Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2009
”E8 STATEMENT”, A ROMA IL 4 GIUGNO SI RIUNISCE L’E8, SUMMIT MONDIALE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA ELETTRICA  
 
Roma, 3 giugno 2009 - Giovedì 4 giugno 2009, , alle ore 10,45, presso l’hotel Excelsior, Via Vittorio Veneto 125, a Roma, avrà luogo il Summit annuale dell’E8, l’organizzazione mondiale che riunisce le maggiori società di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica del mondo. Il Presidente dell’Enel Piero Gnudi, che da giugno 2008 guida l’organizzazione in parallelo con la Presidenza italiana del G8, ha esteso l’invito ai Paesi dell’E5 (Cina, Messico, Sud Africa, Brasile e India ). Questa edizione dell’E8 è investita di compiti di grande responsabilità: portare all’attenzione degli otto Paesi più industrializzati del pianeta i suggerimenti e le istanze delle grandi società produttrici di energia sul “Climate Change”, in modo che le decisioni che verranno prese dai G8 siano adeguate, nel rispetto dell’ambiente, alle sfide energetiche che il mondo sta affrontando in questo momento di crisi economica. L’e8 è un’organizzazione non-profit internazionale, composta da 10 aziende leader nella produzione, trasmissione e distribuzione di elettricità nei Paesi del G8. Nata nel 1992, l’e8 svolge un ruolo propulsivo nel dibattito mondiale sulla produzione di energia elettrica e contribuisce ad uno sviluppo sostenibile attraverso progetti di settore che consentano la crescita di capacità e competenze nei Paesi emergenti. L’e8 contribuisce a portare energia a circa due miliardi di persone in tutto il mondo ancora senza accesso a questa risorsa essenziale e lo fa limitando gli effetti delle emissioni di gas serra sul clima. Consapevole della minaccia dei cambiamenti climatici e dell’importanza per le generazioni future di raggiungere il traguardo di uno sviluppo sostenibile, l’e8 si pone tre obiettivi: sviluppare una politica comune che crei le basi per la cooperazione dei mercati internazionali; intervenire nel dibattito globale sulle principali questioni inerenti il settore dell’energia elettrica assumendo posizioni comuni e diventando la voce autorevole del G8 in materia; supportare i Paesi in via di sviluppo nella produzione e nell’uso consapevole di energia elettrica. Fanno parte dell’e8: Aep (Usa), Duke Energy (Usa), Edf (Francia), Enel (Italia), Hydro Quebec (Canada), Rus Hydro (Russia), Kansai (Giappone), Ontario Power Company (Canada), Rwe (Germania) e Tepco (Giappone). .  
   
   
COMUNE DI MILANO E COMUNE DI BRESCIA ESCLUSI DAL VOTO NELL’ASSEMBLEA DI A2A,  
 
Milano, 3 giugno 2009 - Il Comune di Brescia ed il Comune di Milano, il 29 maggio, sono stati esclusi illegittimamente dal voto nell’assemblea di A2a, chiamata a votare, tra l’altro, sulla revoca e sul rinnovo del Consiglio di Sorveglianza, diretta espressione dei soci. I motivi addotti dal Presidente dell’Assemblea di A2a a sostegno di tale iniziativa sono infondati, pretestuosi e chiaramente ispirati dalla situazione di conflitto di interessi in cui lo stesso Presidente si trovava e si trova rispetto alle materie all’ordine del giorno. Il Presidente, inoltre, non ha dato alcuna preventiva informazione né ai soci né al mercato delle circostanze alla base delle proprie determinazioni, a lui note evidentemente da giorni. Il Comune di Brescia ed il Comune di Milano si riservano di chiamare l’ing. Renzo Capra, Presidente dell’organo di controllo di A2a e responsabile del rispetto della legge e dello statuto, a rispondere delle sue azioni in tutte le sedi competenti. .  
   
   
SLOVENIA FIRMA ACCORDO FORNITURA GAS  
 
Lubiana, 3 giugno 2009 - - La Slovenia ha firmato con la russa Gazprom un accordo per la fornitura di gas per i prossimi 15 anni. Lo rende noto l´agenzia informativa russa "Ria Novosti". Il precedente accordo scadeva quest´anno. L´accordo è stato firmato tra la Gazprom e la statale slovena Geoplin. Un accordo sull´oleodotto South Stream sarà firmato in giugno. .  
   
   
SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA RETE ELETTRICA IN PIEMONTE FIRMATO ACCORDO PER NUOVO ELETTRODOTTO A 380 KV  
 
Torino, 3 giugno 2009 - Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, e Stefano Conti, Direttore Affari Istituzionali di Terna, hanno firmato il 27 Maggio un importante Protocollo d’Intesa sulla “fascia di fattibilità” del nuovo elettrodotto a 380 kV Trino (Vc) – Lacchiarella (Mi), tra Piemonte e Lombardia. Tale “fascia” rappresenta la porzione di territorio all’interno del quale è stato individuato il tracciato della nuova linea elettrica, attualmente in autorizzazione, ed è la soluzione condivisa tra gli Enti firmatari del Protocollo di Intesa per la localizzazione dell’opera. L’intervento, per il quale Terna ha previsto un investimento di 315 milioni di euro, in linea con il Piano di Sviluppo, ha una lunghezza complessiva di 94 Km attraversando il territorio di 3 province, 34 comuni (di cui 8 in Piemonte) e 2 Parchi in Piemonte e Lombardia, per un totale di 41 enti coinvolti. Notevoli i benefici per il sistema elettrico dell’area Nord Ovest del Paese: una volta realizzata, l’opera consentirà, in particolare, di eliminare i “colli di bottiglia” risolvendo la congestione presente nella zona nord della rete, permettendo in tal modo l’utilizzo di 500 Mw di potenza più efficiente che sarà convogliata verso i centri di consumo lombardi; verranno, inoltre, ridotte le perdite di rete per 215 milioni di kWh/anno, con un risparmio per i cittadini di 21 milioni di euro annui, e si ridurranno le emissioni di Co2 per 150. 000 tonnellate/anno. Consistenti anche i vantaggi da un punto di vista ambientale. A fronte di 94 Km di nuove linee saranno, infatti, demoliti circa 215 Km di linee vecchie e obsolete. Verranno, inoltre, minimizzati gli impatti paesaggistici tramite l’utilizzo di sostegni a basso impatto (monosteli) e cromatismi compatibili con il paesaggio. Infine, verranno ridotti gli impatti con la fauna locale tramite l’utilizzo, dove necessario, di dissuasori visivi e sonori per l’avifauna. La stipula del Protocollo è il punto di arrivo di un percorso di fattiva collaborazione che negli ultimi anni ha visto coinvolte Terna e le Amministrazioni Regionali con l’obiettivo di definire un approccio metodologico e la scelta di criteri da adottare per le analisi di Valutazione Ambientale Strategica. In particolare, il progetto della linea “Trino-lacchiarella” rientra nell’ambito dell’Accordo Programmatico tra la Regione Piemonte e Terna sugli obiettivi strategici per il potenziamento e la razionalizzazione della rete elettrica di trasmissione in Piemonte. Terna ha programmato in Piemonte investimenti per oltre 700 milioni di euro nei prossimi anni che rappresentano il 13% del totale per innovazione, sicurezza e affidabilità della rete ad alta tensione nazionale. Oltre alla “Trino-lacchiarella”, tra le opere principali rientrano: · Razionalizzazione della rete a 220 kV della città di Torino; · Razionalizzazione della rete a 132 kV della Val d’Ossola; · Nuova linea di interconnessione in cavo interrato a corrente continua “Piossasco (It) – Grand’ile (Fr)” tra Italia e Francia; · Riclassamento a 380 kV della linea a 220 kV “Casanova-vignole Borbera” e nuova stazione a 380 kV di Asti La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, commenta con soddisfazione la firma: "Per i cittadini il beneficio sarà duplice: l’intervento previsto produrrà infatti da una parte risparmi significativi sui consumi, dall’altra benefici per la salute, grazie alla riduzione delle emissioni di Co2. Sviluppare l’efficienza energetica, sfruttando al meglio anche fonti tradizionali come in questo caso, è una delle sfide più importanti che la Regione sta portando avanti da alcuni anni con progetti e investimenti in tutto il Piemonte. Il nostro territorio è una risorsa importante anche dal punto di vista economico ed è nostro compito valorizzare il più possibile l’ambiente, a partire da un corretto utilizzo delle risorse energetiche, producendo così ricadute positive sul Pil". .  
   
   
L’ASSESSORE GRECO INCONTRA I RAPPRESENTANTI ENI SULLA DELOCALIZZAZIONE DEI DEPOSITI COSTIERI A VIBO  
 
Reggio Calabria, 3 giugno 2009 - L’assessore all’Ambiente Silvio Greco ha incontrato, il 27 maggio, i rappresentanti della Società Eni e “Basalti Energia” al fine di esaminare le possibili soluzioni al problema della delocalizzazione dei depositi costieri colpiti da apposita ordinanza emanata dal Commissario Delegato all’Emergenza-vibo del luglio passato. Presente all’incontro anche Francesco De Grano, in rappresentanza dello stesso Ufficio del Commissario. La riunione ha sostituito la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto svolgersi nei giorni scorsi al Comune di Vibo Valentia. L’assessore Greco ha, però, voluto incontrare i rappresentanti delle due società coinvolte nei processi di delocalizzazione così da continuare il percorso tecnico ed istituzionale già avviato nei precedenti mesi. Nel corso della riunione è emersa la comune volontà di continuare a collaborare per verificare le condizioni tecniche, finanziarie e procedurali alla delocalizzazione dei depositi e, a tale fine, si è delegato De Grano ad aggiornare il documento presentato nell’aprile scorso al Comune di Vibo Valentia ai partecipanti alla conferenza dei servizi, in particolare nella parte relativa al potenziale inserimento dell´Area di Vibo marina nei Siti di Interesse nazionale (Pss Bonifiche) considerato inattuabile, sia dall’Assessore Greco che dai rappresentanti delle società coinvolte. Si è, quindi, deciso di indire una riunione tecnica con l’Eni per il prossimo ventinove maggio, nella sede della delegazione romana della Regione, al fine di quantificare i costi di delocalizzazione e di bonifica dei terreni di proprietà. Alla riunione parteciperanno anche rappresentanti del Consorzio Industriale di Vibo Valentia, già precedentemente coinvolti in tali riunioni tecniche. Eguale proposta di convocazione con lo stesso oggetto si attende da parte della “Basalti Energia”. Le riunioni tecniche avranno, inoltre, l’obiettivo di verificare, in maniera concreta, la comune volontà di procedere verso un percorso di soluzione condiviso delle delocalizzazione dei depositi costieri, della bonifica dei terreni e della successiva destinazione dei terreni bonificati ad altre finalità, fermo restando la facoltà delle parti di tutelare i propri diritti in sede giuridica. L’esito di tali riunioni tecniche verrà ufficializzato in una Conferenza dei Servizi, che sarà tenuta il prossimo dieci giugno. In sede di conferenza dei servizi si concorderà l’eventuale proroga dell´obbligo di delocalizzazione con l’emissione di una nuova ordinanza. .  
   
   
CASA IN LOMBARDIA, FORMIGONI: OGGI VIA LIBERA A PDL  
 
Milano, 3 maggio 2009 - Il progetto di legge regionale per il rilancio dell´edilizia sarà approvato nella prossima riunione della Giunta regionale, in calendario mercoledì 3 giugno. Lo ha annunciato il 27 maggio il presidente Roberto Formigoni, nella conferenza stampa dopo Giunta . "Stiamo procedendo da tempo a tappe forzate - ha detto il presidente - all´elaborazione di una legge che sia di stimolo al settore e all´economia in generale e contribuisca a creare nuovi posti di lavoro". "Ricordo che da subito - ha ricordato Formigoni - definimmo geniale l´idea di un provvedimento del genere su scala nazionale e annunciammo un progetto di legge lombardo subito dopo il varo del provvedimento nazionale. Dal momento che, come noto, il Governo non è ancora pronto a farlo, abbiamo deciso di precorrere i tempi". Ed ha fatto notare che il dibattito sulla proposta è stato aperto al contributo delle parti sociali, economiche e sindacali, dalle quali sono giunti in netta prevalenza "segnali di apprezzamento e di incoraggiamento". Formigoni ha anche spiegato che di tutto questo si è parlato oggi in Giunta, condividendo contenuti, metodi e tempi. Dopo il 3 giugno toccherà dunque al Consiglio regionale trasformare la proposta in legge. "Ci sarà ovviamente spazio per la discussione e per ogni confronto possibile sul tema - ha aggiunto Formigoni - ma insieme l´auspicio è che si possa dare al più presto il via libera a un progetto tra i più innovativi e importanti tra quelli che stiamo mettendo a punto". "Una legge complessa - ha aggiunto - perché complesso e diversificato è il territorio lombardo". Formigoni ha assicurato che sarà un piano improntato alla "massima attenzione" per quanto riguarda la tutela ambientale e paesaggistica. "Quello che approveremo - ha detto - sarà uno strumento per costruire meglio che in passato, per ampliare la propria residenza e sostituire edifici vecchi e brutti con realizzazioni nuove. Non ci sarà alcuna cementificazione". .  
   
   
PIRELLI RE: ACCORDO PER CEDERE A DGAD INTERNATIONAL (CALYON SA) IL 20% DELL´ATTIVITA´ DI CREDIT SERVICING, NELL’AMBITO DEL RINNOVO DELLA JV NEI NPLS  
 
Milano, 3 giugno 2009 - Il consiglio di amministrazione di Pirelli Re, riunitosi in data 27 maggio, ha approvato i termini definitivi dell’accordo per la cessione a Dgad International (Calyon Sa) del 20% di Pirelli & C. Credit Servicing, la società dedicata alla gestione di Npls, nell’ambito dell’annunciata riduzione dell´impegno finanziario nel settore dei ‘non performing loans’. Il closing dell´operazione è previsto entro il 30 giugno 2009, ed è soggetto a condizioni sospensive usuali per operazioni analoghe. Dgad International entrerà nel capitale della società attraverso un aumento di capitale riservato dell´entità di 6,6 milioni di euro: l´enterprise value post aumento di capitale è pari a circa 36 milioni di euro (equity value circa 33 milioni di euro). Tale operazione determina per Pirelli Re una plusvalenza lorda pari a circa 3 milioni di euro. ‪ Tra gli obiettivi dell´accordo vi è l´acquisizione di mandati di gestione di portafogli Npl per conto terzi in coerenza con la sempre maggiore focalizzazione del gruppo Pirelli Re nel settore dei servizi. Contestualmente Pirelli Re ridurrà il proprio impegno finanziario nella piattaforma d’investimento European Npl (67% Dgad International, 33% Pirelli Re) grazie al finanziamento di 250 milioni di euro garantito da Dgad International che permette a Pirelli Re il rientro di parte del finanziamento soci, pari a 82,5 milioni di euro, effettuato a suo tempo. Coerentemente con l´annunciata riduzione dell´impegno finanziario nel settore dei "non performing loans" da parte di Pirelli Re, l´accordo disciplina le diverse modalità con cui verranno effettuati gli eventuali futuri investimenti per l´acquisizione di portafogli Npl. ‪ L’accordo prevede, in capo a Dgad International, un diritto di call subordinato al verificarsi di determinati eventi legati alle performance di Pirelli & C. Real Estate Credit Servicing, o all’ingresso di nuovi partner proposti da Dgad International. L’accordo prevede inoltre un’opzione call a favore di ciascuna delle parti al verificarsi del cambio di controllo relativo a Dgad International o Pirelli Re ovvero in caso di gravi inadempimenti o insolvenze dell’altra parte. L’accordo siglato oggi comporta per Pirelli Re un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta, al lordo del finanziamento soci, pari a circa 89 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione di Pirelli Re ha inoltre condiviso il percorso strategico delineato dal nuovo management volto in particolare al mantenimento della proprietà della Sgr di gruppo e a ulteriori recuperi di efficienza. In un contesto di mercato che vede confermati i trend previsti dal Gruppo Pirelli in occasione della presentazione del piano triennale 2009-2011, Pirelli Re, tramite la propria Sgr, intende valorizzare le attività di fund e asset management con una logica di lungo periodo, rinunciando nel breve ai ricavi derivanti dalla preannunciata cessione di una quota per puntare sull’incremento prospettico dei profitti ricorrenti. La Sgr potrà cogliere le opportunità derivanti dall’atteso processo di consolidamento del settore e dalle prospettive di crescita offerte dallo sviluppo dei fondi immobiliari. Questo anche alla luce dell’accelerazione dei programmi governativi di dismissione di asset a sostegno della finanza pubblica e dell’aumento della domanda, da parte di soggetti terzi, di servizi legati ad asset che non rientrano nel loro core business. In linea con quanto annunciato in occasione del piano triennale 2009-2011, gli asset gestiti a fine triennio rimarranno sostanzialmente stabili, ma con un progressivo incremento del patrimonio gestito in Italia, dove la Sgr detiene una posizione di leadership, e una contestuale riduzione di quello in Germania. I target economici 2009, che prevedevano un risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazione, ante oneri di ristrutturazione, pari a circa 20-30 milioni, saranno influenzati dalla mancata plusvalenza che sarebbe derivata dalla cessione della Sgr, circa 40 milioni di euro (effetto finanziario circa -70 milioni di euro) e da circa 15 milioni di euro di potenziali rischi legati al completamento di alcune transazioni immobiliari entro l’anno, attestandosi pertanto a -25/-35 milioni di euro. Le ulteriori attività di ristrutturazione che verranno poste in essere comporteranno, rispetto a quanto già comunicato, ulteriori 8 milioni di euro di oneri, oltre a quanto già comunicato nello scorso mese di aprile. Tali oneri, unitamente ad altre azioni porteranno benefici di ulteriori 10 milioni di euro gia´ nel 2010, in aggiunta agli oltre 50 milioni di cost savings previsti nel 2009. Il risultato operativo inclusivo dei proventi da partecipazione del 2011 è pertanto confermato a 100 milioni, di cui risulterà in crescita, fino a 50 milioni, la quota derivante dall´attività ricorrente di gestione e servizi che, beneficiando anche delle azioni di ristrutturazione sopra citate, potra´ pertanto compensare possibili minori risultati dell´attività di coinvestimento legati alla rotazione del portafoglio. A seguito di tali azioni, l’obiettivo di posizione finanziaria netta, post aumento di capitale e al lordo dei finanziamenti effettuati dalla Società alle proprie società partecipate, è pari a -420 milioni di euro per il 2009 e -270 milioni di euro per il 2011. .  
   
   
5 MILIONI DI EURO PER LA PRIMA CASA DELLE GIOVANI COPPIE. A BENEFICIARNE 250 FAMIGLIE VENETE  
 
Venezia, 3 giugno 2009 - Il diritto alla casa è certamente inalienabile e tutte le persone devono essere messe nella condizione di poter avere un luogo salubre e sicuro dove abitare e dove vivere. La Regione del Veneto ne è consapevole e in questi anni ha approvato e finanziato molteplici iniziative a sostegno delle persone che si trovano in difficoltà economica e che non sono in grado di sostenere autonomamente l’impegno finanziario necessario per acquistare un’abitazione. Un bando a sostegno delle giovani coppie e dei nuclei familiari con figli a carico era stato pubblicato alcuni mesi fa su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, con risorse disponibili che ammontano a cinque milioni di euro. Il 28 maggio con decreto regionale è stata definita la graduatoria delle famiglie, 250 in tutto, che avranno diritto ad accedere ai finanziamenti in tempi rapidissimi. Una scelta che si inserisce fra le tante progettualità regionali, alcune davvero innovative come il fondo veneto etico casa, che sono state adottate negli ultimi tempi in materia di edilizia abitativa e che diviene ancora più importante in un momento economico e finanziario molto difficile anche per il nostro territorio. “Il bando di concorso per l’assegnazione di contributi sui muti per la prima casa - spiega l’assessore - è uno strumento prezioso per aiutare i ragazzi che desiderano iniziare una nuova vita o per supportare le famiglie che intendono non vivere più in affitto e avere una residenza di proprietà. Possedere un alloggio è certamente un diritto primario e per molti cittadini è motivo di inclusione sociale: il nostro progetto è proprio dare un aiuto concreto a chi considera la mancanza di una casa di proprietà come causa di emarginazione. L’intento che abbiamo è, insomma, mettere davvero i cittadini nella condizione di poter liberamente scegliere dove vivere. ” Il Veneto ha sempre cercato strumenti innovativi per risolvere i problemi legati al disagio abitativo e l’ha fatto con rinnovata forza dopo il trasferimento di competenze da parte dello Stato alle Regioni con la possibilità di ipotizzare percorsi rapidi di sostegno alle famiglie: “la pubblicazione del bando - conclude l’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti - conferma l’indiscutibile urgenza di rimodulare e di riformulare sulle diverse esigenze del territorio le tradizionali politiche a sostegno della residenzialità. ” .  
   
   
GIUNTA FVG: INDICAZIONE GIUNTA PRESIDENZA GESTIONE IMMOBILIARE  
 
Trieste, - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha indicato il 28 maggio alla presidenza della società immobiliare "Gestione Immobili Fvg spa" il sen. Francesco Moro. L´indicazione della Giunta sarà ora sottoposta al parere della Giunta delle nomine del Consiglio regionale. .  
   
   
TAVOLO DELLE COSTRUZIONI: RIUNIONE SU “DDL” REGIONE UMBRIA “NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO”  
 
Perugia, 3 giugno 2009 – Il Tavolo delle Costruzioni, riunitosi Il 28 maggio a Palazzo Donini e presieduto dalla Presidente della Regione Umbria, ha esaminato il disegno di legge regionale “Norme per il governo del territorio”, adottato dalla Giunta regionale dell’Umbria il 3 maggio scorso, sul quale la Ii Commissione consiliare del Consiglio regionale ha avviato una fase di approfondimento. I rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, componenti del Tavolo, nel corso della riunione hanno espresso la volontà di approfondire i contenuti di innovazione del “ddl”, riservandosi un parere articolato nei prossimi giorni anche in sede di Tavolo generale del Patto per lo sviluppo. Con questa proposta di legge, che definisce anche le nuove norme per gli incrementi di superficie degli immobili in attuazione dell’accordo Stato-regioni del 31 marzo scorso, hanno sottolineato i rappresentanti della Giunta regionale, si conferiscono all’Umbria gli strumenti concreti per divenire un reale laboratorio di sostenibilità, economica e ambientale, nel rispetto delle caratteristiche qualitative del territorio. Vengono aggiornate le competenze tra Regione, Province e Comuni per realizzare una integrazione tra la programmazione del territorio e la sua pianificazione, con contenuti strategici e di qualità, espressi dal paesaggio nelle sue componenti naturalistiche e storiche. Nel disegno di legge, sono introdotti due nuovi strumenti: il Disegno strategico territoriale (“Dst”), che individua le linee di indirizzo per una visione integrata del territorio regionale connesse con le risorse finanziarie, e il Piano Paesaggistico Regionale, che costituisce il quadro di riferimento e coordinamento per gli atti di programmazione e pianificazione urbanistica regionali, provinciali e comunali. .  
   
   
MILANO - ASSUNZIONI: ARRIVA IL BANDO  
 
 Milano, 3 giugno 2009 - Ora è più facile essere assunti da un’impresa artigiana. Grazie a 1. 390. 000,00 euro messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano, dalla Camera di commercio di Monza e Brianza e dalla Provincia di Milano. Si tratta di finanziamenti per l’assunzione del personale attraverso contratti di apprendistato della durata di almeno 12 mesi o trasformazione dei contratto a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. La presentazione della domanda di contributo entro il 3l agosto 2009, fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione. L´iniziativa è rivolta alle imprese artigiane, consorzi, società consortili, cooperative che hanno sede nella provincia di Milano e/o nella costituenda Provincia di Monza e Brianza, iscritte all´Albo Provinciale delle Imprese Artigiane presso le Camere di commercio di Milano e di Monza e Brianza. Le imprese devono inoltre essere in regola con il versamento di contributi e previdenze del proprio personale assunto e devono essere in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. L’iniziativa si rivolge alle assunzioni e alle trasformazioni di contratti che saranno effettuate a partire dal 1 marzo 2009 e fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione. Il contributo a fondo perduto verrà corrisposto in un’unica soluzione e sarà pari a 2. 000,00 euro per le assunzioni di lavoratori con contratti di apprendistato, pari a 3. 000 euro per la trasformazione dei contratti. Ciascuna impresa partecipante potrà beneficiare del contributo per un solo intervento e per l’assunzione di un solo lavoratore. Per l’ammissione al contributo le imprese artigiane devono assumere personale attraverso un contratto di apprendistato per un periodo di almeno 12 mesi o trasformare un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Le imprese dovranno trasmettere alla Camera di Commercio di Milano la documentazione relativa e il Titolare/legale rappresentante dovrà dichiarare di aver inviato telematicamente alla Provincia di Milano la comunicazione relativa all’assunzione di apprendista o trasformazione di rapporto di lavoro. Le domande di contributo, in originale, redatte utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sui siti internet: www. Mi. Camcom. It, www. Mb. Camcom. It e www. Provincia. Milano. It e la relativa documentazione, possono essere spedite tramite lettera raccomandata R/r, oppure presentate a mano alla Camera di Commercio di Milano - Protocollo Generale - Via San Vittore al Teatro, 14 - 20123 Milano e alle sedi decentrate o alla Camera di commercio di Monza e Brianza – Protocollo Generale – Piazza Cambiaghi, 9 – 20152 Monza. Termini di presentazione della domanda: a decorrere dal 2 marzo 2009 e fino al 31 agosto 2009. .  
   
   
VENETO, SARTOR: “SONO PER IL FEDERALISMO CONTRATTUALE. GLI ACCORDI SINDACALI DEVONO CIOE’ CONTINUARE A ESSERE SUL DOPPIO LIVELLO. NO ALLA PENALIZZAZIONE DEL TERRITORIO”  
 
 Venezia, 3 giugno 2009 - “Le piccole e le micro imprese artigiane sono sempre state l’asse portante del modello veneto. L’elemento di forza è la sinergia virtuosa che esiste tra gli imprenditori e i dipendenti, tra le istituzioni e gli enti locali, tra il sindacato e le associazioni di categoria: sono utili e vantaggiosi strumenti innovativi come gli enti bilaterali. Per non spezzare un percorso di successo bisogna però mantenere la negoziazione dei contratti sul doppio livello: nazionale e locale. Se si vuole, invece, trasferire al governo centrale i poteri di negoziare gli accordi sindacali, credo si commetterà un errore gravissimo per la nostra regione. ” Così l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha commentato il 28 maggio la notizia pubblicata in questi giorni sia sulla stampa nazionale che locale che anticipa la volontà del Governo di “monopolizzare” in sede nazionale la contrattazione dei contratti del mondo dell’artigianato svilendo le specificità dei territori. Per l’assessore il rischio è che si perdano, paradossalmente proprio alla vigilia della riforma in senso federale dello Stato, le istanze regionali e provinciali e si cancelli un modello come il nostro che ha sempre funzionato bene. “Convalido una volta ancora, se mai ce ne fosse bisogno, una posizione che ho spesso palesato in occasione degli incontri con le associazioni di categoria: sono per il federalismo contrattuale e penso - conclude Vendemiano Sartor - che il governo debba sottoscrivere la cornice e lasciare al territorio la discussione delle parti accessorie e integrative degli accordi. ” .  
   
   
MILANO, SODALITAS. MORATTI: “CON I NOSTRI PROGETTI DIFFONDIAMO LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ”  
 
Milano, 3 giugno 2009 - “L’impegno di Milano per la sostenibilità ambientale si sviluppa lungo tre direttrici: i progetti internazionali, la collaborazione con le altre città e infine la sostenibilità ambientale sul territorio milanese”, ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti al convegno organizzato da Sodalitas “Sostenibilità: il punto di svolta”, a cui hanno preso parte anche il presidente di Assolombarda Diana Bracco, il presidente Atm Elio Catania e l’Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci. “I progetti internazionali che abbiamo avviato con Al Gore, cittadino onorario di Milano dallo scorso 10 dicembre – ha spiegato il Sindaco - ci hanno permesso di realizzare un’intensa collaborazione su molti fronti. In particolare Milano sta lavorando a un progetto di riforestazione da realizzare nella Repubblica Dominicana e ad Haiti. Tutto questo si inserisce nelle finalità di Expo”. “La seconda area di intervento, quella dei rapporti fra città – ha proseguito Letizia Moratti – si concretizza attraverso diverse reti di relazioni. A livello Europeo abbiamo firmato con altre 400 città the Covenant of Mayors, il patto dei Sindaci per promuovere azioni in difesa del clima, con un impegno a rispettare l’ Accordo di Kyoto. Un altro importante accordo è Slimcity che riunisce Sindaci e Governatori di grandi aree metropolitane di tutto il mondo insieme a rappresentanti di organismi internazionali e di varie industrie attive nei settori dell’energia, dell’urbanistica, dei trasporti e di altri ambiti di lavoro inerenti progetti di sviluppo sostenibile”. “Ci sono poi le strategie urbane che il Comune di Milano promuove e sostiene direttamente. Il campo di azione privilegiato è in questo senso quello della mobilità. Secondo il rapporto redatto da Legambiente, il trasporto pubblico milanese è leader in Italia per l’età della flotta dei mezzi, che è la più giovane, e per la più alta percentuale di vetture a trazione elettrica, grazie agli investimenti compiuti sulla rete metropolitana. – ha concluso il Sindaco - A Milano abbiamo 130 nuovi mezzi puliti con emissioni inquinanti inferiori agli Euro 5. Abbiamo investito da qui al 2011 un miliardo di euro per migliorare il servizio e renderlo ecosostenibile: arriveranno 723 nuovi mezzi: 600 bus, 40 treni, 23 tram e 60 filobus”. .  
   
   
AZIENDE IN CRISI MANIAGO E S.VITO  
 
 Udine, 3 giugno 2009 - La situazione di due aziende in difficoltà, una di Maniago, l´altra di San Vito al Tagliamento, è stata esaminata 28 maggio ad Udine nel corso di due riunioni con la partecipazione del vicepresidente della Regione Luca Ciriani. Il primo incontro, con il presidente del Gruppo Carraro, Mario Carraro, ha dato esito rassicurante sulla volontà dell´imprenditore di mantenere centralità al ruolo dell´omonimo stabilimento di Maniago che produce principalmente ingranaggi per macchinari agricoli. Presente il sindaco, Alessio Belgrado, è stato osservato che la sede maniaghese della Carraro occupa oltre 500 addetti nello stabilimento principale e in un´azienda collegata, e si trova in difficoltà a causa di una crisi definita epocale. Infatti, anche altre aziende di rilevanza mondiale in questo settore, come la Caterpillar, nel primo semestre di quest´anno hanno ridotto le loro produzioni del 70/80 per cento. Le difficoltà dello stabilimento di Maniago potranno comunque essere superate, è stato sottolineato, grazie alla manodopera qualificata ed alle produzioni di qualità che la Carraro è in grado di garantire rispetto alla concorrenza extraeuropea. Ciò fa dunque guardare l´imprenditore al futuro con motivata fiducia. A fronte dell´esito rassicurante di questa riunione, il secondo incontro ha invece evidenziato la grave situazione della Luvata, un´azienda che produce condizionatori d´aria e scambiatori di calore, ha sedi a Pocenia e Amaro, ed è altresì proprietaria di uno stabilimento più piccolo, a San Vito al Tagliamento. E´ infatti stata annunciata la chiusura della fabbrica di San Vito, che occupa 150 dipendenti, dei quali novantacinque donne, in quanto produce elementi meno competitivi e con maggiori difficoltà di collocazione sul mercato rispetto agli altri due stabilimenti del gruppo. La Regione si è subito attivata e messa a disposizione per valutare la grave situazione occupazionale che si viene a creare con la dismissione dello stabilimento di San Vito, ma a ciò la proprietà della Luvata non si è detta interessata. L´amministrazione regionale auspica pertanto che l´azienda Luvata, per fare fronte alla grave situazione a carico dei lavoratori, utilizzi tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalle attuali normative. .  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: CRISI ECONOMICA E MOBILITÀ REGIONALE L’ASSESSORA REGIONALE MARTHA STOCKER INCONTRA LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Trento, 3 giugno 2009 - In un incontro con le organizzazioni sindacali confederali del Trentino-alto Adige e con l’Asgb, l´Assessora regionale alla previdenza e assicurazioni sociali Martha Stocker, ha discusso sugli effetti della crisi finanziaria sul mercato locale del lavoro, prendendo anche in considerazione alcune proposte concrete. Si tratta in particolare dell’estensione della mobilità regionale a quei gruppi di lavoratori e lavoratrici che attualmente non hanno accesso all´indennità di mobilità o ad altri ammortizzatori sociali. La prossima settimana, un apposito gruppo di lavoro determinerà ulteriori criteri per estendere l’accesso all’indennità di mobilità e ad altri provvedimenti a sostegno di chi ha un reddito basso. I provvedimenti della Regione vanno intesi come misure concrete che affiancano i provvedimenti già stabiliti in accordo con le parti sociali e con le province, che si trovano in fase di attuazione. L´estensione dell’indennità di mobilità regionale già esistente ai rapporti di lavoro precari è senz’altro un provvedimento aggiuntivo efficace e mirato che aiuterà molti lavoratori e molte lavoratrici in difficoltà economiche a superare questo periodo di ristrettezze. L’assessora regionale Stocker afferma che in ogni caso tutti i provvedimenti saranno coordinati tra Provincia, Regione e le parti sociali, per procedere in maniera sensata, mirata e non burocratica. .  
   
   
CRISI MERLONI, INCONTRO A ROMA. SPACCA: "NULLA DI FATTO PER L``ACCORDO DI PROGRAMMA".  
 
Ancona, 3 giugno 2009 - ´Purtroppo ancora nulla di fatto sull´Accordo di programma per i territori di Marche e Umbria colpiti dalla crisi A. Merloni: tale ritardo del Ministero allo Sviluppo rischia di far pagare un duro prezzo all´indotto di piccole imprese e alla coesione sociale delle comunita` coinvolte´: questo il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca rispetto agli esiti dell´incontro del 29 Maggio svoltosi a Roma sull´A. Merloni. ´L´avvio del piano dei Commissari dell´A. Merloni ´ prosegue Spacca ´ richiede assolutamente di chiudere l´Accordo di programma per l´indotto e il territorio, perche`, oltre ai lavoratori diretti, ora sono le piccole imprese a soffrire maggiormente. E` da settembre 2008 che le Regioni Marche e Umbria hanno presentato un articolato progetto di interventi per l´indotto, e ancora il Ministro non ha convocato un riunione per discuterne i contenuti: difesa del lavoro; attrazione e sostegno di nuovi investimenti; rilancio e diversificazione dell´economia locale. Non si puo` perdere altro tempo. E` ora di agire concretamente e subito. Anche perche` al momento, come anche risulta dagli esiti della riunione odierna, non ci sono certezze circa l´evoluzione della vicenda A. Merloni. Attivando l´Accordo di programma sara` possibile ampliare le misure a sostegno dei lavoratori, dell´aziende e dell´intero distretto. La sola legge Marzano ormai non basta´. L´assessore regionale alle Attivita` Produttive, Fabio Badiali, che ha partecipato oggi all´incontro a Roma, ha sollecitato al Governo la rapide definizione dell´Accordo di programma, senza ottenere risposte. ´Alla luce delle dichiarazione dei Commissari dell´A. Merloni ´ ha affermato Badiali - e` indispensabile avere conferma della disponibilita` del Governo a finanziare l´Accordo di programma per non far mancare il sostegno alle piccole imprese che da anni sono fornitrici dell´azienda in crisi. Per questo la definizione da parte dei Commissari del programma dell´A. Merloni, che oggi e` stato illustrato, deve essere necessariamente accompagnato dall´attivazione dell´Accordo di programma con le misure di accompagnamento per l´indotto. Cosi` come e` fondamentale che le procedure di vendita evitano la frammentazione aziendale e mantengano l´unitarieta` produttiva, alleggerendo il debito nei confronti dei fornitori dell´indotto. ´ Badiali ha nuovamente evidenziato come la situazione coinvolga oltre ai lavoratori della Merloni, anche migliaia di occupati delle piccole imprese concentrate nell´entroterra umbro e marchigiano. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER 134 LAVORATORI PER L´ANNO 2009. RIGUARDA IMPRESE DI MASSA, LIVORNO E PRATO  
 
Firenze, 3 giugno 2009 - 79 lavoratori dipendenti delle imprese massesi Axaff s. R. L. , Tirrena Macchine s. R. L. , Coop. Tema, Nasa s. R. L. , Csra s. R. L. , 40 lavoratori dipendenti dell´impresa livornese Labor, e altri 15 lavoratori dipendenti dell´impresa pratese Pecci potranno godere della cassa integrazione in deroga per l´anno 2009. Questo risultato è stato ottenuto al termine di una riunione convocata a Firenze dall´assessore regionale all´istruzione alla formazione e al lavoro. Gli accordi sono stati sottoscritti nell´ambito delle azioni di sostegno al reddito previste dalla Regione Toscana a favore dei lavoratori dipendenti da aziende che abbiano sospeso l´attività. L´assessore al lavoro si è dichiarato soddisfatto dell´esito della riunione e ha sottolineato quanto sia importante impegnarsi per garantire i diritti ai lavoratori delle imprese in crisi. .  
   
   
PROROGATI FINO A FINE ANNO I CANTIERI SCUOLA-LAVORO PER CASSINTEGRATI FERRANIA  
 
Genova, 3 giugno 2009 - L´assessore regionale alle politiche Attive del Lavoro, Enrico Vesco, annuncia l´accordo per la proroga fino al 31 dicembre 2009 dei cantieri scuola-lavoro per i cassintegrati Ferrania, sottoscritto il 27 Maggio da Regione, Provincia e Organizzazioni Sindacali di categoria, alla presenza dei sindaci interessati dal progetto. "Questa misura, che è stata richiesta dai sindacati e dagli Enti locali e subito condivisa e accettata dalla Regione - ha spiegato l´assessore Vesco - sarà possibile anche alla luce del fatto che lo scorso anno sono stati messi a disposizione circa 1. 500. 000 euro e parte di queste risorse, che non sono state utilizzate, possono essere opportunamente reimpiegate. A fine luglio scadrà il quarto anno di Cassa Integrazione straordinaria e pertanto dovrà necessariamente essere attivata la Cassa in deroga. Questa misura accompagnerà il rinnovo della Cassa Integrazione e sarà fondamentale per ridurre l´impatto sociale sui lavoratori. Credo di poter dire che ancora una volta la Regione dimostra di non tirarsi indietro quando occorre mettere impegno e risorse per investire nell´occupazione, aiutare il mondo del lavoro e mitigare gli effetti della crisi economica". .  
   
   
SICILIA, LAVORO NERO: 1.242 CASI NELLE ISPEZIONI DEI PRIMI 4 MESI DEL 2009  
 
Palermo, 3 giugno 2009 – I controlli effettuati nei primi quattro mesi del 2009, dagli ispettori del lavoro insieme con i carabinieri dei nuclei ispettorati del Lavoro, nelle 9 province della Sicilia, hanno consentito di individuare 1. 242 dipendenti in nero. Gli ispettori e i militari dei Nil hanno effettuato 4. 617 interventi in 3. 333 aziende, verificando le situazioni di 5. 803 lavoratori, nell’ambito dell’attività di controllo del rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In provincia di Siracusa, il maggior numero di controlli, 963, con la verifica della posizione di 1. 436 lavoratori; seguono Catania, con 580 ispezioni e 632 lavoratori ascoltati, Palermo, con 592 ispezioni e 480 lavoratori controllati, Ragusa (516 ispezioni e 298 lavoratori ascoltati). I settori maggiormente interessati dai controlli sono stati l’industria, con 627 ispezioni, l’artigianato, con 918, e il commercio con 709. La provincia nella quale è stato riscontrato il maggior numero di irregolarità è Siracusa, con 316, seguita da quella di Catania, con 239, Caltanissetta, con 179, Agrigento, con 157, Palermo, con 102, Ragusa, con 85. Più contenuti i dati delle province di Enna, dove sono stati trovati 66 lavoratori in nero su 430 intervistati, Messina, con 51 casi su 475 e Trapani, dove i lavoratori in nero sono risultati 47. Nel siracusano sono stati scoperti anche 9 extracomunitari clandestini, impiegati in nero, mentre, in provincia di Trapani, gli ispettori hanno scoperto l’utilizzo irregolare di 7 extracomunitari minorenni. Sono state irrogate 882 maxi sanzioni per sfruttamento del lavoro nero e 678 contravvenzioni per violazioni delle norme in materia di lavoro; 677 le persone denunciate. Le sanzioni per illeciti in materia di lavoro ammontano, complessivamente, a oltre 9 milioni di euro. .  
   
   
NCA, UN TAVOLO TECNICO PER AFFRONTARE I PROBLEMI FINANZIARI L´HA PROPOSTO STAMANI LA REGIONE, CHE SARÀ RAPPRESENTATA DA FIDI TOSCANA DUECENTO ADDETTI, MILLE CON L´INDOTTO, E LAVORO FINO ALLA PROSSIMA PRIMAVERA  
 
 Firenze, 3 giugno 2009 - Per i Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara si aprirà a livello regionale un tavolo tecnico, per affrontare le questioni finanziarie relative anche ai problemi di liquidità che potrebbero verificarsi di qui a primavera, durante il periodo di realizzazione delle due navi commissionate da Grimaldi. La proposta, avanzata dall’assessore regionale al bilancio e alle politiche del mare, è stata accolta favorevolmente dai lavoratori e dalle istituzioni (Comune e Provincia) durante l’assemblea convocata stamani in palazzo comunale dalle rappresentanze sindacali dei Nuovi Cantieri. Al t avolo sarà invitata anche la proprietà e potranno essere esplorate tutte le possibili soluzioni, anche con il concorso del sistema bancario, idonee a favorire la fase di realizzazione delle navi. Il tavolo inoltre sarà occasione per mantenere costante l’attenzione verso il governo, vero interlocutore sia dei lavoratori sia delle istituzioni. La presenza della Navalmeccanica è per la Regione strategica, sottolinea l’assessore: strategica per le politiche dei trasporti marittimi e l’incentivazione delle autostrade del mare e per il mantenimento, in sede locale, degli attuali livelli occupazionali. Al riguardo per l´assessore è essenziale che la nuova proprietà dell´azienda rimanga interamente in mani pubbliche. I Nuovi Cantieri Apuania occupano in questo momento circa 200 addetti all´interno ed altri 800 nella filiera dell´indotto. Le due navi in costruzione commissionate da Grimaldi garantiscono lavoro fino alla prossima primavera. La giunta regionale ha già proposto come proprio rappresentante al tavolo tecnico Fidi Toscana, la finanziaria di cui la Regione è socio di maggioranza e che, per lavoro, già presta consulenza finanziaria a diverse aziende. .  
   
   
CALABRIA, LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI E DI PUBBLICA UTILITÀ: PREVISTE ALTRE 1.655 STABILIZZAZIONI  
 
Reggio Calabria, 3 giugno 2009 - Prosegue il processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Dopo le 1. 331 stabilizzazioni realizzate nel 2007, infatti, il piano 2008 continua sulla strada intrapresa con successo dall´Assessorato guidato dall´On. Maiolo, attraverso un impegno serio e duraturo nei riguardi di Lsu e Lpu. A fronte di un impegno finanziario pari a circa 55 milioni di euro il piano 2008 prevede la stabilizzazione di 1. 655 lavoratori: un risultato sorprendente, soprattutto in un momento di grave crisi economica e occupazionale per l´interno Paese. Neutralizzare i fattori degenerativi e creare opportunità di lavoro durature: con questi imperativi la Regione Calabria è riuscita, nel corso della legislatura, ad adottare provvedimenti e utilizzare strumenti operativi davvero funzionali alla soluzione di un problema davvero impegnativo. L´incentivazione per le fuoriuscite volontarie, la creazione di lavoro autonomo sotto forma di prestito d´onore e le assunzioni dirette da parte degli Enti utilizzatori e dei datori di lavoro privati, si sono rivelati strumenti idonei al raggiungimento di un obiettivo che sembrava lontanissimo. Invece, l´azione dell´Assessorato al Lavoro e l´impegno diretto della Regione Calabria (che ha assunto gli Lsu e gli Lpu in servizio presso gli uffici della Giunta) hanno reso il traguardo della stabilizzazione di un numero consistente di lavoratori decisamente più vicino. .  
   
   
PORTO MARGHERA. A MESTRE CONVEGNO SU RILANCIO POLO INDUSTRIALE.  
 
Venezia, 3 giugno 2009 - “Quando si afferma che il ciclo del cloro è finito, non significa dire che è finita la chimica, ma solo evidenziare una realtà che è sotto gli occhi di tutti”. Lo ha sottolineato l’Assessore regionale alla Legge Speciale per Venezia e Riconversione del Polo industriale di Marghera, Renzo Marangon, intervenendo 28 maggio al convegno “Per il rilancio del Polo industriale di Porto Marghera: più energia alla chimica”, tenutosi a Mestre per iniziativa della Filcem-cgil. “Siamo di fronte ad una situazione imprenditoriale complessa, - ha proseguito Marangon - rispetto alla quale noi come istituzioni non sappiamo quale ruolo veramente voglia giocare l’Eni. A questo proposito vorrei ricordare a tutti che l’allineamento istituzionale, che ha portato all’accordo del 2006, è stato possibile solo grazie a grossi sforzi, ma il suo esito è ora legato alla volontà degli imprenditori ad investire in questo settore”. Riferendosi poi agli accordi intercorsi finora tra l’Eni e l’imprenditore Sartor, Marangon ha precisato che le Istituzioni non sono mai state coinvolte direttamente, per cui non sono noti alcuni passaggi che hanno portato alla situazione attuale. “E’ un problema che riguarda per intero la parte privata, – ha aggiunto – e se qualcuno pensa che le Istituzioni possano lavorare contro l’interesse di migliaia di lavoratori come quelli impiegati nel ciclo del cloro, si sbaglia di grosso. Stiamo parlando di un’area con un valore strategico enorme, per cui se si esce da un settore, altri se ne possono creare, sapendo che comunque la redditività dei lavoratori verrà salvaguardata. Mi auguro – ha concluso - che finisca presto questa fase elettorale, che si superino le dichiarazioni slogan e che si dia avvio ad una discussione serena per decidere il futuro di migliaia di lavoratori”. .  
   
   
RIUNIONE DEL COMITATO INTERASSESSORIALE PER LE EMERGENZE ECONOMICHE E SOCIALI IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 3 giugno 2009 - Il gruppo di lavoro, costituito dalle Confederazioni sindacali di Cgil-cisl-uil, Confindustria, Api sarda regionale, Direzione generale e Presidenza della Regione, si pone l´obiettivo di garantire il coordinamento delle politiche regionali al fine di affrontare le predette necessità. L´attuale situazione di crisi, infatti, impone una immediata ricognizione complessiva delle emergenze industriali, sia in atto che potenziali, volte all´individuazione dei possibili interventi solutori. "C’è la forte esigenza - ha detto Mariano Mariani, Direttore Generale del Servizio Innovazione tecnologica - di un confronto al massimo livello con tutti voi per la elaborazione di un percorso operativo che ci metta nelle condizioni di dare gambe all’organismo e dare, nel contempo, risposte responsabili e celeri a chi le attende". "Il comitato - ha aggiunto - deve funzionare in due ambiti: quello cosiddetto emergenziale e quello della prevenzione. Riguardo al primo, intendiamo affrontarlo subito mediante la creazione di un Database contenente tutti i contesti di criticità che abbiamo ereditato nell´isola, individuando idonei modi di intervento atti alla loro attenuazione e, se possibile, rimozione. Per quanto concerne il secondo ambito, quello della prevenzione, ossia dello studio, dell’approfondimento e del monitoraggio delle situazioni a rischio di crisi, prefigurando le modalità attraverso cui venire a capo di queste criticità". Presso gli uffici della Presidenza della Regione - ha concluso Mariani – è allo studio l´istituzione di un Servizio in materia di contrasto delle emergenze regionali, che potrebbe essere il preludio alla creazione di un apposito assessorato delle Attività economiche". .  
   
   
INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA BURLANDO E IL NUOVO CONSOLE DELLA COMPAGNIA BENVENUTI: "NON DIMENTICHIAMO L´EMERGENZA LAVORO"  
 
 Genova, 3 giugno 2009 - Un colloquio cordiale di oltre un´ora e mezza tra il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il nuovo console della compagnia dei lavoratori portuali Antonio Benvenuti, il 28 Maggio, a Genova, nella sede storica della Culmv a S. Benigno. "Ho accettato molto volentieri l´invito a questo primo incontro - ha detto Burlando arrivando a S. Benigno - e ricordo tutte le volte che in oltre un ventennio ho salito queste scale". "Abbiamo discusso come sempre di cose molto concrete - ha detto dopo il colloquio Benvenuti - di lavoro, in modo molto pragmatico. Non è un caso che la Regione sia la prima istituzione che incontriamo, e Burlando il primo rappresentante delle istituzioni. La crisi produce un´emergenza da fronteggiare, e questa emergenza è il lavoro - ha proseguito Benvenuti - che non può passare in secondo piano anche rispetto a urgenze importanti come la realizzazione delle opere infrastrutturali in porto e fuori dal porto". Benvenuti e Burlando hanno sottolineato il valore positivo della cassa integrazione in deroga che in questo momento può essere erogata dalla Regione - così come aveva proposto Burlando nei mesi scorsi - per assistere i lavoratori che non vengono "chiamati" a causa del calo dei traffici. "Un ammortizzatore fondamentale - ha osservato Burlando - . Quando sarà poi svolta la gara per il nuovo assetto del lavoro e diverrà operativo l´articolo 17 la Compagnia, se vincerà, potrà ricevere la Cassa integrazione ordinaria. Purtroppo finora non c´è segnale di ripresa in porto, il 2009 sarà un anno difficile ed è molto importante che ci possa essere l´aiuto di questi ammortizzatori sociali". .  
   
   
INTERVENTO PRESIDENTE REGIONE FVG SU LUVATA  
 
Trieste, 3 giugno 2009 - La sospensione della messa in mobilità e l´apertura immediata di un tavolo di trattativa finalizzato alla ricerca di possibili soluzioni alternative alla situazione di crisi, sono le richieste contenute in una lettera che il presidente della Regione Renzo Tondo ha inviato 29 maggio, dopo un colloquio con l´assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, alla proprietà della Luvata Italy Srl. L´obiettivo della lettera è di evitare la chiusura, preannunciata dalla stessa società, dello stabilimento di San Vito al Tagliamento in cui lavorano circa 150 persone. Nella giornata di ieri, infatti, l´assessore Ciriani, ha incontrato i rappresentanti della Luvata manifestando loro la piena disponibilità della Regione a utilizzare i mezzi a sua disposizione per scongiurare la chiusura dell´impianto e preservare così i posti di lavoro. A questa apertura la società ha però risposto confermando l´intenzione, "non negoziabile", di chiudere e dismettere in tempi brevi lo stabilimento, facendo partire la procedura di messa in mobilità dei dipendenti già dal 3 giugno. Nella lettera inviata oggi, il presidente Tondo pone l´accento sulle "gravissime ripercussioni negative" che l´annunciata chiusura dello stabilimento sanvitese comporterebbe sul piano produttivo e sociale. Pur constatando la gravità della crisi economica in atto, il presidente afferma di non ritenere che la ricetta per uscirne possa essere un´azione unilaterale come quella intrapresa dalla Luvata che peraltro, conclude Tondo, dovrebbe riconoscere nei profondi legami con il Friuli Venezia Giulia un motivo per ripensare alle scelte effettuate ed individuarne di meno drastiche ed invasive per il tessuto sociale. La Direzione centrale Attività produttive, su mandato dell´assessore Ciriani, sta verificando quali interventi potrebbero essere proposti alla Luvata per scongiurare la chiusura della fabbrica di San Vito al Tagliamento. .  
   
   
ILVA, ALLARME ENTI LOCALI REGIONE LIGURIA, COMUNE E PROVINCIA DI GENOVA CHIEDONO AL GOVERNO UN TAVOLO TECNICO SU AMMORTIZZATORI SOCIALI E ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Genova, 3 giugno 2009 - Un tavolo tecnico da convocarsi al più presto per studiare i meccanismi e trovare ulteriori risorse per la proroga degli ammortizzatori sociali e l´integrazione al reddito. Lo chiedono gli assessori alle attività produttive e al lavoro di Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova, Renzo Guccinelli, Enrico Vesco, Mario Margini e Paolo Perfigli attraverso una lettera indirizzata ai Ministri allo Sviluppo economico e al Lavoro, Claudio Scajola e Maurizio Sacconi in vista della scadenza della cassa integrazione ordinaria, 8 giugno, e straordinaria 17 agosto che riguarda 1050 lavoratori. Nella lettera indirizzata ai Ministri competenti gli assessori rimarcano "l´impossibilità di prevedere il rientro in fabbrica per i lavoratori almeno fino a tutto il 2010, in considerazione della preoccupante crisi della produzione dell´acciaio a livello mondiale". "Chiediamo un tavolo immediato - hanno spiegato gli assessori alle attività produttive degli Enti locali liguri, Guccinelli, Margini e Perfigli - per affrontare il problema dell´Ilva di Genova che riguarda, sia la fine della cassa integrazione ordinaria e straordinaria e il suo rinnovo, sia l´integrazione al reddito per quei lavoratori impiegati in progetti di pubblica utilità che ammontano a 480 e più in generale l´applicazione dell´accordo di programma per evitare il rischio di una crisi sociale". "Abbiamo già avuto una serie di incontri - ha ribadito l´assessore alle attività produttive del Comune di Genova, Mario Margini - durante i quali abbiamo chiesto la proroga della cassa integrazione di un anno sulla base dell´accordo di programma sul risanamento ambientale e la bonifica dell´area siglato a livello ministeriale nell´agosto 1999 e successivamente modificato nel 2005 che già prevede due diverse tipologie di cassa integrazione a cui sono sottoposti i lavoratori di Ilva sia ordinaria che straordinaria". E sono proprio questi ultimi a svolgere lavori di pubblica utilità che consentono un´integrazione che va dai 300 ai 400 euro di un reddito medio di 700 euro. "La perdita di questa integrazione - ha aggiunto l´assessore regionale Renzo Guccinelli - si andrebbe a sommare alla crisi mondiale della siderurgia creando pericoli sbandamenti tra i lavoratori". In pratica il tavolo tecnico richiesto dagli Enti locali liguri in maniera congiunta dovrebbe prevedere da un lato la proroga, per tutti i lavoratori, della cassa integrazione, attraverso la cassa in deroga, e la conferma dell´impegno per l´integrazione al reddito dei lavoratori che svolgono lavori socialmente utili. Secondo gli assessori degli Enti locali liguri "l´accordo di programma resta valido in tutte le sue parti, ma deve essere aggiornato su tre punti: i finanziamenti da erogare all´Autorità portuale e l´utilizzo delle aree secondo modalità più flessibili, in modo da prevedere la possibilità di realizzare un depuratore e una centrale a turbo gas in sostituzione di quella esistente. "Entrambe le casse - ha chiarito l´assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco - hanno raggiunto il tempo massimo possibile: c´era un impegno del Governo per attivare la cassa integrazione in deroga su richiesta dell´azienda, ma ci preoccupano i tempi" "Mancano poche ore - ha concluso l´assessore alle attività produttive della Provincia di Genova, Paolo Perfigli - alla scadenza della cassa integrazione ordinaria per 500 lavoratori per questo chiediamo al Governo un atto di responsabilità e un incontro in tempi rapidi per non far pagare i lavoratori". .