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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Luglio 2010 |
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SCIENZIATI EUROPEI CERCANO DI SFONDARE LA BARRIERA DELLA CAPACITÀ DI IMMAGAZINAMENTO |
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Bruxelles, 12 luglio 2010 - La possibilità di conservare enormi quantità di documenti, foto, video e musica sui nostri computer e altri gadget è il risultato di enormi progressi della tecnologia nel corso degli anni. Alcuni scienziati del progetto finanziato dall´Ue Teramagstor ("Terabit magnetic storage technologies") hanno adesso in programma di allargare ulteriormente i confini con un hard disk con una capacità immagazinamento di un terabit per pollice quadrato (1 Tbit/in2). Il progetto è stato finanziato con 3,45 Mio Eur dal Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Il progetto Termagstor succede all´originale progetto Mafin ("Magnetic films on nanospheres: innovative concept for storage media"), che era stato finanziato con 1,3 Mio Eur dall´Area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tic) del Sesto programma quadro (6? Pq) dell´Ue. Per sviluppare il loro concetto, i ricercatori Teramagstor hanno usato minuscole nanosfere magnetizzate, che con 25 nanometri di diametro sono più grandi dei tradizionali grani ma più piccole delle cellule di immagazinamento normali. Secondo il team, il vantaggio offerto dall´uso di queste nanosfere consiste nel fatto che esse si autoassemblano in una matrice normale, il che potrebbe tenere bassi i costi. Le nanosfere sono state poi mescolate con una soluzione a base di alcool che è stata messa sul substrato. Per far si che queste particelle rimanessero al loro posto, gli scienziati hanno aggiunto una pellicola magnetica (una lega ferro-platino che ha suscitato non poco interesse nel settore industriale) sulla superficie per formare una specie di "calotta" magnetica. Questa calotta agisce effettivamente come un magnete (con un polo nord e un polo sud), e la matrice può essere usata come congegno di immagazinamento. Andrebbe notato che, visto che sfere separate da 25 nanometri equivalgono a una densità di immagazinamento di 1 terabit (1000 gigabit) per pollice quadrato, il team di Mafin ha pensato che lo stesso metodo con sfere più piccole potrebbe generare densità fino a 6 volte maggiori. A parte il mezzo di registrazione in sè, i ricercatori hanno anche studiato le tecniche di registrazione (hanno scoperto che bisognerà operare delle modifiche al ferro-platino in modo che le informazioni possano essere registrate e lette facilmente) e hanno sperimentato l´uso di un sonda a punta magnetica (in sostituzione della tradizionale testina di registrazione) per magnetizzare e leggere ognuna delle nanosfere. A differenza degli hard disk di oggi che registrano le informazioni su uno strato ferromagnetico fatto di grani, l´obiettivo di Mafin era quello di sviluppare un nuovo mezzo di registrazione magnetica per applicazioni di immagazinamento magnetico a densità ultra alta. Termagstor si è basato sui risultati del progetto proof-of-concept per progettare, fabbricare e testare futuri mezzi di immagazinamento magnetici perpendicolari con una densità areale (la densità di un oggetto bidimensionale) maggiore di 1 Tbit/in2. Chimici, fisici, ingegneri e scienziati dei materiali di nove istituti europei hanno cominciato a lavorare su Teramagstor nel 2008, sotto la guida di Demokritos, il Centro nazionale di ricerca scientifica in Grecia. L´approccio del team si basa sullo sviluppo di pellicole avanzate usando tecniche provenienti dalla nanotecnologia, una delle tecnologie di produzione fondamentale del 21° secolo. Nell´ambito di Mafin, lo scopo era quello di costruire una superficie di registrazione comprensiva di cellule magnetiche create per lo scopo e di produrre queste nanostrutture a costi bassi e su larga scala. Il progetto triennale Termagstor si concluderà ad aprile 2011. Per maggiori informazioni, visitare: Teramagstor: http://www.Teramagstor.eu/ Mafin: http://idefix.Physik.uni-konstanz.de/mafin/ Ict Results: http://cordis.Europa.eu/ictresults/index.cfm |
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FURTI ONLINE IL CRIMINE ONLINE NON VA IN VACANZA! ADICONSUM: UN VADEMECUM PER TUTELARSI |
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Roma, 12 luglio 2010 - Le vacanze estive sono ormai arrivate e molti villeggianti, oltre al costume e agli attrezzi da spiaggia, porteranno con sé i propri notebook, ignari di essere uno dei bersagli preferiti dai criminali online. L’utilizzo di Wlan gratuite e accessi internet forniti da hotel o internet Café, infatti, li espone al rischio del furto d’identità e di frodi creditizie. Molti operatori di Internet Café, ad esempio, - dichiara Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum - per risparmiare e aumentare i profitti, non utilizzano sistemi di sicurezza adeguati. I computer messi a disposizione della clientela sono spesso infettati con programmi spyware in grado di “rubare” i dati di accesso e di inviarli ai criminali informatici senza che l’utente se ne accorga. A chi non può proprio rinunciare al proprio notebook neppure in vacanza – prosegue Giordano - si consiglia l’utilizzo di sistemi di cifratura dei dati, con un backup completo preventivo prima della partenza. In questo caso, infatti, i danni risultanti da un eventuale furto potranno al massimo essere limitati alla perdita del computer. Ecco un breve Vademecum di Adiconsum su come tutelarsi: · non utilizzare nessun dato personale, come ad es. Le password, quando si utilizzano connessioni fornite da hotel, Internet Café o aeroporti · non scaricare o salvare i propri dati personali su Pc pubblici · cancellare sempre i cookies, la cronologia e i file temporanei, dopo una navigazione in Internet su un Pc pubblico o su una Wlan pubblica · per navigare con il proprio portatile utilizzare una Umts card che, sebbene abbia costi superiori, offre una maggiore sicurezza rispetto a una Wlan pubblica · prima di partire per le vacanze, creare una speciale casella e-mail (da cancellare al termine delle stesse) per mandare delle cartoline elettroniche: in caso di incidente ne risulterebbe compromesso soltanto l´account. Utilizzare password diverse da quelle utilizzate per le mail di lavoro o usualmente · assicurarsi che tutti i livelli di sicurezza (antivirus, firewall e browser) siano aggiornati e attivi, soprattutto durante le vacanze, e che lo siano anche il sistema operativo, i vari plug-in e tutti i software · creare un profilo utente con diritti limitati da utilizzare quando si è in viaggio e per i servizi online. |
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TELECOM ITALIA ENTRA NEL MERCATO DEGLI ATM I NUOVI ATM POTRANNO INTEGRARE SERVIZI ICT INNOVATIVI EROGATI ANCHE IN MODALITÀ “CLOUD COMPUTING” ATTRAVERSO I DATA CENTER DI TELECOM ITALIA GRAZIE ALLA RETE A BANDA LARGA |
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Milano, 12 luglio 2010 - Telecom Italia amplia la propria offerta di servizi per il settore bancario con i terminali multifunzione Atm Evo che consentiranno alle banche una maggiore digitalizzazione e automazione delle attività di sportello e la creazione di vere e proprie “aree self service”. L’offerta integra alle funzionalità avanzate dei nuovi Atm - prodotti dal partner coreano Nautilus Hyosung, società presente a livello mondiale nel settore - il servizio di gestione remota e di completa assistenza dell’intera rete di terminali, attraverso il Centro Nazionale di Assistenza di Telecom Italia. I nuovi terminali sono inoltre già predisposti per offrire una vasta gamma di servizi Ict innovativi, sviluppati da Telecom Italia ed erogati anche in modalità “cloud computing” attraverso i Data Center del Gruppo, come la videocomunicazione con gli operatori bancari, il mobile banking, la videosorveglianza evoluta e servizi di comunicazione promozionale, con significativi vantaggi in termini di qualità del servizio per il cliente finale e di ottimizzazione dei costi e di gestione delle filiali per la Banca. Con questa iniziativa Telecom Italia punta a un mercato il cui valore stimato in Italia è di oltre 250 milioni di euro, con un trend di crescita annuale del 5% per il prossimo triennio, grazie a una minore penetrazione di Atm rispetto agli altri paesi europei. L’offerta si inserisce nella nuova strategia di Telecom Italia nel settore Ict all’interno della quale l’azienda abbina ai servizi di connettività soluzioni tecnologiche innovative erogate in modalità “as a service” attraverso i propri Data Center. I nuovi Atm Evo, che Telecom Italia commercializzerà sul mercato italiano dopo l’estate, si caratterizzano per la velocità di esecuzione delle funzioni e consentono, oltre alle consuete operazioni, anche versamenti di denaro in contante e di assegni. Permetteranno inoltre di rimettere nuovamente a disposizione il contante versato grazie a funzionalità avanzate di ricircolo delle banconote, riducendo così la frequenza e i costi di ricarica degli Atm stessi. Dotati di un ampio display disponibile anche in modalità touch-screen, i nuovi Atm Evo dispongono anche di una doppia telecamera di sicurezza. Insieme al terminale, Telecom Italia offre inoltre il servizio di gestione remota e assistenza dell’intera rete degli Atm. Attraverso l’Atm Control Center, collegato al Centro Nazionale di Assistenza del Gruppo, Telecom Italia fornisce un servizio di assistenza completa end-to-end tramite una gestione unitaria dell’Atm in tutte le sue componenti, sia hardware sia software, oltre che di tutta la connettività. Viene così garantito, attraverso una sola interfaccia e con una conseguente ottimizzazione dei costi da parte della Banca, un monitoraggio integrato che consente di identificare in tempo reale eventuali cause di malfunzionamento e di intervenire in modo mirato ed efficace. L’offerta Atm Evo di Telecom Italia verrà successivamente integrata con servizi Ict innovativi come il servizio di videocomunicazione con gli operatori bancari che consentirà, attraverso il terminale, di attivare una comunicazione audio-video o testuale con il personale della Banca, sia per il supporto diretto allo svolgimento delle funzioni self-service, sia per informazioni di tipo consulenziale, con il vantaggio di rendere disponibile, presso la rete delle filiali, servizi normalmente riservati solo alle sedi centrali. Il servizio di mobile banking consentirà, inoltre, attraverso cellulari dotati di tecnologia Nfc (Near Field Communication), di effettuare operazioni bancarie, dialogare direttamente con l’Atm, ricaricare il cellulare, garantendo l’identificazione sicura del titolare. Il servizio di video sorveglianza evoluta, attraverso appositi applicativi software, sarà in grado di correlare le informazioni rilevate dai sensori interni ed esterni dell’Atm e di analizzarne le immagini al fine di individuare con precisione diverse situazioni di allerta, mentre il servizio di comunicazione e promozione dei servizi alla clientela, grazie all’utilizzo di una piattaforma centralizzata e di applicativi software specializzati, sarà in grado di gestire in modo coordinato la pubblicazione di messaggi multimediali di tipo promozionale. I servizi, disponibili anche in modalità “cloud computing” attraverso i Data Center del Gruppo, consentiranno alle Banche di avvalersi di tecnologie innovative senza doversi dotare di infrastrutture It dedicate, con un conseguente vantaggio in termini di ottimizzazione di costi e prestazioni. Con la nuova offerta Telecom Italia conferma ulteriormente il proprio impegno nello sviluppo di servizi e soluzioni Ict innovative a beneficio del settore bancario e dei cittadini. |
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UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER IL PROGRAMMA PER L´APPRENDIMENTO PERMANENTE |
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Bruxelles, 12 luglio 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per il Programma per l´apprendimento permanente - Sostegno per due concorsi riguardanti la promozione dell´apprendimento delle lingue mediante brevi produzioni audiovisive. L´obiettivo dell´invito è di concedere un contributo finanziario per l´organizzazione di due concorsi per brevi produzioni audiovisive in due anni successivi (uno nel 2011 e uno nel 2012). I concorsi e le relative produzioni audiovisive brevi sono volti a promuovere l´apprendimento delle lingue, ponendo l´accento sui vantaggi della diversità linguistica e culturale dell´Europa. La partecipazione delle produzioni audiovisive selezionate nel rinomato festival Prix Europa costituirà l´apice della diffusione e della valorizzazione dei risultati del progetto. Per leggere il testo integrale dell´invito, consultare: GU n. S184 dell´8 luglio 2010 |
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BASILICATA UN BANDO PER LAUREATI CON “REQUISITO SPECIALE” UNA INTERROGAZIONE CON LA QUALE SI CHIEDE “DI ANNULLARE IL BANDO PER LAUREATI IN SCIENZE FORESTALI E AGRARIE E DI PREDISPORNE UNO NUOVO, CON CRITERI DI AMMISSIONE CHE SIANO TRASPARENTI E DIANO MAGGIORI POSSIBILITÀ DI PARTECIPAZIONE" |
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Potenza, 12 luglio 2010 - “Solo nella Basilicata ‘bucolica’ si può pubblicare un bando per l’assunzione di laureati in scienze forestali o agrarie che chiaramente prevede dei requisiti talmente anomali da escludere categoricamente quasi tutta la totalità di chi abbia conseguito questo titolo di laurea. Tutto questo – specifica Rosa l’ 8 luglio - nell’avviso pubblico, approvato con la delibera della Giunta regionale n. 1063 del 28 giugno 2010, che prevede la selezione di 33 dottori da impiegare con contratto a tempo determinato con livello di funzionario di categoria D”. “La selezione – aggiunge l’esponente del Pdl - avverrà per titoli e colloquio, con un massimo di 5 punti al voto di laurea, 15 punti al curriculum, 40 punti alle esperienze professionali e 40 punti al colloquio, sempre considerando il massimo del punteggio attribuibile. La particolarità di questo bando è rappresentata dal fatto che chi vuole partecipare deve avere, oltre ai requisiti standard, tra cui un voto di laurea minimo di 101/110 e l’iscrizione all’albo professionale, anche un requisito speciale, cioè ‘esperienza professionale, servizio prestato per materie attinenti al bando per almeno 18 mesi con contratto di lavoro dipendente presso enti pubblici’. Sorvolando sui requisiti standard e sull’attribuzione dei punteggi, meritevoli anch’essi di un approfondimento – sostiene Rosa - con questo bando abbiamo nuovamente la conferma che la Regione Basilicata è diventata una ‘riserva indiana di lusso’ che protegge e promuove solamente chi ha avuto la possibilità di entrare a contatto con il ‘mondo autoreferenziale’ della pubblica amministrazione a conduzione partitocratica. Tutto questo è grottesco, si arriva a punire oltremodo chi nella vita non ha avuto la ‘fortuna’ di entrare in certi canali preferenziali. Prevedere un requisito speciale di tale portata – a giudizio del consigliere del Pdl - oltre che palesemente ingiusto, è anche un preciso invito a tanti giovani laureati senza lavoro, oppure sfruttati per una manciata di euro, a prendere le valigie ed andare via, magari in qualche luogo del mondo dove avranno la possibilità di essere valutati per le loro reali e concrete capacità”. “Questa – chiede Rosa - è la Basilicata che innova, la Basilicata che vuole aiutare i giovani, la Basilicata che intende premiare le eccellenze? Siamo arrivati all’assurdo di creare le categorie dei ‘super precari dal posto fisso’, ai quali è concesso di poter collaborare e fare curriculum. Ho chiesto istituzionalmente al presidente De Filippo – riferisce Rosa - i motivi di questa scelta antidemocratica e lesiva del principio di eguaglianza nei confronti dell’accesso alla Pubblica amministrazione e, questa volta – sottolinea il consigliere - esigo una risposta perché si colpiscono tanti giovani in cerca di lavoro. Finiamola con questi favoritismi camuffati da mal celata e patetica meritocrazia. Chiedo al presidente De Filippo di annullare questo bando e di farne pubblicare uno nuovo, con criteri di ammissione che siano trasparenti e diano maggiori possibilità di partecipazione, semmai anche includendo quelle esperienze lavorative nel privato che sono sistematicamente bistrattate, come se la professionalità acquisita in strutture o aziende private valga poca cosa in Viale Verrastro. Presidente De Filippo – conclude Rosa - incominci ad innovare partendo dalle arcaiche consuetudini dei Dipartimenti, dal momento che il resto del mondo è andato e continua ad andare sempre avanti, oppure dica espressamente ai nostri laureati che qui non c’è necessità della loro presenza”. |
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IN TRENTINO MIGLIORANO I RISULTATI NEGLI ESAMI DI “LICENZA MEDIA” I DATI FORNITI E COMMENTATI DAL DIPARTIMENTO ISTRUZIONE |
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Trento, 12 luglio 2010 - Negli esami di “licenza media” in Trentino si registra un aumento degli studenti che si collocano nella fascia alta della valutazione finale, complessivamente sono circa un quarto degli esaminati: più del 16% ottiene 9/10 e il 9% 10/10. E gli studenti che hanno meritato anche la lode sono 54, tre dei quali sono alunni stranieri inseriti nella scuola trentina. I dati forniti dall´ispettore per l’Esame di Stato nel primo ciclo, Manuela Broz. Sono terminati da poco gli esami per la conclusione del primo ciclo di istruzione, il vecchio esame di licenza media, che ha visto impegnati nella nostra provincia 5.346 ragazzi delle classi terze, oltre a 100 dei corsi serali per adulti. Le operazioni d’esame, iniziate in giorni differenziati da scuola a scuola, si sono concluse in giorni diversi a seconda del numero degli studenti presenti e della necessità, per qualcuno di loro, di effettuare prove suppletive, essendo stati assenti per gravi e giustificati motivi nei giorni delle prove scritte. Al Dipartimento Istruzione stanno pervenendo le relazioni finali dei presidenti di commissione ed i risultati degli esami con una valutazione sull’andamento generale. Per la prima volta quest’anno si raccolgono non solo i dati degli esiti finali dell’esame - quanti promossi e quanti bocciati e con quali votazioni finali - ma anche i risultati conseguiti dagli studenti nelle singole prove scritte e nel colloquio orale. È dello 0,5% la percentuale degli studenti che non ce l’hanno fatta a superare l’esame di “licenza media” e che si vanno ad aggiungere ai 122 studenti particolarmente deboli (percentuale del 2,3%) che non erano stati nemmeno ammessi all’esame. Entrambe le percentuali sono analoghe a quelle registrate lo scorso anno scolastico. Nella votazione finale, la maggioranza dei ragazzi (poco meno del 28%), è stata licenziata con una votazione di 6/10, all´incirca la stessa percentuale registrata negli ultimi anni; poco più del 25% dei ragazzi ottiene invece una votazione di 7/10, per il 21% il voto è di 8/10. Confrontando le valutazioni con quelle dello scorso anno si nota immediatamente un dato positivo ovvero l´aumento degli studenti che si collocano nella fascia alta; complessivamente sono circa un quarto degli esaminati: più del 16% ottiene 9/10 e il 9% 10/10; fra questi una percentuale del 1% ha meritato anche la lode. Significativi anche i risultati conseguiti dagli alunni stranieri che hanno sostenuto l’esame di Stato a fine primo ciclo: in aumento le percentuali di chi si colloca nella fascia alta di voto ed in particolare in quella tra 9 e il 10, a tre candidati è stata attribuita anche la lode. In conclusione, pur rimanendo sempre consistente la percentuale di studenti che terminano la scuola secondaria di primo grado con la sufficienza, complessivamente gli esiti dell’esame risultano quest’anno migliori: lo scorso anno solo il 15% si collocava nella fascia alta del 9 e del 10 contro il 25% di quest´anno, solo il 5,4% otteneva i 10/10 contro il 9% di quest’anno. |
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TRENTO: DEFINITE LE TARIFFE PER LA MENSA NELL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011 |
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Trento, 12 luglio 2010 - Nella seduta del 9 luglio la Giunta ha approvato, su proposta dell’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, la delibera con la quale si disciplina il regime tariffario per la fruizione del servizio di mensa per l´anno scolastico e formativo 2010/2011 per tutti gli ordini di scuola mediante l´utilizzo del modello Icef. Anche per il prossimo anno scolastico 2010 – 2011 la Giunta ha confermato il regime tariffario che disciplina il costo per la fruizione della mensa scolastica in tutti gli ordini di scuola, dalla scuola dell’infanzia alle superiore e nella formazione professionale, con una lieve aumento della tariffa massima per le fasce medio alte. Nel merito la delibera conferma anche per il prossimo anno il regime tariffario applicato per la prima volta tre anni fa, mediante l’utilizzo del sistema Icef, che parte da un minimo di € 2,00 a carico dell´utente, con possibili riduzioni in base al numero dei figli a carico. Per quanto riguarda la tariffa massima (fissata finora a 3,60 euro) la Giunta ha ritenuto di incrementarla fino a 4,00 euro sempre in relazione alla condizione economica complessiva del nucleo famigliare. Con la nuova delibera, pertanto, per tutti coloro che nel corrente anno scolastico avevano diritto ad una tariffa inferiore a quella massima in base al calcolo Icef, il costo della mensa rimarrà invariato anche per il prossimo anno scolastico 2010-2011. Il testo integrale della delibera, con gli allegati ed il modulo di domanda si possono consultare e scaricare, da martedì prossimo 13 luglio 2010 sul portale della scuola trentina: www.Vivoscuola.it/ |
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LE NUOVE DIRETTIVE EUROPEE ECODESIGN & ENERGY LABEL CARLO CORAZZA: "LA GREEN ECONOMY AUMENTA LA COMPETITIVITÀ EUROPEA" SILVIO BOSETTI: "NECESSARIO DIVULGARE I NUOVI PRINCIPI VERDI SULL´ETICHETTATURA" |
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Milano, 12 luglio 2010 - Una vera e propria rivoluzione del modo di produrre e consumare, per la crescita economica, l´occupazione e una migliore qualità di vita. A quest´approccio innovativo contribuiscono le nuove direttive europee sul sistema di etichettatura "Ecolabelling" ed "Eco design", che portano il mercato verso standard di eccellenza per efficienza e risparmio energetico. Le norme sono obbligatorie per tutti i prodotti che consumano elettricità come lampadine, lavatrici, ferri da stiro e apparecchi elettrodomestici in genere. Se ne è parlato nel corso dell´evento "Le nuove direttive europee Ecodesign ed Energy Label" tenutosi a Milano venerdì 9 luglio 2010 e promosso dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea e dalla Fondazione Energylab, in collaborazione con l´Ufficio del Parlamento europeo. L´appuntamento fa parte del ciclo di seminari sulla green economy, avviato lo scorso aprile dalla Commissione europea ed Energylab. Il Direttore della Rappresentanza della Commissione europea Carlo Corazza ha presentato le due direttive sottolineando non soltanto il loro impatto ambientale, ma anche le opportunità di mercato per le imprese europee: "Con misure come queste, l´Unione europea si pone all´avanguardia nei settori della green economy. L´influenza del mercato interno, il più grande al mondo, stimolerà i nostri concorrenti extraeuropei ad adeguarsi ai nostri standard". Silvio Bosetti, Direttore generale di Energylab, sostiene con convinzione il nuovo approccio: "sarà un impegno della nostra Fondazione collaborare nella divulgazione dei principi di progettazione ed etichettatura così intelligentemente voluti e promossi dall´Unione europea". Anche il Parlamento europeo ha voluto sottolineare l´importanza del nuovo sistema di etichettature ecocompatibili. Secondo Lara Comi, vicepresidente della Commissione mercato interno e consumatori e Licia Ronzulli della Commissione ambiente al Parlamento di Strasburgo, "la rivoluzione nei consumi deve partire dal basso, dai consumatori. Il cittadino informato è più consapevole della necessità di migliorare e ridurre i consumi". Hanno poi discusso i dettagli delle nuove norme i rappresentanti delle imprese e associazioni di settore degli apparecchi domestici (Eepca, Electrolux, Ceced, Aires e Philips) e dei consumatori (Consiglio europeo dei consumatori, Altroconsumo, Legambiente e Federconsumatori). |
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SCOPERTI I PIÙ ANTICHI INSEDIAMENTI UMANI IN UNA REGIONE DAL CLIMA RIGIDO |
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Bruxelles, 12 luglio 2010 - Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Nature rivela che le regioni settentrionali dell´Europa erano già abitate 780.000 anni fa, molto prima, quindi, di quanto finora ritenuto. Le prove della presenza degli esseri umani ci sono fornite da più di 70 utensili di pietra rinvenuti ad Happisburgh, villaggio posto sulla costa orientale del Norfolk, nel Regno Unito. Oltre ad anticipare sensibilmente la data della prima occupazione del suolo del Regno Unito, queste nuove scoperte costituiscono la prima testimonianza, a livello temporale, della vita degli esseri umani in condizioni climatiche relativamente difficili. La ricerca potrebbe dunque dare il via a una nuova valutazione della storia della colonizzazione dell´Europa e della capacità degli esseri umani di adattarsi ad ambienti più ostili. Gli esseri umani hanno fatto la loro comparsa in Africa circa 1,8 milioni di anni fa, per poi diffondersi a oriente verso l´Indonesia e verso la penisola Iberica verso occidente. Tuttavia, fino ad oggi, si riteneva che tendessero a risiedere in zone caratterizzate da un clima più caldo e che in generale non andassero più a nord delle Alpi. In ogni caso, come avevano dimostrato le ricerche, nelle rare occasioni in cui si erano spostati verso nord avevano trovato un clima molto più mite di quello odierno. Per esempio, esistono le prove che quando circa 700.000 anni fa gli esseri umani si spinsero fino al Regno Unito, la regione godeva di un clima simile a quello mediterraneo. Al contrario, 780.000 anni fa, il clima di Happisburgh era simile a quello che caratterizza oggi le aree meridionali dei paesi scandinavi: i suoi antichi abitanti devono aver affrontato temperature che in inverno scendevano a -3°C e aver goduto di un numero molto limitato di ore di luce che, dunque, restringeva sensibilmente il tempo a loro disposizione per la caccia e la raccolta del foraggio. Poiché poi, all´epoca, buona parte dell´Europa settentrionale era ricoperta di boschi di conifere anche la possibilità di procacciare cibo era piuttosto limitata. I dintorni di Happisburgh offrivano però ai suoi antichi abitanti più di un vantaggio. Allora il Regno Unito era collegato all´Europa da un´ampia striscia di terra, e lo stesso Tamigi sfociava nel Mare del Nord in prossimità dell´attuale cittadina. Proprio questa peculiarità creava nella zona una variegata serie di habitat (specchi d´acqua, paludi, ambienti costieri e praterie) che, durante i mesi invernali, offriva agli esseri umani di che nutrirsi: radici, tuberi, molluschi, alghe e animali da pascolo di grandi dimensioni. Simon Parfitt, dell´University College London, fa una vivida descrizione della regione. "La pianura in prossimità del fiume era perlopiù erbosa e consentiva la sopravvivenza di diversi tipi di erbivori come mammut, rinoceronti e cavalli", spiega. "I predatori erano iene, macairodonti e naturalmente gli esseri umani". Lo studio solleva alcune domande sull´identità di questi antichi nordeuropei. Fino ad oggi non sono ancora stati rinvenuti resti umani. "Gli umani che hanno costruito gli utensili rinvenuti a Happisburgh dovevano appartenere alla stessa famiglia degli esseri umani che vivevano a Atapuerca (Spagna) all´incirca nello stesso periodo e che sono stati classificati come Homo antecessor", suppone Chris Stringer del Museo di storia naturale. Ci si è inoltre chiesto come i nostri antichi predecessori abbiano affrontato il clima rigido. "Rimane da chiarire se questa espansione verso nord, quindi verso temperature più rigide, abbia richiesto un vero e proprio adeguamento fisico o abbia determinato migrazioni stagionali o sviluppi ´tecnologici´ per quanto concerne caccia, vestiario, uso di ripari e controllo del fuoco", scrive il team. Guardando al futuro, i ricercatori si chiedono se la spiaggia accanto al porto di Happisburgh non nasconda altri segreti. Poiché la costa del Norfolk è particolarmente colpita dall´erosione, il mare continua a scoprire nuovi siti. "I sedimenti sono una risorsa archeologica ancora da esplorare: percorrono circa 80 km di costa e potrebbero riguardare un periodo molto importante della preistoria umana", scrivono i ricercatori. "I prossimi studi in questa regione prenderanno in esame questi sedimenti e non escludiamo che possano portare alla scoperta di insediamenti umani addirittura precedenti". Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature Natural History Museum: http://www.Nhm.ac.uk/ Progetto Ahob (Ancient Human Occupation of Britain): http://www.Ahobproject.org/ |
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ACQUA:TRASFERITI ALLA SICILIA CANONI CONCESSORI GRANDI DERIVAZIONI |
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Palermo, 12 luglio 2010 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 9 luglio , alla quale ha preso parte il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha trasferito alla Regione le competenze sulle grandi derivazioni di acque pubbliche in Sicilia. Cio´ significa che, a decorrere dal primo gennaio dell´anno successivo all´entrata in vigore delle norme di attuazione, alla Regione siciliana spetteranno i canoni concessori relativi alla grandi derivazioni. Con il passaggio in Consiglio dei Ministri, al quale deve ancora seguire il decreto del Presidente della Repubblica, la Regione siciliana si allinea alla sfera di attribuzioni gia´ riconosciute alle Regioni a statuto ordinario. La Regione siciliana ha indicato, quale organismo competente a esprimere pareri vincolanti a livello regionale, la Commissione regionale dei lavori pubblici, in analogia con il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Il presidente Lombardo ha partecipato anche all´incontro tra il Governo e le Regioni sulla manovra finanziaria. Al termine della seduta, il presidente della Regione ha detto: "E´ un dialogo tra sordi. Tranne qualche modifica poco rilevante, non si intaccano i saldi finali. Questo non lascia alle Regioni margini di manovra, ma comprendo che le regole e i vincoli europei sono insormontabili". |
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COSTA:ENEA,MARE ABRUZZESE POCO "INGRESSIVO" A RISCHIO SOLO PARTE DI ARENILI E FOCI DI FLUVIALI |
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Pescara, 12 luglio 2010 - La costa abruzzese ha una bassa propensione all´ingressione marina. Tenuto conto di uno scenario previsionale di minima ma più probabile ed uno di massima ma meno probabile, per i prossimi cento anni il mare abruzzese si solleverà nel primo caso di 18 cm e nel secondo caso di 59. Inoltre, data la morfologia della fascia costiera abruzzese, la suscettibilità alla sommersione è limitata a settori di spiaggia e ad alucne aree prospicienti le foci fluviali. In definitiva, le percentuali di aree a rischio, in entrambi gli scenari, oscillano tra il 25 e il 35 per cento. I dati sono il risultato di uno studio affidato dalla Regione Abruzzo all´Enea, con l´obiettivo di quantificare la possibilità di innalzamento del livello del mare e, conseguentemente, individuarne i rimedi. Il tema è stato trattato da studiosi e ricercatori nel corso di una giornata di studio promomossa dal´assesorato all´Ambiente al Museo delle genti d´Abruzzo, a Pescara. I relatori hanno illustrato tecniche e motodologie per studiare il comportamento del mare abruzzese attraverso il carotaggio in quattro aree significative nelle diverse fasi morfologiche. Si tratta di Pescara, Giulianova, Alba Adriatica e la foce del Sangro. I carotaggi, attraverso l´analisi di reperti fossili rinvenuti, ha fornito informazioni relative al livello marino fino a 10 mila anni, utili ad ipotizzare una dinamica marina per i prossimi cento anni. Tale variazione è stata posta in relazione ai movimenti tettonici, i cui tassi di sollevamento variano nel tempo con valori prossimi allo zero, e in relazione al parametro glacio-idro-isostasia, ovvero i cambiamenti dovuti all´espansione o al ritiro delle coltri glaciali. Anche in questo caso le previsioni indicano per i prossimi 100 anni movimenti stimati in circa 0,5 mm/anno. Per l´assessore all´Ambiente, Daniela Stati, la Regione Abruzzo "è considerata a livello naizonale una reagio laboratorio sulle questioni della dinamica marina, grazie anche alla collaborazione con l´Enea. La volontà di voler conoscere la vulnerabilità del nostro territorio, è legata alla necessità di fornire strumenti programmatici che favoriscano il cambiamento climatico senza intralciarlo e senza provocare dannose ricadute sull´assetto socio- economico. I tecnici hanno fatto il loro mestiere fornendoci questo studio - ha concluso Stati - ora tocca alla politica trovare i finanziamenti per intervenire con atti concreti. In questo senso, abbiamo aperto un canale con il ministero dell´Ambiente". |
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EMERGENZA RIFIUTI: LOMBARDO NOMINATO COMMISSARIO IN SICILIA |
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Palermo, 12 luglio 2010 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 9 luglio , alla quale ha preso parte il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha decretato lo stato di emergenza per i rifiuti in Sicilia fino al 31 dicembre 2012, e ha nominato Lombardo commissario. L´ordinanza della Protezione civile riguarda tutto il territorio regionale e prevede che il presidente, quale Commissario delegato, potra´ avvalersi di quattro soggetti attuatori e dei Prefetti dell´Isola. Al presidente della Regione sono assegnati tutti i poteri inerenti al rilascio di pareri e autorizzazioni per gli interventi oggetto della stessa ordinanza: incremento della raccolta differenziata per arrivare all´obiettivo del 35% entro il 31 dicembre 2011, di cui almeno la meta´ destinata al riciclo; realizzazione di piazzole per lo stoccaggio della raccolta differenziata, di impianti per la selezione e per il trattamento dei rifiuti urbani o raccolti separatamente; creazione, limitata e temporanea, di nuove discariche o di ampliamento per il periodo strettamente necessario al superamento dell´emergenza; individuazione e realizzazione di interventi, a garanzia del sistema regionale di gestione integrata dei rifiuti nel suo complesso e della funzionalita´ a regime; avvio immediato delle procedure di realizzazione degli impianti di acquisto delle attrezzature coerenti e funzionali, compresi quelli proposti da privati, a loro carico. Il presidente della Regione, per quanto eventualmente necessario, in deroga alle previsioni edilizie ed urbanistiche vigenti, avra´ il compito di sovrintendere anche alla progettazione, alla costruzione e alla gestione degli impianti di termovalorizzazione, previa individuazione delle sedi idonee. Per quanto concerne i poteri di intervento sostitutivo, il Commissario interviene contro l´illecito abbandono dei rifiuti sul territorio regionale, disponendone la rimozione e il trasporto in danno dei soggetti interessati, avvalendosi delle strutture della Protezione civile. Potra´ inoltre disporre la precettazione dei lavoratori, a qualsiasi titolo impiegati nell´attivita´ di gestione del servizio di rifiuti, e stabilire interventi a carico dei Comuni inadempienti. Riguardo le risorse finanziarie, il Governo nazionale si e´ impegnato a trasferire i fondi Fas necessari per l´importo quantificato dalla Regione siciliana. Il nuovo piano regionale dei rifiuti dovra´ essere adottato dal Commissario delegato entro 60 giorni, con il coinvolgimento di tutti i soggetti previsti dalla legge regionale 9/2010, in particolare enti locali e associazioni di tutela dell´ambiente. Nb- I giornalisti dell´ufficio stampa della Presidenza della Regione, pur condividendo le ragioni dello sciopero generale di oggi della categoria, considerata la particolare natura di servizio pubblico loro affidata, ritengono opportuno assicurare il presidio minimo dell´informazione istituzionale della Regione siciliana, anche a beneficio dei mezzi di comunicazione che in Sicilia garantiscono i servizi essenziali. |
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