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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
SCIENZIATI SCOPRONO CHE FARMACO ANTI AIDS ATTACCA IL VIRUS DELL´HERPES  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2010 - Un team europeo di ricercatori ha scoperto che il raltegravir, il farmaco veduto dall´azienda farmaceutica Merck con il nome di Isentress e usato per curare l´Aids (sindrome da immunodeficienza acquisita), potrebbe aiutare a curare il virus dell´herpes. Lo studio, finanziato in parte dal progetto Spine2-complexes ("From receptor to gene: structures of complexes from signalling pathways linking immunology, neurobiology and cancer"), che ha ricevuto 12 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue, potrebbe portare allo sviluppo di un farmaco capace di combattere l´intera famiglia degli herpesvirus. Guidati dall´Istituto di ricerca in biomedicina (Irb Barcellona) in Spagna, i ricercatori hanno fornito prove che il raltegravir può inibire la funzione di una proteina essenziale per la riproduzione di un tipo di herpes virus. "Questi risultati hanno un evidente impatto medico per tre ragioni," ha spiegato Miquel Coll, coordinatore del programma Biologia strutturale e computazionale dell´Irb. "In primo luogo, gli esseri umani non possiedono la proteina virale che viene colpita, di conseguenza questo permetterebbe di usare un farmaco altamente specifico che non mostra gli effetti secondari che altri farmaci potrebbero avere. In secondo luogo, l´inibitore non è tossico per gli esseri umani se somministrato a concentrazioni terapeutiche poiché già si trova sul mercato e quindi i test di tossicità sono facilitati; e in terzo luogo, possediamo i dati che indicano che tutti gli herpes virus hanno questa proteina. Perciò essa potrebbe essere un bersaglio valido contro tutta la famiglia Herpesviridae." Gli herpes virus comprendono patogeni come l´herpes simplex 1 e 2, il virus che causa la varicella (altrimenti conosciuto come virus zoster), l´Epstein-barr virus (che è associato con molti tipi di cancro), il virus della sesta malattia, il citomegalovirus e l´herpes virus associato con il sarcoma di Kaposi. Il citomegalovirus umano (Hcmv) su cui è stato eseguito lo studio causa difetti neurologici nell´1% dei neonati nei paesi sviluppati. Esso produce anche retiniti che si aggravano in cecità nel 25% dei malati di Aids, difetti al cervello e al sistema nervoso centrale in giovani adulti, infiammazioni del colon, mononucleosi (più comunemente conosciuta come "malattia del bacio") e gravi malattie della gola. Sebbene il 90% degli adulti siano portatori del Hcmv questo virus è opportunistico, poiché agisce in soggetti con sistemi immunitari indeboliti, tra cui malati di cancro e Aids, soggetti trapiantati e neonati. Per riprodursi, l´herpes virus entra nel nucleo di una cellula e ne utilizza i meccanismi per copiare il suo Dna (acido deossiribonucleico) varie volte in una grande singola catena. Una volta fatta questa copia, un complesso chiamato terminasi, formato da tre sub unità proteiche, suddivide il nuovo Dna in piccoli frammenti delle dimensioni di un singolo genoma virale e li introduce in involucri vuoti (capsidi) che si sono sviluppati nel nucleo della cellula. I nuovi virus abbandonano quindi la cellula per continuare l´infezione. I ricercatori hanno analizzato la struttura 3D (tridimensionale) di una parte della terminasi usando la più moderna tecnica di espressione proteica ad alte prestazioni, con la collaborazione del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) a Grenoble, Francia, e hanno scoperto che è simile all´integrasi del virus dell´Aids, per il quale sono disponibili dei farmaci. I saggi sono stati eseguiti direttamente sulla proteina in provette. "Ora dobbiamo effettuare i saggi su intere cellule infettate, migliorare l´effetto del farmaco e convalidare la sua efficacia anche con altri tipi di herpes virus," ha detto il dott. Coll, il cui laboratorio ha brevettato questa seconda applicazione per il raltegravir. A questo studio hanno contribuito anche esperti provenienti da Repubblica ceca, Francia, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Le conclusioni di questi esperti sono state pubblicate nella rivista Proceedings of the National Academies of Sciences (Pnas). Per maggiori informazioni, visitare: Spine2-complexes: http://www.Spine2.eu/spine2/  Irb Barcellona: http://www.Irbbarcelona.org/index.php/en  Pnas: http://www.Pnas.org/    
   
   
RICERCATORI METTONO INSIEME I PEZZI DEL PUZZLE GENI, OBESITÀ E DISTRIBUZIONE DEL GRASSO  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2010 - Alcuni scienziati finanziati dall´Ue hanno identificato 18 nuovi luoghi genetici che influenzano l´obesità in generale e 13 nuovi luoghi associati alla distribuzione del grasso. I ricercatori europei, ma anche australiani, canadesi e statunitensi, hanno usato un campione di quasi 250.000 elementi per studiare i collegamenti genetici con i tratti umani. I risultati dei due studi, pubblicati sulla rivista Nature Genetics, hanno gettato nuova luce sul perché alcune persone sono più soggette all´obesità di altre. In quanto membri del consorzio Giant (Genetic Investigation of Anthropometric Traits) che comprende 400 esperti di 280 istituti di ricerca in tutto il mondo, gli scienziati hanno condotto una meta analisi su larga scala di studi di associazione di tutto il genoma (Gwas) fornendo informazioni sul rapporto vita fianchi (Whr) e l´indice di massa corporea (Bmi). "Persone diverse hanno una tendenza diversa all´obesità," spiega il dott. Joel Hirschhorn dell´Ospedale pediatrico di Boston e del Broad Institute negli Stati Uniti, uno degli autori principali dell´articolo sull´obesità usato in entrambi gli studi. "Alcune persone non fanno attenzione a ciò che mangiano o a quanto esercizio fisico fanno e comunque non ingrassano, mentre altre lottano costantemente per tenere sotto controllo il loro peso. Una parte di tale variabilità è genetica e il nostro obiettivo era quello di capire meglio il perché persone diverse avessero tendenze ereditarie diverse verso l´obesità." Questi studi sono riusciti a identificare geni di cui non si era mai sospettato un collegamento con l´obesità. I risultati contribuiranno a migliorare la classificazione e il trattamento dell´obesità in futuro, secondo il dott. Hirschhorn. Lo studio sull´obesità in generale ha esaminato le determinanti genetiche del Bmi, che si determina misurando il peso di una persona in chilogrammi diviso per l´altezza in metri al quadrato. I dati di 124.000 persone provenienti da 46 studi hanno rivelato 32 luoghi (18 dei quali sono nuovi). Il team ha trovato due nuove varianti, una delle quali è il gene che codifica una proteina recettore che risponde a segnali provenienti dall´intestino per influenzare i livelli di insulina e il metabolismo e un altro che si trova vicino a un gene che codifica le proteine che regolano l´appetito. "Una delle parti più eccitanti di questo lavoro è che la maggior parte delle varianti associate con il Bmi identificate si trovano all´interno o vicino a geni che non sono mai stati collegati all´obesità prima d´ora," comemnta la dott.Ssa Elizabeth K. Speliotes del Massachussetts General Hospital e del Broad Institute, autore principale dello studio sul Bmi, che ha partecipato a entrambi gli studi. "Attraverso questo lavoro stiamo scoprendo che le cause biologiche dell´obesità sono molte, varie e largamente non classificate." Le loro scoperte mostrano che le persone con oltre 38 varianti che fanno aumentare il Bmi pesavano circa 7 - 10 chili in più rispetto a coloro che avevano meno di 22 di tali varianti. Il secondo studio si è occupato di associazioni tra luoghi genetici e distribuzione del grasso. Valutando le determinanti genetiche del Whr di 77.000 persone in 32 studi e confrontandole con oltre 113.500 individui in 29 paesi, i ricercatori hanno trovato 14 regioni genetiche associate al Whr, aggiungendo 13 nuovi luoghi. È importante sottolineare che sette delle variazioni genetiche identificate hanno effetti più forti nelle donne rispetto agli uomini, il che suggerisce che provocanoo alcune delle differenze nella distribuzione del peso tra uomini e donne. "Trovando geni che hanno un ruolo importante nel regolare la distribuzione del grasso e i modi in cui questo differisce tra gli uomini e le donne, speriamo di avvicinarci ai fondamentali processi biologici sottostanti," dice la dott.Ssa Cecilia Lindgren del Wellcome Trust Centre for Human Genetics presso l´Università di Oxford nel Regno Unito, una dei ricercatori che hanno condotto lo studio sul Whr e che ha partecipato alla stesura di entrambi gli articoli. I risultati di questo studio indicano che gli specifici meccanismi biologici hanno un ruolo nel regolare dove il corpo accumula il grasso. I geni che regolano il colesterolo, i livelli di trigliceridi, l´insulina e la resistenza all´insulina sono associati alle regioni che influenzano la distribuzione del grasso. L´ue ha finanziato questi studi attraverso progetti del quinto e del sesto programma quadro (5° Pq e 6° Pq), in particolare: Euro-blcs (Biological, clinical and genetic markers of future risk of cardiovascular disease´), sovvenzionato nell´ambito della linea di bilancio "Qualità della vita e gestione delle risorse viventi" del 5° Pq, nonché Eurospan (European special populations research network: quantifying and harnessing genetic variation for gene discovery"), Molpage ("Molecular phenotyping to accelerate genomic epidemiology"), Procardis ("A genome-wide mapping and functional genomics approach to elucidating precocious coronary artery disease") e Eurodia ("Functional genomics of pancreatic beta cells and of tissues involved in control of the endocrine pancreas for prevention and treatment of type 2 diabetes"), che complessivamente hanno ricevuto oltre 25 Mio Eur dall´Ue nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del 6° Pq. Gli studi sono stati anche sostenuti da una borsa intraeuropea Marie Curie dell´Ue. Gli scienziati europei che hanno partecipato a questi studi provenivano da Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Genetics: http://www.Nature.com/ng/index.html  Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute del 6° Pq: http://cordis.Europa.eu/lifescihealth/  Massachusetts General Hospital: http://www.Mgh.harvard.edu/    
   
   
A MILANO I MASSIMI ESPERTI DI 33 PAESI PER PARLARE DI INNOVAZIONE DIGITALE NELLA SANITÀ AL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI IFHRO (FIERA MILANO, 15-18 NOVEMBRE), PROFESSIONISTI SANITARI DA TUTTO IL MONDO SI CONFRONTANO SULL’INFORMATIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CLINICA  
 
Milano, 14 ottobre 2010 - Prenotare visite ed esami on-line con la stessa facilità con cui si prenota un volo sul sito di una compagnia aerea, accedere con poche mosse alla propria storia clinica direttamente da un qualsiasi computer, mettere automaticamente il proprio medico di base in contatto con specialisti e strutture ospedaliere in occasione di visite o prestazioni particolari: il progresso della sanità passa dalle tecnologie digitali. Sono queste alcune delle tematiche affrontate al 16° Congresso di Ifhro (International Federation of Health Records Organizations, l’organizzazione internazionale dell’Oms che si occupa di migliorare la documentazione clinica e la gestione delle informazioni nei sistemi sanitari di tutto il mondo) in programma dal 15 al 18 novembre al centro congressi Mic – Milano Convention Centre a fieramilanocity, che torna in Europa dopo quattordici anni ed è per la prima volta in Italia. Oltre 300 i contributi scientifici presentati ad Ifhro 2010, con medici, manager sanitari e fornitori di servizi provenienti per metà dall’Italia e per il resto da oltre 30 paesi in rappresentanza di Europa, America, Oceania e Asia. Una tre giorni (preceduta dal Congresso Nazionale dell’Aidos, Associazione Italiana Documentazione Sanitaria) in cui i diversi paesi porteranno la loro testimonianza e case histories relative alla tendenza ormai mondiale all’innovazione dei tradizionali meccanismi che regolano la vita del paziente e il rapporto con e tra i suoi medici di riferimento. Oltre ai massimi esperti italiani tra i relatori di spicco internazionali segnaliamo Bedhiran Ustun, che si occupa della standardizzazione delle terminologie per l’Organizzazione Mondiale della Sanità; Jakob Hofdijk, Presidente dell’Efmi – European Federation for medical informatcs, proveniente dall’Olanda, paese all’avanguardia in Europa nell’informatizzazione delle cartelle cliniche e Rita Bowen, Presidente dell’Ahima, American Health Information Management Association che ha oltre 50,000 associati. Alla cerimonia di apertura di Ifhro 2010 sarà inoltre presente Umberto Veronesi, che da sempre si batte per lo sviluppo di progetti di ricerca di alto contenuto scientifico. Inoltre Lombardia Informatica Spa (società di servizi di cui Regione Lombardia si avvale per la realizzazione di progetti negli ambiti e-Health, e-Government ed e-Procurement) sarà presente a Ifhro 2010 con un convegno sullo stato dell’arte e le prospettive del Sistema Informativo Socio-sanitario (Siss) regionale (in programma il 16 novembre alle ore 14). Durante il Convegno, sicuramente di grande interese visto che in Italia la Lombardia è all’avanguardia per utilizzo dell’informatizzazione nella sanità, alti esponenti della Sanità lombarda racconteranno l’esperienza di Regione Lombardia nella realizzazione del Siss, quale elemento della politica regionale e progetto di punta della sanità elettronica. “Integrazione è la parola cardine” – sostiene Leonardo la Pietra, Direttore Sanitario dell’Istituto Europeo di Oncologia e Presidente di Aidos, che organizza il congresso. “Fino ad ora, infatti, è stato il cittadino a fare da collettore tra sportelli ospedalieri, medici di base, specialisti privati e pubblici. È molto frequente notare, all’interno di strutture sanitarie, persone costrette a portarsi appresso ingombranti plichi con tutta la documentazione medica su esami sostenuti, impegnative e cartelle cliniche. Con un processo di informatizzazione adeguato, tutte quelle informazioni possono essere raccolte e messe a disposizione dei soggetti sanitari che ne avranno bisogno, all’occorrenza. In questo modo si genera un sistema più efficiente e più sicuro.” E proprio la qualità e la sicurezza delle cure sono, del resto, uno dei temi centrali di Ifhro 2010, intitolato quest’anno “Better Information for Better Health: The way forward to a safe, responsive and integrated healthcare”: uniformando i dati clinici del paziente, infatti, si riducono i rischi di errore in fase di somministrazione di farmaci, di scelta delle terapie e di comunicazione degli esiti di esami e analisi. A ciò si accompagna, chiaramente, un dibattito sulla privacy di tali dati personali e sulle modalità di accesso a questo tipo di informazione. L’obiettivo di Ifhro 2010 è dunque quello di discutere di un eventuale processo di standardizzazione delle tecnologie e dei metodi di comunicazione di tutti i servizi legati all’informatizzazione delle cartelle cliniche.  
   
   
SANITA´ IN LOMBARDIA, RICETTE PER ESAMI VALIDE UN ANNO ANCHE AGLI SPECIALISTI IL "BOLLINO VERDE" PER LE URGENZE MIGLIORE QUALITÀ CURE, PIÙ MEDICINA VICINA A CASA  
 
Milano, 14 ottobre 2010 - Le impegnative per prescrivere gli esami saranno valide per un anno (e non più per sei mesi) dalla compilazione da parte dei medici alla prenotazione delle prestazioni. Inoltre, viene estesa agli specialisti delle strutture private accreditate la possibilità di utilizzare il "bollino verde" per gli esami urgenti (da svolgere entro 72 ore), dopo che nel giugno dello scorso anno gli stessi medici erano stati abilitati a utilizzare il cosiddetto "ricettario rosso". Sono queste due delle novità contenute nel terzo provvedimento sulla "gestione del servizio socio - sanitario 2010", approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. "Proseguiamo nel percorso di miglioramento continuo della qualità del servizio sanitario - commenta l´assessore Bresciani - introducendo di volta in volta quei correttivi che sono necessari in un sistema che è per sua natura dinamico e soggetto alle mutevoli condizioni demografiche, sociali ed economiche. Lo facciamo come sempre in costante e continuo dialogo con i nostri professionisti in una logica di concerto e di condivisione delle scelte. Va detto ad esempio che la decisione di estendere il periodo di validità dell´impegnativa è derivata da una segnalazione della Federazione Regionale egli Ordini dei Medici". "La direzione strategica verso cui ci stiamo muovendo - prosegue Bresciani - è lo sviluppo della ´funzione territoriale´ degli ospedali. Grazie ad una stretta connessione tra specialisti e medici di medicina generale, è necessario garantire la continuità delle cure di primo e secondo grado di complessità, in modo da offrire una medicina più di casa, più vicina al malato. La qualità dei sistemi resta la stessa ma si può affrontare anche in questo modo la vera sfida del futuro della sanità, che è la cura della cronicità. E´ necessario affrontare questa sfida portando la medicina sul territorio; questo grazie anche alle nuove tecnologie che consentono il monitoraggio a distanza". Il provvedimento contiene indicazioni che riguardano vari capitoli del Servizio Sanitario Regionale: le attività ambulatoriali (day hospital e day surgery), con alcune precisazioni su prestazioni chirurgiche leggere; l´introduzione di una nuova prestazione (cross linking corneale) per la cura del cheratocono, una malattia rara della cornea, con il relativo protocollo diagnostico terapeutico; le attività di chemioterapia per i tumori del sangue con alcune novità sui rimborsi per le strutture che offrono queste cure; l´inserimento tra le prestazioni extrabudget (cioè senza limite di risorse) degli interventi chirurgici per tumori benigni al sistema nervoso centrale (cervello, meningi e midollo spinale); l´estensione delle esenzioni per le terapie farmacologiche del dolore.  
   
   
LIGURIA: AL VIA REVISIONE DELLE MODALITA’ DI AUTORIZZAZIONE PER INVIO ALL’ESTERO DEI DISABILI PER CURE NEURORIABILITATIVE  
 
 Genova, 14 ottobre 2010 - “Stiamo procedendo alla revisione delle modalità di autorizzazione per l’invio all’estero dei disabili per cure di riabilitazione”. Lo ha comunicato ieri l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo rispondendo alle accuse lanciate dall’Associazione Nuova Ansiie Onlus nei confronti della Regione Liguria per l’indifferenza nei confronti dei disabili. “Il problema del ricorso di molti disabili alle cure neuro riabilitative all’estero – ha detto Montaldo - è oggetto da tempo di un confronto tra la Regione e l’associazione Nuova Ansiie Onlus. Per questo abbiamo deciso di dirimere questa situazione che comporta disagi ai pazienti e alle loro famiglie costretti a recarsi all’estero, promuovendo una valutazione dello stato di salute dei soggetti interessati a cura di una commissione tecnica regionale qualificata”. “L’obiettivo – ha continua l’assessore Montaldo – è quello di individuare un centro ligure o italiano a cui il singolo paziente può riferirsi e dove può ricevere cure appropriate, sulla base delle sue specifiche condizioni di salute ottenendo uguali risultati e regolamentare le modalità di rimborso per gli accompagnatori autorizzati. Non è pensabile infatti che nel panorama non solo ligure, ma nazionale non esistano strutture all’altezza del compito in grado di garantire un ottimo servizio e minori spostamenti”. “Respingo pertanto con forza – ha concluso Montaldo – le accuse di superficialità verso i funzionari regionali e in particolare verso il prof. Luigi Mancardi, direttore della Clinica Neurologica 2 dell’ospedale San Martino di Genova, la cui competenza e trasparenza di comportamento non può essere messa in discussione”  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI, GOVERNO CONFERMA SIAMO SU BUONA STRADA DA TAVOLO MONITORAGGIO VALUTAZIONE PERIODICA POSITIVA  
 
L´aquila, 14 ottobre 2010 - "L´incontro periodico al Tavolo di monitoraggio dei Ministeri dell´Economia e della Sanità ha confermato che siamo sulla buona strada. Sul nostro piano di razionalizzazione della rete ospedaliera e sulle misure di contenimento della spesa è stata espressa una valutazione complessivamente positiva". Lo ha riferito il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, che ieri , insieme al sub Commissario Giovanna Baraldi, al direttore della Sanità, Maria Crocco, ed al dirigente del Servizio Bilancio, Carmine Cipolline, ha fatto il punto, a Roma, sulle strategie adottate per il rientro dei debiti accumulati dalle precedenti gestioni e per rilanciare una sanità di qualità a costi contenuti. "Abbiamo presentato i risultati conseguiti negli ultimi due mesi per l´attuazione del programma operativo - ha spiegato il presidente Chiodi - che ha visto, tra l´altro, l´avvio della riconversione di cinque presidi ospedalieri". Il Commissario ha altresì sottolineato come da parte del Governo ci sia stato il plauso per "la coerenza dell´andamento economico del sistema sanitario, rispetto proprio al programma operativo". "Gli apprezzamenti di oggi per la politica sanitaria adottata da questa Giunta - ha concluso Chiodi - ci confortano e ci stimolano ad andare avanti nelle nostre convinzioni. Non dimentichiamo che l´obiettivo principe di questo governo regionale è dotare la sanità abruzzese di un servizio di qualità al pari di quello di regioni più virtuose, sì che tutti i cittadini possano godere della migliore forma di assistenza a costi sostenibili".  
   
   
SANITÀ IN CAMPANIA, RIUNIONE CON SINDACATI REGIONALI E AMMINISTRATORI AVELLINO  
 
 Napoli, 14 ottobre 2010 - Si è svolta il 12 ottobre in sala Giunta a palazzo Santa Lucia una riunione sulla sanità con le organizzazioni sindacali regionali e alcuni amministratori della Provincia di Avellino. Erano presenti il subcommissario alla Sanità Giuseppe Zuccatelli, il responsabile della segreteria del Presidente per i rapporti con le Oo.ss. Antonino Di Trapani, i consiglieri regionali Antonia Ruggiero, Sergio Nappi e Ettore Zecchino, i rappresentanti sindacali della Cgil Teresa Granato, Cisl Nino Di Maio e Mario Melchionna, Uil Davide Sarnataro e Ugl Costantino Vassaliardis e Vincenzo Femiano. Nel corso dell’incontro, il sub commissario Zuccatelli ha dato la disponibilità ad emanare una direttiva ai commissari Asl affinchè garantiscano le relazioni sindacali nella fase di attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera dei vari territori della Campania, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali. Al termine della riunione, è stato confermato che lunedì 18 alle ore 17 si terrà un ulteriore incontro a Santa Lucia, per approfondire il tema, a cui parteciperanno il subcommissario Zuccatelli, il presidente della Provincia di Avellino, i sindaci di Bisaccia, Sant’angelo dei Lombardi e Avellino, le confederazioni sindacali regionali e provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il commissario Asl Florio e i consiglieri regionali interessati.  
   
   
TOSCANA: VACCINO ANTINFLUENZALE AL VIA, UN MILIONE DI DOSI DA MEDICI DI FAMIGLIA E PEDIATRI, GRATIS A ANZIANI E CATEGORIE A RISCHIO  
 
Firenze, 14 ottobre 2010 - Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2010-2011. I vaccini, circa un milione di dosi, acquistati dalla Regione per una spesa complessiva di 5 milioni di euro, sono in distribuzione su tutto il territorio regionale. Le aziende sanitarie li distribuiranno a medici di famiglia e pediatri, in base al numero di pazienti da vaccinare, e da lunedì 18 ottobre partiranno le vaccinazioni, secondo i calendari vaccinali di ogni singola azienda. Chiunque può acquistare il vaccino in farmacia. Ma ad anziani sopra i 65 anni e cittadini appartenenti alle categorie a rischio la vaccinazione verrà offerta gratuitamente, tramite i medici di famiglia, i pediatri e gli ambulatori delle Asl. Nelle categorie a rischio rientrano adulti e bambini affetti da: malattie croniche a carico dell´apparato respiratorio, circolatorio, renale; malattie degli organi emopoietici; diabete ed altre malattie dismetaboliche; sindromi da malassorbimento intestinale; fibrosi cistica; altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. La vaccinazione è gratuita anche per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, e per il personale di assistenza o i familiari di soggetti ad alto rischio. Come negli anni passati, con il vaccino antinfluenzale agli anziani verrà somministrata anche la vitamina D, per proteggere le ossa. Una dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, tranne che per i bambini sotto i 9 anni mai vaccinati in precedenza, per i quali si raccomandano due dosi, da somministrare a distanza di almeno 4 settimane. La precedente vaccinazione con vaccino pandemico monovalente non costituisce controindicazione alla vaccinazione contro l´influenza stagionale. «L´influenza è la malattia infettiva che in assoluto incide maggiormente sulla popolazione - sottolinea l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia -, sia sotto l´aspetto sanitario, sia sotto il profilo socio-economico, con assenza dal lavoro, dalla scuola e da tutte le altre attività. La polemica sulla pandemia della scorsa stagione e sullo spreco dei vaccini, rimasti in gran parte inutilizzati, può aver generato sfiducia nella vaccinazione. Voglio ricordare che il vaccino è il mezzo più efficace e conveniente per prevenire l´influenza e le sue complicanze. Invito quindi gli anziani sopra i 65 anni e tutte le persone appartenenenti alle categorie a rischio ad andare dal proprio medico o pediatra di famiglia per farsi vaccinare». Nella scorsa stagione 2009-2010, sono stati vaccinati in Toscana 613.430 ultra 65enni, pari al 71% della popolazione con più di 65 anni (862.680). Negli ultimi anni in Toscana la copertura vaccinale antinfluenzale della popolazione ultrasessantacinquenne è andata sempre crescendo: 62,2% nel 2004-2005; 67,6% nel 2005-2006; 69,3% nel 2006-2007; 69,5% nel 2008-2009; 71% nel 2009-2010. Pur essendo la Toscana tra le Regioni con le migliori performance riguardo alla copertura vaccinale, l´obiettivo di questa stagione 2010-2011 è quello di arrivare alla copertura ottimale indicata dal ministero, che è del 75% per gli ultrasessantacinquenni e del 95% per le categorie a rischio.  
   
   
SANITA´: CHIODI, ESEMPIO DI ECCELLENZA SISTEMA ABRUZZESE SU CENTRO OFTALMOLOGIA D´ANNUNZIO DIRETTO DA MASTROPASQUA  
 
 L´aquila, 14 ottobre 2010 - "Un esempio di eccellenza del sistema sanitario abruzzese. Un riconoscimento che premia l´alta professionalità del professor Mastropasqua , la qualità della sua ricerca e l´impegno appassionato e instancabile degli operatori sanitari tutti. Esprimo il mio personale apprezzamento e quello dell´intero esecutivo, orgoglioso di ospitare nella nostra Regione un centro all´avanguardia che ha già ricevuto importanti riconoscimenti in passato". Sono parole del Presidente Gianni Chiodi che, questa mattina, ha commentato così il premio nazionale consegnato al centro regionale in oftalmologia dell´Università D´annunzio di Chieti- Pescara. "Con l´auspicio - ha proseguito Chiodi - che continui a rappresentare un punto di riferimento per cittadini e operatori per l´eccellenza nella cura della patologia, per la capacità professionale, per i servizi migliori gestiti con le tecnologie più avanzate. Un particolare ringraziamento va al professor Leonardo Mastropasqua direttore della clinica oculistica dell´Università per il suo lavoro e per aver portato l´Abruzzo all´attenzione nazionale e internazionale".  
   
   
POLVERINI INAUGURA NUOVO PADIGLIONE SAN FILIPPO NERI  
 
Roma, 14 ottobre 2010 - “Questo è un momento straordinario, un nuovo reparto all´avanguardia si mette a disposizione dei cittadini in un ospedale che è un´eccellenza”. Così la presidente della Regione lazio, Renata Polverini, è intervenuta all´ospedale San Filippo Neri all’inaugurazione del nuovo padiglione ‘D’, che da oggi comincerà ad essere operativo. “Io sul San Filippo Neri ho voluto metterci la faccia” ha sottolineato Polverini annunciando che non solo verrà mantenuta la cardio-chirurgia ma anche l’intenzione che l’ospedale si avvalga della professionalità di “un primario che sia di fama internazionale. E´ una sfida che ho lanciato e che intendo vincere". La nuova palazzina si sviluppa complessivamente su 7 piani, per un totale di 61 posti letto ordinari e 21 in day hospital e dove lavoreranno 175 unità. Il padiglione ospiterà la chirurgia generale e oncologica, la radioterapia con 2 acceleratori lineari di ultima generazione ed una Tac di supporto mentre l´ultimo piano dell´edificio è riservato all´attività professionale intra-moenia con ricovero.  
   
   
AL VIA IN SARDEGNA IL PROGETTO "RELI" PER IL REINSERIMENTO DEI TOSSICODIPENDENTI  
 
Cagliari, 14 Ottobre 2010 - L´assessorato dell´Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha approvato il bando per la presentazione di proposte progettuali nell´ambito del progetto nazionale "Reli – Promozione e realizzazione di un nuovo modello di reinserimento socio-lavorativo integrato mediante l’attivazione di un network nazionale di organizzazioni produttive e gruppi di coordinamento territoriale". Il progetto è finanziato dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato attivato presso la Regione Autonoma Sardegna, in qualità di Ente capofila. L´iniziativa prevede, in particolare, il finanziamento di progetti di reinserimento lavorativo delle persone appartenenti alle seguenti categorie: tossicodipendenti e alcoldipendenti con disturbi psichiatrici; - tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti con problemi carcerari e/o in affidamento in prova; - tossicodipendenti, ex tossicodipendenti ed alcoldipendenti, in trattamento stabilizzato o che abbiano concluso un programma terapeutico. Possono presentare progetti le comunità terapeutiche, le cooperative sociali di tipo B e i loro consorzi, le fondazioni, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus), le associazioni di promozione sociale e i servizi per le tossicodipendenze (Sert). Tali organizzazioni dovranno avere ottenuto l´accreditamento regionale o l´iscrizione nei relativi albi per attività nell´area delle tossicodipendenze e alcoldipendenze. Le domande di finanziamento dovranno essere presentate a mano, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o tramite agenzia di recapito autorizzata, entro le ore 12 del 30 novembre 2010, al seguente indirizzo: Assessorato regionale dell´Igiene e sanità e dell´assistenza sociale Direzione generale delle Politiche sociali , via Roma n. 253 , 09123 Cagliari.  
   
   
OGGI A MILANO: SAN RAFFAELE TEST GRATUITO HIV SULLA SALIVA  
 
Milano, 14 ottobre 2010 – Oggi il nuovo appuntamento per il Progetto Easy-test, il programma di informazione e prevenzione dell’infezione da Hiv, nell’ambito dell’iniziativa Piazze della Salute promossa dal Comune di Milano, con il supporto scientifico del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Irccs San Raffaele e della Clinica di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Milano, Azienda Ospedaliera Polo Universitario ‘Luigi Sacco’. Progetto Easy-test coprirà le piazze di Milano fino al mese di dicembre: accedendo a una struttura mobile attrezzata i cittadini potranno riceve una brochure informativa e sottoporsi al nuovo test rapido per l’individuazione di anticorpi dell’Hiv nella saliva. Il test rapido impiegato, registrato dall’Unione Europea, viene offerto in forma del tutto gratuita esclusivamente nell’ambito di iniziative di prevenzione come il Progetto Easy-test del dicembre 2009, San Raffaele contro l’Hiv del maggio 2010, Convivio 2010 e ora nell’ambito delle Piazze della Salute. Il test sarà eseguito, garantendo l’anonimato, dal personale tecnico messo a disposizione dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Irccs San Raffaele e dall’Azienda Ospedaliera Polo Universitario ‘Luigi Sacco’. Un semplice prelievo di saliva tramite un tampone, non invasivo e non doloroso, consente di ricevere in pochi minuti il risultato dell’analisi: nei casi dubbi o positivi, la persona esaminata sarà sottoposta al test ematico rapido di controllo. La risposta al test verrà data al momento dal personale medico dedito al counselling. In seguito ad un risultato ematico positivo, la persona sarà indirizzata tempestivamente alle strutture competenti per gli approfondimenti diagnostici. Prima, dopo e durante il test esperti psicologi e i volontari di Anlaids offriranno l’adeguato accompagnamento e sostegno psicologico. Di seguito il calendario dei prossimi appuntamenti: 14 Ottobre: Zona 1, Largo Richini, 12.00 – 20.00; 23 Ottobre: Zona 4, Piazza Gabrio Rosa, 10.00 – 18.00; 2 Novembre: Zona 7, Parcheggio Bisceglie, 12.00 – 20.00; 21 Novembre: Zona 6, Via Paravia, 10.00 – 18.00; 1 Dicembre: Zona 3, Piazza Risorgimento, 12.00 – 20.00; 10 Dicembre: Zona 9, via Maira, 12.00 – 20.00. Il Progetto Easy-test intende contribuire a tener viva l’attenzione sull’infezione da virus Hiv, facilitare l’accesso al test e semplificarne l’esecuzione; nonostante i progressi nella ricerca e nella cura degli ultimi decenni è importante non abbassare la guardia, continuare a promuovere la consapevolezza rispetto al virus e alla sua trasmissione: conoscere significa proteggere sé stessi e gli altri.  
   
   
ALLUNGARE I BREVETTI DEI BIOLOGICI? PIÙ CHE UNA PROVOCAZIONE UN CONTROSENSO LA PROPOSTA DELL’AIOM DI GARANTIRE L’ESCLUSIVA AI FARMACI ORIGINALI CONTRADDICE LA TENDENZA IN ATTO NEI PAESI LEDER NELLA RICERCA SUL FARMACO, COME GLI STATI UNITI, DOVE INVECE SI PUNTA SULLA CONCORRENZA DEI BIOSIMILARI PER RENDERE DISPONIBILI LE CURE PIÙ AVANZATE A COSTI SOPPORTABILI  
 
Roma, 14 ottobre 2010 - La proposta dell’Aiom di prevedere un prolungamento della copertura brevettuale dei farmaci biologici sempre più spesso impiegati nel trattamento dei tumori “è una strada che l’Italia ha già percorso per i farmaci di sintesi con risultati – negativi – che tutt’ora stiamo pagando” commenta Giorgio Foresti, Presidente di Assogenerici. Foresti si riferisce alla disciplina italiana sui brevetti, e in particolare ai cosiddetti certificati di protezione complementare, che per decenni ha reso il nostro paese un’eccezione rispetto all’Europa, “bloccando di fatto lo sviluppo del generico, al punto che quando in Gran Bretagna si potevano vedere pubblicità di equivalenti dei medicinali più largamente impiegati in terapia sulle riviste scientifiche, il medico Italiano ancora non sapeva che cosa fossero i generici. Inutile ricordare, oggi che le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, che cosa ha significato per il Servizio sanitario nazionale prima, e ora per le Regioni, questo ritardo. Non vorremmo che la storia si ripetesse con i farmaci biosimilari, medicinali che hanno le stesse indicazioni e lo stesso meccanismo d’azione degli originali, hanno dimostrato in trial clinici la stessa efficacia e sicurezza ma consentono risparmi rilevanti” prosegue Foresti. La tendenza in atto nei paesi industrializzati è ben diversa: negli Stati Uniti, l’amministrazione Obama, già nell’estate 2009, ha dichiarato la sua intenzione di ridurre la protezione dei farmaci biologici a sette anni, così da permettere l’ingresso sul mercato dei biosimilari. La responsabile della Riforma sanitaria Nancy-ann Deparle e del responsabile dell’Office of Management and Budget, Peter Orszag, hanno da subito chiarito che “prolungare l’esclusiva a lungo termine (sui farmaci biologici) si tradurrebbe in un danno per i pazienti perché diminuisce la spinta all’innovazione e ritarda senza ragione l’accesso a farmaci più economici”. Entro pochi anni, ricorda il Presidente di Assogenerici, i farmaci biologici rappresenteranno la parte preponderante della terapia “e sarebbe suicida pensare di affrontare la situazione impedendo che la concorrenza tra originali e biosimilari porti a una riduzione dei costi e a un aumento dell’innovazione. Assogenerici si batterà perché per i biosimilari non vengano attuate le pratiche ostruttive che hanno caratterizzato la storia del generico”.  
   
   
TESTAMENTO BIOLOGICO LIBERI DI CONOSCERE, LIBERI DI DECIDERE SE NE PARLA A UDINE IL 15 OTTOBRE  
 
Udine, 14 ottobre 2010 - Dopo i clamori del caso Englaro a che punto è in parlamento la legge sul fine vita? Cosa è cambiato per gli operatori della sanità? Ha senso parlare di scontro tra credenti e non credenti sul fine vita? Cosa possono fare i cittadini per garantire il loro diritto alla libera scelta? A queste domande le associazioni Coscioni, Per Eluana e la Chiesa Evangelica Metodista di Udine cercheranno di dare una risposta nel corso del convegno previsto a Udine venerdì 15 ottobre. L’appuntamento è alle 18 nel Salone centrale di Palazzo Kechler, per una serata che vede il contributo della Cooperativa sociale Itaca. L´incontro si propone di approfondire la questione "attraverso la partecipazione di personalità che si muovono nell´ambito della politica, della bioetica e della medicina, e che dialogheranno fra loro - fanno sapere gli organizzatori - contribuendo a sollecitare il dibattito e l´impegno dei partecipanti". Il diritto all´autodeterminazione "è sancito dalla Costituzione italiana. La legislazione nel nostro Paese ancora non ha affermato questo diritto anche per coloro che sono impossibilitati ad esprimere la propria volontà. Pertanto, la “Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”, in forma scritta e autenticata, diventa strumento indispensabile per fornire maggiori garanzie di rispetto di questa importante prerogativa". Così il passo successivo diventa quello della "costruzione di un registro pubblico dei Testamenti biologici che li custodisca e ne permetta la consultazione, nel rispetto del diritto alla privacy. Ecco quindi che, anche in questo caso, la totale assenza delle istituzioni a tutti i livelli - proseguono gli organizzatori -, costringe i cittadini, che vedono tradire questo diritto, ad agire e a darsi gli strumenti necessari affinché ciò avvenga". Come tutte le iniziative dell´associazione Luca Coscioni e Radicali anche questa è totalmente auto finanziata. Un libero contributo sarà gradito e si potrà lasciare al tavolo dell’associazione il giorno del convegno o presso l´info-point situato in centro a Udine in via Canciani. I contributi raccolti verranno utilizzati per coprire i costi relativi al convegno, alla raccolta e custodia delle dichiarazioni. Al termine dell´incontro-dibattito previsto a Udine verrà distribuito il modulo, fornite le modalità, le date e il luogo al fine di poter formalizzare il documento. Interventi al convegno - Maria Antonietta Farina Coscioni, co-Presidente dell´Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, è stata eletta Deputata nel 2008 come radicale nelle liste del Pd. Svolge l´incarico di segretario della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. E´ tra i soci fondatori nel 2002 della Associazione che porta il nome del marito Luca Coscioni, con cui ha condiviso tutte le fasi della lotta per la libertà di ricerca scientifica, raccogliendone alla morte l´eredità politica. Monica Fabbri, laureata in biologia, ha un dottorato in biochimica e attualmente è ricercatrice di biologia leucocitaria all´Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, nel laboratorio di Immunologia Umana. È membro della Chiesa Evangelica Valdese di Milano e della “Commissione bioetica“ per i problemi etici posti dalla scienza della Tavola Valdese dal 2002. Amato De Monte, Direttore della Soc di anestesia e rianimazione I e del Dipartimento di anestesia e rianimazione dell´Azienda Ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia Udine. Socio fondatore dell´Associazione Per Eluana. Moderatore: Mauro Tosoni, Direttore del giornale "Il Nuovo". Per adesioni e informazioni: Associazione Luca Coscioni – Udine, via Buttrio 111/3: - 33100 – Udine Luca Osso 347 4475537, luca.Osso@agriosso.com  Corrado Libra 347 5345408, c.Libra@libero.it  Lelio Donà 347 6220161 lelio.Dona@gmail.com     
   
   
"IN FORMA MENTIS": SABATO 16 OTTOBRE APPUNTAMENTO A BOLOGNA CON LA CONFERENZA TEATRALIZZATA SULLA MALATTIA DI ALZHEIMER. UN´INIZIATIVA ORGANIZZATA DALL´ASSOCIAZIONE ALZHEIMER EMILIA-ROMAGNA CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE.  
 
Bologna, 14 ottobre 2010 – Lo psicologo, l’assistente sociale, il geriatra, il familiare. L’infermiere, il coordinatore della struttura, il volontario dell’associazione. A turno – intervallati da voci recitanti, musiche e proiezioni video – parleranno dell’Alzheimer secondo una modalità insolita e innovativa: la conferenza teatralizzata. Prosegue “In forma mentis”, ciclo di cinque appuntamenti (il prossimo è a Bologna, sabato 16 ottobre) per conoscere e affrontare in modo “leggero”, insieme ai cittadini e ai familiari, l’universo di una malattia progressiva, che non dà scampo. Una malattia drammatica e dolorosa, per chi ne è affetto e per chi gli sta vicino. “In forma mentis”, organizzata dall’associazione Alzheimer Emilia-romagna con i Centri servizi per il volontariato di Modena e Ferrara, ha il patrocinio della Regione, del Servizio sanitario regionale e di numerosi altri enti. “Complessivamente, su tutto il territorio regionale, si stima che siano circa 60mila le persone affette da demenza – sottolinea Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali della Regione – . Una malattia che, proprio per la sua estrema complessità, va affrontata e seguita in modo adeguato, con un sistema a rete che coinvolge Aziende Usl, amministrazioni locali, ma anche associazioni dei familiari e volontariato, che danno un contributo prezioso e insostituibile con l’aiuto psicologico, i gruppi di sostegno, l’informazione. E’ un tassello importante nella costruzione di un nuovo welfare regionale, basato su un approccio integrato alle questioni sociali e sanitarie, con il contributo di tutti gli ‘attori’ coinvolti, e quindi anche associazionismo e terzo settore”. “In forma mentis” Dopo l’esordio a Modena il prossimo appuntamento con “In forma mentis” è a Bologna sabato 16 ottobre, dalle 16 alle 18, al Centro civico del Quartiere Savena (Sala Polivalente “R. Martelli”) in via Faenza 4. Interverranno, tra gli altri, il commissario straordinario del Comune di Bologna Annamaria Cancellieri, il direttore programma salute anziani Ausl Bologna Walter Orsi, il presidente dell’associazione Arad Vincenzo Castiglione, il direttore del Dipartimento medico Ausl Bologna e Unità operativa geriatria dell’ospedale Maggiore Vincenzo Pedone, l’infermiera e coordinatrice Asp Giovanni Xxiii Valeria Ribani, il responsabile dello sportello sociale e servizi anziani del Quartiere Savena Marco Tocco, la psicologa Lidia Silvano, il presidente associazione Alzheimer Emilia-romagna Ivano Baldini, oltre alla voce recitante di Franco Bergonzoni, alla musica di Luminita Evy Dirlosan e alla poesia di Maria Silvia Rossi. Gli appuntamenti successivi saranno a Ferrara (23 ottobre, 16.30-18.30, Sala san Francesco, in piazza San Francesco 7), Cesena (6 novembre, 16.30-18.30, Sala “Palazzo del Ridotto” in piazza Almerici) e Reggio Emilia (27 novembre, 16-18, Classic Hotel in via Pasteur 121). In ogni città la conferenza è preceduta dalla mostra itinerante “Ricordi futuri”, a cura del Nuovo gruppo artistico (Nga) di Modena.  
   
   
PARMA: FIORELLA PIEROBON AUTRICE DELLA MOSTRA “PERCORSI DI LUCE” IN ESPOSIZIONE A PALAZZO GIORDANI FINO AL 7 NOVEMBRE  
 
Parma, 14 ottobre 2010 – C’è grande attesa per l’incontro con Fiorella Pierobon. Dopo l’apertura nei giorni scorsi della sua mostra “Percorsi di luce” a Palazzo Giordani, l’artista è a Parma oggi per incontrare il suo pubblico e illustrare motivazioni e forme della sua ricerca pittorica. L’esposizione, che conclude per l’anno 2010 la rassegna promossa dalla Provincia “Arte a Palazzo Giordani”, ha l’obiettivo di portare anche in città l’itinerario percorso dall’artista sulla via dei pellegrini, avviato a Lucca e proseguito poi a Pontremoli, a Berceto ed approdato ora a Parma. I “Percorsi di luce” della Pierobon corrispondono infatti a una mappa ideale dove ritrovare in qualsiasi momento la strada che può condurre ciascuno a reincontrare i valori veri della vita. L’incontro con Fiorella Pierobon, dal titolo “Salotto d’artista”, si terrà giovedì prossimo, 14 ottobre, alle 17,30 a Palazzo Giordani, in uno spazio appositamente allestito all’interno della mostra. Interverranno oltre a Fiorella Pierobon, l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini, la curatrice della mostra Stefania Provinciali, il presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene Massimo Tedeschi, Anna Poletti Zanella, presidente dell’Associazione Boudard, che ha conosciuto Fiorella Pierobon nel suo studio di Nizza e ha proposto la sua presenza a Parma. Nel corso dell’incontro, Patrizia Fazzi leggerà poesie ispirate alle opere in mostra. La mostra, promossa dalla Provincia con il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, sarà visitabile a ingresso gratuito fino a domenica 7 novembre (dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 18.30 e il venerdì dalle 8 alle 17). L’esposizione sarà affiancata dall’iniziativa “Arte in video”: al Parma Point (via Garibaldi 18) saranno proiettate testimonianze video sul lavoro dell’autrice (tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30; tel: 0521 931800).  
   
   
AURELIO BERTONI I CANTI DELL’ACQUA. VIAGGIO PITTORICO FRA BAGOLINO, VALLE SABBIA E VALLI GIUDICARIE (OPERE 2009-2010)  
 
Bagolino (Brescia), 14 ottobre 2010 – Prosegue con la personale di Aurelio Bertoni l’attività dello Studio d’Arte Zanetti recentemente inaugurato a Bagolino, nel cuore della Valle Sabbia in provincia di Brescia. Dopo il successo riscosso dalla mostra di Tullio Pericoli, va ora in scena l’esposizione dell’artista figurativo scoperto negli anni ottanta dall’ingegno critico di Giovanni Testori. “I canti dell’acqua. Viaggio pittorico fra Bagolino, Valle Sabbia e Valli Giudicarie” è il titolo - liberamente ispirato ai celebri Canti Pisani del Poeta Americano Ezra Pound - della rassegna pittorica, nata da un progetto di Mario Zanetti che con Domenico Montalto cura l’esposizione. Si tratta di una quarantina di opere - tra dipinti a olio, pastelli, acquerelli e incisioni - eseguite dall’artista tra il 2009 e il 2010 sul tema del paesaggio e della veduta con un’attenzione particolare per l’acqua. L’artista su suggerimento e invito di Mario Zanetti, cavalletto e cassetta dei colori in spalla, come facevano i pittori en plein air d’una volta – è salito fino in Valle Sabbia. Un soggiorno trascorso concentrandosi sul ciclo di lavoro esposto nella mostra. Un grand tour che, a più tappe, l’ha portato a soffermarsi e a dipingere sulle sponde del Lago d’Idro, dei fiumi Caffaro e Chiese, dei torrenti d’altura, fra gli alpeggi del Passo di Crocedomini e i boschi del Maniva, fra le abetaie del Gaver, fra le vecchie case e gli orti di Bagolino, fra pietre e paesi dove la natura cela una bellezza riservata e maestosa. In questo viaggio Bertoni si è spinto anche nell’ambiente montano del Trentino Occidentale, ha attraversato il patrimonio ecologico della Val di Daone fino alle Valli Giudicarie, dove, a Storo, ha “ritratto” la storica centrale elettrica e i soleggiati campi di mais dal colore tipicamente ramato. "Ne è sortita una suite di quadri bellissimi, alitanti, dove l’autore dimostra la propria capacità di attualizzare – con accenti inconfondibilmente propri – la tradizione del moderno, dal romanticismo al simbolismo, dall’impressionismo all’espressionismo” - scrive il curatore Domenico Montalto spiegando che - “sono quadri in cui noi vediamo, soprattutto, scorrere acque, una musica di flutti che s’accorda con la sinfonia della tavolozza, fatta di colori freschi e dolci: blu profondi, azzurri turchesi e radianti, verdi acquosi, viola, grigi rosati. Per la sua capacità di accordare poetici cromatismi a una vivida semplificazione compositiva, a una pennellata decisa, di prima intenzione, Bertoni si conferma fra i più importanti paesaggisti contemporanei”. La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testo critico di Domenico Montalto, un’intervista di Chiara Gatti all’artista e due saggi sull’acqua, uno di Don Gabriele Scalmana e l’altro dello storico Alfredo Bonomi. L’inaugurazione della mostra sarà preceduta alle 15.30 da una tavola rotonda ideata e organizzata dallo Studio d’Arte Zanetti in collaborazione con il Comune di Bagolino e con il contributo di Fonte Alpina Maniva e del Consorzio elettrico di Storo (Cedis), dal titolo “L’acqua: risorsa naturale, patrimonio culturale, bene da tutelare”. Da bene economico a ispirazione artistica l’acqua rappresenta dunque il trade union tra i due eventi. L’incontro sarà moderato da Alfredo Bonomi, interverranno Domenico Montalto, Giuliano Rizzardi, Don Gabriele Scalmana, Marco Vitale. Breve Biografia Aurelio Bertoni nasce nel 1960 a Lovere, sul lato bergamasco del lago d’Iseo. Nello stesso paese si diploma al liceo artistico “Giorgio Oprandi” dove apprende i primi rudimenti dell’incisione calcografica. Alla fine degli anni settanta si trasferisce a Milano, per iscriversi al corso di pittura dell’accademia di Belle arti di Brera, tenuto prima dal maestro Purificato, poi dal prof. Terruso. Approfondisce in questi anni la tecnica della “puntasecca” sul tema della figura-ritratto; risale al periodo dell’accademia l’incontro con il critico Giovanni Testori, che di lì a poco, in occasione della sua prima mostra personale, pubblica una recensione partecipe nelle pagine culturali del “Corriere della Sera”. Molto legato al suo territorio, dove ha radici, decide di stabilirsi definitivamente a Lovere, dove oggi vive e lavora. In parallelo alla pittura svolge l’attività di insegnante d’Arte e Immagine nella scuola pubblica.  
   
   
ACHILLE DE TOMMASO “CLOUD PAINTING” MOSTRA PERSONALE DI PITTURA CEMONA DAL 31 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE 2010  
 
Cremona, 14 ottobre 2010 - L’enigma della materia e il suo divenire “arte” è al centro degli studi artistici di Achille De Tommaso, affermato imprenditore europeo ed apprezzato artista italiano, che dal 31 ottobre esporrà i suoi originali dipinti alla Galleria “Immagini Spazio Arte” di Cremona. Le sue opere pittoriche traducono in suggestioni cromatiche e in ancestrali itinerari materici l’antico dialogo tra Scienza e Arte, a lungo dibattuto a livello internazionale, che ora diviene fulcro tematico del percorso espositivo. Nell’ambito della ricerca artistica Achille De Tommaso predilige conciliare la natura con il progresso dell’uomo, dunque sviluppa una propria visione dell’evoluzione umana sulla base di una fiera fusione tra materia e colore. In questo scenario teorico e creativo, la ratio è condotta ad un confronto diretto con la sfera emozionale dell’arte, un aspetto che il fruitore coglie pienamente osservando le opere dell’artista milanese. Nel medesimo periodo della mostra di Cremona, dal 30 ottobre al 13 novembre due opere di De Tommaso saranno esposte anche a Torino nella seconda sala del Salotto dell’Arte per la quarta rassegna collettiva “Sentimental Eros”.