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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
GAS DAL MAR CASPIO ED ENERGIA SOLARE DAL SAHARA  
 
Strasburgo, 21 settembre 2009 - Diversificare le fonti di energia, rendersi più indipendenti dalla Russia e sfruttare al meglio le risorse verdi: obiettivi importanti per l´Europa, che sta contribuendo alla realizzazione di grandi progetti internazionali, come il gasdotto Nabucco e ´Desertec´, un ambizioso progetto solare nel Sahara. Ma a che punto siamo? La Commissione lo ha illustrato all´aula giovedì 17 settembre alle 9. 00. Che l´Europa non possa dipendere dal gas russo in modo esclusivo si è capito definitivamente l´inverno scorso, quando una controversia fra Russia e Ucraina ha lasciato al freddo 17 Paesi europei. Oggi l´Unione europea importa oltre la metà dell´energia dall´estero, e 42% del gas arriva da Mosca. L´80% del gas russo passa dall´Ucraina, e per i Paesi dell´est il gas russo rappresenta più o meno il 100% della fornitura. Una fragilità a cui l´Europa ha deciso di dare risposte concrete, a partire dalla costruzione di un nuovo gasdotto. Nabucco: gas dal Mar Caspio - Il 13 luglio scorso quattro Paesi europei - Austria, Ungheria, Romania e Bulgaria - hanno firmato insieme alla Turchia l´accordo finale per la costruzione del gasdotto chiamato Nabucco. Al contrario di ´South Stream´ e ´Nord Stream´, altri gasdotti che approvvigioneranno l´Europa, Nabucco sarà completamente indipendente dal gas russo. La fornitura sarà garantita dall´Azerbaigian, e in futuro anche da altri Paesi del Mar Caspio e del Medio Oriente, come l´Iraq, il Turkmenistan e forse anche l´Iran. Nabucco sarà lungo 3. 300 km circa, e congiungerà la Turchia con l´Austria. Una volta operativo al 100%, Nabucco dovrebbe fornire trentuno miliardi di metri cubi di gas all´Europa, coprendo circa il 5-10% di fabbisogno di gas europeo. L´unione europea ha investito circa 200 milioni di euro sul progetto, che dovrebbe entrare in funzione nel 2014 e che riveste un´importanza simbolica per la sicurezza energetica del continente. E´ certo che Nabucco da solo non può coprire la domanda di energia dell´Europa, e per questo l´Ue insiste sulla necessità di differenziare le fonti energetiche e investire sulle rinnovabili. Desertec: l´energia pulita brilla nel deserto Una banda di terra di 40 milioni di km quadrati circonda il pianeta all´altezza dei tropici. Questa striscia riceve in mezza giornata più energia dal sole di quella che tutto il genere umano consuma in un anno. Questa energia, oltre ad essere abbondante e rinnovabile, non toglie spazio alla vegetazione, non danneggia l´ambiente circostante e permette di differenziare il ventaglio di fonti disponibili. Il 13 luglio un gruppo di società europee e la Fondazione Desertec hanno firmato un protocollo d´intesa per realizzare un progetto di vastissime dimensioni nella regione sahariana. Si tratta del progetto di energia solare più ambizioso al mondo, e potrebbe soddisfare il 15% del fabbisogno energetico dell´Europa entro il 2050. . .  
   
   
SICUREZZA ENERGETICA IN EUROPA: PREVENIRE LE INTERRUZIONI DELLE FORNITURE E AUMENTARE LA CAPACITÀ DEGLI STOCK DI GAS  
 
Strasburgo, 21 settembre 2009 - Occorre fare di più per prevenire future interruzioni delle forniture e rivedere i meccanismi di allerta rapida (che si sono rivelati inefficienti durante la crisi energetica russo-ucraina). E´ quanto sostiene una risoluzione adottata giovedì indirizzata alla Commissione europea. I deputati chiedono poi di aumentare la capacità di stoccaggio del gas e di migliorare le interconnessioni. Il Parlamento reitera il suo appello a favore di una politica estera europea comune in materia di sicurezza energetica. A suo parere, inoltre, il rafforzamento della rete di corrispondenti per la sicurezza energetica (Nesco) dovrebbe contribuire a evitare future interruzioni delle forniture. I deputati accolgono con favore l´accordo sul finanziamento dei progetti infrastrutturali previsto dal Piano europeo di ripresa economica (250 milioni di euro), così come l´idea di dotare l´Ue di una nuova "super rete" europea per l´elettricità e il gas. Scalate ostili - I deputati invitano la Commissione ad agire contro i tentativi di scalate ostili da parte di entità straniere "non trasparenti" nel mercato dell´energia dell´Ue, ad esempio la recente acquisizione da parte della Surgutneftegaz di una quota azionaria della società petrolchimica ungherese Mol e l´acquisto del 20% dell’impianto commerciale e di stoccaggio austriaco di Baumgarten da parte di Centrex. Diritti dell´uomo - La risoluzione sostiene che l´Ue dovrebbe inoltre avviare un dialogo con i suoi principali fornitori energetici, senza però esimersi da un dialogo franco sui diritti dell´uomo. In proposito afferma che i diritti dell´uomo e la sicurezza energetica dovrebbero rappresentare una priorità per il prossimo vertice Ue-russia e diventare parte integrante del nuovo accordo tra i due partner. Nabucco e Desertec - Tra le priorità del Parlamento figura il collegamento dell´Ue a nuove fonti di gas dal Medio Oriente e dalla regione del Mar Caspio, indipendentemente da una particolare società o gasdotto. Il progetto Nabucco, secondo i deputati, aiuterà l´Ue a ridurre la dipendenza dalle forniture russe e l´iniziativa Desertec utilizzerà su vasta scala le potenzialità dell´energia solare in Medio Oriente e Nord Africa. . . .  
   
   
ENIPOWER TARANTO. DICHIARAZIONE ASSESSORE LOSAPPIO  
 
Bari, 21 settembre 2009 - Dichiarazione Assessore al Lavoro su caso Enipower Taranto e conflitto lavoro-ambiente : “Ancora, e non a caso, nell’area industriale di Taranto si prefigurano motivi di contrasto fra lavoro ed ambiente, occupazione e salute dei cittadini e delle maestranze. “Il caso in questione è quello della nuova centrale Enipower che si vorrebbe installare nella raffineria, a stralcio del più impegnativo progetto di ampliamento della stessa e dei metanodotti rinviati da Eni a momenti successivi. “L’investimento, pertanto, è sui 180 mln euro e non di due miliardi e lo stesso ridimensionamento vale per le possibilità di occupazione. “La nuova centrale avrebbe una capacità pari a 3 volte e mezzo l’attuale. “Ai 240 Mw previsti bisogna infatti aggiungere anche il mantenimento, come indica il progetto, dei 39 Mw di uno degli impianti oggi in funzione alimentato a fuel gas e altri 8,3 Mw della turbina a contropressione. “Si passerebbe, dunque, da una centrale in parte ad olio combustibile ed in parte a gas di 85 Mw come quella in esercizio ad un impianto di quasi 288 Mw integralmente alimentato a gas. “Il 72. 7% di questa energia prodotta (5 volte l’attuale) Enipower ha previsto di venderla, il rimanente sarà a servizio della raffineria. “Le conseguenze negative per salute e territorio si identificano in un peggioramento delle emissioni di monossido di carbonio (da 87 ton/a a 456 ton/a), della Co e di un formidabile incremento della Co2 del 276%. “E’ del tutto evidente che questi aumenti sono strettamente correlati alle dimensioni del nuovo impianto e dalla scelta societaria di puntare a quella dimensione per vendere la gran parte dell’energia prodotta. “Questo annulla parzialmente i benefici del passaggio dall’olio combustibile al gas e aggiunge ulteriori sostanze inquinanti in un’area che non può più subirne. “Per questo motivo e non per una sottovalutazione degli effetti positivi sull’ammodernamento degli impianti, sullo sviluppo dell’attività produttiva e sulla riduzione degli altri inquinanti la Giunta Regionale ha recepito con Delibera n. 1540 del 7 agosto 2009 il parere negativo del Comitato Via. “Il fatto che la manifestazione della volontà della Regione venga così platealmente ignorata dal Ministero dell’Ambiente, pur legittimo sul piano formale trattandosi di endoprocedimento, conferma come sia limitativo il tentare di vincolare questo Governo al “parere” e non “all’intesa” delle Regioni. “Un brutto segnale che getta nuovo allarme sulla vicenda del nucleare. ” .  
   
   
CONTRIBUTI FINO ALL´80% AGLI ENTI PUBBLICI DELLE MARCHE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI.  
 
Ancona, 21 Settembre 2009 - Sono stati assegnati i contributi a favore degli enti locali o pubblici che svolgono attivita` di interesse pubblico non economico, per la realizzazione di impianti fotovoltaici e di collettori solari termici. Sono soprattutto scuole, impianti sportivi e case di risposo di tutto il territorio marchigiano: complessivamente 43 progetti che beneficeranno del finanziamento regionale che ammonta a 1. 579. 979,38 euro. Il bando pubblico di finanziamento prevede la concessione di un contributo massimo pari all´80% dell´investimento complessivo ritenuto ammissibile. L´intervento intende proseguire sulla strada tracciata con l´adozione del Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear): la diffusione sull´intero territorio regionale della produzione di energia da fonti rinnovabili al fine di promuovere uno sviluppo energetico sostenibile attraverso l´utilizzo delle fonti rinnovabili, il miglioramento dell´efficienza energetica e la promozione del risparmio energetico. ´L´obiettivo ´ spiega l´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani ´ investendo prioritariamente sugli edifici pubblici, e` quello di incrementare nel territorio regionale l´utilizzo delle fonti rinnovabili e quindi la riduzione delle emissioni climalteranti, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, dando attuazione alle strategie energetiche delineate nel Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear)´. ´A partire dall´approvazione del Piano, nel febbraio 2005 ´ continua Amagliani - abbiamo cominciato a sostenere economicamente la produzione di energia da fonti rinnovabili e assistito a un fiorire di attivita` e progetti diffusi su tutto il territorio regionale, a dimostrazione di quanto l´interesse per le tematiche del risparmio energetico e della produzione sostenibile di energia sia diffuso e maturato nella nostra regione´. ´L´obiettivo globale ´ conclude Amagliani ´ e` quello di contribuire al perseguimento di uno sviluppo energetico equilibrato e sostenibile del territorio regionale, superando alcuni fattori nodali che creano situazioni di forte dipendenza rispetto alle fonti energetiche esterne alla regione e migliorando le performance del sistema regione in termini di risparmio, di efficienza energetica e, dunque, di tutela della salute e dell´ambiente´. . .  
   
   
MARCHE: QUESTIONE CENTRALI API  
 
Ancona, 21 Settembre 2009 - L´assessore regionale all´Energia e Fonti rinnovabili, Fabio Badiali, interviene sulla vicenda relativa alla valutazione di impatto ambientale, effettuata recentemente dal Ministero dell´Ambiente, per i progetti di centrali termoelettriche all´Api di Falconara. ´I progetti inerenti le centrali termoelettriche da 580 megawatt all´Api di Falconara devono essere sottoposti alla conferenza Stato ´ Regioni. La Regione Marche e` contraria a questi progetti, non in base a scelte ideologiche, bensi` a seguito di precise scelte di politica energetica. Abbiamo deciso di puntare su rinnovabili e risparmio energetico, creando occupazione, riducendo le emissioni e quindi migliorando l´ambiente´ .  
   
   
EDISON: FORTE INCREMENTO VENDITE ENERGIA ELETTRICA E GAS (+40% CIRCA) AI CLIENTI INDUSTRIALI NEL PRIMO SEMESTRE 2009  
 
 Milano, 21 settembre 2009 – Nel primo semestre 2009, Edison, ha incrementato di circa il 40% le proprie vendite di energia elettrica e gas ai clienti business, confermando la propria posizione di 2° operatore a livello nazionale sul mercato dell’energia elettrica e del gas, con una quota di mercato rispettivamente dell’11% e del 10%. Fra i grandi gruppi industriali che hanno scelto l’energia di Edison, ricordiamo Marcegaglia, leader mondiale della trasformazione dell’acciaio e Sky, leader mondiale nel mondo dell’informazione. Già cliente di Edison per l’approvvigionamento dell’energia elettrica, Marcegaglia ha scelto Edison per il gas con un contratto valido fino a ottobre 2010. L’accordo assicura al gruppo industriale di beneficiare dell’entrata in operatività dell’impianto di rigassificazione di Rovigo che consentirà a Edison di importare dal Qatar 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno a prezzi concorrenziali. Edison ha firmato infine un contratto con Sky per la fornitura di circa 50 milioni di kWh di energia elettrica, a prezzo fisso. Dal luglio 2009 fino a dicembre 2010 Edison fornirà energia elettrica non solo alle sedi di Milano e Roma, ma anche alle strutture della controllata Telecare e alla sede di Cagliari che ospita il Call Center. Grazie ai 500mila clienti business e residenziali, Edison conferma nel 2009 la sua posizione di operatore leader sul mercato dell’energia elettrica e del gas, con quote di mercato rispettivamente dell’11% e del 10%. .  
   
   
CENTRALE SOMPLAGO, GIUNTA FVG NON ESPRIME PARERE  
 
Trieste, 21 settembre 2009 - Nell´ambito della procedura di Via statale, su proposta dell´assessore all´ambiente e lavori pubblici, Elio De Anna, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato di non poter esprimere parere di compatibilità ambientale sul progetto per l´installazione, nell´esistente centrale idroelettrica di Somplago, di due gruppi reversibili, per complessivi 124 Mw, e di una nuova galleria di adduzione nei Comuni di Cavazzo Carnico e Verzegnis. Il progetto era stato presentato dalla Società Edipower Spa. Il parere non è stato espresso in quanto nella documentazione presentata non risulta evidenziata l´assenza di pericoli, anche solo potenziali, per l´ambiente in conseguenza di una serie di carenze progettuali che saranno segnalate al Ministero dell´Ambiente e della Tutela del territorio, cui compete la valutazione di Via in sede statale. Il documento giuntale è completato da un elenco di adempimenti e prescrizioni di cui la società proponente dovrà tener conto per eventualmente integrare il progetto originario. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO: VERSO LA NORMALITÀ  
 
Milano, 21 settembre 2009 - Nel primo semestre del 2009 è continuata la diminuzione dei prezzi degli immobili in Italia sebbene le variazioni nominali negative siano state complessivamente inferiori rispetto a quelle registrate nella seconda parte del 2008. Questo trend ha interessato le grandi città, i loro hinterland e i capoluoghi di provincia. Il mercato immobiliare è apparso ancora rallentato, le transazioni sono in sensibile diminuzione ma la sensazione degli operatori è che a partire dal secondo trimestre del 2009 ci sia stata una ripresa della fiducia che ha rinnovato l’interesse verso l’acquisto dell’abitazione, in particolare in chi è alla ricerca della casa da destinare ad abitazione principale (prima casa e sostituzione). Infatti il ribasso dei tassi di interesse, la consapevolezza che il mercato immobiliare abbia ormai intrapreso una nuova direzione e le opportunità offerte dalla diminuzione dei prezzi hanno ridato fiducia a chi, disorientato, aveva rimandato l’acquisto dell’abitazione. Si conferma invece, come già avvenuto nel semestre precedente, la scelta degli investitori verso il mattone a fronte dell’incertezza che ha interessato i mercati finanziari. In questo semestre si sono mossi in particolare coloro che avevano un capitale da impiegare nell’acquisto della casa o che hanno fatto ricorso a mutui di importi contenuti. In seguito all’ atteggiamento prudenziale e selettivo messo in atto dagli Istituti di Credito si è registrata ancora una minore disponibilità di spesa di chi ha acquistato facendo prevalentemente ricorso al mutuo. Le categorie penalizzate sono state ancora gli immigrati e i lavoratori con contratto a tempo determinato. I tratti salienti - Si confermano aspetti emersi nei semestri precedenti quali: una maggiore offerta di immobili sul mercato, l’aumento delle tempistiche di vendita se il prezzo dell’immobile è troppo distante dalla capacità di spesa espressa dai potenziali acquirenti, una domanda sempre più esigente ma al tempo stesso prudente alla luce dell’andamento della nostra economia e, soprattutto, del mercato del lavoro. La combinazione di tutti questi elementi ha determinato la realizzazione di compravendite a prezzi più bassi, in particolare nei casi in cui i venditori hanno avuto necessità di rientrare del capitale investito oppure di realizzare un contestuale acquisto. L’andamento delle quotazioni - L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo più sensibile nei capoluoghi di provincia (-2. 8%), seguiti dalle grandi città (-2. 7%) ed infine dall’hinterland delle grandi città (-2. 3%). In queste realtà la diminuzione più sensibile dei prezzi si è verificata a Napoli (-3. 8%), Bologna (-3. 4%) e Genova (-3. 1%). La capitale registra una diminuzione del 2. 8%, Milano dell’1. 7%. Nelle grandi città inoltre sono state le zone centrali a comportarsi meglio rispetto a quelle semicentrali e periferiche che hanno visto diminuire maggiormente il loro valore. Nell’hinterland delle grandi città il ribasso maggiore si è avuto in quello bolognese (-4%) seguito da quello fiorentino(-2. 8%) e milanese (-2. 7%). L’analisi per aree geografiche evidenzia una contrazione delle quotazioni più accentuata nelle città del Sud Italia (-3. 5%), seguite da quelle del Nord (-3. 1%) ed infine del Centro Italia (-1. 0%). L’attenzione ai prezzi - Nella prima parte del 2009 il prezzo dell’immobile è stato determinante per la realizzazione della compravendita e, ormai, la quasi totalità dei potenziali acquirenti è sempre più attenta al rapporto prezzo/qualità ed esprime la volontà di voler acquistare a prezzi congrui rispetto alle caratteristiche presentate dall’immobile. Questo aspetto ha determinato un altro risultato e cioè un calo più accentuato delle quotazioni sulle tipologie usate rispetto a quelle ristrutturate o di nuova costruzione. Infatti dalle nostre analisi è risultato che, quasi sempre, nei quartieri dove l’offerta abitativa è più vetusta il ribasso delle quotazioni è stato maggiore. E’ anche vero però che le tipologie usate in buone condizioni hanno incontrato maggiormente il favore degli acquirenti. Per gli immobili di nuova costruzione la contrazione dei valori è stata meno accentuata con ribassi soprattutto laddove si è verificato un surplus di offerta con conseguente invenduto sul mercato. Per quanto riguarda la tipologia immobiliare quelle medie e quelle popolari hanno registrato una diminuzione dei prezzi più significativa rispetto a quelle signorili e di prestigio che hanno meglio preservato il loro valore. Su questo segmento di mercato, infatti, si muovono spesso acquirenti che non hanno urgenza di acquistare e che cercano la casa più aderente alle loro esigenze. Se questo non avviene e le caratteristiche sono distanti, anche di poco, da quelle desiderate, le compravendite si chiudono a prezzi più bassi. Si tratta di una clientela esigente che comunque inizia ad esprimere prudenza rispetto al rapporto tra prezzo e qualità dell’immobile, elemento ormai trasversale a tutte le tipologie di abitazioni. Gli acquirenti hanno apprezzato le soluzioni poste ai piani alti, con spazi esterni, luminose, inserite in decorosi contesti condominiali, posizionate in zone tranquille e poco trafficate, possibilmente con box o posto auto. Tutte le abitazioni che non hanno risposto a queste caratteristiche sono state sottoposte ad importanti riduzioni di prezzo e in alcuni casi, nonostante ciò, restano sul mercato per lungo tempo. Si tratta quasi sempre di tipologie abitative di qualità bassa che in passato erano acquistate soprattutto da una clientela con bassa capacità di spesa e che ora trovano con difficoltà acquirenti sul mercato. La domanda immobiliare - L’analisi della domanda immobiliare in questa prima parte dell’anno ha registrato una maggioranza di richieste per la casa principale (prima casa e casa di sostituzione) che, soprattutto nella seconda metà del semestre, si è ripresa stimolata dal ribasso dei tassi di interesse sui mutui e dei prezzi degli immobili. E’ continuato anche il trend positivo degli acquisti per investimento che era già in ripresa dall’estate del 2008 in seguito all’instabilità dei mercati finanziari. L’analisi della domanda a luglio 2009 evidenzia che, nelle grandi città, la tipologia più richiesta è il trilocale con il 36. 3% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 28. 2% delle richieste ed infine il quattro locali con il 21. 8%. A Milano, Napoli e Roma la maggioranza della domanda si concentra sui bilocali. Nelle grandi città si riscontra un aumento della concentrazione della domanda sui trilocali dal momento che chi può, alla luce della diminuzione dei prezzi, prova ad acquista un taglio più grande. Chi sono gli acquirenti - Analizzando i dati delle compravendite realizzate dalle Agenzie del Gruppo Tecnocasa risulta che nella prima parte del 2009 il 77. 9% delle compravendite sono state finalizzate all’acquisto dell’abitazione principale ed il 22. 1% ad uso investimento/seconda casa. Il 71. 5% di chi acquista è compreso nella fascia di età tra i 18 e 44 anni. Tra gli acquirenti si registra una maggioranza di acquisti da parte di lavoratori dipendenti con il 64. 5%, a seguire imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e commercianti con il 17. 4% ed infine i pensionati con il 10. 1%. In base alla destinazione dell’immobile risulta che i lavoratori dipendenti sono i principali acquirenti di prima casa ed di casa investimento/seconda casa. Su quest’ultimo segmento al secondo posto segue la classe dei dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e commercianti e al terzo posto i pensionati che rappresentano un quinto di questo mercato. Per quanto riguarda l’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249 mila € (24. 6%), a seguire la fascia compresa tra 250 a 349 mila € (21. 6%). Nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila € si cercano soprattutto trilocali e, a seguire, bilocali. L’offerta immobiliare - Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 33. 7%, seguito dal bilocale con il 26. 5% e poi dal quattro locali con il 21. 5%. Tra le motivazione principali della vendita ci sono il miglioramento della qualità abitativa, l’ottenimento di liquidità ed infine il trasferimento. Continua anche in questo semestre la diminuzione dei canoni di locazione che hanno registrato un calo dello 0. 7% sui bilocali e sui trilocali dello 0. 6% a livello italiano. Più accentuata la diminuzione nelle grandi città (-1. 2% per i bilocali e -1. 3% per i trilocali). I rendimenti immobiliari lordi sui bilocali sono rimasti alquanto invariati e sono pari a 3. 9%. Le previsioni Le previsioni sul mercato immobiliare sono imprescindibili da quella che sarà la situazione economica del Paese, in particolare sul fronte occupazionale e dall’atteggiamento che avranno le banche nella concessione del credito. Se verranno confermate le previsioni di una ripresa economica nel prossimo anno prevediamo ancora una lieve flessione dei prezzi con una tendenza alla stabilizzazione nel 2011. Riteniamo che il mercato immobiliare sarà caratterizzato sempre più da una clientela con sufficiente capacità di indebitamento. Ufficio Studi Tecnocasa .  
   
   
TENDENZE DEL MERCATO DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE SEGNALI POSITIVI  
 
Milano, 21 settembre 2009 - L’economia globale inizia a lanciare segnali più positivi: minor tensione dei mercati finanziari e monetari, maggior fiducia dei consumatori e ripresa degli scambi commerciali. Purtroppo il nostro Paese è ancora fortemente influenzato dalla situazione economica internazionale, infatti il Pil registra -6% su base annua nel secondo trimestre del 2009 (-5,6% nel Regno Unito e -3,9% negli Usa). Il mercato dei mutui - In tale cornice economica il credito alle famiglie ha subito un forte rallentamento dovuto, principalmente, alla difficoltà di reperimento di fondi sul mercato e al periodo di riflessione del mercato immobiliare. Nel primo trimestre del 2009, il volume delle erogazioni per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane ha subito una flessione (-23%, circa -3,3 miliardi di euro) rispetto al pari periodo 2008. Anche il 2008 si è concluso con un variazione negativa annua di circa -6,4 miliardi di euro (-10%). Nel primo trimestre 2009 tutte le macroaree registrano variazioni negative: l’area Nord Occidentale (-15%), l’area Nord Orientale (-21%), l’area Centrale (-21%), l’area Meridionale (-27%) e l’area Insulare (-53%), quest’ultima ha subito una variazione così significativa a causa dell’erogazione record registrata lo stesso trimestre dell’anno precedente. I dati sono ancora influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione/surroga (circa il 30% nel primo quadrimestre 2009). Tuttavia nel mese di giugno la domanda dei mutui ha registrato la quinta crescita consecutiva (+8%), infatti, a gennaio tale valore era del -15%. Il valore delle consistenze dei mutui per l’abitazione è incrementato a luglio 2009 di +5,3% (rispetto a luglio 2008), per un valore complessivo di circa 272 miliardi di euro. L’importo medio erogato nel primo trimestre 2009 è pari a circa 114. 000 € contro i 122. 000 € dello stesso trimestre del 2008. La diminuzione è riconducibile alla tendenza delle banche di non erogare più mutui al 100%, arrivando ad un massimo dell’80% e dall’andamento dei prezzi delle abitazioni. Secondo le nostre analisi tale valore arriverà a circa 116. 000 euro nel secondo trimestre. A livello regionale, nel primo trimestre 2009, vi sono valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (133. 000 €) a quello più basso della Basilicata (79. 000 €). Tale diminuzione è dovuta alla tendenza di non erogare più la totalità del mutuo. Infatti, da uno studio campione, nei primi 6 mesi 2009 circa il 74% dei mutui erogati rientra nella fascia Ltv (Loan to Value) dal 61% all’80%. Sempre da questo studio si può osservare come le famiglie consumatrici cercano di richiedere un importo che sia il più possibile vicino alla soglia Ltv dell’80%, circa il 44% dei mutui erogati. L’offerta è invece influenzata dalle recenti e più stringenti politiche delle banche in tema di concessione del credito: solo il 27% dei prodotti presenti sul mercato ha un Ltv >80%. La tendenza all’indebitamento è confermata anche dal Rapporto Rata Reddito (Rrr): circa il 51% dei mutuatari ha un infatti un Rrr tra il 31% e il 40%. Gli interventi delle banche centrali hanno determinato un ridimensionamento dei tassi, soprattutto quelli variabili, che negli ultimi mesi hanno mostrato cali record. Questo nuovo scenario ha spostato verso il tasso variabile coloro che negli ultimi 2 anni avevano preferito quello fisso, che nel 2008 rappresentava il 72%. Per quanto riguarda i tassi taeg su mutui di importo inferiore a 125. 000 euro, dopo gli interventi della Bce sono diminuiti di 76 bps. La diminuzione riflette il graduale adeguamento dei tassi bancari alla diminuzione di quelli ufficiali. Sono in aumento le sofferenze delle famiglie consumatrici (+4% rispetto al quarto trimestre 2008, pari a circa 20,4 miliardi di euro). Valore positivo invece per il tasso di indebitamento sul reddito disponibile delle famiglie italiane pari al 60%, contro i 93% dell’area Euro. Il mercato del credito al consumo Anche il mercato del credito al consumo ha iniziato a registrare una frenata nelle erogazioni, già evidenziata nell’ultimo trimestre 2008 (-3%). Dopo un 2008 positivo (+1,4% rispetto al 2007), il primo semestre del 2009 vede un calo nelle erogazioni pari a circa 3 miliardi (circa -11% rispetto lo stesso semestre del 2008). Si nota un peggioramento soprattutto nel secondo trimestre 2009. Il calo, secondo i nostri studi, non è stato accompagnato da una diminuzione delle operazioni, in aumento di circa il 3%, ma dall’andamento negativo del settore autoveicoli e ciclomotori (-20%) e dall’aumento della cessione del quinto dello stipendio (+14%), prodotto sempre in crescita negli ultimi anni grazie al minor rischio e alla diminuzione dei tassi di riferimento. Si stima che il periodo di flessione delle erogazioni continuerà per tutto il 2009. Anche le consistenze nel mese di luglio hanno evidenziato una variazione negativa -1,6% (rispetto lo stesso mese del 2008), attestandosi a 55 miliardi di euro. Anche la domanda dei prestiti è diminuita del 6% nel primo semestre. Il settore è in parte influenzato dall’andamento dei tassi di interesse; il nostro Paese ha tassi più elevati rispetto ai tassi praticati nell’area euro, a giugno 2009 il costo di un prestito, rispetto ai tassi praticati nell’area euro, era superiore a 214 bps. L’importo medio per tipologia di prestito è in ribasso, solo la cessione del quinto ha mostrato una crescita. Le previsioni - L’andamento del mercato del credito alle famiglie sconterà nei prossimi anni la debolezza derivante dalla crisi finanziaria e dalla successiva recessione: sia la domanda che l’offerta continueranno ad essere influenzate dal contesto macroeconomico. I piani anticrisi e gli interventi delle banche centrali hanno portato le banche a svolgere una politica di facilitazione al credito delle famiglie, anche se queste sembrano più prudenti ad indebitarsi. L’attitudine al risparmio delle famiglie italiane, la buona salute del sistema bancario italiano (dovuto alla bassa propensione al rischio da parte delle banche), unite alla tendenza all’investimento immobiliare dovrebbe determinare un miglioramento nel 2010, naturalmente condizionato dalle modalità e tempi della ripresa economica. Ruolo primario sarà rappresentato dal livello di consulenza degli operatori, che dovranno essere costantemente aggiornati (es. Legge sui mediatori creditizi) e preparati ad indirizzare il Cliente a fare scelte consapevoli. La consulenza si svilupperà attraverso la relazione professionale, l’acquisizione di informazioni sul cliente, l’ascolto delle aspettative, l’analisi e la valutazione del suo stato finanziario, lo sviluppo di un piano di indebitamento e il monitoraggio di questo. Attraverso un approccio così strutturato si eviteranno al cliente scelte non coerenti con la sua pozione economica, si aumenterà la qualità del credito e conseguentemente l’offerta. Kiron Partner Spa .  
   
   
VARIAZIONE PERCENTUALE DEI PREZZI NEL I SEMESTRE 2009  
 
Bari -2,6
Bologna -3,4
Firenze -1,9
Genova -3,1
Milano -1,7
Napoli -3,8
Palermo -3,0
Roma -2,8
Torino -2,3
Verona -2,3
Fonte: Ufficio Studi Tecncoasa .
 
   
   
CASE ED EDIFICI IN LEGNO COSTRUIRE IL CONFORT PER UN CLIMA MEDITERRANEO  
 
 Milano, 21 settembre 2009 - La possibilità di costruire con il legno nelle regioni dal clima mediterraneo è un tema che accende l’interesse dei progettisti e dei committenti, in particolar modo nel centro/sud Italia. Il legno è un materiale adatto alla costruzione nei climi caldi perché, grazie alle sue proprietà isolanti, è in grado di proteggere efficacemente le abitazioni dalla calura estiva, garantendo un confort abitativo ottimale. Di questo tema si parlerà il 2 ottobre a Lecce, nel convegno organizzato da promo_legno: “Case ed edifici in legno. Costruire il confort per un clima mediterraneo”. La relazione di apertura dell’Arch. Alberto Alessi presenterà una selezione di progetti internazionali di architettura contemporanea che vedono il legno come protagonista ed hanno una caratteristica in comune: la localizzazione in regioni dal clima caldo. Seguirà la relazione tecnica sui moderni prodotti a base di legno dell’Ing. Andrea Bernasconi e quella di Peter Erlacher relativa alla fisica tecnica della casa in legno e al tema del risparmio energetico. Infine, i giovani architetti spagnoli Josep Ricart e Roger Tudò dello studio H Arquitectes di Barcellona illustreranno due progetti realizzati recentemente in Spagna: la casa unifamiliare House 205 e la palestra School Gym 704. Due esempi di come si possa realizzare un’architettura contemporanea di qualità utilizzando il legno in un Paese dal clima mediterraneo. Il convegno, organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri della Provincia di Lecce sarà moderato dall’Arch. Alberto Alessi e sarà accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare circa 20 tra le più importanti aziende del settore legno. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione attraverso il sito www. Promolegno. Com. . .  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO SULLE COSTRUZIONI ECOSOSTENIBILI IN LEGNO, APERTE LE ISCRIZIONI  
 
Bolzano, 21 settembre 2009 - Come sfruttare il legno nelle costruzioni, e come gestire in maniera sostenibile le foreste. Sono alcuni dei temi che saranno al centro del convegno in programma il 27 ottobre dal titolo "Costruzioni ecosostenibili in legno", organizzato dalle Ripartizioni edilizia, servizio tecnico e foreste della Provincia. Iscrizioni aperte sino al 16 ottobre. Le due Ripartizioni provinciali, che coordinano l´organizzazione del convegno assieme all´associazione provinciale degli artigiani (Apa) e al Tis, puntano a mettere le costruzioni in legno al centro dell´attenzione: dai vantaggi dell´utilizzo di questa materia prima ad una gestione sostenibile delle foreste, dalle più recenti disposizioni tecniche alle possibilità di smaltire e riutilizzare il legno da costruzione. Il convegno "Costruzioni ecosostenibili in legno" avrà luogo martedì 27 ottobre presso la scuola forestale Latemar di Nova Levante. I lavori verranno aperti alle ore 9 con gli interventi del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, dell´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner e del presidente del gruppo di mestiere legno dell´Apa, Kurt Egger. Gli interessati possono iscriversi compilando il modulo bilingue (vedi allegato) e inviandolo a Siegrid Apollonio dell´Apa (fax 0471 323210). Il termine per le iscrizioni scade il 16 ottobre, e la quota di partecipazione è stata fissata in 60 euro. Durante lo svolgimento del convegno sarà a disposizione un servizio di bus navetta tra la scuola forestale di Nova Levante e Bolzano. .  
   
   
PIANO CASA. LEGGE PER FAR APRIRE CANTIERI E SOSTENERE L’ECONOMIA VENETA  
 
Venezia, 21 settembre 2009 - Ogni anno in Veneto si formano 40 mila nuovi nuclei famigliari, tant’è che nel periodo 2001/2008, a fronte di una crescita della popolazione residente del 7,2%, i nuclei famigliari sono cresciuti del 13,8%, con un fabbisogno abitativo che a tutt’oggi rimane insoddisfatto e con una proiezione di crescita che nei prossimi anni rimarrà invariato. E’ uno dei dati emersi dalla ricerca condotta dal prof. Federico Della Pupa, ricercatore del Cresme, presentata il 18 settembre nel corso della Tavola rotonda “Quale casa per il futuro” organizzata dalla Filca-cislveneto e tenutasi al Centro Cardinal Urbani di Zelarino-venezia. Al dibattito sono intervenuti, oltre al prof Della Pupa, l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, il Segretario della Cisl Veneto, Maurizio Cecchetto, il Presidente del Sicet Veneto, Antonello Ceron, il Presidente Ance Veneto, Stefano Pelliciari, il Presidente della Confartigianato Veneto, Claudio Miotto e il Segretario Generale Filca Cisl Veneto, Salvatore Federico. L’incontro ha inteso analizzare il tema casa affrontando le varie problematiche che in esso si incrociano, da quelle di carattere politico, a quelle sociali, demografiche e ambientali. Nel suo intervento l’Assessore Marangon, dopo aver ricordato gli interventi fatti dalla Regione per quanto riguarda la programmazione territoriale, urbanistica o di sostegno alla residenzialità, ha ripreso il tema della recente legge a sostegno del settore edilizio, erroneamente definita piano casa. L’assessore ha voluto ribadire che la legge è nata nel pieno di una crisi economica che ha colpito in particolare il comparto edile nel suo complesso, che in Veneto rappresenta il 27% del Pil regionale e che occupa circa 100 mila addetti diretti, che diventano 500 mila se si considera l’intera filiera. “Non mi stancherò mai – ha ribadito Marangon – di sottolineare che quella della Regione non è una legge urbanistica, né una legge edilizia, ma è una legge in deroga straordinaria per affrontare una crisi economica straordinaria. Infatti la sua durata è limitata e il suo obiettivo è unicamente quello di incentivare il settore edilizio. Ma non solo, il provvedimento – ha precisato – è un’opportunità importante per le famiglie, che avranno la possibilità di ampliare del 20% il volume della propria abitazione e dare risposte alle proprie esigenze di spazio. Non credo – ha proseguito – che assisteremo ad una cementificazione selvaggia o ad uno strasvolgimento dei centri storici, perché si interviene solo sul patrimonio esistente e perché i comuni hanno tempo fino al 30 ottobre per escludere dall’applicabilità delle norme intere zone o specifici immobili del proprio territorio”. E a proposito del termine, Marangon ha sottolineato che ogni amministrazione conosce benissimo il proprio territorio, per cui è in grado da subito di decidere quali aree e quali immobili escludere e quali no. L’assessore ha quindi esortato i Comuni a non nascondersi dietro finti problemi di applicabilità o di competenza, aspettando il 30 ottobre o peggio l’arrivo del commissario per decidere, ottenendo il solo risultato di frenare opportunità e prospettive economiche. “E’ una decisione – ha concluso – che molte famiglie, moltissimi artigiani e altrettante imprese attendono ed è una decisione che non va a favore di questa o quella parte politica, ma va a favore unicamente dell’economia veneta”. .  
   
   
PROGRAMMA CASA IN PIEMONTE , PRESENTATO IL BANDO DEL SECONDO BIENNIO  
 
Torino, 21 settembre 2009 - Dal 18 settembre è partito il secondo biennio del bando per il “Programma casa- 10. 000 alloggi entro il 2012”. La Regione destina 256 milioni per finanziare la realizzazione di oltre 3. 000 nuovi alloggi da dare in affitto alle famiglie meno abbienti. Alla presentazione, il 17 settembre, nel Centro incontri di corso Stati Uniti sono intervenuti l’Assessore regionale alle Politiche territoriali, Sergio Conti , dirigenti e funzionari della Regione. “ La Regione continua ad investire risorse per assicurare ai cittadini piemontesi l’accesso alla casa, un diritto che la pesante congiuntura economica, con i suoi riflessi sull’occupazione, mette sempre più a rischio per migliaia di famiglie . ”- ha dichiarato Conti aprendo i lavori. Il secondo biennio tiene conto degli esiti già raggiunti con il primo, dell’evoluzione normativa e delle osservazioni formulate dagli enti. Sono previsti cinque bandi di concorso destinati a finanziare interventi di edilizia sovvenzionata, di edilizia agevolata sperimentale e di edilizia agevolata nei Comuni con popolazione superiore a 8. 000 abitanti, nonché la predisposizione di studi di fattibilità e la costituzione o lo sviluppo di agenzie sociali per la locazione. A queste iniziative si affiancano due ulteriori filoni di intervento: il primo è diretto alla realizzazione dei casi pilota di social housing, la cui progettazione era stata finanziata con il bando del 2008 per un totale di circa 200 alloggi, il secondo è riferito alla realizzazione degli interventi compresi nei contratti di riqualificazione urbana a canone sostenibile , la cui selezione si è conclusa nel mese di agosto (circa 200 alloggi). Per l’ edilizia sovvenzionata si stima di poter finanziare 1. 621 alloggi ; il contributo massimo concedibile in conto capitale è di 120 mila euro per alloggio; le case popolari saranno realizzate dai Comuni o dalle Agenzie Territoriali per la casa e saranno assegnate attraverso bandi pubblici,secondo le norme previste dalla legge regionale 46 del 1995. Oltre agli interventi di recupero e nuova costruzione potranno essere finanziati anche gli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento energetico, funzionale e tecnologico del patrimonio edilizio esistente. I fondi destinati alla sovvenzionata sono pari a circa 191 milioni di euro, di cui 15 per la manutenzione. L’ edilizia sperimentale è una misura che si colloca a cerniera degli interventi di sovvenzionata e agevolata, sia per quanto riguarda il contributo massimo concedibile, pari a 80 mila euro per alloggio in conto capitale, sia per quanto riguarda il reddito delle famiglie beneficiarie, che non può superare il limite previsto per la sovvenzionata, maggiorato del 30 per cento. Per favorire il mix sociale gli interventi di agevolata sperimentale sono obbligatoriamente inseriti in più ampi interventi di edilizia agevolata ed edilizia libera destinata sia alla locazione sia alla vendita. Con il secondo biennio si stima di realizzare 168 alloggi per un importo totale di 13 milioni. Oltre a Comuni ed Atc possono partecipare al bando le cooperative edilizie e le imprese di costruzioni. L ’edilizia agevolata è la misura di intervento che confina con il libero mercato; può essere realizzata dai medesimi soggetti previsti per l’edilizia agevolata sperimentale (Comuni, Atc, cooperative e imprese). Il contributo concedibile è il più basso tra quelli previsti ed è pari a 55 mila euro per alloggio sempre in conto capitale. Il limite di reddito delle famiglie raggiunge per questa misura la soglia massima oltre la quale cessano gli aiuti pubblici. Ad esempio, la soglia attualmente prevista per una famiglia tipo di due componenti è pari a 38. 702,00 per redditi da lavoro autonomo e 64. 503,00 per redditi da lavoro dipendente. La somma a disposizione per l’edilizia agevolata è di 21 milioni di euro, gli alloggi previsti sono 512. Il contributo concesso può essere totalmente o parzialmente a fondo perduto in relazione al reddito posseduto dalla famiglia beneficiaria. L’eventuale restituzione è limitata a 1/3 del contributo assegnato e viene rimborsata in 15 annualità; al termine della restituzione l’inquilino può riscattare l’alloggio versando alla Regione un’ulteriore quota pari alla metà del contributo concesso a fondo perduto. Tutti i canoni di affitto sono inversamente correlati al contributo concesso: più è alto il contributo più è basso il canone di affitto; in nessun caso i canoni possono superare quelli concordati in sede locale ai sensi della legge 431/1995, art. 2, comma 3. (cosiddetti “canoni di secondo canale della 431”, inferiori a quelli di libero mercato). Tutte le case saranno realizzate in edilizia biosostenibile e dovranno raggiungere determinati valori di sostenibilità ambientale, secondo la scala di valutazione prevista dal “Protocollo Itaca sintetico 2009 Regione Piemonte”. A riconoscimento dei maggiori costi, è prevista la concessione di un contributo aggiuntivo che varia da 5 mila a 10 mila euro per alloggio, a seconda del grado di sostenibilità raggiunto. Le domande possono essere presentate ai Comuni sede di intervento fino al 19 ottobre 2009 . L’istruttoria delle domande è articolata su due livelli; la prima fase è di competenza dei Comuni, la seconda della Regione. L’individuazione dei soggetti beneficiari e l’assegnazione dei contributi da parte dell’Amministrazione regionale avverrà entro la metà del mese di gennaio 2010. Per info: http://www. Regione. Piemonte. It/edilizia/index. Htm .  
   
   
APPROVATA DALLA GIUNTA TRENTINA IL NUOVO REGOLAMENTO SULL’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Trento, 21 settembre 2009 – Nella seduta del 18 settembre la Giunta ha approvato la delibera proposta dall’Assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, riguardante lo schema di Regolamento in materia di edilizia scolastica e di vincolo di destinazione (articoli 106, comma 7, e 107 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5). Quello approvato oggi è lo schema di regolamento in materia di edilizia scolastica e di vincolo di destinazione è proposto in attuazione della Legge 5/2006. Per quanto concerne la concessione di contributi da parte della Provincia per la realizzazione di interventi edilizi relativi a sedi di scuole dell´infanzia equiparate, il regolamento si limita a introdurre una normativa transitoria, in vista dell´abrogazione della attuale legge sull´edilizia scolastica (L. P. 29/86) che avverrà a seguito dell´entrata in vigore del regolamento stesso. L´altro aspetto che sarà disciplinato dal regolamento riguarda i criteri per definire le condizioni e la durata del vincolo di destinazione all´uso scolastico che si costituisce sull´immobile, sede di scuole dell´infanzia equiparate, in conseguenza della concessione dei contributi provinciali per gli interventi edilizi. Il testo integrale della delibere con l’allegato si può consultare e scaricare da martedì 22 settembre 2009 sul portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It .  
   
   
UN FORUM IN RETE SULLA LEGGE REGIONALE DELLA PUGLIA14/2009 PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA  
 
Bari, 21 settembre 2009 - L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, rende nota l’istituzione di un forum sul sito istituzionale della Regione Puglia per fornire chiarimenti sulla Legge Regionale 30 luglio 2009, n. 14 “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell\´attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”, Pubblicata nel B. U. R. Puglia n. 119 del 3 agosto 2009 La Legge dà tempestiva attuazione (prima Regione del Mezzogiorno) all’Intesa tra Stato, Regioni ed Enti locali, sottoscritta il 31. 3. 2009 e pubblicata sulla Guri, Serie Generale, n. 98 del 29. 4. 2009, comunemente (e impropriamente) nota come “piano casa”. L’intesa ha suscitato grande aspettativa nell’opinione pubblica, prevedendo l’approvazione di norme regionali di validità temporanea, fissata in 24 mesi dalla Legge pugliese (contro i 18 previsti generalmente dall’Intesa). Di qui, anche, l’esigenza di fornire sollecite risposte ai tanti quesiti posti da singoli cittadini e amministrazioni comunali su alcuni contenuti della Legge, e quindi la decisione dell’Assessorato di istituire un sito per offrire pari opportunità a tutti e rendere trasparente l’interpretazione regionale. La finalità principale della Legge pugliese è fornire sostegno al settore delle costruzioni, parte importante dell’economia regionale e capace di generare effetti moltiplicatori su un vasto indotto, perseguendo l’obiettivo, altrettanto importante, di migliorare le condizioni di sicurezza e accessibilità del patrimonio esistente e la qualità architettonica, ambientale e paesaggistica della città e del territorio. Una corretta applicazione delle norme da parte dei comuni e dell’insieme degli operatori è fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Il forum vuole dare un contributo anche a questo fine. .  
   
   
GRUPPO BIPIEMME: UTILE NETTO A 125 MILIONI DI EURO, IN LINEA CON IL RISULTATO DI GIUGNO 2008, SOSTENUTO DAI PROVENTI OPERATIVI CHE RAGGIUNGONO 1 MILIARDO DI EURO (+15,1%)  
 
Milano, 17 settembre 2009 -Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione del 25 agosto ha esaminato ed approvato i risultati al 30 giugno 2009. Nonostante il difficile contesto macro economico nazionale e internazionale, che ha caratterizzato anche il primo semestre del 2009, il Gruppo ha registrato il miglior risultato della gestione operativa degli ultimi anni. Questa performance ha consentito di assorbire meglio il più alto costo del credito, che riflette il difficile momento economico generale, e di registrare un utile netto di 125 milioni di euro, pressoché in linea (-1,7%) con i valori del primo semestre 2008. Il sensibile sviluppo dei ricavi e lo stretto controllo sui costi hanno consentito al rapporto cost/income di scendere al 56,6% rispetto al 63,1% del giugno 2008. Si segnala la modifica del perimetro di consolidamento del Gruppo, rispetto a giugno 2008, per l’inserimento di Anima Sgr, a seguito dell’ esito positivo dell’Offerta Pubblica di Acquisto da parte di Banca Popolare di Milano, di Banca Popolare di Mantova, dopo l’acquisizione del 56,99% del capitale, e dei 38 sportelli ex-Unicredit, acquisiti lo scorso 1° dicembre. L’impatto a livello economico è contenuto e pari a circa il 3% dei proventi operativi, il 4% dei costi operativi e l’1,5% del risultato della gestione operativa, con un’incidenza marginale sulla performance operativa registrata nel primo semestre 2009. Gruppo Bipiemme Raccolta diretta da clientela e titoli emessi La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 35. 085 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto a giugno 2008. Tale risultato è trainato dal positivo andamento della raccolta da clientela, nel cui ambito si registra una significativa crescita dei conti correnti e depositi a risparmio (+14,3% a/a), mentre sono in flessione i Pct (-71%), le Altre Forme Tecniche (-43,7%) e le Passività valutate al fair value (-33,4%). Per quanto riguarda i titoli in circolazione, si segnala che lo scorso aprile è stato rimborsato, utilizzando la liquidità dell’Istituto, un bond di 1,5 miliardi di euro emesso nell’ambito del programma Emtn, senza ricorrere a ulteriori emissioni sul mercato. Queste dinamiche di crescita hanno portato ad un incremento dell’incidenza della componente retail sul totale della raccolta rispetto alla componente “istituzionale” (wholesale), passata dal 74% del giugno 2008 al 77% dei primi sei mesi 2009. Raccolta indiretta da clientela Nel primo semestre 2009 l’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela si posiziona a 43. 018 milioni di euro (+12,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Tale andamento positivo beneficia del consolidamento di Anima Sgr, che contribuisce con € 6. 615 milioni alle masse del risparmio gestito del primo semestre 2009. Nel dettaglio, il risparmio gestito registra una crescita del 28%, attestandosi a 23. 050 milioni di euro. In particolare nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo ha registrato i primi segnali positivi di ripresa del comparto che si sono concretizzati in una raccolta positiva di 25 milioni di euro nel semestre con un’accelerazione negli ultimi due mesi (maggio-giugno raccolta netta positiva per 234 milioni di euro). A livello sistema si segnala ancora una raccolta negativa nel primo semestre 2009 pari a 14,5 miliardi di euro. La quota di mercato dei fondi comuni di investimento del Gruppo è pertanto salita, su basi omogenee, di 21 p. B. , posizionandosi a giugno 2009 al 3,99% dal 3,78% di dicembre 2008. Il risparmio amministrato da clientela ordinaria a valori di mercato si posiziona a € 19. 968 milioni, in lieve flessione (-1,1%) rispetto a giugno 2008, essenzialmente a causa dell’andamento negativo dei prezzi di mercato a/a. Impieghi Gli impieghi a clientela si attestano a 32. 041 milioni di euro, in linea con i valori del primo semestre 2008. Da segnalare la crescita di 485 milioni di euro (+1,5%) rispetto al dato di fine marzo, a conferma dell’impegno del Gruppo a sostegno dell’economia, anche in funzione dell’adesione ad alcune importanti iniziative a supporto soprattutto delle famiglie e delle piccole/medie imprese a cui le banche commerciali del Gruppo hanno prontamente aderito. Buona la performance della componente mutui che - includendo anche i mutui ipotecari cartolarizzati, classificati fra le “attività cedute e non cancellate” - sale dell’8,9%, rispetto a giugno 2008, raggiungendo 13. 528 milioni di euro, malgrado la flessione delle nuove erogazioni (1,8 miliardi di euro rispetto a 2,4 miliardi di euro del primo semestre 2008). La qualità del credito risente del peggioramento del contesto macro economico complessivo, evidenziando un’incidenza percentuale del totale delle attività deteriorate nette sul totale del portafoglio crediti del 4,8%, un rapporto incagli netti/totale crediti del 3,1% e un rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi dello 0,8%, valore comunque inferiore alla media del sistema (1,5% a maggio 2009, ultimo dato disponibile). Il grado di copertura delle sofferenze si posiziona al 63% e quello degli incagli al 19%, valori pressoché in linea con i dati del primo trimestre 2009; le rettifiche totali (specifiche e di portafoglio) evidenziano una copertura complessiva del portafoglio crediti in crescita dal 2,28% di fine marzo 2009 al 2,58% di fine giugno. Posizione interbancaria netta La posizione sul mercato interbancario al 30 giugno 2009 è positiva per 504 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 850 milioni di euro del giugno 2008. Su tale andamento hanno influito positivamente la crescita della raccolta da clientela e l’ulteriore riduzione del portafoglio titoli del Gruppo, che hanno consentito di fronteggiare la scadenza di un obbligazione Emtn di 1,5 mld di euro avvenuta lo scorso aprile. Patrimonio netto A fine semestre il patrimonio netto del Gruppo si posiziona a 3. 326 milioni di euro. Il core tier 1 si attesta al 6,2%, il tier 1 al 7,3% ed il total capital ratio all’11,5%[1]. Totale ricavi A fine giugno i proventi operativi del Gruppo Bipiemme si attestano a 1. 000,5 milioni di euro, in crescita del 15,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; a parità di perimetro la crescita rispetto a giugno 2008 si attesterebbe all’+11,7%. Nel dettaglio, il margine di interesse si posiziona a 490,6 milioni di euro, evidenziando un decremento di 40,5 milioni di euro (-7,6%) principalmente a causa della discesa dei tassi di interesse e della conseguente contrazione della forbice dei tassi con la clientela, a cui si aggiunge l’incremento del costo del funding sui mercati istituzionali, effetti solo in parte compensati dall’incremento dei volumi intermediati. All’interno dei “ricavi da servizi”, le commissioni nette si posizionano a 283 milioni di euro, con un incremento del 3,3% pari a 9,1 milioni di euro rispetto a giugno 2008; in particolare si segnala la crescita delle commissioni nette da servizi di gestione, intermediazione e consulenza che si attestano a 150,5 milioni di euro (+1,9%), grazie anche alla raccolta positiva registrata nel semestre. I dividendi e proventi simili si attestano a 116,2 milioni di euro (-7,5%). Anche grazie alla buona performance di Banca Akros, il risultato netto dell’attività finanziaria presenta un saldo positivo di 89,2 milioni di euro che si confronta con un saldo negativo di -90 milioni di euro registrato nel corso del primo semestre 2008. Il risultato dei primi sei mesi del 2009 ha beneficiato della ripresa della quotazione dei titoli e del restringimento degli spread creditizi; inoltre, a mitigazione dell’esposizione del Gruppo al rischio tasso e in presenza di uno scenario ribassista della curva dei tassi di interesse, la Capogruppo ha posto in essere all’inizio del corrente anno operazioni di Irs e ha assunto posizioni futures su Euribor e Bund generando significativi utili a conto economico. Gli altri proventi ed oneri di gestione si attestano a 26,7 milioni di euro, in flessione del 9,6% rispetto al primo semestre 2008. Costi operativi I costi operativi si attestano a 566,5 milioni di euro, con una crescita del 3,3% che, rispetto a giugno 2008, include l’effetto del già citato allargamento del perimetro di consolidamento. Su basi omogenee i costi complessivi registrerebbero quindi una lieve diminuzione rispetto ai valori di giugno 2008, a riprova della costante attenzione posta al monitoraggio delle spese amministrative. Nel dettaglio il costo del personale, che si posiziona a 367,5 milioni di euro, è in linea rispetto al primo semestre 2008, malgrado la crescita di 268 unità del personale dipendente a fronte delle già citate operazioni straordinarie (Opa Anima Sgr, acquisizione maggioranza Banca Popolare di Mantova e acquisizione 38 sportelli ex-Unicredit). Il totale del personale dipendente raggiunge le 8. 851 unità. Le altre spese amministrative si attestano a 158,2 milioni di euro (+7,5%), in particolare per l’allargamento del perimetro di consolidamento e l’apertura di 22 nuove agenzie negli ultimi 12 mesi. Il buon andamento complessivo dei costi e dei ricavi si è concretizzato nel miglioramento del rapporto cost/income, sceso al 56,6% rispetto al 63,1% di giugno 2008. Risultato della gestione operativa In base agli andamenti descritti, il risultato della gestione operativa del Gruppo Bipiemme si attesta a 434 milioni di euro in crescita del 35,2% rispetto al primo semestre 2008, raggiungendo il valore più elevato degli ultimi anni. Tale risultato è confermato anche dal miglioramento del trend a livello trimestrale; il risultato della gestione operativa del secondo trimestre 2009 (219,4 milioni di euro) è, infatti, maggiore del 2,2% rispetto al già elevato livello raggiunto nel primo trimestre 2009 (214,7 milioni di euro). Accantonamenti e rettifiche L’ammontare complessivo degli accantonamenti si attesta a 218 milioni di euro, in crescita di 157,2 milioni di euro rispetto a giugno 2008. Nel dettaglio le rettifiche nette su crediti si attestano a 206 milioni, cui si aggiungono 5,2 milioni di euro per altre rettifiche nette, mentre gli accantonamenti per rischi ed oneri si attestano a 6,8 milioni di euro, pressoché completamente ascrivibili a revocatorie e cause passive. Utile netto Dopo aver registrato imposte sul reddito per 90,6 milioni di euro (tax rate del 42%) l’utile netto del Gruppo nel primo semestre 2009 si attesta a 125 milioni di euro, pressoché stabile (-1,7%) rispetto a giugno 2008. Capogruppo Si segnalano di seguito i principali aggregati economico-patrimoniali della capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. : Raccolta diretta 29. 540 milioni di euro (+2,8% sul 30. 6. 2008); Impieghi a clientela 26. 853 milioni di euro (-3,5%) ; Risparmio gestito 11. 369 milioni di euro (-10%); Risparmio amministrato 15. 303 milioni di euro (+0,9%); Proventi operativi 823,5 milioni di euro (+9,7%); Risultato gestione operativa 399,4 milioni di euro (+22%); Utile netto 144,2 milioni di euro (-1%). Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa riunione, ha inoltre deliberato l’adesione di Banca Popolare di Milano all’intesa siglata lo scorso 3 agosto tra Abi, governo e associazioni imprenditoriali per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio. L’accordo individua nello specifico i seguenti interventi: sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate relative a finanziamenti a Ml/t erogati nelle forme di Mutui, Chirografari, rateali in genere; sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare”; allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento ad operazioni di anticipazione su crediti certi e esigibili; un contributo al rafforzamento patrimoniale delle imprese di piccole e medie dimensioni, prevedendo un apposito finanziamento o altre forme di intervento per chi realizza processi di rafforzamento patrimoniale. L’ intesa avrà validità sino al 30 giugno 2010. .  
   
   
CATTOLICA DI ASSICURAZIONE: APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2009: UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 27 MILIONI DI EURO  
 
Verona, 21 settembre 2009. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato in data 26 agosto la Relazione finanziaria semestrale consolidata 2009 del Gruppo Cattolica. I primi sei mesi del 2009 sono stati caratterizzati dall´ulteriore miglioramento della performance industriale sostenuta dalle iniziative di riqualificazione dei portafogli e di razionalizzazione dei costi perseguite dal Gruppo Cattolica negli ultimi tempi. L´efficienza industriale raggiunta si riflette principalmente nel segmento danni con un combined ratio1 in sensibile riduzione a 97,5% nei primi sei mesi del 2009 da 99,4% nello stesso periodo del 2008 e da 99,1% a fine 2008. La raccolta complessiva2 del lavoro diretto e indiretto è pari a 1. 948 milioni di euro (2. 102 milioni nello stesso periodo del 2008). La contenuta flessione registrata nei premi del lavoro diretto dei rami danni rispetto allo stesso periodo del 2008 (-0,5%) è riconducibile alle politiche di riallineamento dei portafogli e di maggiore focalizzazione su segmenti d´affari più consoni alla strategia aziendale. Prosegue il rafforzamento del Gruppo nei rami non auto (che registrano un incremento del 6,0% rispetto al primo semestre 2008). Dal punto di vista industriale la riduzione del combined ratio è sensibilmente influenzata dal miglioramento del claims ratio3 del lavoro diretto che passa da 71% al 31 dicembre 2008 a 70% nei primi sei mesi del 2009 a seguito di un ulteriore apprezzabile riduzione della frequenza sinistri Rc Auto. Nel segmento vita la raccolta del lavoro diretto diminuisce dell´11,7% a 1. 155 milioni (1. 308 milioni al 30 giugno 2008) per effetto principalmente del riposizionamento sui prodotti tradizionali di ramo I che hanno raggiunto i 712 milioni (+74,1% rispetto allo stesso periodo del 2008). L´utile netto consolidato è pari a 27 milioni (41 milioni nello stesso periodo del 2008) con un utile netto di Gruppo pari a 23 milioni (37 al 30 giugno 2008); su tale risultato hanno gravato per 15 milioni svalutazioni (impairment), già al netto dell’effetto fiscale. Gli investimenti ammontano a 14. 571 milioni. Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 2. 923 milioni e le riserve vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 11. 143 milioni. Il risultato degli investimenti4 è passato da 148 milioni del 30 giugno 2008 a 145 milioni nei primi sei mesi del 2009, nonostante l´effetto delle suddette rettifiche di valore (impairment). I dati al 30 giugno 2009 confermano la forte solidità patrimoniale e l´elevato margine di solvibilità del Gruppo in crescita rispetto al 31 dicembre 2008 da 1,55 a circa 1,8 volte il minimo regolamentare. A fine giugno 2009 il patrimonio netto consolidato si attesta a 1. 451 milioni in crescita del 14,7% rispetto al 31 dicembre 2008 (pari a 1. 265 milioni), principalmente per effetto del miglioramento della riserva Afs (Available for Sale)5 che passa da -124 milioni di euro a -13 milioni con un progresso di 111 milioni. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alessandro Silvestrelli dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. L´amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha commentato: "Il significativo miglioramento del risultato industriale ottenuto dal Gruppo Cattolica nel primo semestre rafforza la validità e la tempestività delle scelte compiute negli ultimi tempi in un contesto del mercato assicurativo diventato nel frattempo particolarmente critico. Il risultato economico sconta ancora gli effetti della crisi in termini di svalutazioni sul portafoglio titoli ma, al contempo, l´ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale del Gruppo ci consente di affrontare con fiducia e determinazione il percorso di rafforzamento e di crescita intrapreso dal Gruppo". .  
   
   
“IMPRESE DI PULIZIA E DISINFEZIONE” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 21 settembre 2009 - Il fatturato settoriale nel 2008 ha evidenziato una crescita complessiva del 4,0% con andamenti leggermente differenziati nelle tre aree di business. Il maggior contributo a questo risultato proviene dall’area d’affari delle pulizie civili, corrispondente ai 2/3 della domanda settoriale, che nel 2008 è cresciuta del 4,9%, per effetto dello sviluppo di alcuni ambiti di riferimento, in particolare aeroporti, stazioni, fiere, Gdo, enterteinement, centri benessere, ecc. Il segmento delle pulizie ospedaliere, che incide per oltre il 20% sul mercato totale, è cresciuto del 2,7%, derivante da una modesta dinamica del settore pubblico e da una più positiva evoluzione del settore privato. Il segmento delle pulizie industriali, con un’incidenza del 12,8% e una crescita dell’1,7% sul 2007 risente dei processi di delocalizzazione in atto in molti settori manifatturieri. Il settore è storicamente caratterizzato da una struttura produttiva frammentata e molto articolata per dimensione, tipologia, estrazione e forma organizzativa. L’evoluzione del panorama concorrenziale del settore vede la crescita delle grandi aziende organizzate secondo il modello contrattuale del Global Service. Tale modalità rappresenta il modello di business di maggior successo e le imprese leader ed emergenti sono chiamate a sviluppare risorse e competenze diverse per rispondere in modo più efficace alle richieste della domanda di riferimento. Nella fase attuale gli operatori del settore risentono della crisi economico-finanziaria in atto che ha come conseguenze, sul fronte privato, la riduzione del patrimonio industriale e, in quello pubblico, la manifestazione di crescenti difficoltà da parte delle imprese della P. A. Ciò si ripercuote sia sul volume dei ricavi che sui tempi di pagamento, già molto dilazionati nel settore. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 25. 000
Numero di addetti 400. 000
Numero medio di addetti per impresa 16
Valore del mercato (Mn. Euro) 7. 639,0
Variazione del mercato 2008/2007 (%) 4,0
Fatturato per addetto (‘000 di euro) 19,1
Valore aggiunto (Mn. Euro) 3. 162,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 di euro) 7,9
Quota di mercato delle prime 4 imprese (%) 10,7
Quota di mercato delle prime 8 imprese (%) 15,2
Previsioni di sviluppo del mercato:
· 2009/2008 (%) 2,8
· medio periodo leggero incremento
Fonte: Databank .
 
   
   
GEORGIA PACIFIC, «UN ALTRO DURO COLPO ALL´OCCUPAZIONE» L´AZIENDA HA ANNUNCIATO 32 LICENZIAMENTI NELLA VALLE DEL SERCHIO  
 
Firenze, 21 settembre 2009 - «La decisione della direzione della Georgia Pacific di licenziare 32 dipendenti è un atto grave che va a colpire trentadue persone nel loro diritto fondamentale, le loro famiglie e l’intera Valle del Serchio, che subisce un altro duro colpo all’occupazione. Come tale dunque quella scelta va respinta». E´ il commento dell´assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Giuseppe Bertolucci, ai licenziamenti annunciati nei giorni scorsi. «La Regione – prosegue l´assessore - esprime la propria solidarietà ai lavoratori colpiti e il sostegno alla loro lotta in difesa del posto di lavoro e per l’occupazione nella Valle del Serchio. Inoltre fin d’ora si impegna a mettere in atto ogni iniziativa, di concerto con le altre istituzioni, per scongiurare i licenziamenti annunciati». .  
   
   
CONCLUSO A ROMA IL VERTICE SULLA EQUIPOLYMERS  
 
Cagliari, 21 Settembre - Concluso a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, il vertice sulla Equipolymers. Per la Regione erano presenti gli assessori dell’Industria, Andreina Farris, e della Programmazione Giorgio La Spisa. All’incontro hanno preso parte, oltre ai rappresentanti del Ministero, l’azienda, le rappresentanze sindacali, il Consorizio Industriale, Ottana Energia, l’associazione industriali del centro Sardegna, rappresentanti della Provincia di Nuoro ed i sindaci dei comuni di Ottana, Noragugume e Bolotana. Nel corso dell’incontro la Equipolymers ha confermato la volontà di effettuare una fermata tecnica temporanea per assicurare la corretta manutenzione all’impianto. Sull’argomento si è registrato forte e determinato l’intervento dell’assessore Farris che ha chiesto la massima trasparenza sulle volontà aziendali riguardo la ripresa produttiva, ed ha fortemente manifestato l’esigenza che la Regione sia resa partecipe su tutte le eventuali trattative di vendita. Sulla questione di Ottana Energia, la stessa azienda del gruppo Clivati, accogliendo l’invito formulato dall’assessore dell’industria, ha deciso di sospendere la programmata fermata dei suoi impianti che, è stato rimarcato dalla Regione, avrebbe provocato un ulteriore e pesante disagio alle aziende del territorio. Si è poi convenuto di aggiornare il vertice al mese di ottobre, così per meglio valutare la situazione, in un contesto più generale. Nel frattempo, il Ministero esplorerà la possibilità di un maggiore e più stretto rapporto, eventualmente anche di partnership, fra l’azienda e la Polimeri Europa, società del gruppo Eni, fornitrice della materia prima agli impianti prima di Ottana. Intanto, ed in preparazione dell’incontro di ottobre, è stato sottolineato dall’assessore dell’Industria, Andreina Farris, la Regione porrà particolare e scrupolosa attenzione alle diverse questioni legate alle criticità degli aspetti infrastrutturali dell’area industriale di Ottana, senza trascurare l’argomento del Consorzio Industriale. Al termine dell’incontro, il Ministero ha sottolineato l’importanza strategica, anche per il sito di Ottana, dell’applicazione delle norme sulla energia virtuale (Vpp). Su questo tema è intervenuto anche l´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa: "L´incontro ha fatto emergere la fondatezza della preoccupazione sul futuro del sito di Ottana. E’ indubbiamente inaccettabile la disinvoltura con cui il gruppo Dow considera la certezza del suo disimpegno: all’atto dell’accordo per la chimica ottenne il contratto di programma affermando la convinzione di rafforzare e stabilizzare la produzione. L´aspetto positivo della riunione consiste invece nella fermezza del Sindacato e della Regione, ma soprattutto nella dichiarazione del rappresentante del Governo: ha preso un forte e formale impegno a scongiurare la chiusura dello stabilimento, considerandolo insostituibile per la sopravvivenza del sito di Ottana. La Regione conferma di voler fare la sua parte, sul versante delle infrastrutture e dei costi del sistema. " .  
   
   
“IL DISTRETTO DELLA MECCANICA DI MODENA” EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Modenba, 21 settembre 2009 - La crisi economica ha interrotto un trend di crescita del distretto, durato sette anni. A livello complessivo nel 2008 la produzione è aumentata dell’1,9% e il fatturato del 4,4%, portandosi a 10,9 miliardi di euro. Nel quarto trimestre invece la produzione in volume è calata del 5,9% e il fatturato del 3,2%, prefigurando per il 2009 un anno di crescita negativa. Tra i settori con le migliori performance si posiziona il comparto auto di lusso (+18,6%), che con un fatturato di circa 2,8 miliardi di euro arriva a rappresentare circa un quarto dell’attività del distretto. In evidenza anche il comparto delle macchine per agricoltura e silvicoltura (+10,5%) che chiude il 2008 con un fatturato di 1,9 miliardi di euro. Non tutti i comparti hanno avuto un andamento positivo. In difficoltà i costruttori di macchine per il legno (-2,4%), di carrozzerie (-18,3%), macchine per il movimento terra (-3,6%) e, soprattutto negli ultimi due anni, i costruttori di macchine e impianti per l’industria ceramica (-10%). Gli elementi che hanno inciso sull’andamento dell’economia locale sono il riflesso della crisi economica in atto, in particolare della crisi del mercato americano, l’apprezzamento dell’euro, la forte volatilità dei prezzi delle materie prime e la brusca frenata degli scambi commerciali. In termini prospettici, le indicazioni fornite dalle indagini congiunturali sull’andamento degli ordini in portafoglio delle imprese lasciano intravedere il proseguimento di una fase difficile anche per i prossimi trimestri. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 1. 050
Numero di addetti 30. 000
Numero di addetti per impresa 29
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 10. 895
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%)(a) 7,9
Export/produzione (%)(a) 53,3
Import/consumo (%)(a) 18,3
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 6. 219
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%)(a) 5,4
Quota di fatturato delle prime quattro imprese/gruppi (%)(a) 47,9
Previsione di sviluppo della produzione(a)
· 2009/2008(%) -6/-8
· tendenza di medio periodo ripresa
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
FUTSU, PRIMA MONDIALE SULL’INNOVAZIONE DEL COMPARTO ARREDO  
 
Pordenone, 21 settembre 2009 – Il Consorzio Universitario di Pordenone, Pordenone Fiere e Consortium Service annunciano congiuntamente la prima nazionale di Futsu, convention dedicata all’aggiornamento globale per le industrie dell’arredo, che si terrà venerdì 16 ottobre, presso la fiera di Pordenone, in occasione del Sicam, il salone internazionale componenti e accessori per il mobile. Futsu, acronimo per Furniture Trends Update, nasce nel cuore del distretto del mobile del Livenza, l’unica sede nazionale per gli studi ingegneristici nel settore legno-arredo, con l’obiettivo di riunire studiosi, imprenditori e innovatori esperti del settore, con le proprie best practices da condividere per approfondire quali sono i trend in atto in un comparto fondamentale per la nostra economia. L’edizione 2009, la prima in assoluto, prevede 4 sessioni di lavoro che approfondiranno i temi: information technology e agli applicativi per settore legno; ambiente funzionale all’attività produttiva e di marketing; contenuti previsionali per le strategie di acquisto e di vendita in Italia, in Europa e nei mercati emergenti; nuovi materiali e il loro utilizzo innovativo. I lavori congressuali si terranno presso la sala Zuliani della fiera di Pordenone a partire dalle ore 9:00 per chiudersi intorno alle 19:00. Le 4 sessioni, Envi - Environment as a vehicle, Fuse - Furniture Software Evolution, Mapa - Materials Panorama e Globec - Global Economy forecast, sono caratterizzate da un nuovo format, che vede avvicendarsi 20 interventi di 20 minuti ciascuno, con un ritmo serrato, da parte dei maggiori esponenti del settore. Ne emergerà un quadro variegato e composito, un’analisi a tutto tondo, in un momento di forte cambiamento e di spinta all’innovazione: un appuntamento imprescindibile per gli operatori, per chi si occupa di innovazione, per i media e per chi studia questo settore. Su www. Futsu. It . .  
   
   
“OLI LUBRIFICANTI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 21 settembre 2009 - I consumi di oli lubrificanti, che sono risultati in calo già nel 2008 (-6,4% in quantità e -2,5% in valore), subiranno una forte contrazione nel 2009, con cali compresi tra il 15 e il 20%dei volumi nell’area Autotrazione e tra il 20 e il 30% nell’area Industria. La flessione strutturale della domanda di oli motore, conseguenza del rinnovo del parco autoveicolistico nazionale e delle migliori performance dei prodotti (e dei motori), è stata accentuata dal consistente calo del primo riempimento. I lubrificanti per impieghi industriali risentono del notevole rallentamento produttivo dell’industria nazionale, in atto da ottobre e risultano in decremento in tutti i segmenti . La competizione è strutturalmente elevata; la crisi economica in atto ha acuito la competizione di prezzo, in particolare nell’area Industria. Nel settore operano due principali tipologie di operatori. Le consociate delle compagnie petrolifere, integrate nell’attività di raffinazione del greggio, che possiedono un elevatissimo grado di diversificazione negli altri derivati del petrolio ed in attività quali la petrolchimica e la produzione di energia elettrica; per esse i lubrificanti generano una quota modesta del fatturato e si inquadrano nell’ottica di ottimizzazione della raffinazione del greggio; in Italia solo Eni ed Esso Italiana producono basi lubrificanti, mentre gli altri competitor acquistano sul mercato e/o importano da consociate estere; le imprese operanti nell’attività di miscelazione degli oli lubrificanti: sono in genere focalizzate nel settore, non sono integrate a monte e competono esclusivamente nel canale extra-rete. Tra queste imprese si collocano le aziende prevalentemente terziste. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 130
Numero di addetti specifici 3. 000
Numero di addetti per impresa 23
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica(a) (Mn. Euro) 1. 045,00
Variazione media annua della produzione 2008/2004(b) (%) 3,0
Fatturato per addetto (‘000 euro) 348,33
Valore aggiunto (Mn. Euro) 130,63
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 43,54
Quota della produzione prime 4 imprese(c) (%) 52,8
Export/produzione(a)(b) (%) 15,0
Import/consumo(a)(b) (%) 3,6
Valore del mercato a prezzi di fabbrica(a) (Mn. Euro) 940,00
Variazione media annua del mercato 2006/2002(b) (%) 2,8
Quota di mercato prime 4 imprese(a)(c) (%) 53,7
Quota di mercato prime 8 imprese(a)(c) (%) 78,5
Previsioni di sviluppo della produzione(b):
· 2009/2008 calo sensibile
· tendenza di medio periodo crescita modesta
a) - inclusi oli bianchi, isolanti e bunkeraggi b) - in valore c) - in quantità Fonte: Databank .