si dedicò all’attività di illustratore, collaborando con vari periodici, come il Corriere dei Piccoli, Italia bella, la Novella, il Novellino, il Guerin Meschino e La Lettura. Nel 1922 illustrò per Hoepli Fanciulli d´Italia di Anna Vertua Gentile (pubblicato nel 1926) e Viaggio sentimentale di Sterne, e nel 1923 un´edizione delle Poesie edite ed inedite di Carlo Porta (pubblicata nel 1929). Partecipò inoltre a mostre alla Permanente di Milano e a varie esposizioni ricevendo elogi e riconoscimenti. La stampa si occupò di Sandri in varie occasioni, ma dopo il 1924, cioè dopo che fu internato in manicomio, il suo nome venne dimenticato, scomparendo dall’attenzione di colleghi, critica e pubblico. Gian Alberto Dell’acqua affermava che “i disegni di Sandri costituiscono una testimonianza eccezionale, a parte la lucidità di disegno impressionante, di cui non conosco equivalenti in altri artisti di questo momento e anche non in questo momento, che ha eseguito al ”chiuso”, un po’ per esorcizzare la propria infermità, come Van Gogh, che si difendeva dalla malattia dipingendo in modo quasi frenetico, appena poteva tenere in mano il pennello, per aiutarsi quindi a vivere, sia per consolare i suoi compagni di sofferenza”. Accompagna l’esposizione un catalogo Silvana editoriale. Il materiale esposto fa parte di una più ampia documentazione, costituita da diari, manoscritti, racconti, lettere alla famiglia e disegni, eseguiti in Istituto Psichiatrico, recentemente sottoposta a tutela da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza archivistica per la Lombardia che ha dichiarato l’archivio del pittore Gino Sandri “di interesse storico particolarmente importante, sottoposta alla disciplina del D. L. 22 gennaio 2004, n. 42”. .  
   
   
DOPPIA PERSONALE ARTISTS ANONYMOUS E ALLISON SCHULNIK  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Per questa prima esperienza italiana gli Artists Anonymous, collettivo di tre artisti con sede a Londra e Berlino, presentano una installazione site-specific che invita lo spettatore in un ambiente surreale e suggestivo, in cui immagini in positivo e negativo, tipiche del processo di sviluppo fotografico, si affrontano e dialogano. Segno distintivo ed identificativo della loro pratica artistica, la dualità positivo/negativo, resa attraverso la giustapposizione di un dipinto realizzato al negativo e la sua controparte fotografica positiva, mira allo svelamento delle complessità e ambiguità della percezione. Ciò che può sfuggire ad una prima visione del dipinto viene sottilmente suggerito da una delle tante traduzioni fotografiche che non intende stabilire la corretta lettura di un’immagine ma, al contrario, ci fa intuire le sue inesauribili possibilità. La giovane pittrice americana Allison Schulnik, per la prima volta esposta in Italia, presenta una serie di inediti dipinti che schiudono le porte del suo personalissimo e tragicomico immaginario. Prendendo spunto dal cinema, dalla musica, dalla storia dell’arte e da precedenti studi di animazione e danza, Allison Schulnik dà vita ad una galleria di personaggi che sembrano appartenere ad una dimensione fantastica, a tratti onirica. Intrappolate in spessi strati di materia pittorica che a stento riesce a contenerle, queste curiose e distorte figure assumono però una sorprendente umanità: pagliacci vagabondi, animali deformi e strane bestie aliene nascondono una struttura ed un carattere tutti umani attraverso i quali l’artista desidera suscitare nello spettatore una profonda comprensione e compassione verso questa schiera di emarginati. Artists Anonymous è un collettivo di tre artisti che vivono e lavorano tra Berlino e Londra. Tra le recenti mostre personali: I hate the world and the world hates me, Cueto Project, New York, (Usa); Virus, Haunch of Venison, Zurigo, Svizzera; Galerie Adler, Frankfurt am Main, Germania (2007). Tra le principali mostre collettive: Kuenstlermythen, Hamburger Bahnhof, Berlino, Germania (2008); New Works for V22 Collection, Londra, Uk (2007); Liverpool Biennial, Liverpool, Uk (2006). Allison Schulnik è nata a San Diego, Usa nel 1978. Vive e lavora a Los Angeles. Tra le principali mostre personali No Luck Too, Mike Weiss Gallery, New York, Usa (2008); No Luck, Rokeby Gallery, Londra, Uk (2007) e Fools, Rejects, and Sanctuaries, Mark Moore Gallery, Santa Monica, Usa (2007). Tra le recenti mostre collettive New Now: Building the Museum Collection, the Nerman Museum, Kansas, Usa (2009); Phenomenon: New Perspectives in Painting, Al-sabah Art, Dubai (2009) . 1/9 unosunove arte contemporanea 3 Aprile - 23 maggio 2009 .  
   
   
IL PESO DEL CIELO DI GIANGAETANO PATANE’ 1 APRILE AL 7 MAGGIO 2009  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Il 1 aprile 2009 lo spazio Ex Elettrofonica ospita gli ultimi lavori dell’artista romano Ginangaetano Patanè. Questa mostra, dal titolo Il peso del Cielo, è curata dal Professor Claudio Strinati e presenta un gruppo di opere molto compatto e omogeneo, in cui tutte le immagini, a ben vedere, sono fatte di connessioni e congiungimenti. Le sette tele sembrano, infatti, incentrate sulla poetica del ponte e dei limiti dello spazio. Accanto a ponti stilizzati che rimandano al tema dei rapporti dell’uomo con l’uomo e dell’uomo con “l’ignoto” vengono poste forme ovali irregolari che rappresentano il limite del possibile e il confine del desiderabile. Si tratta di opere dal forte accento drammatico, volutamente ridotte all’essenziale, incentrate sulla relazione tra il vivente e il suo spazio possibile, in cui non mancano rimandi ad una visione trascendentale dell’esistenza. Ex Elettrofonica ha deciso di ospitare le opere di Giangaetano Patanè in virtù dello stretto rapporto che quest’ultime riescono ad istituire con lo spazio sperimentale e antropomorfo della galleria. In occasione della mostra sarà stampato un catalogo con testi di Claudio Strinati, Sabina Carbonara Pompei, Simone Vricella. Mercoledì 1 aprile 2009, dalle ore 18. 30 Vicolo Sant’onofrio 10, Roma .  
   
   
NAI ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA ANDRES SERRANO NAPOLI 26 MARZO > 20 MAGGIO 2009  
 
 Napoli, 24 marzo 2009 - Con una mostra dedicata ad Andres Serrano apre a Napoli un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea, la Nai Arte Contemporanea. Non una galleria tout court, ma uno spazio innovativo specializzato nell’attività di art consulting, di ricerca e divulgazione delle espressioni artistiche contemporanee. Lo Spazio - Lo spazio si trova nel cortile di un elegante palazzo del Xix secolo e si articola su 2 livelli: un ampio e luminosissimo vestibolo di ingresso alto sei metri consente l’installazione di opere di grande formato. Una scala conduce al primo livello che si estende su una superficie di circa 200 metri quadrati articolati in 4 vani con soffitti a volta: due sono deputati a mostre ed esposizioni, uno spazio all’accoglienza e agli incontri, un altro riservato allo studio. L’indirizzo è il 23 di via Chiatamone, la strada a ridosso del lungomare, che già da qualche anno è diventata il luogo d’elezione dei galleristi partenopei. La Mostra “Andres Serrano” - La mostra presenta 20 fotografie (di cui 5 di grandi dimensioni) di Andres Serrano l’artista e fotografo americano (New York, 1950) nato da padre honduregno e madre afro-cubana. Si tratta di opere provenienti da collezioni private e dalle gallerie di Paula Cooper Gallery di New York e Yvon Lambert (Ny, Parigi, Londra), fotografie delle serie Immersions e Bodily Fluids realizzate tra il 1985 e il 1990 in cui Serrano utilizza i liquidi organici come l’urina, il sangue, lo sperma, il latte restituendo immagini di grande effetto visivo e straordinaria eleganza formale. A queste serie appartiene l’ormai celebre “Piss Christ”, la controversa opera che nel 1987 consacrò Serrano alla ribalta internazionale: la stessa fotografia (prodotta in 10 esemplari) è il record d’asta dell’artista con 215. 000 euro da Christie’s a New York il 14 maggio 2008. La mostra proposta da Nai Arte Contemporanea è una significativa retrospettiva dei due cicli di opere più noti ed affascinanti dell’artista, che a 2 anni dal grande successo della mostra “Il dito nella piaga” tenutasi al Pac di Milano, arriva finalmente a Napoli. L’artista - Genio ribelle e provocatore, artista maledetto e trasgressivo, Serrano indaga i temi più controversi del mondo in cui viviamo esprimendo la propria critica con immagini dall’evidente dicotomia: contenuti terrificanti e ricerca estetica. Temi come il sacro, il fanatismo, la xenofobia, la malattia e la morte, la corporeità vengono resi attraverso fotografie patinate e perfette che seducono lo spettatore per la bellezza in sè, il fascino proibito di argomenti tabù. “Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati meno insospettabili. Se non incontro la bellezza non sono capace di scattare alcuna fotografia”, sostiene l’artista. .  
   
   
SCRITTURE NELLA CITTÀ MARIO PIAZZA OSPITE DEL LABORATORIO POLITICO  
 
Milano, 24 marzo 2009 - Segnali, emblemi, murales, affissioni, striscioni, targhe. La città contemporanea è disseminata di scritte in ogni sua parte, dal sottosuolo al cielo. Per cercare di mettere ordine o semplicemente per cercare di interpretare le mille scritture che percorrono Milano o qualunque grande città, il Laboratorio Politico di esterni ricorre in quest´occasione all´interpretazione di un grafico: Maria Piazza martedì 24 marzo 2009, ore 20. 30, via Paladini 8, Milano. Nel suo lavoro di grafico per prestigiose riviste, di collaboratore di case editrici, di allestitore di mostre, Piazza lavora alla ricerca di principi di ordine e di comprensione, cercando di battere un sentiero nell´universo di segni da cui siamo circondati e avvolti. Attraverso fotografie, esempi, riflessioni, Mario Piazza offrirà l´occhio del grafico sulla città contemporanea. Nota Biografica - Mario Piazza, grafico e architetto milanese, da anni, si occupa di comunicazione, immagine coordinata e allestimento. Fondatore di 46xy (www. 46xy. It), studio milanese di design e di strategie di comunicazione. Art director di Abitare. Insegna Comunicazione Visiva al Politecnico di Milano ed è ricercatore di ruolo presso il dipartimento Indaco della Facoltà di Design. Progetta e cura mostre sulla grafica. Ed è autore di volumi come "Progettare il marchio", "Italic 1.  
   
   
GOLF – CHALLENGE TOUR: NEL CLUB COLOMBIA MASTERS EDOARDO MOLINARI SI CLASSIFICA AL SECONDO POSTO SUPERATO DALL´ARGENTINO ALAN WAGNER  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Edoardo Molinari (276 - 69 67 68 72) si è classificato al secondo posto nel Club Colombia Masters, torneo organizzato in collaborazione tra Challenge Tour e Tour de Las Americas e disputato sul percorso del Country Club de Bogotà in Colombia. Il titolo è stato appannaggio del diciannovenne argentino Alan Wagner (275 - 68 71 68 68), che alla partenza del giro finale era al secondo posto con tre colpi di ritardo dal torinese. Terzo con 277 il francese Julien Guerrier, quarti con 278 l´inglese Jamie Moul e l´argentino Julio Zapata, sesti con 280 il cileno Benjamin Alvarado, il transalpino Julien Quesne e l´inglese Lloyd Kennedy. Il vincitore è partito molto forte e con tre birdie di fila, dalla 2ª alla 4ª buca, ha annullato lo svantaggio su Molinari, che ha iniziato con un bogey a cui ha rimediato con un birdie (3 ª). Un nuovo bogey del torinese alla 5ª ha propiziato la fuga di Wagner, che ha allungato ulteriormente per un bogey di Molinari alla 10ª e che ha portato a tre i colpi di margine con un eagle alla 13ª in cui il torinese ha limitato i danni con un birdie. Subito dopo Wagner ha commesso un errore e Molinari ci ha messo del suo alla 17ª con un bel birdie che lo ha riportato a un colpo dal leader. Sull´ultima buca, però, l´italiano non è riuscito a battere il par per avere almeno la chance del play off nella gara che aveva vinto nel 2007. Resta comunque la bella prova di Molinari, che è stato leader nei due giri centrati e che ha mostrato per quasi tutto il torneo un ottimo gioco. Non hanno superato il taglio, caduto a 144, gli altri tre italiani che hanno effettuato la trasferta: Gregory Molteni, 74° con 146 (77 69), Alessio Bruschi, 97° con 149 (74 75), e Nicola Maestroni, 104° con 150 (75 75). Il montepremi era di 154. 000 euro: a Wagner sono andati 24. 802 euro, a Molinari 17. 051. Lpga Tour In Messico: Buona Prova Di Cavalleri E Sergas (22. E), Pat Hurst Brucia Lorena Ochoa – Silvia Cavalleri (217 - 73 73 71) e Giulia Sergas (217 - 75 72 70) hanno ottenuto un lusinghiero 22° posto nel Mastercard Classic (Lpga Tour) disputato sul percorso del Bosquereal Cc a Huixquilucan, in Messico. Ha conquistato il sesto titolo in carriera la quarantenne statunitense Pat Hurst (206 - 68 70 68), che ha superato di un colpo l´idolo di casa Lorena Ochoa (207 - 65 73 69) e Yani Tseng di Taiwan (207 - 68 69 70), rispettivamente numero uno e numero due nel ranking mondiale. Al quarto posto con 208 la coreana Song-hee Kim, al quinto con 211 la statunitense Cristie Kerr, al sesto con 213 le coreane Ji Young Oh, Eun-hee Ji e Na Yeon Choi. Finale mozzafiato con la Tseng che aveva due colpi di vantaggio sulla Hurst e tre sulla Ochoa con due buche da giocare. Le ultime due hanno messo a segno due birdie, mentre la Tseng ha realizzato un par e un bogey, che le ha negato anche la possibilità del play off. Delusa la Ochoa, che raramente riesce a splendere davanti ai suoi tifosi, tuttavia con questo risultato ha recuperato la leadership nell´ordine di merito ($ 378. 755) grazie al premio di $ 103. 325. Alla Hurst sono andati $ 195. 000 su un montepremi di 1. 300. 000 dollari. Per le due italiane è stata una gara tutta in rimonta. La Cavalleri ha iniziato al 37° posto, poi è passata al 30° e quindi al 22° grazie al 71 di chiusura (un eagle, 3 birdie, quattro bogey). Ha guadagnato 12. 786 dollari salendo al 65° posto dell´ordine di merito ($ 15. 337). La Sergas è partita male (72ª) rischiando il taglio, poi ha reagito con grande grinta fino alla buona posizione finale passando per il 37° posto. Ha concluso con un bel 70 (5 birdie, un bogey, un doppio bogey). Stesso premio, naturalmente, della Cavalleri e 42ª piazza nella money list ($ 33. 273). Us Pga Tour: Retief Goosen Dopo Quattro Anni – Dopo quattro anni il quarantenne sudafricano Retief Goosen è tornato a vincere nell´Us Pga Tour. Il settimo titolo lo ha firmato sul percorso all’Innisbrook R&cc di Tampa Bay in Florida, imponendosi nel Transitions Championship con 276 colpi (69 68 69 70), uno di vantaggio su Brett Quigley (277 - 73 68 68 68) e su Charles Howell Iii (71 66 71 69). Al quarto posto con 278 Steve Stricker, l´australiano Mathew Goggin e il coreano Charlie Wi, all´8° con 280 Tom Lehman, leader dopo tre giri e affondato con un 75, al 17° con 282 Kenny Perry, al 33° con 285 David Toms, al 52° con 289 Jim Furyk, al 71° con 293 il diciassettenne giapponese Ryo Ishikawa. Goosen è stato gratificato con un assegno di 972. 000 dollari su un montepremi è di 5,4 milioni di dollari. Trofeo R. Cacciapuoti Ad Alfredo Pazzeschi E Bianca Maria Fabrizio - A Zoate i risultati non sono mai eclatanti. E´ vero che il Trofeo Cacciapuoti è la gara che apre ufficialmente la stagione agonistica nazionale alla fine dell´inverno, quest´anno lungo più che mai, ma la ragione sta nel tracciato, come spiega il vincitore di questa diciassettesima edizione Alfredo Pazzeschi che ha realizzato lo score di 148 (74-74), quattro colpi sopra il par. "Quello di Zoate è un campo che può sembrare semplice a prima vista perché abbastanza corto: nei due giri infatti ho giocato solo sei volte il drive. Il tee shot è decisivo e poi sono i green a fare la differenza, piccoli e impegnativi, con pendenze difficili da leggere, però perfetti nella preparazione. Il colpo al green deve essere sempre piazzato dalla parte giusta per avere un buon putt. Ho vinto, credo, perché ho preso quasi tutti i fairway e in generale ho sbagliato poco. " Alfredo - 17 anni, quarto anno del liceo scientifico - abita a Castel San Pietro Terme e gioca a un passo da casa al Golf Le Fonti, dove ha iniziato con il maestro Claudio Ferrari: nel suo futuro l´obiettivo di diventare professionista ed entrare nel tour. Pazzeschi ha superato Alberto Pavone (151) di Royal Park I Roveri e Tommaso Soragni (152) di Modena. Primo cadetti con 153 Mattia Giuseppin (Olgiata), primo pulcini con 155 Alessandro Caselli (Brianza) Stesso obiettivo di Bianca Maria Fabrizio, vincitrice tra le ragazze con 157 (80-77), che punta in alto, al circuito americano. I due hanno in comune anche il coach Enrico Trentin. Bianca, che vive a Treviso e gioca a Villa Condulmer, ha quattordici anni e a Zoate la sua particolare lunghezza le ha permesso di utilizzare spesso il ferro anche ai par 4. La Fabrizio ha prevalso su Erica Giuliano (166) del Parco di Roma. Prima cadette con 166 M. Vittoria Cantarini (Parco di Roma) e prima pulcine con 170 Chiara Guazzi (Tolcinasco). Il Challenge è stato appannaggio del Parco di Roma. Il Trofeo è nato a Zoate nel 1992 per volere di Angelo Corvini e della famiglia Cacciapuoti che, l´estate precedente, aveva perso in un incidente il figlio Raffaele, tredici anni e già dodici di handicap. Da allora la gara è cresciuta per partecipazione e per valore agonistico diventando negli ultimi due anni uno dei quattro trofei federali, l´unico in Lombardia. In campo quest´anno sono scesi 80 ragazzi e 40 ragazze provenienti da 25 circoli, con un taglio di handicap per l´ammissione di 6,6 per i primi e 10,3 per il field femminile. E come tradizione vuole, con Maria Teresa e Paola Corvini, alla festa di premiazione è intervenuto anche Gerry Scotti. .