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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Aprile 2009 |
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UNO STUDIO SU VASTA SCALA IDENTIFICA I GENI IMPLICATI NEL RITARDO MENTALE |
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Bruxelles, 22 aprile 2009 - Portando a compimento uno dei più ampi sforzi di sequenziamento genetico di una malattia complessa, un´equipe internazionale di scienziati finanziati dall´Ue ha identificato nove geni sul cromosoma X che intervengono nelle difficoltà d´apprendimento. Il loro silenziamento porta al ritardo mentale. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Nature Genetics. Il ritardo mentale si definisce come la deficienza funzionale che porta a significative limitazioni del funzionamento intellettuale e alla mancanza di capacità concettuali, sociali o pratiche. I sintomi appaiono prima dei diciott´anni. Questo tipo di deficienza è più comune nei maschi, e pertanto si è ritenuto a lungo che fosse legato al cromosoma X: poiché i maschi hanno un solo cromosoma X, una sua mutazione genetica ha maggiori probabilità di avere ripercussioni, dal momento che non ne hanno un secondo per compensare la mutazione. Per saperne di più sul ritardo mentale collegato al cromosoma X (Xlmr), gli scienziati, in parte sostenuti dai progetti finanziati dall´Ue Gen2phen (´Genotype-to-phenotype databases: a holistic solution´) e Euro-mrx (´The genetic and neurobiological basis of X-linked mental retardation´), hanno sequenziato circa 720 degli 800 geni conosciuti del cromosoma X in oltre 200 famiglie del Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Europa e Africa del Sud, a cui erano state diagnosticate difficoltà d´apprendimento legate al cromosoma X. Fino ad ora, con l´aiuto di tecniche di sequenziamento genetico, sono stati identificati circa 80 geni implicati nell´Xlmr. La scoperta di questi nuovi geni contribuirà a migliorare la pratica clinica e la consulenza offerta alle famiglie i cui membri sono colpiti da difficoltà d´apprendimento legate al cromosoma X. La Dott. Ssa Lucy Raymond del Cambridge Institute for Medical Research dell´università di Cambridge, Regno Unito, commenta: "Questa nuova ricerca rivela altri geni ancora che possono essere inclusi per migliorare la diagnosi nel caso di famiglie con difficoltà d´apprendimento e consentirci di sviluppare in futuro una consulenza genetica più completa, mettendo i genitori e la famiglia estesa in condizioni di prendere decisioni di pianificazione familiare più informate". Ma lo studio offre ulteriori approfondimenti: "Oltre a queste importanti scoperte di nuovi geni legati alle difficoltà d´apprendimento, abbiamo anche scoperto una piccola percentuale - poco più dell´1% - di geni codificanti per la proteina del cromosoma X che, se silenziati, sembrano non avere effetto sulle caratteristiche dell´individuo", dichiara il Prof. Stratton. "È interessante sottolineare come un numero consistente di geni codificanti possano essere persi senza effetti evidenti sull´esistenza normale di un individuo: si tratta di un risultato sorprendente, e sarà necessario portare avanti la ricerca in questo campo". Gli scienziati lanciano un avvertimento ai genetisti: se il silenziamento di alcuni geni non ha effetti riscontrabili sulla persona, i ricercatori dovrebbero dar prova di cautela nel presumere che la presenza di un gene silenziato in un paziente significhi che vi è una relazione tra la malattia e il gene in questione. Per maggiori informazioni: Nature Genetics: http://www. Nature. Com/ng/ Wellcome Trust Sanger Institute: http://www. Sanger. Ac. Uk/ Progetto Gen2phen: http://www. Gen2phen. Org/ Euro-mrx: http://www. Euromrx. Com/ . |
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PREMIO EUROPEO PER COMBATTERE L’ALZHEIMER. ASSESSORE VENETO VALDEGAMBERI A BRUXELLES LANCIA CONCORSO EUROPEO PER PROGETTI CHE MIGLIORINO QUALITA’ VITA MALATI E FAMIGLIE |
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Venezia, 22 aprile 2009 - Un premio europeo per combattere l’Alzheimer. Lo ha annunciato ieri a Bruxelles, nella sede dell’Ambasciata svedese, l’Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi in qualità di vicepresidente del network sociale europeo Elisan(european local inclusion & social action network) che rappresenta 1011 tra città e regioni e 28 milioni d’abitanti d’Europa e di cui fa parte anche la Regione Veneto - durante l’incontro del Consiglio d’Amministrazione dell’ente. Il premio – “Vivere con e nonostante la malattia d’Alzheimer” - è promosso dalla stessa rete Elisan e dalla Fondazione Médéric Alzheimer con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei malati e delle famiglie, la cui tenuta è spesso compromessa da questa distruttiva patologia. “Il concorso – spiega Valdegamberi - è aperto a tutti gli aderenti all’Elisan e premierà i due progetti ritenuti più innovativi sia nel contesto domiciliare che in quello delle strutture residenziali che ospitano i malati, dei supporti medici e della formazione degli operatori”. I progetti possono essere presentati entro il 20 giugno p. V. E la premiazione è prevista a Bruxelles il 27 ottobre p. V. E a Parigi nel prossimo novembre (per i dettagli vedi il sito www. Elisan. Eu). Va ricordato che l’Alzheimer e le altre forme di decadimento cognitivo della persona sono la quarta causa di morte nei soggetti con più di 65 anni nei paesi occidentali. Per quanto riguarda il Veneto, il numero di casi di patologie cognitive nel 2000 è di oltre 70 mila di cui almeno 30 mila imputabili all’Alzheimer e con oltre 10 mila nuovi casi l’anno di questa malattia. “Queste patologie – ricorda l’Assessore veneto - sono in costante, allarmante, esponenziale crescita e costituiscono già oggi una delle sfide principali per la tenuta del welfare nei diversi Paesi e incideranno sempre più in futuro sui bilanci degli Stati. In questo contesto, va detto che l’esperienza del Veneto è all’avanguardia per il modello di integrazione sociosanitario attuato. Esso mette in rete servizi pubblici e del privato-sociale, volontariato e famiglie, sia sul versante della domiciliarità che su quello della residenzialità, con schede di valutazione multidimensionali che situano al centro degli interventi la dignità della persona malata, affiancando la famiglia con servizi di sollievo”. . |
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LEGNANO (MI), INAUGURATI NUOVI SERVIZI OSPEDALE NUOVE TECNOLOGIE E UMANIZZAZIONE PER MAGGIORE QUALITA´ |
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Milano, 22 aprile 2009 - Due nuovi strumenti diagnostici di ultimissima generazione (una Pet e una Tac) e un progetto di accoglienza per il reparto di rianimazione. Sono queste le novità presentate e inaugurate oggi all´ospedale di Legnano (Mi) dall´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani. La Pet-ct con tecnologia Tof, la prima in Lombardia, verrà utilizzata nella struttura complessa di Medicina Nucleare. A differenza delle altre Pet, identifica esattamente l´origine dell´evento metabolico anomalo, aumentando la qualità dell´immagine, permettendo la rilevazione di lesioni tumorali ancora più piccole, con tempi di esame abbreviati e minor dose di radiazioni al paziente. La nuova Tac a 256 strati, la migliore tecnologia Ct (computer tomography) oggi disponibile, sarà usata presso l´Unità Operativa di Radiologia e Diagnostica per Immagini. Oltre a ridurre ulteriormente le dosi di radiazioni al paziente, fornisce mappe del corpo umano ad altissima definizione che permettono, ad esempio, ottimi studi della perfusione cerebrale nei pazienti che accedono alla stroke-unit. Estremamente veloce nell´acquisizione delle immagini, rende possibile l´incremento delle prestazioni nell´arco della giornata lavorativa, con conseguente ricaduta positiva anche sui tempi di attesa. "Si tratta - ha detto Bresciani - di un nuovo avanzamento della tecnologia delle immagini, in grado di aumentare l´accuratezza diagnostica, terapeutica e del follow up. Queste apparecchiature vengono messe per la prima volta a disposizione in una struttura pubblica, garantiscono tempi di esecuzione più rapidi e minori radiazioni per i pazienti. C´è la possibilità dunque di garantire maggiore qualità abbattendo le liste d´attesa". Il progetto "Porte aperte in Rianimazione" ha lo scopo di permettere ai parenti, ma anche agli amici, di chi è ricoverato in Terapia Intensiva di avere orari aperti di visita e la possibilità di un continuo colloquio col medico. Le ultime ricerche dimostrano, infatti, che la presenza della famiglia e degli amici rassicura il paziente, aiutandolo a creare un nuovo equilibrio in un ambiente di per sé iperstimolante (per via delle macchine) e molto poco familiare, e concorrendo anche ad aumentare il beneficio delle cure. "Alle nuove tecnologie - ha aggiunto Bresciani - si aggiunge un importante progetto di umanizzazione nel reparto di terapia intensiva, grazie al quale i pazienti potranno essere affiancati da parenti e amici per tempi più lunghi". L´assessore ha sottolineato "l´esaltazione del ruolo della famiglia" nel supporto a malati in condizione di rischio, stress e incertezza. "Questo servizio - ha detto ancora Bresciani - ha richiesto anche la formazione del personale operativo e apre nuovi orizzonti etici. Si tratta dunque di un vero avanzamento oltre che di un esperimento prototipale, destinato ad essere gemmato e riproposto in tutto il sistema". . |
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FVG PRIMA REGIONE AD AVERE MAPPA GENETICA |
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Trieste, 22 aprile 2009 - Ci vorranno tre anni, ma alla fine il "Parco Genetico del Friuli Venezia Giulia" ci permetterà di contare su una biobanca regionale corredata da dati clinici, storici, ambientali e biologici. Informazioni che saranno essenziali per l´identificazione di geni coinvolti in malattie comuni e "consentiranno ai cittadini - ha rilevato ieri l´assessore regionale all´Università e Ricerca Alessia Rosolen - di sapere quali sono le loro radici, indicando come la popolazione si sia sviluppata attraverso i secoli". "Il progetto - ha notato l´assessore - farà del Friuli Venezia Giulia l´unica regione italiana ad avere una mappa genetica attraverso cui comprendere i meccanismi alla base di alcune patologie e applicare le migliori tecniche diagnostiche e terapeutiche", ma la sua evoluzione già ci pone all´attenzione dell´Europa, ha spiegato il presidente del Centro di Biologia Molecolare (Cbm), Maria Cristina Pedicchio, per la capacità di coinvolgere numerosi partner pubblici e privati, per la sua multidisciplinarietà e per l´appartenenza al novero dei più rilevanti studi di popolazione a livello internazionale. I risultati del primo anno di lavori (sino ad oggi è stato valutato un campione di 1. 700 persone ma si punta ad un totale di 4 mila) sono stati illustrati ieri mattina a Trieste nella sede del Governo regionale dal presidente del Cbm e dal coordinatore scientifico del progetto, Paolo Gasparini, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni mediche (il direttore generale del Burlo Garofolo, Mauro Delendi, ed i primari della Cardiologia triestina, Gianfranco Sinagra, di Neurologia, Gioberto Pizzolato, Psichiatria, Maurizio Devanna, Internisti-nutrizionisti, Gianfranco Guarnieri) ed universitarie (il prorettore dell´ateneo triestino, Fabio Ruzzier, e l´antropologa Romana Pacia del dipartimento di Scienze giuridiche). Hanno partecipato all´incontro anche il sindaco di Sauris, Stefano Giovanni Lucchini, e Franco Siega, assessore del Comune di Resia, che hanno spiegato come le popolazioni coinvolte nell´attuazione del progetto, dapprima un po´ diffidenti, abbiano progressivamente dimostrato il loro entusiasmo per le opportunità offerte dalla ricerca. Oltre a Sauris e Resia i paesi coinvolti nel progetto sono al momento Illegio, Clauzetto, San Martino del Carso ed Erto e Casso per le salienti caratteristiche antropologiche e storico culturali che contraddistinguono questi paesi. Ma l´iniziativa, inserita nel network italiano di "Isolati genetici" al quale partecipano istituti di ricerca di Alto Adige, Piemonte, Veneto, Lombardia, Campania, Puglia, e Lombardia, sta suscitando l´interesse di altri e, ha ricordato Gasparini, la Val Cellina ha già chiesto di farne parte dal prossimo anno, mentre si sta valutando il coinvolgimento dell´area del Timavo e della Val Rosandra. Come hanno già dimostrato studi simili effettuati ad esempio in Islanda, queste popolazioni costituiscono uno dei mezzi più efficaci per l´individuazione dei geni responsabili di malattie comuni ma complesse, come ipertensione, diabete, osteoporosi, obesità. "La grande sfida di questo progetto è la possibilità di dare risposte nei settori della ricerca e della medicina - ha sottolineato l´assessore Rosolen - ma anche di fornire ricadute positive sui singoli cittadini, sulla società regionale e sul mercato". Partita nella primavera del 2008, la raccolta dei campioni ha coinvolto gli abitanti delle sei comunità che hanno accettato di sottoporsi ad un check-up gratuito per la raccolta di dati clinici ai quali sono stati associati quelli genetici, storici, geologici e alimentari, tutti inseriti in un database che contiene oltre 1000 variabili clinico-strumentali più i dati genetici e costituisce un esempio quasi unico al mondo. L´impegno del Centro di Biologia Molecolare nella gestione del progetto, ed ancora di più in quella del Distretto tecnologico del Friuli Venezia Giulia, è stato evidenziato da Maria Cristina Pedicchio, che ha ricordato come, nell´ambito dei 34 distretti tecnologici italiani ne siano stati individuati, dal ministro per l´Istruzione Maria Stella Gelmini, cinque "ad alta coerenza". Tra questi c´è anche il Friuli Venezia Giulia al quale competeranno, al pari degli altri, un ruolo forte nel piano nazionale per la ricerca e adeguati finanziamenti. . |
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WELFARE: IL 23 E 24 APRILE A PERUGIA FORUM REGIONALE SU NUOVO PIANO SOCIALE 2009/2011 |
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Perugia, 22 aprile 2009 - “L’umbria sociale: il nuovo Piano regionale 2009/2011” è il tema del Forum regionale sul Welfare in programma il 23 e 24 aprile, a Perugia. Due giornate di confronto e approfondimento sul nuovo documento di programmazione con tutti i soggetti interessati (ore 9. 30, Hotel Giò in via Ruggero d’Andreotto 19). Giovedì 23 aprile (dalle 9,30), dopo i saluti delle autorità (sindaco di Perugia, presidenti della Regione Umbria e Anci regionale) e l’apertura dei lavori da parte dell’assessore alle Politiche sociali e abitative della Regione Umbria, sono previsti gli interventi di Adriana Lombardi (Dirigente del Servizio programmazione socio assistenziale della Regione Umbria) e di Paolo Montesperelli (Università degli Studi di Salerno). Seguiranno le relazioni di Franco Dalla Mura (Università degli Studi di Verona) su “Il nuovo quadro normativo del Ii Piano Sociale) e di Ugo Ascoli (Università Politecnica delle Marche) su “Il Piano sociale regionale 2009/2011”. Nel pomeriggio (dalle ore 15) sono previsti gli interventi di Anci regionale, Università degli Studi di Perugia, organizzazioni sindacali, Forum Terzo Settore, Conferenza Episcopale Umbra e Servizio Programmazione sanitaria Regione Umbria. Nella giornata di venerdì 24 aprile, interverranno (dalle ore 9,30) i sindaci, gli assessori ai servizi sociali, rappresentanti del Terzo Settore, di Caritas, di Cnca, dirigenti e tecnici. Alle ore 13 i lavori saranno conclusi dall’assessore alle Politiche sociali e abitative della Regione Umbria. . |
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PRESTO IN FVG IN RETE I MEDICI DI FAMIGLIA |
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Trieste, 22 aprile 2009 - Migliore qualità delle cure, semplificazione, misurazione dei risultati, facilitazione nei processi di integrazione sociosanitaria sono obiettivi per il cui raggiungimento è indispensabile dotare i diversi attori della sanità e dalla protezione sociale in Friuli Venezia Giulia di tecnologie informatiche moderne ed efficienti, che consentano di far circolare e condividere le informazioni sulle condizioni di salute e i dati clinici. Per queste ragioni è impegno prioritario dell´Amministrazione regionale mettere ´in rete´ tutti i "medici di famiglia" e i pediatri di libera scelta che operano in Friuli Venezia Giulia, per consentire loro di meglio gestire ed organizzare il proprio lavoro, a vantaggio dei cittadini/pazienti. Lo ha annunciato l´assessore regionale alla salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, incontrando a Udine, nella sede dell´Agenzia regionale della Sanità, il Comitato regionale dei medici di medicina generale, di cui fanno parte i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fimmg, Smi Federazione medici aderenti Uil-fpl, Simet Intesa Sindacale, Fp Cgil Medici. Nel corso dell´incontro si è preso atto con soddisfazione che il ruolo dei medici generali sta cambiando, con una sempre maggiore assunzione di responsabilità nella gestione della salute dei cittadini. Un rafforzamento delle cosiddette "cure primarie" che sta passando da una più accentuata diffusione di una formula giudicata vincente, quella dell´associazionismo: più medici di famiglia che collaborano tra loro, anche in uno stesso studio professionale; che si confrontano su diagnosi e terapie; che si fanno aiutare da personale non medico, con il risultato di offrire un servizio più efficiente e con orari più ampi, garantendo risposte più tempestive ai bisogni di salute, e contribuendo a limitare il ricorso al pronto soccorso. E se in Friuli Venezia Giulia, come è stato rilevato, l´associazionismo si sta sviluppando più che in altre parti d´Italia perché gli investimenti regionali per favorirlo sono e sono stati superiori, a dimostrazione del fatto che medicina convenzionata e cure primarie rivestono per l´Amministrazione regionale una particolare importanza, assessore Kosic e rappresentanti dei sindacati medici hanno anche stabilito di compiere un´accurata analisi dei benefici legati all´introduzione di questo nuovo modo di lavorare, in relazione alle risorse impiegate. Parallelamente si è concordato che Regione e Medicina generale rafforzeranno la collaborazione in atto per sviluppare, in maniera condivisa, una progettualità finalizzata al miglioramento qualitativo delle cure primarie, per il quale l´Amministrazione regionale garantisce la continuità negli investimenti previsti dall´accordo integrativo vigente. Un miglioramento che, come detto, non puo´ prescindere dal dotare anche ciascun medico di famiglia di strumenti informatici, indispensabili a garantire la continuità delle cure; strumenti che di fatto permettono di limitare i ´pellegrinaggi´ dei pazienti tra medici, specialisti, laboratori di analisi, ospedali solo per ritirare e consegnare referti; evitare la ripetizione di esami inutili; impedire che il cittadini debbano più volte ripetere la propria storia a differenti professionisti della salute e del sociale. Obiettivi, questi, tutti chiaramente indicati, come è stato ricordato, nel Libro Verde sul futuro del sistema sociosanitario regionale, documento che peraltro pone l´accento anche sulla sostenibilità finanziaria e sulla valutazione e misurazione dei risultati di ogni iniziativa, comprese quelle per la medicina generale. . |
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OSPEDALE UNICO ACUTI DI LAGONEGRO, CONFERENZA DEI SERVIZI |
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Pote3nza, 22 aprile 2009 - L´apertura del cantiere per la costruzione dell´ospedale unico per acuti di Lagonegro diventa più vicina. Un nuovo tassello all´importante progetto si è aggiunto ieri con lo svolgimento della Conferenza dei servizi per l´acquisizione dei pareri relativi al progetto definitivo del nosocomio. Un incontro strategico - convocato dal Dipartimento regionale alle Infrastrutture ed a cui hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti dei Dipartimenti regionali alla Salute ed all’Ambiente, la Provincia di Potenza e il Comune di Lagonegro – in cui è stato dato il “via libera” al programma. I pareri espressi, infatti, sono stati favorevoli e in alcuni casi sono state aggiunte delle prescrizioni che i rappresentanti della Concessionaria per l´esecuzione dei lavori hanno ritenuto compatibili con il progetto definitivo, accogliendoli. “Sono convinto che si sta procedendo compiutamente verso l´apertura del cantiere per la costruzione del nuovo Ospedale di Lagonegro – ha commentato l´assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio – Una struttura che rappresenta un presidio di alto livello sotto il profilo sanitario e per la protezione delle popolazioni. Inoltre, il nuovo nosocomio sarà caratterizzato da strutture di eccellenza sotto il profilo della resistenza sismica e dotato di apparecchiature medicali moderne e funzionali”. . |
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BASILICATA : SANITÀ FUTURA, SERVIZI INNOVATIVI PER I CITTADINI |
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Potenza, 22 aprile 2009 - “Ricco di contenuti il forum che si è svolto a Potenza organizzato da Sanità Futura (Associazione delle strutture lucane), durante il quale sono stati presi in esame diversi punti critici e di forza del panorama sanitario lucano”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa di Sanità Futura. “Il convegno è stato l’occasione per lanciare nuove proposte per il miglioramento delle prestazioni offerte ai pazienti. Primo fra tutti l’innovazione tecnologica (Ict) che metterebbe a disposizione dei pazienti lucani, tra altri servizi all’avanguardia, le cartelle cliniche on line. Un cambiamento nell’intendere il servizio sanitario, che nel corso di questi anni ha visto migrare molti pazienti verso altre strutture fuori regione, elemento che ha fatto comprendere come qualcosa nei 17 ospedali lucani, non abbia funzionato bene. Tendenza questa, che sta andando scemando e che si confronta con un altro dato incoraggiante, la specializzare dei nostri ospedali che diventano poli di eccellenza, bandendo di fatto gli ospedali generalisti. Tutti gli ospiti intervenuti, i presidenti di Sanità Futura, Demarzio e Cataldi, i dirigenti delle Aziende sanitarie di Potenza e Matera, le istituzioni regionali ed i politici, hanno sottolineato i passi avanti fatti nel riordino delle strutture ospedaliere e tutto ciò che si può ancora fare per offrire un miglioramento dei servizi erogati. Uno sforzo che la Basilicata può fare: attuare un’accelerazione verso l’innalzamento della qualità delle prestazioni come standard per tutti. Pionieri di tutto questo proprio Sanità Futura che con le sue venti strutture associate vuole coniugare sanità elettronica (utilizzando tutta la tecnologia possibile in ambito sanitario) ecocompatibilità delle sue strutture (adottando sistemi di fotovoltaico per la produzione dell’energia necessaria) e l’assistenza territoriale. Il pubblico ed il privato in ambito sanitario si sono incontrati, in un consesso che ha raccolto l’esigenza di dotare la sanità lucana di tutto quanto provenga dalle innovazioni. Nelle conclusioni del senatore Bubbico, si evince la preoccupazione per una legge ferma da un decennio e mai completamente applicata, ma intravvede in tutte le proposte emerse durante il convegno, ottime possibilità di sviluppo del sistema sanitario come ciclo economico dove i binomi pubblico-privato e innovazione tecnologica-servizio sanitario diventano appropriati. “Riorganizzare il pubblico ed il privato - afferma Bubbico. Il pubblico aiuta il privato a fare impresa, dove il profitto deve ripagare gli investimenti dell’impresa, e chi propone diventa partner del sistema, che allo stesso tempo incrementa la produttività e garantisce servizi sanitari innovativi a tutti i cittadini. ” . |
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INAUGURATO "NUCLEO GIALLO" A SACILE |
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Sacile (Pn), 22 aprile 2009 - Il "Modello Sacile", ovvero un modello "sociosanitario" volto a realizzare nuovi e validi servizi per i cittadini in un´ottica sempre meno ospedaliera e sempre più integrata con il sociale e il territorio, ha fatto un nuovo passo avanti con l´inaugurazione del "Nucleo Giallo" della Residenza Protetta per Anziani operante all´interno dell´area ospedaliera. Alla cerimonia era presente l´assessore regionale alla salute e protezione sociale, Vladimir Kosic. Il "Nucleo Giallo" della Residenza Protetta è rivolto ai pazienti affetti da patologie "dementigene" (morbo di Alzheimer) e si aggiunge - come ha illustrato il direttore, Rossano Maset - ai Nuclei già operanti "Azzurro" (per "grandi anziani"), "Rosso" (anziani ad alto carico sanitario), e "Verde" (psichiatrici). Il nuovo Nucleo è il risultato delle più avanzate tecnologie di sicurezza, monitorizzazione e "vivibilità" di questo tipo di pazienti ed è stato realizzato grazie a un gruppo interdisciplinare - come hanno messo in evidenza gli esperti Aldo Bottoli e Elena Bortolomiol. Per l´assessore Kosic quello delle malattie "dementigene" è "un tema forte, che obbliga a dare risposte a chi è più indifeso, disarmato. Un tema che riguarda un numero crescente di persone e che richiede maggiori risorse. Non bastano più le briciole per un problema così complesso: serve un concorso multidisciplinare per un modello organizzativo e terapeutico efficace e di qualità. Ma i ´contenitori´ da soli non bastano: servono intelligenza, disponibilità, preparazione, continuità". Riferendosi quindi al "Libro verde" su "La vita sana nella società responsabile", preparatorio al Piano sociosanitario regionale 2010-2012 che vedrà la luce entro l´estate, l´assessore ha insistito sul fatto che il problema della sanità non è avere tutto "sotto casa", bensì un modello organizzativo ad alta specializzazione che dia risposte valide a tutti. Nel caso delle malattie croniche e della disabilità - tema affrontato dal "Libro Verde" - si tratta di "non dimenticare il valore della sofferenza, la necessità di essere vicini ai più deboli. In questo senso il ´Modello Sacile´ va proprio nel senso della sanità del futuro, investendo non solo nei ´saperi´, ma anche nella fiducia in un progetto condiviso". Per Kosic, quindi, il nuovo Piano sociosanitario si baserà sulla sostenibilità economica, sulla qualità, sulla sicurezza. "I tempi sono maturi, servono scelte chiare e noi le faremo adottando il metodo dell´ascolto, amministratori, operatori, cittadini". Sui vari aspetti relativi al "Modello Sacile", alla importanza di una tale struttura all´interno del sistema sociosanitario, all´approccio terapeutico al tipo di malattia degenerante e al senso di "Nucleo Giallo" nella programmazione sociosanitaria regionale si sono soffermati il sindaco di Sacile, Roberto Cappuzzo, il direttore generale dell´Ass 6, Nicola Delli Quadri, la dott. Annemarie Pietrantonio per l´Azienda Ospedaliera di Pordenone, l´assessore alla sanità di Sacile, Giorgio Carniello. . |
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BOLZANO, NUOVI FONDI PER RICERCA E INNOVAZIONE: REPETTO SPINGE SULLA FONDAZIONE |
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Bolzano, 22 aprile 2009 - Avviare subito l´operatività della Fondazione per la ricerca scientifica e l’innovazione: è l´intenzione dell´assessore provinciale Barbara Repetto. Ai 44 milioni di euro di fondi accantonati fino ad oggi si aggiungeranno i rientri dal fondo di rotazione dei prossimi anni, "e il capitale della Fondazione potrà arrivare a 150 milioni ed essere integrato da contributi di altri soggetti. " La rendita sarà destinata al finanziamento di progetti di ricerca e innovazione. Soddisfatta della nomina del Cda della Fondazione per la ricerca scientifica e l´innovazione, l´assessore Barbara Repetto spinge per una rapida dotazione del patrimonio della Fondazione, con l’obiettivo di iniziare l’operatività e attuare le misure del Piano pluriennale e dei programmi annuali per la ricerca scientifica e l’innovazione. Repetto sottolinea come "in tempi di congiuntura economica negativa, sia importante affiancare alle misure del pacchetto anticrisi approntato dalla Giunta provinciale anche un’accelerazione degli investimenti in innovazione. " L´assessore ricorda che molte imprese locali "hanno un enorme potenziale di sviluppo, e se sapranno investire adesso in innovazione si troveranno con grandi vantaggi competitivi al momento della ripresa economica. Per questo è necessario coltivare le eccellenze presenti nelle imprese altoatesine, metterle in contatto con rinomati centri di ricerca e trasferire i risultati della ricerca in prodotti e servizi innovativi per il mercato. " In questo scenario la tempistica dell’innovazione diventa fondamentale "ed è quindi indispensabile avviare l’operatività della Fondazione e iniziare i primi trasferimenti al suo capitale", sottolinea Barbara Repetto. La Fondazione per l’innovazione e la ricerca è uno strumento per finanziare in forma innovativa e flessibile nuove iniziative e programmi. I fondi accantonati fino ad oggi sono pari a 44 milioni €, ma si prevede che con i rientri dal fondo di rotazione dei prossimi anni il capitale della Fondazione possa raggiungere i 150 milioni €. Il capitale potrà essere integrato anche da donazioni o contributi di altri enti o soggetti terzi. La rendita di questo patrimonio verrà destinata al finanziamento di progetti di ricerca e innovazione. Sarà possibile anche la partecipazione della Fondazione al capitale di società (fino al 30%) che promuovono la ricerca e l’innovazione. . |
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IN CRESCITA IN PIEMONTE IL NUMERO DI ALCOLDIPENDENTI IN CARICO AI SERVIZI ALTO ANCHE IL NUMERO DI GIOVANI CONSIDERATI BEVITORI |
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Torino, 22 aprile 2009 - Sono 6. 156 gli utenti in carico ai servizi piemontesi delle Dipendenze patologiche a causa dell’abuso di alcol, dei quali 4. 683 sono maschi e 1. 473 femmine. Dopo la stabilizzazione osservata tra il 1999 e il 2001, il numero di utenti è aumentato in media del 10% l’anno dal 2002 al 2006. Nel 2007 la percentuale è calata del 5%, mentre nel 2008 l’incremento è stato determinato dal numero di utenti già in carico, mentre i nuovi accessi sono rimasti stabili (1. 749). I dati sono stati resi noti questa mattina, presso il Centro Incontri a Torino, in occasione del convegno, organizzato dalla Regione Piemonte, dalla Società Italiana di Alcologia e dall’Asl To2, “I nuovi orizzonti dell’alcologia: prevenzione, innovazione, politiche organizzative”. Tra gli utenti in carico, la percentuale maggiore (32,7%) appartiene alla fascia d’età compresa tra i 40 e i 49 anni, seguita da quelle tra i 30 e i 39 (21,2%), tra i 50 e i 59 (24,7%), tra gli ultrasessantenni (16,1%), tra i 20 e i 29 (5%) e tra i giovani sotto i 20 anni, che rappresentano lo 0,2% del totale. “La rete dei servizi offerti ai soggetti alcoldipendenti – ha affermato Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità – è il frutto della buona collaborazione tra il pubblico e il privato sociale, capaci di intercettare le situazioni di disagio e difficoltà e di accompagnare gli utenti lungo tutto il percorso di riabilitazione, sia clinica sia psicologica. E’ importante, però, intensificare le attività di prevenzione e sostegno nei confronti dei giovani e dei giovanissimi, tra i quali il consumo di alcol è in crescita, in particolar modo nelle aree urbane”. Il sistema di sorveglianza Passi, attivo in tutte le Asl, ha rilevato che in Piemonte, infatti, oltre due terzi della popolazione tra i 18 e i 24 anni consuma bevande alcoliche. La percentuale più alta si riscontra tra i maschi e in assenza di difficoltà economiche; il titolo di studio non costituisce una discriminante. Il 45% dei giovani è considerato “a rischio”, perché il consumo di alcol avviene fuori pasto (38%), saltuariamente con l’assunzione di 6 o più bevande alcoliche (12%) o supera le 3 unità al giorno (5%). Questa percentuale è più bassa (14%) tra i soggetti di età compresa tra i 25 e i 69 anni. L’impatto sulla salute dell’abuso di alcol è stimabile attraverso il numero di morti direttamente correlate all’alcol: in Piemonte sono state 1. 484 annue nel triennio 2000-2002, pari al 3% della mortalità (era il 5% nel triennio 1982-84), con una distribuzione geografica che colpisce soprattutto i residenti nelle zone montane. Sul fronte dell’organizzazione dei servizi, nel 2007 è stato avviato un “Piano di formazione e ricerca per lo sviluppo del settore alcologico della Regione Piemonte”, con l’obiettivo di analizzare le diverse realtà territoriali esistenti, valutare quelle più interessanti e, tenendo conto degli obblighi normativi, proporre modelli di assistenza e cura condivisibili. “E’ fondamentale, infatti – ha concluso Artesio – che i servizi presenti sul territorio siano omogenei e garantiscano equità d’accesso a tutti i cittadini. Il lavoro del gruppo regionale è proprio quello di uniformare le attività e offrire percorsi di assistenza e cura condivisi ed efficaci”. . |
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ASM, INAUGURAZIONE “OSPEDALE ROCCO MAZZARONE’’ DI TRICARICO |
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Potenza,22 aprile 2009 - L’ospedale di Tricarico, che ospita il polo riabilitativo della Fondazione “Don Carlo Gnocchi’’, sarà dedicato alla memoria di Rocco Mazzarone medico e intellettuale lucano. La cerimonia di inaugurazione si terrà venerdì 24 alle 11,00 presso il presidio ospedaliero. Nell’occasione sarà inaugurata la nuova ala e le diverse funzioni riabilitative. La decisione di intitolare al dottor Rocco Mazzarone l’ospedale è stata concordata dall’Azienda sanitaria di Matera e dal Comune di Tricarico. “ L’intitolazione a Rocco Mazzarone del polo riabilitativo di Tricarico – ha detto il direttore generale della Asm, Vito Gaudiano- è il riconoscimento a una figura di medico e di ricercatore, cha ha segnato la storia sanitaria e sociale del Mezzogiorno. Il potenziamento delle attività riabilitative consolida le funzioni e il ruolo del presidio ospedaliero, nell’ambito di una programmazione lungimirante che questa Azienda sanitaria intende rafforzare in sinergia con la Fondazione don Carlo Gnocchi affinchè diventi uno dei poli di eccellenza del Mezzogiorno’’. Alla cerimonia è prevista la presenza del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Potenza, il direttore generale Azienda Sanitaria Locale di Matera Vito Gaudiano, il sindaco di Tricarico Raffaello Marsilio, monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tricarico. Per la Fondazione Don Gnocchi saranno presenti il presidente, monsignor Angelo Bazzari, il direttore generale Silvio Riboldazzi ed il direttore del Polo Riabilitativo di Tricarico, Simonetta Mosca. L’inaugurazione del nuovo “Polo Riabilitativo” consente alla Fondazione Don Gnocchi di estendere e completare l’attività avviata nel giugno 2006, arrivando fino agli 84 posti letto previsti dall’accordo stipulato con l’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Nel nuovo edificio ospedaliero, una volta a regime, troveranno posto i nuovi servizi che comprendono l’ampliamento dei posti letto previsti dalla convenzione, di cui 48 di degenza intensiva riabilitativa e 16 di lungodegenza riabilitativa , più l’attivazione di 20 posti letto di Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa) e il servizio ambulatoriale. Si prevede inoltre l’acquisizione delle attrezzature Tac e Risonanza Magnetica, per l’implementazione del servizio di diagnostica. Nella nuova sede saranno collocate anche le attività universitarie del corso di laurea triennale in fisioterapia dell’Università degli Studi di Bari. . |
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UN FONDO PER SOSTENERE CURE ODONTOIATRICHE |
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Trieste, 22 aprile 2009 - Un fondo per aiutare i cittadini del Friuli Venezia Giulia che devono sostenere spese rilevanti nel settore delle cure odontoiatriche e di altri trattamenti sanitari di notevole costo finanziario. E´ uno degli obiettivi del consigliere regionale del Pdl Franco Dal Mas, primo firmatario della proposta di legge per l´istituzione di un fondo destinato alla concessione di contributi per il sostegno di rilevanti spese sanitarie, presentata alla Iii Commissione Consiliare, che a breve inizierà le audizioni in merito. "Si tratta di una proposta di legge - rileva Dal Mas - che mira a fornire ai cittadini uno strumento per far fronte alle spese sanitarie più rilevanti, e che va a completare il lavoro che sta facendo l´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic. Uno degli aspetti che pesa sui bilanci familiari, è costituito, infatti, proprio dalle spese per le cure dentarie. E il Servizio sanitario nazionale - spiega il consigliere - limita l´offerta delle prestazioni in ambito odontoiatrico a favore alle categorie più deboli considerate dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) che sono molto restrittivi. "Come conseguenza, le Associazioni che riuniscono gli operatori odontoiatrici e odontotecnici segnalano il minor ricorso alle prestazioni da loro offerte: soltanto il 2% della popolazione riesce a trovare assistenza nel Servizio sanitario. Un´indagine di mercato - segnala Dal Mas - evidenzia poi la scarsa frequentazione degli studi dentistici dovuta all´alto costo delle parcelle nel 34% dei casi. Ecco perché si stima che le cure dentarie pesino sui bilanci familiari per 10 miliardi di Euro all´anno. "Per questo - prosegue l´esponente del Pdl - è necessario istituire un Fondo di rotazione finalizzato alla concessione di prestiti fiduciari destinati a coprire le spese sostenute per cure dentarie e ortodontiche e per trattamenti sanitari di particolare rilevanza, per le quali si rende necessario un intervento presso strutture sanitarie all´estero". "Un fondo - conclude Dal Mas - che servirà da sostegno ai cittadini della nostra Regione e che sarà gestito dal Mediocredito Friuli Venezia Giulia". . |
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IN EMILIA-ROMAGNA NASCE "POSITIVO ALLA SALUTE", PER DIRE NO AL DOPING. LE INIZIATIVE DELLA CAMPAGNA E I TESTIMONIAL. BISSONI: "VOGLIAMO AGIRE CONCRETAMENTE PER LA TUTELA DELLA SALUTE, COMBATTENDO LA SEDENTARIETÀ E PROMUOVENDO L´ATTIVITÀ FISICA E LO SPORT SANO, CONTRO LA CULTURA DEL DOPING". CAVIC: "AI MIEI COLLEGHI DICO: UNITEVI ALLA MIA BATTAGLIA. FATE I TEST" |
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Bologna, 22 aprile 2009 - - Essere “Positivo alla salute”. Solo a quella, grazie allo sport, e senza sostanze dopanti. E’ lo slogan, l’incitamento della campagna di comunicazione della Regione Emilia-romagna che prevede informazioni, attività nelle scuole e nei luoghi dello sport, un sito internet (www. Positivoallasalute. It), la messa a disposizione di un database sulle caratteristiche e gli effetti delle sostanze che possono avere effetto dopante, nonché il coinvolgimento di grandi atleti professionisti, che faranno da testimonial. Il progetto vuole promuovere la tutela della salute degli sportivi (giovani, amatori e dilettanti), la prevenzione e la lotta al doping attraverso una corretta informazione riguardante gli effetti dannosi delle pratiche dopanti. Il titolo del progetto “Positivo alla salute”, ideato dall’Agenzia “Tattica”, sintetizza la diretta correlazione esistente tra lo sport sano e pulito e la salute di chi lo pratica. La campagna nasce dall’attività degli assessorati regionali alle Politiche per la salute e allo Sport, cultura, progetto giovani della Regione con il supporto del Centro regionale antidoping. Rivolto a tutto il mondo che pratica sport, soprattutto ai giovani, il progetto vuole dire no a tutte le sostanze che fanno male, riaffermando il valore dello sport come chiave di volta per la tutela della salute, e creare al contempo un luogo - il sito internet - che diventi anche un punto di riferimento per avere informazioni sulle sostanze dopanti, o sospette tali, e sulla più aggiornata documentazione scientifica in materia. “Vogliamo agire nell’ottica della promozione della salute pubblica” ha spiegato l’assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Giureconsulti a Milano. “Il tema del doping c’è perché c’è una cultura diffusa della tolleranza che aumenta il business. Vogliamo agire concretamente su questa cultura, per la tutela della salute: combattendo la sedentarietà e promuovendo l’attività fisica, le scelte responsabili e lo sport sano, contro la cultura del doping”. L’assessore Bissoni ha poi ricordato che la Regione concluderà con il Coni un accordo per promuovere ulteriori attività di consulenza e formazione. “Positivo alla salute vuole essere una campagna capillare, continuativa e di contatto”, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia di informazione e ufficio stampa Roberto Franchini. “Vogliamo parlare ai giovani, agli insegnanti e alle famiglie per farli riflettere e promuovere un cambiamento degli stili di vita. Il sito internet darà informazioni e sarà affiancato dalle attività del nostro ‘villaggio della salute’: un camper (attrezzato per esami e colloqui) e un gazebo (per la distribuzione di materiali e vademecum) saranno presenti a 100 iniziative sportive da qui al 2010. Poi andremo nelle scuole e faremo attività formative rivolte agli allenatori e incontri con le famiglie”. Il progetto prevede la partecipazione di atleti professionisti che, in qualità di testimonial, accettano di sottoporsi al protocollo di analisi del Centro regionale antidoping per valutare il loro stato di salute. La campagna costituisce, infatti, anche la base per la pianificazione di un programma di controlli per la salute degli atleti amatoriali della regione, finalizzato non alla ricerca di eventuali sostanze dopanti - attività che compete ad altri organismi sportivi - bensì alla determinazione dei loro effetti sull’organismo umano, concentrandosi sull’accertamento della salute dell’atleta e sulla prevenzione dei comportamenti scorretti. Nei mesi scorsi già Milorad Cavic, Randall Bal e Kim Vandenberg si sono sottoposti a una serie di analisi nelle strutture del Centro regionale antidoping di Modena. “Il doping è una cosa sbagliata nello sport - ha sottolineato Cavic - e sta diventando un problema sempre più grande. Il test antidoping può essere aggirato facilmente. Io sono stato testato solo tre mesi fa, è una cosa inaccettabile. Noi ci alleniamo duramente, la notte dormiamo e sogniamo la competizione e durante ogni gara rischiamo che il nostro sogno ci venga portato via con l’imbroglio. Ho preso parte a questa iniziativa per avere la conferma che sono pulito, io vivo giorno dopo giorno con questa convinzione. Sono qui per mostrare, incoraggiare e insistere che i test sul sangue vanno fatti in ogni gara, per togliere lo stigma del doping dallo sport e dimostrare che i nostri risultati sono reali. Faccio un appello ai miei colleghi: unitevi alla mia battaglia, fate i test e dimostrate che siete puliti”. “Sono d’accordo al 100% - ha aggiunto Vanbenberg - quando i bambini vedono i loro ‘eroi’ che imbrogliano, cosa possono pensare? Che sia lecito imbrogliare? Non è così. Noi siamo puliti”. Le attività della campagna “Positivo alla Salute” informerà dei pericoli e dei danni provocati dalle pratiche dopanti, gestirà il database - aggiornato e disponibile gratuitamente sul sito - sulle sostanze dopanti, svilupperà un protocollo di test e analisi finalizzate non a ricercare la presenza delle sostanze dopanti, ma a verificare lo stato di salute degli atleti in diverse situazioni di sforzo e gradi di allenamento, permettendo inoltre di evidenziare e prevenire condizioni patologiche legate all’uso scorretto farmaci, integratori o altre sostanze. Il primo appuntamento con le iniziative della campagna sarà il 12 giugno in occasione della tappa modenese del Biogiro, Giro d’Italia per dilettanti organizzato in modo da garantire la correttezza e lealtà della manifestazione sportiva, alla cui realizzazione ha contribuito la regione Emilia-romagna. I medici dei Servizi di Medicina dello sport della Regione e del Centro regionale antidoping saranno presenti in occasione di altre manifestazioni sportive, e in quelle occasioni inviteranno gli atleti a sottoporsi ai test di laboratorio sopra citati, e daranno informazioni e suggerimenti ai presenti. Altre iniziative di comunicazione contempleranno il coinvolgimento diretto di altri importanti campioni dello sport, testimonial della campagna. Le iniziative antidoping della Regione Emilia-romagna “Positivo alla Salute” non è un’iniziativa estemporanea. La Regione Emilia-romagna è particolarmente sensibile al tema della lotta al doping, fenomeno presente non solo a livello sportivo professionale agonistico, ma anche, forse più pericolosamente, in ambito amatoriale. Già da tempo si è dato vita a uno specifico progetto regionale per la lotta al doping, come intervento fondamentale di tutela della salute pubblica e con l’obiettivo di contenerne e ridurne drasticamente la diffusione, è stato costituito un gruppo di lavoro interassessorile (Politiche per la salute, Sport e Scuola), ed è stato attivato il “Progetto regionale per la lotta al doping”. Nel corso del 2006 sono stati quindi istituiti la Consulta regionale per la lotta al doping e il Centro regionale antidoping, con sede a Modena. Il Centro regionale di Modena si è sviluppato sulla base di un progetto attivo da tempo, “Tallone d’Achille - come partecipare senza farsi male” che, fra l’altro, attraverso il servizio “Telefono pulito” offre informazioni in forma anonima sul doping. Le istituzioni regionali hanno inoltre sviluppato un rapporto molto proficuo con gli organismi sportivi presenti sul territorio: Coni regionale, Enti di promozione sportiva, Società sportive. In particolare è in corso di predisposizione una convenzione con il Coni Emilia-romagna per aumentare le capacità delle società sportive di coinvolgere e motivare anche i bambini e i giovani meno dotati, o con problematiche che diminuiscano le loro capacità agonistiche, attraverso la sensibilizzazione e la formazione degli istruttori sportivi e degli allenatori. In questo modo il mondo dello sport giovanile vedrà aumentare anche il proprio ruolo sociale e nella promozione della salute. . |
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MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE NORA CARELLA ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE DAL 27 APRILE 2009 |
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Trieste, 21 aprile 2009 - S’inaugura lunedì 27 aprile alle ore 18. 30 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia, 4) la mostra personale della pittrice Nora Carella, che sarà presentata da Marianna Accerboni. La rassegna propone 25 opere realizzate dall’artista a olio su tela tra il 2007 e il 2008. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 17 maggio. In questa mostra, che testimonia alcuni aspetti della sua produzione più recente - scrive Accerboni - Nora Carella propone una sequenza di opere realizzate dopo il duemila: paesaggi d’acqua, ispirati in prevalenza alle vedute lagunari e di Venezia, e nature morte di vetri e di fiori, che dipinge spesso a memoria, usando, a volte, soltanto le dita. E cogliendone con tratto magistrale le trasparenze e, come nei suoi notissimi ritratti, la luce. Il magico scintillare di quest’ultima attraverso l’acqua della laguna e la luce racchiusa entro eleganti forme di cristallo rappresenta infatti da alcuni anni la nuova maniera di Nora Carella. Che, come ogni vero artista, è capace di rinnovare il proprio linguaggio e, in questo caso, di reinterpretare attraverso un segno luministico anche i colori e i temi di un raffinato quotidiano. La pittrice sa racchiudere nel suo pennello, in modo del tutto personale, la grazia e il lirico sentire di De Pisis e il silenzio della pittura morandiana, arricchendo per altro spesso tali parametri di una veemenza fauve, che fa da contrappunto, come in un diagramma musicale, a momenti di delicato lirismo. Mediante le trasparenti vedute della laguna veneta e il sogno dei vetri e dei fiori - conclude il critico - la Carella riesce dunque a trasfigurare l’oggetto e il tema dei suoi quadri in un pensiero di luce d’inclinazione neoromantica, offrendoci in tal modo un orizzonte pittorico di valenza speciale, intriso di poesia e di qualità. Nora Carella, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, attiva a Roma e a Trieste, è nota in Italia e all’estero per i luminosi ritratti di gusto postimpressionista in cui ha effigiato insigni personaggi del mondo artistico e culturale, della politica e della diplomazia, tra cui Farah Diba, l’ex presidente americano Jimmy Carter, Andreotti, vari sindaci di Trieste e presidenti del Lloyd Triestino. E l’abilità nel ritrarre i personaggi, penetrandone a fondo la personalità attraverso la magia dello sguardo, ha portato l’artista a una notorietà che ha superato i confini italiani Ha esposto con successo in tutto il mondo, da Madrid, a New York, a Casablanca. Attualmente a Roma due sale di Palazzo Pignatelli, che ospitano in permanenza le sue opere, sono a lei intitolate; altri lavori si trovano in collezioni pubbliche quali l’Accademia Burckhardt, l’Ambasciata di Persia e di Bulgaria, la Pinacoteca di Montecassino e, a Trieste, il Palazzo della Prefettura, il Loyd Triestino e il Municipio. Recentemente ha esposto a Roma nelle sale di Castel Sant’angelo e a Milano alla Galleria Ars Italica, presentata dal noto critico Rossana Bossaglia, che ha definito con entusiasmo la sua pittura personalissima. Nel capoluogo milanese è in preparazione una sua antologica nella prestigiosa sede del Palazzo delle Stelline. . |
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A BRUXELLES APERTURA DELLA MOSTRA SU ANDREAS HOFER |
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Bruxelles, 22 aprile 2009 - L’assessore provinciale trentino alla cultura, rapporti europei e cooperazione è oggi nella sede dell´Euregio a Bruxelles per l’inaugurazione della mostra su Andreas Hofer. Alla conferenza stampa con cui si apre l´evento hanno partecipato anche i presidenti del Land Tirol e dell´Alto Adige/suedtirol. Nel primo pomeriggio l’assessore ha partecipato, come uditore, alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni. In questa sede il presidente della regione Abruzzo ha ringraziato pubblicamente il Trentino per l´aiuto che sta generosande prestando alle popolazioni terremotate. La mostra curata da Martin Reiter, inaugurata ieri nella sede dell´Euregio, in Rue de Pascale, a Bruxelles, si intitola: "1809-2009: dalla lotta per la libertà al successo di massa". In essa viene ricordato Andreas Hofer e il significato della sua lotta per la libertà del "grande Tirolo". Nella mattinata, l’assessore provinciale ai rapporti europei ha partecipato anche alla Tavola rotonda italiana nell’ambito del Forum europeo sulla comunicazione dell’Europa . |
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MILANO: TACITA DEAN STILL LIFE |
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Milano, 22 aprile 2009 - La Fondazione Nicola Trussardi annuncia che la mostra Still Life di Tacita Dean includerà due nuovi film dell’artista inglese dedicati a Giorgio Morandi. Commissionati e prodotti dalla Fondazione Nicola Trussardi, i due film saranno presentati in anteprima mondiale dal 12 maggio al 21 giugno 2009 nella mostra monografica di Tacita Dean allestita nelle sale del piano nobile di Palazzo Dugnani a Milano. Per la mostra della Fondazione Nicola Trussardi Tacita Dean ha avuto accesso a un luogo straordinario: grazie al Museo d’Arte Moderna di Bologna, l’artista inglese e potuta entrare nell’abitazione bolognese del pittore Giorgio Morandi e filmare gli spazi e gli arredi originali del piccolo studio di Via Fondazza dove Morandi ha lavorato per più di 50 anni. I due nuovi film dell’artista inglese catturano le tracce lasciate dal grande maestro e ne ricostruiscono la ricerca ossessiva: in Still Life (2009), che dà il titolo all’intera mostra, Tacita Dean filma le linee disegnate sui fogli di lavoro su cui Morandi imprimeva a matita la posizione degli oggetti che dipingeva. Come una cartografa alla ricerca del tempo perduto, Tacita Dean riscopre l’opera di Morandi attraverso segni marginali e dimenticati. In Day for Night (2009) la Dean analizza con una luce inusuale le condizioni originali dello studio bolognese dell’artista di cui svela con pose lunghissime i dettagli più sconosciuti, i particolari nascosti e le mille storie rimaste celate per decenni sotto la polvere. Accanto a queste due nuove produzioni, la Fondazione Nicola Trussardi presenta a Palazzo Dugnani una mostra che raccoglie alcune tra le opere più significative di Tacita Dean. Con quattordici film, tra cui il monumentale Merce Cunningham Performs Stillness… (2007), qui in anteprima europea, Mario Merz (2002), dedicato al grande maestro dell’Arte Povera, l’eclissi di sole ripresa quasi in tempo reale di Banewl (1999) e l’ultimo raggio di luce che oltrepassa l’orizzonte in The Green Ray (2001), la mostra Still Life e uno dei progetti dell’artista inglese più ambiziosi mai realizzati. Gli spazi affascinanti e monumentali di Palazzo Dugnani – dimora aristocratica seicentesca che conserva affreschi del Tiepolo, poi sede del Museo di Storia Naturale di Milano, in seguito della prima scuola in Italia in cui si insegnava la storia dell’arte e attualmente di proprietà del Comune di Milano-cultura – sono lo scenario ideale in cui scoprire gli elogi della lentezza di Tacita Dean: le narrazioni malinconiche dell’artista inglese si confrontano con la stratificazione di storie personali dell’edificio e disegnano un paesaggio in movimento del paese delle ultime cose. Note Biografiche - Tacita Dean (1965) e nata a Canterbury, in Inghilterra. Vive e lavora a Berlino. Tacita Dean e una delle artiste più affermate del panorama internazionale dell’arte contemporanea. I suoi film sono stati esposti in alcuni dei musei più importanti del mondo tra cui: il Guggenheim Museum di New York, lo Schaulager di Basilea, il Moma di New York, la Tate Gallery di Londra, il Musée de La Ville de Paris di Parigi. Le sue opere sono state incluse in rassegne prestigiose come: la Biennale di Venezia, la Biennale di Berlino, la Biennale di San Paolo, la Biennale di Sydney e la Triennale di Yokohama. L’artista inglese e stata candidata al Turner Prize (Tate Gallery, Londra) e nel 2006 e stata insignita dell’Hugo Boss Prize (Guggenheim Museum, New York). . |
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GOLF - LET: ALLA EUROPEAN NATIONS CUP L´ITALIA CON GIULIA SERGAS E VERONICA ZORZI |
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Roma, 22 aprile 2009 - Giulia Sergas e Veronica Zorzi difendono i colori azzurri nella Comunitat Valenciana European Nations Cup, che si disputa al La Sella Resort di Alicante, in Spagna, dal 23 al 26 aprile. Saranno in campo le rappresentanti di venti nazioni che si contenderanno il titolo sulla distanza di 72 buche alternando due giri fourballs a due con formula Valencian Cup, una variante della Greensome Chapman. Le due azzurre sono tra le favorite insieme alle spagnole Tania Elosegui e Paula Marti, alle francesi Gwladys Nocera e Anne-lise Caudal, alle svedesi Carin Koch e Lotta Wahlin, alle australiane Joanne Mills e Nikki Garrett, alle danesi Lisa Holm Sorensen-iben Tinning e alle gallesi Becky Brewerton e Lydia Hall. In questo ristretto gruppo vanno di diritto anche le statunitensi Meg Mallon e Beth Daniel e le inglesi Laura Davies e a Lisa Hall. Sono in totale 123 i titoli assommati da Mallon, Daniel e Davies che me hanno conquistati in carriera rispettivamente 18, 33 e 72. Il montepremi è di 325. 000 euro dei quali 77. 000 andranno alla coppia vincitrice. European Tour: Tadini E Colombo Al Ballantine´s Championship In Corea - Alessandro Tadini e Federico Colombo sono tra gli iscritti al Ballantine´s Championship (23-26 aprile) in programma al Pinx Golf Club di Jeju Island, nella Corea del Sud. Il field presenta lo svedese Henrik Stenson, il sudafricano Ernie Els, l´inglese Lee Westwood, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, lo statunitense Fred Couples, i thailandesi Thongchai Jaidee e Chapchai Nirat e gli indiani Jyoti Randhawa e S. S. P. Chowrasia. Il montepremi è di 2. 100. 000 euro con prima moneta di 350. 000 euro. Lpga: Silvia Cavalleri Al Corona Championship - Silvia Cavalleri sarà l´unica rappresentante italiana al Corona Championship (23-26 aprile), il torneo del Lpga Tour che si svolge al Tres Marias Residential Cc, a Morelia in Messico, e che la milanese ha vinto nel 2007. Difende il titolo la messicana Lorena Ochoa, numero uno mondiale, che a dispetto di questo successo non è mai molto fortunata quando gioca davanti ai propri connazionali. Numerose le defezioni tra le bigs, ma saranno tuttavia presenti Yani Tseng di Taiwan, la norvegese Suzann Pettersen, l´australiana Karrie Webb e la statunitense Brittany Lincicome, tutte candidate al titolo. Torna in campo Michelle Wie, che dopo il secondo posto nella prima apparizione stagionale, ha poi profondamente deluso. Il montepremi è di 1. 300. 000 dollari. L´alps Tour Fa Tappa A Riva Dei Tessali - Nuovo appuntamento con il grande golf al Resort Riva dei Tessali e Metaponto, con al disputa della 24ª edizione dell´International Open di Puglia e Basilicata (24-26 aprile), anticipata giovedì 23 della Puglia e Basilicata Pro Am. L´open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo le prime 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40 posto. Il montepremi è di 45. 000 euro con prima moneta di 6. 525 euro. Sono iscritti all´evento 123 giocatori in rappresentanza di 14 nazioni. Difenderà il titolo lo svizzero Martin Rominger, ma avrà un compito difficile per la presenza di quasi tutti i migliori elementi del tour. Tra gli italiani sono annunciati in ottima forma Matteo Delpodio, e Marco Guerisoli, rispettivamente secondo e quinto la scorsa settimana in Spagna, ma hanno chance anche elementi solidi come Marco Crespi, Paolo Terreni, Emmanuele Lattanzi, Andrea Maestroni, Alessandro Napoleoni, Gianluca Pietrobono, Andrea Signor, Andrea Zanini e Andrea Zani. Tra i francesi si fanno preferire Bertrand Coathalem, Thomas Fournier, Nicola Joakimides, Julien Xanthopoulos, ma occhio ai giovanissimi neo pro Edouard Dubois e Benjamin Herbert protagonisti nel Grande Finale Attijariwafabank a marzo in Marocco con successo del primo dopo spareggio con il secondo. Accampano giuste pretese anche lo spagnolo Xavier Guzman, lo svizzero Nicolas Sulzer, i belgi Jerome Theunis e Quentin De Valensart e l´inglese Steve Lewton. L´open di Puglia e Basilicata avrà il sostegno delle istituzioni che mostrano già da tempo la loro sensibilità verso il golf, ormai riconosciuto come componente fondamentale nella promozione turistica: Regione Puglia, Regione Basilicata, Cciaa di Matera, Apt Basilicata, Provincia di Matera ed Enit. Patrocinio di Coni Puglia, Coni Basilicata e Federazione Italiana Golf. Sponsorizzano l´Open prestigiose aziende quali Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Divella, Monticchio Gaudianello, To Delta/cte srl, Edisud, Romano Exhibit, Maieutikè Technè sas e Truecom. L´evento fa parte del Pilsner Urquell Pro Tour, ossia delle gare italiane gestite dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della Fig, con Donato Di Ponziano Presidente e con Alessandro Rogato alla regia sul campo. Pga Tour: Zurich Classic A New Orleans - Sul percorso del Tpc Louisiana, ad Avondale nella Louisiana, l´Us Pga Tour propone lo Zurich Classic (23-26 aprile) con un montepremi di 6,2 milioni di dollari dei quali 1. 116. 000 dollari spetteranno al vincitore. Tra i partecipanti Kenny Perry, che torna in campo dopo la grande delusione al Masters, David Toms, Mike Weir, Chris Dimarco, Rory Sabbatini e Todd Hamilton. . |
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POLVERE DI STELLE E GRANDE CROSS D´ANTAN AL CIGLIONE DI MALPENSA. |
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Ciglione di Malpensa, 22 aprile 2009 - Trionfo del motocross tutto agonismo e nostalgia, duelli in pista e squisita amicizia alle premiazioni. E´ successo al Ciglione di Malpensa, impianto di moto fuoristrada celeberrimo in tutto il mondo che ha ospitato una kermesse tricolore di grande significato storico, la prima tappa Tricolore 2009 del Motocross d´Epoca. Che il Trofeo Motoclub Mv Gallarate, attivo dal 1956 con un impianto intitolato alla memoria di Vincenzo Agusta, non fosse solo una comune gara di Campionato Italiano Motocross d´Epoca lo si è capito dalla caratura dei testimonial in pista e nel parterre e dal pubblico numeroso nonostante la pioggerella: dal 15 volte campione Alessandro Gritti al direttore tecnico del Ciglione, ex-campione pure lui, Pietro Miccheli. E poi tanti e gloriosi piloti che hanno regalato all´Italia indimenticabili titoli internazionali regolarità, enduro e motocross. Del resto nel fuoristrada il Varesotto ha una lunga storia da raccontare: si iniziò a correre tra fangaie ed acrobazie con le ruote artigliate a Gavirate, nel 1949, proprio 60 anni fa. Da lì un diadema di eccellenze a ruote artigliate prodotte all´ombra del Campo dei Fiori, da Aermacchi a Mv Agusta, da Husqvarna ad Aspes, oltre a moltissime altre marche artigianali, con nove impianti di motocross disseminati qua e là in una provincia storicamente ispirata al motocross e all´enduro (pochi giorni fa si è disputata a Cassano Magnago e al Ciglione il 10° Green Pistons con 500 piloti al via) dove è facile divertirsi e scoprire campioni di tutte le età. Ne è emerso un weekend indimenticabile, alla presenza di un autentico storiografo delle discipline offroad, Gianpio Ottone di Varese, dirigente Asi, ex-campione di motocross, motonautica e autocross, oltre ai vertici del club organizzativo, Motoclub Mv Gallarate, Angelo Verona e Michele Bonini. Alla fine ovazioni a josa per i vincitori di categoria: dal 63. Enne udinese Enzo Quarini (moto Cz, classe A) al 51. Enne torinese Enrico Bertone (Cz, B),dal 53. Enne bergamasco Sergio Gandolfi (Montesa, C) al 40. Enne perugino Franco Ulivi (Honda, D), oltre ai trionfatori di classe E: il bresciano Francesco Filippini(aspes), il toscano Franco Ulivi (Villa) e il trevigiano Massimo Trollo (Cagiva). In tutto 130 piloti provenienti da Toscana, Emilia, Piemonte, Veneto, Friuli, Lazio, Marche, Umbria, Liguria, oltre a numerosi dalla Lombardia. Ai bordi di una pista proverbiale, ben drenata, che ha tenuto benissimo nonostante la pioggia domenicale (sabato alle prove libere c´era un sole primaverile) un caloroso pubblico, di tutte le età, ha reso più festosa una gara tricolore agonisticamente pregevole. Risultati Prima Gara Campionato Italiano Motocross D´epoca 2009: Cardano al Campo (Varese), Ciglione Malpensa, Motoclub Mv Gallarate. Sabato 18 e Domenica 20 aprile 2009. Classe A (Over 45 – moto fino al 1973): 1. Enzo Quarin (Cz400, Udine) 50 punti; 2. Fiorello Sberzé (Cz360, Vicenza) 46; 3. Rodolfo Alippi (Cz 360, Vicenza) 44; 4. Franco Malanchini (Maico400, Bergamo) 42; 5. Mario Viganò (Ajs 250, Torino) 40; 6. Gianfranco Colombari (Motoguzzi 175, Torino) 37; 7. Gregorio Mugnaini (Morini 200, Arezzo) 31; 8. Dino Perioli (Montesa 250, Perugia) 30; 9. Marco Genevini (Ducati 450, Milano) 10; 10. Franco Pozzi (Cz 360, Cremona). Classe B (Over 45 – moto dal 1974 al 1976): 1. Enrico Bertone (Cz 400, Torino) 37 punti; 2. Gianluca Gallingani (Villa 350, Modena) 35; 3. Flavio Bertelli (Beta 360, Pisa) 32; 4. Daniele Casalini (Villa 250, Modena) 24; 5. Livio Fioroni (Maico 400, Perugia) 23; 6. Gianluca Ferrerini (Maico 400, Sanremo) 21; 7. Giuseppe Passafiume (Benelli 250, Imperia) 16; 8. Valerio Rossini (Ktm 250, Como) 16; 9. Stefano Morini (Cz 250, Arezzo) 11; 10. Paolo Torta (Maico 400, Ascoli Piceno) 11. Classe C (Over 30, moto dal 1977 al 1979): 1. Sergio Gandolfi (Montesa 400, Bergamo) 37 punti; 2. Alessandro Gritti (Kramer 250, Bergamo) 32; 3. Giancarlo Amerio (Honda 250, Cuneo) 24; 4. Alessandro Orbati (Villa 410, Arezzo) 24; 5. Massimo Trollo (Kawasaki 250, Treviso) 20; 6. Ivano Ferrari (Suzuki 400, Novara) 20; 7. Marco Graziani (Maico 440, Firenze) 18; 8. Gianpiero Ferri (Maico 440, Sanremo) 14; 9. Mauro Beani (Beta 500, Livorno) 13; 10. Franco Rippa (Suzuki 370, Vercelli) 12. Classe D (Over 30, moto dal 1980 al 1984): 1. Franco Ulivi (Honda 250, Arezzo) 40 punti; 2. Alessio Soldà (Husqvarna 500, Vicenza) 34; 3. Pietro Miccheli (Ktm 250, Varese) 30; 4. Mario Graziani (Yamaha 250, Firenze) 26; 5. Paolo Baroni (Beta 400, Firenze) 22; 6. Kabir Malacrida (Maico 500, Vercelli) 20; 7. Stefano Pecora (Maico 250, Torino) 16; 8. Paolo Castiglioni (Cagiva 250, Como) 12; 9. Paolo Clerico (Maico 250, Savona) 12; 10. Antonio Ghelfi (Maico 250, Novara) 9. Classe E1 (Over 30, moto fino a 125 cc. Fino al 1975): 1. Francesco Filippini (Aspes 125; Brescia) 37; 2. Roberto Corti (Fabrizio 125, Perugia) 32; 3. Lorenzo Bozzi (Fabrizio 125, Arezzo) 20; 4. Luciano Caselli (Husqvarna 125) 15. Classe E2 (moto 125 cc. Dal 1976 al 1979): 1. Franco Ulivi (Villa 125, Arezzo) 40 punti; 2. Ruben Zappoli (Villa 125, Bologna) 34; 3. Michele Pierucci (Ktm 125, Ancona) 28; 4. Dino Perioli (Suzuki 125, Perugia) 24; 5. Ruggero Di Flavio (Aspes 125, Terni) 21. Classe E3 (fino a 125 cc. Dal 1980 al 1984): 1. Massimo Trollo (Cagiva 125, Treviso) 40 punti. . |
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NONOSTANTE LA PIOGGIA 15.000 PARTECIPANTI ALLA CAMMINATA DELL´AMICIZIA BOSISIO |
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Parini, 22 aprile 2009 - Dopo l´arrivo della fiaccola portata da Pontelambro dal "Gruppo Sportivo San Maurizio" di Erba, la Camminata ha preso il via alle ore 9. 00 dal campo sportivo de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. Qui l´alpinista Marco Confortola ha acceso il tripode e ha dato il via ufficiale alla corsa, che ha visto gli atleti, i ragazzi e le famiglie impegnati per 12 chilometri. Testimonial d´eccezione di questa 36° edizione della corsa sono stati, oltre a Marco Confortola, la maglia rosa al Giro d´Italia Gabriele Bosisio e il 7 volte campione d´Italia di ciclocross Franco Vagneur. Questa la classifica finale: 1° arrivato: Silvio Gatti di Mandello (42´10"); 2° arrivato: Massimiliano Rigamonti di Monguzzo (45´00"); 3° arrivato: Marco Castelnuovo di Suello (45´53"). 1° arrivata: Ilaria Bianchi di Como (50´13"); 2° arrivata: Monica Casiraghi di Casatenovo (50´50"); 3° arrivata: Daniela Gilardi di Olginate (53´47"). 1° in carrozzina: Mara Guzzi di Porto Sant´elpidio (Ascoli Piceno); 2° in carrozzina: Francesco Cusin di Mandello; 3° in carrozzina: Mario Stefanoni di Suello; 4° in carrozzina: Anna Mollo di Bresso; 5° in carrozzina: Alda Redaelli di Briosco. Quest´anno il gruppo più numeroso era formato dai 908 "Amici di Giovanni e Mario" di Suello, seguiti dai 498 dell´oratorio di Colle Brianza e dai 488 "Speedy Gonzales" di Oggiono. Gli atleti più "in gamba" sono stati Maria Corisio e Alberto Vanoncini, entrambi del 1925, mentre il più piccolo è stato Valerio Trezzi, di 29 giorni. Sono stati consumati 50 quintali di mele della Melavì oltre a 7. 000 litri di acqua minerale, 400 litri di tè, 150 chili di zucchero, 2 quintali di limoni. All´arrivo a tutti i partecipanti è stata regalata una torcia a 9 led a basso consumo. Sono intervenuti il Prefetto di Lecco Nicola Prete, l´assessore allo sport della Provincia di Como Achille Moioli, i Sindaci di Bosisio Parini, Cesana Brianza e Merone. All´arrivo l´ecobus ibrido della trasmissione "Passengers" di Lifegate Radio ha animato la festa con musica e interviste agli atleti. Dopo la corsa, la giornata è proseguita con gruppi folcloristici, bande musicali e il concerto di Samantha Burgess con il gruppo musicale Kustodia; per i bambini grande divertimento con il parco giochi gonfiabili, la pista di veicoli e la palestra di free climbing. La festa è terminata alle 17. 00 con la Santa Messa. La Camminata, organizzata da più di 600 volontari, contribuisce a finanziare le attività dell´Associazione La Nostra Famiglia in favore dei bambini disabili con questi progetti: - Sostenere il 7° padiglione, l´Ospedale Amico dei bambini - Permettere ai bambini de La Nostra Famiglia di partecipare al Pellegrinaggio 2009 a Lourdes - Realizzare i progetti di cooperazione internazionale di Ovci - La Nostra Famiglia http: //www. Emedea. It - www. Lanostrafamiglia. It . |
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