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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Marzo 2009
CITTADELLA SALUTE, FORMIGONI CHIAMA ROTH PER REALIZZARLA SACCO,BESTA E ISTITUTO TUMORI IN UN UNICO POLO DI RICERCA E CURA PRONTO L´ACCORDO,OPERA DA 520 MILIONI. FINE LAVORI ENTRO IL 2015  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Luigi Roth, attuale presidente di Fondazione Fiera, sarà il "realizzatore" della Cittadella della salute. Lo ha fatto sapere il 27 marzo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, rispondendo alle domande dei giornalisti e precisando che "non spetta al presidente della Regione, né alla Regione indicare o proporre le nomine dei vertici di Fiera spa", le quali "spettano invece a Fondazione Fiera, che è un ente autonomo, su cui la Regione esercita solo funzioni di vigilanza". Ora il mandato di Roth alla presidenza della Fondazione Fiera (si tratta del secondo mandato, e lo Statuto ne impedisce un eventuale terzo) scade a fine giugno. "Ho chiesto al dottor Luigi Roth, che ha accettato - ha spiegato Formigoni - la disponibilità a svolgere un compito di straordinaria importanza per realizzare un´opera di straordinaria importanza per la Lombardia, per tutto il Paese e anche su scala internazionale, cioè appunto la Cittadella della salute". Si tratta del nuovo complesso che sorgerà a Milano nell´area dell´attuale ospedale Luigi Sacco e che ospiterà, oltre al Sacco stesso, le nuove sedi dell´Istituto dei Tumori e dell´Istituto neurologico Besta. I tre ospedali, insieme a Regione Lombardia, costituiranno un consorzio per realizzare, entro il 2015, questa imponente opera da 520 milioni di euro. Il presidente di questo Consorzio, la cui nomina spetta alla Regione, sarà appunto Luigi Roth. L´accordo di programma per la sua realizzazione sarà presto sottoscritto da Regione, Comuni di Milano e Novate Milanese, Ospedale Sacco, Istituto dei Tumori, Istituto Besta e Università degli Studi di Milano. Il testo è pronto. Verrà sottoposto dal presidente Formigoni, di concerto con l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, alla Giunta regionale che lo esaminerà, per l´approvazione, nella seduta di lunedì. "Il governo della Regione Lombardia e Luigi Roth - ha aggiunto Formigoni - hanno realizzato in maniera efficiente un´opera come il polo di Rho Pero della Fiera e realizzeranno con la stessa efficienza la Cittadella della salute". "E´ bene dunque che Roth - ha detto ancora il presidente lombardo - che ha appunto accettato questo incarico, sia lasciato fuori da polemiche e illazioni sulle prossime nomine di Fiera Milano". Regione Lombardia scende in campo con un impegno straordinario di risorse proprie (oltre 228 milioni) e di regia complessiva per la realizzazione della Cittadella della salute, della ricerca e della didattica, destinata a riunire, nell´area dell´attuale Ospedale Sacco nella zona Nord-ovest di Milano (e in parte di Novate Milanese), il Sacco stesso e le nuove sedi dell´Istituto neurologico Besta e dell´Istituto dei Tumori e a creare quindi un nuovo avanzatissimo polo sanitario in Lombardia. "Questo sforzo straordinario - ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - si è reso necessario dopo che il piano finanziario, che comprendeva 400 milioni di investimento da parte dell´Inail, è stato vanificato da una recente disposizione nazionale (Dl 93/2008) che vieta agli enti previdenziali di effettuare investimenti diretti". I nuovi impegni sono contenuti nell´ipotesi definitiva di Accordo di programma, che la Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, varerà nella seduta di lunedì. L´accordo verrà sottoscritto poi a breve dagli 8 enti interessati: Regione Lombardia, Ministero della Salute, Comune di Milano, Comune di Novate Milanese, Fondazione Irccs Istituto Carlo Besta, Fondazione Irccs Istituto dei Tumori, Azienda Ospedaliera Sacco e Università degli Studi di Milano. Il nuovo complesso occuperà 220. 000 metri quadrati di superficie per le funzioni di ricerca, di cura, per le strutture di ospitalità e per i servizi; altri 70. 000 metri quadrati di superficie saranno dedicati a parcheggi, impianti tecnologici e all´asilo nido aziendale. I lavori partiranno entro il 2011, la conclusione è prevista entro il 2015. I posti letto totali saranno 1. 405 (Besta 250, Tumori 505, Sacco 650), quasi un centinaio in più degli attuali (che sono: Besta 223, Tumori 482, Sacco 604). Gli organici dei tre istituti saranno mantenuti ai livelli attuali. Il costo complessivo del progetto è stimato in 520 milioni (15 per l´acquisto delle aree, 385 per la Cittadella vera e propria, 20,8 per le infrastrutture viarie, 100 per arredi e apparecchiature). Regione Lombardia - che ha la regia del progetto e che agirà anche da stazione appaltante - si impegna a finanziare l´opera con 228,7 milioni, 40 milioni sono a carico dello Stato, i rimanenti a carico del concessionario o provenienti da fondazioni. Da parte sua la Regione Lombardia si è impegnata direttamente anche sul fronte delle infrastrutture di collegamento, prevedendo oltre 20 milioni di euro per gli interventi necessari sulle tangenziali ovest e sud, oltre che alla viabilità interna alla Cittadella. "Con la Cittadella - ha sottolineato Formiogni - si formerà dunque un nuovo Polo sanitario pubblico di assoluta eccellenza per quanto riguarda sia le malattie infettive sia quelle neurologiche sia quelle oncologiche, con una forte connessione tra ricerca e cura e dove si realizzerà una sinergia tra i tre Istituti e l´Università. La realizzazione dei nuovi edifici consentirà di mettere a disposizione di tutti i cittadini strutture modernissime e funzionali orientate alla ricerca, all´assistenza sanitaria e alla didattica, secondo i più elevati standard mondiali". "I tre Istituti, già oggi all´avanguardia nel campo dell´infettivologia, dell´oncologia e delle neuroscienze - ha spiegato Bresciani - potranno trarre ulteriore impulso dalla possibilità di svolgere la loro attività in modo armonizzato, ottimizzando strumenti e risorse, pur mantenendo nel contempo ciascuno le proprie peculiarità. I benefici derivanti dal nuovo insediamento riguarderanno infatti economie di scala, ottimizzazione dell´uso delle alte tecnologie biomediche, utilizzo integrato delle piattaforme tecnologiche, gestione condivisa della logistica, strutture di risposta (almeno parziale) al bisogno di residenzialità di ricercatori, studenti e familiari dei pazienti e in definitiva miglioramento dell´offerta sanitaria, nell´ambito della nostra programmazione". Un altro effetto positivo sarà quello di trattenere cervelli nella ricerca e nella sanità pubblica italiana. La prospettiva è quella di esaltare le peculiarità di ciascuno dei tre Istituti coinvolti e di offrire nel contempo le migliori garanzie anche sotto il punto di vista della programmazione sanitaria regionale, riducendo i costi ed evitando duplicazioni di reparti di eccellenza, come ad esempio neurochirurgia. L´area sulla quale sorgerà la Cittadella della salute è anche dotata di una buona accessibilità stradale e autostradale, ferroviaria (compresa l´alta velocità) e metropolitana, facilmente raggiungibile anche dagli aeroporti di Malpensa e di Linate. .  
   
   
OGGI ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO PRIMO CONVEGNO SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA RICERCA BIOMEDICA  
 
Milano, 31 marzo 2009 - Un´occasione per fare il punto sulle molte collaborazioni in atto tra ricercatori italiani e nord-americani nel campo della ricerca biomedica e sui progetti di cooperazione promossi in questo ambito sia dalla Regione Lombardia che dalle due Università milanesi. Nel corso dell´incontro sarà presentata la nuova iniziativa del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali volta alla creazione di una rete dei ricercatori italiani all´estero e alla ulteriore promozione della cooperazione scientifica internazionale. Con i Rettori delle Università degli Studi di Milano e di Milano-bicocca, Enrico Decleva e Marcello Fontanesi, sarà presente, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, Ferruccio Fazio. Programma 9. 00 Saluti: Enrico Decleva, Rettore dell’Università degli Studi di Milano; Marcello Fontanesi, Rettore dell’Università degli Studi di Milano-bicocca. “La creazione di una rete dei ricercatori Italiani all’estero” Ferruccio Fazio, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. 10. 00 “I progetti lombardi per la ricerca in Biomedicina” Sessione coordinata da: Virgilio F. Ferrario, Preside Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano; Andrea Stella, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano-bicocca. “I programmi di ricerca in Biomedicina con il Nord America delle Università degli Studi di Milano e di Milano-bicocca” Francesco Archetti, Prorettore alla Ricerca, Innovazione e Trasferimento tecnologico - Università degli Studi di Milano-bicocca; Gianpiero Sironi, Prorettore alla Ricerca e Trasferimento tecnologico - Università degli Studi di Milano. “I programmi di ricerca in Biomedicina con il Nord America in Lombardia” Carlo Corti, Responsabile dei progetti internazionali per la Regione Lombardia. “Il potenziale ruolo dell’Italian Scientists and Scholars of North America Foundation (Issnaf) nella creazione di collaborazioni Italia-usa in campo di ricerca Biomedica” Marina Santilli, Manager Issnaf. “Gruppo 2003 e Issnaf per l’internazionalizzazione della ricerca biomedica italiana” Pier Mannuccio Mannucci, Gruppo 2003; 11. 00” Esperienze sul campo di collaborazioni e finanziamenti nell’ambito di progetti con istituzioni del Nord America” Sessione coordinata da: Marialuisa Lavitrano, Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano-bicocca; Giovanni Lucignani, Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano, Partecipano: Andrea Baccarelli, Nereo Bresolin, Carlo Gambacorti-passerini, Luca Guidotti, Francesco Peri, Mario Strazzabosco. Discussione e dibattito Partecipano; Marco Elli, responsabile per l’Università di Milano del programma Fom – Esame di Fondamenti di Medicina, in collaborazione con Nbme – National Board of Medical Examiners; Sandra Marchesi, Responsabile Bio-industries e Promozione Investimenti - Ambasciata del Canada. 13. 00 Conclusione dei lavori. Lunedì 30 marzo 2009, dalle ore 9. 00 alle ore 13. 00 Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano Via Festa del Perdono 7, Milano .  
   
   
A VERONA “FOCUS” SULLE MALATTIE RENALI. IN VENETO 4.000 DIALIZZATI E 209 TRAPIANTI NEL 2008.  
 
Verona, 30 marzo 2009 - Le indagini epidemiologiche hanno dimostrato che in Veneto il 10% della popolazione oltre i 40 anni ha una malattia renale cronica e che il 5% soffre di insufficienza renale cronica, molto spesso senza esserne a conoscenza, perché si tratta di una patologia spesso “silente” che, quando si palesa, ha raggiunto livelli di gravità notevoli, che comportano pesanti cure, sino ad arrivare alla dialisi o al trapianto. E’ questa la premessa dalla quale è partita la conferenza stampa che oggi, in Comune a Verona, su iniziativa del Direttore della Nefrologia dell’A. O. Di Verona Prof. Antonio Lupo, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri e del Sindaco di Verona Flavio Tosi, ha riunito clinici ed esperti degli Ospedali di San Bonifacio, Dolo, e Treviso, nonché i rappresentanti dell’Aido e delle Associazioni di dializzati, per sensibilizzare la popolazione e le pubbliche istituzioni sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, in occasione della “Giornata del Rene”. “Pur se il sistema sanitario veneto è all’avanguardia sia per la qualità delle sue nefrologie, sia per il sistema trapiantistico – ha detto Sandri – siamo in presenza di una malattia alla quale dovremo assegnare ancora maggiori attenzioni, soprattutto sul piano della prevenzione, perché essa comporta pesanti sacrifici e disagi per i pazienti ed un forte costo sociale”. In Veneto si calcolano circa 4. 000 dializzati l’anno con un costo sociale e sanitario pro capite pari a 40. 000 euro; nel 2008, secondo il Report del Centro Regionale Trapianti, i trapiantati di rene sono stati 209, dei quali 89 a Padova, 46 a Treviso, 45 a Verona, 29 a Vicenza. Lunga, nonostante gli sforzi per avvicinare il cittadino al concetto di donazione, la lista d’attesa, che annovera 735 pazienti, più della metà dei quali, però, residenti fuori Veneto. Ma il trapianto e la dialisi, è stato detto oggi dai clinici presenti, sono l’ultima frontiera: le patologie renali possono e devono essere diagnosticate con molto anticipo rispetto alla fase “acuta”, e per farlo è necessario un grande sforzo comune per convincere il cittadino a fare prevenzione. Per molte altre patologie (seno, cuore, colon, utero) l’operazione di sensibilizzazione alla prevenzione ha già prodotto ottimi risultati e gli screening attivi in tutto il Veneto hanno permesso di diagnosticare per tempo migliaia di casi. L’obbiettivo è che questa sensibilità si affermi sempre di più anche per il rene, le cui patologie influiscono pesantemente anche su quelle che possono insorgere in altre parti vitali del corpo umano. .  
   
   
LA COOPERAZIONE SOCIALE TRA SVILUPPO E WELFARE LA REGIONE PIEMONTE ADERISCE AL POLO D´INNOVAZIONE DI ECONOMIA CIVILE  
 
Torino, 30 marzo 2009 - A conclusione del convegno “La cooperazione sociale tra sviluppo e Welfare”, che si é tenuto a Torino dal 26 al 27 marzo, l’assessore regionale al Welfare Teresa Angela Migliasso ha partecipato oggi alla firma della dichiarazione d’intenti per la creazione del “Polo d’innovazione di economia civile”, promosso dall’Osservatorio sull’economia civile della Camera di commercio di Torino, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di sistemi territoriali e di infrastrutture socio-economiche ispirati ai principi della sussidiarietà, della reciprocità e della responsabilità sociale di imprese e cittadini. Hanno aderito alla convenzione: Camera di commercio di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino, Provincia di Torino, Confcooperative Torino, Lega delle cooperative, Forum del Terzo Settore Piemonte, Forum interregionale permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Centro Servizio per il volontariato Idea Solidale, Centro di Servizio per il volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte V. S. S. P. , Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche, Politecnico di Torino. “Di fronte all’attuale congiuntura di crisi economica – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Teresa Angela Migliasso - sempre più si manifesta la necessità di dar vita sul territorio piemontese ad un sistema di “infrastrutture sociali”, tali da rendere possibile la tenuta del sistema, lo sviluppo economico ed il benessere sociale, nonché l’ esigenza di fornire risposte coordinate a bisogni come la formazione, la mobilità professionale, la conciliazione lavoro – famiglia, l’assistenza sanitaria, la tutela e valorizzazione dell’ambiente, con conseguente beneficio sia per le persone sia per il sistema produttivo”. Il Polo d’innovazione ha la finalità di promuovere la trasformazione dei servizi riguardanti la formazione, la mobilità professionale, l’assistenza, la sanità, la tutela e valorizzazione dell’ambiente, il sostegno all’innovazione e all’imprenditorialità, in infrastrutture socio-economiche .  
   
   
SANITA´: CONCLUSA “MARATONA” TRAPIANTISTICA IN VENETO; 12 TRAPIANTI IN 72 ORE  
 
Venezia, 30 marzo 2009 - Un´eccezionale “maratona” trapiantistica si è conclusa con successo in Veneto, dove sono stati compiuti dodici trapianti d’organo in 72 ore. Ne dà notizia l´assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, complimentandosi con le equipes ed il personale che hanno reso possibile l´evento. “Effettuare 12 trapianti in tempi così brevi – ha detto Sandri – costituisce un record di efficienza di un sistema complesso e delicato come quello trapiantologico, dove decine e decine di persone contribuiscono, ognuna con la propria specifica professionalità, a procedimenti di altissima qualificazione medico scientifica, con l´ulteriore complicazione di tempi ristrettissimi da rispettare perchè da una vita perduta ne rinasca un´altra. Ancora una volta – aggiunge Sandri – la sanità veneta ha dato prova della sua efficienza e del suo livello qualitativo!” Il risultato è stato reso possibile dalla presenza concomitante di 5 donatori in area veneta nelle giornate dal 23 al 25 marzo. È questa una evenienza che già in passato si è verificata e che permette di valutare l’efficienza di un sistema complesso perché trasversale a più unità operative dislocate in molte sedi ospedaliere ed universitarie. La sequenza ha avuto inizio nelle prime ore del pomeriggio del 23, con l’inizio di un accertamento di morte con criteri neurologici presso l´Ospedale di Treviso, in un paziente ultrasettantenne. A distanza di poche ore veniva segnalato l´inizio di un ulteriore accertamento in un soggetto giovane presso la rianimazione di Mestre. Le varie procedure di valutazione di idoneità e di prelievo di entrambi i donatori venivano completate alle ore 07. 00 del mattino del giorno 24 marzo con l’immediato avvio dei trapianti in 5 pazienti. Alle ore 10. 30 del 25 marzo dall´Ospedale di Bassano e nuovamente da Mestre avevano inizio due osservazioni, rispettivamente in un giovane adulto ed in un altro soggetto ultra settantenne. Alle ore 11. 20 del stesso giorno altri due ospedali del Veneziano (Mirano e Venezia) segnalavano al Crt l’esistenza di due potenziali donatori. L’attività di prelievo di organi di questi ultimi 4 donatori prendeva inizio nella serata del giorno 25 marzo e veniva a completarsi alle ore 4. 00 del mattino del 26 marzo. L’attività di comunicazione alle famiglie, di valutazione dei donatori e degli organi, quella relativa alla ricerca dei riceventi più idonei e tutte le necessarie procedure ha richiesto l´intervento di circa 100 operatori per ogni donatore. La generosità delle famiglie e l’ordinato ma veloce procedere di tanti medici, infermieri, personale di supporto, strutture, organizzazioni ha permesso così di trapiantare 12 pazienti. Di questi, 6 sono stati trapiantati a Padova: 2 reni pediatrici, 2 polmoni in un unico ricevente, 2 fegati ed 1 rene pancreas; a Vicenza è stato effettuato 1 trapianto di rene; ad Ancona è stato effettuato un trapianto di fegato; ad Udine un trapianto di rene-pancreas; a Milano Niguarda è stato trapiantato un cuore, infine a Treviso sono stati trapiantati due reni. Parallelamente all’attività di prelievo e trapianto, fondamentale è stato l’apporto fornito dai Servizi di Ii Livello dell’Azienda Ospedaliera di Padova, attivati in 12 momenti diversi, nonché la collaborazione offerta dalle centrali operative del 118 coordinate dal Responsabile del Creu, ed il lavoro non meno importante svolto dal Centro Interregionale Trapianti di Milano (Nitp) e da tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo dei trapianti. Questo straordinario sforzo umano ed organizzativo testimonia che la Sanità Veneta e la Comunità Nazionale dei Trapianti rimane una realtà di eccellenza su cui può contare il paziente gravemente ammalato in cui convergono valori etici, stili di vita, abilità tecniche e capacità organizzative. È il frutto di un lavoro di molti anni che necessita di essere sempre adeguatamente sostenuto non solo dalla comunità scientifica ma dallo stesso componente sociale. .  
   
   
SANITÀ, POTENZIATO IL NUCLEO ISPETTIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 30 marzo 2009 -La giunta della Regione Campania, su proposta del Presidente Antonio Bassolino, dell’assessore alla Sanità Angelo Montemarano e dell’assessore alle Politiche sociali Alfonsina De Felice, ha disposto il potenziamento e l’ampliamento delle funzioni del “Nucleo ispettivo socio sanitario”. Per effetto delle decisioni della giunta, il nucleo potrà estendere le sue attività di ispezione e verifica della qualità dei servizi erogati a tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private accreditate. Il nucleo svolge una quotidiana attività di monitoraggio e controllo su tutto il territorio regionale, e viene attivato anche per verificare tempestivamente i problemi e i reclami segnalati dai cittadini al numero verde “Insieme per la Sanità” (800. 187. 514). “Stiamo attraversando una fase cruciale per la nostra sanità” ha dichiarato il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. “Nel giro di pochi giorni – ha continuato Bassolino - abbiamo dimezzato le Asl e nominato le nuove strutture commissariali, che sono già operative. Riduciamo i distretti e acceleriamo i pagamenti, in modo da limitare fortemente i contenziosi. Puntiamo ad avere strutture ospedaliere sempre più efficienti e attrezzate. Il potenziamento del servizio ispettivo è un anello importante di questa strategia. Il nucleo infatti ci permetterà di avere un monitoraggio costante e in presa diretta della qualità delle prestazioni socio-sanitarie, rispondendo anche con tempestività ai disservizi segnalati dai cittadini al numero verde della Regione” ha concluso Bassolino. .  
   
   
A LA COLLETTA DI ARENZANO LA NUOVA STRUTTURA NEURORIABILITATIVA PER I MALATI DI SLA E NUOVI POSTI LETTO PRESSO HOSPICE DI ALBARO  
 
Genova, 30 Marzo 2009 - Sarà collocato all´ospedale la Colletta di Arenzano la nuova struttura di neuroriabilitazione per i malati di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Lo ha deciso il 27 marzo la Giunta regionale su proposta del presidente, Claudio Burlando e dell´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, con il parere positivo della direzione della Asl 3 Genovese, insieme al convenzionamento di nuovi posti letto presso l´hospice di Albaro in via Montallegro che verrà gestito dall´associazione Gigi Ghirotti. La decisione odierna segue l´accordo che era stato siglato nel febbraio scorso tra l´assessorato alla Salute della Regione Liguria, l´associazione Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), la Asl 3 Genovese, il dipartimento di neuroscienze dell´ospedale San Martino di Genova e l´associazione Gigi Ghirotti del prof. Franco Henriquet sull´individuazione delle strategie per una migliore diagnosi e cura della Sla. "Il nostro obiettivo - ha spiegato il presidente Burlando - è quello di cercare di dare alcune risposte ai 130 liguri colpiti dalla Sla, attraverso l´istituzione di un centro ambulatoriale e lo stanziamento di finanziamenti per convenzionare una parte dei posti letto previsti dell´hospice di Albaro di prossima apertura". Proprio per i malati terminali la Giunta ha stanziato per il 2009 circa 1 milione di euro per l´hospice di Genova Bolzaneto, già attivo, a cui si aggiungono un altro milione di euro per le cure domiciliari per i soggetti affetti da patologie oncologiche e 650mila per i malati di Aids. E´ questo l´ultimo atto di un impegno regionale che si è concretizzato con l´avvio della rete per le cure palliative, coordinate a livello regionale da una struttura presso l´Ist di Genova, 92 letti previsti in tutta la regione e un costo complessivo di 8 milioni e 400mila euro. "L´obiettivo - ha spiegato l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - è quello di integrare i servizi distrettuali, ospedalieri, sanitari e sociali pubblici e privati dedicati alle cure palliative con personale formato e dedicato a questa attività a tempo pieno". Da poco è stato infatti completato un hospice a Chiavari con camere singole per 8 posti letto. A cui seguirà appunto l´apertura dell´hospice della Colletta, di San Martino, gestito dall´Ist, di Sarzana e di Albaro, gestito dall´associazione Gigi Ghirotti. Sul totale dei 92 posti letto in programma, 62 saranno realizzati dalle Asl e dall´azienda ospedaliera San Martino e 30 a carico di altri soggetti. Dieci i posti letto già attivati presso il presidio di Costarainera, in provincia di Imperia (Asl 1) a cui si aggiungono altri dieci posti letto nel Savonese, e ulteriori 10 presso l´ex ospedale Pastorino di Genova Bolzaneto, gestiti dall´associazione Gigi Ghirotti. Già attivi anche 20 posti letto presso l´ospedale Galliera di Genova e presso l´ex Villa Salus. .  
   
   
SANITÀ, BASSOLINO INCONTRA NUOVE STRUTTURE COMMISSARIALI. "MASSIMO IMPEGNO PER ACCORPARE AASL, SONO RISANARE CONTI E RIDURRE LISTE D´ATTESA"  
 
Napoli. 30 marzo 2009 - Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha incontrato ieri a Santa Lucia i commissari e i sub commissari impegnati nell’accorpamento delle 13 Asl campane. Nel corso dell’incontro Bassolino ha espresso loro il suo ringraziamento e il suo augurio di buon lavoro, garantendo il pieno supporto della Presidenza e dei suoi uffici per accelerare la realizzazione degli obiettivi di riorganizzazione e razionalizzazione della rete sanitaria che sono stati alla base della scelta del commissariamento. “Una scelta importante – ha sottolineato Bassolino – venuta dopo la sollecitazione del presidente del Consiglio ad adottare tutte misure opportune prima del 21 di marzo. La decisione di affidare ai vertici amministrativi della Regione la responsabilità di portare avanti l’accorpamento e la riduzione delle Asl nel pieno rispetto del piano di rientro – ha proseguito Bassolino – nasce dalla necessità di accelerare il percorso intrapreso mettendo immediatamente in atto le indicazioni della legge varata in consiglio e le misure di risanamento deliberate dalla giunta”. A commissari e ai sub commissari il presidente Bassolino ha chiesto di dedicare la massima attenzione alla verifica amministrativa dei conti della sanità, sulla base anche del lavoro condotto da Kpmg nelle scorse settimane, e alla fondamentale esigenza di compiere passi avanti sul fronte della riduzione delle liste d’attesa e dell’integrazione dei servizi socio-sanitari. .  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: VENTURONI, PER IL 2009 BUDGET PER PRIVATE A 97 MLN NEL 2010, TAVOLO DI CONFRONTO PER RIVEDERE REGOLE GENERALI  
 

Pescara,  30 marzo 2009 -. Si fermerà a 97 milioni di euro il tetto massimo del budget per il 2009 per l´assistenza ospedaliera nelle strutture sanitarie private convenzionate con la Regione Abruzzo. L´annuncio è stato fatto dall´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, nel corso della prima riunione con i rappresentanti delle strutture sanitarie private che si è tenuta il 27 marzo  a Pescara nella sede dell´Agenzia sanitaria regionale (Asr), alla quale hanno preso parte anche il commissario ad acta per il Piano di rientro, Gino Redigolo, e il commissario straordinario dell´Asr, Giuliano Lalli. "Il tetto è quello fissato dal Piano di rientro ? ha spiegato Venturoni ? per cui i margini di manovra su questa cifra sono ridotti a zero. Sull´assistenza ospedaliera privata convenzionata per il 2009 il Governo ha fissato un tetto inferiore di quattro milioni di euro rispetto al 2008 e noi queste cifre le dobbiamo comunque rispettare". L´assessore ha detto chiaramente ai rappresentanti delle strutture private convenzionate che "loro non saranno gli unici a fare sacrifici" e che su questo tema "i medici generici si sono visti ridotti il budget 2009 di 7-8 milioni di euro". Altra importante novità annunciata dall´assessore alla Sanità riguarda la definizione dei singoli contratti. Non sarà più l´Ente Regione a firmare materialmente i contratti di prestazione con le strutture sanitarie private ma le singole direzioni delle Asl nei cui territori hanno sede legale le strutture private convenzionate. "Le singole Asl ? ha chiarito Venturoni - sono già a conoscenza del tetto massimo che la Regione ha loro assegnato in base a parametri indicati nel Piano di rientro; hanno già le bozze di contratto e dovranno fissare i tetti di budget per ogni singola struttura privata in base alle loro esigenze di domanda sanitaria. I contratti saranno uguali per tutti, al massimo in sede di contrattazione con le Asl si potranno definire piccoli dettagli in ragione della natura della richiesta di prestazione". L´assessore alla Sanità ha anche affrontato il tema del 2008 sul quale si sono concentrate le proteste dei rappresentanti delle strutture private. Al 23 marzo scorso, la spesa accertata per l´assistenza ospedaliera è di 106 milioni di euro, 5 milioni in più rispetto alle indicazioni del Piano di rientro. "Sulla cifra di 101 bisogna necessariamente rientrare - ha detto Venturoni ? , perché senza questa condizione saremmo costretti a chiedere alle strutture private un sacrificio in percentuale uguale. Dobbiamo attendere però i dati definitivi in quanto stiamo completando i controlli". Per il 2010 il sistema dovrebbe essere completamente rivisto. Lo stesso Venturoni ha detto che per il 2010 "sarà attivato un tavolo di confronto a 360 gradi con tutte le strutture sanitarie private in cui verranno concordare prestazioni sanitarie, quelle che il sistema pubblico riesce a garantire e verrà rivisto sistema della mobilità passiva, dopo che solo per quest´anno in sede di riparto del Fondo sanitario nazionale abbiamo dovuto dare 10 milioni di euro alla Puglia per la mobilità di medicina psichiatrica". "Ritengo che questo ? ha concluso l´assessore alla Sanità ? sia l´inizio di un nuovo percorso di trasparenza che porti a rivedere in generale le regole. È chiaro che la trasparenza deve essere reciproca".

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AGGIORNAMENTO DELLA NORMATIVA CE SULLA TUTELA DEGLI ANIMALI UTILIZZATI NELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 30 marzo 2009 - La Fondazione europea della scienza (Esf) ha invitato le istituzioni europee a rivedere i punti di rilievo nella proposta revisione della direttiva relativa all´impiego degli animali nella ricerca. Il testo revisionato della direttiva, avanzato dalla Commissione alla fine del 2008, sarà discusso dal Parlamento europeo nelle prossime settimane. Nel 1986, nello sforzo di standardizzare attraverso l´Ue il trattamento degli animali impiegati nella ricerca scientifica, il Consiglio dell´Unione europea ha adottato una direttiva (86/609/Eec) relativa alla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici. Tra i vari aspetti presi in considerazione, la direttiva ha stabilito un minimo di norme riguardanti il ricovero e le cure, e ha richiesto che i ricercatori usino alternative alle prove sugli animali ove possibile. Una parte della direttiva incoraggiava lo sviluppo di metodi alternativi all´uso degli animali, per cui nel 1991 è nato il Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (Ecvam). Dato che le misure contenute nella direttiva erano lasciate aperte ad interpretazione e non erano delineati i processi di revisione etica e l´autorizzazione obbligatoria per gli esperimenti, è stato necessario revisionare il testo della direttiva. Nel 2002 la Commissione europea ha dato il via al procedimento e richiedendo una stima preliminare dell´impatto. Successivamente, un gruppo di lavoro composto da tecnici esperti ha prodotto una revisione, il Panel per la salute ed il benessere degli animali ha fornito un´opinione scientifica e nel 2006 si è tenuta una consultazione pubblica delle parti interessate. I risultati sono stati inclusi nella proposta revisione, che delinea dei criteri restrittivi, soprattutto riguardo all´impiego di primati non-umani negli esperimenti di ricerca. La revisione cerca anche di incorporare i principi valutati dalla comunità scientifica che vanno sotto il nome "le tre R": riduzione, raffinamento (perfezionamento) e rimpiazzamento. In particolare, la normativa sollecita gli scienziati ad usare i dati esistenti, ove possibile, per ridurre il ripetersi degli sforzi. Un gruppo di esperti (Eg o expert group) dei Consigli di ricerca medica europea, dell´Esf, ha preparato un documento di posizione (position paper) sulla revisione proposta, in cui invita i legislatori a rivedere diversi punti. Essi esprimono le loro preoccupazioni relative alle tre seguenti aree: ricerca di base che coinvolge i primati non-umani, condivisione di dati per prevenire inutili ripetizioni e promozione delle tre R. La proposta afferma che i primati non-umani non dovranno essere usati nelle procedure, ad eccezione di quelle intraprese in vista di poter evitare, prevenire, diagnosticare o trattare patologie cliniche che debilitano o mettono in pericolo la vita umana. Inoltre specifica che è necessaria una giustificazione scientifica, ovvero che lo scopo della procedura non può essere raggiunto tranne che attraverso l´impiego di primati non-umani. "Il fatto che una specie goda di una tutela particolare non dovrebbe dipendere soltanto dal suo [. ] legame con gli umani, ma dalla sua potenziale sofferenza," secondo il gruppo di esperti. Sono le stesse caratteristiche che rendono i primati simili agli uomini a conferire loro una particolare importanza per la ricerca che trasferisce le scoperte di base in ricerca clinica. Ad esempio, gli scimpanzè sono particolarmente importanti per lo sviluppo dei vaccini contro l´epatite C, essendo gli unici primati (oltre all´uomo) suscettibili alla malattia. Abolire completamente la ricerca di base sulle grandi scimmie, dicono gli Eg, "metterebbe fine a qualsiasi prospettiva di tale ricerca nell´Ue per il futuro, con conseguenze potenzialmente disastrose sulla capacità di affrontare le malattie che colpiscono in particolare gli umani e altre specie di primati avanzati. " "Soprattutto, il gruppo di esperti è convinto che l´articolo 8, paragrfo 1 debba essere rivisto per continuare a permettere la ricerca sui primati non-umani," si legge nella dichiarazione. Il gruppo di esperto è d´acccordo sul fatto che l´idea generale della condivisione dei dati è importante per evitare inutili ripetizioni degli esperimenti sugli animali. Tuttavia, ciò potrebbe risultare problematico nella ricerca di base, dove i dati non sono stati convalidati. Nelle fasi precoci della ricerca è importante sostenere le scoperte iniziali attraverso la ripetizione di certi esperimenti. È stato suggerito un certo miglioramento nella normativa a questo proposito. In termini di attuazione della nuova normativa, il gruppo ha sottolineato l´importanza di fissare scadenze chiare e ben definite. Essi hanno suggerito che venga eseguita una revisione delle ricerche proposte con una durata di massimo 90 giorni, per evitare ritardi dovuti a procedimenti burocratici. A proposito delle tre R, il gruppo di esperti era del parere che la nuova normativa dovrebbe sottolinearne l´importanza in modo più determinato. "La comunità scientifica prende a cuore la sua responsabilità di avanzare e attuare la conoscenza aggiornata sulle tre R," dice l´Eg. Attualmente, non ci sono sufficienti metodi alternativi all´uso dei primati in laboratorio; si dovrebbero fare maggiori sforzi per sviluppare tali metodi, secondo l´Eg. "Speriamo che i consensi raggiunti nell´ambito della comunità di ricerca medica a livello paneuropeo [. ] contribuiranno alla protezione degli animali usati per scopi scientifici e che allo stesso tempo permetteranno il progresso continuo della ricerca medica, con l´obiettivo di migliorare [la] salute e [. ] benessere dei cittadini europei," conclude la dichiarazione. Secondo la Commissione europea, gli obiettivi principali della proposta sono di ridurre al minimo il numero di animali utilizzati nelle procedure scientifiche e di migliorare in maniera significativa il trattamento degli animali pur sempre necessari per i test sulla sicurezza e per la ricerca biomedica in tutta l´Unione europea. La Commissione spera inoltre che la normativa revisionata "aumenterà la qualità della ricerca condotta nell´Ue e assicurerà alti standard per la protezione della salute di uomini e animali, nonché dell´ambiente". La proposta è attualmente in attesa di revisione da parte del Parlamento europeo e dal Consiglio dell´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Fondazione europea della scienza: http://www. Esf. Org/ .  
   
   
WELFARE FVG: RIFERIMENTI PER AUSILII A COMUNICAZIONE ALTERNATIVA  
 
Trieste, 30 marzo 2009 - L´istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione "Gervasutta" e l´Ufficio H della Comunità Piergiorgio di Udine sono stati individuati dalla Giunta regionale quali Centri di riferimento per offrire - fornendo opportuni ausili tecnologici, denominati "comunicatori alternativi" - la possibilità di comunicare sia alle persone che hanno seri problemi nella fonazione, che ne rendono ardua la comunicazione verbale, che a quelle che presentano gravi disabilità motorie degli arti superiori, che impediscono loro di scrivere con una penna o anche con una normale tastiera del computer. Lo stabilisce una deliberazione di generalità approvata oggi il 26 marzo Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute e Protezione sociale Vladimr Kosic. Il provvedimento, finalizzato a far raggiungere alle persone disabili la massima autonomia possibile, rimuovendo le condizioni invalidanti che ne condizionano l´integrazione in famiglia, nella scuola e nel lavoro, prevede tra l´altro che Gervasutta e Comunità Piergiorgio possano non solo fornire ma anche prescrivere, attraverso i professionisti che operano in queste strutture, gli ausili per la "comunicazione alternativa", e debbano anche gestire un magazzino con dispositivi immediatamente disponibili alla prova e alla consegna. Parallelamente la Giunta regionale ha anche approvato i criteri in base ai quali i "comunicatori" potranno essere assegnati, indicando i soggetti beneficiari ma elencando anche i motivi di esclusione, che sono in ogni caso di carattere strettamente clinico. . .  
   
   
A SANTA MARINELLA NEL LAZIO L´ECCELLENZA NELLA RIABILITAZIONE PEDIATRICA  
 
Roma, 30 marzo 2009 - E’ nel Lazio, a Santa Marinella, l’unico centro di riferimento nazionale per la cura delle disabilità gravi in età evolutiva. La struttura è stata visitata il 26 marzo del presidente Piero Marrazzo e del cardinale Tarcisio Bertone arrivati al dipartimento di Riabilitazione Pediatrica all’interno dell’ospedale. "Il Bambino Gesù - ha detto il presidente Marrazzo - è uno dei migliori centri di assistenza e cura della regione Lazio con un´attività che prosegue sul territorio da 140 anni. E´ un punto di riferimento importante per i bambini non solo del Lazio dato che 6 su 10 pazienti provengono da fuori regione. Un centro che continua ad essere all´avanguardia per ricerca e tecnologia come dimostra anche il piano strategico presentato per il 2009, e un modello di buona gestione sanitaria. Siamo qui oggi oltre che per inaugurare l´entrata a regime della nuova struttura – ha proseguito Marrazzo - anche per confermare l´impegno della regione Lazio a collaborare con le strutturare sanitarie cattoliche per creare una maggiore integrazione fra sanità pubblica e sanità cattolica”. Prima della benedizione e della visita delle stanze e delle sale dedicate alla riabilitazione sua eccellenza il cardinal Bertone ha aggiunto: "Ringrazio il presidente Marrazzo per aver concesso l´autorizzazione all´ampliamento delle strutture riconoscendo non solo in Italia ma all´Estero l´ospedale del Papa. Questa è una prova ulteriore della collaborazione del vescovo di Roma con la città e con i bambini". Un centro di eccellenza nazionale che accoglie neonati, bambini e adolescenti affetti da malattie invalidanti del sistema nervoso centrale. Qualche dato significativo: oltre 13. 000 giornate di ricovero in degenza ordinaria, 5. 000 accessi in day hospital, più di 4. 000prestazioni ambulatoriali. Ogni anno vengono assistiti 600 nuovi casi di elevatissima complessità, provenienti dall’Italia e dall’estero (più del 70% è extra regionale). Elemento di eccellenza del Dipartimento, oltre alla fondamentale multidisciplinarietà, è la metodologia applicata che consente un intervento riabilitativo in grado di ridurre lo stress della famiglia e l’ospedalizzazione, di favorire il reinserimento del bambino nell’ambiente familiare, scolastico, sociale e lavorativo. Diverse le aree di eccellenza su cui il Dipartimento può contare: trattamento dei bambini post comatosi dopo grave trauma cranico o altre patologie neurologiche acquisite; centro leader per la cura della paralisi cerebraleinfantile;cura delle lesioni spinali congenite o acquisite dell’età evolutiva; valutazione e riabilitazione delle problematiche neurovisive; valutazione e trattamento della disfagia .  
   
   
TORINO: INDIVIDUATE NUOVE AREE PER LA REALIZZAZIONE DI RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI  
 
Torino, 30 Marzo 2009 - La Giunta Comunale, su proposta degli assessori Borgione e Viano, ha approvato, il 25 marzo, la costituzione del diritto di superficie per la realizzazione di residenze sanitarie per anziani nell’ area Mongrando e nell’area compresa tra via Torre Pellice e via Andezeno. La Città è da sempre impegnata per il superamento delle situazioni di difficoltà e di disagio sociale di soggetti anziani non autosufficienti sul proprio territorio, incluso lo sviluppo dei posti disponibili per la loro assistenza residenziale. A fine 2008, a Torino i cittadini ultrasessantacinquenni rappresentavano il 23,8% della popolazione e queste percentuali sono in crescita tendenziale, in modo più marcato per gli ultrasettantacinquenni. Per contro il sistema delle offerte residenziali complessivo nella nostra città evidenzia ancora significative carenze, in particolare per quanto riguarda la fase di post acuzie e la lungoassistenza. L’attuale indice di copertura dei posti letto per la Città di Torino è pari a 1,03 posti letto ogni 100 anziani ultrasessantacinquennni, mentre il Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010 tende a incrementare a 2 posti letto ogni 100 abitanti, per rispondere al fabbisogno di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti. L’amministrazione comunale, al fine di ridurre la carenza di posti letto per i cittadini non autosufficienti, ha individuato nell’ambito del proprio patrimonio immobiliare alcune aree di sua proprietà idonee alla realizzazione di R. S. A agevolando l’intervento di privati nella realizzazione di questo tipo di servizio tramite asta pubblica. Tale operazione produce diversi effetti positivi contestuali: genera occasioni di investimento per operatori privati, rafforza la rete dei servizi per anziani e valorizza il patrimonio della Città. Le superfici individuate come idonee sono l’area Mongrando (tra le vie Mongrando, Oropa, Andorno e Varallo) e l’area tra via Torre Pellice e via Andezeno. Su ognuna verrà realizzata una R. S. A. Da 120 posti letto. La delibera sarà presa in esame dal Consiglio Comunale nelle prossime sedute. (p. V. ) .  
   
   
SITUAZIONE PREOCCUPANTE A ORTOPEDIA PORDENONE  
 
Trieste, 30 marzo 2009 - "Continua a restare preoccupante la situazione al reparto di ortopedia dell´ospedale di Pordenone e sarebbe opportuno sapere se l´Azienda ospedaliera ha formalizzato le risposte alle rimostranze del personale affinché sia garantito il rispetto dell´orario contrattuale previsto e quindi garantire ai medici la possibilità di concordare le ferie spettanti per l´anno in corso". A chiederlo in un´interrogazione alla Giunta è il consigliere regionale del gruppo Pdl Antonio Pedicini, che già lo scorso ottobre aveva presentato un´analoga interrogazione rimasta ancora senza risposta. "Si sta protraendo ormai da parecchi anni - afferma Pedicini - una situazione insostenibile per l´unità operativa di ortopedia e di traumatologia dell´Azienda ospedaliera S. Maria degli Angeli di Pordenone a causa della carenza di organico e dell´esodo dei medici in servizio, che lasciano vacanti i posti dopo l´avvenuto trasferimento ad altra unità. A seguito di tali disagi organizzativi, si è rilevato sia per il personale medico che paramedico un aumento eccezionale delle prestazioni lavorative e conseguentemente l´aumento delle ore di straordinario rispetto all´orario di servizio giornaliero, nonché rispetto alle 38 ore settimanali, in piena violazione del contratto di lavoro inerente la categoria". "Tale situazione - aggiunge il consigliere del Pdl - comporta, di fatto, una riduzione del livello di efficienza dell´intera unità operativa e conseguentemente la mancata realizzazione degli obiettivi e dei programmi pianificati dalla direzione sanitaria e amministrativa dell´Azienda sanitaria stessa". "Visto che più volte, fin dal 2005, alcuni operatori sanitari hanno riferito al direttore generale quale era la situazione in essere avanzando formalmente la richiesta di rinegoziazione del budget, così come previsto negli accordi sindacali sottoscritti nel novembre del 2004 e di cui alla delibera 7/2005 - conclude Pedicini - vorrei sapere se l´Azienda intende risolvere i gravi problemi denunciati riportando la serenità negli operatori ospedalieri e, del pari, garantendo agli stessi il riconoscimento delle ore straordinarie maturate e la fruizione delle ferie arretrate". .  
   
   
ACCORDO GOVERNO-REGIONE EMILIA ROMAGNA SU QUARTA FASE PROGRAMMA INVESTIMENTI IN SANITÀ: 201 MILIONI DI EURO, 48 INTERVENTI.  
 
Bologna, 30 marzo 2009 - “E’ un investimento importante in quanto consente un ulteriore e significativo sviluppo dei processi di innovazione tecnologica e strutturale del Servizio sanitario regionale e, al tempo stesso, permette di aprire nuovi cantieri pubblici, questione di grande rilevanza nel momento di crisi economica e occupazionale che stiamo attraversando. ” Così l’assessore regionale alle politiche per la salute Giovanni Bissoni ha commentato il protocollo di intesa siglato il 25 marzo dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio e dal presidente della Regione Vasco Errani relativo alla realizzazione, in Emilia-romagna, della Iv fase del programma pluriennale di investimenti in sanità avviato vent’anni fa dalla legge finanziaria del 1988. “L’accordo rappresenta anche una prova di grande efficienza della nostra Regione – ha aggiunto Bissoni - Noi e la Toscana siamo le sole due Regioni che hanno potuto accedere ai fondi della Iv fase del programma essendo riuscite ad individuare puntualmente le aree interessate dagli interventi di innovazione nei tempi previsti e con le modalità richieste dal Ministero”. Il finanziamento complessivo ammonta a 201 milioni di euro (163,5 da Stato, 8,6 da Regione, 28,9 da fondi propri delle Aziende sanitarie). Serviranno a finanziare 48 interventi per il “ miglioramento e il completamento dello sviluppo dell’offerta locale dei servizi e dei servizi di alta complessità su base regionale”. Gli obiettivi dei 48 interventi compresi nel protocollo di intesa riguardano: riqualificazione e potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche per la diagnosi e la cura della malattia oncologica, secondo la logica dei percorsi clinico-assistenziali integrati tra ospedale e territorio; adeguamento funzionale della rete ospedaliera con interventi che, accanto alla garanzia di una edilizia ospedaliera funzionale e adeguata all’erogazione di prestazioni sanitarie, assicurino al contempo accoglienza e comfort; potenziamento dei servizi territoriali (Dipartimenti cure primarie) per lo sviluppo di percorsi integrati ospedale-territorio; miglioramento dell’assistenza nelle strutture per pazienti psichiatrici secondo criteri di omogeneizzazione ed equità dell’offerta; ammodernamento tecnologico per contribuire a ridurre le liste di attesa, adeguare la capacità di diagnosi ai progressi scientifici, garantire complete condizioni di sicurezza per il paziente; adeguamento normativo delle strutture e degli impianti per garantire ai cittadini la piena fruibilità in sicurezza dell’offerta sanitaria. Le risorse nazionali e regionali (172,1 milioni su 201 totali) sono così distribuite: Piacenza 11,055 milioni di euro; Parma 16,683; Reggio Emilia 19,928; Modena 26,623; Bologna 37,361; Imola 5; Ferrara 14,032; Ravenna 14,831; Forlì 7,174; Cesena 7,839; Rimini 11,681. Tra i principali interventi finanziati: realizzazione di Case della salute nei Distretti di Piacenza, realizzazione del polo pediatrico e acquisizione di apparecchiature per l’Ospedale dei bambini a Parma, realizzazione del nuovo polo oncologico a Reggio Emilia, ammodernamento tecnologico con nuove apparecchiature sanitarie a Modena, a Bologna e a Cesena, realizzazione di ambulatori e day hospital a Imola, ristrutturazione ospedali a Cento e Copparo (Fe), interventi sull’adeguamento funzionale della struttura psichiatrica a Brisighella (Ra), adeguamenti normativi e strutturali a Forlì, ristrutturazione day hospital oncologico a Rimini. .  
   
   
A CONFRONTO A VICENZA I MEDICI DELLE COMMISSIONI PER ACCERTAMENTO INVALIDITA´. SANDRI: “TEMA CALDO PER MIGLIAIA DI CITTADINI E FAMIGLIE. PRIMO OBBIETTIVO SBUROCRATIZZARE SENZA PERDERE I VISTA I FURBETTI”  
 
Vicenza, 30 marzo 2009 - I medici legali e specialisti che operano in seno alle Ullss venete nelle Commissioni per l´accertamento dell´invalidità civile, dell´handicap e della disabilità si sono dati appuntamento il 26 marzo a Vicenza, per iniziativa dell´Ulss 6 e della Regione, con lo scopo di confrontarsi per individuare linee guida comuni nella valutazione di alcune patologie complesse e per fare un quadro general della situazione operativa, alla luce del costante aumento dei cittadini ch si rivolgono a tali Commissioni e dell´apparire di patologie nuove, come quelle psichiatriche e le neoplasie. Ai lavori è intervenuto l´Assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, che ha definito questa attività “un settore cui la Regione assegna grande importanza, perchè investe l´interesse e le situazioni, spesso difficili, di migliaia di cittadini. Un servizio – ha detto – da rendere con la massima professionalità, altrettanta attenzione agli aspetti psicologici, e con la capacità di trovare il giusto equilibrio tra l´attenzione da porre ai comportamenti degli inevitabili ´furbetti´ e la necessità di non aggravare di burocrazia i tanti cittadini che chiedono ciò di cui hanno diritto”. E proprio in tema di sburocratizzazione, Sandri ha annunciato che i tecnici regionali sono al lavoro sull´attuale sistema informatico per renderlo più agile, pratico e veloce, risultato che potrebbe essere raggiunto in tempi brevissimi. Peraltro, in questi anni, la Regione ha promosso varie iniziative proprio per snellire i percorsi, considerato che proprio la Regione ha ereditato pesanti arretrati dalle Prefetture sul finire degli anni 90. “Oggi – ha detto Sandri – i tempi si sono fortemente snelliti: abbiamo una media di risposta di 90 giorni, che in alcuni casi scende anche a 60”. Sul piano tecnico scientifico, la discussione si è particolarmente incentrata su alcune patologie che costituiscono particolari problematiche: si tratta in particolare della patologia psichiatrica, della valutazione della demenza, delle neoplasie, delle cefalee gravi, delle malattie cardiocircolatorie e della valutazione dello stato di gravità degli handicap. .  
   
   
SALUTE, MARTEDÌ 31 MARZO AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ DI GENOVA PRESENTAZIONE GIORNATE PREVENZIONE OSTEOPOROSI E MACULOPATIA  
 
Genova, 30 Marzo 2009 - Come prevenire e curare l´osteoporosi e le maculopatie, malattie di rilevanza sociale, in grado di incidere fortemente sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita. Di questo si parlerà nel corso del convegno previsto martedì 31 marzo alle 16 presso il Teatro della Gioventù di Genova organizzato dalle associazioni Mater Matuta Onlus, Occhio alla Retina, in collaborazione con la Clinica Reumatologica e la Clinica Oculistica dell´Università di Genova e il Lions Club Genova Portoria che per il quarto anno consecutivo organizzano le giornate di prevenzione dell´osteoporosi e della maculopatia. Nel corso del convegno verranno inoltre comunicati i giorni e la sede in cui sarà possibile eseguire gli esami gratuiti della Moc, per l´osteoporosi e dell´Oct per le maculopatie. La prenotazione degli esami potrà essere fatta alla conclusione della manifestazione. .  
   
   
RANIBIZUMAB (LUCENTIS), L’ANTICORPO CHE PUÒ SALVARE LA VISTA, È ORA DISPONIBILE IN ITALIA A CARICO DEL SSN  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Via libera alla rimborsabilità di ranibizumab, l’anticorpo monoclonale di Novartis, indicato per i pazienti con Dmle neovascolare. Ranibizumab è il primo ed unico farmaco anti-angiogenico che ha dimostrato in un ampio programma di studi clinici di migliorare la visione, permettendo un concreto miglioramento della qualità della vita dei pazienti Sviluppato con Aifa un sistema di rimborso per garantire accesso gratuito al farmaco e appropriatezza prescrittiva nel rispetto della sostenibilità economica E’ ora disponibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale per le persone affette da degenerazione maculare legata all’età (Dmle) neovascolare, ranibizumab, l’anticorpo monoclonale di Novartis, sviluppato specificamente per uso oftalmico. Ranibizumab, già raccomandato dal National Institute for Clinical Excellence (Nice), rigoroso ente britannico che esamina il costo-beneficio dei farmaci, è il primo ed unico farmaco anti-angiogenico che ha dimostrato, in un ampio programma di studi clinici su oltre 7. 500 pazienti, di migliorare la visione, prevenire l’evoluzione della malattia fino alla perdita della vista e quindi, anche la qualità della vita dei pazienti. (1-4) Nel mondo, ogni anno, circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della Dmle; in Italia si stima che circa 260. 000 persone sono affette dalla forma più grave, quella neovascolare che registra 20. 000 nuovi casi ogni anno. “Ranibizumab arrestando la formazione dei neovasi con il massimo rispetto della retina sana, migliora in una percentuale significativa, la funzionalità visiva del paziente, consentendo il recupero della propria autonomia nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. – afferma Filippo Cruciani del Dipartimento Scienze Oftalmologiche dell´Università La Sapienza di Roma – Con ranibizumab si apre sia per il paziente che per il medico una nuova prospettiva di cura e un nuovo approccio alla malattia: si può infatti comunicare al paziente un’evoluzione più positiva rispetto al passato quando ci si limitava a trattarlo con la consapevolezza che era possibile solo rallentare la progressione della malattia”. “La rimborsabilità di ranibizumab – afferma Mark Never, Amministratore delegato di Novartis in Italia – rende finalmente disponibile anche in Italia gratuitamente una terapia che rappresenta un importante passo in avanti nella cura della Dmle neovascolare. L’innovativo modello di rimborso concordato con l’Aifa concilia il diritto dei pazienti ai farmaci più innovativi ed efficaci in un contesto di impiego attento delle risorse economiche pubbliche”. E’ stato infatti raggiunto con le Autorità un accordo che prevede il monitoraggio dell’intero percorso terapeutico, dalla diagnosi al trattamento e alla valutazione dei risultati ottenuti al fine di assicurare l’appropriatezza prescrittiva e la sostenibilità economica. “La sostenibilità economica delle terapie è strettamente legata al diritto dei pazienti di accesso alle cure. Questo vale in particolare per i farmaci biotecnologici innovativi che spesso rappresentano un’importante alternativa terapeutica, se non l’unica, per alcune categorie di pazienti. – afferma Walter Ricciardi, direttore Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane e Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Il modello di rimborso “payment by results” è volto a promuovere una più alta qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria sulla base dei risultati e risponde all’annosa questione del disallineamento tra i bisogni di salute e le risorse disponibili per soddisfarli. Questo modello di rimborso, già avviato in campo oncologico, viene per la prima volta applicato in campo oftalmico ed offre un’importante opportunità per utilizzare la pratica clinica allo stesso tempo come cura e strumento di valutazione dei risultati clinici, combinando assistenza e ricerca”. “Da sempre impegnati nella prevenzione della cecità e difesa della vista accogliamo positivamente questa decisione che rappresenta uno straordinario passo in avanti per tutte le persone affette da degenerazione maculare legata all’età – afferma l’Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Iapb Italia onlus – poiché garantisce ai malati la possibilità di accedere ai migliori trattamenti disponibili senza differenze legate al reddito, all’età e allo stato sociale. Questo provvedimento – conclude il Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – testimonia l’impegno del Servizio Sanitario Nazionale verso una patologia destinata ad incidere sempre più sulla salute degli italiani e l’impegno delle Istituzioni nella prevenzione della cecità e della disabilità visiva. ” .  
   
   
SIMPOSIO EUROPEO SUI TESSUTI CALCIFICATI  
 
 Vienna, 30 marzo 2009 - Dal 23 al 27 maggio si terrà a Vienna (Austria) il Simposio europeo sui tessuti calcificati. Il programma scientifico è stato concepito in modo tale da permettere ai partecipanti di allargare le loro conoscenze sulle malattie ossee, la biologia di base dell´osso e la sua correlazione con il metabolismo dei minerali. I partecipanti avranno la possibilità di approfondire le loro conoscenze sul rapporto tra la ricerca di base e le applicazioni cliniche. I punti salienti del programma includono: segnalazione del calcio; separazione degli approcci per il trattamento dell´osteoporosi; cadute; cellule staminali mesenchimali; microdanni e resistenza ossea; dolori ossei; diabete e ossa; forme adulte di disordini monogenici delle ossa; segnalazione Wnt non-canonica; nuovi approfondimenti sugli ormoni sessuali e le ossa; imaging dell´anca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ectsoc. Org/vienna2009/index. Htm .  
   
   
UNA SIGARETTA GIGANTE PER NON FUMARE: A VILLA BORGHESE UN PERCORSO INTERATTIVO  
 
Roma, 30 marzo 2009 – Il fumo fa male, di fumo si muore: tuttavia la ripetizione del messaggio può perdere di intensità, entrare a far parte della consuetudine. A riportare le informazioni sulla nocività del fumo nella loro reale drammatica prospettiva ci pensa questo ´viaggio multisensoriale all´interno del corpo umano´, mostra interattiva (realizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, con il patrocinio del Comune di Roma e il sostegno di Fondazione Pfizer) che ci fa scoprire ´in presa diretta´ i danni provocati dal fumo di sigaretta. Allestito dal 30 marzo al 18 aprile al Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese, il percorso si configura proprio come un ´viaggio all´interno di una sigaretta´ per informare tutti, e in particolare i giovani, sui danni provocati dal fumo al nostro corpo. La mostra multisensoriale, che utilizza come installazione un´enorme sigaretta avvolta da 3 grandi volute di fumo scuro, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19:30, mentre il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 19:30, ed è stata progettata per entrare in sinergia con le attività della campagna "No Smoking Be Happy" (www. Nosmokingbehappy. It) Come funziona questo viaggio-laboratorio? I visitatori, accompagnati da giovani coordinatori scientifici, entreranno nel tunnel a forma di sigaretta percorrendo le vie aeree del fumo. Potranno così vedere, sentire, annusare e toccare quello che la sigaretta provoca nell´organismo non solo dei fumatori ma anche di coloro che subiscono il fumo passivo. Dalla bocca attraverso la gola, dalla trachea fino ai polmoni e al cuore: camminando ci si troverà immersi in grandi immagini delle parti del corpo colpite dalle patologie causate dal fumo. La mostra sarà davvero interattiva grazie a sensori termici a contatto, in grado di attivare diversi dispositivi acustici, visivi o olfattivi al passaggio dei visitatori. Al termine del percorso, sarà distribuito materiale informativo realizzato dalla Fondazione Veronesi, con utili consigli sul come smettere di fumare. .  
   
   
PICASSO, SUITE 347 A CREMONA, MUSEO CIVICO ALA PONZONE  
 
Milano, 30 marzo 2009 - La Suite 347 è una delle imprese più colossali del Picasso maturo che in pochi mesi frenetici, tra il marzo e l´agosto del tumultuoso 1968, realizzò oltre trecento incisioni nelle quali confluisce l´intera immaginazione dell´anziano autore. In Italia Suite 347 non è mai stata presentata. Una lacuna che viene ora colmata dalla città di Cremona che - sino al 28 giugno nell´Ala Ponzone del Museo Civico - espone l´intero ciclo di 347 incisioni, in collaborazione con il comune gemellato di Alaquàs, Fondazione Bancaja presieduta da S. A. R l´Infanta Cristina, duchessa di Palma di Maiorca. La Fondazione spagnola è proprietaria di una delle rarissime raccolte complete di questa Suite, che è stata recentemente mostrata al pubblico iberico. Prima di questa di Cremona vi erano state esposizioni parziali, a Parigi e a Chicago, in parte riservate ad un pubblico adulto per l´erotismo di alcune immagini come quelle riguardanti i giochi di Raffaello con la bella Fornarina. La sequenza della Suite 347 è aperta da un´immagine composita, "Picasso la sua opera e il suo pubblico", in cui sulla sinistra appare un mago, dinnanzi a lui è ritratto di profilo lo stesso Picasso che contempla la scena del ratto d´Europa davanti a Ercole; nella parte inferiore una donna sdraiata osserva la scena dal basso. L´ultima immagine è invece intitolata "Serenata al tramonto in un bosco alla Monet"; si tratta di un´acquatinta allo zucchero in cui Picasso riprende importanti opere di Monet e Poussin, fino al paesaggio del "San Giorgio nella foresta" del tedesco Albert Altdorfer, riprodotto su una cartolina che un amico aveva spedito da Monaco all´artista. Sono solo due esempi della fantasmagoria inventiva di questo tardo capolavoro picassiano. Nelle 347 incisioni c´è tutto Picasso: il mondo della corrida e dei cantaores flamenchi; la mitologia greco-romana e, soprattutto, il paesaggio mediterraneo. 66 incisioni sono dedicate al tema prettamente spagnolo della Celestina (la Tragicommedia di Calisto e Melibea, un´opera che nella produzione letteraria castigliana, è seconda per rilevanza solo al Don Chisciotte). Vi si incontrano anche ampi riferimenti alla vita quotidiana e a quel che l´artista poteva vedere alla televisione francese. Picasso utilizza vari procedimenti di incisione e passa, con estrema naturalezza, da una modalità all´altra. A volte inizia da un rapido schizzo sulla lastra di rame e questa prima struttura lineare viene progressivamente modificata fino al completo annullamento dell´immagine originale. Altre volte parte dall´acquatinta, imbrattando completamente la lastra di metallo alla ricerca di specifiche caratteristiche tonali, evidenziate successivamente dall´utilizzo della puntasecca, del brunitoio e dell´acquaforte. Nella stampa 87 ad esempio, descrive un episodio tratto dai "Tre Moschettieri" di Alexandre Dumas - probabilmente visto in televisione -, avvalendosi di due modalità differenti di lavoro. Inizia con la tecnica dell´incisione con acido tramite l´acquatinta e termina con l´incisione a secco, servendosi del raschietto della puntasecca. "Alla Suite 347 - annota in catalogo Brigitte Baer - conviene accostarsi con spirito pronto all´allegria, agli scherzi, alle burle, alla comicità, al buonumore e al piacere: piacere di vedere, di ridere, di divertirsi. Uno striscione con lo slogan "Vietato l´accesso agli scorbutici!" dovrebbe essere appeso all´ingresso della mostra. Nei sette mesi in cui lavorò "scrivendo" - perché di un testo si tratta - ovvero tra l´inizio di marzo e la fine di settembre del 1968, Picasso sembra essersi preso una lunga vacanza, più lunga di quelle scolastiche ma in ugual misura ricca di storie, fantasmi, avventure reali o sognate. Non sembra essersi preoccupato tanto dell´Arte (con la A maiuscola), termine che d´altronde odiava: "lavorava" raccontando tutto ciò che gli passava per la testa e - per una delle rare volte nella vita - senza curarsi delle proprie ansie o di quelle profonde inquietudini che spesso cercava, portandole a galla, di esorcizzare, ma piuttosto aprendosi alla percezione del mondo esterno, quel mondo che a un uomo di quasi 87 anni appariva folle, grottesco. Catalogo edito da Silvana Editoriale museo. Alaponzone@comune. Cremona. It .  
   
   
DISEGNI NEOCLASSICI E ROMANTICI DALLA COLLEZIONE DI RICCARDO LAMPUGNANI AL MUSEO POLDI PEZZOLI DI MILANO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Prosegue con Disegni neoclassici e romantici dalla collezione di Riccardo Lampugnani il percorso di ricerca del Museo Poldi Pezzoli sul collezionismo. Allestita nella Sala del Collezionista dal 9 aprile al 13 settembre, la mostra è dedicata alla raccolta di disegni di Riccardo Lampugnani. La Mostra Oggetto dell’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, una selezione di disegni eseguiti tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, che costituiscono uno dei nuclei più interessanti fra gli oltre seicento fogli legati per testamento dal collezionista milanese al Museo Poldi Pezzoli nel 1996. Fra i disegni esposti si potranno ammirare, tra gli altri, due studi per la figura di Giove di Andrea Appiani (1754-1817), tre fogli di Luigi Sabatelli (1772-1850), fra cui lo Studio di busto maschile con braccio alzato, e il Ritratto di Giuseppe Gargantini, bisnonno di Riccardo Lampugnani, eseguito da Francesco Hayez (1791- 1882), di cui Gargantini fu allievo dilettante. Impreziosiscono la mostra una serie di disegni di scenografie, in particolare bozzetti per opere liriche e altri allestimenti teatrali, importanti testimonianze artistiche delle scuole dell’Italia settentrionale, come la Scena raffigurante una grotta di Luigi Vacca (1778-1854). Di elevata qualità artistica anche i disegni di architettura che, insieme a quelli di scenografia, rappresentano una delle sezioni più originali della raccolta. Il Collezionista Riccardo Lampugnani (1900-1996), ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota famiglia milanese, fin dagli anni sessanta aveva mostrato una particolare sensibilità nei confronti del Poldi Pezzoli. Nel 1968 giungeva infatti alla casa-museo milanese un suo primo dono a cui, negli anni seguenti, se ne aggiunsero altri, come il celebre Autoritratto con tigre e leone di Francesco Hayez. Nel 1996, anno della sua morte, Riccardo Lampugnani lasciò al Museo altri importanti dipinti, comprendenti il bozzetto raffigurante l’Adorazione dei pastori di Gaetano Gandolfi, l’altro Autoritratto in gruppo di amici di Hayez e tutta la sua raccolta di opere grafiche. Il mecenate milanese aveva ereditato la piccola ma prestigiosa collezione di famiglia, con opere dell’Ottocento lombardo, dal bisnonno Giuseppe Gargantini. A queste ne aveva aggiunte molte altre, specialmente disegni e incisioni, comprate a partire dagli anni cinquanta, spesso scegliendole d’istinto, con un atteggiamento da curioso più che da collezionista, talvolta acquistandole all’asta o accogliendo suggerimenti da parte di studiosi a lui contemporanei. Tuttavia, pur nella diversità delle scelte, si rivela la volontà di un progetto ambizioso: quello di ricreare le collezioni dei grandi conoscitori di disegni, sia per completezza cronologica che per la minuziosa documentazione fotografica che lui stesso realizzava per ciascuna opera. Un altro dei suoi interessi era rivolto a incrementare la collezione di famiglia di opere degli artisti di Brera attivi nell’Ottocento. Mentre le incisioni sono depositate presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, presso il Poldi Pezzoli si conserva la collezione di disegni. La Ricerca L’esposizione è il primo risultato dei recenti studi che il Museo Poldi Pezzoli ha condotto dal 2005 al 2008 su questa preziosa raccolta di disegni. È stata infatti realizzata una campagna di catalogazione scientifica nell’ambito del progetto Sirbec – Sistema Informativo Beni Culturali della Regione Lombardia, con schede redatte da Valeria Iato, Tiziana Monaco e Anna Ranzi, specialiste nello studio dei disegni, coordinate da Giulio Bora, professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’ Università degli Studi di Milano. Le schede seguono criteri studiati appositamente per il disegno e la grafica, concordati con il settore Catalogazione, Documentazione e Sistemi informativi multimediali della Regione Lombardia e con l’Ufficio Catalogo della Soprintendenza di Brera. I risultati raggiunti finora sono di grande interesse: nuovi autori sono stati affiancati a quelli già indicati dalle precedenti attribuzioni, tutte sottoposte a un’accurata revisione critica; per i disegni di scenografia inoltre, in alcuni casi, è stato possibile individuare l’esatta destinazione del disegno e l’opera teatrale e l’occasione per la quale essi hanno costituito lo studio preparatorio. La catalogazione è stata resa possibile grazie al sostegno della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e del Rotary Club Milano Ovest, che ha finanziato la creazione di apposite borse di studio per le schedatrici. Parallelamente, un’analoga campagna di catalogazione Sirbec è stata realizzata in questi anni dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli sulle incisioni del legato Lampugnani. Dopo le mostre Riccardo Lampugnani: una collezione milanese donata al Museo Poldi Pezzoli del 1997 e Omaggio alla Scala. I disegni di scenografia della collezione di Riccardo Lampugnani del 2004, la casa museo milanese offre ancora una volta al pubblico e agli studiosi una selezione di questa preziosa collezione di disegni, condividendo così i risultati della sua costante attività di studio e ricerca, finalizzata a valorizzare le sue raccolte. Www. Museopoldipezzoli. It .  
   
   
MARK TOBEY POETICAMENTE ASTRATTO A CURA DI PHILIPPE DAVERIO E DOMINIQUE STELLA ALLA GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA DI BRESCIA  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Prosegue il successo e l´attività della Galleria Agnellini Arte Moderna, una nuova e interessante realtà recentemente inaugurata a Brescia e subito divenuta punto di riferimento e di fiducia per gli appassionati dell´arte. Dopo gli ottimi risultati ottenuti con Jacques Villeglé, l’interessante programma porta ora in scena un altro grande protagonista della storia dell’arte: Mark Tobey poeticamente astratto è il titolo dell’antologica, curata da Philippe Daverio e Dominique Stella, che propone circa novanta opere dal 1925 al 1974, in gran parte inedite e tutte autenticate dall’”Archivio Tobey” di Muenster (Germania). La mostra è realizzata con il patrocinio della Provincia di Brescia Assessorato alle Attività e Beni culturali, Valorizzazione delle Identità, Culture e Lingue locali e del Comune di Brescia. I lavori esposti, realizzati nelle diverse tecniche, dall’inchiostro alla tempera, dalla penna a sfera alla matita, dal gesso al pastello, riflettono astrazioni dettagliate, che sono il segno distintivo dell’opera di Tobey. Le sue tele, spazi densi di colore uniforme e di linee ripetitive, sono allo stesso tempo semplici e complesse, intellettuali e intuitive. I colori scuri, i grigi e il tocco sottile caratterizzano la maggior parte di questi dipinti ed evocano spesso il mondo naturale, in particolare mostrano la natura in primo piano. Ricordano una rete di cellule, viste attraverso un microscopio, una superficie rocciosa segnata dalle intemperie o le venature della corteccia di un albero. Philippe Daverio, nel testo in catalogo, commenta: “Mark Tobey, l’artista inadatto alla baraonda, è la personalità necessaria per capire l’altro lato dell’America, il lato riflessivo, responsabile, indagatore e come tale capace di seguire i sentieri stretti d’una ricerca d’avanguardia che nei suoi anni era auspicata come riscatto d’un paese che guardava ancora al mondo delle culture esterne con una garbata riservatezza”. Decisivo per la sua opera è il momento in cui Tobey si accosta alla fede Bahá´í, dedicandosi ad uno studio approfondito di questa religione che lo accompagnerà per tutta la vita: attraverso tali credenze Tobey inizia a dedicarsi alla rappresentazione dello “spirituale” nell´arte. La fede Bahá´í esercita un forte impatto e, infatti, “fu una vera biforcazione spirituale cruciale nella vita e nell’opera di Mark Tobey”, come scrive William Seitz nel testo in catalogo della mostra al Museo d’Arte Moderna di New York. “La fede di Tobey traspare nella qualità della densità, intensità e luminosità delle sue tele”, ha dichiarato M. Ottenbrite “i suoi dipinti sono molto umani”. La fede Bahá´í e le credenze sull’unità e la diversità, sull’unicità di tutti i popoli e le religioni, ha certamente indotto Tobey a sperimentare forme e stili diversi; l’arte e gli oggetti artigianali del mondo orientale lo catturano e proprio durante diversi viaggi in Oriente comincia a studiare la calligrafia e la pittura a pennello praticata soprattutto in Cina. È qui che nasce il suo futuro stile: la scrittura bianca White Writing. Tobey è, agli inizi della sua carriera, un artista figurativo e le opere più significative appartenenti a questo periodo si riconoscono in Still life on a table, una delicata natura morta del 1930, e l’eccellente ritratto di Matisse, Portrait d’homme, un pastello su carta. Vi è poi la serie intitolata Hornblower, risalente ai primi anni Cinquanta, raffigurante suonatori di corno che sono un omaggio ai musicisti di jazz, grande passione dell’artista. Dalla metà degli anni Cinquanta inizia il vero lavoro di Tobey, che esprime il segno tipico che lo consacrerà come uno degli artisti più importanti del ‘900: i suoi dipinti diventano interamente astratti, si fondano su piccoli gesti ben controllati della mano. Emblematiche in questo senso sono le opere del ’56-’58, mentre a partire dal 1958, durante un periodo trascorso in Giappone, sperimenta la serie di Sumi. Questi lavori, realizzati in serie, sono creati con inchiostro giapponese su carta povera. Dominique Stella precisa: “l´arte di Tobey supera la vocazione visiva dell´opera per raggiungere l´immaterialità e il vuoto che ha appreso dai calligrafi cinesi e giapponesi, i quali nel vuoto vedono il grado più elevato della forza creativa. Lo spazio è un concetto che supera il visivo e che lo interessa più della sfera materiale della tela. Al di là della rappresentazione tridimensionale, egli ricerca ciò che « potrebbe davvero toccare ». […] La ricerca di una quarta dimensione, di un´energia immateriale, più suggerita che tangibile, deriva dal desiderio di raggiungere tutti i sensi al di là della visione analitica e razionale”. In mostra si possono inoltre ammirare tre originali vetrate dipinte a mano del 1970 e alcuni bozzetti, non datati, sull’arte antica greca e romana. L’attenzione portata ai dettagli e la concentrazione dello spirito appaiono in tutte le sue opere, come lo stesso Tobey nel 1962 dichiara: “devo ammettere che la fede mi ha donato una forza straordinaria e ho potuto utilizzarla senza fare propaganda. È vero che oggi si parla di stili internazionali, ma penso che in futuro si parlerà di stili universali… il futuro del mondo deve essere la materializzazione della sua unicità, che è l’insegnamento di base della fede Bahá´í, così come la intendo io, e a partire da questa unicità emergerà un nuovo stile dell’arte”. Accompagna la mostra un catalogo edito da Shin Production con testi critici di Philippe Daverio e Dominique Stella. Www. Agnelliniartemoderna. It .  
   
   
LAPIS LUDICA PER SAVE THE CHILDREN: QUINDICI ARTISTI INTERPRETANO LA MATITA E AIUTANO I BAMBINI SOSTENENDO IL PROGETTO RISCRIVIAMO IL FUTURO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - In occasione della mostra Lapis Ludica organizzata da Sblu_spazioalbello e sostenuta da Fila sarà possibile aiutare i bambini che vivono in paesi in conflitto e post conflitto garantendogli il fondamentale diritto all’istruzione acquistando il catalogo della mostra con un contributo a partire da 10,00. Il catalogo ha una introduzione del professor Stefano Zecchi, docente di estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Fila - Fabbrica Italiana Lapis e Affini aderendo alla proposta di Sblu_spazioalbello, lo spazio espositivo che a Milano si dedica alla ricerca della bellezza nella contemporaneità, offre un’opportunità di confronto generazionale e progettuale ad artisti di differenti discipline che si impegnano a progettare un’opera su un tema comune: la matita. Oggetto indiscutibilmente legato alla vita quotidiana, strumento principe di comunicazione e di creatività, che diventa coprotagonista nella creazione dell’opera. In occasione della mostra diventa l’opera stessa, soggetto principe con diverse forme, colori e anime, perché interpretato da fotografi, scultori, pittori, grafici, illustratori, visual design e tanti altri, di età ed esperienze diverse. Il lapis, in questo caso, è interpretato dagli artisti invitati secondo la propria poetica: non solo mezzo per fare arte, ma soggetto espressivo che diventa protagonista delle elaborazioni realizzate veicolando nuove emozioni. Il progetto coinvolge 15 artisti di età e estrazioni progettuali differenti, personaggi noti e di fama consolidata, emergenti e giovani promesse. Gli artisti sono Adalberto Borioli, Loriana Castano, Patrizia Comand, José Molina e Thula pittori; Grazia Gabbini e Gualtiero Mocenni scultori; Lucio Barbuio graphic designer; Nicola Bettale e Michael Loos fotografi; Paolo Dalponte illustratore; Sugo Design di Andrea Gallo e Nicola Moretti motion designer, Chen Li e Simonetta Ferrante calligrafe, Federica Moretti fashion designer. Una mostra accessibile, per un vasto pubblico, che invita i visitatori ad avvicinarsi alla molteplicità dell’arte contemporanea. Lapis Ludica Palazzo delle Stelline, Sala Solari .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: ATTACCA LA COREANA JIYAI SHIN, SILVIA CAVALLERI 27ª  
 
Roma, 30 marzo 2009 - Silvia Cavalleri è al 27° posto con 216 colpi (70 73 73) dopo la terza giornata del J Golf Phoenix Lpga International, il torneo del Lpga Tour che si sta svolgendo al Papago Gc di Phoenix in Arizona con la presenza di tutte le migliori proettes del circuito. E´ rimasta in retrovia Giulia Sergas, 68ª con 226 (70 79 77). La coreana Jiyai Shin (206 - 69 71 66) ha portato il suo deciso attacco e con un 66 è salita dalla sesta alla prima posizione decisa a cogliere in quinto successo nel circuito nell´arco di otto mesi. La seguono con 207 la connazionale In-kyung Kim, leader per due giri, e l´australiana Karrie Webb, con 208 la norvegese Suzann Pettersen, con 209 la coreana Eun-hee Ji e con 210 la statunitense Brittany Lang. E´ passata dal 24° al settimo posto con 211 Yany Tseng di Taiwan, numero due mondiale, mentre non è il torneo della messicana Lorena Ochoa, numero uno, 19ª con 214. Prestazione anonima di Michelle Wie, 61ª con 223. Sia la Cavalleri che la Sergas hanno cominciato la gara al settimo posto, poi hanno entrambe ceduto. La prima con il secondo 73 consecutivo (2 birdie, 3 bogey) ha limitato i danni alla perdita di dieci posizioni, la triestina invece dopo la delusione del 79 nella seconda frazione, dove ha evitato il taglio con l´ultimo punteggio utile, non è riuscita a reagire ed è rimasta in basso con un 77 (1 birdie, 6 bogey). Il montepremi è di 1. 500. 000 dollari. Pga Tour: Tiger Woods Al Secondo Posto - Tiger Woods (208 - 68 69 71) si è portato al secondo posto nell´Arnold Palmer Invitational, il torneo dell´Us Pga Tour nel quale difende il titolo sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 70) a Orlando, in Florida, ma è rimasto invariato il ritardo di cinque colpi dal leader Sean O´hair (203 - 67 65 71). Woods, che sia pur con discontinuità di gioco sta comunque avviandosi alla migliore condizione, deve classificarsi in uno dei primi due posti per evitare il sorpasso nel World Ranking da parte di Phil Mickelson nel prossimo torneo, ma è certo che farà di tutto nel turno conclusivo per mettere alle corde O´hair con il quale giocherà insieme. Il numero uno mondiale, però, dovrà guardarsi anche alle spalle perché nell´arco di tre colpi vi sono ben 14 concorrenti che possono mettere a rischio quanto meno il suo progetto minimo, ossia la seconda piazza. Al terzo posto con 209 si trovano Zach Johnson, Ryuji Imada e Jason Gore, al sesto con 210 Brandt Snedeker, Pat Perez, Scott Verplank e Robert Allenby, mentre tra i giocatori al decimo con 211 vi sono Padraig Harrington e Nick Watney. Lontani gli altri bigs: 24° con 213 Kenny Perry, 38° con 215 Mike Weir e David Toms, 51° con 217 Retief Goosen e 71° con 221 Vijay Singh. Il montepremi è di 5,8 milioni di dollari con prima moneta di 1. 044. 000 dollari. Copa Sotogrande: Titolo Alle Azzurre, Settimi Gli Azzurri - La squadra azzurra femminile ha vinto la Copa R. C. G. Sotogrande European Nations Cup disputata sul tracciato del Real Club Sotogrande, a Sotogrande nei pressi di Cadice in Spagna, mentre nel torneo maschile i ragazzi sono giuntri settimi. Camilla Patussi, Alessandra De Luigi e Alessia Knight hanno concluso con lo score di 586 colpi (143 143 150 150) e hanno superato sul filo di lana la Spagna di Adriana Zwanck, Mireia Prat e Ines Diaz Negrete (587 - 146 145 143 153). Al terzo posto con 588 la Francia di Rosanna Crepiat, Marion Ricordeau e Lucie André. Le italiane sono state le indiscusse protagoniste della gara: al comando nel primo e nel secondo giro, hanno subito la rimonta delle iberiche nel terzo, ma nella giornata finale, in condizioni atmosferiche difficili per il forte vento che hanno reso alti i punteggi, hanno fatto appello a tutta la loro determinazione per rimontare i due colpi di ritardo e conquistare un successo molto prestigioso superando due formazioni tra le più forti in Europa. Determinanti per lo score il 77 della Patussi e il 73 della De Luigi. Nella classifica individuale ha prevalso con 290 colpi l´olandese Marieke Nivard (75 72 69 74) quindi con 292 francese Marion Ricordeau e con 294 Adriana Zwanck, la belga Laura Gonzalez Escallon e la giovanissima danese Daisy Nielsen. Al settimo posto la Patussi con 298 (71 73 77 77), all´ottavo la De Luigi con 299 (72 77 77 73) e al 15° la Kinght con 302 (76 70 73 83). "E´ stata una vittoria meritata - ha detto l´allenatore Alberto Binaghi - nata da una grande compattezza di squadra, perché tutte le azzurre hanno dato il loro contributo al punteggio nelle quattro giornate. Dopo aver visto le ragazze nei turni di prova ero molto fiducioso, poi oggi con il vento impetuoso e con il campo preparato benissimo occorreva giocare con intelligenza e avere il massimo controllo della palla. E questa è stata la chiave della rimonta. In ogni caso credo che sia stata una vittoria quanto mai meritata avallata dai tre giri su quattro in cui l´Italia è stata avanti". Nel campionato maschile gli azzurri (Nino Bertasio, Matteo Manassero, Cristiano Terragni, Leonardo Motta) hanno concluso in settima posizione con 870 colpi (227 214 209 220) una gara che si è trasformata in una corsa in salita dopo la difficile partenza (18. I). Ha dominato l´Inghilterra di Sam Hutsby, Luke Goddard, Dale Whitneill e Charlie Ford (840 - 206 205 206 223) davanti a Francia (844), Spagna (849), Irlanda (855), Danimarca (866), Galles (866) e appunto Italia. Gli inglesi si sono imposti anche nell´individuale perché Hutsby (274 - 69 69 65 71) ha recuperato i quattro colpi di ritardo che aveva dallo spagnolo Carlos Pigem (274 - 67 65 67 75) al termine del terzo giro e poi lo ha sconfitto in spareggio. Due francesi alle loro spalle Alexandre Kaleka (279) e Johann Lopez Lazaro (280), quindi il finlandese Kalle Samoos (281), l´irlandese Shane Lowry (282) e Matteo Manassero, settimo con 283 (71 70 67 75), autore di una buona prova così come Nino Bertasio, 13° con 286 (75 69 71 71). Molto alterni Cristiano Terragni, 55° con 304 (82 76 71 75), e Leonardo Motta, 60° con 307 (81 75 77 74). .  
   
   
ROMA CAPITALE DELLO SPORT, UNA SETTIMANA DI EVENTI CONVEGNI E TAVOLE ROTONDE  
 
Roma, 30 marzo 2009 – Dal 29 marzo al 5 aprile, Roma si trasforma in capitale dello sport, non solo come centro nevralgico dei prossimi eventi sportivi, ma anche come scenario di occasioni di dialogo e confronto fra i massimi rappresentanti dello sport italiano. Asi – Alleanza Sportiva Italiana, uno dei principali Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, presenterà a Roma, presso la Sala delle Colonne all´Eur, Sportlab – Nuove formule per lo sport, un innovativo laboratorio di idee per disegnare insieme il futuro dello sport italiano. La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione. Sportlab si aprirà con un evento sportivo, ovvero i campionati Asi di corsa campestre che si terranno nella suggestiva cornice del Circo Massimo, e poi, durante i cinque giorni di programmazione, esperti e protagonisti dello sport anticiperanno con tavole rotonde e dibattiti i temi "caldi" che caratterizzeranno lo sport nella capitale dei prossimi anni. Sarà approfondito anche, con la partecipazione di esperti e medici sportivi, il problema del doping, con "Vivi davvero, gioca pulito!", e illustrato il progetto per la costruzione di un museo dello sport, un spazio museale altamente qualificato per raccontare le più importanti gesta sportive. Protagonisti dell´evento saranno Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, Claudio Barbaro, Presidente Asi, Alessandro Cochi, Delegato allo Sport per il Comune di Roma, Antonio Matarrese, Presidente della Lega Calcio, Paolo Barelli, Presidente Fin, Giovanni Malagò, Presidente Mondiali di Nuoto 09, Claudio Lotito, Presidente S. S. Lazio, Rosella Sensi, Presidente A. S. Roma, Giovanni Cobolli Gigli, Presidente F. C. Juventus, Giancarlo Abete, Presidente Figc, Sergio Campana, Presidente Aic che si alterneranno quotidianamente nelle diverse sessioni dedicate al confronto e al dialogo su tematiche di carattere sportivo. Non mancherà l´appoggio e il sostegno a tematiche sociali e di volontariato come il progetto del Campionato di Calciosociale "God is Love", giunto quest´anno alla sua quinta edizione. Caratteristiche di questo nuovo sport sono l´ampia partecipazione, dal momento che possono prenderne parte persone di tutte le età, dai 10 ai 90 anni, di sesso maschile o femminile, di genitori con i loro figli e delle persone con disabilità; l´attenzione ai giovani con problemi di droga e disagio familiare; il servizio alle famiglie con difficoltà economiche o relazionali o che versano in uno stato di umiliazione o di privazione; la promozione del dialogo tra culture, razze e generazioni diverse. Sportlab andrà anche in diretta web sul sito www. Alleanzasportiva. It: dal prossimo 30 marzo il popolo sportivo potrà seguire live dal Salone delle Fontane di Roma tutti i convegni e le tavole rotonde in programma nell´ambito della manifestazione. La programmazione partirà lunedì 30 marzo alle 15 con il convegno "La casa Sportiva degli Italiani : il progetto di legge Lolli-butti sugli stadi di proprietà privata" e chiuderà sabato 4 aprile, con l´apertura dei lavori della Vii Assemblea Nazionale Asi, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno. .