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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Giugno 2009 |
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COMUNICARE E CONSUMARE MEGLIO |
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È necessario migliorare la comunicazione sulla qualità dei prodotti agricoli e ristabilire un collegamento tra agricoltori e consumatori. Inoltre le etichette della qualità devono essere più facili da utilizzare e da capire per i cittadini e la politica comunitaria nel settore agricolo deve diventare più coerente. Sono queste le principali raccomandazioni contenute in una comunicazione della Commissione europea sulla politica di qualità dei prodotti agricoli, adottata in data odierna. Gli agricoltori europei rispettano alcuni dei requisiti di produzione più rigorosi del mondo per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, il benessere degli animali nonché l’uso di antiparassitari e di medicinali veterinari. Oltre a ciò, utilizzano la competenza e la perizia di cui dispongono per dare ai prodotti qualità specifiche che ne aumentano il valore. Ma gli agricoltori ottengono la giusta ricompensa per il loro lavoro? I consumatori ricevono informazioni accurate sulle caratteristiche dei prodotti e sulle modalità di produzione? o il prodotto agricolo; esaminare l’opportunità di introdurre specifici termini riservati facoltativi per “prodotto di montagna” e “prodotto tradizionale”. Quest’ultimo potrebbe sostituire l’attuale regime delle “specialità tradizionali garantite”; istituire un unico registro per tutte le indicazioni geografiche (per i vini, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli e alimentari), preservando la specificità di ciascun regime; migliorare il mercato unico per i prodotti interessati da sistemi di etichettatura, in particolare per i prodotti biologici; aumentare a livello internazionale la tutela delle indicazioni geografiche e contribuire allo sviluppo di disposizioni internazionali per le norme di commercializzazione e i prodotti biologici; elaborare orientamenti in materia di “buone pratiche” per i sistemi di certificazione privati, al fine di ridurre la potenziale confusione dei consumatori e gli oneri amministrativi per gli agricoltori. . |
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NUOVA SPECIE DI LIEVITI SCOPERTA NELLA FORESTA AMAZZONICA |
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Una nuova specie di lieviti, denominata Candida carvajalis, è stata scoperta nella foresta amazzonica. La specie, denominata C. Carvajalis, è stata descritta in un articolo redatto da scienziati dell´Institute of Food Research (Regno Unito) e della Pontificia Universidad Catolica dell´Ecuador pubblicato online nella rivista Fems Yeats Research. Da migliaia di anni i lieviti vengono utilizzati nelle cotture al forno e nella fermentazione delle bevande alcoliche. Le specie di lievito attualmente note sono circa 1. 500; la più nota è la Saccharomyces cerevisiae, impiegata per la cottura e nella fermentazione. Anche le più piccole differenze genetiche tra le diverse tipologie di lieviti possono avere un impatto significativo, non solo nell´ambito dell´industria alimentare ma anche in quello dei biocombustibili. Vista la crescente necessità di produrre etanolo per i biocombustibili i lieviti trovano oggi largo impiego. Le attuali attività di ricerca hanno come obiettivo capire in che modo sia possibile utilizzare i lieviti modificati geneticamente nel processo di produzione dell´etanolo , in modo da ridurre la necessità di utilizzare aree coltivabili per produrre i biocarburanti. L´utilizzo dei cereali per la produzione di biocarburanti è un tema estremamente controverso. Un tale impiego, infatti, contribuisce all´aumento dei prezzi dei generi alimentari poiché le aree comunemente utilizzate per la produzione di risorse alimentari vengono sfruttate per la produzione di biocarburanti. La preservazione e il mantenimento della nostra grande biodiversità è un altro punto fondamentale. Il dottor Steve James dell´Institute for Food Research ha evidenziato: "Si tratta di una corsa contro il tempo. Siamo consapevoli che la perdita di biodiversità è un fenomeno di portata mondiale. I nostri colleghi in Ecuador apprezzano l´importanza di raccogliere, distinguere e dunque mantenere quanto rimane. " James Carvajal, a capo del team ecuadoregno - il cui padre Enrique, da cui prende il nome questa specie, ha scoperto il lievito mentre cercava il petrolio - aggiunge: "Le quattro diverse regioni climatiche dell´Ecuador, così come i processi di fermentazione utilizzati dalle antiche popolazioni indigene, rendono altamente probabile che questo sia un paese dove si possono trovare nuove specie di lieviti. " Enrique Carvajal ha scoperto questa nuova specie di lieviti studiando legno marcio e foglie secche raccolte nella provincia Orellana, situata nella regione amazzonica nel centro del paese. Il dott. Ian Roberts, conservatore della collezione nazionale dedicata ai lieviti dell´ Institute of Food Research ha commentato: "La nostra collaborazione con il team in Ecuador ha un valore inestimabile. Condividiamo un obiettivo, ovvero vogliamo garantire che la biodiversità - in particolare quella considerata ´insostituibile´ - venga preservata e che la stessa possa sostenere i processi di innovazione che interessano il settore alimentare (cibi e bevande) e quello legato alla salute. È chiaro che la nostra collezione congiunta assumerà un valore crescente per gli ingegneri alla ricerca di nuove proprietà dei lieviti che possano essere sfruttate nella produzione dei biocombustibili di prima e di seconda generazione e in altri processi di fermentazione a livello industriale. Per maggiori informazioni, visitare: Institute of Food Research: http://www. Ifr. Ac. Uk/ Fems Yeast Research: http://www3. Interscience. Wiley. Com/journal/118508867/home . |
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PARTITO IL BANDO DELLA MISURA 112 DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE IN TOSCANA NUOVI AIUTI DALL´EUROPA PER I GIOVANI AGRICOLTORI LE DOMANDE VANNO PRESENTATE AD ARTEA ENTRO IL PROSSIMO30 GIUGNO |
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Uno degli aiuti europei attesi con maggior interesse dagli agricoltori toscani è sicuramente la misura numero 112, cioè quella dedicata all´inserimento di giovani nel settore. Le principali novità del bando riguardano, nella seconda fase di programmazione, le modalità d´insediamento: sarà possibile presentare la domanda di aiuto anche a favore di società di persone di nuova costituzione e aventi ad oggetto l´esercizio esclusivo dell´attività agricola, rappresentate o amministrate da un giovane con almeno il 20 per cento di capitale sociale. Anche il periodo di insediamento presenta una variazione da 12 a 6 mesi, questo per velocizzare i tempi di pagamento in caso di ammissibilità della domanda. Alcune modifiche interessano poi il piano aziendale per lo sviluppo dell´azienda agricola, da presentare alle province e comunità montane; dovrà essere strutturato alla maniera di business plan, per esigenze di maggiore trasparenza e per fornire una descrizione più dettagliata degli interventi che si intenderanno effettuare nel periodo di decorrenza del piano. Un ritocco riguarda anche la voce riguardante le spese ammissibili e non ammissibili; mentre prima i due terzi degli investimenti da rendicontare non avevano vincoli, adesso dovranno obbligatoriamente rientrare nell´elenco di tipologie d´intervento presentate dal bando. Infine una informazione importante riguarda le domande di aiuto riconosciute ammissibili nella prima fase (annualità 2007-2008), che non sono state finanziate per esaurimento delle risorse disponibili. Per queste il nuovo bando prevede un reinserimento nella graduatoria per l´annualità 2009 considerando però le condizioni del bando in vigore nella fase a cui la graduatoria si riferisce. Le domande che anche nella seconda fase non verranno ammesse a finanziamento decadranno automaticamente. Le domande dovranno essere inviate all´agenzia Artea entro e non oltre il 30 giugno 2009. . |
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A GIUGNO LA CONFERENZA DELLA RETE DELLE REGIONI OGM FREE TRA GLI OBIETTIVI, AVVIARE UN SISTEMA DI RICERCA A CARATTERE PUBBLICO |
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La settima conferenza della Rete europea delle Regioni anti-Ogm, prevista a giugno a Urbino, sarà l´occasione per rilanciare l´obiettivo di un futuro per un´agricoltura libera da organismi geneticamente modificati. Lo ha sottolineato direttore dell´Arsia Maria Grazia Mammuccini nel corso del seminario, organizzato insieme alla Regione Toscana, che si è svolto il 29 maggio alla Fortezza da basso di Firenze nell´ambito della manifestazione Terra futura. Presenti all´incontro tecnici di organizzazioni di categoria, della pubblica amministrazione e del ministero. Tre sono i punti su cui Mammuccini ha focalizzato l´attenzione, convinta che su di loro converga l´assenso di tutte le Regioni italiane. Il primo riguarda la conferma del no, un no deciso, a soglie di tolleranza per la presenza di Ogm nelle sementi; non può essere tollerato nemmeno quello 0,19 per cento che oggi è consentito nel biologico . Qui si tratta di tollerare un inquinamento accidentale, nell´altro caso saremmo di fronte ad un inquinamento generalizzato, che si estenderebbe a cascata su tutto il prodotto. Il secondo punto è il concetto di coesistenza delle coltivazioni, che deve essere applicato esclusivamente su grandi aree regionali o sub regionali. Va dunque respinto il tentativo di coltivazioni contemporanee di Ogm free e Ogm ai livelli aziendali, che sono medio-piccoli e correrebbero oltretutto grossi rischi di carattere socio-economico, come ammesso recentemente dallo stesso Ministero all´ambiente. Infine, occorre avviare un sistema di ricerca a carattere pubblico; non è più ammissibile che l´Agenzia europea che studia gli impatti alimentari fondi le proprie analisi basandosi sui soli dati ricavati dalla ricerca privata, che fa riferimento ai grandi gruppi industriali. . |
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AGRICOLTURA: VIOLINO SU ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FVG |
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Udine - La zootecnia rappresenta lo zoccolo duro dell´agricoltura regionale ed in tale settore l´Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia (Ara Fvg) è uno strumento dal quale non si può prescindere: pertanto non subirà un ridimensionamento. E´ quanto è emerso il 27 maggio da un incontro tra il ministro per le Politiche agricole e forestali, Luca Zaia, e l´assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino. Conseguentemente, la Giunta regionale, in sede di variazioni di bilancio, anticiperà la copertura del contributo annuale di 186 mila euro non ancora corrisposto dallo Stato. Somma rispetto alla quale sarà successivamente individuato un accordo con il dicastero delle Politiche Agricole e Forestali. A fronte della razionalizzazione dell´agricoltura italiana e della semplificazione dei costi avviata dal Governo, occorre dunque si tenga in considerazione il fatto che il Friuli Venezia Giulia rappresenta un modello positivo su scala nazionale per quanto attiene all´impiego razionale delle risorse. Così è anche nella zootecnia. Infatti, già dieci anni orsono, anche su iniziativa dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia l´Ara Fvg ha regionalizzato i servizi, facendo risparmiare complessivamente allo Stato e alla Regione circa 400 mila euro l´anno, ovvero, nel decennio considerato, 4 milioni di euro. Quindi, per quanto attiene al sodalizio degli allevatori della nostra regione non sussistono al momento i margini per ulteriori tagli, anche perché l´Associazione costituisce a sua volta un modello su scala nazionale di efficienza e di professionalità. . |
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PESCA: DA DOMANI SULLA GURS DUE BANDI, A DISPOSIZIONE 12 MLN |
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Palermo – Da venerdì 29 maggio, sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione due bandi del Fep 2007/2013, il Fondo europeo per la pesca in Sicilia. Poco meno di 7 milioni di euro, riferite alle annualità 2007-2008-2009, sono le somme assegnate per “Investimenti produttivi nel settore dell´acquacoltura”, a valere sulla misura 2. 1. Circa 5 milioni sono invece le risorse che, per le stesse annualità, sono state stanziate per finanziare “Porti, luoghi di sbarco e ripari da pesca”, a valere sulla misura 3. 3. Le istanze per accedere ai contributi dei due bandi dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 90 giorni a decorrere dal primo giorno successivo della pubblicazione del bando sulla Gazzetta. Potranno essere presentate richieste ogni anno, dal 2010 al 2013, entro il sessantesimo giorno di ciascun anno, a decorrere dal primo gennaio. Destinatarie dei contributi della misura 2. 1. Sono le micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura che rispondono ai parametri fissati dalla Commissione europea (2003/361/Ce), e le imprese che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro. Saranno, invece, ammesse ai contributi della misura 3. 3 le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore della pesca, le province, i comuni e le organizzazioni riconosciute dal regolamento comunitario 104/2000. I bandi potranno essere consultati sul sito ufficiale del dipartimento regionale della Pesca all’indirizzo: www. Regione. Sicilia. It/cooperazione/pesca/ . |
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MILANO: SEQUESTRATE 5 TONNELLATE DI CARNE PER KEBAB; DE CORATO: “INCHIESTA PROCURA CONFERMA CHE VIGILI LAVORANO SULLE STRADE ANCHE A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI” |
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“L’inchiesta avviata dalla Procura che ha portato al sequestro di 5 tonnellate di carne destinata a kebab di Milano e provincia, carne conservata in un magazzino abusivo alla Bovisasca, è un riconoscimento alla professionalità della Polizia Locale. Perché la vicenda è venuta a galla grazie a un controllo effettuato dai vigili del Comando di Zona 9 un mese fa. Già allora abbiamo sottolineato l’importanza dell’operazione. Il fatto dimostra ancora una volta che la Polizia Locale di Milano lavora principalmente sulle strade, come dice anche un recente studio dell’Aci, e anche in difesa della salute di tutti. E quello che fa - si tratti di sanzionare chi sfreccia ad alta velocità, chi passa col rosso, chi guida ubriaco o smercia carne avariata - è sempre a tutela dei cittadini” Lo ha dichiarato il 29 maggio il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, in merito all’inchiesta avviata dalla Procura dopo il sequestro di 5 tonnellate di carne operate lo scorso 17 aprile dalla Polizia Locale di Milano “Le parole del procuratore aggiunto Cerrato - afferma De Corato - che ha rilevato come questo sequestro sia solo la punta di un iceberg, devono far riflettere. Il fatto è che a Milano ci sono diversi ristoranti e negozi etnici che vendono alimenti, come le macellerie islamiche. Molti, però, non rispettano le normali regole di igiene. Comportamenti che possono avere gravi ripercussioni sulla salute. Episodi come la recente influenza suina, la Bse o l’influenza aviaria impongono controlli rigorosi, perché deve essere sempre garantita la perfetta tracciabilità degli alimenti. Proprio a tutela dei consumatori, è vietata, per esempio, l’importazione dalla Cina di prodotti di derivazione animale. Ecco perché - conclude De Corato - la Polizia Locale, attraverso il Nucleo Tutela Consumatore, sta svolgendo tutta una serie di ispezioni in collaborazione con l’Asl”. . |
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CONFAGRICOLTURA: UN LITRO DI LATTE PER OGNI BAMBINO AFRICANO: UN PROGETTO CHE INTERPRETA LA VERA ANIMA DI EXPO 2015 |
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“Il latte è energia per la vita, la stessa energia che la nostra città ha voluto inserire nello slogan di Expo, la stessa energia che è già al centro di 480 progetti che abbiamo avviato in 150 Paesi. Sono progetti che si raccordano molto bene alla strategia di Confagricoltura e Latte Milano”. Il Sindaco di Milano Letizia Moratti è intervenuta così, a Palazzo Giureconsulti, al Convegno “1. 1. 2015: un litro di latte per ogni bambino africano” un progetto di cooperazione internazionale realizzato in collaborazione con Confagricoltura e Produttori Latte Milano. “Un progetto legato a Expo e che ne interpreta l’anima più vera: quella dello sviluppo, delle opportunità, della possibilità di creare un pianeta più equo, più sviluppato, più vivibile”. “È un progetto concreto che ha diverse articolazioni – ha spiegato il Sindaco - a partire dalla valorizzazione di un nostro prodotto di eccellenza: il latte. Nello stesso tempo, questo progetto, ci permette di valorizzare l’agricoltura a Milano che è uno degli assi portanti di cooperazione per dare il nostro contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Sradicare la fame e la povertà nel mondo è, infatti, un impegno preciso di Expo”. “L’obiettivo - ha spiegato il Sindaco – è anche quello di creare nuove opportunità per le nostre imprese della filiera dell’agroindustria, con la presenza in Paesi che possono essere aiutati ad acquisire know how in diversi settori”. Il Sindaco Moratti ha poi illustrato alcuni progetti già avviati: “Siamo già partiti dal Niger, dove Milano lavora per appoggiare e strutturare la filiera latte della zona peri-urbana di Niamey. Il nostro impegno si concretizza anche nel Togo - ha proseguito il Sindaco - con il progetto “Maison de la femme et de la petite enfance” di Lomè, che dal 2008 lavora sul miglioramento dell’alimentazione delle donne e dei bambini della Casa della donna e del bambino di Lomè”. “Abbiamo dato il calcio d’inizio a quella che è la collaborazione concreta con Expo - ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Milano e Lodi Mario Vigo - iniziamo con il progetto del Latte, prodotto portante della nostra agricoltura, mettendo a disposizione di chi ha bisogno le importanti opere che abbiamo realizzato dal punto di vista della produzione trasformazione e qualità”. “La tecnologia italiana e la qualità dei nostri prodotti possono essere un veicolo per rendere vincente un’occasione importante come Expo – ha proseguito il presidente Vigo - e noi ci impegneremo per mettere a disposizione di questo evento la nostra capacità produttiva, il sistema della filiera agroalimentare milanese e la qualità che la nostra agricoltura ha saputo produrre”. . |
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PESCA FVG: INCONTRO REGIONALE DELLA VIGILANZA ITTICA VOLONTARIA |
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Si terrà sabato prossimo, 30 maggio, a Feletto Umberto, nell´auditorium della Scuola media "Feruglio", il sesto Incontro regionale della Vigilanza Ittica Volontaria. Organizzato dall´Ente Tutela Pesca, il convegno mira a fare il punto sul ruolo e sull´attività dei volontari per la prevenzione e la repressione delle violazioni in materia di pesca nelle acque interne e ambientale. Lo scorso anno, la vigilanza ittica volontaria che fa capo all´Ente Tutela Pesca ha consentito di sorvegliare l´intero territorio regionale. In particolare, è stato registrato un aumento del 57 per cento dei servizi svolti dai volontari nel 2008, rispetto a quelli registrati nell´anno precedente. . |
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1,5 MILIONI PER PROMOZIONE AGROALIMENTARE LOMBARDO |
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Milano - Un milione e 500mila euro per interventi di promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli e del patrimonio enogastronomico lombardo per il 2009. La cifra, stanziata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, è destinata a supportare i produttori, i consorzi e le associazioni lombarde nelle loro attività annuali per aumentare la popolarità e la diffusione del patrimonio enogastronomico regionale. "Si tratta - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi - di contributi assegnati tramite una graduatoria compilata esaminando le domande delle rappresentanze produttive. Una testimonianza del nostro impegno per sostenere i prodotti d´eccellenza lombarda e le realtà che si impegnano per diffonderle". A questa cifra vanno aggiunti altri 600mila euro che per l´anno in corso saranno destinati ad iniziative di promozione tramite l´apertura di un´apposita misura del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, aumentando di circa 300mila euro i finanziamenti totali rispetto al 2008. "Le eccellenze lombarde - aggiunge Ferrazzi - sono tante e meritano ogni anno il sostegno alla loro promozione tra i consumatori che sempre più numerosi si avvicinano ai nostri vini, salumi, formaggi, prodotti ortofrutticoli, apprezzandone la qualità. Ci sono quindi tutti i presupposti affinché Regione Lombardia rafforzi, come sta facendo, il suo lavoro per supportare i nostri produttori, anche attraverso le numerose iniziative finalizzate ad aumentare la percezione della qualità lombarda nei consumatori italiani e stranieri". Questo il riparto, provincia per provincia, dei finanziamenti concessi: Bergamo: 200. 600; Brescia: 410. 995; Como: 95. 750; Cremona: 80. 375; Lecco: 29. 400; Lodi: 44. 500; Mantova: 201. 244; Milano: 108. 825; Pavia: 108. 525; Sondrio: 129. 000; Varese: 68. 000; Totale: 1. 477. 214 . . |
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PROMOZIONE VINI VENETI DOC IN PAESI NON UE |
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“Punteremo quest’anno sul sistema Prosecco Doc e sul sistema Soave, per investire con il massimo di efficacia su prodotti di grande impatto di territorio i circa 773 mila euro per la promozione delle nostre produzioni nei Paesi non appartenenti all’Ue. Si tratta di soldi che ci sono stati assegnati solo un paio di settimane fa e che dobbiamo spendere in tempi rapidissimi, per iniziative che devono essere effettuate entro il 2009”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della giunta regionale Franco Manzato, annunciando l’approvazione da parte della Giunta veneta del bando per l’utilizzazione di questi fondi, che transitano dall’Unione Europea alle Regioni attraverso il Ministero delle politiche agricole, e che “rappresentano uno dei pochi elementi positivi della Organizzazione Comune di Mercato del vino”. “Articoleremo in maniera più estesa il piano d’interventi in occasione del prossimo bando 2009 – 2010 e per le successive campagne – ha anticipato Manzato – con un più ampio coinvolgimento delle filiere vitivinicole, sia sotto il profilo delle tipologie di prodotto, sia sotto il profilo dei soggetti beneficiari”. Il Bando per l’ammissione ai finanziamenti sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione (presumibilmente la prossima settimana) e da quella data i Consorzi di Tutela interessati avranno 20 giorni di tempo per presentare i progetti in questione, che peraltro potranno essere realizzati anche da un diverso “organismo responsabile dell’attuazione”, con esperienza comprovata in materia di promozione sui mercati dei paesi terzi nel settore agroalimentare. Verrà data priorità assoluta ai progetti riguardanti le seguenti produzioni a Doc o Docg: Conegliano Valdobbiadene; Montello e Colli Asolani Prosecco; Soave; Recioto di Soave; Soave superiore. “Va infatti considerato – ha spiegato Manzato – da un lato la valenza mondiale del Prosecco a Denominazione, per il quale è in atto il riconoscimento di una nuova Doc e la valorizzazione delle produzioni storiche, dall’altro il fatto che il sistema Soave copre, con quasi 600 mila ettolitri, un quarto delle produzioni enologiche regionali a Denominazione”. Saranno finanziabili: promozione e pubblicità tramite carta stampata ed emittenti televisive; partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione e promozione presso i punti vendita, la grande distribuzione, la ristorazione dei paesi terzi; altri strumenti quali siti internet, opuscoli, pieghevoli, degustazioni guidate, incontri con operatori. Il sostegno finanziario potrà coprire fino alla metà delle spese sostenute dai promotori. . |
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