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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Novembre 2009 |
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L´ISTRUZIONE TECNOLOGICA VA INIZIATA IN GIOVANE ETÀ, CONSIGLIA UN TEAM FINANZIATO DALL´UE |
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Bruxelles, 24 novembre 2009 - Includere la tecnologia nel curriculum scolastico della prima infanzia potrebbe contribuire a destare nelle ragazze e nei ragazzi l´interesse nella scienza e nella tecnologia, secondo una ricerca finanziata dall´Unione europea e pubblicata recentemente. Lo studio, pubblicato nella rivista Journal of Technology and Design Education, è stato sostenuto dal progetto Update ("Understanding and providing a developmental approach to technology education"), finanziato dall´Ue con circa 900. 000 euro nell´ambito dell´area di attività "Scienza e società" del Sesto programma quadro (6° Pq). Il team del progetto Update è costituito da 16 partner in 11 paesi. I ricercatori ritengono che attraverso un uso migliore del gioco creativo con i bambini, gli insegnanti saranno in grado di stimolare l´interesse nella tecnologia sia nei ragazzi che nelle ragazze. Gli autori concludono che migliorare la qualità dell´istruzione tecnologica e fornirla in giovane età, potrebbe contribuire alla realizzazione della parità di genere all´interno del sistema scolastico e della società in generale. Un secondo articolo, pubblicato nella stessa rivista, analizza i ruoli di genere sviluppati dai sistemi scolastici in Finlandia e in Germania. Lo studio conclude che al problema contribuisce il fatto che gli insegnanti non sono abbastanza fiduciosi di riuscire a fornire un´istruzione di alta qualità per quanto riguarda la scienza e la tecnologia. Gli autori dell´articolo vedono una possibile soluzione nel rendere la scienza e la tecnologia parte integrante della formazione degli insegnanti della scuola primaria. I più recenti sondaggi sulla performance scolastica degli alunni nei primi anni di istruzione mostrano che le ragazze ottengono sempre di più buoni risultati in materie tradizionalmente considerate roccaforti maschili, come ad esempio la scienza, la tecnologia e la matematica. Sfortunatamente, questo non si riflette nella vita adulta attraverso il numero di donne occupate nel settore scientifico e tecnologico. Gli uomini sembrano tuttora più attratti delle donne ad intraprendere una carriera in questi campi. Secondo il coordinatore del progetto Update - il professor Päivi Fadjukoff dell´Università di Jyväskylä in Finlandia - il progetto mira ad abbattere le barriere di genere esistenti nel campo scientifico e tecnologico, tramite la messa a punto di metodi più efficienti per l´istruzione tecnologica. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Jyväskylä https://www. Jyu. Fi/en International Journal of Technology and Design Education: http://www. Springer. Com/education/journal/10798 Update: http://update. Jyu. Fi/index. Php/main_page Scienza e società del 6° Pq: http://cordis. Europa. Eu/science-society/ . |
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PERCHÉ I SOCIAL NETWORK CAMBIERANNO LA SOCIETÀ |
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Bruxelles, 24 novembre 2009 - Un rapporto pubblicato il 19 novembre dall´Istituto per gli studi prospettivi tecnologici (Ipts) del Centro comune di ricerca (Ccr) recita che lo sviluppo del Web 2. 0 permetterà agli utenti di internet di rivestire un ruolo importante nel modo in cui sono strutturati e utilizzati i prodotti e i servizi commerciali e pubblici. Web 2. 0 - termine che si riferisce alla "seconda ondata" della rete internet - è caratterizzato da applicazioni generate dagli utenti (i blog e i siti di social network, ad esempio) e dal cloud computing (in cui i dati e le applicazioni sono allocati su server web e sono accessibili da qualsiasi browser web, piuttosto che essere installati a livello locale, ad esempio in un ufficio). Nel rapporto - "L´impatto del social computing sulla società dell´informazione e sull´economia dell´Ue" - si legge che il 2008 ha visto il 41% degli utenti internet impegnati in "attività di social computing", con l´uso di siti di social networking quali blog, giochi online multi-giocatori e siti di condivisione di foto e video, come ad esempio Youtube. Il fenomeno dei social network sta modificando i sistemi quotidiani di comunicazione e di interazione, e potrebbe avere un ruolo importante anche nell´avvicinare i cittadini al dibattito politico e sociale. Il rapporto analizza il modo in cui il social computing sta modificando la vita quotidiana attraverso l´uso dei siti di social networking per partecipare maggiormente a vari programmi educativi al di fuori dell´ambito lavorativo, approfondire le proprie conoscenze e competenze, aderire a organizzazioni politiche o ambientaliste online, sottoscrivere petizioni online e partecipare attivamente al dibattito sociale e politico. Un maggiore coinvolgimento nei network sociali e lavorativi vuol dire che gli utenti possono partecipare più attivamente alla vita della comunità, il che può aiutare i gruppi a maggior rischio di esclusione sociale, come ad esempio gli immigranti. Il rapporto sostiene che nei prossimi dieci o vent´anni il social computing avrà un effetto enorme in molti settori della vita, tra cui l´innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, e migliorerà la competitività delle imprese. Queste, infatti, potranno utilizzare i social network per pubblicizzare se stessi,i propri prodotti e le proprie regole di condotta. Un maggior coinvolgimento nella vita sociale e pubblica può anche comportare una maggiore trasparenza nei processi di decisione politica e dare maggiore peso ai cittadini. Il rapporto sottolinea alcuni dei rischi che derivano da un maggiore uso del social computing, ad esempio la nuova "cortina digitale" che separa chi ha le competenze e le conoscenze per poterne beneficiare al massimo, da chi non ne ha. Si analizzano anche le nuove minacce alla sicurezza e alla riservatezza proprio in virtù dell’enorme flusso di informazioni personali che gli utenti mettono sui siti di social networking. Web 2. 0 non si riferisce alle modifiche tecniche di funzionamento delle applicazioni web, ma alla natura sempre più ampia dell’uso che se ne fa. Oggi internet è utilizzato da 1,7 miliardi di persone (il 24,7% della popolazione mondiale). Più di 160 milioni di persone ogni mese di collegano a siti di social networking, come ad esempio Facebook e Twitter. Ci sono ad oggi oltre 100 milioni di blog, cui se ne aggiungono giornalmente oltre 100. 000. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto per gli studi prospettivi tecnologici (Ipts) del Ccr: http://ipts. Jrc. Ec. Europa. Eu/ . |
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TELECOM ITALIA: AL VIA LA RETE MOBILE DI QUARTA GENERAZIONE AVVIATA A TORINO LA SPERIMENTAZIONE DELLA TECNOLOGIA LTE (LONG TERM EVOLUTION). SI TRATTA DEL PRIMO TRIAL PRE-COMMERCIALE AL MONDO CON LA NUOVA RETE ULTRABROADBAND MOBILE “4G” CHE GARANTISCE TRASMISSIONI DATI CON VELOCITÀ FINO A 140 MBIT/S RENDENDO DISPONIBILI NUOVI SERVIZI COME LA VIDEOCONFERENZA AD ALTA DEFINIZIONE, L’UFFICIO REMOTO E LA VIDEO CHAT IN MOBILITÀ |
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Roma, 24 novembre 2009 - Telecom Italia ha avviato la prima sperimentazione pre-commerciale a livello mondiale della nuova tecnologia Lte (Long Term Evolution) per lo sviluppo della rete ultrabroadband mobile di quarta generazione. La sperimentazione, realizzata a Torino con la partnership tecnologica di Huawei, si basa sull’impiego di 14 nuove stazioni radio Lte situate nel centro della città e perfettamente integrate nell’intera infrastruttura mobile già esistente, che garantiscono una capacità di banda superiore ai 140 Mbit/s per cella con la possibilità di gestire contemporaneamente tre connessioni voce/dati che richiedono una elevata disponibilità di banda. Con questa iniziativa Telecom Italia conferma la propria leadership nell’innovazione tecnologica e ribadisce il proprio impegno nella realizzazione di reti sempre più moderne in grado di supportare servizi di nuova generazione, sia nel fisso sia nel mobile. “Il percorso verso l’ultrabroadband fisso e mobile continua” dichiara l’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè. “Con le nuove tecnologie Hsdpa oggi e Lte domani, tutti i servizi ad alta velocità sono e saranno sempre più disponibili sul cellulare e sulla chiavetta: quelli professionali, come la videoconferenza e l’ufficio remoto, e quelli personali come i video games e le video chat”. . |
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TELECOM ITALIA: FOURTH-GENERATION MOBILE NETWORK MAKES ITS DEBUT THE WORLD’S FIRST PRE-COMMERCIAL TRIAL OF “4G” LTE (LONG TERM EVOLUTION) TECHNOLOGY IS NOW UNDERWAY IN TURIN. THIS NEW MOBILE BROADBAND NETWORK OFFERS DATA TRANSMISSION SPEEDS OF UP TO 140MBIT/S, MAKING IT POSSIBLE TO PROVIDE NEW SERVICES SUCH AS HIGH-DEFINITION VIDEO CONFERENCING, REMOTE OFFICE ACCESS AND MOBILE VIDEO CHAT |
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Rome, 24 November 2009 - Telecom Italia has begun the world’s first pre-commercial Lte (Long Term Evolution) new technology trial as part of its ongoing development of a fourth-generation mobile ultra-broadband network. The trial, which is being conducted in Turin with technology partner Huawei, uses 14 new Lte radio stations around the centre of town which are perfectly integrated into the existing mobile infrastructure. These stations provide bandwidth in excess of 140Mit/s for each cell, and can handle three high bandwidth voice/data connections simultaneously. This trial underscores Telecom Italia’s status as a technology innovation leader, and confirms the company’s commitment to a rolling upgrade of its networks in support of next-generation services over landlines and mobile. Franco Bernabè, Ceo of Telecom Italia, said: “The journey towards fixed and mobile ultra-broadband takes another step forwards. With leading-edge Hsdpa technology deployed right now and Lte in the future, high speed services will become increasingly common on mobile phones and usb modems, offering access to professional services such as video conferencing and remote office access, and personal services such as video gaming and video chat. ” . |
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WORKSHOP SULLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO |
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San Gwann, Malta – 24 novembre 2009 - Il 4 dicembre si terrà a San Gwann (Malta) un workshop sulla gestione del cambiamento e il trasferimento tecnologico. Il cambiamento dell´organizzazione, dei prodotti e dei processi, nonché l´innovazione sono elementi fondamentali per il funzionamento di molte imprese. Dato che il trasferimento tecnologico ha bisogno di tempo, è essenziale che le aziende applichino i dovuti cambiamenti alle loro strutture organizzative, in modo da riuscire ad incorporare le tecniche e le metodologie innovative, nonché ad individuare mercati diversi. Nel corso del workshop saranno messi in evidenza il valore del trasferimento tecnologico, casi studio e strategie che producono cambiamento e competitività. L´evento è organizzato dalla rete Enterprise Europe Network - Malta e ospitato da Malta Enterprise. Per ulteriori informazioni, contattare: Malta Enterprise, Industrial Estate, San Gwann Sgn 3000 Malta Tel: +356 2542 0000 Fax: +356 2542 3401 . |
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WORKSHOP SUI TERMINALI SELF-SERVICE E SULLE TECNOLOGIE ASSISTIVE |
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Bruxelles, 24 novembre 2009 - Il 7 dicembre si terrà a Bruxelles (Belgio) un workshop intitolato "Self-service terminals and assistive technologies". L´obiettivo del meeting è di fornire informazioni sui prossimi inviti a presentare proposte del Programma quadro per l´innovazione e la competitività (Cip) nel campo dei terminali self-service e delle tecnologie assistive. L´evento mira altresì ad individuare nuovi settori per compiere ulteriori azioni a livello europeo con il sostegno della Commissione europea. I terminali self-service - come quelli usati nelle banche, ferrovie o aeroporti - trovano un impiego sempre maggiore nella fornitura di servizi di base nella vita quotidiana, ma possono essere di difficile accesso e utilizzo per molte persone. A questo si potrebbe ovviare adattando il design, il software e le interfacce dei terminali. . |
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IL ROI DELLE AZIENDE DI SOFTWARE E SERVIZI È SUPERIORE AI DATI MEDIOBANCA MA LA LEVA FINANZIARIA È ANCORA POCO UTILIZZATA. FOCUS SU TESORERIA E ANALISI DEI COSTI: ANCHE COSÌ SI ESCE DALLA CRISI. |
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Milano, 24 novembre 2009 – Buone performance per il Roi delle società di Software e Servizi italiane: +9,30% per i System Integrator e +11,90% per gli Independent Software Vendor, nonostante i diffusi cali di fatturato registrati negli ultimi mesi del 2008 e nel 2009. Questo il dato positivo che emerge dalla Ricerca condotta da Nextvalue per conto di Assintel - l’associazione nazionale delle imprese Ict aderente a Confcommercio - sui bilanci di un campione di 200 imprese di Software e Servizi It, relativi all’anno 2008. Questo dato è ancora più positivo se confrontato con i risultati economico-finanziari emersi dall’indagine Mediobanca su 2. 022 società del Made in Italy: lì il Roi è sì positivo (+7,80%) anche se in leggera flessione rispetto al 2007, ma in termini assoluti è inferiore a quello delle aziende It. Il trend nel 2009 rischia però di peggiorare. “Queste performance del 2008 risentono ancora del positivo andamento della domanda It”, dichiara Alfredo Gatti, managing partner di Nextvalue. “Il sentiment attuale di molti Imprenditori è cambiato radicalmente. Vi è la consapevolezza di risultati in decrescita e che il periodo da qui a fine primo trimestre 2010 sarà ancora duro per le imprese di software e servizi It italiane, in attesa che la ripresa economica rimetta in moto il ciclo degli investimenti”. Lo scenario cambia drasticamente quando si passa ad analizzare il Roe (return on equity) ovvero la redditività del capitale proprio. Le performance delle società di Software e Servizi registrano un pesante segno negativo (-0,2% per le Si e -0,3% per gli Isv nel 2008), in ulteriore diminuzione rispetto al 2007 e in evidente controtendenza rispetto al Roe dell’indagine Mediobanca (+7,2%, solo in lieve calo rispetto al +8,8% del 2007). Questo gap profondo dell’It nostrano è dovuto ad un eccessivo ricorso all’indebitamento con il sistema bancario (a breve e medio/lungo termine) che incide negativamente sulla gestione finanziaria delle aziende It, generando l’innalzamento degli interessi passivi. Se a questi si sommano gli effetti non sempre positivi delle gestioni straordinarie e il peso degli oneri tributari, si comprende bene l’impossibilità per le aziende di software e servizi italiane di autofinanziarsi, reinvestendo il valore e le risorse create dalla gestione tipica nelle attività core dell’impresa. Le difficoltà nella gestione degli aspetti finanziari, di tesoreria e di controllo di gestione delle aziende It sono ampiamente confermate anche dal Leverage (Totale attività/Patrimonio Netto), l’indice che esprime l’equilibrio tra capitale proprio e capitale di terzi impiegato in azienda (più è alto il valore, peggiore è la performance) Se le aziende del Made in Italy rilevate da Mediobanca fanno rilevare un ottimo Leverage (1,45 solo in lievissimo peggioramento rispetto all’anno precedente), le nostre società di Software e Servizi hanno performance molto negative: 7,7 per gli Isv (più che raddoppiato rispetto al 3,5 dell’anno precedente) e 5,3 per i Si (in lievissimo miglioramento rispetto al 6,0 del 2007). “La mancanza di una cultura di corretta gestione finanziaria porta alla distruzione del valore accumulato con la buona gestione caratteristica del proprio business. A pesare sono le scelte non corrette di reinvestimento degli utili ed un mancato utilizzo della leva finanziaria, in uno scenario peggiorativo per ciò che concerne il credit crunch”, sostiene Alfredo Gatti. Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Rapari, Presidente di Assintel: “La nostra imprenditorialità It ha oggi l’opportunità di fare un vero salto di qualità, portando all’emersione i best in class e modellando quanto di meglio offre il Made in Italy anche in termini di gestione finanziaria”. . . |
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HIGH TECH: LA RICERCA INCONTRA L´AZIENDA DATASIEL, CONFINDUSTRIA E FACOLTÀ DI INGEGNERIA INSIEME PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE: UN´OPPORTUNITÀ PER IL TERRITORIO PRESENTATO IL NUOVO ALLESTIMENTO SUPER TECNOLOGICO DELL´AULA MAGNA |
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Genova, 24 Novembre 2009 - Inaugurato lunedì 23 novembre il nuovo allestimento tecnologico dell´Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, con un workshop sulla collaborazione tra industria e università che ha visto una qualificata partecipazione di imprenditori, manager, parti sociali ed esperti del settore high tech. Datasiel Spa l´azienda informatica in house della Regione Liguria, e la Facoltà di Ingegneria dell´Università di Genova hanno avviato da tempo una proficua collaborazione tecnologica per favorire, attraverso attività di ricerca e processi formativi di alta qualità, la diffusione della cultura d´impresa e delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Il mondo della ricerca universitaria fa sistema con quello delle aziende e in particolare con Datasiel Spa che, forte delle proprie competenze sui diversi aspetti delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione, e motore per la diffusione e lo sviluppo delle tecnologie sul territorio, è stata scelta dalla Facoltà di Ingegneria come partner. Obiettivi: la progettazione e la realizzazione di progetti ad alto valore tecnologico, dando vita ad un vero e proprio "incubatore di know-how". Confindustria Genova, la Facoltà di Ingegneria e Datasiel stanno lavorando e un accordo che prevede la messa a disposizione per le aziende associate a Confindustria, da parte di Datasiel, dei risultati prodotti dai quattro laboratori congiunti con i dipartimenti Dist (Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Telematica) e Dibe (Dipartimento di Ingegneria, Biofisica ed Elettronica). Spiega il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando: "Attenzione ai temi dello sviluppo e dell´innovazione, diffusione della cultura d´impresa sul territorio ligure, sono questi i principali obiettivi di Datasiel Spa nella collaborazione avviata dal 2005 con la Facoltà di Ingegneria. E I primi risultati concreti sia di tipo scientifico sia industriali si vedono". "La realizzazione di processi di adeguamento tecnologico delle strutture e delle attrezzature della Facoltà e soprattutto l´avvio di laboratori congiunti di ricerca, favoriscono sistemi integrati sempre più innovativi e tecnologicamente avanzati. Datasiel Spa supporta la Regione Liguria nella sua azione di stimolo e sostegno dei centri di ricerca e promuove sinergie con le imprese e l´università per tradurre le idee in reale sviluppo per il nostro territorio". Gianni Vernazza, Pro Rettore con delega per la governance di Ateneo e il Politecnico, spiega:"Datasiel possiede le competenze necessarie sui diversi aspetti delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione e opera congiuntamente alla Facoltà per la progettazione e realizzazione di progetti innovativi. Lo sviluppo dei laboratori congiunti di ricerca ha prodotto risultati importanti e di altissima qualità, prova ne sia il fatto che l´attività di ricerca ha portato anche alla stesura di un articolo presentato alla prestigiosa "International Conference on Computational Intelligence and Software Engineering (Cise 2009)" che si terrà a dicembre in Cina. " Soddisfatto dei risultati ottenuti Enrico Castanini, presidente della sezione informatica di Confindustria Genova e direttore generale di Datasiel: "Da sempre Datasiel mette in primo piano la ricerca e l´alta formazione: la strategia dell´innovazione e del cambiamento, e soprattutto investire in ricerca, risultano addirittura indispensabili in una fase di crisi globale come questa. Oggi le nuove tecnologie rappresentano, a mio parere, sempre più un prezioso investimento e una scelta strategica per veicolare idee innovative al settore produttivo e, nel nostro caso, offrire alla pubblica amministrazione soluzioni sempre più efficienti e, di conseguenza, al cittadino servizi migliori, a costi sempre più competitivi. " . |
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ARTIGIANI IN SICILIA: ON LINE LA CIRCOLARE PER CONTRIBUTI PROMOZIONE |
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Palermo, 24 novembre 2009 - E’ stata pubblicata sul sito internet della Regione siciliana la circolare relativa ai contributi per l´organizzazione, nel territorio regionale, di manifestazioni a carattere sovracomunale, specializzate esclusivamente nel settore delle produzioni artigiane. La circolare esplicita i contenuti del Decreto Presidente Regione Siciliana 33 del 23 luglio 1993 e dell’art. 53 della legge regionale del 23 dicembre 2000 N°32. La circolare è stata emanata dal dipartimento regionale della cooperazione, commercio e artigianato a seguito del tavolo di confronto che si è tenuto nei giorni scorsi,alla presenza delle associazioni di categoria del settore artigianale. Proprio dai risultati di quella riunione derivano i contenuti della circolare che punta a fare chiarezza in ordine alle modalità e ai termini per la concessione dei contributi, nonché alla documentazione e al materiale da presentare per l´erogazione. Vengono confermate le precedenti disposizioni, che indicano come le istanze di ammissione a contributo, debbano essere prodotte a firma del legale rappresentante di ciascuna Associazione e devono essere corredate dalla seguente documentazione:progetto della manifestazione e dettagliata previsione di spesa con indicazione analitica dei costi presunti; dichiarazione del legale rappresentante che attesti: se sia previsto il concorso finanziario di altri Enti o Amministrazioni pubbliche, se siano previsti oneri a carico delle aziende partecipanti, che l´iniziativa è stata assunta senza fine di lucro diretto o indiretto per l´organizzatore, quali siano le aziende artigiane siciliane partecipanti e che i prodotti sono di loro produzione; che il soggetto organizzatore si fa carico delle spese per l´attività ispettiva del personale dell´Assessorato della Cooperazione, del Commercio, dell´Artigianato e della Pesca. I contributi in questione sono concessi sino alla misura massima del 90% delle spese preventivate e documentate, al netto di Iva, e comunque per un importo massimo di € 77. 468,53 e che gli stessi sono concessi esclusivamente per le spese di acquisizione dell´area espositiva, dell´utilizzazione temporanea sul posto di attrezzature espositive ivi comprese le spese connesse agli impianti idrici, elettrici ed antincendio, nonchè per le spese promo-pubblicitarie. . |
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IL PASSPORTO PER GLI ALUNNI DISABILI IN LOMBARDIA LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE È SUL WEB UNA PIATTAFORMA ONLINE PER FAVORIRE IL DIALOGO TRA RIABILITATORI, INSEGNANTI E GENITORI. |
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Milano, 24 novembre 2009 - La certificazione delle competenze, ovvero una descrizione di ciò che sanno o non sanno fare i giovani nelle diverse discipline, ha un´importante funzione per l´orientamento e il sostegno al processo formativo di ciascun alunno. Le recenti disposizioni in materia richiedono che i sistemi dell´istruzione, della formazione e i percorsi finali di avvio al lavoro siano considerati un´unica "filiera" per la trasmissione dei dati relativi al singolo allievo. Ciò risulta però particolarmente difficile nel caso di allievi disabili. Per questi, solitamente, la certificazione del grado di disabilità è affidata ad un modello clinico che si basa esclusivamente sulla valutazione della malattia: alla fine di un percorso riabilitativo viene infatti redatta una relazione di dimissione che contiene informazioni sulla condizione di minorazione del soggetto, ma questo rimane un linguaggio poco traducibile al di fuori del contesto clinico-sanitario che lo ha prodotto. Ma c´è di più. Risulta complesso anche il passaggio di informazioni tra un ordine di scuola e l´altro e tra la formazione e il mondo del lavoro. Per assicurare la transizione tra riabilitazione, scuola, formazione e lavoro occorre dunque trovare un linguaggio comune fra tutti coloro - enti, organizzazioni, servizi - che operano in questi ambiti. Infatti, per poter realizzare con successo interventi di politica attiva del lavoro per i ragazzi disabili, sono fondamentali accordi tra i responsabili delle strutture presenti nei diversi sistemi territoriali: è necessario un sistema informativo condiviso, che sia in grado di seguire la persona disabile nel processo riabilitativo, d´apprendimento e nella successiva collocazione lavorativa. Non solo. E´ doveroso che anche la persona disabile e la famiglia abbiano parte attiva in questo processo. Partendo da queste considerazioni, l´Irccs "E. Medea" - La Nostra Famiglia ha studiato il modello "Passporto delle competenze: percorsi di ricerca e innovazione metodologica per la disabilità". Il progetto, la cui ideazione è durata tre anni e di cui è in corso una sperimentazione, è stato finanziato e premiato dalla regione Lombardia come attività di eccellenza regionale. L´obiettivo è quello di creare una rete di collegamento tra enti, che si traduce in un sistema on line di certificazione. Attualmente hanno aderito alla sperimentazione - e quindi sono già "in rete" - centri di formazione professionale, fondazioni, associazioni e istituti professionali delle province di Como, Lecco, Brescia, Bergamo, Varese e Milano. L´idea centrale del progetto prende spunto dal metodo indiziario: il passporto è infatti una sorta di "identikit" in cui sono rappresentati i tratti distintivi della persona. All´alunno vengono proposte diverse tipologie di prove - cognitive, linguistiche, relazionali. - alcune delle quali possono essere effettuate direttamente online (per es. Quelle relative alle funzioni mnestiche o logiche). Queste vengono quindi inserite su di una piattaforma informatica e poi condivise con tutti coloro che hanno una responsabilità di presa in carico del soggetto che, esaminando o integrando con nuove prove il profilo dell´alunno, potranno così formulare un giudizio con un linguaggio condiviso. Attualmente sono online circa 70 passporti per un totale di 600 prove inserite. Questo sistema, il cui accesso riservato è ovviamente garantito dal rispetto delle norme per la privacy, implica quindi la possibilità di una validazione e di un arricchimento degli indizi in itinere. Ai genitori viene così offerta la possibilità di essere sempre aggiornati sulle competenze del ragazzo e garantita la facoltà di recedere in qualsiasi momento dalla piattaforma. Le modalità d´uso dello strumento e le sue prime applicazioni - con particolare attenzione alla valutazione del disabile mentale - verranno illustrate durante il convegno "Passporto delle competenze: uno strumento di partecipazione" che si terrà il 27 novembre alle ore 9. 00 presso l´Istituto Scientifico "E. Medea" - La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. La partecipazione è gratuita ma subordinata all´iscrizione al convegno (info: 031 877556, Loana. Didio@bp. Lnf. It) . |
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SPAZIO EUROPA: AL VIA LA SETTIMANA EUROPEA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE E DEL MANGIAR SANO |
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Roma, 24 novembre 2009 - Spazio Europa organizza la “Settimana europea dello Sviluppo sostenibile e del Mangiar sano” in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Dal 23 al 26 novembre 2009 e dal 1° al 3 dicembre 2009, nello Spazio Europa, gestito congiuntamente dall’Ufficio d´Informazione del Parlamento Europeo e dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, sito a Roma in Via Iv Novembre 149, avrà luogo una serie di eventi indirizzati a studenti e insegnanti con l’obiettivo di. Sperimentare atteggiamenti positivi e consapevoli nei confronti dell´intero contesto territoriale; conoscere le conseguenze dell’opera dell’uomo sulla natura; comprendere che, per difendere la qualità della vita di tutti, sia oggi necessario essere “cittadini attivi”; promuovere una cultura alimentare fondata sui principi del vivere sano, del rispetto ambientale, della qualità, della scoperta della propria identità individuale e collettiva. Per l’occasione sarà presente la dottoressa Antonella Zona, funzionario della Dg Agri della Commissione europea, che è stata nominata “ambasciatrice della Dg Agri” per questa azione di informazione e sensibilizzazione con le scuole. Il programma della mattina, del 23 novembre per le scuole coinvolte (oltre 350 studenti degli Istituti d´istruzione Superiore ad indirizzo Agrario del Lazio che hanno aderito all’iniziativa), prevedeva: 9. 00: Arrivo delle classi presso lo Spazio Europa. Accoglienza e presentazione dello Spazio Europa da parte dell’Usr Lazio e dei funzionari della Rappresentanza italiana della Commissione Europea e dell’Ufficio d´Informazione del Parlamento Europeo per l´Italia 9. 30/11. 00: Percorso edu-creativo guidato; 11/11. 30: Snack offerto dallo Spazio Europa; 11. 30/13. 00: Attività di gruppo da svolgersi con il supporto di animatori e di funzionari. Nel pomeriggio di lunedì 23 novembre, dalle ore 15. 30 alle ore 18. 00, sempre presso la Sala Conferenze dello Spazio Europa, ha avuto luogo il Seminario Regionale “L’impegno dellescuole del Lazio: Europa, Sviluppo Sostenibile e Mangiar Sano”. L’incontro era aperto a tutti i dirigenti scolastici e agli insegnanti degli Istituti d’Istruzione Superiore di Ii° grado del Lazio, è finalizzato: alla presentazione del “Diario Europa” e delle sue modalità di utilizzo nelle scuole Secondarie Superiori di Ii° grado. A tale proposito, sono state fornite indicazioni per ordinare gratuitamente questo utile strumento di lavoro per l’Istituzione scolastica di propria pertinenza; alla valorizzazione di “buone pratiche”, realizzate da alcune Istituzioni scolastiche nell’ambito di partenariati europei, sui temi dello Sviluppo Sostenibile e del Mangiar sano; alla condivisione di risorse didattiche utili per insegnanti e allievi. I partecipanti all’incontro sono stati chiamati a fornire i loro suggerimenti, opinioni e sollecitazioni relativamente ai progetti presentati, allo scopo di far emergere, nel Lazio, i principi di una progettualità europea condivisa. Inoltre, il Seminario ha offerto alle scuole del Lazio l’opportunità di visitare lo Spazio Europa, il quale ospita due percorsi “edu-creativi” che permettono di avvicinare i giovani alle istituzioni e alle politiche dell´Unione Europea in modo ludico, stimolando la riflessione e il dibattito. . |
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JUVENES TRANSLATORES: GLI STUDENTI TRADUTTORI SI CIMENTANO PER LA TERZA VOLTA |
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Bruxelles, 24 novembre 2009 - Ben 3 000 studenti di scuole di tutta Europa – tra cui una scuola di Kalix in Svezia vicino al Circolo polare artico, una di Saint Martin nelle Indie orientali e una di Paralimni a Cipro – metteranno alla prova le loro competenze linguistiche in occasione del terzo concorso Juvenes Translatores che si svolgerà il 24 novembre. La prova di traduzione avrà luogo contemporaneamente in tutte le scuole partecipanti tra le 10. 00 e le 12. 00 (ora di Bruxelles: Gmt+1) sotto la supervisione dei docenti delle scuole. Il commissario europeo per il multilinguismo Leonard Orban ha dichiarato: “Il concorso di traduzione per i giovani è diventata un’occasione molto apprezzata per dar prova delle abilità linguistiche acquisite a scuola e per farsi un’idea di quello che è il lavoro di un traduttore professionista. I buoni risultati ottenuti nelle due edizioni precedenti del concorso hanno incoraggiato alcuni partecipanti a studiare lingue all’università. Questa è una buona notizia dato che l’industria linguistica offre ottime prospettive di lavoro: questo è quanto emerge da uno studio che verrà presentato il 27 novembre in una conferenza sull’importanza dell’industria linguistica organizzata dalla Commissione europea”. L’edizione 2009 del concorso ha preso il via a settembre, quando le scuole medie superiori dell’Ue sono state invitate ad iscriversi. Tra tutte le scuole che si sono effettivamente iscritte ne sono state selezionate 600 mediante un’estrazione a sorte. L’elenco delle scuole selezionate è consultabile sul sito del concorso. Il 24 novembre, data scelta per lo svolgimento delle prove, alcuni studenti diciassettenni delle scuole selezionate (non più di 5 per scuola) affronteranno una prova di traduzione: le scuole riceveranno mediante posta elettronica un breve testo e gli studenti avranno due ore per tradurlo da una delle 23 lingue ufficiali dell’Ue verso un’altra di tali lingue. Al concorso partecipano in particolare 58 scuole italiane. Al termine della prova le traduzioni saranno inviate alla Commissione europea, dove saranno valutate da traduttori della Direzione Generale Traduzione (Dgt). La giuria del concorso sceglierà la migliore traduzione per ciascuno Stato membro e, a fine gennaio 2010, pubblicherà i nomi dei vincitori sul sito web del concorso. Dai commenti pervenuti in seguito alle due edizioni precedenti emerge che gli insegnanti apprezzano questa opportunità di promuovere l’apprendimento delle lingue straniere. Agli studenti piace l’idea della sfida: i giovani si sentono motivati anche perché sanno di competere con studenti di altre scuole e di altri Paesi. Va tuttavia osservato che le scuole ritengono troppo restrittivo il limite d’età (possono partecipare solo i diciassettenni) e auspicano che possa partecipare un numero maggiore di studenti; inoltre, secondo alcune scuole i testi proposti erano troppo lunghi e altre avrebbero voluto più tempo per la traduzione. Come nelle edizioni precedenti, a tutti i vincitori verrà offerto un viaggio premio a Bruxelles, dove i ragazzi parteciperanno alla cerimonia di premiazione e incontreranno alcuni traduttori dell’Ue. E chi sa che questa esperienza non influenzi i loro progetti per il futuro. . |
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MINORANZE E FORMAZIONE UNIVERSITARIA |
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Trento, 24 novembre 2009 - Dopo la positiva sperimentazione avvenuta durante l’anno accademico 2008-2009, la Regione Trentino-alto Adige/südtirol e l’Università di Trento hanno concordato, nel corso di un incontro tenuto il 18 novembre a Trento, di proseguire e rafforzare il progetto di formazione e attività didattiche e di ricerca in favore delle minoranze linguistiche, realizzato in collaborazione con gli istituti scolastici e culturali delle comunità di minoranza. Il nuovo progetto, discusso dall’Assessore regionale alle minoranze Florian Mussner insieme ad una rappresentanza di professori e funzionari dell’Ateneo trentino con a capo la prof. Ssa Patrizia Cordin, delegata del Rettore per il coordinamento delle iniziative in materia di minoranze linguistiche. Il progetto si pone quattro obiettivi prioritari, fra loro strettamente correlati: insegnamento di linguistica storica e descrittiva delle lingue minoritarie, in particolare della lingue mòchena e cimbra; rafforzamento delle competenze per un corretto uso attivo della lingua parlata e scritta; formazione di gruppi di lavoro finalizzati alla proposta di innovazioni per la didattica delle lingue di minoranza (cimbra, mòchena e ladina) e promozione della ricerca in forma di assegni su progetto destinati a giovani ricercatori. Per raggiungere tali obiettivi vengono messe in campo una serie di iniziative, fra cui un corso di linguistica cimbra rivolto agli studenti, ma anche a chi fosse interessato all’approfondimento linguistico per motivi professionali e laboratori di lingua mochena e cimbra rivolti principalmente ad insegnati, personale amministrativo o semi-parlanti dei comuni delle minoranze. E’ prevista poi la prosecuzione dei tavoli di lavoro sulla didattica delle lingue cimbra, mòchena e ladina, ai quali partecipano docenti universitari, esperti e rappresentanti degli istituti scolastici e culturali. Ai lavori parteciperanno anche esperti di enti ed istituti della provincia di Bolzano con competenza nelle settore di formazione linguistica. Fra le altre iniziative previste, un assegno per un progetto di ricerca annuale destinato preferenzialmente a giovani laureati o dottori di ricerca ed una borsa di studio semestrale anche in questo caso rivolta prevalentemente a giovani laureati. Il progetto prevede inoltre la collaborazione fra la Biblioteca sulle autonomie e le minoranze linguistiche della Regione e l’Università, sul cui sito internet vi sarà un costante aggiornamento bibliografico, con particolare attenzione alle tesi di laurea che hanno come tema le minoranze linguistiche. Infine, è previsto anche il finanziamento di una ricerca sulla sostenibilità economica di progetti di turismo morbido in territori di insediamento delle minoranze linguistiche. L’assessore regionale Florian Mussner si è detto molto soddisfatto del progetto che permetterà di individuare percorsi formativi stabili e riconosciuti in campo didattico che consentiranno di rafforzare l’uso attivo delle lingue di minoranza. . |
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RETI DI ECCELLENZA, OGGI LA PRESENTAZIONE DEL BANDO DI CIRCA 50 MILIONI |
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Napoli, 24 novembre 2009 - Mercoledì 25 novembre, alle ore 15,00 presso il Pico, Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza, sarà presentato l’avviso pubblico dell’Assessorato regionale all’Università ed alla Ricerca destinato allo sviluppo di “Reti di eccellenza” tra Università, centri di ricerca ed imprese. Il bando ha una dotazione di circa 50 milioni di euro. La soglia massima di finanziamento per ciascun progetto è di 5 milioni. Si tratta di un intervento che viene attuato nell’ambito delle opportunità offerte dal Fondo Sociale Europeo per la valorizzazione del capitale umano attraverso la realizzazione di attività di ricerca, trasferimento tecnologico, mobilità nazionale e internazionale, assegni di ricerca, dottorati, stage, borse/contratti. La presentazione del bando avverrà nell’ambito del convegno “Le opportunità del Fondo Sociale Europeo per Università, Ricerca ed Imprese”. I lavori saranno conclusi dall’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione della Regione Campania Nicola Mazzocca. . |
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A SIENA CEIL LUCAS RACCONTA LA LINGUA DEI SEGNI DEI NERI D’AMERICA (“BLACK ASL”) AL CENTRO DELL’INTERVENTO, LA DISCRIMINAZIONE SOCIALE VISSUTA DALLA COMUNITÀ SORDA AFROAMERICANA E IL PECULIARE UNIVERSO DI SEGNI PRODOTTO DA QUESTO ISOLAMENTO |
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Siena, 24 novembre 2009 - Ceil Lucas, una delle più autorevoli sociolinguiste americane specializzate in lingue dei segni, docente alla Gallaudet University di Washington - unico ateneo al mondo per studenti sordi - sarà a Siena, sabato 5 dicembre, per parlare di “Black Asl”, la lingua dei segni dei neri d’America, peculiare universo linguistico caratterizzato da significative differenze rispetto alla lingua dei segni americana e profondamente influenzato dalla discriminazione razziale subita dalla comunità afroamericana sorda tra ‘800 e ‘900. La Lucas sarà tra i relatori del convegno “Presenza: segni, sguardi, voci da mondi inascoltati” (ore 9. 30, sala di Palazzo Patrizi, via di Città, 75 – ingresso libero) organizzato dalla Siena School for Liberal Arts, istituzione culturale senese che offre a studenti universitari americani l’opportunità di frequentare programmi multidisciplinari di studio a Siena. Obiettivo del convegno, dar “presenza” a realtà la cui esistenza è stata a lungo ignorata dalla società o che, pur oggetto di studi di respiro internazionale, hanno avuto poche occasioni per far parlare di sé fuori dall’ambito accademico. Accompagnata da un suo dottorando, Joseph Hill, Ceil Lucas illustrerà la ricerca con cui ha cercato di dare un volto alla lingua dei segni della comunità afroamericana sorda indagandone i rapporti con la storia di esclusione sociale che quella comunità ha vissuto per anni. Negli Stati Uniti, i sordi neri hanno dovuto attendere la fine dell’800, in molti casi i primi decenni del ‘900, perché fosse loro riconosciuto il diritto di avere scuole per i propri bambini, le stesse scuole che la comunità sorda bianca aveva ottenuto, in media, ben trent’anni prima. E in molti stati, come il Tennessee, ai docenti bianchi era vietato per legge insegnare a studenti di colore. Da questa discriminazione è nato un peculiare universo di segni che Ceil Lucas e la sua équipe hanno ricostruito filmando e osservando le modalità di espressione di circa cento sordi afroamericani degli stati del Sud, ovvero di quegli stati in cui esistevano scuole o dipartimenti separati per studenti sordi bianchi e neri. Dall’indagine è emerso il ritratto di una “Black Asl” che presenta proprie specificità fonologiche, sintattiche e lessicali e che, proprio in virtù del microcosmo nel quale la discriminazione sociale l’ha relegata, è riuscita a preservare i tratti più primordiali e puri della lingua dei segni americana. Una ricchezza linguistica che testimonia la vivacità e l’unicità della comunità sorda afroamericana, a dispetto di quanti l’hanno a lungo confinata ai margini della società. Accanto al contributo della Lucas, anche altri interventi si concentreranno sulle peculiarità linguistiche, comunicative e artistiche che caratterizzano il mondo della sordità: la particolare identità della letteratura sorda sarà testimoniata da Laura Di Gioia, giovane sorda, laureanda in Lettere all’Università degli Studi di Torino e borsista Fulbright alla Gallaudet University, mentre Rita Sala, Vicepresidente Anios (Associazione Interpreti di Lingua dei Segni Italiana) e docente di Sociologia e Cultura Sorda alla Siena School for Liberal Arts, racconterà il ruolo chiave dell’interprete, indispensabile “ponte” tra chi si esprime in lingua dei segni e il mondo degli udenti, Una figura la cui importanza potrà essere toccata con mano nel corso del convegno grazie ad un servizio di interpretariato che tradurrà dall´italiano in Lis (Lingua dei Segni Italiana) e dalla Lis in italiano gli interventi di tutti i relatori. “La comunicazione delle e tra le differenze – così Miriam Grottanelli de Santi, Direttore della Siena School for Liberal Arts, spiega il senso di questa iniziativa – è un segno della curiosità intellettuale che, come scuola, vorremmo rappresentare: ai nostri studenti cerchiamo non solo di offrire solide base accademiche ma anche di insegnare a osservare la realtà con occhi curiosi, imboccando strade non battute, abbandonando prospettive standard, spingendosi in profondità per cogliere i tanti spunti di crescita e di riflessione che ciò che è nuovo o “altro da noi” può offrirci, se solo sappiamo guardare. Un invito che, per un giorno, saremmo lieti venisse accolto da tutta la città”. Per informazioni sul convegno, www. Sienaschool. It; tel. 0577 532001 . . |
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BOLZANO: CORSI DI ARRAMPICATA SPORTIVA – ANNO SCOLASTICO 2009/2010 |
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Bolzano, 24 novembre 2009 - Un’iniziativa promossa dall’Intendenza scolastica italiana in collaborazione con la Sezione di Bolzano del Cai. In considerazione del crescente interesse che l´arrampicata sportiva suscita negli studenti l’Intendenza scolastica italiana promuove, con la collaborazione tecnica e logistica del C. A. I. Sezione di Bolzano, anche per l’anno scolastico 2009/2010 i corsi di arrampicata sportiva riservati agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado. I corsi saranno tenuti presso la palestra di roccia di Viale Trieste a Bolzano distinti in tre periodi autunnale, invernale e primaverile ed i gruppi saranno composti al massimo da 10 ragazzi/e. Gli alunni che intendono partecipare singolarmente in orario extrascolastico ai corsi di arrampicata sportiva devono contattare direttamente la Sezione del Cai di Bolzano che ha sede in Piazza delle Erbe, 46 Tel. 0471 978172 - fax 0471 979915 - e-mail caibolzano@virgilio. It, (orari segreteria martedì - giovedì - venerdì dalle ore 13,00 alle 17,00 / il mercoledì dalle ore11,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 19,00). La quota per ogni alunno è di Euro 30 da pagare direttamente al Cai, nel prezzo è compreso il materiale necessario e l´iscrizione al Cai giovanile che dà la possibilità di accedere alle altre attività proposte. L’intendenza scolastica copre in parte le spese sia per i singoli che partecipano ai corsi in orario extrascolastico che per le scuole che aderiscono all’iniziativa in orario scolastico. . |
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IMPORTANTE FINANZIAMENTO PER PROGETTO DI RICERCA AL WEIZMANN INSTITUTE OF SCIENCE DI ISRAELE STUDENTE DI DOTTORATO DELLA SISSA È IL VINCITORE DI UN ASSEGNO DI RICERCA CHE LO PORTERÀ PER 20 MESI A SUD DI TEL AVIV |
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Trieste, 24 novembre 2009 - Ha 25 anni, una laurea specialistica in scienze della mente conseguita all’Università di Torino e alla Sissa studia il controllo motorio e la neuropsicologia dell’azione. Alessandro Cicerale è il vincitore della borsa di studio istituita da Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Crtrieste, che gli consentirà di trascorrere un periodo di formazione e ricerca presso il Weizmann Institute of Science di Israele. La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste collabora con il Weizmann Institute of Science, al fine di condividere le conoscenze e favorire la mobilità dei ricercatori. L’amministrazione regionale e la Fondazione Crtrieste, a sostegno di tale sinergia, hanno istituito borse di studio speciali per sostenere la formazione superiore e l’attività di ricerca di giovani residenti in Friuli Venezia Giulia presso l’Istituto di Rehovot, in Israele, mettendo a disposizione 20. 000 euro ciascuna. Lo sviluppo economico di un territorio dipende anche dalla formazione della futura classe dirigente. Ciò presuppone l´avvio e il sostegno di percorsi formativi sempre più specializzati. “La capacità di relazionarsi con le più prestigiose istituzioni scientifiche del mondo, come il Weizmann Institute of Science, è una delle vie attraverso le quali alimentare l´eccellenza della ricerca regionale ed é il segno inequivocabile di un sistema che sfugge l´autoreferenzialità, per ricercare incessantemente quei contatti necessari ad accrescere la sua capacità di creare sapere e conoscenza" sottolinea Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, università e ricerca. "Aver aperto un canale di alta formazione e ricerca con l’Istituto israeliano è molto importante per la Sissa e per tutto il sistema tecnico-scientifico del Friuli Venezia Giulia – ribadisce Stefano Fantoni, direttore della Scuola –, ed è indice del ruolo strategico che Regione e Fondazione Crtrieste riconoscono alla ricerca, per lo sviluppo economico del nostro territorio". “Progetti come questo infatti implementano i presupposti di miglioramento dello scenario socio-economico locale – dichiara Renzo Piccini, vicepresidente del Cda della Fondazione Crtrieste –. Dando l’opportunità ai nostri giovani di fare esperienze formative d’eccellenza in ambito internazionale, arricchendo così le loro competenze, si ha una ricaduta positiva sia per le imprese locali, cui è garantito un flusso di nuove conoscenze e professionalità, sia per i giovani che hanno così la possibilità di ottenere un più facile e soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro”. Alessandro Cicerale ha iniziato lo scorso anno il dottorato in neuroscienze alla Sissa con la supervisione di Raffaella Rumiati, docente di neuroscienze cognitive. Grazie al sostegno di Regione e Fondazione Crtrieste, trascorrerà 20 mesi presso il Dipartimento di matematica applicata e computer science del Weizmann Institute. “Avrò la possibilità di lavorare all’interno di un gruppo di ricerca molto importante, di apprendere nuove tecniche di indagine e il funzionamento di strumenti all’avanguardia per le ricerche in neuroscienze, e di proseguire i miei studi sul controllo motorio” commenta soddisfatto lo studente della Sissa. Proprio il gruppo di ricerca che lo accoglierà ha sviluppato una teoria in base alla quale il movimento umano può essere scomposto in una sorta di alfabeto minimo. “Il mio progetto di ricerca è finalizzato a comprendere se, come per il linguaggio, il nostro cervello costruisce il movimento sulla base di un numero limitato di unità di base”. >>> Il Weizmann Institute of Science, situato a Rehovot a sud di Tel Aviv, in Israele, è una delle istituzioni di ricerca più prestigiose del mondo, noto per la ricerca di alta qualità che si conduce all’interno delle facoltà in cui è strutturata: biologia, biochimica, chimica, fisica, matematica e informatica, oltre a una serie di centri dedicati alla ricerca interdisciplinare e al trasferimento tecnologico. L’istituto ospita circa 2600 persone, tra scienziati, studenti, tecnici e altri membri dello staff, impegnati nella lotta contro alcune gravi malattie, in ricerche di frontiera in matematica, computer science, fisica della materia e astrofisica, per lo studio di nuovi materiali e lo sviluppo di nuove strategie per la protezione dell’ambiente. . |
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BOLZANO: FORMAZIONE AL “MONTEVERDI” PER DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE |
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Bolzano, 24 novembre 2009 - Attivazione biennio di secondo livello per la formazione dei docenti della classe di concorso strumento musicale scuola secondaria I grado (A077). I docenti hanno tempo sino al 9 dicembre presentare le domande di ammissione ai corsi. L’intendenza scolastica di lingua italiana informa che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha autorizzato il Conservatorio Monteverdi di Bolzano ad attivare, anche per l’anno accademico 2009/2010, il biennio di secondo livello per la formazione dei docenti nella classe di concorso di strumento musicale (A077). Il bando di concorso, del 18 novembre 2009, fissa al 9 dicembre 2009 il termine ultimo per la presentazione delle domande di ammissione ai corsi in oggetto. I posti disponibili, con accesso per esami e titoli, sono 7 in lingua tedesca ed 8 in lingua italiana. Gli strumenti messi in concorso sono: arpa, chitarra, clarinetto, corno fagotto, flauto, oboe, percussioni, pianoforte, tromba, violino, violoncello. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito del Conservatorio Monteverdi di Bolzano: http://www. Conservatoriobolzano. It/cms-01. 00/articolo. Asp?idcms=2608&p=5&s=214. . |
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RIPRENDE IL CICLO INCONTRI SUL DESIGN ORGANIZZATO DAL CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO CON NANDA VIGO E FRANCESCO BINFARÈ |
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Repubblica San Marino, 24 novembre 2009 - Ritorna il ciclo annuale degli Incontri sul design organizzato dal Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli studi della Repubblica di San Marino. Il primo sarà con Nanda Vigo, originale progettista capace di coniugare l’attività di architetto, designer e artista, e si svolgerà nella sede del Corso (Antico Monastero Santa Chiara, Contrada Omerelli 20, San Marino Città) il 24 novembre 2009 alle ore 20,30. Il secondo appuntamento vedrà la presenza di Francesco Binfarè, designer che ha lavorato con le maggiori aziende del design italiano (Cassina, De Padova, Venini, Edra, Magis), e si terrà 1 dicembre 2009 al Teatro Titano (piazza San’agata, San Marino Città), sempre alle 20,30. La scelta dell’orario serale risponde alla volontà di allargare la partecipazione ad un pubblico più vasto. Nanda Vigo, 24 novembre 2009 ore 20,30, Antico Monastero Santa Chiara, Contrada Omerelli 20, San Marino Città, Rsm. Francesco Binfarè, 1 dicembre 2009 ore 20,30, Teatro Titano, piazza Sant’agata, San Marino Città, Rsm. Nanda Vigo: Nata a Milano, opera in modo interdisciplinare tra design, arte, architettura e ambiente. Si laurea in architettura nel 1959 presso l´Institute Politecnique di Lausanne. Dopo un periodo in vari studi d’architettura negli Stati Uniti, apre un proprio studio a Milano, in cui concilia l’attività di progettista con la ricerca artistica ed inizia ad esporre in gallerie e musei in Italia e all’estero. Ha collaborato con Gio Ponti, Lucio Fontana e Piero Manzoni e partecipato alla Xiii e alla Xv Triennale di Milano (1964, 1973) e alla Xl Biennale di Venezia (1982). Ha fatto parte del Gruppo Zero, dell’Aktuel Group e del gruppo Light und Bewengung, oltre ad aver curato e progettato allestimenti per numerose manifestazioni internazionali. Dagli anni settanta, ha lavorato per diverse aziende di industrial design, come Arredoluce, Kartell, Driade, Acerbis e Glass. Tra i premi ricevuti: l´Award New York Industrial Design (1971, per la lampada Golden Gate) e il I premio St. Gobain per il design (1976). Ha insegnato all’lnstitute Politechnique di Lausanne, all’Accademia di Macerata e all’lstituto Europeo del Design a Milano. Lavora a Milano e vive in East Africa. Francesco Binfarè: Nato a Milano, nel 1960 incontra Cesare Cassina che gli offre l’opportunità di trasferire nella ricerca del design i processi sperimentati nella pratica artistica, in particolare all’interno del Centro Cassina – costituito dall’azienda e da C&bitalia – che dirigerà dal 1969 al 1975, nel quale, coadiuvato da un gruppo di tecnici e artigiani, indaga metodi inediti per stimolare la creatività individuale e collettiva. Coinvolge quindi architetti e designer nella realizzazione di prodotti diventati delle “icone” del design italiano, come Maralunga di Vico Magistretti, Up 5 e Sit Down di Gaetano Pesce, Bambole di Mario Bellini, Aeo di Archizoom. Coordinatore di progetti per la mostra Italy the New Domestic Landscape al Moma di New York (1972), negli stessi anni viaggia in India, Stati Uniti, Giappone e promuove iniziative sperimentali come Braccio di ferro con Gaetano Pesce e Alessandro Mendini (1973) per l’edizione di modelli d’avanguardia, Environmedia con Mario Bellini e Pierpaolo Saporito (1974) per l’impiego di media interattivi nella prassi del progetto. Nel 1980 costituisce un proprio Centro Design e Comunicazione per la ricerca e la promozione di progetti, alcuni dei quali realizzati per Cassina, tra cui Cab di Mario Bellini, Wink di Toshiyuki Kita, Tramonto a New York, Sansone, Feltri di Gaetano Pesce. In seguito progetta numerosi allestimenti per il lancio dei nuovi prodotti e inventa quello che più tardi verrà definito concept dell’evento, dando allo spazio progettato un tema e un titolo autonomi. Tra i più interessanti: Il Ponte (Cassina, 1977), I fiori crescono sulle rovine (1978), Design, autoritratto con padre e architettura (Triennale di Milano, 1979), Il confine (Cassina, 1980), Il tempo dell’acqua o dei bagnanti dopo Marx (Cassina, 1982), L’isola dei fiori del vento (1984), New Adam and Eve (Venini, 1985). Dal 1982 al 1985 collabora con Venini e realizza la collezione Il Cielo. Nel 1992 viene chiamato da Massimo Morozzi a progettare per Edra: nascono così i grandi divani L’homme et la femme (1993), Flap (2000), On the rocks (2004), Corbeille (2006) dove sintetizza il movimento interattivo, la curiosità e l’interesse per il comportamento umano. Nel 2004 inizia la collaborazione con Eugenio Perazza e Magis, nella quale si misura con le problematiche della produzione di grande serie. La collezione Annett per Magis (2007) è il primo prodotti di un nuovo periodo espressivo. Ha insegnato alla Domus Academy di Milano, al Royal College of Art di Londra, all’Istituto Europeo di Design di Milano e ha tenuto workshop e conferenze in molte città del mondo. Informazioni Corso di laurea in disegno industriale Università degli studi della Repubblica di San Marino segreteria 800-411314 disegnoindustriale@unirsm. Sm www. Unirsm. Sm/disegnoindustriale. . |
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EMIGRAZIONE: CONSEGNA DIPLOMI CORSO ´´ORIGINI |
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Cividale del Friuli, 24 novembre 2009 - Quindici giovani discendenti di corregionali emigrati hanno concluso il 20 novembre il Corso Origini, di carattere intensivo, mirato a favorire la creazione di figure imprenditoriali e manageriali e mantenere il filo sottile delle radici tra la terra dei padri e le realtà di immigrazione. Alla presenza dell´assessore regionale al Lavoro, Università e ricerca, delegato per le Politiche Giovanili, Alessia Rosolen, sono stati infatti consegnati al Convitto nazionale Paolo Diacono, di Cividale del Friuli, i diplomi di partecipazione agli studenti provenienti da sei Paesi, che hanno frequentato la nona edizione di tale iniziativa formativa, che viene realizzata con il sostegno dell´Amministrazione regionale, della Fondazione Crup, della Crt di Trieste e della Banca di Cividale. Gli allievi hanno seguito due mesi di lezioni in aula, presso la Mib-school of management di Trieste, che ha organizzato i corsi, dove essi hanno potuto apprendere tecniche di gestione aziendale e i fondamenti per la redazione di un piano di esportazione commerciale. Negli ultimi due mesi hanno quindi effettuato stage in quattordici aziende del Friuli Venezia Giulia. Nel contempo i ragazzi hanno avuto modo di mettere a punto progetti di interscambio tra le aziende che li hanno ospitati nella fase del Corso e i Paesi di provenienza e hanno anche potuto prendere contatto direttamente con la terra d´origine, con le radici della loro essenza. I ragazzi che sono stati premiati a Cividale sono: Bruno Gortan, proveniente dall´Australia, Marco Vidulich e Davide Debenedetti, dal Sud Africa, Christine Otley, dal Canada, Paolo Tomasi, dagli Stati Uniti d´America, Vagner Carlotto, Ribamar Santarosa, Matheus Rigo, Kelen Sgobbaro, Alexandro Zat, dal Brasile, Natalia Benedetti, Analia Prinzi, Florencia Martinetti, Santiago Saint-pierre, Florencia De Candido, dall´Argentina. Le loro famiglie sono originarie di Caneva, Udine, Colloredo di Monte Albano, San Quirino, Mereto di Tomba, Porcia, Strassoldo, Navarons di Meduno, Visinada e Lussinpiccolo. I giovani sono una risorsa e rappresentano la garanzia della simbiosi tra la cultura tramandata dai loro padri e quella attuale. Secondo l´assessore regionale Rosolen, intervenuta alla premiazione dei quindici ragazzi partecipanti al Corso ´Origini´, giunto alla nona edizione e attraverso il quale sono stati formati fino a oggi centoottanta discendenti di corregionali emigrati, sarà proprio la loro capacità di mettere insieme le preziose esperienze vissute nei quattro mesi di formazione a trasmettere ricchezza ai nostri corregionali nel mondo. Una ricchezza che è costituita dalla conoscenza, che è un elemento di quella formazione, che secondo l´assessore regionale, il Mib School of management di Trieste, in ventuno anni di attività, ha impartito egregiamente. "Sono i giovani - ha soggiunto la Rosolen - la garanzia del successo e del rinnovamento della nostra società; e proprio a essi, alla loro preparazione la Regione dedica da sempre adeguate risorse, finalizzate anche a organizzare percorsi formativi come il Corso ´Origini´", che come ha spiegato l´assessore, tra i punti qualificanti vanta gli ´stages´ che i partecipanti hanno seguito in alcune aziende del Friuli Venezia Giulia. La Rosolen ha concluso annunciando che nei prossimi giorni la nostra Regione ospiterà il raduno delle Reti Europee rivolte ai giovani. Si tratterà di un´ulteriore occasione di confronto e formazione, alla quale potranno prendere parte anche i ragazzi del Corso ´Origini´. Prima della Rosolen, introdotti dal direttore del Programma ´Origini´, Stefano Pilotto, avevano preso la parola Vladimir Nanut, direttore scientifico, e Claudio Sambri, Consigliere delegato del Mib, e il presidente della Banca Popolare di Cividale, Lorenzo Pelizzo. . |
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TRENTO: APPROVATO IL PROGRAMMA INFEA: INFORMAZIONE, FORMAZIONE, EDUCAZIONE AMBIENTALE VALE PER IL TRIENNIO 2009-2011 |
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Trento, 24 novembre 2009 - Su proposta del vicepresidente Alberto Pacher, la Giunta provinciale ha approvato il programma provinciale Infea, informazione, formazione ed educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, per il triennio 2009-2011. Nel piano si propongono l’attivazione di una cabina di regia provinciale, o tavolo tecnico provinciale, e di una conferenza di indirizzo per le tematiche Infea, la riformulazione delle proposte formative degli Educatori ambientali, il riconoscimento di questa figura professionale e la valorizzazione della esistente Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile. Il programma fa riferimento al “Nuovo quadro programmatico Stato- regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità”, approvato dalla Conferenza Stato – Regioni nell´agosto 2007, che riafferma la validità del sistema Infea nazionale come integrazione di sistemi a scala regionale. Nella predisposizione del programma si è tenuto conto dello spirito dei nuovi indirizzi nazionali e internazionali (Decennio dello sviluppo sostenibile) e del quadro locale delle esperienze o proposte dei numerosi soggetti, istituzionali e non, che operano a diverso titolo sui temi della sostenibilità, dell´educazione, della formazione e dell´informazione: Rete trentina di educazione ambientale dell’Appa, Servizi provinciali, Enti locali, Parchi naturali, Musei, Ecomusei, Fattorie didattiche, Reti di associazioni ambientaliste. L’agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, in virtù del suo ruolo di pianificatore e programmatore delle attività Infea, ha proposto, nel piano adottato dalla Giunta provinciale, di orientare la programmazione sia nell’ottica delle integrazioni delle politiche di settore, di inclusione e di ampliamento dei momenti di partecipazione, che in quella delle integrazioni dei saperi, con l’obiettivo di creare un sistema integrato con un alto livello di collaborazione e di coprogettazione nel rispetto delle diverse competenze: l’educazione alla salute, l’educazione alla convivenza civile, l’educazione alla legalità, l’educazione alla partecipazione. Con questa decisione si vuole sottolineare che l’educazione ambientale è trasversale a diversi campi, non solo ai due comparti tradizionalmente più impegnati nel sistema anche a livello nazionale, come l´ambiente e l´istruzione, ma anche quelli della cultura, del turismo, della formazione. . |
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PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE PER I SEGRETARI COMUNALI DELLA PROVINCIA DI TORINO |
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Torino, 24 novembre 2009 - E’ iniziato ieri il primo corso di formazione di Protezione civile rivolto ai segretari comunali delle amministrazioni locali della Provincia di Torino. Il corso, a cura del Settore Protezione Civile e Sistema Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, per la prima volta, è rivolto alla figura del segretario comunale in quanto rappresenta un elemento importante per la gestione dell’emergenza e delle attività connesse. “Nell’ambito della Protezione Civile – commenta l’assessore regionale alla Protezione civile, Luigi Sergio Ricca - la funzione del segretario comunale è, infatti, quella di sovrintendere alle attività e alle scelte dell’amministrazione e di coordinare, con la competenza legislativa, gli atti degli amministratori e dell’organizzazione comunale nel suo insieme. La Regione nel piano formativo 2009- 2010 ha predisposto una serie di corsi essenzialmente rivolti ai sindaci, per il ruolo che rivestono negli eventi calamitosi ai funzionari pubblici, per offrire un supporto qualificato, migliorare la capacità organizzativa e una valutazione valida degli scenari di rischio, e per la prima volta un percorso sperimentale si rivolge ai segretari comunali e ai docenti delle scuole di formazione”. Il progetto formativo ha come obiettivo di individuare ruoli e compiti delle diverse istituzioni che compongono il sistema di Protezione Civile con particolare attenzione ai livelli di responsabilità del proprio ruolo, lo sviluppo di competenze specifiche per supportare l’organizzazione comunale in caso di emergenza, l’approfondimento delle conoscenze relative agli strumenti dell’amministrazione comunale per la pianificazione dell’emergenza (Piano Comunale), e sviluppare competenze specifiche per sostenere l’organizzazione comunale in caso di emergenza, per quanto attiene gli atti e le procedure amministrative. La progettazione e l’organizzazione didattica del corso che si svolge in quattro giornate, con prova finale, è affidata dalla Regione Piemonte alla società A. T. I. Pro. Civ. Piemonte: Associazione Cnos-fap - In &Outs. R. L, presso il Centro di Formazione Professionale Rebaudengo, in Piazza Rebaudengo, 22 - Torino. A questo primo corso sono intervenuti 28 segretari comunali. . |
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MILANO, TUTELA PER LARGO RICHINI E BRERA BONI: OBIETTIVO CONSERVARE L´IMPIANTO ORIGINALE DEI QUARTIERI |
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Milano, 24 novembre 2009 - Tutela paesaggistica per la zona compresa tra via Francesco Sforza e largo Richini e per il quartiere Brera, nel comune di Milano. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, approvando le proposte di "dichiarazione di notevole interesse pubblico" delle aree. Con questo tipo di provvedimento la Regione definisce nei confronti degli enti locali interessati regole condivise per tutelare e valorizzare i contesti paesaggistici locali che sono inseriti in un preciso ambito territoriale e individua una serie di criteri e cautele specifiche per quanto riguarda la gestione di eventuali future trasformazioni territoriali. "Con questi provvedimenti - spiega l´assessore Boni - vengono approvati i criteri di gestione degli interventi che assicurano maggior chiarezza e trasparenza nell´impostazione delle eventuali trasformazioni, salvaguardando maggiormente quegli ambiti che definiscono la nostra regione come uno dei territori di grande pregio paesistico, in Italia e in Europa". Largo Richini - L´area è caratterizzata da un tessuto urbano di particolare pregio. La presenza di palazzi storici, piazze e vie caratterizzati da monumenti e luoghi legati alla storia del capoluogo concorre a definire una significativa rilevanza dal punto di vista storico, architettonico e culturale. Spiccano tra questi la Ca´ Granda, l´antico "Spedale di poveri" voluto da Francesco Sforza, oggi sede dell´Università degli Studi, i settecenteschi palazzo Greppi e Mallerio, la seicentesca Biblioteca Civica (palazzo Sormani) e la Torre Velasca. Brera - La zona di Brera è un significativo esempio di quartiere del centro di particolare pregio architettonico, contraddistinto dalla presenza di importanti testimonianze storiche come palazzo Brera, palazzo Cusani, la chiesa di Santa Maria del Carmine. A queste si aggiunge la presenza dell´Orto botanico e di via dei Giardini, uno dei rari esempi cittadini di strada piantumata con alberi di olmo, sulla quale si affaccia l´omonimo giardino di significativa rilevanza paesaggistica. Questo il perimetro esatto dell´ambito oggetto di tutela: a partire dal punto in cui Foro Bonaparte incrocia via Tivoli si segue, procedendo in senso orario, via Tivoli, via Pontaccio, piazza San Marco, via Fatebenefratelli, via dei Giardini, via Monte di Pietà, via dell´Orso, via Cusani e Foro Bonaparte. Le vie o i tratti di vie indicati sono da ritenersi inclusi nell´ambito sia per quanto riguarda il sedime stradale, sia per le facciate degli edifici prospicienti su queste vie, su entrambi i lati. . |
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DIFESA SUOLO, 792.000 EURO PER OLTREPO PAVESE ACCORDO CON LA PROVINCIA PER PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO |
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Milano, 24 novembre 2009 - Regione Lombardia interviene finanziando tre progetti per la messa in sicurezza del territorio a favore di due comuni dell´Oltrepo pavese (Broni e Canneto Pavese), area colpita nell´aprile scorso da una serie di precipitazioni che hanno causato frane ed esondazioni di corsi d´acqua. In seguito agli eventi atmosferici i comuni interessati hanno segnalato alla direzione Territorio e urbanistica danni per un importo complessivo di 4. 719. 000 euro. Questi, in dettaglio, i primi interventi che la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni, ha deciso di finanziare, con uno stanziamento complessivo di 792. 726 euro: - Comune di Broni, sistemazione del movimento franoso in prossimità del Rio Frate e sistemazione idraulica del torrente Scuropasso, per gli importi - rispettivamente - di 400. 000 euro e 210. 000 euro; - Comune di Canneto Pavese, interventi di mitigazione della criticità della rete idrografica del torrente Rile di valle Praga, in località Vigalone. "A oggi - ricorda l´assessore Boni - non è stato possibile procedere a un´azione più incisiva per risolvere i numerosi problemi emersi nell´area della provincia di Pavia, stante le limitate risorse regionali disponibili e in attesa dell´erogazione di fondi da parte del Ministero dell´Ambiente e del Dipartimento nazionale della Protezione civile per la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e per il ripristino dei danni subiti dal territorio". Accordo Con La Provincia - Proprio a seguito degli eventi alluvionali che lo scorso aprile hanno colpito l´Oltrepo pavese, Regione Lombardia e Provincia di Pavia intendono sviluppare un progetto per la pianificazione dell´assetto di versante, le cui risultanze saranno inserite nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Per sviluppare questo programma, che amplierà il quadro conoscitivo regionale e fornirà indicazioni per un migliore utilizzo del territorio, sarà sottoscritta una convenzione tra la Direzione Generale e Territorio Urbanistica e la Provincia di Pavia, che prevede un contributo regionale di 32. 000 euro; un ulteriore contributo di 18. 000 euro sarà messo a disposizione dall´amministrazione provinciale pavese. "Il progetto - sottolinea Boni - è finalizzato alla salvaguardia del territorio, in particolare dei versanti, dove il ruscellamento incontrollato delle acque e i fenomeni erosivi localizzati provocano spesso dissesti". "E´ necessario, quindi - prosegue Boni - fissare criteri e indicazioni per organizzare la rete di raccolta e di convogliamento delle acque, nonché sviluppare indirizzi di uso del suolo volti alla prevenzione del dissesto, anche con riferimento all´adozione di criteri di uso agricolo del territorio e alla definizione di strumenti di piano che orientino l´assetto dei versanti, con particolare riguardo a quelli ad elevato rischio di dissesto su cui insistono importanti infrastrutture di collegamento". . |
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APPROVATO A LUCOLI IL PROGETTO EXPERIMENTAL CAMP |
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Aosta, 24 novembre 2009 - La Presidenza della Regione Valle d’ Aosta informa che, venerdì 20 novembre, una delegazione in rappresentanza della Regione e del Celva ha presentato al Consiglio comunale di Lucoli, fortemente danneggiato dagli eventi sismici, il progetto preliminare per la realizzazione del centro polivalente sperimentale in località San Menna, finanziato dalla Valle d’Aosta. L´intervento consiste nella creazione di una vasta area polivalente destinata principalmente all´operatività della Protezione civile in caso di calamità naturale. L´area ospiterà tra l´altro una struttura coperta con funzione di palestra e spazio per attività sportive predisposta per un uso di dormitorio/mensa e come area operativa del distaccamento della Protezione civile. Il centro sarà predisposto al fine di ospitare tende per oltre 300 posti letto, micro container, cucine da campo e ogni altra attrezzatura utile alla piena e completa operatività di quel presidio in caso di terremoto. Esso sarà attrezzato con una rete di sottoservizi: acquedotto, fognatura, reti elettriche e telefoniche, reti del gas, tubazioni per predisposizioni impiantistiche urgenti e occasionali. La struttura prevede l´installazione di un gruppo elettrogeno e di pannelli solari fotovoltaici che potranno assicurare l´operatività in qualsiasi condizione permettendo a questo Experimental Camp di svolgere la propria funzione per la collettività ma allo stesso tempo di essere trasformato in un presidio di protezione civile in poche ore, ospitando in sicurezza e nella massima comodità possibile centinaia di persone. Le scelte energetiche dovrebbero anche consentire bassi costi di manutenzione della struttura grazie alla produzione di energia elettrica per una potenzialità di circa 15 kW. In questo modo l´opera graverà sul bilancio dell´amministrazione comunale in modo proporzionato alle reali dimensioni e capacità della comunità di Lucoli. Per la loro concezione e dimensione, le strutture previste potranno essere utilizzate in un più vasto comprensorio e anche eventualmente per scuole e gruppi sportivi dell´area metropolitana della città di L´aquila. L´edificio previsto sarà realizzato con le tecnologie della prefabbricazione in legno con strutture miste in legno lamellare e in pannelli X-lam. Q. Il progetto era stato presentato, giovedì 19 novembre, al Di. Coma. C (Direzione Comando e Controllo della Protezione civile) che ha valutato l’intervento in modo positivo, constatando che la valenza del piano di lavoro va oltre il momento attuale, strettamente legato all’evento sisma, procedendo in una direzione di prevenzione. La Regione Valle d’Aosta chiederà, nei prossimi giorni, al Dipartimento della Protezione civile di essere nominata, nella persona del suo Presidente, Augusto Rollandin, soggetto attuatore dell´intervento, per ciò che concerne l´approvazione del progetto esecutivo e definitivo e l´appalto delle opere. . |
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FONDI A 11 COMUNI LOMBARDI PER CRITICITA´ IDROGEOLOGICHE |
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Milano, 24 novembre 2009 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale, Stefano Maullu, ha approvato lo schema di convenzione con 11 Comuni, che hanno un territorio con una particolare criticità idrogeologica. L´intesa prevede, tra l´altro, lo stanziamento regionale di 400. 000 euro, per due anni, per monitorare il terreno di questi Comuni: Dossena, Fuipiano Valle Imagna e Sant´omobono Terme (Bergamo), Botticino, Gianico, Monno, Paisco Loveno e Salò (Brescia), San Nazzaro Val Cavargna (Como), Abbadia Lariana (Lecco) e Cassano Valcuvia (Varese). "Il monitoraggio in questi Comuni - spiega l´assessore Maullu - è necessario sia per migliorare la conoscenza del territorio, sia per consentire azioni concrete di valutazione e mitigazione del rischio". I dati risultanti dalle verifiche serviranno anche per la redazione e per l´aggiornamento dei piani di emergenza e per l´implementazione del sistema regionale di prevenzione dei rischi. . |
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TRENTO: QUALITA´ DELL´ARIA: APPROVATO L´ACCORDO COL MINISTERO DELL´AMBIENTE VERRANNO CO-FINANZIATI PROGETTI PER UN TOTALE DI OLTRE 17MILIONI DI EURO |
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Trento, 24 novembre 2009 - Su proposta dell´assessore all´ambiente Alberto Pacher, la giunta provinciale ha oggi approvato il "Programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell´aria e alla riduzione delle emissioni di materiale particolato in atmosfera nei centri urbani" e al contempo ha approvato anche lo schema di Accordo che verrà sottofirmato dalla Provincia autonoma di Trento e il Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare con cui si destinano i finanziamenti previsti dal decreto ministeriale del 16 ottobre 2006. I progetti a tale riguardo previsti per il triennio 2008-2010, e che in parte sono già intrapresi a partire dal 2007, per i quali si richiedono i finanziamenti, riguardano l´incentivazione all´adozione di tecnologie finalizzate alla riduzione delle emissioni di particolato sottile dagli impianti domestici a biomassa mediante l´installazione di elettrofiltri (richiesti € 937. 007,70); una campagna di informazione sulle azioni previste nel Piano di tutela della qualità dell´aria e una campagna di sensibilizzazione riguardo alla corretta gestione e all´adeguamento degli impianti termici civili (€ 300. 758,00); l´incentivazione all´acquisto di veicoli a basso impatto ambientale con rottamazione di veicoli obsoleti (€ 79. 000,00); l´incentivazione all´acquisto ed installazione di caldaie ad altissimo rendimento energetico, collettori solari e pannelli fotovoltaici (€ 2. 636. 420, 92); l´incentivazione all´acquisto di autobus pubblici a basso impatto ambientale con tecnologia di tipo Eev e all´installazione di filtri antiparticolato su automezzi adibiti al trasporto pubblico (€ 6. 626. 295,00); contributi per la realizzazione di impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa in località non raggiunte dalla rete di gas metano (€ 6. 590,010,70). Il totale dei costi previsti per la realizzazione di questi interventi è di € 17. 169. 492,32, mentre il previsto co-finanziamento da parte del Ministero dell´ambiente è fissato al 60%. Il rimanente 40%, pari ad € 6. 867. 796,92, elevati ad € 7. 169. 492,32 poiché la soglia massima di finanziamento concesso dallo Stato è di € 10. 000. 000,00, sarà a carico della Provincia autonoma di Trento. Con la delibera approvata oggi, quindi, la Provincia propone ufficialmente al co-finanziamento ministeriale i progetti sopra descritti. . |
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VENTI INCONTRI SUL TERRITORIO PER PREVENIRE GLI INCENDI DOMESTICI PROMOSSO DAL SERVIZIO ANTINCENDI DELLA PROVINCIA, CON IL PATROCINIO DEL CONSORZIO COMUNI TRENTINI SI COMINCIA IL 24 NOVEMBRE A POZZA DI FASSA, PRESSO L´AUDITORIUM DELLA SCUOLA MEDIA |
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Trento, 24 novembre 2009 - Con l´obiettivo di sensibilizzare gli utenti ad un corretto uso e manutenzione degli impianti domestici che producono calore, il Servizio antincendi e protezione civile della Provincia autonoma di Trento - con il patrocinio del Consorzio dei Comuni Trentini - promuove per il mese di novembre e dicembre 20099 venti incontri sul territorio provinciale, nel corso dei quali verranno esposte e illustrate le principali problematiche connesse all´uso domestico degli impianti stessi. Gli incontri, ad ingresso gratuito, saranno coordinati e organizzati dalla Scuola provinciale antincendi, che si avvarrà dei Vigili del Fuoco, volontari e permanenti, che metteranno a disposizione la loro esperienza e competenza sia sotto il profilo tecnico che interventistico. L´iniziativa si inserisce nell´attività di promozione della prevenzione antincendi e si articolerà in incontri della durata di due ore ciascuno, arricchiti dalla proiezione di immagini significative. Le serate serviranno per spiegare alla cittadinanza le principali cause degli incendi domestici, l´uso corretto delle stufe, l´importanza dell´aerazione dei locali, le misure di manutenzione, la pulizia dei camini, insomma, tutte le misure di prevenzione che devono essere adottate per ridurre al minimo i pericoli di incendi. Nell´ambito degli incontri saranno distribuiti degli opuscoli informativi predisposti dalla Scuola provinciale antincendi. Si comincia il 24 novembre a Pozza di Fassa, presso l´Auditorium della Scuola media. . |
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DISALVEI E DIFESE SPONDALI: LA PROVINCIA DEL VCO RIVENDICA IL COORDINAMENTO |
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Torino, 24 novembre 2009 - Riunione il 19 novembre a Torino convocata dall’Assessorato Regionale Difesa Suolo e dall’Aipo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) per la presentazione alle Amministrazioni Provinciali Piemontesi del primo stralcio operativo del Programma di Gestione Sedimenti, con il quale per il 2010 la Regione ha individuato 11 interventi di pulizia e disalveo di corsi d’acqua. Tra questi non compare nessun intervento a favore del Fiume Toce, disattendendo quanto territorialmente da più parti invocato, anche con iniziative di pubblica protesta quale la seduta di sabato scorso del consiglio comunale di Pallanzeno sul greto del fiume. Nell’occasione di ieri Aipo ha poi illustrato il programma triennale di interventi sulla rete idrica piemontese. Investimenti per 110 milioni, 60 milioni già stanziati nel 2010. Al Vco due milioni di euro per la realizzazione di difese spondali lungo lo Strona e il Toce a Gravellona Toce. Opere di protezione che vanno ad aggiungersi a quelle già finanziate, autorizzate ma non ancora in fase di costruzione, a Ornavasso, Mergozzo e in altri punti di Gravellona. “In nessuno dei due programmi – spiega l’Assessore alla Protezione Civile Germano Bendotti, ieri intervenuto a Torino dichiarando vigorosamente il suo dissenso – vengono riportati interventi di gestione di sedimenti lungo l’alveo del Fiume Toce, evidenziando peraltro due situazioni a rilevante criticità: il nodo idraulico di Masera, alla confluenza nel Toce di Diveria, Melezzo, Isorno e Bogna, e il tratto in Comune di Pallanzeno, tra le foci di Ovesca e Anza con in mezzo lo scarico del canale dell’Enel. Sezioni in cui si sono formati accumuli di materiali che in alcuni casi hanno raggiunto altezze pari o superiori alle quote spondali e che richiedono rapidi interventi di ricalibratura. Depositi che favoriscono l’erosione degli argini in una Provincia memore di luttuosi eventi alluvionali. Non si può attendere – ha reclamato a chiare lettere Bendotti – un’altra catastrofe per eseguire una seria manutenzione preventiva”. “A fronte di queste rivendicazioni ci è stato risposto che sul Toce sono in programma da parte di Aipo quattro interventi per un importo di 20 milioni in ambito di difese arginali già previste dal Pai (Piano per l’Assetto Idrogeologico del bacino del Po), ma non per disalvei e per la manutenzione ricorrente mediante la gestione dei sedimenti torrentizi, i cui progetti esecutivi parrebbero essersi arenati presso le amministrazioni comunali interessate a causa di problemi burocratici in sede autorizzativa. Non si risponde quindi nel merito alle nostre esigenze prioritarie e con una logica del ‘dividi et impera’ si riversa la responsabilità sui comuni. Noi non siamo al corrente di queste difficoltà autorizzative ed è anche per questo che abbiamo richiesto che potesse venire coinvolta l’Amministrazione Provinciale nella definizione tecnica delle scelte prioritarie di intervento, in ottica di vera co-programmazione, e che venga affidato alla Provincia stessa un compito di coordinamento degli Enti locali in un ambito tanto importante e delicato. Conosciamo il territorio, abbiamo le competenze tecniche e riteniamo di poter apportare, insieme ai Comuni e alle Comunità Montane, un valido contributo nella definizione di un programma manutentivo dei corsi d’acqua, anche assumendo un ruolo di regia per concordare studi di fattibilità mirati a interventi specifici. Non dimentichiamoci – rimarca l’Assessore Bendotti – che la rimozione dei sedimenti fluviali può anche generare un indotto economico”. A questo proposito si registrano nuove modalità attuattive del disalveo da parte della Regione, che per il prossimo anno interesseranno soprattutto il Fiume Po alle confluenze del Sesia e della Dora Baltea. Queste consentiranno di effettuare gli interventi a costo zero per le casse pubbliche, dato che se avverranno in tratti di proprietà privata questi saranno ripagati dalla vendita dei materiali recuperati. Se invece su sponde demaniali verranno applicate le procedure già vigenti per le attività estrattive, ma con tariffe di concessione per le escavazione significativamente vantaggiose. Intanto è notizia di oggi: dalla Regione sono stati stanziati 258. 000 euro per la sistemazione idrogeologica del torrente Diveria ad Iselle, a seguito di danni alluvionali verificatisi negli anni 2000 e 2002. . |
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I TECNICI DI ARPAV DI VICENZA A LEZIONE AL LAGO DI FIMON |
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Vicenza, 24 novembre 2009 - “Siamo ben felici che Arpav Veneto abbia scelto il lago di Fimon per la formazione dei propri tecnici ma anche per le analisi delle acque e del loro stato di salute. E´ molto importante vedere affiancato il nostro lavoro da quello degli esperti dell´Agenzia Regionale, significa avere un ampio spettro di studi e di conseguenza di risposte”. Paolo Pellizzari, Assessore Provinciale alle Risorse Idriche, ha voluto dare personalmente il suo benvenuto alla dottoressa Maria Cristina Mosconi coordinatrice del gruppo di lavoro chiamato a trasformare in ricerca e dati le ultime direttive ministeriali in materia di specchi lacustri. Un intervento praticamente sine die, sebbene si aspettino da Roma le ultime precisazioni, iniziato con la campionatura del fondo lacustre, attraverso un barchino munito di benna, e delle acque stesse per il quale sono intervenuti 4 sommozzatori del nucleo di Vicenza. “Stiamo raccogliendo – precisa la dottoressa veronese - una prima, importante banca dati che ci consentirà di capire come sta il lago, quali sono le sue problematiche sotto il profilo biologico e quali azioni dovranno essere messe in pratica per affrontarle. Operiamo in uno scenario che da una parte ha visto la Provincia molto attenta sotto il profilo degli interventi - e la realizzazione del collettore che ha permesso di risolvere il problema degli scarichi biologici ne è una riprova - ma dall´altra presenta forti rischi di anossia, ovvero di mancanza di ossigeno, per la presenza di alghe e di una vegetazione acquatica così diffusa da aver quasi raggiunto il centro del bacino”. Affrontati energicamente sia il problema degli scarichi che quello della presenza di siluri e di altra fauna ittica non autoctona, si tratta ora di trovare le soluzioni più idonee per evitare che il lago soffochi con tutti i suoi abitatori. “In effetti – continua l´Assessore Pellizzari – preoccupa la grande presenza di alghe, che si riproducono per fotosintesi clorofilliana e che a settembre, quando muoiono, oltre a decomporsi sul fondo sottraendo ossigeno all´acqua, vanno a costituire un nutriente aumentando di conseguenza lo sviluppo di tutta la vegetazione invasiva. E togliendo progressivamente ossigenazione. Le campionature serviranno proprio a capire l´incidenza che su tutto ciò il fondale, nel quale, nel corso di decenni, si sono accumulati tutti i materiali organici riversati prima del collettore”. Di qui la costituzione a breve di un vero tavolo di lavoro formato da esperti. Del resto, che la situazione sia da tenere monitorata lo conferma la decisione della dottoressa Mosconi di far arrivare, nei mesi scorsi, i massimi esperti nazionali per una prima presa visione d´insieme. Perché il rischio, anche se dilatato negli anni, è che Fimon diventi un contenitore bellissimo ma senza vita. “E se non lo affrontiamo subito – conclude Pellizzari – arriverà un tempo che rimpiangeremo anche i siluri”. . |
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PASTA "ALLA SPINA" PER RIDURRE I RIFIUTI BASTA IMBALLAGGI, IN 8 SUPERMARKET DI BRESCIA: VENDITA DI PRODOTTI SFUSI |
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Milano, 24 novembre 2009 - Ridurre, riciclare, riusare e recuperare. Sono queste le quattro R suggerite dall´Unione europea e su cui si basa il Parr, cioè il "Piano di azione per la riduzione dei rifiuti in Regione Lombardia", illustrato ieri dall´assessore alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi. "La Lombardia - ha detto Buscemi - è la Regione più virtuosa d´Italia con il 48 % della raccolta differenziata e più in generale nello smaltimento dei rifiuti. Ma il nostro obiettivo è ridurre ulteriormente la sua produzione tant´è che abbiamo avviato una sperimentazione che si concluderà nei prossimi mesi e che riguarda proprio la riduzione dei rifiuti a cominciare dagli imballaggi e dal riutilizzo di contenitori di alimenti e dei beni di largo consumo". Con la collaborazione con A2a è, infatti, stato avviato uno studio per la vendita "alla spina" nei supermercati lombardi dei prodotti della spesa quotidiana. Per vendita "alla spina" si intende l´acquisto di pasta, riso, cereali, bevande e detersivi, da grandi dispenser, con appositi contenitori riutilizzabili. La sperimentazione, attualmente in atto in otto supermercati bresciani, si concluderà alla fine dell´anno. Nel 2010 saranno resi noti i risultati e si potrà poi applicare questa innovazione su tutto il territorio lombardo. Un´altra sperimentazione riguarda gli imballaggi per gli elettrodomestici. Anche in questo caso tv, lavatrici e lavastoviglie saranno consegnati in involucri più sicuri, più resistenti e soprattutto riutilizzabili. Il Parr, che si pone l´obiettivo di ridurre i rifiuti (perché "meno se ne producono meno se ne devono smaltire"), contiene indicazioni alla portata di tutti i cittadini. Tra queste la riduzione di carta negli uffici e dei volantini pubblicitari, la vendita diretta dal produttore al consumatore e l´acquisto di alimenti e bevande nella grande distribuzione, con il sistema "alla spina" e il recupero dei materiali ingombranti. "In Lombardia - ha aggiunto Buscemi - andiamo sempre più verso la chiusura delle discariche e a favore dei termovalorizzatori che smaltendo i rifiuti producono energia e acqua calda per i cittadini". Attualmente i termovalorizzatori in Lombardia sono 12. Un altro, da realizzare nell´hinterland milanese, è in fase di studio. "L´obiettivo nazionale di raggiungere il 65% della raccolta differenziata entro il 2012 - ha concluso l´assessore Buscemi - è quindi alla portata della Lombardia che con questo piano mira proprio a ridurre la produzione e quindi a tutelare l´ambiente". . |
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RIORGANIZZARE PIANO RACCOLTA RIFIUTI A POTENZA |
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Potenza, 24 novembre 2009 - “La nostra città vive continuamente un’emergenza ‘pulizia’: cassonetti che traboccano di rifiuti, aiuole e aree pedonabili preda di ‘spazzatura’, escrementi di cani soprattutto davanti agli ingessi delle scuole. Un caso per tutte appare emblematico, la Scuola Elementare San Giovanni Bosco di Potenza”. E’ quanto riferito ieri dal consigliere regionale e comunale, Michele Napoli. “Alla luce dei fatti – continua Napoli - sarebbe necessario riorganizzare il piano di raccolta dei rifiuti e, contestualmente, garantire ai cittadini l’igiene delle aree pedonabili e degli spazi frequentati dai più piccoli. Riteniamo necessario, a questo scopo, sensibilizzare tutti a rispettare, comunque, le aree comuni e a mantenere la pulizia degli spazi verdi. Pensiamo sia, altresì, doveroso, da parte dell’Amministrazione comunale, provvedere periodicamente alla totale igienizzazione delle aree suddette. E’ fuori di dubbio che l’Amministrazione comunale ha il dovere di garantire ai cittadini servizi efficienti e puntuali che, legati al senso civico, rispondano alle esigenze dell’intera comunità. Che un’area antistante una scuola elementare sia impraticabile per evidenti carenze igieniche non è accettabile e, se è condannabile chi provoca questo, ancor di più lo è l’Amministrazione comunale che non provvede, non solo al controllo ed alla eventuale ammenda, ma neanche alla immediata pulizia”. “Una Amministrazione degna di essere chiamata tale, per creare e mantenere una città che si rispetti, mette al primo posto dei programmi politici la vivibilità degli spazi urbani. Una vivibilità – conclude Napoli - intesa come totale fruizione degli spazi con la garanzia della manutenzione e della pulizia”. . |
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RIFIUTI RACCOLTA DIFFERENZIATA: IN PIEMONTE VINCONO I COMUNI DELLA PROVINCIA DI TORINO I DATI FORNITI DA LEGAMBIENTE NELL¡¯AMBITO DI ¡°COMUNI RICICLONI¡± |
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Torino, 24 novembre 2009 - Piossasco primo tra i Comuni del Piemonte sopra i 10¨B000 abitanti, Orio Canavese secondo tra tutti i Comuni del Piemonte sotto i 10¨B000 abitanti, il Consorzio del Chierese C. C. S. Primo tra i 22 Consorzi della regione. Sono questi i risultati pi¨´ rilevanti in materia di raccolta differenziata (Rd)ottenuti in provincia di Torino nel 2008, secondo la ricerca di Legambiente presentata il 17 novembre nell¡¯ambito del convegno ¡°Comuni ricicloni 2009¡±. Ma non ¨¨ solo la percentuale di Rd che ha originato quelle performance: la valutazione ¨¨ stata fatta sulla base del cosiddetto indice di buona gestione (Ibg), che comprende anche la riduzione della quantit¨¤ totale di rifiuti prodotti, la separazione dei rifiuti pericolosi, il recupero di energia e altri parametri ancora. Nel dettaglio, sono tutti della provincia di Torino i Comuni sopra i 10¨B000 abitanti che si sono piazzati nelle prime 11 posizioni: Piossasco (Rd 74% e Ibg 74,69%), Cuorgn¨¦ (Rd 68,3 e Ibg 71,25), Vinovo (Rd 66,5% e Ibg 71,25%), Poirino, Santena, Trofarello, Chieri, Nichelino, Rivalta, Giaveno e Collegno. Appartengono alla provincia di Torino, e, in particolare, al Canavese, ben 8 tra i primi 10 Comuni del Piemonte sotto i 10¨B000 abitanti: al secondo posto Orio Canavese (Rd 71,9% e Ibg 83,75%), al quarto posto Salassa (Rd 70,7% e Ibg 82,19%), seguono Tavagnasco, Favria, Vialfr¨¨, Maglione, Quagliuzzo, San Martino Canavese. Infine, nei primi 9 posti in classifica per i Consorzi ce ne sono 5 della provincia di Torino: dopo il C. C. S. (Rd 65,8% e Ibg 80,15%), al secondo posto (Rd 64,1% e Ibg 72,46%) troviamo il Co. Var. 14, il Consorzio della zona a sud di Torino compresa nel triangolo tra Trofarello, Lombriasco e Rivalta. ¡°Sono dati molto incoraggianti¡± commenta l¡¯assessore all¡¯Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco, ¡°che testimoniano anche la bont¨¤ della politica intrapresa da tempo dalla Provincia di Torino, orientata a sostenere fattivamente i progetti di raccolta domiciliare presentati dai Comuni. A oggi i finanziamenti della Provincia ammontano a circa 15 milioni di euro e sono stati erogati a 271 Comuni¡±. . |
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