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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Dicembre 2009 |
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"JEAN-LUC GODARD: COMPOSITORE DI CINEMA": UNA RETROSPETTIVA INTEGRALE DELLE OPERE E CONCERTI DEDICATA AGLI OTTANTA ANNI DEL GRANDE REGISTA FRANCESE. LA RASSEGNA DA FEBBRAIO A GIUGNO 2010. DUE GRANDI EVENTI MUSICALI CON JOHN ZORN E WILLIAM PARKER |
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Bologna, 16 dicembre 2009 – “Jean-luc Godard: compositore di cinema” è il titolo di una grande rassegna che corre sul fil rouge che unisce cinema e musica. Da febbraio a giugno 2010 sarà proposto l’integrale delle opere e concerti che Cineteca di Bologna, Angelica Festival Internazionale di Musica e Assessorato alla cultura della Regione Emilia-romagna, promuovono in omaggio agli ottant’anni del maestro francese. Un’integrale, quindi, della sterminata – e spesso inedita in Italia – filmografia godardiana, che impegnerà le sale del Cinema Lumière della Cineteca di Bologna da febbraio (e riproposta interamente a Torino dal Museo Nazionale del Cinema), imponente retrospettiva, contornata da due eventi musicali che vedranno la presenza a Bologna di due tra i più influenti protagonisti della scena internazionale da trent’anni a questa parte: John Zorn – autore dalle mille facce, che spesso si è cimentato con la musica per immagini, dedicando proprio al cinema di Godard uno dei suoi progetti più felici nell’ormai lontano 1986 – e William Parker – con il suo doppio quartetto – che approcciandosi per la prima volta a Godard lascerà un’ulteriore impronta tra musica e cinema. L’iniziativa è stata presentata il 14 dicembre nella sede della Cineteca, nel corso di una conferenza stampa cui sono intervenuti Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, Massimo Simonini, direttore artistico di Angelica Festival Internazionale di Musica, Alberto Ronchi, assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna e Luciano Sita, assessore ai Beni artistici e culturali del Comune di Bologna. Ronchi ha ricordato che “l’intera operazione, sostenuta dalla Regione Emilia-romagna con circa 200 mila euro, è un sogno che si realizza, un omaggio ad un artista completo che è anche uno dei più straordinari intellettuali viventi, che ha attraversato il cinema ma il cui sguardo è stato rivolto all’arte in ogni suo aspetto”. Ronchi ha quindi posto l’accento sul “metodo di lavoro che ha portato a questa straordinaria retrospettiva, resa possibile dalle capacità di strutture come la Cineteca e Angelica, che possono costruire programmazioni di grandissima qualità sia a livello nazionale che internazionale”. La lunga retrospettiva al Cinema Lumière – curata da Jean Douchet, critico cinematografico tra i fondatori dei «Cahiers du Cinéma» – si articolerà in otto parti, ciascuna declinata sulla base di precise scelte tematiche: 1) la critica: cinéma & politique (scelta dei film recensiti ed amati da Godard, prima di esordire alla regia); 2) i cortometraggi prima di Fino all’Ultimo respiro; 3) da Fino all’ultimo respiro fino alle porte del ’68; 4) i film de combat, il ’68; 5) recherche et video; 6) retour au cinéma; 7) Histoire(s) du cinema e dintorni; 8) après les histoire. Inaugurazione Giovedì 4 febbraio 2010 Nuovo Cinema Nosadella – Sala Scalo (via Lodovico Berti, 2/7). William Parker Double Quartet Alphaville Suite prima assoluta: ospite Cristina Zavalloni voce; Lewis Barnes tromba; Rob Brown sax alto; William Parker contrabbasso; Hamid Drake batteria; Emanuele Parrini violino; Paolo Botti viola; Stefano Amato violoncello; Francesco Guerri violoncello; musiche dal vivo sul film di Jean-luc Godard Alphaville (1965). Pensare ad Alphaville è come partire dalla lettera A del cinema. E William Parker, che si misura con il cinema, dopo aver partecipato alla costruzione di una storia della musica fatta di jazz e contemporaneità, fa pensare all’incontro tra Miles Davis e Louis Malle in Ascensore per il patibolo (Ascenseur Pour L’echafaud). La musica nera incontra il cinema bianco, era il 1957 e oggi molte cose sono cambiate, anche la musica è cambiata ma qualcosa ci riporta indietro. È come se le cose venissero decontestualizzate per il tempo nel quale vengono proposte: Alphaville degli anni Sessanta, seppur contemporaneo, un suono jazz che richiama il passato, seppure sia composto con gli elementi dell’oggi. Ospite speciale: Cristina Zavalloni, voce internazionale di Bologna, con ogni genere musicale si sente a casa. Con il concerto del doppio quartetto di Parker si apre ufficialmente questo progetto su Godard. Lunedì 17 maggio 2010 Arena del Sole (via Indipendenza, 44). John Zorn – Electric Masada Essential Cinema prima italiana: Marc Ribot chitarra elettrica; Jamie Saft tastiere; Trevor Dunn basso elettrico; Joey Baron batteria; Kenny Wollesen batteria, vibrafono; Cyro Baptista percussioni; Ikue Mori elettronica; John Zorn sax alto, direzione; musiche dal vivo su film di: Joseph Cornell Rose Hobart (1936); Harry Smith Oz: The Tin Woodman´s Dream (1967); Wallace Berman Aleph (1956-1966); Maya Deren Ritual in Transfigured Time (1946); Joseph Cornell Collage #36 (ca 1953); Jean-luc Godard Nike ad spot (1989). La passione di Zorn per il cinema è nota: si tratta di passione per la ricerca e per i ricercatori. Dichiaratamente lontano da Hollywood, Zorn continua ostinatamente a portare al grande pubblico film e musiche che altrimenti sarebbero per pochi. Le sue colonne sonore per il cinema sono diventate dei dischi e attualmente, dentro alla sua vastissima discografia, i suoi Filmworks sono arrivati al volume Xxiii. Con questo programma, che comprende il famoso film-spot che Godard fece per la Nike, con le musiche di Zorn, il compositore americano omaggia il cinema di Godard, avvicinandosi idealmente al suo capolavoro, Histoire(s) du Cinema. Zorn eseguirà dal vivo le musiche, presentando film inediti al grande pubblico, con una catena di citazioni che parlano anche della storia della musica nel cinema. La sua ormai storica formazione Electric Masada, che lo vede impegnato anche in veste di virtuoso sassofonista, crea le colonne sonore per i film in programma: pellicole storiche d’avanguardia e musica d’oggi. Le musiche dei film costituiscono per Zorn il laboratorio segreto in vivo nel quale può sperimentare in totale libertà mescolanze sonore e tessiture inedite. La regola del gioco che si è data Zorn per scrivere le sue musiche per i film è semplice: iscriversi ogni volta nei quadri decretati dalla forma cinematografica che l’opera impone. . |
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STAGIONE 2010 DEL TEATRO REGIO DI PARMA VIAGGIO NELLA MUSICA, NEL TEATRO, NELLA DANZA CON INTERPRETI E SPETTACOLI DI ASSOLUTO RILIEVO |
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Parma, 16 dicembre 2009 - Nel nome di Verdi e con due titoli della Stagione Lirica 2010 consacrati al compositore di Busseto, il Teatro Regio di Parma offre un’ideale prosecuzione del Festival Verdi 2009 conclusosi nel segno di un rinnovato sforzo produttivo accolto da uno straordinario successo di pubblico. Con Un giorno di regno e Simon Boccanegra, in cartellone assieme a Sogno di una notte di mezza estate e Werther, continua il progetto intrapreso dal Teatro Regio, che intende rappresentare e riprendere in alta definizione, a Parma e nelle terre di Verdi, tutte le opere del maestro di Busseto in vista delle celebrazioni del bicentenario. A inaugurare la stagione Lirica 2010 sarà Un giorno di regno (29, 31 gennaio, 2, 6, 9 febbraio) nel fortunatissimo spettacolo che il regista Pier Luigi Pizzi creò per il Teatro Regio di Parma in occasione della più importante ripresa moderna dell’unica incursione nell’opera buffa compiuta da Giuseppe Verdi. Per la seconda opera del catalogo verdiano in scena una grande diva quale Anna Caterina Antonacci, in compagnia di un cast di giovanissimi cantanti: Alessandra Marianelli, Francesca Sassu, Davinia Rodriguez, Paolo Bordogna, Guido Loconsolo, Ivan Magrì, Andrea Porta, affidati alla bacchetta di un maestro amato e trascinante come Donato Renzetti. Il secondo appuntamento della stagione lirica vede protagonista il Direttore musicale del Teatro Regio Yuri Temirkanov sul podio dei suoi complessi artistici per un’eccezionale interpretazione delle musiche che Felix Mendelssohn-bartholdy scrisse per accompagnare la rappresentazione dell’indimenticabile intreccio di desideri e passioni evocato da William Shakespeare nel Sogno di una notte di mezza estate (19, 20, 21, 23 e 25 febbraio ), commedia proposta dal regista Walter Le Moli in una coinvolgente messinscena curata in stretta collaborazione con l’Ensemble degli attori della Fondazione Teatro Due di Parma e con in scena le voci del soprano Elena Monti e del mezzosoprano Anna Maria Chiuri. Con Simon Boccanegra (23, 25, 28, 30 marzo e 3 aprile) il Teatro Regio di Parma accoglie nuovamente uno dei massimi interpreti della scena lirica di questo tempi, Leo Nucci, che si confronta con uno dei più straordinari e tormentati personaggi creati dal genio verdiano. Nell’allestimento di grande suggestione firmato da Giorgio Gallione per il Teatro Comunale di Bologna e il Massimo di Palermo, il celebre baritono si ritroverà a fianco di un cast in cui spiccano, fra gli altri, il soprano Tamar Iveri, il tenore Francesco Meli e il basso Marco Spotti, tutti guidati dal braccio sicuro di Daniele Callegari. Finale di stagione con Werther (22, 14, 27, 29 aprile e 2 maggio) di Jules Massenet, a segnare il graditissimo ritorno a Parma di una star quale il mezzosoprano Sonia Ganassi ed un nuovo impegnativo ruolo del tenore Francesco Meli. Per il capolavoro romantico del compositore francese ispirato a Goethe, il regista Marco Carniti firma uno spettacolo carico di poesia. Nell’allestimento realizzato dal Teatro dell’Opera Giocosa cantano anche il soprano Serena Gamberoni e il baritono Giorgio Caoduro, con i complessi del Teatro Regio di Parma affidati alla direzione esperta e appassionata di Michel Plasson. A interpretare le partiture di Verdi, Mendelssohn-bartholdy e Massenet saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. La Stagione Lirica 2009 del Teatro Regio di Parma è realizzata anche grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno di Barilla, Enìa, Banca Monte Parma, Melegari Home, Consorzio del prosciutto di Parma, Ad, Club delle Imprese per il Teatro Regio (Chiesi farmaceutici, Morris, Parmacotto). Stagione Concertistica - Yuri Temirkanov, Michele Mariotti, Michel Plasson, Vladimir Ashkenazy Krystian Zimerman, Ivo Pogorelich, Gidon Kremer, Victoria Mullova, David Geringas, Ian Fountain, Pepe Romero sono i prestigiosi protagonisti della Stagione Concertistica 2010 del Teatro Regio di Parma. Realizzata con Società dei Concerti Solares Fondazione delle Arti. , la Stagione Concertistica sarà ospitata nella sala del Teatro Regio di Parma per poter accogliere in un unico turno tutti gli abbonati. I concerti avranno inizio alle ore 20. 30. Inaugurata da Gidon Kremer alla guida della sua Kremerata Baltica (3 febbraio) in duplice veste di direttore e solista in un programma che spazia da Serksnyte a Mozart, Pelecis, Haydn, la Stagione offrirà la ribalta a tre direttori che nel corso degli ultimi anni hanno instaurato un intenso legame con i complessi del Regio. Si spiega così la presenza sul podio di maestri come Yuri Temirkanov, Michele Mariotti, Michel Plasson impegnati in tre appuntamenti dove ciascun interprete avrà l’opportunità di approfondire temi e repertori a lui più congeniali. Consacrato alla più intensa stagione classica e romantica, con capolavori sinfonici di Beethoven e Schumann sarà il concerto affidato al direttore musicale del Teatro Regio Yuri Temirkanov (10 febbraio). Torna sul podio del Regio a distanza di pochi mesi dalla trionfale accoglienza riservata alla sua eccezionale interpretazione del Nabucco al Festival Verdi il giovane Michele Mariotti. Per il suo debutto sinfonico con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, il trentenne maestro metterà al servizio di pagine come l’Incompiuta di Schubert e la Sinfonia Jupiter di Mozart il suo sorprendente talento direttoriale. Prestigiosa infine la presenza di Michel Plasson, sul podio con un programma tutto dedicato a Georges Bizet, con la Sinfonia in do maggiore e le suite dalla Carmen e dalle musiche di scena dell’Arlesienne. La costante presenza nelle ultime stagioni concertistiche di prestigiosi complessi sinfonici – attestata anche dall’ultimo e straordinario concerto dell’Orchestra Mozart diretta da Diego Matheuz proposto come anteprima del cartellone del nuovo anno - sarà confermata per il 2010, con il debutto a Parma di una celebre formazione, la European Union Youth Orchestra fondata da Claudio Abbado e affidata alla direzione del mitico Vladimir Ashkenazy (7 aprile) che affronta un programma di vasto respiro spaziando dai poemi sinfonici di Čajkovkij e di Strauss ad un omaggio al genio strumentale italiano con le celebri evocazioni sonore delle Fontane di Roma di Respighi. Grande rilievo avranno anche quest’anno gli appuntamenti di musica da camera, a cominciare dalla presenza di due eccezionali pianisti. Il geniale Kristyan Zimerman dedicherà il suo attesissimo recital (14 febbraio) ad un omaggio a Chopin nel secondo centenario della nascita, mentre il graditissimo ritorno di un divo del pianoforte come Ivo Pogorelich (23 aprile) segnerà un personale itinerario interpretativo che dalle sonate di Beethoven toccherà le visioni pianistiche di Skrjabin e Rachmaninov. Ricorre il nome di Chopin anche nell’originale programma che segna il ritorno della coppia di eccezionali solisti composta dal violoncellista David Geringas e dal pianista Ian Fountain (3 marzo). In concomitanza con l’inaugurazione del Xii Festival della Chitarra Niccolò Paganini (13 marzo), il Teatro Regio di Parma propone un recital di Pepe Romero dedicato alle musiche cariche di suggestione di Albeniz e Tarrega. A un avvincente viaggio nelle opere da camera composte da Rossini, Puccini, Beethoven e Brahms si dedicheranno i Solisti del Teatro Regio di Parma (22 marzo). Assolutamente eccezionale la presenza di una solista del calibro di Victoria Mullova (19 aprile), che si cimenterà in quegli inestimabili capolavori della storia della musica che sono le Sonate e Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach. La Stagione Concertistica 2010 del Teatro Regio di Parma è realizzata in collaborazione con Società dei Concerti Solares Fondazione delle Arti con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Club delle Imprese per il Teatro Regio (Chiesi farmaceutici, Morris, Parmacotto). Parmadanza - Con l’Aalto Ballett Theatre Essen, attualmente tra le migliori compagnie di danza della Germania, torna dopo molti anni di assenza dalle scene uno dei più celebri titoli di Roland Petit, Coppélia (6, 7 maggio 2010), che trasferisce la vicenda fantastica di E. T. A. Hoffmann in una città di guarnigione dove amoreggiano soldatini e damine, animata dal brioso ésprit della belle époque, tra fiumi di champagne e giri di valzer, virtuosismi in tutù e pas de deux sulle punte. Attualmente diretta dal coreografo olandese Ben van Cauwenbergh, alla compagnia della città della Ruhr spetta l’onore di un riallestimento molto atteso, che dopo il recente debutto nel teatro di Essen progettato da Alvar Aalto si prepara alla prima italiana sul palcoscenico del Teatro Regio. Shen Wei, il quarantenne coreografo cinese di nascita e di formazione statunitense che sta incantando le platee di tutto il mondo e cui è stata commissionata la parata coreografica alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino, arriva a Parma per la prima volta con la compagnia che porta il suo nome, Shen Wei Dance Arts, e presenta al Teatro Regio di Parma (11, 12 maggio 2010) la sua ultima, acclamata creazione, Re-(parts I, Ii, Iii), una trilogia che riassume mirabilmente la raffinata poetica coreografica, estetica e filosofica di Shen Wei. Con il prefisso inglese “re” ad evocare i concetti di rinnovamento e riscoperta, il programma in tre parti nasce dai viaggi di Shen Wei in Tibet (Part I), in Cambogia (Part Ii) e in Cina (Part Iii) e si configura da un lato quale la sintesi di una vita artistica divisa tra i due emisferi, dall’altro come un fiducioso appello alla comprensione reciproca. L’ultimo successo della Fondazione Nazionale della Danza/aterbaletto, Certe Notti (14, 15, 16 maggio 2010), nasce dal folgorante incontro artistico tra Mauro Bigonzetti, coreografo principale della compagnia, e Luciano Ligabue, amatissimo poeta e rocker. Dopo il trionfo della prima milanese al Teatro degli Arcimboldi arriva sul palcoscenico del Teatro Regio, i diciotto ballerini della compagnia reggiana, tra le scene e le istallazioni video di Angelo Davoli, rispondono con vibrante energia, nel tipico stile coreografico di Bigonzetti, alle più celebri canzoni di Ligabue. A chiudere il calendario di Parmadanza un vero e proprio evento: l’arrivo sul palcoscenico del Teatro Regio, per la prima volta, del leggendario Balletto del Teatro Bol’šoj, con il titolo simbolo del balletto romantico: Giselle (22, 23 maggio). La compagnia moscovita dalle origini antichissime e dalla storia gloriosa, dopo i fasti dell’epoca imperiale e la potenza dell’era sovietica, vive attualmente un rinnovato splendore artistico, segnato dalla fertile apertura agli influssi occidentali, dall’emergere di nuove forze creative e dalla vitale conservazione dell’inestimabile patrimonio classico. Forte dei suoi duecento eccellenti ballerini, illuminata da una pléiade di superbe étoiles, ammirata nel mondo per lo stile maestoso e la tecnica impeccabile, la compagnia moscovita si mostra al meglio nel capolavoro del balletto romantico, Giselle, presentato a Parma nell’affascinante versione coreografica di Vladimir Vasil’ev, sulla base dell’originale coreografico di Perrot-coralli e dei successivi interventi russi di Petipa, Gorskij e Lavrovskij, e con la consulenza di una delle più grandi Giselle di tutti i tempi, Galina Ulanova. Di pregevole eleganza i costumi, firmati dal couturier francese Hubert de Givenchy. Ad accompagnare il balletto è l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, che seguirà la compagnia anche nelle successive rappresentazioni di Giselle al Teatro Comunale di Modena, il 25 e 26 maggio 2010. Con Parmadanza 2010 torna “La danza dietro le quinte”, il fortunato ciclo di appuntamenti collaterali al festival a cura di Valentina Bonelli. Pensato per gli allievi delle scuole di danza e per il pubblico dei tanti appassionati, il calendario si compone anche quest’anno di “classi” aperte al pubblico delle compagnie in cartellone e di masterclass dedicate agli allievi di livello avanzato delle scuole di danza, tenute dai maîtres de ballet delle compagnie ospiti. Tutti gli appuntamenti de “La danza dietro le quinte” sono a ingresso libero, per la partecipazione alle masterclass è necessaria la prenotazione. Parmadanza 2009 è realizzata anche grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Reggio Parma Festival, in collaborazione con Associazione Teatrale Emilia Romagna, con il sostegno di Club delle Imprese per il Teatro Regio (Chiesi farmaceutici, Morris, Parmacotto). Imparolopera - Le opere che compongono il cartellone della Stagione Lirica, ma ripensate, riviste, rimontate e adattate per il pubblico di domani, per gli allievi delle scuole elementari e medie, a comporre una vera e propria Stagione Lirica. Così si presenta Imparolopera, l’iniziativa del Teatro Regio di Parma che nel corso delle precedenti edizioni ha già coinvolto diecine di migliaia di bambini entusiasti, alla scoperta di quella fiaba incantata che, ai loro occhi, è l’opera lirica. Come per le stagione precedenti, il calendario degli spettacoli per i giovanissimi infatti scorrerà in parallelo al cartellone della stagione lirica, con sei recite complessive nell’arco di quattro mesi. Così l’intreccio comico di Un giorno di regno di Verdi, il clima di mistero di Simon Boccanegra, il dramma d’amore e poesia rappresentato nel Werther vivranno sulla scena anche per i bambini e gli adolescenti. Le opere saranno proposte secondo un’ormai collaudata formula che impegna i migliori allievi delle classi di canto del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, con la regia ed i testi di Bruno Stori e con il coordinamento musicale di Donatella Saccardi. Nella fusione di recitazione e di canto, gli spettacoli costituiscono una stagione unica nel panorama italiano. Imparolopera è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma. Il Gioco dell’Opera - Dopo il grandissimo successo di Imparolopera, destinata ai bambini e agli adolescenti delle scuole elementari e medie, il Teatro Regio di Parma si apre alla prima infanzia. Una narrazione,uno spettacolo, un gioco, una fiaba: l’opera va incontro al suo pubblico più giovane, quello dei bambini in età prescolare. Saranno pupazzi, marionette, attori, cantanti e musicisti a far vivere per i più piccini, in un’esperienza unica e coinvolgente, la magia dell’opera, il potere narrativo della musica, la grandezza dei suoi luoghi e il mondo del teatro trasformandoli in spettatori-protagonisti di un’opera in miniatura, in questa occasione, Otello. Con il sostegno di un mecenate davvero speciale, Il Gioco dell’Opera è realizzato dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con il Castello dei burattini - Museo Giordano Ferrari, Laboratorio Creativo per Bambini “Zazì”, Comune di Parma - Assessorato alla Cultura Tournée del Teatro Regio di Parma - Quasi due secoli di ininterrotta storia e tradizione, di passione e di qualità consegnano il Teatro Regio di Parma a un ruolo di primo piano in campo internazionale. A sancirne in modo inequivocabile il prestigio affermato nel Festival Verdi e nelle sue Stagioni Liriche e Concertistiche, le produzioni, l’Orchestra, il Coro e le maestranze tecniche del Teatro Regio sono richieste da istituzioni e teatri di tutto il mondo: Città del Messico, Munbay, Nuova Delhi, Parigi, Bilbao e Hong Kong. Così la recentissima e trionfale doppia trasferta del Teatro Regio di Parma in Germania e Cina nel nome di Giuseppe Verdi, interamente sostenute dai partner internazionali, con Nabucco a Wiesbaden, per l’Internationale Maifestspiele (il Festival tedesco più antico dopo quello di Bayreuth) e Rigoletto al Nuovo Teatro Nazionale Cinese di Pechino, straordinario e imponente gioiello di vetro e titanio simbolo di tutte le novità della nuova Cina. Nuovi palcoscenici attendono il Teatro Regio di Parma nel mondo in nome di Giuseppe Verdi. Un castello per la Regina – Renata Tebaldi - Presto riaprirà il Castello di Torrechiara, con le sale restaurate dopo i danni provocati dal sisma che ha colpito lo scorso anno lo storico edificio, grazie ai tempestivi interventi della Sovrintendenza dei Beni Ambientali e Paesaggistici dei Comuni di Parma e Piacenza. Completato il restauro, potrà tornare a casa, per così dire, la mostra permanente dedicata a Renata Tebaldi. Con Un castello per la Regina: gli abiti di scena firmati da artisti e stilisti del calibro di De Chirico e Dior, gli splendidi gioielli, i bauli da viaggio e i rari documenti che ripercorrono la carriera della Diva hanno trovato spazio in sedici splendide sale del Castello di Torrechiara. Si tratta di un duplice itinerario, alla scoperta della vita di una grande artista e di uno dei luoghi più carichi di suggestione delle terre verdiane. Per la prima volta, gli oggetti carichi di emozioni della mostra Renata Tebaldi “Profonda ed infinita” prodotta e realizzata dal Teatro Regio di Parma, con il sostegno della Fondazione Cariparma e realizzato d’intesa con la Provincia di Parma, torneranno idealmente nella città della grande artista dopo essere stati esposti, tra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, allo Statsooper di Vienna, al Teatro Massimo di Palermo, al Gran Teatro Liceu di Barcellona, all’Opera di Losanna, al Teatro Stanislavskij di Mosca, al Palazzo Sheremetiev di San Pietroburgo. Contrappunti - percorsi intorno alla musica - Incontri, pubblicazioni, mostre, appuntamenti tenuti dai massimi esperti di diverse discipline, per offrire a un pubblico sempre più vasto conoscenze, acquisizioni e scoperte: i risultati del lavoro di studiosi e ricercatori, corredati da esempi musicali anche dal vivo, proiezioni di immagini e filmati, esposti con l’intento di rendere l’evento culturale una piacevole esperienza personale. In collaborazione con Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, Istituzione Casa della Musica, Istituto nazionale di studi verdiani. Prima che si alzi il sipario - Incontri di presentazione delle opere in cartellone - ingresso libero Ridotto del Teatro Regio di Parma, 23 gennaio, 13 febbraio, 13 marzo, 17 aprile 2010 - ingresso libero Si rinnova l’appuntamento con il seguitissimo ciclo di incontri di presentazione delle opere in cartellone. L’introduzione all’opera vedrà la partecipazione di alcuni dei protagonisti e si concluderà con l’esecuzione dal vivo di brani vocali e strumentali proposti dagli allievi del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, preparati da Donatella Saccardi. Quella sera al Regio… - La Stagione Lirica dal palcoscenico allo schermo Sala dei Concerti della Casa della Musica, 30 gennaio, 6, 20, 27 febbraio, 6 marzo 2009 - ingresso libero Un’iniziativa nata nell’intento comune del Teatro Regio di Parma e della Casa della Musica di offrire agli appassionati la possibilità di rivedere, ma per molti anche di vedere per la prima volta, le opere rappresentate al Teatro Regio di Parma nel corso del Festival Verdi e della Stagione Lirica precedenti. Sul grande schermo allestito nella Sala dei Concerti della Casa della Musica, le opere rappresentate al Teatro Regio rivivono con il fascino e l’immediatezza dello spettacolo dal vivo, riproponendo le stesse emozioni. I trucchi del mestiere Laboratorio didattico rivolto agli insegnanti delle scuole elementari Ridotto del Teatro Regio di Parma, 11 gennaio, 22 febbraio, 29 marzo 2010 Il laboratorio, realizzato nell’ambito di Imparolopera e condotto da Alessandra Perbellini, assistente del corso di canto presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, é rivolto agli insegnanti delle scuole elementari e intende svelare i segreti che si celano nella produzione di un’opera lirica che coinvolge musica, parola, luci, costumi, scenografia, stimolando così una migliore comprensione della rappresentazione e una maggiore capacità di ascolto. Tu conosci Verdi? Xxvi edizione del concorso promosso dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” Il concorso, riservato agli alunni delle classi quinte elementari di Parma e provincia, propone lo svolgimento individuale di un tema o un disegno sul soggetto “Vita e opere di Giuseppe Verdi”. In virtù della collaborazione con Imparolopera, le scolaresche potranno avvalersi del contributo dei soci del “Club dei 27” per approfondire la conoscenza dell’opera, arricchire la propria formazione e valorizzarla con la partecipazione al concorso. Club delle Imprese - Nella prospettiva di un nuovo e moderno mecenatismo culturale, nasce il Club delle Imprese per il Teatro Regio di Parma con l’obiettivo di sostenere l’attività del teatro e i suoi progetti, contribuendo a dare forza e continuità a una grande tradizione e a un importante patrimonio artistico e culturale. Chiesi farmaceutici, Morris e Parmacotto sono le prime aziende che hanno aderito a questo progetto promosso con entusiasmo dall’Unione Parmense degli Industriali. . |
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ACCORDO DI PROGRAMMA PER POLO CULTURALE DI MESTRE |
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Venezia, 16 dicembre 2009 – Il presidente della Regione Giancarlo Galan, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre e la Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna, Renata Codello, hanno sottoscritto mattina, a Palazzo Balbi, l’Accordo di Programma avente come oggetto M9, il nuovo polo culturale di Venezia-mestre. Era presente anche l’assessore regionale alle politiche per il territorio Renzo Marangon che ha ricordato il percorso per arrivare alla firma odierna. Il presidente Galan ha detto che di questo progetto quello che lo ha colpito di più è che Mestre non è più la città periferica nata alle spalle di Venezia, ma stia diventando qualcosa di molto più importante: la vera capitale dell’area metropolitana che si sta sviluppando. Se guardiamo anche al Quadrante di Tessera e alle prospettive di sviluppo per Marghera, si coglie il disegno di questa grande città metropolitana a cui però mancava un museo, uno spazio culturale prestigioso. Questo progetto ne consente la realizzazione. Anche per Cacciari il progetto è un passo fondamentale per la qualificazione di Mestre e per farne una vera capitale metropolitana. E’ infatti una metropoli che ha servizi di eccellenza (porto, aeroporto, ecc. ) e che già ora attrae più investimenti privati di qualsiasi altra area. Ma senza un museo non sarebbe una grande città. Da parte sua Renata Codello ha detto che si tratta di un progetto ambizioso ma affrontato in modo rigoroso, costruendo una reale fattibilità. Sara un intervento essenziale per definire l’identità stessa di Mestre. Il presidente della Fondazione di Venezia, Segre, ha illustrato i contenuti della proposta che riguarda un’area di circa 6. 900 mq, interessata da un Piano di Recupero di iniziativa pubblica e corrispondente agli spazi dell’ex Caserma Matter, dell’ex Caserma Pascoli e ad alcune piccole porzioni di verde pubblico lungo via Brenta Vecchia a Mestre. Il ricorso all’Accordo di Programma consentirà di ottenere, nel più breve tempo possibile e in modo coordinato, le modifiche alla vigente Variante del Piano Regolatore Generale per il centro storico di Mestre, funzionali alla realizzazione del progetto M9. L’ex Caserma Matter sarà interamente ristrutturata a fini direzionali e commerciali, mentre l’ex Caserma Pascoli sarà demolita per lasciare spazio ad un nuovo edificio con funzioni museali. I passaggi previsti dopo la firma odierna sono rappresentati dalla ratifica da parte del Consiglio Comunale (entro 30 giorni) e dalla promulgazione del Decreto Esecutivo del Presidente della Giunta Regionale. L’iter si chiuderà ufficialmente con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. L’investimento complessivo, sostenuto per intero dalla Fondazione, ammonta a circa 100 milioni di euro. . |
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CONCERTI. AL CRT CHERYL PORTER CON “UN GOSPEL PER CHRISTIAN CARE” |
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Milano, 16 dicembre 2009 - Giovedì 17 dicembre, alle ore 21. 00, al Crt - Teatro dell’Arte di viale Alemagna 6, si terrà il concerto di Cheryl Porter “Un Gospel per Christian Care”, uno spettacolo promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune a favore di Christian Care Onlus. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto in beneficenza per i bambini della comunità etiope di Bole, Addis Abeba. Artista d’eccezione, Cheryl Porter ha condiviso il palco con star come Ami Stewart, Paolo Conte, Mariah Carey, Katia Ricciarelli, Blues Brothers, Andrea Bocelli e a Bono degli U2. Oggi ha accolto l’invito di Christian Care – la onlus fondata a Cusano Milanino nel 2007 – per testimoniare la propria solidarietà all’impegno umanitario. Impegno che significa garantire almeno un pasto al giorno, cure mediche e materiale scolastico a circa 500 bambini della scuola di Berhaneh Zare nel quartiere di Bole, ad Addis Abeba; assistere gli anziani e provvedere alla costruzione di alloggi per i senzatetto della comunità di Bole. . |
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BUSTO ARSIZIO (VARESE), CON IL SOCIALE IN VIAGGIO VERSO “IL PIANETA DEGLI ALBERI DI NATALE” |
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Busto Arsizio (Varese), 16 dicembre 2009 - Da oggi a venerdì 18 dicembre la sala di piazza Plebiscito accoglie quattro repliche della favola natalizia scritta cinquant’anni fa da Gianni Rodari. Lo spettacolo, per la regia di Delia Cajelli, vedrà in scena gli “Attori del teatro Sociale”, con quattro allievi dei laboratori “Officina della creatività” e con i ballerini della “Star Dance” di Turbigo. Le scenografie sono state realizzate dagli studenti della classe Iv F del liceo artistico “Paolo Candiani” di Busto Arsizio, sotto la supervisione della professoressa Emilia Bonfanti. Prevista anche una replica a Castellanza nella serata di sabato 19 dicembre… sabato 12 dicembre 2009 - E’ possibile viaggiare negli spazi interstellari a bordo di un’astronave a forma di cavallo a dondolo? Può esserci un mondo, dalla parti di Marte e Saturno, dove è sempre primavera, le nuvole sono di cipria e la pioggia è formata da mille coriandoli colorati al profumo di anice e al sapore di menta? Ha del vero un luogo nel quale le vetrine, sempre addobbate a festa, sono senza vetri e ogni bene di consumo, dai giocattoli agli elettrodomestici, è gratuito? La risposta a tutte queste domande è senz’altro affermativa se il paese in questione è “Il pianeta degli alberi di Natale”: un mondo in bilico tra fantascienza e utopia, nato cinquant’anni fa dalla fervida immaginazione dello scrittore piemontese Gianni Rodari, che ne narrò la storia a puntate su “Paese Sera” nel dicembre 1959 e che ne riprese il racconto nel 1962, apportando al testo variazioni e integrazioni, che videro la luce lo stesso anno per i tipi della casa editrice Einaudi. Curiosi di “visitare” questo luogo magico, nel quale la vita assume i colori della pace tra i popoli e dove la scienza è al servizio di una società migliore? Non vi resta che varcare la soglia del teatro Sociale di Busto Arsizio, dove alle 21. 00 di venerdì 18 dicembre gli attori della compagnia stabile di piazza Plebiscito, insieme a quattro degli oltre cento allievi dei laboratori “Officina della creatività” e ai ballerini della “Star Dance” di Turbigo, portano in scena, nell’ambito della stagione cittadina “Ba Teatro”, una riduzione scenica della nota favola rodariana, per la regia di Delia Cajelli. Lo spettacolo prevede anche tre rappresentazioni mattutine nell’ambito della rassegna “Il teatro dei ragazzi e per i ragazzi” dell’associazione culturale “Educarte”, che vedranno, nelle giornate da mercoledì 16 a venerdì 18 dicembre, la partecipazione di più di 1000 piccoli spettatori, provenienti da scuole primarie di Busto Arsizio, Busto Garolfo, Legnano, Fagnano Olona, Samarate, Sumirago, Tradate e Turbigo. Sul palco saliranno Ambra Greta Cajelli, Gerry Franceschini, Ada Garufi, Mario Piciollo, Anita Romano e Rosy Ricciardi, con gli “attori in erba” Giovanni Castiglioni, Margherita Fabris, Zakaria Mabchour e Alessandro Lavore. Le scenografie portano la firma degli studenti della classe Iv F del liceo artistico “Paolo Candiani” di Busto Arsizio, che hanno lavorato sotto la supervisione della professoressa Emilia Bonfanti. I quadri coreografici sono a cura di Elisa Vai; luci ed effetti speciali vedranno all’opera Maurizio “Billo” Aspes. I costumi sono stati realizzati da Rossana Ferrari. Il pianeta di Rodari, un mondo in bilico tra fantascienza e utopia Protagonista di questa divertente favola, che ha visto cimentarsi nelle sue illustrazioni artisti del calibro di Bruno Munari e Francesco Tullio Altan, è il piccolo Marco Milani, un bambino romano del quartiere Testaccio, di nove anni, che si ritrova, per uno strano scherzo del destino, in un mondo popolato da alieni, senza «antenne in cima alla testa» e «corna sulla fronte», come vorrebbe l’iconografia comune, anzi del tutto simili agli umani, se non fosse per il loro buffo abbigliamento composto sempre da pigiama e pantofole. In questo bizzarro pianeta, tutto sembra perfetto: la settimana dura tre giorni festivi (un sabato e due domeniche), non esistono le parole «ammazzare», «odiare» e «guerra» e gli abitanti, liberati dal lavoro grazie a macchine e robot, si dedicano solo alle scienze, alle arti, al divertimento e alla politica. Ma non è tutto: nel mondo inventato da Gianni Rodari i coccodrilli giocano con i cigni, gli inventori si cimentano nella creazione di grattacieli sdraiati e «raggi del silenzio» per zittire i televisori, marciapiedi e strade sono mobili e tutto, dai cronometri all’olio per l’automobile, è commestibile, anzi ha il gusto di fragola o d’arancia. La caratteristica più curiosa di questo pianeta perfetto è, però, la presenza costante di segni natalizi: vetrine addobbate con lampadine di tutti i colori e abeti «ornati di festoni e neve finta, di stelle d’argento» e di «palloncini lucenti, rossi, gialli e blu». Musiche classiche ed effetti speciali per un allestimento a misura di bambino «Il lavoro di regia – spiega Delia Cajelli- tiene conto dei principali spettatori di questo spettacolo: i bambini dai 6 agli 11 anni. Per questo motivo, l’allestimento coniuga le parole giocose di Gianni Rodari, anche tratte da alcune sue filastrocche come “L’albero dei poveri” e “L’omino della neve”, con i ritmi di alcune delle più conosciute canzoni natalizie e delle musiche che compongono la colonna sonora di “2001: Odissea nello spazio”, uno dei più famosi film di fantascienza. Non mancano effetti speciali e giochi di luce, tesi a ricreare un cielo stellato». Dopo gli allestimenti delle favole “A Christmas Carol” di Charles Dickens, “Il principe Schiaccianoci e re dei topi” di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e “La freccia azzurra” di Gianni Rodari, la magia delle feste di fine anno torna, dunque, ancora una volta ad animare il palco del teatro Sociale di Busto Arsizio, facendoci pensare a quanto fossero vere le parole della scrittrice americana Erma Louise Bombeck: «non c´è niente di più triste nel mondo che svegliarsi il giorno di Natale e non essere un bambino». Www. Teatrosociale. It. . |
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ARCHEOURB, CONCLUSA A NAPOLI LA DUE GIORNI DI INCONTRI SUI PROGETTI PILOTA DI VALORIZZAZIONE DEI SITI DI BAIA, IN EGITTO E IN MAROCCO |
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Napoli, 16 dicembre 2009 - Si è conclusa a Napoli la due giorni di incontri dedicata al progetto Archeourb, di cui la Regione Campania è l’istituzione capofila. L’iniziativa, finanziata dal ministero degli Esteri con fondi Cipe, punta alla valorizzazione del patrimonio archeologico e al rafforzamento della cooperazione istituzionale nel Mediterraneo. I progetti pilota individuati riguardano i siti delle Terme di Baia, e due parchi archeologici in Egitto e in Marocco. Il finanziamento messo a disposizione dal Ministero è di 250 mila euro, cui si aggiunge un ulteriore 15% di cofinanziamento regionale. Il gruppo di ricerca transnazionale è composto dalla Fondazione internazionale per gli Studi superiori di Architettura, cui è stato affidato il coordinamento scientifico, e dalle Università del Cairo in Egitto e di Marrakech in Marocco. L’obiettivo del Settore Studio e Gestione dei progetti Ue, impegnato per conto della Regione Campania sul progetto, è la riqualificazione territoriale nei 3 siti archeologici prescelti. . |
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OPERETTA IN MOSTRA IN SEDE REGIONE FVG A ROMA |
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Trieste, 16 dicembre 2009 - "Operetta che passione!": una delle più tipiche espressioni culturali e musicali di Trieste, ovvero l´operetta (che ogni estate si concretizza nel Festival Internazionale), sbarca a Roma e trova ospitalità nella sede della Regione in Piazza Colonna. Infatti, mercoledì 16 dicembre, alle ore 12 verrà inaugurato il nuovo allestimento della mostra storica dell´operetta "Tu che m´hai preso il cuor", realizzata dall´Associazione Internazionale dell´Operetta, con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Per esigenze di spazio è stato necessario riassumere in poco più di venti pannelli una mostra che all´inaugurazione di giugno a Trieste ne contava più di cento, cercando però di far emergere il senso dell´operazione. Ciò che si coglie è soprattutto la storia ricchissima di questa espressione musicale che da sempre è stata intimamente legata a Trieste: con la presenza di illustri compositori, con rappresentazioni continue di operette fino agli Anni Cinquanta del Novecento, quando all´aperto nel Castello di San Giusto nacque quello che sarebbe poi diventato il Festival Internazionale dell´Operetta. Dal 1992 il Festival avrebbe trovato nell´omonima Associazione un valido supporto con tante iniziative, fra cui due premi: il Premio Internazionale dell´Operetta, omaggio a quanti hanno contribuito alla diffusione e al successo dell´operetta nelle sue diverse espressioni; il Premio Nazionale "Sandro Massimini", conferito annualmente a un giovane attore brillante del teatro musicale leggero italiano che abbia già dimostrato particolari doti di talento e di versatilità nella recitazione, nel canto e nella danza. La mostra nella sede romana della Regione resterà aperta fino all´8 gennaio, dal lunedì al venerdì con orario 9-17. Sempre domani, dopo l´inaugurazione sempre a Roma alle 18 nel Teatro San Marco di Piazza Giuliani e Dalmati, l´Associazione Triestini e Goriziani in Roma "Gen. Licio Giorgeri" e l´Associazione Internazionale dell´Operetta propongono un concerto correlato alla mostra con l´esecuzione di melodie celebri tratte dalle operette più famose italiane e danubiane. Ne saranno interpreti i cantanti Andrea Binetti e Nicolò Ceriani, Gisella Sanvitale e Ilaria Zanetti, accompagnati da Antonio Kozina al violino e Giovanni Maria Monti al pianoforte. . |
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NU FEST 2010 19 FEBBRAIO – 26 FEBBRAIO - 5 MARZO 2010 / PADOVA |
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Padova, 16 dicembre 2009 - La quarta edizione di Nu Fest porta a Padova tendenze e storia della musica elettronica con Mira Calix, Jon Hopkins, Christian Fennesz, Interlope, Soul Of Man, Caterva. Live set all’insegna della contaminazione fra generi e linguaggi contemporanei e a lezione di video arte, installazioni sonore e sintetizzatori ottici. Quarta edizione per Nu Fest, corrente elettronica di Veneto Jazz che, attraverso il contributo delle forze più giovani dell’associazione, propone nella città di Padova un innovativo programma dedicato alla musica sperimentale ed elettronica. 19 e 26 febbraio e 5 marzo le date del programma, tre venerdì scanditi da workshop all’Università, concerto di prima serata a teatro, spettacolo finale in un club, una formula ormai consolidata che ha conquistato il popolo underground. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’associazione N. E. D. A. C. , è sostenuto dalla Regione del Veneto e dal Comune e, per la parte formativa, dall’ Università degli Studi di Padova, in particolare dal Corso di Laurea del Dams, con il quale si realizzano i workshop, validi anche quest’anno come crediti formativi universitari. Un traguardo importante che ne ha ufficializzato i contenuti, rendendoli in alcuni casi unici rispetto all’offerta formativa accademica. Il Teatro Mpx ospita anche quest’anno le star di prima serata, di solito anticipate dall’esibizione di artisti emergenti della scena nazionale, a conferma della natura sperimentale e di ricerca del festival. Artista poliedrica e sofisticata creatrice di emozioni sonore, la sudafricana Mira Calix (19 febbraio) è la prima ospite internazionale del festival che sperimenta una miscela di esecuzioni vocali e textures elettroniche, con rarefatte atmosfere tratte dai suoni della natura. L´artista è stata inoltre nominata per i prossimi "British Composer Awards" con la sua installazione audio-video "My Secret Heart". Il 26 febbraio è live set è firmato da Jon Hopkins, dj produttore inglese autore di svariate colonne sonore e che ha collaborato con artisti del calibro di Coldplay e Brian Eno; mentre il 5 marzo è di scena Christian Fennesz, visionario compositore che unisce il suono acido e distorto della chitarra elettrica ai glitch e ai rumori generati dal laptop, integrato da visual di Giuseppe La Spada. Grazie alla collaborazione con Fondazione Romaeuropa, gli artisti Fennesz e La Spada sceglieranno nell’ambito del progetto Rewf rispettivamente un partecipante al contest music@ e un partecipante al contest videoart per farli esibire insieme in un live audio/video come apertura alla propria performance padovana (www. Romaeuropawebfactory. It). Per l’appuntamento di seconda serata al club il festival propone una nuova location, Le Queen Club, dove si terranno il 19 febbraio il dj set di Soul of Man, per una breakbeat-elektrofunk night firmata anche quest´anno dall´inconfondibile stile Fingerlickin´ Records; il 26 febbraio il live set di Interlope, duo culto parigino dell’electro breakbeat a vocazione drum and bass che vanta collaborazioni con i più conosciuti dj´s e producers della scena underground europea; il 5 marzo ancora un live set, con i Caterva, pionieri della dubstep francese che, accompagnati da Vj Kashmire, presenteranno il loro ultimo vinile su Kiosk Records per passare poi al loro dj set breakbeat con il progetto No Prod. Il pomeriggio è dedicato alla formazione con i workshop a Palazzo Liviano (partecipazione gratuita e fino ad esaurimento posti). Derek Holzer conduce il seminario “Tonewheels” dedicato alla conversione di un immaginario grafico in suono, con lo scopo di costruire un sintetizzatore ottico (19 febbraio, durata 6 ore); Lars Lundehave Hanses presenta il suo nuovo lavoro sull´installazione sonora, insegnando le tecniche per ottenere movimento e fisicità dagli speakers dei comuni impianti stereo (26 febbraio); “Videoarte fra il vecchio e il nuovo” è infine il titolo del seminario di Carlo Zoratti e Marco Mucig che spiegheranno i segreti delle tecniche da loro utilizzate nei videoclip musicali (5 marzo). . |
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MUSIC&LIVE: ATTESA CONFERMA PER AC/DC A UDINE |
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Trieste, 16 dicembre 2009 - Si lavora alla pianificazione degli eventi 2010 in Friuli Venezia Giulia, e in particolare alla promozione del territorio attraverso i grandi concerti musicali. Su questo fronte, il vicepresidente Luca Ciriani ha annunciato ieri di attendere a stretto giro la conferma della chiusura del contratto relativo alla performance degli Ac/dc, che potrebbero esibirsi a Udine in primavera. Lo stadio Friuli, se il contratto verrà concluso, sarà l´unica tappa italiana della tournee "Black ice tour 2010" degli Ac/dc, il gruppo heavy metal più noto al mondo, con 200 milioni di dischi venduti in circa 35 anni di carriera. Gli Ac/dc sono attesi a Udine a metà maggio, nell´ambito della branca europea del tour che comprende al momento Bucarest in Romania, Wels, in Austria, quattro città in Germania (Hannover, Stoccarda, Dresda e Berlino) e quindi Parigi e Nizza in Francia. "Gli Ac/dc - ha commentato il vicepresidente Ciriani - sono un gruppo storico della musica rock e muovono grandi masse di pubblico. Questo, in particolare, è l´elemento centrale del nostro interesse e del nostro investimento, in quanto l´obiettivo già raggiunto nel 2009 con i concerti dei Coldplay, di Madonna e Bruce Springsteen è quello di promuovere il territorio e garantire incoming grazie a questo tipo di eventi". Prima di approdare in Europa, gli Ac/dc saranno tra gennaio e aprile in Nuova Zelanda, Australia e Giappone: quasi tutte le date - tra cui quelle di Sydney e Melbourne - risultano già "sold out" e sono stati aggiunti ulteriori concerti. Lo scorso anno lo stesso era accaduto anche a Milano, l´unica tappa italiana del gruppo nel marzo del 2009, con due serate di tutto esaurito. "La scelta di investire sui grandi concerti iniziata nel 2009 è stata strategica dal punto di vista della promozione del territorio e della vendita di pacchetti turistici. I concerti fanno da volano e da primo attrattore, quanto investito dall´amministrazione regionale con questa strategia rientra sotto forma di vantaggio diretto, economico e promozionale, per le strutture ricettive e più in generale il settore turistico". Nel 2009 il pacchetto Music&live ha fatto aumentare di 200 mila unità le presenze turistiche in regione, numeri ragguardevoli e importanti per dare continuità alla promozione del territorio regionale. . |
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IL COTTO D’IMPRUNETA HA UN LUPO NEL MOTORE |
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Impruneta (Firenze), 16 dicembre 2009 – La creatività del pittore torinese Santo Tomaino, la tecnica tutta toscana del ceramista Sergio Ricceri, il fuoco di una delle fornaci fiorentine più antiche. Questo incontro di sensibilità, saperi e tradizioni ha dato vita a Canto alla luna, opera d’arte contemporanea in terracotta policroma invetriata, di dimensioni monumentali, presentata all’Impruneta dai due autori, con il sindaco Ida Beneforti, la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini e con Enzo Forzieri, il presidente onorario dell´Associazione culturale sino-italiana Presentart, che del progetto è ideatore e sponsor. Canto alla luna è l’immagine evocativa di un lupo che ulula solitario nella notte, una silhouette bianca che si staglia su un’emblematica striscia nera e su un fondo di varie tonalità di rosso. Lo stile Tomaino (l’iconografia poetica) è evidente anche nei significati: siamo tutti, perfino i lupi, poveri animali solitari in lotta per l’esistenza, che abbaiano nel buio verso una sorgente di speranza. Composta da otto moduli di 100 centimetri per 70 riassemblati in un mosaico di 2,8 metri per 2, l’opera pesa complessivamente 6 quintali. Sarà in mostra all’Impruneta, Parco dei Sassi Neri, fino alla primavera 2010. Poi partirà per un serie di esposizioni: prima in Toscana (Firenze, Pisa, Siena, Lucca), poi a Milano, Torino, Genova, Napoli, Roma. Sarà infine installata in un importante luogo pubblico. “L’idea alla base del progetto”, spiega Forzieri, “é di valorizzare il concetto di innovazione nella produzione del cotto dell’Impruneta. Così abbiamo pensato di sposare il know how artigiano locale con il segno artistico di uno dei maggiori pittori italiani contemporanei. Ne è nata un’opera che, in modo altamente suggestivo e d’impatto, fa esplodere l’audace contemporaneità di un materiale antico come il cotto”. La tecnica della terracotta invetriata (una patina ottenuta da un mix di silicio e piombo) risale, come noto, ai capolavori di Luca, Andrea e Giovanni Della Robbia, e trova all’Impruneta una sua moderna e spettacolare reinterpretazione. “Anni fa”, ricorda Tomaino, “all’ingresso di un ospedale di Madrid vidi una splendida robbiana, la stessa della facciata dell´ospedale degli Innocenti di Firenze. Quale meraviglia in un mucchietto di terra e smalto. Gli amici imprunetini, i maestri fornaciai, il ceramista Ricceri e Canto alla luna hanno consentito di rinnovare il miracolo”. “Un progetto entusiasmante sin dall´inizio”, aggiunge Ricceri, “che ci ha dato la forza di superare tante difficoltà. Un´esperienza formativa che incoraggia nuove sfide”. Per le sue caratteristiche, il progetto Canto alla luna ha in effetti dovuto superare non pochi ostacoli tecnici e operativi, e per venirne a capo sono stati necessari dieci mesi. Un video realizzato da Valerio Giovannini documenta efficacemente tutte le fasi del lavoro. Notizie più dettagliate sono disponibili sul sito www. Cantoallaluna. Com. . |
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