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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Settembre 2009 |
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ICTUS: PIÙ PREVENZIONE, MENO INCIDENZA CON ADEGUATI CONTROLLI DEI FATTORI DI RISCHIO COME IPERTENSIONE E FIBRILLAZIONE ATRIALE SI AVREBBERO MOLTE MIGLIAIA DI CASI IN MENO IN ITALIA. |
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Roma, 7 settembre 2009 - I dati dello Studio Eros (European Registers of Stroke), la cui parte italiana è stata coordinata da Antonio Di Carlo dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-cnr) e da Domenico Inzitari dell’Università di Firenze, evidenziano come si potrebbe, attraverso la prevenzione, ridurre dell’1% all’anno l’incidenza dell’ictus cerebrale, evitando così che diverse decine di migliaia di persone ne siano colpite nei prossimi 10 anni. Tale previsione è stata effettuata utilizzando i dati provenienti da un altro studio epidemiologico nazionale, il Progetto Ilsa, e i risultati sono pubblicati su Stroke, rivista ufficiale dell’American Heart Association European Registers of Stroke Investigators. La necessità di contenere la diffusione di questa patologia deriva anche da valutazioni di tipo economico-sanitario. Il Servizio Sanitario Nazionale sostiene infatti un costo totale stimato in circa 3,7 miliardi di euro, e destinato ad aumentare, per assistere il milione circa di italiani sopravvissuti ad un ictus, dei quali circa il 40% presentano livelli di disabilità da moderata a totale, e i circa 230. 000 nuovi casi stimati ogni anno. Lo studio Eros, finanziato nell’ambito del V Programma Quadro dell’Unione Europea, è stato effettuato su 2. 129 pazienti colpiti da ictus in sei città europee: Sesto Fiorentino (Italia), Digione (Francia), Kaunas (Lituania), Varsavia (Polonia), Londra (Regno Unito) e Minorca (Spagna). I tassi annui standardizzati sulla popolazione europea indicano il minimo a Sesto Fiorentino, 101 casi ogni 100. 000 uomini e 63 nelle donne, e il massimo a Kaunas, rispettivamente di 239 e 159 casi. I tassi di Spagna sono di 116 e 66, in Francia sono stati di 122 negli uomini e 76 nelle donne, nel Regno Unito di 121 e 78, in Polonia di 147 e 126. Considerevole, dunque, il fatto che la minore incidenza sia in Italia, e che le percentuali più basse siano state rilevate nei paesi a Sud, mentre le più alte nel Nordest europeo, specialmente nelle donne. “Questi dati sono in parte spiegati dalla buona attività di prevenzione riscontrata tra la popolazione di Sesto Fiorentino”, spiega Antonio Di Carlo. “Ad esempio, il 94% dei pazienti con diagnosi di ipertensione arteriosa risultavano in trattamento antipertensivo e i casi in cui non era stata fatta la diagnosi di ipertensione prima dell’ictus erano solo il 12%. L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio per ictus, ed attraverso attenti e scrupolosi screening dei soggetti a rischio e l’adozione di idonee misure preventive è dunque possibile diminuire l’incidenza di questa patologia”. A Sesto Fiorentino si è rilevata un’efficace attività preventiva anche per quanto riguarda la fibrillazione atriale, un’aritmia cardiaca che si associa ad un alto rischio di ictus. “La diagnosi di fibrillazione atriale era stata fatta prima dell’ictus in quasi tutti i pazienti”, prosegue il ricercatore dell’In-cnr, “e solo nel 2,4% dei casi veniva diagnosticata in ospedale, e il 20% dei pazienti riceveva un trattamento con anticoagulanti orali, contro la media dell’8,4% riscontrata in uno studio europeo”. Il modello di prevenzione rilevato a Sesto, applicato su larga scala, potrebbe quindi ottenere potenziali ritorni in termini di riduzione dell’incidenza e della progressione dell’ictus e dei relativi costi. “In Italia l’ipertensione colpisce oltre il 60% delle persone che hanno superato i 65 anni, che da noi rappresentano il 19,7% della popolazione, una delle più alte percentuali a livello mondiale. Eppure un terzo degli anziani ipertesi non è trattato e circa la metà dei pazienti trattati non ha un controllo soddisfacente della pressione arteriosa”, conclude Di Carlo, ricordando che “a livello mondiale l’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità nel soggetto adulto-anziano, con 16 milioni di nuovi episodi registrati ogni anno, 5,7 milioni di morti per anno dovuti a questa patologia ed un costo corrispondente a circa lo 0,27% del Pil e al 3% delle spese dei sistemi sanitari nei paesi occidentali”. . |
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NASCE FONDAZIONE "CENTRO EUROPEO DI NANOMEDICINA" PROMOSSA DA FORMIGONI E FINANZIATA DALLA REGIONE CON 4,5 MILIONI PARTECIPANO I PRINCIPALI CENTRI DI RICERCA, LA GUIDERA´ DE MAIO |
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Milano, 7 settembre 2009 - Realizzare un Centro di ricerca scientifica di eccellenza, di livello internazionale, nell´ambito della nanomedicina, in grado di dare risposte concrete alle crescenti richieste di strumenti diagnostici e terapeutici efficaci, non invasivi e personalizzati, in particolare per la cura delle malattie tumorali, cardiovascolari e neurologiche. E´ questo lo scopo con cui nasce la Fondazione "Centro europeo di Nanomedicina", promossa e fortemente voluta dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in collaborazione con 9 centri di ricerca pubblici e privati presenti sul territorio, e per la quale sono previsti finanziamenti pari a 4,5 milioni di euro in tre anni (a partire dal 2009), nel Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (Par-fas). "Si tratta - ha detto oggi Formigoni presentando alla stampa la Fondazione insieme all´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi e ai 9 soci - di una iniziativa di straordinaria importanza nel campo della ricerca, parte integrante della politica de Regione Lombardia in questo campo. L´obiettivo è quello di creare il più grande hub europeo nel settore della nanomedicina e di competere a livello mondiale in questo settore estremamente promettente". "E´ anche una iniziativa - ha proseguito Formigoni - lombarda la 100% e allo stesso tempo in grado di attirare cervelli dal mondo e di far lavorare insieme ricercatori italiani e stranieri". Tra questi, Formigoni ha ricordato Mauro Ferrari (considerato il padre del nanotech che ha collaborato con il Comitato promotore della Fondazione) e Francesco Stellacci (oggi al Mit di Boston, reclutato dal Besta). La nascita della Fondazione, il cui primo presidente sarà il prof. Adriano De Maio, fa seguito ad un Protocollo d´intesa, sottoscritto il 21 marzo del 2007 dallo stesso Formigoni, con i nove "soci fondatori": Fondazione Ifom (Istituto Firc di Oncologia Molecolare) - Fondazione Irccs "Ospedale Maggiore policlinico Mangiagalli e Regina Elena" - Istituto Europeo di Oncologia" (Ieo) - Fondazione "Scuola Europea di Medicina Molecolare" (Semm) - Stmicroelectronics S. R. L. - Genextra S. P. A. - Politecnico di Milano - Università degli Studi di Milano - Università degli Studi di Pavia Oltre ai fondatori ha già chiesto formalmente di aderire alla Fondazione anche l´Istituto Neurologico Besta mentre altri importanti centri, tra cui l´Istituto Nazionale Tumori di Milano e l´Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno già manifestato interesse in questa direzione. "Si tratta dunque - ha sottolineato De Maio - di un´alleanza di sistema tra prestigiosi soggetti operanti nell´ambito della ricerca, della cura, dell´alta formazione e dell´industria, che si impegnano a mettere a disposizione le specifiche conoscenze integrandole con un approccio interdisciplinare in un progetto comune, con l´obiettivo di realizzare soluzioni innovative nell´ambito della nanomedicina a livello di formazione, ricerca di base e ricerca clinica". "La nanomedicina - ha spiegato Umberto Veronesi, sottolineando la lungimiranza che ha portato a far nascere la Fondazione - è senz´altro il futuro e dobbiamo constatare l´inevitabilità del suo sviluppo nelle pratiche cliniche". Come ha sottolineato Marco Foiani, che ha coordinato i lavori del Comitato promotore della Fondazione, il Centro agirà su tre fronti: formazione, ricerca e applicazioni tecnologiche. Mentre il pro-rettore dell´Università di Pavia, Cesare Balduini, ha ricordato il lungo e proficuo lavoro - di oltre due anni - che ha condotto all´appuntamento di oggi e la positiva "eterogeneità dei soggetti che aderiscono alla Fondazione", sul fronte delle industrie, Andrea Cuomo, vicepresidente e direttore per l´Europa di Stmicroelectronics ha parlato dello sviluppo delle nanotecnologie come di una "rivoluzione paragonabile a quella dell´industria tessile del ´700 o dell´industria elettronica della seconda metà del ´900". Dal canto suo, Paolo Fundarò, chief financial officer di Genextra, ha invece rimarcato l´importanza dell´integrazione tra ricerca privata, svolta in azienda, e ricerca accademica, realizzata negli atenei e nei centri pubblici. L´assessore Buscemi, commentando la nascita della Fondazione, ha infine ricordato che la Lombardia può vantare "molti primati" nel campo della ricerca, cui ora se ne aggiunge uno ulteriore. La Fondazione - La Fondazione opererà attraverso i suoi organi (Comitato dei Garanti, Presidente e Giunta di Presidenza, Direttori scientifici e Comitato scientifico) realizzando, promuovendo e sostenendo attività di ricerca, attraverso la stipula di convenzioni con enti pubblici e privati o la partecipazione ad altre associazioni, fondazioni, enti e istituzioni con obiettivi simili. Inoltre potrà promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione, manifestazioni, convegni, incontri, oltre che gestire direttamente o indirettamente spazi e laboratori, istituire premi e borse di studio, ecc. Grazie alla complementarietà e alla condivisione di competenze tra i soggetti fondatori, il nuovo Centro promuoverà e svolgerà programmi interdisciplinari di ricerca scientifica con lo scopo di sviluppare tecnologie e approcci altamente innovativi nell´ambito della nanomedicina. L´obiettivo finale atteso è di ottenere un impatto positivo sulla salute delle persone e in generale sulla qualità della vita, facendo emergere ulteriormente le potenzialità del sistema sanitario lombardo, già fortemente orientato alla ricerca, all´innovazione e alle nuove tecnologie. Si tratta di un´iniziativa di grande rilievo: "il ´Centro europeo di Nanomedicina´ - ha sottolineato De Maio - si pone infatti nel panorama scientifico nazionale ed internazionale tra i pochi istituti di ricerca realmente multi e interdisciplinari, in grado di integrare saperi tra loro tradizionalmente distinti come la medicina, la biologia, la fisica, la chimica, l´informatica e l´ingegneria, confermando la Lombardia all´avanguardia nella ricerca in campo biomedico e biotecnologico". Il nuovo Centro può contare inoltre sulla consulenza di importanti personalità scientifiche che ne garantiscono anche una risonanza internazionale. Con queste premesse, il Centro ha elevata probabilità di essere qualificato come uno dei più rilevanti poli di ricerca sul tema a livello mondiale e prevedibilmente genererà nuove attività industriali ad alta tecnologia, oltre ad attrarre ricercatori e professionisti. Nanomedicina - La nanomedicina è un settore di estremo interesse, da cui ci si aspetta un radicale mutamento in campo di diagnosi e cura nel prossimo futuro, su cui esistono competenze di base, scientifiche, tecnologiche e industriali all´interno della nostra regione. E´ basata sull´applicazione delle nanotecnologie alle discipline mediche, in particolare per gli esami diagnostici e la somministrazione di farmaci. Con la nascita del Centro Europeo di Nanomedicina, potranno quindi essere sviluppate soluzioni avanzate per la diagnostica precoce e lo screening di massa per patologie tumorali e cardiovascolari, basate su analisi proteomiche, genomiche e metaboliche e per il rilascio controllato spaziale e temporale di terapie personalizzate. La lotta ad alcune patologie, come il cancro, dovrà prevedere che sia possibile identificare dei precursori patologici in esami radiologici o minimamente invasivi, quali delle semplici analisi del sangue o della saliva, nel corso di check-up di routine, disponibili per tutti. Da questi sarà possibile determinare interventi personalizzati, ove necessari, che permettano di fare regredire le lesioni a forme benigne, o di eliminarle del tutto. Nel peggiore dei casi, lesioni maligne saranno contenute, in modo da poterne eliminare l´impatto sulla qualità e la durata della vita. Questo paradigma sarà tradotto in progressi paralleli in altri settori della medicina. Per introdurre una nanomedicina personalizzata, un ruolo determinante dovrà essere svolto da scienze e discipline diverse nello sviluppo di Smart Therapeutics. In questo quadro la nanotecnologia svolge un ruolo essenziale nell´identificazione di firme molecolari ("profili" che facciano prevedere l´efficacia terapeutica), e nello sviluppo di agenti curativi e di prevenzione mirati e personalizzati (i cosiddetti "nanovectors"). La progettazione e realizzazione dei nanovettori, dei nanoagenti di contrasto molecolari, la loro somministrazione, e lo studio della loro efficacia richiedono modelli matematici e informatici di nuova generazione. Per sviluppare questo fronte di expertise multipla è indispensabile il riferimento alla biologia molecolare, ed in particolare alle sue componenti che studiano gli acidi nucleici (Dna e Rna) e le proteine da queste espresse: i settori cioè della genomica e proteomica. Insieme a queste, nella visione della nuova medicina personalizzata, sono di importanza fondamentale ed hanno un ruolo di irrinunciabile centralità la microelettronica e la micromeccanica. . |
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SCUOLA ESTIVA SUI NEURONI DOPAMINERGICI, |
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Trieste, 8 settembre 2009 - Il progetto Dopaminet ("Molecular networks of dopaminergic neurons in chordates") organizza una scuola estiva sui neuroni dopaminergici, che si terrà il 5 e il 6 ottobre a Trieste, Italia. Le lezioni della scuola estiva saranno dedicate ai seguenti argomenti: "Genomica funzionale del sistema dopaminergico: strumenti e dati"; "Differenziazione dopaminergica"; "Neuroni dopaminergici e morbo di Parkinson"; "Il sistema cellulare dopaminergico" Finanziata nell´ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq), la ricerca Dopaminet comprende lo studio approfondito dei neuroni dopaminergici, che sono coinvolti nel morbo di Parkinson. Con l´aiuto di tecnologie quali il microallineamento, il sequenziamento di prossima generazione e l´imaging ad alta velocità, il consorzio mira ad accumulare dati sul meccanismo al centro della malattia. Per maggiori informazioni, visitare: http://summerschool. Dopaminet. Eu . |
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SCOPRIRE LE RADICI DELL´EFFETTO PLACEBO |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - Un team di ricerca tedesco ha mostrato che antichi percorsi neurali nel tronco encefalico sono coinvolti nell´"effetto placebo", il ben noto fenomeno medico che si verifica quando un paziente sente meno dolore dopo aver ricevuto quello che crede sia un analgesico ma è, in realtà, una sostanza inattiva dal punto di vista medico. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Neuron, forniscono prove interessanti di come l´effetto placebo funziona in realtà e perché la previsione che una cura ridurrà il dolore può in effetti creare tale realtà. Si pensa che l´effetto placebo sia dovuto al fatto che la persona crede che le sia stata somministrata una sostanza in grado di ridurre il dolore il che porta a una attenuazione del dolore. Come ciò avvenga non è stato mai spiegato appieno. Il cervello produce sostanze chiamate oppioidi endogeni, che hanno un ruolo importante nel sollievo dal dolore e dall´ansia. Queste sostanze sono state implicate nell´effetto placebo. Studi con risonanze magnetiche per immagini sul cervello hanno mostrato che una sensazione di "analgesia placebo" stimola la produzione di oppioidi endogeni da parte delle regioni del cervello associate all´attenuazione del dolore. La sensazione è anche associata a una diminuzione dei segnali di dolore. "Si è ipotizzato che l´analgesia placebo richiami anche il sistema di controllo discendente del dolore oppioidergico, che inibisce l´elaborazione del dolore nel midollo spinale e di conseguenza riduce le risposte legate al dolore nel cervello, portando a un´esperienza ridotta del dolore," ha spiegato il leader del team di ricerca Falk Eippert del Centro medico universitario Hamburg-eppendorf in Germania. Il team ha usato tecniche di imaging del cervello altamente sofisticate per esaminare le risposte della corteccia e del tronco encefalico in due gruppi di soggetti. A un gruppo era stato somministrato un farmaco chiamato naloxone che blocca la segnalazione oppioide e all´altro una semplice soluzione salina. Entrambi i gruppi credevano di aver ricevuto un analgesico. Il team ha scoperto che il naloxone riduceva l´effetto placebo e la diminuzione delle risposte al dolore indotte dal placebo. Significativamente hanno anche scoperto che nel gruppo placebo, le aree della corteccia interagivano con le strutture del tronco encefalico coinvolte nel controllo del dolore. Queste interazioni dipendevano dagli oppioidi endogeni ed erano collegate alla forza degli effetti placebo provati. "Tutte insieme, le nostre scoperte mostrano che la segnalazione oppioide nelle aree di modulazione del dolore e le proiezioni verso gli effettori a valle del sistema di controllo discendente del dolore sono importantissime per l´analgesia placebo," ha detto il dott. Eippert. "Sarà interessante vedere se l´attivazione, causata dagli oppioidi, del sistema di controllo discendente del dolore è una caratteristica comune a diversi tipi di modulazione del dolore come l´ipnosi e la distrazione dell´attenzione, che hanno in comune alcune caratteristiche neuroanatomiche. " Per maggiori informazioni, visitare: Centro medico universitario Hamburg-eppendorf: http://www. Uke. De/ Neuron: http://www. Cell. Com/neuron/ Ulteriori informazioni sulla ricerca per la salute finanziata dall´Ue: http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html . |
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GIORNATA INFORMATIVA NAZIONALE RUSSA SU BIOTECNOLOGIA, SALUTE, NANOTECNOLOGIA |
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Mosca, 7 settembre 2009 - I Punti di contatto nazionali russi (Pcn) per biotecnologia, salute, nanotecnologia e piccole e medie imprese terranno una giornata informativa sulla ricerca nel campo di biotecnologia, salute e nanotecnologia nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) l´11 novembre a Mosca, Russia. Durante l´evento, saranno discusse le principali questioni riguardanti la partecipazione russa a questi temi di ricerca del 7° Pq. I partecipanti avranno la possibilità di avere notizie sulle regole principali, la preparazione e la valutazione delle proposte. Sarà inoltre fornito materiale di consulenza e formazione. Le lingue di lavoro della giornata informativa saranno il russo e l´inglese. Per maggiori informazioni, visitare: http://fp7-bio. Ru/en/detail. Php?element_id=50 . |
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NUOVO POLO TAC A UDINE |
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Udine, 7 settembre 2009 - "L´introduzione delle nuove Tac dovrà consentire una concreta integrazione tra strutture all´interno del dipartimento di radiodiagnostica, che è la vera scommessa che un´Azienda integrata si gioca sul terreno dei servizi, e soprattutto la condivisione e la concessione non proprietaria delle macchine, unite alla flessibilità organizzativa collegata ai bisogni di utilizzo dei professionisti a scopi di assistenza e ricerca". E´ quanto ha sottolineato, il 3 settembre, l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo Polo Tac dell´ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, alla presenza del direttore generale dell´Azienda ospedaliero-universitaria, Carlo Favaretti. Kosic ha rimarcato l´importanza di una visione unitaria dell´offerta del sistema sanitario regionale e soprattutto l´innovazione del concetto di una gestione non proprietaria delle tecnologie all´interno dell´ospedale. "I parametri di distribuzione e di intensità di dotazione tecnologica - ha fatto notare Kosic - non sono più genericamente individuabili in termini di numero di macchine pro capite, per esempio una Tac ogni 50 mila abitanti, bensì oggi possono e devono essere determinati in relazione alla casistica effettiva, alla sua complessità e al ruolo attribuito alle strutture dalla programmazione sanitaria nel rispetto di criteri di sicurezza per l´utente e gli operatori, di efficacia e efficienza del percorso terapeutico e di economicità per la comunità regionale". Posto al piano interrato del padiglione 4, nell´area dipartimentale della diagnostica per immagini, in locali completamente ristrutturati, il polo si presenterà come un blocco unico di tecnologie avanzate, dotato di tre Tac di nuova generazione. In particolare la terza, la "Discovery", è una macchina unica in Europa nel settore per caratteristiche di rapidità, qualità di immagine e riduzione della dose di radiazioni. L´organizzazione del polo tiene conto di un´utenza sia interna che esterna all´ospedale e sul fatto che vi saranno esami da eseguirsi in urgenza ed altri solo in elezione. "La collocazione - ha spiegato il dott. Daniele Gasparini, direttore dell´Unità di radiologia diagnostica vascolare e interventistica - è strategica perché permette la separazione dei flussi in urgenza e di degenti nell´ospedale da quelli degli esami programmati. L´adiacenza al polo angiografico, in particolare, consentirà di trasportare pazienti con criticità acute per l´adeguato trattamento in tempi estremamente rapidi. Le sale di lettura separate dall´area tecnica e di indagine, inoltre, renderanno l´organizzazione medica più efficiente ed utile anche alla preparazione dei medici nel corso di specializzazione". Con l´installazione delle due nuove Tac, l´utilizzo di una terza per le simulazioni di radioterapia e il trasferimento di un´altra da Udine a Cividale, l´ospedale conta di ottenere importanti riduzioni di tempi di attesa nella radiologia, a fronte di un investimento di tre milioni e 800 mila euro, compresi gli oneri di struttura. All´inaugurazione sono inoltre intervenuti il sindaco di Udine, Furio Honsell, il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, il rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, e il preside della Facoltà di medicina, Massimo Mazzocchi. . |
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CONFERENZA SULLA RICERCA SULLE DROGHE ILLEGALI |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - La Commissione europea organizza una conferenza intitolata "Bridging the research gap in the field of illicit drugs in the European Union" che si terrà il 24 e il 25 settembre a Bruxelles, in Belgio. A fronte dei due milioni di persone che fanno uso di droga nell´Ue e delle circa 8. 000 morti dovute alla droga ogni anno, la ricerca è fondamentale per capire i problemi relativi alle droghe illegali e costituisce un caposaldo della strategia antidroga dell´Ue e del suo piano di azione sulla droga 2009-2012. Le esigenze della ricerca nel campo delle droghe illegali comprendono molte diverse discipline, tra cui: psicologia clinica, neuroscienza, ricerca biomedica, socioeconomia, scienze sociali, epidemiologia, genomica, farmacologia, tossicologia, criminologia, tecnologie di indagine scientifica e di rilevazione. La conferenza intende riunire circa 200 tra politici, ricercatori, organizzazioni di finanziamento per la ricerca e rappresentanti di organizzazioni internazionali e delle istituzioni dell´Ue. Esaminerà la ricerca in questo campo, con uno sguardo strategico verso le future esigenze di ricerca e discutendo come si potrebbero migliorare la coordinazione e la collaborazione a livello nazionale e dell´Ue per incrementare la ricerca. Termine per l´iscrizione: 18 settembre 2009 Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Illicitdrugsresearch. Eu/init. Xhtml?event=7 . . |
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SANITA’: SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE TRA TRENTINO E VENETO INCONTRO A VENEZIA SU INFLUENZA, FARMACIE DI CONFINE, FLUSSI DI MOBILITÀ, FORMAZIONE E LOTTA ALLE LISTE D´ATTESA |
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Venezia, 7 settembre 2009 - Svariati ambiti di nuova collaborazione in campo sanitario tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione del Veneto sono stati individuati nel corso di un incontro, tenutosi il 3 settembre a Venezia, tra l’assessore provinciale alla salute Ugo Rossi e quello alla sanità del Veneto Sandro Sandri. Nuova influenza, flussi di mobilità, farmacie di confine, formazione, collaborazione nella lotta alle liste d’attesa, in un quadro allargato anche a Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano, sono i fronti sui quali Rossi e Sandri hanno concordato di avviare il lavoro comune, da effettuare anche attraverso l’attivazione di alcuni tavoli tecnici. Per favorire i cittadini residenti in Primiero si è prevista la possibilità di prenotare le visite specialistiche su Feltre tramite il Centro unico prenotazioni dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento. “Un confronto molto proficuo – hanno sottolineato entrambi – perché le questione di interesse comune sono molte, a cominciare dalla gestione di alcune situazioni che riguardano in particolare Trento da un lato e le province di Verona e Belluno dall’altro”. Primo aspetto, la nuova influenza: su questo fronte, Veneto e Trentino sono pronti a collaborare per la presa in carico dei pazienti e la gestione dei vaccini nelle aree confinarie, in modo da fornire alla gente il miglior servizio possibile. Uno specifico Tavolo tecnico è stato attivato per approfondire la valutazione sui flussi di mobilità interregionale, in particolare nelle zone dell’alto Lago di Garda e del Feltrino. Il tavolo prenderà anche in considerazione le opportunità per un miglior uso del punto di primo intervento di Malcesine e del pronto soccorso di Arco. Un secondo tavolo prenderà in considerazione la questione delle borse di studio delle scuole di specialità, che riguarda in particolare gli studenti trentini che gravitano sull’Università di Verona. Accolto anche l’appello di Federfarma per definire e sottoscrivere un accordo che consenta da parte delle farmacie di confine, preventivamente individuate dalle due parti, di accettare ricette ed erogare farmaci anche a utenti provenienti dall’altra regione che, per motivi logistici o di cura, trovino più comodo rivolgersi a farmacie ubicate in un territorio diverso da quello della regione o provincia di residenza. Molto rilevante, infine, il “disegno”, che potrebbe coinvolgere non solo Veneto e Trento, ma anche Bolzano e Friuli, per incidere sinergicamente sul problema delle liste d’attesa. Una prima mossa potrebbe essere la definizione di un sofisticato sistema di rilevamento sull’attività dei professionisti che operano sia nel pubblico che in regime privato. . |
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MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE AL VIA LO “SCREENING NEONATALE METABOLICO ALLARGATO” NEL VENETO |
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Ponte San Nicolò (Pd), 7 luglio 2009 - Finalmente un lungo percorso legislativo si è concluso! La Giunta Regionale del Veneto ha approvato la delibera con la quale prende avvio lo Screening Neonatale Metabolico Allargato. Attualmente nel Veneto lo Screening Neonatale è regolamentato per legge per tre malattie (fenilchetonuria, ipotiroidismo e fibrosi cistica). Con lo Screening Neonatale Metabolico Allargato attraverso la strumentazione Tandem Mass Spettrometria si potranno riconoscere, nelle prime ore di vita del neonato, fino a 40 malattie metaboliche. Sarà così possibile intervenire terapeuticamente sul piccolo paziente in modo tempestivo scongiurando o quanto meno riducendo i seri danni che la malattia potrebbe causare sul piano fisico ma soprattutto sul piano neurologico. Tutto ciò può comportare la differenza tra il benessere e uno stato più o meno serio di sofferenza e di ritardo mentale per i circa 50. 000 bambini che ogni anno nascono nel Veneto A farsi carico dell’acquisto della strumentazione necessaria Tandem Mass Spettromentria, sarà l’Associazione Cometa Asmme – Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie “Ci troviamo dinanzi ad un fatto davvero straordinario” afferma con grande gioia e commozione la Presidente dell’associazione Anna Maria Marzenta – “oggi finalmente è stato compiuto un passo veramente decisivo sul fronte della lotta alle malattie metaboliche ereditarie”. “L’associazione Cometa A. S. M. M. E. ” continua la Presidente Marzenta “è veramente orgogliosa di sostenere concretamente il progetto acquistando la strumentazione Tandem Mass Spettrometria necessaria per questa tecnologia di analisi; la strumentazione sarà affidata la Centro Regionale Specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie in Azienda Ospedaliera di Padova, che unitamente all’Azienda Ospedaliera di Verona sarà la sede deputata a svolgere l’attività di Screening Allargato su tutti i nuovi nati del Veneto”. Oltre allo Screening, il progetto prevede che la continuità assistenziale (pazienti adulti) venga assicurata anche attraverso l’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’Azienda Sanitaria n. 3 di Bassano del Grappa dove, anche grazie a Cometa A. S. M. M. E. , fin dal dicembre 2007 è attivo un ambulatorio per l’assistenza al paziente metabolico adulto. “E’ stato compiuto un passo veramente importante” conclude la Presidente Marzenta “ma Cometa A. S. M. M. E. Non si fermerà certamente qui! Ora si tratta di potenziare l’Unità Operativa Complessa per le Mme in Azienda Ospedaliera di Padova. Fra pochi giorni prenderà servizio al Centro un nuovo medico strutturato che affiancherà il primario dr. Alberto Burlina e, verso la fine dell’anno l’Unità avrà a disposizione nuovi spazi per attività di ambulatorio. L’associazione inoltre si impegnerà attraverso una Convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Padova di sostenere economicamente l’Unità Operativa per l’acquisizione di risorse umane e tecnologiche nell’ambito di attività di sviluppo finalizzate alla diagnosi e alla cura delle malattie metaboliche ereditarie”. . |
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INFLUENZA: RIPARTITO IN VENETO PRIMO STOCK DI VACCINI SANDRI: “PRONTI A PARTIRE SECONDO CALENDARIO NAZIONALE” |
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Venezia, 7 settembre 2009 - “Il Veneto è già pronto ad avviare la prima fase della campagna vaccinale contro l’influenza H1n1, secondo il calendario nazionale con una dotazione iniziale di vaccini di 1. 380. 000 dosi, che saranno disponibili in 2 tranches, la prima delle quali di 690. 000”. Lo annuncia oggi l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri. Gli uffici tecnici hanno anche già provveduto alla ripartizione tra Aree Vaste ed Ullss sulla base del criterio delle popolazione residente, indicato a livello nazionale. Lo stoccaggio avverrà presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, che si farà carico della successiva consegna alla sede di ciascuna Area Vasta del quantitativo assegnato alle Ullss corrispondenti. “Questo primo stock – precisa Sandri – è riservato alle categorie di persone individuate come prioritarie a livello nazionale, e cioè soggetti a rischio, operatori della sanità, protezione civile, forze dell’ordine. Con un secondo quantitativo, presumibilmente ai primi di gennaio, la campagna verrà ulteriormente allargata e coinvolgerà anche studenti e operatori della scuola. Compatibilmente con l’effettiva disponibilità materiale – ribadisce Sandri – confermo il mio orientamento di mettere a disposizione il vaccino a tutti i cittadini veneti che lo desiderino. L’importante – raccomanda Sandri rivolgendosi alla popolazione – è che nessuno prenda iniziative autonome, anche rispetto al tradizionale vaccino stagionale, e che ci si attenga alle indicazioni che arriveranno dall’Istituto Superiore di Sanità e che saranno ampiamente e chiaramente diffuse”. Il primo quantitativo di 1. 380. 000 vaccini per il Veneto è stato così ripartito. Area Vasta Treviso-belluno (totale 308. 800): Ulss 7 Pieve di Soligo 61. 600; Ulss 8 Asolo 70. 400; Ulss 9 Treviso 116. 200; Ulss 1 Belluno 36. 600; Ulss 2 Feltre 24. 000. Area Vasta Vicenza (totale 243. 400): Ulss 3 Bassano 50. 400; Ulss 4 Alto Vicentino 52. 800; Ulss 5 Ovest Vicentino 50. 800; Ulss 6 Vicenza 89. 400. Area Vasta Venezia-rovigo (totale 330. 000): Ulss 10 Veneto Orientale 60. 400; Ulss 12 Veneziana 86. 600; Ulss 13c Mirano 74. 600; Ulss 14 Chioggia 37. 800; Ulls 18 Rovigo 49. 400; Ulss 19 Adria 21. 200. Area Vasta Verona (totale 256. 600): Ulss 20 Verona 133. 000; Ulss 21 Legnago 43. 400; Ulss 22 Bussolengo 80. 200. Area Vasta Padova (totale 241. 200): Ulss 15 Alta Padovana 70. 800; Ulss 16 Padova 118. 200; Ulss 17 Este 52. 200. . |
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VACCINI, ASSISTENZA, OSPEDALI: IL PIANO REGIONALE TOSCANO CONTRO L´INFLUENZA TRA I PROVVEDIMENTI L´AUMENTO DI POSTI LETTO E IL RICHIAMO DI MEDICI PENSIONATI |
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Firenze, 7 settembre 2009 - Il Servizio sanitario regionale è pronto ad affrontare il problema della pandemia influenzale che, a detta degli esperti, non tarderà a manifestarsi nel nostro paese. «La macchina organizzativa è in moto», spiega l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi. «Non facciamo allarmismi ma attrezziamo tutti i servizi, da quelli di base agli ospedali, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno». Dopo la riunione di ieri al Ministero e un incontro questa mattina con i direttori generali e sanitari della Asl toscane, l´assessore fa il punto della situazione. Vaccini. Li distribuirà direttamente il Ministero, nei tempi e nelle quantità che verranno decise a livello nazionale. La Toscana è pronta allo stoccaggio e alla distribuzione. Saranno i medici di famiglia e i pediatri a provvedere alla vaccinazione perchè, ripete l´assessore Rossi «la prima linea sono loro e grazie al loro impegno si potrà evitare un sovraccarico inappropriato dei pronto soccorso e degli ospedali». La vaccinazione riguarderà in una prima “ondata” circa 520 mila persone, appartenenti alle categorie che il ministero dovrà precisare, poi un altro milione di persone nelle fasce giovanili. «Il Ministero – afferma l´assessore – deve dare indicazioni precise in questo senso con un apposito decreto. Sollecito il governo ad assumersi questa responsabilità ed evitare qualsiasi tipo di confusione. I criteri di vaccinazione dovrebbero essere addirittura internazionali, non possiamo permetterci regimi diversi regione per regione». Intanto il Consiglio sanitario regionale è stato incaricato di elaborare linee guida che orientino i medici sui criteri in base ai quali disporre l´eventuale ricovero dei pazienti. Ospedali. Non dovranno ridurre l´attività programmata. Questa è l´esigenza fondamentale chiesta alle Aziende dall´assessore Rossi. «L´attività programmata – afferma - deve continuare come sempre, la sfida sta proprio in questo. Avremo bisogno probabilmente di più posti letto a bassa intensità di cura e di più personale». Per questo verranno prese due misure: la Aziende troveranno nei presidi ospedalieri locali dove attrezzare posti letto aggiuntivi (si pensa a non meno di 3000), una sorta di reparti-volano che verranno utilizzati per il periodo necessario a far fronte alla pandemia e quindi chiusi. Per gestire l´assistenza verranno richiamati temporaneamente in servizio, se necessario, i medici e gli infermieri in pensione. «Penso che questa richiesta – spiega Rossi – costituisca un coinvolgimento positivo di tutte le professionalità di cui il servizio sanitario pubblico della nostra regione può disporre, un modo per impegnare e responsabilizzare tutta la collettività nella gestione di una situazione straordinaria». Apparecchiature. La Regione raddoppierà il parco delle attrezzature per l´assistenza respiratoria. Si prevede una spesa di circa 2 milioni di euro. Il piano di acquisti riguarda tecnologie diverse: i dispositivi Cpap per l´assistenza respiratoria non invasiva, i respiratori con intubazione di uso corrente nelle terapie intensive e i sistemi Ecmo (Extracorporeal Membrane Oxygenation), una tecnica di supporto cardiopolmonare che sostituisce il normale meccanismo di ossigenazione del sangue. Scuola. Tra le ipotesi di cui si parla anche quella di una eventuale chiusura: «Penso che anche questo aspetto debba essere gestito a livello nazionale», conclude l´assessore Rossi. «Per quanto ci riguarda adotteremo i normali provvedimenti di profilass i che hanno consentito sempre di gestire bene le situazioni». Un´ultima notazione riguarda i casi di nuova influenza che si sono verificati in Toscana fino ad oggi: dal 29 marzo al 30 agosto sono stati accertati in laboratorio 224 casi, ma altre centinaia sono i casi segnalati in seguito alla semplice valutazione clinica. Le fasce di età più colpite sono quelle giovanili. . |
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VIRUS A, PRONTO INLIGURIA IL PIANO PER L´EMERGENZA INFLUENZA |
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Genova, 7 Settembre 2009 - "La pandemia si conferma un evento a maggiore impatto sociale per il prevedibile alto numero di malati contemporanei, piuttosto che sanitario, grazie, per ora, alla non particolare aggressività del virus". Claudio Montaldo, assessore alla Salute della Regione Liguria, ha fatto il punto sul virus A/h1ni, all´indomani dell´incontro al ministero. "Si conferma anche, per ora- afferma l´assessore ligure- una lentezza di diffusione in Italia del virus. Sono circa 5. 600 i casi probabili di cui confermati 2. 700. Ricordo che l´accertamento di laboratorio (tampone faringeo) a seguito del modificato quadro epidemiologico, su indicazione ministeriale, non è più eseguito su tutti i casi sospetti ma solo a scopo diagnostico nei casi con quadro clinico severo e a campione per monitorare la circolazione dei virus influenzali". In Liguria si sono registrati finora 235 casi probabili (112 di età compresa tra i 15 ei 34 anni) di cui 33 confermati positivi al test per A/h1n1, 32 ospedalizzati, tutti guariti. I casi risultati positivi sono prevalentemente di viaggiatori o loro contatti, anche se dobbiamo attenderci un aumento progressivo dei casi di tipo autoctono. La Regione Liguria ha attivato i diversi Settori, a seconda delle specifiche competenze, del Dipartimento Salute e servizi sociali per predisporre il Piano Regionale Pandemico. Tutte le aziende sanitarie hanno predisposto i propri Piani attuativi locali. Sono stati attivati sia la Commissione regionale Vaccini e Malattie Infettive sia il Comitato Pandemico regionale. Tutta la rete delle strutture sanitarie pubbliche, comprese le strutture Universitarie competenti, è attualmente in pieno esercizio per corrispondere al meglio alle esigenze che si determineranno al fine di ridurre quanto possibile l´impatto della pandemia. Vaccinazione - Il Ministero ha provveduto all´acquisto delle dosi vaccinali per coprire il 40% della popolazione e consegnerà appena disponibile alle singole Regioni il quantitativo loro assegnato in base alla popolazione residente. La consegna al centro di stoccaggio regionale avverrà a cura della Croce Rossa Italiana. Il vaccino pandemico in questione, a differenza di quello stagionale che è monodose, è in formato pluridose. Ogni flacone contiene 10 dosi e pertanto la somministrazione dal punto di vista esclusivamente pratico presenta qualche problema aggiuntivo. La campagna partirà, salvo modifiche del programma, il 15 novembre con la prima dose per le persone individuate come primo contingente: soggetti con patologie croniche e preesistenti e quindi a rischio di complicanze; addetti ai servizi essenziali: operatori sanitari e impiegati in altri settori importanti per il normale funzionamento del paese. Il Ministero, sulla base del lavoro svolto congiuntamente con gli organismi tecnici centrali e le regioni, emetterà una ordinanza con la definizione nel dettaglio dei soggetti target chiamati a vaccinarsi in questa prima fase al fine di comportamenti omogenei su tutto il territorio nazionale; per quanto riguarda alcune categorie (minori, donne in gravidanza) si dovranno attendere le indicazioni contenute nell´autorizzazione all´uso del vaccino. La disponibilità di vaccino è definita, alla Liguria verranno assegnati 230. 000 cicli nel 2009, un quantitativo ritenuto sufficiente. Finanziamento - Per il piano pandemico sono stati assegnati alla Regione Liguria 108 mila 766 euro. . |
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GIOCO D´AZZARDO PATOLOGICO DAL 5 SETTEMBRE AL VIA IL “GAP TOUR” IN PIEMONTE |
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Torino, 7 settembre 2009 - Prenderà il via sabato 5 settembre da Torino il “Gap tour”, che toccherà 18 città piemontesi con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul tema del gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa, che è una delle fasi della campagna di comunicazione “Combatti la febbre da gioco”, prevede la presenza di un camper attrezzato nelle principale piazze del territorio in occasione di feste, mercati e fiere, che funzionerà come centro d’ascolto aperto al pubblico e come punto informativo. Il progetto è curato da un gruppo di lavoro specifico che ha le finalità di aumentare l’accessibilità ai servizi, di formare il personale, di informare la cittadinanza sui rischi correlati al gioco d’azzardo e di pubblicizzare l’esistenza di servizi sanitari specializzati nell’aiuto alle persone coinvolte. La prima fase della campagna di comunicazione ha messo a disposizione, presso i Sert, gli Uffici relazioni con il pubblico delle Asl e presso gli studi dei medici di famiglia, 180 mila depliant, in cui si spiega come la passione per il gioco possa trasformarsi in una dipendenza, quali siano i sintomi attraverso cui riconoscere la patologia e soprattutto quali siano gli indirizzi a cui rivolgersi per prevenire e curare il problema. Gli opuscoli contengono inoltre un questionario che consente a ciascuno di misurare la propria “febbre da gioco” e di valutare quindi l’opportunità di consultare il servizio più vicino a casa propria. «Il Piemonte – afferma Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità – è una delle Regioni con la più alta percentuale di soggetti a rischio di dipendenza patologica, così come indicato dai risultati dello studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcool and Drugs, 2007), con un numero stimato di circa 80 mila soggetti. Il Piemonte è tra le Regioni italiane che maggiormente si sono distinte per il contrasto al fenomeno, a partire dal suo riconoscimento nel piano socio-sanitario 2007-2010 e dalla formazione di un gruppo di lavoro regionale su questo tema. Dalla primavera del 2008, inoltre, tutti i Sert del Piemonte hanno provveduto a creare al proprio interno ambulatori specifici, sportelli dedicati o gruppi di operatori formati per la presa in carico dei giocatori d’azzardo patologici. Il Gap tour si inserisce tra queste iniziative, portando all’attenzione della popolazione un problema che spesso non è riconosciuto come tale». Il trend di prese in carico da parte dei servizi conferma la gravità della situazione: dai 166 soggetti che si sono rivolti al servizio sanitario per la cura della patologia nel 2005 si è giunti ai 456 in carico nel 2008. Dall’inizio del 2009, inoltre, è cresciuto costantemente il numero di coloro che hanno chiesto maggiori informazioni sui servizi al numero verde della Regione Piemonte, 800333444. « Nella nostra Regione – dichiara Remo Angelino, coordinatore regionale del gruppo di lavoro Gap - i soggetti più coinvolti dal problema sono quelli di sesso maschile, di età compresa fra i 25 e i 34 anni, nella maggior parte dei casi già con problematiche di dipendenza da altre sostanze psicotrope come fumo, alcol e droghe. Ciò nonostante, il problema pare in crescita anche fra le donne e i giovanissimi, come emerge dal dato che dimostra come il 37% fra i ragazzi e ragazze di età tra i 15 e i 19 anni dichiari di aver giocato almeno una volta nell’ultimo mese e l’8% dichiari di giocare ogni giorno. Questi numeri, inevitabilmente, sono accompagnati dall’aumento costante di entrate nelle casse del Monopolio di Stato. Nel 2008 i giochi pubblici hanno fatto registrare una raccolta di 47,5 miliardi di euro, pari al 2% del Pil, con un incremento rispetto al 2007 del 12,7%. Si stima che nel 2009 sarà superata la quota di 50 miliardi di euro giocati». Alla luce di questi dati, nel mese di luglio 2009, l’assessore Artesio ha inviato una lettera a Enrico Rossi, coordinatore della commissione nazionale salute, con la proposta al Governo di utilizzare parte delle entrate da gioco d’azzardo alla presa in carico, trattamento, cura e reinserimento sociale dei giocatori patologici da parte dei servizi pubblici e privati riconosciuti. «La cura delle dipendenze richiede l’impiego di risorse pubbliche – afferma Artesio – e quindi di tutti i cittadini. Destinando una parte degli incassi derivanti dal gioco alla cura di una patologia costantemente in crescita, non si correrebbe il rischio di sottrarre preziose risorse agli altri ambiti sanitari». All´indirizzo http://www. Publieditweb. It/condivisa/masarin. Pdf è possibile scaricare l´indagine descrittiva sui soggetti con problemi di gioco d´azzardo patologico afferenti ai servizi per le dipendenze patologiche del Piemonte. Calendario “Gap Tour” – Settembre/ottobre 2009
Data |
Asl |
Luogo |
Evento |
5 settembre |
To1 |
Torino, piazza Castello |
Inaugurazione Gap tour |
6 settembre |
Vco |
Verbania Pallanza |
Il Corso fiorito |
8 settembre |
Cn1 |
Vicoforte |
Fiera della Madonna |
12 settembre |
Al |
Acqui Terme |
Festa delle feste |
18 settembre |
At |
Asti |
Duja d’or |
19 settembre |
Al |
Casale Monferrato |
Fiera dell’Uva |
20 settembre |
To5 |
Nichelino |
Festa di San Matteo |
26 settembre |
To1-to2 |
Torino, piazza Castello |
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27 settembre |
Al |
Alessandria |
Festa di Gagliardo fra i mercanti |
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3 ottobre |
To3 |
Pinerolo, piazza Vittorio Veneto |
Mercato |
4 ottobre |
No |
Novara |
Fiera Novara motori |
9 ottobre |
Cn2 |
Alba/bra |
Fiera del tartufo |
10 ottobre |
To1 |
Torino, corso Racconigi |
Mercato rionale |
11 ottobre |
Vc |
Vercelli |
Fiera d’Autunno |
16 ottobre |
Cn2 |
Alba/bra |
Fiera del tartufo |
17 ottobre |
Cn1 |
Cuneo |
Fiera del marrone |
18 ottobre |
To3 |
Orbassano |
Il sedano rosso |
24 ottobre |
To3 |
Grugliasco |
Centro commerciale Le Gru |
25 ottobre |
Bi |
Gaglianico |
Expo d’autunno | . |
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CONFERENZA SUI RISCHI DI DANNI CEREBRALI E SUI FARMACI NEUROPROTETTORI PER I NEONATI PREMATURI |
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Amburgo, 7 settembre 2009 - Il progetto, finanziato dall´Ue, Neobrain ("Neonatal estimation of brain damage risk and identification of neuroprotectants") terrà una conferenza satellite sui rischi di danni cerebrali e sui farmaci neuroprotettori per i neonati prematuri, ad Amburgo, in Germania, l´8 ottobre, prima del 50° Incontro annuale della Società europea di ricerca pediatrica. Nei bambini prematuri il cervello è particolarmente vulnerabile. I danni che si verificano durante questa fase dello sviluppo del cervello possono portare in seguito a deficit motori, limiti cognitivi, deficit dell´attenzione, difficoltà di apprendimento e persino disabilità gravi. Nell´ambito del progetto Neobrain, ricercatori, medici e piccole e medie imprese (Pmi) di tutta Europa lavorano per identificare strategie per diagnosticare e proteggere i neonati da tali danni. La conferenza presenterà i risultati all´avanguardia del progetto e delle aree di ricerca ad esso collegate. Per maggiori informazioni, visitare: http://www. I-med. Ac. At/neobrain//news/ . |
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COOPERAZIONE SANITARIA: PARTE IN PIEMONTE UN NUOVO UN PROGRAMMA DI ASSISTENZA PER I MINORI PROVENIENTI DA PAESI IN VIA DI SVILUPPO |
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Torino, 7 settembre 2009 - Continua l’impegno del Piemonte sul fronte della cooperazione sanitaria con i Paesi in via di sviluppo. Dopo l’introduzione nel maggio dello scorso anno della possibilità per i dipendenti delle aziende sanitarie di usufruire di limitati permessi di aspettativa retribuita per prestare la propria opera professionale all’estero, in questi giorni la Regione ha firmato con l’ospedale infantile Regina Margherita e con il Comune di Torino un protocollo per l’attuazione di un programma di assistenza sanitaria a favore di minori che non possano essere curati nel loro Paese. «Una legge del 1997 - spiega l’assessore Artesio - prevede che le Regioni mettano a disposizione dei propri ospedali risorse finalizzate ad erogare prestazioni di alta specializzazione, per gravi malattie, a cittadini provenienti da Stati nei quali non esistano le competenze medico-specialistiche adeguate e con cui non siano in vigore accordi di reciprocità o questi ultimi non siano attuabili per ragioni contingenti. In Piemonte, le iniziative in questo senso sono state regolate con una legge regionale approvata dalla precedente amministrazione. Nel caso dei bambini, però, l’esperienza ha dimostrato come sia necessario prevedere anche un percorso socio-assistenziale specifico per il piccolo paziente e per coloro che lo accompagnano». Di qui la decisione di definire un nuovo protocollo, in cui si assegna specificamente all’ospedale Regina Margherita il compito di garantire, anche attraverso la collaborazione con altri presidi, il ricovero e la cura dei bambini malati. La segnalazione del caso all’ospedale infantile dovrà essere effettuata da un’associazione avente sede legale e operativa in Piemonte, che dovrà presentare anche un programma di accompagnamento sociale del minore, impegnandosi a pagare le spese di viaggio e il soggiorno di eventuali familiari. La possibilità dell’intervento dovrà poi essere valutata da una commissione tecnica composta da rappresentanti della Regione, del Comune di Torino e del Regina Margherita stesso. Per il progetto, nel 2009, la Regione ha previsto uno stanziamento in bilancio di un milione e 580 mila euro. . |
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LAIT, PROGETTO ´RATING ASL´ INDICATO DAL MINISTERO COME ESEMPIO BUONA AMMINISTRAZIONE |
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Roma, 7 settembre 2009 - ´Rating Asl´, progetto sviluppato dal Settore Sistemi Informativi per il controllo della spesa sanitaria di Lait spa, società per l´informatica della Regione Lazio, è stato inserito sul sito del ministero della pubblica amministrazione e l´Innovazione (www. Innovazione. Gov. It) , come caso di buona amministrazione. Il progetto si trova nella sezione ´Non solo fannulloni´, la vetrina nella quale il ministro Renato Brunetta ha fatto collocare finora circa 800 esempi di best practice del settore pubblico. Nella stessa sezione, oltre Rating Asl, ci sono altri progetti curati e realizzati da Lait spa per conto della Regione Lazio. Tra questi: il nuovo portale del Consiglio Regionale; il progetto per la trasparenza totale, attraverso il quale la Regione Lazio, prima in Italia, ha messo on line i curricula e gli stipendi dei propri dirigenti; Asur, per l´anagrafe sanitaria unica dei cittadini. ´´Il progetto nasce dalla volontà di dare una risposta ai bisogni di riduzione del rischio sanitario, garantendo una migliore sicurezza per i pazienti, oltre che dall´esigenza di abbattere i costi della sanità regionale -dichiara il presidente di Lait spa, Regino Brachetti- il suo inserimento sul sito del ministero, insieme agli altri da noi realizzati, e´ un ulteriore riconoscimento alle grandi professionalità di cui la società dispone, che vengono impiegate per migliorare e rendere più agevole il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, obiettivo che oltre ad essere un cardine della nostra missione aziendale, costituisce una priorità dell´Amministrazione regionale del Lazio guidata dal Presidente Piero Marrazzo, a garanzia della trasparenza e dell´efficienza". ´´´Rating Asl´ -aggiunge Ettore Sala, responsabile del settore che ha sviluppato il sistema- e´ una piattaforma tecnologica di supporto alle attività di Risk Management, unica nel suo genere in quanto appositamente sviluppata per l´impiego in ambito sanitario, e ritagliata quindi sulle specifiche esigenze degli operatori´´. Il sistema e´ totalmente conforme alla recente normativa emessa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in materia di rischio clinico. La soluzione messa a punto consente di raccogliere le informazioni relative agli eventi avversi (errori clinici, malpractice ed eventi evitati near miss), attraverso un unico sistema, attualmente utilizzato da tutte le Asl, Aziende Ospedaliere, Irccs e Policlinici pubblici della Regione Lazio. La piattaforma tecnologica consente inoltre di gestire dati e informazioni relative alle polizze assicurative ed ai contenziosi avviati nei confronti delle strutture sanitarie. Il sistema ha suscitato forte interesse tra gli addetti ai lavori ottenendo riconoscimenti anche a livello europeo. . |
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CAPOLAVORI DELLA MODERNITÀ AL MART DI ROVERETO PER SCOPRIRE LA COLLEZIONE DEL KUNSTMUSEUM WINTERTHUR DAL 19 SETTEMBRE 2009 AL 10 GENNAIO 2010 |
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Rovereto, 7 settembre 2009 - Monet, Pissarro, Rodin, Bonnard, Sisley, van Gogh, Cézanne, Picasso, Kandinsky, Klee, Magritte, Brancusi, Mondrian, Gerhard Richter, e molti altri, sono i protagonisti di “Capolavori della modernità. Opere dalla collezione del Kunstmuseum Winterthur”. Dopo aver ospitato le straordinarie opere della Phillips Collection di Washington, della Österreichische Galerie Belvedere e dell’Israel Museum di Gerusalemme, al Mart è ora la volta delle ricchissime raccolte del Kunstmuseum Winterthur. 240 capolavori assoluti della storia dell’arte del Xx secolo dalle collezioni del museo svizzero, saranno nelle sale del Mart di Rovereto dal 19 settembre al 10 gennaio 2010. L’esposizione si articola in un ricco percorso cronologico e tematico che attraversa l’impressionismo, il cubismo, il surrealismo e le ricerche astratte, per giungere ad una apertura di altissima qualità sulle ricerche internazionali del secondo dopoguerra. La Mostra La collezione del Kunstmuseum di Winterthur ha origine grazie ad una sapiente campagna di acquisti avviata alla fine dell’Ottocento dalla Società di Belle Arti della città svizzera, e sostenuta in seguito da generosi donatori, la raccolta si è concentrata fin dall’inizio su capolavori impressionisti di Degas, Sisley, Pissarro, Monet e post-impressionisti. La mostra si apre proprio con una sezione dedicata alla pittura francese agli albori della modernità, con alcuni suggestivi paesaggi di Corot e Boudin che anticipano le ricerche pittoriche degli impressionisti, qui rappresentati da un nucleo di opere di alta qualità, tra cui una serie di paesaggi di Monet en plein air come Bassa marea (Varengeville) del 1882, alcuni studi di luce di Sisley, Sotto il ponte di Hampton Court, 1874 e La chiesa di Moret al sole del mattino, 1893, e nelle vedute affollate di Pissarro. Dall’impressionismo muove anche la ricerca di Cézanne, rappresentata da Gli ippocastani del Jas de Bouffan (1885). All’affermazione di una pittura assolutamente libera nell’impianto e nella pennellata giunge Vincent van Gogh con due capolavori che documentano la straordinaria evoluzione della sua ricerca in un brevissimo arco di tempo: Soffioni del 1889 e Ritratto del postino Roulin (1888), interamente costruito sulle gamme del giallo e del blu. La pennellata di van Gogh e il suo cromatismo emancipato da vincoli naturalistici saranno ripresi due decenni dopo da giovani artisti come Maurice de Vlaminck e Albert Marquet, protagonisti della stagione fauve. Un altro affascinante capitolo è dedicato alla pittura romantica-simbolista dove, come scrive Schwarz “il colore è inteso come fenomeno materiale ma anche come esperienza soggettiva”, con opere di Eugène Delacroix, Odilon Redon e Ferdinand Hodler, fino ai nabis Maurice Denis, Édouard Vuillard e Pierre Bonnard, cui si affianca lo svizzero Félix Vallotton. Una sezione è dedicata alla scultura e all´evoluzione del linguaggio plastico, a partire da Medardo Rosso, che alla fine del Xix secolo supera il concetto tradizionale di scultura per accogliere nella materia le vibrazioni atmosferiche e luminose (Henri Rouart, 1889), fino alle radicali sperimentazioni formali di Pevsner, Duchamp-villon e Lipchitz e all’estrema sintesi di Brancusi (Danaide, 1913) e Giacometti presente in mostra con il bellissimo marmo Testa che guarda (1927-1929). La stagione delle avanguardie si apre con un capitolo che sottolinea il passaggio della pittura verso l’astrazione, con opere di artisti che abbandonano ogni riferimento oggettivo, dal cubismo orfico di Delaunay all’astrattismo lirico di Kandinsky e Klee. Un nucleo particolarmente importante di opere illustra le ricerche di quegli artisti che, a partire dal primo dopoguerra, rivolsero il loro sguardo oltre “le cose sensibili” per indagare il lato più nascosto e profondo della realtà, fino alla dimensione del sogno e dell’inconscio, partendo da Giorgio de Chirico che apre la strada ai surrealisti come Max Ernst, René Magritte e Yves Tanguy. A questi pittori si affiancano alcuni artisti che rivolsero al mondo reale uno sguardo lucido, ma dagli effetti talora non meno stranianti: Niklaus Stoecklin, Adolf Dietrich e il più noto Alexander Kanoldt, che trasfigura i paesaggi italiani in immagini composte da volumi squadrati, sospesi in un’atmosfera senza tempo, privi di ogni dettaglio narrativo. Un’importante sezione è dedicata al cubismo rappresentato nei suoi diversi sviluppi da un ricco gruppo di opere di Picasso, Gris e Léger, artista di cui il museo Winterthur possiede una delle più importanti raccolte d’Europa. Sono invece documentate dall’opera di Van Doesburg e Mondrian, presente in mostra con due capolavori, Composizione I, (1930) e Composizione A, (1932) le ricerche che dalla scomposizione cubista giungono all’affermazione di una pittura non oggettiva. Agli studi sulla forma rimandano anche i rilievi polimaterici di Kurt Schwitters, le strutture aeree di Alexander Calder e le opere di Hans Arp. Il sottilissimo fil rouge che dalle ricerche surrealiste conduce fino alla nascita dell’informale è rappresentato dalle opere di Asger Jorn e Karel Appel, e Antoni Tàpies che verso la metà degli anni Cinquanta abbandona le rappresentazioni fantastiche e grottesche per dedicarsi a rilievi in cui ricerca l’espressività di materiali poveri ed essenziali. Dall’espressionismo astratto, con Mark Tobey, Philip Guston, Richard Chamberlain, si arriva a una serie di opere che illustrano le tendenze minimaliste dell’arte americana più recente, da Richard Tuttle a Robert Mangold, da Ellsworth Kelly fino a Brice Marden. La collezione del Museo di Winthertur, grazie ad importanti donazioni, presenta anche le ultime ricerche artistiche figurative con opere di Richard Hamilton, protagonista della cultura pop, Richard Artschwager e Gerhard Richter fino agli esiti della cultura artistica contemporanea. . |
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A MILANO DAL 24 SETTEMBRE AL 30 OTTOBRE IL PALAZZO DI GIUSTIZIA SI APRE, PER LA PRIMA VOLTA, ALL’ARTE CONTEMPORANEA |
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Milano, 7 settembre 2009 - L’esposizione, dal titolo La giustizia e i suoi simboli, presenterà 28 opere di Basil Beattie, Mitsuo Miyahara e Aldo Rota, che dialogheranno con i capolavori presenti nello storico edificio disegnato da Marcello Piacentini. L’arte contemporanea dialoga con i simboli della giustizia e per la prima volta lo fa all’interno di uno dei suoi luoghi simbolo. Questo propone la mostra La giustizia e i suoi simboli, organizzata da B-artcontemporary, col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano che, dal 24 settembre al 30 ottobre 2009, verrà ospitata dal Palazzo di Giustizia di Milano. L’esposizione è curata da Victor de Circasia e presenterà 28 opere di tre artisti, Basil Beattie, Mitsuo Miyahara e Aldo Rota, che hanno lavorato, usando come fonte d’ispirazione, il tema della giustizia, i suoi simboli, il rapporto emotivo tra l’essere umano e il processo, dialogando con i grandi capolavori presenti nel Palazzo di Giustizia di Milano e la grande fisicità dell’edificio disegnato da Marcello Piacentini. Basil Beattie (1935), uno dei maggiori artisti astratti britannici, ha sempre volto la sua attenzione su due principali soggetti - il suo intimo e la terra – e le immagini che ne risultano, rappresentano un comune, ma profondamente personale, senso dell´ordine. Nei decenni Beattie ha utilizzato tratti giocosi, piacevoli ed intriganti. La sua visione si è poi lentamente evoluta dalla metà degli anni Novanta, acquisendo un senso più ampio dei luoghi e dello spazio. Le opere recenti contengono un forte richiamo ai primi lavori e sono una testimonianza del trascorrere del tempo, testimoniato da Beattie con l’incondizionato apprezzamento delle cose più care. Il giapponese, ma torinese d’adozione, Mitsuo Miyahara (1948) ha concentrato la sua attenzione sul tema del progetto, con un’installazione site specific composta da 18 pannelli dipinti che costituisce una testimonianza pubblica del suo profondo studio della simbologia della giustizia. Invece di porre in evidenza come lo spettatore interpreta il rapporto con le immagini, Miyahara offre una serie di elementi per studiare la simbologia dei segni. Diversamente dagli altri suoi interventi, per i quali l’artista ha tratto i soggetti dalla natura e dal paesaggio, in questo caso trae i riferimenti interamente dall´esperienza quotidiana. Aldo Rota (1941) presenta una serie di 8 tele in cui la pittura è in rilievo e mostra una superficie contorta che fa riferimento al passato più antico e alla trasformazione dei materiali quotidiani in un’idea simbolica e inorganica. I suoi dipinti, che fanno riferimento alla fisicità del palazzo e alla fisicità intellettuale della giustizia, sono allo stesso tempo sommersi e di immediata percezione, ricchi di gestualità e di esplosioni di colore monocromo, in modo da essere percepiti come sensazioni ancor più che come segni. Questa mostra sarà anche l’occasione per ammirare l´importante collezione di opere presenti all’interno del Palazzo di Giustizia. Accompagna l’esposizione un catalogo edizioni B-artcontemporary. . |
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MOSTRE. NEL CORTILE DI PALAZZO REALE “IL CICLO DEL TEMPO” DI ALESSANDRO PAPETTI |
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Milano, 7 settembre 2009 – Da Venerdì 4 settembre, fino a domenica 20, il cortile di Palazzo Reale ospiterà un’installazione dell’artista milanese Alessandro Papetti. Si tratta di tre grandi ambienti pittorici circolari, che dialogano idealmente con la mostra “Monet. Il tempo delle ninfee”, allestita al primo piano del Palazzo fino al 27 settembre. “Dopo il cinema estivo e con questo allestimento – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – vogliamo ribadire una nuova funzione del cortile interno di Palazzo Reale: non uno spazio di passaggio, ma un luogo di produzione culturale che viene offerto per una partecipazione più creativa alla cultura da parte della città. Durante la settimana della moda la prossima sorpresa, con un progetto di design etico”. “Immaginiamo il tempo e immergiamoci in esso – ha aggiunto l’assessore -. Il tempo è come un cerchio di cui noi siamo un punto in movimento. Ma questo cerchio si avvolge intorno a noi assumendo la forma, e forse la forza, di una spirale. Si finisce così per essere assorbiti dal colore. Continua la contaminazione tra antico, moderno e contemporaneo che caratterizza il nuovo corso della cultura a Milano”. Promossa dal Comune e prodotta da Palazzo Reale assieme a Italian Factory, l’installazione è formata da tre immensi “ambienti pittorici” di forma circolare (del diametro interno di 8 metri ciascuno), nei quali il visitatore può entrare, immergendosi fisicamente all’interno, fino quasi a diventare parte integrante dei singoli dipinti. In questo modo la distanza tra fruitore e opera d’arte sembra venire annullata. Le tre grandi opere, alle quali Alessandro Papetti ha lavorato per oltre un anno, sono esposte all’interno di una grande tensostruttura (realizzando così una vecchia idea a cui l’artista pensava da una decina d’anni) e affrontano tre tematiche differenti: l’acqua, l’aria, il bosco. Il tema dell’acqua – che ha suggerito il collegamento di questa iniziativa con la mostra “Monet. Il tempo delle ninfee” – si riallaccia in maniera naturale alla serie che l’artista ha iniziato fin dal 1998, con quadri incentrati sull’idea del bagno di notte e con le grandi piscine che ha esposto in numerose occasioni. Allo stesso modo, il periodico succedersi dei tronchi degli alberi nell’opera ispirata al bosco sembra voler rompere gli schemi naturalistici del paesaggio tradizionale; mentre nel quadro ispirato al tema dell’aria lo stesso gesto pittorico, con la sua vibrante forza dinamica e la sua carica di energia, sembra diventare il vero protagonista dell’opera. All’interno del percorso espositivo verrà proiettato il documentario Alessandro Papetti - Il ciclo del tempo (17´, Giart. Tv, 2009; regia Giampiero D´angeli, cura editoriale e interviste Alice Maxia e produzione Luca Molducci), nel quale si potrà cogliere l’artista dipingere la sua opera e raccontare le ragioni del progetto. Alessandro Papetti - Alessandro Papetti nasce a Milano nel 1958. Dopo i primi anni di ricerca, le prime mostre personali e le rassegne in spazi pubblici in Italia, tra il 1988 e il 1990 la sua pittura si concentra sul tema dei ritratti visti dall’alto, ai quali Giovanni Testori dedica nel 1989 un articolo sul “Corriere della Sera”. Degli anni 1990-1992 è il ciclo Reperti, studio analitico sulla forma, sulle tracce lasciate dal tempo in atelier e interni di fabbrica. A partire dal 1992 Papetti approfondisce la ricerca sui temi dell’archeologia industriale, come testimonia la mostra ai Musei Civici di Villa Canzoni a Lecco nel 1996. Dal 1992 partecipa a varie fiere dell’arte in Europa e negli Stati Uniti. Dal 1995 svolge la sua attività tra Milano e Parigi. È di quell’anno l’incontro con lo scrittore e biografo James Lord, che gli dedica nel 1996 un significativo testo critico. Nel 1999 espone il nuovo ciclo Acqua, alla Galleria Forni di Milano. Sono tra le prime immagini di figure rappresentate in un esterno. Nel 2002 nasce il ciclo dei cantieri navali. Tra il 2003 e il 2005 viene invitato a partecipare a numerose rassegne museali, come la mostra dedicata a Testori a Palazzo Reale di Milano e la mostra La ricerca dell’identità, curata da Vittorio Sgarbi ed esposta in diversi spazi pubblici in Italia. Nel 2005 partecipa alle rassegne Miracolo a Milano a Palazzo della Ragione e Il paesaggio italiano contemporaneo a Palazzo Ducale a Gubbio. Nello stesso anno, la Fondazione Mudima gli dedica una prima retrospettiva dal titolo Il disagio della pittura, nella quale Papetti espone i lavori degli ultimi vent’anni fino ai dipinti sul tema della città. Sei mesi più tardi, la mostra dal titolo Il ventre della città, con i suoi veloci “ritratti” di paesaggio urbano. Del 2007 è la mostra Ile Seguin, dedicata agli ex stabilimenti della Renault, esposta al Musée des Années 30 di Parigi. Sempre nello stesso anno Sgarbi lo invita a partecipare alla mostra di Palazzo Reale a Milano, Arte italiana. 1968-2007 Pittura. Del 2008 è invece la partecipazione alla rassegna La nuova figurazione italiana. —To be continued…, presso la Fabbrica Borroni a Bollate (Milano). Nel 2009 partecipa alla rassegna No Landscape – La sparizione del paesaggio, alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio (Varese). Negli ultimi quindici anni Papetti ha esposto i suoi lavori in importanti fiere dell’arte internazionali, e collabora con numerose gallerie straniere. . |
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INAUGURATO PROGETTO "ARTEPOLLINO UN ALTRO SUD" |
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Potenza, 7 settembre 2009 - All´inaugurazione del progetto Artepollino un altro sud, hanno partecipato a Latronico oltre al Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo ed al sindaco Egidio Ponzo, anche alcuni componenti del prestigioso Comitato Scientifico del progetto: Mario Cristiani Presidente di Arte Continua, Vicente Todolì direttore della Tate Modern di Londra, Catterina Seia responsabile Unicredit & Art e Laura Barreca in rappresentanza del Mibac che hanno collaborato per realizzare un Progetto ambizioso in una delle più belle aree naturalistiche dell´Italia del Sud. Artepollino un altro sud, è un progetto di sviluppo locale, inserito nel programma "Sensi contemporanei", promosso dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia che intende svelare le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio lucano del Parco Nazionale del Pollino. Anish Kapoor, uno dei maggiori artisti d´arte contemporanea viventi ha presentato la sua monumentale opera Earth Cinema nel complesso termale di Latronico. L´opera, che è costituita da un taglio nel terreno lungo circa 45 metri, ha stupito i numerosi visitatori incuriositi ed affascinati dalla performance di un artista di fama internazionale che ha realizzato i suo lavori nelle maggiori metropoli del mondo ed è capace di produrre spettacolari opere al confine tra il parco a tema e lo spazio spirituale. Protagonista incontrastato della giornata inaugurale è stato in ogni caso il territorio lucano del Pollino: a Noepoli (Pz), dove sorge l´opera di Giuseppe Penone, Teatro vegetale e San Severino Lucano (Pz), dove Carsten Höller ha realizzato Rb Ride, una giostra con 12 braccia per 24 persone perfettamente funzionante. Le opere dei tre grandi nomi dell´arte contemporanea Kapoor, Höller e Penone, sono state visitate in un vero e proprio tour da un numero importante di giornalisti di quotidiani e periodici nazionali ed internazionali, a oltre che da galleristi, collezionisti ed esperti di arte contemporanea che sono convenuti per l´occasione in Basilicata da diverse parti d´Italia e d´Europa attirati dall´innovatività del progetto messo in campo. Il 19 settembre 2009 è prevista la conclusione della prima edizione di Artepollino con il concerto di Mario Brunello "Pensavo fosse Bach". Si concluderanno in quella data anche le attività didattiche nelle scuole e nel territorio ed i workshop con altri tre artisti: Claudia Losi, Nils-udo e Anni Rapinoja che stanno in questi giorni lavorando con le comunità locali del Pollino a Latronico, San Paolo Albanese e Terranova del Pollino ed utilizzano la natura, le tradizioni e la cultura locale come elemento primari di ispirazione nelle loro opere contemporanee. . |
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NEL CORTILE DI PALAZZO REALE A MILANO “IL CICLO DEL TEMPO” DI ALESSANDRO PAPETTI |
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Milano, 7 settembre 2009 - Fino a domenica 20 settembre, il cortile di Palazzo Reale ospiterà un’installazione dell’artista milanese Alessandro Papetti. Si tratta di tre grandi ambienti pittorici circolari, che dialogano idealmente con la mostra “Monet. Il tempo delle ninfee”, allestita al primo piano del Palazzo fino al 27 settembre. “Dopo il cinema estivo e con questo allestimento – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – vogliamo ribadire una nuova funzione del cortile interno di Palazzo Reale: non uno spazio di passaggio, ma un luogo di produzione culturale che viene offerto per una partecipazione più creativa alla cultura da parte della città. Durante la settimana della moda la prossima sorpresa, con un progetto di design etico”. “Immaginiamo il tempo e immergiamoci in esso – ha aggiunto l’assessore -. Il tempo è come un cerchio di cui noi siamo un punto in movimento. Ma questo cerchio si avvolge intorno a noi assumendo la forma, e forse la forza, di una spirale. Si finisce così per essere assorbiti dal colore. Continua la contaminazione tra antico, moderno e contemporaneo che caratterizza il nuovo corso della cultura a Milano”. Promossa dal Comune e prodotta da Palazzo Reale assieme a Italian Factory, l’installazione è formata da tre immensi “ambienti pittorici” di forma circolare (del diametro interno di 8 metri ciascuno), nei quali il visitatore può entrare, immergendosi fisicamente all’interno, fino quasi a diventare parte integrante dei singoli dipinti. In questo modo la distanza tra fruitore e opera d’arte sembra venire annullata. Le tre grandi opere, alle quali Alessandro Papetti ha lavorato per oltre un anno, sono esposte all’interno di una grande tensostruttura (realizzando così una vecchia idea a cui l’artista pensava da una decina d’anni) e affrontano tre tematiche differenti: l’acqua, l’aria, il bosco. Il tema dell’acqua – che ha suggerito il collegamento di questa iniziativa con la mostra “Monet. Il tempo delle ninfee” – si riallaccia in maniera naturale alla serie che l’artista ha iniziato fin dal 1998, con quadri incentrati sull’idea del bagno di notte e con le grandi piscine che ha esposto in numerose occasioni. Allo stesso modo, il periodico succedersi dei tronchi degli alberi nell’opera ispirata al bosco sembra voler rompere gli schemi naturalistici del paesaggio tradizionale; mentre nel quadro ispirato al tema dell’aria lo stesso gesto pittorico, con la sua vibrante forza dinamica e la sua carica di energia, sembra diventare il vero protagonista dell’opera. All’interno del percorso espositivo verrà proiettato il documentario Alessandro Papetti - Il ciclo del tempo (17´, Giart. Tv, 2009; regia Giampiero D´angeli, cura editoriale e interviste Alice Maxia e produzione Luca Molducci), nel quale si potrà cogliere l’artista dipingere la sua opera e raccontare le ragioni del progetto. Www. Comune. Milano. It/palazzoreale . |
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GOLF - PLAYOFFS: WOODS REAGISCE E RESPINGE L´ATTACCO DI STRICKER NELLA CORSA AI DIECI MILIONI DELLA FEDEX CUP |
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Roma 7 settembre 2009 - Nel Deutsche Bank Championship, sul percorso del Tpc Boston a Norton nel Massachusetts, Tiger Woods ha reagito con decisione all´attacco di Steve Stricker e, sostanzialmente, con un giro in 67 colpi che l´ha portato dal 48° al 28° posto con 137 (70 67) ha rimesso le cose in ordine nella speciale classifica che porta alla conquista dei dieci milioni di dollari della Fedex Cup, destinati al primo classificato, su un montepremi complessivo di 35 milioni di dollari. Il cedimento di Stricker (2° dietro Woods in detta graduatoria), sceso dalla prima alla 15ª posizione con 135 (63 72) ha facilitato il compito del numero uno mondiale, tuttavia si stanno proponendo altri giocatori. Con una vittoria non metterebbero a rischio immediatamente la leadership di Woods, ma dovrebbero costruire un seguito nelle due gare successive che concludono i Playoffs. Sono Jim Furyk (63 67) e Sean O´hair (66 64), al comando con 130, il sudafricano Retief Goosen e Marc Leishman, terzi con 132. Naturalmente nei due giri finali può ancora succedere di tutto, compreso un recupero di Woods qualora giocasse come ha fatto nelle ultime otto buche, risollevandosi con quattro birdie dopo essere stato per le prime 10 sull´orlo del taglio. Sono al quinto posto con 133 Dustin Johnson, Scott Verplank, Justin Leonard, Kevin Sutherland. L´australiano John Senden e il canadese Mike Weir, che possono inserirsi nella corsa al titolo così come Jason Day, l´australiano Geoff Ogilvy, l´irlandese Padraig Harrington e l´argentino Angel Cabrera, undicesimi con 134. Nella lotta per la Fedex non sembrano molto attrezzati i più vicini inseguitori di Woods, a parte Stricker. Infatti Heath Slocum (3° nella Fedex) è uscito al taglio, Zach Johnson (4°) è al 43° posto con 139 insieme a Phil Mickelson, al colombiano Camilo Villegas e al fijano Vijay Singh, campione uscente del Deutsche Bank e della Fedex Cup, Kenny Perry (5°) e il coreano Y. E. Yang (6°) sono 65° con 141 alla pari con lo spagnolo Sergio Garcia. Il montepremi è di 7. 500. 000 di dollari con prima moneta di 1. 350. 000 dollari. Al Deutsche Bank Championshis sono stati ammessi 100 giocatori, in base alla graduatoria della Fedex Cup, che si ridurranno ancora nelle ultime due gare: 70 nel Bmw Championship (10-13 settembre) e 30 nel Tour Championship (24-27 settembre) Lpga Tour: Suzann Pettersen Allunga - La norvegese Suzann Pettersen ha dato un violento scossone alla classifica e con lo score di 199 colpi (65 68 66) ha forse posto le basi per ottenere nel Cn Canadian Womens Open (Lpga Tour), sul percorso del Pridds Greens G&cc di Calgary in Canada, il sesto successo in carriera atteso ormai da due anni dopo i cinque conseguiti tutti nel 2007. La Pettersen ha cinque colpi di vantaggio su Angela Stanford (204 - 70 65 69) e sei sull´australiana Karrie Webb (205 - 69 68 68), mentre ha perso una posizione la messicana Lorena Ochoa, numero uno mondiale, quarta con 206 insieme alla coreana In-kyung Kim. Sesta con 207 la taiwanese Yani Tseng, 12ª con 209 Cristie Kerr, leader della money list, alti e bassi per la coreana Jiyai Shin, da 67ª a 15ª e ora 36ª con 214. Non hanno superato il taglio Giulia Sergas e Silvia Cavalleri, che sono rimaste fuori per un colpo. Hanno concluso entrambe con 144 colpi e un parziale di 70-74 per la triestina e di 74-70 per la Cavalleri. Il montepremi è di 2. 750. 000 dollari. . |
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GOLF - NELL´EUROPEAN MASTERS PRIMO TITOLO PER ALEXANDER NOREN OTTIME PROVE DI EDOARDO MOLINARI (14°) E DI MATTEO MANASSERO (23°) |
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Roma, 7 settembre 2009 - Lo svedese Alexander Noren (264 - 65 70 63 66) ha ottenuto il primo titolo nell´European Tour vincendo l´Omega European Masters sul percorso svizzero di Crans-sur-sierre. Ha superato il gallese Bradley Dredge (266 - 68 65 68 65), l´inglese Ross Mcgowan (267), lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (269) e il thailandese Thongchai Jaidee (270). Hanno offerto ottime prestazioni, nella prima gara che ha assegnato punti per la speciale classifica che seleziona la squadra europea per la prossima Ryder Cup, Edoardo Molinari, 14° con 274 (70 67 69 68), e il dilettante Matteo Manassero, 23° con 277 (68 70 69 70). Per tre giri ha tenuto anche Alessandro Tadini, che poi ha avuto una leggera flessione nel quarto, scendendo dal 15° al 32° posto con 278 (69 68 69 72), mentre non è riuscito più a risalire Francesco Molinari (42° con 279 - 67 72 70 70) dopo lo scivolone nel secondo turno. Da rilevare che il sedicenne Manassero ha superato per la terza volta il taglio nelle quattro gare pro a cui ha preso parte nella stagione conseguendo, oltre all´attuale risultato, anche il 25° posto nel Bmw Italian Open e l´eccellente 13° nell´Open Championship. E´ uscito nello Scottish Open. Noren, ventisettenne di Stoccolma che ha ricevuto un assegno di 333. 330 euro su un montepremi di 2. 000. 000 di euro, nel giro finale ha sostenuto un bel duello con Dredge. Questi si era fatto sotto con la sequenza eagle-birdie-birdie a iniziare dalla buca 9, ma lo svedese ha posto un punto fermo al suo successo con un eagle alla buca 15, dopo aver risposto colpo su colpo. Nel 69 di Edoardo Molinari cinque birdie e tre bogey, nel 70 di Manassero quattro birdie e tre bogey, nel 72 di Tadini due birdie, un bogey e un doppio bogey, nel 70 di Francesco Molinari quattro birdie e tre bogey. Non ha superato il taglio l´altro dilettante azzurro Andrea Chiapuzzo 154° con 159 (73 86). Challenge Tour In Spagna: Seconda Vittoria Per Rhys Davies, 20° Michele Reale - Michele Reale (275 - 73 68 65 69) ha guadagnato altre sei posizioni, grazie a uno score di 69 colpi (4 birdie, 2 bogey) e ha ottenuto un buon 20° posto nel Fred Olsen Challenge de España (Challenge Tour), disputato sul percorso del Tecina Golf, a Lomada de Tecina nell´isola spagnola di Tenerife. Nel turno finale il gallese Rhys Davies (267 - 65 70 65 67) ha sorpassato lo svedese Steven Jeppesen (268 - 65 63 72 68) e ha conseguito il secondo successo stagionale e in carriera, dopo essersi imposto nel Wales Challenge. Qualora riuscisse a vincere ancora, con il terzo titolo salirebbe direttamente nell´European Tour, possibilità che ha anche l´inglese Robert Coles. Al terzo posto con 269 gli spagnoli Luis Claviere e Pedro Oriol, che da dilettante si è imposto negli Internazionali d´Italia a Villa d´Este (2005), al quinto con 270 il francese Charles-edouard Russo, l´inglese Stuart Davis e l´iberico Jesus Maria Arruti. Sono stati eliminati al taglio Matteo Delpodio, 70° con 142 (72 70) e Alessio Bruschi, 106° con 148 (74 74). Il ventiquattrenne Davies è stato gratificato con un assegno di 24. 000 euro su un montepremi di 150. 000 euro. Senior Tour: Costantino Rocca Si Classifica 13° - Costantino Rocca si è classificato al 13° posto con 217 colpi (69 75 73) nel Travis Perkins Senior Masters (Senior Tour), svoltosi sul prestigioso percorso del Duke´s Course al Woburn Gc di Woburn in Inghilterra. Ha vinto, grazie a un birdie alla 17ª buca, Tony Johnstone (206 - 69 71 66) bruciando sul filo di lana l´australiano Peter Senior (207 - 69 67 71), in vetta sin dal primo turno. Al terzo posto con 211 lo spagnolo José Rivero, al quarto con 213 il sudafricano Chris Williams, al quinto con 214 lo scozzese Sam Torrance, al 35° con 223 il gallese Ian Woosnam. Il vincitore ha ricevuto 42. 781 euro su un montepremi di 285. 000 euro. Alps Tour: In Normandia Successo Di Damien Perrier, 9° Andrea Zani - Andrea Zani (276 - 68 71 69 68) si è classificato al nono posto, occupato stabilmente per tre giri, nell´Open International de Normandie, torneo dell´Alps Tour svoltosi al Golf de Saint Saens a Rouen in Francia. Il titolo è stato appannaggio del francese Damien Perrier (267 - 64 69 66 68), che ha fatto corsa di testa e ha distanziato di due colpi il connazionale Fabien Marty, di quattro Steve Lewton e di cinque Matthew Baldwin, entrambi inglesi. Al 23° posto con 281 Andrea Zanini (70 73 71 67), al 31° con 282 Alberto Campanile (73 67 72 70) al 33° con 283 Marco Guerisoli (66 75 72 70), al 37° con 284 Andrea Perrino (75 67 77 65). Sono usciti al taglio Giacomo Tonelli e Simone Brizzolari 49. I con 145 e fuori per un colpo, Andrea Rota 79° con 150, Michele Zanini 84° con 141, Niccolò Giusti 103° con 155 e Federico Malossini 119° con 162. Il successo ha fruttato a Perrier 7. 250 euro sui 50. 000 in palio. . |
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