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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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PALERMO: DOMANI PRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO “FIDIWEB” |
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Palermo, 25 giugno 2008 - Sarà presentato alla stampa venerdì 26 giugno alle ore 10. 00 nella biblioteca “Marzio Tricoli” dell’assessorato regionale al Bilancio e Finanze, in via Notarbartolo, il sistema informativo “Fidiweb”. Si tratta di una piattaforma telematica che consentirà di gestire, tramite un sistema agevolmente accessibile su internet, l’iter procedurale connesso alle agevolazioni previste dagli articoli 3 e 11 della legge regionale n. 11 del 21 settembre 2005. L’iniziativa sarà presentata dall’assessore al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, dal dirigente generale del dipartimento Finanze, Rino Giglione, da Roberto Rizzo (responsabile servizio Confidi) e da Alessio Mariani (Sicilia e-Servizi). La norma regionale agevola l’accesso al credito e rafforza il sistema di garanzie prestate a favore delle micro, piccole e medie imprese operanti in Sicilia e che aderiscono ai Confidi. Il “Fidiweb” consentirà ai Consorzi, che abbiamo preventivamente ottenuto il riconoscimento regionale dello statuto sociale, di compilare tramite apposte maschere web e presentare all’assessorato, le istanze di “integrazione dei fondi rischi” e le richieste di agevolazione sotto forma di “contributi in contro interessi” sulle operazioni creditizie garantite dagli articoli 3 e 11 della sopracitata legge. L’inoltro telematico sarà supportato e garantito dall’apposizione di firma digitale del legale rappresentate dei Confidi. Tutte le operazioni di inserimento saranno agevolate da pagine guidate e da appositi messaggi di notifica per facilitare le operazioni garantire la completezza e la correttezza dei dati riportati. Ultimata l’attività di presentazione delle istanze da parte dei Confidi il sistema “Fidiweb” supporterà l’ufficio nella gestione on-line delle fasi istruttorie, ottimizzando i processi. . |
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NASCE IL SITO MILANO CITTÀ DELLE SCIENZE, IL SERBATOIO DELLA MEMORIA SCIENTIFICA CAPOFILA DEL PROGETTO È L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. |
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Milano, 25 giugno 2009 - Come cambiano le scienze e gli scienziati in una grande città agricola e industriale come la Milano di allora? La città offre opportunità, spazi, risorse e mecenati in misura incomparabilmente maggiore rispetto alle forme tradizionali della scienza universitaria. In cambio, pone nuove domande e richiede dallo scienziato nuovi saperi in campi che spaziano dall’energia all’igiene, dalla medicina del lavoro alla psicologia scolastica. E conferisce così anche un nuovo ruolo politico agli scienziati. La scienza applicata come un modo di progettare lo sviluppo di una città e non solo la sua crescita economica. La novità di questa iniziativa è costituita dall’uso del web come canale privilegiato di diffusione dei risultati di ricerche storiche originali, messi a disposizione di pubblici diversi, fuori dai tradizionali e circoscritti canali accademici. Luogo di ricerca e di divulgazione, Milano città delle scienze unisce le funzioni di archivio, di strumento di dibattito e di scambio interdisciplinare. È infatti espressione di un progetto di ricerca di lunga lena intitolato Nascita di una comunità poliscientifica. Istituzioni, attori e ideali di un secolo di cultura scientifica a Milano, 1863 – 1963 e finanziato da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia. Vi partecipano ricercatori appartenenti a più università e istituti scientifici: l’Università di Milano–bicocca (capofila, con lo storico della scienza Pietro Redondi responsabile scientifico), il Politecnico di Milano, l’Università di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Museo civico di storia naturale, l’Acquario civico, il Civico Archivio Fotografico. Curato da Ilaria Barzaghi, Milano città delle scienze è un sito italiano che dal prossimo autunno uscirà anche in inglese e in francese. È fin d’ora gemellato con Cnum, la Biblioteca digitale del Conservatoire national des arts et métiers di Parigi, con cui prepara una prima esposizione digitale sul tema Il mondo sottomarino nelle Esposizoni universali. Acquari, palombari e biologia marina dalla meraviglia alla scienza. Tra i nuovi contenuti e le sezioni di Milano città delle scienze: La scienza in posa, che esplora i rapporti tra fotografia e scienza tra Otto e Novecento; Reportages, una serie di articoli illustrati d’epoca riletti da studiosi di oggi; Un grande archivio iconografico dell’Esposizione di Milano del 1906; Cinema cinema, che presenta pellicole e fondi della cinematografia ai suoi albori. Milano città delle scienze pubblica inoltre Ars et Labor, una collana di reprint in rete di testi di cultura scientifica e tecnica arricchiti di prefazioni e stampati on demand. Tra i primi titoli: Aeroplani del poeta futurista Paolo Buzzi, la Guida storica del Castello di Milano dell’architetto Luca Beltrami, Il telefono di Giacinto Motta. Infine, segnaliamo una sezione del sito intitolata Graffi, in cui critiche e discussioni sono benvenute. Tra i convegni, i libri e le mostre già realizzati dal gruppo di ricerca: La scienza la città, la vita. Milano 1906: l’Esposizione internazionale del Sempione, a cura di P. Redondi e D. Lini, catalogo della mostra all’Università di Milano – Bicocca (maggio – giugno 2006), Skira. Milano 2006. Milano 1906, a cura di P. Redondi e P. Zocchi, Guerini, Milano 2006. Milano scientifica, a cura di E. Canadelli e P. Zocchi, Sironi, Milano 2009. Di prossima pubblicazione due nuovi volumi tratti da Giornate di studio intitolate l’una La città scientifica e l’altra L’acqua e la sua vita. Cent’anni di idrobiologia all’Acquario di Milano. Su quest’ultimo argomento – L’acqua e la sua vita. Cent’anni di idrobiologia all’Acquario civico di Milano - è stata realizzata in ottobre-novembre 2008 un’esposizione all’Acquario di Milano: una versione virtuale è pubblicata nella sezione Mostre di Milano città delle scienze. Un’altra mostra virtuale che sarà a breve sul sito è Milano nello spazio, allestita congiuntamente alla Bicocca e al Politecnico nel 2007 per il cinquantenario dello Sputnik, sull’astrofisica di Giuseppe Occhialini e l’industria aerospaziale milanese. È poi in preparazione una nuova mostra sull’Esposizione internazionale del 1906, incentrata sull’impatto che quell’evento ha avuto sull’urbanistica di Milano, i suoi servizi pubblici e la sua cultura nel campo delle arti applicate, oltre che delle scienze applicate. Anch’essa troverà posto, in forma virtuale, su Milano città delle scienze. . |
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UE: OFFERTA: "CONSULENTI TECNICI PER IL PROGETTO" |
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Bruxelles, 25 giugno 2009 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando per offerte di assistenza tecnica da parte di esperti industriali e tecnico-scientifici. Chiamati "Consulenti tecnici per il progetto" (Pta), essi assisteranno il personale della Commissione nel monitoraggio dei progetti di ricerca del tema del Settimo programma quadro (7° Pq) "nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (Nmp). Il bando è suddiviso in quattro lotti, ognuno dei quali fornirà assistenza ai progetti in una delle quattro aree di attività delle Nmp (Lotto 1: nanoscienze e nanotecnologie; Lotto 2: materiali; Lotto 3: nuova produzione; Lotto 4: integrazione di tecnologie per applicazioni industriali). Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, Direzione generale della Ricerca, Direzione G - tecnologie industriali, Persona da contattare: sig. Stefaan Vandendriessche, Ufficio Cdma 6/124, B-1049 Bruxelles. . |
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LA RICERCA A PAVIA: REALTÀ E PROSPETTIVE 29 GIUGNO |
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Pavia, 25 giugno 2009 - Realtà e prospettive della ricerca a Pavia è il tema di un incontro-dibattito - organizzato dall’Associazione Dottorandi Pavesi (Adp) con il patrocinio dell’Edisu – in programma lunedì 29 giugno 2009, nell’Aula Magna dell’Università, alle ore 17,00. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fornire un’immagine quanto più chiara dello stato e delle prospettive della ricerca dell’Università di Pavia. Aprirà l’incontro il Rettore Angiolino Stella, quindi interverranno i proff. Sergio Ratti (Coordinatore delle Scuole di Dottorato di Ricerca di Pavia), Cesare Balduini (Prorettore per la Ricerca dell’Università di Pavia), Stefano Govoni (Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Università di Pavia) e Lorenzo Rampa (Prorettore Vicario dell’Università di Pavia e Delegato per le Finanze e il Bilancio). A moderare sarà un Rappresentante Adp. Nel corso dell’incontro verranno sviluppati temi centrali per il futuro di Pavia Research University: le linee strategiche, i meccanismi di finanziamento, le aree di eccellenza e le problematiche da affrontare. Saranno inoltre presentati e analizzati criticamente i dati relativi ai questionari di valutazione delle Scuole di dottorato pavesi e del Nucleo di Valutazione. Particolare attenzione sarà rivolta al ruolo dei Dottorandi L’evento si aprirà e si chiuderà con la proiezione di estratti del documentario di Riccardo Iacona “Viva la Ricerca”, sullo stato di salute della ricerca italiana. Programma: Ore 17. 00 - Saluto del Magnifico Rettore, prof. Angiolino Stella; Ore 17. 15 - Prof. Cesare Balduini - Dottorato e Ricerca; Prof. Lorenzo Rampa - Finanziamento alla ricerca nell’università di Pavia; Ore 17. 55 - Prof. Stefano Govoni - Valutazione dei dottorati di ricerca:relazione del Nucleo di Valutazione di ateneo; Prof. Sergio Ratti - I questionari distribuiti ai dottorandi: chiave di lettura; Ore 18. 50 - Dibattito moderato dall’Associazione Dottorandi Pavesi. . . . |
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AL VIA UN PROGETTO STRATEGICIO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CITTADELLA SCIENTIFICA DI ROVIGO PER RICERCA E SVILUPPO DELLE NANOTENOLOGIE. |
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Venezia, 25 giugno 2009 - Riqualificare e trasformare una vasta area a nord di Rovigo realizzando una cittadella scientifica capace di esprimere ed accorpare un polo fieristico, universitario, tecnologico, dei servizi, di ricerca e sviluppo delle nanotenologie. E’ questo l’obiettivo del progetto Urban Labor che la Giunta regionale ha avviato su proposta dell’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon. Il progetto interessa un area che si estende su circa 192 ettari caratterizzata da tre comparti, il primo dei quali comprende il Centro Servizi Rovigo (Censer), l’Università, il centro commerciale e la restante area produttiva, il centro rurale Porta Adige, l’area agricola; il secondo comparto comprende un ampia area produttiva sia artigianale, sia commerciale - industriale, che si attesta tra via Chiarugi e la ferrovia e un’area residenziale lungo la strada; il terzo comparto, infine, l’ex ospedale psichiatrico, la Corte Carrare e l’Istituto Sperimentale di Bieticoltura, che si affaccia su via Amendola. Il progetto dovrà in primis ricucire l’identità storico culturale di questi luoghi con le nuove esigenze di sviluppo sostenibile, cercando di creare nelle persone quelle emozioni e sensazioni che facciano nascere in loro il desidero di usarli e di appropriarsene. L’università presente nell’area è considerata in particolar modo quale momento catalizzatore per lo sviluppo, volano per la crescita del tessuto imprenditoriale locale e collante tra ricerca e produzione. “Non solo una parte di città che cambia pelle – ha precisato l’assessore Marangon- ma anche nuovi scenari urbani di opportunità di crescita lavorativa e culturale, nonché personale e collettiva”. Il progetto di creazione di un quadrante urbano polifunzionale prevede prevalentemente un polo di ricerca di eccellenza volano di crescita per le attività produttive e locali, in grado di attirare investimenti che travalichino i confini provinciali e regionali. “Si tratta – ha precisato Marangon- di un ipotesi di sviluppo che si colloca all’interno del Ptrc tra i progetti strategici, per l’elaborazione del quale saranno coinvolti tutti gli operatori pubblici e privati, attuando un gioco di squadra che vada oltre l’appartenenza politica. A questo scopo – informa l’Assessore – verrà definita una collaborazione con la Provincia e il Comune di Rovigo. Il progetto non intende creare il quarto polo tecnologico del Veneto, ma consentire a questo territorio di divenire funzionale e risorsa nel contesto regionale, attirando quegli investimenti che in altre aree non potrebbero realizzarsi”. . |
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RICERCA E SVILUPPO IN CAMPANIA, 50 MILIONI PER LE RETI DI ECCELLENZA |
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Napoli, 25 giugno 2009 - La Giunta regionale della Campania su proposta del presidente Antonio Bassolino e dell´assessore all´Università, Ricerca e Innovazione, Nicola Mazzocca ha approvato l´intervento pluriennale denominato "sviluppo di reti di eccellenza tra Università, Centri di ricerca, Imprese" del valore di circa 50 milioni di euro. Il finanziamento è rivolto a partenariati tra università, centri di ricerca e imprese situati sul territorio campano che intendono "cooperare" in cinque settori strategici di sviluppo: salute e biotecnologie, ambiente e agroalimentare, tecnologie abilitanti, tecnologie industriali ed infine scienze socio economiche, umane, beni culturali e turismo. "Con questa delibera potenziamo ulteriormente il sistema dell´università e della ricerca campane", ha dichiarato il presidente Antonio Bassolino. "Nella nostra regione - ha proseguito il presidente - abbiamo risorse umane, strutture e competenze di alto livello che, facendo sempre più sistema tra loro, possono innescare processi virtuosi di sviluppo territoriale. Per questo abbiamo deciso di investire risorse consistenti sul trasferimento tecnologico e sul coinvolgimento sempre più ampio delle università e delle nostre imprese della conoscenza sul fronte internazionale. La Campania vuole essere sempre più uno snodo fondamentale della rete europea e mondiale della ricerca e della conoscenza", ha concluso Bassolino. "Con questo intervento per la prima volta riconosciamo un progetto formativo che ha alla base l´internazionalizzazione, dunque la mobilità nazionale e transnazionale nei percorsi di studio e di ricerca. Inoltre il finanziamento relativo alla formazione ed alla valorizzazione del capitale umano viene gestito in modo integrato perché l´intervento prevede di coordinare azioni diverse come gli stage, i tirocini e le borse di studio. Si tratta, dunque, di un intervento innovativo perché accanto alle consuete forme di scambio fra gli attori della rete di eccellenza si prevede anche l´integrazione", ha dichiarato l´assessore Nicola Mazzocca. "La rete ci consente di aggregare la massa critica di risorse e competenze del territorio per conseguire obiettivi ambiziosi. Ma il principale obiettivo è quello di agire come moltiplicatore degli investimenti. In pratica, la rete di soggetti che viene finanziata deve saper dimostrare che sarà in grado di produrre sviluppo sostenibile per il territorio", ha concluso Mazzocca. L´obiettivo dell´aggregazione di competenze è anche quello di sostenere l´orientamento dei giovani verso la ricerca e la scienza. Inoltre la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti è promossa anche su base interregionale e transnazionale, con particolare riguardo allo scambio delle buone pratiche con lo scopo di: sostenere la mobilità nazionale e transnazionale nei percorsi di studio e di ricerca; valorizzare i percorsi formativi, anche di tirocinio, in contesti esterni al territorio campano; consolidare le reti nazionali e internazionali fra centri di ricerca e del trasferimento tecnologico anche per lo scambio di buone pratiche; attuare iniziative per il ritorno in Campania dei talenti italiani all´estero; rafforzare la filiera formativa integrata con soggetti esterni al territorio regionale; migliorare le capacità di penetrazione delle imprese campane nei mercati internazionali attraverso la formazione di figure specialistiche. La nascita di reti fra Università, Centri di Ricerca ed Imprese dovrà inoltre favorire la creazione di poli formativi legati alle vocazioni produttive territoriali e l´azione dei distretti di alta tecnologia attraverso la formazione e la diffusione dei risultati della ricerca sul territorio. Il tetto massimo di finanziamento per ciascun intervento di rete è di euro 5. 000. 000,00. La promozione e lo sviluppo di reti di eccellenza tra Università, Centri di ricerca e Imprese sono azioni coerenti con le Linee Strategiche della Regione Campania e con le Decisioni della Comunità Europea. Il finanziamento fa parte degli investimenti previsti nell´ambito del Por Fse Campania 2007 - 2013. . |
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BOLZANO: FESTA DI FINE GREZZO PER NUOVA STALLA DIDATTICA ALL´ISTITUTO SUPERIORE AGRARIO DI ORA |
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Bolzano, 25 giugno 2009 - Nei pressi del maso Happacherhof ad Ora è in fase di costruzione la nuova stalla didattica dell´Istituto agrario superiore. Nel pomeriggio del 24 giugno, alla presenza del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dell´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner vi è stata la cosiddetta festa di fine grezzo. Al momento attuale il maso Happacherhof, presso il quale viene svolta l´attività pratica dell´Istuto superiore agrario di Ora necessita urgentemente di nuovi spazi. Per ovviare all´esigenza di nuovi vani il Dipartimento lavori pubblici della Provincia sta costruendo un nuovo edificio didattico aziendale presso il Happacherhof. Una volta ultimata, la nuova stalla didattica servirà all’insegnamento pratico nelle materie di allevamento del bestiame e la pratica agraria. Come sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder, nella progettazione si è tenuto conto del fatto che il nuovo edificio didattico servirà anche per gli aggiornamenti professionali nell’ambito dell’allevamento, o per le esercitazioni in collaborazione con la Facoltà di agraria dell’Università di Bolzano (ciclo di studi per la laurea in tecnica agraria ed economia agraria) e la formazione per il progetto fattoria scolastica per asili, scuole elementari, medie ed istituti superiori. La progettazione tiene conto delle più innovative conoscenze per il corretto allevamento del bestiame e del programma didattico dell‘Istituto superiore agrario di Ora. La costruzione del nuovo edificio didattico ed aziendale è strutturato in tre corpi di fabbrica. Il primo corpo di fabbrica accoglie il tratto classi con la sala per docenti, la sala per la preparazione delle lezioni, la zona mungitura ed il fi enile con relativo silo per il mangime. Nel secondo corpo di fabbrica, che è collegato direttamente al primo, è sistemata la stalla per le vacche da latte, le vacche da riproduzione con i vitelli e nella zona posteriore vi sono i box per ovini maiali e cavalli. Il terzo corpo di fabbrica, inglobato parzialmente nel pendio, è composto dal magazzino per attrezzi e macchinari agricoli. La progettazione della struttura, come pone in evidenza l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, è stata eseguita all’interno della Ripartizione provinciale edilizia e servizio tecnico ed in tal modo vi è stato un notevole risparmio dal punto di vista economico nel rispetto del patto di stabilità. I lavori per la realizzazione della nuova stalla didattica, avviati nel gennio di quest´anno dovrebbero essere conclusi nel gennaio 2010 in modo tale che l´edificio potrebbe entrare in funzione già nei primi mesi dell´anno prossimo. I costi per la nuova stalla didattica si aggirano sui 2 milioni di Euro. . |
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BOLZANO: EDILIZIA SCOLASTICA APPROVATI INVESTIMENTI PER 5,8 MILIONI DI EURO |
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Bolzano, 25 giugno 2009 - La commissione provinciale per l´edilizia scolastica, riunitasi il 23 giugno sotto la guida del presidente della Provincia Luis Durnwalder, ha accolto due nuovi progetti nel programma realizzativo e approvato il finanziamento per undici progetti in altrettanti Comuni per un totale di 5,8 milioni di Euro, di cui circa 1,9 milioni ancora nel 2009. Nel programma di edilizia scolastica sono stati accolti due nuovi progetti relativi all´ampliamento e all´adeguamento alle norme antincendio della scuola elementare di Gargazzone e della scuola media di Castelrotto. L´assunzione nel programma edilizio costituisce il presupposto necessario per il successivo finanziamento. Finanziamenti per 11 progetti scolastici relativi ad altrettanti Comuni sono stati accordati dalla Commissione per un totale di 5,8 milioni, di cui circa 1,9 milioni già quest´anno. L´impoto più elevato, circa 2,25 milioni di Euro è stato messo a disposizione per la sistemazione e l´ampliamento della scuola elementare di Egna che sarà dotata anche di una mensa e di una palestra sdoppiata. Con circa 850. 000 Euro sarà finanziato l´ampliamento della mensa scolastica e la costruzione di quattro aule a laives, mentre circa 800. 000 Euro sono stati destinati all´adeguamento alle nrome antincendio della scuola media "Fermi" a Bolzano. A Lagundo con un importo di circa 680. 000 Euro sarà finanziata la realizzazione di una palestra triplice. Assicurazioni di finanziamento sono state fatte dalla Commissione anche per l´eliminazione delle barriere architettoniche presso la scuola elementare "Pascoli" a Merano (421. 000 Euro) e per la demolizione e la ricostruzione della scuole elementare a Verdins/scena (345. 000). Importi minori sono destinati alla costruzione ex novo della scuola elementare a S. Maddalena/funes (155. 000), al risanamento del tetto della scuola elementare di Nalles (135. 000 Euro), per la sistemazione della scuola elementare di Caldaro/paese comprensiva dell´ampliamento della palestra (73. 000 Euro), per l´ampliamento della scuola elementare "Bachlechner" a Brunico (60. 000 Euro) e per il risanamento della vecchia scuola elementare a Vandoies di Sotto destinata ad essere utilizzata quale scuola di musica(37. 000 Euro). . |
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ANIMAT: SULLE PROVE DI MATEMATICA ALL’ESAME DI STATO |
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Roma, 25 giugno 2009 - Alla vigilia della prova scritta di Matematica all’esame di Stato di Liceo scientifico l’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Matematica (Animat) rileva che anche quest´anno tali prove saranno ancora e di nuovo un "terno al lotto". Esse sono basate su programmi obsoleti (risalenti al 1945) o eccessivamente vasti (come nei corsi sperimentali). Ma il problema non è solo questo: le prove degli ultimi anni sono state talvolta in contraddizione con le indicazioni dei programmi stessi, inducendo disorientamento in docenti e studenti e anche estese forme di protesta. Le prove, infatti, non sono vincolate a competenze chiare e definite e sono soggette a modalità di valutazione eccessivamente difformi, sul piano nazionale e locale, come già attestato da recenti ricerche e contrariamente a quanto avviene in altri Paesi europei. È particolarmente grave che in un Paese quale il nostro, affetto da uno storico deficit di conoscenze matematico-scientifiche, la più importante prova di Matematica dell’esame di Stato si svolga in forme così approssimative, tali da non certificare, confrontare e premiare i reali livelli di conoscenza e competenza. Animat auspica che, fin dal prossimo anno, i docenti e gli studenti siano messi nella condizione di poter arrivare in modo più adeguato alla prova scritta di matematica, che cioè sia resa possibile una conduzione didattica più efficace e una valutazione più realistica e uniforme della preparazione degli studenti all´Esame di Stato. A tale proposito Animat ribadisce le proprie richieste: Che il Miur, entro luglio 2009, pubblichi sul suo sito e invii alle scuole con indirizzi di Liceo scientifico un Syllabus che indichi con chiarezza quali sono le conoscenze e le competenze matematiche richieste per le diverse prove d’esame. È infatti assolutamente necessario che sia sciolta quanto prima l’attuale incertezza, inaccettabile anche dal punto di vista normativo, circa i contenuti della prova d’esame. Che il Miur, prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, definisca una nuova struttura della prova scritta di matematica – pubblicandola sul sito e comunicandola alle scuole – che contenga una esplicita indicazione dei punteggi massimi da attribuire alle singole parti rendendo così più oggettiva e confrontabile la autonoma valutazione da parte delle Commissioni d’Esame. Che sia permesso l’uso di strumenti di calcolo grafici e simbolici, a partire dagli esami del 2010 e almeno per i Licei scientifici a indirizzo informatico, e che ciò sia comunicato tempestivamente, prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. . |
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MILANO - TROVANO LAVORO I LAUREATI? |
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Milano, 25 giugno 2009 Trovano lavoro i laureati, a Milano e in Lombardia, in tempo di crisi? E dove? Come vengono assunti? Quali sono le lauree che aiutano? Quanti laureati diventano imprenditori? E in quali settori? Qual è la situazione per provincia? Se ne parlerà domani alla presentazione della ricerca “I percorsi professionali dei neolaureati in Lombardia” promossa da Camera di Commercio di Milano e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con la Provincia di Milano e realizzata da Formaper, azienda speciale Camera di Commercio di Milano. Il convegno si terrà domani giovedì 25 giugno ore 9. 30-12. 30 pressl la Sala Consiglio di palazzo Turati, in via Meravigli 9/b, a Milano. Parteciperanno tra gli altri: Paolo Guaitamacchi, vice Presidente Formaper, azienda speciale Camera di Commercio di Milano, Carlo Bonomi - Presidente Terziario Innovativo Assolombarda, Giorgio Crespi - Funzionario Delegazione Milano Area Sindacale del Lavoro Abi, Valter Izzo - Presidente Gruppo La Strada, Marino Regini - Prorettore alla formazione post laurea e rapporti con il mercato del lavoro Università degli Studi di Milano, Emilia Rio - Direttore Personale Techint, Alessandro Rosina - Professore Demografia e statistica sociale Università Cattolica. Anna Soru e Cristina Zanni Area Ricerca Formaper, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. . |
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ROMA: AL VIA MEETING DEI GIOVANI DAL 25 AL 26 GIUGNO |
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Roma, 25 giugno 2009 - Il Primo Meeting internazionale dei Giovani si svolge a Roma, presso le Officine Marconi (Via Biagio Petrocelli 147) , il 25 e il 26 giugno 2009. Alla manifestazione, organizzata dalla Regione Lazio, Assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili , in collaborazione con il Ministero della Gioventù e con Sviluppo Lazio partecipano politici, amministratori, docenti universitari, rappresentanti delle parti sociali e del mondo imprenditoriale, del commercio e dell´artigianato, per costruire insieme ai giovani politiche e programmi per il lavoro. Il Primo Meeting internazionale dei Giovani vuole essere il punto di incontro delle iniziative finora intraprese dalla Regione Lazio: la costituzione e il funzionamento del Forum Regionale dei Giovani, il Terzo Meeting dei Giovani del Lazio e il Know Future Festival che si concretizzerà nelle molteplici performance artistiche e musicali previste nel corso della manifestazione. Il Meeting mette al centro i temi della mobilità giovanile internazionale, dell´educazione, delle politiche abitative degli studenti universitari e dei giovani in genere, delle azioni di sostegno ai giovani nella transizione al lavoro e della partecipazione dei giovani alla politica. Il 25 giugno l´assessore regionale al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili Alessandra Tibaldi inaugura la manifestazione alla presenza del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, e, fra gli altri, dell´assessore regionale alle Politiche della Casa Mario Di Carlo. Modera la discussione inaugurale il giornalista del Corriere della Sera Andrea Garibaldi. Nel pomeriggio il Convegno "Lavoro, mobilità, politiche della Casa e protagonismo in politica: tra presente e futuro", con la partecipazione di politici, professori, esperti che affrontano le questioni legate alla ricerca del lavoro e all´inserimento dei giovani nella società. Al dibattito, moderato da Fabrizio Berruti, giornalista e regista, partecipano politici, economisti, docenti universitari, esperti, giornalisti e blogger che esplorano la galassia-giovani. Il 26 giugno il programma prosegue con workshop su argomenti di stringente attualità per i giovani: la transizione al lavoro, il welfare, la mobilità, le politiche abitative, il protagonismo giovanile in politica. Ogni workshop sarà introdotto da un filmato realizzato dalla redazione di Okkupati. Nel pomeriggio, la Tavola rotonda "I giovani oltre la crisi: aspettative, politiche e strategie", con la partecipazione di politici, rappresentanti delle parti sociali e del mondo imprenditoriale. Modera la tavola rotonda il direttore di Redtv Claudio Caprara. Nel corso delle due giornate molto spazio per l´arte e per la cultura giovanile: la mattina del 25 giugno si apre con un filmato di presentazione a cura della redazione di Okkupati. Alle 12 le performance degli artisti Scuderie Marte Live. La giornata si chiude con un concerto del musicista cult livornese, artista eclettico Bobo Rondelli. La serata conclusiva del 26 giugno è dedicata al concerto dell´Orchestra di Piazza Vittorio, il gruppo formato da tanti musicisti differenti fra loro per origini, strumenti, esperienze. . |
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VAL’D’AOSTA: SIGLATO NUOVO ACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI A FAVORE DELLE SCUOLE DI MONTAGNA |
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Aosta, 25 giugno 2009 L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che ieri è stato siglato l’accordo tra Amministrazione scolastica regionale e Organizzazioni Sindacali scolastiche – Cisl/sinascel e Sism, flc-Cgil, Savtecole e Snals – per l’utilizzo temporaneo per l’anno scolastico 2009/2010 della quota residua delle risorse di cui all’art. 10 della l. R. 18/2005 destinata all’attuazione nella scuola dell’infanzia dell’art. 5 della l. R. Stessa. Amministrazione regionale e Organizzazioni Sindacali hanno concordato sull’opportunità di utilizzare temporaneamente tali risorse per il mantenimento in funzione di sedi di scuola regionale dell’infanzia, con un numero di iscritti pari o superiore a 3 ma inferiore a 5, ubicate in zone montane che presentano significative difficoltà di collegamento con le sedi viciniori, sia per la distanza chilometrica sia a causa di precarie condizioni di agibilità, soprattutto nel periodo invernale, delle vie di comunicazione, che portano ad una oggettiva situazione di rischio o, comunque, di rilevante disagio in relazione all’età dei bambini interessati. Ai fini dell’ammissione agli interventi di cui all’Accordo, sono individuate quali zone di montagna con significative difficoltà di collegamento i comuni di Valgrisenche, Cogne, Rhêmes-notre-dame, Gressoney-la-trinité, Valsavarenche, Champorcher, Valtournenche-breuil, La Thuile e Torgnon. L’attivazione degli interventi deve essere formalmente richiesta dai competenti dirigenti scolastici, previa intesa con gli enti locali di riferimento, entro il 6 luglio 2009. “ Il mantenimento delle piccole scuole di montagna e la qualità assicurata dalla scuola dell’infanzia regionale – dichiara l’assessore Laurent Viérin - sono tra gli obiettivi dell’azione dell’Assessorato e questo Accordo rappresenta un importante elemento di novità volto ad un ulteriore investimento in questo senso. Il mantenimento della popolazione nei nostri comuni di montagna e l’identità di tali comunità si mantengono anche e soprattutto con investimenti a favore delle famiglie, delle giovani coppie e dei loro bambini. Utilizzare risorse per rispondere alle esigenze degli Enti Locali e delle Istituzioni scolastiche che operano su territori montani significa riconoscere il valore e l’importanza di una delle caratteristiche distintive della Valle d’Aosta. “ . |
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BOLZANO: "JUNIOR RANGER" NEI PARCHI NATURALI: AL VIA LA FORMAZIONE PER 15 RAGAZZINI |
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Bolzano, 25 giugno 2009 - La formazione a "Junior Ranger" di 15 ragazzini organizzata dall´Ufficio parchi naturali della Provincia in collaborazione con la sezione giovani dell´Alpenverein ha preso il via con una escursione a Prato Piazza per il "birdwatching". Obiettivo dell´iniziativa quello di entusiasmare i givani verso la natura e rafforzare le loro conoscenze naturalistiche. Nell´arco di sette escursioni nei Parchi naturali dell´Alto Pusteria 15 ragazzini impareranno a conoscere come comportarsi in ambito naturale e a conoscerne le caratteristiche, oltre che a orientarvisi con cartine e compasso e ad individuare quanto vi è di commestibile. Dopo questo iter potranno fregiarsi dell´appellativo "Junior Ranger". Il percorso formativo è stato posto in essere dall´Ufficio parchi naturali della Provincia e dalla Sezione giovani dell´Alpenverein sulla fasariga di esperienze positive maturate all´estero. L´obiettivo, come spiega il direttore dell´ufficio, Artur Kammerer, è quello di offrire ai ragazzi iniziative divertenti e creative per vivere la natura e per consentire loro di avvicinarsi ai vari settori della gestione delle aree protette. Il percorso formativo ha preso il via in questi gironi con l´escursione a Prato Piazza per il "birdwatching". Le relative immagini sono riportate alla pagina web che l´ufficio riuserva al pubblico più giovane nella Rete Civica www. Provincia. Bz. It/daksy A conclusione del progetto a settembre si terrà una festa congiunta per i "Junior Ranger", le loro famiglie e gli organizzatori. . . |
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GIUNTA REGIONALE ADOTTA PIANO, ASSESSORE BOTTINI: “ENTRO IL 2015 QUALITÀ ‘BUONA’ PER RISORSE IDRICHE UMBRIA” |
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Perugia, 25 giugno 2009 – “Con il Piano di tutela delle acque la Regione Umbria individua le azioni strategiche e gli interventi per raggiungere, entro il 2015, lo stato di qualità ‘buono’ in tutti i fiumi, laghi, falde umbri perseguendo, allo stesso tempo, un uso sostenibile delle risorse idriche. È questa la scommessa che ci impegniamo a vincere, con la collaborazione dei cittadini e dei settori produttivi”. Così l’assessore regionale all’Ambiente e Sviluppo sostenibile Lamberto Bottini commenta l’adozione del Piano da parte della Giunta regionale dell’Umbria. “Il Piano regionale di tutela delle acque – sottolinea l’assessore Bottini – rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare, sotto il profilo della qualità, le acque superficiali e sotterranee dell’Umbria, il cui stato attualmente, grazie agli interventi già effettuati e in corso per ridurre e prevenire l’inquinamento, è sufficiente, con qualche punta più elevata di qualità e alcune criticità. Al risanamento e alla salvaguardia della risorsa acqua – aggiunge - si associano le azioni per la corretta fruizione e la gestione del patrimonio idrico in modo da garantire un incremento quantitativo di acqua per gli usi potabili. Nel processo di miglioramento, infatti, sono coinvolti i vari settori di riferimento, dall’agricoltura alle attività industriali, ai gestori degli impianti di depurazione: tutti chiamati a collaborare per conseguire gli obiettivi indicati dal Piano”. “Con questo Piano – rileva ancora l’assessore Bottini – si compie un notevole passo in avanti nelle politiche ambientali regionali e la Regione rafforza le sue azioni per lo sviluppo sostenibile dell’Umbria. La sua strategia d’intervento, infatti, consente alle attività agricole e industriali di svilupparsi e di ridurre allo stesso tempo l’impatto su suolo e acque. Quello che abbiamo adottato – conclude Bottini - è un Piano complesso e impegnativo per la cui attuazione sono previste risorse finanziarie per circa 480 milioni di euro, con interventi già attivati per 114 milioni di euro e altri 160 milioni di euro in fase di attivazione, attingendo anche da stanziamenti per altri Piani e programmi”. Il Piano di tutela delle acque adottato dalla Giunta regionale verrà ora trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, che dovrà avvenire entro dicembre 2009, e inviato all’Autorità di bacino del fiume Tevere, all’Autorità di bacino del fiume Arno e al Ministero dell’Ambiente. La Scheda. Il Piano di Tutela delle Acque (“Pta”) è uno specifico piano di settore di cui le Regioni si devono dotare per la protezione delle risorse idriche (in base al decreto legislativo 152/2006 che ha recepito la direttiva comunitaria e che costituisce, nella parte Iii, l’attuale “legge quadro” sulla tutela delle acque dell’inquinamento). Il Piano deve prevedere le misure per il raggiungimento dello stato ambientale buono entro il 31 dicembre 2015 in fiumi, laghi, falde. Gli obiettivi generali del “Pta” sono quelli di prevenire e ridurre l’inquinamento e risanare i corpi idrici inquinati, migliorare lo stato delle acque e proteggere quelle destinate a particolari usi, perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche con priorità per quelle potabili, mantenere la capacità di autodepurazione dei corpi idrici e la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Il “Piano regionale di tutela delle acque”, predisposto dal Servizio Risorse idriche e rischio idraulico della Regione Umbria e da “Arpa” (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Umbria è stato adottato dalla Giunta regionale nella seduta del 23 giugno 2009 con atto n. 869, e pubblicato per estratto sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria e sul portale web della Direzione regionale Ambiente, territorio e infrastrutture per “assicurare la più ampia divulgazione”. L’adozione è stata preceduta dalla preadozione della proposta di Piano e dalla procedura di Valutazione ambientale strategica (“Vas”) conclusasi con l’emissione del Parere motivato da parte dell’autorità competente in data 29 dicembre 2008. Il “Pta” della Regione Umbria si compone di tre parti. La Parte I contiene il quadro di riferimento normativo e i vincoli, indirizzi e obiettivi contenuti in altri atti di pianificazione di settore. La Ii presenta il quadro di riferimento ambientale, lo stato delle conoscenze e la valutazione delle pressioni e degli impatti dell’attività dell’uomo sulle acque superficiali e sotterranee. Per i corsi d’acqua, la situazione è, nel complesso, “sufficiente”, con maggiori criticità nel Marroggia e nel Nestore (per i quali sono in corso progetti di riqualificazione). Relativamente alla quantità di acqua, le maggiori criticità sono localizzate nel settore centro occidentale del territorio regionale dove i corsi d’acqua non hanno flussi di base significativi in grado di sostenere portate abbondanti nel periodo estivo e di sopperire alle esigenze irrigue della stagione. A questo si aggiunge la particolare situazione idrologica del Lago Trasimeno. La Parte Iii contiene le azioni strategiche e gli interventi del Piano. Nove le sezioni in cui è articolata in cui sono descritte le misure per la tutela quantitativa della risorsa e per il risparmio idrico (comprese le misure per adeguare il sistema delle concessioni e autorizzazioni ai prelievi) e quelle per la tutela qualitativa con la riduzione dell’inquinamento da fonti diffuse e puntuali. In particolare, per il sistema fognario si prevede l’obbligo di estendere la copertura delle reti fognarie a tutti gli agglomerati di consistenza superiore a 200 “Ae” (abitanti equivalenti) e la totale eliminazione dei casi in cui i reflui sono canalizzati, ma non depurati. Per il sistema depurativo sono previsti, tra gli altri, interventi di potenziamento della capacità depurativa di 59 impianti e adeguamenti. Tra le misure per le attività produttive, l’ottimizzazione degli impianti di itticoltura e del trattamento depurativo degli scarichi. La riduzione dell’inquinamento da fonti diffuse viene perseguita attraverso la corretta applicazione della disciplina sull’uso agronomico dei reflui zootecnici e delle acque di vegetazione e l’attuazione del Programma di azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola. Una sezione è dedicata al quadro economico finanziario nel quale si evidenzia come le misure di Piano siano integrate con gli strumenti attuativi della politica delle acque già operativi su scala regionale (Accordo di programma quadro Stato – Regione, Piani e programmi comunitari, Piano di emergenza idrica). Sono previste, inoltre, attività di informazione e sensibilizzazione sugli obiettivi del Piano e un programma di verifica dei risultati attesi. Inoltre è stato inserito un allegato contenente l’aggiornamento del Piano ai disposti dei più recenti decreti attuativi al Testo unico ambientale (D. Lgs. 152/06). In particolare viene riportata la nuova rete di monitoraggio dei corpi idrici regionali e il “Registro delle Aree Protette”. . |
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GEOTERMIA, STOCCAGGIO DI CO2, NUOVI ACQUIFERI: LE NUOVE RISORSE DEL SOTTOSUOLO PER L´AMBIENTE. UN CONVEGNO IERI A BOLOGNA. ZANICHELLI: 1 MILIONE 200 MILA EURO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INVASI A SCOPO IRRIGUO. |
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Bologna, 25 giugno 2009 - Nuove riserve geotermiche nel territorio di Brisighella, nell’area nord modenese e nel ferrarese, preziose per ridurre il ricorso ai combustibili fossili. Un innovativo progetto regionale per individuare le aree più idonee per stoccare in profondità l’anidride carbonica e contribuire così al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto e degli impegni assunti dall’Unione Europea in materia di riduzione di emissione di anidride carbonica (20% entro il 2020 e 50% entro il 2050). E ancora, un’iniziativa sperimentale nel ravennate per riempire di acqua marina i depositi di gas metano, contrastando in tal modo la subsidenza indotta dall’estrazione di gas; ma anche nuove riserve idriche di qualità e rinnovabili scoperte lungo il corso del fiume Po da Piacenza a Rimini. Il sottosuolo si dimostra sempre più un’importante risorsa per la tutela dell’ambiente. Anche in Emilia-romagna, dove Regione ed Enti locali hanno avviato diversi studi ed esperienze in questa direzione, si cerca di sfruttare potenzialità un tempo sconosciute per ridurre inquinamento e sfruttamento delle risorse naturali. L’occasione per fare il punto della situazione, alla luce delle ultime scoperte scientifiche e dei più recenti sviluppi della tecnologia, viene dal convegno “Il sottosuolo. Risorse e ambiente” promosso dalla Regione Emilia-romagna oggi a Bologna. “Questo convegno – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli aprendo oggi i lavori - è una straordinaria occasione di approfondimento. La legge di politica energetica della Regione Emilia-romagna va nella direzione dello sviluppo sostenibile e del rispetto dei parametri di Kyoto. Per arrivare a questi obiettivi dobbiamo adoperare tutte le soluzioni: fondamentale è continuare la sperimentazione per ottenere tecnologie sempre più efficienti. In questa regione così laboriosa, certamente anche il sottosuolo farà la sua parte”. Geotermia: a Brisighella, nel modenese e a Ferrara le riserve più interessanti - Non sempre l’energia sprigionata dal sottosuolo è distruttiva come accade con terremoti ed eruzioni vulcaniche. Se opportunamente canalizzata, può infatti servire per scaldare le nostre case in modo ecologico. Una mappatura delle zone più “calde” del sottosuolo emiliano-romagnolo è stata realizzata in Emilia-romagna, proprio per individuare le riserve di energia geotermica più importanti e più idonee ad essere sfruttate. Il progetto, che vede insieme alla Regione numerose Amministrazioni locali (Provincia di Modena, Comune di Ferrara, Comune di Brisighella ecc. ), ha individuato potenziali riserve a profondità accessibili, in particolare nell’area nord modenese e nel ferrarese. Nella zona di Mirandola, ad esempio, già a 400 metri di profondità si trova una temperatura intorno ai 50 gradi centigradi. Le potenzialità geotermiche del sottosuolo sono ancor oggi sfruttate solo in minima parte. L’esperienze più significative di teleriscaldamento in Emilia-romagna sono al momento solo due: a Ferrara e a Bagno di Romagna. “La geotermia assieme alle altre forme di energia rinnovabile – ha spiegato l’assessore alla difesa del suolo e della costa Marioluigi Bruschini - non è un’utopia ma una necessità economia ed ambientale immediata. In attesa dell’era dell’idrogeno è importante uno sforzo maggiore nel campo delle energie pulite, come ci suggeriscono tutti gli indicatori macroeconomici ed ambientali . Una nuova riserva d’acqua nel sottosuolo lungo il Po - Un nuovo acquifero scoperto dove scorreva il fiume Po più di 10 mila anni fa. Una riserva preziosa di acqua di buona qualità che va da Piacenza a Rimini. Largo fino a 2 chilometri e collocato a 20-30 metri di profondità, questo acquifero è stato individuato dalla Regione nell’ambito di una mappatura delle riserve idriche sotterranee presenti in tutto il territorio emiiano-romagnolo. Ora è oggetto di un monitoraggio, in quanto sembra costituire una ulteriore riserva idrica, da utilizzare, in periodi limitati di tempo, per garantire la fornitura di acqua nei periodi di maggiore domanda. Due in particolare i vantaggi: la scarsa profondità che ridurrebbe i rischi di subsidenza in caso di prelievo e la ricarica veloce direttamente dalle Alpi, a garanzia della non esauribilità della risorsa. “Questa nuova disponibilità di acqua sotterranea non deve però farci perdere di vista i tre obiettivi del Piano di tutela delle acque, che restano fondamentali: risparmio, uso plurimo e conservazione delle risorse idriche– ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli, che ha annunciato lo stanziamento in “assestamento di bilancio di 1 milione 200 mila euro per la realizzazione di nuovi invasi a scopo irriguo e a basso impatto ambientale di cui il primo è in avanzato stato di realizzazione nel parmense”. Stoccaggio di Co2 nel sottosuolo con la Regione e il Comune di Ferrara - Intrappolare le emissioni di Co2 sottoterra, là dove esistono sia cavità naturali inutilizzate, che idonee strutture geologiche. E’ l’idea che sta alla base di un progetto che vede insieme Regione e Comune di Ferrara e che ha individuato i “contenitori” più idonei a questo scopo collocati a una profondità tra gli 800 e i 2000 metri e con le maggiori garanzie di tenuta. Si tratta di acquiferi salini compresi tra le province di Ravenna e Ferrara. Esperimenti di stoccaggio dell’anidride carbonica sono già stati compiuti negli Stati Uniti, in Canada e in Germania, ed è stata di recente adottata una Direttiva europea sulla cattura e lo stoccaggio di Co2, proprio per affiancare queste tecniche al risparmio energetico e all’incremento delle energie rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto e agli impegni assunti dall’Unione Europea. Stop alla subsidenza con le iniezioni di acqua di mare - Acqua al posto di petrolio e gas metano. Potrebbe essere questa una cura efficace contro la subsidenza. L’immissione di acqua marina infatti permette di occupare i vuoti lasciati nel sottosuolo (una delle cause dell’abbassamento del livello del terreno) dall’estrazione di gas metano. Si tratta di un progetto sperimentale in corso di attuazione in un campo pozzi del ravennate dalla Regione in collaborazione con Eni, Comune e Provincia di Ravenna. . |
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L´INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE A LUNGO TERMINE POTREBBE ESSERE MAGGIORE DEL PREVISTO |
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Bruxelles, 25 giugno 2009 - Il livello del mare potrebbe innalzarsi molto di più rispetto a quanto previsto dalle proiezioni a lungo termine, anche se i livelli odierni di biossido di carbonio (Co2) saranno stabilizzati, questo è quanto viene affermato in una nuova relazione pubblicata questa settimana sulla rivista Nature Geoscience. Lo studio "Antarctic temperature and global sea level closely coupled over the past five glacial cycles" ("Temperatura antartica e livello mondiale del mare strettamente collegati nel corso dei cinque cicli glaciali passati"), è stato condotto da ricercatori del Regno Unito del Centro oceanografico nazionale di Southampton (Nocs) e dell´università di Bristol, insieme a colleghi dell´università di Tübingen in Germania. Il team ha creato una ricostruzione continua delle fluttuazioni del livello del mare nel corso degli ultimi 520. 000 anni e l´ha messa a confronto con i dati sui cambiamenti climatici e sui livelli di biossido di carbonio dei nuclei di ghiaccio dell´Antartide. I risultati da loro ottenuti suggeriscono che il livello del mare potrebbe innalzarsi molto di più rispetto a quanto previsto dalle proiezioni a lungo termine contenute nel Quarto rapporto di valutazione del Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), un ente consultivo che fornisce informazioni obbiettive sui cambiamenti climatici. La ricerca rivela una relazione sistematica tra la temperatura globale e la concentrazione di Co2 e i cambiamenti del livello del mare nel corso dei cinque cicli glaciali passati. Se si proietta questa relazione sui livelli odierni di Co2, il risultato sarà un innalzamento del livello del mare di 25 metri. Questi valori sono in linea con i dati risalenti al Pliocene medio - da 3 milioni a 3,5 milioni di anni fa - quando i livelli di Co2 erano simili a quelli di oggi. "Sottolineiamo il fatto che tale bilanciamento del livello del mare avverrebbe in diverse migliaia di anni. Ma bisogna comunque preoccuparsi della grande differenza tra il presunto livello del mare altamente equilibrato e il livello reale che il mare ha adesso," hanno commentato il professor Michael Kucera dell´università di Tübingen e il dott. Mark Siddall dell´università di Bristol. "La storia geologica recente mostra che epoche con simili squilibri forti hanno comunemente visto dei cambiamenti molto rapidi del livello del mare, con velocità di uno o due metri al secolo o maggiori. " Attualmente non si sa abbastanza sull´innalzamento totale possibile rispetto ai tassi si riscaldamento globale attuali e previsti. Occorre molto tempo perché le calotte di ghiaccio si sciolgano, anche in presenza di rapidi innalzamenti di temperatura, e le previsioni attuali per il secolo a venire prendono in considerazione solo la portata dello scioglimento che avverrà in quel periodo. È molto difficile stimare quanto velocemente si scioglieranno le calotte di ghiaccio nel corso del prossimo millennio, dati gli attuali livelli di cambiamenti climatici. L´autore principale del rapporto, il professor Eelco Rohling della facoltà di oceanografia e geologia dell´università di Southampton, ha detto: "Supponiamo che la relazione naturale tra Co2 e temperatura e il livello del mare che abbiamo osservato offra un ´modello´ ragionevole per un futuro caratterizzato da un riscaldamento globale sostenibile. In questo caso il nostro risultato dà un´aspettativa statisticamente solida di un potenziale innalzamento del livello del mare a lungo termine. "Anche se riuscissimo a contenere tutte le emissioni di Co2 oggi e a stabilizzarle a livello moderno (387 parti per milione per volume), allora la nostra relazione naturale suggerisce che il livello del mare continuerebbe ad alzarsi di circa 25 metri al di sopra di quello attuale. Si alzerebbe cioè fino ad un livello simile a quello misurato per il Pliocene medio. " Per maggiori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www. Nature. Com/ngeo/index. Html National Oceanography Centre, Southampton (Nocs): http://www. Noc. Soton. Ac. Uk/ . |
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LA SCUOLA DI POLIZIA A CAVALLO DI FORESTA BURGOS DIVENTA UNA REALTÀ |
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Cagliari, 25 Giugno 2009 - La Scuola di Polizia a cavallo di Foresta Burgos diventa una realtà anche sul piano formale. Venerdì 26 giugno, alle ore 11, è prevista, nella sede della direzione nel borgo di Foresta, la firma della convenzione tra il direttore generale della Presidenza della Regione dottoressa Gabriella Massidda e il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza prefetto Nicola Izzo. Partecipano all’incontro anche alcuni amministratori locali. Il documento, composto da una breve premessa e sette articoli, chiude una lunga trattativa finalizzata all’attuazione dell’accordo di programma quadro “Sicurezza per la Regione Sardegna - Emanuela Loi”. Al di là dell’aspetto formale, il progetto, rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo per il territorio del Goceano da sempre vocato alle attività equestri. La Regione, infatti, si è impegnata a rilanciare attraverso le comunità locali, il maneggio coperto, il galoppatoio, le scuderie per restituire a Foresta Burgos il prestigio e la centralità acquisite negli anni nel mondo dell’ippica. La scuola , in particolare, diventerà un centro di alta specializzazione per le forze di polizia a cavallo, sarà aperta agli stati membri dell’unione Europea e del bacino del mediterraneo occidentale. Ai corsi potrà partecipare anche il personale del corpo Forestale e di vigilanza ambientale. Attraverso la scuola si porteranno avanti progetti condivisi con gli amministratori rivolti ai giovani e alle popolazioni locali con una serie di iniziative mirate alla crescita occupazionale anche allo scopo di elevare il livello di legalità sul territorio. La convenzione prevede la concessione in uso a titolo gratuito per trent’anni degli immobili di proprietà della Regione all’amministrazione di Pubblica Sicurezza. . |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE LOIERO APRE OGGI A GIZZERIA IL SEMINARIO FORMATIVO SULLE POLITICHE AMBIENTALI E SVILUPPO SOSTENIBILE |
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Reggio Calabria, 25 giugno 2009 - Il presidente della Regione Agazio Loiero apre oggi, alle ore 10, nelle sale dell’Hotel Caposuvero di Gizzeria Lido, il Seminario formativo sulle politiche e gli interventi per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Calabria nel periodo 2007-2013. Il Seminario, che proseguirà nella giornata di venerdì con inizio alle ore 9,30, sarà un momento comune di confronto e di condivisione per capire in che modo la Regione Calabria vuole affrontare il problema della sostenibilità ambientale e il suo mantenimento che può diventare occasione di sviluppo anche economico. Lungo l’elenco dei relatori che, in questi due giorni di studio, intratterranno l’uditorio: Silvio Greco, assessore regionale all’Ambiente, che introdurrà il tema del convegno; Domenico Cersosimo, vicepresidente della Giunta regionale, che parlerà di “green economy per lo sviluppo della Calabria”; Salvatore Orlando, dirigente generale del dipartimento Programmazione nazionale, che affronterà “Il Por 2007-2013 opportunità per i territori”; Giuseppe Graziano, dirigente generale del Dipartimento regionale all’Ambiente, che interverrà sullo “stato dell’arte e le politiche delle Ragione Calabria”. Jonathan Parker, della direzione generale “Ambiente” della Commissione Europea, relazionerà su “ambiente, sviluppo sostenibile e politiche per il clima dell’Unione”, mentre don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione “Libera”, parlerà di “tutela dell’ambiente e lotta all’illegalità”. Biodiversità e turismo sostenibile, ciclo integrato dell’acqua, gestione dei rifiuti e bonifiche, fonti rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica saranno gli argomenti, che saranno affrontati da rappresentanti dell’assessorato regionale all’Ambiente e da amministratori della cinque Province e dei Comuni della Calabria, nelle sezioni tematiche del Seminario Nella mattinata di venerdì si terrà una tavola rotonda coordinata dall´ex ministro Edo Ronchi, attuale presidente della Fondazione per lo “Sviluppo sostenibile”. Le conclusioni della “due giorni” di Caposuvero saranno affidate al presidente Loiero. . |
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A FOGGIA DOMANI CONVEGNO PARCHI E BIODIVERSITÀ |
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Bari, 25 giugno 2009 - Venerdì 26 giugno l’Assessore all’Ecologia, Michele Losappio, parteciperà a Foggia ad un dibattito sulla biodiversità e sui parchi ed aree protette. L’incontro si terrà nel Parco dell’Incoronata, presso la Casa del Pellegrino del Santuario, dalle ore 10,00. Alle ore 11,00 è prevista una tavola rotonda con la presenza dell’Assessore Losappio, del Presidente Coldiretti Puglia Pietro Salcuni, del Direttore della Scuola Emas G. M. Gasperi, del Rettore dell’Università di Foggia, Prof. Giuliano Volpe. . . |
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TRIESTE: PROGRAMMA PROVINCIALE IMBALLAGGI E RIFIUTI |
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Trieste, 25 giugno 2009 - E´ stato approvato dalla Giunta regionale il Programma provinciale di attuazione del Piano regionale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio della Provincia di Trieste. Tale strumento di gestione ambientale è stato predisposto dal commissario ´ad acta´, Giovanni Cozzarini, direttore provinciale dei Lavori Pubblici di Trieste, nominato dall´Amministrazione. Il Programma prevede il recupero dei materiali di vetro, carta e cartone, metalli, plastica e legno, o l´incenerimento di parte dei rifiuti di imballaggio in impianti con recupero di energia Detta inoltre le modalità per la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio urbani e speciali, e per la realizzazione di un impianto di smaltimento. Il Programma diverrà operante dopo l´emanazione del relativo decreto da parte del Presidente della Regione. . |
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