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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Gennaio 2011
"SOCIO-MOBILITÀ". WORKSHOP SUGLI ASPETTI SOCIALI E DELLA PRIVACY DELLA MOBILITÀ  
 
Lulea, 18 gennaio 2011 - Il 6 giugno si terrà a Lulea, in Svezia, un workshop sugli aspetti sociali e della privacy della mobilità. L´analisi di enormi quantità di dati sulla mobilità ha posto nuove sfide, non solo nella scoperta e interpretazione di modelli interessanti, ma anche per il rispetto della privacy delle persone sotto osservazione. Gli aspetti sociali e la privacy della mobilità, e i loro effetti, devono ancora essere studiati in maniera sistematica e combinatoria. Tuttavia, la loro convergenza, e più specificamente, il modo in cui la mobilità influisce sul comportamento sociale degli individui e sulla loro privacy (o ne è affetta), sta dando luogo alla zona vivace e nuova della "socio-mobilità". L´evento riunirà ricercatori impegnati nella ricerca di risposte alle domande di cui sopra, adottando nuovi metodi e applicazioni che rivelano correlazioni nascoste tra questi aspetti. Questo evento è supportato dal progetto Modap ("Mobility, data-mining and privacy"), finanziato attraverso il Settimo programma quadro. Per ulteriori informazioni, visitare: http://spm2011.Modap.org/    
   
   
PRIMA DIMOSTRAZIONE PRATICA DEL SISTEMA DI CONVOGLI STRADALI PROMOSSO DAL PROGETTO SARTRE  
 
Bologna, 18 gennaio 2011 - Fra soli dieci anni probabilmente i convogli stradali rappresenteranno il nuovo modo di viaggiare sulla rete autostradale - e il progetto Sartre, finanziato dalla Ue, ha effettuato con successo la prima dimostrazione pratica della tecnologia sviluppata in questo ambito presso il circuito di prova di Volvo nei pressi di Goteborg, in Svezia. Questa è stata la prima volta che i team responsabili dello sviluppo Sartre, finanziati dalla Ue nell´ambito del progetto, hanno testato i loro sistemi congiuntamente, al di fuori dei simulatori. "Siamo molto contenti del fatto che i diversi sistemi abbiano funzionato bene insieme sin dalla prima prova," ha commentato Erik Coelingh, specialista di ingegneria presso Volvo Auto. "Dopo tutto provengono da sette diverse aziende partecipanti al progetto Sartre, site in quattro Paesi differenti. Il clima invernale ha contribuito a mettere a dura prova le telecamere e le apparecchiature di comunicazione." "Si tratta di una tappa fondamentale per questo importante programma di ricerca europeo," ha dichiarato Tom Robinson, coordinatore del progetto Sartre, (di Ricardo Uk Ltd). "Il sistema dei convogli stradali offre la prospettiva di una maggiore sicurezza sulle strade, di un utilizzo più razionale della rete viaria, di maggior comfort per i conducenti nei tragitti lunghi e di una riduzione dei consumi di carburante e quindi delle emissioni di Co2. Grazie all´unione delle competenze specifiche delle aziende partecipanti, il progetto Sartre sta facendo progressi concreti verso la realizzazione di una tecnologia per convogli stradali sicura ed efficace". Più sicuri e più comodi Il "plotone stradale", come inteso dal progetto Sartre, è un convoglio di veicoli in cui un veicolo capofila manovrato da un autista professionista guida una fila di altri veicoli. Ogni automobile misura la distanza, la velocità e la direzione e si adegua alla vettura davanti. I veicoli sono tutti completamente staccati gli uni dagli altri e possono abbandonare il convoglio in qualsiasi momento. Tuttavia, una volta unitisi al convoglio, i conducenti possono rilassarsi e fare altro, mentre il plotone procede verso la sua destinazione a lungo raggio. I test effettuati si sono svolti nell´ambito di un convoglio formato da un veicolo capofila e un´unica auto in coda. Il volante della vettura in coda si muove da solo mentre l´auto segue fluidamente il veicolo capofila lungo il percorso di prova su una strada di campagna. Nel frattempo, il conducente dell´auto può bersi un caffè o leggere il giornale, senza utilizzare né le mani né i piedi per condurre la sua automobile. Il sistema dei "plotoni stradali" è stato concepito con l´obiettivo di migliorare una serie di aspetti: per prima cosa, la sicurezza stradale, poiché riduce al minimo il fattore umano che è la causa di almeno l´80% degli incidenti stradali. Secondariamente, consente di risparmiare carburante e quindi di ridurre le emissioni di Co2 fino al 20%. Inoltre è un sistema comodo per il conducente, visto che gli consente di utilizzare il tempo trascorso in auto per fare altre cose invece che guidare. E poiché i veicoli viaggeranno a velocità da autostrada mantenendo una distanza solo di qualche metro, il sistema dei convogli stradali potrà anche contribuire ad alleggerire la congestione del traffico. Lo sviluppo della tecnologia è già a buon punto ed è molto probabile che si possa passare alla fase produttiva fra qualche anno. Ciò che potrebbe richiedere decisamente più tempo è l´accettazione da parte del pubblico e l´adeguamento delle normative, visto che i governi dei 25 stati membri della Ue dovranno approvare leggi simili. Il progetto Sartre, laddove l´acronimo Sartre sta per Safe Road Trains for the Environment (convogli stradali sicuri per l´ambiente), è in parte finanziato dalla Commissione Europea nell´ambito del Programma Quadro 7. Il progetto Sartre è coordinato da Ricardo Uk Ltd e prevede una collaborazione fra le seguenti aziende, anch´esse partecipanti all´iniziativa: le spagnole Idiada e Robotiker-tecnalia, l´ente tedesco Institut für Kraftfahrwesen Aachen (Ika), l´istituto svedese Sp per le ricerche tecniche, e le aziende svedesi Volvo Car Corporation e Volvo Technology. Il progetto Sartre è finalizzato a incoraggiare un cambiamento delle modalità di trasporto personale attraverso lo sviluppo di un sistema di convogli stradali (plotoni) ecologici e sicuri. Lo sviluppo dei sistemi prevede una fase prototipale, attualmente in corso, che agevolerà l´adozione dei convogli in condizioni di sicurezza senza modifiche alla rete stradale pubblica e con una piena interazione con i veicoli non appartenenti ai convogli. Il progetto risponde a tre esigenze della mobilità contemporanea, ovvero la tutela dell´ambiente, la sicurezza e la riduzione della congestione del traffico, incoraggiando al tempo stesso l´adozione del nuovo sistema con la promessa di un maggiore comfort per il guidatore. Gli obiettivi del progetto Sartre possono riassumersi come segue: 1. Definizione di una serie di strategie accettabili per la gestione dei convogli che consentano ai convogli stradali di transitare sulla rete viaria pubblica senza modifiche alle strade, né alle infrastrutture a margine della strada; 2. Potenziamento, sviluppo e integrazione di tecnologie per la messa a punto di un sistema prototipale di formazione dei convogli stradali che consenta la valutazione delle strategie definite in contesti di traffico reali; 3. Dimostrazione di come l´impiego dei convogli stradali possa determinare un miglioramento delle condizioni ambientali, di sicurezza e di congestione del traffico; 4. Spiegazione di come si possa utilizzare un nuovo modello di business per incoraggiare l´impiego dei convogli stradali con benefici sia per gli operatori dei veicoli capofila sia per gli aderenti al convoglio. Se il progetto Sartre avrà successo, i suoi benefici potrebbero rivelarsi notevoli. Si stima infatti che il consumo di carburante sui percorsi autostradali dei convogli possa essere ridotto di circa il 20%, a seconda della distanza fra i veicoli e della loro geometria. Dal punto di vista della sicurezza, i vantaggi deriveranno dalla diminuzione degli incidenti causati dalle azioni e dalla stanchezza dei conducenti. Verrebbe inoltre ottimizzato l´utilizzo della capacità della rete stradale esistente, con una conseguente riduzione potenziale dei tempi di viaggio. Per gli utilizzatori di questa tecnologia risulteranno particolarmente interessanti i vantaggi pratici di un viaggio più tranquillo, più prevedibile e a costi inferiori che offre inoltre la possibilità di avere più tempo libero a disposizione. Il progetto Sartre, avviato ufficialmente nel settembre del 2009, avrà una durata complessiva di tre anni. Www.sartre-project.eu/    
   
   
TOYOTA IN EUROPA : RISULTATI VENDITA E PRODUZIONE 2010  
 
Verona, 18 gennaio 2011 - In Europa, Toyota ha ottenuto un totale di vendite pari a 781,157 veicoli, che includono i 750,746 veicoli Toyota e le 30,411 unità Lexus, che rappresentano uno share di mercato del 4.4%. Nello stesso periodo, sono stati 480,271 i veicoli prodotti dagli impianti di produzione europei di Toyota in Repubblica Ceca, Francia, Portogallo, Russia, Turchia e Regno Unito. “Il 2010 ha rappresentato un anno pieno di sfide per Toyota e per l’industria automobilistica in generale. Nonostante questo, abbiamo notato diversi e positivi sviluppi nel corso del secondo semestre, in cui abbiamo superato i nostri obiettivi mensili in ogni singolo mese a partire da giugno.” Queste le parole di Didier Leroy, Presidente di Toyota Motor Europe, che ha poi proseguito: “Oltre a questo, gli ordini da parte dei clienti hanno mostrato un incoraggiante trend positivo nell’ultimo trimestre, fattore che prevediamo possa continuare anche nel 2011. Siamo quindi fiduciosi della possibilità di incrementare il nostro volume di vendite europeo nel prossimo anno senza compromettere il nostro bilancio. La competitività dei prodotti Toyota e Lexus verrà ulteriormente rafforzata dal lancio di Toyota Verso-s e della Lexus Ct 200h nel corso del primo trimestre del 2011.” Nel 2010 Toyota ha mostrato un andamento positivo nei mercati di Europa Centrale ed Orientale, dove i veicoli Toyota e Lexus hanno ottenuto rispettivamente un incremento delle vendite pari all’8% e al 57%. Le vendite hanno inoltre visto un incremento combinato del 9% nei paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia). Il mercato in cui Toyota ha raggiunto il volume massimo è stato quello del Regno Unito, con un totale di vendite pari a 100,885 unità Toyota e Lexus, seguito da quello di Russia (89,262 veicoli), Italia (79,311 veicoli) e Germania (76,869). La domanda dei veicoli Toyota a basse emissioni continua a crescere da quando il marchio ha introdotto in Europa, nel 2000, la sua prima generazione della tecnologia full hybrid. Le vendite ibride europee di Toyota hanno ottenuto un incremento di 70,529 unità, il 29% in più rispetto al 2009, con un gamma prodotti caratterizzata dall’elevato numero di veicoli equipaggiati con tecnologia full hybrid di Toyota (Prius e Auris Hybrid) e Lexus (Rx 450h, Gs 450h, Ls 600h e Ls 600h L). Nel 2010 i veicoli full hybrid già rappresentavano il 43% delle vendite europee di Lexus. Nel Giugno del 2010, la nuova Toyota Auris Hybrid si è unita con successo alla gamma di prodotti ibridi di Toyota. In qualità di primo veicolo full hybrid costruito in Europa, e prodotto nell’impianto di Toyota Motor Manufacturing United Kingdom (Tmuk), la Auris Hybrid ha superato del 9% l’obiettivo di vendite previsto per il 2010, con un totale di 15,237 unità vendute in Europa. Ancora una volta, anche nel 2010 Toyota Yaris guida le vendite dei veicoli Toyota in Europa, con un totale di 164,154 unità, ma ci sono anche altri modelli della gamma ad aver ottenuto un ottimo livello di performance: Corolla (un aumento del 6% dal 2009 con 51,189), Rav4 (aumento del 25% dal 2009 con 70,344) e Land Cruiser (aumento del 58% dal 2009 con 36,926 unità). Al primo posto nelle vendite europee di Lexus troviamo per il terzo anno consecutivo la straordinaria gamma Rx, con un totale di vendite pari a 16,359 unità (un aumento del 20% rispetto al 2009), sia per modelli equipaggiati con tecnologia Lexus Hybrid Drive che per quelli dotati di trasmissione convenzionale, provando così la forza della gamma dei prodotti Lexus, che mantiene un’ottima posizione all’interno del mercato premium europeo, dove la domanda di veicoli ecologici continua la sua crescita. La nuova Ct 200h è in grado di mostrare un ottimo livello di consensi già prima dell’inizio della sua commercializzazione, fattore che sosterrà ulteriormente le vendite Lexus per il mercato premium.
Tabella 1 – vendite totali Tme(1) nel 2010
Totale Toyota/lexus 808,311
Toyota 777,193
iQ 22,859
Aygo 82,312
Yaris 164,284
Urban Cruiser 13,903
Auris (incl. Auris Hybrid) 99,821
Auris Hybrid 15,187
Corolla 66,021
Verso 42,866
Prius 43,626
Avensis 70,585
Camry 18,596
Rav4 71,426
Land Cruiser 41,594
Hilux 23,861
Hiace 11,783
Altri modelli 18,843
Lexus 31,118
Is 7,009
Gs (incl. Gs hybrid) 1,487
Gs hybrid 724
Ls (incl. Ls hybrid) 784
Ls hybrid 405
Rx (incl. Rx hybrid) 16,559
Rx hybrid 11,949
Altri modelli 5,279
Tabella 2 – vendite Toyota in Europa(2) nel 2010
Totale Toyota/lexus 781,157
Toyota 750,746
iQ 22,885
Aygo 82,377
Yaris 164,154
Urban Cruiser 13,946
Auris (incl. Auris Hybrid) 99,208
Auris Hybrid 15,237
Corolla 51,189
Verso 42,045
Prius 42,303
Avensis 69,250
Camry 17,501
Rav4 70,344
Land Cruiser 36,926
Hilux 23,402
Hiace 11,551
Altri modelli 3,665
Lexus 30,411
Is 6,906
Gs (incl. Gs hybrid) 1,362
Gs hybrid 686
Ls (incl. Ls hybrid) 732
Ls hybrid 397
Rx (incl. Rx hybrid) 16,359
Rx hybrid 11,906
Altri modelli 5,052
 
   
   
TOYOTA PRIUS: VENDITE RECORD IN GIAPPONE  
 
Roma, 18 gennaio 2011 - Le vendite di Prius in Giappone aumentano del 50% e stabiliscono il nuovo record interno del paese. Nel 2010, con un totale di 315,669 unità, la Toyota Prius ha battuto tutti i record di vendite domestiche mai ottenuti da qualsiasi veicolo. Prius è risultata infatti l’automobile più venduta in Giappone negli ultimi 19 mesi consecutivi, con un incremento del 50% nel corso dell’ultimo anno. Su scala globale, le vendite di Prius continuano a dimostrare una straordinaria regolarità e si attestano oggi a più di 2,083,000 unità, di cui 211,000 relative ai soli mercati europei. Introdotta per la prima volta in Giappone nel 1997, e venduta in Europa da oltre 10 anni, Prius ha il più alto indice di ‘brand awareness’ rispetto a qualsiasi altro veicolo ibrido. In anticipo sui tempi, la comprovata affidabilità della sua trasmissione full hybrid continua ad essere un indiscutibile punto di riferimento per la tecnologia eco-sostenibile, oltre a possedere un sempre più ampio consenso da parte del mercato. Il lancio di nuovi modelli equipaggiati con tecnologia Hybrid Sinergy Drive, offrono i benefici della guida full hybrid a un numero di clienti sempre maggiore. Prius continuerà ad essere il punto di riferimento per le nuove tecnologie e le ulteriori innovazioni nell’architettura della trasmissione full hybrid. Lo scorso anno, l’introduzione della Prius Plug-in con un programma globale di test su strada che vede interessate 600 unità di questo modello di ibrida ricaricabile da rete elettrica, ha segnato una nuova pietra miliare nel campo della mobilità sostenibile.  
   
   
INFRASTRUTTURE, PRESIDENTE BURLANDO: “AL VIA MONITORAGGIO SU 10 GRANDI OPERE CHE FARANNO USCIRE LA LIGURIA DALL’ISOLAMENTO”  
 
Genova, 18 gennaio 2011 - Prende il via oggi un lavoro di monitoraggio su 10 grandi opere trasportistiche, sia ferroviarie che autostradali e portuali, individuate dalla Regione Liguria tra quelle che hanno un valore sopra i 100 milioni di euro per un investimento complessivo di 13 miliardi. Lo ha comunicato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando nel corso della presentazione dell’avvio operativo dei cantieri per il Nodo ferroviario di Genova, insieme agli assessori regionali alle infrastrutture e ai trasporti, Raffaella Paita e Enrico Vesco. “L’obiettivo – ha spiegato Burlando – è quello di dare indicazioni ai cittadini, tra due mesi a partire da oggi, sui tempi di realizzazione delle opere, chiedendo ai vari soggetti operativi come Ferrovie dello Stato di informare costantemente su eventuali ritardi o problemi”. “Si tratta di un monitoraggio importante e permanente – dice Burlando - in una regione che ha sofferto per troppo tempo di isolamento, ma che adesso ha a disposizione le risorse per superare ogni diaframma a vantaggio sia del nostro territorio, sia del Paese”. Il presidente Burlando ha sottolineato infatti che “la Liguria è il nucleo logistico più importante del Paese per quanto riguarda la portualità”. Le 10 opere individuate dalla Regione, per quali vengono messi in campo complessivamente 13 miliardi di euro e sulle quali verrà applicato il sistema di osservazione sono: l’Aurelia bis di Savona, l’Aurelia bis della Spezia, la strada a mare di Cornigliano, il Nodo ferroviario di Genova, il Terzo Valico, la Genova-ventimiglia, la Gronda, il tunnel della Val Fontanabuona, la piattaforma di Vado Ligure e Calata Bettolo. “Basta con i piagnistei – ha concluso Burlando - la Liguria è in grado di venire a capo del deficit strutturale, grazie a un ingente investimento di risorse. Adesso chiederemo a tutti una programmazione precisa con i relativi tempi di realizzazione delle opere. Dobbiamo raccontare ai mercanti internazionali cosa potrà diventare la Liguria in dieci anni, favorendo e attirando così gli investimenti”.  
   
   
INFRASTRUTTURE, RUSH FINALE PER I FONDI FAS (288 MILIONI) ATTESA NELLE PROSSIME SETTIMANE LA FIRMA DEL PASSAGGIO CON IL MINISTRO FITTO  
 
 La Spezia, 18 gennaio 2011 - Rush finale per i fondi Fas in Liguria. Un finanziamento di 340 milioni di euro che, dopo i tagli del governo si sono ridotti a 288 milioni, ma che in un momento di crisi e di forti tagli al bilancio regionale (-154 milioni dallo Stato dopo la manovra) rappresentano subito una boccata d’ossigeno immediata e un importante investimento infrastrutturale. “Probabilmente prima Regione in Italia, in Liguria, come concordato dal ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto con il presidente Claudio Burlando, entro la fine del mese potrebbe essere sottoscritto l’accordo dell’impegno di spesa per l’avvio dei Fas”, ha spiegato l’assessore alle Finanze Pippo Rossetti nella sede della Provincia della Spezia, incontrando i giornalisti in una pausa di una fitta serie di faccia a faccia con le categorie economiche cittadine. “Voi capite- ha aggiunto Rossetti- che se potessim , nel giro di un anno, mettere rapidamente sul terreno regionale i progetti finanziati dai Fas daremmo una fortissima spinta all’economia regionale nel campo dei trasporti, dell’edilizia, dell’indotto per fare strade, scuole, impianti di depurazione e altre opere. Settori che con la manovra hanno subito tagli del 50%”.  
   
   
CATANIA, AL VIA I LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI CALTAGIRONE  
 
 Agrigento, 18 gennaio 2011 - L’anas ha consegnato i lavori di realizzazione del 1° stralcio funzionale della strada statale 683 “Licodia Eubea Libertinia” . Alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, e del Ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervenuti oggi a Racalmuto (Agrigento), in occasione del varo dell’impalcato del viadotto Serra Cazzola sulla strada statale 640 “di Porto Empedocle”, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha ufficializzato la consegna dei lavori all’Ati Fip Industriale – L. & C. Lavori e Costruzioni – Tecnolavori, per la realizzazione del primo stralcio funzionale della variante di Caltagirone, in provincia di Catania. “Con l’avvio dei lavori – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – non si vuole perdere ulteriormente tempo e, dopo 15 anni di attese, realizzare al più presto un’opera necessaria per tutto il territorio Ibleo e Calatino”. “L’intervento – ha continuato Pietro Ciucci - consentirà di ridurre il traffico dall’abitato di Caltagirone e di mettere in collegamento la viabilità principale della Sicilia Sud-orientale con l’autostrada Palermo-catania”. Il primo stralcio funzionale della variante di Caltagirone ha un tracciato complessivo di oltre 8,7 km, che va dal km 3,700 al km 12,470, in viadotto per 6 km e in galleria per oltre 400 metri. Il tracciato si sviluppa in senso est-ovest, partendo in prossimità di Caltagirone per terminare all’innesto con la strada provinciale 37, e attraversa i territori dei comuni di Caltagirone e S.michele di Ganzaria, entrambi in provincia di Catania. L’opera comprende due svincoli e un innesto con la strada provinciale 37, al km 11,400: lo svincolo di ‘S. Bartolomeo’, che costituisce l’accesso principale alla città di Caltagirone e lo svincolo ‘Molona’ con la strada statale 417, che collega Catania a Gela. La Variante di Caltagirone costituisce il prolungamento di un primo tratto già realizzato, compreso tra la statale 514 (svincolo di Licodia Eubea) e Regalsemi, di cui presenta le medesime caratteristiche funzionali (sezione tipo a singola carreggiata, con una corsia per senso di marcia; le due corsie sono larghe 3,75 metri e affiancate da banchine da 1,50 metri, per una larghezza totale di piattaforma di 10,50 metri). L’investimento complessivo dell’Anas per completare l’opera ammonta ad oltre 143 milioni di euro e il tempo contrattuale è stato fissato in 900 giorni. “Entro l’estate – ha concluso Pietro Ciucci – verrà aggiudicata la gara relativa al secondo stralcio funzionale, tratto A, della strada statale 683 “Licodia Eubea Libertinia” e, quindi, avranno inizio i lavori, per una somma complessiva di 102 milioni di euro. Il termine per le offerte di partecipazione per i prequalificati scadrà il prossimo venerdì 21 gennaio. Per quanto riguarda il terzo lotto, secondo stralcio funzionale, tratto B, (da Caltagirone fino al bivio Gigliotto), il progetto è all’approvazione del Cipe, per un importo di 114 milioni di euro”.  
   
   
IL MINISTRO ALTERO MATTEOLI INAUGURA IL PRIMO STRALCIO E GLI SVINCOLI DELLA STRADA STATALE 115 “SUD OCCIDENTALE SICULA”, A SCIACCA  
 
Agrigento, 18 gennaio 2011 - Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli ha tenuto a battesimo il 17 gennaio l’apertura al traffico degli svincoli di Sciacca Nord e di Baiata della strada statale 115 ‘Sud Occidentale Sicula’, nel tratto compreso fra il km 99,000 (Bivio San Bartolo) e il km 117,350 (Sciacca). Alla cerimonia, oltre al Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, sono intervenuti i Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e il Sindaco del Comune di Sciacca, Vito Bono. “L’inaugurazione odierna – ha dichiarato il Ministro Altero Matteoli – è una parte di un più ampio ed articolato piano di investimenti che Anas sta attuando in Sicilia grazie anche alle sinergie con vari istituzioni come l’Unione europea, il Governo e la Regione Siciliana. I lavori che si aprono oggi consentono di eliminare punti critici e pericolosi della ss115 e quindi migliorano la viabilità generale e la sicurezza stradale. Questo intervento dimostra ancora una volta l’impegno e l’attenzione del governo per lo sviluppo infrastrutturale della Sicilia“. “Le opere realizzate – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - si pongono al servizio degli utenti e perseguono il fondamentale obiettivo dell’innalzamento degli standard di sicurezza della rete stradale, con i benefici indotti dalla riduzione dei tempi di percorrenza e del miglioramento della viabilità, attraverso la sensibile diminuzione delle intersezioni esistenti”. “I nuovi svincoli – ha continuato Pietro Ciucci - che hanno eliminato alcuni pericolosissimi incroci a raso, consentiranno di gestire meglio i flussi di traffico, particolarmente intensi per la presenza sul territorio di numerose attività economiche e di un esteso tessuto industriale”. L’intervento, nel suo complesso, è stato finalizzato al potenziamento di una delle più importanti direttrici di traffico dell’intera regione e ha previsto quattro tipi di interventi: • la realizzazione degli svincoli; • l’allargamento della sezione stradale, da 9,50 a 10,50 metri, della strada statale 115, nel tratto compreso tra il cavalcavia Scunchipane I e lo svincolo Scunchipane; • la rettifica e il miglioramento plano-altimetrico del tracciato con la contestuale eliminazione di incroci a raso e immissioni dirette; • la realizzazione di strade laterali di servizio (7 metri di larghezza) per l’accessibilità alle proprietà pubbliche e private e alle attività produttive, in precedenza collegate direttamente con la strada statale 115. L’insieme delle opere realizzate dall’Anas ha richiesto un investimento complessivo di 28 milioni di euro.  
   
   
AGRIGENTO-CALTANISSETTA, I MINISTRI ALTERO MATTEOLI E ANGELINO ALFANO VISITANO I CANTIERI DELL’ANAS SULLA STRADA STATALE 640 “DI PORTO EMPEDOCLE” VARATO UN IMPALCATO DEL VIADOTTO PELLEGRINO, IN LOCALITÀ SERRA CAZZOLA  
 
Agrigento, 18 gennaio 2011 - Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli e il Ministro della Giustizia Angelino Alfano hanno visitato ieri i cantieri della strada statale 640 “Di Porto Empedocle”, accompagnati dal Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, in occasione del varo di un impalcato del viadotto Pellegrino, in località Serra Cazzola. “Non è la prima volta nei due anni di Governo – ha dichiarato il Ministro Altero Matteoli – che sono venuto in Sicilia per dare avvio a nuovi lavori infrastrutturali o ad inaugurare opere concluse. E ciò a riprova che il Governo è impegnato seriamente nell’infrastrutturazione della Sicilia. In atto gli investimenti solo di Anas per opere in corso nella Regione sono di oltre 2 miliardi di euro, mentre gli investimenti programmati superano complessivamente i 4 miliardi di euro. Si tratta di numeri importanti che parlano da soli e che contribuiranno certamente anche alla crescita economica della Sicilia. L’intervento in corso nella zona di Racalmuto è fondamentale per il sistema viario siciliano ed auspico che possa essere concluso nei tempi che Anas ha previsto. Desidero ringraziare in particolare i tecnici e le maestranze che con dedizione si applicano quotidianamente per trasformare un progetto in un’opera compiuta“. “Negli ultimi due anni l’Anas ha festeggiato in Sicilia alcuni importanti successi – ha ricordato il Presidente Pietro Ciucci – tra i quali, in particolare l’apertura al traffico di tutta l’autostrada Catania-siracusa, ma ricordiamo anche di aver dato avvio il 25 febbraio 2009 ai lavori di raddoppio a quattro corsie del primo lotto della Agrigento-caltanissetta, di cui prevediamo l’apertura al traffico di un primo tratto di 3 km entro la primavera dell’anno in corso e dell’intero tratto di 34 km entro l’estate del 2012. All’apertura del primo tratto del I lotto, verrà siglata la consegna dei lavori del Ii lotto, lungo circa 30 km”. La Agrigento-caltanissetta costituisce un’opera fondamentale per la viabilità siciliana e, non a caso, è inserita nel “1° programma delle Infrastrutture strategiche” approvato con delibera Cipe 121 del 21 dicembre 2001, da realizzare con le procedure della Legge Obiettivo mediante Contraente Generale. L’itinerario della Strada Statale 640 “di Porto Empedocle”, lungo 74 km, rappresenta il collegamento diretto tra i capoluoghi di provincia di Agrigento e di Caltanissetta, ma anche una dorsale strategica della viabilità regionale, che oggi non è più in grado di assorbire un flusso veicolare particolarmente intenso (circa 25.000 vetture al giorno, nel tratto di maggior traffico, compreso tra lo svincolo Petrusa e lo svincolo Caldare). Tale infrastruttura, infatti, dal punto di vista funzionale si caratterizza sia come asse stradale di penetrazione a servizio delle aree interne, sia come itinerario preferenziale di collegamento tra la Sicilia sud-occidentale e l’anello viario principale dell’isola costituito dai collegamenti autostradali fra i tre principali centri metropolitani: l’A19 “Palermo–catania”, l’A20 “Messina–palermo” e l’A18 “Messina–catania”. “Il raddoppio di questa importante arteria – ha affermato il Presidente dell’Anas -, rilevante sia per traffici commerciali che turistici, contribuirà ad innalzare innanzitutto i livelli di sicurezza (eliminando gli accessi diretti alle proprietà private), ma anche a diminuire i tempi di percorrenza e a migliorare l’andamento plano-altimetrico”. “A lavori conclusi – ha spiegato Pietro Ciucci - il tracciato stradale attualmente largo 10 metri con una sola carreggiata con due corsie, una per ogni senso di marcia, diventerà una arteria di larghezza di 22 metri a due carreggiate con due corsie per senso di marcia separate da uno spartitraffico centrale”. I lavori già avviati riguardano l`adeguamento a quattro corsie del primo lotto della strada statale 640, dal km 9,8 al km 44,4, per uno sviluppo complessivo di circa 34 km, con la realizzazione di alcuni tratti nuovi in variante. Si tratta di un intervento assai rilevante anche dal punto di vista tecnico. Fra le principali opere d’arte, si segnalano 20 viadotti per una lunghezza complessiva di 6,4 km, 3 gallerie e 8 svincoli. Il progetto di ammodernamento di questo primo lotto della Ss640 prevede, in particolare, la realizzazione di 3 viadotti principali (per complessivi 2,4 chilometri), e di 2 gallerie artificiali. Per la realizzazione dell’intero tracciato saranno impiegati 1,5 milioni di metri cubi di calcestruzzo e 500.000 tonnellate di acciaio, con la presenza media di 10 autogrù di medio/alto tonnellaggio, 60 escavatori, 15 pale meccaniche, circa 300 mezzi d’opera di vario tipo, 100 autocarri a tre e più assi. Attualmente è presente una occupazione diretta giornaliera di oltre 600 unità lavorative, di cui 530 operai, e con circa 25 Imprese sub-affidatarie del General Contractor Ati Cmc – Ccc di Ravenna, ora Empedocle S.c.p.a. Le lavorazioni, superate le difficoltà iniziali - quali interferenze con i sottoservizi e soprattutto il ritrovamento di discariche abusive in situ, per le quali si è provveduto alla relativa bonifica – sono oggi in piena fase esecutiva. L’investimento complessivo richiesto è di circa 500 milioni di euro. “Con la stessa determinazione – ha concluso Pietro Ciucci - intendiamo procedere alla realizzazione del tratto successivo dell’Agrigento-caltanissetta, per un investimento complessivo di circa 770 milioni di euro. La gara a Contraente Generale è stata già effettuata ed è in fase di ultimazione la progettazione esecutiva”.  
   
   
PIETRO CIUCCI: L’ANAS IN SICILIA, INVESTIMENTI PER LAVORI REALIZZATI, IN CORSO E PROGRAMMATI, PER UN TOTALE DI OLTRE 7 MILIARDI DI EURO  
 
Agrigento, 18 gennaio 2011 - Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, in occasione dell’inaugurazione delle opere di svincolo tra i km 99 e 117 della strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”, a Sciacca, ieri ha tracciato un bilancio dell’Anas nella regione Sicilia che, con una rete stradale e autostradale di 4.100 km, pari al 20% della rete di interesse nazionale, è una delle regioni nelle quali l’Anas ha in corso maggiori investimenti dedicati sia alle nuove costruzioni che alle attività di manutenzione. “Dal 2006 e fino ad oggi – ha affermato Pietro Ciucci – l’Anas ha investito circa un miliardo di euro in Sicilia. Tra le opere completate va ricordata l`apertura al traffico della autostrada Catania Siracusa, progetto che rappresenta un punto di riferimento non solo nazionale per l`attenzione riservata all`ambiente e alla sicurezza”. Per quanto riguarda la manutenzione, negli ultimi cinque anni sono stati ultimati interventi per circa 245 milioni di euro, mentre attualmente tra lavori in corso e di prossimo avvio si raggiunge un importo di circa 143 milioni di euro. “Attualmente – ha continuato il Presidente dell’Anas – gli investimenti in corso nella regione ammontano a oltre 2 miliardi di euro, mentre quelli programmati a oltre 4,1 miliardi di euro. Il totale di investimenti complessivi per lavori realizzati, in corso e programmati in Sicilia è pertanto di oltre 7 miliardi di euro”. Tra gli investimenti programmati è compreso anche l’intervento in project financing per la realizzazione del collegamento autostradale Ragusa-catania, opera per la quale sono in corso le procedure di gara, per un importo di 815 milioni di euro. In particolare, tra gli altri interventi in corso, vi sono i lavori di realizzazione della Agrigento-caltanissetta, avviati nel 2009, per un importo complessivo per l`intero itinerario di 1,3 miliardi di euro, e i lavori per la realizzazione della “variante di Caltagirone”, 1° stralcio funzionale della strada statale 683 “Licodia Eubea Libertinia”, che partono oggi. Sulla strada statale 114 ‘Orientale Sicula’ prosegue la ricostruzione del Ponte Primosole sul fiume Simeto al km 110, che ha raggiunto una produzione di circa l’11%. L’ultimazione dell’opera è prevista per ottobre 2011. Sulla strada statale 284 ‘Occidentale Etnea’ proseguono i lavori di adeguamento del 1° lotto, dal km 20,000 all’abitato di Bronte. I lavori hanno raggiunto una produzione pari a circa il 10%. L’ultimazione è prevista per dicembre 2011. Inoltre, sull’itinerario Nord Sud, S.stefano di Camastra-gela vanno avanti i lavori di ammodernamento e sistemazione del tratto compreso tra i km 19 e km 23, lotto B2. L’ultimazione definitiva è prevista per luglio 2012. “Infine - ha concluso il Presidente Pietro Ciucci -, va aggiunto che la Sicilia è interessata da una delle più grandi opere in programma in Italia, il Ponte sullo Stretto, che comporta un investimento complessivo di oltre 6 miliardi di euro e che, com’è noto, è un’opera sia stradale che ferroviaria che sarà realizzata dalla società Stretto di Messina (di cui l’Anas è l’azionista di maggioranza). Il progetto definitivo dell`intera opera è stato consegnato dal contraente generale lo scorso 20 dicembre, come previsto. A conclusione delle attività di verifica ed ottenute le approvazioni di legge, l`obiettivo è di aprire i cantieri principali all`inizio del prossimo anno. Queste cifre confermano la centralità nel sistema dei trasporti italiano della Sicilia che, collegata stabilmente alle altre regioni meridionali attraverso il Ponte sullo Stretto, rafforzerà il suo ruolo di piattaforma logistica strategica per i traffici del Mediterraneo, anche in funzione dei corridoi europei 1 Berlino-palermo e 8 Bari-varna”.  
   
   
S.S. 172: ENTRO L’ANNO L’AVVIO DEI LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA  
 
 Bari, 18 gennaio 2011 - “Entro l’anno saremo nelle condizioni di poter avviare i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della Ss 172 e dir.; sono state ormai concluse tutte le procedure amministrative che impedivano l’avvio di un’opera che i cittadini pugliesi aspettano da molti anni. E’ chiaro che sull’intera questione pende ancora la vicenda economica, rispetto alla quale tenteremo di aprire un dialogo con il Ministero delle Infrastrutture, che fino a questo momento ha mostrato disponibilità, ma siamo ad un importante punto di svolta”.: lo ha detto l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine del sesto incontro operativo per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza strada statale 172 e dir, convocato dallo stesso assessore a Bari. All’incontro hanno partecipato il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, il dirigente del Provveditorato al Ministero delle Infrestrutture interregionali alle Oo.pp. Per la Puglia e la Basilicata, Tommaso Colabufo, il Sindaco di Fasano Lello di Bari, il Sindaco di Martina Franca Francesco Palazzo e rappresentanti dell’Anas e della Regione Puglia. La riunione di oggi è stata utile per verificare nuovamente l’avvenuto adempimento agli impegni assunti dalle parti interessate. In particolare, relativamente al tratto Putignano-alberobello-locorotondo, tutti i comuni interessati hanno già approvato le delibere di Consiglio comunale di propria competenza, mentre l’Anas ha confermato l’impegno, già assunto nella scorsa riunione, di predisporre il progetto preliminare entro il 15 maggio prossimo. Si è affrontata anche la questione relativa al tratto Casamassima-putignano, rispetto al quale l’Anas è pronta per avviare la redazione del progetto definitivo, che dovrà però necessariamente recepire le prescrizioni del Cipe in fase di approvazione del progetto preliminare. Sul tratto “Orimini”, che giunge fino a Martina Franca, relativamente al quale il Consiglio di amministrazione dell’Anas ha già approvato il progetto preliminare dei lavori di messa in sicurezza, è stata convocata per il prossimo 16 febbraio la conferenza di servizi presso il Provveditorato al Ministero delle Infrestrutture interregionali alle Oo.pp. Per la Puglia e la Basilicata. Infine, rispetto alla Ss 172 dir., nel tratto Fasano-locorotondo, entro la fine della prossima settimana, sarà possibile avviare le procedure per finanziare l’esecuzione del lavori, attraverso l’avvio di un’interlocuzione con la Provincia di Brindisi, attuale soggetto destinatario dei fondi destinati alle strade “ex Anas”. Subito dopo, sarà sottoscritto un Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, l’Anas e la Provincia di Brindisi, che permetterà all’Anas di avviare la redazione del progetto preliminare.  
   
   
FERROVIE, PRESIDENTE BURLANDO: “VIA LIBERA OPERATIVO AI LAVORI PER IL NODO FERROVIARIO DI GENOVA”  
 
 Genova, 18 gennaio 2011 - “Oggi, insieme con il Comune e con Ferrovie dello Stato, abbiamo dato il via libera operativo, dopo i lavori preliminari, all’intervento di oltre 600 milioni di euro per rifare il nodo ferroviario di Genova. Sarà pronto nel 2016 e consentirà a tutti i treni merci e a lunga percorrenza di non passere più per la linea storica che potrà così trasformarsi a tutti gli effetti in una metropolitana ferroviaria urbana con frequenze molto significative”. Lo ha comunicato il 14 gennaio il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando al termine della riunione effettuata con le Ferrovie e il Comune di Genova, alla presenza degli assessori alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Liguria, Raffaella Paita e Enrico Vesco e del vicesindaco e dell’assessore comunale allo sviluppo economico, Paolo Pissarello e Mario Margini. “Si tratta – ha ribadito Burlando – di un’opera strategica per le merci, per il porto e in prospettiva anche per Terzo Valico e per il trasporto pubblico locale del capoluogo. Per questo motivo si è voluto salvaguardare il biglietto a tariffa integrata, una tradizione molto importante di questa città”. “Si tratta - ha continuato Burlando – di un appalto molto complesso che verrà seguito costantemente, a partire da oggi, sia dalla Regione, sia dal Comune con l’obiettivo di non perdere tempo e offrire questo servizio ai cittadini di Genova entro cinque anni”. I lavori erano iniziati in via preliminare lo scorso anno, all’inizio di settembre, e adesso si assiste all’avvio dei cantieri, pronti ad aprire in 11 aree tra Voltri e Terralba, alcuni dei quali già partiti. “Tutto ciò significa – ha chiarito il presidente della Regione – che ci potrà essere un impatto in termini di rumore e di viabilità e più avanti si potrà registrare una leggera diminuzione dei treni per i pendolari, a seguito dei lavori, ma il risultato sarà la creazione di due nuovi binari, tra Genova Voltri e Genova Brignole e il potenziamento dell’offerta di traffico, sia per la fascia costiera che per la Valpolcevera, con la possibilità di un incremento dal 50 al 100 per cento della frequenza dei convogli regionali all’interno dell’area urbana”. Il finanziamento statale di 622,4 milioni di euro è già integralmente disponibile e completamente assegnato nell’ambito del contratto di servizio Governo-fs. I lavori del nodo, è stato specificato, non porteranno ad alcuna chiusura delle stazioni, si potrà semmai determinare una riduzione dei treni che verrà di volta in volta affrontata dal tavolo tecnico permanente, per prevenire qualsiasi riflesso sulla popolazione. Nel corso dell’incontro tra Regione, Comune di Genova e Ferrovie è stato affrontato inoltre il tema della revisione delle aziende trasportistiche della Regione, sia quelle su gomma sia nella versione integrata ferro e gomma, sulle quali è stata avviata una riflessione congiunta, tra Regione e Comune.  
   
   
CROAZIA, FONDI EUROPEI PER AMPLIARE IL PORTO DI ROVIGNO  
 
Zagabria, 18 gennaio 2011 - La città di Rovigno riceverà 190 mila euro dal fondo europeo Adrimob nell´ambito del programma operativo Ipa per il periodo 2007-2013. Il progetto è destinato alla definizione e allo sviluppo di una strategia comune di trasporto sostenibile, in particolare per i passeggeri, fra le sponde dell´Adriatico e lungo le coste, attraverso il miglioramento e il rafforzamento dei trasporti marittimi, combinati con altri mezzi di trasporto a terra alternativi agli autoveicoli. L´idea del progetto è di strutturare un sistema intermodale interadriatico che consenta ai viaggiatori, il cui numero è in costante aumento, siano essi turisti, operatori economici o lavoratori, di potersi spostare agevolmente utilizzando in primo luogo le vie d´acqua. Al progetto, coordinato dalla città di Ravenna, partecipano per la parte italiana le Province di Rimini, Pescara, Brindisi, Pesaro-urbino, Ancona, Bari e Venezia e il Comune di Cesenatico, mentre per la Croazia partecipano i rappresentanti del ministero dei Trasporti, la città e l´Autorità portuale di Rovigno, la città di Arbe e la Regione Litoraneo-montana.  
   
   
PORTO DI IMPERIA, COLLAUDO ANCORA SUB IUDICE  
 
Imperia, 18 gennaio 2011 - “Non è ancora cominciata l’istruttoria per il collaudo dei lavori del Porto di Imperia. Siamo in una fase preparatoria finalizzata a verificare la correttezza e la legittimità della proposta fatta ieri dalla Porto di Imperia Spa relativa alla documentazione contabile necessaria e attesa dalla Commissione regionale di vigilanza e collaudo delle opere marittime per determinare il costo dei lavori dell’opera. Solo se l’esito dell’esame di questa documentazione sarà positivo si potrà procedere all’istruttoria riguardante il collaudo dello scalo turistico”. Lo ha precisato l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano rispondendo alle domande dei giornalisti sul porto di Imperia.  
   
   
TOREMAR: PARTITE LE LETTERE PER I CONCORRENTI ALLA PRIVATIZZAZIONE  
 
Firenze, 18 gennaio 2011 - Sono state inviate le lettere per i concorrenti alla gara per la privatizzazione della società di navigazione Toremar, oggi di proprietà della Regione Toscana. Tutti i soggetti che nei mesi scorsi hanno manifestato interesse per l’acquisizione di Toremar e dei suoi servizi avranno 60 giorni dal ricevimento della missiva per inviare la loro offerta economica. Il termine ultimo è fissato al 21 marzo 2011, dopo quella data una specifica commissione valuterà le offerte pervenute ed individuerà quella più idonea. Con il soggetto vincitore la Regione Toscana stipulerà due contratti: uno per l’acquisizione del 100% delle quote Toremar, l’altro per l’appalto per 12 anni dei servizi oggi volti dalla compagnia e per i quali la base di appalto della gara prevede un corrispettivo contrattuale di 174 milioni in 12 anni. La Regione sarà garante del servizio per i 12 anni di contratto con il vincitore della gara, tutelando i diritti alla mobilità ed il rispetto della continuità territoriale per tutto l’Arcipelago Toscano. Nella gara hanno un ruolo essenziale il miglioramento dei servizi, il rinnovo della flotta ed un’attenta politica tariffaria. Il nuovo contratto che verrà stipulato con il soggetto vincitore del bando di gara Toremar prevederà, comunque, una maggiore flessibilità delle tariffe e garantirà la tariffa agevolata (circa 50% medio di riduzione) per residenti e pendolari (solo abbonamento), nonché la tariffa integrata Pegaso per viaggi intermodali.  
   
   
FALLITA LA TRATTATIVA FRA LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE DEL GOLFO ADERENTI ALL’ACAP E L’ASSESSORATO REGIONALE AI TRASPORTI.  
 
Napoli, 18 Gennaio.2011 - L’assenza dell’Assessore ai Trasporti Vetrella all’incontro in Regione Campania ha fatto saltare il tavolo di confronto con gli armatori rappresentanti delle compagnie di navigazione private. In occasione della breve riunione, i funzionari della Regione hanno ribadito alle Compagnie Private il diktat “accettare una proroga di 9/12 mesi o vedersi espropriare le attività a favore della Compagnia Regionale Caremar e di altri aspiranti armatori”. Le compagnie hanno ribadito alla Regione quanto già comunicato nello scorso mese di Novembre, che il periodo di 9 mesi non è conciliabile con gli impegni economici che dovranno sostenere per manutenzionare le flotte da utilizzare nel servizio (circa 30 unità veloci e 8 navi), e confermato la loro disponibilità ad assumere gli obblighi di servizio senza contributi economici per un periodo almeno triennale, tempo minimo necessario per pianificare l’ammortamento dei notevoli oneri economici, oppure in alternativa a continuare le attività così come hanno fatto da decenni, senza obblighi di servizio e sempre senza finanziamenti, garantendo allo stesso tempo tariffe agevolate a residenti e pendolari. Oggi ci troviamo di fronte ad uno stato di emergenza creato dalla Regione che in luogo di definire il piano triennale dei servizi scaduto il 4 Aprile 2010 ( così come previsto dalla L.r. 3/2002) ha inopinatamente sospeso l’esecutività del vigente quadro accosti relativo ai servizi di trasporto regionale emanando il Decreto dirigenziale del 30 Dicembre 2010. Decreto che vieta ai privati di svolgere la propria attività ed affida alla società Caremar Spa, i servizi minimi di trasporto marittimo, sopprimendo pertanto le attività dei privati, provocando gravissimi danni alle società di navigazione, che da decenni esercitano i servizi summenzionati, in violazione degli impegni assunti dalle autorità italiane nei confronti della Commissione Europea e del regolamento Cee n. 3577/92 che detta i principi di liberalizzazione del mercato di cabotaggio marittimo. Ancora una volta responsabilmente, solo per spirito di reale collaborazione, e nell’interesse particolare dell’utenza e del mantenimento dei livelli occupazionali, le compagnie si impegnano, per evitare il caos, a continuare le corse fino al 31 Gennaio 2011 auspicando che in questo lasso di tempo si arrivi ad una soluzione definitiva che tenga conto delle esigenze di tutti.