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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Luglio 2010
NUOVA BROCHURE PER LA STRADA DEL FRANCIACORTA IN ITALIANO, TEDESCO E INGLESE  
 
Una nuova brochure, agile e accattivante, per presentare la Franciacorta: l’ha realizzata la Strada del Franciacorta e viene distribuita nei punti di informazione turistica e in tutte le oltre 90 strutture associate. Più che una brochure, una piccola guida, densa di notizie sul territorio e di informazioni utili per andare alla sua scoperta e godere al meglio delle sue strutture turistiche. In 3 edizioni (italiano, tedesco e inglese), è stata stampata per ora in 20 000 copie e all’inizio del 2011 sarà ristampata e aggiornata, per un totale previsto di 90 000 copie. “Uno strumento di cui sentivamo la necessità, pensato sia per presentarci in Italia ed all’estero in occasione di Fiere ed eventi promozionali, sia per i turisti che arrivano in Franciacorta, a cui vogliamo offrire uno strumento utile e maneggevole per passare al meglio le loro vacanze – dice il Presidente della Strada del Franciacorta Gianluigi Vimercati Castellini – Quindi accanto alle tradizionali informazioni turistiche, storico-artistiche e naturalmente enologiche (non dimentichiamo che una gran parte dei turisti arriva da noi sulla scia della conoscenza che hanno del nostro vino e sono desiderosi di saperne di più sul Franciacorta), abbiamo inserito gli indirizzi di tutti i nostri associati suddivisi per categoria ( aziende viticole, agriturismo, hotel, dimore storiche, campeggi, centri benessere, prodotti tipici, ristoranti, enoteche, wine bar, musei in cantine, tour operator, comuni, associazioni): indirizzi di qualità, veramente utili per chi trascorre le sue vacanze in Franciacorta ed è alla ricerca di indicazioni su come muoversi al meglio nel nostro territorio.” Sette i capitoli in cui è suddivisa la brochure: Girovagando in Franciacorta; Arte, storia: castelli, ville, musei…; Franciacorta:un territorio, un metodo, un vino; Gastronomia e prodotti tipici: golosità per gourmet; L’incanto della natura; Franciacorta in festa; Franciacorta a tutto sport. A corredarla, la mappa della Franciacorta, l’elenco dei soci della Strada del Franciacorta, un Vademecum con numeri utili, i 5 Itinerari agro-ciclo-turistici intitolati ciascuno ad una tipologia di Franciacorta recentemente mappati a cura della Strada del Franciacorta. La Strada del Franciacorta, nata nel 2000 – fra le prime in Italia - dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine bar, aziende agrituristiche, campeggi, enoteche, agenzie viaggi, campi da golf, noleggio biciclette) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio) è un percorso di 80 km che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico, della Franciacorta. Attualmente vi fanno parte 90 soci. Per informazioni: Associazione Strada del Franciacorta Via G. Verdi, 53 – 25030 Erbusco (Bs)– Tel. +39 030 7760870 – Fax +39 030 7768539 - associazione@stradadelfranciacorta.It  www.Stradadelfranciacorta.it -  www.Franciacorta.mobi    
   
   
I PERICOLI DELL´ESTATE SU WWW.METEOTRENTINO.IT  
 
Nella stagione calda sono essenzialmente quattro i pericoli legati al tempo meteorologico: temporali, radiazione ultravioletta, onde di calore e siccità. Meteotrentino ha realizzato un documento che descrive cosa sono e come si generano questi eventi oltre a dare alcuni suggerimenti su come comportarsi. Il documento è sul sito www.Meteotrentino.it  e in allegato a questo comunicato. Sicuramente il fenomeno più intenso e violento (anche se abbastanza frequente specie al pomeriggio e alla sera ed in montagna) è il temporale ed i fulmini ad esso associati. Luglio è in assoluto il mese in cui i fulmini sono più frequenti. Nella sezione del documento dedicata a questi fenomeni sono descritti ad esempio alcuni comportamenti che è utile seguire quando si è sorpresi da un temporale. Un trattamento approfondito viene riservato anche alle ondate di calore, dalle quali devono guardarsi soprattutto anziani, bambini piccoli, persone che assumono farmaci o che si sottopongono a sforzi fisici notevoli. Documentazione ulteriore sulle ondate di calore e la radiazione ultravioletta è anche reperibile sul sito dell´Appa e di trentinosalute.Net. I pericoli dell’estate Nella stagione calda sono essenzialmente quattro i pericoli legati al tempo meteorologico: i temporali, la radiazione ultravioletta, le onde di calore e la siccità. 1. Temporali Il temporale è un fenomeno convettivo accompagnato da forti raffiche di vento, da precipitazioni intense generalmente di breve durata e talvolta con grandine, e da scariche elettriche (fulmini). I temporali si possono sviluppare a qualunque ora del giorno o della notte. Mentre d’inverno sono rari, nei mesi caldi è sufficiente una debole instabilità atmosferica perché, soprattutto in montagna, si formino le nubi convettive (i cumulonembi) che al pomeriggio - sera danno origine ai temporali. Nella regione alpina i mesi in cui questi fenomeni sono più frequenti sono quelli estivi; infatti in questa stagione sulle Alpi si verifica in media almeno un temporale un giorno su due. In Trentino il mese in cui si registrano più temporali è luglio. Nei mesi primaverili i temporali pomeridiani si sviluppano più facilmente sulle Prealpi mentre sulle Alpi, ancora innevate, si verificano più raramente. Con l’avanzare della stagione, quando il limite della neve al suolo sale oltre i 3000 metri, i temporali si manifestano facilmente anche sulle Alpi. Mediamente la durata di un temporale è di circa due ore. Sebbene sia noto che i temporali sono più frequenti nei mesi estivi e nelle ore pomeridiane, la loro previsione rimane altamente incerta sia per la localizzazione che per la tempistica, a meno di disporre di sofisticati strumenti di monitoraggio come il radar del Monte Macaión e/o la rete di rilevamento fulmini del Cesi, da cui sono tratti i dati mostrati nelle tabelle a pag. 4. In ogni caso anche questi strumenti consentono tempi di allerta ristretti al massimo a qualche decina di minuti. Effetti: danni a linee elettriche e telefoniche, danni da grandine, danni da vento forte, possibili frane ed esondazioni di rii o ruscelli. Comportamenti: in caso di violente grandinate, proteggere se stessi o l’autovettura con una coperta. I fulmini Il fulmine è una delle caratteristiche salienti di un temporale ed è proprio la presenza di fulmini che distingue il temporale dal rovescio. Gli effetti dei fulmini sono spesso distruttivi. Va tenuto presente che quando il fulmine si scarica dalla nube al suolo la corrente è molto intensa (tipicamente pari a 20 kilo Ampere ma può superare i 100 kilo Ampere). La corrente molto intensa riscalda l’aria, che in prossimità del fulmine è stimata raggiungere i 30.000 °C. Questo riscaldamento provocando una velocissima espansione dell’aria è l’origine del tuono. Per calcolare la distanza di un fulmine in km è quindi sufficiente contare i secondi che passano tra quando si vede il fulmine e quando si sente il tuono e dividere per tre, dato che la velocità di propagazione del suono è circa 340 metri al secondo. I fulmini sono solitamente negativi cioè la base della nuvola è negativa e la scarica porta cariche negative al suolo, ma possono cadere anche fulmini positivi quando una zona della nuvola carica positivamente si trova vicino al terreno. Quando un fulmine tocca il suolo, la corrente si propaga anche in superficie. È quindi possibile subire danni anche se non si viene colpiti direttamente, a causa della corrente di passo. I danni alle linee elettriche o telefoniche e agli apparecchi elettronici possono essere causati anche dalle correnti indotte: se un fulmine cade nelle vicinanze nei circuiti elettrici o elettronici si generano delle sovratensioni indotte che possono causare danni rilevanti. Comportamenti da tenere: - in casa: chiudere le finestre, non lavarsi, non utilizzare apparecchi collegati con cavi all’esterno: telefono fisso, phon, radio con le cuffie etc.; - fuori dagli edifici: ripararsi nelle autovetture con i finestrini chiusi. All’aperto assumere una posizione accucciata con i piedi uniti (per ridurre la corrente di passo). Allontanarsi rapidamente dai luoghi pericolosi come: vette o creste, alberi isolati, tralicci, vie ferrate. Toccare il terreno in un punto solo, non dare la mano ad eventuali compagni, non sdraiarsi al suolo. Preferire le conche o anche lievi avvallamenti del terreno. Non ripararsi sotto tettoie o balconi, ma entrare all’interno di locali chiusi. Stare lontano dai ruscelli; - nel bosco: stare lontano dai tronchi degli alberi e non stare sotto i rami più bassi. La “corrente di passo” minima si verifica toccando il terreno con un solo punto, mentre è maggiore per chi sta camminando o per i quadrupedi in genere; per questa ragione non è raro che le pecore vengano uccise da un fulmine caduto nelle vicinanze. False credenze Ciò che attira i fulmini sono gli oggetti appuntiti e più alti di ciò che sta intorno, come le vette delle montagne, i campanili e gli alberi isolati. Non attirano i fulmini, invece, gli orecchini, gli anelli, i braccialetti, gli orologi, i ramponi, ecc. 2. Radiazione ultravioletta La radiazione elettromagnetica emessa dal sole è ad ampio spettro, ovvero oltre alla luce visibile (l’occhio umano vede la luce con lunghezza d’onda compresa tra 400 e 700 nanometri circa) sulla Terra arrivano radiazioni di lunghezza d’onda inferiore e superiore. Mentre la radiazione solare a lunghezza d’onda maggiore di 700 nanometri (infrarosso, onde radio) non desta preoccupazioni, la radiazione con lunghezza d’onda inferiore a 400 nanometri può essere dannosa anche per l’uomo. È stato dimostrato che l’esposizione alla radiazione ultravioletta può provocare, oltre ai noti eritemi e congiuntiviti, tumori della pelle e danni all’occhio come le cataratte. La radiazione ultravioletta ha una lunghezza d’onda compresa tra 200 e 400 nanometri ed è classificata in Uv-a (320 – 400 nm), Uv-b (290 – 320 nm) ed Uv-c (200 – 290 nm). I raggi Uv-a determinano l’abbronzatura; gli Uv-b favoriscono la sintesi della vitamina D e, in caso di esposizioni prolungate, il cancro della pelle; gli Uv-c (radiazione germicida) sono i più pericolosi, ma sono quasi completamente assorbiti dall’ozono stratosferico e giungono al suolo in misura trascurabile. L’esposizione al sole è quindi potenzialmente dannosa ed è pertanto opportuno proteggere pelle ed occhi al fine di limitarne gli effetti. La radiazione solare, e dunque anche quella ultravioletta, è massima attorno al mezzogiorno astronomico, nelle zone equatoriali e aumenta di circa il 6% alzandosi di 1000 m di quota. Nell’emisfero nord la radiazione è più intensa in primavera e in estate. La neve e la sabbia ne riflettono una gran parte e quindi il pericolo Uv è maggiore su queste superfici, piuttosto che sui laghi o su un prato. Sulle Alpi meridionali il pericolo maggiore di scottature e congiuntiviti si presenta quando soffiano venti settentrionali. In queste condizioni il cielo è frequentemente sereno e l’umidità molto bassa a causa del föhn. La bassa temperatura e il vento limitano la sudorazione, dando una sensazione di fresco anche se la radiazione ultravioletta è massima . L’indice Uv è riferito all’intensità di radiazione ultravioletta che raggiunge il terreno verso mezzogiorno e fornisce un’indicazione sui comportamenti da adottare per ridurre il rischio da esposizione. Alcuni centri meteorologici forniscono le previsioni dell’indice Uv utilizzando le previsioni di nuvolosità dei modelli matematici e tenendo conto della stagione. Di seguito alcuni suggerimenti da adottare in funzione dell’indice Uv. 3. Onde di calore Con l’inizio del periodo estivo torna anche in Trentino l’attenzione sul rischio delle ondate di calore che, anche se interessano perlopiù le vallate principali, possono causare importanti effetti sulla salute umana data anche la maggiore concentrazione di abitanti che in esse vivono. E’ bene quindi rimanere sempre informati e preparati. Osservando il grafico si nota come l’umidità relativa, e non solo la temperatura, giochi un ruolo importante nella sensazione di disagio o sofferenza. Va notato che solitamente nelle Alpi l’umidità raggiunge raramente valori elevati come invece accade nelle città della pianura padana per cui il rischio caldo è solitamente molto contenuto e limitato ai fondovalle più bassi. Di seguito vengono fornite alcune indicazioni sui rischi per la salute, su come difendersi dal caldo, su come consultare i bollettini meteorologici e su come comportarsi in caso di emergenza. Poiché gli anziani sono particolarmente vulnerabili è stato realizzato, a cura della Provincia di Trento, un opuscolo informativo che può essere facilmente consultato al seguente indirizzo internet: http://www.Trentinosalute.net/uploaddocs/1004_caldoanziani2005web.pdf . Cosa sono le onde di calore Le onde di calore sono condizioni meteorologiche che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, in alcuni casi associate ad alti valori di umidità relativa, e che possono durare giorni o settimane. Come sinonimi spesso vengono usati anche i termini promontorio africano o bolla africana. I rischi per la salute Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente il corpo si raffredda per mezzo della sudorazione, ma in certe condizioni ambientali questo meccanismo non è sufficiente. Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea può aumentare fino a valori così elevati da danneggiare organi vitali. La capacità di termoregolazione di una persona è condizionata da fattori come l´età, le condizioni di salute, l´assunzione di farmaci. Quando la temperatura raggiunge valori elevati ed il soleggiamento è elevato, è frequente l’aumento della concentrazione di ozono vicino al suolo (da non confondere con l’ozono stratosferico che si trova tra i 15 ed i 35 km di altezza e che ci scherma dalle radiazioni ultraviolette). Informazioni sui rischi da inquinamento di ozono al suolo sono reperibili sul sito dell’Appa http://www.Appa.provincia.tn.it/aria/documentazione_divulgativa_aria/-inquinanti_principali/pagina16.html . I soggetti a rischio - Le persone anziane o non autosufficienti. - Le persone che assumono regolarmente farmaci. - I neonati e i bambini piccoli. - Chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all´aria aperta. I consigli per difendersi dal caldo - Esposizione: durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di limitate l’attività fisica e di non uscire nelle ore più calde, indicativamente dalle ore 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti. - In casa e in ufficio: per proteggersi dal calore del sole schermare le finestre esposte, mantenendole chiuse durante le ore calde del giorno e arieggiare gli ambienti nelle ore notturne. Se possibile, utilizzare gli impianti di aria condizionata per migliorare il clima degli ambienti, facendo però attenzione agli sbalzi di temperatura nel passare da un ambiente più caldo ad uno più fresco. Mantenere la temperatura del climatizzatore tra i 24 e i 26°C. Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul proprio corpo. - Alimentazione: è importante bere molta acqua e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina. Si raccomanda di consumare pasti leggeri. - Abbigliamento: si consiglia di indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche. Ideali gli abiti di cotone o lino. Se si ha una persona malata in casa, fare attenzione che non sia troppo coperta. Cosa fare in caso di emergenza Se si sospetta che qualcuno sia vittima di un colpo di calore occorre chiamare immediatamente il 118. Mentre si aspettano i soccorsi: trasportare la persona in un luogo fresco e misurare la temperatura corporea, spruzzare acqua fresca sul corpo o avvolgere la persona in un lenzuolo bagnato e ventilare. Se la persona è cosciente fare bere liquidi e non somministrare farmaci antipiretici (es. Aspirina). 4. Siccità A causa del perdurare per più settimane o mesi di scarse precipitazioni, o di periodi a temperature molto basse o molto elevate, si possono verificare periodi siccitosi. I primi sei mesi dell’anno sono di solito quelli più a rischio. Effetti: danni all’agricoltura, pericolo d’incendio, riduzione della portata dei fiumi e del livello dei laghi, diminuzione dell’altezza delle falde idriche. Comportamenti e provvedimenti: evitare lo spreco d’acqua e l’accensione di fuochi in prossimità dei boschi. Nei casi più gravi può essere vietata l’irrigazione dei giardini; alcuni paesi con problemi di scarsità d’acqua, possono essere riforniti da autobotti della protezione civile. I bollettini di informazione meteorologica Il servizio meteorologico della provincia, Meteotrentino – Servizio Prevenzione Rischi - Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture, fornisce ogni giorno i bollettini di previsione meteorologica che sono resi disponibili su risponditore automatico al numero 0461-238939 e sul sito internet www.Meteotrentino.it  Nelle pagine web è possibile consultare anche il bollettino probabilistico http://www.Meteotrentino.it/bollettini/probabilistico_it.aspx  che segnala la probabilità, da molto bassa (0) ad alta (3), del verificarsi di forti temporali e caldo intenso e cioè che possano osservarsi temperature massime superiori a 35°C nelle località della Val d’Adige. Quando i meteorologi, sulla base dell’analisi dei dati elaborati, prevedono fenomeni meteorologici particolarmente intensi vengono emessi avvisi agli organi competenti che, se del caso, adottano opportune azioni di prevenzione  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
DISCOBUS: TANTI VIAGGI SICURI E DA SABATO SI RIPARTE  
 
Buoni i risultati della stagione invernale. Dal 3 luglio a fino alla fine di agosto da piazzale della Pace si viaggerà fino a Tizzano per l’Arena dei Pini Il Discobus continuerà anche quest’anno a fare la spola fra Parma e l’Arena dei Pini trasportando in sicurezza i tantissimi ragazzi che nei sabato d’estate si spostano dalla città per Tizzano. Sarà la Provincia, con la compartecipazione del gestore de l’Arena dei Pini, a farsi carico dei costi, una scelta compiuta sulla base degli ottimi risultati ottenuti dal servizio nella stagione appena conclusa. I dati dell’attività sono stati presentati oggi in Provincia dagli assessori alla Viabilità Andrea Fellini e alle Politiche sociali Marcella Saccani, in occasione dell’avvio sabato 3 della tratta estiva. Dal 16 ottobre 2009 al 15 maggio 2010 oltre 15.000 cittadini hanno usufruito del Discobus, un gradimento che continua a salire se rapportato ai 5.000 passeggeri del 2008 – quando si avviò sperimentalmente il progetto - e agli 11.500 passeggeri della stagione seguente. Sul fonte della prevenzione, i contatti effettuati dagli operatori attraverso la distribuzione nei locali di materiale informativo e alcol test monouso, sono stati 1200, quasi 25 per serata. “Portare i ragazzi in discoteca potrebbe sembrare a qualcuno una cosa non utile, ma questi sono numeri importanti – ha detto Saccani – una moltitudine di ragazzi che si sposta, di una tale forza e impatto che ci spinge a confermare questo servizio, qualificando e migliorando l’offerta. Io sono certa che ci sono centinaia di famiglie che ci ringraziano per questo”. “ Il Discobus ha una triplice valenza – ha continuato Fellini - il trasporto in sicurezza perché purtroppo ci sono ancora incidenti, sensibilizzare e informare i giovani sugli effetti dell’uso di alcol e delle altre sostanze, coinvolgendoli in prima persona. In più, rispettando le normali fermate, è un servizio utilizzato anche dai cittadini e per coloro che lavorano nei locali”. Promosso dalla Provincia di Parma e realizzato con Smtp e Tep, alla riuscita del progetto Discobus collaborano anche Prefettura, Ausl e Comunità Betania, Ascom, Silb e Confesercenti, e - per la parte di competenza del percorso in territorio reggiano – la Provincia di Reggio Emilia e Act di Reggio. Proprio questa pluralità di competenze permette al servizio di coprire diverse funzioni a cui, per la tratta estiva Parma – Tizzano – Arena dei Pini in partenza sabato 3, si aggiungono anche il comune di Tizzano e la Croce Rossa. Il lavoro svolto di prevenzione dei comportamenti a rischio è di fatto, come hanno spiegato gli operatori di strada dell’Ausl, un lavoro di squadra e una parte importante, oltre alle forze dell’ordine, viene svolta dal gestore del locale. “La sua partecipazione è rilevante – è stato detto dalla rappresentante Maria Felicia Caroselli dell’Ausl – perché rispettando la legge non distribuisce alcolici dopo le due o a chi è già in uno stato di ebbrezza. Un gestore sensibile fa spesso la differenza su ciò che può accadere.”. In più fuori dall’Arena verrà riattivata la cosiddetta zona di compensazione, gestita in collaborazione dalla Croce Rossa, per prendersi cura di chi ha bevuto troppo. Un alcoltest professionale permetterà ai giovani di conoscere il proprio livello alcometrico e quindi di conoscere se possono o meno mettersi alla guida. “Il Discobus è una buona idea perché a bordo i ragazzi si confrontano – ha spiegato Fernanda Canfora della Prefettura di Parma - anche il progetto “Alcool? No! guido” che come Prefettura abbiamo promosso, ha dimostrato che i ragazzi sono sensibili alla prevenzione e che sono ricettivi”. “Come Smtp – ha aggiunto il presidnete Pier Domenico Belli - siamo stati favorevoli fin dall’inizio al Discobus, anche per una ragione in più che è quella di far vivere e considerare il trasporto pubblico una scelta positiva, non costretta, da vivere anche in relazione ad occasioni di divertimento”. Dunque sabato 3 luglio chi vorrà andare all’Arena dei Pini potrà servirsi del Discobus, cosa per la quale il comune di Tizzano,esprime la propria gratitudine. “Siamo riconoscenti alla Provincia per aver confermato questo servizio che ha una grande valenza a livello sociale. – ha detto il consigliere Massimo Ferraia in rappresentanza del comune - Faremo la nostra parte, attraverso la Croce Rossa, nel controllo della zona immediatamente fuori dal locale”. Tre i mezzi che partiranno da Piazzale della Pace (lato Palazzo della Provincia) alle 22.30 e 23.00 con ritorno da Tizzano alle 3.00. L’accesso è previsto con un biglietto unico di 2,50 euro per andata e ritorno, con vendita dei biglietti a bordo vettura. Le fermate previste sono quelle già esistenti e utilizzate per la rete urbana/extraurbana gestita da Tep Spa  
   
   
ROMA: QUALITÀ DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE: RAPPORTO ANNUALE E PRIMO PORTALE  
 
La salute delle nostre acque di balneazione è nettamente migliorata rispetto al 1993. Dei 5175 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7375 chilometri di costa italiana, ben 4969 chilometri di costa sono balneabili, pari ad una percentuale del 96 %. I restanti 2190 chilometri non sono considerati balneabili in quanto non accessibili al monitoraggio o perché porti o foci di fiumi. E´ quanto emerge dal rapporto annuale sulle acque di balneazione presentato oggi 24 giugno 2010 dal Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio insieme al primo portale consultabile dal pubblico in grado di fornire e ricevere informazioni in tempo reale sulla qualità delle acque. Il “Portale Acque” (www.Portaleacque.it) si compone di quattro principali sezioni relative alle acque potabili, minerali e termali e di balneazione. Le prime tre sezioni sono in fase di realizzazione. All’interno della sezione “Acque di balneazione” è contenuta un’applicazione Gis (Geographic Information System) che consente la visualizzazione tramite le ortofoto di Google Maps delle aree di balneazione italiane con i relativi punti di campionamento. L’italia è lo Stato europeo con il maggior numero di spiagge. Dopo l’Italia ci sono la Francia con 2.005 siti di balneazione, la Spagna con 1910 e la Grecia con 1273 (830 insufficientemente campionati). I siti balneabili italiani sono i più controllati d’Europa perché di fatto il nostro Paese ha, da oltre venti anni, adottato i criteri più restrittivi della direttiva europea che ha finora disciplinato il settore, tanto che il 90,8% dei suoi siti balneari è conforme ai valori guida dei parametri microbiologici contro la media dell’89,0 d’Europa. Se invece consideriamo i valori obbligatori, meno restrittivi dei valori guida, l’Italia ha una copertura del 92,2 % contro una media europea del 95,6%: quest’apparente discrasia è pienamente spiegata dall’evidenza che il nostro Paese esercita un numero di controlli per chilometri di costa superiore a quello di tutti gli altri paesi europei: infatti il nostro Paese controlla tutta la costa, e non soltanto i siti adibiti alla balneazione come fa la maggior parte degli altri Stati europei, attraverso una rete di monitoraggio capillare (punti di campionamento max. Ogni 2 km) ed un periodo di campionamento in assoluto più lungo (sei mesi all’anno). Si rammenta che il nostro Paese, al fine di tutelare la salute dei cittadini, vieta la balneazione nelle zone inquinate e ne consente la riapertura solo a seguito di risanamento ambientale ed esito favorevole delle analisi eseguite per un intero periodo di campionamento (comma 2 dell’art. 7 D.p.r.470/82). Ciò significa che, a differenza degli altri Stati Membri che non applicano i seguenti criteri cautelativi, l’Italia denuncia 302 siti come vietati alla balneazione (prevalentemente foci di fiumi). Il rapporto del 2010 come di consueto è costruito sui risultati delle analisi delle acque di balneazione ottenuti nella stagione balneare precedente (2009), prodotti dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente. Della costa controllata soltanto un chilometro non è stato sufficientemente campionato, mentre per tutti gli altri abbiamo trovato 4969 chilometri di costa balneabile, vale a dire 9,1 Km in meno rispetto allo scorso anno e 224,3 chilometri interdetti temporaneamente alla balneazione perché inquinati