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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Novembre 2009
L´EUROPA PROMUOVE LO SVILUPPO DELLE TURBINE EOLICHE  
 
Bruxelles 24 novembre 2009 - Ricercatori del Risø Dtu (Laboratorio nazionale per l´energia sostenibile presso il Politecnico di Danimarca) e i loro colleghi europei hanno individuato un modo per sviluppare un progetto di turbina eolica più affidabile. Effettuando misurazioni dettagliate della distribuzione del carico sulle pale di una turbina eolica di dieci metri in condizioni di vento normali, l´equipe è in grado di offrire informazioni precise sul flusso di vento sulla superficie della pala della turbina eolica. La ricerca è parte di due progetti sostenuti dall´Unione europea, Upwind e Topfarm, finanziati rispettivamente con 14,6 e 1,7 milioni di euro. Guidata da Helge Aagaard e Christian Bak, della Divisione energia eolica del Risø Dtu, l’equipe vede la presenza di ricercatori dei gruppi danesi Vestas, Ls Glasfiber e Dong Energy, e della tedesca Siemens. Lm Glasfiber ha sviluppato la pala della turbina eolica che, tra le varie caratteristiche, ha 350 punti di misurazione in forma di sensori a pressione e microfoni. Questi sono collegati ad una centralina di misurazione posta alla base della pala della turbina eolica. Il gruppo norvegese Det Norske Veritas (Dnv) ha verificato i calcoli di sicurezza della turbina eolica. Secondo Dnv, la velocità eolica massima alla quale la turbina deve girare è di 15 metri al secondo (m/sec). Da notare che l’esperimento può essere condotto solo in condizioni meteorologiche perfettamente secche. L´equipe ha lavorato in dodici periodi di misura - dalla fine della primavera alla fine dell´estate - e i risultati ottenuti sono stati molti. "Ad oggi le nostre misurazioni sono di gran lunga le più complete. Proprio perché effettuate all’aperto e su una turbina eolica industriale, esse tengono conto dell´effetto delle turbolenze e della rotazione della pala, nonché della sua eslasticità", spiega il dottor Helge Aagaard Madsen. "Queste misurazioni saranno indubbiamente utili per l´intera ricerca internazionale sull´energia eolica. Inoltre, abbiamo "ascoltato" - per così dire - il flusso dell´aria sulla pala, usando 60 microfoni ed effettuando 50. 000 misurazioni al secondo. Il quadro ottenuto è estremamente dettagliato: in che modo il vento si traduce in carichi sulle pale, ossia andando al cuore dell´uso dell´energia eolica. " Secondo i ricercatori, uno degli obiettivi dell´esperimento è la creazione di un punto di partenza per la progettazione del profilo perfetto per le pale delle turbine eoliche. Lo scopo è quello di trovare un equilibrio tra forza e sensibilità di progettazione, e di garantire la massima produzione di energia in modo coerente. L´equipe, che continua le misurazioni anche in novembre, spera di poter stabilire la differenza tra le proprietà del profilo della pala delle turbine eoliche all´aria aperta e le proprietà di un simile profilo in condizioni di vento controllate in galleria del vento. Risø Dtu ha anche testato uno scanner eolico laser, che era parte del progetto Upwind ("Integrated Wind Turbine Design"), finanziato con 14,6 milioni di euro attraverso l´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq). I ricercatori hanno affermato che lo scanner ha permesso di effettuare misurazioni tridimensionali della velocità e della direzione del vento e delle turbolenze intorno ad una turbina eolica. Obiettivo di Upwind è lo sviluppo di grandi turbine eoliche, sia a terra che in mare. L´equipe ha anche utilizzato un altro laser per misurare la distribuzione della velocità alla base del rotore. I risultati ottenuti sono parte del progetto Topfarm ("Next generation design tool for optimisation of wind farm topology and operation"), finanziato con 1,7 milioni di euro nell´ambito della stessa area tematica. Per maggiori informazioni, visitare: Risø Dtu: http://www. Risoe. Dk/?sc_lang=en Upwind: http://www. Upwind. Eu .  
   
   
PD FVG: LA REGIONE SI PRONUNCI SUL RIGASSIFICATORE  
 
Trieste, 24 novembre 2009 - "Qual è la posizione dell´Amministrazione regionale in merito alle irregolarità contenute nel progetto del rigassificatore a Trieste, anche alla luce della notizia che le competenti direzioni e i servizi regionali non sarebbero stati coinvolti nell´iter della Commissione tecnica di Via-vas?". E´ questa l´interrogazione depositata dal consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia del Pd Igor Gabrovec. "Negli ultimi giorni - rileva l´esponente della Slovenska Skupnost - si è ulteriormente intensificato il dibattito attorno al progetto del rigassificatore della società Gas Natural nel porto industriale di Trieste (Zaule). L´argomento suscita evidentemente molto interesse tra i cittadini, che si riconoscono in vari comitati e movimenti formati proprio attorno a questo problema. Anche gli amministratori e i rappresentanti politici stanno definendo le proprie posizioni, che in diversi casi - sostiene Gabrovec - sfuggono agli indirizzi di partito". L´interrogazione richiama il ricorso presentato nei giorni scorsi da Greenaction Transational al Tar del Friuli Venezia Giulia contro il decreto con cui il Governo italiano ha approvato il progetto. Nel testo del ricorso ci sarebbero, secondo la nota del consigliere, richiami a una serie di mancanze e presunti contenuti non veri nella documentazione progettuale che chiamerebbero in causa l´Amministrazione regionale. .  
   
   
COMBUSTIBILE NUCLEARE DAL DEPOSITO AVOGADRO DI SALUGGIA: RIUNITO IL TAVOLO TECNICO. NON PRESENTA RISCHIO DI ALCUN TIPO PER LA POPOLAZIONE  
 
Torino, 24 Novembre 2009 - Si conferma l’impegno al trasporto in Francia, come previsto, per l’ultima decade di gennaio, delle prime due barrette di combustibile nucleare dal Deposito Avogadro di Saluggia. È quanto emerso dall’incontro promosso dal Prefetto di Vercelli al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore Regionale all’Ambiente, l’Assessore Provinciale all’ambiente, il Sindaco di Saluggia, Ispra, Arpa e i gestori degli impianti del Comprensorio nucleare di Saluggia (Sorin, Sogin, Enea, Deposito Avogadro). Difatti, la circoscritta contaminazione del terreno nelle immediate vicinanze della condotta di scarico del Deposito Avogadro – rilevata nei giorni scorsi a seguito delle continue attività di monitoraggio in atto – non creerà ostacolo al percorso già definito dello svuotamento della piscina del Deposito dal combustibile nucleare. Sulla base delle valutazioni tecniche dell’Ispra e della relazione dell’Arpa Piemonte (disponibile a breve sul sito dell’Agenzia), l’inquinamento, risultato circoscritto, non presenta rischio di alcun tipo per la popolazione. In ogni caso Sorin effettuerà una più estesa campagna di monitoraggio lungo l’intero percorso della condotta per lo scarico autorizzato degli effluenti radioattivi verso la Dora. Si è inoltre convenuto che, entro la fine dell’anno, l’Assessore Regionale convocherà il semestrale tavolo di trasparenza. .  
   
   
ELETTRODOTTO REDIPUGLIA-UDINE OVEST, INCONTRO IN REGIONE  
 
 Udine, 24 novembre 2009 - L´assessore regionale Riccardo Riccardi ha convocato il 20 novembre ad Udine i rappresentanti delle Province di Udine e di Gorizia ed i sindaci dei Comuni interessati alla possibile realizzazione, da parte della società Terna, di un elettrodotto a 380 chilovolt tra Redipuglia ed Udine Ovest. Alla riunione, su invito dello stesso assessore Riccardi, è intervenuto l´ing. Claudio Barbesino che, su incarico della Regione - per conto di quei Comuni che nella passata legislatura non avevano sottoscritto l´accordo preliminare al passaggio dell´elettrodotto -, ha svolto uno studio sulla fattibilità tecnica dell´infrastruttura. L´ing. Barbesino ha illustrato, tra l´altro, l´esigenza, soprattutto per il territorio della provincia di Udine, di un elettrodotto di questa capacità, per la messa in sicurezza di tutto il sistema elettrico regionale, ed ha spiegato la maggior affidabilità di una linea aerea rispetto ad un cavodotto. Un´ipotesi di elettrodotto aereo che peraltro non esclude, è stato sottolineato, la possibilità di realizzare un´infrastruttura a cavo interrato, che in altre realtà territoriali già è stato realizzato anche se in presenza di particolari condizioni e configurazioni del tracciato. L´assessore Riccardi ha comunicato che la relazione tecnica dell´ing. Barbesino sarà messa a disposizione dell´intera Giunta regionale e sarà inviata formalmente alle due Amministrazioni provinciali ed ai Comuni. Lo stesso assessore Riccardi ha preso atto che da parte della Provincia di Udine è in svolgimento un ulteriore "percorso di approfondimento tecnico" sulla fattibilità dell´opera; documentazione che sarà successivamente sottoposta all´attenzione dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia che, a norma di legge, è l´unica istituzione competente per questa materia a livello regionale. L´assessore Riccardi ha assicurato i sindaci che comunque l´elettrodotto non potrà essere realizzato senza il parere positivo da parte della Giunta regionale. .  
   
   
WWF BASILICATA: POZZO PETROLIFERO VICINO A OSPEDALE VILLA D’AGRI  
 
Potenza, 24 novembre 2009 - “Si apre l’ennesimo pozzo di Petrolio in Val d’Agri precisamente davanti l’ospedale di zona di Villa d’Agri. Tutto ciò con i richiesti ed ottenuti permessi della Regione Basilicata e, quello che più sorprende, con il bene placido del sindaco e dell’amministrazione del comune interessato”. Lo dichiarano, in un comunicato stampa, il Wwf Basilicata e l’Associazione Wwf Val d’Agri, che esprimono “una netta contrarietà al fatto che un pozzo venga attivato addirittura a circa 450 metri dall’ospedale centro di cura della salute e del benessere dei cittadini, a poca distanza dal confine del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano ed a poca distanza dal centro abitato di Villa d’Agri. Ci sorprende l’opportunismo del Sindaco di Marsicovetere che per acquisire le royalties derivanti dall’estrazione, senza porsi nemmeno il problema relativo ai rischi di inquinamento dell’ambiente e di disturbo della quiete dell’ospedale, abbia concesso il permesso di estrazione. Eppure Villa d’Agri è il paese che ha il maggiore tasso di sviluppo demografico della valle, ha più aziende produttive operanti nel centro urbano ed in prospettiva – sostiene ancora l’associazione ambientalista - può assurgere al ruolo di guida economica dell’intera valle, alla luce di ciò non si capisce come il sindaco Cantiani possa barattare la tutela ambientale e la salute dei propri cittadini per un pugno di euro. Il Wwf Basilicata ed il Wwf Val d’Agri chiedono fortemente che il sindaco di Marsicovetere, che ricordiamo essere medico e pertanto dovrebbe essere a conoscenza dei possibili danni derivanti dall’estrazione del petrolio sulla salute dei cittadini, ritorni sulle sue decisioni per evitare danni all’ambiente ed alla salute pubblica”. .  
   
   
ENERGIA: LA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIA AL GRUPPO MONCADA ENERGY  
 
Palermo 24 novembre 2009 – In risposta alle dichiarazioni del gruppo Moncada Energy, che annuncia la prossima realizzazione, nel territorio nisseno, della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Europa, la presidenza della Regione siciliana, emette il seguente comunicato: “Ci congratuliamo con l’imprenditore Moncada, per il primato che assicura alla Sicilia, nel campo della produzione di pannelli fotovoltaici. Moncada merita ogni stima, perché investe nel territorio ed è un grande imprenditore che si è fatto da sé. Ci auguriamo che la rete commerciale del suo prodotto possa raggiungere un grande numero di famiglie e di piccole e medie imprese siciliane, che, con lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica, potranno far quadrare i loro bilanci”. “In ordine alle irregolarità - prosegue la nota - che Moncada denuncia, in uno con il mancato rispetto dei vincoli del piano energetico regionale, da parte degli uffici regionali lo invitiamo a rivolgersi anche a questa istituzione, che provvederà a sanzionare comportamenti irregolari o illeciti”. .  
   
   
INAUGURATO LO SPORTELLO INFOENERGIA DI ABBIATEGRASSO  
 
Abbiategrasso, 24 novembre 2009 - Sabato 21 novembre, il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, ha inaugurato il nuovo sportello Infoenergia di Abbiategrasso, piazza Marconi,1. All’inaugurazione hanno presenziato anche il sindaco Roberto Albetti. Gli sportelli Infoenergia, voluti dalla Provincia di Milano, sono 46, distribuiti su tutto il territorio provinciale. Per il Presidente Podestà «gli spazi Infoenergia fanno parte del piano di azione Provinciale per l’efficienza energetica. Con questo servizio, la Provincia di Milano ha creato delle strutture dove i cittadini si informano sul risparmio energetico, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sull’importanza di ridurre i consumi. La Provincia di Milano è ancora una volta Ente “al servizio” e non “di servizio” dei cittadini». .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE NAPOLI NEL CORSO DEL PRIMO SEMESTRE DEL 2009 LE QUOTAZIONI IMMOBILIARI DI NAPOLI SONO DIMINUITE DEL 3.8%.  
 
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I sem 09
+9. 5% +15. 8% +13. 1% +13. 9% +12. 4% +7. 4% -1. 6% -6. 8% -3. 8%
Milano, 24 novembre 2009 - Nelle zone centrali del capoluogo partenopeo si registra una contrazione delle quotazioni del 3. 9 % che ha interessato in particolar modo le zone di Centro-duomo e di Monteoliveto. Nel Centro storico di Napoli, intorno al Duomo, le quotazioni delle abitazioni sono in ulteriore ribasso. La zona offre immobili dai tagli grandi, 150-160 mq che, da ristrutturare, costano intorno a 1500 € al mq per arrivare a 2000 € al mq se già ristrutturati. Si conta una buona presenza di investitori, quasi sempre napoletani, dal momento che ci sono numerose facoltà universitarie che insistono in zona. Con questa finalità si cercano soprattutto monolocali acquistabili a prezzi medi di 80-90 mila €. Su corso Umberto I, via Benedetto Croce e via San Gergorio Armeno si registra la presenza di soluzioni signorili, palazzi nobiliari con ingressi decorati, appartamenti da 200-400 mq con travi a vista di cui alcuni soggetti anche al vincolo delle Belle Arti. Per una tipologia ristrutturata si possono toccare anche quotazioni di 4000 € al mq. Nella restante parte del quartiere ci sono immobili privi di ascensore, poco luminosi perché inseriti all’interno di vicoli, il cui stato di conservazione spesso è da migliorare. Ad acquistare in zona sono quasi sempre acquirenti alla ricerca di immobili da ristrutturare (quotati intorno a 1500 € al mq) e investitori che affittano a studenti. Per un posto letto si spendono intorno a 150-200 € al mese. Anche sul mercato delle locazioni si registra una diminuzione dei valori. Nel quartiere di Monteoliveto si registra una contrazione delle quotazioni in particolare a Monteoliveto, mentre sono stabili nel quartiere Orefici. I prezzi di Monteoliveto infatti aveva raggiunto nel corso degli ultimi anni dei livelli elevati ragion per cui erano destinati a ridimensionarsi in seguito anche alla minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. La zona si presenta comunque signorile, con tagli oltre i 100 mq, costruiti a partire dal 1600. Infatti essa sorge a cavallo tra il Centro storico e via Toledo. Ad acquistare in zona sono soprattutto professionisti che ne apprezzano la centralità ed il fatto che sia servita dalla metropolitana. Su via Monteoliveto e via Medina si possono toccare punte di 6000 € al mq per le tipologie ristrutturate e signorili. Sul mercato delle locazioni si registra una buona domanda soprattutto per le soluzioni da affittare come ufficio. Un mercato completamente diverso interessa invece la zona di Monteoliveto-orefici che si presta di più per acquisti ad uso investimento dal momento che le quotazioni sono più contenute e si trovano facilmente tagli più piccoli come bilocali che hanno un buon ritorno in termini di investimento. Infatti nella zona è presente una buona domanda di abitazioni in affitto da parte di studenti universitari. Un posto letto oscilla intorno a 160-180 € al mese. Le abitazioni più apprezzate sono quelle situate su corso Umberto dove ci sono soprattutto palazzi d’epoca. Nel quartiere Orefici sono in corso degli interventi di riqualificazione del quartiere per renderla più appetibile soprattutto per chi volesse intraprendere un’attività commerciale nella zona. La macroarea che ha segnalato la contrazione più forte è stata quella di Flegrea-fuorigrotta che ha visto una diminuzione dei prezzi nel quartiere di Pianura, in seguito alla diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, spesso famiglie che acquistano la prima casa oppure la sostituiscono. L’importo medio di mutuo richiesto è intorno a 130-150 mila €. Infatti le tipologie più ricercate sono stati i bilocali, acquistati da ragazzi più giovani, e i trilocali. Il quartiere è sorto a cavallo della fine degli anni ’70 ed inizi degli anni ’80, in parte con costruzioni abusive che sono state poi successivamente condonate. Nelle zone più centrali (via Botticelli, via Empedocle) le quotazioni di soluzioni ristrutturate possono costare intorno a 2000-2100 € al mq, mentre quelle da ristrutturare costano 1800 € al mq. Mercato immobiliare e quotazioni simili anche per le abitazioni che si sviluppano nella parte del quartiere che confina con quello di Soccavo e che si sviluppa intorno a via Montagna Spaccata. In aumento la domanda di coloro che cercano appartamenti in affitto perché non riescono ad acquistare e l’offerta di box da vendere sul mercato perché oltre ad averne costruiti negli ultimi anni, alcuni sono stati messi in vendita da chi aveva acquistato per investimento. La macroarea di Vomero-arenella ha messo a segno una contrazione dei prezzi del 4. 4%. Tra i quartieri che hanno registrato un andamento dei prezzi in diminuzione si segnalano Vomero Alto e il quartiere Sanità. In sensibile diminuzione i prezzi delle abitazioni nel quartiere Sanità dove si registrano acquirenti più riflessivi che rallentano decisamente le tempistiche di vendita e le operazioni; a questi si aggiungono anche venditori che, poco propensi ad abbassare i prezzi, rimandano la vendita a tempi più proficui. La zona è comunque molto popolare e, in questi primi sei mesi dell’anno, hanno venduto coloro che non sono riusciti a far fronte al pagamento del mutuo, chi ha avuto la necessità di cambiare casa o trasferirsi altrove. Ad acquistare sono stati soprattutto giovani in procinto di sposarsi ed investitori. Questi ultimi si sono indirizzati verso le abitazioni su strada, di circa 40 mq, e che sono quasi sempre presi in affitto da immigrati (soprattutto cingalesi) che lavorano in città. Per un taglio di questo tipo si possono spendere da 25 a 40 mila € a seconda del grado di ristrutturazione e si possono chiedere canoni di locazione di 400 € al mese. Le giovani coppie hanno espresso una capacità di spesa media intorno a 110-120 mila € e, quasi sempre, hanno fatto ricorso al finanziamento. L’elemento determinante per la realizzazione della compravendita è stato il rapporto prezzo/qualità dell’immobile. Si incontrano difficoltà nella vendita dei grandi tagli. Il quartiere Sanità, è un quartiere storico sorto nel Xvi secolo e con abitazioni che arrivano fino ai primi anni del 1900, quasi sempre prive di ascensore e a volte in pessime condizioni di manutenzione. Poche le nuove costruzioni, a parte alcune in cemento armato, che sono sorte in via Buonomo, vico Maresca e Salita Principe e che si scambiano a prezzi medi di 2300 € al mq. Una delle zone più apprezzate dai potenziali acquirenti è quella che si sviluppa intorno all’Ospedale di “S. Gennaro” dove le quotazioni per abitazioni in buone condizioni sono di 1800-1900 € al mq contro una media di 1500 € al mq. Tipologie più residenziali, ante ’67, sono disponibili in corso Amedeo di Savoia dove si possono toccare anche punte di 2900 € al mq. Diminuiscono i prezzi delle abitazioni al Vomero Alto dove si è registrata una contrazione delle compravendite. La domanda è ancora vivace, ma allo stesso tempo esigente, e per questo motivo i potenziali acquirenti indugiano nell’acquisto e valutano tutte le offerte presenti sul mercato. Tra coloro che acquistano in questo quartiere, posizionato sulle colline, ci sono persone che provengono dall’hinterland di Napoli e coloro che invece hanno difficoltà ad acquistare nel centro del Vomero dove le quotazioni sono più elevate. Le compravendite in questa prima parte dell’anno sono state realizzate quasi sempre per uso diretto, in particolare per migliorare la qualità abitativa e hanno visto protagoniste famiglie dal reddito medio alto che avevano un discreto capitale per finanziare l’operazione. Bassa la domanda ad uso investimento. La tipologia più richiesta è stata il trilocale con posto auto la cui presenza è quasi indispensabile per la realizzazione della compravendita. Non si sono espresse particolari preferenze per la scelta delle tipologie da ristrutturare e per quelle già ristrutturate. Gli immobili della zona sono sorti tutti a cavallo degli anni ’60 e degli anni ’70 ed hanno quotazioni medie che oscillano da 3700 a 5000 € al mq. Abbastanza dinamico il mercato delle locazioni che vede una buona domanda da parte del personale che lavora presso quattro ospedali della zona (tra questi il Cardarelli e il Cotugno). La macroarea del Centro Direzionale di Napoli ha messo a segno una contrazione dei prezzi del 3. 8% che ha interessato in particolare il quartiere di Ponticelli anche se la domanda per la zona non accenna a diminuire soprattutto in vista della nascita dell’”Ospedale del Mare” che sarà pronto nei prossimi anni. Si tratta di una grande opera architettonica affidata a Renzo Piano che porterà alla nascita di un ospedale con 450 posti letto, un albergo con 50 posti letto per i familiari, una palazzina amministrativa-direzionale ed un centro commerciale. La struttura servirà mezzo milione di cittadini, anche quelli della popolosa fascia dei comuni vesuviani. In previsione del progetto si registra un certo interesse da parte degli investitori ma soprattutto da parte del personale che lavorerà in zona. Inoltre sono in corso una serie di interventi che porteranno al miglioramento della viabilità e alla nascita di parcheggi di nuova costruzione. Nella zona centrale sono presenti palazzi d’epoca, risalenti ai primi anni del 1900, che sono stati ristrutturati e di conseguenza si sono rivalutati. Esiste poi un’area con abitazioni di corte che si scambiano a prezzi medi di 1200 € al mq per le tipologie usate e 1500 € al mq per quelle ristrutturate. Ad acquistarle sono soprattutto le coppie giovani che hanno budget più contenuti. Sui due corsi principali del quartiere, corso Ponticelli e viale Regina Margherita, ci sono soluzioni più signorili che si scambiano a prezzi medi di 2200-2500 € al mq. Esiste poi una zona con soluzioni indipendenti con giardino ex Ina Casa costruite negli anni ’60 e che sono ricercati soprattutto dalle famiglie. Chi desidera delle costruzioni più recenti tende ad orientarsi verso i parchi costruiti negli anni ’80 e che in buone condizioni si compravendono a prezzi medi di 2500 € al mq. La parte del quartiere che si sviluppa verso i paesi dell’hinterland della città offre condomini in cemento armato costruiti abusivamente negli anni ’80, successivamente condonati e venduti a prezzi medi di 2000 € al mq che abitazioni in edilizia popolare. La macroarea Collina ha segnalato una contrazione dei prezzi del 2. 5% con una diminuzione più sensibile nel quartiere di Foria, che ha una buona parte di offerta immobiliare caratterizzata da immobili di tipo ultrapopolare (in particolare nella parte Rappresentata dalla zona Sanità) che negli anni scorsi erano acquistati da coloro che ricorrevano soprattutto al mutuo. Oggi queste categorie sono in difficoltà, optano per l’acquisto e di conseguenza queste tipologie sono acquistate da investitori che si orientano su piccoli tagli da mettere a reddito. Per un monolocale si possono spendere intorno a 30 mila € e si possono dare in affitto a 300 € al mese. I prezzi infatti possono andare da 1200 a 2000 € al mq. Le abitazioni più richieste sono quelle situate in via Foria dove ci sono abitazioni della prima metà del 1900 che si valutano a prezzi medi di 3000 € al mq. Soluzioni più prestigiose sono acquistabili (quando si trova offerta sul mercato) in piazza Cavour dove ci sono stabili costruiti nei primi anni del 1900 e che possono arrivare a 3300 € al mq. Si tratta di abitazioni apprezzate per lo più da un target medio alto, di professionisti che cerca in zona anche per acquistare l’immobile da destinare a studio professionale. Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 11. 8% 40. 3% 30. 5% 12. 3% 5. 1%
Luglio ‘08 13. 2% 39. 6% 30. 0% 12. 0% 5. 2%
Da Luglio 2008 a Luglio 2009 si registra un aumento della concentrazione della domanda sui bilocali che si è portata a 40. 3%, sui trilocali e sui quattro locali. In diminuzione la concentrazione della domanda su monolocali, cinque locali. Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 12. 2% 27. 9% 30. 7% 17. 7% 11. 5%
Luglio ‘08 11. 2% 26. 8% 31. 7% 19. 6% 10. 8%
Dal lato dell’offerta invece si riscontra un aumento della concentrazione sui monolocali (12. 2%), due locali (da 26. 8% a 27. 9%) e sui cinque locali ( da 10. 8% a 11. 5%). Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
LA PUGLIA A DUBAI PER LA PROMOZIONE DEL NOSTRO SETTORE LAPIDEO  
 
 Bari, 24 novembre 2009 - La Regione Puglia torna protagonista a Dubai per promuovere al “The Big 5” le nostre produzioni lapidee con uno spazio espositivo regionale che ospiterà una nutrita delegazione di aziende e con una mostra d’immagine coordinata dall’Ice . La Regione Puglia, grazie all’intervento dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica, con il supporto operativo dello Sprint Puglia, torna nuovamente a “The Big 5” di Dubai, la principale manifestazione fieristica nel settore dell’edilizia e dei materiali da costruzione che si tiene in Medioriente, giunta alla 13esima edizione, che si svolgerà da oggi, 23 novembre fino al 27 novembre Lo scorso anno, “The Big 5” ha fatto registrare la presenza di 2. 500 espositori (di cui circa 500 italiani) provenienti da 52 paesi e 58. 000 visitatori (agenti di commercio, architetti, disegnatori, distributori, importatori, Ingegneri rivenditori, ecc. ). L’evento rappresenta un’importante occasione per presentare agli operatori economici e ai professionisti del mondo edile mediorientale il meglio della tradizione e dell´innovazione produttiva e far conoscere le peculiarità e la ricchezza dei marmi e pietre naturali pugliesi nonché le potenzialità espressive dell´uso dei materiali lapidei nell´architettura e nel design, anche in considerazione dei positivi rapporti commerciali esistenti tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti nel settore dei materiali lapidei. “Le esportazioni dall’Italia verso gli Emirati Arabi – ha detto la vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone - nel settore dei materiali lapidei si sono attestati nel 2008 su di un valore totale di oltre 60 milioni di Euro. Nello stesso periodo - ha sottolineato la vice Presidente - la Puglia ha esportato in Medioriente pietre da taglio e da costruzione per un valore di circa 1,1 milioni di Euro. L’analisi dei dati export relativi al 2008, evidenzia che, contrariamente a quanto rilevato a livello nazionale (-10% rispetto al 2007), l’export pugliese di pietre da taglio, è cresciuto in maniera considerevole (+ 402%). La Regione Puglia parteciperà all’edizione 2009 di “The Big 5” con due presenze distinte. Sarà protagonista della mostra d’immagine, “I giardini di pietra”, dedicata alla valorizzazione delle produzioni lapidee regionali italiane di eccellenza promossa dall’Ice (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) in collaborazione con altre 5 regioni italiane. E, al di fuori dell’iniziativa interregionale, con “Spazio Puglia” uno stand espositivo che si pone l’obiettivo di presentare e valorizzare i punti di forza del sistema produttivo pugliese dei materiali lapidei, mettendo in evidenza le principali produzioni locali di eccellenza e facendo conoscere le qualità, le specificità e le potenziali applicazioni delle pietre di Puglia sia nell’edilizia urbana che per la realizzazione di opere di design. “Spazio Puglia” (ubicato nella hall Rashid - Booth D 231) ospiterà un’area per gli incontri d’affari riservata alle aziende pugliesi presenti a Dubai: Consorzio Pietra di Apricena (Fg), Decor di Monteroni (Le), Biancocave di Melpignano (Le); Fratelli Mele, Pimar e Fratelli Pitardi di Cursi (Le), Lithos Mosaico di Martina Franca (Ta), Kolossal di Locorotondo (Ba), I. Mar. Fa di Fasano (Br), Bioesplora di San Michele Salentino (Br); Manzi Marmi e Eidos Glass di Trani (Bt). All’interno dello stand troveranno spazio anche un’area riservata all’esposizione dei materiali tecnici forniti dalle aziende pugliesi citate (catalogoteca) e una ai materiali lapidei provenienti dai principali bacini di produzione regionale (marmoteca). Al fine di rendere particolarmente attraente per i visitatori la suggestiva esposizione, i campioni di marmo e di pietra naturale pugliese saranno presentati in modo scenografico su cristalli trasparenti. .  
   
   
I MARMI SICILIANI IN MOSTRA A DUBAI  
 
Palermo 24 novembre 2009 - E’ iniziata ieri a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la fiera internazionale dei materiali da costruzione “Big 5”. Anche la Sicilia partecipa alla mostra del paese arabo, presentando i prodotti del settore lapideo. Per i tre giorni di fiera, lo spazio espositivo dedicato ai produttori siciliani è una vera e propria “marmoteca”, luogo anche virtuale dove oltre a esporre i prodotti, si terranno seminari informativi e verranno proiettati cataloghi multimediali. La Sicilia partecipa in virtù dell’adesione al progetto lapideo coordinato dall’Istituto del Commercio Estero di Roma. Si tratta di una partecipazione aperta a un pool di regioni italiane: oltre alla delegazione siciliana, sono presenti operatori di Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto. L’appuntamento di Dubai conclude il programma 2009, iniziato con la partecipazione all’American Institute of Architest di San Francisco (aprile-maggio) e proseguito con l’Archmoscow che si è svolto nella capitale russa a giugno di quest’anno. .  
   
   
LA REGIONE SARDEGNA SBARCA A DUBAI  
 
Cagliari, 24 Novembre 2009 - La Regione Sardegna promuove il settore lapideo a Dubai dal 23 al 26 novembre in occasione della Big Five, la principale manifestazione fieristica nel settore dell¡¯edilizia e dei materiali da costruzione che si tiene in Medio©\oriente. Intenzione della Regione Sardegna ¨¨ rafforzare i rapporti con gli Emirati Arabi Uniti nel campo della cooperazione economica, del commercio, degli investimenti, della promozione turistica e delle relazioni culturali. La missione si ¨¨ posta l¡¯obiettivo di far conoscere agli ospiti internazionali, architetti e importatori, le caratteristiche e i potenziali impieghi delle principali tipologie di pietre, dai marmi ai graniti. La Regione Sardegna, rappresentata dal consigliere regionale Franco Mula, prova a spingere le pietre oltre i confini nazionali, promuovendo un progetto interregionale di promozione del settore lapideo, coordinato dall¡¯Ce. All¡¯iniziativa, oltre alla Sardegna, hanno aderito il Veneto, la Liguria, la Toscana, la Puglia e la Sicilia. Si tratta di una mostra immagine, intitolata ¡°I giardini di pietra¡± che intende valorizzare i materiali attraverso una comunicazione che esalta gli usi innovativi degli stessi e le peculiarit¨¤ dei territori da cui provengono. ¡°L¡¯evento - ha affermato Franco Mula - rappresenta un¡¯importante occasione per incontrare gli operatori internazionali, promuovere e dare visibilit¨¤ a prodotti che consideriamo dei veri e propri gioielli di terra sarda, anche in considerazione dei positivi rapporti commerciali esistenti tra l¡¯Italia e gli Emirati Arabi Uniti nel settore dei materiali lapidei". Tra gli imprenditori sardi erano presenti Sardegna Marmi di Orosei, S. I. M. G. Di Buonfigli e la Marmi Daino Real. .  
   
   
EDILIZIA A DUBAI, MARCHE IN EVIDENZA.  
 
 Ancona, 24 novembre 2009 - Si e` aperta la manifestazione fieristica "The Big 5 2009", evento di riferimento per il settore dell``edilizia e materiali di costruzione per l``area del Golfo e del Medio Oriente. All``edizione di quest``anno partecipano 3000 espositori provenienti da oltre 50 Paesi per una superficie complessiva di 41. 000 mq. L``italia, Paese partner, partecipa con il numero maggiore di imprese e la Regione Marche attraverso il coordinamento organizzativo di Ancona Promuove, ha presentato 24 aziende marchigiane del settore. L´assessore Lidio Rocchi con il Dirigente dell``Area Internazionalizzazione della Regione Marche Raimondo Orsetti e il vicepresidente di Ancona Promuove Massimiliano Polacco, hanno presenziato alla cerimonia di inaugurazione celebrata dai ministri degli Emirati dell`` Industria: sceicco Ha Al Mak e ministro dell``Economia, Al Man. Gli Emirati e il Medio Oriente costituiscono un``area di alta priorita` per la Regione Marche che ha potenziato la propria presenza attraverso la costituzione di un Desk operativo e di servizio con sede a Dubai e con capacita` azione in tutti i Paesi del golfo. .  
   
   
EDILIZIA FVG: PIANO CASA GIA´´ IN VIGORE, CODICE DAL 19 DICEMBRE  
 
Udine, 24 novembre 2009 - Il Codice regionale dell´edilizia entrerà in vigore il 19 dicembre prossimo. Il Piano casa, invece, il provvedimento contenuto all´interno del Codice che recepisce la normativa nazionale e la cui durata sarà di 5 anni, è già in vigore dal 18 novembre. Per sancire un primo avvio di operatività del nuovo strumento normativo la Regione ha organizzato ieri a Udine un convegno aperto al gruppo tecnico dell´Anci e ai rappresentanti del mondo delle professioni e delle costruzioni, alla presenza dell´assessore regionale alla Pianificazione territoriale e Autonomie locali, Federica Seganti. "Il nuovo codice mette al centro gli interessi del cittadino, semplificando le norme, eliminando le sperequazioni di applicazione, istituendo una modulistica omogenea, fissando tempi certi per le pratiche grazie all´introduzione del silenzio assenso, eliminando costi aggiuntivi della burocrazia", ha affermato Seganti, ribadendo l´obiettivo, condiviso ad inizio legislatura con tutti i referenti del provvedimento, con cui l´amministrazione regionale ha posto mano alla scrittura del testo. "Non volevamo fare solo un testo unico - ha aggiunto Seganti - ma anche sburocratizzare pesantemente il settore. Attraverso la ridefinizione chiara delle cosiddette attività libere, ad esempio, abbiamo fatto una scelta coraggiosa ma molto ponderata", ha rilevato l´assessore. Dopo questo primo appuntamento, gli incontri divulgativi continueranno sul territorio tutta la prima quindicina di dicembre (il 2 a Pordenone, il 4 a Trieste, il 10 a Gorizia e l´11 di nuovo a Udine) e verrà data la massima attenzione all´attività di risposta ai quesiti più frequenti posti da enti locali, professionisti e cittadini agli uffici della Direzione regionale Pianificazione. .  
   
   
SARDEGNA, PIANO CASA COME MOTORE DI UN PROCESSO DI SVILUPPO A PIÙ AMPIO RESPIRO  
 
Cagliari, 24 Novembre 2009 - "Avviare e rafforzare un processo virtuoso di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio vuol dire tutelare la qualità del paesaggio, rispondere alle esigenze abitative delle famiglie e allo stesso tempo creare condizioni di sviluppo finalizzate al rilancio dell’economia isolana attivando effetti moltiplicatori in tanti altri settori produttivi". Così, l´Assessore regionale degli Enti Locali, finanze e urbanistica, Gabriele Asunis, è intervenuto al "5° Congresso Regionale Feneal-uil Sardegna (Federazione Nazionale Lavoratori dell´Edilizia industrie affini e del Legno) , intitolato: Dalla crisi al nuovo sviluppo: più qualità, più lavoro, più sicurezza". Dal congresso sono emerse tutte le difficoltà legate allo sviluppo che la Sardegna sta affrontando e i riflessi che la crisi economica che ha colpito la comunità internazionale sta avendo nei settori produttivi isolani e nel mercato del lavoro. Per questo - è stato rimarcato dall’assemblea - vi è la necessità di nuovi impulsi per ridare vigore al mondo produttivo, con particolare riferimento al settore delle costruzioni in Sardegna. In quest´ottica "Il Piano Casa si pone come motore di un processo di sviluppo a più ampio respiro per tanti settori legati alla sfera produttiva ed economica dell’Isola - ha aggiunto l’assessore Asunis - in quanto mette a punto un’operazione virtuosa che vuole dare un forte impulso a tutto il comparto edilizio mettendo sempre in primo piano il recupero delle opere architettoniche degradate, tutelando, allo stesso tempo, il paesaggio". .  
   
   
LETTERA DEL VICEPRESIDENTE DEL PIEMONTE PEVERARO AL MINISTRO BONDI: “MI BATTERO´ CONTRO UNA LEGGE INIQUA CHE PENALIZZA MIGLIAIA DI RESTAURATORI “  
 
Torino, 24 novembre 2009 - Dura presa di posizione del vicepresidente della Regione Piemonte con delega all’Artigianato Paolo Peveraro nei confronti della nuova normativa varata dal Ministero per i Beni e le attività culturali con l’obiettivo di regolare l’accesso alla professione di restauratore (e di collaboratore restauratore) di beni culturali. “Si tratta di un provvedimento che – spiega Peveraro - rischia di cancellare con un colpo di spugna un’intera generazione di restauratori, mettendo in ginocchio un settore che il mondo intero ci invidia. Per questo motivo ho scritto una lettera al Ministro Bondi, chiedendogli di rivedere la disciplina di una materia così importante e universalmente riconosciuta nell’ottica di non penalizzare le imprese”. La nuova legge, infatti, riconosce la qualifica solo a chi ha maturato i requisiti prima del 2001, escludendo pertanto chi si è dedicato all’attività negli ultimi 8 anni. Non solo: il portale del Ministero richiede documentazioni spesso irreperibili, riferite ad anni in cui non erano nemmeno obbligatorie, che per giunta, complicando non poco la situazione, devono essere inviate con procedura telematica. Altra criticità, evidenziata dalle imprese del settore e dalle Confederazioni di categoria, i tempi e le modalità di inoltro delle domande. In tutta Italia ci sono ben 30mila restauratori, di cui oltre 1000 in Piemonte, che garantiscono al nostro Paese il primato mondiale nell’attività di restauro, conservazione e tutela del patrimonio storico-artistico. Attuando la nuova disciplina, migliaia di imprese rischierebbero di dover chiudere i battenti. “È inacettabile, soprattutto ora in tempo di crisi, che si metta a rischio un intero settore –commenta Peveraro -. Pertanto, accogliendo le sollecitazioni del mondo artigiano, al Ministro chiedo l’inclusione anche dei periodi successivi al 2001 per perfezionare i requisiti utili ai fini del riconoscimento; una proroga dei termini per la presentazione della documentazione; la semplificazione delle modalità di compilazione delle domande, avvalendosi dell’autocertificazione dell’autocertificazione, con possibilità di inoltro anche su sopporto cartaceo”. .  
   
   
PROVINCE, SERVE PIU´ AUTONOMIA  
 
Torino, 24 novembre 2009 - “Il Ddl appena varato dal Governo sul Codice delle Autonomie locali, è un buon punto di partenza su cui lavorare. E’ il momento in cui bisogna pianificare le misure di uscita dalla crisi introducendo correttivi per migliorare la produttività e l’efficienza del sistema Paese e dei sistemi provinciali. Le Province hanno portato avanti in questi anni battaglie in difesa di un ruolo determinante sul territorio, ma lamentano ancora una limitata autonomia organizzativa, causata da un decentramento statale e regionale che nelle materie non ha trasferito per intero le funzioni da esercitare”. E’ quanto ha sostenuto, il 21 novembre, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta nel suo intervento di fine mandato al vertice dell’Upp, l’Unione delle Province Piemontesi, che si è riunito questa mattina per il rinnovo dei propri organi presso l’Auditorium di corso Inghilterra a Torino. “Molti non sanno, o fanno finta di non sapere – ha aggiunto Saitta - che le Province erogano molteplici ai servizi ai cittadini e alle imprese, svolgendo un ruolo centrale nella pianificazione e nella programmazione locale, regionale, statale e dell’Unione Europea, in settori fondamentali come quello ambientale, agricolo, di gestione del territorio, del trasporto locale, dei servizi del lavoro, di istruzione e formazione. Su questa logica l’Upp avrà ancora un futuro se saprà lavorare senza contrapposizioni, in questi anni abbiamo lavorato in modo che anche le Province più piccole avessero peso indipendentemente dalle loro dimensioni”. L’assemblea ha quindi rinnovato i propri organi a partire dal Direttivo, composto dai Presidenti delle otto Province e da 28 Consiglieri provinciali. Ad Antonio Saitta, in qualità di Presidente Upp, succede Massimo Nobili che guida l’Amministrazione provinciale del Verbano-cusio-ossola. Vice presidente vicario è stato eletto il Presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi. .  
   
   
BOLZANO, FRA GLI ARGOMENTI DELLA SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI IERI: SICUREZZA SUL LAVORO, NO ALLA CENTRALE IDROELETTRICA SULL´ISARCO, MENO BUROCRAZIE  
 
Bolzano, 24 novembre 2009 - Amministrazione - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta del 23 novembre e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. Sicurezza sul lavoro - L´assessore Hans Berger, che rappresenterà il presidente Durnwalder, nel corso della conferenza Stato-regioni di giovedì chiederà di modificare alcuni passaggi delle nuove normative relative alla sicurezza sul luogo di lavoro. L´esecutivo provinciale, infatti, esprime forti perplessità sul monte-ore da dedicare alla frequenza obbligatoria dei corsi da parte dei datori di lavoro. "In una realtà, come la nostra, caratterizzata da piccole e piccolissime imprese - ha spiegato Luis Durnwalder - ci sembra davvero esagerato costringere, ad esempio, un imprenditore agricolo con un solo dipendente, a seguire un corso di 36 ore, perdendo quasi un´intera settimana di lavoro. Nell´ambito della conferenza Stato-regioni chiederemo di rivedere alcune storture della norma, adeguandola maggiormente alla realtà. Certi obblighi dovrebbero essere applicati solamente alle grandi aziende". Borse di studio per meriti particolari - La giunta provinciale, nel bandire un concorso per l´assegnazione di circa 200 borse di studio da 1. 140 euro per meriti particolari, riservate agli studenti universitari che conseguono risultati d´eccellenza, ha deciso di porre alcuni paletti legati al principio della residenza. "Capita infatti - ha sottolineato Durnwalder - che studenti provenienti dall´estero frequentino la Lub e prendano la residenza in Alto Adige, chiedendo poi questi premi in caso di corsi di specializzazioni svolti in altre regioni italiane". D´ora in poi avranno diritto alla borsa di studio per meriti particolari gli studenti altoatesini e comunitari che frequentano la Lub, e gli studenti altoatesini e comunitari, ma residenti da almeno due anni in Provincia di Bolzano, che frequentano un corso di studi sul territorio italiano. Per quanto riguarda gli studenti provenienti da paesi non facenti parte dell´Unione Europea, il "premio" è previsto solo nel caso in cui frequentino la Lub e abbiano la residenza da almeno un anno in Alto Adige. No alla centrale idroelettrica sull´Isarco - L´esecutivo di Palazzo Widmann condivide le conclusioni del comitato ambientale, e dunque ha rigettato il progetto per la realizzazione di un impianto idroelettrico lungo il fiume Isarco, nei comuni di Fortezza, Varna, Bressanone, Naz/sciaves, Velturno e Funes. "Si trattava di una nuova concessione - ha precisato Durnwalder - ma tutte le domande presentate sono state giudicate in maniera negativa, seppur a maggioranza, dal comitato ambientale, che ha valutato i progetti sia sotto l´aspetto della resa, che sotto quello dell´impatto ambientale". Meno burocrazia - "Nell´ambito delle iniziative portate avanti dalla giunta provinciale per l´abbattimento di costi e procedure legate alla burocrazia - ha aggiunto il presidente Durnwalder - sono state introdotte delle novità che consentiranno di risparmiare centinaia di domande per concessioni edilizie". Per alcuni interventi, infatti, basterà l´autorizzazione del sindaco. Per le strade di accesso nel verde agricolo, ad esempio, i limiti al di sotto dei quali si può evitare la concessione edilizia sono passati dai 500 ai 750 metri di lunghezza, dal 60% al 70% della pendenza, e dal metro e mezzo ai due metri per l´altezza dei muri a secco. Per quanto riguarda gli spianamenti di superfici agricole a quote inferiori ai 1. 600 metri di altitudine, invece, il limite è passato da 5mila a 6mila metri quadrati. Proroga delle concessioni - La giunta provinciale ha deciso di prorogare per 9 anni le concessioni alle aziende per il trasporto di persone. "Una direttiva comunitaria - ha specificato Durnwalder - impone l´obbligo di indire una gara d´appalto a livello europeo, con il rischio, però, di veder penalizzate le piccole aziende locali e i loro dipendenti. Dopo aver consultato l´Ufficio legale della Provincia e alcuni esperti, i quali hanno confermato la possibilità di evitare quest´obbligo alla luce delle particolari caratteristiche del nostro territorio, abbiamo deciso di concedere una proroga di 9 anni per le concessioni esistenti". La Provincia dovrà stipulare con le aziende una convenzione che precisi gli standard di qualità da rispettare nello svolgimento del servizio, e si riserva di interrompere la proroga qualora arrivassero diverse indicazioni in merito da Bruxelles. Contributi per le votazioni - Per consentire agli altoatesini residenti all´estero di partecipare alla recente consultazione referendaria, la Provincia ha rimborsato una somma compresa tra gli 1,5 e i 2 milioni di euro. "Decisamente troppo", fa notare il governatore altoatesino, il quale annuncia un giro di vite. "Sino ad oggi abbiamo applicato gli importi stabiliti nel 1988 aggiornandoli sulla base del tasso di inflazione - sottolinea Durnwalder - mentre in futuro introdurremo dei rimborsi chilometrici calcolati sulle tariffe ferroviarie. L´obiettivo, però, è quello di far consentire il voto per corrispondenza, che abbatterebbe del tutto queste spese". Contributi alle associazioni turistiche - La giunta provinciale ha approvato i nuovi criteri per i contributi da assegnare alle associazioni turistiche operanti sul territorio altoatesino. In futuro il sussidio, legato alla presentazione di singole iniziative, non potrà superare i 100mila euro, limite superabile solo in casi eccezionali. Tra le nuove iniziative considerate ammissibili spiccano i parchi avventura, mentre sono stati esclusi i campi di manovra per le mountain-bike. Le località con meno di 300mila pernottamenti all´anno potranno ricevere contributi compresi tra il 30% e il 90% della spesa ammessa, quota che scende tra il 20% e l´80% per le località al di sotto dei 300mila pernottamenti annui. .  
   
   
CAMPANIA, IDONEI: 83 GIOVANI IMMESSI NEI RUOLI ORGANICI DELLA REGIONE. BASSOLINO: "BUON LAVORO AI NEOASSUNTI"  
 
Napoli, 24 novembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta del presidente Antonio Bassolino e del vicepresidente Antonio Valiante, ha deliberato l´immissione nei ruoli organici della Giunta regionale della Campania di 83 persone, tra funzionari e istruttori. Sono pari al 55% degli idonei ai concorsi banditi nel 2002 per le categorie C e D. In questo modo viene esaurita la graduatoria per cinque importanti qualifiche: funzionario programmazione e controllo, funzionario per l´integrazione informatica, istruttore direttivo programmazione e controllo; istruttore direttivo agente di sviluppo; istruttore programmazione e controllo. Restano collocati in graduatoria altri 77 idonei, per i quali sono in corso di verifica le possibilità di assorbimento, compatibilmente con le esigenze di copertura finanziaria. "Oggi sono davvero soddisfatto - ha dichiarato il presidente Bassolino - perché abbiamo assunto 83 giovani di comprovata competenza, che da tempo chiedevano legittimamente di essere immessi nei ruoli regionali. In questi mesi abbiamo intensamente lavorato per raggiungere questo risultato. A loro auguro buon lavoro, e sono convinto che sapranno impegnarsi con grande professionalità al servizio dell´amministrazione regionale. Siamo una delle poche Regioni ad aver quasi dimezzato i ruoli dirigenziali e ad aver rinnovato l´organico attraverso concorsi trasparenti. Dal 2002 ad oggi abbiamo assunto diverse centinaia di giovani, che stanno dando un contributo essenziale alla modernizzazione della macchina amministrativa. So che ci sono altri ragazzi e ragazze che aspettano di essere assunti. Come abbiamo fatto oggi, dopo le opportune verifiche tecniche e normative, ci auguriamo di poter dare una risposta positiva anche alle loro richieste" ha concluso Bassolino. .  
   
   
“SUPERARE LA CRISI ECONOMICA: MISURE ANTI-CRISI E STRUMENTI PER LE IMPRESE” PROPOSTE E IDEE DA PARTE DEL MONDO PRODUTTIVO  
 
Cinisello Balsamo, 24 novembre 2009 - Si terrà mercoledì 25 novembre alle ore 18 il convegno “Dalla crisi alla crescita: investire nello sviluppo futuro”. L’evento, in programma presso Villa Casati Stampa a Cinisello Balsamo (Piazza Soncino, 3) rientra nel ciclo di incontri denominato “Superare la crisi economica: misure anti-crisi e strumenti per le imprese”, organizzato da Bic La Fucina, in collaborazione con Associazione Imprenditori Nord Milano e Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni. L’obiettivo di questi convegni è analizzare e individuare gli strumenti più idonei per affrontare al meglio una crisi caratterizzata dal ricorso agli ammortizzatori sociali, dalla riduzione significativa dei valori dell’export, dall’accesso al credito sempre più difficoltoso. Una congiuntura negativa da combattere coordinando gli interventi a livello locale, regionale e nazionale per mettere in campo misure anticrisi fondamentali a garantire gli obiettivi immediati di salvaguardia del sistema produttivo sia pensare a un modello di sviluppo futuro, attraverso strumenti che supportino la ripresa economica. Sarà Massimo Milos, Presidente di Associazione Imprenditori Nord Milano, ad introdurre i lavori del convegno del 25 novembre. Interverranno Giuseppe Filiaci, Responsabile export e international finance Iccrea Banca (“Accordo Abi-sace: prestazioni di garanzie sull’accesso al credito”) e Corrado Bottoli, Responsabile Ufficio Credito Camera di Commercio di Milano (“Gli strumenti anti-crisi della Camera di Commercio di Milano a supporto delle piccole e medie imprese”). L’evento sarà coordinato da Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Bic La Fucina. Www. Ainm. It .  
   
   
LA PROVINCIA DI MILANO APRE UN TAVOLO DI CONFRONTO CON L’ARTIGIANATO INTESA SULL’ACCESSO AL CREDITO E SUGLI APPALTI PUBBLICI  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, ha istituito il 20 novembre un tavolo permanente di confronto con il mondo dell’artigianato. L’organismo si occuperà, da subito e con interventi pratici, sia di applicare nel Milanese e a Milano la direttiva comunitaria Small business act, mirata a privilegiare, ove giuridicamente possibile, le piccole e micro imprese locali nell’assegnazione di appalti pubblici, sia di favorire, attraverso la costituzione di fondi di garanzia, l’accesso al credito degli operatori. Al tavolo permanente sono stati, inoltre, attribuiti i compiti di rendere la formazione professionale più rispondente alle necessità delle imprese artigiane e di promuovere azioni di sostegno all’assunzione o alla stabilizzazione degli apprendisti. La decisione di attivare questo nuovo strumento di confronto con il settore dell’artigianato, che l’Amministrazione provinciale considera una dorsale economica di straordinaria rilevanza per il territorio e apprezza per il suo approccio pratico ai problemi in linea con la politica del fare sviluppata dalla Giunta, è stata assunta dal presidente Podestà nel corso di un confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria svoltosi stamattina. Si trattava, peraltro, della quarta seduta del «Comitato fuori dalla crisi», l’organismo istituito dall’Ente in seno alla Giunta allo scopo di monitorare lo stato occupazionale, di valutare le criticità industriali già in atto sul territorio e di prevenire l’emergere di situazioni delicate. Il Comitato, nelle scorse settimane, aveva incontrato le delegazioni dei sindacati confederali, degli industriali e dei commercianti. Alla seduta di oggi del «Comitato fuori dalla crisi», presieduto dall’On. Podestà, hanno partecipato il vicepresidente della Provincia Novo Umberto Maerna e gli assessori Paolo Del Nero (Lavoro e Piccole e medie imprese) e Luca Squeri (Bilancio). La delegazione della categoria era composta dai rappresentanti dell’Unione artigiani della provincia di Milano (il segretario generale Marco Accornero e il vicepresidente Salvatore Luca), della Confederazione nazionale dell’artigianato di Milano (il presidente Cristina Croda e il segretario Marco Vicedomini (segretario), dell’Apa-confartigianato di Milano (il presidente Giovanni Barzaghi e il segretario generale Guido Cesati) e di Confartigianato Alto Milanese (il segretario generale Marco Brogini e il vicepresidente Gianfranco Sanavia). All’incontro ha preso parte anche il senatore Giuseppe Valditara, da sempre vicino al mondo dell’artigianato. «E’ stato facilissimo entrare in sintonia con gli amici dell’artigianato e delle piccole imprese - ha sottolineato il presidente Podestà al termine dell’incontro -. La costante frequentazione che ho riservato a questo settore anche come parlamentare europeo s’è rivelata decisiva per passare immediatamente dalle parole e ai fatti. Io e molti altri componenti della Giunta abbiamo maturato, d’altra parte, nelle nostre esperienze professionali una concezione del fare impresa che ci accomuna agli imprenditori dell’artigianato. Ringrazio tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria incontrati oggi per il contributo offerto all’istituzione del tavolo e per le proposte avanzate. E ringrazio anche il senatore Valditara, che meriterebbe una promozione sul campo per il ruolo di ufficiale di collegamento con il mondo dell’artigianato ricoperto per molti anni». «Il presidente Podestà, che ringraziamo per la convocazione di oggi, non solo ha dimostrato attenzione per il nostro settore ma s’è pure premurato di assumere impegni concreti - ha dichiarato Accornero, visibilmente soddisfatto per l’esito dell’incontro -. Il tavolo permanente di confronto, aperto nello spirito della direttiva comunitaria Smal business Act, ci permetterà di aggiornare la Provincia sulla situazione e di varare provvedimenti condivisi. Il Presidente Podestà ha, del resto, assicurato che la sua Amministrazione si attiverà per predisporre interventi finalizzati al sostegno dell’accesso al credito pure mediante l’apporto di Cofidi e delle Cooperative di garanzia». «La sensibilità del presidente Podestà per i problemi dell’artigianato va ritenuta l’architrave di un confronto incardinato sulla tradizione meneghina del fare e auspicato da 250. 000 operatori - ha osservato il senatore Valditara -. Esistono le condizioni per applicare sul territorio la direttiva comunitaria Small business act». .  
   
   
CREDITO E PICCOLA IMPRESA: AMMINISTRATORI PUBBLICI, ESPERTI, IMPRENDITORI E ISTITUTI BANCARI A SI CONFRONTANO A PINEROLO  
 
Pinerolo, 24 Novembre 2009 - Confronto a tutto campo, il 19 novembre a Pinerolo, tra le ragioni e le esigenze dei piccoli imprenditori e quelle delle banche: l’occasione era fornita da un incontro organizzato da “Mip - Mettersi in proprio”, il servizio di accompagnamento alla creazione d’impresa promosso dalla Provincia di Torino. L’incontro tecnico sul tema del credito si è tenuto presso il Salone dei Cavalieri ed è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Pinerolo. Moderati dal giornalista Alberto Maranetto (redattore de “L’eco del Chisone”), amministratori pubblici, esperti, rappresentanti di istituti di credito e Confidi hanno analizzato lo stato dell’arte nei rapporti tra Pmi e banche ed hanno illustrato le misure e gli strumenti finanziari anticongiunturali attualmente disponibili. Ad aprire i lavori è stato il Sindaco di Pinerolo, Paolo Covato, il quale ha ricordato lo sforzo della sua amministrazione per saldare i debiti con le piccole e medie imprese, il cui pagamento è ritardato dall’esigenza di rispettare il Patto di Stabilità. Ida Vana, Assessore alle Attività produttive e Concertazione territoriale della Provincia di Torino, ha lamentato il deficit di informazione che le Pmi patiscono nel loro rapporto con le banche, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti per superare i problemi di liquidità dovuti alla crisi ed alla conseguente contrazione dei mercati e dei fatturati. L’assessore ha affermato che gli effetti della crisi si faranno sentire anche se nel 2010 la situazione dovesse migliorare, “perché – ha sottolineato – nel rapporto con le banche le imprese saranno valutate in base ai bilanci 2009, quasi tutti negativi”. “Cercando tutte le soluzioni possibili ai loro problemi, la Provincia di Torino è e sarà sempre vicina agli imprenditori” ha concluso Vana. Roberto Bordiga, consulente dello Sportello Mip – Mettersi in proprio, ha invece illustrato gli strumenti anticongiunturali che istituzioni pubbliche, banche e associazioni imprenditoriali hanno messo in campo per gestire le delicate situazioni delle piccole e medie imprese: l’accordo in sede Abi per la sospensione dei debiti delle Pmi, il Fondo regionale di garanzia per l’imprenditoria femminile, il Fondo di riassicurazione per le Pmi (che offre ai Confidi la possibilità di migliorare notevolmente le condizioni di accesso al credito). Manuela Montagna, coordinatrice del Mercato Retail per l’Area Torino-valle d’Aosta-piemonte Nord della Banca Intesa San Paolo, ha parlato degli accordi tra l’istituto di credito che rappresenta e le associazioni imprenditoriali per il rinvio delle rate per la restituzione dei prestiti richiesti dalle imprese. Sulla necessità di una migliore e più capillare informazione alle imprese si sono trovati d’accordo sia la dottoressa Montagna che Alberto Garabello, condirettore commerciale Pmi, Confidi e Finanza Agevolata, Regione Liguria, Piemonte Sud e Pavia di Unicredit Banca. Garabello ha illustrato i nuovi prodotti creditizi che il suo istituto ha ideato per le piccole e piccolissime imprese commerciali e artigianali. Unicredit Banca sta gestendo, insieme ai Confidi, un fondo di 7 miliardi di Euro messo a disposizione delle Pmi; l’istituto dedica inoltre strumenti creditizi ad hoc alle imprese che soffrono i ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. “Mip - Mettersi In Proprio”: I Numeri Dello Sportello Nel Pinerolese Durante l’incontro sono stati illustrati alcuni dati sull’attività dello Sportello Mip di Pinerolo, la cui attività è stata avviata il 13 febbraio 2003. Alla data del 31 ottobre 2009, i progetti di imprese presentati e valutati a Pinerolo sono stati 484: 293 hanno fruito di una prima consulenza, mentre per 191 è stato avviato un percorso di accompagnamento, finalizzato alla verifica della fattibilità economica e finanziaria e alla stesura del business plan. I business plan completati e validati sono 63. I settori di attività sono i più vari: dalla sartoria alla ristorazione, dal commercio all’editoria, dall’artigianato del vetro alla toelettatura di cani e gatti, dagli Internet point alle strutture turistiche. “Mip - Mettersi in proprio”, rientra nel quadro generale delle politiche di supporto alla nuova imprenditoria, finanziate congiuntamente da Unione europea (Fondo Sociale Europeo), Ministero del Lavoro, Regione Piemonte (Por 2007-2013 – Percorsi Integrati per la Creazione d’Impresa). La Provincia di Torino, tramite il servizio Mip - Mettersi in Proprio, vanta un´esperienza più che decennale nelle iniziative volte a favorire la nascita ed il consolidamento di nuove imprese. A quanti intendano avviare nuove attività imprenditoriali, viene offerta una rete di sportelli per la creazione d´impresa, con compiti di supporto e consulenza agli aspiranti imprenditori. Mip opera nell´ambito delle iniziative previste dal Programma Operativo Regione Piemonte del Fondo Sociale Europeo - obiettivo 2 “Competitività regionale e Occupazione” 2007 - 2013 . Il servizio, interamente gratuito, è finanziato attraverso fondi dell´Unione Europea, del Ministero del Lavoro e della Regione Piemonte. Gli sportelli Creazione Impresa si trovano a Torino (tre sedi), Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Orbassano (presso Assot), Pinerolo, Rivoli, Settimo Torinese. Vi possono accedere tutti coloro che intendono realizzare una nuova iniziativa imprenditoriale all´interno del territorio della provincia di Torino e sono interessati a valutarne la concreta fattibilità. Per usufruire del servizio si può contattare il numero verde 800-146766. In alternativa è possibile collegarsi al sito www. Mettersinproprio. It dove, oltre alla possibilità di richiedere un appuntamento compilando l´apposito modulo, si possono trovare le prime utili informazioni sull´iniziativa. . .  
   
   
PROVINCIA DI TREVISO E CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO ANTICIPANO AI LAVORATORI DEL TREVIGIANO LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA  
 
Treviso, 24 novembre 2009 - La Provincia di Treviso e la Cassa di Risparmio del Veneto uniscono le proprie forze per dare una risposta concreta alle difficoltà finanziarie delle numerose famiglie di lavoratori del territorio trevigiano coinvolte in crisi aziendali. Oggi in Provincia la firma della convenzione per la realizzazione del progetto “Anticipazione Sociale”. Erano presenti il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, l´assessore provinciale al Bilancio, Noemi Zanette, l´assessore provinciale alle Politiche per l´Occupazione, Denis Farnea, e Pierluigi Gambarotto, Vice Direttore Generale della Cassa di Risparmio del Veneto. Con questo la Provincia di Treviso comunicherà alla banca l´elenco dei lavoratori che potranno accedere all’anticipazione degli assegni di cassa integrazione, in attesa del completamento dell´iter amministrativo che va da 2 a 7 mesi, per l´erogazione dei trattamenti da parte dell´Inps. La Cassa di Risparmio del Veneto anticiperà la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (anche in deroga) in attesa del completamento dell’iter amministrativo per l’erogazione dei trattamenti da parte dell’Inps. L’obiettivo comune che unisce gli attori dell’accordo è quello di sostenere il territorio in modo concreto e tempestivo al fine di aiutarne la ripresa e promuoverne lo sviluppo. In particolare, la Provincia certificherà le aziende in Cigs e in deroga e trasmetterà alla banca una comunicazione per l’accesso al finanziamento. La Cassa attiverà l’anticipazione attraverso un’apertura di credito in un conto corrente, con disponibilità in rate mensili corrispondenti all’indennità spettante al lavoratore e per un importo complessivo non superiore a 6. 500 euro, per un periodo massimo di 7 mesi. Il plafond previsto è di un milione di euro. La restituzione del prestito avverrà al momento del pagamento degli arretrati da parte dell’Inps. “Ringrazio innanzitutto i miei due assessori per l´ottimo lavoro che stanno svolgendo da un anno a questa parte per far fronte alla crisi – ha spiegato il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – la Provincia, dopo attento monitoraggio delle istanze del territorio, ha attivato diverse iniziative per sostenere il reddito delle famiglie trevigiane: ricordo il blocco delle rate dei mutui, i 500. 000 euro di sostegno al reddito, e oggi aggiungiamo una nuova perla: l´accordo con la Banca di Risparmio del Veneto per far fronte alla difficoltà che incontrano i lavoratori che attendono la Cigs. Un ammortizzatore che, per competenze, segue proprio la Provincia”. “La Provincia non ha mai perso di vista la situazione del territorio – ha dichiarato la Zanette – infatti, già in primavera, con l´assessore Farnea, ci eravamo rivolti all´Inps per capire tempi e modalità delle operazioni. Ora abbiamo varato questa iniziativa assieme a un istituto di credito che si è dimostrato sensibile. Speriamo che altri ora ci seguano in questo progetto a favore di tutti i lavoratori, con tempi snelli per ottenere l´accesso all´anticipo della Cigs, il tutto a costi azzerati”. “La Cassa di Risparmio del Veneto è al servizio dei territori in cui opera – ha dichiarato Pierluigi Gambarotto, Vice Direttore Generale Cr Veneto - ecco perché nelle provincie venete ci siamo attivati per realizzare il progetto “Anticipazione Sociale” al fine di da dare una risposta concreta alle difficoltà finanziarie delle famiglie che si trovano a disagio per la crisi che ha coinvolto purtroppo anche molte aziende venete. La Cassa di Risparmio vuole ascoltare le istanze del territorio e trovare risposte efficaci in tempi brevi. Siamo convinti che solo facendo sinergia si può superare il difficile momento economico e finanziario che stiamo attraversando”. “Questo accordo rientra nelle iniziative varate dalla piattaforma del credito della task force anticrisi voluta dal presidente Muraro – ha aggiunto Farnea – la situazione sul territorio parla di 86 aziende che hanno richiesto la Cigs, delle quali 21 hanno chiesto il pagamento diretto, per un totale di circa 860 lavoratori coinvolti sul totale di 4. 280 interessati”. .  
   
   
CONSEGNATO A P. & P. MEC DI VINOVO IL PRIMO CONTRIBUTO ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO  
 
Torino, 24 novembre 2009 - Nei nuovi locali della P. &p. Mec s. R. L di Vinovo l’assessore provinciale alle Attività produttive Ida Vana e il presidente di Michelin Italia Jean Paul Caylar hanno consegnato il 19 novembre pomeriggio al titolare Carlo Ponzio un assegno con il primo contributo previsto dal protocollo d’intesa siglato lo scorso aprile da Provincia di Torino e Fondazione Michelin Sviluppo. L’accordo prevede di estendere alle imprese con interessanti progetti di crescita occupazionale, nate grazie al progetto Mip e segnalate dalla Provincia, gli aiuti economici erogati dalla Fondazione. P. & P. Mec s. R. L. , che opera nel settore della carpenteria metallica, è diretta dall’ingegner Carlo Ponzio, un giovane imprenditore che, dopo un’esperienza di lavoro dipendente per un’azienda che ha chiuso la propria attività nei mesi scorsi, ha deciso di mettere a frutto l’esperienza acquisita creando una nuova realtà imprenditoriale. L’incremento occupazionale previsto è pari a 6 nuovi posti di lavoro in tre anni. L’operazione è stata possibile grazie al supporto prestato dallo staff dello sportello creazione impresa Mip, che ha messo a disposizione la propria competenza nell’elaborazione del progetto d’impresa attraverso un’attività di accompagnamento, orientamento e tutoraggio nei confronti del neo-imprenditore. La Fondazione Michelin Sviluppo, a fronte di un finanziamento richiesto da P. &p. Mec s. R. L. Al sistema bancario e garantito al 50% da Unionfidi, interverrà con un contributo di circa 3. 800 euro, corrispondenti ai costi di garanzia e agli interessi del prestito. Inoltre la Fondazione, attraverso il Gruppo Michelin, metterà a disposizione di P. &p. Mec s. R. L. Una consulenza gratuita in settori in cui l’esperienza della multinazionale ha raggiunto livelli di eccellenza, come organizzazione industriale, sistemi qualità, sistemi di misura. “Credo che sia importante – ha commentato l’assessore Ida Vana – dare un forte rilievo all’esperienza positiva di chi sceglie di investire su una propria idea di impresa. La P. &p. Mec ha potuto contare sul sostegno alle istituzioni e di chi, come la Fondazione Michelin, ha dimostrato grande sensibilità verso la nascita di imprese, intese come elementi di sviluppo socio-economico del territorio”. .  
   
   
EUTELIA, BASSOLINO SCRIVE A BERLUSCONI: TUTELARE I LIVELLI OCCUPAZIONALI  
 
Napoli, 24 novembre 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha inviato la seguente lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla situazione occupazionale dello stabilimento campano del gruppo Omega-eutelia: "Illustre presidente, il gruppo Omega-eutelia ha avviato la procedura per il licenziamento di oltre milleduecento dipendenti del settore informatico, dei quali centosei nella sola Campania. La situazione che oggi i lavoratori stanno vivendo è drammatica: da cinque mesi sono senza stipendio e manifestano vivo timore anche per il trattamento di fine rapporto. L´azienda, dal suo canto, rischia di perdere le commesse più importanti, a partire da quella con Poste Italiane la quale di fatto ha rappresentato finora l´attività principale dei dipendenti della Campania. In questo modo la nostra regione viene colpita in modo assai pesante, dal punto di vista sia occupazionale sia industriale, specie se si considera che i lavoratori interessati da tale processo sono forniti di professionalità elevate nel settore dell´Information Technology. Le istituzioni campane, sempre attente ai temi dell´occupazione, della salvaguardia dei livelli occupazionali e dello sviluppo produttivo, sono al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per individuare, insieme con il governo nazionale, un percorso che tuteli le ragioni del lavoro e quelle dell´impresa. Per tale ragione è mio auspicio che il ruolo della Presidenza del Consiglio possa essere determinante per dare chiarezza al confronto e raggiungere un traguardo soddisfacente per tutte le parti in causa, a partire dall´incontro convocato a Palazzo Chigi per il prossimo 26 novembre”. .  
   
   
TRENTO: SOSTEGNO AL REDDITO A 1.300 LAVORATORI DISOCCUPATI CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER 145 AZIENDE  
 
Trento, 24 novembre 2009 - Crescono ancora le aziende trentine che fanno ricorso alla cassa integrazione in deroga, che risultano essere 145, la grande maggioranza delle quali (105) sono artigiane; 682 i lavoratori coinvolti e 325. 204 le ore di "cassa" autorizzate. Per altre 18 aziende l´istruttoria è in corso. Valle dell´Adige e Vallagarina i comprensori a più alta incidenza. Più di 1. 500 sono invece le domande di sostegno al reddito che Agenzia del Lavoro ha in istruttoria, indennità di cui stanno beneficiando 1. 295 persone che hanno cessato o terminato il rapporto di lavoro. Per oltre il 51 % dei casi si tratta di rapporti di lavoro a tempo determinato, per il 24,8 % a tempo indeterminato e per il 14 % di apprendistato. Per quanto riguarda un altro ammortizzatore sociale, l´integrazione al reddito dei lavoratori sospesi per cassa integrazione (azione attivata dalla Giunta provinciale alla fine del luglio scorso), sono stati erogate finora 364 indennità per complessivi 183. 727 euro, ma ben 2. 730 sono le lettere che Agenzia del Lavoro ha spedito a tutt´oggi a lavoratori cassintegrati per la conferma dei dati forniti dalle rispettive aziende. .  
   
   
FVG - I RAPPORTI FRA LA COOPERAZIONE SOCIALE E L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE BILANCIO 2010, PIANO SOCIO-SANITARIO 2010-2013, ATTUAZIONE LEGISLAZIONE DI SETTORE AGCI-SOLIDARIETÀ, FEDERSOLIDARIETÀ-CONFCOOPERATIVE E LEGACOOPSOCIALI SCRIVONO UNA LETTERA AL CONSIGLIO REGIONALE  
 
 Udine, 24 novembre 2009 - "I rapporti fra la Cooperazione Sociale e l’Amministrazione Regionale – bilancio 2010, piano socio-sanitario 2010-2013, attuazione legislazione di settore": è l´oggetto della lettera inviata il 23 novembre 2009 a tutte/i le/i consigliere/i regionali del Friuli Venezia Giulia da parte delle tre Associazioni della Cooperazione sociale. Agci-solidarietà, Federsolidarietà-confcooperative e Legacoopsociali del Friuli Venezia Giulia hanno infatti inteso contestare, ancora una volta costruttivamente, gli attuali orientamenti dell´Amministrazione regionale riguardo la Cooperazione sociale del Fvg. Il documento, proposto qui di seguito nella sua versione integrale, è stato altresì inviato per opportuna conoscenza alla Presidenza ed alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia. Il testo della lettera è è sottoscritto dai Presidenti di Agci-solidarietà Fvg, Federsolidarietà-confcooperative Fvg, Legacoopsociali Fvg rispettivamente Alberto Rigotto, Dario Parisini, Gian Luigi Bettoli. A. G. C. I. – Solidarietà regionale del Fvg Via Daniele Moro, 22 33100 Udine ; C. C. I. – Federsolidarietà regionale del Fvg Via Marsala, 66 33100 Udine; Legacoopsociali regionale del Fvg Via Cernazai, 8 33100 Udine. Spett. Li Consigliere e Consiglieri Regionali del Friuli Venezia Giulia, Piazza Oberdan, 6, 34133 Trieste. Udine, 23 novembre 2009. Oggetto: i rapporti fra la Cooperazione Sociale e l’Amministrazione Regionale – bilancio 2010, piano socio-sanitario 2010-2013, attuazione legislazione di settore. Egregi Consiglieri, facendo per brevità riferimento, con la presente, alla precedente corrispondenza intercorsa fra le nostre associazioni e la Giunta Regionale, nelle persone del Presidente on. Tondo, e degli Assessori alle Attività Produttive dott. Ciriani ed alla Salute e Protezione Sociale prof. Kosic, le sottoscritte rappresentanze regionali della Cooperazione Sociale intendono approfittare della cruciale scadenza del Bilancio regionale per il prossimo 2010 per riproporre alcune problematiche di riferimento per il settore. Innanzitutto vogliamo porre il problema del quadro di riferimento istituzionale in cui si trova ad operare la Cooperazione Sociale. Pur riaffermando la positiva cordialità dei rapporti con gli Assessorati competenti, e la cortese disponibilità dei funzionari preposti all’impostazione delle problematiche inerenti (dalle procedure di affidamento della P. A. , ai sensi soprattutto della legislazione del 2006, alla questione della formazione professionale delle migliaia di operatori del settore, dalla necessità di dare risposte agli operatori rispetto al significativo dislivello retributivo rispetto agli operatori della P. A. , al quadro normativo per favorire l’inserimento dei disabili nel settore privato, per rimanere alle tematiche fondamentali) ci troviamo tuttora in uno stato di generale attesa delle iniziative più volte auspicate e concordate. Perfino la lettera dell’Amministrazione Regionale agli Enti Locali, per sollecitare l’adeguamento delle tariffe per rendere applicabile il nuovo Ccnl della Cooperazione Sociale, non è stata emanata, mentre ormai lo stesso Ccnl è giunto alla sua naturale scadenza ed è iniziata la vertenza per il suo rinnovo. Altre Regioni hanno risolto da tempo il problema, offrendo certezza ad Enti Locali ed alla Cooperazione Sociale attraverso la predisposizione di un tariffario regionale. Appare a nostro avviso matura una decisione di tipo organizzativo che semplifichi le relazioni fra la Cooperazione Sociale e la pluralità di Assessorati preposti al settore: le Attività Produttive, per quanto riguarda la vigilanza e gli incentivi; la Salute e Protezione Sociale per quanto riguarda le relazioni con la P. A. E più in generale la programmazione socio-sanitaria (ma con una funzione non secondaria dell’Assessorato alle Autonomie Locali); la Formazione per la parte di sua competenza oltre alle deleghe settoriali alla Famiglia; il Lavoro per gli ammortizzatori sociali e le norme volte all’inserimento dei disabili nel settore privato; le Risorse Economiche e Finanziarie per quanto riguarda gli specifici interventi di defiscalizzazione, come l’esenzione Irap. Tenendo anche conto di specifiche attribuzioni settoriali (come l’Agricoltura, ad esempio), appare a nostro avviso necessaria l’individuazione di una delega principale per un settore, come il nostro, che con i suoi 9. 000 occupati rappresenta parte così significativa dei servizi del Welfare regionale. Va inoltre presa in considerazione l’opportunità di superare la duplicazione di sedi regolamentari (ad esempio in riferimento alla l. R. 20/2006, che prevede un livello regionale e quattro provinciali), ostativa al celere disbrigo delle pratiche amministrative. La questione delle semplificazione istituzionale ci riporta anche a quella delle risorse. L’unico intervento “innovativo”, per quanto estremamente importante – soprattutto per quelle realtà che più hanno sofferto delle conseguenze della crisi industriale – è stato quello degli ammortizzatori sociali. Riteniamo però che, anche in questa fase, il ruolo della Cooperazione Sociale appaia ancora più importante sotto il profilo della job creation e dell’innovazione di processo e di prodotto. In ogni caso, la riduzione annunciata del 43% dei finanziamenti affidati alle Amministrazioni Provinciali con la legge di settore (l. R. 20/2006) aggrava una situazione già resa insostenibile dalla strutturale mancata rivalutazione della spesa “storica”: ormai per gli inserimenti lavorativi si è arrivati a plafonds contributivi del 6%, per gli investimenti al 15%, per gli adattamenti dei posti di lavoro per i disabili al 20%, massimali che con il 2010 si ridurranno di oltre la metà. Sotto questo profilo appaiono necessarie adeguate scelte di rifinanziamento di un settore che da anni ha assistito ad una lenta ma inesorabile contrazione delle risorse, pur a fronte della crescita occupazionale - e progettuale, più in generale. In particolare, è necessaria una dotazione adeguata della norma della l. R. 20/2006 che incentiva gli Enti Locali a sviluppare gli affidamenti della Cooperazione Sociale di inserimento lavorativo. Ma, oggi più che mai - in una fase di generale ristrutturazione economica e di costruzione della futura programmazione socio-sanitaria regionale (che non a caso vede nella Cooperazione Sociale uno strumento principe per le politiche di inclusione) – riteniamo siano strategici investimenti volti alla diversificazione del settore, attraverso l’allargamento delle esperienze di tipo manifatturiero ed agroalimentare nel campo della cooperazione di inserimento lavorativo, e lo sviluppo di politiche di domiciliarietà, housing sociale e costruzione di una rete di servizi diurni rivolti al mondo del disagio e della non autosufficienza. A tal fine, la Cooperazione Sociale regionale ha sviluppato esempi virtuosi di costruzione di reti di servizio regionali, che meritano di essere ulteriormente implementate: dai neocostituiti consorzi “Welcoop”, nel campo della cooperazione di servizi sociali, ed “Hand”, in quello della cooperazione di inserimento lavorativo operante nel “terziario avanzato” e nella comunicazione, ad iniziative già apprezzate come i consorzi “Cosm”, nel settore della cooperazione di inserimento lavorativo operante nei servizi “tradizionali” ed “Ausonia”, in quello del turismo e dell’intrattenimento, oltre al “distretto delle fattorie sociali” del Pordenonese. Tutti esempi di una nuova leva e dimensione di cooperative sociali che possono dare molto alla società ed all’economia regionale, se adeguatamente supportate. Certi della Vostra sollecita e fattiva attenzione, cogliamo l’occasione per inviarVi cordiali saluti. Per: Legacoopsociali/ Federsolidarietà-confcooperative / Agci-solidarietà (Gian Luigi Bettoli/dario Parisini/alberto Rigotto) .  
   
   
VERSO LA NUOVA MANIFATTURA  
 
Rovereto, 24 novembre 2009 - La Sala Conferenze del Mart sarà la location dove si svolgerà l’imperdibile incontro “Verso la nuova Manifattura”, in programma il 25 novembre alle ore 18. Durante l’incontro, organizzato da Manifattura Domani in collaborazione con il Mart, interverranno Kengo Kuma (Kengo Kuma & Associates – Tokyo), Carlo Ratti (Carlorattiassociati – Walter Nicolino & Carlo Ratti – Torino) e Alejandro Gutierrez (Arup – Milano). Manifattura Domani è la società pubblica, costituita dalla Provincia autonoma di Trento per il tramite di Trentino Sviluppo, incaricata di realizzare il Progetto Manifattura. Il Progetto Manifattura si inscrive nel’ambito della “green innovation”, i cui temi prioritari riguardano la sostenibilità nel settore delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Il suo obiettivo consiste nella riqualificazione dell’“ex Manifattura Tabacchi” di Rovereto, un’icona della storia industriale del Trentino, per sviluppare e ospitare un sistema produttivo specializzato sui temi della sostenibilità ambientale e delle cleantech, con basi nel territorio della provincia di Trento ma concepito per servire un’area più estesa. Il Progetto Manifattura è attualmente nella fase di realizzazione del master plan e si avvale di un team nel quale concorrono competenze che spaziano dall’analisi economica e aziendale alla progettazione urbanistica ed architettonica. Il 25 novembre, alle ore 18. 00, nella sala conferenze del Mart il team si presenterà al pubblico con gli interventi di Kengo Kuma, Carlo Ratti e Alejandro Gutierrez. Nell’occasione saranno presentati alcuni dei principali progetti già realizzati, per favorire una conoscenza diretta della filosofia di lavoro e delle metodologie che i progettisti applicheranno nel corso della realizzazione del master plan della nuova Manifattura. La partecipazione all’incontro è libera e benvenuta. È assicurata la traduzione simultanea. . .  
   
   
CONGIUNTURA PIEMONTESE: NEL III TRIMESTRE 2009 NUOVA FLESSIONE A DUE CIFRE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA CONTINUANO AD ESSERE I PROTAGONISTI DELLA CRISI DEL TESSUTO MANIFATTURIERO PIEMONTESE  
 
Torino, 24 novembre 2009 - Il terzo trimestre del 2009 si chiude ancora con un dato negativo per il tessuto manifatturiero regionale, anche se l’intensità della flessione della produzione industriale piemontese sembra iniziare finalmente a perdere vigore, nonostante il trimestre considerato risulti un periodo tradizionalmente a bassa produzione poiché caratterizzato dalle ferie estive. La crisi ha investito il comparto manifatturiero locale già sul finire del 2008, spezzando così la serie positiva di quasi tre anni iniziata negli ultimi mesi del 2005. Nel I trimestre del 2009 le criticità che hanno investito il sistema economico piemontese hanno poi assunto i connotati di una crisi strutturale e generalizzata di tutto il sistema produttivo locale. Gli effetti di tale crisi si sono estesi al Ii trimestre 2009, anche se in leggera attenuazione rispetto a quanto manifestato nei primi mesi dell’anno. I nuovi dati relativi all’andamento del Iii trimestre risultano ancora negativi, sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto concerne gli ordinativi interni; dati più incoraggianti arrivano dalla domanda estera e dalle previsioni delineate dagli imprenditori piemontesi per i prossimi sei mesi. Nel periodo luglio-settembre 2009, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di -14,8 punti percentuale, risultato migliore rispetto alla dinamica complessiva registrata a livello nazionale (-16,0%). Alla performance ancora negativa del tessuto manifatturiero regionale si associano risultati ancora deboli per gli altri indicatori congiunturali: se gli ordinativi interni registrano una diminuzione del 5,6% rispetto al Ii trimestre del 2009, sul fronte dei nuovi ordini dall’estero la tendenza appare leggermente positiva (+1,3%), indice che la ripresa potrebbe ripartire proprio dalla domanda proveniente da oltre confine. Il fatturato delle imprese manifesta, invece, mediamente una contrazione del -17,1% rispetto al periodo luglio-settembre del 2008, e sul fronte del grado di utilizzo degli impianti si riscontra, nel trimestre considerato, una sostanziale stazionarietà della percentuale di utilizzo (58,4) rispetto al dato del trimestre precedente. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 152ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2009 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre, e ha coinvolto 991 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 93. 477 addetti e un valore pari a 51,6 miliardi di euro di fatturato. “Il peggio della crisi finanziaria che ha colpito l’attività economica mondiale è alle spalle, ed i primi, per quanto deboli, segnali di ripresa iniziano a far capolino sullo scenario economico internazionale e nazionale, e timidamente anche sul nostro territorio piemontese. Questo è il momento di continuare a credere che le capacità e il know how degli imprenditori rappresentino la chiave di volta per aggredire i colpi di coda della crisi e ritornare così ad avere un sistema imprenditoriale sempre più competitivo. Non abbassiamo la guardia: continuiamo a difendere il nostro ‘Made in’, a sostenere l’innovazione e il rilancio dei nostri territori. Solo così potremo generare fiducia e, di conseguenza, regalare una boccata di ossigeno a imprese e cittadini” dichiara Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. La flessione produttiva del comparto manifatturiero regionale trae origine dai deludenti risultati manifestati, nel periodo luglio-settembre 2009, da quasi tutti i principali comparti produttivi. Anche nel Iii trimestre 2009 il comparto più colpito dalla crisi è quello dei metalli che registrano la flessione più marcata (-24,6%). Fortemente in negativo anche il comparto della meccanica (-18,4%) e quello dei mezzi di trasporto (-17,8%). Le difficoltà congiunturali non risparmiano i settori di chimica-gomma plastica, ed elettricità ed elettronica, che scontano rispettivamente battute d’arresto dell’ordine dei 14,8 e 14,0 punti percentuale; il trend è negativo anche per il tessile-abbigliamento che, manifestando una contrazione dell’output del -12,6%, conferma ancora una volta il perdurare delle difficoltà che hanno accompagnato la filiera negli ultimi anni. Più contenute le contrazioni degli altri settori, mentre l’alimentare, filiera storicamente anticiclica, registra ancora un segnale di ripresa, con un incremento tendenziale dell’output pari al +0,8%. La performance negativa del tessuto manifatturiero regionale trae origine dalle contrazioni produttive di tutte le realtà provinciali. Il Iii trimestre del 2009, infatti, registra variazioni produttive negative in tutti i territori. Il Verbano Cusio Ossola, con una flessione del 21,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è il contesto territoriale che evidenzia la performance più negativa. Seguono Vercelli (-18,1%) e Asti (-17,9%), entrambe con una flessione superiore alla media regionale. Anche Torino (-17,7%) subisce un calo della produzione superiore a quello piemontese, mentre si rilevano contrazioni di intensità inferiore per le altre province. Alessandria, con una diminuzione del 3,9% risulta, anche in questo trimestre, il territorio che registra la flessione di entità minore. L’indice Della Produzione Industriale A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall’Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Iii trimestre 2009, l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 70,1 con una contrazione, come già evidenziato in precedenza, del 14,8% rispetto al Iii trimestre del 2008. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (70,0) ha registrato, invece, una flessione del 15,2% (i giorni lavorativi sono stati 66 contro i 65 del Iii trimestre del 2008), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 72,7 sperimentando una riduzione dell’1,9% rispetto al periodo aprile-giugno 2009. Le Prospettive Future Gli imprenditori piemontesi non prevedono un’inversione di tendenza dei principali indicatori congiunturali per il semestre ottobre 2009 - marzo 2010. Il confronto tra le prospettive a medio termine registrate nel corso dell’indagine corrente con quelle dei primi due trimestri dell’anno rivela, tuttavia, un miglioramento del clima di fiducia del tessuto manifatturiero regionale. Il 45% degli imprenditori dichiara di attendersi, per il semestre ottobre 2009 - marzo 2010, una nuova flessione della produzione industriale, mentre solo il 22% ne prospetta un incremento, generando un saldo tra ottimisti e pessimisti pari a -23 punti percentuale, comunque in miglioramento rispetto ai saldi di opinione fortemente negativi registrati nei primi due trimestri dell’anno. Appaiono meno sfavorevoli anche le previsioni relative ai nuovi ordini: la domanda interna subirà una contrazione per il 43% degli intervistati, mentre si incrementerà solo per il 21%, dando luogo ad un saldo tra ottimisti e pessimisti negativo per 21 punti percentuale (lo stesso saldo risultava pari, in occasione dell’indagine riferita al Ii trimestre 2009, a -32 punti). Sul complementare fronte dei nuovi ordini dall’estero, i pessimisti, che rappresentano il 36% degli imprenditori intervistati, superano gli ottimisti, pari, invece, al 22%: si sottolinea, tuttavia, anche in questa circostanza, come il saldo di opinione (pari a -14 punti percentuale) risulti in ripresa rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente. Quanto all’occupazione, il 65% degli imprenditori prevede una situazione di stazionarietà, contro il 32% che ne prospetta una flessione, e solo il 3% che ne prevede un aumento. I prezzi di vendita, infine, sono previsti stabili dal 63% degli imprenditori. .  
   
   
ITALTRACTOR, UILM POTENZA: PIANO INDUSTRIALE È INSODDISFACENTE  
 
Potenza, 24 novembre 2009 - Si è tenuto ieri presso la Sede della Confindustria di Frosinone il coordinamento nazionale degli stabilimenti Italtractor di Potenza, Ceprano e Fanano tra Fim, Fiom, Uilm ed i vertici dell’azienda. E´ quanto comunica una nota della Uil di Basilicata. L’incontro era stato programmato per illustrare il Piano Industriale e per definire l’erogazione del Premio di Risultato per l’anno 2009. La delegazione della Uilm, dopo l’illustrazione del Piano, ha chiesto ulteriori delucidazioni sui seguenti punti "Bacino di vendita per i rispettivi stabilimenti, Innovazione Tecnologica-collaborazioni-sinergie-obbiettivi, Definizione Rientro lavorazioni esternalizzate, Definizione del Piano di Investimenti, Nuovo Layout dello Stabilimento di Potenza ed eventuali destinazioni delle aree liberate, Previsione annunciata 2009 a bilancio di 180 Milioni di euro ad oggi previsione chiusura del fatturato 2009 160 Milioni di euro. Ad oggi non è stato ancora presentato il badget del 2010. Su questo - riferisce la Uilm - l’azienda ha dato risposte parziali ed insoddisfacenti, perciò abbiamo condiviso condiviso con le altre organizzazioni sindacali l’aggiornamento al 15 dicembre del coordinamento Italtractor al fine di definire un Piano Industriale che garantisca le prospettive produttive in Italia ed in particolare nello stabilimento Lucano. La Uilm pertanto nel rimarcare il "suo giudizio negativo, sostiene lo stato di agitazione proclamato da Fim, Fiom e tutte le iniziative unitarie, che partiranno da domani 24 novembre, con le assemblee che si terranno nello stabilimento di Potenza, articolate sui seguenti orari (1° turno dalle 09,00 alle 11,00 – 2° turno dalle 14,00 alle 16,00 – 3° turno dalle 22,00 alle 24,00). .  
   
   
UNIONCAMERE - ITALIA MULTIETNICA: FINANZA E IMPRENDITORIA  
 
Roma, 24 novembre 2009 - Come favorire l’accesso al credito delle imprese gestite da cittadini non europei, e comprendere le relazioni tra il sistema creditizio e questo segmento dell’imprenditoria? E´ l´obiettivo della Ricerca realizzata da Unioncamere, con Nomisma e Crif Decision Solutions, dal titolo "Finanza e comportamenti imprenditoriali nell´Italia multietnica" e che sarà presentata il 25 novembre 2009 alle ore 10. 00 presso la sede di Unioncamere in Piazza Sallustio 21, a Roma. All´incontro, aperto dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, partecipano tra gli altri: Paolo Bruni, Amministratore Delegato Nomisma, - Silvia Ghielmetti, Direttore Generale Crif Decision Solutions - Lorenzo Mancini, Direttore Laboratorio Banca e Società - Intesa Sanpaolo - Marco Accornero, Presidente Associazione per lo sviluppo dell’imprenditoria immigrata Milano Conclude Adolfo Urso, Vice Ministro dello Sviluppo Economico. .