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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
CONFERENZA SUL FUTURO DELLE RETI TRANSEUROPEE DI TRASPORTO - NAPOLI, 21-22 OTTOBRE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2009 - La Commissione europea, il Ministero dei Trasporti e le Infrastruture italiano e la Presidenza svedese dell´Unione europea saranno felici di darvi il benevenuto a Napoli il 21 e il 22 ottobre prossimi per partecipare alla conferenza sul futuro delle Reti transeuropee di trasporto (Ten-t) sotto il titolo: "Ten-t Days 2009. Il futuro delle Reti transeuropee di trasporto: costruire ponti tra l´Europa e i suoi vicini". Ten-t Days 2009 - la conferenza annuale sulle Reti transeuropee di trasporto - rappresenta un´eccellente opportunità di analizzare lo stato dell´arte dell´attuazione dei progetti prioritari. I risultati di questa conferenza permetteranno inoltre di adottare un approccio realistico affinché essi possano essere completati e di riflettere sul futuro di tali Reti, basandosi sull´esperienza condivisa. Il nostro obiettivo sarà di avere un primo disegno delle priorità comuni fino al 2020. Il Ministro italiano dei Trasporti Altero Matteoli e il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino apriranno la due giorni cui prenderanno parte il Ministro svedese dei Traposti Asa Torstensson e numerosi altri esponenti delle istituzioni dell´Ue e degli stati membri. Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani presiederà la tavola rotonda "Quali sfide principali per il futuro delle Reti Ten-t?" .  
   
   
ENAC: IL PRESIDENTE RIGGIO SCRIVE AL PRESIDENTE LOMBARDO IN MERITO ALLA RIPROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE CIPE DESTINATE AGLI AEROPORTI SICILIANI : LE RISORSE DEVONO ESSERE RISERVATE AD OPERE AEROPORTUALI  
 
Roma, 12 ottobre 2009 - Il Presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha inviato l’ 8 ottobre, una lettera al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e all’Assessore al Turismo, Comunicazione e Trasporti Nino Strano in merito alla riprogrammazione delle risorse del Cipe destinate agli aeroporti siciliani e alla realizzazione di nuove infrastrutture di volo. Il Presidente Riggio auspica che venga al più presto definito l’aggiornamento del Protocollo d’intesa in materia di sviluppo aeroportuale firmato l’8 aprile 2009 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Siciliana, l’Enac e le società di gestione, per inserire, come da richiesta della Regione stessa, una rete di eliporti ed infrastrutture di volo da localizzare nelle province di Agrigento e Messina. Nel contempo, Riggio evidenzia al Presidente Lombardo e all’Assessore Strano alcuni aspetti tecnico amministrativi da rispettare per poter procedere con i finanziamenti e con le opere. Infatti, in base all’Accordo di Programma Quadro stipulato in data 5 novembre 2001, nello specifico nel Ii Atto integrativo del 30 novembre 2007, e secondo quanto stabilito dalla delibera Cipe n. 36/2006 del 22 marzo 2006 che ha reso disponibili 35. 000. 000,00 di Euro per la realizzazione dell’Aeroporto di Agrigento, le risorse destinate ad Agrigento devono essere impegnate mediante obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la data del 31 dicembre 2009. Il Presidente dell’Enac mette in evidenza che taluni degli interventi individuati nel Accordo di programma risultano, al momento, carenti delle necessarie risorse finanziarie a copertura dei costi di realizzazione, in particolare quell’opera essenziale rappresentata dall’allungamento della pista di volo dello scalo di Catania. Il Presidente Riggio, appreso che la Regione Siciliana, data l’impossibilità di rispettare l’impegno del finanziamento destinato ad Agrigento entro i termini fissati nella delibera del Cipe, intenderebbe riprogrammare a favore di settori diversi da quello aeroportuale le risorse destinate allo scalo Agrigento, sottolinea il mancato rispetto di quanto previsto dal Cipe, dato che la riprogrammazione dei finanziamenti è comunque rimessa ai soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Quadro. Evidenzia, pertanto, che la potenziale disponibilità finanziaria derivata dal mancato impegno delle risorse destinate all’Aeroporto di Agrigento debba essere prioritariamente riservata al settore aeroportuale ed in particolare alla copertura finanziaria di parte degli interventi, da individuare congiuntamente, previsti nel richiamato Accordo di Programma ed attualmente privi di risorse, con specifico riferimento alle nuove richieste della Regione per la realizzazione di infrastrutture nelle province di Agrigento e di Messina. Il Presidente dell’Enac sottolinea, infine, l’urgenza della decisione per poter procedere nell’impegno comune di modernizzazione e sviluppo del sistema aeroportuale della Sicilia. .  
   
   
TRASPORTO AEREO : REGIONE SICILIA PRONTA A INDIVIDUARE PERCORSO COMUNE  
 
Palermo, 12 ottobre 2009 - Il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo risponde al presidente dell’Enac Vito Riggio a proposito della utilizzazione dei fondi Cipe per le strutture aeroportuali: “Come il presidente Riggio sa, la regione siciliana assegna un ruolo fondamentale al potenziamento ed alla creazione di nuovi scali aeroportuali in Sicilia, in piena sintonia con l’Enac. L’insularità ci costringe, infatti, ad un massiccio uso del mezzo aereo e navale. In tal senso ci siamo impegnati a investire tutte le risorse disponibili. Crediamo nella validità di due strutture aeroportuali, seppur di dimensioni ridotte, nell’area agrigentina e nella costa messinese per le quali abbiamo dato assicurazioni alle istituzioni ed alle comunità locali. Quando il presidente Riggio lo vorrà, ci incontreremo per discutere sulle valutazioni fatte e individuare il miglior percorso per raggiungere obiettivi condivisi”. .  
   
   
I VINCITORI DELLE GARE DI AUTO ELETTRICHE DELLA FORMULA ATA ALL’ENEA  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - La Formula Ata - Electric and Hybrid Italy (Ata, Associazione Tecnica dell´Automobile), la tre giorni di gare automobilistiche per veicoli a batteria, ibridi e a celle a combustibile che ha avuto luogo in questi giorni presso il Centro Ricerche Enea di Casaccia si è conclusa oggi. I veicoli hanno preso parte a gare di durata, consumi energia, autocross, accelerazione, prestazioni vetture e inseguimento. A seguire i risultati finali delle gare: Classe 1 (vetture a quattro ruote, di formula sportiva, dotate di sistemi ibridi elettrici compresi quelli ricaricabili dalle rete, elettrici a batteria, inclusi gli ibridi a celle solari, a celle a combustibile, alimentati ad idrogeno): 1) Squadra Corse – Politecnico di Torino; 2) Formula Hybrid Team – Hth Zurigo; 3) Drexel Formula Hybrid – Drexel University. Classe 2 (veicoli a due, a tre o a quattro ruote, senza vincoli di struttura, adatti alla competizione, dotati degli stessi sistemi della Classe 1): 1) Crolith – Linköping University; 2) Trecolith – Linköping University; 3) H2polito – Politecnico di Torino. Classe 3 (sistemi dimostrativi, prototipi, componenti e progetti): 1) Hyteam - Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa; 2) Enea Ginko – Università La Sapienza di Roma; 3) Hyke – Università di Padova. I veicoli sono stati realizzati da studenti di università italiane e straniere, tra le quali il Politecnico di Zurigo, la Drexel University di Pittsburgh, l’Università di Linköping in Svezia, l’Università di Bruxelles e l’Università di Thapar in India. L’enea ha collaborato con l’Università La Sapienza di Roma, per la presentazione della microvettura elettrica Ginko, e con la Sapienza e Roma Tre per la microvettura Urb-e, ibrida con supercondensatori. .  
   
   
METANO,APERTO A DONGO (CO) DISTRIBUTORE PER AUTO  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - Il primo distributore di metano per auto della provincia di Como è stato aperto a Dongo, sulla Strada Statale "Regina". "E´ un traguardo da tempo atteso - dichiara l´assessore regionale al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - perché la zona era fino ad oggi totalmente non servita da impianti di carburante a basso impatto ambientale. Questo nuovo punto di rifornimento, realizzato da una piccola impresa del settore, è stato reso possibile grazie al contributo finanziario concesso da Regione Lombardia, confermando l´efficacia del metodo che abbiamo scelto, che vede operare in sinergia pubblico e privato". "Abbiamo infatti adottato - prosegue Nicoli Cristiani - un sistema di incentivazione che mette a disposizione risorse finanziarie per gli operatori che intendono installare un nuovo impianto a metano presso le stazioni già esistenti o aprirne di nuove. Sostenendo i nostri imprenditori, miglioriamo la qualità del servizio a vantaggio di tutti i cittadini". In provincia di Como attualmente esiste un parco circolante di autovetture a metano in netta e costante crescita: si è passati dalle 146 auto immatricolate del 2006 alle 1. 606 del 2009. Entro dicembre 2009 entrerà in esercizio un altro impianto a Bregnano e per il primo trimestre del 2010 sono previste le aperture di altri due impianti, fino a dotare anche Como di una rete minima necessaria per garantire il rifornimento agli automobilisti su tutto il territorio provinciale. Regione Lombardia lavora da tempo per dotare la rete distributiva di carburanti ecologici ed economicamente competitivi rispetto a benzina e gasolio. "Grazie al rapido sviluppo della rete di distribuzione - conclude l´assessore - il metano si propone oggi sempre più come una scelta interessante per il limitato impatto ambientale, ma anche perché permette alle famiglie di contenere in modo significativo la spesa legata all´uso dell´auto. Lo conferma la crescita vertiginosa delle vendite e dei consumi, dai 24 milioni di mc di metano del 2005 ai 55 che prevediamo saranno consumati entro la fine di quest´anno. Per questo vogliamo imprimere un´accelerazione al completamento della rete distributiva di questo carburante sul territorio lombardo, per poter garantire ai cittadini un servizio sempre più capillare ed efficiente. Allo stesso tempo chiediamo, per i nuovi impianti, specifici requisiti di efficienza per rendere sempre più brevi i tempi di rifornimento. Fare il pieno di metano in Lombardia sarà sempre più facile". .  
   
   
ABRUZZO: ENTRO L´ANNO SARA´ COMPLETATO IL CAMPUS DELL´AUTOMOTIVE  
 
Pescara, 12 ottobre 209 - La visita del 9 ottobre del vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, alla Pilkinton di San Salvo ed alla Honda di Atessa, testimonia "la grande attenzione che il governo regionale riserva al polo dell´automotive ed all´intero territorio della Val di Sangro che assurge al ruolo di autentico capofila del settore". L´intento è quello di sviluppare in questa particolare area geografica un sistema integrato di respiro regionale rivolto alla produzione di veicoli a due ed a quattro ruote così come di veicoli deputati al trasporto delle merci. "Molto probabilmente, entro la fine dell´anno - ha affermato Castiglione - sarà completato il campus dell´automotive e la Regione, pur non avendo risorse endogene, potrà attingere risorse dai fondi Fas o dal suo stesso master plan per fare la sua parte in una così importante realtà industriale". Azione che verrà attivata sia per promuovere la crescita tecnologica del capitale umano che l´innovazione delle aziende in senso stretto. "Non dimentichiamoci - ha ripreso Castiglione - che alla Regione Abruzzo manca completamente una mission della politica industriale che solo adesso sta prendendo corpo nell´ambito di un disegno di legge regionale che, a breve, verrà presentato in Giunta. Si prevede, infatti, che sia le piccole e medie imprese che la microimpresa potranno beneficiare di un volano non indifferente potendosi finalmente agganciare alle grandi realtà industriali". Poi, l´assessore Castiglione ha fatto riferimento alla "crisi in atto, i cui effetti colpiscono in modo particolare le maestranze. Tuttavia, se tutti insieme, il mondo produttivo, gli enti locali con la Regione in primis, faranno il proprio dovere, - ha rimarcato Castiglione - si potrà sensibilizzare il Governo nazionale e questo darà sicuramente i suoi frutti". Intanto, nei prossimi giorni il vice presidente Castiglione proseguirà il percorso che culminerà con la creazione di altri distretti e clusters regionali. .  
   
   
RATIFICATO ACCORDO REGIONE – COMUNE DI VERONA SU INVESTIMENTI PER TECNOLOGIE NEL SETTORE DEI TRASPORTI  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha ratificato l’Accordo di Programma con il Comune di Verona relativo ad investimenti per tecnologie nel settore del trasporto pubblico locale, sottoscritto il 16 settembre scorso. “In base all’intesa – ha spiegato Chisso – la Regione finanzia con circa 570 mila euro il progetto relativo al “Sistema di bigliettazione contactless urbano” richiesto dall’A. T. V. S. R. L. Di Verona. Il contributo regionale copre poco meno del 48 per cento del costo dell’iniziativa, per la quale è stato preventivato un fabbisogno di oltre un milione 191 mila euro. Il progetto finanziato è funzionale agli indirizzi regionali per la realizzazione una politica di integrazione tariffaria che si esprima con un sistema di bigliettazione automatico unificato su base regionale, tale da permettere l’utilizzo dei mezzi pubblici del Veneto senza la necessità di dover conoscere le varie tariffe applicate dai singoli vettori”. .  
   
   
ALPTRANSIT, CONFERMATO IMPEGNO REGIONE LOMBARDIA A CONFERENZA SAN GOTTARDO RIBADITA STRATEGICITA´ COLLEGAMENTO  
 
 Bellinzona/Ch, 12 ottobre 2009 - Si chiama Alptransit e quando sarà realizzato nel 2017, con i suoi 57 km da Bodio a Erstfeld, il tunnel ferroviario di base del Gottardo sarà il più lungo al mondo, così come lo fu il vecchio traforo quando, nel 1882, fu terminato. Di questa nuova opera, che costituisce anche un collegamento strategico per la Lombardia, l´Italia e la Svizzera, si è discusso il 9 ottobre al Teatro Sociale di Bellinzona, in occasione della seconda Conferenza del San Gottardo, alla quale, su delega del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è intervenuto il delegato alle Relazioni internazionali, Robi Ronza. Nel suo intervento Ronza ha sottolineato che "per il collegamento di Alptransit con il sistema ferroviario e viario italiano è necessario che il Governo di Roma e le nostre Ferrovie dello Stato facciano la loro parte e la facciano tempestivamente". "Purtroppo - ha proseguito Ronza - non abbiamo come Regione una competenza diretta in materia. Per fortuna abbiamo però una grande influenza e la esercitiamo senza riserve". Alla conferenza hanno preso parte Gabriele Gendotti, presidente del Consiglio di Stato ticinese e rappresentanti dei Governi cantonali di Uri, Grigioni e Vallese. Sull´asse del San Gottardo viaggiano ora quotidianamente fino a 150 treni merci. Con Alptransit la capacità aumenterà di oltre 200 treni giornalieri, i quali potranno essere più lunghi di quelli odierni, con una corrispondente capacità di trasporto di circa 40 milioni di tonnellate di merci all´anno, circa il doppio dell´attuale. Si prevede, poi, che un buon terzo dei treni merci viaggeranno attraverso la Galleria di base del San Gottardo, via Luino, fino ai terminali di carico del Nord Italia, mentre gli altri due terzi viaggeranno via Chiasso verso l´Italia. Il nuovo collegamento diventerà, inoltre, il primo tratto ferroviario "di pianura" (ovvero senza forti pendenze) transalpino con un´altitudine massima di 550 metri sul livello del mare. Ciò consentirà ai convogli che vi transiteranno di raggiungere la velocità di 250 km/h, riducendo il tempo di viaggio tra Zurigo e Milano da 4 ore e mezza a 2 ore e mezza. Robi Ronza, dopo aver ricordato gli impegni assunti dallo Stato italiano con la Confederazione, ha voluto mettere in evidenza anche la determinante azione di sostegno svolta da Regione Lombardia. In particolare il "Protocollo di Intesa per la definizione degli interventi di sviluppo del sistema ferroviario lombardo e della sua integrazione nella rete europea" (Protocollo "Gottardo"), con l´obiettivo di definire lo sviluppo della rete ferroviaria internazionale di collegamento con i valichi alpini (Gottardo e Sempione) e con il corridoio V, e nell´intento di riorganizzare e potenziare la rete ferroviaria regionale, promuovendo la specializzazione delle reti per la circolazione delle merci e decongestionando in particolare il nodo di Milano (2002). Due anni dopo è stata siglata l´"Intesa Generale Quadro" per la realizzazione di infrastrutture strategiche, nella quale sono stati recepiti ed inseriti gran parte degli interventi ferroviari relativi al nuovo sistema di rete ferroviaria descritto nel protocollo "Gottardo". Nell´intesa rientrano interventi ferroviari che si inseriscono, tra l´altro, nell´insieme delle opere di infrastrutturazione previste per Expo 2015: il nuovo collegamento Lugano-mendrisio-varese/malpensa (con il raccordo Arcisate-stabio), costo tratta italiana 223 milioni di Euro, il triplicamento della Rho-gallarate (costo 500 milioni di Euro), il quadruplicamento della Chiasso-monza (1. 400 milioni di Euro) e la Gronda Merci Nord-est (Seregno-bergamo), costo 1. 000 milioni di Euro. Nel 2007 è stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese, dalla Rete Ferroviaria Italiana S. P. A. E dall´Anas Spa il Protocollo d´Intesa per l´ "Accessibilità ferroviaria e stradale all´aeroporto internazionale di Malpensa e il potenziamento della viabilità di adduzione in Provincia di Varese", con il quale sono stati maggiormente ribaditi gli interventi previsti dall´Intesa. .  
   
   
ANAS, LE PREFETTURE DI CATANZARO E VIBO VALENTIA E IMPRESA SPA FIRMANO IL PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER PREVENIRE I TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEI LAVORI PER LA TRASVERSALE DELLE SERRE  
 
Vibo Valentia, 8 ottobre 2009 Lo scorso 8 ottobre è stato firmato il protocollo di legalità tra il Prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella, il Prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa, il Direttore Centrale Nuove Costruzioni dell’Anas Gavino Coratza e l’Impresa Spa, per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione dei lavori della statale 182 “Trasversale delle Serre”. “Questo importante protocollo - ha spiegato il Direttore Gavino Coratza –, in itinere da oltre un anno e che si concretizza grazie allo straordinario impegno del Prefetto Latella e del Prefetto Calvosa , nasce dalla necessità che l’Anas, in qualità di stazione appaltante, assuma un ruolo centrale di coordinamento e raccordo di tutte le attività”. “La portata strategica dell’opera – ha continuato il Direttore dell’Anas – esige di attuare un accurato e ben strutturato sistema di controllo dei cantieri con mirate pianificazioni operative a garanzia della piena regolarità dei lavori e al fine di assicurare condizioni di sicurezza tali da prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale”. “L’accordo – ha concluso Gavino Coratza – nasce dall’esigenza di promuovere anche per la Trasversale delle Serre, nelle province di Catanzaro e Vibo Valentia, come è già avvenuto per altre importanti infrastrutture viarie del territorio nazionale, la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, monitorando e vigilando ogni fase dei lavori e contrastando gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel cantiere”. Il protocollo siglato oggi prevede l`obbligo dell’impresa esecutrice dei lavori di comunicare alla Prefettura le informazioni occorrenti per svolgere gli accertamenti antimafia, per i subappalti, e di riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di illecita prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. Infine, nel caso in cui durante gli accertamenti emergessero rapporti di contiguità di una ditta con la criminalità organizzata, l`impresa non potrà stipulare il subappalto, il subcontratto o il subaffidamento. Il protocollo prevede, inoltre, l’estensione dei controlli antimafia nei confronti delle ditte, anche in casi non espressamente previsti dalla legge, quali l’obbligo di comunicazione degli affidamenti di servizi e forniture “sensibili” (ad esempio, trasporto materiali in discarica e smaltimento rifiuti, noleggi etc. ). Il Prefetto Latella, condividendo il positivo giudizio sulla validità del Protocollo, ha sottolineato che sono allo studio nuove analoghe iniziative, per rendere sempre più aderente tale strumento alle esigenze di un efficace controllo. Nell`ambito del potenziamento delle infrastrutture viarie della Calabria, riveste un ruolo di primaria importanza la realizzazione in nuova sede della strada statale 182 “Trasversale delle Serre”. Infatti, la sua collocazione con orientamento Est-ovest, nell`area centro-meridionale della Calabria, dove minore è la distanza tra la costa tirrenica e la costa ionica, insieme al potenziamento e ammodernamento delle altre due direttrici costiere, la strada statale 106 “Jonica” e l’autostrada A3 Salerno-reggio Calabria, costituirà il reticolo viario principale per il potenziamento degli interscambi connessi con le attività dell`area montana. La realizzazione dell`opera garantirà un migliore collegamento con i territori interni, montani e pedemontani della Calabria agevolando la viabilità, sia in termini di funzionalità che di sicurezza, in una regione interessata da ingenti volumi di traffico. La nuova statale 182 sostituirà il vecchio tracciato che, con caratteristiche costruttive tipiche della viabilità montana, caratterizzata da accentuata tortuosità, pendenze considerevoli e da una piattaforma di ampiezza limitata, non è in grado di sopportare la maggiore domanda di trasporto. .  
   
   
CHISSO SU CASELLO AUTOSTRADALE DI MEOLO  
 
 Venezia, 9 ottobre 2009 - “Soddisfatto perché si avvia l’ultima tappa del casello di Meolo. Soddisfatto anche perché la graduatoria provvisoria vede tra le prime tre aziende una friulana e una di Venezia, a dimostrazione dell’attenzione che la nostra imprenditoria ha per la soluzione di problemi che interessano tutta la comunità”. L’assessore alle politiche e alla mobilità del Veneto Renato Chisso ha salutato con queste parole l’apertura delle buste relative alla gara per la realizzazione del nuovo casello di Meolo, avvenuta il 9 ottobre a Trieste. “Prima incitavamo a correre, ora stiamo correndo e dobbiamo farlo alla svelta. Il percorso scelto dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia ci permetterà di recuperare tre anni rispetto alle procedure ordinarie per l’allargamento dell’autostrada e la sua completa messa in sicurezza. Ma questa occasione diventa pure per noi un’opportunità per sistemare l’infrastrutturazione ordinaria in una località strategica come quella a cavallo tra le province di Treviso e Venezia, lungo la Treviso Mare e in comune di Meolo, d’intesa con l’amministrazione locale. Fare in fretta non vuol dire fare male anzi significa agire rispetto ad un’inerzia – ha detto ancora Chisso – che ha trascinato per decenni situazioni di pesantezza di traffico, quando non il blocco delle grandi opere che ci servono. Ci sono interventi all’apparenza minori, come questo casello, che sono però assolutamente importanti per i cittadini che vivono e operano in quella zona e che devono muoversi oggi con una certa difficoltà. In più questa volta possiamo rispondere anche all’esigenza di un rapido collegamento tra infrastruttura stradale e le spiagge, offrendo un motivo in più ai milioni di ospiti che visitano il Veneto per continuare a farlo ed invitare altri a farlo”. .  
   
   
LOMBARDIA, ANAS: AGGIUDICATI ALL’IMPRESA CONS.FER CONSORZIO STABILE I LAVORI DI COSTRUZIONE DEL COLLEGAMENTO DEFINITIVO SUL FIUME PO  
 
 Milano, 12 ottobre 2009 - L`anas ha aggiudicato all’impresa Cons. Fer Consorzio Stabile, con sede in Selvazzano Dentro (Pd), composto da Fip Industriale S. P. A. , Rizzi Zuin e C. Rz S. N. C. Ed Edil 2000 S. R. L. , l’appalto integrato dei lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul fiume Po lungo la strada statale 9 “via Emilia”, dal km 262,392 km al km 263,487, tra San Rocco al Porto (Lodi) e Piacenza. L’importo complessivo posto a base di gara era di quasi 60 milioni di euro; l’impresa Cons. Fer si è aggiudicata l`appalto, esperito con il criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo di poco più di 44 milioni di euro, offrendo un ribasso del 27,33%. “La Commissione giudicatrice nominata dall’Anas – ha detto il Presidente Pietro Ciucci – ha valutato con scrupolo ed attenzione le nove offerte pervenute dagli invitati, rispettando pienamente i tempi promessi per l’aggiudicazione dei lavori. A poco più di 5 mesi dal crollo abbiamo dunque aggiudicato anche i lavori per il collegamento definitivo. Il notevole impulso dato dall`Anas e il coordinamento e la positiva collaborazione degli enti coinvolti ha permesso la contrazione dei tempi burocratici delle varie fasi approvative. La consegna dei lavori è prevista, come già annunciato, entro la fine del mese di novembre`. Inoltre, sempre in data odierna sono state consegnate le attività relative alla progettazione esecutiva delle opere, che saranno portate a compimento entro il prossimo 7 novembre. Il progetto esecutivo sarà approvato dall’Anas nei 10 giorni successivi. Al fine di contenere i tempi di valutazione del progetto esecutivo e di effettuare un’analisi precisa e puntuale di ogni dettaglio, l’Anas ha ordinato all`appaltatore di presentare gli elaborati esecutivi secondo un iter che comprende quattro passaggi intermedi. Grazie anche alla collaborazione del Ministero della Difesa - 5° Reparto Infrastrutture - Ufficio Bcm – di Padova, l’appaltatore è stato autorizzato ad effettuare le operazioni di bonifica bellica nelle aree interessate dai lavori; tali attività verranno svolte durante lo sviluppo della progettazione esecutiva. Il progetto per la ricostruzione del ponte sul fiume Po è stato modernamente impostato avendo cura, soprattutto, dell’architettura e dell’inserimento ambientale, della sicurezza, della funzionalità, della durabilità e della sostenibilità. Il progetto prevede il completo rifacimento del ponte per un’estensione di circa 1300 metri, di cui 1079 metri di nuovo ponte, il mantenimento delle pile esistenti dell’attuale ponte metallico e la demolizione dell’intero viadotto lato Lodi, salvaguardando la parte ad archi in muratura del vecchio viadotto di accesso lato Piacenza. Una travata reticolare metallica, con impalcato anch`esso in acciaio, impostato sulle esistenti pile in muratura e su tre nuove pile in calcestruzzo armato, costituirà i primi 800 metri del ponte, in alveo ed in golena sinistra del Po. Una travata poggiante su nuove pile in calcestruzzo armato, affiancate alle esistenti arcate murarie, che saranno oggetto di interventi di restauro conservativo, formerà i restanti 279 metri di ponte (viadotto di accesso lato Piacenza), quasi tutto fuori dalla golena e sovrappassante la viabilità comunale e la linea ferroviaria. L’impalcato ospiterà - per tutta la sua estensione, compresa tra piazzale Milano in Piacenza e l’argine lombardo - anche un percorso ciclabile, ubicato sul marciapiede destro della piattaforma, largo circa 3 metri e separato dalla piattaforma stradale da barriere metalliche di sicurezza. L’accesso al percorso ciclabile sarà reso possibile mediante una rampa ubicata in adiacenza al viadotto lato Piacenza, realizzata per agevolare la circolazione dei ciclisti provenienti da entrambe le direzioni del nuovo ponte. Il percorso sarà interamente illuminato continuamente con lampade a led per tutta la lunghezza del tratto rettilineo della pista ciclopedonale e sarà dotato di un sistema di telecamere operative H24, a cura e gestione degli enti locali. La durata dei lavori sarà pari a 391 giorni dalla data del verbale di consegna e, quindi, l’ultimazione è prevista per dicembre 2010. Si fa presente, infine, che è stato previsto un premio di accelerazione qualora l`appaltatore completi il lavoro in anticipo sui tempi previsti. .  
   
   
GRONDA: SIGLATO PROTOCOLLO D´INTESA SU TRACCIATO INDIVIDUATO DAL COMUNE DI GENOVA  
 
Genova, 12 Ottobre 2009 - E´ stato approvato il 9 ottobre dalla Giunta regionale della Liguria il protocollo d´intesa siglato da Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova, Autorità Portuale, Anas, Autostrade per l´Italia e Ministero delle Infrastrutture sul nodo stradale e autostradale di Genova in cui si assume come ipotesi di tracciato la scelta del Comune di Genova. "Abbiamo approvato questo tipo di scelta - ha illustrato il presidente della Regione Liguria, claudio Burlando - e ora si può procedere con la stipula dell´accordo e poi con il progetto e l´avvio dei lavori". "Non si tratta - ha spiegato Burlando - di un´opera che fanno gli Enti locali, ma un´infrastruttura nazionale ed è compito degli Enti locali convenire con Anas, Autostrade e Ministero, su un tracciato". Si tratta di un passaggio necessario per l´avvio dell´opera dove, secondo il presidente della Regione Liguria, resta centrale la salvaguardia degli abitanti. "Come si sa - ha spiegato Burlando - la Regione ha approvato una legge che riconosce in questi casi un valore aggiuntivo di 40. 000 euro di indennizzo che vale sia per i proprietari che devono cambiare casa, aggiungendosi così al valore di mercato dell´immobile, sia per gli inquilini, perché il trasferimento ha comunque un costo". La Giunta regionale ha inoltre chiesto di inserire all´interno del protocollo sia la progettazione che la realizzazione del tunnel della Fontanabuona. "Un´opera molto importante - ha aggiunto Burlando - per una vallata che sta avendo problemi molto seri. Con sei chilometri sarà possibile collegare il centro della valle alla costa, da Cicogna a Rapallo, con un costo compatibile con i grandi investimenti che fa Autostrade per l´Italia (250 milioni di euro di cui 25 stanziati dalla Regione con i fondi Fas). Ci auguriamo pertanto che tale richiesta di inserimento, presentata anche dalla Provincia di Genova, venga accolta da Governo, Autostrade e Anas e sia possibile firmare un accordo comprensivo di questo collegamento". .  
   
   
PUGLIA, STRADE EX ANAS. AMATI: CHI PRIMA SPENDE PIU’ PRENDE  
 
Bari, 12 ottobre 2009 - “Le Province che aggiudicheranno gli appalti per i lavori già finanziati di sicurezza ed ammodernamento delle strade ex Anas entro il 31 gennaio prossimo avranno la possibilità di ottenere l’assegnazione dei fondi del ribasso d’asta e avranno priorità nell’assegnazione dei nuovi fondi: vogliamo insomma innescare una competizione virtuosa tra le province pugliesi, rispondente al criterio del chi prima spende più prende, applicazione del tanto decantato principio di merito”. E’ questo il commento rilasciato il 9 ottobre dall’Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, concludendo l’ultimo degli incontri promossi nelle ultime due settimane con i Presidenti delle province pugliesi, sul tema delle opere di ammodernamento e messa in sicurezza delle strade ex anas. Gli incontri sono stati organizzati per monitorare l’utilizzo di oltre 94 milioni di euro distribuiti dalla Regione negli anni scorsi alle province pugliesi, in base al criterio kilometrico della rete stradale, da utilizzare per cantierizzare 129 interventi sull’intero territorio regionale. Dal monitoraggio è emerso che sui 129 interventi programmati ve ne sono diversi per i quali manca ancora la progettazione, sui quali ed in ogni caso i Presidenti delle province si sono impegnati a completare il procedimento di progettazione ed ad aggiudicare i lavori entro il 31 gennaio 2010. E’ importante sottolineare che il rispetto del termine del 31 gennaio 2010 sarà valutato positivamente sia per la concessione alle stesse province delle economie di spesa derivanti dal ribasso d’asta (stimabili intorno al 30% della somma complessiva erogata), sia per attivare la nuova programmazione per ulteriori 90 milioni di euro da distribuire alle province nei primi mesi del 2010 e sempre per finanziare opere di ammodernamento e messa in sicurezza delle strade ex anas, ovvero per finanziare piani straordinari di raccordo tra le stesse strade. “E’ importante e rientra tra i compiti della Regione – ha commentato ancora l’assessore Amati – sollecitare tutte le pubbliche amministrazioni a spendere (e bene) tutte le risorse che vengono assegnate. Non è sufficiente limitarsi a decantare il proprio impegno sul finanziamento e magari revocarlo se tale finanziamento non è utilizzato, perché ad ogni finanziamento revocato corrisponde un disservizio a carico dei Cittadini. Mi rendo conto che il compito di propulsione potrebbe essere ritenuto eccedente rispetto alle competenze della Regione, ma non riesco a star buono quando mi rendo conto che un mio intervento può servire a risolvere un problema, soprattutto quando riguarda la sicurezza delle strade. E’ questa la ragione perché ho lanciato la sfida meritocratica al buon governo, che tutti i Presidenti di provincia hanno accettato con entusiasmo; e di tanto li ringrazio”. .  
   
   
FERROVIE: RHO-GALLARATE, CATTANEO: HA PREVALSO BUON SENSO PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - "Nel complesso abbiamo riscontrato la volontà positiva dei sindaci. A prevalere non è stato l´intento di sottolineare solo aspetti negativi, ma il buon senso per realizzare un´opera necessaria in un territorio delicato". E´ il bilancio positivo che l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha tracciato l’ 8 ottobre al termine della prima Conferenza dei servizi per il potenziamento della linea ferroviaria Rho-gallarate, alla quale erano presenti tutti gli enti locali interessati alla realizzazione dell´opera. La Conferenza, che inizialmente era stata convocata a Roma, è stata spostata a Milano proprio per facilitare la partecipazione di tutti gli enti interessati. La Conferenza dei servizi ha il compito di raccogliere il parere sul progetto, le proposte di adeguamento o le richieste di prescrizioni che saranno oggetto dell´istruttoria ministeriale sul progetto stesso. Durante l´incontro di oggi sono state raccolte le osservazioni di Regione Lombardia, delle Province e dei Comuni. Solo due di questi, Pregnana Milanese e Vanzago, hanno dato parere contrario all´attuale progetto definitivo, presentando delle richieste di modifiche. Richieste che il presidente della Conferenza dei servizi Giuseppe Mele, capo dell´ufficio tecnico del Ministero delle Infrastrutture, ha assicurato che saranno tenute in considerazione nelle successive fasi dell´istruttoria ministeriale. "E´ stato raggiunto un risultato molto positivo - è il commento di Mele -. La Conferenza dei servizi si è svolta in un clima disteso dove sono state raccolte le osservazioni sollevate dagli enti che il Ministero farà in modo di tenere nella necessaria considerazione". La tratta Rho - Gallarate è un elemento strategico della rete ferroviaria che consente di assicurare i collegamenti su diverse scale territoriali. Su scala europea si colloca all´interno della rete di accesso ai valichi transfrontalieri del Sempione e del Gottardo, collegandosi al corridoio nord - sud ferroviario che attraversa le Alpi. In ambito nazionale e regionale connette Milano con il nodo di Gallarate da cui si dipartono le tre direttrici verso Varese, Luino e Domodossola. E´ parte del Servizio Ferroviario Regionale (linee S) di tipo metropolitano, esteso a tutta l´area circostante la città di Milano, interseca la linea delle Ferrovie Nord di collegamento con l´aeroporto di Malpensa. Il progetto definitivo consente di potenziare e migliorare il servizio fino Gallarate e le destinazioni Varese, Luino e Domodossola, di potenziare il Servizio Ferroviario Regionale nell´area più prossima a Milano, dando la possibilità di attivare una nuova linea suburbana (S15) Rogoredo - Parabiago, e di realizzare il collegamento diretto Milano Centrale - Rho Fiera - Malpensa. Il prossimo passo, dopo gli approfondimenti progettuali richiesti da Comune e Regione, sarà la delibera Cipe sul progetto definitivo prevista per il prossimo mese di novembre. "Le osservazioni di Rete Ferroviaria Italiana - ha spiegato l´assessore Cattaneo - hanno dimostrato che la necessità del quarto binario hanno una natura tecnica per migliorare la funzionalità dell´opera nella prospettiva di un investimento che serva davvero ai cittadini e non porti via solo spazi vitali. Il confronto non finisce qui. Ora dovrà esserci un lavoro comune che dovrà accompagnare tutte le fasi dello sviluppo del progetto per garantire il risultato e la sua accettabilità da parte dei cittadini". .  
   
   
TRASPORTI FVG: INCONTRO CON MORETTI (FFSS)  
 
Trieste, 12 ottobre 2009 - I collegamenti passeggeri del Friuli Venezia Giulia con Roma e Milano; le connessioni del porto di Trieste. Sono stati questi i temi al centro dell´incontro che gli assessori regionali Riccardo Riccardi e Sandra Savino hanno avuto l’ 8 ottobre a Roma con l´amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. All´incontro ha partecipato anche il presidente dell´Autorità portuale di Trieste Claudio Boniciolli. Per quanto riguarda i collegamenti delle stazioni di Trieste e Udine con la capitale e con Milano, la riunione di oggi ha consentito di esaminare la parte del lavoro finora svolta dai tecnici delle Ferrovie, su cui sono state chieste ulteriori precisazioni. L´obiettivo finale, come hanno confermato gli assessori Riccardi e Savino, è quello di garantire i collegamenti passeggeri a lunga percorrenza e di garantirli, in particolare per quanto riguarda la tratta per Roma, con una riduzione dei tempi di percorrenza. L´incontro ha permesso inoltre di presentare i contenuti del Piano regolatore del porto di Trieste, recentemente adottato dal Comitato portuale, sia per quanto riguarda le prospettive generali di sviluppo dello scalo, sia in particolare per quanto riguarda le connessioni ferroviarie. Quest´ultimo tema sarà oggetto di ulteriori approfondimenti ma intanto Moretti, come hanno riferito gli assessori Riccardi e Savino, ha confermato l´interesse del Gruppo Ferrovie dello Stato per lo scalo triestino. È stata anche chiarita la questione della società di logistica Alpe Adria, per cui gli amministratori saranno messi nelle condizioni di procedere, superando così il problema dell´accettazione della nomina da parte di Giorgio Gomisel, il dirigente delle Ferrovie indicato dalla Regione. Si è toccato infine il tema del progetto per la linea ferroviaria ad Alta velocità/Alta capacità, su cui sta lavorando la società Italfer. È stato confermato l´obiettivo di completare la progettazione preliminare entro il prossimo anno, in linea quindi con il calendario stabilito dall´Unione europea. .  
   
   
CON LA NUOVA STAZIONE DI SAN DONÀ DI PIAVE PARTE LA SECONDA FASE DEL SMFR  
 
San Donà di Piave (Venezia), 12 ottobre 2009 - “Stazione bagnata, stazione fortunata”. Ha scherzato sul tempo, il 10 ottobre, l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso in occasione della posa della prima pietra della nuova fermata ferroviaria di San Donà di Piave, primo atto assieme alla nuova stazione di Portogruaro della seconda fase di attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. “Una nuova porta che si apre sulla città e sul suo futuro”, ha definito l’opera la sindaca Francesca Zaccariotto, intervenuta a fianco di Chisso anche come presidente della provincia di Venezia. Di certo quella della prima pietra è stata una celebrazione festosa e allegra, cui hanno presenziato anche i consiglieri regionali Diego Cancian e Daniele Stival, autorità e tanti cittadini. “Ecco la politica che fa e lavora per la gente, e parla poco anziché il contrario”, ha sintetizzato Chisso, fautore assieme alla Zaccariotto di questo intervento, finanziato anticipando risorse regionali rispetto ad una proposta e una progettazione che ha messo tutti d’accordo. La prima fase del Sfmr è ormai alle battute finali, “stazioni nel territorio comunale di Venezia a parte – ha fatto presente Chisso – dal momento che si è dovuto attendere qualche anno in più per sapere dove fissarle”. E già dalla prima metà del prossimo anno saranno attivati i primi treni cadenzati, iniziando dalla navetta tra Mira Buse Porta Ovest e Venezia. Il primo stralcio del Sfmr ha riguardato le seguenti linee: Castelfranco – Padova, Padova – Mestre, Castelfranco –Mestre, Treviso – Mestre – Mestre Quarto d’Altino, Mestre – Mira Buse. La seconda fase allarga il sistema alla Quarto d’Altino – Portogruaro, alla Padova – Monselice, alla Treviso – Castelfranco – Vicenza, alla Treviso – Conegliano: i progetti sono pronti e si attende che si schiarisca l’orizzonte finanziario che ha visto quest’anno dirottate doverosamente sull’Abruzzo terremotato le risorse statali. La nuova stazione di San Donà sorgerà a circa 450 metri più a Est rispetto all’attuale e sarà completata in 21 mesi; sono previsti la realizzazione di nuove banchine e l’adeguamento di parte di quelle esistenti, mentre un sottopasso ciclopedonale garantirà sia l’accesso ai marciapiedi sia l’attraversamento urbano. Dal sottopasso si accederà ai binari con scale, rampe e ascensore; nel lato sud saranno realizzati parcheggi per biciclette. Dall’altra parte della ferrovia sarà possibile realizzare ampi parcheggi e la nuova autostazione, finalizzati all’interscambio gomma – ferro. Il valore complessivo dell’opera è di 5 milioni 500 mila euro. .  
   
   
VIA LIBERA DALLA GIUNTA AI COLLEGAMENTI METROPOLITANI DI LATINA E NORMA  
 
Roma, 12 ottobre 2009 - Un collegamento metropolitano tra il lido di Latina e i quartieri di nuova espansione e uno dalla Monti Lepini alla Riviera di Ulisse. Sono i progetti presentati dai Comuni di Latina e Norma ai quali la giunta della Regione Lazio ha dato il via libera con una delibera approvata nel corso dell´ultima riunione, su proposta dell´Assessorato alla Mobilità. "Con questo atto diamo il via libera - ha spiegato il Presidente Piero Marrazzo - alla realizzazione di due opere importanti per il territorio pontino. Grazie a questi fondi, infatti, sarà possibile realizzare il progetto della linea tranviaria su gomma che collegherà i quartieri di Latina con il litorale e il collegamento metropolitano Monti Lepini-latina Scalo-riviera di Ulisse". Queste due opere, esaminate da una commissione tecnica regionale, sono state inserite in un elenco che sarà consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la ripartizione dei finanziamenti statali a sostegno dello sviluppo del trasporto locale. A tale scopo, il Ministero ha, infatti, istituito un Fondo di 113 milioni di euro per l´anno 2008, 130 milioni per il 2009 e 110 milioni per ciascuno degli anni 2010 e 2011. .  
   
   
CONVEGNO SULLE FERROVIE DI MONTAGNA NELL´AMBITO DELLE CELEBRAZIONI PER I CENT´ANNI DELLA FERROVIA TRENTO - MALÈ  
 
Trento, 12 ottobre 2009 - Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha portato il suo saluto all´apertura dei lavori del convegno svoltosi il 9 e 10 ottobre , nell´aula Kessler della facoltà di Sociologia, nel contesto delle iniziative organizzate per celebrare i cent´anni della Ferrovia Trento - Malè. "Quale futuro per le ferrovie di montagna: opportunità da cogliere o costi da tagliare?" il titolo del convegno, aperto dal saluto del presidente di Trentino Trasporti, Vanni Ceola. "E´ un grazie, prima di tutto, quello che dobbiamo portare in questo momento di festa - ha detto il presidente Dellai -, pensando ai pionieri che un secolo fa ebbero una intuizione importante. Allora seppero tenere duro ed oggi è una lezione da tenere presente, mentre siamo chiamati a discutere su quale mobilità di trasporto scegliere per l´arco alpino. Oggi siamo di fronte ad ulteriori tappe di una strategia di lungo e medio periodo e questo è il valore e il principio che dobbiamo recuperare da queste giornate di studio: come essere all´altezza di questa storia? Appunto con idee capaci di lungo periodo, è questa la sfida da mettere in campo contro la deriva del nulla inconcludente. Se un secolo fa Oss Mazzurana si fosse fermato di fronte alla critica del primo comitato che dice "sul mio giardino non passi", oggi non avremmo il Trentino che abbiamo. Questo significa oggi essere classe dirigente. Il gusto di avere una idea da difendere contro chi, anche legittimamente, vede solo gli aspetti dell´oggi e non comprende che tra quindici anni le scelte fatte avranno valore strategico. Le idee non vanno solo rispettate, abbisognano di manutenzione. Oggi la sfida è quella di avere la stessa capacità di visione, usando tecniche, opportunità, risorse e linguaggi, di qui a quindici, vent´anni. Qui nasce Metroland, progetto politico e di governo che questa amministrazione porterà avanti. Sorridendo dico agli organizzatori di questo convegno che il titolo della relazione affidata all´ingegnere De Col suona "tra sogno e realtà". No, semmai andrebbe aggiornato come "dal sogno alla realtà". Ebbene, il bilancio che presenteremo a fine ottobre conterrà i primi stanziamenti biennali per questo grande progetto. Ci saranno i necessari confronti, anche strategici. In questo senso abbiamo tre grandi punti da tenere presenti. 1. La scelta di connetterci con la rete nazionale e internazionale delle ferrovie. 2. La costruzione di dorsali veloci che colleghino la città e i centri delle valli. Oggi la domanda di mobilità non è più quella di cento anni fa. 3. Costruite le dorsali che collegano Trento ai territori, ecco "l´ultimo miglio", ovvero a regime andrà sperimentata la riconversione totale di tutte le modalità di collegamento dei piccoli centri. Andrà cambiato il sistema del trasporto su gomma e andranno introdotte mobilità alternative: dalla fune ad altri sistemi che le tecnologie oggi offrono. Questo è il nostro disegno, così possiamo cercare di essere all´altezza di una scommessa forte che il Trentino seppe fare cento anni fa contro ogni tendenza ribassista. Va detto con forza: ci sono grandi opere che non servono, ma ce ne sono di quelle che servono, eccome. E´ stato così con la Trento - Malè, sarà così anche stavolta. Proprio la ferrovia che oggi festeggiamo per i cento anni ha creato opportunità di sviluppo e comunicazione, ha connesso territori. Questo non è solo "trasportismo", è un crocevia per scegliere un certo tipo di sviluppo e di relazione tra gente e territori. Il Trentino può mettere in campo tre miliardi di euro in vent´anni su questo grande progetto. Un pilastro attorno al quale ci deve essere sviluppo di qualità, attorno ad una idea policentrica di Trentino". .  
   
   
L´UE INTENDE CREARE UNA FLOTTA DI NAVI DI RICERCA EUROPEA  
 
 Bruxelles, 12 ottobre 2009 - Grazie a un´iniziativa finanziata dall´Unione europea sono stati avviati i lavori per raggruppare le navi di ricerca europee in un´unica flotta. Con il nome Eurofleets ("European fleets", ovvero "Flotte europee"), il progetto quadriennale ha ricevuto un finanziamento di 7,2 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). Negli ultimi anni gli oceanografi hanno incrementato l´uso di satelliti e boe per compiere le loro ricerche. Ciononostante le navi, i sottomarini e le apparecchiature di ricerca rimangono essenziali per la ricerca marina, perché permettono agli scienziati l´accesso alla superficie marina, alla colonna d´acqua e ai fondali marini, in modo da poter raccogliere campioni, compiere osservazioni ed essere al servizio degli osservatori dei fondali marini. La manutenzione e il funzionamento delle navi di ricerca assorbe quasi la metà dei costi della ricerca marina. Sei paesi europei (Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Regno Unito) già coordinano le attività delle loro navi di ricerca attraverso l´Ofeg (Ocean Facilities Exchange Group). Ciò permette ai membri di organizzare crociere congiunte, condividere attrezzature e scambiare il tempo di navigazione, per fare alcuni esempi. Eurofleets raccoglierà 24 istituti marini, università, fondazioni e piccole e medie imprese (Pmi) in 16 paesei europei. Il progetto è coordinato dall´Ifremer, l´Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare. Insieme essi definiranno una visione strategica comune per le flotte di ricerca europee e le relative attrezzature (come i veicoli sottomarini). Cercheranno anche di assicurare che le navi di ricerca europee vengano usate in maniera più efficiente, nonché di promuovere una più ampia condivisione delle conoscenze e tecnologie tra le varie discipline e settori. Inoltre, i partner del progetto intendono promuovere un uso più ecocompatibile delle navi di ricerca. Una parte importante del progetto vedrà il lancio di inviti a presentare proposte per gli scienziati che vogliono imbarcarsi sulle navi di ricerca. Per loro, i partner del progetto sono in grado di offrire tempo di navigazione a bordo di cinque navi equipaggiate di veicoli sottomarini e altre attrezzature scientifiche, nonché 14 navi regionali che operano in 6 eco-regioni europee. Infine, il progetto mira alla modernizzazione delle infrastrutture delle navi di ricerca e allo sviluppo di software innovativo per l´elaborazione e l´analisi dei dati a bordo, nonché di uno strumento interoperabile da usare sui sottomarini di ricerca europei. Nel suo discorso per il lancio di Eurofleets a Parigi (Francia), il direttore e presidente di Ifremer, Jean-yves Perrot, ha sottolineato il fatto che Eurofleets rappresenta un esempio della necessità di riunire le varie parti della comunità scientifica per poter rispondere alle maggiori sfide presenti e future. Per maggiori informazioni, visitare: Eurofleets: http://www. Eurofleets. Eu Ifremer: http://www. Ifremer. Fr Alfred Wegener Institute http://www. Awi. De .