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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
OPERATIVITÀ E QUALITÀ DEI SERVIZI IN VISTA DELLA STAGIONE ESTIVA: IL 4 GIUGNO INCONTRO IN ENAC CON TUTTO IL TRASPORTO AEREO  
 
Roma, 3 giugno 2009 - Giovedì prossimo, 4 giugno, alle ore 10:00, presso la Direzione Generale dell’Enac, il Presidente dell’Ente Vito Riggio presiederà una riunione con tutti gli operatori del trasporto aereo in vista della stagione estiva. Il periodo che va da metà giugno a metà settembre, infatti, registra sempre un notevole incremento di traffico aereo che si traduce sia in aumento del numero dei passeggeri che del numero di decolli ed atterraggi. In preparazione di tale incremento, l’Enac organizza, oltre alle periodiche riunioni tecniche, degli incontri con tutte le componenti del settore per analizzare le attività poste in essere dagli operatori in termini di potenziamento di mezzi e risorse, nonché le azioni preventive e correttive che gli stessi hanno programmato per arginare ogni possibile disservizio. All’incontro, oltre ai rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono stati invitati l’Enav, le associazioni dei vettori nazionali ed internazionali, delle società di gestione aeroportuale e delle società di assistenza a terra, gli amministratori delegati ed accountable manager delle compagnie aeree nazionali e delle principali società di gestione, le associazioni di consumatori e utenti, i sindacati ed altri soggetti rappresentativi del comparto. .  
   
   
L’ENAC NEL CIRCUITO DELLA LINEA AMICA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Roma, 3 giugno 2009 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto di aver siglato un Protocollo d’Intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Funzione Pubblica e con il centro di Formazione Studi Formez per l’inserimento dell’Enac nel circuito della Linea Amica, la rete multicanale dei centri di contatto della Pubblica Amministrazione italiana. L’enac, nel proprio ruolo di autorità del settore, sarà il referente rispetto alle tematiche relative all’aviazione civile in coordinamento con gli operatori della Linea Amica che inseriranno e forniranno le risposte e le informazioni dell’Ente attraverso i propri circuiti telematici, in un’ottica di trasparenza ed efficienza nelle attività delle amministrazioni pubbliche e di attenzione alle esigenze informative dei cittadini. La presenza dell’Enac nel circuito della Linea Amica garantisce un maggiore supporto alla diffusione e comprensione dei temi propri del trasporto aereo, accanto ai servizi all’utenza che l’Ente già assicura da anni, attraverso le relazioni con il pubblico, il Numero Verde gratuito 800 898 121, attivo dal 2004, dalle 08:00 alle 20:00 dal lunedì al venerdì, gestito direttamente da funzionari dell’Ente ed il portale che si rivolge a tutti i potenziali utenti di riferimento, istituzioni, operatori del settore, passeggeri, giornalisti, comuni cittadini e personale di volo. Il Protocollo d’Intesa prevede anche l’istituzione di gruppo di lavoro congiunto che avrà il compito di programmare le attività, di individuare le eventuali problematiche e di valutare le possibili soluzioni. .  
   
   
I MINISTERI DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE E DELLO SVILUPPO ECONOMICO RIBADISCONO L’IMPEGNO PER UN “PIÙ AMPIO INDENNIZZO” DEGLI OBBLIGAZIONISTI ALITALIA. RIMANE PERÒ INCERTA LA QUESTIONE DEL LIMITE DI RIMBORSO DI 100.000 EURO, CHE PENALIZZEREBBE GRAVEMENTE I PICCOLI RISPARMIATORI SOTTOSCRITTORI DI FONDI COMUNI.  
 
Milano, 3 giugno 2009 – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno risposto il 27 maggio ad una interrogazione parlamentare sulla vicenda Alitalia, ribadendo l’impegno a migliorare la percentuale di rimborso degli obbligazionisti Alitalia. La nota del Ministero dello sviluppo economico recita fra l’altro: “Il Ministero dello sviluppo economico, nell’ambito delle proprie competenze, continuerà a vigilare affinché i piccoli azionisti e gli obbligazionisti abbiano il maggior ristoro possibile, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”. La nota del Ministero dell’economia e delle Finanze riporta poi che “al fine di assicurare un più ampio indennizzo ai risparmiatori che hanno investito in titoli della società Alitalia, soprattutto piccoli risparmiatori, sono allo studio ipotesi per elevare le misure di intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia”. Anima accoglie con favore l’impegno del Governo a rivedere in senso migliorativo la proposta di rimborso degli obbligazionisti Alitalia ma rileva che il continuo riferimento ai piccoli risparmiatori sembra configurare il permanere del limite di rimborso di 100. 000 euro per soggetto obbligazionista, che penalizzerebbe i fondi comuni di investimento, il cui patrimonio è di pertinenza di piccoli risparmiatori. Il limite di rimborso viola inoltre il principio fondamentale di eguaglianza e parità di trattamento . Sotto il profilo del merito delle risposte, Anima rileva tuttavia che il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’affermare che l’accollo di debiti ipotecari non ha leso la par condicio creditorum, si è limitato ad evidenziare la capienza del valore di mercato della flotta ceduta a Cai (1. 086 milioni) rispetto all’ammontare complessivo dei debiti ipotecari (625 milioni) senza verificare se tale capienza sussista anche rispetto all’effettivo prezzo corrisposto da Cai per l’acquisto della flotta, necessariamente ridotto in ragione dell’incidenza negativa che il badwill di Alitalia ha avuto sul valore di tutti i beni ceduti (prezzo totale di 936 milioni), ivi compresa ovviamente la flotta. .  
   
   
NUOVO AIRBUS A320 PER LA LINATE-FIUMICINO SALGONO A 5 I NUOVI AEROMOBILI CONSEGNATI AD ALITALIA NEL 2009  
 
 Roma, 3 giugno 2009 – Dal 29 maggio è entrato in servizio nella flotta di Alitalia il quinto nuovo Airbus A320, denominato “Giovanni Boccaccio”, che sarà utilizzato sulla tratta Linate - Fiumicino. Prosegue secondo i piani il processo di rinnovamento della flotta di Alitalia iniziato a fine marzo con l’arrivo del primo A320. Altri 9 nuovi Airbus A320 saranno consegnati entro quest’anno. Nel 2013 Alitalia avrà 90 Airbus A320 per il corto e medio raggio e 14 Airbus A330 per il lungo raggio. I nuovi aeromobili sono dotati delle più moderne ed avanzate tecnologie che riducono i consumi di carburante e l’impatto acustico e per questo sono contraddistinti dal logo verde “Environmentally Friendly” sia sulla fusoliera che sui motori. La configurazione della cabina dei nuovi A320 è studiata per privilegiare comfort e funzionalità: tutte le poltrone hanno caratteristiche ergonomiche che garantiscono la massima comodità e sono anche dotate di schermi Lcd individuali che consentono un intrattenimento di bordo personalizzato. Con l’obiettivo di fornire un servizio di qualità sempre maggiore, è stata avviata anche la sostituzione, con poltrone uguali a quelle dei nuovi A320, dei sedili degli altri Airbus già in flotta. Con l’ingresso di questo nuovo Airbus A320 la flotta Alitalia risulta oggi composta da 153 aeromobili di cui 135 per voli di corto e medio raggio e 18 per collegamenti di lungo raggio. .  
   
   
NOMINATO IL NUOVO CDA DI AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA SPA  
 
 Ronchi dei Legionari, 3 giugno 2009 – L’assemblea dei Soci di Aeroporto Friuli Venezia Giulia S. P. A. , riunitasi il 27 maggio a Ronchi dei Legionari, ha nominato i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione. Per il Consorzio per l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia S. P. A. Era presente il Presidente, Franco Soldati, mentre la Regione Friuli Venezia Giulia era rappresentata dal Direttore Centrale del Patrimonio e Servizi Generali, Giuseppe Sassonia. Il nuovo Consiglio, in carica per i prossimi tre esercizi, sarà composto da: Adriano Ceccherini, Riccardo Del Pup, Sergio Dressi, Carlo Muset e Lorenzo Oggianu. L’assemblea ha espresso la preferenza per Sergio Dressi per la Presidenza e per Adriano Ceccherini per la Vicepresidenza. Formalmente le due cariche verranno affidate durante la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione. .  
   
   
MOBILITÀ, REGIONE E COMUNE DI FIRENZE CONFERMANO GLI IMPEGNI  
 
Firenze, 3 giugno 2009- Si conferma il comune impegno tra Regione Toscana e Comune di Firenze per la qualificazione e il potenziamento dei servizi di trasporto regionali sia su gomma che su sistemi ferroviari. Lo sottolineano l´assessore regionale ai trasporti e il vicesindaco di Firenze che hanno evidenziato congiuntamente come la collaborazione fra Regione, Provincia e Comune di Firenze sui temi della mobilità sia stata in questi ultimi anni particolarmente intensa. In particolare il vicesindaco di Firenze, in accordo con l’assessore alle partecipate, tiene a sottolineare come gli interventi della Regione per il potenziamento del trasporto ferroviario e il sostegno dato al piano della mobilità cittadina, in una fase di particolare peso delle cantierizzazioni, hanno consentito e consentiranno di ridurre il disagio per i nostri cittadini e per i tanti che a Firenze arrivano. Il nuovo “memorario”, con molti più treni e servizi cadenzati ha consentito a tanti una scelta diversa dall´automobile e ridotto la pressione sulla città, mentre i 6 milioni stanziati a sostegno del piano della mobilità negli anni dal 2005 al 2008 e i 3,5 previsti per il 2009 hanno sostenuto e sostengono sia i servizi Ataf&li. Nea, per il maggior impegno chiesto alle aziende per adattare continuamente il servizio alle modifiche della circolazione, sia la programmazione di questi interventi. Senza dimenticare, ha aggiunto, gli 80 milioni che la Regione destina complessivamente alla tramvia per l’acquisto dei veicoli e per gli interventi infrastrutturali. Risorse importanti anche per assicurare una sempre più attenta programmazione dei cantieri ed una altrettanto attenta informazione ai cittadini. E’ proprio a partire da queste considerazioni che l’assessore regionale ai trasporti ritiene necessaria una precisazione sul tema del maggior deficit dell’Ataf, e sul ruolo della Regione in questa vicenda. In primo luogo è evidente che il piano industriale di Ataf non deve assolutamente essere “rispettato” dalla Regione Toscana, che di Ataf non detiene neanche una quota. Per quanto riguarda la vicenda del recente rinnovo contrattuale su cui anche Cispel Toscana ha avanzato rivendicazioni nei confronti della Regione Toscana quest´ultima ha significato come si tratti di risorse già abbondantemente erogate negli anni passati. Infatti in Toscana i servizi di trasporto sono stati assegnati con una gara e il dovuto alle aziende è fissato in un contratto che prevede ogni anno l’adeguamento del corrispettivo all’inflazione. Questo ha significato per le casse regionali un esborso aggiuntivo destinato al trasporto su gomma, che in nessun´altra Regione si è verificato e che nel solo 2009 è pari a 37 milioni, 5 in più anche rispetto all’aumentato trasferimento da parte dello Stato. In Toscana le aziende di trasporto, e fra queste per prima Ataf, hanno potuto contare su molte più risorse regionali delle loro gemelle di altre regioni (oltre 190 milioni fra il 2002 e il 2008) e quindi se veramente sanno ben gestire, meglio di altre possono far fronte agli obblighi assunti nei confronti dei lavoratori. La Regione per parte sua, ha proseguito l´assessore, continuerà a puntare sullo sviluppo dei servizi, in primo luogo di quelli ferroviari, senza sottrarsi ad alcun impegno su uno dei temi di maggior rilievo per i propri cittadini: il diritto alla mobilità e la qualità – e qui c´è certo molto da fare con Province e Comuni ma anche con i gestori - con cui questo diritto deve essere garantito. .  
   
   
TRASPORTI, FOSSANO: IL MOVICENTRO E´ PRONTO  
 
Fossanmo (To), 3 giugno 2009 - Taglio del nastro 28 Maggio a Fossano per il nuovo Movicentro, con la restituzione ai cittadini di un intero quartiere trasformato e riqualificato. Tante le opere portate a termine: un nuovo fabbricato viaggiatori, la nuova edicola per la vendita dei giornali, piazza Kennedy completamente rinnovata, nuovi parcheggi in via Verdi e via Paglieri, il collegamento della stessa via Paglieri con corso Emanuele Filiberto. Il costo complessivo è di 2. 600. 000 euro, di cui 2 milioni finanziati dalla Regione Piemonte e la restante parte dal Comune di Fossano. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti la presidente della Regione Piemonte, l´assessore regionale ai Trasporti, il sindaco di Fossano e i rappresentanti degli enti locali. I lavori sono iniziati a settembre 2005 con la realizzazione del parcheggio in un´area dismessa dalle Ferrovie lungo via Verdi, grazie al quale sono stati recuperati un centinaio di posti auto. Nel corso del 2006 ci si è creato un nuovo spazio per la sosta dei veicoli (circa 90) nell´area dell´ex scalo ferroviario, in prossimità di via Paglieri. Verso fine 2006 il cantiere si è trasferito nella zona di piazza Kennedy, avviando la costruzione del fabbricato destinato ad autostazione a cui è seguito il rifacimento di piazza Kennedy, con la modifica del verde, la nuova pavimentazione e l´inserimento, deciso nel 2008, di una fontana, nuovo elemento di arredo, ottenuto recuperando una delle vasche destinate ad aiuola. All´interno della stazione si è già insediata l´edicola, mentre in autunno Trenitalia trasferirà nel nuovo fabbricato la biglietteria e la sala d´attesa. I locali del primo piano saranno invece destinati ad attività di tipo commerciale e terziario. Con il Movicentro Regione e Comune vogliono promuovere una mobilità più sostenibile e un sistema di trasporti a misura d´uomo, rendendo gli spostamenti più semplici, veloci e convenienti rispetto all´uso dell´auto privata attraverso la facilitazione dell´interscambio tra i diversi mezzi di trasporto: auto, moto, bici, bus e treno. .  
   
   
MOBILITÀ A MILANO BIKEMI PRESTO ANCHE DI NOTTE  
 
Milano, 3 giugno 2009 - “Il successo di Bikemi dimostra che c’è spazio per aumentare l’uso della bici in città. Per questo, il Comune continua a investire sia sul bike sharing, estendendo l’orario notturno, sia sullo sviluppo di nuove piste ciclabili”. Lo ha dichiarato il 27 maggio l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci. Palazzo Marino ha deciso di destinare l’utile del bilancio 2008 di Atm all’acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale e al potenziamento del servizio di bike sharing. In particolare, sulla scorta del successo registrato nella settimana del salone del mobile, l’orario notturno sarà prolungato e verranno potenziate alcune delle stazioni maggiormente utilizzate, come quella di Cadorna. Bikemi, avviato il 3 dicembre scorso, è un servizio che piace non solo ai milanesi, ma anche ai city users e ai turisti che giungono in città. Sono 9. 500 gli abbonamenti annuali sottoscritti, 3. 185 i giornalieri e 628 i settimanali (questi ultimi due disponibili dal 1° aprile scorso). Le biciclette prelevate sono state complessivamente 202. 435, con un record di 3. 453 registrato il 22 aprile, giornata di apertura del Salone del Mobile. Le visite al sito, on line dal novembre scorso, sono state oltre 170. 000. Il servizio è in progressivo ampliamento: entro questa settimana le stazioni diventeranno 85 e 1. 190 le bici disponibili. A Velocity 2009 - la più grande conferenza europea dedicata ai temi della ciclabilità svoltasi a Bruxelles - Milano, assieme ad altre 22 città, ha sottoscritto la “Carta di Bruxelles”. Si tratta di un documento ufficiale in cui le città invitano la Commissione e il Parlamento Europeo a fissare l’obiettivo del 15% di spostamenti in bicicletta entro il 2020 e a mettere a disposizione delle città e delle associazioni fondi adeguati da destinare alla ciclabilità. Le città chiedono inoltre la creazione di un “responsabile europeo della ciclabilità” della Commissione Europea e di un gruppo parlamentare trasversale sulla ciclabilità. Dal canto loro le città firmatarie si impegnano a portare al 15% gli spostamenti in bicicletta entro il 2020; a ridurre del 50% gli incidenti mortali in bicicletta entro lo stesso anno; a sviluppare progetti per incentivare l’uso della bicicletta nei percorsi casa-scuola e a favorire un turismo sostenibile, con investimenti a sostegno del cicloturismo. A Milano, dal 1995 al 2005, i ciclisti sono aumentati del 75% (usi medi/giorno), il 6% della mobilità interna alla città avviene in bicicletta e sale fino al 20% per gli spostamenti nel centro storico. Oggi, il 60% degli spostamenti in auto all’interno della città è inferiore ai 6 km e quindi potenzialmente potrebbe essere effettuato in bici. Rispetto ai 67 km di piste ciclabili del 2006, sono già stati realizzati o pianificati interventi per estendere la rete fino a 120 km entro il 2011. Alla rete di piste ciclabili si aggiungeranno anche gli 8 raggi verdi (75 km) che permetteranno di collegare il centro con le aree verdi della cintura. Inoltre, tutti i nuovi quartieri in progettazione prevedono la realizzazione di nuove piste ciclabili e di itinerari ciclopedonali. .  
   
   
PIETRO CIUCCI: IL BILANCIO 2008 DI ANAS SI CHIUDE CON UN UTILE E’ LA PRIMA VOLTA DALLA NASCITA DELLA SPA  
 
Roma, 3 giugno 2009 - Il progetto di bilancio dell’esercizio 2008 dell’Anas, approvato il 28 maggio dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Pietro Ciucci, si è chiuso con un utile di 3,5 milioni di euro, rispetto alla perdita di 128 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il bilancio consolidato del gruppo Anas si è chiuso con un utile di 5,3 milioni di euro. È la prima volta che il bilancio dell’Anas si chiude in utile dalla sua trasformazione in Società per Azioni, avvenuta a fine 2002. Il progetto di bilancio sarà ora sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 12 giugno. “Il forte miglioramento dei risultati di bilancio registrato nel triennio 2006-2008 di mandato del consiglio di amministrazione (il bilancio 2005 registrava una perdita di 497 milioni di euro) - ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è il frutto di un considerevole aumento dei ricavi ottenuti dall’attività di gestione della rete e di un’azione determinata di razionalizzazione e di contenimento dei costi. Basti pensare che le spese per consulenze sono passate da 20 milioni di euro del 2005 a 1 milione di euro del 2008”. È soddisfacente ed in continuo miglioramento il bilancio di Anas come stazione appaltante e gestore della rete. Nel corso del 2008, infatti, sono state bandite dall’Anas gare per l’appalto di lavori che prevedono investimenti per 3 miliardi di euro, sono stati approvati 67 progetti per un importo complessivo di oltre 10,2 miliardi di euro, sono stati avviati 34 interventi per nuove costruzioni per un importo complessivo di oltre 2 miliardi di euro e ne sono stati ultimati 23 per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Nel settore della manutenzione straordinaria gli interventi avviati sono stati 257, per un importo di 176 milioni di euro, e quelli ultimati 248, per un importo complessivo di 186 milioni di euro. L’importo speso nel corso dell’anno per la manutenzione ordinaria è stato di 172 milioni di euro, oltre le attività svolte direttamente da Anas con proprio personale. “Il risultato positivo conseguito nel 2008, che ha beneficiato anche di partite non ricorrenti – ha affermato il Presidente Ciucci - non è ancora sufficiente a rassicurare sul risanamento economico strutturale e durevole di Anas. Infatti, il principale obiettivo per completare un’effettiva trasformazione in società rimane il raggiungimento dell’autonomia finanziaria: Anas deve poter fronteggiare i propri costi di funzionamento con i ricavi delle prestazioni che fornisce, privilegiando nella misura massima possibile quelli rispondenti alla logica di mercato”. L’approvazione del bilancio 2008 coincide con il completamento di un triennio di attività e rappresenta l’occasione per fare un consuntivo del complesso delle misure che il Consiglio di Amministrazione – accogliendo le raccomandazioni espresse dall’Azionista nell’assemblea del 20 luglio 2006 – ha adottato per ridefinire il sistema di regole di Anas, nell’ottica di assicurare la massima efficienza della gestione aziendale nonché di superare particolari problematiche che risultavano in essere all’inizio del mandato. Il riequilibrio del conto economico di Anas, il contenimento dei costi generali e delle consulenze, l’affermazione della Società come prima stazione appaltante in Italia nel 2007 e nel 2008, l’accelerazione negli investimenti, la certificazione in qualità delle attività tecniche e l’implementazione di un nuovo modello di esercizio della rete, testimoniano la rinnovata e migliorata efficienza dell’Anas. I risultati acquistano ancor più valore in quanto ottenuti con un organico sostanzialmente inalterato, ma notevolmente migliorato in qualità (+69% di laureati), e riducendo del 22% l’assenteismo. “L’anas – ha concluso Pietro Ciucci - è oggi fortemente impegnata nel dare attuazione nei tempi più brevi al piano ordinario e straordinario di investimenti deciso dal Governo, con la sua ritrovata efficienza e l’esperienza maturata in ottanta anni di attività. La Società può, pertanto, rappresentare un punto di forza, un patrimonio al servizio del Paese, da difendere e potenziare”. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA, ANAS: AL VIA I LAVORI DI RIPRISTINO DELLA SEDE STRADALE DELLA STATALE 13 “PONTEBBANA” DAL KM 173,000 AL KM 214,000 E DELLA VARIANTE IN GALLERIA DAL KM 186,000 AL KM 187,000, IN PROVINCIA DI UDINE  
 
Roma, 3 giugno 2009 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, presieduto da Pietro Ciucci, ha approvato il28 maggio il progetto esecutivo per il ripristino della sede stradale della strada statale 13 “Pontebbana” dal km 173,000 al km 214,000, gravemente danneggiata dai fenomeni alluvionali che hanno coinvolto la valle del torrente Fella, nell’agosto del 2003 e nell’agosto 2008. Il progetto prevede interventi di ripristino definitivo delle strutture del viadotto Pontebba, del viadotto Pietratagliata e del viadotto S. Rocco, la realizzazione di sistemazioni spondali, la messa in sicurezza dell’infrastruttura, il rifacimento del viadotto Rio Molino e del viadotto S. Caterina e la realizzazione di una variante di 1602 metri, di cui 975 in galleria naturale. Con l’approvazione del progetto esecutivo redatto dalla Associazione temporanea di imprese Vidoni Spa - Alma C. I. S. Srl, aggiudicataria della prestazione integrata, può essere dato immediato avvio ai lavori. L’importo complessivo dei lavori è pari a 63,4 milioni di euro e risulta interamente finanziato. “L’approvazione del progetto – ha ricordato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - conferma il forte impegno dell’Anas nella Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dove sono in corso sedici interventi di ammodernamento con un impegno complessivo previsto di oltre 160 milioni di euro”. .  
   
   
PEDEMONTANA,CANTIERI A MARZO 2010 E NIENTE SPRECHI CATTANEO: NESSUN PEDAGGIO PER LE TANGENZIALI DI VARESE E COMO  
 
Milano, 3 giugno 2009 - "La Pedemontana si farà. I cantieri si apriranno, come annunciato, il 10 marzo prossimo, forse anche prima, i primi lotti delle tangenziali di Como e Varese non saranno a pedaggio e i lavori verranno portati avanti senza buttare via i soldi dei cittadini". Così il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha annunciato il 27 maggio, insieme all´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, la Conferenza dei servizi sulla Pedemontana che si terrà il prossimo venerdì all´Auditorium Gaber del Palazzo della Regione. "Oltre al via libera delle Regione, c´è anche quello delle Province coinvolte e di quasi tutti i 93 Comuni interessati. Solo cinque, infatti, hanno dato parere sfavorevole, quindi la Pedemontana procede", ha spiegato Cattaneo durante la conferenza stampa cui hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni, e l´assessore alle Grandi opere della Provincia di Varese, Carlo Baroni. "L´asta principale della Pedemontana e i primi lotti (da Grandate ad Acquanegra per quanto riguarda la tangenziale di Como e da Gazzada a Vedano per quella di Varese) partiranno come previsto, anzi forse riusciremo anche ad anticipare l´apertura dei cantieri", ha precisato Cattaneo, chiarendo che "i primi lotti delle tangenziali non saranno a pedaggio perché contiamo di abbattere il costo del denaro che garantirà la copertura dei lavori con il tasso di interesse più basso che ci offre la Cassa Depositi e Prestiti. Considerando che si parla di 300 miliardi di euro, ci basta abbattere il tasso di interesse dello 0,60% per coprire il mancato introito di 20 milioni di euro che Pedemontana ha stimato per il mancato pedaggio". Per quanto riguarda i secondi lotti delle tangenziali, invece, l´assessore ha spiegato che "i costi sono lievitati a 150 milioni di euro al chilometro. Un aumento eccessivo, per questo intendiamo verificare se non esistano soluzioni diverse che possano garantire le stesse funzionalità a costi più bassi. Il risparmio ci consentirebbe di realizzare un´altra infrastruttura importante come l´autostrada Varese - Como - Lecco". . .  
   
   
PONTE DI MESSINA, ACCORDO TRA STRETTO DI MESSINA S.P.A. E LA STATUNITENSE PARSONS TRANSPORTATION GROUP INC., ALLA QUALE È AFFIDATO IL CONTROLLO SULLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE DEL PONTE E DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI IL MINISTRO MATTEOLI: “ALTRO PASSO IN AVANTI VERSO LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA”  
 
Roma, 3 giugno 2009 - È stata sottoscritta, il 28 maggio, un’intesa tra Stretto di Messina S. P. A. E il Project Manager Consultant, la statunitense Parsons Transportation Group Inc. , volta a concordare tempistiche e modalità di ripresa contrattuale ed una rapida definizione delle questioni connesse alle pregresse attività svolte. Al Project Manager Consultant sono affidate le attività riguardanti il controllo e la verifica della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. “È un altro importante passo in avanti verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, secondo il timing a suo tempo concordato con l’Anas. Il Ponte, è bene ribadirlo, è considerato un’opera prioritaria del Governo,” ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli. “Grazie a questa intesa, che segue l’accordo con il Contraente Generale, ora tutto è pronto per il riavvio delle attività. Voglio sottolineare che anche in questo caso abbiamo previsto la possibilità di anticipare alcune attività, al fine di velocizzare al massimo i tempi di realizzazione”, ha affermato l’Amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci. L’efficacia dell’atto è in ogni caso subordinata all’approvazione da parte del Concedente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’intesa in questione nonché dell’Accordo sottoscritto con il Contraente Generale. .  
   
   
PEDEMONTANA LOMBARDA, SI´ DALLA CONFERENZA DEI SERVIZI  
 
Milano, 3 giugno 2009 - Tutte le Province coinvolte, tutti gli Enti parco interessati e l´85% dei 93 Comuni ritrovatisi il 29 maggio alla Conferenza dei servizi, e naturalmente Regione Lombardia, hanno detto il loro sì alla realizzazione della Pedemontana. Alla Conferenza, che si è tenuta presso l´Auditorium Gaber del Palazzo della Regione Lombardia, hanno partecipato tutti i soggetti interessati dalla nuova arteria autostradale: Ministero alle Infrastrutture, con la presenza del viceministro Roberto Castelli, Regione Lombardia con il presidente Roberto Formigoni e l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, le 5 Province e i 93 Comuni coinvolti dal tracciato, oltre a Concessioni Autostradali Lombarde (Cal), la società Pedemontana Lombarda e tutte le realtà interferenti. "E´ un giorno molto significativo - ha detto Formigoni, intervenendo in apertura dei lavori - perché traduce in realtà l´obiettivo unitario che si è posto tutto il territorio nella realizzazione di un´opera necessaria che abbasserà i tempi dei trasferimenti e di conseguenza anche l´inquinamento". "Oggi - ha commentato l´assessore Cattaneo - la Lombardia ha detto un sì convinto alla Pedemontana, opera attesa da 45 anni, che, da simbolo del non fare, diventa il paradigma del saper fare bene, in tempo e nel rispetto dell´ambiente e del territorio. E´ la dimostrazione della bontà del metodo di lavoro lombardo della condivisione delle scelte, che non vengono calate dall´alto di una torre d´avorio, ma sono condivise e discusse con tutti". Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, non solo l´assessore Cattaneo ha confermato la data 10 marzo prossimo per l´apertura dei cantieri, ma ha anche annunciato la possibilità di anticipare l´avvio dell´opera: "Porteremo il progetto definitivo alla seduta di luglio del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica e, se andiamo avanti con questo ritmo, potremo cominciare i lavori già entro la fine del 2009". .  
   
   
CATTANEO: SODDISFAZIONE PER SI´ A TERZA CORSIA A9 APPROVATO DA ANAS PROGETTO ESECUTIVO TRATTO LAINATE-COMO SUD  
 
Milano, 3 giugno 2009 - "La terza corsia sull´A9 è un intervento che Regione Lombardia ha sostenuto e voluto. Quest´opera contribuirà in modo importante a migliorare la mobilità della nostra regione lungo l´asse viario che collega la Lombardia con il cuore dell´Europa e che necessita di essere incrementato anche in chiave Expo 2015". Così l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, il 28 maggio ha espresso la propria soddisfazione per l´approvazione, da parte del consiglio di amministrazione dell´Anas, del progetto esecutivo di ampliamento alla terza corsia dell´autostrada A9 Lainate-como-chiasso nel tratto Lainate-como Grandate. L´assessore Cattaneo ha evidenziato che l´annuncio da parte del consiglio di amministrazione di Anas è "una notizia importante, che viene alla vigilia della Conferenza di servizi della Pedemontana, che si terrà domani, e a poco meno di un mese dall´apertura dei cantieri della Brebemi. A dimostrazione che il grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni continua a dare i suoi frutti". Il progetto prevede anche l´ammodernamento dell´interconnessione A8-a9 con l´eliminazione dell´immissione a sinistra della rampa Como-milano, sulla carreggiata nord dell´autostrada A8, e la realizzazione della quinta corsia nel tratto di interconnessione di Lainate-barriera Milano Nord. Per quanto riguarda l´esecuzione dei lavori, è stata confermata la scelta di dividere il lotto in quattro tratte, tre delle quali a sud della barriera di Como Sud, ciascuna di lunghezza pari a circa sette chilometri, e una a nord della lunghezza di circa 700 metri. In tal modo i lavori potranno procedere con cantieri sfalsati (alternativamente in carreggiata nord o sud) in modo da ottimizzare i tempi ed evitare l´assenza della corsia d´emergenza per tratte estese sulla stessa carreggiata. .  
   
   
VIABILITÀ FVG: NUOVA PIANIFICAZIONE TRASPORTO MERCI E LOGISTICA  
 
Trieste, 3 giugno 2009 - Una pianificazione regionale unitaria nel campo delle infrastrutture viarie, dei trasporti e della logistica, che metta assieme e coordini le esigenze di sviluppo interno del Friuli Venezia Giulia con quelle dei territori vicini, dal Veneto sino alla Croazia. E´ questo l´obiettivo della Giunta regionale che, su proposta dell´assessore alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, ha così deciso di creare una "task force" guidata dai tecnici della direzione regionale della "Mobilità e Infrastrutture di trasporto" che dovrà garantire la pianificazione complessiva del Friuli Venezia Giulia in chiave di "Sistema regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica". Un´ottica integrata e coordinata, quindi, affinché il settore trasporti possa realmente divenire un volano di traino dell´economia regionale e "della macro-area di riferimento", nonché un fattore di coesione sociale per le aree marginali del territorio regionale. Chiari dunque i due riferimenti di questo tipo di pianificazione: grazie ad una riorganizzazione della rete infrastrutturale, far partecipare allo sviluppo sociale ed economico generato da una nuova rete di assi viari anche i territori sub-regionali e le comunità locali a forte valenza produttiva; rendere il Friuli Venezia Giulia, nel suo complesso, grazie alle grandi direttrici europee come il progetto Ten n. 6 (la linea ferroviaria che dalla Francia giunge sino ad Ungheria ed Ucraina) ed il Corridoio "su rotaia" Nord-sud dal Mar Baltico all´Adriatico, un sistema competitivo che offra infrastrutture e servizi logistici al bacino costituito da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Slovenia e Croazia. In questo contesto, la nuova pianificazione dovrà rispondere ad alcuni precisi indirizzi, già delineati dalla Giunta regionale nei mesi passati. Si va dal riequilibrio del trasporto merci in direzione di un maggior utilizzo del mezzo ferroviario e marittimo allo sviluppo dell´aeroporto di Ronchi dei Legionari (proiettato "in un´ottica di integrazione aeroportuale territoriale" con la ricerca di "potenziali partner di altri scali"), dal coordinamento dei nodi logistici e portuali regionali all´avvio di innovative operazioni finanziarie affinché aziende ed enti del settore della logistica (partecipate dalla Regione) possano acquisire partecipazioni azionarie in terminali cosiddetti inland al di fuori dei confini del Friuli Venezia Giulia e nazionali, in particolare nei Balcani e nell´Europa centrorientale. Una "manovra", quest´ultima, in via di programmazione da parte dei porti del Nord Europa, con il supporto dei Governi locali, per collegare funzionalmente le aree marittime di sbarco merci con gli hinterland ritenuti commercialmente interessanti. .  
   
   
ANAS: PONTE PROVVISORIO DI COLLEGAMENTO TRA LODI E PIACENZA A SEGUITO DEL CROLLO DEL PONTE SUL PO  
 
Milano, 3 giugno 2009 - Durante l’incontro tenutosi in data 29 maggio presso il Compartimento Anas della Viabilità per la Lombardia alla presenza di rappresentanti di Anas, Regione Lombardia, Regione Emilia Romagna, Provincia di Lodi, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Comune di San Rocco al Porto (Pc) ed Aipo sono state valutate le quattro proposte fin ora elaborate per la realizzazione di un ponte provvisorio di collegamento tra la sponda lodigiana e quella piacentina a seguito del crollo del ponte sul Po. Dall’esame degli studi di fattibilità è emersa la complessità dell’intervento in rapporto al tema della sicurezza sia per quanto riguarda la circolazione stradale sul ponte, che in relazione agli aspetti connessi ai diversi regimi idraulici del fiume. Di concerto con le amministrazioni locali, che hanno ribadito la necessità del collegamento tramite pullman a senso unico alternato, sono stati valutati i tempi di esecuzione e la gestione del ponte provvisorio sia ordinaria che in casi di piena del fiume Po. Da tale confronto è emersa la validità di due delle quattro proposte elaborate. Queste ultime prevedono il passaggio contemporaneo di un pullman e di un’autovettura con traffico a senso unico alternato, solo per i pullman. E’stato quindi deciso di proseguire con l’approfondimento degli studi di fattibilità presentati anche in funzione delle richieste delle amministrazioni locali. Il prossimo tavolo tecnico è previsto per venerdì 5 giugno. . .  
   
   
ANAS, PUGLIA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO PRELIMINARE PER LA COSTRUZIONE DELLA VARIANTE ALLA STRADA STATALE 16, NEL TRATTO BARI-MOLA DI BARI LA NUOVA OPERA – LUNGA 18 KM – RICHIEDERÀ UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI OLTRE 240 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 3 giugno 2009 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas - sotto la presidenza di Pietro Ciucci – ha dato il via libera, il 29 maggio, al progetto preliminare per la realizzazione della variante alla strada statale 16 “Adriatica”, nel tratto compreso tra Bari e Mola di Bari. L’opera - che rientra tra le infrastrutture strategiche della “Legge Obiettivo” ed è di grande rilevanza per la Regione Puglia - risolverà le frequenti situazioni di congestione che caratterizzano l’esistente tratto della strada statale 16 che costituisce la tangenziale di Bari. “Con questa approvazione si avvia l’iter per la realizzazione della variante alla strada statale 16 - ha sottolineato il presidente Pietro Ciucci – che consentirà di alleggerire il traffico dei vari centri urbani posti immediatamente a sud di Bari e quindi contribuirà in modo straordinario a migliorare la qualità della vita dei residenti che vedranno spostata su questa arteria il grande flusso di traffico”. Tra le opere d’arte principali, sono previsti: i viadotti Aeronautica, Lama San Giorgio e Lama Giotta, nonché la realizzazione di 4 svincoli. La nuova opera – che sarà lunga 18 km – rientra negli interventi di Legge Obiettivo e nell’intesa generale quadro tra il Governo e la Regione Puglia del 2003 e richiederà un investimento complessivo di oltre 240 milioni di euro. .  
   
   
INFRASTRUTTURE, GIUNTA LIGURE APPROVA UN BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI COMUNALI IN MATERIA DI MOBILITÀ ED ACCESSIBILITÀ AREE URBANE  
 
Genova, 3 giugno 2009 - La Giunta Regionale ha approvato 29 Maggio un bando, per un importo di 2. 300. 000 euro, per il finanziamento di interventi comunali volti a migliorare le condizioni di mobilità e di accessibilità delle aree urbane. Questi interventi dovranno essere organizzati nei Programmi Integrati per la Mobilità, approvati dalle singole Amministrazioni locali. Le domande dovranno essere presentate dai Comuni entro il 31 luglio prossimo. "Ogni anno decidiamo le linee prioritarie di finanziamento di questi interventi - ha spiegato l´assessore alla Pianificazione Territoriale Urbanistica, Carlo Ruggeri - Nel 2008 avevamo optato per le piste ciclabili, mentre ora invece privilegiamo i parcheggi liberi per moto proposti da Comuni con popolazione superiore ai 10. 000 abitanti per i quali potranno essere destinate il 30% delle risorse disponibili". .  
   
   
QUALI VELOCITÀ. QUALE CITTÀ. UNA NUOVA URBANITÀ COMPLETAMENTO DEL SISTEMA ALTA VELOCITÀ E RIORGANIZZAZIONE DEI NODI URBANI: OCCASIONI PER CAMBIARE LA MOBILITÀ NELLE METROPOLI E TRASFORMARE SPAZI E LUOGHI ESPERTI DI URBANISTICA E OPERATORI DEL SETTORE HANNO AFFRONTATO IL TEMA AL CENTRO CONGRESSI DI RHO FIERA MILANO  
 
Milano, 3 giugno 2009 - Avviare una riflessione sulla città contemporanea e del futuro, in particolare sulla nuova urbanità e sulle forme mutevoli che essa va progressivamente assumendo. Rielaborare l’uso e la qualità degli spazi urbani come ad esempio la piazza, metafora di luoghi in cui storicamente si sono prodotti aggregazioni, scambi, relazioni. Rivedere la luce come strumento per disegnare un luogo pubblico che interpreti ed esalti il senso di comunità che sta alla base del concetto stesso di città e di qualsiasi soluzione urbana. Questi temi sono stati affrontati oggi nel convegno “Quali Velocità. Quale Città. Le nuove velocità come sistemi complessi. Quale qualità degli spazi e dei luoghi urbani: la metafora della piazza e l’utilizzo della luce”. Ne hanno discusso, al Centro Congressi Rho Fiera Milano, Carlo De Vito, Presidente Gis Qvqc nonché Amministratore Delegato di Fs Sistemi Urbani (Gruppo Fs); Francesco Coppola, Vicepresidente Gis Qvqc e Responsabile Territorio e Ambiente Fondazione Morra; Alessia Guarnaccia, Direttore Scientifico Piattaforma Qvqc e Presidente Angia (Associazione Nazionale Giovani Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e Massimo Pica Ciamarra, Vicepresidente Inarch – Istituto Nazionale di Architettura. In Italia, il riassetto territoriale si va configurando sul sistema Av/ac, che sarà completato entro il 12 dicembre 2009, e sulla riorganizzazione dei nodi metropolitani, a livello regionale e provinciale. Cambiano, quindi, gli schemi della mobilità urbana. Stanno nascendo network logistici integrati che collegheranno i grandi terminali merci ferroviari ai bacini produttivi, ai principali porti e interporti e ai mercati dell’Europa centrale, occidentale e orientale. Le politiche comunitarie di mobilità integrata, basata prevalentemente sul sistema del trasporto su ferro, stanno generando una trasformazione strutturale dei territori di tutti gli Stati membri. Il convegno odierno è stato promosso dal Gruppo di Studi Interdisciplinare “Quali velocità. Quale città”, composto da Ferrovie dello Stato, Anci, Ance, Angia, Fondazione Morra, Inarch, Aniai, Cnappc, Siu, Consulta Anci, Ance giovani, Ana, Facoltà di Architettura-università degli Studi di Napoli Federico Ii, Città di Afragola, Dipartimento Diparc Facoltà Architettura-università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Comunicazione-università degli Studi di Salerno, Certet Centro di Economia Regionale dei Trasporti e del Turismo-università Bocconi, Dipartimento Dicata Facoltà di Ingegneria-università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Economia e Statistica-università di Salerno, Dipartimento Dau-università La Sapienza di Roma, Fondazione Ugo La Malfa. .  
   
   
PROGETTAZIONE PRELIMINARE FERROVIA DEL VESUVIO, ECCO I VINCITORI  
 
Napoli, 3 giugno 1009 - Lo scorso 28 maggio, a Villa Favorita ad Ercolano (Napoli), il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta e il sindaco di Ercolano, Nino Daniele, hanno resi pubblici i nominativi dei vincitori del "Concorso internazionale per la progettazione preliminare della nuova ferrovia del Vesuvio". I partecipanti - Al concorso, bandito dall’Ente Autonomo Volturno – holding regionale dei trasporti – hanno partecipato 6 importanti studi di architettura internazionali, che, entro il 13 novembre 2008, termine di scadenza previsto, hanno fatto pervenire i propri elaborati: 1. Ricci & Spaini Studio di Architettura Srl (mandataria) + 3Ti Progetti Italia Srl (mandante) + Igeam Srl (mandante) + Studio Eu Gbr (mandante) – sede: Roma 2. Sintagma – sede: San Martino in Campo (Perugia) 3. C. Lotti & Associati Società di Ingegneria Spa (mandataria) + Ai & P (Alberto Izzo e Partners Srl) (mandante) – sede: Roma 4. Global (arch. Gomes Da Silva) + Girpa Spa + Ebsg Srl + Spf Srl + Architetti: Salimei, Contuzzi, Fantilli, Mainiero, Crio, Pavia, Massacesi, Mastrangelo, Ravazzolo, Cona, Fabietti, Grassia 5. Naif Srl – sede: Perugia 6. Tecnosistem Spa + arch. Oscar Tusquets Blanca – sede: Napoli. I vincitori - Al primo posto, con 77 punti percentuale, si è classificata l’Ati composta da Ricci & Spaini Srl + 3Ti Progetti Italia Srl + Igeam Srl + Studio Eu Gbr, con sede a Roma – vincitrice di un premio di 100mila euro e affidataria dell’incarico di progettazione definitiva. Al secondo posto, con 72 punti, l’Ati capitanata dalla Global di Gomes Da Silva, che si è aggiudicata il premio di 60mila euro, e al terzo, con 69 punti, la Sintagma, vincitrice del premio di 35mila euro. Tempi E Costi Dell´intervento L´importo dei lavori stimato dal progetto vincitore è di circa 63,7 milioni di euro, di cui la metà di cofinanziamento regionale e il resto proveniente da capitali privati che saranno reperiti attraverso una procedura di project financing. Dopo la progettazione definitiva – che si concluderà entro quest´anno - sarà, in pratica, bandita un’altra gara, con la quale verrà scelto un concessionario, cui saranno affidate la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione dell’infrastruttura, in base alla normativa vigente sui lavori pubblici. Secondo il cronoprogramma, i lavori cominceranno nella seconda metà dell´anno prossimo (2010) e si concluderanno nel 2014. La commissione valutatrice - La Commissione valutatrice – nominata il 19 marzo 2008 con decreto del Presidente della Regione era costituita dall’ing. Sergio Negro (Presidente), Dirigente dell´Assessorato regionale ai Trasporti, prof. Ugo Leone, ordinario di Politica dell’Ambiente all’Università di Napoli “Federico Ii”, prof. Riccardo Viganò, Docente di Economia aziendale e Metodologie quantitative d´azienda presso l´Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”, prof. Joao Ferreira Nunes, Architetto del Paesaggio e Docente presso l´Instituto Superior de Agronomia dell´Universidade tecnica di Lisbona, e dal prof. Agostino Nuzzolo, Ordinario di Pianificazione dei Trasporti presso la Facoltà di Ingegneria dell´Università di Roma “Tor Vergata”. Il progetto vincitore: "il trenino rosso del Vesuvio" - Con questo concorso si è dunque avviato l’iter per la realizzazione di un collegamento su ferro per il vulcano, atteso da oltre 50 anni: il progetto di Ricci & Spaini “Il trenino rosso del Vesuvio”, infatti, è stato redatto con l’obiettivo del recupero e dell’integrazione, con modalità ecosostenibili, del tracciato dell’ex cremagliera Cook (che fino al 1955 da Pugliano portava alla stazione inferiore della storica funicolare, chiusa nel 1944) non soltanto come infrastruttura al servizio del Parco ma, soprattutto, come direttrice di collegamento trasversale del territorio, dalla fascia costiera a quella più interna fra il Monte Somma e il Vesuvio, e come potente occasione di riqualificazione dei paesaggi urbani e naturali attraversati. Una soluzione necessaria per migliorare la sostenibilità ambientale dell’area, minata quotidianamente dall’utilizzo dei mezzi su gomma come unici vettori, con i conseguenti problemi di congestione del traffico veicolare, nonché di inquinamento acustico e atmosferico. Il nuovo treno rosso del Vesuvio scende dal monte come un lapillo di lava incandescente e descrive un itinerario che esplora i significati del parco. La funicolare descrive un nuovo sistema di trasporto ecosostenibile che si sviluppa tecnicamente con una tecnologia di impianto a fune (funicolare terrestre) su una lunghezza complessiva di 3. 725 metri. Le stazioni in totale sono 5; sia la linea che le stazioni sono caratterizzate da strutture architettoniche essenziali. Sono stazioni aperte, protette solo da una pensilina in vetro rosso, con strisce di silicio amorfo con cellule fotovoltaiche integrate, che di notte si illumina restituendo l’energia accumulata durante il giorno e rivela con il bagliore la linea della nuova ferrovia da lontano. Oltre alla copertura luminosa, tutte le stazioni sono funzionalmente autonome, dotate di scale ed ascensore per i portatori d’handicap, tornelli di controllo e biglietteria. Per la stazione di partenza, con l’edificio della Cook, già restaurato, è previsto un museo e ristorante-bar con terrazza panoramica sul golfo. Nelle vicinanze, un grande parcheggio, con il terminal per i bus turistici. Nella cava vicino viene realizzato un grande albergo inserito nello scavo che viene modellato da una nuova sistemazione paesaggistica. La stazione di Canteroni è realizzata con una struttura a minimo impatto; una serie di percorsi la collegano ad un belvedere ed area pic-nic. Il parcheggio è realizzato sistemando dei terrazzamenti. La stazione dell’Osservatorio sbalza sul paesaggio sottostante, per evitare qualsiasi sbancamento. Dalla stazione di Tirone ha inizio il percorso di discesa in Canopy (Sky Trekking, un sistema per osservare il paesaggio con un’apposita attrezzatura, agganciati a una serie di cavi sospesi), un sentiero porta al piazzale su cui si affaccia la struttura di accoglienza degli sportivi. Il percorso per la discesa a valle di Canopy-sky Trekking, che arriva fino alla stazione Cook, segue il tracciato ferroviario intrecciandolo e distanziandosi a seconda della panoramicità dei tratti e delle emozioni che possono essere ricavate da questo tuffo nella natura del vulcano. Due Vulcani è la stazione più alta. Qui sono previsti un bar ristorante panoramico e un punto di parcheggio per i mezzi elettrici. Dalle stazioni si diramano una serie di sentieri che conducono alle diverse mete del parco. La mostra - Pannelli illustrativi dei 3 progetti vincitori, sono andati ad integrare la sezione “Concorso” della Mostra permanente “Risalire il Vulcano”, inaugurata a Villa Favorita contestualmente all’indizione del bando di concorso, il 24 marzo 2007. La mostra, visitabile gratuitamente negli orari di apertura della Villa, segue un ideale “filo rosso” che parte dai diari di viaggiatori autorevoli avvicendatisi nella salita al vulcano, fino allo sguardo dell’iconografia storica e della fotografia contemporanea, passando per i diversi modi in cui nel corso del tempo è stato possibile accedere al Vesuvio. .  
   
   
FERROVIE, PIEMONTE E LIGURIA AL TAVOLO PER LA FERROVIA GENOVA - ACQUI  
 
Genova, 3 giugno 2009 - Riunione il 28 Maggio a Ovada del tavolo sulla linea ferroviaria Alessandria-acqui-genova tra Regione Piemonte, Regione Liguria, Trenitalia, Rfi, enti locali e pendolari. All´ordine del giorno i disagi derivanti dalla qualità dei servizi e dagli standard di puntualità sulla linea, che comunque negli ultimi mesi sono migliorati attestandosi al di sopra del 90%. Si è poi affrontata la chiusura della linea ferroviaria dall´8 al 30 agosto per i lavori sul ponte del Gnocchetto. L´interruzione della ferrovia di tre settimane tra Ovada e Genova, con la chiusura della statale del Turchino nell´ultima settimana, rappresenta l´unica soluzione per poter completare tutti gli interventi previsti. Saranno comunque programmati servizi sostitutivi effettuati con autobus sia diretti autostradali, sia stradali, con fermate intermedie, per i quali le Ferrovie predisporranno specifico materiale di comunicazione. Gli assessori ai Trasporti della Regione Piemonte e della Regione Liguria, Daniele Borioli e Enrico Vesco hanno sottolineato l´importanza strategica che Liguria e Piemonte assegnano a questa linea e hanno auspicato che durante l´interruzione prevista per il mese di agosto sia attuato il servizio sostitutivo in modo tale da ridurre al minimo possibile i disagi per i viaggiatori, risolvendo le criticità che si erano verificate lo scorso anno. Al termine dell´incontro si è poi parlato dei lavori previsti sul nodo di Genova che produrranno l´attestamento della linea a Sampierdarena a partire dal prossimo 2010. A questo proposito si è deciso di predisporre un piano operativo condiviso, anche con i comitati pendolari, che sarà al centro di un prossimo incontro previsto a settembre, durante il quale sarà affrontato anche il tema della soppressione dei passaggi a livello. Per quanto riguarda infine la frana di Mele, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare da Rfi qualche notizia certa circa il finanziamento dei lavori per il ripristino del tracciato a doppio binario, la realizzazione della galleria artificiale e la sistemazione dei nuovi marciapiedi, oltre alla costruzione di una nuova sottostazione elettrica in sostituzione di quella di Acquasanta. .  
   
   
NODO FERROVIARIO BARI: ECCO IL PUNTO DEI LAVORI  
 
Bari, 3 giugno 2009 - L’assessore ai trasporti, Mario Loizzo, fa il punto il 29 maggio, in questa nota, della situazione relativa al Progetto del Nodo Ferroviario di Bari: “ La soppressione del passaggio a livello di via Capruzzi, rappresenta una ulteriore tappa verso la realizzazione del grande progetto del Nodo Ferroviario di Bari. La sua definitiva eliminazione, oltre a facilitare la ricucitura della viabilità in una delle zone a più alta densità di traffico di Bari, segnala l’avvio di un’altra fondamentale innovazione riguardante il tracciato ferroviario, in quanto viene attivato “il trincerone” all’interno del quale il traffico passeggeri e merci della linea Bari-taranto, sarà utilmente smaltito e velocizzato in modo da non appesantire la gestione dei treni passeggeri nella stazione di Bari centrale. “Questa positiva innovazione, prelude all’avvio del più articolato e complesso iter di progettazione e di realizzazione del Nodo ferroviario che, dopo l’iniziale finanziamento di 398 M€ a carico del Pon, e i successivi finanziamenti già assentiti, potrà rapidamente vedere il suo concreto avvio. Infatti, chiusa la Conferenza di servizi istruttoria, Italferr procederà all’aggiornamento e alla integrazione del progetto preliminare sulla base delle osservazioni avanzate in sede di Conferenza; seguiranno la elaborazione dello studio di impatto ambientale e il progetto di cantierizzazione con l’approvazione finale di Rfi. Il tutto, entro settembre sarà inviato al Cipe per le approvazioni delle previste procedure, in modo da poter finalmente partire con le gare e con la cantierizzazione delle opere. Come si vede, il sogno di realizzare il Nodo ferroviario di Bari è già diventato una realtà di cui debbono prendere atto sia gli scettici in buona fede, sia quelli interessati ad ostacolare in ogni modo lo sviluppo della città e della Regione. “E’ utile sottolineare come questo risultato è stato possibile raggiungerlo grazie alle positive sinergie messe in campo dal Governo Regionale con l’Amministrazione Comunale di Bari, le Società Ferroviarie, le forze sociali ed imprenditoriali e la comunità scientifica. “Va infine ricordato che, allo scopo di non penalizzare i pendolari che utilizzavano la fermata Policlinico soppressa a seguito del nuovo tracciato, gli stessi potranno utilizzare gratuitamente la linea 40 dell’Amtab di Bari, linea che potenzierà anche i collegamenti del centro cittadino col Policlinico. Tale servizio, viene interamente sovvenzionato dalla Regione Puglia che in tal modo incrementa di ulteriori 350. 000 kilometri/autobus, le percorrenze già assegnate alla città di Bari, dopo decenni di trascuratezze anche in questo settore”. .  
   
   
FERROVIE: REGIONE SICILIA CONVOCATA AL MINISTERO PER TAVOLO TECNICO  
 
Palermo, 27 maggio 2009 – L´amministrazione regionale è stato convocata a Roma dal Sottosegretario di Stato ai Trasporti Giuseppe Reina per aprire i lavori del tavolo tecnico politico sul sistema ferroviario in Sicilia. La richiesta di aprire una fase negoziale sulle tante problematiche del settore era stata lanciata poco più di un mese fa dall´amministrazione regionale. Il tavolo tecnico, la cui prima riunione è prevista per il prossimo 11 giugno, dovrà affrontare tutti i nodi del settore, dal paventato disimpegno delle Ferrovie dello Stato in Sicilia, al rischio di un drastico ridimensionamento dell´offerta di treni merci Sicilia/continente, con la contestuale riduzione delle corse mare, Messina-villa San Giovanni. Si dovrà discutere anche della rimodulazione dell´Apq sul trasporto ferroviario siglato nel 2001 e dell´avvio di un percorso per la sottoscrizione di un nuovo accordo sullo stesso tema. Il dipartimento regionale ricorda come la Sicilia sia una delle due sole regioni italiane, insieme alla Valle d´Aosta, a non avere ancora acquisito la gestione del trasporto regionale ferroviario. Con il tavolo tecnico si potrà avviare il dialogo con il ministero per definire l´entità della quota di finanziamento che spetta alla Regione per poter affrontare i costi del contratto di servizio da stipulare con Rfi Trenitalia. Secondo le stime del dipartimento, i costi del servizio ammontano a 150 milioni di euro l´anno. Il dirigente generale dei trasporti siciliani Giovanni Lo Bue, ricorda che “il dipartimento ha già avviato le attività finalizzate alla stesura del testo definitivo del nuovo contratto di servizio ferroviario tra la Regione e Trenitalia. Nel Contratto di servizio, oltre alle indicazioni sulle linee ferroviarie regionali, saranno inserite norme in favore dell´occupazione locale, e per l´indotto, attraverso la previsione di riserve di lavorazione nell´ambito di quanto consentito dalle norme sugli appalti a livello europeo”. L’adozione del contratto non è più rinviabile alla luce dell’evoluzione in senso regionalistico del nuovo quadro istituzionale delle competenze e degli orientamenti dei vertici delle ferrovie in base ai quali non risulta possibile in mancanza di un quadro di certezze finanziarie, fare una adeguata programmazione dei servizi ferroviari nell’ambito di ciascuna regione e degli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile impiegato”. .  
   
   
MILANO, M5; TALPA MECCANICA CONCLUDE LAVORI A STAZIONE MARCHE  
 
Milano, 3 giugno 2009 - “Domani la talpa meccanica, la cosiddetta tunnel boring machine, che dall’agosto scorso sta scavando il tracciato della linea M5 che collegherà Bignami a Garibaldi lungo l’asse Fulvio Testi – Zara, dopo aver perforato le stazioni di Ponale, Bicocca, Ca’ Granda e Istria concluderà il suo silenzioso lavoro sbucando nella stazione di Marche”. Lo hanno annunciato il 28 maggio gli assessori Edoardo Croci (Mobilità, Trasporti e Ambiente) e Bruno Simini (Infrastrutture e Lavori pubblici). “La talpa verrà smontata e riportata in superficie – spiegano i due assessori -. Ora tocca ai minatori che hanno già iniziato gli scavi in via Volturno al quartiere Isola e che dovranno realizzare due gallerie separate per consentire l’intersezione della M5 con la linea M3 alla stazione di Zara. La prima tratta, che collegherà Zara e Bignami, sarà operativa nella primavera del 2011, mentre quella finale Zara-garibaldi richiederà un anno e qualche mese in più e sarà pronta entro il 2012”. “La M5 – aggiunge Croci - consentirà di spostare sul trasporto pubblico parte del traffico proveniente dalla Brianza, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello. La prima tratta della linea, che entrerà in servizio all’inizio del 2011, avrà 9 stazioni, oltre 5 km di estensione e una capacità di 22 milioni di passeggeri all’anno. Anche grazie alla conferma dei finanziamenti per le opere connesse all’Expo, la linea sarà prolungata entro il 2015 fino a San Siro e raggiungerà la lunghezza complessiva di 7 km per 10 fermate”. “I lavori stanno procedendo nel rispetto dei tempi stabiliti – conclude Simini -. L’utilizzo della talpa meccanica, che ha lavorato ininterrottamente per lo scavo della galleria, ha permesso infatti di ridurre i tempi di realizzazione dell’opera e la durata dei lavori in superficie, contribuendo a contenere anche l’impatto del cantiere in quella parte della città. Liberare le strade dalle auto è uno degli obiettivi di questa Amministrazione. Lo stiamo raggiungendo con la costruzione delle nuove linee della metropolitana, come la M5, e con l’attuazione del piano parcheggi”. Scheda Linea M5 ( Garibaldi – Bignami) La linea 5 da Garibaldi a Bignami collegherà il centro della città alla zona nord-est e avrà una estensione di 5,6 km ; Nove le stazioni del tracciato: Garibaldi, Isola, Zara, Marche, Istria, Ca’ Granda, Bicocca, Ponale, Bignami. La linea avrà tre punti di interscambio con la rete già esistente: con la linea M2 a Garibaldi; con la linea M3 a Zara; col Passante Ferroviario a Garibaldi; Il costo dell’ opera è di 557 milioni di euro, finanziata in project financing: 257 milioni di euro dallo Stato; 69 milioni dal Comune di Milano; 231 milioni dai privati. L’infrastruttura sarà data in concessione al privato per 32 anni, 5 di costruzione e 27 di gestione. Il costruttore è la società Metro 5 S. P. A. Composta da: Astaldi; Ansaldo Sts; Alstom; Atm; Torno Internazionale. L’inizio dei lavori è avvenuto nel giugno 2007. L’inaugurazione della prima tratta Bignami - Zara è prevista per la primavera 2011. La tratta successiva Zara – Garibaldi è prevista nell’estate del 2012. La linea M5 trasporterà fino a 22,5 milioni di passeggeri all’anno. È la prima linea totalmente automatica, grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative attualmente disponibili tra cui: il sistema driverless (cioè treni senza conducente); il continuo monitoraggio e controllo della circolazione e dello stato di tutto il sistema attraverso un sistema informatico all’avanguardia; la garanzia del massimo grado di sicurezza con l’utilizzo delle porte di banchina che isolano la banchina stessa dal binario e dai treni. I Treni - I convogli che percorreranno la linea 5, saranno lunghi 39 metri e saranno formati da 3/4 vetture intercomunicanti. -Ogni treno, dotato di 72 posti a sedere, potrà trasportare complessivamente 431 passeggeri. - I treni prevedono inoltre ampi spazi per i disabili in sedia a rotelle. Benefici Per L’ambiente - Grazie al rigido rispetto del protocollo di Kyoto è garantito, sin dalle prime fasi di costruzione, lo stesso assorbimento delle emissioni di anidride carbonica attuale. Si prevede una riduzione della percorrenza di 26 milioni di Km delle auto private con una riduzione di 9. 500 tonnellate all’anno delle emissioni di sostanze inquinanti (Pm10). La Rete Metropolitana Milanese - La rete metropolitana milanese si estende per 75 km con 88 stazioni e trasporta quotidianamente 1,1 milioni di passeggeri. La rete attuale è costituita da 4 punti di interscambio con la rete metropolitana, 8 con le ferrovie e da 16 parcheggi di interscambio che offrono 16. 000 posti auto. Con i prolungamenti sulle tre linee esistenti e la realizzazione delle linee M4, M5 e M6 la rete metropolitana si estenderà per 142 km con 152 stazioni. Trasporterà quotidianamente 1,7 milioni di passeggeri. La rete metropolitana sarà integrata con quella ferroviaria urbana, con le stazioni di interscambio del Passante Ferroviario che diventeranno 18 e quelli con le ferrovie che diventeranno 17. I parcheggi di interscambio saranno 35 e offriranno 27. 000 posti. .  
   
   
PORTI: PERCORSO CONDIVISO SU SVILUPPO MONFALCONE  
 
Monfalcone, 3 giugno 2009 - Regione e istituzioni locali condividono un percorso per definire le strategie di sviluppo e la forma di governo del porto di Monfalcone. È quanto emerso nell´incontro organizzato il 29 maggio dal sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto, e svoltosi in Municipio, al quale ha preso parte l´assessore regionale alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti della Capitaneria di porto, della Provincia di Gorizia, dell´Azienda speciale della Camera di commercio e del Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone. La riunione è servita ad approfondire il futuro del porto alla luce del recente trasferimento delle competenze, in materia di concessioni demaniali, dallo Stato alla Regione. L´assessore ha delineato un percorso in tre tappe, condiviso dalle altre parti: una ricognizione sullo stato di fatto (strutture, concessioni in essere), una definizione condivisa delle strategie di sviluppo, infine l´individuazione dei soggetti candidati a realizzare gli investimenti. Tra i problemi che dovranno essere approfonditi e chiariti, all´interno di questo percorso, vi è il perimetro delle aree che ricadono nella competenza regionale e la questione del Piano regolatore del porto (chi lo propone e chi lo approva). Solo alla fine dei lavori del tavolo di confronto con le istituzioni locali, che proseguirà nelle prossime settimane, potrà essere definita la questione della forma governo del porto di Monfalcone. A questo proposito l´assessore regionale ha ribadito che non vi è al momento alcun disegno di legge che preveda l´istituzione di un´Agenzia dei porti, anche se indubbiamente si sente l´esigenza di una "cabina di regia". L´assessore ha anche sottolineato l´importanza degli imprenditori privati intenzionati a investire nello sviluppo della portualità regionale, che costituiscono una risorsa preziosa da valorizzare, all´interno di regole che la Regione ha la responsabilità di definire e di far rispettare. È stato inoltre ribadito che nel futuro quello di Monfalcone continuerà ad essere un porto di rilievo nazionale, anche dopo il passaggio di alcune competenze alla Regione. Lo scalo monfalconese dovrà in ogni caso inserirsi all´interno dello sviluppo della piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia, in modo coordinato con gli altri porti regionali e con quelli dell´Alto Adriatico, dal Veneto alla Slovenia. In questo senso, il futuro del porto di Monfalcone non sarà "né contro qualcuno né sotto qualcuno". .  
   
   
PORTI: SODDISFAZIONE PER CONCESSIONE SCALO LEGNAMI TRIESTE  
 
Trieste, 3 giugno 2009 - Soddisfazione per la concessione dello scalo legnami del porto di Trieste, avvenuta il 29 maggio , è stata espressa dall´assessore regionale alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Con l´atto sottoscritto oggi si conclude una vicenda durata quasi un anno, è stato sottolineato, in cui la Regione ha svolto un importante ruolo per favorire una soluzione condivisa. Dopo l´approvazione del Piano regolatore del porto, l´affidamento dello scalo legnami di Trieste costituisce un altro importante passo per fare "di un porto grande un grande porto". .  
   
   
ISOLE MINORI: NUOVI COLLEGAMENTI MARITTIMI ATTIVI DALL’1 GIUGNO  
 
Palermo, 28 maggio 2009 – Il dipartimento regionale dei Trasporti informa che dall’1 giugno saranno attive le nuove linee di collegamento marittimo regionale Trapani/favignana/levanzo/ustica/napoli (aliscafo), Palermo/ustica (traghetto ro-ro) e Milazzo/vulcano/lipari/s. M. Salina (traghetto ro-ro). Si tratta di servizi di pubblico interesse finanziati dalla Regione. I collegamenti sono stati stabiliti con estensione ai contratti di servizio già esistenti tra la Regione siciliana e le società di navigazione aggiudicatarie delle gare bandite dall´Amministrazione per le unità di rete. Sono le prime delle nuove linee inserite nel programma di collegamenti marittimi della Regione sottoscritto dai sindaci delle isole minori durante la riunione tecnica del 12 maggio scorso .  
   
   
INCENDIO TRAGHETTO: SICILIA CHIEDE SPIEGAZIONI A TIRRENIA  
 
Palermo, 3 giugno 2009 - “Abbiamo chiesto a Tirrenia di riferire sull’incidente di questa notte al traghetto Florio, in navigazione da Napoli a Palermo ”. Lo ha detto il 29 maggio il dirigente generale del Dipartimento Trasporti della Regione siciliana, Giovanni Lo Bue. “E’ importante sapere quali siano state le cause e le modalità dell’incendio che si è sviluppato a bordo del traghetto, perché vanno garantite ai cittadini - che utilizzano quel servizio pubblico - le migliori garanzie di sicurezza ed efficienza”. A proposito di sicurezza, Lo Bue esprime “le congratulazioni dell’amministrazione regionale alla Guardia Costiera per l´alta professionalità e la prontezza con cui la Capitaneria di Palermo ha coordinato le operazioni di salvataggio delle 526 persone a bordo del traghetto andato in fiamme. Un plauso che va esteso a tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di salvataggio”. .