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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Gennaio 2011 |
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MENO INSTALLAZIONI RISPETTO AL 2009, RALLENTA LO SVILUPPO DELL’EOLICO ITALIANO IL SETTORE CONFERMA LE PROPRIE POTENZIALITÀ MA CON UNA CRESCITA INFERIORE ALLE ATTESE |
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Milano, 24 gennaio 2010 – Seppur inferiore alle aspettative, nell’arco dell’ultimo anno si è registrata nuova potenza eolica installata pari a 950 Mw, quasi due miliardi di Euro di investimenti: una crescita importante, eppure di circa il 15% inferiore rispetto al 2009. Aper vede in questa flessione un segnale da non ignorare. Le cause di tale rallentamento sono certamente ascrivibili alle alterne vicende che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’eolico nel 2010: la crescente difficoltà nel finanziamento di nuovi progetti e la confusione normativa hanno senza dubbio giocato un ruolo fondamentale. Gli effetti persistenti della crisi economica internazionale, combinati alle numerose incertezze in materia di Certificati Verdi hanno provocato una crescente difficoltà nell’accesso al credito, creando un clima di sfiducia negli istituti bancari sempre meno propensi a finanziare progetti in Italia, sempre più interessati ad altri Paesi Europei con economie più stabili. In questo quadro, anche a livello regionale emergono alcune ambiguità. Se da un lato sono state finalmente approvate le Linee Guida Nazionali, attese da sette anni, Aper ha constatato da parte di alcune amministrazioni ancora scarsa volontà ad impegnarsi nel definire discipline regionali autorizzative omogenee e in coerenza con le Linee Guida stesse e con i target del Piano di Azione Nazionale al 2020. A tutto ciò si aggiunge inoltre la mancata definizione del Burden Sharing. Ad oggi la potenza eolica complessiva risulta di 5.797 Mw; il cammino è ancora lungo, ma percorribile. Per raggiungere l’obiettivo di 12.680 Mw previsto dal Pan al 2020, è necessario che il Governo e le altre Istituzioni sia centrali che locali infondano maggior certezza e coerenza al settore, cogliendo l’occasione del recepimento della direttiva europea 28/2009/Ce per rafforzare gli strumenti in mano agli operatori e rilanciare realmente tutto il settore della produzione da fonti rinnovabili, comparto eolico incluso. Al momento, infatti, l’Italia è l’unico dei grandi Paesi a non apparire in grado di conseguire gli obiettivi assunti in sede Europea. |
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NESSUNA AUTORIZZAZIONE PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI ZAMPARINI A BRINDISI |
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Bari, 24 gennaio 2011 - “La Regione Puglia non ha autorizzato alcun impianto fotovoltaico richiesto dalla 3M Energia di Maurizio Zamparini nel territorio di Brindisi”, lo precisa la vice presidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone in relazione alle notizie diffuse dalla stampa il 20 gennaio. “Il Gruppo Zamparini - spiega la vice presidente - ha presentato domanda datata 6 agosto 2010 e protocollata il 12.8.2010 con il n. 12343. Il progetto consiste in un campo fotovoltaico da 199,962 Mw (e non da 500 Mw come riportato dai media), che occupa una superficie lorda di 784 ettari”. “È importante precisare – ha continuato Loredana Capone - che la richiesta non solo non è stata autorizzata, ma non è neanche stata istruita. Reca infatti il progressivo interno F/93/2010 e le pratiche istruite finora arrivano all’incirca al progressivo F/85/2010. Inoltre manca ancora la Via, la Valutazione di Impatto ambientale che deve essere rilasciata dalla Provincia di Brindisi, e non sono stati versati neanche gli oneri istruttori richiesti dalla nuove regole imposte dalla Regione”. “Dunque – ha concluso la vice presidente – la vicenda che ha sollevato tanta attenzione e tante preoccupazioni è solo il progetto di un’impresa e nulla oltre questo. La Regione comunque intende prestare la massima attenzione all’istruttoria di tutti gli enti coinvolti nel procedimento”. |
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ENERGIA: CONDIVISIONE ITER REGIONE-IONIO GAS PER RIGASSIFICATORE MELILLI |
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Palermo, 24 gennaio 2011 - Si e´ svolto il 21 gennaio, al dipartimento regionale all´Energia, il tavolo tecnico Regione-ionio Gas, convocato dall´assessore Giosue´ Marino per realizzare il rigassificatore nell´area del comune di Melilli, in provincia di Siracusa. "Sono state esaminate e valutate attentamente - ha spiegato Marino - tutte le prescrizioni inderogabili per l´amministrazione, ma pienamente condivise dalla Ionio Gas, la societa´ che intende realizzare l´impianto. Ora saranno convocati ufficialmente tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nell´iter autorizzativo dell´avvio dei lavori dell´infrastruttura, in modo da definire le rispettive competenze tecniche e giuridiche. I lavori del tavolo sono stati coordinati dal dirigente generale del dipartimento, Gianluca Galati, alla presenza del capo di gabinetto dell´assessorato, Antonella Bullara. |
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NUCLEARE: RIBADITO NO SICILIA IN CONFERENZA STATO-REGIONI
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Palermo, 24 gennaio 2011 - "La Regione siciliana ha confermato il suo orientamento negativo in merito al ´parere sullo schema di delibera Cipe recante definizione delle tipologie degli impianti per la produzione di energia elettrica nucleare che possono essere realizzati nel territorio nazionale´, confermando gli orientamenti espressi dal Governo Lombardo e dall´Assemblea regionale siciliana". Cosi´ l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, il 20 gennaio a conclusione delle riunioni della Conferenza unificata e della Conferenza Stato-regioni che si sono tenute oggi a Roma. |
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A VIMODRONE 337 NUOVI ALLOGGI IN HOUSING SOCIALE NO A ZONE DEGRADATE, IL QUARTIERE AVRA´ NUOVA VITA |
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Milano, 24 gennaio 2011 - Partiranno il prossimo anno i lavori per rimettere a nuovo le aree di via Fiume/xi febbraio a Vimodrone (Mi). Al posto di immobili degradati, con impianti non a norma e obsoleti e la mancanza dei requisiti minimi di efficienza energetica (assenza di coibentazione, di doppi vetri, di cappotto nelle murature) sorgeranno 337 alloggi (al posto dei 168 attuali) di ultimissima generazione, di diversa metratura, per rispondere alle esigenze più diversificate. L´intervento è stato presentato questa mattina a Palazzo Lombardia dall´assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, affiancato dal sindaco di Vimodrone, Dario Veneroni, dal presidente dell´Aler di Milano, Loris Zaffra e dal direttore generale dell´Aler di Milano, Domenico Ippolito. "E´ un intervento che cambierà completamente il volto della città - ha spiegato Zambetti - andando a risolvere quei problemi che ancora oggi non trovano una risposta. Anche i canoni di affitto verranno diversificati a seconda delle esigenze dei futuri inquilini". "Eviteremo dunque - ha aggiunto - un´eccessiva concentrazione di persone anziane e creeremo quel mix abitativo necessario ad evita la ghettizzazione della zona. Per questo abbiamo deciso di cofinanziare l´intervento con 2 milioni di euro rispetto ad un costo complessivo di circa 14". L´intervento, che permetterà di inserire nel quartiere anche negozi, nuove infrastrutture, aree a verde pubblico, scuole e asili, avverrà in due fasi: - la prima (2012/2014) prevede la costruzione del nuovo quartiere di edilizia pubblica integrata in via Xi Febbraio (superficie territoriale 52.800 mq) e comprenderà, oltre ai nuovi 183 alloggi Erp, anche edilizia libera, nuove infrastrutture viarie, parcheggi e aree a verde pubblico; - la seconda (2014/2018) prevede la demolizione e la ricostruzione dell´intero Quartiere di via Fiume (superficie territoriale 70.500 mq) mediante realizzazione di nuove infrastrutture viarie, nuovo campus scolastico e aree a verde pubblico. Tra la prima e la seconda fase avverrà il trasferimento degli attuali inquilini dal quartiere di via Fiume al nuovo quartiere di via Xi Febbraio. Dei 337 nuovi alloggi (superficie da 40 a 105 mq), 168 saranno destinati al canone sociale, 24 a canone moderato e i rimanenti 145 a canone convenzionato per almeno 10 anni con patto di futura vendita. |
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CASA: INCONTRO PUBBLICO UNIONE INQUILINI. GOVERNO METTE IN GINOCCHIO LE FAMIGLIE, IN UMBRIA PREVISTI 1200 SFRATTI PENALIZZATO IL CANALE CONCORDATO E VANTAGGI IMMOTIVATI AI PROPRIETARI RICCHI E CHE PRATICANO GLI AFFITTI PIÙ ALTI DEL LIBERO MERCATO |
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Perugia, 24 gennaio 2011 - "La crisi economica e le scelte del governo Berlusconi stanno mettendo in ginocchio le famiglie italiane e, a farne le spese, sono soprattutto le categorie più deboli che faticheranno sempre di più ad arrivare alla fine del mese per le misure recessive che il Governo sta adottando". Lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, intervenendo il 22 gennaio all´incontro pubblico organizzato dall´Unione inquilini per affrontare la questione delle politiche abitative in Umbria. "In questo difficile contesto ad essere messo in discussione è soprattutto il diritto alla casa - ha detto l´assessore - Con una pervicacia che ha dell´incredibile, infatti, sono stati adottati, e stanno per essere adottati, una serie di provvedimenti che non tengono minimamente conto della situazione degli sfratti nel nostro Paese, lasciando centinaia di migliaia di famiglie in balìa di un mercato sempre più selvaggio a cui si tenta di dare risposte palliativo, con provvedimenti che, vedi la proposta della cedolare secca, vanno nella direzione opposta". "Solo nella nostra regione - ha proseguito l´assessore - si prevedono almeno 1200 sfratti a cui stiamo tentando di dare risposta nonostante le difficoltà oggettive in cui siamo chiamati ad operare. Il Governo taglia l´80 per cento del fondo per gli affitti che aveva garantito per le Regioni una capacità di sostegno alle famiglie in difficoltà e, parallelamente, vengono, di fatto, azzerate le risorse per l´edilizia residenziale pubblica mettendo in seria difficoltà la possibilità, anche per l´Umbria, di mantenere gli standard qualitativi che hanno caratterizzato negli anni le politiche abitative regionali". "L´ultima trovata, contenuta nel decreto del federalismo fiscale - secondo Vinti - è l´introduzione della cedolare secca che si divide in due, il 20 per cento per il canale concordato (in cui l´affitto è più basso in media del 20 per cento rispetto al libero mercato) e il 23 per cento per il canale libero, ma le incongruenze del meccanismo rimangono tutte. Con questo meccanismo infatti, conti alla mano, viene penalizzato in maniera molto drastica il canale concordato e si danno vantaggi immotivati ai proprietari ricchi e che praticano gli affitti più alti del libero mercato senza, peraltro, prevedere alcuna misura di sostegno agli affittuari". In proposito l´assessore ha ricordato che la Giunta regionale sta lavorando per garantire politiche abitative di qualità anche nel prossimo futuro. "Basti pensare - ha detto - che nell´anno appena concluso, nonostante la crisi economica che ha visto il mondo delle imprese impegnate nel superamento di molte difficoltà, la Regione Umbria ha proseguito nella sua politica in materia erogando alcune decine di milioni di euro a favore delle ´Ater´, delle imprese e cooperative e dei singoli privati. Per la quasi totalità queste risorse sono state utilizzate per interventi edilizi che, oltre ad offrire una opportunità per soddisfare il bisogno della casa per i cittadini più svantaggiati, hanno costituito un significativo supporto alle imprese impegnate nel settore". "Tutto questo - ha concluso Vinti - conferma la grande attenzione alle esigenze dei cittadini delle istituzioni regionali, in prima linea per la difesa reale del diritto alla casa, pur agendo in un quadro di estrema difficoltà dal punto di vista economico e finanziario". |
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NEL VENEZIANO IL PIANO CASA “RADDOPPIA”. |
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Venezia, 24 gennaio 2010 - “Avevamo visto giusto: il piano casa aveva bisogno di un tempo di rodaggio, ma sarebbe senz’altro decollato, contrariamente a quanto sostenevano i detrattori di principio, confermandosi un tonico per l’edilizia, in un periodo di crisi economica. E oggi possiamo dire che è decollato”. Lo ha affermato l’assessore regionale Renato Chisso, commentando con soddisfazione i dati sull’attuazione del piano nel Veneziano alla fine del 2010. “Se nel giugno scorso, a circa dieci mesi dall’avvio dell’iniziativa, le pratiche presentate ai Comuni della provincia di Venezia erano state in tutto 1539; a fine anno – ha sottolineato Chisso – c’è stato più che un raddoppio, con 3205 domande avanzate. Questo significa che sono state sostanzialmente superate le difficoltà iniziali, determinate dai numerosi dubbi interpretativi da chiarire e dal naturale scivolamento che spesso hanno le novità, oltre che dalla stretta creditizia. I cittadini hanno capito che utilizzare il Piano casa era un’opportunità, che tra l’altro favoriva il recupero edilizio risparmiando territorio, contribuendo alla ripresa dell’economia”. “Se valutiamo una media per intervento di circa 60 mila euro – ha concluso Chisso – nel solo veneziano il piano casa ha messo in moto investimenti per oltre 190 milioni. Ma mi sono tenuto su cifre prudenziali e probabilmente il movimento innescato dal Piano Casa del Veneto è mediamente più elevato. Non credo di sbagliare se dico che, nel complesso del territorio regionale, l’investimento sia quantificabile attorno al miliardo di euro”. |
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POTENZA, CONVEGNO “QUALE URBANISTICA PER QUALE TERRITORIO” LA REGIONE STA GIÀ LAVORANDO PER MODIFICARE LA LEGGE REGIONALE 23 DEL 1999 E METTERE A DISPOSIZIONE DI COMUNI E ORDINI PROFESSIONALI GLI STRUMENTI ADEGUATI |
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Potenza, 24 gennaio 2011 - Registra qualche successo ma va adeguata. La legge regionale 23 del 1999 -Tutela, Governo ed uso del Territorio- che ha come finalità la tutela e la valorizzazione delle risorse e dei beni territoriali per garantirne la fruizione alle presenti e future generazioni è stata analizzata nel corso di un convegno svoltosi il 21 gennaio a Potenza presso il teatro Principe di Piemonte e promosso dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Potenza. I Comuni si trovano a gestire i territori nell’incertezza senza l’assistenza delle Province né quella della Regione che dovrebbe mantenere il ruolo di guida. E’ difficile la legge o è assente la politica di settore? All’assessore regionale all’Ambiente Agatino Mancusi è stato chiesto maggiore impegno e maggiore impiego di fondi. “ I tempi si evolvono - ha risposto l’assessore - le leggi vanno adeguate. La Regione non sta ferma. Già da alcuni mesi il mio Dipartimento sta lavorando alla modifica di questa legge, a breve convocherò le parti sociali e gli ordini professionali. Siamo attenti a tutte le problematiche che possono creare sviluppo e rilancio della regione. Dobbiamo adeguarci alle esigenze moderne ma nello stesso tempo tutelare e preservare le ricchezze del nostro territorio. Gli ordini professionali non devono essere critici ma propositivi, non tutto si risolve solo con i fondi. Ci vogliono le idee e la buona volontà. Il territorio lucano va attenzionato, stiamo completando studi importanti sui movimenti franosi, stiamo completando una cartografia che metteremo a disposizione dei comuni. La Regione – ha concluso il vicepresidente della Giunta - si sta muovendo con tatto per mettere a disposizione sia dei comuni che degli ordini professionali tutti quegli strumenti utili per lo sviluppo del territorio”. |
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COMUNE POLESANO USA LE RISORSE REGIONALI PER IL RILANCIO DEL COMPARTO EDILIZIO VENETO FACENDO LAVORARE LE COOPERATIVE DELL’EMILIA ROMAGNA. |
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Venezia, 24 gennaio 2011 - “E’ assolutamente legittimo che qualcuno non condivida le politiche della Regione, ma se per contrastarle un Comune arriva addirittura a procurare un danno alla propria comunità, allora siamo di fronte a una vera e propria aberrazione”. Non usa mezzi termini l’assessore veneto ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, nel condannare il comportamento del Comune di Fiesso Umbertiano, in Provincia di Rovigo, che, beneficiando dei finanziamenti per le piccole opere stanziati dalla Giunta regionale al fine di sostenere le imprese locali, si è guardato bene dal rivolgersi alle aziende venete per lavori di restauro e sistemazione delle aree esterne del municipio ed ha invitato alla procedura negoziata esclusivamente – sei su sei – imprese dell’Emilia Romagna. “Ho appreso la notizia dall’Associazione regionale dei costruttori edili, l’Ance Veneto – spiega Giorgetti – il cui presidente Stefano Pelliciari, ha opportunamente esternato tutta la sua disapprovazione per la scelta di quel Comune, guarda caso retto da un’amministrazione di sinistra, che vanifica lo scopo della Regione, peraltro condiviso da molti altri enti locali di ogni colore politico, di rivitalizzare il comparto delle costruzioni che anche nel Veneto sta soffrendo per la grave crisi economica in atto a livello nazionale e internazionale. Ma è mai possibile che venga sacrificato un prezioso e utile gioco di squadra tra amministrazioni della stessa regione sull’altare delle appartenenze politiche? E’ mai possibile che delle risorse derivanti dalle imposte pagate dai cittadini veneti debbano beneficiare per larga parte le cooperative dell’Emilia Romagna e tutto ciò a discapito delle nostre aziende e dei nostri concittadini, a cui viene sottratta un’opportunità di lavoro e di occupazione?” “La procedura adottata dal Comune, pur rispettando la normativa in materia di appalti – conclude l’assessore Giorgetti –, suona come un vero e proprio insulto alle aziende e ai lavoratori polesani e veneti, che per capacità imprenditoriale e professionalità non sono certo seconde a nessuno: gli unici a non pensarla così sono probabilmente gli amministratori di Fiesso Umbertiano”. |
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DECORO, ROMA: NEL RIONE MONTI CANCELLATI 3000 MQ DI SCRITTE |
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Roma, 24 gennaio 2011 - Tremila metri quadri di scritte e graffiti sono stati rimossi nel Rione Monti nelle giornate di venerdì e sabato. L’operazione per il recupero del decoro urbano è stata disposta dal Dipartimento capitolino all’Ambiente e ha impiegato 15 operatori dell’Ama coadiuvati da 7 idropulitrici. «Con l’intervento realizzato nel Rione Monti, prosegue l’impegno dell’Amministrazione Alemanno per migliorare il decoro urbano. Questa mattina la task-force dedicata ha ultimato la pulizia delle superfici murarie pubbliche nello storico Primo Rione, concentrandosi in particolare nei pressi della Chiesa della Navicella e nei dintorni della stazione metropolitana Cavour. Si tratta del 71esimo intervento di rimozione scritte e graffiti realizzato dal nuovo Coordinamento per il decoro, nell’ambito del piano Si.de.ro (Sistema Integrato per il Decoro di Roma) che prevede, tra le altre attività, 50 mila ore di lavoro ogni anno per la rimozione di scritte e la cancellazione dei graffiti su oltre 100 mila metri quadri di superfici pubbliche». Lo dichiara l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti. |
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RAPPORTO PERIODICO ANNO 2010 SUI DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI ASSOSIM SUI VOLUMI NEGOZIATI SUI MERCATI GESTITI DA BORSA ITALIANA S.P.A. E DA EUROTLX SIM S.P.A. |
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Milano, 24 gennaio 2011 - Borsa Italiana S.p.a. - Nel 2010 il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana è stato pari a 748 miliardi di euro, in crescita di oltre l’11% rispetto al 2009. Il numero dei contratti scambiati, pari a oltre 62 milioni, è invece diminuito di circa il 3%. È pertanto aumentato il valore medio dei contratti, che è passato da 10.403 euro del 2009 a 11.937 euro del 2010. L’indice Ftse Italia Mib Storico ha fatto registrare, dall’inizio dell’anno, una diminuzione del 8,67%, mentre la volatilità è cresciuta rispetto al 2009, passando dall’11% al 13%. La media giornaliera dei contratti scambiati sulle azioni è stata di 2,9 miliardi di euro di controvalore per 243.000 contratti medi giornalieri. Gli intermediari Associati che acconsentono alla pubblicazione dei loro dati di negoziazione rappresentano oltre il 70% di tali scambi. In particolare, i primi dieci Associati sono arrivati ormai a detenere oltre il 50% del mercato. Il Mot ha fatto registrare un lieve calo dei controvalori scambiati (-0,42%) a fronte di una crescita di oltre l’8% nel numero di operazioni. Complessivamente sono stati scambiati 228 miliardi di euro di controvalore e 3,8 milioni di contratti. Il valore medio dei contratti scambiati è passato da 65.962 euro del 2009 a 60.993 euro del 2010. Guardando alla concentrazione di questo mercato, i primi dieci intermediari Assosim rappresentano oltre il 66% del mercato, di questa quota circa il 40% è dei primi 3 intermediari. Degna di nota la crescita del Mercato Etfplus, per il quale Assosim, a partire da questo rapporto, rende pubblica la classifica degli Intermediari Associati. Complessivamente sono stati scambiati 78 miliardi di controvalore (+44,17% rispetto al 2009) per oltre 3 milioni di contratti (+40,06% rispetto al 2009). Grazie alle caratteristiche di trasparenza, bassi costi e semplicità operativa che gli Etf offrono, si registra un utilizzo sempre più diffuso di questi strumenti finanziari da parte della clientela retail. Andamento negativo nel 2010 per il Mercato Trading After Hours, che ha fatto registrare un crollo del numero di operazioni (-38% rispetto al 2009) e una contrazione dei volumi di circa l’11%. Il mercato è ormai molto concentrato: i primi tre intermediari Assosim detengono oltre il 62% del mercato, mentre tale quota supera l’80% se si considerano i primi dieci Associati. Sul Mercato Idem, sono stati scambiati complessivamente oltre 44 milioni di contratti (+4% rispetto al 2009). Nel dettaglio, rispetto al 2009, si segnala la crescita dei contratti scambiati sul Futures su Indice (+27%), dei contratti scambiati sulle Opzioni su Indice (+19%) e dei contratti scambiati sui Futures su Azioni (+16%). Il peso degli Intermediari Associati è meno significativo rispetto al mercato azionario: la quota dei primi dieci Intermediari Assosim supera il 50% solo su Mini Futures su Indice e su Futures su Azioni. Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati in conto terzi nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a. Si evidenzia la prima posizione di: Finecobank su Mta con il 15,95%, su Tah con il 33,45%, su Futures su Indice con l’11,62% e su Mini Futures su Indice con il 35,53%; Banca Akros su Domestic Mot con il 20,85% e su Idex con il 38,41%; Banca Imi su Euromot con il 23,21% e su Etfplus con il 12,39%; Nuovi Investimenti Sim su Sedex con il 40,79%; Banca Intermobiliare su Opzioni su Azioni con il 7,99%; Iwbank su Opzioni su Indice con il 16,70%; Equita Sim su Futures su Azioni con il 35,91%. Eurotlx Sim S.p.a. - Nel corso del 2010, il numero di contratti scambiati sul mercato Eurotlx è aumentato dell’1% rispetto al 2009, mentre il controvalore totale degli scambi è diminuito dell’1%. Più in dettaglio, si segnala la crescita dei contratti sulle obbligazioni bancarie diverse dagli eurobond nella prima parte dell’anno, a cui ha fatto seguito una maggiore concentrazione degli scambi sui titoli governativi nella seconda parte dell’anno. Cert-x, il segmento dedicato ai certificati di investimento, ha registrato una crescita dei contratti del 225%. Il numero degli strumenti finanziari negoziati è aumentato da 3.160 (2009) a 3.427 (2010). Dalla classifica riferita ai volumi intermediati in conto terzi nei mercati gestiti da Eurotlx S.p.a. Si evidenzia la prima posizione di Banca Imi, con una quota di mercato del 39,17%, seguita da Unicredit Bank, con una quota di mercato del 21,97%, e da Banca Akros, con una quota di mercato del 13,27%. Borsa Italiana Spa Dati Negoziazione Assosim Anno 2010 Operativita´ In Conto Terzi Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni"
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Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Finecobank |
15,95% |
15,55% |
0,40% |
1 |
2 |
Iwbank |
15,09% |
12,56% |
2,53% |
2 |
3 |
Intermonte Sim |
11,76% |
11,13% |
0,63% |
3 |
4 |
Banca Imi |
7,10% |
7,98% |
-0,88% |
4 |
5 |
Banca Akros |
4,84% |
4,57% |
0,27% |
6 |
6 |
Nuovi Investimenti Sim |
4,68% |
4,70% |
-0,02% |
5 |
7 |
Equita Sim |
3,40% |
2,97% |
0,43% |
9 |
8 |
Morgan Stanley |
2,66% |
1,73% |
0,93% |
14 |
9 |
Ca Cheuvreux Sa |
2,63% |
2,54% |
0,09% |
11 |
10 |
Unicredit Bank Ag |
2,54% |
3,46% |
-0,92% |
8 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
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Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Finecobank |
11,62% |
14,47% |
-2,85% |
1 |
2 |
Iwbank |
8,52% |
6,06% |
2,46% |
3 |
3 |
Banca Imi |
5,73% |
6,45% |
-0,72% |
2 |
4 |
Banca Sella Holding |
5,02% |
5,38% |
-0,36% |
4 |
5 |
Equita Sim |
4,25% |
3,78% |
0,47% |
5 |
6 |
Banca Akros |
3,97% |
1,98% |
1,99% |
9 |
7 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
2,88% |
2,53% |
0,35% |
8 |
8 |
Ubs Limited |
2,30% |
2,58% |
-0,28% |
7 |
9 |
Merrill Lynch |
1,50% |
1,35% |
0,15% |
12 |
10 |
Nuovi Investimenti Sim |
1,48% |
1,58% |
-0,10% |
11 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”
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Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Akros |
20,85% |
19,33% |
1,52% |
1 |
2 |
Banca Imi |
18,08% |
14,48% |
3,60% |
2 |
3 |
Iccrea Banca |
9,65% |
10,47% |
-0,82% |
3 |
4 |
Iwbank |
7,60% |
6,66% |
0,94% |
5 |
5 |
Intermonte Sim |
6,69% |
7,98% |
-1,29% |
4 |
6 |
Finecobank |
5,66% |
6,54% |
-0,88% |
6 |
7 |
Unicredit Bank Ag |
5,16% |
4,77% |
0,39% |
8 |
8 |
Equita Sim |
4,07% |
1,71% |
2,36% |
11 |
9 |
Centrosim |
3,64% |
5,65% |
-2,01% |
7 |
10 |
Banca Sella Holding |
3,38% |
3,09% |
0,29% |
9 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euro Mot”
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Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Imi |
23,21% |
18,86% |
4,35% |
1 |
2 |
Banca Akros |
15,73% |
15,23% |
0,50% |
2 |
3 |
Intermonte Sim |
10,36% |
10,98% |
-0,62% |
3 |
4 |
Iwbank |
8,36% |
8,82% |
-0,46% |
5 |
5 |
Finecobank |
8,32% |
9,30% |
-0,98% |
4 |
6 |
Unicredit Bank Ag |
6,72% |
5,71% |
1,01% |
7 |
7 |
Iccrea Banca |
6,62% |
5,66% |
0,96% |
8 |
8 |
Centrosim |
4,18% |
7,66% |
-3,48% |
6 |
9 |
Banca Sella Holding |
3,86% |
1,33% |
2,53% |
11 |
10 |
Banca Aletti & C |
2,84% |
3,56% |
-0,72% |
9 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Imi |
12,39% |
10,37% |
2,02% |
2 |
2 |
Finecobank |
9,08% |
9,18% |
-0,10% |
3 |
3 |
Iwbank |
6,90% |
10,87% |
-3,97% |
1 |
4 |
Banca Sella Holding |
5,49% |
4,73% |
0,76% |
7 |
5 |
Unicredit Bank Ag |
4,90% |
/ |
4,90% |
/ |
6 |
Intermonte Sim |
4,89% |
5,41% |
-0,52% |
5 |
7 |
Banca Akros |
4,35% |
7,66% |
-3,31% |
4 |
8 |
Centrosim |
4,10% |
3,47% |
0,63% |
8 |
9 |
Banca Aletti & C |
4,07% |
2,96% |
1,11% |
9 |
10 |
Ca Cheuvreux Sa |
1,94% |
1,14% |
0,80% |
14 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ In Conto Proprio Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni"
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Societe Generale |
11,99% |
16,52% |
-4,53% |
1 |
2 |
Citadel Securities Europe |
10,24% |
6,65% |
3,59% |
3 |
3 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
7,04% |
10,79% |
-3,75% |
2 |
4 |
Merrill Lynch |
5,37% |
6,39% |
-1,02% |
4 |
5 |
Morgan Stanley |
3,49% |
4,59% |
-1,10% |
5 |
6 |
Banca Imi |
2,94% |
3,69% |
-0,75% |
6 |
7 |
Ubs Limited |
1,26% |
1,16% |
0,10% |
11 |
8 |
Citigroup Global Ml |
1,17% |
1,16% |
0,01% |
12 |
9 |
Equita Sim |
1,09% |
1,06% |
0,03% |
13 |
10 |
Gruppo Banca Leonardo |
1,08% |
1,56% |
-0,48% |
10 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Citadel Securities Europe |
13,20% |
16,85% |
-3,65% |
1 |
2 |
Banca Sella Holding |
5,32% |
7,66% |
-2,34% |
2 |
3 |
Morgan Stanley |
1,15% |
2,08% |
-0,93% |
3 |
4 |
Banca Akros |
0,99% |
0,29% |
0,70% |
11 |
5 |
Banca Imi |
0,70% |
0,86% |
-0,16% |
5 |
6 |
Nuovi Investimenti Sim |
0,53% |
1,83% |
-1,30% |
4 |
7 |
Unicredit Bank Ag |
0,43% |
0,83% |
-0,40% |
6 |
8 |
Banca Aletti & C |
0,23% |
0,32% |
-0,09% |
10 |
9 |
Equita Sim |
0,15% |
0,37% |
-0,22% |
8 |
10 |
Citigroup Global Ml |
0,11% |
0,01% |
0,10% |
20 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”"
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Sella Holding |
22,94% |
23,02% |
-0,08% |
1 |
2 |
Nuovi Investimenti Sim |
9,94% |
14,31% |
-4,37% |
2 |
3 |
Banca Imi |
9,40% |
11,14% |
-1,74% |
3 |
4 |
Banca Aletti & C |
4,48% |
3,39% |
1,09% |
7 |
5 |
Unicredit Bank Ag |
4,33% |
4,28% |
0,05% |
6 |
6 |
Mediobanca |
4,22% |
4,31% |
-0,09% |
5 |
7 |
Societe Generale |
2,41% |
0,74% |
1,67% |
9 |
8 |
Bnl |
0,95% |
1,60% |
-0,65% |
8 |
9 |
Meliorbanca |
0,71% |
0,37% |
0,34% |
11 |
10 |
Banca Akros |
0,68% |
0,68% |
0,00% |
10 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euromot Mot”"
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Sella Holding |
51,78% |
38,92% |
12,86% |
1 |
2 |
Meliorbanca |
7,22% |
8,23% |
-1,01% |
5 |
3 |
Banca Imi |
6,09% |
8,54% |
-2,45% |
4 |
4 |
Nuovi Investimenti Sim |
4,89% |
10,53% |
-5,64% |
2 |
5 |
Unicredit Bank Ag |
3,42% |
8,03% |
-4,61% |
6 |
6 |
Bnl |
2,51% |
10,48% |
-7,97% |
3 |
7 |
Gruppo Banca Leonardo |
1,92% |
0,70% |
1,22% |
7 |
8 |
Mediobanca |
0,43% |
0,00% |
0,43% |
16 |
9 |
Centrosim |
0,38% |
0,05% |
0,33% |
13 |
10 |
Iwbank |
0,33% |
0,00% |
0,33% |
26 | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”"
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
5,86% |
6,14% |
-0,28% |
2 |
2 |
Merrill Lynch |
5,05% |
3,30% |
1,75% |
4 |
3 |
Societe Generale |
4,78% |
11,39% |
-6,61% |
1 |
4 |
Banca Sella Holding |
3,63% |
2,97% |
0,66% |
5 |
5 |
Banca Imi |
2,01% |
3,76% |
-1,75% |
3 |
6 |
Morgan Stanley |
0,51% |
0,65% |
-0,14% |
7 |
7 |
Ca Cheuvreux Sa |
0,43% |
0,00% |
0,43% |
23 |
8 |
Royal Bank Of Scotland |
0,27% |
0,13% |
0,14% |
10 |
9 |
Ubs Limited |
0,12% |
0,06% |
0,06% |
11 |
10 |
Citigroup Global Ml |
0,06% |
/ |
0,06% |
/ | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ Totale Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Azioni" e "Futures su Indice
Società |
Azioni |
|
Società |
Futures su Indice |
Finecobank |
9,41% |
1 |
Citadel Securities Europe |
6,81% |
Iwbank |
8,71% |
2 |
Finecobank |
5,63% |
Intermonte Sim |
7,11% |
3 |
Banca Sella Holding |
5,17% |
Societe Generale |
5,35% |
4 |
Iwbank |
4,13% |
Banca Imi |
5,34% |
5 |
Banca Imi |
3,13% |
Citadel Securities Europe |
4,33% |
6 |
Banca Akros |
2,43% |
Banca Akros |
3,23% |
7 |
Equita Sim |
2,14% |
Morgan Stanley |
3,01% |
8 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
1,45% |
Deutsche Bank Ag Lnd |
2,98% |
9 |
Morgan Stanley |
1,17% |
Nuovi Investimenti Sim |
2,74% |
10 |
Ubs Limited |
1,15% | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "Futures su Indice"
Società |
Azioni |
|
Società |
Futures su Indice |
Finecobank |
8,39% |
1 |
Finecobank |
6,85% |
Iwbank |
6,53% |
2 |
Banca Sella Holding |
6,78% |
Intermonte Sim |
6,28% |
3 |
Citadel Securities Europe |
6,15% |
Banca Imi |
5,83% |
4 |
Iwbank |
5,12% |
Morgan Stanley |
4,13% |
5 |
Banca Imi |
3,25% |
Deutsche Bank Ag Lnd |
3,96% |
6 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
1,59% |
Societe Generale |
3,90% |
7 |
Nuovi Investimenti Sim |
1,39% |
Citadel Securities Europe |
3,77% |
8 |
Morgan Stanley |
0,93% |
Unicredit Bank Ag |
2,88% |
9 |
Ubs Limited |
0,70% |
Merrill Lynch |
2,45% |
10 |
Equita Sim |
0,66% | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Classifica dei primi dieci “Gruppi” di intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “Futures su Indice”
Societa’ |
Azioni |
|
Societa’ |
Futures su Indice |
Gruppo Unicredit Finecobank Unicredit Bank Ag |
10,98% 9,41% 1,57% |
1 |
Citadel Securities Europe |
6,81% |
Gruppo Ubi Banca Iwbank Centrobanca |
8,85% 8,71% 0,15% |
2 |
Gruppo Unicredit Finecobank Unicredit Bank Ag |
5,97% 5,63% 0,35% |
Intermonte Sim |
7,11% |
3 |
Banca Sella Holding |
5,17% |
Societe Generale |
5,35% |
4 |
Iwbank |
4,13% |
Banca Imi |
5,34% |
5 |
Banca Imi |
3,13% |
Citadel Securities Europe |
4,33% |
6 |
Gruppo Banca Popolare Milano Banca Akros Banca Popolare Milano |
2,44% 2,43% 0,01% |
Banca Akros |
3,23% |
7 |
Equita Sim |
2,14% |
Morgan Stanley |
3,01% |
8 |
Deutsche Bank Ag Lnd |
1,45% |
Deutsche Bank Ag Lnd |
2,98% |
9 |
Morgan Stanley |
1,17% |
Nuovi Investimenti Sim |
2,74% |
10 |
Ubs Limited |
1,15% | Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Euro Tlx Sim Spa Dati Negoziazione Anno 2010 Mercato Eurotlx Classifica Operativita’ C/terzi: Volumi scambiati
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Imi |
39,17% |
41,85% |
-2,68% |
1 |
2 |
Unicredit Bank |
21,97% |
28,54% |
-6,57% |
2 |
3 |
Banca Akros |
13,27% |
11,00% |
2,27% |
3 |
4 |
Iwbank |
9,84% |
7,80% |
2,04% |
4 |
5 |
Finecobank |
6,86% |
6,80% |
0,06% |
5 |
6 |
Banca Sella Holding |
2,67% |
1,23% |
1,44% |
7 |
7 |
Centrosim |
2,42% |
1,97% |
0,45% |
6 |
8 |
Mps Capital Services |
1,30% |
/ |
1,30% |
/ |
9 |
Bnl |
0,80% |
/ |
0,80% |
/ |
10 |
Veneto Banca |
0,42% |
0,14% |
0,28% |
10 |
11 |
Iccrea |
0,39% |
/ |
0,39% |
/ |
12 |
Banca Popolare Vicenza |
0,38% |
0,33% |
0,05% |
8 |
13 |
Banca Finnat |
0,20% |
0,23% |
-0,03% |
9 |
14 |
Banco Desio |
0,12% |
0,04% |
0,08% |
12 |
15 |
Banca Intermobiliare |
0,10% |
0,06% |
0,04% |
11 |
16 |
Intermonte |
0,09% |
/ |
0,09% |
/ | Fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Classifica Operativita’ C/terzi: numero di operazioni
|
Società |
Anno 2010 |
Anno 2009 |
Variazione Assoluta |
Rank 2009 |
1 |
Banca Imi |
41,76% |
43,56% |
-1,80% |
1 |
2 |
Unicredit Bank |
22,08% |
26,12% |
-4,04% |
2 |
3 |
Iwbank |
10,67% |
10,13% |
0,54% |
3 |
4 |
Banca Akros |
9,21% |
7,51% |
1,70% |
5 |
5 |
Finecobank |
7,66% |
8,56% |
-0,90% |
4 |
6 |
Banca Sella Holding |
2,97% |
1,35% |
1,62% |
7 |
7 |
Centrosim |
2,36% |
2,05% |
0,31% |
6 |
8 |
Mps Capital Services |
1,02% |
/ |
1,02% |
/ |
9 |
Bnl |
0,58% |
/ |
0,58% |
/ |
10 |
Veneto Banca |
0,48% |
0,14% |
0,34% |
10 |
11 |
Iccrea |
0,40% |
/ |
0,40% |
/ |
12 |
Banca Popolare Vicenza |
0,37% |
0,29% |
0,08% |
8 |
13 |
Banca Finnat |
0,16% |
0,20% |
-0,04% |
9 |
14 |
Banco Desio |
0,12% |
0,03% |
0,09% |
12 |
15 |
Banca Intermobiliare |
0,09% |
0,08% |
0,01% |
11 |
16 |
Intermonte |
0,07% |
/ |
0,07% |
/ | Fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S.p.a. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim per l’anno 2010 si compone delle seguenti classifiche: Conto Terzi. A1) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi - Nel segmento Azioni, Finecobank è prima con il 15,95%, Iwbank è seconda con il 15,09%, Intermonte Sim è terza con l’11,76%. Il comparto fa registrare una diminuzione del 5,92% nei volumi intermediati ed -18,62% nel numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 12.395 euro del 2009 a 14.225 euro del 2010. Domestic Mot: prima Banca Akros con il 20,85%; seconda Banca Imi con il 18,08%; terza Iccrea Banca con il 9,65%. Diminuiscono lievemente i volumi intermediati (-0,08%) a fronte di una crescita del numero di operazioni (+12,71%). Il taglio medio delle operazioni passa da 50.204 euro del 2009 a 45.291 euro del 2010. Euromot: Banca Imi è prima con il 23,21%; Banca Akros è seconda con il 15,73%; terza è Intermonte Sim con il 10,36%. L’operatività del mercato mostra un aumento sia nei volumi (+3,54%) che del numero di operazioni (+31,09%). Il taglio medio delle operazioni passa da 29.111 euro del 2009 a 23.717 euro del 2010. Mercato Sedex: Nuovi Investimenti Sim è prima con il 40,79%; Iwbank è seconda con il 12,22%; Intermonte Sim è terza con il 9,47%. Il mercato fa registrare una ripresa dei volumi cresciuti del 23,68% a fronte di una diminuzione del numero di operazioni del 26,85%. Il taglio medio delle operazioni passa da 9.325 euro del 2009 a 16.010 euro del 2010. Trading After Hours: Finecobank è prima con il 33,45%; Iwbank è seconda con il 19,06%; Banca Imi è terza con l’11,68%. Il comparto fa registrare un -10,53% nei volumi intermediati e un -37,20% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 6.820 euro del 2009 a 9.790 euro del 2010. Etfplus: Banca Imi è prima con il 12,39%; Finecobank è seconda con il 9,08%; terza è Iwbank con il 6,90%. L’operatività del mercato mostra un aumento sia nei volumi (+32,03%) che del numero di operazioni (+30,20%). Il taglio medio delle operazioni passa da 13.560 euro del 2009 a 10.230 euro del 2010. Futures su Indice: Finecobank è prima con l’11,62% del mercato; Iwbank è seconda con l’8,52%; Banca Imi è terza con il 5,73%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +11,04%. Opzioni su Azioni: Banca Intermobiliare è prima con il 7,99%; Intermonte Sim è seconda con il 6,77%; Banca Imi è terza con il 5,20%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -13,56%. Mini Futures su Indice: Finecobank è prima con il 35,53%; Iwbank è seconda con il 14,75%; Banca Sella Holding è terza con l’11,86%. La variazione dei contratti scambiati è stata del -4,81%. Opzioni su Indice: Iwbank prima con una quota di mercato del 16,70%; Banca Sella Holding seconda con il 16,00%; Banca Imi terza con l’11,32%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +5,38%. Futures su Azioni: Equita Sim è prima con il 35,91% del mercato; Banca Aletti è seconda con il 12,15%; Centrosim è terza con il 7,84%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -6,50%. Idex: Banca Akros è prima con il 38,41%, Banca Imi e seconda con l’1,39% del mercato; Deutsche Bank Ag è terza con una quota poco sopra lo 0,00%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +76,75%. A2) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio - Nel segmento Azioni, Societe Generale è prima con l’11,99%, Citadel Securities Europe è seconda con il 10,24%, Deutsche Bank Ag è terza con il 7,04%. Il comparto fa registrare un +48,03% dei volumi intermediati ed un +31,37% di operazioni. Domestic Mot: Banca Sella Holding è prima con il 22,94%; Nuovi Investimenti Sim è seconda con il 9,94%; Banca Imi è terza con il 9,40%. Diminuiscono sia i volumi intermediati (-0,99%) che il numero di operazioni (-2,85%). Euromot: Banca Sella Holding è prima con il 51,78%; Meliorbanca è seconda con il 7,22%; Banca Imi è terza con il 6,09%. L’operatività del mercato mostra un aumento nei volumi del 2,80% a fronte di una diminuzione del numero di operazioni (-4,42%). Mercato Sedex: prima Societe Generale con il 45,72%; seconda Unicredit Bank Ag con il 24,43%; terza Royal Bank Of Scotland con il 4,70%. Il mercato fa registrare una ripresa dei volumi intermediati +23,47% a fronte di una diminuzione del numero di operazioni (-13,42%). Trading After Hours: prima Societe Generale con l’85,61%; seconda Finecobank con il 7,38%; Equita Sim terza con il 4,08%. Il comparto fa registrare un -10,04% nei volumi intermediati e un -51,82% del numero di operazioni. Etfplus: Deutsche Bank Ag è prima con il 5,86% del mercato; Merrill Lynch è seconda con il 5,05%; Societe Generale è terza con il 4,78%. Aumentano sia i volumi intermediati (+54,16%) che il numero di operazioni (+57,13%). Futures su Indice: Citadel Securities Europe è prima con il 13,20%; Banca Sella Holding è seconda con il 5,32%; Morgan Stanley è terza con l’1,15%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +47,09%. Opzioni su Azioni: prima Banca Imi con l’8,91%; seconda Unicredit Bank Ag con il 4,39%; terza Mediobanca con il 3,68%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del -3,74%. Mini Futures su Indice: Banca Sella Holding prima con il 26,32%; Nuovi Investimenti Sim seconda con il 7,42%; Gruppo Banca Leonardo è terza con lo 0,25%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del +7,64%. Opzioni su Indice: prima Banca Akros con una quota del 3,56%; Banca Imi seconda con il 3,44% del mercato; Banca Sella Holding è terza con il 3,20%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +17,77%. Futures su Azioni: Banca Imi è prima con il 19,45%; seconda Ubs Limited con il 13,32%; Morgan Stanley è terza con il 12,34%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +22,99%. Idex: Deutsche Bank Ag è prima con una quota del 4,11%, Banca Imi è seconda con una quota del 2,65%, Morgan Stanley è terza con il 2,25%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +9,35%. B1) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione - Segmento Azioni: Finecobank è prima con il 9,41%; Iwbank è seconda con l’8,71%; Intermonte Sim è terza con il 7,11%. L’operatività del mercato azionario fa registrare una crescita dei volumi intermediati del +11,22% a fronte di una lieve diminuzione del numero di operazioni del -3,08%. Domestic Mot: Banca Imi prima con il 13,83%; Banca Sella Holding seconda con il 12,96%; Banca Akros è terza con il 10,97%. I volumi intermediati diminuiscono dello 0,52% a fronte di un aumento del numero delle operazioni e del 7,58%. Euromot: Banca Sella Holding prima con il 24,76%; seconda Banca Imi con il 15,74%; terza Banca Akros con l’8,94%. L’operatività del mercato mostra una crescita sia nei volumi (+3,22%) che del numero di operazioni (+19,01%). Mercato Sedex: Societe Generale è prima con il 23,24%; Nuovi Investimenti Sim è seconda con il 20,05%; Unicredit Bank Ag è terza con il 14,35%. Il mercato fa registrare un +23,57% dei volumi intermediati ed un -21,79% del numero delle operazioni. Trading After Hours: Finecobank prima con il 32,60%; seconda Iwbank con il 18,45%; terza Banca Imi con l’11,30%. Il comparto fa registrare un -10,51% nei volumi intermediati e un -37,67% del numero di operazioni. Etfplus: Banca Imi è prima con il 6,30%; Banca Sella Holding è seconda con il 4,39%; Finecobank è terza con il 3,76%. Il mercato fa registrare un +44,17% dei volumi intermediati ed un +40,06% del numero delle operazioni. B2) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per n° di contratti totali eseguiti - Futures su Indice: Citadel Securities Europe è prima con il 6,81% del mercato; Finecobank è seconda con il 5,63%; Banca Sella Holding è terza con il 5,17%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +27,11%. Opzioni su Azioni: Banca Imi prima con il 7,21%; Intermonte Sim è seconda con il 4,74%; Banca Intermobiliare è terza con il 3,86%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -8,50%. Mini Futures su Indice: Banca Sella Holding è prima con il 19,12%; Finecobank è seconda con il 17,68%; Iwbank è terza con il 7,34%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +1,06%. Opzioni su Indice: prima Banca Sella Holding con una quota dell’8,82%; seconda Iwbank con il 7,33%; Banca Imi terza con il 6,90%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +11,99%. Futures su Azioni: prima Banca Imi con il 15,05% del mercato; seconda Ubs Limited con il 10,40%; Morgan Stanley è terza con il 9,53%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +14,75%. Idex: Banca Akros è prima con il 4,64% del mercato, Deutsche Bank Ag è seconda con il 3,62%, Banca Imi è terza con un quota di mercato del 2,50%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +14,36%. C) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni - Nel segmento Azioni, Finecobank è prima con l’8,39%, seconda Iwbank con il 6,53%, terza Intermonte Sim con il 6,28%. Nel Futures su Indice prima Finecobank con il 6,85%; Banca Sella Holding seconda con il 6,78%; terza Citadel Securities Europe con il 6,15%. D1) Borsa Italiana - Classifica Gruppi per volumi totali di negoziazione - Segmento Azioni: primo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 10,98% seguito dal Gruppo Ubi Banca (Iwbank, Centrobanca) con l’8,85%; terza Intermonte Sim con il 7,11%. Domesticmot: prima Banca Imi con il 13,83%; seconda Banca Sella Holding con una quota del 12,96%; terza Banca Akros con il 10,97% del mercato. Euromot: prima Banca Sella Holding con il 24,76%; seconda Banca Imi con il 15,74%; terzo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 9,97%. Mercato Sedex: prima Societe Generale con una quota del 23,24%; seconda Nuovi Investimenti Sim con il 20,05%; terzo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 16,18%. Trading After Hours: il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) è primo con una quota del 35,73%; secondo il Gruppo Ubi Banca (Iwbank, Centrobanca) con una quota del 18,45%; terza Banca Imi con l’11,30% del mercato. Etfplus: Banca Imi è prima con una quota del 6,30%; secondo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con una quota del 5,78%; Banca Sella Holding terza con una quota del 4,39%. D2) Borsa Italiana - Classifica Gruppi per n° di contratti totali eseguiti - Futures su Indice: prima Citadel Securities Europe con il 6,81%; secondo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con una quota del 5,97%; terza Banca Sella Holding con il 5,17% del mercato. Opzioni su Azioni: prima Banca Imi con una quota del 7,21%; seconda Intermonte Sim con il 4,74%; terza Banca Intermobiliare con una quota del 3,86%. Mini Futures su Indice: prima è Banca Sella Holding con il 19,12%; secondo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 17,76% del mercato; terza Iwbank con il 7,34%. Opzioni su Indice: prima è Banca Sella Holding con l’8,82%; seconda Iwbank con il 7,33% del mercato; Banca Imi è terza con il 6,90%. Futures su Azioni: prima Banca Imi con una quota del 15,05%; seconda Ubs Limited con una quota del 10,40%; terza Morgan Stanley con il 9,53% del mercato. Dalla elaborazione dei dati forniti da Euro Tlx Sim S.p.a. Sui volumi di negoziazione nel Mercato Eurotlx, il Rapporto Assosim per l’anno 2010 si compone anche delle seguenti classifiche: E) Eurotlx: Classifica intermediari operatività Conto Terzi. Volumi scambiati: Banca Imi è prima con il 39,17%, Unicredit Bank è seconda con il 21,97%, Banca Akros è terza con un quota di mercato del 13,27%. Numero di operazioni: Banca Imi è prima con il 41,76%, Unicredit Bank è seconda con il 22,08%, Iwbank è terza con un quota del 10,67%. |
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BANCHE-IMPRESE: INTESA PER PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ |
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Roma, 24 gennaio 2011 - Favorire il confronto, il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, imprese, organizzazioni dei diversi settori produttivi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. Questo l’obiettivo del Protocollo tra l’Associazione Bancaria Italiana (Abi), Confindustria e il Ministero dello Sviluppo Economico. L’intesa è stata siglata il 21 gennaio a Roma in occasione del sesto Forum Csr dell’Abi, l’appuntamento annuale che l’Associazione Bancaria dedica alla responsabilità d’impresa (corporate social responsibility, Csr). “Sostenibilità e core business aziendale: un´integrazione che dà valore” il titolo dell’edizione 2011; partner dell’evento, che si conclude domani, il Csr Manager Network e il Forum per la finanza sostenibile, le principali reti italiane che lavorano per la promozione operativa della sostenibilità del business. L’accordo muove dalla consapevolezza che la sostenibilità possa contribuire alla tenuta del tessuto economico e sociale del Paese, favorire la fiducia nel mercato e l’accelerazione della ripresa dalla crisi. Il Protocollo d’intesa è la prima iniziativa realizzata insieme da banche, imprese e istituzioni a sostegno della responsabilità d’impresa, con uno specifico riferimento alle aziende di piccole e medie dimensioni. Abi, Confindustria, Ministero dello Sviluppo Economico stanno già da tempo lavorando per contribuire allo sviluppo della Csr e per promuovere la sua concreta applicazione e integrazione nell’attività delle imprese da loro rappresentate e dei propri interlocutori di riferimento. Si intende per responsabilità sociale d’impresa anche l’integrazione strategico-gestionale della sostenibilità all’interno del “sistema impresa”, ossia l’assunzione di responsabilità da parte dell’impresa nei confronti della società e dell’ambiente. Abi, Confindustria e Ministero dello Sviluppo Economico - tramite il Punto di Contatto Nazionale Ocse - intendono così estendere la loro collaborazione per sostenere una sempre migliore cultura d’impresa, con iniziative che promuovano: la maggiore diffusione e integrazione della sostenibilità nelle rispettive attività • la relativa rendicontazione di fattori sociali, ambientali e di governance come elementi integrativi degli ambiti finanziari • la rilevanza di questi aspetti con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività dirette a favorire la “comunicazione finanziaria” per migliorare il dialogo tra banche e imprese, la modalità di relazione reciproca e la costruzione di un linguaggio comune, anche tramite la possibilità di valorizzare e dare evidenza alle informazioni extra contabili che rappresentano un asset importante dell’impresa. |
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BANCHE: ABI, INTEGRARE LA CSR NEL BUSINESS PER ACCELERARE LA RIPRESA DALLA CRISI
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Roma, 24 gennaio 2011 - Integrare le dimensioni economiche, ambientali e sociali, ossia integrare i programmi di sostenibilità nella strategia delle imprese per accelerare la ripresa dalla crisi. Questo il messaggio lanciato al Forum Csr 2011, l’appuntamento annuale che l’Associazione bancaria italiana dedica alla responsabilità sociale d’impresa (Corporate social responsibility, Csr). Giunto alla sua sesta edizione, quest’anno dal titolo: “Sostenibilità e core business aziendale: un´integrazione che dà valore”, l’evento è realizzato in partnership col Csr Manager Network e il Forum per la finanza sostenibile, le principali reti italiane che lavorano per la promozione operativa della sostenibilità del business. “Tra le banche cresce la consapevolezza che la responsabilità d’impresa è parte integrante dell’attività e come tale può portare reale beneficio: per stare meglio sul mercato, per sviluppare il business, per rendere patrimonio il brand e le conoscenze - ha spiegato Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’Abi, in conclusione del Forum - L’integrazione della Csr nel business deve essere sostanziale, fare parte di strategie, processi, operazioni, delle relazioni quotidiane con gli interlocutori. Se la sostenibilità entra in questi ambiti, allora può efficacemente contribuire alla tenuta del tessuto economico e sociale, favorire la fiducia nel mercato e l’accelerazione della ripresa dalla crisi. Le politiche messe in campo dalle banche, anche in questo specifico contesto economico, hanno forti componenti di promozione e di sostegno allo sviluppo delle famiglie, delle imprese e del Paese in generale”. Il mondo creditizio si conferma attore di primo piano nelle politiche di Csr. Secondo le ultime rilevazioni Abi, la quasi totalità dell’industria bancaria italiana in termini di totale attivo, pari all’80% del sistema, ha formalizzato l’impegno di Csr. Rendicontazione agli stakeholders - Le banche italiane si caratterizzano soprattutto per essere molto attive in tema di reporting: imprese che rappresentano più del 75% del totale attivo di sistema pubblicano un rendiconto di sostenibilità (nel 2005 rappresentavano quasi il 72%). Consolidata anche la prassi di allegare e di distribuire il Rendiconto sociale insieme con il bilancio d’esercizio. Se la sostenibilità diventa infatti parte integrante del business dell’impresa, la comunicazione delle attività delle organizzazioni si fa “integrata”. Comunicazione integrata vuole dire un nuovo modo di raccontare i risultati globali di un’impresa, i suoi impatti sul mercato e sui rispettivi interlocutori, le connessioni tra profittabilità e sostenibilità, in una logica di sempre maggiore trasparenza. Benefici e costi della Csr - Da una recente rilevazione Abi condotta su banche che rappresentano il 75% del totale attivo di sistema (dicembre 2010) emerge che i benefici più associati all’utilizzo di informazioni non finanziarie nei processi di rendicontazione hanno un collegamento diretto con: la remunerazione degli azionisti nel lungo periodo; la valorizzazione del brand e della reputazione; migliore pianificazione strategica; l’attrazione e fidelizzazione dei clienti; la comprensione delle richieste degli stakeholder; la differenziazione del posizionamento strategico sul mercato; la riduzione dei conflitti e dei rischi aziendali. Tra i costi dell’integrazione, le banche segnalano quelli connessi alla raccolta delle informazioni, all’adattamento delle procedure Itc, alla presentazione delle informazioni agli stakeholder. Inclusione finanziaria - Abi e le banche lavorano per migliorare l’inclusione finanziaria e favorire lo sviluppo di un’offerta bancaria che contemperi le esigenze di concorrenzialità ed efficienza con un approccio integrativo e responsabile al business tipico bancario. Secondo l’ultimo rapporto Abi-cespi, il numero complessivo di conti correnti intestati a clienti migranti è cresciuto quasi dell’8%, dal 2007 al 2009. L’inclusione finanziaria dei 4 milioni di immigrati presenti in Italia, di cui 165 mila imprenditori, rappresenta una importante leva per l’integrazione sociale. Il Forum Csr 2011 è stato articolato in sessioni plenarie, tavole rotonde di approfondimento e co-building session interattive. Focus su azionariato attivo, catena di fornitura, green banking, modelli di gestione della Csr, rendicontazione, comunicazione. In occasione della pubblicazione della nuova norma internazionale Uni Iso 26000:2010, è stata resa disponibile per i partecipanti al Forum un documento creato ad hoc, frutto della collaborazione tra Abi e Uni. Uni Iso 26000 è una guida alla responsabilità sociale e si applica potenzialmente alle organizzazioni di tutto il mondo. Uni Iso 26000 contribuisce a fissare a livello mondiale “le regole del gioco” sulla responsabilità sociale, illustrando anche graficamente i temi tipici della Sr. Abi continuerà a promuovere il raccordo interno, a livello associativo e delle singole banche, tra chi si occupa di sostenibilità e chi opera più direttamente nel business, per supportare l’integrazione trasversale della sostenibilità in banca. In questo senso, rafforzerà le reti di relazioni con gli stakeholder, in un’ottica di ingaggio responsabile di tutti gli attori che contribuiscono alla realizzazione della missione dell’impresa. |
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GIOCA OGGI PER "VINCERE DOMANI" PRESENTATO IL BUSINESS GAME PER LA VALUTAZIONE DELL’AVVIO DI IMPRESA QUATTRO MODELLI DI GIOCO DI CUI TRE ISPIRATI ALLE AZIENDE ARTIGIANE TRENTINE |
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Trento, 24 gennaio 2011 - È stato presentato il 20 gennaio presso la Sala Falconetto di Palazzo Geremia, a Trento, il nuovo progetto di Ceii Trentino volto a scoprire gli imprenditori del futuro. È sostenuto dall’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento nonché dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Trento, con la collaborazione con l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Si tratta della simulazione della gestione tattico – strategica di impresa attraverso la modalità del Business Game, un gioco didattico già sperimentato con successo per supportare l’apprendimento nel campo delle discipline economiche, in quanto offre la possibilità di imparare in modo innovativo e divertente. I Business Game in Italia sono ancora poco diffusi mentre all’estero sono utilizzati in ambito universitario e nei processi di addestramento di alto livello nelle aziende. Alessandro Olivi, Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, ha sottolineato che: «Attraverso questa iniziativa si innova la proposta e si spazzano via le vecchie concezioni di promozione dell’imprenditorialità. Il Business Game ha il pregio di avvicinare la cultura e l’esperienza dell’impresa ai giovani, senza dimenticare che l’impresa racchiude in sé un sistema di valori importantissimi, che sono propri anche del mondo dell’artigianato trentino. Tra questi valori rimangono costanti l’innovazione e la creatività. Giocare per imparare, quindi, attraverso regole, dinamiche, valori e variabili. La speranza è tutto ciò possa essere d’aiuto per entrare nel mondo del lavoro in maniera più consapevole». Il presidente di Ceii Trentino Luigi Sartori, ha spiegato poi che: «esistono diversi modi con cui vengono sostenute le nuove iniziative imprenditoriali (come sportelli informativi, corsi di formazione, strumenti finanziari dedicati). Nessuna di queste, però, è in grado di far capire in modo rapido ed efficace cosa vuol dire avviare un’azienda, quali sono i rischi che si corrono, quali sono le variabili che entrano in gioco». Lucia Maestri, Assessore con delega per le materie della Cultura, Turismo e Giovani del Comune di Trento ha spiegato inoltre che «Questa “sfida” è stata accolta dal Comune di Trento con molto entusiasmo perché stimola la capacità imprenditoriali e innovative dei giovani, aiutandoli ad accedere al mondo del lavoro in maniera competitiva. Il Business Game Per Vincere Domani rientra a pieno negli obiettivi delle Politiche Giovanili e associa la dimensione del gioco serio utilizzando strumenti adatti anche al mondo imprenditoriale». Durante la conferenza sono intervenuti anche Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani e Aurelio Ravarini, direttore di Cetic, (Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) che nei prossimi mesi si occuperà di sviluppare la piattaforma software. Nel merito del progetto è entrata poi Renata Diazzi, direttore di Ceii Trentino. «Per Vincere Domani – ha spiegato la Diazzi - dà infatti la possibilità ad aspiranti giovani imprenditori di mettersi in gioco e di comprendere in modo rapido ed efficace cosa vuol dire, in pratica, avviare un’azienda artigiana, quali scelte bisogna affrontare e come dotarsi degli strumenti adatti per gestirla nel quotidiano. Permette inoltre di sperimentare l’attività di impresa senza impegnarsi fin da subito in valutazioni onerose in termini di tempo, di denaro, di scelte di vita, grazie ad una presa di confidenza graduale con le situazioni di rischio ed incertezza». Nei prossimi mesi saranno attivati quattro modelli che rispecchiano le caratteristiche di un’impresa artigiana di produzione nel settore del legno, di un’impresa artigiana nel settore alimentare, di un’impresa artigiana nel campo della comunicazione e della grafica e di un’impresa sociale. Il business game simulerà i primi tre anni di vita di un’azienda, dalla fase di start up fino al completo sviluppo. Giocata dopo giocata, quindi, i partecipanti potranno scoprire chi tra loro ha la stoffa del vero imprenditore, supportati anche da un pool di esperti che li guideranno nelle fasi di gioco più complicate. Per ogni tipologia di azienda è prevista l’individuazione di un pool di imprenditori che svolgano il ruolo di sensei, che nel linguaggio giapponese è il “maestro”. Non a caso, anche il titolo del progetto “Per Vincere Domani” e tutta la dinamica di gioco prendono spunto dallo sport del karate. A differenza dei Business Game più conosciuti che si applicano a grandi aziende, “Per Vincere Domani” è il primo software ispirato ad un modello di piccola impresa artigiana. Il progetto si avvale della collaborazione del Cetic (Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) Il Cetic è un centro di ricerca attivo all’interno dell’Università Carlo Cattaneo - Liuc di Castellanza (Varese) che, con un filone di ricerca dedicato alla formazione (web learning e business games), ha già realizzato numerosi progetti in questi ambiti e, nei prossimi mesi, svilupperà la piattaforma software del Business Game Per Vincere Domani. Sara Starlocchi, project manager del progetto per l’Università Carlo Cattaneo Liuc - ha spiegato infine quali sono le fasi di gioco e le motivazioni che stanno alla base della formazione attraverso business game trasformandolo in un’esperienza di successo. «In particolare il Business Game Per Vincere Domani è un gioco che dà completezza al percorso formativo e richiama strettamente i parametri del territorio trentino. È quindi la simulazione molto reale e collegata al tessuto sociale ed economico locale. Il progetto Business Game Per Vincere Domani è sviluppato da Ceii Trentino, sostenuto dall’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento nonché dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Trento, e vede la collaborazione con l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Nei prossimi mesi verrà pubblicato il bando di concorso e naturalmente partirà la campagna informativa per illustrare ai partecipanti le modalità di gioco. |
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GIBELLI LANCIA IL MADE IN ITALY IN LOMBARDIA IL VICE PRESIDENTE: SEMPLIFICARE STRUMENTI DI AIUTO A IMPRESE |
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Gordona/so, 24 gennaio 2011 - "Più siamo riconoscibili su un territorio specifico, più all´estero i nostri prodotti vengono identificati in maniera quasi automatica: un ´Made in Italy in Lombardia´. E questo territorio di Sondrio dovrà essere legato alla produzione e alla trasformazione dell´alluminio". Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, ha aperto così la dodicesima tappa dell´´Assessorato itinerante´, che il 20 gennaio ha interessato la provincia di Sondrio. All´alexia Trafileria di Gordona, azienda leader nell´alluminio, rispondendo alle richieste del presidente, Paolo Agnelli, che è anche presidente di Confapi Lombardia, Gibelli è tornato a parlare della grande importanza del cosiddetto ´brand territoriale´ per il nostro mercato regionale. Altro tema fondamentale per Gibelli la veloce costruzione di strumenti a favore delle imprese assolutamente semplificati. "Servono strumenti utili - ha detto l´assessore all´Industria - basta con le sovrapposizioni. Gli strumenti di Regione Lombardia devono essere facilmente identificabili. L´imprenditore deve avere ben chiaro a chi si deve rivolgere all´interno della istituzione regionale. In Regione stiamo lavorando anche per semplificare il più possibile, per facilitare così le aziende. Molte volte gli stessi proprietari delle imprese ci hanno segnalato che servono immediati interventi, perché il mercato corre veloce". Gibelli è tornato a ribadire con forza che è necessaria una "politica nazionale di reti di imprese soprattutto in tema di internazionalizzazione. Sul mercato internazionale non ci sono solo le grandi imprese, ma anche i piccoli si interrogano su come andarci. Per questo servono strumenti d´accompagnamento. Ed è per questo che Regione Lombardia punta alle reti per raggiungere masse critiche sempre più importanti e che serve un ripensamento dei Lombardia Point nel mondo. |
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GIBELLI: I NOSTRI OPERAI SONO GIOVANI E HI-TECH |
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Chiavenna/So, 24 gennaio 2011 - "Nella cultura dei giovani lombardi c´è un inversione di tendenza rispetto al passato sulla figura dell´operario. L´operaio del 2011 è un giovane che non ha più le mani sporche dell´olio delle macchine, ma si confronta con l´hi-tech, con l´informatica, con i grandi sistemi di software. Sa di essere un protagonista in un processo produttivo e proprio questo rappresenta un elemento di eccellenza su cui Regione Lombardia ha investito e investe". Lo ha detto Andrea Gibelli, vicepresidente della Regione Lombardia, nella seconda parte della dodicesima tappa dell´Assessorato Itinerante che si è svolta il 20 gennaio in provincia di Sondrio, nell´azienda "Succetti" di Chiavenna. L´impresa si occupa di lavorazione di graniti. L´assessore all´Industria e all´Artigianato ha voluto ribadire come l´istituzione lombarda si stia impegnando per essere vicina alle imprese soprattutto per quanto riguarda la semplificazione. "Gli imprenditori - ha detto ancora Gibelli - ci chiedono sistemi molto rapidi e la Regione sta facendo un grande sforzo per abbreviare tutti i tempi. La macchina pubblica deve mettere nelle condizioni le imprese di lavorare ancor più velocemente rispetto al passato". Sempre nel corso di questa seconda visita, Gibelli ha sottolineato l´importanza sia del brand territoriale sia delle reti di imprese. Da parte loro gli imprenditori hanno ribadito l´importanza della formazione professionale nelle scuole. |
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GIBELLI: FEDERALISMO SUBITO PER NOSTRE IMPRESE
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Milano, 22 gennaio 2011 - "Se il federalismo dovesse avere una battuta d´arresto non solo sul piano politico ma anche sul piano economico al Nord e in particolare in Lombardia ci sarebbero conseguenze incalcolabili". Lo ha detto oggi il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli intervenendo nel dibattito sul federalismo fiscale che dovrà essere approvato. "Rilevo - ha spiegato Gibelli - che già da tempo molti esponenti delle categorie economiche lombarde hanno sottolineato di essere pronti anche a scelte unilaterali. Il sistema delle imprese non può più attendere. Noi siamo pronti, vedremo se alle parole in questi giorni corrisponderanno anche fatti concreti". |
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ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IL QUARTO TRIMESTRE CONFERMA LA RIPRESA (+45%), MA SOLO GRAZIE AL MERCATO ESTERO, L’INTERNO RESTA DEBOLE. |
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Cinisello Balsamo, 24 gennaio 2010 - Segno positivo per l’indice degli ordini di macchine utensili italiane che, nel quarto trimestre 2010, registra un incremento del 45% rispetto allo stesso periodo 2009. Si prolunga, dunque, il trend di crescita avviatosi a inizio 2010; il valore assoluto dell’indice, pari a 108,6, torna superiore a quello dell’anno base (2005=100). I dati elaborati da Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre evidenziano, però, la netta discrepanza tra la raccolta ordini sul mercato interno e quella sul mercato estero. Infatti, mentre l’indice degli ordini sul mercato estero cresce dell’80,7%, rispetto al quarto trimestre 2009, per un valore assoluto pari a 120,9, l’indice degli ordini raccolti dai costruttori sul mercato domestico segna un calo dell’8,3%, per un valore assoluto pari a 75,5, il più basso dal lontano 1993 (a eccezione di quello 2008). Su base annuale, la raccolta ordini risulta cresciuta del 36% (per un valore assoluto pari a 82,5), rispetto al 2009, in virtù dell’incremento di ordinativi esteri (+50,2%) e interni (+15,5%, maturato nei primi sei mesi). “Il ritorno alla stagnazione del mercato interno - commenta il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, Giancarlo Losma - rende più urgente il rafforzamento, in termini finanziari e organizzativi, delle imprese italiane costruttrici di macchine utensili, che, altrimenti, vedrebbero compromessa anche la capacità di intercettare la domanda espressa dal mercato estero, al momento, unica fonte di crescita. Occorre, dunque, che le risorse necessarie a sostenere il confronto concorrenziale siano rese disponibili attraverso strumenti come il Fondo Italiano d’Investimento, che favorisce la patrimonializzazione delle imprese di piccole e medie dimensioni, permette loro più facile accesso al credito, ne sostiene i progetti di sviluppo di medio-lungo termine e promuove una più strutturata presenza sul mercato estero. In parallelo, è necessario incentivare le reti di impresa e le forme di aggregazione tra imprese di piccole e medie dimensioni che permettano la creazione di realtà aziendali maggiormente competitive a livello internazionale”. Riguardo al mercato interno, il direttore generale di Ucimu-sistemi Per Produrre, Alfredo Mariotti, sottolinea che “l’andamento della raccolta ordini evidenzia, con chiarezza, che le imprese manifatturiere italiane hanno investito fino a quando hanno potuto disporre di adeguati sostegni, in particolare fino alla scadenza della Tremonti Ter. La domanda di tecnologia utile a innovare i mezzi di produzione è, quindi, forte, ma resa latente dalla difficile situazione del mercato. Poiché il rinnovo della struttura produttiva è condizione necessaria alla crescita dell’intera economia nazionale, non si può rimandare ulteriormente l’adozione di provvedimenti a sostegno della domanda di nuovi mezzi di produzione”. |
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FONDO ANTICRISI MILANO: “INCENTIVI A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE E DELLE IMPRESE” |
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Milano, 24 gennaio 2011 - L’amministrazione ha stanziato quattro milioni di euro di incentivi alle imprese, ai quali si è aggiunto 1 milione di euro della Camera di Commercio di Milano per il sostegno all’occupazione, con quattro diversi tipi di intervento che spaziano dall’assunzione di lavoratori disoccupati alla facilitazione di accesso al credito. “Milano è impegnata contro la crisi, a fianco di chi crea lavoro, di chi produce, di chi assume – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti - Il Comune ha stanziato 10 milioni di euro a sostegno di chi lavora, di chi fa impresa, di chi fa innovazione e ricerca, di chi si apre ai nuovi mercati. Abbiamo puntato sul lavoro, sulle piccole e medie imprese, sulla formazione, sull’accesso al credito. Quattro elementi chiave per battere la crisi”. “Sono stati destinati quattro milioni di euro alle imprese e agli imprenditori. Due milioni sono per il Bando per la Micro e Piccola Impresa, e due destinati al sostegno degli artigiani, allo start up di nuove imprese e all’accesso al credito. Ai fondi stanziati dal Comune si è aggiunto 1 milione messo a disposizione dalla Camera di Commercio per il bando, diventato così di 3 milioni di euro, per la micro e piccola impresa. Camera di Commercio e Comune di Milano – ha concluso Letizia Moratti - hanno una sinergia consolidata con l’obiettivo di sostenere concretamente il lavoro, l’occupazione e le piccole imprese.” “Questi quattro diversi interventi – commenta l’assessore Giovanni Terzi – concretizzano fin dai primi giorni dell’anno l’impegno dell’Amministrazione nei confronti della disoccupazione, concentrando l’attenzione sulle difficoltà che investono gli imprenditori. Ci saranno così, grazie anche alla collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, incentivi alle imprese per le assunzioni a tempo indeterminato per i giovani, laureati e non, e agevolazioni per le assunzioni degli over 45. Ma anche la costituzione di Fondi di garanzia e servizi accessori al microcredito” “In un momento economico ancora difficile come quello che stiamo attraversando – ha commentato Massimo Ferlini, consigliere della Camera di commercio di Milano – il capitale umano presente nel nostro territorio, soprattutto quello più giovane, paga il conto dell’instabilità economica globale. Diventa quindi decisivo il tema dello sviluppo del lavoro, nella consapevolezza che sarà proprio il capitale umano la leva da cui far ripartire la competitività delle nostre imprese. Ecco perché la Camera di commercio è al fianco del Comune per queste iniziative di supporto al lavoro e all’occupazione, a partire dai giovani”. Gli interventi - che fanno capo all’Assessorato alle Attività produttive, Politiche del Lavoro e dell’Occupazione e rientrano nel fondo anticrisi stanziato dal Consiglio Comunale – sono dunque così articolati: Bando per il Sostegno dell’Occupazione in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano (3 milioni di euro); Riqualificazione Professionale (1 milione di euro); Fondi di garanzia (800mila euro); Microcredito (200mila euro). Bando Di Contributi Alle Pmi Per Il Sostegno All’occupazione - Prevede uno stanziamento di 2 milioni di euro da parte del Comune di Milano, cui si aggiunge 1 milione di euro dalla Camera di Commercio di Milano, e ha l’obiettivo di incentivare economicamente progetti imprenditoriali delle micro, piccole e medie imprese (iscritte alla Camera di Commercio di Milano) per: - l’assunzione, sia a tempo indeterminato che determinato, di lavoratori disoccupati over 45 (ovvero persone di età pari o superiore ai 50 anni disoccupate o iscritte nelle liste di mobilità e persone di età compresa tra i 45 e i 49 anni che si trovino disoccupate da oltre sei mesi o non i possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado); - l’assunzione di giovani under 30 (sia già inseriti in azienda con contratti precari sia da assumere con contratti ex novo) - l’assunzione di giovani lavoratori under 35 (solo per quanto riguarda interventi di stabilizzazione delle precarietà) - l’assunzione di giovani laureati under 30 Il bando, quindi, ha una doppia valenza, rivolgendosi alle imprese - che, attraverso l’assunzione, acquisiscono nuovo capitale umano – ma a anche ai soggetti disoccupati o precariamente occupati che vengono assunti. Per le informazioni : www.Mi.camcom.it/bandoperloccupazione www.Lavoroeformazioneincomune.it/ Tel 02.85154513; 02.85155072 Riqualificazione Professionale - Il secondo intervento, con un finanziamento pari a 1 milione di euro, è destinato a incentivare le assunzioni di una particolare categoria di artigiani della ristorazione che necessitano di stage (non formativi ma rivolti all’inserimento lavorativo incentivato) presso le imprese stesse. I destinatari finali sono soggetti disoccupati in seguito alla perdita di lavoro per effetto della crisi o per mancato rinnovo del contratto a tempo determinato o atipico. I rimanenti due interventi si rivolgono, in generale, a operazioni di facilitazione di accesso al credito, sempre da parte delle imprese: Fondi Di Garanzia - E’ previsto la destinazione di 800mila euro per la costituzione di Fondi di garanzia in collaborazione con organismi di consorzi fidi da destinare a nuove linee di credito bancario a sostegno della creazione di nuova impresa (Start up) o di progetti di assunzione da parte di imprese esistenti. Microcredito - 200mila euro, infine, serviranno per sostenere l’offerta di Servizi accessori al microcredito per soggetti non bancabili (ovvero non in grado di produrre garanzie bancarie). I servizi riguardano il tutoraggio, la redazione del business plan, la costruzione della “bancabilità” del soggetto che chiede il finanziamento alle banche. |
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GIOVANI, LA PROBABILITÀ DI TROVARE UN POSTO DI LAVORO FISSO: UNO SU QUATTRO OLTRE 34MILA I DISOCCUPATI FINO AI 30 ANNI COMMERCIO E SERVIZI DI CONSULENZA I SETTORI CHE ASSUMONO IL 66% TROVA LAVORO NELLE GRANDI AZIENDE OLTRE DUEMILASEICENTO CREANO UNA IMPRESE |
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Milano, 24 gennaio 2011. Solo un quarto dei giovani milanesi disoccupati, con meno di 30 anni, è destinato a trovare un lavoro nel corso dell’anno. Sono circa 34mila quelli disoccupati a cui si aggiungono circa 20mila posti di lavoro lasciati nel 2010 per cambiamenti o da giovani che non vedono rinnovato il contratto. Circa 15 mila assorbiti dalle richieste di lavoro con assunzioni stabili. Gli altri vanno avanti con lavori a termine e collaborazioni, circa 16 mila, a cui si aggiungono circa 2.700 lavoratori stagionali e 2.608 nuovi imprenditori. Emerge da un’elaborazione e da una stima della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e sul rapporto Excelsior Unioncamere –Ministero del lavoro. I principali settori per i 15mila nuovi giovani occupati milanesi. L’83,5% trova nel settore terziario, il 16,5% nell’industria. Analizzando i singoli comparti, un nuovo assunto su cinque sarà del settore commercio, uno su dieci nei servizi avanzati di consulenza legale, amministrativa e gestionale e uno su dodici nei trasporti. Per quanto riguarda l’industria, in testa col 3% delle assunzioni totali ci sono le costruzioni, seguite al 2,5% da altre industrie e, quasi a pari merito, al 2,4% dalle attività di fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature. Prime le grandi imprese. Ci sono le grandi imprese nel futuro dei neo assunti, il 65,7% di essi troverà infatti impiego in un’attività con oltre 50 addetti, uno su cinque entrerà invece in un’impresa con non oltre 9 dipendenti. Lavoratori non stagionali
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posti |
peso % |
totale |
15509 |
100,0% |
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|
industria |
2553 |
16,5% |
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|
|
industrie della stampa |
59 |
0,4% |
industrie farmaceutiche, estraz.- lavorazione minerali e metallurgia |
234 |
1,5% |
industrie chimiche |
260 |
1,7% |
industrie delle materie plastiche |
51 |
0,3% |
fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature |
368 |
2,4% |
industrie dei mezzi di trasporto |
120 |
0,8% |
industrie elettroniche, ottiche e medicali |
118 |
0,8% |
industrie delle macchine e apparecchiature elettriche |
149 |
1,0% |
fabbricazione di macchinari ed apparecchiature |
163 |
1,1% |
riparazione, manutenzione ed i nstallazione di macchine ed apparecch. |
21 |
0,1% |
altre industrie (alimentari, tessili, legno-mobili, carta) |
390 |
2,5% |
public utilities (energia, gas, acqua, ambiente) |
160 |
1,0% |
costruzioni |
460 |
3,0% |
|
|
|
servizi |
12956 |
83,5% |
|
|
|
commercio al dettaglio e all´ingrosso |
3136 |
20,2% |
trasporti e attività connesse |
1290 |
8,3% |
alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici |
760 |
4,9% |
servizi dei media |
154 |
1,0% |
attività editoriali e servizi di informazione |
87 |
0,6% |
servizi informatici |
762 |
4,9% |
servizi avanzati di consulenza legale, amministrativa e gestionale |
1714 |
11,1% |
servizi avanzati di consulenza tecnica |
613 |
4,0% |
servizi finanziari |
1085 |
7,0% |
servizi delle assicurazioni |
417 |
2,7% |
servizi di supporto alle imprese |
348 |
2,2% |
altri servizi alle imprese (Tlc, noleggio e vigilanza) |
206 |
1,3% |
servizi immobiliari |
401 |
2,6% |
servizi di pulizia e manutenzione per edifici e paesaggio |
136 |
0,9% |
sanità e assistenza, istruzione e servizi ricreativi e culturali |
873 |
5,6% |
altri servizi alle persone |
508 |
3,3% |
attività degli studi professionali |
473 |
3,1% |
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classe Dimensionale |
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1-9 dipendenti |
3002 |
19,4% |
10-49 dipendenti |
2315 |
14,9% |
50 dipendenti e oltre |
10191 |
65,7% | lavoratori stagionali
totale |
2712 |
100% |
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|
industria |
412 |
15% |
di cui (principali attività) |
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|
Industrie farmaceutiche, estraz.-lavorazione minerali e metallurgia |
67 |
2% |
Industrie chimiche |
18 |
1% |
Industrie delle macchine e apparecchiature elettriche |
21 |
1% |
Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature |
11 |
0% |
Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecch. |
|
0% |
Altre industrie (alimentari, tessili, legno-mobili, carta) |
170 |
6% |
Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente) |
14 |
1% |
Costruzioni |
89 |
3% |
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Servizi |
2300 |
85% |
Di cui |
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Commercio al dettaglio e all´ingrosso |
433 |
16% |
Trasporti e attività connesse |
256 |
9% |
Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici |
973 |
36% |
Servizi dei media |
25 |
1% |
Attività editoriali e servizi di informazione |
32 |
1% |
Servizi informatici |
11 |
0% |
Servizi avanzati di consulenza legale, amministrativa e gestionale |
21 |
1% |
Servizi avanzati di consulenza tecnica |
36 |
1% |
Servizi finanziari |
25 |
1% |
Servizi delle assicurazioni |
71 |
3% |
Servizi di supporto alle imprese |
50 |
2% |
Altri servizi alle imprese (Tlc, noleggio e vigilanza) |
46 |
2% |
Servizi immobiliari |
43 |
2% |
Servizi di pulizia e manutenzione per edifici e paesaggio |
85 |
3% |
Sanità e assistenza, istruzione e servizi ricreativi e culturali |
188 |
7% |
Altri servizi alle persone |
7 |
0% |
contratti atipici
|
interinali |
a progetto |
totale |
interinali peso % |
a progetto Peso % |
totale peso % |
totale |
5400 |
10565 |
15964 |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
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|
industria |
1974 |
1360 |
3333 |
36,6% |
12,9% |
20,9% |
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|
0,0% |
0,0% |
0,0% |
industrie della stampa |
39 |
28 |
67 |
0,7% |
0,3% |
0,4% |
industrie farmaceutiche, estraz.-lavorazione minerali e metallurgia |
469 |
96 |
564 |
8,7% |
0,9% |
3,5% |
industrie chimiche |
185 |
71 |
256 |
3,4% |
0,7% |
1,6% |
industrie delle materie plastiche |
142 |
36 |
178 |
2,6% |
0,3% |
1,1% |
fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature |
167 |
67 |
234 |
3,1% |
0,6% |
1,5% |
industrie dei mezzi di trasporto |
43 |
36 |
78 |
0,8% |
0,3% |
0,5% |
industrie elettroniche, ottiche e medicali |
89 |
67 |
156 |
1,6% |
0,6% |
1,0% |
industrie delle macchine e apparecchiature elettriche |
85 |
60 |
146 |
1,6% |
0,6% |
0,9% |
fabbricazione di macchinari ed apparecchiature |
206 |
330 |
536 |
3,8% |
3,1% |
3,4% |
riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecch. |
28 |
36 |
64 |
0,5% |
0,3% |
0,4% |
altre industrie (alimentari, tessili, legno-mobili, carta) |
330 |
110 |
440 |
6,1% |
1,0% |
2,8% |
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INCONTRO CAPPELLACCI-ENI, A PORTO TORRES IL PIÙ GRANDE POLO D´EUROPA PER LA CHIMICA VERDE
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Cagliari, 24 Gennaio 2011 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il 20 gennaio ha incontrato a Roma i vertici del gruppo Eni, che hanno illustrato la prospettiva di riconversione degli stabilimenti di Porto Torres nel più grande polo per la chimica verde d´Europa. "Esprimo grande soddisfazione – ha commentato Cappellacci - per una scelta che è coerente con la politica regionale e che va nel senso auspicato anche di recente, dopo gli eventi di Porto Torres e può dare una prospettiva più stabile, anche in termini occupazionali, per il futuro." Durante il colloquio si è discusso anche del progetto Sardegna ´Co2.0´ e delle possibili interazioni tra i piani della Regione Sardegna e quelli dell’Eni. La prossima settimana sarà fissata una riunione politico operativa. |
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COMMERCIO: FONDO REGIONALE SICILIANO, LANZETTA COMMISSARIO STRAORDINARIO |
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Palermo, 24 gennaio 2011 - Salvatore Lanzetta, dirigente dell´assessorato regionale alle Attivita´ produttive, e´ stato nominato commissario straordinario del Comitato straordinario del Fondo del commercio. Lo stabilisce il decreto firmato dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, su proposta dell´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi. "In attesa di potere procedere alla ricostruzione del Comitato per il commercio - afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo - e per assicurare una efficiente ed efficace utilizzazione delle risorse finanziaria in favore delle imprese, abbiamo ritenuto opportuno provvedere nuovamente alla nomina di un commissario che possa procedere alle delibere di quante piu´ pratiche possibili". Lanzetta restera´ in carica fino alla ricostituzione del Comitato amministrativo e comunque per un massimo di 3 mesi. "Le istanze gia´ istruite ed in attesa di delibera - aggiunge l´assessore Venturi - sono circa 250 per un importo complessivo di circa 23 milioni di finanziamenti sui quali verra´ corrisposto un contributo a carico del Fondo per una somma pari a circa 2 milioni di euro. I destinatari sono prevalentemente le piccole e medie imprese siciliane: esercenti del commercio al dettaglio, all´ingrosso, dei servizi, pmi fornitrici di servizi reali alle imprese". Il fondo dispone attualmente di risorse per circa 45 milioni di euro. Sono diverse le tipologie di intervento: dal finanziamento a tasso agevolato con fondi regionali fino al 75% ai contributi in conto interessi e in conto capitale; dai contributi in conto canoni sui contratti di locazione a quelli in conto interessi per operazioni di "credito di avviamento" e "credito di esercizio"; dai contributi in conto interessi per operazione di anticipazione a fronte della cessione di crediti commerciali ai contributi in conto interessi per il ripianamento delle esposizioni debitorie. |
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CROAZIA, DATI SULL´INTERSCAMBIO COMMERCIALE
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Zagabria, 24 gennaio 2011 - Secondo i dati diffusi dall´Ente statistico nazionale, il deficit dell´interscambio commerciale della Croazia nei primi undici mesi del 2010 ha segnato un calo del 20,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. Il valore della merce esportata nel mese di novembre è stato pari a 762 milioni di euro il che rappresenta un aumento del 16,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso, mentre quello delle importazioni a novembre 2010 è ammontato a 1,39 miliardi di euro, il che rappresenta un aumento del 7,9 per cento rispetto al novembre del 2009. Nei primi undici mesi del 2010 le esportazioni hanno registrato un aumento del 17,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre le importazioni hanno registrato un calo dell´1,7. |
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TOSCANA, NENCINI: “GUERRA ALL’ILLEGALITÀ ECONOMICA, PER DIFENDERE ANCHE I DIRITTI DEI LAVORATORI” |
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Firenze, 24 gennaio 2011 – Combattere il lavoro nero e l’evasione fiscale, ma anche quella contributiva. E’ l’impegno della Regione, che al riguardo non ha molte competenze dirette ma può sostenere un lavoro di squadra. E che dall’inizio della legislatura ha stretto accordi e firmato protocolli in tal senso. “La lotta all’illegalità economica è una priorità. E una priorità nella priorità è il caso Prato, con il distretto cinese parallelo – ricorda l’assessore al bilancio e al rapporto con gli enti locali, Riccardo Nencini -. Ebbene la cronaca di oggi ci porta due buone notizie”. “La prima – spiega – riguarda il blitz in un capannone dell’Osmannoro a Firenze, dove sono stati trovati clandestini e lavoratori in nero. Senza controlli, congiunti come in questo caso, e senza sanzioni adeguate non possiamo infatti arginare il malcostume di chi non rispetta le regole”. Su 19 aziende ospitate nel capannone, tutte del settore pelletteria, 14 avevano irregolarità. “La seconda buona notizia – prosegue – riguarda l’operaia cinese che a Prato ha denunciato ai sindacati di essere stata licenziata ingiustamente da alcuni connazionali, titolari della ditta in cui lavorava. E’ una prima crepa in un muro di omertà”. La donna era assicurata per quattro ore di lavoro, ma ne lavorava molte di più senza il rinoscimento di altri diritti. “Combattere l’illegalità economica e l’evasione delle aziende – conclude l’assessore – serve a difendere anche i diritti dei lavoratori, anche quelli cinesi”. |
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MOLISE: MISURE AIUTO DI STATO ALLE IMPRESE, PUBBLICATA LA DIRETTIVA LIMITE MASSIMO DI 500.000 EURO PER LE IMPRESE IN GENERE, O DI 15.000 EURO PER QUELLE AGRICOLE |
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Campobasso, 24 gennaio 2011 - Sulla Gazzetta Ufficiale n.13 del 18 gennaio 2011 è stata pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2010 sulle modalità di applicazione della comunicazione della Commissione Europea "Quadro temporaneo dell´Unione per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell´accesso al finanziamento nell´attuale situazione di crisi economica e finanziaria", di cui la Regione ha già data già ampia diffusione nel mese di dicembre. Si tratta del recepimento del provvedimento dell´Unione Europea del 1° dicembre 2010 che ha prorogato il "Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le Misure di aiuto di Stato a sostegno dell´accesso al finanziamento nell´attuale situazione di crisi finanziaria ed economica" fino al 31 dicembre 2011. La normativa di riferimento, unitamente ad una sezione di approfondimento, è consultabile al link www.Politichecomunitarie.it/attivita/17558/aiuti-di-stato-temporanei-notificata-bozza-decreto. Le procedure operative per consentire alle imprese di beneficiare dell´importante opportunità offerta dal provvedimento in questione sono consultabili al link www.Finmolise.it/ |
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COMDATA: CAPPELLACCI, VINCENTE PROFESSIONALITÀ GIOVANI LAVORATORI |
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Cagliari, 24 Gennaio 2011 - E´ stata inaugurata il 20 gennaio , a Sestu, la sede legale e operativa della Comdata Eos. L’insediamento nel territorio della nuova azienda, facente capo al gruppo Comdata spa, leader nel settore dell’outsourcing, rappresenta la concreta realizzazione di un progetto che la scorsa estate, a seguito della crisi che interessò la Vol2, è stato messo a punto dalla Regione attraverso l’utilizzo degli strumenti agevolativi a disposizione. Grazie al coinvolgimento delle parti sociali e l’assunzione reciproca di responsabilità, si è riusciti a trasformare una vertenza in un proficuo modello di concertazione. Duplice l´obiettivo: salvaguardare i posti di lavoro compromessi e creare nuove e significative prospettive occupazionali. "La newco - hanno evidenziato i rappresentanti del gruppo Comdata – è dotata di circa 400 postazioni di lavoro e impiega oggi 400 risorse. Grazie al contributo della Regione Sardegna, l’azienda sarà in grado di ampliare l’organico fino a 600 persone". "L’inaugurazione di oggi - ha dichiarato il presidente Cappellacci - è il traguardo di un percorso virtuoso, portato avanti grazie alla serietà degli interlocutori, alla collaborazione e alla tenacia dei lavoratori, che hanno dato prova della loro grande professionalità. Tutti questi fattori permettono di avviare un progetto di medio-lungo periodo”. Piena soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca: “La pronta operatività della Comdata Eos è il risultato di un progetto che, pianificato dalla Regione, è nato dalla necessità di salvaguardare i posti di lavoro sfumati insieme alla crisi aziendale che, la scorsa estate, ha investito e travolto la Vol2. La risoluzione dell’emergenza, avvenuta in tempi strettissimi, è segno della volontà di questo assessorato di mettere in atto, accanto all’uso degli ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro, linea guida del nostro operato". |
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ECONOMIA. CONFRONTO CON SISTEMA CONFIDI CONFARTIGIANATO VENETO |
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Moena (Trento), 24 gennaio 2011 - I presidenti e i direttori dei nove confidi territoriali che fanno riferimento a Confartigianato del Veneto ed al Consorzio Regionale di Garanzia per l’artigianato (Crga), riuniti a Moena (Trento) per il consueto seminario residenziale, hanno avuto il 20 gennaio un momento di confronto con l’assessore regionale all’economia e sviluppo Maria Luisa Coppola. “Il mondo dell’artigianato – ha detto il presidente di Confartigianato Veneto Claudio Miotto - è una realtà viva e vitale, ma deve ricevere la dovuta attenzione e non solo sul credito. Se le cose vanno male per l’artigianato, allora vanno male anche per il Veneto”. “La situazione economico finanziaria che da tempo stiamo attraversando credo sia più che nota a tutti”, ha esordito l’assessore Coppola sottolineando che, pur in una situazione di cassa in grande sofferenza, la Regione negli ultimi mesi ha comunque dato totale risposta a quanto atteso dalle imprese, in particolare rispetto alle leggi Sabbadini ed Artigiancassa, ma non solo. Si tratta di oltre 31 milioni di euro che hanno coinvolto circa 7.400 aziende. L’assessore ha ricordato che il Fondo Unico per le imprese è stato totalmente cancellato dal taglio pesantissimo da parte dello Stato. “Ciò nonostante – ha aggiunto - il 2011 deve essere un anno di straordinaria importanza sotto il profilo della riorganizzazione e della semplificazione burocratica. Ciò significa anche rivedere il futuro della programmazione e la velocità dei tempi di erogazione dei contributi”. “Inoltre – ha detto l’assessore - il plafond di oltre 700 milioni di euro, a disposizione per tutto il sistema produttivo presso la Finanziaria Veneto Sviluppo, continuerà ad operare in stretta relazione con il territorio. Condivisione ci sarà anche nella redazione del regolamento attuativo per l’utilizzo dei 35 milioni aggiunti con l’assestamento di bilancio”. Dopo aver assicurato attenzione verso la capitalizzazione e la strutturazione dei Confidi, l’assessore ha concluso invitando ad un contributo di idee che possano orientare la Regione a legiferare e sostenere il settore artigiano, con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni affinché comprendano l’identità ed il valore dell’artigianato, anche in chiave innovativa. |
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LATINA - LE IMPRESE DELLA PROVINCIA SI APRONO AL MERCATO MALTESE |
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Latina, 24 gennaio 2011 - Il 20 gennaio presso la sala conferenze del Museo Cambellotti a Latina si è svolto l’incontro, organizzato dalla Camera di Commercio con la società Malta Enterprise, società pubblica, preposta all’internazionalizzazione ed allo sviluppo delle imprese della Repubblica di Malta, che ha visto la partecipazione del Presidente dell’Ente camerale, Vincenzo Zottola, dell’Assessore provinciale allo Sviluppo economico, Silvio D’arco, dei rappresentanti della società maltese e ha registrato il coinvolgimento di 50 imprese del territorio. Si tratta di un momento pubblico nell’ambito della visita istituzionale delle Autorità maltesi, quale proficua occasione per avviare un programma di cooperazione e collaborazione sulle tematiche legate alle professioni del mare, alla formazione ed alla ricerca così da porre in evidenza punti di forza e caratteristiche di valenza ed attrazione del tessuto economico del nostro territorio e delle eccellenze imprenditoriali che in esso operano. L’incontro segue alla sottoscrizione, in data 14 dicembre 2010 a Malta di un accordo di cooperazione tra la Camera di Commercio di Latina e la società pubblica “Malta Enterprise”, nell’ambito delle attività istituzionali, volte alla promozione del territorio provinciale ed alla diffusione della cooperazione internazionale nei settori del commercio, dell’artigianato e dell’industria. “L’incontro di oggi - ha voluto sottolineare il Presidente Zottola - vuole essere un’occasione per approfondire le opportunità di collaborazione ed investimento che il territorio maltese offre agli operatori economici appartenenti ai settori del chimico-farmaceutico, dell’agroindustria, della cantieristica navale, della portualità commerciale, del turismo, della logistica, dei servizi e della meccanica, grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo e ai notevoli vantaggi di tipo fiscale. Da oggi, inoltre, parte la fattiva collaborazione con Malta che vedrà la partecipazione durante lo Yacht Med Festival 2011 di imprese dell’artigianato tipico e con il coinvolgimento anche della cultura isolana con la presenza di eventi culturali”. Malta ha un’economia vibrante e bilanciata anche grazie ad un clima politico stabile, è al 6° posto a livello mondiale per ciò che concerne l’investimento diretto estero in entrata. Eccellente la sua posizione geografica crocevia di relazione commerciali con l’Europa, il Nord Africa ed il Medio Oriente. Ha un’economia libera con elevati volumi di importazioni ed esportazioni (questi ultimi pari al 42% del Pil), il settore manifatturiero rappresenta fino al 17% del prodotto interno lordo e i servizi finanziari raggiungono il 4%, risultati raggiunti grazie a politiche industriali elaborate per sostenere l’investimento orientato verso l’esportazione. |
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SLOVACCHIA, NUOVI INVESTITORI ESTERI NEI PARCHI INDUSTRIALI |
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Bratislava, 24 gennaio 2011 - Dopo due anni di pausa, i parchi industriali sono oggetto di maggiore interesse da parte di investitori esteri. I rappresentanti del comune di Myjava, ad esempio, stanno negoziando con quattro potenziali investitori nel locale parco industriale. Si tratta di società del settore meccanico e dell´industria plastica che assumerebbero 150 impiegati. Nel parco industriale sono attive al presente quattro imprese che impiegano un totale di circa 550 persone. Anche il parco industriale Detva - Trstena è in fase di negoziazione con un investitore, che dovrebbe portare alla creazione di 50 nuovi posti di lavoro. Al parco industriale di Presov è invece interessata la società americana Honeywell, che potrebbe creare circa 600 nuovi posti di lavoro con un investimento di circa 75 milioni di euro. Le negoziazioni non si sono ancora concluse. A Presov dovrebbe sorgere un altro parco industriale, con inizio lavori di costruzione previsto per il primo quarto dell´anno prossimo. I posti di lavoro attesi sono circa 1200. |
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IN EMILIA-ROMAGNA NASCONO 31 NUOVE AZIENDE INNOVATIVE. LA REGIONE CON 2 MILIONI E 550 MILA EURO NE HA SOSTENUTO, ATTRAVERSO UN BANDO, LO START-UP.
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Bologna, 24 gennaio 2011 - Nascono 31 nuove imprese, grazie a un bando regionale che ha messo a disposizione 2 milioni e 550 mila euro. Le risorse della Regione Emilia-romagna contribuiscono al 60% degli investimenti necessari per implementare le imprese. Complessivamente le risorse utilizzate per l’avvio delle nuove aziende è stato di 4,3 milioni di euro. Delle 31 imprese - nate grazie al bando per progetti di sostegno allo start-up di nuove imprese innovative e finanziato con i fondi Fesr - ben sette sono spin-off di origine universitaria o degli enti di ricerca. “E’ un contributo importante alla ricerca in Emilia-romagna. In un momento economico non facile, con il Pil in lieve ripresa ma la disoccupazione ancora crescente, nascono - ha sottolineato soddisfatto l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - grazie al nostro contributo imprese moderne e innovative, in grado di affrontare la competizione globale. Tra gli aspetti positivi del bando, sottolineo la priorità concessa alle imprese costituite da giovani con meno di 35 anni, donne, o comunque tali da potere assicurare lavoro qualificato a giovani ricercatori. E’ un aiuto concreto che diamo a chi oggi si affaccia, da ricercatore o imprenditore, al mondo del lavoro”. Il 41,8% delle risorse, pari ad 1,8 milioni di euro, verrà utilizzato dalle nuove imprese per l’acquisto di impianti macchinari ed attrezzature, necessarie per assicurare qualità, innovazione, competitività delle imprese. Il 26,2% delle risorse, pari ad 1,12 milioni di euro, sarà utilizzato per acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche. Con le risorse rimanenti, verranno acquistati software, hardware, spese per consulenze specialistiche finalizzate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale/industriale e alla loro estensione, realizzazione di opere per ristrutturazione e adeguamento funzionale dei locali per l’attività d’impresa, acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, di licenze, e con i rimanenti acquisto di arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa con esclusione di suppellettili e complementi di arredo). |
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CALL CENTER KISTIO E ENTU ESTRU: REGIONE SARDEGNA DISPONIBILE AD ATTIVARE OGNI AZIONE PER SALVAGUARDIA DEI POSTI E RILANCIO DELLE SOCIETÀ |
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Cagliari, 24 gennaio 2011 - "E´ interesse della Regione che le imprese sarde occupino importanti posizioni sui relativi settori di mercato, per questo c’è la massima apertura ad attivare tutti gli strumenti per fare in modo che vengano garantite e incrementate le professionalità locali. Abbiamo individuato quattro azioni fondamentali per salvaguardare i posti di lavoro e garantire la ripresa delle attività e delle commesse". E’ quanto ha affermato il 21 gennaio il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che questa mattina ha presieduto l’incontro del Comitato Interassessoriale per le emergenze, convocato per la vertenza dei call center Kistio e Entu Estru, al quale hanno preso parte i rappresentanti dell’ufficio di presidenza della Regione, degli assessorati del Lavoro e dell´Industria, della Sfirs, della Tiscali, azienda committente, e dei sindacati. "Prima del prossimo incontro del Comitato - ha proseguito l’assessore La Spisa - l’assessorato del Lavoro, dopo l’accordo tra le due aziende e i sindacati, verificherà la possibilità di attivare la cassa integrazione. Altra verifica sarà quella di dare avvio a processi formativi paralleli agli ammortizzatori sociali, mentre, da parte della Sfirs verranno valutati i possibili strumenti finanziari da utilizzare tra i quali il Fondo di Garanzia per le imprese. L’assessorato dell´Industria, insieme a quello per il Lavoro effettueranno una ricognizione sul settore dei call center per attivare eventuali forme di incentivazione alle imprese". |
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FVG: FUTURO MARANCOOP, CHIARITI RUOLI, CONDIVISO PERCORSO |
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Marano lagunare, 24 gennaio 2011 - Le prospettive di avvio dell´attività della Marancoop, la cooperativa cui hanno dato vita una ventina di lavoratori della ex Maruzzella assieme al Comune di Marano e alla Cisl di Udine, sono state esaminate oggi nel corso di un incontro in cui è stata fatta chiarezza sui ruoli di ciascuno dei soggetti interessati ed è stato condiviso il percorso da seguire per rilanciare la produzione abbandonata nel luglio 2009 dalla storica azienda ittica. Alla riunione, nell´aula consiliare di Marano lagunare, hanno partecipato l´assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, con il direttore centrale Franco Milan, il sindaco della cittadina lagunare, Mario Cepile, il vicesindaco Graziano Pizzimenti, l´assessore Mirto Scala, il consigliere Sandro Ceccherini, il presidente del Consorzio industriale Aussa Corno, Cesare Strisino, con il direttore generale Marzio Serena, il presidente di Lega Coop, Renzo Marinig, Paolo Mason della Cisl, il presidente della nuova cooperativa costituita nel giugno dello scorso anno, Enrico Pavan, insieme agli ingegneri Ferrari e Frumento. Complessivamente per l´avvio dell´attività, che prevalentemente sarà basata sulla produzione di tonni in scatola a marchio Coop, occorreranno investimenti pari a circa 7,5 milioni di euro, suddivisi tra terreno, impianti ed attrezzature. L´obiettivo dichiarato è di dotarsi delle tecnologie più avanzate per dare avvio al più presto ad una prima linea produttiva, per poi rientrare a regime, con una cinquantina di dipendenti, nel novero dei grandi produttori italiani, utilizzando la linea distributiva delle cooperative. Come ha ricordato l´assessore Seganti, con la legge finanziaria per il 2011 il Consiglio regionale ha messo a disposizione del Consorzio Aussa Corno fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro, da utilizzare quale garanzia fideiussoria alla stipula di un mutuo per l´acquisto di un terreno e di un capannone, già individuati, che il Consorzio metterà a disposizione della cooperativa, con un contratto d´affitto. Contestualmente, come concordato oggi, i soci lavoratori si impegneranno formalmente a dar vita ad un aumento del capitale sociale, utilizzando le risorse che saranno a disposizione per la mobilità, al termine del secondo anno di cassa integrazione, ovvero a settembre. Questo consentirà peraltro di accedere ai benefici nazionali previsti dalla cosiddetta legge Marcora per far fronte alle crisi industriali, che permetteranno di attivare ulteriori risorse pari alla quota conferita dai lavoratori. Compiuti questi indispensabili passi iniziali, la Regione, come ha indicato l´assessore Seganti, attiverà un tavolo tecnico presso la direzione delle Attività produttive, finalizzato a far intervenire nell´operazione i diversi strumenti finanziari a disposizione. Le ipotesi sul tappeto sono quelle di un intervento del Frie, il Fondo di rotazione per le iniziative economiche, che prevede finanziamenti agevolati per programmi di investimento, e di una partecipazione al capitale sociale di Finreco, la Finanziaria regionale della Cooperazione. Sarà inoltre valutata l´ipotesi di ricorrere anche alla legge Sabatini, strumento finanziario utilizzato dalle piccole e medie imprese di ogni settore produttivo per finanziare l´acquisto di macchinari di produzione o per sottoscrivere contratti di leasing. |
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COMMERCIO SERALE, AD AVELLINO SARACINESCHE APERTE FINO ALLE 4 DEL MATTINO: LA RISPOSTA ASSO-API PER RAFFORZARE IL BUSINESS DEL SETTORE |
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Avellino, 24 gennaio 2011 - “Prolungare l’orario di chiusura dei locali notturni di Avellino significherebbe più giovani che rimangono con piacere in città e dunque maggior possibilità di incrementare il business del commercio serale che potrebbe, dunque, beneficiare di un interessante ed ulteriore impulso economico in termini di ricadute reddituali”. E’ la proposta di Rino Bilotto, direttore di Asso-api Avellino. L’idea fuoriesce dal tavolo di concertazione sul commercio tenutosi pochi giorni fa presso il Comune di Avellino ed a cui hanno preso parte diverse organizzazioni di categoria. Una soluzione che trova il placet di Modestino Verrengia, assessore comunale alle Attività Produttive, che avrebbe intenzione di portarla all’esame tecnico dell’Esecutivo di Piazza del Popolo. Più nel dettaglio, l’Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori della provincia irpina avanza l’ipotesi di estendere, durante il week-end, fino alle 4 del mattino l’orario di esercizio delle attività ‘by night’ (fissato attualmente per le 2.00) su cui gravita l’interesse della movida avellinese come bar, ristoranti, pub, ristopub, wine bar e discoteche. “Allungare di 2 ore la vita lavorativa dello specifico ramo commerciale – rimarca Bilotto – porterebbe innanzitutto i nostri giovani a non andare via dal capoluogo e quindi spostarsi per forza di cose, con tutti i pericoli connessi, in contesti urbani limitrofi dove già si verifica, in molti casi, un allungamento dell’orario lavorativo ”. “Situazione – continua – che offrirebbe poi al settore in questione nuove occasioni di sviluppo e di rilancio con benefit che potrebbero incrementare gli incassi commerciali del fine settimana sempre all’insegna di un sano ed etico divertimento da parte dei nostri giovani concittadini”. Un intervento che, secondo Asso-api Avellino, darebbe maggior ossigeno ad un settore locale in affanno su scala generale ormai da tempo e per di più appesantito dall’attuale crisi economica. “Mi rendo conto – sottolinea il direttore dell’Associazione di Via Colombo – che la situazione sociale nel capoluogo ed in provincia non è certo ottimale con livelli di disoccupazione, in particolar modo giovanile, sempre più crescenti che rendono alquanto debole il portafoglio dei cittadini nelle perfomance dei consumi quotidiani”. “Ma quel piccolo potere reddituale – prosegue – va incanalato nei circuiti commerciali domestici e non altrove. Da qui la proposta su cui sono fiducioso vista la sensibilità mostrata dall’Assessore Verrengia che, impegnandosi fattivamente a ravvivare il commercio avellinese con diverse iniziative, ha accolto con favore la nostra istanza”. “Iniziativa – conclude – maggiormente fattibile considerato anche il recente riconoscimento di Avellino come comune ad economia turistica e città d’arte. Prestigioso requisito che ben si integrerebbe, in ottica di sviluppo, con tutto l’universo locale dei pubblici esercizi notturni”. |
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ACCORDO TK AST-SINDACATI, SODDISFAZIONE ASSESSORE ROSSI: CONFERMA STRATEGICITÀ SITO TERNANO |
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Perugia, 24 gennaio 2011 - "Viva soddisfazione" viene espressa dall´assessore regionale allo Sviluppo economico Gianluca Rossi dopo la firma dell´accordo tra la dirigenza della Tk Ast di Terni e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che prevede l´assunzione a tempo determinato di lavoratori in cassa integrazione. "Un accordo - sottolinea Rossi - che nasce sotto il duplice buon auspicio di essere condiviso da tutte le sigle sindacali e di scaturire da una ripresa produttiva della Tk Ast. L´utilizzazione dei lavoratori di aziende in difficoltà, infatti, è stata decisa a seguito della temporanea ripresa del mercato dell´acciaio Inox, che rende necessario per l´azienda di incrementare i turni di lavoro sul treno lamiere e linee di finitura". "Un´ulteriore conferma della strategicità del sito ternano - conclude l´assessore Rossi - anche grazie alla sua capacità di rispondere in tempi reali alle esigenze del mercato dell´acciaio e delle organizzazioni sindacali di saper cogliere elementi positivi e di opportunità nelle dinamiche seppur complicate del mercato del lavoro". |
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ISI, LA NUOVA SOCIETÀ GIÀ AL LAVORO PER IL FUTURO. UNA SOLUZIONE PER GLI STIPENDI |
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Firenze, 24 gennaio 2011 – “In seguito all’incontro di oggi possiamo prendere atto di una serie di fatti positivi, a cominciare dall’avvenuta costituzione di una nuova società e dalla formalizzazione della richiesta di contratto di affitto finalizzata all’acquisizione, che ci permettono di guardare al futuro con maggiore tranquillità”. Così l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha riassunto il senso dell’incontro svoltosi il 20 gennaio in Regione per Italia Solare Industrie, l’ex Electrolux di Scandicci. L’assessore ha specificato i punti salienti emersi dalla riunione, alla quale hanno partecipato, oltre all’assessore Simoncini, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, l’assessore al lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, Fidi Toscana, le rappresentanze sindacali aziendali e di categoria e i rappresentanti della nuova cordata di imprenditori che si appresta a rilevarne l’attività. “Abbiamo appreso con soddisfazione – prosegue Simoncini – che la nuova società è già al lavoro e che l’azienda ritiene che vi siano tutte le condizioni per arrivare, dopo il 29 gennaio, alla firma del contratto dopo la presentazione della richiesta di concordato. Per quanto riguarda il futuro, abbiamo preso atto che l’azienda specificherà nel piano industriale la previsione di riassorbire tutti i 370 lavoratori con tempi e modi che saranno oggetto di trattativa sindacale e che, a questo proposito, il confronto è già avviato”. Nel corso dell’incontro si è parlato anche degli stipendi arretrati che i lavoratori stanno ancora in parte aspettando. Su questo l’assessore ha assicurato che, già nella prossima settimana, potrebbe venire erogata almeno una parte grazie al ruolo di garanzia svolto da Fidi Toscana. |
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NASCE LA COMMISSIONE PER ANALIZZARE IL SISTEMA DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE
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Trento, 24 gennaio 2011 - Una Commissione per analizzare il sistema delle società controllate dalla Provincia autonoma di Trento ed elaborare un progetto di valorizzazione e di riordino complessivo del sistema delle partecipazioni provinciali. Il 21 gennaio la Giunta, con una delibera del presidente Lorenzo Dellai, ha perfezionato un percorso già avviato, nominando i componenti di questa Commissione tecnica, ai quali toccherà verificare la coerenza e l´attualità del quadro delle partecipazioni della Provincia con il sistema economico di riferimento e le sue prospettive di crescita. La Commissione tecnica nominata dalla Giunta, dovrà effettuare un´analisi approfondita delle società controllate dalla Provincia autonoma di Trento, tenuto conto delle strategie di crescita e di sostegno del sistema economico perseguito dagli strumenti di programmazione provinciale, e presentare alla Giunta provinciale entro il 30 giugno di quest´anno un progetto di valorizzazione e riordino complessivo del sistema delle partecipazioni provinciali. Il progetto di riordino dovrà inoltre verificare i benefici e le ricadute positive connesse all´utilizzo del sistema societario, come pure individuare gli strumenti per conseguire migliori obiettivi di trasparenza nonché di governance e di monitoraggio da parte della Provincia dei risultati conseguiti dalle diverse società. Il progetto sarà poi trasmesso dalla Giunta provinciale al Consiglio. Tutto questo in linea anche con quanto disposto da un ordine del giorno approvato dall´assemblea provinciale in sede di discussione della manovra di bilancio 2011, che impegnava appunto la Giunta a costituire, entro 30 giorni dalla legge finanziaria, una Commissione tecnica con il compito di sovrintendere al quadro delle partecipazioni della Provincia. Questi i nomi: prof. Paolo Collini, preside della Facoltà di Economia dell´Università degli Studi di Trento con funzioni di presidente; prof. Damiano Florenzano, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell´Università degli Studi di Trento; dott. Michele Iori dell´Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Trento e Rovereto; dott. Giuseppe Sartori, dirigente preposto all´incarico speciale per la progettazione legislativa; dott.Ssa Luisa Tretter, dirigente del Servizio Sistema finanziario pubblico provinciale; infine alla dott.Ssa Claudia De Gasperi è stato assegnato l´incarico di segretario del Comitato. |
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