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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2010
SCAJOLA DISPONE CONTROLLI URGENTI SUI POZZI PETROLIFERI NEL MARE ITALIANO  
 
Roma, 4 maggio 2010 - Il gravissimo incidente occorso alla British Petroleum durante operazioni di completamento di pozzi petroliferi in acque profonde del Golfo del Messico, a 30 miglia dalla costa della Louisiana, ha destato un vivo allarme anche in Italia. Premesso che nessuna attività del genere, quali perforazioni in acque profonde o esplorazione in aree non conosciute, è in corso né è autorizzata in Italia e che incidenti simili non si sono mai verificati in 50 anni di attività nei mari italiani, il Ministro Claudio Scajola, al fine di rassicurare l’opinione pubblica sull’assoluta qualità dei sistemi di sicurezza, controllo ed emergenza italiani, ha dato disposizioni alla Direzione Generale per le Risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo economico di avviare le seguenti misure operative: 1) convocazione, per il giorno 5 maggio 2010 alle ore 10 , degli operatori petroliferi offshore (Eni e Edison) per essere sentiti in merito ai sistemi di sicurezza ed emergenza sulle 115 piattaforme presenti nei mari italiani, quasi tutte che producono gas, comunque regolarmente controllate dagli uffici tecnici del Ministero; 2) convocazione per il giorno 5 maggio 2010, alle ore 15, della Commissione tecnica per gli idrocarburi e le risorse minerarie, per la costituzione di un gruppo di lavoro con il compito di acquisire informazioni sulle cause e circostanze dell’incidente alla British Petroleum; 3) sospensione di ogni eventuale nuova autorizzazione alla perforazione di nuovi pozzi di ricerca di petrolio in mare fino alla conclusione degli accertamenti della commissione; 4) sopralluoghi nei giorni 6 e 7 maggio 2010 presso i 3 soli impianti di produzione di petrolio operanti nei mari italiani per una verifica straordinaria dell’efficienza e della funzionalità dei sistemi di sicurezza e dei piani di emergenza previsti, regolarmente e frequentemente controllati dagli uffici tecnici del Ministero, dalle Capitanerie di Porto e dai Vigili del Fuoco.  
   
   
MSE: FIRMATO DECRETO PER SEMPLIFICAZIONI PROCEDURE ATTIVITA’ RICERCA PETROLIFERA SCAJOLA: UN NUOVO PASSO AVANTI VERSO POLITICA ENERGETICA PIÙ EFFICIENTE  
 
Roma, 4 maggio 2010 - Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato il 29 aprile  un decreto che semplifica le procedure per le attività di ricerca petrolifera svolte d’intesa con le Regioni. “E’ un nuovo passo avanti verso una politica energetica più efficiente, che valorizzi anche il patrimonio dei giacimenti nazionali di idrocarburi con lo scopo di assicurare al nostro Paese una maggiore sicurezza energetica e ai cittadini e alle imprese un costo dell’energia più basso: non possiamo continuare a pagare il 30% in più rispetto agli altri Paesi europei” ha dichiarato il Ministro Scajola. Con lo stesso decreto sono state fissate anche nuove regole per gli strumenti di misurazione della produzione nazionale di petrolio e gas. Prosegue così, in attuazione della Legge Sviluppo e delle Direttive europee di settore, il ridisegno della disciplina delle attività industriali in sotterraneo, avviato a febbraio 2010 con il D.lgs. N. 22 sulla geotermia, e che sarà completato, entro giugno 2010, con il nuovo disciplinare sullo stoccaggio di gas naturale ed il recepimento della direttiva comunitaria in materia di cattura e sequestro della Co2.  
   
   
ITALIA-TUNISIA: VIA LIBERA A BANDO PER CENTRALE ELETTRICA E INTERCONNESIONE CON SICILIA SCAJOLA: “PROGETTO STRATEGICO CHE RENDE L’ITALIA LEADER DEI COLLEGAMENTI EUROMEDITERRANEI”  
 
Tunisi, 4 maggio 2010 – Via libera al bando da parte del Governo tunisino per la costruzione di una grande centrale elettrica da 1200 megawatt (di cui 800 per il mercato italiano) alimentata con rinnovabili e fossili e al successivo cavo sottomarino da 1000 Mw di interconnessione con la Sicilia. L’annuncio è tra i punti chiave della missione a Tunisi del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che oggi ha incontrato, per la terza volta dall’inizio della legislatura, il suo omologo tunisino per l’Industria e la Tecnologia, Afif Chelbi. “E’ un progetto di importanza strategica per l’Italia e la Tunisia - ha affermato il Ministro Scajola nel corso del bilaterale – che rappresenta lo sviluppo di una politica energetica che rende l’Italia leader dei collegamenti euromediterranei”. Più nel dettaglio, si tratta della conclusione di un percorso cominciato nell’agosto 2008 con la firma della Dichiarazione congiunta tra i due Paesi che, nel rispetto dei tempi previsti, porterà entro il 2017 benefici sia per la Tunisia, carente di energia, sia per l’Italia che in questo modo importerà energia, anche rinnovabile, a prezzi più contenuti. -  
   
   
PUGLIA: "PUBBLICATA GRADUATORIA CERTIFICATORI ENERGETICI"  
 
Bari, 4 maggio 2010 - Sono stati selezionati i primi 16 certificatori energetici della Puglia. I loro nomi sono in linea da oggi sul portale ufficiale dell’Assessorato allo Sviluppo economico www.Sistema.puglia.it/  Si tratta di una nuova figura di professionista che ha il compito di certificare l’efficienza energetica degli edifici, come vuole il Regolamento regionale n. 10 entrato in vigore tre settimane fa. I nomi si possono leggere attraverso la pagina “La certificazione energetica”, nella seconda barra orizzontale dell’home-page. Dodici gli uomini e quattro le donne, con un’età che oscilla dai 30 ai 62 anni. Sono soprattutto ingegneri, ma non mancano gli architetti e i geometri, mentre le province di provenienza sono Bari, Bat, Foggia e Taranto. Si sono candidati con una procedura completamente telematica. In pratica, hanno compilato la domanda attraverso www.Sistema.puglia.it e poi l’hanno spedita con la posta elettronica certificata (pec). L’assessorato ha valutato gli idonei inserendoli nell’elenco. In quel momento i sedici professionisti hanno ricevuto una notifica via sms e una per e-mail. Con l’entrata in vigore del Regolamento n.10, l’attestato di certificazione energetica è diventato un documento obbligatorio per chi costruisce o ristruttura un immobile, un documento rilasciato dalla Regione Puglia su attestazione di un soggetto certificatore inserito nell’elenco regionale. I sedici professionisti svolgeranno appunto questa funzione. Una professione nuova nei confronti della quale è grande l’interesse dei pugliesi. A testimoniarlo è il picco di contatti raggiunto proprio nelle ultime due settimane dal portale “sistema.Puglia”. Un risultato che la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone ha commentato così: “Stiamo compiendo un passo significativo nei riguardi del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili nelle case dei pugliesi. Ci conforta l’interesse che questo nostro impegno ha suscitato. Con i primi nomi nell’elenco dei certificatori entriamo nella fase operativa del nuovo Regolamento regionale che prevede anche l’istituzione del catasto energetico degli edifici, una novità che ci permetterà di classificare gli immobili in relazione alle prestazioni in materia di energia, secondo una scala dalla quale dipenderà anche il loro valore”.  
   
   
ROMANIA, ENEL AMMODERNA RETE ELETTRICA DI BUCAREST  
 
Bucarest, 4 maggio 2010 - La capitale romena e i suoi sobborghi sono al centro di un progetto per l´ammodernamento della rete elettrica, puntando a un incremento del 40 per cento della produzione, scrive "Setimes". Il progetto, che sarà portato avanti - oltre che nella capitale - anche nelle contee adiacenti di Ilfov e Giurgiu, si estenderà per una durata di cinque anni e avrà un costo di 700 milioni di euro. Il piano è stato annunciato da Enel Romania, il maggior distributore privato di elettricità del Paese, con 2,5 milioni di clienti. Obbiettivo del progetto è di fornire ai cittadini dell´area interessata una infrastruttura adeguata agli standard Ue; per la sua realizzazione saranno impiegati 2 mila elettricisti e 150 ingegneri. La nuova rete accrescerà la capacità distributiva del 40 per cento, dimezzando il numero e la durata dei black-out. Attualmente, oltre metà della rete elettrica di Bucarest è vecchia di oltre 50 anni e il sistema è soggetto a periodici collassi; il suo ammodernamento passerà per la sostituzione di 22 trasformatori da qui al 2013. Si tratta di una notizia a lungo attesa dai cittadini, per i quali rimanere al buio ha costituito finora praticamente un´abitudine, in particolare in inverno, quando spesso sono rimasti senza riscaldamento, una situazione che spesso ha portato a vere e proprie manifestazioni di piazza, che nel 2007 sono culminate in scontri con la polizia. Oltre a migliorare la qualità e la stabilità delle forniture, l´ammodernamento della rete dovrebbe portare a una riduzione del diffuso fenomeno dei furti di elettricità, che secondo Enel, nel corso del 2009 sono stati tali da poter soddisfare le necessità di una città di mezzo milione di abitanti per un intero anno.  
   
   
OLA SU GESTIONE ROYALTIES NUCLEARI IN BASILICATA  
 
Potenza, 4 maggio 2010 - La Ola (Organizzazione lucana ambientalista), in un comunicato stampa, invita il Comune di Rotondella e la Provincia Matera "a rendere noto il dettaglio delle royalties nucleari spese o impegnate, considerato che, entro il 30 aprile di ciascun anno, questi Enti hanno trasmesso al Ministero dell´Ambiente, in base alle Deliberazione del Cipe, la rendicontazione, scaduta per l´anno 2010, il 30 aprile scorso". Secondo la Ola, "in assenza di una puntuale informazione da parte delle Amministrazioni locali e provinciali si potrebbe configurare una adesione al cosiddetto marketing nucleare teso ad ottenere il consenso per la realizzazione del sito ove ospitare il deposito unico delle scorie radioattive e la realizzazione delle centrali nucleari previste dal governo". La Ola ricorda che "il Comune di Rotondella e la Provincia di Matera, dal 2007 ad oggi, hanno incamerato nelle proprie casse svariati milioni di euro per la presenza del Centro Itrec della Trisaia di Rotondella". Per quanto riferisce l´Organizzazione con delibere "nelle casse di questi due Enti sono giunti rispettivamente 2,9 milioni di euro riferiti al periodo 2004-2006, ai quali aggiungere "1,2 milioni di Euro per ciascun anno compresi dal 2007 al 2009, per un totale complessivo destinati a Provincia di Matera e Comune di Rotondella, di quasi 12,8 milioni di euro". "Considerata la delicatezza e la specificità della questione nucleare in Basilicata" la Ola denuncia "come non siano oggi accettabili "top secret" sull´impiego di questi fondi che possono favorire un clientelismo volto a categorie e gruppi di interesse locale oggetto del consenso nucleare, considerando che, anche dopo la vicenda Scanzano, sulla Basilicata incombe la "spada di Damocle" del governo intenzionato a realizzare il sito unico per le scorie radioattive o una centrale nucleare". "Ogni impegno di spesa delle "royalties nucleari" - ribadisce la Ola - dovrà essere fatto in modo trasparente e soprattutto in direzione di rimuovere il degrado ambientale già esistente e minimizzare i rischi ambientali presenti sui territori interessati".  
   
   
ENERGIA: CHIODI,SENZA FONDAMENTO VOCI SU NUCLEARE IN ABRUZZO  
 
Pescara, 4 maggio 2010 - In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate quest´oggi agli organi di stampa secondo cui sarebbe già stato deciso di realizzare una centrale nucleare in Abruzzo, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, smentisce categoricamente questa ipotesi definendo tali " voci completamente destituite di fondamento".  
   
   
IN CDM NUOVE MISURE PER L’ASSEGNAZIONE QUOTE CO2 SCAJOLA: “EVITATI RINCARI DEI PREZZI E GARANTITA LA CONCORRENZA TRA LE IMPRESE”  
 
Roma, 4 maggio 2010 – Superato il rischio di aumenti del prezzo delle energia, con l’adozione di misure per l’assegnazione di quote di emissione di Co2, a titolo gratuito, per gli operatori energetici e industriali con impianti entrati in funzione dopo aprile 2009. Il decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, permette di soddisfare le richieste di assegnazione senza aggravi né per i consumatori né per la finanza pubblica. “Con questa misura – ha commentato Scajola – abbiamo ripristinato condizioni di concorrenzialità per le imprese, nel pieno rispetto degli obblighi comunitari in materia di emissioni. Anche le nuove imprese potranno disporre dei necessari diritti di emissione, avendo inoltre garantita la compensazione degli oneri per acquistarli: è stato così possibile evitare rincari dei prezzi dell’energia elettrica, con aumenti nelle bollette dei consumatori, famiglie e imprese”. La dotazione di quote di Co2 previste dal Piano Nazionale di Assegnazione per il periodo 2008-2012 prevedeva una riserva per i nuovi entranti pari a 21,7 milioni di tonnellate di Co2, non sufficiente a soddisfare le nuove richieste di oltre 500 imprese di diversi settori industriali oltre che di produttori di energia elettrica.  
   
   
EDISON: PRIMO TRIMESTRE IN CRESCITA. MARGINE OPERATIVO LORDO +8,8%, RISULTATO OPERATIVO +39,3% E UTILE NETTO +91,4%  
 
 Milano, 4 maggio  2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison Spa, riunitosi il 30 aprile , ha esaminato i risultati consolidati al 31 marzo 2010. Andamento della gestione del Gruppo nel primo trimestre 2010 - Edison ha chiuso il primo trimestre 2010 in crescita rispetto allo stesso periodo del 2009, facendo segnare un incremento di tutti gli indicatori economico finanziari: ricavi a 2.742 milioni di euro (+1,2%), Ebitda a 321 milioni di euro (+8,8%), Ebit a 149 milioni di euro (+39,3%), risultato ante imposte a 131 milioni di euro (+84,5%) e utile netto di Gruppo a 67 milioni di euro (+91,4%). Al conseguimento di questi risultati hanno contribuito l’incremento dei volumi di vendita sul mercato dei clienti finali (+18% nell’energia elettrica e +11% nel gas), l’ottimizzazione dei costi del portafoglio elettrico e delle fonti di approvvigionamento di gas, oltre all’elevato livello di performance industriale, ottenuto grazie al programma di Eccellenza Operativa. Questi fattori positivi, in un contesto di moderata ripresa, hanno attenuato la pressione competitiva sui margini verificatasi particolarmente nel settore gas. Infatti, lo scenario di mercato del primo trimestre 2010 nel confronto con il medesimo periodo dell’anno precedente si è caratterizzato per: - domanda nazionale di energia elettrica in lieve crescita rispetto allo stesso periodo del 2009 (+1,9%), ma ancora lontana dai livelli pre-crisi. Nel settore gas si registra una crescita della domanda nazionale più marcata (+8,1%); tale valore va tuttavia confrontato con un primo trimestre 2009 eccezionalmente basso - prezzo del brent mediamente in crescita (77,3 Usd/barile in aumento del 68,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), ma prezzo del gas che, riflettendo le quotazioni del brent dei 9 mesi precedenti, si trova a valori nettamente inferiori (-26%) rispetto a quelli del primo trimestre 2009 - prezzo medio dell’energia elettrica venduta in Borsa in flessione (-17,8% a 62,9 euro al Mwh rispetto ai 76,5 euro al Mwh dei primi tre mesi del 2009) a causa dell’effetto congiunto del basso livello dei prezzi del gas naturale e della forte pressione competitiva e prezzi di vendita del gas in riduzione ancor più forte rispetto a costi della materia prima - Il livello ancora debole della domanda di gas, associato al significativo incremento della capacità di importazione, ha generato in Italia un’offerta di gas proveniente da mercati spot internazionali a prezzi estremamente bassi. La forte pressione sui prezzi finali del gas ha determinato per tutti gli importatori la necessità di procedere alla rinegoziazione dei contratti a lungo termine, attualmente in corso. Andamento dei principali indicatori economico finanziari - Passando all’esame dei risultati, i Ricavi di Vendita si sono attestati a 2.742 milioni di euro (+1,2%) rispetto ai 2.710 milioni di euro dello stesso periodo del 2009, soprattutto grazie al sensibile aumento dei volumi venduti sia nel comparto energia elettrica (+24%) sia nel gas (+28%), dovuto in gran parte alla crescita sul mercato dei clienti finali (18% nel comparto elettrico e 11% nel comparto del gas naturale). In particolare, nel settore elettrico i ricavi di vendita nel primo trimestre 2010 sono stati pari a 1.746 milioni di euro rispetto ai 1.733 milioni di euro dello stesso periodo del 2009. Nel settore idrocarburi i ricavi di vendita, pari a 1.503 milioni di euro, sono in diminuzione del 7,3% rispetto ai 1.621 milioni del primo trimestre 2009. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) nel primo trimestre 2010 sale a 321 milioni di euro (+8,8%) rispetto ai 295 milioni di euro dei primi tre mesi del 2009. Nella filiera energia elettrica il margine operativo lordo cresce dell’1,4% a 211 milioni di euro rispetto ai 208 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre nella filiera idrocarburi sale a 135 milioni di euro + 22,7% rispetto ai 110 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. I maggiori volumi venduti ai clienti finali hanno permesso di contrastare efficacemente la pressione sui margini, soprattutto nel settore gas. Da segnalare che nel primo trimestre 2009 l’Ebitda risultava penalizzato dai costi delle coperture delle commodities sulle vendite a prezzo fisso della campagna commerciale 2008, fenomeno progressivamente assorbito nel corso dell’esercizio 2009. Il Risultato Operativo (Ebit) nel primo trimestre 2010 è pari a 149 milioni di euro, in aumento del 39,3%, rispetto ai 107 milioni di euro dello stesso periodo del 2009, per effetto di quanto sopracitato e della diversa tempistica rispetto al 2009 degli investimenti in esplorazione. Il Risultato Ante Imposte, pari a 131 milioni di euro, cresce dell’84,5% rispetto ai 71 milioni nel primo trimestre 2009 anche per il miglioramento degli oneri finanziari. Il Risultato Netto di Gruppo nei primi tre mesi del 2010 si attesta a 67 milioni di euro, in aumento del 91,4% rispetto ai 35 milioni di euro del corrispondente trimestre del 2009. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2010 è pari a 3.970 milioni di euro in aumento rispetto ai 3.858 milioni rilevati a fine dicembre 2009 ma in miglioramento rispetto ai 4.261 milioni del primo trimestre 2009. Il rapporto debito/patrimonio netto pari allo 0,49 rispetto allo 0,47 registrato al 31 dicembre 2009, si conferma uno dei migliori del settore. Previsioni per l’esercizio 2010 - Nel 2010 lo scenario sarà caratterizzato da una ripresa modesta della domanda di energia elettrica e di gas, che tuttavia rimarrà ancora lontana dai livelli del periodo pre-crisi e da una continua tensione sui margini, a causa della forte pressione competitiva specie nel settore del gas. Edison sta procedendo alla rinegoziazione dei contratti gas a lungo termine, al fine di recuperare margini di redditività. Il buon esito di tali rinegoziazioni, unitamente all’utilizzo di tutte le leve gestionali che hanno dato riscontri positivi durante l’anno trascorso e il primo trimestre del 2010, consentono di prevedere per l’anno in corso risultati in linea con quelli dell’esercizio 2009. Principali fatti avvenuti nel corso del primo trimestre 2010 - Edison, Beh e Depa finalizzano l’intesa per la realizzazione del gasdotto Grecia-bulgaria (Igb). In data 4 marzo 2010, a Salonicco, le società Beh (Bulgarian Energy Holding) e Igi Poseidon Sa (joint venture paritetica tra Depa, la società pubblica del gas in Grecia e Edison) hanno finalizzato l’intesa per la costituzione dell’Asset Company (Beh 50% e Igi Poseidon Sa 50%) che realizzerà il nuovo gasdotto Igb (Interconnector Greece–bulgaria) fra Grecia e Bulgaria. L’igb è un metanodotto di circa 160 km tra Komotini (Grecia) e Stara Zagora (Bulgaria), con una capacità compresa fra 3 e 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno, che consentirà alla Bulgaria l’accesso a nuove fonti di approvvigionamento attraverso la Grecia. Gli investimenti previsti ammontano complessivamente a 140 milioni di euro, con la possibilità di accesso a fondi previsti dall’European Economic Recovery Plan dell’Ue per circa 45 milioni di euro. Rafforzamento finanziario. Conclusa con successo l’emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro. In data 10 marzo 2010 Edison Spa ha concluso, con una domanda superiore a circa 4 miliardi di euro, il collocamento presso la Borsa del Lussemburgo di un prestito obbligazionario di 500 milioni di euro della durata di cinque anni e riservato esclusivamente a investitori qualificati. Le obbligazioni, che hanno un taglio unitario minimo di 50 mila euro e scadono il 17 marzo 2015, pagano una cedola lorda annua pari al 3,25% e sono state collocate a un prezzo di emissione pari a 99,70. L’emissione si inserisce nell’ambito dell’Euro Medium Term Note Programme di massimi 2 miliardi di euro, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 25 giugno 2009, di cui era già stato collocato a luglio 2009 un prestito obbligazionario da 700 milioni, come già comunicato al mercato.  
   
   
PUGLIA: SFRATTI E POLITICHE ABITATIVE  
 
Bari, 4 maggio 2010 - L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I primi dati ufficiali sugli sfratti del 2009, resi noti in forma provvisoria dal Ministero dell’Interno, ci raccontano di un fenomeno in crescita anche in Puglia”. “L’elevata incidenza degli sfratti dovuti alla morosità – spiega l’assessore - confermano l’inadeguatezza dell´attuale politica governativa alla gravità dell’emergenza abitativa in un periodo di crisi economica. Ostinarsi a non prevedere, nei provvedimenti di proroga degli sfratti, alcun provvedimento a tutela degli inquilini bisognosi, significa ignorare settori sempre più ampi della società, impoveriti dalla crisi economica e da dinamiche del costo degli affitti insostenibili”. “La Regione – prosegue la Barbanente - soprattutto con il Programma di Riqualificazione Urbana per alloggi a canone sostenibile e gli ultimi bandi per 37 milioni di euro rivolti a privati, cooperative e imprese ce la sta mettendo tutta per ampliare l’offerta di alloggi in affitto a canone calmierato. Occorre, tuttavia, una politica nazionale mirata, che tuteli coloro i quali, destinando una quota cospicua del reddito all’affitto, sono più duramente sono colpiti dalla crisi economica. Tale politica dovrebbe essere incentrata, come più volte richiesto al Governo, su tre cardini: • Riforma della legge 431/98 secondo le linee indicate dal tavolo nazionale sulle politiche abitative, prevedendo sgravi fiscali per inquilini e proprietari volti a rendere il mercato delle locazioni trasparente e sopportabile dai redditi delle famiglie in affitto. • Incremento del fondo nazionale per i contributi all’affitto, ridottosi progressivamente negli ultimi anni e in Puglia alimentato ormai prevalentemente dalla Regione. • Aumento delle risorse destinate alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica e sociale”. “Lo Stato – conclude la titolare dell’Urbanistica - piuttosto che continuare a invadere competenze regionali, come recentemente sancito dalla Corte Costituzionale con una sentenza proprio relativa al piano nazionale di edilizia abitativa, o a lanciare presunti piani casa, peraltro di fatto falliti in tutt´Italia, intervenga per quanto di propria competenza sulla garanzia dei livelli minimi essenziali e con mirati provvedimenti in materia fiscale”.  
   
   
COMMERCIO IN VENETO: OCCORRE INNOVARE E RIVITALIZZARE I CENTRI STORICI, MORTIFICATI DALLA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
Lido di Jesolo (Venezia), 4 maggio 2010 - “Nella mia nuova veste vorrei iniziare insieme un percorso non solo di condivisione, ma anche di innovazione”. Il neoassessore regionale allo sviluppo economico Isi Coppola, alla sua prima uscita ufficiale in occasione dell’assemblea della Federazione Moda Italia provinciale di Venezia al Lido di Jesolo, ha sottolineato con forza che l’imperativo categorico per il settore delle attività commerciali sarà “innovare”. Riferendosi in particolare al settore della moda e dell’abbigliamento, l’assessore ha detto che va guardato con riconoscenza per il valore di identità che ha saputo consolidare nel tempo e che va rivendicato fino in fondo, ma occorre immaginare anche il suo futuro nell’ambito di un’economia che sta cambiando dopo un periodo di difficoltà e di crisi. “Dalla crisi – ha aggiunto – si può uscire rinnovati e con potenzialità diverse. E noi veneti abbiamo nel nostro Dna quelle potenzialità che possono permetterci di ricominciare con il piede giusto, facendo tesoro delle difficoltà incontrate”. L’assessore Coppola non ha sottaciuto che intorno al settore del commercio c’è oggi una particolare attenzione per quanto riguarda il tema della grande distribuzione e degli outlet. “Nel Veneto – ha detto – abbiamo centri storici che sono straordinariamente belli e sono parte integrante della nostra più grande risorsa economica, il turismo. Questi vanno rivitalizzati e assolutamente valorizzati, da un punto di vista economico e occupazionale ma anche per il loro fondamentale valore sociale e culturale, che non può essere affidato ai centri commerciali. La grande distribuzione e gli outlet invece hanno mortificato e mortificano quanto nel tempo è stato realizzato all’interno dei centri storici”. L’assessore ha fatto presente di aver ereditato un progetto di legge, presentato dalla giunta regionale ma mai arrivato in commissione per la scadenza della legislatura, destinato a dare una nuova valutazione della distribuzione commerciale nel Veneto. La Regione – ha concluso – intende riprendere il lavoro fin qui portato avanti, per trovare soluzioni in maniera condivisa e con grande disponibilità e concretezza ai problemi del settore del commercio, in conformità con le normative nazionali e comunitarie.  
   
   
VENETO: ALLE PMI LOCALI IL 30% DEI LAVORI IN PROJECT FINANCING  
 
 Venezia, 4 maggio 2010 - Riservare nei bandi di Project financing per la realizzazione di opere pubbliche una quota di partecipazione del 30% alle Pmi locali; elevare ad 1 milione di € l’importo limite entro cui i Comuni possono assegnare lavori ad imprese locali di loro fiducia; dismissione del patrimonio immobiliare delle Ater per ricavare risorse da reinvestire nella realizzazione di nuovi alloggi o nell’acquisto di quelli già realizzati, ma invenduti a causa della crisi economica. Sono questi gli interventi a sostegno del settore edile indicati dall’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, intervenuto oggi all’assise dell’industria delle costruzioni del Veneto “Uniti per superare la crisi”, organizzata dall’Ance regionale. “Si tratta – ha poi precisato Giorgetti – di interventi necessari per far crescere le nostre imprese, in particolare quelle venete, che son rappresentate soprattutto da imprese artigiane”. A questo proposito ha poi ricordato che la Regione, con la Finanziaria 2010, ha stanziato 150 mln di € destinati ai Comuni per interventi al di sotto dei 500 mila € e assegnati ad aziende locali. In questa logica Giorgetti ha auspicato che il limite venga innalzato ad 1 mln di € e questo non solo perché consentirebbe maggiore vivacità per l’economia locale, ma anche perché con più libertà nelle trattative private i sindaci avrebbero la libertà di assumere maggiori responsabilità nei confronti dei cittadini. Per quanto riguarda la quota di partecipazione del 30% riservata alle Pmi per i lavori realizzati in Project financing, Giorgetti ha precisato che questo intervento eviterebbe, tra l’altro, il meccanismo dei subappalti, favorendo le aziende venete. Infine, per la dismissione del patrimonio immobiliare delle Ater, l’Assessore ha ribadito che la vendita al valore capitalizzato dagli affitti consentirebbe di realizzare almeno 600/700 mln di euro, che sarebbero reinvestiti nell’acquisto di altri alloggi, in parte di nuova fabbricazione, ma soprattutto acquisendo quelli già esistenti.  
   
   
GRUPPO CIR: RICAVI STABILI A OLTRE 1,1 MILIARDI, EBITDA IN CRESCITA, UTILE NETTO A 3,3 MILIONI  
 
Torino, 4 maggio 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Cir-compagnie Industriali Riunite Spa, riunitosi il 30 aprile a Torino sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 31 marzo 2010. Andamento della gestione - Cir ha chiuso il primo trimestre del 2010 con ricavi consolidati superiori a 1,1 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2009, e un margine operativo lordo (Ebitda) in crescita del 13,7% grazie soprattutto al miglioramento dei risultati di Espresso (media), Sogefi (componenti auto) e Kos (sanità), che hanno più che compensato la riduzione dei margini di Sorgenia (energia), dovuta in parte a fattori straordinari che hanno caratterizzato il trimestre. L’utile netto del gruppo è stato di 3,3 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 19,5 milioni di euro, beneficiava di una plusvalenza per 16,3 milioni di euro ottenuta dal parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo. Pertanto, al netto di tale effetto non ricorrente, l’utile del gruppo sarebbe sostanzialmente invariato rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del trimestre risulta in miglioramento rispetto allo scorso anno. Risultati consolidati - I ricavi consolidati del gruppo Cir nel primo trimestre sono ammontati a 1.139,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea (+0,1%) rispetto a 1.138,3 milioni di euro nei primi tre mesi del 2009. L’ebitda consolidato è stato pari a 67,4 milioni di euro (5,9% dei ricavi), in crescita del 13,7% rispetto a 59,3 milioni di euro nel primo trimestre del 2009. La variazione rispetto al dato dello scorso anno è riconducibile soprattutto al significativo incremento del margine operativo lordo di Espresso, Sogefi e Kos, che ha più che compensato la riduzione del margine di Sorgenia. La crescita del risultato operativo (Ebit) consolidato è più contenuta (+1,1% a 27,6 milioni di euro, rispetto a 27,3 milioni di euro nel 2009), per effetto dei maggiori ammortamenti di Sorgenia. Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 14,2 milioni di euro (positivo per 6,9 milioni nel primo trimestre del 2009), è stato determinato da oneri finanziari netti per 24,4 milioni di euro, parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione titoli per 3,4 milioni di euro e da rettifiche positive del valore di attività finanziarie per 6,8 milioni di euro. L’utile netto consolidato del gruppo Cir nel primo trimestre del 2010 è stato di 3,3 milioni di euro. Il risultato netto dei primi tre mesi del 2009, positivo per 19,5 milioni di euro, beneficiava di plusvalenze per 16,3 milioni di euro ottenute dal parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo. Al netto di tale effetto non ricorrente, l’utile sarebbe sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno. Il risultato netto del primo trimestre del 2010, peraltro, beneficia della crescita del contributo delle società operative (1,9 milioni di euro contro 0,1 milioni di euro nel 2009), derivante principalmente dal ritorno all’utile di Espresso e Sogefi. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Cir al 31 marzo 2010 ammontava a 2.057,1 milioni di euro (1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009), determinati da: - un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 123 milioni di euro, in lieve crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2009 (121,6 milioni di euro); - un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.180,1 milioni di euro rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’incremento nel trimestre deriva principalmente dagli investimenti di Sorgenia in nuova capacità produttiva, in linea con i programmi. La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo Cir in quote di hedge funds (88,4 milioni di euro al 31 marzo 2010). Nei primi tre mesi del 2010 la performance di tale investimento è stata positiva (+1,3%). Il patrimonio netto consolidato totale al 31 marzo 2010 era pari a 2.358 milioni di euro rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 1.408,4 milioni di euro rispetto a 1.396,8 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Al 31 marzo 2010 il gruppo Cir impiegava 12.823 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2010). Settori di attività - Energia (Sorgenia) - I risultati di Sorgenia nel primo trimestre del 2010 hanno risentito della significativa riduzione dei margini gas, del persistere della tensione sui prezzi di vendita, in forte calo in particolare nel settore elettrico, e degli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale. A tali effetti si è aggiunto un evento straordinario rappresentato da un guasto alla centrale di Termoli (Campobasso), che ha ripreso a funzionare normalmente solo a fine marzo. Nel periodo Sorgenia ha proseguito la realizzazione del proprio piano industriale. In particolare, sono iniziate le prime prove di accensione della nuova centrale a ciclo combinato (Ccgt-combined Cycle Gas Turbine) di Bertonico-turano (Lodi) da circa 800 Mw. Nella generazione eolica, è prossimo all’operatività completa l’impianto di San Martino in Pensilis (Campobasso) da 12 Mw, mentre in Francia è in corso la costruzione dell’impianto di Leffincourt da 32 Mw. Nella generazione fotovoltaica, è iniziata la realizzazione dell’impianto di Ozieri (Sassari) da circa 3 Mw. I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 sono ammontati a 635,9 milioni di euro, in riduzione del 6,8% rispetto al 2009 (682 milioni di euro). La crescita dei volumi di vendita, soprattutto nel settore elettrico, ha in parte compensato il forte calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’ebitda si è attestato a 14,4 milioni di euro. L’entità del calo rispetto al risultato del primo trimestre del 2009 (35,8 milioni di euro) è riconducibile a vari fattori: il guasto alla centrale di Termoli, per il quale la società ha già avviato le procedure per ottenere il risarcimento dei danni diretti e indiretti; la contrazione dei margini di commercializzazione del gas naturale, principalmente determinata dai costi di approvvigionamento previsti dai contratti in essere, per i quali è comunque in corso la rinegoziazione a effetto retroattivo; i maggiori accantonamenti sui crediti vantati nei confronti dei clienti; la riduzione del contributo della partecipata Tirreno Power; il mancato contributo della nuova centrale di Modugno (Bari), ancora in fase di avviamento e penalizzata dalle elevate congestioni sulla rete elettrica. Il risultato netto è stato negativo per 12,2 milioni di euro rispetto a un utile di 12,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2009. La perdita, oltre che alla riduzione del margine operativo lordo, è dovuta all’incremento degli ammortamenti per l’avvio dei nuovi impianti di generazione e all’aumento degli oneri finanziari. Media (gruppo Espresso) - Nei primi mesi del 2010, in un contesto economico che, seppur incerto, non ha registrato ulteriori deterioramenti, gli investimenti pubblicitari sono risultati in leggera ripresa. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Nielsen Media Research, gli investimenti pubblicitari nel loro complesso hanno registrato nel primo bimestre una crescita del 2,7% rispetto al corrispondente periodo del 2009 che, come noto, fu caratterizzato da un crollo del 19,5%. I mezzi più dinamici sono risultati la radio e le televisioni, con crescite dell’11% e del 4,9% rispettivamente: positiva, inoltre, è stata la crescita su Internet (+3,8%), mentre la stampa nel complesso ha mostrato nuovamente un calo (-4,3%). In particolare, i periodici hanno registrato un andamento fortemente negativo (-14,1%), mentre la raccolta sui quotidiani a pagamento è risultata in leggera ripresa (+1%). I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 sono ammontati a 213,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,7%) con il dato dello stesso periodo del 2009 (215 milioni di euro). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato registra una crescita del 6,5%. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a 65,3 milioni di euro, in linea con il dato del primo trimestre del 2009 (65,8 milioni di euro). In particolare, sia la Repubblica che L’espresso hanno registrato leggeri incrementi delle vendite in edicola. I ricavi pubblicitari, pari a 121,6 milioni di euro, sono cresciuti dell’11,2% rispetto al primo trimestre del 2009. I costi operativi totali sono stati ridotti del 9,1% rispetto al primo trimestre del 2009, in linea con l’obiettivo del piano che prevede un taglio complessivo dei costi del 17% rispetto all’esercizio 2008. L’ebitda è stato pari a 30,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel primo trimestre del 2009), grazie al miglioramento di tutte le divisioni del gruppo. Il risultato netto è positivo per 12,1 milioni di euro, rispetto a una perdita di 2,5 milioni nel primo trimestre del 2009. Componentistica per autoveicoli (Sogefi) - Il primo trimestre del 2010 ha confermato il trend di progressivo recupero dei livelli produttivi dell’industria automobilistica nei mercati più colpiti dalla crisi iniziata nell’ultima parte del 2008 (Europa, Stati Uniti e Giappone). I mercati che avevano registrato aumenti di volumi nel 2009 (Brasile, India, Cina) hanno confermato l’evoluzione positiva anche nella prima parte dell’anno grazie alla crescente domanda interna. Per contro, l’andamento produttivo del settore veicoli industriali in Europa è rimasto particolarmente basso, mentre il mercato dei ricambi si è confermato sui livelli della seconda metà del 2009. La crescita complessiva dei livelli produttivi nel settore automotive e le azioni di drastico contenimento dei costi adottate dalla società nel corso del 2009 hanno consentito a Sogefi di ottenere nel primo trimestre del 2010 un significativo incremento di tutti i principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e un ritorno a un risultato netto positivo. I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 hanno beneficiato dell’evoluzione del mercato, registrando una crescita del 22,4% (214 milioni di euro rispetto a 174,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2009). Dopo il drastico ridimensionamento dei costi di struttura realizzato dalla società nel 2009, l’incremento dei ricavi ha permesso un significativo recupero di tutti i livelli di redditività rispetto ai primi tre mesi del precedente esercizio. L’ebitda è stato pari a 20,6 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2009 era ammontato a 2,2 milioni di euro. L’utile netto è stato positivo per 3,8 milioni di euro dopo una perdita di 8,8 milioni di euro nel primo trimestre del 2009. Sanità (Kos) - Nel primo trimestre del 2010 il gruppo Kos ha ottenuto un significativo incremento dei principali indicatori gestionali rispetto allo stesso periodo del 2009. Durante il trimestre, il gruppo ha proseguito la propria strategia di crescita nelle due attività principali (anziani e riabilitazione) attraverso l’acquisizione di una struttura nelle Marche e di una residenza per anziani in Lombardia. I ricavi del primo trimestre del 2010 sono ammontati a 76,1 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto al 2009 (66,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività e alle nuove acquisizioni effettuate nel periodo. Nel trimestre la società ha sostenuto costi non ricorrenti per circa 2 milioni di euro dovuti alla procedura di Ipo attualmente in corso (1,4 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’ebitda prima dei costi non ricorrenti è ammontato a 10,2 milioni di euro, in crescita del 36,1% rispetto al primo trimestre del 2009 (7,5 milioni di euro). L’ebitda dopo i costi non ricorrenti è stato pari a 8,2 milioni di euro, in crescita del 9,1%. Il risultato netto prima dei costi non ricorrenti è stato positivo per circa 1,2 milioni di euro, contro un risultato sostanzialmente in pareggio (0,1 milioni di euro) nel primo trimestre del 2009. Il risultato netto dopo i costi non ricorrenti è vicino al pareggio (-0,4 milioni di euro). Servizi finanziari e altre attività - Il gruppo Cir opera anche nel settore finanziario, in particolare attraverso Jupiter Finance, e in altre attività minori. Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 31 marzo 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Nel settore finanziario opera anche Ktp Finance (cessione del quinto dello stipendio e servicing per conto degli enti eroganti mutui): l’investimento di Cir in tale gruppo è pari a 4 milioni di euro. Tra le altre attività figurano anche il fondo di venture capital Cir Ventures (fair value al 31 marzo 2010 pari a 14,5 milioni di dollari) e un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 31 marzo 2010 pari a 70,5 milioni di euro). Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso - Nei prossimi trimestri Cir proseguirà le azioni di riduzione dei costi e gli investimenti finalizzati allo sviluppo in tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che per il 2010 non sono al momento previsti i proventi non ricorrenti che hanno caratterizzato gli ultimi due esercizi. L’utile netto consolidato dell’anno, pertanto, sarà inferiore a quello del 2009. Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2010 La società, che ha un rating Bb con outlook stabile rilasciato da Standard&poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata Cir International Sa e garantito da Cir Spa: - 10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice Isin Xs0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.  
   
   
A. MERLONI - IL PRESIDENTE SPACCA SCRIVE AL MINISTRO SCAJOLA.  
 
 Ancona, 4 Maggio 2010 - Di seguito il testo integrale della lettera inviata dal Presidente della Regione Gian Mario Spacca al Ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola in merito alla A.merloni. ´L´accordo di programma sottoscritto il 19 marzo u.S. Costituisce un proficuo esempio di collaborazione istituzionale e un necessario punto di partenza per avviare il processo di rilancio e riconversione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo A. Merloni. Considerati i positivi rapporti che si sono instaurati tra la Regione Marche e il Governo nazionale su questa vicenda, particolarmente apprezzati da tutta la comunita` regionale, in un rapporto di leale collaborazione, vorrei evidenziare ora la necessita` di formalizzare la proroga dell´amministrazione straordinaria prevista dalla legge Marzano, visto l´approssimarsi della sua scadenza il 24 maggio p.V. L´adozione da parte del Ministero allo Sviluppo Economico del provvedimento formale di proroga della Marzano e` urgente perche` garantisce la tutela del reddito dei lavoratori e delle loro famiglie con la continuita` degli ammortizzatori sociali, salvaguardando la coesione sociale dei territori interessati. La proroga e` fondamentale per mettere in sicurezza i lavoratori e nel contempo offrire un orizzonte di tempo certo per l´espletamento delle procedure di ricerca di una soluzione industriale e strutturale della crisi capace di tutelare pienamente l´occupazione. In questa direzione e` indispensabile anche che il Ministero allo Sviluppo dia impulso quanto prima alla riapertura del bando internazionale per l´acquisto dell´A. Merloni, che a novembre scorso si era chiuso con un nulla di fatto: e` solo attraverso questa operazione di riapertura dei termini che si potranno presentare nuove offerte in via ufficiale e quindi avere la possibilita` di analizzare i progetti industriali e le diverse manifestazioni di interesse che si sono espresse in questi ultimi mesi. Tali iniziative sono positive nell´interesse dei lavoratori, delle piccole imprese dell´indotto e dell´intera comunita`´.  
   
   
CIR: L´ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2009: UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 143,4 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 4 maggio 2010 – L’assemblea degli Azionisti di Cir-compagnie Industriali Riunite Spa si è riunita il 30 aprile a Torino sotto la presidenza di Stefano Micossi. Approvazione del Bilancio 2009 In sede ordinaria, l’Assemblea ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del gruppo per l’esercizio 2009. Il gruppo Cir ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 143,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 95,5 milioni di euro nel 2008 (+50,2%). L’incremento è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie del gruppo (positivo per 47,3 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 32,3 milioni di euro nel 2008), che hanno beneficiato della ripresa dei mercati. Ii risultato netto è stato determinato anche dal contributo positivo delle società operative, pari a 32,7 milioni di euro, e dalla realizzazione di proventi non ricorrenti per 63,4 milioni di euro (64,2 milioni di euro nel 2008). L’andamento dei ricavi (4.266,8 milioni di euro, in calo del 9,7% rispetto al 2008) e del margine operativo lordo (294,6 milioni di euro, in riduzione del 36,2%) riflette invece le ripercussioni della grave recessione economica sulle principali controllate operative, nonostante la crescita registrata dalle attività nella sanità (Kos, nuova denominazione della ex Holding Sanità e Servizi). La società capogruppo Cir Spa ha chiuso l’esercizio 2009 con una perdita di 2 milioni di euro, rispetto a un risultato positivo per 33,3 milioni di euro nel 2008. L’assemblea degli Azionisti ha fatto propria la proposta del Consiglio di Amministrazione di non distribuire dividendi per l’esercizio 2009 al fine di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale della società, dotandola di maggiori risorse a sostegno dello sviluppo delle attività. Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e approvazione del piano di stock option - L’assemblea ha poi rinnovato, per un periodo di 18 mesi, la delega al Consiglio di Amministrazione per l’acquisto di massime n. 30 milioni di azioni proprie, con un limite massimo di spesa di 50 milioni di euro, a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono, da un lato, la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda, dall’altro lato la possibilità di ridurre il costo medio del capitale. A oggi, Cir ha in portafoglio n. 43.074.000 azioni ordinarie, corrispondenti al 5,44% del capitale sociale. Ai sensi del comma 4, art. 144.Bis del Regolamento Emittenti, con riferimento all’esito del programma di acquisto/vendita di azioni proprie deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2009, si precisa che nel periodo considerato non sono state effettuate compravendite di azioni proprie da parte della società. L’assemblea, inoltre, ha approvato un piano di stock option per il 2010 destinato a dirigenti della società, delle controllate e della controllante, per un massimo di n. 8.300.000 opzioni. Parte straordinaria - In sede straordinaria, l’Assemblea ha approvato la proposta di integrazione della delega al Consiglio di Amministrazione a emettere prestiti obbligazionari convertibili o con warrant nei limiti di legge, anche con esclusione del diritto di opzione. La ragione dell’integrazione della delega, proposta dal Consiglio di Amministrazione, è legata alla possibilità di cogliere eventuali opportunità future di reperire fonti di finanziamento a condizioni vantaggiose, in considerazione del crescente interesse del mercato verso investimenti in strumenti convertibili. Riunione del Consiglio di Amministrazione - Successivamente all’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione, in conformità alle deleghe conferitegli dall’Assemblea degli Azionisti, ha deliberato un aumento di capitale per complessive n. 8.150.000 azioni al servizio del piano di stock option 2010.  
   
   
LAVORO, PRESTO INCONTRO SU DISTRETTO SALOTTO IN UN VERTICE REGIONE BASILICATA, PROVINCIA MATERA E COMUNE SARÀ AFFRONTATO IL TEMA DELLA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI  
 
Potenza, 4 maggio 2010 - Il presidente della Provincia di Matera Franco Stella e il sindaco della città Salvatore Adduce hanno concordato con l´assessore regionale Rosa Mastrosimone un incontro per affrontare e definire la questione dei lavoratori del salotto. “La proroga da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – sottolineano i rappresentanti istituzionali - del trattamento di cassa integrazione straordinaria in favore dei 358 lavoratori dipendenti della ex Nicoletti rappresenta un segnale di attenzione e di interesse che salutiamo positivamente. Si tratta, tuttavia, di una boccata di ossigeno temporanea. Bisogna andare oltre le soluzioni tampone e progettare una risposta definitiva. È necessario utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione per mettere a punto risposte qualificate e durature. Un obbligo istituzionale e morale nei confronti dei lavoratori espulsi dai processi produttivi”. Il presidente Stella e il sindaco Adduce considerata l´urgenza dei problemi intendono adoperarsi nell´interesse del territorio e del suo sviluppo e, pertanto, con l´assessore Rosa Mastrosimone in un vertice sull´occupazione affronteranno il problema della ricollocazione dei lavoratori anche utilizzando in modo serio ed efficace gli strumenti formativi. “Attraverso il coinvolgimento unitario di Regione, Provincia e Comune – concludono Stella e Adduce – si possono mettere a punto strategie condivise e, per questo, maggiormente incisive. Questo incontro esprime la volontà, politica e amministrativa, della Basilicata di fare rete a sostegno della promozione di uno sviluppo concreto e stabile. Una politica nel segno della lungimiranza e dell´ascolto delle esigenze delle comunità che sintetizza il nostro impegno di rappresentanti istituzionali del territorio”.  
   
   
IMPRESE IN U,BRIA: SCADE 30 GIUGNO BANDO PER INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI SETTORE MANIFATTURIERO  
 
 Perugia, 4 maggio 2010 – È consultabile anche on line il “Bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle Pmi Umbre” pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria del 17 marzo 2010. Il Bando, che prevede un finanziamento 330mila euro, scade il 30 giugno ed è rivolto ad aziende della moda, del tessile, abbigliamento e altri settori manifatturieri. Il testo, rende noto il Servizio Internazionalizzazione delle imprese della Direzione Sviluppo Economico, Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Lavoro è consultabile anche nel sito regionale (www.Regione.umbria.it ) sotto la voce “Bandi” e nel sito www.Sviluppoeconomico.regione.umbria.it. La Regione Umbria – spiegano dal servizio regionale - con il Bando ha voluto contribuire al sostegno e rilancio delle imprese umbre, non solo del settore moda, tessile e abbigliamento, ma di tutte quelle operanti nel settore manifatturiero, per sostenere e incentivare l’infiltrazione promozionale e commerciale nei mercati esteri in questo periodo, in particolare, che ha visto rallentare il processo di internazionalizzazione delle imprese in seguito alla crisi economica e finanziaria. La Regione ricorda che possono beneficiare del contributo le “aggregazioni di almeno 3 imprese e raggruppamenti temporanei di imprese o consorzi che presentano progetti riguardanti al massimo due paesi esteri, per partecipazione ad una manifestazione fieristica, organizzare iniziative in mercati esteri ritenuti prioritari, realizzare show room, centri espositivi e centri per la commercializzazione di prodotti regionali, analisi di mercato, studi e ricerche settoriali per il consolidamento della presenza delle imprese sui mercati internazionali. Il contributo erogabile è pari al 50per cento dei costi ammissibili, nel limite massimo di 80mila euro. Per informazioni, contattare il Servizio regionale al numero telefonico 075/5045790-075/5045709, e-mail: interimprese@regione.Umbria.it  
   
   
SELEX GALILEO, LA REGIONE TOSCANA CONVOCHERÀ L´AZIENDA PER RIAPRIRE IL TAVOLO NAZIONALE PER FINMECCANICA  
 
Firenze, 4 maggio 2010 - La situazione della Selex Galileo di Firenze è stata al centro dell´incontro di ieri fra l´assessore al lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, l´assessore al lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali, di categoria e aziendali. Nel corso dell´incontro i sindacati hanno informato sull´ipotesi di spostamento a Roma di due linee di produzione. Si tratta delle linee che si occupano della produzione di radar che, complessivamente, occupano 73 lavoratori. Anche se lo spostamento ipotizzato, a detta dell´azienda, non dovrebbe comportare perdite occupazionali, i sindacati si sono mostrati allarmati, soprattutto per l´impoverimento qualitativo del sito produttivo fiorentino, che verrebbe a perdere due produzioni di punta e professionalità importanti. Preoccupazio ni condivise dall´assessore Simoncini, che ha annunciato l´intenzione di muoversi in due direzioni. «Prima di tutto – ha detto l´assessore - informerò il presidente Enrico Rossi della situazione e chiederò, a nome della Regione, di riconvocare il tavolo regionale su Finmeccanica. Mi attiverò inoltre presso la direzione dell´azienda per un incontro in tempi rapidi. Alla direzione farò presente la preoccupazione per un´ipotesi che rischia di influire negativamente sulla qualità delle produzioni e della presenza della Selex Galileo sul territorio, andando ad incidere su produzioni di punta ad elevato contenuto tecnologico».