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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Maggio 2010
UE: LA SALA STAMPA DELLA RAPPRESENTANZA IN ITALIA INTITOLATA ALLA FIGURA DI LORENZO NATALI  
 
Bruxelles, 13 maggio 2010 - Il 23 aprile 2010, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha intitolato la sua sala stampa alla figura di Lorenzo Natali, Commissario europeo e Vicepresidente della Commissione dal 1976 al 1989. L´evento si è tenuto in occasione della presentazione del volume "Lorenzo Natali in Europa: ricordi e testimonianze" voluto dalla famiglia a vent´anni dalla scomparsa e curato ed edito dall´Istituto Affari Internazionali. Alla cerimonia hanno partecipato il Vicepresidente della Commissione europea e Commissario all´industria e all´imprenditoria Antonio Tajani, l´ex Commissario europeo Carlo Ripa di Meana e il Presidente dello Iai Stefano Silvestri, protagonisti di una tavola rotonda sull´attualità dell´impegno europeo di Natali. Gli interventi, moderati dal giornalista Giampiero Gramaglia, hanno ricordato le opere e le realizzazioni politiche di colui che è considerato uno dei più grandi europeisti italiani, le quali hanno fatto rivivere e ricordare percorsi di grandissima importanza politica della storia europea, quali il processo di adesione della Grecia, della Spagna e del Portogallo o il rilancio dei rapporti dell´Europa con i paesi in via di sviluppo. I relatori hanno voluto anche sottolineare e rievocare il profilo umano e la personalità di una figura animata da forti convinzioni e grandi ideali oltre che dalla passione politica, alla cui opera la Commissione europea dedica dal 1992 un concorso internazionale che premia i migliori lavori giornalistici sui temi dello sviluppo, della democrazia e dei diritti umani.  
   
   
EDITORIA ITALIANA E AMERICANA A CONFRONTO: OGGI, UNA GRANDE OCCASIONE DI SCAMBIO AL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO  
 
Milano, 13 maggio 2010 - L’editoria libraria italiana a confronto con quella statunitense. Nasce come grande occasione di confronto e di scambio il convegno “L´editoria italiana negli Usa: come affrontare il mercato, quali le opportunità per le case editrici italiane”, in programma il 13 maggio, dalle 15 alle 17.30 nella Sala Copenhagen del Salone internazionale del libro di Torino. All’appuntamento - a cura dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (Aie) – interverranno, introdotti dai saluti del presidente di Aie Marco Polillo, Marco Ausenda (Rcs Libri), Jonathan Burnham (Harper Collins, Usa), Sandro Ferri (E/o; Europa Editions), Tina Jordan (The Association of American Publishers, Usa), Anna Knutson (Maria B. Campell Associates, Usa), Patrick Nolan (Penguin Group, Usa), Chad Post (Three Percent Press, Usa), Marco Vigevani (Marco Vigevani Agenzia Letteraria). Modera: Raffaele Cardone (consulente editoriale, di marketing e comunicazione e giornalista del mercato librario). Le cifre – Il mercato americano, come tutti i mercati in lingua inglese e quindi a vocazione internazionale, è oggi quello più importante per tutte le editorie europee. Purtroppo l’editoria italiana, anche se ha aumentato il numero di titoli di cui ha ceduto i diritti, dai 123 del 2001 ai 150 del 2008, continua a essere fortemente tributaria nell’acquisizione dei diritti, che passano, nello stesso arco di anni, da 1832 a 2790. A invertire questo quadro non può essere un solo paese o una sola editoria, che comunque è oggi la sesta-settima nel mondo, ma servono interventi di geo-politica internazionale che vedano coinvolte le maggiori editorie italiane ed europee oppure interventi coraggiosi e innovativi, come quelli svolti da alcuni editori che hanno aperto una loro casa editrice negli Stati Uniti per produrre e vendere il loro catalogo e quello di altri piccoli editori italiani.  
   
   
LIBRI: DAL PARCO ALLA PISCINA, DAL LUNGOMARE ALL’EXPO LI PORTA IL BIBLIOBUS DELLA PROVINCIA DI GENOVA VENERDÌ 14 MAGGIO LA TOURNÈE PER PROMUOVERE LA LETTURA CHE TOCCHERÀ ANCHE A SESTRI LEVANTE, RECCO, MIGNANEGO, BOGLIASCO, VALBREVENNA, SORI E POI PONTEDECIMO PER L’EXPO VALPOLCEVERA.  
 
 Genova, 13 maggio 2010 - Libri nel parco, ma anche in piazza, sul lungomare, in piscina e alle manifestazioni fieristiche. Dal prossimo fine settimana a settembre li porterà il Bibliobus dell’assessorato alla cultura della Provincia di Genova, carico di oltre mille volumi, con tutte le novità editoriali, per il prestito gratuito che offre romanzi, gialli, saggi, manuali, fantascienza, testi di argomento locale e tanti titoli per bambini e ragazzi. Il tour del Bibliobus, gestito dal centro sistema bibliotecario provinciale, inizia venerdì 14 maggio dal grande parco di Villa Serra, elegantissimo esempio di stile Tudor a Comago di Sant’olcese, dove la biblioteca mobile resterà fino a domenica 16, offrendo libri in prestito per tutti i gusti negli orari 10-13 e 14.30-18. Il prestito è completamente gratuito e basta presentare un documento per ottenere subito la tessera d’iscrizione e salire sul Bibliobus dove ogni iscritto potrà scegliere due libri per sé e altrettanti per i suoi accompagnatori. E’ anche possibile prenotare un libro, verificandone la disponibilità sul sito del Centro sistema bibliotecario provinciale www.Provincia.genova.it/csb/b  o contattando il centro via e-mail all’indirizzo csb@provincia.Genova.it. I libri in prestito gratuito vanno restituiti entro venti giorni al bibliobus oppure a una delle biblioteche dei Comuni che aderiscono al sistema provinciale . Dopo l’avvio della tournèe a Villa Serra la biblioteca viaggiante dell’assessorato alla cultura sarà nel Comune di Sestri Levante per due volte in giugno – l’8 a Riva Trigoso, nei giardini pubblici e il 10 sul lungomare Descalzo, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 – e altre due con gli stessi orari in luglio: il 20 a Riva Trigoso e il 22 ancora sul lungomare Descalzo della città delle due baie. A giugno il bibliobus farà tappa anche a Recco, sul lungomare Bettolo sabato 12 dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 e domenica 13 a Mignanego, in piazza Matteotti dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. In luglio il Bibliobus si sposterà a Bogliasco da sabato 3 a domenica 18 ( in piazza Xxv Aprile) con apertura dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, poi dopo le tappe del 20 e 22 a Riva e Sestri Levante., raggiungerà Casella domenica 24, sul piazzale della Chiesa dalle 15 alle 19, e da sabato 31 luglio a domenica 8 agosto la biblioteca mobile della Provincia farò sosta in Valbrevenna, alla piscina di Baio a Molino Vecchio dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 17 prima di tornare al mare, sulla piazza di Sori, da lunedì 9 a venerdì 13 agosto e poi da martedì 17 a venerdì 20 con orario 9.30-12.30 e 16-19. Il tour si concluderà a Pontedecimo dove il Bibliobus porterà il suo carico di libri da giovedì 9 a domenica 12 settembre in occasione dell’Expo Valpolcevera.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO  
 
Napoli, 13 maggio 2010 - La Regione Campania parteciperà alla ventitreesima edizione della Fiera Internazionale del Libro, in programma da giovedì 13, a lunedì 17 maggio, al Lingotto Fiere di Torino. La Regione, presente per la quattordicesima volta alla Rassegna piemontese, lo farà con un proprio stand (pad. 3 – P10-q09), nel quale esporranno novanta Case Editrici campane, tra cui alcune nuove sigle editoriali con la loro più recente produzione libraria. Inoltre, sarà a disposizione dei visitatori dello stand il materiale turistico sulla Campania fornito dagli Enti Provinciali del Turismo e dalle Aziende Autonome di Cura, Soggiorno e Turismo. Il tema della Fiera di Torino quest´anno è "La memoria", tema centrale nell´evoluzione delle società umane.  
   
   
BUSTO ARSIZIO: AL SOCIALE LA MAGIA DEL BALLETTO "LO SCHIACCIANOCI"  
 
Busto Arsizio, 13 maggio 2010 - «Uno dei più bei doni della danza, non soltanto per i bambini, ma per chiunque ami l´elemento magico del teatro». Sta tutto in queste parole del coreografo e danzatore russo George Balanchine il fascino del balletto "Lo schiaccianoci", che l´associazione sportiva dilettantistica "Amici della danza", diretta dalla bustese Maria Luisa Milani, presenta di lunedì 17 maggio, alle ore 21.00, presso gli spazi del teatro Sociale di Busto Arsizio. Lo spettacolo, del quale due brevi quadri coreografici dal titolo “Le invitate” e “Danza russa” sono stati recentemente presentati nell’ambito della rassegna “Danzarte”, vedrà in scena una sessantina di giovani allieve della scuola bustese, accompagnate nei pas de deux e pas de trois da due ballerini professionisti del teatro alla Scala di Milano: Massimo Dalla Mora e Daniele Lucchetti. I costumi sono a cura di Bruna Scazzosi; le scenografie portano la firma di Corinna Colombo e Cesare Maino, mentre le luci sono curate da Maurizio Aspes. "Lo schiaccianoci", balletto in due atti e tre scene con prologo ed epilogo su musiche di Pëtr Il´ič Čajkovskij, trae la propria trama dalla favola borghese ottocentesca "Nüssknaker und Mäusekönig" ("Lo schiaccianoci e il re dei topi") di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, nella versione liberamente rivisitata e privata dai suoi elementi drammatici e horror da Alexandre Dumas padre. Al centro della vicenda c´è una bambina di Norimberga, la dolce e romantica Clara (interpretata in questo allestimento da Natalia Colombo), che si prepara a festeggiare il Natale con i propri parenti ed amici. Fra i tanti invitati al sontuoso ricevimento, si distingue uno strano personaggio di nome Drosselmeyer, un po´ prestigiatore e un po´ giocattolaio, che regala alla protagonista alcuni pupazzi meccanici, ma soprattutto uno schiaccianoci di legno a forma di soldatino. A mezzanotte, quando gli ospiti si congedano, la piccola Clara si addormenta su una poltrona del divano e precipita in un sogno/incubo fantastico, nel quale il nuovo giocattolo si trasforma in un bellissimo e coraggioso principe azzurro, con cui combattere contro l´esercito dei topi e, una volta vinta la battaglia, partire in viaggio per il paese delle delizie. Qui vivono la fata Confetto e altri personaggi di fantasia, come il Cioccolato, il Caffè, il Bastoncino di zucchero candito e i Cannoncini alla crema. Clara trascorre con loro una notte da favola. Ma tutti i sogni, si sa, durano poco: al risveglio balli e suoni sono svaniti; accanto alla piccola c´è solo il suo amato schiaccianoci di legno. A fare da colonna sonora allo spettacolo, per le coreografie di Maria Luisa Milani, saranno, come già ricordato, alcune delle musiche più allegre, sognanti e divertenti nate dal genio di Pëtr Il´ič Čajkovskij nel 1892, su commissione dal principe Vsevolojskij, direttore dei teatri imperiali di Mosca, e dietro le indicazioni del coreografo Marius Petipa: dalla "Marcia" al "Trepak" (o "Danza russa"), dal "Valzer dei fiori" alla "Danza della fata Confetto".  
   
   
PRESENTATO IL FESTIVAL ADRIATICO MEDITERRANEO UN’ INIZIATIVA CAPACE DI CREARE FORTI PARTENARIATI CON I PAESI DELL``AREA"  
 
Ancona, 13 Maggio 2010 - ´Un festival di culture e di popoli con cui intrecciare relazioni e tessere reti di scambi con prospettive di sviluppi economici´. Questa e` per l´assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, la grande valenza di Adriatico Mediterraneo: una manifestazione che da maggio a ottobre fara` tappa in Israele, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Tunisia, Albania, Egitto e Ancona e vedra` coinvolti circa 200 artisti che si esibiranno in oltre 100 spettacoli. L´iniziativa e` stata illustrata questa mattina alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale alla Cooperazione allo sviluppo, Luca Marconi, della presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, e del sindaco del capoluogo dorico, Fiorello Gramillano. Dopo il triennio 2007/2009, a seguito del successo riscontrato, con l´edizione del 2010 si apre una nuova fase che prevede anche la sottoscrizione di un protocollo d´intesa tra la Regione, la Provincia e il Comune di Ancona, per proseguire nel sostegno al progetto Adriatico Mediterraneo. Un accordo aperto a tutti i soggetti che vorranno aderire a questa iniziativa capace di creare partenariati forti in tutta l´area mediterranea. ´Adriatico Mediterraneo ´ ha spiegato Marcolini ´ si colloca in linea con la recente iniziativa che ha visto riunirsi ad Ancona i ministri degli Esteri dei Paesi aderenti alla Iai, nel corso della quale e` stata lanciata, dallo stesso ministro Frattini, l´ipotesi di creazione di una macroregione Adriatica. In questo senso, la manifestazione culturale, che avra` il suo momento chiave ad Ancona dal 28 agosto al 5 settembre, si sviluppa all´insegna della cooperazione allo sviluppo e pone le premesse per l´avvio di intense relazioni economiche con gli Stati del bacino adriatico´. La Regione Marche, del resto, da tempo sta orientando la sua azione politica verso la promozione di una cultura della pace e di apertura a est. ´Ancona ´ ha continuato Marcolini ´ da sempre considerata porta d´oriente esprime un´antica vocazione del nostro territorio, come traduce l´opera stessa di Padre Matteo Ricci, di cui celebriamo i 400 anni della morte in Cina, dove svolse il suo apostolato e la sua opera di letterato e scienziato, contribuendo a creare un ponte tra oriente e occidente. ´Con lo stesso spirito, la Regione intende impegnarsi sempre di piu` in iniziative culturali e di fratellanza in grado di favorire partnership strategiche su settori economici, con una politica che vede intersecate la cultura, l´economia e la cooperazione allo sviluppo´. ´Lo strumento culturale ´ ha specificato l´assessore Marconi ´ e` fondamentale nell´intrecciare relazioni e aprire un dialogo. Registro una tradizione marchigiana molto positiva e ricca di entusiasmo. L´impegno sara` quello di proseguire in questa direzione anche verso quei Paesi e quelle aree da cui provengono molti degli immigrati che vivono nella nostra regione´.  
   
   
NEW YORK. IL SINDACO DI MILANO AL MOMA PER PRESENTARE IL MUSEO DEL NOVECENTO. MORATTI: “SARÀ IL SIMBOLO DELL’INNOVAZIONE CONTEMPORANEA DI MILANO”  
 
Milano, 13 maggio 2010 - “Il Moma è la cornice ideale per presentare una città come Milano, una città che sente un’eccezionale affinità con New York. Aperta e multiculturale, unisce la sua storia antichissima con una sensibilità moderna e internazionale. E il Museo del Novecento, che valorizza la grande tradizione culturale di Milano e la sua vocazione al nuovo, sarà il simbolo dell’innovazione contemporanea di Milano”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti, al Moma di New York, accompagnata dall’architetto Italo Rota, ha presentato in anteprima alla stampa internazionale e ai galleristi americani il Museo del Novecento, sede delle collezioni d’arte del Novecento italiano, che aprirà il prossimo autunno al Palazzo dell’Arengario. “Milano è capitale del collezionismo italiano e sede delle più prestigiose gallerie d’arte contemporanea nazionali – ha proseguito il Sindaco - Nel progettare il Museo del Novecento, Italo Rota ha messo al centro proprio questa tradizione artistica, la sua diffusione, la sua conoscenza”. Letizia Moratti ha anche ricordato due simboli del nascente Museo: il Neon di Lucio Fontana, visibile da Piazza Duomo, e la struttura elicoidale che ospiterà il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo e collegherà l’Arengario con la metropolitana “connettendo l’arte alla vita della città, in una logica di crescente cultura diffusa, negli spazi e nei luoghi, ma soprattutto nello spirito e nell’animo di tutti i milanesi”. “Milano ha un patrimonio artistico e culturale unico al mondo – ha continuato il Sindaco –. Penso al Cenacolo Vinciano, alla Biblioteca Ambrosiana, alla Pinacoteca di Brera, al Castello Sforzesco e al Duomo. Penso alla Triennale, simbolo della contemporaneità e del design, il risultato dell’interazione tra industria, mondo produttivo e arte: ambasciatrice della vocazione innovativa di Milano nel mondo, con le nuove sedi in Corea e a Shanghai”. “Milano ha un’offerta culturale che cresce di anno in anno – ha concluso il Sindaco – Abbiamo da poco inaugurato il Museo della Moda, un altro simbolo della creatività milanese, e presto la nostra città si arricchirà di due nuovi musei: il Museo del Novecento e il Museo del Fumetto. Un quadro che stiamo consolidando anche in vista di Expo 2015, l’occasione per rafforzare i nostri rapporti internazionali e ampliare il bacino di riferimento del nostro sistema produttivo, culturale e scientifico. Milano è una città che cresce secondo una nuova idea di sviluppo, che si basa sulla sostenibilità, per migliorare la qualità della vita urbana”.  
   
   
"CON-TATTO" MOSTRA DI CERAMICA E PITTURA  
 
Gorizia, 13 maggio 2010 Dal 15 al 25 maggio in casa Morassi, si svolgerà la mostra di ceramica e pittura "Con-tatto". Alla mostra esporranno Bruna Albertin, Vilma Canton, Lina Cattunar, Anna Lucia Clausero, Leone Gaier, Marta Malni, Vera Mauri e Silvia Wehrenfennig, artisti del centro culturale Tullio Crali di Gorizia contemporaneamente pittori e ceramisti. Per l´occasione verrà esposto anche il pannello realizzato in omaggio a Tino Piazza.  
   
   
MARIO GIACOMELLI 99 FOTO "NON FOTOGRAFO CIÒ CHE VEDE IL MIO OCCHIO, MA LA MIA ANIMA" (MARIO GIACOMELLI)  
 
Roma, 13 maggio 2010 - Dal 12 maggio al 25 luglio 2010 Cinecittàdue Arte Contemporanea ospita "Mario Giacomelli 99 Foto", una mostra dedicata ad uno dei grandi maestri della fotografia italiana. 99 foto originali provenienti da un´unica collezione privata mai esposte prima, offrono una panoramica completa di tutta l´attività di Mario Giacomelli, dal 1954 al 2000. Un´occasione unica, dopo la retrospettiva del 2001 al Palazzo delle Esposizioni, di ammirare a Roma le foto delle sue serie più significative. In mostra le foto delle sue serie più famose, da "Scanno" (1957-1959) che nel 1963 verrà acquistata dal Moma di New York, rendendolo famoso a "Io non ho mani che mi accarezzino il volto" (1961-1963), forse il suo soggetto più conosciuto con i seminaristi ripresi nei momenti di ricreazione, da "La buona terra" (1964-66) a "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (1954/60). Esposte anche foto dei cicli "Presa di coscienza sulla natura" (1977-1979), "Carolin Branson" (1971-73), "A Silvia" (1987-88), "Questo ricordo lo vorrei raccontare" (1998-2000) e molte altre. La mostra è accompagnata da un testo scritto appositamente da Marco Lodoli e sarà corredata dal video "Mario Giacomelli La Mia Vita Intera", a cura di Simona Guerra, consulente degli Archivi Fotografici, già autrice di due libri su Mario Giacomelli. Giacomelli nasce a Senigallia nel 1925 da una famiglia contadina, e a Senigallia trascorre tutta la vita. Nel 1934 la morte del padre provoca dolore e grandi difficoltà economiche che lo costringono a lasciare la scuola e a trovare lavoro nella Tipografia Marchigiana, della quale diventerà proprietario in età adulta. Fin da bambino coltiva una passione per la pittura e la poesia, ma nel 1954 sarà la fotografia lo strumento espressivo che troverà più adeguato e che lo renderà nel tempo uno dei più grandi fotografi italiani. Già le prime immagini scattate da Giacomelli (nature morte, ritratti di familiari ed amici, e le zone collinari di Senigallia) indicano con chiarezza, quello che sarà il suo stile, la sua ricerca sull´uomo, svelato nella sua esperienza di dolore e sul paesaggio, inteso come metafora del dramma dell´esistenza. La visione data dal Neorealismo con la riscoperta delle tradizioni popolari e regionali ha un ruolo fondamentale nella formazione iniziale di Giacomelli. Nel 1955 conosce Giuseppe Cavalli, avvocato, uomo di lettere, profondo conoscitore di Benedetto Croce ed esperto di fotografia, che fonda con Ferruccio Leiss, Federico Vender, Luigi Veronesi lo storico circolo fotografico di impostazione crociana "La Bussola", in cui si ribadiva la valenza artistica della fotografia, distinta dalla fotografia documentaria. Giacomelli ne farà parte per un periodo, invece, sempre con Veronesi e molti altri è fra i promotori a Senigallia del gruppo "Misa" che rifiutava l´idea che la fotografia dovesse essere la documentazione della realtà storica del momento, e affermava la sua autonomia da ogni utilizzo subalterno e strumentale, animando così un dibattito vivo e articolato stimolando la nascita di altri gruppi come "La Gondola" di Paolo Monti e l´ "Unione Fotografica" di Pietro Donzelli. Quando Giacomelli arrivò a "La Bussola", il circolo aveva esaurito la sua funzione, per il cambiamento delle condizioni storiche e il dibattito tra formalisti e neorealisti viene superato, i fotografi iniziano a praticare vie individuali. Giacomelli sceglie inquadrature ampie sempre in bianco e nero, composizioni disarmoniche e una stampa contrastata e la grana dell´emulsione molto evidente, i primi piani sono sfuocati e le immagini mosse. E´ un fotografia drammatica. La sua fotografia è intenzionalmente, lo dichiara lui stesso più tardi, triste. Tutto il lavoro di Giacomelli, come osserva Giovanni Chiaramonte ha origine dalla sua infanzia, "dove si formano i tratti caratterizzanti e specifici dell´individualità, esaminando il suo lavoro si vede che ha fotografato soltanto in luoghi o situazioni capaci di rievocare questa dimensione perduta, ritagliando scorci tra gli spazi marginali sopravvissuti allo sviluppo urbanistico moderno e per questo libero dall´impero dei segni e degli oggetti contemporanei che non compaiono mai all´interno delle sue inquadrature", ma questo non per sfuggire al suo tempo, ma per confrontarsi senza riserve con l´esperienza della morte, tema fondamentale del suo lavoro. Del 1957-59 è la serie di immagini riprese a Scanno, Giacomelli rimane affascinato dall´atmosfera fiabesca del luogo, che aveva già colpito altri grandi fotografi, tra cui Henri Cartier Bresson. Sempre del 1957 è la serie "Lourdes" seguita, nel 1958, da "Zingari", "Puglia" e, nel 1959, (ripresa nel 1995) "Loreto". Del 1961 sono le immagini di "Mattatoio" e nel 1962 inizia a lavorare alla serie "Io non ho mani che mi accarezzino il volto", titolo ripreso da uno scritto di padre Turoldo. Le immagini sono riprese nel Seminario Vescovile di Senigallia, che Giacomelli frequenta per un anno prima di dar forma alle foto vere e proprie. In questo ambiente i giovani seminaristi sono ripresi in momenti di ricreazione, le foto restituiscono l´incanto di uno spazio umano, ma al tempo stesso sospeso in una sorta di astrazione temporale. Nel 1963 inizia la grande stagione di mostre che porteranno le sue immagini nei più grandi spazi espositivi del mondo, dalla Photokina di Colonia nel 1963 al Moma di New York (1964), dal Metropolitan di New York (1967) alla Bibliothèque Nationale di Parigi (1972), dal Victoria & Albert Museum di Londra (1975) al Visual Studies Workshop di Rochester (1979) e poi Venezia, Providence, Parma, ancora New York, di nuovo Colonia, Mosca, Arles, Amsterdam, Tolosa, Bologna, Londra, Rivoli fino alle recenti antologiche di Empoli, Losanna e Roma (purtroppo postuma). Risale agli anni 1964-66 "La buona terra", seguita da "Caroline Branson" del 1971-73, lavoro ispirato all´Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, poi la grande serie dei paesaggi: "Presa di coscienza sulla natura" (1977-1979). Su testi del poeta Permunian si fonda "Il Teatro della neve" (1984-86) seguita da "Ninna Nanna" (1985-87) e "A Silvia" (1987-88), lavoro pensato in origine per un programma televisivo. Nel 1986 muore la madre, a cui aveva dedicato nel 1955 un intenso ritratto. Tra i lavori più recenti ricordiamo: "Il mare dei miei ricordi" (1991-94), "Io sono nessuno" (1994-95) su testi di Emily Dickinson fino ad arrivare a "Questo ricordo lo vorrei raccontare" (1998-2000) e "Bando" (1998-99) ciclo di immagini in serie di 4, ispirate ad una poesia di Sergio Corazzini e presentato nel 1999 alla Xxiv Biennale d´Arte contemporanea di Alatri. Il 25 novembre 2000, all´età di 75 anni, Mario Giacomelli si è spento nella sua casa di Senigallia. Scheda Informativa: Titolo: Mario Giacomelli 99 Foto Sede: Cinecittàdue Arte Contemporanea, Centro Commerciale Cinecittàdue, Viale Palmiro Togliatti 2, 00173 Roma Durata mostra: dal 12 maggio al 25 luglio 2010 Progetto allestimento: Studio Purini - Thermes Organizzazione: Cinecittàdue arte contemporanea con Bruna Marchini Presentazione alla stampa: mercoledì 12 maggio, ore 11.00 Orario: dal lunedì alla domenica, dalle ore 11.00 alle ore 19.30 La mostra rimarrà chiusa: mercoledì 2 giugno (Proclamazione della Repubblica) martedì 29 giugno (Ss. Pietro e Paolo) Ingresso libero Informazioni: tel. 06-7220910 email: direzione@cinecittadue.Com    
   
   
CENTOMILA BERSAGLIERI A MILANO PER IL 58° RADUNO NAZIONALE DEL CORPO  
 
Milano, 13 maggio 2010 - Saranno in 100mila i bersaglieri presenti a Milano per il 58° raduno nazionale del corpo in svolgimento da ieri a domenica 16 maggio. Questa mattina, nella sala Radetzky di Palazzo Cusani, è stato presentato il programma della manifestazione. Sono intervenuti l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità Massimiliano Orsatti, il presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Benito Pochesci e i rappresentanti delle istituzioni Provinciali e Regionali. Il raduno dei bersaglieri si svolge con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione comunale. “Milano è orgogliosa di ospitare un appuntamento così significativo – ha detto l’assessore Orsatti – che, sono certo, oltre a far segnare un notevole afflusso di partecipanti, saprà catalizzare l’attenzione degli stessi milanesi, da sempre affezionati ad un Corpo così rappresentativo delle nostre Forze Armate”. La tre giorni sarà ricca di sfilate, concerti di fanfare ed esibizioni ginnico-militari, per far conoscere l’attività svolta dai Bersaglieri nelle missioni nazionali ed estere e rievocarne le tradizioni storiche. I festeggiamenti si sono aperti oggi, alle 8.30, con un’esposizione filatelica dedicata al Corpo al Palazzo delle Poste di via Cordusio; alle ore 14.30, al Museo del Risorgimento, sarà inaugurata una mostra che racconta la storia dei Bersaglieri dal 1836 ad oggi. Venerdì 14 maggio, alle 10.30, il vice Sindaco Riccardo De Corato accoglierà a Palazzo Marino il Medagliere Nazionale dell’Associazione Bersaglieri, accompagnato dalle fanfare. Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, con partenza da Foro Bonaparte, due fanfare a bordo di bus scoperti attraverseranno le vie della città. La giornata si concluderà alle 20.30, al Teatro dal Verme di via San Giovanni sul Muro 2, con l’esibizione di 4 fanfare (ingresso gratuito sino a esaurimento posti). La giornata di sabato 15 si apre con 4 fanfare a bordo di bus scoperti che vivacizzeranno le vie di Milano facendo tappa in alcune delle principali case di riposo cittadine. Negli spazi del Castello Sforzesco, a partire dalle ore 15.30, le famiglie milanesi potranno assistere alle evoluzioni ginniche e ciclistiche dei Bersaglieri. In serata, alle 21.30, 15 fanfare si esibiranno in altrettante piazze del centro: da piazza Cordusio a piazza Sempione solo per citarne alcune. Il clou dei festeggiamenti sarà domenica 16 maggio, alle ore 10.00, con la sfilata celebrativa del 58° raduno nazionale dei Bersaglieri che prenderà il via dai bastioni di Porta Venezia, alla presenza del Ministro della Difesa Ignazio La Russa e del Capo di Stato Maggiore dell’esercito Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Salotto. Il lungo corteo sarà aperto dalla fanfara della Prima Regione Aerea, seguita dagli allievi della Scuola Militare Teulié e da 70 fanfare di bersaglieri provenienti da tutta Italia. La sfilta seguirà il seguente itinerario: Bastioni di Porta Venezia, corso Venezia, piazza San Babila, corso Europa, Verziere, piazza Fontana, piazza Duomo dove al termine è prevista la cerimonia dell’ammainabandiera che concluderà la tre giorni di festeggiamenti.