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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Ottobre 2010
PARLAMENTO EUROPEO: LIBERTÀ DI PAROLA, POVERTÀ E TRATTA DI ESSERI UMANI FRA LE QUESTIONI ALL´ORDINE DEL GIORNO DI QUESTA SETTIMANA  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2010 - L´assegnazione del Nobel per la pace 20100 al dissidente cinese Liu Xiaobo è stata calorosamente accolta dal Presidente del Parlamento Jerzey Buzek, all´apertura della sessione plenaria di Strasburgo. La lotta contro la povertà nel mondo e il traffico di essere umani sono due questioni in agenda dei lavori parlamentari che il Presidente ha evidenziato, insieme al bilancio di metà del suo mandato che lo stesso Buzek presenterà all´Aula durante la seduta solenne di mercoledì. Il Presidente ha salutato il premio Nobel per la pace 2010 assegnato al dissidente cinese, che si trova in detenzione, Liu Xiaobo, e ha sottolineato come questi si trovi in prigione dopo aver "combattuto pacificamente per la libertà di parola". Liu Xiaobo è stato, infatti, condannato a 11 anni di prigione e a 2 anni senza diritti politici nel dicembre del 2009. Buzek ha chiesto alla Cina di liberare lui e gli altri attivisti per i diritti umani. In occasione della Giornata mondiale per l´eradicazione della povertà, avvenuta ieri 17 ottobre, e considerando anche che il 2010 è l´Anno europeo per la lotta alla povertà, il Presidente ha annunciato che il Pe organizza per questa settimana una serie di eventi. Buzek e altri deputati hanno indossato una coccarda blu che simboleggia appunto la campagna contro la povertà e anche il Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon dovrebbe affrontare la questione durante il suo discorso all´Aula previsto per domani, martedì, subito dopo il dibattito sull´eradicazione della povertà. Buzek ha infine invitato i deputati a partecipare all´evento speciale previsto con Ban Ki-moon nello spazio Agora Geremek alle 14.45. Il Presidente ha poi ricordato ai deputati che: "Oggi, per la quarta volta, commemoriamo la Giornata europea contro la tratta di esseri umani" e spiegato che l´Ue sta preparano proposte legislative per trovare una soluzione al problema. Infine, Buzek ha attirato l´attenzione sul discorso di bilancio di medio termine del suo mandato, mercoledì a mezzogiorno, che passerà in rassegna i risultati raggiunti dal Pe durante gli ultimi 15 mesi. Buzek è stato, infatti, eletto Presidente a luglio del 2009 e il suo mandato terminerà nel gennaio 2012. Nessun cambiamento all´ordine del giorno di questa settimana è stato approvato.  
   
   
L´AVVOCATO DI SAKINEH: "PENSIAMO AI DIRITTI UMANI, SONO PIÙ IMPORTANTI DELLA QUESTIONE NUCLEARE" PERSINO SCRIVERE UN BLOG A VOLTE È UN CRIMINE DA PUNIRE CON LA MORTE  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2010 - Lapidazione, arresti arbitrari, esecuzioni di massa in cui non vengono risparmiati neanche i minorenni. E poi ancora pressioni, discriminazione contro donne e minoranze, torture: questo è il quadro preoccupante sul regime di Teheran, delineato ieri giovedì 14 ottobre dai deputati che hanno accolto Mohammad Mostafaei, avvocato di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana diventata tristemente famosa negli ultimi mesi. Accusata di adulterio e di complicità nell´omicidio del marito, Sakineh rischia oggi di essere condannata a morte nonostante i dubbi sulla sua colpevolezza, mentre il suo amante, autore materiale del gesto, è un uomo libero sul quale non pende più nessuna accusa. Sakineh è stata condannata alla lapidazione e a 99 frustate "dopo un ingiusto processo svolto in una lingua che lei non poteva capire", ha commentato la presidente della sotto-commissione Diritti umani del Parlamento Heidi Hautala, prima di lasciare la parola all´avvocato della donna perché illustrasse la situazione del paese. E lui lo ha fatto, con parole che non hanno lasciato margini di interpretazione e che hanno sottolineato l´urgenza di fare qualcosa in aiuto di un popolo che ha perso la propria libertà di esprimersi. Quando persino avere un blog diventa un crimine... L´iran è un paese "in cui manca la libertà", dove "persino avere un blog è considerato un crimine da punire con una condanna a morte", ha spiegato Mostafaei, invocando azioni di cooperazione internazionale a sostegno delle vittime. "La legge iraniana mina fortemente i diritti umani", ha aggiunto. "Esiste persino una forma di schiavitù per donne e bambini" e "l´informazione che arriva da internet o dalle trasmissioni satellitari viene costantemente filtrata". "Aiutateci voi", ha chiesto l´avvocato di Sakineh L´avvocato ha esortato i paesi che rispettano i diritti umani a "lavorare insieme e a coordinare gli aiuti a favore delle vittime delle violazioni". Non solo in Iran, ma anche in paesi come la Cina e l´Arabia Saudita dove il mancato rispetto dei diritti fondamentali dell´uomo è all´ordine del giorno. "Difendere i diritti umani è uno dei temi più importanti che il mondo dovrebbe sostenere", ha concluso Mostafaei. "I diritti umani sono più importanti persino della questione nucleare". Elezioni in chiaroscuro Il vice presidente della sottocommissione, il socialdemocratico polacco Janusz Władysław Zemke, ha però cercato di smorzare i toni, sottolineando come, almeno, alle ultime elezioni iraniane anche l´opposizione abbia avuto la possibilità di presentarsi. Sebbene la situazione in Iran sia difficile, ha detto, "non può essere paragonata a quella di paesi come la Corea del Nord che si trovano completamente isolati dal mondo". Elezioni che Mostafaei ha voluto ricordare, evocando le proteste di migliaia di persone dopo i risultati. Manifestazioni pacifiche "soppresse dal governo iraniano grazie all´utilizzo delle risorse del paese per i propri scopi". Chi è Mostafaei? Mohammad Mostafaei è un avvocato iraniano impegnato nella difesa dei diritti umani. A lui va il merito di aver salvato dalla condanna a morte ben 50 dei suoi assistiti. È stato costretto all´esilio dalle persecuzioni delle autorità iraniane. Come Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, e Shadi Sadr, entrambe in lotta per un Iran più rispettoso dei diritti umani, è stato costretto a lasciare il paese e i suoi cari. Questo ha comportato per lui un grave peso: la moglie e il cognato sono infatti stati imprigionati dalle autorità iraniane per il suo gesto. Mostafaei sta lottando per tenere alta l´attenzione sul caso di Sakineh. Ha rilasciato interviste ai media internazionali e ha aiutato i giovani figli della donna a lanciare una campagna per la liberazione della loro mamma. Purtroppo l´11 ottobre il ragazzo è stato imprigionato dalle autorità iraniane insieme ad un avvocato durante un´intervista con giornalisti stranieri.  
   
   
BORGHEZIO INTERROGA SULLA RIUNIONE A PORTE CHIUSE DELLE MASSONERIE EUROPEE NEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2010 - L´on. Borghezio ieri ha presentato al Pe l´interrogazione rivolta alla Commissione europea e al Consiglio del seguente letterale tenore : "Nei giorni venerdì 15.10 e sabato 16.10, all´interno del Pe, il Presidente della Commissione Barroso, il Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy e il Presidente del Pe Buzek hanno incontrato i rappresentanti delle massonerie europee; tale incontro è avvenuto a porte chiuse, di modo che neppure ai funzionari del Pe è stato consentito l´accesso; la Commissione/il Consiglio non ritiene che il regime di segretezza di tale riunione contrasti con i principi di trasparenza che devino caratterizzare le istituzioni europee?"  
   
   
FORMIGONI: SÌ A UN FEDERALISMO FISCALE EUROPEO PIÙ COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI NELLA GESTIONE DEI FONDI UE NON SI PUÒ TRATTARE IL TERRITORIO EUROPEO COME SE FOSSE UN UNICO INDISTINTO  
 
Milano, 19 ottobre 2010 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni chiede che si realizzi un federalismo fiscale europeo. Lo ha fatto all´incontro organizzato ieri pomeriggio dall´Istituto per gli studi di politica internazionale a Milano: tra i relatori il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani e il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi. "Occorre immaginare - ha detto Formigoni a Palazzo Clerici - forme di collegamento più diretto tra la Commissione Europea e i governi regionali. Ciò consentirebbe di accrescere il livello di responsabilità delle Regioni nella gestione di alcune specifiche materie, come ad esempio la gestione dei fondi strutturali". Il presidente parla di eccessivo controllo a proposito dello Stato nei confronti di questi fondi: un maggior coinvolgimento delle Regioni potrebbe risultare più efficace per i singoli territori, i Governi nazionali e la stessa Unione Europea. La sfida lanciata da Formigoni è quella di "inventare nuovi sistemi di relazione tra i vari livelli istituzionali e nuove reti capaci di scontare il grande mutamento che la globalizzazione introduce nella vita dei popoli della nostra epoca". Le Regioni - spiega Formigoni - "giocano un ruolo sempre più importante: le nuove regole e le nuove esigenze di identità dei territori sono destinate a portare i sistemi di governo verso nuovi e diversi equilibri. In quest´ottica esse devono assumere un ruolo trainante, a partire dalla constatazione che oggi sono diventate il vero punto forza dei sistemi nazionali e che vi è una domanda politica che si rivolge a loro e le rende istituzioni politiche". Il riferimento è alla vicinanza dei grandi Governi regionali e sub-nazionali ai propri territori: "Hanno dimostrato di saper reagire alla crisi in modo più rapido ed efficiente rispetto ai sistemi nazionali e hanno trascinato in un meccanismo virtuoso anche i propri sistemi nazionali". Per questo - conclude Formigoni alla luce anche dell´esperienza positiva avviata nel 2009 con il World Regions Forum - "occorre strutturare una governance dell´Unione che non sia autoreferenziale" e che sappia valorizzare il ruolo dei Governi sub-nazionali.  
   
   
BOLZANO: DALLA GIUNTA: DURNWALDER INFORMA SULL´INCONTRO CON IL MINISTRO FRATTINI  
 
Bolzano, 19 ottobre 2010 - -Un colloquio a livello di rappresentanti delle istituzioni, già pianificato da tempo, "con la piena disponibilità a riallacciare la collaborazione tra il Governo e la Provincia, a cominciare dallo sblocco di norme di attuazione giacenti in Commissione": così il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha definito l´incontro di sabato a Merano con il ministro degli Esteri Franco Frattini. Sugli esiti ha informato ieri la Giunta provinciale. "Con franchezza e oggettività abbiamo affrontato le questioni ancora aperte nel rapporto tra Roma e Bolzano", ha spiegato il presidente Durnwalder riferendo di aver informato la Giunta provinciale sui risultati del suo colloquio di sabato sera a Merano con il ministro Frattini, avvenuto su richiesta di quest´ultimo. "Altri incontri seguiranno a vari livelli, e se il Governo vuole confermare la collaborazione e l´apertura segnalate ha la possibilità di farlo subito mettendo mano ad alcune norme di attuazione giacenti nella Commissione dei 6 o dei 12", ha aggiunto il Presidente. L´incontro istituzionale è servito per approfondire tre blocchi di tematiche che riguardano l´aggiornamento dell´autonomia: le norme di attuazione attualmente all´esame delle Commissioni paritetiche, quelle nuove da sottoporre ai Sei e ai Dodici, la modifica di altre norme statali. Nel primo gruppo, ha ricordato Durnwalder, figurano la garanzia di personale bilingue stabile nelle Forze di polizia in Alto Adige; le prove di conoscenza linguistica nei concorsi per uditori giudiziari (con almeno una prova da sostenere nella madrelingua, per evitare dichiarazioni di comodo); il chiarimento sui controlli preventivi della Corte dei conti sui regolamenti provinciali (che in attuazione dell´Accordo di Milano spetterebbero alla Provincia per gli enti finanziati quali Lub o Laimburg, ma anche i Comuni); il trasferimento dall´Anas di strade statali e beni strumentali; la soppressione dell´Enac e la presenza dell´Enav all´aeroporto di Bolzano; la delega degli Archivi di Stato a Bolzano con assunzione di oneri finanziari da parte provinciale. Tra le norme di attuazione da sottoporre alle Commissioni paritetiche, Durnwalder e Frattini hanno ragionato sul futuro assetto del Parco dello Stelvio, con eventuale assegnazione dell´amministrazione alla Lombardia e alle Province di Bolzano e di Trento, che assumerebbero anche gli oneri finanziari, e del trasferimento di competenze amministrative sulla Rai a Bolzano e in materia di raccolta e distribuzione della Posta. Durnwalder ha prospettato anche l´aumento dei Consiglieri di Stato dio lingua tedesca da 2 a 3 e l´indizione di un concorso ad hoc per un contingente bilingue nelle Forze di polizia, "aperto agli altoatesini di madrelingua italiana, tedesca e ladina che sappiano le due lingue e siano quindi esonerati dal prestare preventivamente tre anni di servizio militare." Riguardo alla modifica di altre norme statali, nell´incontro di Merano il Ministro e il Governatore hanno discusso tra l´altro della ratifica italiana del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi, ancora latente, e di un possibile sostegno statale ai familiari delle vittime del disastro ferroviario in Venosta. Infine si è parlato, come ha riferito Durnwalder alla Giunta, del potenziamento della linea ferroviaria del Brennero con tunnel di base e annessa proroga della concessione per l´Autobrennero per cinquant´anni. Frattini ha segnalato la disponibilità del Governo a risolvere la questione nel senso auspicato dalla Provincia, vale a dire con una proroga raggiunta attraverso il necessario lavoro di persuasione a Bruxelles. Ma il problema, ha specificato Durnwalder, va chiarito anche a Roma: "Il ministro alle Finanze conta naturalmente sui proventi dal nuovo bando di gara per la concessione, il ministro alle Infrastrutture punta invece sul finanziamento trasversale del Bbt con gli incassi dei pedaggi autostradali", ha detto Durnwalder. Se a prevalere fosse invece un colosso del settore, gli effetti potrebbero essere minori investimenti, aumento dei pedaggi e niente finanziamento trasversale. Frattini ha confermato il suo impegno sul progetto Brennero nei contatti con l´Austria e anche nelle sedi internazionali.  
   
   
FOTOGRAFIA DEI SERVIZI ALL´IMPIEGO IN TOSCANA  
 
Firenze, 19 ottobre 2010 - Il punto sui servizi al´impiego in Toscana viene fatto oggi, a Lucca, nella Sala del Palazzo Provinciale, nel corso del seminario organizzato dalla Regione, in collaborazione con Provincia di Lucca, Unione province toscane e Irpet, a partire dalle ore 9.30. I lavori saranno conclusi dall´intervento dell´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. Nel corso dei lavori sarà presentata la ricerca Irpet sul sistema dei servizi per l´impiego in Toscana. Una fotografia sul funzionamento e sui numeri dei servizi (informazione, orientamento, incrocio domanda offerta, tutoraggio), sulla loro efficacia e sul punto di vista di aziende e lavoratori. Programma: Ore 9.30 Saluto delle autorità Stefano Baccelli presidente Provincia di Lucca Andrea Pieroni presidente Urpt; Ore 9.45 Introduzione ai lavori Raffaele Parrini coordinatore Upi Toscana assessori al lavoro; Ore 10.00 Teresa Savino Presentazione indagine Irpet Il sistema dei servizi all’impiego in Toscana; Ore 10.30 Le province e i servizi per il lavoro: il modello toscano dei servizi per il lavoro Gabriella Pedreschi assessore politiche del lavoro Provincia di Lucca; Ore 10.50 coffee break; Ore 11.00 - Tavola rotonda Alessandro Repetto presidente Provincia di Genova coordinatore assessori al lavoro - Upi Giacomo Gambino dirigente Regione Toscana; Paolo Grasso referente tecnico Province toscane; Diana Gilli dirigente Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Intervento di un rappresentante di categoria; Intervento di un rappresentante sindacale. Ore 12.30 dibattito Intervento programmato di Paolo Reboani presidente Italia Lavoro; Ore 13.30 Conclusioni di Gianfranco Simoncini assessore politiche del lavoro Regione Toscana; Coordinatore Romano Benini.  
   
   
BOLZANO: CON IL BILANCIO 2011 INIZIA LA RIFORMA DELLA FINANZA PROVINCIALE  
 
Bolzano, 19 ottobre 2010 - Il passaggio dai contributi a pioggia agli investimenti mirati, l´inversione del trend tra investimenti e spese correnti, con i primi che aumentano e le seconde che diminuiscono, un maggiore sostegno a welfare, economia e formazione. Sono questi i pilastri del bilancio di previsione 2011. "Abbiamo iniziato la riforma strutturale della finanza provinciale - ha spiegato l´assessore Roberto Bizzo - e siamo l´unica realtà in Italia che riduce le tasse". 5.226.900.000 euro: è questa la cifra a cui si assesta il bilancio di previsione 2011 della Provincia Autonoma di Bolzano, in discesa di quasi 58milioni (-1,09%) rispetto all´anno precedente. "Con questo bilancio - ha sottolineato l´assessore Roberto Bizzo - il primo dopo l´Accordo di Milano, abbiamo posto le basi per una riforma strutturale della finanza provinciale introducendo il metodo dei programmi di lavoro al posto della spesa storica, favorendo il passaggio dai contributi a pioggi a quelli mirati, razionalizzando le strutture e semplificando i procedimenti amministrativi". La suddivisione del bilancio è stata fatta per aree: maggiore sostegno per il welfare, che copre il 30% del bilancio totale, e per l´economia, stabilità per la formazione, contenimento delle spese negli altri settori. "Per la prima volta - ha proseguito Bizzo - siamo riusciti ad invertire il trend tra investimenti e spese correnti, con i primi che crescono del 5,6% e le seconde che calano del 3,6%. Sempre per quanto riguarda le spese correnti, c´è da precisare che la voce risorse umane pesa per meno di un terzo del totale, e che i tre quarti dei costi del personale riguardano il settore della formazione". Nel bilancio 2011 ci sono anche i primi interventi di attuazione dell´Accordo di Milano che lasciano alla Provincia maggiori margini di manovra in ambito fiscale. "Cessa il sistema della finanza derivata - ha spiegato Roberto Bizzo - ovvero le partite da trattare con Roma, ma aumenta il gettito tributario, segno tra l´altro che l´economia ha reagito bene alla crisi. Abbiamo azzerato l´addizionale Irpef per i 92mila contribuenti con reddito inferiore ai 15mila euro, mantenendo invariata l´aliquota minima per gli altri 200mila. Per quanto riguarda l´Irap, invece, banche e assicurazioni pagheranno la quota massima (4.82%), mentre per tutti gli altri l´aliquota rimarrà al minimo (2,98%), con oltre 100 milioni lasciati alle imprese locali. Inoltre, viene prorogato lo sconto del 10% sul bollo auto. Siamo l´unica realtà italiana che ha concretamente ridotto le tasse". Le entrate da tributi provinciali ammontano a 505 milioni di euro, a fronte dei quasi 3 miliardi e mezzo di tributi erariali versati dai contribuenti altoatesini, i 9/10 dei quali tornano alla Provincia. Uno dei temi al centro dell´agenda politica locale, nelle ultime settimane, è diventato quello dei contributi all´economia. "Il sostegno al settore - ha precisato Bizzo - è cresciuto del 4,1%, e ammonta a 188,7 milioni di euro. I nostri dati comprendono tutti gli ambiti economici, mentre altri scorporano turismo, artigianato, commercio e servizi. Il taglio del 6% è relativo ai contributi a pioggia, più che controbilanciati dalla crescita degli stanziamenti per l´innovazione e del fondo di rotazione". "Il +4,1% rispetto all´anno scorso - ha precisato il direttore della Ripartizione finanze e bilancio Eros Magnago - è stato ottenuto depurando il dato 2010 da una concessione di credito speciale relativa all´operazione della Bls sui terreni ex-Speedline. In questo modo la comparazione ci sembra più corretta". "In ogni caso - ha concluso l´assessore Roberto Bizzo - la serie storica dei bilanci provinciali dimostra come i contributi all´economia siano in crescita. Con una precisazione: il 2009 non può essere preso come pietra di paragone perchè vi è stato un doppio avanzo amministrativo".  
   
   
INFORTUNI CALANO IN FVG (-20,5 P.C. DAL 2007)  
 
Pordenone, 19 ottobre 2010  - Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia sono fortunatamente in calo negli ultimi tre anni, passando dai 28.050 del 2007 ai 22.309 del 2009 con una riduzione del 20,5 per cento su base biennale ed in forma progressiva che, a livello provinciale, vede in testa Pordenone (-29,3 p.C.) davanti a Udine (-20,7 p.C.), Gorizia (16.9 p.C.) e Trieste (9.7 p.C.). L´estremo Nordest, tra l´altro, può vantare anche uno degli indici di gravità infortunistica più bassi in Italia. Intervenendo a Pordenone alle celebrazioni dedicate alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, l´assessore regionale Angela Brandi ha sottolineato questi dati, motivandoli da un lato con la diminuzione di lavoratori occupati a causa della crisi, ma dall´altro, come sottolineato anche dall´Inail, con le politiche e gli interventi di informazione e formazione rivolti al rafforzamento della cultura della sicurezza sul lavoro. "La sicurezza sul lavoro - ha ribadito Brandi - è un obiettivo importante che la Regione vuole perseguire nel corso di questa legislatura attraverso politiche di fronteggiamento e di prevenzione del fenomeno". Ricordando le molte iniziative attivate (accordi con le Parti sociali su sicurezza e formazione continua, collaborazione con Inail ed Anmil ed interventi attraverso il Fondo sociale europeo), l´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia si è soffermata sulla formazione rivolta ai lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga che, nei primi tre trimestri (da ottobre 2009 a giugno 2010) ha registrato la partecipazione di 5.207 soggetti dei quali un terzo erano donne. Brandi ha quindi citato le 57 domande (41 dalla provincia di Udine) per la concessione dei contributi ai figli minori di lavoratori e lavoratrici deceduti a causa di infortuni in data anteriore al 1 gennaio 2007: ad oggi, sono state accolte 50 richieste relative a 113 beneficiari, con un impegno di spesa pari a 600mila euro. In chiusura, l´assessore ha posto l´accento sul protocollo di collaborazione Regione-anmil, affermando che "la testimonianza di lavoratori infortunati è, nell´ambito delle attività di formazione ed informazione, uno strumento particolarmente efficace per sensibilizzare e coinvolgere anche emotivamente i loro colleghi". "Ma è anche fondamentale - ha concluso Brandi - superare gli atteggiamenti pietistici e perseguire con determinazione la strada del reinserimento professionale dei lavoratori infortunati che, pur se duramente colpiti, possiedono ancora risorse da sviluppare in molti campi".  
   
   
TRRENTO, PUBBLICO IMPIEGO: VERTICE OGGI IN PROVINCIA ALLO STUDIO L’IPOTESI DI UN FONDO STRAORDINARIO PER LA RIORGANIZZAZIONE E L’EFFICIENZA GESTIONALE  
 
Trento, 19 ottobre 2010 - Un “Fondo straordinario per la riorganizzazione e l’efficienza gestionale”; è questa l’ipotesi attorno alla quale la Provincia, d’intesa con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, lavorerà per affrontare il nodo del blocco salariale del pubblico impiego conseguente alla manovra finanziaria statale. La questione è stata al centro di una riunione che si è svolta ieri mattina in sala Fedrizzi, nel Palazzo di piazza Dante. Attorno al tavolo il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, l’assessore al personale, Mauro Gilmozzi ed i rappresentanti di Cgil Paolo Burli, Cisl Lorenzo Pomini e Uil Ermanno Monari, accompagnati dai rappresentanti della funzione pubblica. Preso atto che il blocco del rinnovo contrattuale è imposto da uno specifico articolo contenuto nella finanziaria dello Stato, la Provincia autonoma di Trento ritiene che vi sia lo spazio per alcune azioni non di natura contrattuale. Una di queste prevede per l’appunto di destinare risorse attraverso un apposito fondo straordinario finanziato da disponibilità ricavate nell’ambito della manovra complessiva di bilancio. Potrebbe trattarsi di circa 50 milioni di euro da ripartire negli anni 2011 e 2012 che vanno ad aggiungersi all’indennità di vacanza contrattuale fissata in circa 27 milioni di euro nel triennio 2011-2013 La Pubblica amministrazione provinciale ritiene che tali risorse siano potenzialmente destinate a tutto il pubblico impiego provinciale ed ai relativi enti di appartenenza in quanto la manovra prevede obiettivi per tutte le aree ed i settori di spesa. Le risorse del fondo straordinario sarebbero pertanto finalizzate al raggiungimento di obiettivi interni (finalizzati alla riorganizzazione ed all’innovazione nelle amministrazioni pubbliche nell’ottica della riduzione dei costi di funzionamento) ed esterni (orientati cioè al miglioramento dei servizi all’utenza, ad esempio attraverso processi di sburocratizzazione con conseguente riduzione dei costi che il sistema economico sostiene quando si rapporta con l’ente pubblico.  
   
   
TRENTO, PUBBLICO IMPIEGO: L´INCONTRO CON LA FENALT ILLUSTRATA LA NUOVA LINEA DI AZIONE ANCHE AL SINDACATO DEI DIPENDENTI PUBBLICI  
 
Trento, 19 ottobre 2010 - L´assessore al personale, urbanistica ed enti locali Mauro Gilmozzi, dopo l´incontro con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, ha illustrato la stessa piattaforma ai rappresentati della Fenalt. Anche in questo caso la discussione si è concentrata sul blocco salariale del pubblico impiego causato dalla manovra finanziaria dello Stato; l´accordo tra le parti ha riguardato l´approfondimento del percorso avviato dalla Provincia in merito al Fondo straordinario. Come illustrato anche ai delegati della Fenalt, il blocco del rinnovo del contratto pubblico è imposto dalla Finanziaria dello Stato, ma l´esecutivo provinciale sta valutando una diversa linea di azione per destinare risorse con un fondo straordinario per la riorganizzazione e l’efficienza gestionale. Nei prossimi giorni la Provincia autonoma di Trento si è impegnata con le organizzazioni sindacali ad approfondire questa nuova ipotesi.  
   
   
POLITICHE SOCIALI IN UMBRIA: FIRMATA CONVENZIONE SU ORATORI  
 
Perugia, 19 ottobre 2010 – Gli oratori umbri avranno a disposizione 100 mila euro per l’anno 2010, da destinare a progetti di valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici e al finanziamento di iniziative rivolte agli adolescenti e ai giovani. Tutto ciò grazie ad una convenzione firmata ieri a Perugia tra la Regione Umbria, la Conferenza Episcopale Umbra e l’Anci Umbria. All’incontro organizzato per la firma del documento, sono intervenuti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Vincenzo Paglia, la vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore al Welfare e all’Istruzione, Carla Casciari, il direttore presso l’Ufficio per la Pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Perugia - Città della Pieve, Don Riccardo Pascolini, la coordinatrice Anci Umbria per le politiche sociali, Luciana Bianco. Attraverso la convenzione, la cui durata è di un anno, la Regione Umbria si impegna ad erogare e trasferire alla Conferenza Episcopale Umbra 100mila euro da destinare al raggiungimento delle finalità di valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici attraverso gli oratori, al finanziamento di progetti rivolti ai soggetti in età minore, agli adolescenti e ai giovani, per le attività relative alla realizzazione di iniziative di promozione e sostegno, per l’allestimento di centri ricreativi e sportivi, per la realizzazione di percorsi di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, per la manutenzione straordinaria e il riadattamento di immobili e a percorsi di formazione sociale. Illustrando i contenuti della convenzione, la presidente Marini ha evidenziato che in pratica è “in attuazione della legge regionale n.’28/2004’ con la quale la Regione Umbria riconosce e valorizza la funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie attraverso gli oratori. Il documento che sottoscriviamo oggi – ha aggiunto – assume un significato importante che va oltre la destinazione di risorse economiche pari a 100mila euro per il 2010, che in fase di assestamento del bilancio potrebbero anche essere integrate. La particolarità della convenzione sta nel fatto che il 50 per cento di queste risorse andranno direttamente agli oratori, mentre la parte rimanente, ed è qui la novità, andrà a finanziare progetti individuati dalle Diocesi con il parere favorevole della zona sociale interessata territorialmente”. “Si tratta di un’esperienza concreta della sussidiarietà – ha precisato la presidente – In pratica l’attività degli oratori è integrata in quella rete di servizi e iniziative a favore delle famiglie e dei giovani. Gli oratori infatti, coinvolgono moltissimi giovani e quindi intervengono anche come strumenti di prevenzione e contrasto del disagio”. La funzione di coesione sociale degli oratori è stata evidenziata dall’assessore al Welfare, Carla Casciari: “Nel piano sociale regionale 2010-2012 – ha precisato – è riaffermata la necessità di rafforzamento e sviluppo della rete territoriale dei servizi territoriali, valorizzando le comunità locali, le reti comunitarie anche in considerazione dei profondi mutamenti sociali e della conseguente trasformazione delle famiglie”. Durante l’incontro è stato reso noto che in Umbria gli oratori sono 109 e proprio in questi giorni diventeranno 110. Nel loro ambito operano 5mila tra educatori e animatori, alcuni anche retribuiti. Nell’ultimo anno durante il periodo estivo, grazie al progetto “Gr.est”, sono stati accolti circa 20 mila ragazzi, tra bambini e adolescenti, mentre durante il periodo autunnale e invernale a frequentare gli oratori sono circa 10 mila giovani. “Un aiuto importante per le famiglie – ha detto monsignor Paglia – che sempre più spesso vivono momenti di difficoltà. Ma gli oratori rappresentano anche i luoghi di svago e di amicizia rispondendo alla grande domanda di attenzione che i nostri ragazzi urlano. Spesso ai nostri ragazzi è rubata la spensieratezza e le nuove generazioni vivono momenti faticosi. In questo contesto, la firma di oggi assume un significato di speranza di continuare a lavorare insieme, perché il bene comune dei giovani è una corresponsabilità di tutti”. Per la coordinatrice di Anci Umbria, Luciana Bianco, “sottolineare in un momento preoccupante dal punto di vista economico come quello attuale, l’impegno delle istituzioni a riconoscere anche attraverso gli oratori il grande ruolo svolto dal volontariato dà un segnale alla società civile che c’è la voglia di andare avanti e di condividere progetti che affrontano le problematiche dei territori”.  
   
   
"100 CITTÀ PER LA SICUREZZA", PIU´TUTELA PER I CITTADINI  
 
Pescara, 19 ottobre 2010 - E´ stato l´assessore alle Riforme istituzionali e agli Enti locali, Carlo Masci, ad aprire ieri mattina a Pescara, presso l´Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d´Abruzzo, la giornata inaugurale di "100 Città per la sicurezza", manifestazione nazionale che il Fisu (Forum Italiano per la sicurezza urbana) organizza ogni due anni per parlare delle politiche locali in fatto di sicurezza urbana. "E´ la prima volta che la Regione Abruzzo - ha dichiarato l´assessore Masci - partecipa a questo forum nazionale, avendo l´onore di ospitare i delegati per una settimana di grandi eventi. L´abruzzo partecipa a questo appuntamento con undici comuni, in rappresentanza delle quattro Province, a dimostrazione di come il problema della sicurezza e della legalità sia molto sentito. Oggi ci troviamo ad affrontare nuove problematiche sociali dovute ad una immigrazione importante che ha interessato l´Europa, l´Italia e anche la nostra regione. L´arrivo di numerosi stranieri, ha portato ad un mutamento sociale. Una trasformazione culturale che non ci deve trovare impreparati, e che dobbiamo affrontare, come istituzioni, nel modo migliore per favorire quella integrazione che è sempre stata alla base della nostra gente, visto che in un passato recente, tantissimi italiani sono emigrati all´estero". L´assessore, Carlo Masci, ha poi sottolineato come ci sia un collegamento forte fra mutamento sociale e sicurezza territoriale. "La sicurezza delle nostre città non può più essere demandata solo alle forze dell´ordine. Oggi anche la politica e le istituzioni locali devono farsi carico delle problematiche connesse alla sicurezza. Dobbiamo essere tutti noi preparati al nuovo che avanza, alla trasformazione culturale, visto che ormai viviamo in una società aperta, multiculturale e multimediale. L´obiettivo di noi amministratori deve essere duplice: costruire una società migliore e aperta e garantire sicurezza e legalità alla nostra gente, sensibilizzando le coscienze e i giovani agli eventuali pericoli che possono nascondersi. Proprio da questo forum dobbiamo lanciare un messaggio forte e un ponte, verso una società sempre più proiettata verso i valori positivi che ci hanno sempre contraddistinto". Concludendo il suo intervento, nella giornata inaugurale di "100 città per la sicurezza", l´assessore, Carlo Masci, ha fatto poi riferimento alla situazione della Regione Abruzzo: "L´abruzzo è una Regione sana e sicura. Siamo quasi un´isola felice, dove le maggiori problematiche riguardano i furti in appartamento, gli scippi e lo spaccio di droga. Come sottolineato anche dagli ultimi dati Istat - ha concluso l´assessore Carlo Masci - l´Abruzzo è percepito dai suoi residenti come un territorio sicuro. Territorio dove non si registrano problemi di criminalità organizzata. La nostra è però anche terra di confine con Regioni con problematiche di sicurezza maggior, e per questo l´obiettivo principe è sempre quello di mantenere l´asticella sicurezza sempre alta, perchè il rischio infiltrazioni non può e non deve essere sottovalutato". In conclusione l´assessore Carlo Masci ha anche aggiunto che per l´Abruzzo sono in arrivo Fondi Fas, che in parte verranno anche impiegati sul fronte sicurezza e ordine pubblico.  
   
   
BOLZANO.500 PERSONE MIGRANTI HANNO PRESO PARTE AI CORSI DI TEDESCO  
 
Bolzano, 19 ottobre 2010 - Nel corso del 2010 oltre 500 persone migranti hanno preso parte ai 60 corsi di lingua tedesca organizzati presso gli appositi Centri linguistici. L’assessora Kasslatter Mur sottolinea che l’acquisizione delle conoscenze linguistiche rappresenta un presupposto importante per l’inserimento sociale delle persone immigrate. Dal 2009 l’Ufficio educazione permanente della Provincia sostiene l’integrazione sociale di persone immigrate provenienti dai nuovi Paesi entrati nell’Unione Europeo o da Paesi extracomunicati con l’organizzazione di corsi di lingua tedesca ed italiana. In particolare nel corso del 2009 268 persone hanno preso parte a 33 corsi di lingua tedesca, mentre nel 2010 le persone sono state sinora 480 per complessivi 60 corsi di tedesco. Per organizzare questi corsi l’Ufficio educazione permanente della Provincia si avvale della collaborazione di due scuole di lingue che hanno maturato nel corso degli anni una notevole esperienza nel campo dell’insegnamento delle lingue a perone immigrate. Per ulteriori informazioni riguardo ai corsi di lingue organizzati dai Centri linguistici della Provincia gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio educazione permanente della Provincia (Tel. 0471 413394), oppure ad alpha beta (0471 978600) o azb (0471 970954).  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL, MINORANZE: APPROVATO IL PROGRAMMA 2011 VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO ENTRO IL 30 NOVEMBRE LE DOMANDE DI FINANZIAMENTO PER SINGOLE INIZIATIVE  
 
Trento, 18 ottobre 2010 - Promuovere e valorizzare le lingue minoritarie attraverso il coinvolgimento delle popolazioni interessate e consolidare le specifiche identità culturali rafforzando la consapevolezza del senso di appartenenza ad una minoranza. Sono gli obbiettivi principali delle priorità programmatiche per il 2011 della Regione per quanto riguarda le iniziative di tutela e promozione delle minoranze linguistiche, approvate dalla Giunta regionale. Fra le novità introdotte, una particolare attenzione alle iniziative che sostengono e favoriscono le attività di volontariato, visto anche che il 2011 è stato proclamato dal Consiglio dell’Unione europea come l’anno delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva. L’attività di volontariato costituisce fattore determinante per la coesione delle comunità minoritarie ed il rafforzamento dell’identità e della consapevolezza di appartenenza ad una comunità etnico-linguistica. In particolare, la Regione sosterrà iniziative ed attività nei seguenti campi: lingua: insegnamento e divulgazione della lingua minoritaria e realizzazione degli strumenti linguistici e del materiale didattico per lo studio e la divulgazione della lingua minoritaria (grammatiche, vocabolari, libri ecc.); cultura: studio, attività di ricerca storica e quant’altro possa aiutare la ricostruzione della memoria delle minoranze linguistiche; studio sulla correlazione fra lo sviluppo economico e lo sviluppo identitario e culturale della minoranza linguistica; divulgazione della cultura minoritaria in tutte le sue espressioni (nelle sue forme: letterarie, artistiche, canore, musicali, teatrali, museali ecc.); studio, conservazione e recupero del paesaggio e degli insediamenti tipici; organizzazione di eventi socio-culturali; recupero dei costumi tipici e delle divise identificative delle minoranze; comunicazione: progetti di comunicazione in lingua minoritaria, sia in forma scritta sia in forma radiotelevisiva ed informatica, anche nei settori pubblici e privati ed in tutte le attività di evidenza sociale, anche tramite nuovi progetti diretti della Regione o con la prosecuzione di progetti pluriennali già avviati e secondo un piano di interventi; alta formazione (Università): continuità nei progetti di formazione presso le università con sede in Regione tramite apposite convenzioni, cooperazione e scambi con altre università con attività analoghe nel campo dell’insegnamento, della formazione e della ricerca scientifica; manifestazioni ed eventi culturali: organizzazione di manifestazioni che consolidino l’identità e il senso di appartenenza alla minoranza linguistica e sviluppino l’aggregazione sociale, anche con il coinvolgimento di più larghi segmenti di pubblico; relazioni e rapporti interregionali e europei: incontri, scambi culturali promossi da enti pubblici e istituti scolastici ed associazioni culturali aventi come scopo l’avviamento o l’istituzione di rapporti o il consolidamento di collaborazioni già avviate con altre minoranze linguistiche o comunità con caratteristiche e specificità culturali affini; sostegno dell’attività ordinaria di enti, associazioni ed istituti; Nella valutazione delle iniziative costituiscono elementi di carattere prioritario la pluralità di soggetti coinvolti nella realizzazione delle stesse. Le domande di finanziamento per la realizzazione di singole iniziative entro l’anno 2011, che devono essere formulate sui moduli predisposti dalla Regione, devono essere presentate presso l’Ufficio per le Minoranze linguistiche della Regione a Trento, in via Gazzoletti 2, oppure a Bolzano, in piazza Università 3, entro le ore 16.00 del 30 novembre 2010. Le domande possono anche essere spedite tramite il servizio postale e in questo caso farà fede la data del timbro postale, che non dovrà essere successivo alla data del 30 novembre. La modulistica è reperibile presso l’Ufficio per le minoranze linguistiche oppure scaricabile dal sito della Regione www.Regione.taa.it/  all’indirizzo: www.Regione.taa.it/minoranze/iniziative_d.aspx    
   
   
PARI OPPORTUNITA´: TUTTI A TUTELA DONNA SPOT E TV REGIONE ABRUZZO PER PRIMA ADERISCE PREMIO "IMMAGINI AMICHE"  
 
L´aquila, 19 ottobre 2010 - "Nessun intento oscurantista o proibizionista e men che meno censorio. Solo una sfida positiva ad un moderno utilizzo dell´immagine della donna nella comunicazione e nella pubblicità". Così l´assessore alle Pari Opportunità, Federica Carpineta, ha annunciato, il 16 ottobre all´Aquila, l´adesione della Regione Abruzzo al premio "Immagini Amiche: per una creatività più attenta e socialmente responsabile", promosso dall´Udi (Unione donne italiane) sulla base della Risoluzione del Parlamento europeo del 3 settembre 2008 sull´impatto del marketing e della pubblicità per la parità uomo-donna. A sostenere l´iniziativa ed illustrarne le peculiarità, accanto alla Carpineta, l´europarlamentare Silvia Costa, la parlamentare abruzzese, Paola Pelino, e la direttrice del Premio, Daniela Brancati. "La Regione Abruzzo - ha detto l´assessore Carpineta - è la prima in Italia ad aver fatto proprio il progetto. E non è un caso che dimostri questa sensibilità prima di altre. La nostra terra ha da sempre affidato alla donna i suoi migliori messaggi: la Majella Madre, la bella addormentata/Gran Sasso; ritratti e foto di donne abruzzesi che raccontano di percorsi d´arte, di cultura e di eccellente artigianato". "Anche se non avessimo aderito ufficialmente - ha osservato l´Assessore - l´Abruzzo avrebbe potuto aspirare a vincere una sezione speciale del Premio, proprio per la storia millenaria della figura delle sue donne". Il riconoscimento, che verrà assegnato l´8 marzo 2011 (festa della donna), e che consisterà in una foglia di corallo, sarà attribuito a chiunque, scolaresche, amministrazioni, associazioni, artisti, abbia qualcosa di creativo da proporre contro l´uso stereotipato e penalizzante dell´immagine femminile in tv e negli spot pubblicitari. "Non limitarci a dire - ha ammonito la Brancati - ma portare avanti un vero e proprio marketing virale. Il nostro non è un premio al femminile, ma alla buona comunicazione, amica delle donne". Duro l´attacco della parlamentare europea Silvia Costa: "Noi politiche italiane a Bruxelles siamo deluse e sconsolate nell´ammettere come la comunicazione del nostro Paese sia considerata la più pornografica, che oscura e censura le tante qualità ed i tanti valori della donna reale". La Costa ha, quindi, fatto appello alla voglia di risvegliare qualcosa di sopito, in primis nei giovani, ed ha ricordato il grande messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha stigmatizzato come l´immagine della "donna ornamento e bene di consumo" favorisca l´insorgere di molestie di ogni tipo. Paola Pelino, dal proprio canto, ha letto le parole affidatele, in una missiva, dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che tra l´altro, ha riconosciuto la validità dell´Istituto dell´autodisciplina pubblicitaria che, in qualche modo, vigila sui contenuti pubblicitari "volgari e diseducativi". L´assessore Carpineta, portando i saluti del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, trattenuto da altri impegni, ha riferito del suo apprezzamento per l´iniziativa e della sollecitazione ad andare avanti. La Carpineta proporrà, in una prossima seduta del Consiglio regionale, al presidente Nazario Pagano, di ufficializzare formalmente l´adesione della Regione al Premio. Un pensiero di condivisione per l´iniziativa è pervenuto dal prefetto dell´Aquila, Giovanna Maria Iurato. Silvia Costa si è detta particolarmente toccata dal fatto che la presentazione del Premio sia avvenuta all´Aquila: "le persone più offese dall´immagine fuorviante fornita dai media, sono proprio le tante donne aquilane che, in questo difficile momento per loro, hanno mostrato grande dignità, rabbia e determinazione, cercando di dare un senso alla loro vita".  
   
   
IL CAMMINO PER LE PARI OPPORTUNITÀ: FORMAZIONE E CONFRONTO PER LE DONNE ELETTE SABATO E DOMENICA UN SEMINARIO AD ARCO  
 
Trento, 19 ottobre 2010 - Nelle amministrazioni comunali trentine le donne elette sono il 26,2% del totale dei consiglieri; il 12,7% quelle elette sindaco, 26 su un totale di 204 comuni andati al voto quest´anno. Parte da questa fotografia della realtà attuale la quinta edizione del seminario residenziale rivolto alle donne delle amministrazioni locali del Trentino che ha si è svolto il 16 e 17 ottobre presso il Centro congressi del Casinò municipale di Arco. Il seminario er organizzato dall´ufficio provinciale per le pari opportunità e dall´assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza. Ha aperto i lavori l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami. Hanno portato il loro saluto l´assessore provinciale agli enti locali Mauro Gilmozzi e il sindaco di Arco Paolo Mattei. Come fare un progetto e come parlare in pubblico sono gli argomenti che saranno approfonditi attraverso lezioni e laboratori. Oltre 200 le elette che aderiscono all´iniziativa, provenienti un po´ da tutti i comuni della provincia. " Il grande numero di partecipanti a questa iniziativa - ha detto l´assessore Lia Giovanazzi Beltrami - è la prova che stiamo andando nella giusta direzione proponendo occasioni di incontro e sopratutto facendo rete su temi concreti. L’anno scorso eravamo meno numerose ma abbiamo lavorato bene sul tema delle difficoltà delle donne a fare politica. Scarsa presenza di elette con cui collaborare, poca collaborazione soprattutto da parte di alcuni colleghi uomini, vincoli di partito e poca propensione al cambiamento, poca attenzione per i settori solitamente affidati alle donne, come cultura e politiche sociali, gestione maschile degli spazi e dei tempi dell’impegno pubblico: queste sono alcune delle conclusioni emerse nei lavori dello scorso anno e da cui si è partiti per organizzare il seminario che inizia oggi a Arco. In questi due giorni abbiamo scelto di parlare di progettazione, molte di voi infatti sono all’inizio di un cammino, e delle tecniche per parlare in pubblico in modo efficace. Credo possa essere una opportunità interessante per molte di voi e mi fa sopratutto piacere vedere in sala, accanto ad amministratrici giovani anche donne che si impegnano da anni nella politica e nella pubblica amministrazione in ruoli importanti". “E’ un onore e motivo di orgoglio - ha detto il sindaco di Arco Paolo Mattei - ospitare un evento così importante e attuale. Di questa iniziativa apprezzo in particolar modo il taglio concreto e operativo del programma dei lavori. In questi due giorni potrà esprimersi tutto il potenziale di un mondo non ancora pienamente rappresentato all´interno della politica e dell´amministrazione". "La mia presenza qui oggi - ha aggiunto l´assessore Mauro Gilmozzi - vuole proprio essere un tributo al vostro impegno nelle amministrazioni locali e in politica, settore che, qualunque cosa se ne dica, rimane sempre fondamentale per la società. Candidarsi significa accettare la sfida di coniugare concretezza con capacità di visione, risposta alle esigenze concrete della comunità con il disegno di nuove direzioni e prospettive. Voi avete davanti ancora un´intera legislatura e quindi siete pienamente coinvolte in questo impegno che vi vede protagoniste anche della novità della riforma istituzionale e della nascita delle Comunità di Valle, istituzioni su cui si sta investendo molto in termini di trasferimento di competenze e di responsabilità, ed è la prima volta che avviene nella nostra storia. Casa, paesaggio, urbanistica, politiche sociali sono solo alcune delle materie che saranno di competenza delle Comunità di Valle, realtà in cui anche la politica dovrà giocare a pieno le sue possibilità per fare sintesi e composizione di tutte le istanze espresse dal territorio. E´ quindi un impegno notevole quello che vi attende ed è di particolare importanza che il vostro lavoro sia accompagnato da momenti di formazione e confronto. La politica non è solamente scontro o demagogia, è sopratutto capacità di costruire un futuro per tutti attraverso l´impegno personale. Per questo dico grazie a tutte voi". L´appuntamento, che si ripete annualmente, è una delle iniziative pensate per rafforzare la Rete delle Elette nelle amministrazioni locali del Trentino.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: 200MILA EURO AD ENTI LOCALI FVG  
 
Trieste, 19 ottobre 2010 - Nell´ambito della legge regionale 12/06 sulle Pari opportunità, sono stati concessi finanziamenti complessivi per 195.436 euro a favore degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia per l´adozione del bilancio di Genere (97.196 euro) ed, inoltre, per promuovere ed attuare strumenti di prevenzione e rimozione delle discriminazioni (98.240 euro). "Il bilancio di Genere - spiega l´assessore regionale alle Pari opportunità, Angela Brandi - può essere un valido approccio nell´analisi di scelte che dovranno essere fatte in relazione alla differenza di genere". In dettaglio, nel primo caso sono stati erogati contributi alle Province di Trieste (10.000) e Gorizia (9.900) ed ai Comuni di Pasian di Prato (9.900 euro), Udine (19.900), Casarsa della Delizia (10.000), Muggia (10.000), Duino-aurisina (8.496), Monfalcone (9.000) e Cervignano del Friuli (10.000). In merito al secondo intervento, direttamente mirato a realizzare le pari opportunità tra uomini e donne, sono stati finanziati l´Erdisu (15.000 euro destinati ad uno sportello per studentesse madri), la Federazione regionale per la vita (11.700, progetto di formazione per genitori in attesa), l´Associazione Goap-centro Antiviolenza (8.540, progetto di ospitalità di emergenza alle donne vittime di violenza domestica e ai loro figli), l´Associazione Sono Donna Scelgo Donna (9.000, progetto che prevede il coinvolgimento di donne professioniste che si mettono a disposizione di donne in difficoltà), i due Atenei regionali (Trieste 20.000 e Udine 14.000) per i corsi di formazione Donne Politica e Istituzioni, ed il Comune di Monfalcone (20.000, formazione, riqualificazione e accesso al lavoro di donne in situazioni di difficoltà lavorativa, azioni di formazione, piano dei tempi e orari della città, corsi di cucina per uomini).  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: PARI OPPORTUNITÀ  
 
 Bolzano, 19 ottobre 2010 - Nel corso della seduta di ieri, la Giunta provinciale si è occupata di alcune questioni legate alle pari opportunità tra uomini e donne: dalla possibile creazione di una commissione "al maschile" alla nascita di un centro di consulenza per genitori separati. Attualmente la Commissione pari opportunità, presieduta da Ulrike Oberhammer, si occupa di tematiche femminili, ma la richiesta arrivata alla Giunta provinciale da parte di alcune associazioni è quella di istituire un´analoga commissione tutta al maschile. "Ci è stato spiegato - ha sottolineato Luis Durnwalder - che gli uomini sono spesso svantaggiati rispetto alle donne, soprattutto in caso di separazione, e dunque necessitano di un punto di riferimento ad hoc. Personalmente sono molto scettico, mentre sono favorevole alla creazione di un´altra struttura. Mi riferisco ad un centro in grado di fornire non solo assistenza a persone separate o divorziate, indipendentemente dal sesso, ma anche di offrire una consulenza per alcuni casi specifici come, ad esempio, nelle successioni tra coppie non sposate. Si tratta di problemi concreti e sempre più diffusi nella società moderna, che hanno bisogno di risposte". Inoltre, sempre in tema di pari opportunità, la Giunta provinciale ha deciso di dare il proprio sostegno ad una pubblicazione elaborata dalla Consigliera di parità e dalla Commissione pari opportunità sul ruolo dei padri al giorno d´oggi e nel futuro.  
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE" - CONFERENZA IL 20 OTTOBRE SULLA CONVIVENZA ED I POSSIBILI RISCHI A VIPITENO  
 
Bolzano, 19 ottobre 2010 - Nell´ambito delle conferenze su tematiche al femminile organizzate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia, "Donne informate", mercoledì prossimo 20 ottobre 2010 a Vipiteno si terrà un incontro sulla convivenza ed i possibili rischi. L´ingresso è libero. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna attraverso l´organizzazione di una serie di conferenze incentrate su tematiche femminili intendono allacciare contatti con le donne su tutto il territorio ed avviare collaborazioni con le organizzazioni femminili e con le donne in politica. L´obiettivo è quello di generare nuovi impulsi per una consapevolezza di genere nell´aggiornamento, per scambiare informazioni ed incentivare lo sviluppo di progetti femminili comuni. Mercoledì prossimo 20 ottobre 2010, alle ore 19.30, presso la Sala Corsi del Kvw a Vipiteno, Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, nella sua conferenza, in lingua tedesca, sottoporrà ai presenti i rischi connessi alla convivenza. Molte coppie al giorno d´oggi scelgono la convivenza piuttosto che il matrimonio perché in caso di separazione non è necessario rivolgersi al Tribunale. Questo aspetto, però, non deve trarre in inganno perché la convivenza comporta alcune limitazioni giuridiche. La serata è ad accesso libero per tutte le persone interessate. L´opuscolo "Donne informate" raccoglie la panoramica delle conferenze e può essere ottenuto gratuitamente presso il Servizio donna della Provincia, in via Crispi 3 a Bolzano, tel. 0471 411180, e-mail: serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
PREMIO EUROPEO DONNA TERZIARIO A RITA PALUMBO IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIOR IMPRENDITRICE NELLA COMUNICAZIONE ALLE IMPRESE  
 
 Milano, 19 ottobre 2010 – Assegnato ieri a Milano, nella sede dell’Unione del Commercio, il premio europeo “Donna Terziario”, promosso dal Gruppo Terziario Donna di Unione Confcommercio Milano con Promo.ter, con la collaborazione della Camera di Commercio ed il patrocinio di Provincia e Comune di Milano. Vincitrice del riconoscimento speciale per l’ambito comunicazione – tra le rappresentanti dell’imprenditoria femminile di Milano, Monza e Province - l’imprenditrice Rita Palumbo, titolare di Rari Comunicazione. Il Premio, assegnato con cadenza biennale è un riconoscimento alle imprenditrici che nelle quattro regioni “motore d’Europa” – Italia, Germania, Francia, Spagna, hanno dedicato la loro vita professionale al lavoro, valorizzandone la figura della donna imprenditrice e che hanno raggiunto importanti traguardi conciliando impegno sociale, promozione dell’imprenditoria femminile e cultura d’impresa. “Il mio essere imprenditrice – afferma Rita Palumbo – è caratterizzato da una visione etica, basata su rapporti di reale condivisione con i collaboratori, sull’offrire opportunità di lavoro a chi inizia il proprio percorso professionale, su un modello di formazione che punta a individuare le potenzialità inespresse dei giovani e a valorizzarne caratteristiche e personalità. Impresa etica al femminile, considerato che Rari è un’azienda di sole donne, con un forte impegno in materia di responsabilità sociale”. Il 30% del portafoglio clienti di Rari Comunicazione è infatti costituito da Associazioni Onlus, mentre il 70% è rappresentato da imprese del Made in Italy dei settori moda, oreficeria e gioielleria. L’approccio con le Onlus è di due livelli: sconti del 60% sul compenso dell’Agenzia e volontariato personale nel tempo libero. Ne sono prova L.i.s.m., Lega italiana Sclerosi multipla, associazione della quale Rari è responsabile della comunicazione integrata dal 2007 e di Sos Italia Villaggi dei Bambini. Per quest’ultima Onlus Rari è stata l’agenzia di supporto al network internazionale per 4 anni, gestendo in prima linea la progettazione e la realizzazione delle attività finalizzate alla raccolta fondi della Campagna legata ai Mondiali di Calcio del 2006 “6 Villaggi per il 2006”.