|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Novembre 2009 |
 |
|
 |
NON SOLO DUBBI SUI SERVIZI DI “SEGRETERIA TELEFONICA” MOBILE ITALIA DEI VALORI, PRESENTA UN ESPOSTO ALL’AGCOM (AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI) |
|
|
 |
|
|
Lecce, 9 novembre 2009 - Ormai quasi tutti i cittadini residenti sul territorio nazionale, per non dire tutti, siamo possessori di un telefonino mobile (o cellulare che dir si voglia), senza distinzione di sesso, razza, classe, ceto sociale. Così a molti è noto che i gestori telefonici nazionali della telefonia mobile, nessuno escluso, consentano a ciascun utente la possibilità di fruire del servizio di “segreteria telefonica”. Ebbene, nella gran parte dei contratti di telefonia mobile, peraltro, tale servizio viene generalmente abilitato al momento dell’attivazione del numero d’utenza e senza alcuna preventiva richiesta nei confronti del cliente, che, quindi, nella gran parte dei casi non disabiliterà il servizio. Ciò che colpisce maggiormente, però, non sono le modalità di attivazione del servizio, il più delle volte gratuito nei confronti dei clienti, ma la circostanza che le segreterie telefoniche comportino dei costi (che variano a seconda delle tariffe di ciascun utente) per tutte le chiamate effettuate verso i numeri la cui segreteria risulti abilitata. Risulta infatti ai più che la connessione con tali segreterie telefoniche si attivi molto spesso già dopo il primo squillo (o solo dopo quattro – cinque squilli), a volte senza alcuna preventiva richiesta di consenso o con un semplice messaggio di preavviso (nella sola lingua italiana) del tipo “… stiamo trasferendo la sua chiamata alla segreteria telefonica” per poi collegarsi direttamente ed in un brevissimo lasso di tempo (per non definirlo istante) con la segreteria telefonica stessa il cui preavviso viene dato semplicemente con il seguente messaggio del tipo “…risponde la segreteria telefonica di 3…”. E’ evidente, quindi, che nella gran parte dei casi il collegamento alla “segreteria telefonica” è fatto contro la volontà dell’utente che è costretto pertanto a degli esborsi non preventivamente voluti. Ritenendo tali pratiche adottate dai gestori in diretto contrasto con i più elementari doveri codicistici di correttezza e buona fede contrattuale, nonché delle basilari norme a tutela dei consumatori, Giovanni D’agata, componente nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori ha presentato un esposto all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) poiché è sotto gli occhi (o meglio le orecchie) di tutti che il servizio in oggetto richieda una necessaria istruttoria da parte dell’Autorità demandata alla vigilanza del mercato della telefonia. Ciò in primo luogo, al fine di verificare il possibile perpetrarsi di pratiche scorrette nei confronti dei consumatori da parte dei gestori di servizi di telefonia mobile ed in secondo, di adottare le misure ritenute più idonee per ottenere il ripristino dell’osservanza delle regole del mercato della telefonia. All’autorita’ Per Le Garanzie Nelle Comunicazioni Direzione Tutela dei Consumatori, Ufficio gestione segnalazioni e vigilanza, Centro Direzionale, Isola B5, 80143 Napoli, via fax al 0817507616. Oggetto: Denuncia di possibile violazione sul servizio di “segreteria telefonica” mobile. Il sottoscritto Giovanni D’agata, nato a Lecce il 21/08/1956 ed ivi residente alla via Belluno n. 11 (cell. 388/9411240) nella qualità di componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, espone quanto segue I gestori telefonici nazionali della telefonia mobile, nessuno escluso, consentono a ciascun utente la possibilità di fruire del servizio di “segreteria telefonica”. Ebbene, nella gran parte dei contratti di telefonia mobile, peraltro, tale servizio viene generalmente abilitato al momento dell’attivazione del numero d’utenza e senza alcuna preventiva richiesta nei confronti del cliente, che, quindi, nella gran parte dei casi non disabiliterà il servizio. Ciò che colpisce maggiormente, però, non sono le modalità di attivazione del servizio, il più delle volte gratuito nei confronti dei clienti, ma la circostanza che le segreterie telefoniche comportino dei costi (che variano a seconda delle tariffe di ciascun utente) per tutte le chiamate effettuate verso i numeri la cui segreteria risulti abilitata. Risulta infatti ai più che la connessione con tali segreterie telefoniche si attivi molto spesso già dopo il primo squillo (o solo dopo quattro – cinque squilli), a volte senza alcuna preventiva richiesta di consenso o con un semplice messaggio di preavviso (nella sola lingua italiana) del tipo “… stiamo trasferendo la sua chiamata alla segreteria telefonica” per poi collegarsi direttamente ed in un brevissimo lasso di tempo (per non definirlo istante) con la segreteria telefonica stessa il cui preavviso viene dato semplicemente con il seguente messaggio del tipo “… risponde la segreteria telefonica di 3…” E’ evidente, dunque, che il servizio di cui sopra richieda una necessaria istruttoria da parte di Codesta spettabile Autorità al fine di verificare il possibile perpetrarsi di pratiche scorrette nei confronti dei consumatori da parte dei gestori di servizi di telefonia mobile. I fatti descritti paiono all’esponente in diretto contrasto con i più elementari doveri codicistici di correttezza e buona fede contrattuale, nonché delle basilari norme a tutela dei consumatori, in quanto come esplicitato, nella gran parte dei casi il collegamento alla “segreteria telefonica” è fatto contro la volontà dell’utente che è costretto quindi a degli esborsi non preventivamente voluti. Pertanto, chiedo all’Autorità Garante nelle Comunicazioni l’adozione delle misure ritenute più idonee per ottenere il ripristino dell’osservanza delle regole del mercato della telefonia. Con ossequio. Lecce, 04 novembre 2009 Giovanni D’agata . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FRA TRADIZIONE E FUTURO, PRESENTATO IL NUOVO PORTALE INTERNET DELLA PROVINCIA DI UDINE |
|
|
 |
|
|
Udine, 9 novembre 2009 - Fra tradizione e futuro: il nuovo portale della Provincia di Udine. Questo lo slogan scelto dall’assessore provinciale all’informatica, Mario Virgili, per presentare, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Belgrado, il lavoro svolto dal Servizio di Informatica e telematica dell’Ente che ha portato a dare un volto nuovo e qualificato al sito Internet istituzionale. «Questo Portale è rappresentativo – ha esordito Virgili - di come vogliamo far evolvere i servizi che la Provincia Offre. Vogliamo fare in modo che l’Ente diventi multicanale, ovvero che possa dare in futuro la possibilità ai nostri cittadini di poter fruire dei servizi che eroga la nostra istituzione, indifferentemente da casa piuttosto che accedendo agli uffici di palazzo Belgrado». Non a caso, il Portale è stata una delle priorità del presidente on. Fontanini perché si voleva fare in modo che il ruolo e la missione programmatica dell’Ente di area vasta potesse trasparire anche a livello informatico. «Il ragionamento che sta alla spalle di questo Portale – secondo Virgili - è molto semplice, ma sottintende anche un messaggio profondo, quello legato ai bisogni, alle esigenze, alla vita quotidiana dei cittadini, e trova subito applicazione con le risposte che la Provincia dà sul filo delle proprie competenze istituzionali. Questo è un grande apporto valoriale che fa capire immediatamente come si traducano le leggi, le norme, i servizi offerti in maniera leggibile per quelle che sono le esigenze dei cittadini. Come si può constatare navigando, il messaggio che sta alla base di questo progetto è diretto e pratico». Il nuovo volto del Portale «più invitante e moderno, più immediato e coinvolgente, più efficiente ed efficace» propone nell’home page, oltre alla presentazione generale dell’Ente e dei suoi uffici, i Servizi di grande importanza erogati dalla Provincia: accanto a quelli “storici” che hanno accompagnato negli anni l’attività amministrativa, come la Viabilità, l’Edilizia scolastica, l’Istruzione, sono presenti anche quelli che sono stati trasferiti in tempi più recenti dalla Regione, vedi la Cultura, il Turismo, il Sociale e, ultimissimo, il Lavoro. Proprio a quest’ultimo tema è stata data un’evidenza maggiore sulla spalla dell’home page, con un link che rimanda all’elenco delle offerte di lavoro che provengono dai 10 Centri provinciali per l’impiego sparsi sul territorio. «Ciò testimonia – secondo Virgili – l’attenzione dell’Ente di area vasta verso i temi importanti per la comunità e di stretta attualità, come la difficile congiuntura, erogando servizi ad hoc». All’interno del portale c’è anche la possibilità di accedere alle dirette delle sedute del Consiglio provinciale e di consultare l’archivio contenente i servizi video e fotografici riguardanti le manifestazioni a sfondo culturale, economico, sportivo, tenutesi a palazzo Belgrado, «in modo tale che coloro che, per vari motivi, non hanno avuto la possibilità di assistervi possano ugualmente documentarsi, visionando gli atti, le fotografie o le immagini». In previsione vi è l’intenzione di proporre nuovi link, come quello che sarà realizzato in collaborazione con l’Ente Friuli nel mondo, e che consentirà contatti immediati e diretti con i Fogolârs, con le realtà imprenditoriali all’estero e le altre Comunità friulane sparse nel mondo. Sul fronte dei servizi a cittadini ed imprese, verrà realizzato un motore di ricerca per la modulistica, ora già integralmente pubblicata nelle diverse sezioni e alcuni servizi consentiranno una maggiore interattività, sfruttando quello che può essere considerato un fiore all’occhiello dell’Ente, ovvero il fatto da dal 2005 tutta la documentazione gestita dall’Ente viene raccolta, prodotta ed archiviata in formato elettronico (Sistema Iride) con l’uso di strumenti di e- Government quali firma digitale, fax server, Posta Elettronica Certificata. Sono stati fatti – per Virgili - grandi passi per quanto riguarda la procedure interne «non girà più la carta, girano solo dei file sulle varie scrivanie. Ad esempio, dal punto di vista della comunicazione siamo uno dei pochi enti che usa la posta elettronica certificata, uno strumento che permette alla pubblica amministrazione di dialogare con i privati e con gli altri enti pubblici senza supporti cartacei. Inoltre, abbiamo realizzato un sistema di fax centralizzato che permette l’invio e la ricezione dei fax direttamente in formato elettronico. Ciò accelera i tempi e permette una condivisione immediata delle informazioni nonché una tracciabilità dei documenti». Dopo aver ricordato che la prima area del nuovo Portale è dedicata al Friuli, Virgili ha aggiunto che in essa si svilupperà prossimamente un articolato e scientifico approfondimento delle tematiche che riguardano la nostra “regione culturale”, attraverso continue implementazioni di storia, geografia, tradizioni, lingua e identità friulane, fino a costituire una specie di biblioteca virtuale, utile per tipo di informazione e ricerca. La realizzazione del nuovo Portale, che è multilingue, è avvenuta grazie all’attività progettuale del personale interno, coordinato dal responsabile del Servizio Informatica Luca Gargiulo, «il risultato è visibile, si è trattato di un ottimo lavoro con un esborso finanziario praticamente nullo». . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ADUC: CALL CENTER E PRIVACY. IL SENATO APPROVA LA VIOLAZIONE DELLE NORME COMUNITARIE PER CONTINUARE A DISTURBARE GLI ITALIANI. VERSO UNA DERIVA ANTIEUROPEA? |
|
|
 |
|
|
Firenze, 9 novembre 2009. L’aduc rende noto che: “La maggioranza e il governo hanno dato il via libera, al Senato, al provvedimento che, tra l´altro, proroga il regalo agli operatori di telemarketing a danno della privacy degli utenti dei servizi di telefonia e in violazione delle norme comunitarie in materia. Gli italiani che continueranno per altri mesi e mesi a subire il martellamento telefonico dei venditori di tutte le risme sapranno chi ringraziare. Inclusi i tanti pianisti della maggioranza che hanno votato anche per conto dei colleghi assenti. Ora il provvedimento passera´ alla Camera e li´” prosegue nella sua nota l’Aduc “come abbiamo gia´ fatto per il Senato, dovremo farci sentire per cercare di evitare che sia approvato. E´ sintomatico che questo voto antieuropeo avviene il giorno dopo che la Corte europea dei diritti dell´uomo ha condannato lo Stato italiano sulla questione del crocifisso. Due questioni sicuramente diverse per argomento e per ambito (la Corte europea non e´ un organismo Ue), ma che indicano a nostro avviso come, rispetto ad un trend di politica e di socialita´ in ambito europeo, il nostro Paese ha scelto di essere altrove. Quando e se il provvedimento sui call center diventera´ definitivo, provvederemo a denunciare l´Italia in sede comunitaria, oltre a chiedere nuovi interventi del Garante della Privacy. ” . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TELECOM ITALIA: RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 LA CESSIONE DEL 100% DI HANSENET PERMETTERÀ AL GRUPPO DI ACCELERARE IL PERCORSO DI RIDUZIONE DEL DEBITO” |
|
|
 |
|
|
Milano, 9 novembre 2009 - Nel 3° trimestre 2009, a seguito della prevista cessione, la società Hansenet è stata classificata fra le Discontinued Operations . Nelle Tabelle sono riportati i dati organici con Hansenet classificata come Discontinued Operations, nonché i dati organici per il Mercato Domestico. Per continuità di informativa e per omogeneità di confronto vengono inoltre esposti i dati organici ricostruiti con Hansenet consolidata line-by-line nei risultati di Gruppo. Primi nove mesi 2009: Ricavi: 20. 188 milioni di euro, -6,2% rispetto ai primi nove mesi del 2008; -4,4% variazione organica; Ebitda: 8. 526 milioni di euro, +1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2008; -0,4% variazione organica; Ebitda organico pari a 8. 614 milioni di euro (-0,4% in termini organici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); Ebitda margin organico pari al 42,7% (40,9% nei primi nove mesi del 2008); +1,8 pp; Utile netto: 1. 165 milioni di euro in riduzione di 578 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2008 principalmente per effetto della svalutazione dell’avviamento attribuito ad hansenet per 540 milioni di euro al fine di ricondurre il valore di carico di hansenet al relativo valore stimato di vendita; Indebitamento finanziario netto pari a 35. 506 milioni di euro (34. 039 milioni di euro a fine 2008); rispetto al 30 settembre 2008 (35. 770 milioni di euro) la diminuzione è pari a 264 milioni di euro Per una migliore lettura dei dati Organici si riportano le principali grandezze economico finanziarie ed i relativi dati ricostruiti (con Hansenet consolidata line-by-line):
dati organici (Hansenet classificata come discontinued operations) |
1. 1 - 30. 9 2009 |
1. 1 - 30. 9 2008 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
20. 194 |
21. 119 |
-4,4% |
Ebitda |
8. 614 |
8. 646 |
-0,4% |
Ebitda margin |
42,7% |
40,9% |
+1,8pp |
Ebit |
4. 430 |
4. 451 |
-0,5% |
Ebit margin |
21,9% |
21,1% |
+0,8pp |
Utile netto – Dato reported* |
1. 165 |
1. 743 |
| *comprende la svalutazione dell’avviamento attribuito ad Hansenet per 540 milioni di euro
dati organici ricostruiti (Hansenet consolidata line-by-line ) |
1. 1 - 30. 9 2009 |
1. 1 - 30. 9 2008 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
20. 991 |
21. 963 |
-4,4% |
Ebitda |
8. 810 |
8. 831 |
-0,2% |
Ebitda margin |
42,0% |
40,2% |
+1,8pp |
Ebit |
4. 430 |
4. 471 |
-0,9% |
Ebit margin |
21,1% |
20,4% |
+0,7pp |
Utile netto |
1. 705 |
1. 743 |
|
dati organici Mercato Domestico |
1. 1 - 30. 9 2009 |
1. 1 - 30. 9 2008 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
16. 239 |
17. 159 |
-5,4% |
Ebitda |
7. 768 |
7. 913 |
-1,8% |
Ebitda margin |
47,8% |
46,1% |
+1,7pp | Terzo trimestre 2009 : Ricavi: 6. 764 milioni di euro (-5,6% in termini organici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); Ebitda: 2. 979 milioni di euro (-1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); Ebitda organico pari a 2. 990 milioni di euro (-0,4% in termini organici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); Ebitda margin organico: 44,2% (41,8% nello stesso periodo dell’anno precedente); +2,4pp. In particolare hanno contribuito i significativi miglioramenti del business domestico e la tenuta dei margini in brasile: Per una migliore lettura dei dati Organici si riportano le principali grandezze economico finanziarie ed i relativi dati ricostruiti (con Hansenet consolidata line-by-line):
dati organici (Hansenet classificata come discontinued operations) |
3Q09 |
3Q08 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
6. 770 |
7. 174 |
-5,6% |
Ebitda |
2. 990 |
3. 002 |
-0,4% |
Ebitda margin |
44,2% |
41,8% |
+2,4pp |
Ebit |
1. 608 |
1. 588 |
1,3% |
Ebit margin |
23,8% |
22,1% |
+1,7pp |
Utile netto - Dato reported* |
201 |
626 |
| *comprende la svalutazione dell’avviamento attribuito ad Hansenet per 540 milioni di euro
dati organici ricostruiti (Hansanet consolidata line-by-line) |
3Q09 |
3Q08 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
7. 038 |
7. 456 |
-5,6% |
Ebitda |
3. 063 |
3. 072 |
-0,3% |
Ebitda margin |
43,5% |
41,2% |
+2,3pp |
Ebit |
1. 613 |
1. 599 |
0,9% |
Ebit margin |
22,9% |
21,4% |
+1,5pp |
Utile netto |
741 |
626 |
|
dati organici Mercato Domestico |
3Q09 |
3Q08 |
Variazioni % |
|
|
|
|
Ricavi |
5. 348 |
5. 731 |
-6,7% |
Ebitda |
2. 676 |
2. 687 |
-0,4% |
Ebitda margin |
50,0% |
46,9% |
+3,1pp | . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TELECOM ITALIA: NUOVA STRUTTURA MANAGERIALE |
|
|
 |
|
|
Milano, 9 novembre 2009 - Telecom Italia rende noto che il 6 novembre è stata varata una riorganizzazione di alcune posizioni manageriali di vertice, con decorrenza immediata. La responsabilità della direzione Technology & Operations è affidata a Oscar Cicchetti, e la responsabilità della Direzione Marketing Operations è assunta da Marco Patuano. Alla funzione Administration, Finance and Control viene nominato Andrea Mangoni, che mantiene ad interim la responsabilità di International Business. Infine l’avanzamento delle attività assegnate alla funzione Disposals, affidata a Giovanni Stella, rende fin d’ora prefigurabile il conseguimento entro l’anno degli obiettivi di avvio e impostazione programmatica delle dismissioni ad essa attribuiti. Conseguentemente, con decorrenza 1° gennaio 2010, la funzione Disposals viene abolita e le relative attività confluiscono per competenza nelle diverse strutture aziendali. L’amministratore delegato del Gruppo Franco Bernabè, in relazione ai cambiamenti organizzativi annunciati, ha così commentato: “il gruppo Telecom Italia ha già percorso una buona parte del cammino di trasformazione delineato nel piano industriale presentato lo scorso dicembre al mercato e agli azionisti. L’assetto manageriale che oggi variamo vuole essere un ulteriore presupposto allo sviluppo con l’obiettivo primario di adeguare il nostro lavoro alle moderne esigenze dei consumatori e delle imprese”. “A Stefano Pileri, che non ha ritenuto di accettare una diversa responsabilità che gli avevamo proposto, devo un ringraziamento sentito per il grande lavoro che in questi anni ha svolto per l’azienda e un riconoscimento della indiscussa professionalità e dedizione con cui ha sempre assolto i suoi compiti. A Stefano auguro un futuro di pari successo a quello avuto nel suo lungo percorso alla guida dello sviluppo delle reti e dell’innovazione di Telecom Italia”. Andrea Mangoni nato a Terni il 5 giugno 1963 è sposato con due figli ed residente a Roma. Principali esperienze professionali: è nel Gruppo Telecom Italia dal 1° luglio 2009 come Direttore International Business e Presidente di Telecom Italia Sparkle; dal 1996 fino a marzo 2009 ha lavorato in Acea, di cui ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato da novembre 2003; fra il marzo 2003 ed il novembre 2003 ha ricoperto la carica di Direttore Generale di Acea; fra il giugno 2001 e il febbraio 2003 è stato Chief Financial Officer di Acea, responsabile di strategie, finanza, bilancio, pianificazione e controllo, investor relations; dal gennaio 2000 a maggio 2001 è stato Direttore della Pianificazione Strategica di Acea; dal gennaio 1998 al dicembre 1999 ha lavorato come dirigente della Direzione Finanza, responsabile della Pianificazione di Acea; fra il 1996 e il 1997 è stato Assistente del Presidente di Acea, occupandosi della trasformazione in società per azioni dell’allora azienda speciale. Precedenti esperienze lavorative: Ha lavorato per l’Interamerican Development Bank (World Bank Group). Ha studiato all’Università di Roma dove si è laureato nel 1988 con una tesi sulla valutazione ed il finanziamento privato di investimenti in infrastrutture pubbliche. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA COMMISSIONE SVIZZERA DELLA CONCORRENZA STATUISCE IN MERITO AI PREZZI DSL MALGRADO UNA SITUAZIONE GIURIDICA NON ANCORA CHIARA: SWISSCOM INTERPONE RICORSO |
|
|
 |
|
|
Berna, 9 novembre 2009 - La Commissione della concorrenza (Comco) sanziona Swisscom con una multa di 219 milioni di Chf a causa di presunti prezzi abusivi per i servizi a banda larga. Tale decisone è stata emanata sebbene la situazione giuridica riguardo alla sanzionabilità di simili fattispecie non sia ancora chiara e una decisione di principio del Tribunale amministrativo federale su tale questione sia attesa a breve. Swisscom si vede pertanto costretta a impugnare anche questa decisione della Commissione della concorrenza. La Commissione della concorrenza ritiene che Swisscom detenga una posizione dominante sul mercato della banda larga e che sino alla fine del 2007 abbia applicato prezzi troppo elevati per offerte di prestazioni preliminari Dsl (Broadband Connectivity Service, abbreviato Bbcs). La Comco rimprovera a Swisscom di aver garantito un margine troppo esiguo fra i prezzi delle sue prestazioni preliminari Bbcs e quelli pagati dai clienti finali per le offerte a banda larga Dsl, impendendo così ai suoi concorrenti di operare con profitto nel settore Dsl. Swisscom avrebbe di conseguenza ostacolato la concorrenza in violazione del diritto sui cartelli. Considerati suddetti addebiti, la Commissione della concorrenza ha comminato a Swisscom una multa di 219 milioni di Chf – una decisione che aderisce in ampia misura alle raccomandazioni formulate dalla Segreteria della Comco il 12 novembre 2008. Swisscom respinge gli addebiti e considera ingiustificata la sanzione per i seguenti motivi principali: - A livello infrastrutturale vi è in Svizzera un’intensa libera concorrenza fra le varie reti via cavo, quelle mobili d’ultimissima generazione e le future reti in fibra ottica. Oltre l’80% delle economie domestiche sul territorio elvetico può scegliere fra Internet via cavo e Adsl. Stando all’Ocse ciò corrisponde a un grado di copertura del mercato nazionale che colloca la Svizzera al quarto posto su scala mondiale. L’ufficio federale delle comunicazioni (Ufcom) ha inoltre accertato che i prezzi della banda larga per un utilizzo di media intensità sono diminuiti di oltre un terzo fra il 2001 e il 2008. La liberalizzazione dell’ultimo miglio introdotta nell’aprile del 2007 ha contribuito a intensificare ulteriormente la concorrenza. - Swisscom ha dimostrato di sapere gestire in modo redditizio il settore Dsl per clienti finali, ragion per cui è ingiustificato parlare di margine troppo esiguo. Swisscom migliora costantemente la sua offerta di prestazioni preliminari in termini sia di prezzi che di larghezze di banda disponibili, rendendo possibile l’applicazione di prezzi competitivi anche rispetto alle offerte basate sulle reti via cavo. E con successo: una ventina di concorrenti fornisce a circa 400’000 propri clienti servizi a banda larga facendo capo alla rete di Swisscom. - Nel quadro del procedimento relativo ai prezzi di terminazione nella telefonia mobile, Swisscom ha contestato la facoltà della Comco di comminare multe. Poiché tale quesito di massima è ancora pendente dinanzi all’istanza di grado superiore, ovvero il Tribunale amministrativo federale, Swisscom aveva chiesto alla Comco di sospendere il procedimento riguardante i prezzi della banda larga. Swisscom è quindi sorpresa che la Comco non abbia atteso l’imminente decisione del Tribunale amministrativo federale su una questione di fondo e abbia imposto un’ulteriore sanzione a Swisscom malgrado una situazione giuridicamente non ancora chiara. Considerato quanto sopra, Swisscom si vede costretta ad adire il Tribunale amministrativo federale anche in merito alla seconda fattispecie. Ritenendo intatte le sue possibilità di vincere la causa, l’azienda rinuncia, in base a sue attuali stime, a procedere a corrispondenti accantonamenti. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONVEGNO: “TECNOLOGIE: LA DIFFERENZA TRA SOPRAVVIVERE, VIVERE E FARE BUSINESS” |
|
|
 |
|
|
Milano, 9 novembre 2009 - Fare business, oggi, è la vera sfida di ogni azienda, alle prese con un mercato sempre più competitivo e una crisi economica diffusa. Nel nostro mercato le carte vincenti si chiamano efficienza e competitività: vale a dire ripensare la propria azienda alla luce delle nuove logiche portate dall´Innovazione. Il convegno è dedicato: a tutte quelle aziende che sentono la necessità di dover cambiare qualcosa, ma ancora non sanno cosa; a quelle aziende che vogliono innovare, ma non trovano una direzione verso cui orientarsi; a chi vede la tecnologia come un´opportunità, ma ancora non ha chiaro il ritorno dell´investimento per la propria attività. Tecnologie: la differenza tra sopravvivere, vivere e fare business. Milano, Giovedì 12 novembre 2009 ore 9. 00 Palazzo Castiglioni - C. So Venezia 47/49 - Sala Colucci. Iscrizione Al Convegno Gratuita. A Tutti I Partecipanti Verra´ Distribuita Una Pen Drive Usb Con Gli Atti Del Convegno E Una Copia Elettronica Della Ricerca Assintel Report 2009 Info E Riferimenti Assintel Tel. 027750 231/235 - Web: www. Assintel. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LE AZIENDE INNOVATIVE ITALIANE CHE IN MEZZO ALLA CRISI CRESCONO DEL 50% ALL´ANNO |
|
|
 |
|
|
Trieste, 9 novembre 2009 - Quasi 300 nuove imprese ad elevato tasso innovativo, che impiegano più di 1200 persone ad elevato livello formativo (dalla laurea magistrale in su), per un fatturato complessivo di ca. 65 M€: è questo il frutto dell´azione di supporto e tutoraggio degli incubatori italiani a favore di giovani ricercatori che vogliono realizzare il loro sogno imprenditoriale. Queste aziende, delle quali più di un terzo ha tassi di crescita superiori al 50%, sono la promessa italiana del superamento della crisi economica attraverso la valorizzazione del più prezioso capitale italiano: i tanti giovani di talento e desiderosi di dimostrare le proprie capacità. La conferenza "Le start-up innovative: un’occasione di crescita economica e occupazionale per il Paese", che si è tenuta il 5 novembre in Area Science Park (Padriciano, Trieste), organizzata da Air - Associazione Italiana per la Ricerca - con la collaborazione di Innov´azione ed il supporto del Coordinamento degli Enti di Ricerca del Friuli Venezia Giulia, ha richiamato l´interesse dei giovani ricercatori che cercano uno spiraglio occupazionale nel panorama desolato della ricerca italiana. "Di fronte ad una situazione economica come quella attuale, in cui la crisi nasce da scelte etiche quanto meno discutibili, occorre ritornare a produrre valore dando spazio e possibilità a chi ha idee da realizzare” - dice il Presidente Air, Alessandro Fraleoni Morgera. “La conferenza è servita non solo a richiamare l´attenzione dei giovani ricercatori su un possibile sbocco occupazionale, ma anche e soprattutto ad inviare un segnale ad una classe politica che non sembra cogliere i mutamenti in atto in un mondo sempre più piccolo, in cui la competizione è basata sulle idee e sulla capacità innovativa”. Chiosa Enrico Prati, Segretario Nazionale Air: “I dati presentati in questa conferenza sono l´evidenza della potenzialità, ancora largamente inespressa, che i giovani ricercatori italiani rappresentano per il Paese. Tassi di crescita delle aziende innovative del 50% e più sono un segnale inequivocabile di vitalità e intraprendenza, a dispetto di ogni possibile crisi”. Riprende Fraleoni Morgera “Abbiamo in Italia tanti cavalli di razza, che aspettano solo di poter correre per dimostrare che sono dei vincenti. E la loro vittoria sarebbe la vittoria di tutto il Paese. Purtroppo in Italia il settore privato non si sogna neppure di assumere giovani ad elevata formazione, anzi richiede alle università un ribasso del livello formativo. Dall´altro lato il settore pubblico, per motivi di propria convenienza funzionale, continua a produrre molti più ricercatori di quanti ne possa effettivamente assorbire, creando uno squilibrio che abbiamo di recente denunciato, e che rischia di generare gravissimi problemi nei prossimi anni. Per questo chiediamo ai politici che dovrebbero avere a cuore il futuro del Paese di promuovere l´imprenditorialità dei giovani ricercatori, creando il substrato adatto al loro inserimento nel tessuto produttivo. Misure come facilitazioni fiscali per le nuove aziende nate da spin-off universitari o dei centri di ricerca, la detassazione completa e pluriennale degli utili investiti in ricerca, la decontribuzione degli stipendi dei Dottori di Ricerca, non sono più eludibili se vogliamo evitare di essere colonizzati, non solo economicamente, da paesi stranieri”. Oltre a dati statistici sulle performances delle neonate aziende ad elevato tasso innovativo, nella conferenza è stato percorso idealmente il sentiero che dall´idea inventiva porta all´azienda affermata, con la testimonianza dei protagonisti di questo processo che va da un incubatore d´impresa (Innovation Factory, incubatore d´impresa della regione Friuli Venezia Giulia) all´azienda ormai multinazionale (Eurotech Spa, azienda ormai multinazionale specializzata in microcomputer), passando per la fresca e promettente startup (Widetag Inc. , neonata impresa con il cuore italiano e lo spirito della Silicon Valley) e lo spin-off già in grado di fabbricare e commercializzare i propri prodotti (Kyma Srl, spin-off della Sincrotrone Trieste produce e commercializza componentistica per acceleratori di particelle in Italia e all´estero). . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA SCUOLA TOSCANA SCOMMETTE SULLE NUOVE TECNOLOGIE UNA SCUOLA PIÙ MODERNA PER UN PAESE CHE GUARDA OLTRE LA CRISI» |
|
|
 |
|
|
Firenze, 9 novembre 2009 - L´italia è davvero molto lontana dall´Islanda, dove l´88% della popolazione sopra i 14 anni usa Internet con estrema regolarità, così come è lontana la Francia dove, alle superiori, c´è un computer connesso ogni 14 alunni e più della metà degli istituti possiede un proprio sito web a disposizione di professori e studenti, ma anche qui la battaglia per l´innovazione è cominciata. La Toscana si candida a un ruolo di laboratorio nazionale per sperimentare nuovi percorsi per introdurre tecnologie e servizi innovativi nella scuola e per abbattere il “digital divide”, cioè le differenze nell´uso e nelle capacità d´uso delle nuove tecnologie. Tutto questo grazie anche al protocollo di intesa che questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati la Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, ha firmato con il ministero dell´istruzione e con il dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l´innovazione tecnologica. Grazie a questo accordo la Rete telematica regionale toscana sarà messa a disposizione per far “viaggiare” servizi innovativi per la scuola. Saranno così utilizzabili al meglio le potenzialità di una piattaforma tecnologica come Innovascuola, quale deposito di testi scolastici e contenuti didattici digitali, sia promossi dagli editori che resi disponibili gratuitamente dai docenti. «Il nostro futuro parte dalla scuola e una scuola più moderna capace di promuovere e condividere innovazione è essenziale per un paese che voglia guardare oltre la crisi e recuperare in competitività e credibilità – sottolinea il vicepresidente Federico Gelli – Bisogna davvero cominciare a guardare all´innovazione della scuola e nella scuola non soltanto come un´opportunità in più per i nostri ragazzi ma anche come un necessario motore di sviluppo per la nostra economia». E su questo terreno la Toscana è stata già protagonista di alcune esperienze importanti. Per esempio, con la prima fase di “Errequ@dro – Scuole in Rete e Reti di Scuole”, un progetto che sfrutta la rete telematica a vantaggio dei ragazzi e delle scuole. In pratica grazie ad una lavagna interattiva e a sistemi di teleconferenza i ragazzi di una piccola scuola di montagna o di un´isola dell´arcipelago avranno le stesse opportunità dei colleghi di città. Potranno seguire lezioni a distanza, avere accesso alle migliori pratiche di insegnamento e apprendimento, fruire di contenuti multimediali, condividere progetti ed esperienze educative. Il progetto, il primo in Italia di questo genere, è destinato a coprire tutto il territorio della Toscana. Da ricordare anche Trool (acronimo di Tutti i ragazzi ora on line), un progetto regionale per promuovere l’uso di internet, sicuro e consapevole, tra i bambini delle scuole elementari e i ragazzi dei primi due anni delle scuole medie inferiori, attraverso un portale dedicato ai ragazzi, laboratori didattici e interventi formativi. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TESI SULLO SVILUPPO DEL TELELAVORO CON IL CONTRIBUTO DELLA PROVINCIA DI ASTI |
|
|
 |
|
|
Asti, 9 novembre 2009 - Le potenzialità di diffusione del telelavoro in provincia di Asti sono state l’argomento della tesi di laurea specialistica della dottoressa Bianca Bianco, astigiana, attualmente funzionario della Questura di Imperia. La tesi, discussa il 28 settembre scorso all’Università di Torino dove la dottoressa Bianco con la votazione di 110 con lode si è specializzata in "Reti Telematiche per applicazioni economiche e sociali", ha preso in esame le potenzialità teoriche di diffusione del telelavoro nel sistema provinciale di Asti. Per l’elaborazione della tesi “Sviluppo territoriale della comunicazione digitale e nuove opportunità per il telelavoro” la dottoressa Bianco si è avvalsa anche del supporto dell´Ufficio Sistema Informativo e Statistica della Provincia: il responsabile dell’ufficio Pasquale Volontà è stato correlatore esterno della tesi. Una ricerca effettuata tra i pendolari che, più o meno quotidianamente, si spostano con il treno sulla tratta Asti/torino ha evidenziato che 10,9% del campione gradirebbe telelavorare da un telecentro. L’organizzazione del lavoro attraverso la rete telematica – evidenzia la tesi - permette la diminuzione dei costi per i lavoratori e le aziende, meno inquinamento, abbassamento dell’incidenza degli incidenti, abbassamento dello stress, maggior disponibilità di tempo da dedicare alla vita famigliare. “Siamo lieti di aver potuto fornire il nostro contributo al lavoro della dottoressa Bianco – dichiara l’Assessore ai sistemi informativi della Provincia di Asti Pierfranco Ferraris – nella convinzione che sia importante ridurre il più possibile la mobilità improduttiva: la Provincia di Asti intende favorire la diffusione della tecnologia digitale, perché crede fortemente in questo strumento anche per favorire la partecipazione dei cittadini alla gestione del bene comune e alla vita delle istituzioni del territorio”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRESENTAZIONE LOVEBYTES |
|
|
 |
|
|
Aosta, 9 novembre 2009 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che giovedì 12 novembre 2009, dalle ore 18. 00 alle ore 19. 00, sarà presentata ad alunni, genitori e insegnanti, nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, la manifestazione Lovebytes, dedicata alle nuove tecnologie e organizzata per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 16 anni. La rassegna del tutto nuova per la Valle d’Aosta, si articolerà in una serie di eventi che dal 19 al 28 novembre 2009 e saranno ospitati negli spazi della Biblioteca e dell’Espace Porta Decumana. L’ideazione e la realizzazione del progetto sono curati dalla Biblioteca regionale in stretta collaborazione con l’associazione Présence Electronique con l’obiettivo di stimolare gli adolescenti ad un uso diverso delle nuove tecnologie e dei media che fanno parte integrante della loro vita quotidiana. Il programma si aprirà mercoledì 19 novembre, dalle ore 16 alle 18, con Placard Mashup, un concerto in cuffia che trasformerà gli utenti abituali della biblioteca in ascoltatori di musica ed effetti sonori generati dal computer e scomposti in una poltiglia sonora. Le attività promozionali continueranno sabato 21 novembre con Smswall: dalle 17. 30 alle 21. 30 la facciata della biblioteca che dà su Via E. Aubert si trasformerà in una sorta di pagina bianca su cui saranno proiettati a caduta gli Sms inviati dalle persone di passaggio nella via. Il clou degli eventi è previsto per i giorni da mercoledì 25 a sabato 28 novembre, nei locali dell’Espace Porta Decumana. Per questa occasione lo spazio espositivo perderà la sua abituale connotazione e ospiterà installazioni audio e video, luci, schermi e divani che faranno da cornice all’evento. Si tratta di 4 workshop durante i quali i ragazzi potranno interagire con le nuove tecnologie e i media in modo più consapevole e al tempo stesso creativo, sperimentando musica elettronica, utilizzando materiali innovativi, leggendo testi letterari attraverso il telefono cellulare per mezzo di Qrcode, ovvero disegni complessi contenenti un codice da decriptare con un apposito software. Www. Lovebytes. Presenceelectronique. Com . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LO SPAZIO EUROPA SI SPOSTA A GENOVA PER PARTECIPARE ALL´ABCD - SALONE ITALIANO DELL´EDUCAZIONE |
|
|
 |
|
|
Roma, 9 novembre 2009 - Lo Spazio Europa, lo spazio pubblicodel Parlamento europeo e della Commissione europea a Roma , apre uno stand per le scuole all´Abcd - Salone Italiano dell´Educazione di Genova nei giorni 11, 12 e 13 novembre. Lo stand dello Spazio Europa vuole far conoscere l´Europa ai ragazzi in età scolare attraverso percorsi multimediali e attività di gruppo, dando un "assaggio" delle attività che di solito ospitiamo nello Spazio Europa. Un funzionario Ue fornirà agli insegnanti e ai dirigenti scolastici tutte le informazioni per visitare lo Spazio Europa di Roma. Tre intense giornate interamente dedicate a docenti, studenti, educatori, formatori, insegnanti di scuole materne ed elementari, professori e tecnici dell’educazione che potranno partecipare a forum, seminari, tavole rotonde, workshop e potranno visitare gli stand e informarsi sulle nuove tecnologie, approfondire l’e-learning, sfogliare i libri delle case editrici presenti oppure leggere un testo su un book elettronico, potranno passare del tempo nell’area teatrale appositamente allestita per questa edizione oppure visitare gli stand delle regioni e dei musei presenti per far conoscere le novità del turismo didattico. Programma attività stand Spazio Europa: Giorni di apertura: mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13 novembre. Orari: dalle ore 9. 00 alle 18. 00. Durata visite: 30´ a gruppo. Numero di partecipanti: gruppi composti da un minimo di 10 ad un massimo di 30 studenti. È necessario prenotarsi per effettuare la visita. È possibile prenotare anticipatamente la visita guidata allo stand per i gruppi inviando una mail all´indirizzo spazioeuropa@aimgiosef. It o contattando telefonicamente il numero 06. 83496016. Percorso bambini (8-12): "La luna nel pozzo": un cartoon per scoprire la storia dell´Unione europea. Il narratore è un personaggio d´eccezione, la Luna, che da sempre osserva le azioni dell´umanità. • "Rally Europeo": un´attività ludica in cui i bambini, guidati dai facilitatori, giocano in gruppi con cartine geografiche, nomi dei Paesi europei e bandiere, per conoscere l´Europa divertendosi. Percorso ragazzi (13-18) • "Dì la tua!": tante informazioni su come le politiche europee cercano di rispondere ai bisogni dei giovani, in materia di ambiente, studio e lavoro. • "L´europa che vorrei": un dibattito e un momento in cui i partecipanti fanno le proprie proposte alle istituzioni europee, per costruire l´Unione del futuro! Per i docenti e dirigenti scolastici • Informazioni sulle visite allo Spazio Europa e pre-iscrizioni • Dvd video sullo Spazio Europa • Materiale informativo e didattico sull´Unione Europea per le scuole • Gadget dello Spazio Europa Per informazioni sulle attività e sulle modalità per visitare lo Spazio Europa: www. Spazioeuropa. Eu . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNIVERSITA´ FVG: PRESENTATI PROGETTI COOPERAZIONE ITALIA - SLOVENIA |
|
|
 |
|
|
Trieste, 9 novembre 2009 - Rafforzare la capacità attrattiva e la competitività dell´area transfrontaliera, assicurare un´integrazione territoriale sostenibile, aumentare lo sviluppo di una società basata sulle conoscenze e migliorare la cooperazione sociale e culturale. Sono questi gli obiettivi dei nuovi progetti di ricerca, presentati il 5 novembre a Trieste, con i quali l´ateneo giuliano partecipa al Programma per la Cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia (Interreg 2007-2013). L´università di Trieste è presente in quest´iniziativa con 57 progetti (su un totale di 304). Alle attività di ricerca dei 20 dipartimenti dell´ateneo coinvolti saranno destinati più di 12 milioni di euro. I ricercatori, distribuiti in modo bilanciato su tutte le aree disciplinari dell´ateneo, saranno così chiamati a collaborare con oltre 100 partners. "I progetti - ha spiegato l´assessore regionale all´Università Alessia Rosolen - pongono una riflessione su quello che è il ruolo dell´Università all´interno della realtà socio-economica, dimostrano la centralità del sistema universitario all´interno di tale realtà e la forza del sistema universitario regionale". L´iniziativa, alla quale partecipano 5 atenei italiani e 2 sloveni, mette insieme attori e competenze che molto spesso non si conoscono e, quindi, non dialogano. "Si tratta di una strategia rilevante ed emblematica della volontà di continuare sulla rotta dell´eccellenza scientifica", ha commentato il rettore dell´ateneo triestino Francesco Peroni. Nel corso dell´incontro è stato illustrato il progetto Simcro che riguarda l´istituzione di una piattaforma microanalitica italo-slovena per applicazioni avanzate in ambito biotecnologico, sanitario ed ambientale. In proposito l´assessore Rosolen ha espresso la propria soddisfazione poiché tale attività va ad affiancarsi al bando che l´Amministrazione regionale ha presentato sui fondi europei, per 2 milioni di euro, nell´ambito della bio-medicina. "Per quanto riguarda Trieste, i progetti dimostrano che l´azione degli enti istituzionali, come la Regione e l´Università, va nello stesso senso", ha concluso l´assessore Rosolen. Il programma di cooperazione sarà ora sottoposto ad un iter di valutazione. I risultati verranno resi noti all´inizio del prossimo anno. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOCCIATO DALLE REGIONI IL DECRETO GELMINI SALVA PRECARI DELLA SCUOLA |
|
|
 |
|
|
Reggio Calabria, 9 novembre 2009 - Le Regioni bocciano il decreto legge n. 134, noto come decreto Gelmini salva-precari della scuola. Le Regioni alla Conferenza dei Presidenti hanno ribadito con determinazione la disponibilità a contribuire a trovare soluzione ai problemi dei precari, sottolineando tuttavia, ancora una volta, che le questioni del personale non attengono alle competenze delle Regioni e delle Province e che il problema è stato creato unilateralmente dal Governo che ha deciso l’espulsione dalla scuola di migliaia e migliaia di insegnanti e di personale tecnico e ausiliario. Il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo, che il 5 novembre partecipato a Roma alla Conferenza, in preparazione della Conferenza Unificata in programma nel primo pomeriggio, ha detto che “è paradossale il tentativo del Governo di scaricare sulle Regioni e sugli enti locali la drastica riduzione di personale scolastico che nella sola Calabria coinvolge, nell’attuale anno scolastico, oltre 4000 lavoratori”. “Il disegno di legge del Governo per la conversione in legge del decreto n. 134 – ha spiegato Cersosimo - non risolve i problemi che esso ha determinato: offre risposte parziali solo ad una piccola quota dei precari e non affronta per nulla le questioni legate alla qualità dell’offerta formativa che, come è evidente, subirà un peggioramento per effetto dell’aumento degli alunni per classe, per la riduzione degli insegnanti di sostegno e di lingue, per la riduzione delle supplenze brevi. È altrettanto paradossale – ha aggiunto – che il testo del disegno di legge approvato dalla Camera sia stato modificato rispetto al testo iniziale con l’introduzione di alcuni articoli su materie di competenza regionale, come l’Anagrafe degli studenti, o non pertinenti, come i libri di testo e l’accesso all’esame di Stato. Anche per queste ragioni – ha detto ancora il vice presidente – la nostra Regione si è dichiarata fortemente contraria al disegno di legge. Ciò non significa che staremo a guardare. Anche in quest’anno scolastico la Regione Calabria realizzerà significativi investimenti pubblici nella scuola, sia per potenziare e ammodernare la dotazione infrastrutturale, sia per migliorare le competenze degli studenti. In questo ambito – ha ricordato infine Cersosimo - la Regione Calabria sta per avviare uno specifico programma, denominato ‘+ Scuola’ che sebbene finalizzato a rafforzare le competenze e conoscenze dei nostri studenti tende anche, indirettamente, ad alleviare i problemi di occupazione e di reddito di molti precari provocati da una sciagurata politica scolastica del Governo”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SCUOLA: REGIONE UMBRIA NON SI SOTTRAE AD AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA |
|
|
 |
|
|
Perugia, 9 novembre 2009 – “Posto che la responsabilità dei tagli finanziari alla scuola e dei conseguenti effetti rimane in capo al Governo che ha preso tali decisioni e posto che il decreto impropriamente definito ‘salva precari’ prospetta un coinvolgimento delle Regioni senza che ci sia stata una preventiva concertazione con le Regioni stesse, il Governo dell’Umbria non si sottrae certamente alla evidente necessità di rafforzare e ampliare l’offerta formativa, sostenendo le scuole e riuscendo così a coinvolgere parte dei precari che hanno perso il posto di insegnamento”. Lo sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione Maria Prodi, che il 4 novembre ha partecipato all’incontro con il ministro alla Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. “È a questo scopo – rileva - che la Regione ha destinato 450mila euro, e che sta per uscire con un avviso rivolto alle scuole”. Nell’incontro, l’assessore ha chiesto “con chiarezza” al ministro Gelmini, da cui dipende il personale della scuola, “che il riconoscimento dei punteggi sia garantito e che la priorità nelle graduatorie siano rigorosamente e univocamente regolate, evitando caos e incertezze per i precari che parteciperanno ai progetti proposti dalle scuole”. “Se si fosse concordato prima con le Regioni la modalità dell’intervento che ciascuna Regione intende mettere in atto – ribadisce Prodi - si sarebbe più certi della funzionalità delle procedure stesse di riconoscimento. Nel decreto non si è affatto tenuto conto delle differenziazioni negli interventi delle diverse Regioni. Alcune Regioni hanno fatto un accordo con il Governo, altre non lo ritengono necessario, ritenendo loro interlocutore diretto le autonomie scolastiche”. “Alcune Regioni del meridione – rileva - avevano da tempo predisposto progetti a seguito di gravi carenze riscontrate nelle valutazioni ‘Ocse’, o a livelli di abbandono scolastico troppo forti, che in Umbria non si registrano. Tali Regioni hanno a disposizione risorse europee sul Fondo Sociale Europeo finalizzate al supporto all’istruzione, che invece non è possibile utilizzare nel caso delle Regioni più avanzate, come è l’Umbria. “L’impoverimento dell’offerta formativa causata dai recenti tagli di risorse da parte del Governo – prosegue l’assessore regionale - apre serie criticità soprattutto sui fronti dell’educazione degli adulti, dell’inserimento di ragazzi stranieri, del rafforzamento delle competenze di base, soprattutto scientifiche. La Regione dell’Umbria intende quindi intensificare il suo intervento”. Alcune sperequazioni esistenti nel decreto “salva precari”, che l’assessore aveva “da tempo segnalato in sede di Commissione”, sono state evitate grazie agli emendamenti introdotti alla Camera, come ad esempio la possibilità di passare dal contratto a tempo determinato all’immissione in ruolo, o la possibilità per chi aveva avuto incarichi di supplenza annuali dalle scuole di partecipare ai progetti. L’assessore Prodi ha anche presentato al Ministro alcune criticità legate all’attuazione della riforma delle superiori, i cui regolamenti non sono ancora emanati, e che innanzitutto necessiterebbe di tempi più adeguati. Il piano dell’offerta formativa regionale spetta alla Regione, dopo ampia concertazione con Comuni e Province. Dopo di che le scuole devono sostanziare la loro offerta formativa e fare l’orientamento. “Insomma – dice l’assessore Prodi - come sarà un liceo scientifico lo decide lo Stato, ma dove sarà un indirizzo di liceo Scientifico è compito della Regione deciderlo. Con la riforma ci saranno, per esempio, due tipi di Scientifico, ci vorrebbe tempo per decidere la localizzazione sul territorio regionale in modo utile e condiviso. A maggior ragione nuovi Tecnici e Professionali richiederebbero ampie riflessioni e confronti con le realtà produttive”. L’assessore ha chiesto anche al ministro “un apposito tavolo che regoli la questione degli Istituti professionali, profondamente modificati dalla riforma, che prepari accordi fra Regioni e Stato per la possibile certificazione triennale regionale, garantendo adeguate risorse. Le famiglie e i ragazzi nel momento della scelta – conclude l’assessore Prodi - dovranno considerare se una eventuale uscita triennale dal professionale si accompagna ad una certificazione oppure no. La stessa uniformità degli indirizzi tecnici e professionali senza una adeguata definizione della flessibilità prevista, e delle risorse a disposizione delle scuole per realizzare tale flessibilità rischia di allontanare ulteriormente tali scuole dalle prospettive economiche ed occupazionali dei territori”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
STUDENTI ALESSANDRINI AL PARLAMENTO EUROPEO |
|
|
 |
|
|
Alessandria, 9 Novembre 2009 - Trentanove studenti piemontesi, vincitori del concorso “Diventiamo cittadini europei”, sono stati selezionati dalla Consulta europea per partecipare alla giornata Euroscuola al Parlamento di Strasburgo. Il viaggio studio ha visto la partecipazione di due studenti alessandrini dell’istituto tecnico “L. Da Vinci” di Alessandria, Paola Buttera ed Elisa Casarin della 5. A dell’anno scolastico 2008-2009, accompagnate dalla professoressa Marika Barrera, presidente della Commissione Pubblica istruzione del Consiglio Provinciale . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VALLE D’AOSTA: LA GIUNTA INVITA LE SCUOLE A MANTENERE IL CROCIFISSO |
|
|
 |
|
|
Aosta, 9 novembre 2009 - La Giunta regionale nella seduta del 6 novembre ha assunto una determinazione in merito all’affissione del Crocifisso nelle aule scolastiche, conseguentemente alla recente sentenza della Corte Europea di Strasburgo La Giunta Regionale - Preso Atto che la Corte Europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha emesso una sentenza in merito alla presenza del crocifisso nella aule scolastiche che sancisce: Pour la Cour, ces considérations conduisent à l´obligation pour l´Etat de s´abstenir d´imposer, même indirectement, des croyances, dans les lieux où les personnes sont dépendantes de lui ou encore dans les endroits où elles sont particulièrement vulnérables. La scolarisation des enfants représente un secteur particulièrement sensible car, dans ce cas, le pouvoir contraignant de l´Etat est imposé à des esprits qui manquent encore (selon le niveau de maturité de l´enfant) de la capacité critique permettant de prendre distance par rapport au message découlant d´un choix préférentiel manifesté par l´Etat en matière religieuse. Per tutto questo, prosegue la sentenza, La Cour ne voit pas comment l´exposition, dans des salles de classe des écoles publiques, d´un symbole qu´il est raisonnable d´associer au catholicisme (la religion majoritaire en Italie) pourrait servir le pluralisme éducatif qui est essentiel à la préservation d´une ˝société démocratique˝ telle que la conçoit la Convention ; Sottolineato che la sentenza della Corte di Strasburgo si è espressa, a seguito di un ampio contenzioso domestico, unicamente sul caso specifico sottopostole dalla ricorrente e che da essa non può farsi discendere un obbligo generalizzato di conformazione per lo Stato italiano; Condiderato tuttavia che l’applicazione di tale sentenza potrebbe costituire un pericoloso precedente in quanto innescherebbe una serie di ricorsi da parte di chiunque si dovesse sentire in qualche modo leso dall’esposizione di simboli religiosi, compresi tutto il patrimonio artistico italiano che direttamente o indirettamente fa riferimento alla religione cattolica; Rilevato inoltre che tale esposizione non può e non deve essere considerata un atto offensivo nei confronti di alcuno e che, in particolare, il crocifisso rappresenta per la comunità valdostana un elemento religioso parte integrante della propria tradizione storica culturale; Su Proposta dell’Assessore all’Istruzione e Cultura d’intesa con il Presidente della Regione; Sollecita il Governo italiano a ricorrere contro la sentenza della Corte di Strasburgo; Invita tutte le scuole di ogni ordine e grado a mantenere il crocifisso nelle aule. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNIVERSITA´´: ROSOLEN, DONNE IN POLITICA E NELLE ISTITUZIONI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 8 novembre 2009 - Bilancio di genere, conciliazione famiglia lavoro con la sperimentazione, finanziariamente supportata, di progetti di flessibilizzazione "family friendly" avviati dalle aziende, monitoraggio delle tipologie lavorative coinvolte dalla crisi e attenzione per le conseguenze delle disparità di genere in tale contesto: sono stati questi gli assi portanti delle due ore dedicate l’ 8 novembre dall´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen al corso avanzato "Donne, politica, istituzioni" dell´Università di Trieste. "In un´epoca in cui si registra una più generale partecipazione della popolazione alla vita pubblica del Paese è importante incoraggiare donne e giovani ad avvicinarsi al mondo della politica e della pubblica amministrazione, in modo da favorire la conoscenza degli strumenti utili a migliorarne le condizioni di vita" spiega l´assessore, ricordando che anche nel nuovo disegno di legge regionale sull´autonomia dei giovani uno dei punti salienti è l´approccio consapevole alla politica. Nel corso della sua lezione ad un uditorio attento e numeroso, Rosolen ha delineato il quadro degli interventi portati avanti dalla Regione per affiancare i lavoratori e le aziende in questi mesi di crisi economica, un mix di azioni che comprendono l´estensione della tutela del reddito a lavoratori che in passato non beneficiavano degli ammortizzatori sociali (apprendisti, somministrati, soci di cooperative e assunti a tempo determinato) attraverso gli ammortizzatori in deroga, strumento che, tra l´altro, tiene conto della variabile di genere. Contributi a fondo perduto ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano hanno favorito il recupero di lavoratori in condizione di svantaggio occupazionale e tra le categorie previste (disoccupati, ultraquarantacinquenni, persone a rischio di disoccupazione) la Regione ha inserito anche le donne ultratrentacinquenni "per cui al rischio di disoccupazione si aggiunge quello di inattività protratta" ha spiegato l´assessore, ricordando che, proprio per questo, l´incentivo dato per l´assunzione di donne e ultraquarantacinquenni è stato superiore. Altri interventi anticrisi dedicati alla componente femminile sono stati inseriti nel sistema di incentivi al lavoro autonomo ed imprenditoriale che vanno dal sostegno alla formazione all´assistenza tecnica per la creazione di nuove imprese. Infine, le problematiche della conciliazione. "Stiamo sensibilizzando in proposito la dimensione aziendale - ha detto l´assessore - con un´azione innovativa che applica quanto previsto dalla Lr 18/05 relativamente alla parità di genere ed alla promozione di piani aziendali volti a favorire la conciliazione con orari e forme di lavoro flessibili e pertanto a misura di famiglia". "E´ la prima volta che la Regione attiva un sistema che si rivolge direttamente a imprese e soggetti che operano nel mercato del lavoro (parti sociali, formatori, consulenti) - ha spiegato l´assessore - e l´abbiamo fatto con l´intento di diffondere la conoscenza di strumenti normativi come la legge 53/2000, art 9, che favorisce l´avvio di progetti "family friendly" e per cui pochissime imprese in Friuli Venezia Giulia hanno fatto domanda ed incentivare le imprese alla flessibilità dei programmi lavorativi". Infine l´estensione del lavoro accessorio, nato per far emergere il lavoro sommerso in agricoltura ed esteso ormai ad altre forme di attività. "Può fornire opportunità di lavoro temporaneo e favorire la flessibilità - ha notato l´assessore - diventando così uno strumento utile, ad esempio, nel settore dei servizi, dell´insegnamento privato o di altre attività a tempo che coinvolgono essenzialmente le donne. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“DIRITTI A SCUOLA” LE GRADUATORIE SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA PUGLIA |
|
|
 |
|
|
Bari, 9 novembre 2009 - Pubblicato sul Burp n. 176 del 6 novembre le graduatorie del progetto “Diritti a Scuola”. Il progetto prevede un finanziamento di 22 mln di euro della Regione per contrastare la dispersione scolastica e i tagli del personale (insegnanti, personale Ata ed amministrativo) provocati dalle iniziative del Ministro Gelmini. Dopo il bando pubblico del 1 ottobre sono stati presentati presso l’assessorato alla fp 729 progetti (ammessi 639) da parte di 336 istituti scolastici (ammessi 291). 561 di questi progetti hanno trovato capienza nelle risorse disponibili e saranno finanziati esaurendo l’intero budget. La pubblicazione della graduatoria e la sottoscrizione del protocollo di intesa operativo fra Assessorato e Direzione Regionale Scolastica renderà possibile far partire i corsi dal prossimo 15 novembre con possibilità di lavoro per oltre 1500 fra insegnanti e personale, per 6 mesi, con stipendi superiori a quelli statali e con mantenimento del punteggio nelle graduatorie. “Benché i nostri criteri di arruolamento del personale scolastico” –hanno dichiarato gli Assessori Losappio e Viesti- “fossero diversi da quelli poi sottoscritti con la Direzione Scolastica Regionale consideriamo comunque come un fatto di straordinaria importanza che in Puglia si sia potuto procedere ad un’iniziativa così perentoria contro la dispersione scolastica ed attutire i danni provocati dai tagli della Gelmini. Questo è stato possibile grazie all’iniziativa della Regione ed all’intesa raggiunta dal Presidente Vendola”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SITUAZIONE CRITICA ALL´´IRSIP DI TRIESTE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 9 novembre 2009 - L´irsip di Trieste è in difficoltà. L´istituto regionale sloveno per l´istruzione professionale - che da poco ha assunto un nuovo nome, Agenzia sociale "Ad formandum", e che si occupa di formazione professionale commerciale anche altamente qualificata e post-universitaria - si è visto tagliare i fondi: meno 5,9% dalla Regione e meno 20,5% dal Fondo sociale europeo. Risultato, un disavanzo nel bilancio 2007 e 2008. E nel 2010 le risorse, specie del Fse, dovrebbero ulteriormente diminuire. Di questo momento non certo facile per l´istituto giuliano si occupa in un´interrogazione alla Giunta Igor Kocijancic, consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia della Sa-prc. Che mette in luce anche un quadro occupazionale poco chiaro: "a tutt´oggi, scrive, quale primo e unico effetto del rilancio dell´ex Irsip c´è la cassa integrazione di 5 dipendenti, 3 docenti e 2 amministrativi, a tempo indeterminato. Dipendenti sostituiti con personale a tempo determinato e part-time. Lavoratori, quindi, in possesso di tutte le competenze adeguate vengono allontanati per fare spazio a docenti e consulenti esterni. "E´ doveroso, sottolinea ancora Kocijancic, che la Regione, in qualità di principale finanziatore dei corsi di formazione professionale, abbia un quadro chiaro della situazione all´Irsip. "Pertanto, chiedo a questo Esecutivo se realmente gli stanziamenti regionali siano diminuiti; se vi siano state, da parte della direzione regionale competente, note di rilievo in ordine alla gestione amministrativa dell´istituto sloveno; e se, nell´ambito degli enti di formazione, sia possibile procedere a nuove assunzioni di personale a fronte di una situazione complessiva che vede cinque dipendenti su 13 già collocati in cassa integrazione". . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE: SU GURS IL BANDO SUI NUOVI CORSI DI FORMAZIONE |
|
|
 |
|
|
Palermo, 9 novembre 2009 - E´ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana il 6 novembre, il Bando per i nuovi Corsi di formazione professionale. Si tratta delle iniziative didattiche finanziate dal Bilancio regionale con 242 milioni di euro, non è escluso il ricorso anche ai fondi non spesi di Agenda 2000 ed ai Fas. Il termine di presentazione delle domande scade entro 20 giorni, e nei principali ambiti, limita la partecipazione ai soli Enti che hanno già avuto i corsi finanziati nel 2008 e nel 2009. Dunque, solo i 200 Enti già accreditati dalla Regione avvieranno corsi per la formazione di primo e secondo livello, per la parte più importante della formazione speciale (destinata a categorie disagiate ) e permanente (per l’aggiornamento degli occupati ). Il bando stabilisce anche le materie su cui gli Enti dovranno progettare i corsi che iniziano nel 2010. Tra le materie più importanti vi sono Turismo e Beni culturali, Manifatture, Agricoltura, Ambiente, Trasporti, Edilizia, Tecniche di restauro, e Sistemi informativi ambientali. Ed ancora, occorre inserire lezioni di inglese, informatica, cultura di impresa, diritto del lavoro e sindacale. E’ stata inoltre inserita una clausola che sollecita gli Enti a progettare corsi soprattutto nel nascente settore cinematografico siciliano, tra riprese, registrazione del suono, produzione e montaggio. Il 20 per cento della durata dei corsi sarà riservato alle attività pratiche da svolgersi tramite gli stage e 16 ore di lezione saranno impiegate sui temi della sicurezza sul lavoro. Rigido è il sistema della rendicontazione e del controllo: ogni progetto, infatti, sarà redatto in formulari contenenti i dati sul personale impegnato e tutti i costi finanziabili. Le violazioni saranno sanzionate, dalla revoca del finanziamento fino alla cancellazione dall’Albo degli Enti accreditati. E’ inoltre in fase di conclusione un protocollo con la Guardia di Finanza che consentirà di avviare ispezioni negli Enti fin dall´inizio del nuovo anno. Tra le premesse del bando vi è lo stop a nuove assunzioni, il blocco del turn over, e l´impossibilità a trasformare in rapporti a tempo indeterminato i contratti dei precari. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VISITA UFFICIALE IN CONSIGLIO REGIONALE DEL RETTORE DELL´UNIVERSITÀ DI SASSARI |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 4 Novembre 2009 - Le istituzioni regionali difenderanno le università della Sardegna. Per questo sarà aperto un tavolo tecnico regione e università per individuare le tipicità e i provvedimenti necessari per mantenere e rendere sempre più competitivi i nostri atenei. Lo hanno assicurato la presidente del consiglio regionale Claudia Lombardo e il presidente della giunta Ugo Cappellacci, il 4 novembre , durante la visita ufficiale in Consiglio regionale del rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino. Il rettore era accompagnato da Simonetta Sanna, delegato del rettorato per i rapporti Università – Regione e da Guido Croci, direttore amministrativo dell’università di Sassari. Il rettore ha illustrato la situazione della Sardegna. Nei nostri atenei – ha detto – è molto alta la presenza di fuoricorso e di studenti inattivi. Stiamo lavorando per cercare di fare in modo che i percorsi universitari siano più brevi e che il maggior numero possibile di studenti possano completare il percorso di studi. Il professor Mastino si è soffermato a lungo anche sulla riforma del ministro Gelmini che non tiene conto delle peculiarità e delle esigenze della università sarda. Questa riforma – ha detto il rettore – è una vera minaccia per l’università pubblica e potrebbe avere serie ripercussioni in Sardegna. Per questo - ha affermato il rettore – ringrazio il Consiglio e la giunta per l’attenzione che stanno riservando al settore universitario. Il professor Mastino ha chiesto di accelerare l’iter di insediamento del nuovo presidente dell’Ersu, di approvare al più presto l’intesa triennale tra la Regione e le due università di Sassari e Cagliari (la precedente è scaduta nel 2008) e di provvedere alle nomine nell’azienda ospedaliera universitaria di Sassari. Il presidente Cappellacci ha assicurato che la Regione si attiverà immediatamente. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GEOMETRI COMUNALI TOSCANI A SCUOLA DI PAESAGGIO INIZIATO IN REGIONE UN CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI COMUNALI E DELLE SOPRINTENDENZE |
|
|
 |
|
|
Firenze, 9 novembre 2009 - Geometri e architetti comunali a scuola di paesaggio. L´iniziativa, un corso di formazione, è della Regione Toscana: come allievi, sui banchi dell´assessorato alla Cultura, studiano i responsabili degli uffici urbanistica, gli istruttori all´edilizia, i responsabili ambiente di numerosi Comuni toscani, cioè funzionari pubblici dalle cui mani passano ogni giorno forti responsabilità per un corretto uso del paesaggio toscano, uno dei più noti al mondo. E´ cominciato il 5 novembre e proseguirà fino al 15 dicembre, nella sede dell´assessorato regionale alla Cultura, un corso di formazione per dipendenti comunali e funzionari delle Soprintendenze: in 32 ore di aula, con lezioni tenute da 8 docenti universitari, si affronteranno i nuovi approcci nella salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio. L´iniziativa – spiega Paolo Cocchi, assessore toscano alla Cultura - nasce dalla esigenza di conoscere un contesto disciplinare e normativo che negli ultimi anni si è radicalmente modificato grazie alla Convenzione europea del paesaggio, al Codice dei Beni Culturali, all´accordo Stato/regioni e a specifiche norme regionali sulla disciplina paesaggistica. «Non a caso – dice Cocchi – si parla di nuova stagione del paesaggio, visto che l´approccio tradizionale è stato sostanzialmente sovvertito: dalla ripartizione del territorio in aree funzionali di settore (agricole, industriali, residenziali. ) si è infatti passati a un approccio più complessivo con la conseguenze necessità di salvaguardare, gestire e pianificare l´intero territorio e non solo parti di esso». Fra le lezioni anche confronti su buone pratiche in contesti paesaggistici diversi. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LO SPETTACOLO DEL SERVIZIO CIVILE ANDATO IN SCENA A ROVERETO PER I RAGAZZI DELLE SUPERIORI |
|
|
 |
|
|
Rovereto, 9 novembre 2009 - Il 5 novembre ll´Auditorium Melotti di Rovereto, i 350 studenti delle scuole superiori della Vallagarina e dell´Alto Garda hanno seguito con grande attenzione e partecipazione lo spettacolo del Servizio Civile "Per altre città non saprei tracciare la rotta". Lo spettacolo farà poi tappa a Trento nelle giornate di giovedì 19 e venerdì 20 novembre prossimi. Tratto da "Le città invisibili" di Italo Calvino, il recital letterario "Per altre città non saprei tracciare la rotta" rientra nelle attività di promozione e sensibilizzazione del progetto Esserci, Esperienze di Servizio Civile. Sotto la direzione di Emilio Frattini, coordinatore dell´intero progetto, il recital letterario ha fatto il suo debutto al pubblico già lo scorso marzo al Teatro Sociale di Trento riscuotendo un buon successo di pubblico e critica. Questa mattina è stato messo in scena di fronte agli oltre 350 studenti delle scuole superiori della Vallagarina e dell´Alto Garda. Lo spettacolo farà quindi tappa a Trento nelle giornate di giovedì 19 e venerdì 20 novembre prossimi. Il Teatro Sociale della città accoglierà la mattina di giovedì gli studenti di Primiero, Valsugana e Valle di Fiemme, mentre il giorno seguente quelli delle scuole superiori della Val di Non, della Valle dell´Adige e di Trento. L´iniziativa si inserisce tra le attività di promozione e sensibilizzazione promosse dall´Ufficio del Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento. Ideazione e regia sono di Emilio Frattini, le musiche originali di Marco Olivotto, la ricerca immagini di Giacomo Bianchi, la realizzazione video di Stefano Tovazzi e l´elaborazione video computer di Ennio Pepe. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AMBIENTE. OLTRE CENTO INIZIATIVE IN EMILIA-ROMAGNA PER LA SETTIMANA NAZIONALE PER L´EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE, PROMOSSA DA UNESCO ITALIA DAL 9 AL 15 NOVEMBRE. IL TEMA CONDUTTORE È "CITTÀ E CITTADINANZA". IL 12 NOVEMBRE APPUNTAMENTO IN REGIONE |
|
|
 |
|
|
Bologna, 9 novembre 2009 - Inizia oggi e si conclude domenica 15 la Settimana nazionale promossa dall’Unesco per l’educazione alla sostenibilità. Tema conduttore di quest’anno è “Città e cittadinanza”. La manifestazione è un’occasione per informare e sensibilizzare sulle azioni e buone pratiche a favore dell’ambiente con numerose iniziative promosse dai coordinamenti delle Agende 21 locali italiane e dai sistemi regionali dell’informazione ed educazione ambientale Infea. “Lo sviluppo sostenibile si realizza solo con strategie ben diffuse sul territorio che tengano assieme energia, mobilità, uso razionale delle risorse naturali – ha sottolineato l’assessore all’ambiente e sviluppo sostenibile della Regione Lino Zanichelli – e per questo i cittadini sono e saranno sempre più i protagonisti del loro futuro. Informazione, partecipazione e consapevolezza sono i presupposti di tutti gli interventi che mettiamo in campo per migliorare la qualità della vita a partire dalle nostre città”. In Emilia-romagna si svolgeranno oltre 100 iniziative. Istituzioni, scuole, Centri di educazione ambientale (Cea) e associazioni daranno vita a una fitta rete di appuntamenti: giochi didattici, escursioni e biciclettate, convegni e giornate formative, mostre, laboratori creativi, info point e dimostrazioni di soluzioni pratiche sostenibili, proiezioni di cortometraggi realizzati dai ragazzi delle scuole e network telematici, produzione e distribuzione di materiali informativi. Si tratta di iniziative legate tra loro e a progetti a lungo termine portati avanti dai protagonisti dei sistemi Infea. Progetti che attivano collaborazioni con enti locali, multiutility, aziende, associazioni e piccoli gruppi di cittadini. La Regione, oltre a coordinare le iniziative e a mettere a disposizione i materiali cartacei e multimediali, promuove anche un appuntamento nella Sala polivalente dell’Assemblea legislativa. L’incontro, intitolato “A scuola di partecipazione”, si terrà giovedì 12 novembre alle ore 10. Amministratori, tecnici e rappresentanti della società civile si confronteranno su significato, modalità organizzative e operative e condizioni di successo dei processi partecipativi. Oltre all’assessore Zanichelli, interverranno l’assessore alla programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, il capo di Gabinetto della presidenza della Regione Bruno Solaroli, amministratori locali e rappresentanti di associazioni. Le iniziative nelle città Bologna A Bologna sono in programma mostre, laboratori e incontri. Tra questi: la campagna “Vivilavia” (9/15 novembre), network telematico per diffondere buone pratiche di mobilità sostenibile; “Bimbambiente” (12 novembre) per promuovere un’infanzia ecologicamente sostenibile; il seminario “Acquisti verdi in comune” (9 e 17 novembre); la mostra “Ecco storie” sulla progettualità con i bambini delle scuole; “I volti della sostenibilità” (9/15 novembre) organizzato dall’Itis Belluzzi, oltre a diverse iniziative con le classi tra analisi climatologiche, incontri sul mondo del volontariato ambientale e la campagna “Stia al suo posto!” sulle multe creative ed educative. Ferrara Lunedì 9 è in programma la presentazione del progetto di mobilità sostenibile “Piedibus”, mentre il giorno dopo presso il centro commerciale Le Mura e l’Urp di Fausto Beretta l’appuntamento è con gli Info point regionali sulla campagna “Consumabile”. Mercoledì 11 si parlerà del Po come patrimonio dell’umanità tra turismo, gastronomia e cultura con una tavola rotonda organizzata da Legambiente, il 12 novembre di “Nuove culture e nuove forme dell’abitare” e il 14 di efficienza energetica con “Un posto in classe A”. Forlì Sono protagoniste le scuole con escursioni e laboratori didattici sul tema “La città e le vie d’acqua” (9/15 novembre). Modena I bambini delle scuole dell’infanzia saranno al centro delle letture animate e dei laboratori sul tema “Attenzione agli sprechi quotidiani” (9/15 novembre), mentre il Ceda di San Cesario in collaborazione con Hera e le guardie ecologiche volontarie organizzerà proiezioni, punti informativi e mercatini sul tema del “Rifiuto creativo”. Parma Riflettori puntati il 12 novembre sul convegno “Reti e programmi d’architettura. Conoscenza, ricerca, comunicazione” sulle potenzialità del network Ravenna In programma: il progetto “Per una cultura della sostenibilità” (10, 12 e 13 novembre), con laboratori di riciclo per i bambini; il seminario “Cambiamenti climatici alla ricerca della neve perduta”, una giornata di riprese delle attività del progetto “Ecomapping: ecogestione scuola”. Reggio Emilia Oltre ai progetti con le scuole “Orti di pace e piacevolezza” (9/15 novembre), il 14 novembre si terrà il convegno “Dal paesaggio al consumo del territorio: alternative per un futuro sostenibile”. Http://www. Ermesambiente. It/wcm/ermesambiente/news/2009/novembre/06_cittasost/eventi_rer. Pdf . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PROGETTO METTE A PUNTO SISTEMA DI MONITORAGGIO SISMICO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 9 novembre 2009 - Alcuni ricercatori, in parte finanziati dall´Unione europea, sfrutteranno tecnologie d´avanguardia per monitorare gli osservatori sottomarini, preposti al controllo dell´attività sismica nel Mediterraneo orientale. Con l´aumento della popolazione in questa regione, gli scienziati hanno iniziato a sviluppare nuovi metodi per rilevare i segni che preannunciano un terremoto prima che questo si verifichi. Il lavoro fa parte del progetto Esonet ("European Seas Observatory Network"), dedicato alla rete europea degli osservatori marini, che, lanciato nel marzo del 2007, ha ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro dal Sesto programma quadro (6° Pq). Il principale obiettivo di Esonet è la creazione di un´organizzazione che si occupi dell´implementazione, della gestione e della manutenzione di una rete di osservatori oceanici situati nelle profondità dei mari circostanti l´Europa, dal Mar Artico al Mar Nero. Questi osservatori dovranno essere uniti alle coste mediante collegamenti di alimentazione e trasmissione dati mediante cavi a fibre ottiche. Lo scopo del monitoraggio costante è consentire la risoluzione in tempo reale di calamità naturali quali frane, terremoti, tsunami e tempeste sottomarine. Tra i vari siti coinvolti nel progetto Esonet, vi è quello del Mar di Marmara, che collega il Mar Nero al Mediterraneo, a sud di Instanbul in Turchia. Le dimensioni e la collocazione geografica del Mar di Marmara richiedono, accanto al monitoraggio dell´attività sismica, il monitoraggio della qualità delle acque. Questo Mare rappresenta per Esonet anche un´area geografica ideale per l´effettuazione di dimostrazioni e test. Nei mesi di novembre e dicembre 2009 i ricercatori di Esonet - guidati da Louis Geli dell´Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (Ifremer) e da Pierre Henry del Centro nazionale francese della ricerca scientifica (Cnsr) - salperanno a bordo della nave oceanografica Le Suroît. L´attività persegue due obiettivi: determinare l´eventuale associazione tra sismicità e il fenomeno dell´espulsione di fluidi lungo la Faglia Nord Anatolica e lo svolgimento di studi preliminari per l´istituzione di osservatori sottomarini permanenti. Verrà messo in funzione il sistema Bubbles Observatory module (Bob), un sistema preposto al monitoraggio della formazione di bolle di gas sul fondale marino. Lungo le faglie sottomarine attive, infatti, il gas - solitamente sotto forma di metano - filtra dal fondale. La Faglia Nord Anatolica, che si estende lungo il Mar di Marmara, è stata la causa di ben 12 terremoti dal 1942, tra i quali si annovera anche il terremoto che nel 1999 colpì Izmit, provocando la morte di 17. 000 persone. La porzione che si trova a sud di Istanbul - ritengono gli scienziati - è l´unica lungo la faglia (che ha una lunghezza complessiva di 1. 600 km) a non subire rotture da diversi secoli, oltre ad essere l´unica a non presentare infiltrazioni di gas. Questo - continuano gli scienziati - significa che il prossimo evento sismico vedrà l´espulsione del gas trattenuto nei sedimenti, anche se non è ancora chiaro se il rilascio del gas precederà di poco la rottura della faglia. Gli osservatori sottomarini sono analoghi a quelli posizionati sui fondali oceanici: dotati di una serie di strumenti di misurazione, questi osservatori sono in grado di registrare diverse tipologie di dati utili a comprendere i fenomeni oceanici. La tecnologia alla base degli osservatori scientifici cablati è ancora nella sua fase iniziale e il progetto Esonet favorirà lo sviluppo e l´attuazione di strutture di osservazione permanenti. Gli osservatori forniranno informazioni relative a variazioni di incidenza globale, daranno comunicazione delle calamità naturali e costituiranno una delle basi sulle quali si fonderà la gestione sostenibile dei Mari Europei. I laboratori sottomarini rappresenteranno una parte delle iniziative Global Monitoring for Environment and Security (Gmes, Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza) e Global Earth Observation System of Systems (Geoss, Sistema di sistemi per l´osservazione globale della Terra). L´attività svolta presso i vari siti di Esonet comprenderà l´osservazione dei flussi idrotermali e del vulcanismo nelle Azzorre, così come il monitoraggio dell´instabilità dei pendii e il controllo dei flussi sedimentari e biogeochimici nel Mar Ligure. Per maggiori informazioni su Esonet, fare clic: http://www. Esonet-noe. Org/ Per maggiori informazioni sull´Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (Ifremer), fare clic: http://www. Ifremer. Fr/anglais . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WORKSHOP DI OCEANOGRAFIA SEASAR 2010 |
|
|
 |
|
|
Frascati, 9 novembre 2009 - Dal 25 al 29 gennaio 2010 l´Agenzia spaziale europea (Esa) organizza a Frascati (Italia) il terzo workshop di oceanografia Sar (synthetic aperture radar) Seasar 2010. Intitolato "Advances in Sar oceanography from Envisat (Environmental satellite), Ers and Esa third party missions", il workshop sarà dedicato a: algoritmi per l´elaborazione del moto delle onde; - applicazioni per i venti oceanici; - applicazioni per le correnti oceaniche; - applicazioni per le onde; - applicazioni per il ghiaccio; - individuazione di perdite di petrolio e navi; - metodologia e tecniche. Il workshop è aperto ai principali ricercatori e co-ricercatori dell´Esa, scienziati e studenti impegnati nel campo dell´oceanografia Sar e rappresentanti delle agenzie e dell´industria spaziale europea e internazionale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://earth. Esa. Int/workshops/seasar2010/ . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG: 778 MILA EURO PER INTERVENTI SU SISTEMA IDRICO |
|
|
 |
|
|
Udine, 9 novembre 2009 - Per interventi sul servizio idrico integrato sull´intero territorio del Friuli Venezia Giulia, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente e Lavori Pubblici, Elio De Anna, ha stabilito di prenotare la somma di 778 mila euro per la concessione di contributi alle Autorità d´ambito (Autorità Ambito Territoriale Ottimale - Aato). Tale somma sarà ripartita tra le Aato Occidentale, Centrale Friuli, Orientale Goriziano, Orientale Triestino. In particolare, l´Aato Occidentale curerà la manutenzione straordinaria dei depuratori comunali in località San Giovanni, Range e Coltura, in Comune di Polcenigo, attuando un programma stralcio della Provincia di Pordenone. L´aato Centrale Friuli predisporrà invece il progetto preliminare dell´opera di sistemazione idraulica e fognaria del bacino a Est del canale Fosso Grande, in Comune di Porpetto. L´opera rientra nell´accordo di programma quadro per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche, sottoscritto tra la Regione e i Ministeri dell´Economia e delle Finanze, dell´Ambiente e del Territorio, delle Infrastrutture e Trasporti, delle Politiche Agricole e Forestali. L´aato Orientale Triestino effettuerà interventi urgenti per la tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, nel contesto dell´adeguamento e il completamento del 1. Lotto delle reti fognarie Trieste - Muggia. Anche questo intervento rientra nell´accordo quadro tra l´Amministrazione e i Ministeri citati. L´aato Orientale Goriziano potenzierà gli impianti di sollevamento fognario della destra Isonzo, in comune di Gorizia. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: NUOVA POSTAZIONE A CAMPO TRENS MISURA LA PORTATA DELL´ISARCO |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 9 novembre 2009 - La collaborazione tra la Protezione civile provinciale e la Ripartizione Opere Idrauliche ha condotto alla realizzazione della nuova postazione per misurare la portata dell´Isarco a Campo Trens. I dati vengono trasmessi via radio a Bolzano e permettono di valutare la situazione nei casi di piena. Sempre più progetti sono realizzati in collaborazione tra gli esperti della Protezione civile e delle Opere idrauliche della Provincia. Si segnala, per l´importanza del compito assolto, la costruzione di postazioni per la misurazione di portata di diversi fiumi e ruscelli in Alto Adige. Nei mesi scorsi è stata completata la postazione di misurazione sull’Isarco nel comune di Campo di Trens, con l´installazione di una fune portante sopra il fiume e l´utilizzo di una sonda di pressione e di un idrometrografo pneumatico, strumenti che garantiscono il monitoraggio continuo della velocità della portata idrica. "La sonda di pressione e l´idrometrografo pneumatico registrano di continuo le altezze idrometriche: questi due sistemi tra loro indipendenti garantiscono anche in caso di guasto la registrazione dei dati, che vengono trasmessi via radio all’Ufficio provinciale Idrografico a Bolzano", spiega il direttore dei lavori e vicedirettore dell’Ufficio idrografico Roberto Dinale. Grazie a questi dati viene valutata la situazione generale in caso di piena, mentre i deflussi dell’Isarco sono misurati con una nuova teleferica motorizzata anch’essa collocata nella cabina idrometrica. I tecnici della Protezione civile e della Ripartizione Opere idrauliche hanno completato anche i locali di servizio necessari per l’alloggiamento di parte degli strumenti di misurazione e per l’inoltro dei dati alle centrali di Bolzano. La postazione di Campo Trens è un ulteriore tassello della fruttuosa collaborazione tra le due ripartizioni tecniche, sviluppata dai direttori Hanspeter Staffler (protezione civile) e Rudolf Pollinger (opere idrauliche) per ottimizzare la realizzazione di progetti importanti per la sicurezza pubblica. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SICILIA, RISCHIO IDROGEOLOGICO: AL VIA TAVOLI PROVINCIALI PER REDAZIONE MAPPA |
|
|
 |
|
|
Palermo, 9 novembre 2009 – Passano alla seconda fase operativa i lavori del coordinamento interassessoriale istituito dopo l’alluvione di Messina con la delibera di giunta del 3 ottobre scorso. Mentre proseguono, nell’area alluvionata, le attività in regime d’emergenza gestite in base all’ordinanza di protezione civile emanata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, il tavolo decide di esportare a livello regionale il metodo di lavoro avviato proprio per le zone alluvionate e passare alla redazione della mappa regionale del rischio dando seguito al mandato conferito proprio dalla Giunta di Governo. “Nei giorni immediatamente seguenti l’alluvione di Messina – dice l’Assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati – si è istituito il coordinamento e dato mandato al genio civile della città dello stretto di coordinare ogni attività e raccogliere i dati di conoscenza del territorio ed i progetti esistenti presso gli assessorati ai lavori Pubblici ed al Territorio, la Protezione Civile, la Provincia regionale ed i Comuni interessati. La raccolta dati ed il coordinamento si sono dimostrati efficaci e per questo, così come era stato previsto sin dal mandato originale ricevuto alla giunta, stiamo passando alla raccolta dei dati provincia per provincia. Lo scopo finale è redigere, in tempi assolutamente brevi, una mappa del rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale, così da poter assumere i provvedimenti che si rendono necessari per tutela la popolazione ed il territorio”. Nel corso della riunione di oggi pomeriggio, svoltasi nei locali dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, il tavolo interassessoriale ha, dunque, scadenzato i tempi per le successive attività. Nell’arco della prossima settimana si svolgerà un incontro tecnico fra i direttori dei dipartimenti regionali interessati per redigere le linee guida per standardizzare le procedure operative e definire i supporti cartacei ed informatici sui quali andranno fatti i lavori di studio del territorio e, dunque, del rischio. Entro il successivo 20 novembre i Geni Civili dell’isola dovranno dar vita ai tavoli tecnici provinciali sulla scorta dell’esperienza maturata a Messina, raccordarsi con gli Enti locali (Provincia e Comuni), con il Cas e con l’Anas e raccogliere tutti i dati di conoscenza del territorio provincia per provincia. Entro la metà di dicembre, poi, i lavori dei tavoli tecnici provinciali dovranno confluire al coordinamento interassessoriale presso l’Assessorato Lavori Pubblici dove verrà fatto il coordinamento di tutte le attività in vista della adozione di un piano del rischio e di una proposta progettuale di interventi sul territorio. “Sono sicuro che si sta facendo un buon lavoro – conclude Beninati – nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. La conoscenza del rischio sarà, infatti, un formidabile strumento di pianificazione del territorio e ci permetterà anche di programmare interventi di messa in sicurezza secondo una scala di priorità ed in base alle risorse che si potranno man mano impegnare a questo scopo”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ACQUA BENE COMUNE: VENDOLA PRESENTA A ROMA INIZIATIVE DELLA REGIONE PUGLIA |
|
|
 |
|
|
Bari, 9 Novembre 2009 - I recenti provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale pugliese orientati al concetto di acqua come “bene comune dell’umanità” e dei servizi pubblici locali verranno presentati a Roma in una conferenza stampa in programma Lunedi’ 9 Novembre alle ore 12,00 presso la sede della Regione Puglia in Via Barberini, 36. Interverranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, il Segretario Generale Funzione Pubblica della Cgil Carlo Podda, il rappresentante del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Marco Bersani e la referente del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” Margherita Ciervo. In particolare verranno illustrati i contenuti della delibera approvata dalla Giunta Regionale pugliese, nella quale viene demandato all’Avvocatura Regionale l’incarico di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale l’art. 15 del D. L. N. 135 del 2009 entro il 24 Novembre p. V. , data in cui il Decreto dovrà essere convertito in legge. Con tale impugnazione la Regione Puglia punta ad ottenere il riconoscimento della propria competenza esclusiva in una materia che non può essere regolata come se fosse un ordinario servizio pubblico di rilevanza economica e pertanto assoggettabile alle regole della concorrenza. Nella delibera inoltre è prevista l’istituzione di un Gruppo di Lavoro che entro il 31 Dicembre dovrà elaborare un disegno di legge che introduca il principio dell’acqua come bene comune dell’umanità e riconosca il Servizio Idrico Integrato quale servizio pubblico essenziale e privo di interesse economico, il tutto con un riorientamento del sistema di tariffazione in base al reddito, pur assicurando una dotazione minima pari per tutti i cittadini. Principi che dovranno garantire la disponibilità e l’accesso da parte di tutti all’acqua potabile e la priorità del consumo umano delle risorse idriche rispetto ad altri usi. . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SERVIZIO IDRICO IN ABRUZZO: CON ATO UNICO SERVIZIO DI QUALITÀ RIDUZIONE DEI COSTI E OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE |
|
|
 |
|
|
Pescara, 9 novembre 2009 - "Economicità, razionalizzazione delle risorse finanziarie e umane, efficienza ed efficacia. Sono questi i punti chiave da cui nasce la normativa che punta ad offrire un servizio di qualità agli utenti attraverso l´ottimizzazione delle risorse, sia idriche che economiche, riducendo le perdite di rete e, al contempo, aumentando gli investimenti e riducendo i costi gestionali". Sono parole dell´assessore al servizio idrico integrato, Angelo Di Paolo che il 5 novembre , a Pescara, ha presentato il Disegno di legge (Dl) approvato lunedì scorso dalla Giunta regionale che dà nuovo impulso alla riforma del Servizio idrico integrato (Sii) in Regione Abruzzo. Subito dopo l´approvazione in Consiglio regionale si aprirà la concertazione con gli attori locali sul progetto di riforma complessivo del Servizio, attualmente in via di definizione, che sostituirà definitivamente la Lr n. 2/1997. "Il Decreto legge - ha detto l´assessore Di Paolo - rappresenta una prima fase per il rilancio del comparto produttivo ad alto valore aggiunto per l´economia regionale anche in termini di sviluppo tecnologico e di crescita delle competenze e della competitività". Lo strumento immediato è il commissariamento degli Enti d´Ambito, avviato alla fine del 2007, con la costituzione però di un unico Consorzio obbligatorio tra i 305 Comuni abruzzesi. Senza questo intervento normativo, infatti, si sarebbero dovuti costituire quattro Enti d´Ambito a scala provinciale, con una riduzione quindi da 6 a 4, in contraddizione però con quanto previsto dal programma di governo regionale e con conseguenti diseconomie dal punto di vista anche procedurale. Si prevede così la nomina di un Commissario unico straordinario che avrà il compito di attuare la riforma mettendo in atto tutte le procedure per la costituzione di un unico Ato. Un esempio di inutili diseconomie che il Disegno di legge regionale affronta è dato proprio dalle Società di patrimonio. Infatti, nonostante il divieto, previsto per legge, di separazione delle reti dalla gestione del servizio idrico integrato, in Abruzzo continuano ad esistere due società di patrimonio che di fatto appesantiscono inutilmente i costi di gestione. Viene affrontato poi il "conflitto di interesse" esistente tra controllore - Ente d´Ambito ed il controllato - soggetto gestore, a causa della dipendenza economica dell´Ente dal Gestore. Si prevede un sistema sanzionatorio rigido nel caso di violazioni degli obblighi da parte dei gestori; delle sanzioni risponderanno i componenti del Cda e i Dirigenti delle aziende pubbliche. Pur essendo possibile la presenza di più gestori nell´unico ambito delimitato, la Regione infine promuove un gestore unico all´interno dell´Ato unico. "Finalmente si cambia, in maniera profonda. Si modifica la logica che fino ad oggi ha governato la distribuzione e depurazione delle acque potabili". Lo ha detto il Presidente Gianni Chiodi intervenendo nel corso della conferenza stampa di presentazione della riforma sul servizio idrico integrato. "La riduzione dei costi diretti e indiretti della politica - ha aggiunto Chiodi - si manifesta nella costituzione di un unico Ato in luogo dei 4 previsti, rispetto ai sei esistenti e con una tariffa unica per tutti. Non è solo una novità contabile, al contrario si è consapevoli che senza una forte azione di governo del settore i costi per il cittadino vanno fuori controllo. L´azione commissariale svolta fino ad oggi ha dimostrato una generale insufficienza dell´azione di pianificazione e controllo di quasi tutti gli Ato. Con l´assunzione di un organismo unico e autorevole, invece, s´innesca un processo che possa controllare efficienza ed efficacia e che al tempo stesso ´tuteli´ cittadini e territorio rispetto alle direttive comunitarie e nazionali sulle acque". . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AMBIENTE: CONTRIBUTI AI COMUNI FVG PER METODO "ECOBIL" |
|
|
 |
|
|
Trieste, 9 novembre 2009 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato la delibera - proposta dall´assessore all´Ambiente e lavori pubblici, Elio De Anna - con la quale vengono concessi complessivamente 65. 596,80 euro ai Comuni di Monfalcone e di Lignano Sabbiadoro per iniziative di carattere ambientale. In base alla Lr 17 del 2008 (Legge finanziaria 2009), infatti, l´Amministrazione regionale può concedere agli enti locali contributi fino all´80 per cento della spesa ammissibile per iniziative finalizzate alla realizzazione di un "bilancio ambientale", inteso come strumento di verifica delle politiche delle pubbliche amministrazioni relative alla ricaduta sulla sostenibilità e sulla qualità della vita urbana, nell´ambito degli obiettivi definiti dal programma di azione per l´ambiente della Comunità europea "Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta". In particolare viene fatto riferimento alla strategia tematica sull´ambiente urbano per la promozione dei processi di Agenda 21 locale e per l´attuazione del diritto alla informazione ambientale secondo quanto stabilito dalla convenzione di Aarhus (sull´accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l´accesso alla giustizia in materia ambientale) e secondo le procedure del metodo Ecobil definito da Insiel Fvg. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRENTO: PIANI E PROGRAMMI SULL´AMBIENTE, MODIFICATE LE "REGOLE VAS" |
|
|
 |
|
|
Trento, 9 novembre 2009 - La Giunta provinciale ha approvato il 6 novembre una delibera - che porta la firma dell´assessore all´urbanistica, Mauro Gilmozzi e dell´assessore all´ambiente, Alberto Pacher - che integra le disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva della Comunità Europea per quanto riguarda in particolare la cosiddetta Vas, la valutazione ambientale strategica, con riferimento ai piano territoriali delle comunità e ai piani regolatori generali del comuni. "Con questa decisione - sottolinea l´assessore Gilmozzi - la rendicontazione urbanistica privilegia le cose importanti, nel segno della flessibilità". La valutazione ambientale strategica (Vas), introdotta dalla Direttiva 2001/42/Ce e in sede provinciale recepita attraverso le disposizioni regolamentari, approvate nel settembre 2006, è finalizzata alla preventiva valutazione degli effetti degli strumenti di pianificazione e di programmazione sull’ambiente. Basata sul principio di prevenzione, la valutazione strategica ha l´obiettivo di integrare le verifiche ambientali all’atto dell’elaborazione e adozione di piani e programmi: la Vas si configura dunque come una procedura che accompagna l’iter decisionale, garantendo una scelta ponderata tra le possibili alternative alla luce degli indirizzi di piano e dell’ambito territoriale in cui si opera e insieme una sostanziale certezza sull´attuazione delle previsioni che risultano verificate a priori sotto i diversi profili. Rispetto a questo quadro di riferimento, la legge urbanistica provinciale n. 1/2008 ha, in modo innovativo, declinato la valutazione strategica dei piani come autovalutazione al fine dell´integrazione di tutte le considerazioni, in primo luogo ambientali, nel processo di pianificazione territoriale nonché al fine di assicurare la semplificazione del procedimento e la non duplicazione degli atti. Con l’approvazione - nella seduta della Giunta provinciale di data odierna - delle modifiche al regolamento e con l´approvazione delle allegate Linee guida per l´autovalutazione degli strumenti di pianificazione territoriale, la disciplina provinciale si dota degli strumenti previsti dalla legge urbanistica per l´autovalutazione dei piani, dove “l´autovalutazione si configura come una metodologia di analisi e di valutazione in base alla quale il pianificatore integra le considerazioni ambientali e socio-economiche all´atto dell´elaborazione e adozione del piano, anche ai fini del monitoraggio degli effetti significativi della sua attuazione”. Il nuovo Piano urbanistico provinciale ha chiarito il carattere di autovalutazione del processo di valutazione strategica, in quanto attività non separabile dal progetto di piano, finalizzata a migliorare il processo decisionale attraverso la verifica continua della coerenza e dell’efficacia del piano. Il regolamento e le relative Linee guida danno quindi attuazione al disegno urbanistico complessivo, delineato dal nuovo Pup e dalla Riforma istituzionale, puntando ad assicurare la coerenza tra i diversi livelli di pianificazione – Pup, piani territoriali delle comunità, piani regolatori comunali e piani dei parchi naturali provinciali – per costruire un progetto capace di promuovere le responsabilità delle diverse realtà territoriali, assicurare un atteggiamento di cooperazione tra territori. Sempre nel rispetto della legge urbanistica provinciale, la procedura di autovalutazione, integrata nel processo di formazione dei piani urbanistici (e non quindi rinviata a una diversa autorità), è inoltre differenziata rispetto ai diversi livelli di pianificazione, nell´ottica come detto della non duplicazione degli atti e delle procedure, distinguendo tra autovalutazione degli strumenti della pianificazione territoriale, in primo luogo dei piani territoriali delle comunità e rendicontazione urbanistica dei piani regolatori generali e dei piani dei parchi naturali provinciali, finalizzata alla verifica ed esplicitazione, su scala locale, delle coerenze con l´autovalutazione dei piani territoriali. In questo quadro l´autovalutazione del piano diventa lo strumento strategico per assicurare la coerenza e l´efficacia delle previsioni pianificatorie. Si configura come ragionamento logico che accompagna il piano nella sua elaborazione, per assicurare gli obiettivi di sostenibilità ambientale e insieme di perseguire la cooperazione tra i territori nell’ottica di concorrere a un progetto di scala provinciale e garantendo la partecipazione e l’informazione dei cittadini rispetto alle scelte di piano. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RIFIUTI IN PUGLIA: APRE IMPIANTO DI UGENTO PER IL BACINO LE/3 |
|
|
 |
|
|
Bari, 9 novembre 2009 - Il presidente Vendola ha firmato il 6 novembre un´ordinanza con la quale viene dato il via libera a partire da lunedì 9 all´impianto per i rifiuti di Ugento. Partiranno così le linee per la biostabilizzazione e la produzione di Cdr. Si chiude così il ciclo nel bacino Lecce 3, che finora trasportava i rifiuti a Conversano (Ba): il Cdr andrà nell´impianto di Cavallino, la frazione umida nella discarica di servizio-soccorso di Ugento. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|