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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Settembre 2009 |
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EUROPOCKET TV, MARRAZZO: "NON PERDIAMO IL TRENO DELL´EUROPA SUI NUOVI MEDIA" |
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Roma, 7 settembre 2009 - A dare il via alla cerimonia della messa in Rete della web tv Europocket Italia, il 4 settembre, è stato il presidente Piero Marrazzo che ha voluto così sostenere il progetto attraverso un contributo regionale. Un sostegno regionale che ha contribuito alla realizzazione della web tv, per diffondere l´informazione sui temi dell´Europa: reportage, notiziari e approfondimenti in quattro lingue per dare voce all´Unione Europea e ai suoi giovani. "Non perdiamo il treno dell´Europa sui nuovi media - ha detto Marrazzo - sono dinamiche sociali ed economiche che non vanno perse". Europocket Italia, progetto realizzato dalla Fondazione Moderni, è la prima piattaforma audiovisiva multilingue, una versione italiana di un canale digitale prodotto in Spagna dal 2006, con centinaia di migliaia di giovani utenti in tutta Europa. La web tv arriva anche in Italia grazie alla compartecipazione di numerosi enti locali, tra i quali la Regione Lazio, con 12 redazioni sul territorio nazionale e 24 giovani reporter impegnati già dalla prima fase di produzione. "Oggi parliamo di televisione - ha spiegato Marrazzo - quindi parliamo di un media che ha una rilevanza fondamentale nella società contemporanea. Ebbene la prima cosa che ho pensato venendo qui è che la televisione che io stesso ho fatto in prima persona, fino a pochi anni fa, sta cambiando ed una velocità impressionante e quasi non esiste più. Progetti come questi rappresentano il futuro e se un´istituzione come la Regione Lazio investe in una televisione come Europocket si da´ un segnale importante: non solo si dice che crediamo in un progetto fatto di contenuti europei, ma vuol dire anche che la politica ha scelto di rinnovarsi e di rinnovare il proprio linguaggio". Insieme alla Regione Lazio le prime realtà coinvolte in tale iniziativa saranno la Provincia di Pesaro e Urbino, Ascoli-piceno, Fermo, Mantova, Firenze, Lucca e Pistoia, il comune di Torino, il comune di Milano e la Regione Veneto. . |
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GRUPPO ESPRESSO HA DEPOSITATO OUN ESPOSTO NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. BERLUSCONI |
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Roma, 7 settembre 2009 - Gruppo Espresso ha depositato il 22 luglio presso il Tribunale di Milano un esposto nei confronti del Presidente del Consiglio on. Berlusconi per le dichiarazioni da lui rese lo scorso 13 giugno. In tale data Berlusconi aveva accusato il quotidiano La Repubblica di un attacco eversivo nei suoi confronti e nel contempo aveva istigato gli industriali a boicottare e a interrompere gli investimenti pubblicitari. Le ipotesi di reato prospettate dal Gruppo Espresso riguardano la diffamazione, l’abuso d’ufficio e la violazione della disciplina in materia di market abuse. In sede civile, l’atto di citazione riguarderà la concorrenza sleale e il boicottaggio. Le azioni legali sono state affidate agli Studi del Prof. Carlo Federico Grosso e del Prof. Guido Rossi. . |
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GRUPPO ESPRESSO: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2009. NEI PRIMI CINQUE MESI DELL’ANNO GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI HANNO REGISTRATO UN CALO COMPLESSIVO DEL 17,5% E DEL 25,1% PER LA STAMPA, CON I QUOTIDIANI IN FLESSIONE DEL 22,2% E LE TESTATE PERIODICHE DEL 29,5%. |
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Roma, 7 settembre 2009 Si è riunito iil 23 luglio, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’espresso S. P. A. Che ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2009. Questi, in sintesi, i principali dati confrontati con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente:
Risultati consolidati (€mn) |
1° Semestre 2008 |
1° Semestre 2009 |
Delta% 2009/2008 |
Fatturato, di cui: |
543,2 |
449,3 |
-17,3% |
• diffusione |
135,2 |
132,7 |
-1,9% |
• pubblicità |
323,3 |
246,2 |
-23,8% |
• opzionali |
72,0 |
61,2 |
-15,0% |
Margine operativo lordo |
96,7 |
40,6 |
-58,1% |
Risultato operativo |
75,5 |
19,3 |
-74,4% |
Risultato ante imposte |
66,7 |
10,6 |
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Risultato netto |
36,4 |
0,1 |
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(€mn) |
30 giugno 2008 |
31 dicembre 2008 |
30 giugno 2009 |
Posizione finanziaria netta |
(328,8) |
(278,9) |
(249,1) |
Patrimonio netto di Gruppo e di terzi |
508,3 |
489,3 |
488,7 |
• patrimonio netto di Gruppo |
497,7 |
478,4 |
478,3 |
• patrimonio netto di terzi |
10,6 |
10,8 |
10,4 |
Dipendenti |
3. 450 |
3. 344 |
3. 208 | Lo scenario di mercato - I risultati conseguiti dal Gruppo Espresso nel primo semestre del 2009 vanno inquadrati nel contesto di pesante crisi che sta interessando l’economia e il mercato di riferimento in particolare. Dall’autunno del 2008 l’evoluzione gravemente recessiva dell’economia ha determinato, come noto, una rilevante contrazione del mercato pubblicitario, che nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2008 ha registrato globalmente una flessione del 9,5% e del 13,4% per la stampa. Da gennaio del 2009 tale contrazione si è significativamente aggravata: secondo i dati formulati da Nielsen Media Research, nei primi cinque mesi dell’anno gli investimenti pubblicitari hanno registrato un calo complessivo del 17,5% e del 25,1% per la stampa, con i quotidiani in flessione del 22,2% e le testate periodiche del 29,5%. La contrazione ha riguardato anche le radio, il cui fatturato pubblicitario è diminuito del 18,6%; in controtendenza solo la raccolta su internet, la cui crescita tuttavia ha subito un rallentamento (+7,8%). Peraltro, in termini di tendenza, i dati mensili indicano un lievissimo miglioramento del mercato che sembra imputabile più al progressivo indebolimento registratosi nel corso del 2008 che al manifestarsi di una ripresa. Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato una diminuzione: nel primo trimestre del 2009 le vendite dei quotidiani sono scese del 5,5%, quelle dei settimanali del 6,1% e quelle dei mensili dell’8,2% (fonte Ads). Andamento della gestione del Gruppo Espresso nel primo semestre 2009 I ricavi netti consolidati del Gruppo nel primo semestre del 2009 ammontano a €449,3mn, registrando una flessione del 17,3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€543,2mn). I ricavi pubblicitari, pari a €246,2mn, mostrano una riduzione complessiva del 23,8% con un andamento del secondo trimestre (-2 1,3%) in leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente (-26,8%). La stampa quotidiana, in flessione del 19%, registra un calo più contenuto rispetto al mercato di riferimento ed i restanti mezzi mostrano andamenti sostanzialmente in linea con le evoluzioni dei rispettivi mercati. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a €132,7mn mostrando una buona tenuta (-1,9% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente). In particolare, i ricavi dei quotidiani sono in linea con i valori del 2008 grazie alla stabilità delle vendite dei quotidiani locali e all’incremento delle vendite in edicola de la Repubblica nel corso degli ultimi mesi del semestre. I periodici, per contro, mostrano una flessione in linea con le tendenze di mercato. In termini di diffusioni, i quotidiani locali hanno registrato valori in linea con quelli dei primi sei mesi del 2008, confermando la maggiore tenuta di questo comparto nonché la buona performance delle testate del Gruppo; la Repubblica e L ’espresso hanno, per contro, registrato flessioni, sulle quali hanno influito in modo determinante le decisioni di eliminare o ridurre alcune iniziative ad alto contenuto promozionale il cui contributo ai ricavi era sostanzialmente marginale. Infine, i ricavi dei prodotti opzionali sono scesi del 15% a €61,2mn, andamento da valutarsi comunque positivamente in quanto conseguito in un contesto di mercato che ha registrato una contrazione molto più sensibile. Il margine operativo lordo consolidato è pari a €40,6mn a fronte di €96,7mn nel primo semestre 2008, con una flessione del 58,1%. Va segnalato che l’impatto sul margine della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato già parzialmente compensato dalla significativa riduzione strutturale dei costi operativi (-12,1 %), resa possibile dal piano di riorganizzazione in corso che a regime prevede un decremento dei costi del 17% (€140mn) rispetto al 2008. Da notare, tuttavia, che l’implementazione di tale piano comporta l’assunzione di oneri straordinari che hanno gravato il conto economico già dal primo semestre. Il risultato operativo consolidato è pari a €19,3mn (€75,5mn nel primo semestre del 2008) e il risultato netto consolidato ammonta a €0,1mn (€36,4mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente); mentre quotidiani locali e radio presentano anche quest’anno una buona redditività operativa, le divisioni Repubblica ed Espresso hanno riportato una perdita, riflettendo la ben più grave flessione dei ricavi pubblicitari che ha colpito i mercati di riferimento. La posizione finanziaria netta consolidata è passata da -€278,9mn a fine 2008 a - €249,1mn al 30 giugno 2009, con un avanzo finanziario di €29,8mn derivante da un flusso della gestione corrente di €46mn, equivalente a quello generato nel primo semestre del 2008, e da impieghi in investimenti per €14,6mn (rispetto ai €33,9mn del corrispondente periodo dell’anno precedente). L´organico del Gruppo a fine giugno, inclusi i contratti a termine, ammonta a 3. 208 dipendenti, con una riduzione di 242 unità (-7%) rispetto a fine giugno 2008 e di 136 unità rispetto alla chiusura del 2008, riflettendo, anche se ancora parzialmente, gli effetti dei piani di riorganizzazione avviati. Il Direttore Centrale Amministrazione Finanza della società Alessandro Alacevich, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle Finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Prevedibile andamento della gestione Nel corso del primo semestre il mercato pubblicitario ha registrato una drastica riduzione del fatturato rispetto all’anno precedente e l’andamento mensile mostra una situazione sostanzialmente stazionaria. In questo contesto estremamente critico, il Gruppo sta implementando un piano organico di misure atte sia a contrastare l’impatto del calo di fatturato sulla redditività sia a garantire il necessario sviluppo. In particolare, sono state intraprese le azioni necessarie per adattare la struttura dei costi al ridimensionamento del mercato, varando interventi che comporteranno un risparmio strutturale complessivo dell’ordine di €140mn (-17%) rispetto ai costi sostenuti nell’esercizio 2008; tale importo consentirà di compensare in misura significativa l’impatto sui ricavi del Gruppo dell’attuale riduzione del mercato pubblicitario. Parallelamente, è stato dato un nuovo impulso all’attività commerciale, consentendo ai mezzi del Gruppo di registrare già nel corso del primo semestre un recupero di competitività nel mercato pubblicitario. Inoltre, sono state rafforzate le competenze manageriali per valorizzare maggiormente lo sviluppo dei contenuti sulle nuove piattaforme. Infine, la qualità dell’impegno giornalistico delle testate del Gruppo viene confortata anche da un andamento delle vendite migliore di quello dei mercati di riferimento. L’andamento della gestione per la restante parte dell’anno è fortemente vincolato all’evoluzione della situazione economica che presenta un’elevata incertezza; tuttavia, allo stato, non si prevedono significativi scostamenti rispetto ai risultati fin qui registrati. . |
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TV DIGITALE: IN ASSENZA DI UNA DECISIONE DELL’AGCOM IN FUTURO POTREMMO AVERE 3 DECODER PER OGNI TELEVISORE: UNO PER TIVÙSAT, UNO PER SKY E UNO PER IL DIGITALE TERRESTRE |
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Roma, 7 settembre 2009 - Adiconsum aveva ragione. Per anni ha denunciato il disagio patito da migliaia di famiglie costrette a ricorrere a Sky per vedere i canali Rai del servizio universale. Oggi, per ammissione dello stesso presidente Balestrieri, ne conosciamo con esattezza il numero: sono oltre 3 milioni. Questo significa che oltre 3 milioni di famiglie non saranno in grado di vedere la tv digitale terrestre. La nuova Tivùsat, frutto dell’intesa tra Rai, Mediaset e Telecom, costringerà queste 3 milioni di famiglie all’acquisto di un decoder dedicato con un costo di 100-150 euro per televisore. Tivùsat si aggiunge a Sky, Contotv e al digitale terrestre. In altre parole, se uno vuol vedere i vari canali satellitari avrà bisogno di tre decoder per ogni tv. Questa situazione è scandalosa! Le delibere dell’Agcom prevedono un unico decoder, ma gli interessi e il business stanno violando apertamente le regole con pesanti conseguenze in termini di costi e disagi per le famiglie. Adiconsum all’Agcom: 1. È indispensabile il rispetto della delibera (216/00Cons) sulle specifiche del decoder unico che permetterebbe ai possessori di decoder satellitari di vedere i programmi sia a pagamento che gratuiti senza dover acquistare ulteriori decoder. 2. Garantire la vendita e la distribuzione solo di decoder satellitari compatibili alla visione di tutte le trasmissioni da satellite sia in chiaro che criptate. . |
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PUBBLICATO IN VAL D’AOSTA IL CALENDARIO DI SWITCH OFF DEL DIGITALE TERRESTRE |
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Aosta, 7 settembre 2009 - La Presidenza della Regione informa che il 14 settembre 2009 avranno inizio le operazioni di switch off del sistema televisivo e la Valle d’Aosta sarà la prima regione a passare completamente al digitale nel 2009. Sul sito del Ministero http://www. Decoder. Comunicazioni. It/switchoffao. Shtml è possibile consultare tutte le informazioni sul calendario della transizione e sulle schede informative relative a ciascun comune della Valle. . |
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E MENTRE REGISTA E GLI EREDI DI SINATRA LITIGANO SUL FILM, LA REGIONE LIGURIA INVITA A GENOVA MARTIN SCORSESE |
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Genova, 7 Settembre 2009 - Lumarzo ricorda con un concerto Frank Sinatra e la sua mamma Natalina "Dolly" Garaventa nata nella frazione di Rossi, mentre fioccano le indiscrezioni su "Old Blue Eyes", il film-biografia di Frank Sinatra che si appresta a girare in America il regista Martin Scorsese. Ci sarebbe in corso anche una lite tra Scorsese e gli eredi,non solo sul protagonista del film (il regista vorrebbe nei panni di the Voice Leonardo di Caprio, la secondogenita di Frank Sinatra, Tina, George Clooney), ma anche sul taglio della pellicola. Pare infatti che Scorsese voglia mettere in risalto gli aspetti più spericolati della carriera di Sinatra - Tina invece vorrebbe che si parlasse di suo padre e della sua musica in maniera più delicata. A questo punto, anche da Genova parte una richiesta a Martin Scorsese per inserire uno spezzone di Liguria, di Genova e di Lumarzo ,nel film sulla vita di Frank Sinatra. Lo ha anticipato l´assessore alla Cultura della Regione Liguria Fabio Morchio. "Ho pregato Andrea Rocco, responsabile della Film Commission della Regione Liguria, di prendere i contatti necessari, verificare la veridicità delle notizie che arrivano da oltreoceano, e se sarà possibile invitare a Genova Martin Scorsese. Credo che un flash back sulle origini genovesi di Frank Sinatra( comprese quelle paterne di Lercara Freddi, in provincia di Palermo, dove la gerenza genovese ha lasciato una forte impronta) possa essere utile a raccontare un personaggio come il suo", spiega Morchio. . |
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FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-GIUGNO 2009 RAFFRONTATI AL GENNAIO-GIUGNO 2008. |
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Milano, 7 settembre 2009 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha raccolto i dati relativi all´andamento del fatturato: l´andamento progressivo del periodo gennaio-giugno 2009 rispetto all´uguale periodo del 2008 ha segnato un calo del -17,5%, con un volume totale di Euro 184. 716. 000. Il singolo mese di giugno 2009 confrontato con giugno 2008, ha registrato una diminuzione di fatturato del -13%. I valori di fatturato suddetti sono nettissimi (al netto anche dello sconto d´agenzia). Alessandro Buda Presidente di Fcp-assoradio: Giugno conferma il miglioramento già presente nel mese precedente e colloca l’andamento semestrale in una posizione migliore rispetto a molte componenti del mercato. . |
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WORKSHOP SU QUESTIONI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE |
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Vienna, 7 settembre 2009 - Il 28 e 29 settembre si terrà a Vienna, in Austria, un workshop su questioni di proprietà intellettuale. Il workshop coprirà 4 dei 12 moduli specificamente ideati per fornire a consulenti d´impresa e altri intermediari (per es. Funzionari per il trasferimento di tecnologia) conoscenze su questioni di proprietà intellettuale che interessano le piccole e medie imprese (Pmi) e le nuove attività produttive. I moduli sono quelli previsti dal progetto finanziato dall´Ue Ip4inno. Coloro che riceveranno una formazione come parte di questo programma potranno usare ciò che hanno imparato per organizzare propri eventi formativi per consulenti d´impresa locali, Pmi e aziende in fase di strart-up. Lo stesso workshop si terrà in due altre sedi: L´aia, Paesi Bassi (5 e 6 ottobre 2009) e Monaco, Germania (26 e 27 ottobre 2009). Per maggiori informazioni, visitare: http://application. Epo. Org/ipcal/i_event. Php?id=4384 Termine ultimo per l´iscrizione: 11 settembre 2009 . |
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“RIPRENDIAMOCI” – NELLO SPAZIO VENETO DELLA TERRAZZA EXCELSIOR IL FILM REALIZZATO DAI RAGAZZI TERREMOTATI DELL’AQUILA |
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Venezia, 7 settembre 2009 - Nel tardo pomeriggio di lunedì 7 settembre, alle 19, lo stand della Regione del Veneto nella terrazza dell’Excelsior accoglierà il regista, gli autori e gli interpreti del video Riprendiamoci, film d’apertura della sesta edizione del Venice Film Meeting, proiettato in prima assoluta all’Astra lunedì alle 15. 30 “Riprendiamoci”, prodotto dall’Associazione Genitori Si Diventa, è stato realizzato, con la regia di Francesco Paolucci, da ragazzi e ragazze dell’Aquila dopo il sisma del 6 aprile scorso. E’ un film senza peli sulla lingua, che raccoglie testimonianze, racconti, ma anche proposte per il futuro, desideri, paure… Dalla notte del terremoto inizia per questo gruppo di giovani un viaggio: dalle macerie della loro città, ai campi d’accoglienza, fino a Venezia, città accogliente e magica, dove ritrovare insieme il significato della bellezza, fino al ritorno per ricostruire. Proprio durante il loro soggiorno a Venezia i ragazzi hanno partecipato ad uno stage sull’uso della telecamera, organizzato in collaborazione con la Videoteca Pasinetti del Comune di Venezia. All’incontro nella terrazza dell’Excelsior parteciperà il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato. Il film verrà presentato da Monica Nobile referente del progetto per l’Associazione Genitori si Diventa e da Giovanni Andrea Martini, Direttore del Video Concorso Pasinetti . Il trailer del film su http://www. Youtube. Com/watch?v=lp0mr9yhzda Per maggiori informazioni sul progetto Riprendiamoci: www. Genitorisidiventa. Org . |
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VENEZIA: VENDOLA, "IL FESTIVAL DEL CINEMA DI BARI È UNA SCELTA CIVILE" |
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Venezia, 7 Settembre 2009 - “Il Festival del Cinema di Bari, il Bifest, non è un elemento effimero, piuttosto un segno forte di un nuovo modello di sviluppo alternativo. E’ una scelta civile in controtendenza rispetto alle politiche del Governo e alla sua lettura sbagliata della crisi internazionale. Non c’e’ niente di più politico che un Festival, strumento fondamentale per sprovincializzarsi e uscire da un localismo deteriore”. Lo ha detto, il 5 settembre il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, a Venezia per la presentazione alla stampa della prima edizione, dopo il “numero zero” di quest’anno, del Bifest, il Bari International Film & Tv Festival, in programma nel capoluogo regionale dal 23 al 30 Gennaio 2010. Alla conferenza hanno partecipato l’Assessore Regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il Sindaco di Bari Michele Emiliano, il direttore artistico della manifestazione Felice Laudadio e il direttore dell’Apulia Film Commission Silvio Maselli. “Questo Festival” ha proseguito Vendola “e’ la prova tangibile di quanto la Regione Puglia rifiuti l’idea di omologazione culturale e sottomissione al pensiero unico. Il Bifest è un’officina di progetti e visioni lungimiranti, che si associa a tutte le altre programmazioni contenute nelle nostre politiche culturali con particolare riguardo verso le giovani generazioni”. “Abbiamo appena cominciato” ha concluso Vendola “ speriamo di poter continuare con orgoglio e umiltà a proseguire il cammino che abbiamo fatto finora”. Per l’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli “ il Bifest “è un vessillo di una Regione che pensa al domani in termini di civiltà”. Citando poi l’immagine simbolo del manifesto del Festival, un tappeto rosso davanti al prospetto principale del Teatro Petruzzelli, l’Assessore Godelli ha voluto sottolineare come il Bifest rappresenti “ un ulteriore elemento a suggello dell’alleanza tra Regione Puglia e Comune di Bari per farne un capolavoro di recupero”. . |
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APERTE LE ISCRIZIONI AL POTENZA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL |
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Potenza, 7 settembre 2009 - Si sono aperte le iscrizioni alle competizioni del Potenza International Film Festival: dal sito ufficiale della manifestazione (www. Potenzafilmfestival. It) è possibile scaricare il regolamento e la scheda di iscrizione per candidare il proprio film in una delle sei sezioni. La scadenza per presentare le opere è fissata al 1° novembre 2009. A renderlo noto è la Federazione Sui-generis di Potenza. Giunto alla sua quarta edizione, il Potenza International Film Festival rappresenta - si legge nella nota della Federazione - uno degli eventi cinematografici internazionali più originali e innovativi maggiormente attesi da pubblico, cineasti e addetti ai lavori. Organizzato dal Noeltan Institute, Ente non-profit che si dedica alla scoperta e valorizzazione di nuovi talenti cinematografici internazionali e alla promozione della Basilicata quale legame poetico tra paesaggio, luce e suono, il Festival si svolgerà a Potenza dal 1° al 5 dicembre 2009 in diversi spazi della città e della Basilicata. Tra le novità previste per questa edizione, un concorso internazionale interamente dedicato ai lungometraggi (unico in Basilicata) e un concorso dedicato a film realizzati dagli studenti delle Università italiane (a cura della Federazione Sui-generis sede di Potenza ), mentre rimangono confermate le sezioni dedicate ai documentari, ai cortometraggi internazionali, ai lavori realizzati da registi lucani o che abbiano la Basilicata quale set principale e ai film brevi realizzati con i videofonini. Il regolamento integrale e la scheda di iscrizione sono reperibili su www. Potenzafilmfestival. It. . |
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5° EDIZIONE DEL VIDEO FESTIVAL IMPERIA |
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Imperia, 7 settembre 2009 - L´assessorato a Turismo e Cultura del Comune di Imperia e il Cineforum Imperia propongono la quinta edizione del Video Festival Imperia (Festival Internazionale d´Arte Cinematografica Digitale). Riconfermate le tre categorie competitive riservate a Professionisti, Amatori e Autori Internazionali dedicate a film, cortometraggi, documentari, opere di animazione e scuole. Una nuova categoria denominata "Explorer", aperta a opere nazionali e internazionali, vedrà in concorso documentari Turistici e Naturalistici. Proposta inoltre la seconda edizione del "Festival dei Festival": categoria competitiva riservata a tutti gli altri Festival Internazionali che parteciperanno con le opere premiate nella loro ultima edizione. Non meno importante sarà il Concorso Grafico per l´ideazione dell´ immagine che caratterizzerà la quinta edizione del festival. Oltre 100 opere da selezionare e 25 premi da attribuire saranno come sempre i punti forti della competizione. Serietà e professionalità sono garantite da prestigiosi patrocini come quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per lo Sviluppo Economico, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali oltre che della Regione Liguria, Provincia e Comune di Imperia. Il Festival è inoltre indicato e censito dall’ Unesco. La quinta edizione si terrà dal 20 al 24 aprile 2010 e il termine ultimo per la presentazione delle opere è il 25 gennaio 2010 per il concorso nazionale e il 08 febbraio 2010 per il concorso internazionale. L´iscrizione è gratuita. Per maggiori info visitate il sito www. Videofestivalimperia. Org o scrivete a info@videofestivalimperia. Org . |
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AL VIA LA III EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CORTO E MEDIAMIX "OMBRE E LUCI". CONCORSO PER CORTOMETRAGGI, DOCUMENTARI,VIDEO ARTE, REPORTAGE E INSTALLAZIONI AUDIOVISIVE. UNA OCCASIONE UNICA PER NUOVI AUTORI: DALLA METAFORA AL SOCIALE NUOVE FORME ESPRESSIVE |
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Firenze, 7 settembre 2009 - Al via la terza edizione del Festival del Corto e Mediamix 2009 che quest´anno ha come tema "Ombre e Luci". Il progetto promosso dal Comune di Firenze-consiglio di Quartiere 2 e centro D. E. A. , associazione senza fini di lucro, con la collaborazione del Festival Internazionale dell´Architettura in Video e Officine Cinematografiche insieme ad associazioni di promozione sociale, consiste in una rassegna internazionale per cortometraggi, documentari, video arte, reportage e installazioni audiovisive articolata in due sezioni: la prima sezione intende offrire un momento di confronto internazionale per la produzione di cortometraggi provenienti del mondo dei giovani in particolare quello universitario; la seconda sezione è riservata ai cortometraggi, documentari, video arte, reportage e installazioni audiovisive ed è aperta a tutti. Il Festival Corto e Mediamix ha riscosso una grande quantità di consensi sin dalla sua prima edizione, essendo stato da subito un punto di richiamo per giovani emergenti e autori di talento che grazie al concorso hanno avuto la possibilità di dare visibilità a tematiche scottanti e spesso sconosciute. Inoltre il concorso ha messo in luce autori innovativi che autoproducono documentari e cortometraggi che evidenziano aspetti del nostro contemporaneo. I concorrenti potranno iscriversi gratuitamente entro e non oltre il 12 settembre 2009 e saranno valutati dalla giuria che selezionera´ i finalisti le cui opere verranno proiettate il 26 settembre 2009, presso l´Auditorium dell´Ex Fila, via Monsignor Leto Casini 11, in occasione della serata del Festival, serata in cui verrà decretato il vincitore. Anche questa seconda edizione vedra´ una giuria di qualita´ con la presenza di registi, giornalisti, critici e professori universitari. Il regolamento e la scheda di iscrizione al Concorso sono disponibili sul sito internet www. Deapress. Com . |
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LE MARCHE DEI PROTAGONISTI ALLA 66 MOSTRA INTERNAZIONALE D´ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA: IL TERRITORIO E LE FIGURE PIU` ILLUSTRI.. |
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Ancona, 7 Settembre 2009 - Per la Regione Marche sembra proprio arrivato il momento del suo ´debutto´ nel cinema. Quest´anno infatti alla 66 Mostra Internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia ´la Regione Marche ´ evidenzia il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - propone una serie di eventi importanti che vedono protagonisti il suo territorio e le figure piu` illustri. E in tal senso, Padre Matteo Ricci rappresenta la sintesi perfetta dei valori del nostro territorio: prossimita`, solidarieta`, integrazione sociale, unite ad una cultura profonda e radicata. ´ Le Marche,pur possedendo un´identita` culturale ed umana forte e definita, hanno stentato finora a ´proiettasi´ attraverso il cinema che, negli anni passati, l´ha rinchiusa spesso in stereotipi do ´provincia oscura e rurale´. Ora pero`, grazie alle politiche messe in atto nel settore cinematografico che hanno dato origine ad una normativa specifica sul cinema e all´attivazione di una funzionale struttura come Marche Film Commission (Mfc), l´immagine e` cambiata e l´attenzione dell´industria cinematografica sembra essersi focalizzata anche verso la nostra regione. A Venezia,quest´anno,le Marche messe in scena sono rappresentate, dunque, da territorio e teatri di tradizione, da figure di primo piano come Padre Matteo Ricci celebrato nel docufilm ´Matteo Ricci, un Gesuita nel regno del drago´, ed anche da attori e registi che si sono innamorati delle Marche, come Marco Filiberti ´ regista de ´Il Compleanno ´, in concorso a Venezia, con protagonisti Alessandro Gassman e Maria ed Medeiros ´ che ha dichiarato ´Amo le Marche. Mi fanno bene empaticamente´ ed ha scelto il Teatro Pergolesi di Jesi per l´emozionante scena di apertura del film. Ma ci sara` anche la valorizzazione delle risorse culturali, artistiche ed ambientali marchigiane attraverso l´attivita` che Marche Film Commission sta conducendo per la produzione di lungometraggi e documentari che mostrano un forte legame con il territorio, con una predilezione particolare per opere di registi emergenti. Con la presentazione delle iniziative di Mfc, anche quella di una nuova realta` marchigiana, l``associazione Marcheautori, che riunisce registi, autori, sceneggiatori, musicisti, attori che vivono e lavorano nelle Marche. L´interessante programma della settimana veneziana inizia l´8 settembre alle 11:00 - Palazzo del Cinema, Sala Grande con l´Anteprima del film Il Compleanno, regia di Marco Filiberti, produzione Zenzero con il sostegno economico di Mfc, con Alessandro Gassman, Maria de Medeiros, Massimo Poggio, Michela Cescon e Piera Degli Esposti. Il 10 settembre- Ore 12:00-Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1 -Spazio Ente dello Spettacolo: Conferenza stampa del Docufilm ´Matteo Ricci, Un Gesuita Nel Regno Del Drago´ -regia di Gjon Kolndrekaj prodotto da Rai Eri/cda. Con l´autore, interverranno il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, Mons. Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata-tolentino-recanati-cingoli-treia e Edoardo Vigano`, Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo. Ore 17 - Hotel Excelsior, Sala Tropicana : Proiezione del Docufilm ´Matteo Ricci, un Gesuita nel regno del drago´. E´ il primo docufilm a livello internazionale ad occuparsi di Padre Matteo Ricci- girato in Cina con l´approvazione del Governo della Repubblica popolare cinese- che ripercorre tutte le tappe della vita e delle opere del grande maceratese. Contiene immagini originali dei luoghi in cui nacque e visse, tra Macerata e Roma fino a Pechino dove mori` nel 1610. 11 settembre 2009 Ore 19. 30 - Villa degli Autori - Movie Cocktail di presentazione dell´attivita` 2008-2009 Mfc e presentazione di Marche Autori. Interverranno l´assessore regionale alla Cultura, Vittoriano Solazzi e la responsabile di Marche Film Commission, Anna Olivucci. . |
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CULTURA, RECUPERATO CARTEGGIO EPISTOLARE TRA I POETI MORETTI E ZANELLI |
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Bologna, 7 settembre 2009 - Recuperato importante carteggio tra i poeti Marino Moretti e «il dolce amico di tutti i giorni» Carlo Felice Zanelli. La Soprintendenza per i Beni Librari e documentari della Regione Emilia-romagna e il Comune di Cesenatico hanno acquistato, presso la casa d’aste Bloomsbury Auctions di Roma, il preziosissimo lotto di carte di Marino Moretti con le missive a Carlo Felice Zanelli (Bologna, 1887-1966). Il valore complessivo delle carte autografe acquisite si è attestato sui 28 mila euro. Il corpus di autografi morettiani acquistati verrà presentato al pubblico, a Cesenatico, sabato 24 ottobre in occasione della cerimonia di consegna della Ix edizione del ´Premio Letterario Moretti´ e della giornata di studio prevista per ricordare lo scrittore a trent’anni dalla sua scomparsa. Oltre 900 documenti tra lettere e cartoline postali, spesso conservate nelle loro buste, tutte indirizzate a Zanelli, in un arco cronologico che va dal 1908 al 1956, per un totale di circa 1200 pagine. Un dialogo pressoché quotidiano (ma in certi anni i due si sono scritti anche più volte al giorno) che, insieme a quello con Aldo Palazzeschi, riferisce puntualmente della vicenda biografica e in particolare del primo tempo morettiano, periodo invece spesso censurato da Moretti nel suo epistolario (anche le lettere di Zanelli come di altri corrispondenti infatti, presenti nel fondo di Cesenatico, coprivano solo un arco cronologico ben più tardo). Per saperne di più: www. Ibc. Regione. Emilia-romagna,it alla voce ´altri eventi´. . |
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L’AVVOCATO BOUVIER COMMEDIA TEATRALE IN TRE ATTI DI PATRIZIA RIELLO PERA |
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Milano, 7 settembre 2009 - Quando un personaggio è nato, acquista subito una tale indipendenza anche dal suo stesso autore, che può essere da tutti immaginato in tant’altre situazioni in cui l’autore non pensò di metterlo, e acquistare anche, a volte, un significato che l’autore non si sognò mai di dargli! Questo scrisse Pirandello, i cui canoni di umorismo sono spesso sfiorati dall’Autrice che, nel personaggio di François, perpetua il divertente gioco degli equivoci già perseguito nei libri “Le avventure di François”. L’avvocato Bouvier è un felice intreccio di comicità articolato sul gusto della deformazione verbale che diverte, grazie ad un genuino umorismo, pilastro dell’opera messa in scena in uno studio legale: ambiente che l’Autrice ben conosce e nel quale si muove con la stessa disinvoltura trasmessa ai personaggi della sua opera teatrale. Biografia - Patrizia Riello Pera è nata nel 1969 a Padova. Figlia di una biologa e di un avvocato ha una personalità complessa ed eclettica, che le deriva probabilmente dalla diversità etnica dei bisnonni. Si è proposta al pubblico e alla critica pubblicando dei racconti nel Xiii e nel Xvi volume della Collana antologica “Spazio a chi sa scrivere” (Ed. Nuovi Autori 1987, 1989) e ha ottenuto significativi riconoscimenti con la pubblicazione dell’opera Le avventure di Frinçois (Ed. Nuovi Autori, 1988), cui ha avuto seguito Le avventure di François 2 “ (Ed. Nuovi Autori 1992). Per il romanzo Glicine (Ed. Nuovi Autori, 1990) ha ricevuto un attestato di merito dall’Accademia Ferdinandea di Catania. Pubblicando un racconto nell’antologia Spiragli 28 (Ed. Nuovi Autori, 1994) ha conseguito l’omonimo premio “Spazio a chi sa scrivere”, che è consistito nell’edizione dell’opera singola e completa Glicine2 “ (Ed. Nuovi Autori, 1995). In seguito alla pubblicazione dell’opera Lo scambio (Ed. Nuovi Autori, 1997) le è stata conferita dall’Accademia Ferdinandea la nomina di “accademico benemerito” per i meriti culturali acquisiti. Nel 1999 è stato pubblicato Le avventure di François 3 (Ed. Nuovi Autori). Nel maggio 2006 è stato pubblicato Siamo gli eredi della zia (Ed. Nuovi Autori) che, nel 2007, ha conseguito il premio “Giovanni Verga”. Editrice Nuovi Autori Milano pagine 83 Prezzo Copertina € 10. 00 . |
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PUBBLICATO VOLUME SU CASEUS VENETI 2008 – A FANZOLO DI VEDELAGO EDIZIONE 2009 |
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Venezia, 7 settembre 2009 - Più che un catalogo in senso tradizionale, è un vera e propria guida al territorio Veneto attraverso i suoi eccellenti formaggi di qualità e tradizione, il volume dedicato all’edizione 2008 di Caseus Veneti, curato da Aprolav, l’Associazione Produttori Latte della regione. L’ormai tradizionale concorso dedicato ai formaggi del Veneto e giunto lo scorso anno alla quarta edizione, si è svolto in settembre al castello Porto Colleoni Thiene di Thiene, cittadina vicentina che è punto di riferimento storico e scientifico per il settore lattiero caseario regionale. “Arte, storia, tradizione, folclore e responsabilità civile sono tutti aspetti peculiari di un patrimonio culturale ricco e antico, quello veneto – scrive nella presentazione del volume il presidente della Regione Giancarlo Galan – creatosi dall’importante integrazione tra la natura, l’uomo e le peculiarità geografiche. E Caseus è un’iniziativa capace di coniugare gran parte degli aspetti che contraddistinguono l’identità veneta” “La rassegna Caseus Veneti – aggiunge dal canto suo il vicepresidente Franco Manzato – è diventata portabandiera e ambasciatrice del nostro straordinario patrimonio produttivo. Come Regione intendiamo salvaguardarlo, consolidarlo, promuoverlo e difenderlo dalle insidie di una globalizzazione che solo apparentemente fa risparmiare, perché in realtà rischia di rendere tutti più poveri a tavola, nelle nostre radici produttive e culturali, nella stessa capacità di qualificare il territorio agricolo e di difendere e mantenere le zone montane e il paesaggio del Veneto”. Il “catalogo” riporta un’ampia rassegna fotografica del Concorso, i formaggi vincitori nelle diverse categorie con la descrizione delle loro caratteristiche e delle modalità e aree di produzione, l’elenco delle aziende partecipanti, e un’ampia raccolta di itinerari storico – culturali dedicati ai Castelli del Veneto (alla cui redazione ha collaborato non a caso la Direzione Beni Culturali della Regione) arricchita da ricette tipiche di territorio a base di prodotti caseari locali. . |
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DOPO LA FORTUNATA TOURNÉE DELL’ARLECCHINO A TOKYO, È IL GIAPPONE AD APRIRE IL FESTIVAL DEL TEATRO D’EUROPA IN SCENA, AL TEATRO STUDIO, L’ANTICHISSIMA ARTE DEL KYOGEN |
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Milano, 7 settembre 2009 - Uno scambio tra Tesori Nazionali Viventi: Ferruccio Soleri, in luglio, ha visitato con Arlecchino il Setagaya Public Theatre di Tokyo; il 18 settembre un grande maestro giapponese, Mansaku Nomura, apre il Festival internazionale del Piccolo con la sua compagnia di kyogen tradizionale. Il kyogen è un’arte millenaria che nel 2001 l’Unesco ha nominato, assieme al noh, capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Mansaku, Mansai e Mannosuke Nomura, esponenti di una delle due famiglie che, in Giappone, si tramandano da secoli questa forma teatrale antichissima (Mansai Nomura ha debuttato in teatro a soli tre anni e, giovanissimo, ha lavorato nel celebre film Ran di Akira Kurosawa) presentano al Piccolo Teatro Studio tre pièce tratte dallo sterminato repertorio (oltre 250 opere): Bo-shibari (Legato ad un palo), Kawakami (La sorgente del fiume Kawakami), Kagyu (La lumaca). Il kyogen affonda le sue radici nei miti e nelle leggende che si perdono nella notte dei tempi e assume ancora oggi i caratteri di una cerimonia laica, nella ritualità dei movimenti del corpo, della testa o delle mani, nell’espressività degli occhi. Nato tra il Xiv e il Xv secolo, inizialmente legato al più celebre noh di cui costituiva una sorta di intervallo farsesco, era considerato una parte indispensabile della rappresentazione, perché alleggeriva la tensione drammatica sottolineando gli aspetti ridicoli del reale. Assunto il carattere di forma teatrale autonoma, il kyogen si sviluppa in brevi pièce comiche che hanno come temi la vita, le abitudini e i costumi della gente comune. Recitato prevalentemente senza maschera, utilizza un linguaggio quotidiano, evita qualsiasi riferimento al soprannaturale, se non per parodia, e non prevede i personaggi nobili. Www. Piccoloteatro. Org . |
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CHISIMB´ARCA: TESTO E REGIA DI HAIM BAHARIER AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO |
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Milano, 7 settembre 2009 - I personaggi che si muovono nell´arca, Noè, la moglie, i suoi figli Ham, Iafet e Sem, e un commerciante, paradigma dell’umanità condannata, vivono nell´interpretazione di un unico attore: Eugenio de´Giorgi. Vivono nei suoi dialoghi amplificati dall´ironia e dall´umorismo, etica e galateo della disperazione. Sin dagli esordi l´opera esibisce e conforta gli spettatori con un´apparente caratterizzazione d ei personaggi. Nei figli di Noè si colgono i segni distintivi delle genealogie che ciascuno di loro fonderà: Ham, dal temperamento sanguigno, preannuncia le discendenze africane, sensibili e esuberanti. In Iafet, delicato e razionale, si affacciano le stirpi antropocentriche dell´Ellade. Infine Sem, lo studioso, preconizza le schiere d´Israel, concentrate nella realizzazione di un progetto identitari. Via via, nel dispiegarsi dell´opera, i personaggi attraverso i loro atti e le loro parole vanno rapidamente disinnescando le caratterizzazioni: ci sono gelosie, pensieri disarmanti, ingenuità, debolezze, anche sangue e castrazioni… nessuno però incarna mai il profondamente malvagio o l´autenticamente buono, ciascuno è sempre ironico e pungente… Eugenio de´Giorgi, camaleontico affabulatore, intuisce la sfida del testo di Haim Baharier: infrangere il muro tra lettore e testo biblico, tra spettatore e spettacolo, per muovere il pubblico ad una presa di coscienza responsabile. Che ciascuno, dentro nell´arca, si senta in fondo uno scampato al diluvio con una missione da compiere nel nuovo mondo. . |
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UN NUOVO GRANDE PROGETTO DELLA COMPAGNIA DELLA RANCIA PER LA STAGIONE 2009-2010: SI TRATTA DI CATS, UNO DEI PIÙ GRANDI SUCCESSI TEATRALI DI TUTTI I TEMPI PER SPETTATORI, NUMERO DI RECITE E INCASSI. |
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Milano, 7 settembre 2009 - Lo spettacolo verrà proposto in italiano (grazie alla traduzione di Michele Renzullo e Franco Travaglio), con la regia di Saverio Marconi, la regia associata e le coreografie inedite di Daniel Ezralow, i costumi della maison Coveri, e le musiche affidate a un’orchestra dal vivo di 16 elementi. La produzione della Rancia si preannuncia dunque un evento di spicco nel panorama teatrale: “È motivo di orgoglio e prestigio – dichiara Saverio Marconi, punto di riferimento del musical in Italia - che la Really Useful Group, molto attenta nella concessione dei diritti dei propri lavori, dopo una trattativa durata 6 anni (condotta in collaborazione con Lucia Ostali Mantovani, rappresentante della Rug in Italia) abbia scelto la Compagnia della Rancia per una nuova edizione di un titolo storico come Cats, fenomeno indiscusso in scena in tutto il mondo da quasi 30 anni. La traduzione in italiano permetterà finalmente al pubblico del nostro paese di entrare nel mondo di questi gatti così speciali, ascoltare i loro racconti, condividere le loro emozioni e, per dirla con Eliot, ricordarsi che ‘un gatto non è un cane”. Per la prima volta dunque non assisteremo a una pura traduzione – come è già accaduto in oltre 20 paesi dove è stato rappresentato nella edizione originale – bensì a un allestimento completamente nuovo di Cats, in cui spiccano le coreografie di Daniel Ezralow, che firma anche la regia associata: “Sono molto felice che mi sia stata offerta l’opportunità di lavorare a questo spettacolo. Sta prendendo forma uno show assolutamente originale dove, insieme alla straordinaria partitura scritta da Andrew Lloyd Webber, cercheremo di spiegare il rapporto strano, descritto dal bellissimo libro di Eliot, che esiste fra i gatti e gli uomini. Ci sono aspetti umani nei gatti e ci sono aspetti ‘felini’ negli uomini: soprattutto su questa particolarità sarà rivolta la nostra attenzione”. Una nuova ambientazione, carica di suggestioni, anche per la scenografia disegnata da Gabriele Moreschi: i gatti Jellicle italiani si incontreranno nella discarica vicino ad un vecchio luna park. L’ideazione dei costumi dell’edizione italiana di Cats è affidata allo stilista della maison Coveri Francesco Martini Coveri: “Quando Saverio Marconi mi ha chiamato per presentarmi il progetto, sono rimasto colpito dalla sua visione di Cats, a cui sono molto legato, perché è stato l’ultimo spettacolo che ho visto con mio zio Enrico Coveri a New York nel 1989. Questo affetto speciale e la grande energia di Saverio mi hanno spinto ad intraprendere con passione lo studio e la realizzazione dei costumi. Dopo un’approfondita ricerca sui movimenti e l’espressioni del mondo felino, ho iniziato la caratterizzazione vera e propria dei costumi. Il mio intento è quello di rendere i gatti vivi, contemporanei, ma soprattutto unici”. Su licenza di Anfiteatro Musica per conto di The Really Useful Group Ltd. La creatività e l’esperienza in campo teatrale di Zaira De Vincentiis saranno dedicate alla realizzazione di parrucche e make-up che caratterizzeranno ancora di più le personalità dei singoli personaggi. Si stanno concludendo proprio in questi giorni le audizioni per la scelta degli interpreti: la selezione dei performer che daranno vita ai gatti più famosi del mondo è un processo che ha richiesto quasi due mesi, per trovare, tra gli oltre 800 candidati che si sono presentati ai provini di Milano, Roma e Napoli da tutta Italia (ma anche dall’estero), l’ampia gamma di caratteristiche vocali e interpretative richieste dalla partitura di Webber unita a tecnica ed espressività proprie di danzatori di altissima preparazione. “Il livello artistico che abbiamo riscontrato durante le audizioni ci dà il segno di quanta strada si sia fatta in Italia in questi anni. ” – dichiara Marconi – “Quando abbiamo iniziato l’avventura del musical nel 1988, era estremamente difficile che un artista eccellesse in tutte le discipline: il cast che stiamo terminando di definire per Cats ci riempie invece di soddisfazione, per la completezza e l’indiscutibile talento di quelli che senza ombra di dubbio oggi possiamo chiamare veri performer”. Cats ha incantato milioni di spettatori con il poetico racconto della notte più speciale dell’anno, in cui i Jellicle Cats – 25 gatti dispettosi, golosi, raffinati, magici, sensuali – si riuniscono per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire al “Livello Superiore” (Heavyside Layer) per rinascere così a nuova vita; questa volta, in via eccezionale, hanno invitato anche gli umani alla festa, per far conoscere loro quanto i gatti siano animali particolari ed abbiano una visione del mondo unica. . |
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VENTESIMO ANNIVERSARIO DEL MUSEO DELLE CULTURE DI LUGANO «ENDOCOSMI. VERSO IL MUSEO DELLE CULTURE. 1989-2009» |
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Milano, 7 settembre 2009 - Mercoledì 23 Settembre, il Museo delle Culture di Lugano compirà vent´anni, presentandosi al pubblico con due rilevanti novità: il nuovo allestimento permanente, realizzato nel corso di due anni senza ricorrere a crediti straordinari, e l´operatività dell´innovativo «Sistema delle attività» che pone il Museo all´avanguardia in Europa nell´ambito della gestione integrata delle attività culturali, e che è già preso a modello per analoghe istituzioni in Svizzera e in Italia. L´allestimento permanente, concepito dall´équipe di giovani ricercatori del Museo con la consulenza architettonica e museotecnica di Athena Demenga e Giulio Zaccarelli, è molto leggero e intende da una parte armonizzare le collezioni alla cornice architettonica, dall´altra suggerire i contesti originari della produzione e della fruizione dell´opera d´arte, per mezzo di fotografie d´epoca e particolari accorgimenti visivi. Il percorso di visita è caratterizzato dalla possibilità di un accostamento diretto (fenomenologico) all´opera d´arte, da più livelli di lettura e dalla compresenza di quattro diversi percorsi di visita: il viaggio nei Mari del Sud, gli «ethnos», i temi antropologici, e l’analisi degli stili. In tal modo, l´osservatore può avvicinarsi all´opera d´arte, approfondendone i significati e i valori a seconda dei suoi interessi e della sua disponibilità di tempo. Il sistema delle attività è un modello di gestione a basso costo fondato sull´interazione sistematica col territorio, al fine di trovare, oltre alle consuete risorse, anche importanti economie di scopo che valorizzino il lavoro realizzato dal Museo e lo configurino organicamente all´interno di reti locali e internazionali. Assi portanti di tale sistema sono l´originalità delle proposte scientifiche e museali, che sono da quattro anni tutte ideate e realizzate dal Museo, e un sistema fondato sulla pianificazione e la programmazione a medio termine che ha permesso, a partire dal 2006, anche di «esportare» le esposizioni temporanee e le attività scientifiche del Museo e il buon nome di Lugano in numerose città svizzere e italiane. Le aree di attività che costituiscono il sistema integrato del servizio pubblico che il Museo offre alla comunità sono: la ricerca scientifica; la conservazione il restauro e la museotecnica; le attività educative e di alta formazione; le attività espositive; le attività di documentazione (biblioteca specialistica e archivio iconografico); la comunicazione. Il progetto di «riscrittura» del Museo delle Culture e delle sue funzioni, sino al suo ipotizzato trasferimento a Villa Malpensata, fa parte del più ampio programma di sviluppo del Polo Culturale luganese che avrà il suo momento centrale con l´inaugurazione del Centro Culturale nel 2013 nel quale convergeranno le rinnovate attività del Museo d´Arte e le attività musicali e teatrali. La storia del Museo e dell´edificio che lo ospita sarà invece presentata al pubblico attraverso un´esposizione temporanea realizzata nelle tre sale al pianterreno dell´Heleneum intitolata «Endocosmi. Verso il Museo delle Culture. 1989-2009». Il filo conduttore del percorso espositivo saranno le visioni del mondo di tre figure che a diverso titolo hanno plasmato l’anima del Museo e della Villa che lo accoglie. Le tre sezioni sono dedicate a Hélène Margarete Bieber, che negli anni ‘30 fece edificare l’Heleneum, (la «Ricerca del genius loci»), al grande studioso di cultura religiosa Elémire Zolla che vi diresse negli anni ‘70 l’Istituto Ticinese di Alti Studi (il «Rifugio dello spirito») e di Serge Brignoni (le «Affinità segrete»), la cui collezione d’arte etnica costituisce il nucleo del Museo. L’allestimento prevede che tali visioni siano messe suggestivamente a confronto con alcune importanti opere d´arte del Museo. Una quarta sezione, più piccola, indirizzerà i visitatori dal pian terreno ai piani superiori del Museo, proponendo le chiavi di lettura del nuovo percorso espositivo permanente. L´esposizione sarà a cura dello Staff del Mcl. L´allestimento sarà di Giulio Zaccarelli, responsabile del Laboratorio di Conservazione e Museotecnica del Mcl, e di Nicoletta Ossanna Cavadini. . |
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“PINOCCHIO”, IL GRANDE MUSICAL TUTTO ITALIANO, TORNA A GRANDE RICHIESTA! |
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Milano, 7 settembre 2009 - Pinocchio, uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia, dopo aver incantato oltre 350. 000 spettatori di ogni età con un allestimento colossale in stile Broadway, torna in scena nei teatri italiani in autunno. Lo spettacolo in agosto sarà rappresentato in lingua originale all’Opera Theatre dell’Arts Center di Seoul: uno dei simboli italiani più conosciuti nel mondo potrà essere applaudito anche dal pubblico coreano, nella nuova versione del musical, adattata a una platea internazionale dal regista Saverio Marconi. La stampa ha accolto con entusiasmo lo spettacolo sin dal suo debutto nel marzo 2003, definendolo come la più grande produzione italiana di sempre; una grande occasione, quindi, per chi ancora non l’ha visto e per i tanti fans, di tuffarsi nel magico mondo del burattino più famoso e scoprire, così, la poesia del teatrino di Mangiafuoco, le gags di Gatto e Volpe, la magia di Turchina, il ritmo esplosivo del paese dei Balocchi e tutti i personaggi che animano questa meravigliosa storia. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con grandiosi effetti speciali, spettacolari cambi scena e coloratissimi costumi, trascina con balletti e canzoni che restano nel cuore, per oltre due ore di spettacolo dal ritmo travolgente. . |
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QUANDO SCATTA NUVOLARI: STORIE, VELOCITÀ, PASSIONI A MANTOVA, FRUTTIERE DI PALAZZO TE |
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Milano, 7 settembre 2009 - Nuvolari inedito in una grande mostra alle Fruttiere di Palazzo Te, dal 17 settembre al 18 dicembre. Titolo dell´esposizione "Quando scatta Nuvolari. ", dove il verbo "scatta" va inteso sia in senso automobilistico, con la potenza dell´imprendibile campione, sia in senso fotografico, perché - ed è questa la novità assoluta - Nuvolari fu un asso anche della fotografia, arte che coltivò in gioventù senza grande impegno ma alla quale si avvicinò dapprima nel 1936 e successivamente - dopo un´interruzione dovuta alla morte del primo dei suoi due figli, Giorgio, e a un serio incidente di corsa - nel 1938, durante una lunga traversata in piroscafo verso l´America, dove era stato invitato alla gara di Indianapolis, che peraltro non disputò non avendo ottenuto una vettura competitiva. Da lì in poi si dedicò a questo che era più di un hobby e lo coltivò per anni con passione e maestria crescenti. Proprio da questa doppia accezione di "scatta" prendono vita due mostre in una: un percorso dedicato al pilota e uno dedicato al fotografo, percorsi solo idealmente disgiunti dato che sono molti i casi in cui Nuvolari fotografa proprio momenti e protagonisti del mondo internazionale delle due e delle quattro ruote. Le immagini, mai prima esposte al pubblico, appartengono ad un "corpus" di 2575 negativi recentemente ritrovati, studiati e digitalizzati per intervento della Fondazione Banca Agricola Mantovana che promuove anche la grande mostra alle Fruttiere di Palazzo Te. A curare l´esposizione sono due grandi specialisti di storia dell´automobilismo: Gianni Cancellieri e Adolfo Orsi. Dell´imponente tesoretto di immagini dovute all´obiettivo di Nuvolari, la mostra propone, un percorso che ha come titolo "Lo sguardo di Tazio", una selezione di 315 scatti. In queste foto il grande pilota rivela non soltanto un´ottima tecnica di ripresa (senso dell´inquadratura, studio degli effetti di luce e via dicendo) ma anche una curiosità che potremmo definire vivacemente cronistica e un´attenzione alla realtà circostante che danno a questo piccolo patrimonio iconografico un valore di testimonianza assolutamente inatteso e di grande interesse. Molte di queste foto svelano l´anima profonda di Nuvolari e la sua sensibilità, profondamente toccata dalla morte dei due figli (a quella di Giorgio, nel 1937, fece seguito quella di Alberto, nel 1946, l´uno e l´altro diciottenni). Dolori, si dice, che Tazio cercò di superare proprio grazie alla fotografia catturando nella pellicola la vita nei suoi singoli momenti, cercando così di sottrarla alla morte. Sono immagini datate soprattutto tra il 1937 e i primi anni della Seconda guerra mondiale, in un percorso tra pubblico e privato, immagini della moglie, dei figli, del mondo delle corse, dei viaggi, sempre però in un´ottica sommessamente privata, da osservatore più che da protagonista, mai o raramente autocelebrativa. Accanto a questo splendido "diario", la grande mostra di Palazzo Te propone il Nuvolari più conosciuto, l´epopea emozionante del "mantovano volante", mitico e non dimenticato pilota da corsa di notorietà mondiale, l´asso che fra moto e auto collezionò 141 vittorie (di cui 70 assolute e 71 di classe), 5 primati internazionali di velocità, 1 titolo di Campione d´Europa e 7 di Campione d´Italia. Pezzo pregiato in esposizione sarà la famosa coppa Vanderbilt, vinta da Nuvolari in un circuito vicino a New York e messa a disposizione dal Museo Nicolis di Villafranca (Verona). Questa sezione non poteva che avere per titolo "L´asso degli assi", a ricordo di un uomo che volle, sino all´ultimo, piegare la vita alla passione per i motori e per i primati. In questa parte della mostra rivivranno le immagini più famose delle sue imprese, torneranno i trofei da lui conquistati sulle strade e i circuiti di tre continenti. Trent´anni di storia delle corse e d´Italia, tra il 1920 e il 1950, riproposti attraverso foto, filmati e cimeli, insieme alle auto che con lui furono protagoniste, dalla Alfa Romeo 8C 2300 Monza alla Bugatti T37, alla Maserati 8Cm, che Nuvolari portò alla vittoria. Ma anche le moto, dalla Bianchi "Freccia azzurra" alla Norton 500, dalla Borgo 500 alla Garelli 350 Gp, che cavalcò sulle strade e sulle piste prima di passare alle quattro ruote. E l´ultima vettura che si rivedrà in Italia a più di 30 anni dall´ultima esposizione), quella Cisitalia Grand Prix con la quale, imboccato ormai da tempo il viale del tramonto, sognò il ritorno all´unico mondo che amava, quello delle corse. Ne emerge un piccolo, immenso uomo, incapace di cedere anche davanti a difficoltà enormi. Le sfortune e i lutti personali resero il pubblico ancor più appassionato nei suoi confronti. La sua determinazione lo portò, proverbialmente, a insistere nelle gare anche quando l´auto perdeva pezzi, o era in fiamme. Nel 1925, mentre si allenava sulla pista di Monza, uscì di strada con un´Alfa P2 ferendosi in modo molto serio. Una sola settimana dopo lasciò l´ospedale contro il parere dei medici, coperto di bende e fasciature, si fece aiutare dai meccanici a montare sulla moto, poiché a stento si reggeva in piedi, e vinse. Nel 1930 vinse la Mille Miglia davanti ad Achille Varzi, sorpassandolo poco prima dell´alba: si raccontò che, per raggiungerlo senza farsi notare e superarlo a sorpresa, Nuvolari spense i fari guidando al buio. Episodio autorevolmente smentito (il sorpasso avvenne a giorno fatto) ma mai da lui che, grande regista di se stesso, ben sapeva che il potere della leggenda è superiore a quello della storia. Nel 1935, nel Gran Premio di Germania sulla pista del Nürburgring, Nuvolari si impose guidando un´Alfa Romeo nettamente inferiore alle potenti vetture tedesche in gara. Vinse con una clamorosa rimonta dopo essere rimasto attardato nella sosta per il rifornimento di benzina: ancora all´inizio dell´ultimo giro aveva un ritardo di 30" dal primo! Si dice che gli organizzatori, che non avevano preso in considerazione una vittoria italiana, non trovando il disco con la Marcia Reale (l´Inno Italiano dell´epoca) suonarono alla cerimonia di premiazione "´O Sole mio". Nel 1948, all´età di 56 anni, a sorpresa Nuvolari prese ancora il via nella Mille Miglia: prima che problemi meccanici lo costringessero al ritiro, rimase a lungo in testa alla gara infliggendo agli avversari distacchi enormi. Il 10 aprile 1950 disputò la "Salita al Monte Pellegrino" in Sicilia su Cisitalia-abarth 204 della Squadra Carlo Abarth (anche questa vettura sarà tra quelle esposte). Ottenne la vittoria nella classe fino 1100 cc Sport e il quinto posto assoluto. Fu l´ultima gara di Nuvolari e la sua ultima vittoria. Poi tre anni più tardi la morte e il definitivo ingresso nella leggenda. La mostra avrà come testimonial d´eccezione Lucio Dalla, per il suo famoso cd contenente la canzone "Nuvolari", unitamente alla Società Leoni Moto, che metterà a disposizione una scooter Yamaha "Giggle", che verrà sorteggiato fra tutti i lettori della Gazzetta di Mantova che presenteranno alla cassa l´apposito coupon. . |
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IL MUSEO MORANDI DI BOLOGNA SI PRESENTA AL PUBBLICO CON UN ALLESTIMENTO COMPLETAMENTE RINNOVATO. |
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Milano, 7 settembre 2009 - Il Museo Morandi riapre le porte ai visitatori, dopo una breve pausa per lavori di riallestimento della collezione permanente. Tornano ad essere esposti trentatrè tra i capolavori che hanno decretato il successo dell´antologica Giorgio Morandi 1890-1964, prima al Metropolitan Museum of Art di New York, poi al Mambo – Museo d´Arte Moderna di Bologna, che sono ricollocati in un percorso di visita completamente riconfigurato. Il nuovo allestimento si inserisce in un anno particolarmente significativo per la vicenda morandiana: oltre alla già citata mostra al Mambo organizzata in partnership con il Met e all´esposizione sulle incisioni a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dopo l´estate aprirà al pubblico la casa-museo dell´artista situata in via Fondazza, il cui restauro è stato co-finanziato dal Comune di Bologna e da Unindustria Bologna ed è realizzato su progetto dello studio Iosa Ghini. Il rinnovato itinerario espositivo del museo attraversa tutte le fasi del percorso artistico morandiano, con un andamento generalmente cronologico e capace di consentire raffronti tra le diverse tecniche nelle quali il maestro si è cimentato, dalla pittura all’incisione, dal disegno all’acquerello, evidenziando le variazioni sui temi a lui più cari. La prima sala è stata pensata per accogliere ed esporre al pubblico opere provenienti da collezioni private, generosamente concesse in comodato al Museo, così da arricchire il già importante patrimonio di proprietà dell´Istituzione Galleria d´Arte Moderna con il principale nucleo di lavori costituito da quelli donati da Maria Teresa Morandi al Comune di Bologna. Apre tale ciclo di esposizioni tematiche la raccolta di Valerio De Paolis, che comprende cinque dipinti, nove acqueforti e un acquerello. Sono tutti esempi di grande interesse storico e qualitativo, dalla Natura Morta del 1941, appartenuta allo scultore Giacomo Manzù, alla Natura Morta del 1963 proveniente dalla collezione venezuelana di José e Beatrìz Plaza. Il percorso prosegue con una sala dedicata agli esordi giovanili di Morandi, nella quale fanno capolino nature morte e paesaggi affrontati con atteggiamento chiaramente sperimentale e di riflessione sui linguaggi espressivi. A tale proposito si veda il Paesaggio del 1913, di evidente impostazione cézanniana per la struttura compositiva, in grado però di anticipare il silenzio assorto e il rigore che caratterizzano l´intera opera morandiana. Continuando la visita attraverso le sale, si scorgono anche le serie inquadrate dalla mostra presso il Mambo, quali i fiori e le conchiglie, che danno conto della ricerca sul soggetto che tanto ha impegnato il maestro. Dagli inizi alla maturità, fino alla fase avanzata del suo percorso, in cui la pittura si fa via via astratta, la composizione risulta aperta ed è evidente una tendenza alla rarefazione. Il confronto continuo tra le tecniche padroneggiate da Morandi permette una profonda comprensione del modus operandi dell´artista, dall´inconfondibile segno alla scala cromatica tipica della sua tavolozza. In concomitanza con l´apertura della casa di via Fondazza, sarà disponibile una brochure illustrativa sui due luoghi morandiani: la Collezione del Museo Morandi e l´abitazione oggi trasformata in spazio della memoria e struttura polivalente, che ospiterà incontri, seminari e iniziative espositive. Www. Museomorandi. It www. Mambo-bologna. Org . |
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BOLZANO: LA LUNGA NOTTE DEI MUSEI TORNA IL 19 SETTEMBRE |
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Bolzano, 7 settembre 2009 - E’ iniziato il conto alla rovescia per la quarta edizione della lunga notte dei musei, che si svolgerà tra un mese, ovvero sabato 19 settembre. Saranno oltre trenta i musei, sparsi su tutto il territorio provinciale, che apriranno le proprie porte in orario notturno con offerte particolari per attirare i visitatori. Il manifesto della quarta edizione della lunga notte dei musei Torna sabato 19 settembre la lunga notte dei musei, che quest´anno celebrerà la propria quarta edizione. L´iniziativa vede la partecipazione di oltre trenta strutture museali che coprono tutto il territorio provinciale, dalla Val Venosta alla Valle Aurina, e che apriranno le porte nelle ore serali invitando gli altoatesini, ma non solo, ad una visita particolare alle proprie collezioni. "E chi lo dice che di notte girano solo le civette?": questo il motto scelto per questa edizione della lunga notte dei musei, che prevede un ricco programma di iniziative di contorno pensate per adulti e bambini. Per maggiori informazioni sulla quarta edizione della lunga notte dei musei sarà a breve online una pagina web dedicata all´evento, ospitata dalla Rete Civica all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/lunga-notte-musei. . |
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IL MAMBO – MUSEO D´ARTE MODERNA DI BOLOGNA È PARTNER DELLA BIENNALE D´ARTE MURO DIPINTO DI DOZZA, GIUNTA ALLA SUA XXII EDIZIONE, CHE SI TERRÀ DAL 16 AL 20 SETTEMBRE 2009. |
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Milano, 7 settembre 2009 - Il Mambo – Museo d´Arte Moderna di Bologna è lieto di annunciare la collaborazione con il Comune di Dozza e la Fondazione Dozza Città d´Arte per la Xxii edizione della Biennale d´Arte Muro Dipinto. La manifestazione, nata nel 1960, ha coinvolto nel tempo oltre 200 artisti che hanno lasciato la loro traccia sui muri della cittadina medievale. La partecipazione del Museo alla Biennale di Dozza si inscrive in un più ampio disegno di relazioni con il territorio e di dialogo con realtà artistiche consolidate che il Mambo porta avanti fin dalla sua apertura. Tale presenza istituzionale, oltre che portare il proprio contributo ad una manifestazione di tradizione quale è quella di Dozza, vuole essere occasione di riflessione su pratiche artistiche attuali per le quali è già possibile una storicizzazione. La curatela artistica è affidata a Fabiola Naldi, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea, docente di Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Questa edizione della Biennale del Muro Dipinto, proseguendo nel percorso intrapreso durante quella precedente, bilancia tradizione e innovazione e affianca al più consuetoWall painting, nel borgo storico di Dozza, il Writing e il Drawing, nel borgo nuovo di Toscanella. La continuità con la tradizione è garantita dalla presenza di Marcello Jori, pittore appartenente alla corrente dei Nuovi-nuovi, chiamato ad intervenire sul muro della torre dell´orologio di Dozza. Accanto a lui Luigi Presicce e Simone Tosca, artisti di una generazione più giovane, che vedono nella pittura uno dei media possibili accanto ad altre tecniche che, di rimando, ne influenzano lo stile. La partecipazione di questi artisti conferma la molteplicità che la Biennale rappresenta e incentiva, appartenendo ognuno a momenti e stili profondamente diversi gli uni dagli altri. A Toscanella sarà la volta della coppia artistica bolognese Cuoghi Corsello, conosciuta per la continua indagine e sperimentazione che ne caratterizza il lavoro: partita dal Writing, la coppia ora ne mostra le deviazioni che da lì si sono generate. Li affiancheranno Rusty e Joys, entrambi writers storici bolognesi, che invece testimoniano la longevità che ha avuto questa forma espressiva. La scelta dei muri è emblematica: accanto al Municipio o sulle facciate di semplici abitazioni, tutte le pareti si affacciano sulla via Emilia, nella volontà di stare sulla strada per ribadire l´origine della disciplina e ricordare che è appunto la strada a determinarne la cifra stilistica e la tecnica. La strada come paradigma della pratica artistica e come elemento che unisce, anche simbolicamente, Toscanella e Dozza e, quindi, le due facce della Biennale. Anche nel 2009 sarà mantenuto uno dei tratti distintivi della manifestazione fin dai suoi esordi: gli artisti lavoreranno pubblicamente dal 16 settembre, a diretto contatto con il pubblico che potrà assistere allo sviluppo dell´opera, dal muro vuoto al suo compimento. La Biennale, tra il 16 e il 20 settembre, prevede, come di consuetudine, un articolato programma di eventi culturali, musicali e teatrali. In particolare, Domenica 20 settembre il complesso della Rocca di Dozza ospiterà la giornata di studi “Do The Right Wall/fai il Muro Giusto”: una riflessione e un ampio spettro di punti di vista che indagheranno e approfondiranno le pratiche del Writing e del Drawing, viste “in atto” nei due borghi nei giorni precedenti. La volontà è quella di chiarire un argomento tanto citato quanto frainteso, soprattutto alla luce della conclusione dei lavori degli artisti chiamati ad intervenire, forti di un´eterogeneità di animi e di tipologie di appartenenza che fornisce una panoramica esaustiva delle categorie spesso chiamate in causa quando si parla di “graffiti”. La giornata, che vedrà la partecipazione di studiosi di ambiti diversi – storia dell´arte medievale e contemporanea, sociologia, semiotica, giurisprudenza – analizza l´impatto di tali pratiche artistiche sullo spazio collettivo e propone una storicizzazione di fenomeni basati sull´appropriazione dei luoghi urbani, valorizzandone le manifestazioni più significative. Questo conferma l´intento scientifico che ha animato le scelte curatoriali di questa edizione, in direzione di una più solida teorizzazione dei riferimenti storici e culturali che gravitano attorno a queste manifestazioni artistiche. In tal modo si ribadisce anche il ruolo del Museo come agente diffusore di azioni e di riflessione sull´arte contemporanea: ruolo che il Mambo ha sempre perseguito, in favore di una qualificazione storico-antropologica più consapevole, che sta alla base degli impegni di un´Istituzione che si vuole porre come riferimento regionale per l´arte contemporanea. Sempre nel contesto della Rocca, fino all´8 novembre 2009 sarà esposta una selezione dei bozzetti storici delle opere eseguite nelle passate edizioni della Biennale del Muro Dipinto. Www. Fondazionedozza. It . |
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OMAGGIO A GIUSEPPE GIOACHINO BELLI: PAROLE IMMAGINI MUSICA NELLA ROMA DELL’OTTOCENTO |
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Roma, 7 settembre 2009 – Oggi a Palazzo Fontana di Trevi, si apre con l´introduzione di Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, la tredicesima edizione dell’Omaggio a Belli, appuntamento culturale che il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli promuove ogni anno il giorno della nascita del poeta. L´incontro culturale da sempre ospitato in luoghi direttamente o indirettamente legati alla vita o all’opera di Belli, nella prima edizione del 1997 si realizzò nello spazio intorno al monumento che il popolo romano gli aveva dedicato a Trastevere. I successivi incontri hanno avuto luogo in piazza della Fontana di Trevi (1998); sull’Aventino, presso l’Istituto Nazionale di Studi Romani (1999); nel palazzo di Sant’ivo alla Sapienza (2000), che nell’Ottocento ospitava l’Università romana; nella cavea della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (2001); a Villa Pamphili (2002), al Museo di Roma in Trastevere (2003); nel 2004 e nel 2005 a Palazzo Mattei di Giove; nell’Aula Magna del Liceo Classico E. Q. Visconti (2006); in Campidoglio, nella Sala Pietro da Cortona (2007). L’anno scorso, per la prima volta, la manifestazione si è spostata fuori Roma, collocandosi al Borgo di Tragliata (Torre in Pietra), in omaggio al tema della campagna romana, tanto presente in Belli e nella letteratura in dialetto romanesco. L’edizione 2009 non poteva ignorare che nell’anno in corso ricorre il bicentenario della nascita di Nicolaj Gogol’. Lo scrittore russo, nel suo lungo soggiorno romano nel decennio 1837- 1847, conobbe Belli quasi certamente in Palazzo Poli, nel salotto della principessa Zenaide Wolkonskaja, presso la quale si riunivano intellettuali, artisti, poeti e musicisti di quella Roma cosmopolita degli anni Trenta dell’Ottocento, e ne parlò poi in termini entusiasti con alcuni interlocutori. In un’ala di quel palazzo, sede l’Istituto Nazionale per la Grafica, è ospitato l’evento di quest’anno, organizzato con l’Associazione Culturale Internazionale “Fryderyk Chopin” di cui è fondatrice e presidente Marcella Crudeli. Ai due enti è diretto il più vivo ringraziamento del Presidente del Centro studi Giuseppe Gioachino Belli, Muzio Mazzocchi Alemanni. L’itinerario lungo il quale, di anno in anno, si festeggia il Poeta s’arricchisce così di una nuova, significativa tappa. Nel pomeriggio del 7 settembre, a Palazzo Poli, si alterneranno letture di sonetti romaneschi con testi di Gogol, con musiche di Scarlatti, Cimarosa, Rossini e Donizetti, eseguite da Marcella Crudeli, nel proposito di ricreare l’atmosfera di quel tempo remoto ma vivo e presente nella nostra cultura. Le immagini delle stampe di Pinelli dalle collezioni dell´Istituto illustreranno luoghi e protagonisti della città. Prenotazioni : disponibilità posti 100 Tel 06. 69980. 248 . |
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TRIFESTIVAL: EVENTO DESTINATO A CRESCEREAVVIATA COLLABORAZIONE CON FESTIVAL PERPIGNAN IN FRANCIA
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L´aquila, 7 settembre 2009 - Scambio di esperienze culturali e individuazione di alcune aree di attività da sviluppare insieme. Sono questi i punti centrali della collaborazione nata tra Atrifestival 2009-Reportage e il Festival "Visa pour l´image" della città francese di Perpignan, giunto alla sua 21° edizione. Nei giorni scorsi una delegazione guidata dall´assessore alla Cultura, Mauro Di Dalmazio, e l´assessore comunale Angela De Lauretis ha partecipato all´evento espositivo e tenuto alcune importanti riunioni con lo staff organizzativo del festival per capire le possibilità di collaborazione culturale in grado di far crescere la manifestazione atriana . "Si è trattato di un momento di scambio culturale importante - ha spiegato Di Dalmazio ? che sono convinto riuscirà a far crescere la manifestazione culturale di Atri al uso esordio. Atrifestival è un evento che avvicina il mondo e l´attenzione sui problemi d´attualità, sensibilizzando in questo modo l´opinione pubblica". L´assessore alla Cultura ha poi ribadito "l´importanza di assumere, nell´organizzazione degli eventi culturali, un´ottica globale che permetta all´agire locale di aprirsi al panorama internazionale, così come sta facendo l´amministrazione comunale di Atri nell´occasione di collaborazione culturale con il festival francese di Perpignan". L´assessore comunale De Lauretis ha sottolineato "le potenzialità turistiche di un evento culturale come Atrifestival, sulla scia della manifestazione francese di Perpignan, che è divenuto negli anni un potenziale fattore di sviluppo turistico che ha fatto crescere la città stessa". . |
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ANNI ‘50: MODENA E L’ITALIA DELLA RINASCITA IN OLTRE 150 SCATTI |
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Milano, 7 settembre 2009 - Dal 18 settembre al 15 novembre il Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena espone all’ex ospedale Sant’agostino oltre 150 foto degli anni Cinquanta: scatti di un complesso decennio che ha visto la ricostruzione, la rinascita economica e il graduale delinearsi di una nuova società Foto degli anni Cinquanta che testimoniano la rinascita globale non solo di una città – Modena – ma anche di un intero paese, l’Italia. La mostra “Anni ‘50. Modena e l’Italia della rinascita” presenta una selezione di oltre 150 foto che intendono offrire uno sguardo sulla Modena del tempo, considerata come una città simbolo delle trasformazioni storiche, sociali e culturali che hanno interessato, in quegli stessi anni, l’intera nazione. La rassegna, realizzata dal Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è allestita nei rinnovati locali dell’ex ospedale Sant’agostino e sarà aperta al pubblico a partire da venerdì 18 settembre, in concomitanza con l’inaugurazione del festivalfilosofia, che avrà quest’anno per tema la “comunità”; ed è proprio quest’ultima al centro delle fotografie esposte, realizzate dai maggiori studi fotografici di Modena e attualmente custodite negli archivi del Fotomuseo Panini. Gli scatti, per quanto riferiti ad ambiti diversi fra loro, offrono lo spaccato di un’epoca e dei suoi protagonisti: dai “fatti di Modena” del 9 gennaio 1950, culminati tragicamente con l’uccisione di sei operai delle Fonderie per mano della polizia in seguito a uno sciopero, alla nuova classe sociale, operaia e piccolo borghese, che da subito si è imposta in quegli anni di rinascita globale. Fino al 15 novembre sarà possibile ammirare foto di un decennio e di un’epoca dove Modena, città di provincia, è esempio e portavoce di trasformazioni in atto in tutta Italia: basti pensare ai già citati “fatti di Modena”, che costituirono una data simbolica per la storia del Paese nei durissimi anni del secondo dopoguerra: gli scatti realizzati dai fotografi Botti & Pincelli testimoniano sia i momenti che hanno preceduto la sparatoria, che i funerali a cui parteciparono migliaia di cittadini e personalità politiche di rilievo nazionale, tra cui Togliatti. E ancora foto relative all’espansione urbanistica, con la diffusione dell’edilizia popolare; alla ripresa economica e industriale, in una selezione di immagini riguardanti il panorama industriale modenese (Officine Rizzi, Acciaierie Ferriere, Fiat Trattori e Manifattura Tabacchi); alla rinascita dello spettacolo, dalla musica leggera a quella jazz. Ma anche fotografie di sport (da ricordare, in particolare, quelle legate al nuovo Aereautodromo, costruito e inaugurato in quello stesso decennio), che contribuiscono a delineare l’identità di una nuova classe sociale, così come quelle delle prime feste de l’Unità. Le immagini di “Anni ‘50. Modena e l’Italia della rinascita” sono capaci di far cogliere allo spettatore lo spirito di quegli anni, in una trasformazione sociale che ha come protagoniste le nuove utilitarie, simbolo delle prime gite fuori porta delle famiglie, dalla Fiat 500 alla Bianchina, i primi ciclomotori, dalla Vespa alla Lambretta, emblemi dell’emancipazione giovanile e dei nuovi miti cinematografici, e l’oggetto per eccellenza più all’avanguardia, la televisione; tutto questo fino alla più spicciola e colorita quotidianità. Gli scatti in mostra, provenienti da fondi fotografici del Fotomuseo Panini, quali Orlandini, Bandieri, Roli, Botti & Pincelli e dall’Archivio Fotografico del Comune e della Provincia di Modena, visti nella loro eterogeneità, ci consentono di cogliere non solo l’identità di un luogo, ma anche di una storia collettiva cha ha posto le basi del nostro presente. Oltre alla fotografie, sarà possibile vedere filmati riguardanti la Modena degli anni Cinquanta nei suoi diversi aspetti: dai documentari mai mostrati prima sulla vita economica e sportiva della città provenienti dall’Archivio della Provincia di Modena-ept “Vivere velocemente” e “Nate a Modena”, a “Modena città dell’Emilia Rossa”, realizzato dal regista di Carlo Lizzani, ai primi cortometraggi pubblicitari animati della trasmissione Carosello, realizzati in quegli anni negli studi cittadini della Paul-film. Verranno inoltre esposti documenti significativi del periodo, provenienti non solo dal Museo della Figurina, ma anche da collezioni private. . |
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LUXUS, IL PIACERE DELLA VITA NELLA ROMA IMPERIALE: UNA ORIGINALE MOSTRA A TORINO |
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Milano, 7 settembre 2009 - Una mostra per imparare dagli antichi romani l’arte del vivere. Un percorso in città alla scoperta del bello: dall’archeologia alla passione per la letteratura, la musica, l’arte, dal cibo, ai gioielli e ai profumi. Inaugura al Museo di Antichità di Torino la mostra Luxus. Il piacere della vita nella Roma Imperiale, un percorso nel piacere e nella gioia della vita dell’antica Roma. “Piacere di vivere, gusto del bello, lusso e arte sono espressioni umane in grado di travalicare il tempo permeandosi di preziosità, eternità, unicità. - afferma Elena Fontanella, curatrice della mostra - È la scansione del tempo a trasformare e degenerare la bellezza rendendola effimera, asservita, discutibile e volgare. Il piacere del vivere, inteso come capacità dell’uomo a circondarsi del bello anche nella vita materiale, riesce ad essere in ogni civiltà il vero segno della bellezza senza tempo. L’antico senso del luxuriose vivere è riuscire a catturare parte del tempo che scorre per se stessi, è il vero e prezioso lusso della mente che riesce a prescindere ogni manifestazione di ricchezza per poter essere accessibile a chiunque intenda coltivarlo. È la particolare capacità di apprezzare la realtà attraverso gli strumenti sensoriali e cognitivi che sono in grado di generare l´educazione al bello, al sapere, al progresso, al dialogo”. La mostra è dedicata quindi a questo particolare gusto del vivere. Un omaggio agli uomini, al loro amore per la vita, ai loro eccessi ed alle loro debolezze, alle caratteristiche più effimere, ma profonde, che rendono l´umanità, ieri come oggi, così contraddittoriamente uguale a se stessa. Un percorso artistico e sensoriale che offre ai visitatori l’occasione di accostarsi a diversi aspetti del vivere antico illustrati dalle splendide opere d’arte o dai più diffusi oggetti della vita quotidiana. La mostra è articolata in due nuclei: Il lusso della mente: che racconta la passione per la letteratura, il teatro, la danza e la musica, il gioco e il collezionismo. Il lusso del vivere: che accompagna il visitatore attraverso i piaceri effimeri della vita quotidiana antica dalla cura del corpo alle acconciature, dalla gioielleria ai profumi, dal gusto della tavola alla cura dei giardini e del verde. Un percorso sensoriale sonoro e olfattivo accompagnerà l’intera visita alla mostra per permettere di avventurarsi negli antichi sensi. Un viaggio tra profumi di incenso, mirra, nardo, tra gli antichi colori naturali della cocciniglia e dello zafferano, tra i flebili suoni di sistri e cetre, nel lontano fruscio delle preziose stoffe di lino, seta e bisso. “Questo studio, condotto dalla Fondazione Dnart insieme con studiosi del mondo classico, - dichiara Liliana Pittarello Direttore per i Beni Culturali del Piemonte - è un tema solo apparentemente frivolo, ma in realtà di grande interesse per la conoscenza della vita e della cultura dell’antica Roma, come dimostrato dall’ampia selezione di sculture, mosaici, affreschi, gioielli ed altri reperti esposti in mostra, provenienti da vari musei italiani e costituisce uno spunto importante per rivedere sotto questa specifica luce, in particolare, le opere del Museo di Antichità di Torino, che ospiterà la mostra”. “Siamo molto contenti di ospitare la mostra Luxus nella nostra città - afferma l’Assessore Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia della Città di Torino - nei suggestivi spazi espositivi del Museo di Antichità che cittadini e visitatori hanno imparato a conoscere e apprezzare negli ultimi anni. L´autunno torinese, con i suoi festival, le sue rassegne, l´importante offerta museale ed espositiva, si arricchisce così di un focus sull´antichità, in particolare su una sua dimensione di fascino e stupore che sono sicuro colpirà i visitatori". “Luxus è un progetto che stimola a riflettere come si siano costruite tutte le reti che caratterizzano il nostro vivere quotidiano, come l’enogastronomia, i profumi, il modo di vestire, gli arredi, gli ori e i gioielli nel corso dei secoli - dichiara Riccardo Bertollini, Presidente Fondazione Dnart - La nostra Fondazione, con il Ministero per i Beni e delle Attività culturali, ha rafforzato questo connubio che Torino e Milano hanno attivato già da diversi anni nella musica e nell’arte contemporanea. Con questa iniziativa la collaborazione tra le due Città si estende al settore della progettazione culturale”. In occasione della mostra sarà possibile percorrere un tour nella città di Torino alla scoperta dei piaceri della vita, assaporando i gusti della tradizione reinterpretati con lo stile di oggi. Un percorso tra le antiche arti romane riproposte dai maestri torinesi: come ad esempio la lavorazione delle pietre preziose e dell’oro nei gioielli di Mattioli, l’uso delle essenze nei profumi di Laura Tonatto, il sapiente connubio tra spezie e cioccolato di Guido Gobino. La mostra si avvale anche di un inedito percorso didattico e pedagogico svolto in collaborazione con l’Istituto Torinese per un’Educazione Responsabile che offrirà alle scuole di ogni ordine e grado una grande opportunità di riflessione e di conoscenza. Www. Fondazionednart. It . |
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CACCIA E CULTURA NELLO STATO SABAUDO XVI-XVIII SECOLO: ALLA REGGIA DI VENARIA |
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Milano, 7 settembre 2009 - “Quel cavalier ch’ardirà di affrontare gl’animali più fieri ne’ boschi, non temerà nei campi di battaglia l’incontro de’ più feroci nemici, sicché possiam concludere che la guerra sia veramente l’arte de’principi e che la caccia al cervo ne sia la maestra”. Le parole di Amedeo di Castellamonte, dal suo volume dedicato a Venaria Reale, sono specchio dell ruolo riconosciuto alla caccia nella cultura d’Antico Regime e introducono il primo dei Convegni della Reggia di Venaria, a cura del Consorzio La Venaria Reale, che dopo il ciclo di Conversazioni a Corte, prosegue l’attività formativa e di approfondimento culturale. “Caccia e Cultura nello Stato Sabaudo. Xvi-xviii secolo”: questo il titolo del convegno, in programma dall’11 al 12 settembre prossimo, al Centro Internazionale del Cavallo e al Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Un’iniziativa aperta al pubblico di esperti e curiosi, completamente gratuita, senza obbligo di prenotazione. L’arte venatoria fu, in effetti, una delle pratiche per eccellenza della società dei principi e, come metafora della guerra, costituì uno dei rituali principali alla corte di uno Stato militare come quello sabaudo. Uno, ma non l’unico. Ricostruendo la presenza della caccia nei vari settori del sapere, dalla letteratura alla musica, dall’arte all’architettura, con questo suo primo convegno, il Consorzio La Venaria Reale va alle radici stesse dell’esistenza della Reggia e, insieme, affronta uno dei nodi centrali della storia della corte sabauda. Il convegno è promosso e organizzato dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università della Valle d’Aosta e con il Centro Internazionale del Cavallo, con il patrocinio del Centro studi “Europa delle Corti” e il sostegno del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Il comitato scientifico, coordinato da Andrea Merlotti, è composto da: Paola Bianchi, docente di storia dell’Europa presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università della Valle d’Aosta; Carlo Girardi, presidente del Centro Internazionale del Cavallo «La Venaria Reale» e docente di Farmacologia veterinaria presso la facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Torino; Andrea Merlotti, responsabile dell’Ufficio studi del Consorzio La Venaria Reale; Pietro Passerin d’Entrèves rettore dell’Università della Valle d’Aosta e docente di zoologia presso la Facoltà di Biologia dell’Università di Torino; Carla Enrica Spantigati, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte e Direttore scientifico del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale». Questo convegno è il primo capitolo di un più ampio progetto di studio sulla caccia nelle corti dell’Antico Regime, che proseguirà con un convegno internazionale sul tema “Le cacce reali”, organizzato in collaborazione con il Centro studi “Europa delle corti”. . |
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I CONCERTI DI OGGI PER LA FESTA DELLA VALLE D’AOSTA |
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Aosta, 7 settembre 2009 - La Presidenza della Regione informa che nell’ambito della Festa della Valle d’Aosta, lunedì 7 settembre, alle ore 17, in piazza Chanoux, si esibiranno i due gruppi musicali valdostani che hanno vinto le selezioni organizzate dall’Associazione Frustapot. A salire sul palco che vedrà poi protagonisti Antonella Ruggiero e i Subsonica sono Francesco C e i Ragestorm. . |
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CAPRI TRENDWATCHING FESTIVAL IL PRIMO OSSERVATORIO DI TRENDWATCHING INTERNAZIONALE PROMOSSO DALLA FONDAZIONE CAPRI CAPRI E ANACAPRI - 15, 16 E 17 OTTOBRE 2009 |
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Capri, 7 settembre 2009 - Come saranno gli stili di vita del futuro? Quanto di quello che sta accadendo oggi nel mondo della moda, del design, della progettazione degli spazi urbani, della tecnologia muterà le nostre abitudini di vita e di consumo? A queste e a molte altre domande cercheranno di rispondere imprenditori, architetti, fashion designer, artisti, intellettuali e trend forecaster nel corso della prima edizione del Capri Trendwatching Festival, che si terrà a Capri dal 15 al 17 ottobre 2009. Dalla guru delle tendenze Li Edelkoort allo scrittore di fantascienza Bruce Sterling, dallo stilista avantgarde Walter Van Beirendonck all´imprenditore etico Marco Roveda, dall´architetto impegnato sul fronte della sostenibilità Mario Cucinella al fotografo e regista Francesco Jodice, per arrivare all´antropologo dello streetstyle Ted Polhemus: per tre giorni Capri - luogo per eccellenza della riflessione colta ed erudita, spazio dell´immaginazione e della progettazione intellettuale - sarà l´ideale punto di incontro per tutti coloro che vorranno discutere del presente per delineare i contorni del futuro prossimo. Patrocinato dalla Fondazione Capri, il Festival quest´anno sarà dedicato alle tendenze emergenti negli stili di vita e si articolerà in tavole rotonde, incontri e lectures. Fra i temi trattati: "Supergreen", ovvero come il "pensiero verde" e il concetto di sostenibilità stanno ridefinendo i comportamenti e gli stili di vita; "Daily Aesthetics"- il gusto e l´estetica come pratiche giornaliere inducono una contaminazione ricorsiva tra arte, fashion, design e merci, capace di ricomprendere culture alte e basse- e "Urban Signs", una panoramica sui segni e comportamenti creativi di fruizione attiva delle città che stanno risignificando gli spazi urbani quali nuovi luoghi di espressione sociale. Il Capri Trendwatching Festival prende le mosse dall´osservatorio internazionale "Tomorrow Now", basato sul trendwatching, una metodologia di ricerca di matrice etnografica che intercetta, prima che diventino fenomeni di massa, le evoluzioni del gusto, i fenomeni e le tendenze espressive che domani influenzeranno gli immaginari sociali. L´osservatorio si basa sulle segnalazioni di una rete internazionale di "osservatori" ("urbanwatchers") che hanno condotto una ricerca sul campo in 21 città-chiave del mondo: Amsterdam, Anversa, Bangalore, Beijing, Beirut, Berlino, Bogotà, Buenos Aires, Londra, Johannesburg, Madrid, Milano, Mosca, Napoli, New York, Parigi, Santiago del Cile, Seoul, Shanghai, Stoccolma, Tokyo. I risultati dell´osservatorio saranno presentati in anteprima durante il Festival, attraverso una mappatura degli stili di vita e di consumo più innovativi che si stanno affermando a livello internazionale. Le principali evidenze emerse dall´osservatorio, illustrate attraverso supporti multimediali, saranno il filo rosso che lega i diversi momenti del Festival e il punto di partenza degli incontri in cui i protagonisti della manifestazione proporranno la loro idea di lifestyle del futuro. Fondazione Capri. Costituita nel marzo 2009, la Fondazione si propone come obiettivi principali: la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del territorio; la produzione e la diffusione della cultura sul territorio caprese e la formazione ed il sostegno delle eccellenze locali nelle diverse discipline. La volontà dei propri Fondatori, imprenditori, albergatori, commercianti e professionisti di Capri ed Anacapri, presieduti da Gianfranco Morgano e da Antonio Cacace, con la partecipazione della Città di Capri e della Città di Anacapri e con il contributo della Regione Campania, si rivolge in modo particolare al territorio, alla popolazione, come soggetti attivi nello svolgimento delle sue programmazioni, ma con obiettivi di visibilità nazionali e internazionali. Stimolare, valorizzare e formare le eccellenze intellettuali e artistiche e sostenerle attraverso festival, premi, borse di studio, soggiorni all´estero, è ciò che la Fondazione intende fare, affiancando nel loro percorso i giovani abitanti dell´Isola. Contestualmente la Fondazione si pone l´obiettivo di promuovere il suo patrimonio storico e naturalistico verso un turismo sensibile alle offerte culturali con obiettivi di collaborazione con soggetti pubblici, privati, nazionali e internazionali che ne condividano le finalità. L´isola di Capri ha ospitato personaggi del mondo dell´arte, della politica, della economia e delle scienze, diventando negli anni luogo di scambio culturale. La Fondazione Capri nasce anche per riaffermare la vocazione dell´Isola quale laboratorio artistico e culturale e centro di confronti basato sull´inscindibile binomio turismo-cultura. Elena Marinoni. Curatrice del Capri Trendwatching Festival e dell´osservatorio "Tomorrow Now" che ne è alla base. Ricercatrice, fonda nel 2001, insieme a Patrizia Martello e Alessia Zampano, Memi, Laboratorio di Trendwatching Internazionale che si occupa di rilevare le discontinuità del gusto e le tendenze espressive emergenti nell´immaginario contemporaneo attraverso una metodologia di ricerca iperqualitativa di matrice etnografica. Senior Research Consultant di Gpf (Milano), istituto di ricerca e consulenza strategica sul cambiamento sociale, i consumi e la comunicazione, ha maturato una specifica competenza nei settori del design (stili dell´abitare), del lusso, dei consumi culturali giovanili e delle forme evolute del retailing. Collabora alla trasmissione radiofonica "Essere e Avere" su Radio 24. E´ docente di Sociologia dei consumi & Trendwatching e di Contemporary Design. Www. Capritrendwatchingfestival. Net . |
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