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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Gennaio 2011 |
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´RESET´ : E IL TUMORE OBBEDISCE ! EFFICACE TERAPIA ´RIEDUCATIVA´ DELLE CELLULE TUMORALI “TERMINALI” INVECE SERENAMANTE IN VITA DOPO ANNI. NOTEVOLI RISULTATI TERAPEUTICI GIÀ OTTENUTI E IN VISTA |
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Milano, 31 gennaio 2011 - Current Pharmaceutical Biotechnology, un’importante rivista scientifica internazionale, dedica il volume 12 numero 2 di febbraio 2011 al tema della riprogrammazione delle cellule staminali normali e tumorali [Reprogramming of normal and cancer stem cells]. Il volume è curato da Pier Mario Biava, medico ricercatore, apripista di questo filone di ricerche da circa 20 anni. Le sue ricerche pionieristiche hanno aperto un nuovo modo di affrontare le malattie tumorali, che negli anni recenti è stato riconosciuto come valido ed innovativo dalla comunità scientifica internazionale. Migliaia le ricerche che ultimi anni in tutto il mondo hanno dimostrato l’assunto sostenuto da Biava sin dall’inizio e cioè che la malignità del tumore è legata alla presenza di cellule staminali mutate, responsabili delle recidive della malattia e delle metastasi. Gli studi svolti dimostrano che queste cellule, che rispondono poco alla chemio e radioterapia, possono essere riprogrammate/normalizzate, confermando le proprietà in tale senso di alcune sostanze già individuate dallo stesso Biava e che negli studi in cui sono coinvolti pazienti considerati non trattabili in altro modo hanno dato risultati molto validi, compresa la totale scomparsa della malattia tumorale, evidenziata in modo oggettivo con le metodiche cliniche più avanzate. Da qui il numero speciale di Current Pharmaceutical Biotechnology, - affidato come Editor a Biava - nel quale si fa il punto su ricerche e risultati attraverso gli articoli di numerosi studiosi che lavorano in prestigiose istituzioni scientifiche internazionali: vi sono articoli di ricercatori del Centro Tumori di Tokio, di prestigiose Università e Centri di Ricerca statunitensi, Indiani, Indonesiani d’avanguardia, oltre che di importanti Università italiane, quali l´Università di Milano, di Roma "La Sapienza" , di Pisa L´aquila, Varese, (Bocconi per le statistiche) nonchè di prestigiosi Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, come Humanitas e Multimedica di Milano. Il numero speciale e´ composto da 15 articoli, di cui 3 scritti da Biava con vari collaboratori. L´articolo che vede la partecipazione con la Bocconi e l´Università dell´Aquila mira a migliorare l´intervento terapeutico, suggerendo ai medici precisi protocolli di trattamento con i fattori di differenziazione delle cellule staminali. L’ articolo che vede la partecipazione con l´Universita´ La Sapienza risulta importante perche´ descrive l´azione di potenziamento nel rallentamento della crescita del tumore del colon dovuta alla contemporanea somministrazione di alcuni chemioterapici come il 5 fluoro uracile e dei fattori di differenziazione delle cellule staminali: questo fatto e´ di estrema importanza , perche´ mostra la possibilita´ che ro si possa avere una integrazione fra terapie tradizionali di consolidata efficacia e nuove terapie di modulazione e di differenziazione. Dal punto di vista terapeutico ha grande rilevanza l´articolo siglato come primo autore da Tito Livraghi, il padre del trattamento per via percutanea dei tumori del fegato, scritto in collaborazione con clinici dell´Università di Milano, in cui si descrivono i casi di regressione completa nei pazienti con epatocarcinoma in stadio intermedio-avanzato, trattati con i fattori di differenziazione messi a punto da Biava. I casi di regressione completa riguardano il 13% uno su 7 di pazienti già dati per terminali, mentre considerando i pazienti che hanno ottenuto una regressione parziale e una stabilizzazione della malattia la percentuale sale fino al 36% ovvero uno su 3. Risultati molto rilevanti se si considera che nessun trattamento, ( ad esclusione della chirurgia o del trapianto nei limitati casi in cui sono possibili), presenta simili risultati di sopravvievenza ancora a distanza di anni di pazienti già valutati come terminali. Questi dati, oggettivamente riscontrati e ampiamente documentati nel numero della rivista, dimostrano che è necessario avviare studi ancor piu´ vasti su tali terapie per due motivi: per offrire a chi soffre nuove possibilità di cura, senza invalidare anzi potenziando le terapie già in uso, eppoi per continuare ad accrescere le percentuali di sopravvivenza. |
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IL GENOMA DEGLI ORANGHI POTREBBE MODIFICARE LE NOSTRE CONOSCENZE SULL´EVOLUZIONE UMANA |
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Bruxelles, 31 gennaio 2011 - Per la prima volta in assoluto, un consorzio internazionale di scienziati, finanziato dall´Ue, è riuscito nell´impresa di decodificare il genoma degli oranghi. La ricerca, pubblicata nella rivista Nature, mostra l´immensa diversità dei geni degli oranghi in Indonesia ed evidenzia alcuni indizi decisamente interessanti relativi all´evoluzione degli ominidi e, quindi, degli esseri umani. Lo studio è stato in parte finanziato da due progetti dell´Ue: Alggenomes ("Algorithms for analysis of genes and genomes") e Bioseqanalysis ("Computational methods for biological sequence analysis with application to evolution of yeast mitochondrial genomes"), per i quali, nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq), sono state stanziate due borse Marie Curie (Marie Curie International Re-integration Grant) del valore di 100.000 euro ciascuna. Da sempre si ritiene che la capacità di una popolazione di conservare un buono stato di salute e adattarsi ai cambiamenti ambientali sia dovuta a una sua diversità genetica molto ampia. Tuttavia, analizzando la diversità genetica di due specie di oranghi (orango del Borneo e di Sumatra) gli scienziati sono giunti a conclusioni ben lontane dalle aspettative. Gli oranghi del Borneo, che si contraddistinguono per una diversità genetica molto limitata e per un habitat molto ristretto, sono 50.000. Non è invece andata perduta la diversità genetica degli oranghi di Sumatra, che possono contare anche su un habitat di maggiori dimensioni: gli esemplari sono tuttavia appena 7.000. Il genoma degli oranghi ha poi riservato non poche sorprese. Le due famiglie di oranghi prese in considerazione non hanno più alcun contatto fisico da almeno 21.00 anni fa, ovvero da quando a unire le due isole esisteva ancora un lembo di terra. Secondo i calcoli degli studi condotti in passato, le due specie sono diventate specie distinte più di 1 milione di anni fa. L´analisi condotta sul genoma sembra tuttavia riscrivere la storia, dimostrando che le vie delle due specie si sono separate appena 400.000 anni fa. I dati più sorprendenti provengono però dal confronto del genoma degli oranghi con quello degli ominidi: gli oranghi hanno avuto origine tra 12 e 16 milioni di anni fa e il loro genoma ha avuto, dunque, più tempo di evolversi rispetto a quello di scimpanzé e esseri umani, che si sono separati appena 5-6 milioni di anni fa. Un confronto dei tre genomi ha tuttavia messo in evidenza che questi ultimi hanno perso e guadagnato geni a una velocità di due volte superiore a quella degli oranghi. La dott.Ssa Carolin Kosiol, della facoltà di medicina veterinaria dell´Università di Vienna (Austria), co-autrice dello studio, ha esaminato 14.000 geni umani presenti anche in oranghi, scimpanzé e macachi. Le sue scoperte hanno rivelato che, nel corso dell´evoluzione, a essere particolarmente esposti alla selezione naturale sono stati i geni coinvolti nella percezione visiva e nel metabolismo dei glicolipidi. Nello specifico, i geni coinvolti nel metabolismo dei glicolipidi, la separazione chimica delle molecole che coinvolge anche i grassi per la produzione di energia, si sarebbero contraddistinti per un´evoluzione più rapida del previsto. Questa differenza potrebbe essere imputabile a una differente evoluzione degli oranghi, dovuta al tentativo di minimizzare la mobilità degli agenti genetici causa di malattie. Negli esseri umani, ci sono malattie neurogenerative che sono già state associate a deficienze a livello di colesterolo e metabolismo dei glicolipidi. "I cambiamenti nel metabolismo dei lipidi può avere avuto un ruolo importante nell´evoluzione neurologica dei primati ed è possibile che siano stati coinvolti nella diversificazione delle diete e delle strategie per la sopravvivenza", ha detto Kosiol. Gli oranghi, sono il terzo gruppo di ominidi, dopo scimpanzé ed esseri umani, di cui è stato sequenziato il genoma, ma come sottolinea la stessa ricercatrice "sarebbe estremamente utile sequenziare il genoma di altri primati in modo tale da effettuare delle altre analisi comparative di questo tipo che ci consentano di comprendere l´evoluzione dei primati e della nostra stessa specie". Sono state avviate le ricerche utili al sequenziamento del genoma di altri due gruppi appartenenti alle grandi scimmie, gorilla e bonobo. Per maggiori informazioni, visitare: Università di medicina veterinaria: http://www.Vetmeduni.ac.at Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html |
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VIGOR++ AFFRONTA LA MALATTIA DI CROHN CON UNO STRUMENTO DI CONTROLLO AVANZATO |
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Bruxelles, 31 gennaio 2011 - Un team di ricercatori finanziato dall´Ue svilupperà un modello multiscala su misura del tratto gastrointestinale (Gi) che aiuterà i medici a meglio individuare la malattia di Crohn e fornirà un indice preciso della gravità della malattia. Supportato con finanziamenti per quasi 3 milioni di euro nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, il progetto Vigor++ ("Virtual gastrointestinal tract") riunisce sette partner da Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito. Oltre 1 milione di persone in Europa soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), un termine che comprende un gruppo di malattie in cui l´intestino si infiamma, affermano i partner di Vigor++. La malattia di Crohn, che colpisce circa 700.000 europei, è una di queste malattie. Determinare il tipo di cura di cui un soggetto a cui è stata diagnosticata la malattia di Crohn ha bisogno è fondamentale. La maggior parte dei pazienti si sottopone a una colonscopia in combinazione con un´analisi di campioni di biopsia. Ma gli esperti ritengono che questo metodo sia invasivo, che richieda un buon lavoro di preparazione e che i risultati possano essere non probanti. Ciò genera molta angoscia nei pazienti. Guidati dal Politecnico di Delft (Tu Delft) nei Paesi Bassi, i partner di Vigor++ ritengono che il loro approccio innovativo porterà in futuro all´effettuazione di un numero inferiore di colonscopie. Una colonscopia viene eseguita con un tubo flessibile munito di microcamera che viene fatto passare nell´intestino crasso, causando molto fastidio ai pazienti. I medici all´inizio usano dei lassativi per liberare l´intestino crasso del paziente. I partner nel progetto Vigor++ affermano che i dottori usano in alternativa la risonanza magnetica tomografica (Rmt) per monitorare il corso della malattia e per determinare come sta rispondendo alla cura. Vigor++ offrirà al mondo medico un metodo quantitativo oggettivo per valutare questi esami Rmt. Si tratta di una situazione vantaggiosa sia per i medici che per i pazienti, con analisi più accurate e meno disagi. "La valutazione degli esami Rmt non è attualmente molto oggettiva," spiega il professor Jaap Stoker del Centro medico accademico (Amc) dell´Università di Amsterdam, uno dei partner di Vigor++. "Tecniche di valutazione Rmt oggettive ci permetteranno di usare le Rmt per meglio monitorare l´attività della malattia nel morbo di Crohn. Questo potrebbe, tra le altre cose, avere conseguenze positive sugli effetti secondari e sui costi derivanti dal prolungato uso di farmaci per curare la malattia." Solitamente, un aumento o una diminuzione dell´attività della malattia si ripercuote su chi è affetto dal morbo di Crohn. Risulta importante valutare con regolarità lo stadio della malattia per assicurare una cura efficace. "Noi esamineremo metodi oggettivi per determinare quantitativamente la gravità della malattia usando esami Rmt," ha detto il dott. Frans Vos del Tu Delft e dell´Amc, che è a capo del progetto. "Le immagini Rmt rendono possibile la misurazione dello spessore della parete intestinale e del grado di vascolarizzazione, oltre al riconoscimento dei vari strati dell´intestino. Questi sono tutti indicatori di quanto sia attiva la malattia di Crohn. L´unica cosa necessaria è la somministrazione endovenosa di un mezzo di contrasto." Egli continua poi dicendo che Vigor++ è fondamentalmente un progetto Tic. "Dopo tutto, la base è rappresentata dal riconoscimento di modelli statistici," spiega il dott. Vos. "Per quello scopo, una delle prime cose che dobbiamo fare è analizzare grandi quantità di immagini Rmt." Per maggiori informazioni, visitare: Politecnico di Delft (Tu Delft): http://home.Tudelft.nl/en/ Ricerca sulle Tic nell´ambito del 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ |
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LA RICERCA GENETICA OFFRE SPERANZE DI CURE MIGLIORI PER LA MALATTIA DI HUNTINGTON |
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Bruxelles, 31 gennaio 2011 - Una ricerca condotta dall´Università di Leicester nel Regno Unito fa crescere la speranza su possibili nuovi trattamenti per le devastanti malattie neurodegenerative come il morbo di Huntington, per le quali non esiste attualmente alcuna cura. Il team transatlantico di scienziati ha compiuto queste scoperte utilizzando tecniche genetiche all´avanguardia. Lo studio è stato parzialmente finanziato da una borsa di studio Marie Curie nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) ed è stato pubblicato su The Journal of Biological Chemistry. I ricercatori di Leicester, insieme ai colleghi dell´Università di Lisbona, in Portogallo, e dell´Università della California a San Francisco (Ucsf), negli Stati Uniti, hanno usato il lievito di birra per esaminare i diversi aspetti della malattia di Huntington. Negli ultimi anni gli scienziati hanno utilizzato il lievito di birra per studiare i meccanismi alla base delle patologie, individuando diversi target farmacologici promettenti per le malattie neurodegenerative. Il dottor Flaviano Giorgini del Dipartimento di genetica di Leicester spiega come la sua squadra ha usato "semplici" ma potenti organismi genetici, come ad esempio il lievito di birra e le mosche della frutta, per modellare gli aspetti di queste malattie devastanti". Egli osserva che "facendo chiarezza sui geni e i percorsi cellulari coinvolti in queste malattie, ci auguriamo di individuare nuove strategie per il trattamento e la terapia di questi disturbi". Quella di Huntington è una malattia ereditaria che danneggia le cellule nervose del cervello, causando il deterioramento e la perdita graduale della funzionalità di certe aree cerebrali, che controllano il movimento, la cognizione (percezione, coscienza, pensiero, giudizio) e il comportamento. Benché possano essere impiegati farmaci per gestire alcuni dei sintomi della malattia nonché terapie per aiutare la comunicazione e la vita quotidiana - come la terapia del linguaggio e professionale - non esiste tuttavia una cura per la malattia di Huntington, il cui progresso non può essere invertito o rallentato. Studi compiuti nel Regno Unito hanno scoperto che 6-7 persone ogni 100.000 sono affette dalla malattia di Huntington, anche se gli scienziati sospettano che la cifra reale sia molto più alta. Il dott. Giorgini ha spiegato che i ricercatori hanno "usato un nuovo approccio di profilatura di genomica funzionale per individuare i geni che possono proteggere questi organismi semplici dai sintomi della malattia". Essi hanno poi impiegato "approcci computazionali per scoprire una rete di interazioni tra questi geni, che ha gettato luce sui meccanismi alla base di questo disturbo". Questo approccio ha rivelato che molti dei geni protettivi sono coinvolti nella traslazione: un processo cellulare in cui il ribosoma decodifica l´acido ribonucleico messaggero (mRna) per produrre specifiche proteine. Secondo gli scienziati, questo è particolarmente interessante in quanto è la prima volta che tale processo è coinvolto nella malattia di Huntington. È altresì importante perché lavori recenti indicano che la modulazione farmacologica della traslazione può rappresentare una strada promettente per il trattamento della malattia di Parkinson, hanno sottolineato i ricercatori. Quindi, questa recente ricerca combacia fortemente con queste osservazioni e suggerisce che un trattamento farmacologico simile può essere utile per la malattia di Huntington. "La nostra ricerca si è avvalsa di approcci di genomica all´avanguardia utilizzando un semplice organismo modello per individuare una nuova zona potenziale di intervento terapeutico per la malattia di Huntington", ha dichiarato il dott. Giorgini. Se questi risultati fossero validati da ulteriori studi, "potrebbero suggerire un nuovo approccio terapeutico per questa malattia devastante, cosa fondamentale, in quanto attualmente non esistono cure per l´insorgenza o la progressione dei sintomi", ha aggiunto. Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/ The Journal of Biological Chemistry: http://www.Jbc.org/ |
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SECONDO UNO STUDIO, LE DONNE INCINTE HANNO BISOGNO DI MAGGIORE PROTEZIONE DALLA MALARIA |
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Bruxelles, 31 gennaio 2011 - Troppe donne incinte nell´Africa subsahariana non ricevono ancora una protezione adeguata dalla malaria, il che le mette a rischio, insieme ai loro bambini non ancora nati, di gravi problemi di salute e persino di morte. In un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, alcuni scienziati provenienti dal Kenya, dai Paesi Bassi e dal Regno Unito spiegano che nel 2007, secondo le stime, 23 milioni di donne incinte non sono state protette tramite reti trattate con insetticida (Itn) e 19 milioni non hanno ricevuto terapie preventive intermittenti (Ipt). I ricercatori avvertono che, se non si rimedia rapidamente a tale situazione, gli obiettivi concordati a livello internazionale per ridurre l´incidenza della malaria in gravidanza non saranno raggiunti. Ogni anno circa 32 milioni di donne incinte nell´Africa subsahariana sono a rischio di contrarre la malaria. Contrarre la malaria durante la gravidanza può avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino, facendo salire il rischio di anemia materna, di bambini nati morti e di morte neonatale. Secondo l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms), 10.000 donne e 200.000 neonati in tutto il mondo muoiono ogni anno a causa della malaria durante la gravidanza. L´oms raccomanda alle donne incinte di usare Itn e Ipt per ridurre il rischio di sviluppare la malaria. Contrastare la malaria in gravidanza contribuisce al raggiungimento di tre degli Obiettivi di sviluppo del millennio, e cioè l´obiettivo 4 (ridurre la mortalità infantile), il 5 (migliorare la salute materna) e 6 (combattere l´Hiv/aids, la malaria e altre malattie). Inoltre, l´iniziativa Roll Back Malaria si è posta l´obiettivo di assicurare che il 100% delle donne incinte riceva Ipt e che l´80% di tutte le persone che vivono in aree colpite dalla malattia usino Itn per tenere a bada le zanzare. Infine, nel 2000, i leader africani si sono riuniti ad Abuja, Nigeria, e hanno chiesto di prendere provvedimenti perché il 60% delle donne incinte nelle aree dove la malaria è endemica ricevessero misure di intervento efficaci. In questo studio, condotto dal Consorzio Malaria in gravidanza, i ricercatori hanno constatato quante donne incinte nell´Africa sub sahariana stiano effettivamente beneficiando dalle misure di prevenzione della malaria. La nota positiva è che di 47 paesi studiati, 45 hanno politiche di fornitura di Itn alle donne e 39 hanno politiche di Ipt per le donne incinte. I dati hanno però rilevato che nonostante tali politiche, molte donne non hanno ricevuto protezione durante la gravidanza. In 32 paesi con una politica di Itn e per i quali c´erano dati disponibili, appena il 17% delle gravidanze (4,7 milioni di donne incinte su 27,7 milioni) sono state effettivamente protette tramite Itn. Per quanto riguarda le Ipt, in 31 paesi con una politica di Ipt e dati sulla loro assunzione, solo un quarto delle donne incinte (6,4 milioni su 25,6 milioni) hanno ricevuto almeno 1 dose di terapia. In altre parole, 23 milioni di donne incinte non hanno beneficiato della protezione offerta dalle Itn e 19 milioni non hanno ricevuto Ipt. I ricercatori sottolineano che nel caso delle Ipt, il 77% delle donne incinte nei paesi studiati è stato in un consultorio di maternità almeno una volta durante la gravidanza, il che significa che 13,4 milioni di donne incinte che sono state in questi consultori hanno perso l´opportunità di ricevere Ipt. Inoltre la copertura tramite Itn e Ipt era più bassa nelle zone ad alta intensità di trasmissione di malaria, nelle quali le donne incinte avevano maggior bisogno di protezione. "Dieci anni dopo la dichiarazione di Abuja, è incoraggiante che la maggior parte dei paesi dove la malaria è endemica nell´[Africa subsahariana] abbiano adesso adottato Itn e Ipt e che il numero di paesi con dati di copertura rappresentativi a livello nazionale è aumentato a 40 su 47," commenta uno degli autori dell´articolo, il professor Feiko ter Kuile della Facoltà di Medicina tropicale di Liverpool nel Regno Unito. "Pochissimi paesi però hanno raggiunto gli obiettivi di Abuja o le proprie ambizioni politiche e alcuni paesi sono ancora più lontani dai più recenti obiettivi [Roll Back Malaria] fissati nel 2010. Inoltre la copertura è minima nelle aree caratterizzate da un´alta trasmissione di malaria, dove c´è maggior bisogno. "Nonostante il successo in alcuni paesi, la diffusione di reti trattate con insetticida e di terapie preventive intermittenti tra le donne africane incinte è inadeguata; è necessario impegnarsi ulteriormente per ampliare l´uso di tali misure." Il consorzio Malaria in gravidanza riunisce scienziati di 47 organizzazioni in 31 paesi di tutto il mondo. Il consorzio è finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, dall´Ue e dal Partenariato Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici (Edctp). Per maggiori informazioni, visitare: The Lancet Infectious Diseases: http://www.Thelancet.com/journals/laninf/issue/current Liverpool School of Tropical Medicine: http://www.Lstmliverpool.ac.uk/ Malaria in Pregnancy Consortium: http://www.Mip-consortium.org/ |
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SANITA’: VIA LIBERA PER RISONANZA NUCLEARE A BUSSOLENGO |
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Venezia, 31 gennaio 2011 - La Giunta regionale, nella sua seduta del 27 gennaio su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, ha dato via libera ad un progetto dell’Ulss 22 di Bussolengo (Verona), che porterà all’acquisizione ed all’alloggiamento di una risonanza magnetica nucleare presso l’ospedale di Bussolengo. L’opera ha un costo complessivo di 904 mila euro, dei quali 400 mila coperti da un contributo della Fondazione Cariverona; 463 mila 518 reperiti dalla Regione all’interno dei fondi nazionali ex articolo 20 per gli investimenti in sanità; il rimanente a carico dell’Ulss. L’acquisto del modernissimo macchinario ha già avuto il via libera anche dalla Crite (Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia). Il provvedimento sarà trasmesso al Ministero della Salute per l’attivazione del finanziamento ex articolo 20. “Per l’ospedale di Bussolengo – sottolinea Coletto – si tratta di un importante progresso tecnologico, che rafforzerà e modernizzerà i servizi diagnostici offerti agli utenti. Ringrazio in modo particolare la Fondazione Cariverona, il cui contributo è stato prezioso per il raggiungimento dell’obiettivo. Anche in una particolare contingenza economica, che vede in tutta Italia la necessità di ottimizzare al massimo le risorse contenendo la spesa – aggiunge Coletto – è molto importante non perdere ogni occasione per mettere a disposizione dei cittadini ogni aggiornamento tecnologico possibile, perché disporre di attrezzature moderne è garanzia del mantenimento di un’elevata qualità complessiva del nostro sistema sanitario”. |
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PIEMONTE: OPERATIVA DAL 31 GENNAIO LA NUOVA UNITA´ DI TERAPIA INTENSIVA CORONARICA |
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Torino, 31 Gennaio 2011 - Sarà collocata in uno spazio tre volte superiore al precedente, passando da circa 300 a 900 metri quadrati, la nuova Unità di Terapia Intensiva Coronarica realizzata all’Ospedale Mauriziano grazie a fondi statali e regionali. Il costo totale dell’operazione, comprensivo di tutte le nuove attrezzature, ammonta a circa 2 milioni e mezzo di euro. La struttura, che sarà operativa da lunedì 31 gennaio 2011, è stata predisposta per ospitare in futuro otto posti letto di terapia intensiva. “Un investimento di grande importanza - ha commentato l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte, Caterina Ferrero – che va incontro all’esigenza di fornire ai cittadini servizi di qualità sempre maggiore. Con l’Unità inaugurata oggi saremo in grado di garantire maggiore flessibilità e ampliare l’offerta assistenziale, anche in relazione alle necessità che si svilupperanno nella rete regionale di emergenza cardiologia”. Il valore aggiunto della nuova realizzazione è la sua collocazione: grazie al completamento del nuovo Pronto Soccorso e della nuova Utic si va progressivamente delineando la nascita della cosiddetta “piastra dedicata all’emergenza”, che prevede l’unione di tutte le strutture dell’ospedale preposte all’urgenza, con un indubbio vantaggio anche in senso temporale. Obiettivi dell’operazione sono l´ottimizzazione dei percorsi interni intra-ospedalieri e in particolare del percorso del paziente affetto da Stemi (infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto St ), in ottemperanza alle più recenti indicazioni relative al trattamento delle Sindromi Coronariche Acute. Ha aggiunto il Commissario Aso dell’Ordine Mauriziano, Remo Urani : “Nel progettare e realizzare la struttura sono stati considerati percorsi, spazi e dotazione di attrezzature che consentano di offrire la migliore assistenza intensiva al paziente cardiopatico, ma che tengano anche conto degli aspetti legati alla sicurezza, al rispetto della privacy e del comfort di pazienti e operatori sanitari”. L’u.t.i.c. È gestita da personale medico e infermieristico qualificato ed è dotata di attrezzature ad elevato livello tecnologico, come gli ecografi e una sala angiografica dedicata per impianto pace maker temporanei e per procedure invasive. I pazienti trattati sono di norma cardiopatici ad elevata complessità che richiedono procedure complesse come la contropulsazione aortica, l’ultrafiltrazione e la ventilazione non invasiva Cpap. L’unità di Terapia Intensiva Coronarica (U.t.i.c.) dell’Ospedale Mauriziano di Torino è stata la seconda U.t.i.c. Aperta a Torino, dopo quella dell’Aou San Giovanni Battista di Torino, negli anni Settanta. Presso la cardiologia dell´Ospedale Mauriziano, dove solo nel 2010 sono stati effettuati circa 1900 ricoveri, di cui gran parte per patologie acute cardiovascolari, sono attivi un laboratorio di Emodinamica con elevati volumi di attività, specializzato nel trattamento delle coronaropatie e delle cardiopatie strutturali, e un centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia dedicato al trattamento di aritmie cardiache complesse. |
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SALUTE: FVG PARTECIPA A NETWORK OSSERVATORI SU DIPENDENZE |
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Trieste, 31 gennaio 2011 - Anche il Friuli Venezia Giulia parteciperà al progetto N.i.o.d., che prevede la costituzione di un network italiano tra gli Osservatori regionali sulle Dipendenze, esistenti o da avviare, e l´Osservatorio nazionale. Il network dovrà seguire le indicazioni europee in riferimento agli indicatori definiti dall´Osservatorio di Lisbona (Emcdda), che prendono in considerazione, in particolare, prevalenza e modelli di consumo della droga tra la popolazione, malattie infettive correlate alla droga, mortalità tra i tossicodipendenti, richieste di terapie per la cura della tossicodipendenza. La conferma viene da una delibera approvata il 27 gennaio dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore Vladimir Kosic, nella quale la direzione centrale Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali della Regione viene autorizzata a sottoscrivere uno specifico protocollo d´intesa operativo con l´Azienda sanitaria di Lanciano-vasto-chieti (Abruzzo), cui la Presidenza del Consiglio dei ministri ha affidato lo sviluppo del progetto. E´ anche prevista la creazione di un portale specifico attraverso il quale sia possibile monitorare la progressiva crescita delle tecnostrutture regionali, quale interfaccia dell´Osservatorio nazionale. Per la realizzazione della parte di sua competenza, il Friuli Venezia Giulia beneficerà di un contributo pari a 75 mila euro. |
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CALABRIA: LA STRUTTURA DEL COMMISSARIO DELLA SANITÀ CHIARISCE GLI ASPETTI RELATIVI AGLI ACCREDITAMENTI. |
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Catanzaro, 31 gennaio 2011 - La struttura del Commissario della Sanità in riferimento alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione ed all’interrogazione di un consigliere regionale, chiarisce che con il decreto del Commissario n.1/2011 non si è proceduto a rilasciare alcun nuovo accreditamento. Anzi, in ottemperanza ai decreti del Commissario n. 4 e n. 9/2010, i procedimenti amministrativi di autorizzazione e di accreditamento per le strutture sanitarie e socio-sanitarie nella Regione Calabria sono sospesi. Le strutture riportate oggi in un articolo di un giornale locale sono quelle che rispetto al Decreto del Dirigente Generale n.909/2010, hanno concluso successivamente e positivamente nei termini previsti dalla legge (Finanziaria 2010; Legge Regionale 26.02.2010 n. 8; decreti del Commissario ad acta n. 4 e n. 9/2010) il procedimento amministrativo di passaggio dall’accreditamento provvisorio a quello definitivo. Non si tratta, quindi, di nuove strutture accreditate, bensì di strutture sanitarie e socio-sanitarie già accreditate provvisoriamente, ivi comprese quelle soggette a riconversione, per le quali si è completato il percorso finalizzato al rilascio dell´accreditamento definitivo. E’ bene inoltre ricostruire tutti i particolari. La Finanziaria 2007 stabiliva, tra l’altro: che “le regioni provvedono ad adottare provvedimenti finalizzati a garantire che dall’1 gennaio 2010 cessino gli accreditamenti provvisori delle strutture private, non confermati dagli accreditamenti definitivi. Con nota dell’11 giugno 2009, “Avvio procedure verifica possesso requisiti per il rilascio dell’Accreditamento definitivo (Legge Finanziaria 2007)”, il Dipartimento Tutela della Salute, ha invitato i Direttori Generali e Commissari Straordinari delle Aa.ss., competenti per territorio, ad attivare le procedure relative alla verifica sul possesso dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, per il rilascio dell’accreditamento definitivo come previsto dalla vigente normativa per le strutture sanitarie e socio-sanitarie private provvisoriamente accreditate. Con Decreto del Dirigente Generale del 4 febbraio 2010, ai sensi della finanziaria 2007 è stato rilasciato l’accreditamento definitivo per alcune strutture sanitarie e socio-sanitarie private accreditate provvisoriamente della Regione Calabria (circa l’80%). Successivamente la legge finanziaria 2010 ha prorogato di un anno, fino al 31 dicembre 2010, il termine per l’adozione dei provvedimenti regionali diretti a fare cessare gli accreditamenti provvisori delle strutture private, non confermati da accreditamenti definitivi. La Legge Regionale 26.02.2010 n.8 (Legge Loiero) ha stabilito che: “La Regione Calabria recepisce l´intesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009 concernente il «Patto per la salute per gli anni 2010-2012 e stabilisce che il termine ultimo per le strutture pubbliche e private sanitarie e socio-sanitarie per adeguarsi ai requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici, al fine di ottenere l´accreditamento definitivo, è prorogato fino al 30 settembre 2010”. Un nuovo decreto del 24.03.2010 ha consentito l’inserimento di ulteriori strutture private che, avendo concluso positivamente il procedimento amministrativo di passaggio dall’accreditamento provvisorio a quello definitivo, sono state definitivamente accreditate. Il decreto n. 4 del 24.08.2010, parzialmente rettificato dal decreto n. 9 del 09.09.2010, del Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti (nella qualità di Commissario ad acta) evidenzia all’articolo 1: “Fino all’avvenuta formalizzazione delle nuove reti ospedaliera, laboratoristica e specialistica ambulatoriale, è sospeso il rilascio dei provvedimenti di autorizzazione alla realizzazione, autorizzazione sanitaria all’esercizio, accreditamento istituzionale”. Nello stesso decreto, all’articolo 2, si legge “gli accreditamenti provvisori ed i progetti di riconversione devono essere ultimati entro il 31 ottobre 2010, al fine di consentire il completamento della procedura di rilascio dell´accreditamento definitivo delle medesime strutture entro il 31 dicembre 2010. Il decreto n.1 del 5 gennaio 2011 del Presidente della Giunta regionale nella qualità di Commissario ad acta, sull’accreditamento definitivo delle strutture private sanitarie e socio-sanitarie della Regione Calabria, rappresenta il completamento del percorso finalizzato al rilascio dell´accreditamento definitivo per tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie già accreditate provvisoriamente. Tra le strutture sono altresì comprese le strutture di salute mentale (case di cura neuropsichiatriche), accreditate provvisoriamente, che dovevano per legge (D.g.r. N.105/2007; L.r. N. 24/2008; D.g.r. N. 141/2009; decreti del Commissario ad acta n. 4 e n. 9/2010) riconvertirsi in strutture residenziali per la salute mentale, ovvero modificare la propria natura funzionale orientandosi verso altre patologie che necessitano di ricovero. Per tali riconversioni sono stati presentati progetti, ai sensi dell’art. 11 della L.r. N. 24/2008, approvati dall’A.s.p. Competente per territorio, dalla Regione e dall’Agenas, progetti di cui si è tenuto conto nella determinazione del nuovo fabbisogno assistenziale riportato nel decreto n. 18/2010 del Commissario ad acta. |
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VIA LIBERA DEFINITIVO DALLA GIUNTA LIGURE AL DISEGNO DI LEGGE SU CENTRO ONCOLOGICO REGIONALE SAN MARTINO – IST |
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Genova, 31 gennaio 2011 - Via libera definitivo dalla Giunta regionale al disegno di legge sull’istituzione del Centro oncologico regionale San Martino Ist. È stato dato il 28 gennaio su proposta dell’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, dopo un percorso di revisione della legge che ha preso il via il 30 settembre scorso a seguito della prima approvazione da parte della Giunta, frutto del confronto con il Ministero della Salute e delle audizioni in commissione. Il disegno di legge così approvato passerà ora al vaglio della commissione regionale per poi approdare in consiglio per l’approvazione definitiva. Una volta approvato dall’assemblea legislativa, l’agenzia regionale per la sanità avrà l’incarico di preparare l’istruttoria, da presentare al Ministero della salute entro 60 giorni, per la richiesta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Il nuovo assetto della struttura scatterà nel momento in cui il Ministero riconoscerà il carattere di Irccs, fino ad allora restano i due soggetti, con le proprie prerogative. Negli emendamenti alla legge approvati quest’oggi è stata ribadita l’autonomia giuridica, gestionale e patrimoniale dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e i suoi obiettivi di cura e ricerca. “Abbiamo definito – spiega l’assessore alla salute, Claudio Montaldo – un unico soggetto che comprende San Martino e Ist, che avrà la natura giuridica di Irccs, la cui attività di ricerca, ex legge 288, sarà dedicata all’emato-oncologia e si triplicherà, sia per quanto riguarda i posti letto, sia per l’attività vera e propria”. Cinque gli organi gestionali previsti del Centro regionale San Martino – Ist: il consiglio di indirizzo e verifica, il direttore generale, il direttore scientifico, il collegio sindacale e il collegio di direzione. Il direttore generale sarà nominato dalla Giunta regionale, d’intesa con il rettore dell’Università e sentito il Ministro della salute; il direttore scientifico, a cui compete la responsabilità della ricerca, sarà nominato dal Ministro della salute, sentito il presidente della Giunta regionale. “Sulla base della nuova gestione – aggiunge l’assessore alla salute – è previsto un unico direttore scientifico e un unico direttore generale. A questo punto gli ultimi aggiustamenti apportati alla legge fugano ogni dubbio sull’arrivo dei finanziamenti destinati alla ricerca che restano una prerogativa del nuovo centro oncologico regionale e che ci auguriamo possano aumentare”. Per quanto riguarda i precari l’assessore alla salute ha precisato che “non cambia nulla, in quanto va avanti il piano di stabilizzazione e potrà diventare operativo una volta condiviso dal Ministero sulla base delle risorse disponibili e dei posti in organico”. |
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ASP, A POTENZA CONVEGNO "VERSO L´AUTONOMIA POSSIBILE"SARÀ PRESENTATA LA GUIDA DI AUTO AIUTO PER LE FAMIGLIE CHE VIVONO LA DISABILITÀ |
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Potenza, 31 gennaio 2011 - Organizzato dalla Fondazione "Alessandra Bisceglia", , alle ore 17,00 di lunedì 31 si terrà a Potenza nel Teatro Stabile, l´incontro pubblico "Verso l´autonomia possibile - guida di auto aiuto per le famiglie che vivono la disabilità”. Alla base della iniziativa la consapevolezza che quello di fornire aiuto e sostegno alle famiglie di minori in condizioni di disabilità è un obiettivo comune a istituzioni, agenzie sanitarie e scolastiche , pediatri di libera scelta, servizi sociali e di volontariato. ´´Verso l´autonomia possibile" è una guida che si propone come uno strumento di riflessione e di informazione per tutti coloro che vivono la difficoltà di doversi confrontare con anomalie, malformazioni e disabilità che a volte accompagnano l´evento nascita- sottolinea Raffaella Restaino, Vice Presidente “Fondazione W Ale”- Attraverso l´informazione, elemento essenziale che permette di avvicinarsi al problema e di acquisirne maggiore consapevolezza, la famiglia può attingere strumenti utili nella gestione della problematica”. In tale contesto la conditio sine qua non per il potenziamento delle abilità di ogni individuo e del raggiungimento dell´autonomia possibile è rappresentata dalla accettazione e dall’osservazione della situazione problematica con un’ ottica che mira a selezionare le risorse di ognuno più che le difficoltà. La “guida”,realizzata da Maria Langellotti, psicologa-psicoterapeuta, vuole essere anche l´occasione per condividere e mettere in sinergia azioni comuni affinché le famiglie che vivono la disabilità non si percepiscano nella solitudine, bensì nella possibilità di essere aiutate e affiancate a gestire le difficoltà quotidiane, utilizzando le risorse di cui già dispongono. La fondazione "W Ale" www.Fondazionealessandrabisceglia.it – sottolinea Raffaella Restaino- con questo opuscolo e con il progetto "familiarizziamo", intende fornire tutte quelle informazioni indispensabili per utilizzare le risorse esistenti e per far fronte alle difficoltà della vita di ogni giorno”. Partecipano alla manifestazione, presentata da Maria Langellotti e dal giornalista Oreste Lo Pomo, il Direttore Generale dell´Asp, Pasquale F.amendola; il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo; il Direttore Generale U.s.r., Franco Inglese; il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza; il Prefetto di Potenza, Luigi Riccio; il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero; il Sottosegretario Miur, Guido Viceconte. |
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ESENZIONE TICKET SANITARIO, SIGLATO IN CALABRIA PROTOCOLLO D’INTESA CON I SINDACATI |
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Catanzaro, 31 gennaio 2011 - Il Dipartimento Tutela della Salute della Regione, ha sottoscritto il 28 gennaio il protocollo d’intesa con i Sindacati in merito al supporto che gli stessi intendono dare per alleviare il disagio dei cittadini, in riferimento al ritiro del nuovo tesserino per l’esenzione del ticket sanitario. Al fine di agevolare i soggetti interessati al rilascio dei certificati, spesso spersone anziane, talvolta non autosufficienti, ed in considerazione della straordinarietà della situazione venutasi a creare, le strutture sindacali territoriali abilitate si impegnano, tra l’altro, a fornire a titolo gratuito, assistenza per la compilazione dei moduli di autocertificazione ai cittadini che ne faranno richiesta; a ricevere eventualmente le autocertificazioni già compilate e trasmetterle all’Asp. Le Aziende Sanitarie Provinciali si impegnano, attraverso i competenti uffici a collaborare con i Sindacati, assicurando consulenza ed informazione per lo svolgimento delle attività relative all’autocertificazione; ad inserire nel sistema Tessera sanitaria i dati dell’autocertificazione, previo controllo della completa compilazione e della documentazione allegata; a rilasciare copia della Tessera Sanitaria vidimata ai responsabili sindacali entro quattro giorni dalla consegna. Le categorie di soggetti aventi diritto all’esenzione da reddito sono codificate per come di seguito riportato: E01 – Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (ex art. 8, comma 16 della L. 537/1993 e s.M.i.) E02 – Disoccupati e loro familiari a carico, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro; incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art 8, comma 16 della L. 537/1993 e s.M.i.); E03 –Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico (art. 8, comma 16, della L. 537/1993 e s.M.i.); E04– Titolari di pensioni al minimo, con più di 60 anni, e loro familiari a carico, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art 8, comma 16 della L. 537/1993 e s.M.i.); L’accordo è stato siglato dallo stesso Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro e dai rappresentanti regionali della Cisl, Paolo Tramonti, Uil, Roberto Castagna, Ugl, Antonio Franco. La Cgil, rappresentata da Mimma Iannello, non ha inteso sottoscrivere il Protocollo. |
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SANITA’: INAUGURATO POLIAMBULATORIO A LONIGO IMPORTANTE PER DIMINUIRE LISTE D’ATTESA |
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Lonigo (Vi), 31 gennaio 2011 - “Portare sul territorio servizi sanitari che è giusto la gente possa trovare vicino a casa, come diagnostica e visite specialistiche, è uno degli obiettivi che la Regione si prefigge nell’ambito del lavoro di riforma del nostro sistema sanitario che sta per culminare con la presentazione di una prima bozza di nuovo Piano Sociosanitario, prevista in poche settimane”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, inaugurando il 28 gennaio all’ospedale di Lonigo (Vicenza) i nuovi poliambulatori specialistici realizzati dall’Ulss 5 Ovest Vicentino. All’evento erano presenti numerose autorità locali e nazionali, tra le quali il sindaco di Lonigo Giuseppe Boschetto, la presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 e sindaco di Montecchio Milena Cecchetto, il presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Leonardo Padrin, il direttore generale dell’Ulss 5 Renzo Alessi, parlamentari dell’area. “Questo progetto – ha aggiunto Coletto – va quindi nella direzione auspicata e può fungere da esempio anche per altre realtà venete”. La struttura, realizzata al piano terra del nosocomio, ospita ambulatori dedicati pressoché a tutte le specialità mediche e vedrà la presenza di specialisti provenienti da diversi ambiti della stessa Ulss 5. Molta attenzione è stata posta nel curare nei minimi particolari l’accoglienza al paziente, con il rafforzamento della segnaletica dedicata, con strumenti per regolare le attese dei pazienti in modo da garantirne una gestione bilanciata, con l’attivazione di agende informatizzate per la prenotazione, la registrazione informatica delle prestazioni per garantire la tracciabilità di tutte le cure erogate nella logica della presa in carico globale del paziente. “Una struttura ed un tipo di organizzazione – ha detto con soddisfazione Coletto – che sarà in grado di dare anche concrete risposte al problema delle liste d’attesa che, come tutti sanno, è una nostra precisa priorità”. |
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FEDERALISMO SANITARIO: ANISAP, MODELLO VIRTUOSO IN BASILICATA |
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Potenza, 31 gennaio 2011 - ´´L’anisap Basilicata condivide le indicazioni della Svimez perché in materia di federalismo sanitario, il Governo e le Regioni definiscano obiettivi di salute e bisogni sanitari da soddisfare, con i costi e le risorse necessarie, invece di fare il procedimento inverso, cioe´ far derivare i bisogni dalle risorse disponibili, in linea con la strategia del Presidente De Filippo per la definizione di livelli essenziali di assistenza uguali per tutti, quale un´opportunità per il Paese”. E’ quanto sottolinea in una nota la Presidenza regionale dell’Anisap (Associazione nazionale imprese-strutture sanità privata) esprimendo parere favorevole all’istituzione di un´Agenzia tecnica al servizio delle Regioni meridionali per affiancarle sia per gli aspetti di progettazione che di accompagnamento alla realizzazione degli interventi. “Il nuovo modello di sanità federalista, dando corso alle conclusioni degli Stati Generali della Salute – è scritto nella nota - non può prescindere da una più forte ed efficace integrazione sussidiaria tra pubblico e privato che coniughi esigenze degli utenti con quelle del risparmio e delle imprese della sanità. Fa bene l´assessore Martorano a difendere l´esperienza, senza dubbio originale e positiva della Basilicata che si distingue da quella di altre Regioni del Sud che hanno accumulato disavanzi significativi, solo che - afferma l´Anisap Basilicata - diventa necessario dar seguito agli annunci, mostrando l´attenzione dovuta al comparto della sanità privata". |
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SANITA´:ABRUZZO NELLA TOP TEN PER MINORE TASSO DI MORTALITA´ L´ANALISI DELLA MORTALITA´ RIGUARDA IL BIENNIO 2006-2007 |
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Pescara, 31 gennaio 2011 - L´abruzzo si colloca nella top ten delle regioni italiane con minor tasso di mortalità relativa al biennio 2006-2007. Nel 2006, infatti, il dato abruzzese è risultato inferiore del 4% in relazione agli uomini e del 5% in relazione alle donne rispetto alla media nazionale mentre nel 2007 è stato inferiore del 3% (uomini) e 4%(donne). E´ quanto emerge da un´analisi, relativa agli anni 2006-2007, sviluppata attraverso la lettura dei rapporti Istisan sulla mortalità in Italia e presentata, questa mattina, a Pescara, nella sede dell´Agenzia sanitaria regionale, nell´ambito di un incontro coordinato dall´epidemiologo dell´Asr, Felice Vitullo. Nel 2006, in particolare, l´Abruzzo si è posizionato al quinto posto per minor tasso di mortalità per gli uomini ed al settimo della classifica per le donne mentre nel 2007 è andato ad occupare la nona posizione per gli uomini e la decima per le donne. Il miglior dato in assoluto l´hanno fatta registrare le Marche che possono vantare un tasso di mortalità inferiore rispetto all´Abruzzo del 5% per gli uomini e del 9% per le donne. La relativa perdita di vantaggio rispetto alla media nazionale, secondo questa analisi, deriva soprattutto da un rallentamento della diminuzione della mortalità. In ogni caso, per l´Abruzzo i numeri sono incoraggianti soprattutto in relazione alla mortalità per tumori dove il tasso è inferiore del 19% rispetto alla media nazionale facendo collocare l´Abruzzo tra le prime posizioni insieme a Marche, Molise e Basilicata. Un sensibile miglioramento si registra anche nella mortalità per tumori ematologici che nel 2007 vede l´Abruzzo registrare i tassi più bassi sia tra gli uomini che tra le donne (terza posizione) mentre nel 2006 il dato percentuale la vede addirittura primeggiare in classifica tra gli uomini e collocarsi al secondo tra le donne. Nel 2007 i decessi registrati tra i residenti in Abruzzo sono stati 13506. Infine, in relazione alla cause naturali di mortalità, il 25,2% è attribuito a tumori, il 41,2% a malattie del sistema cardiocircolatorio, il 13,6% a malattie cerebrovascolari, il 7,3% a malattie del sistema respiratorio, il 4,5% a malattie dell´apparato digerente, un ulteriore 10% è attribuito malattie del sistema nervoso (4,4%), malattie dell´apparato genitourinario (1,9%), disturbi psichici e comportamentali (1,9%), malattie infettive (1,4%) e malformazioni congenite (0,26%). Il Commissario per la Sanità, e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, informa che l´Ufficio commissariale sta licenziando il Piano delle prestazioni residenziali e semiresidenziali, come previsto dal Programma operativo che verrà condiviso con i Ministeri. Successivamente sarà predisposta la delibera di ricollocazione nei Livelli essenziali di assistenza di tutte le strutture pubbliche e private corrispondenti. Alla luce di ciò, il Commissario Chiodi rassicura tutte le famiglie, con congiunti bisognosi di tali prestazioni, affinchè siano tranquille "in quanto tutto il processo si svolgerà nel rispetto delle reali necessità di questi pazienti, particolarmente delicati e fragili". Il Piano è stato particolarmente impegnativo nella stesura, dovendo tener conto dei reali fabbisogni della popolazione e delle relative risposte assistenziali in riferimento a requisiti, tariffe e processo di transizione che durerà due anni e che consentirà al sistema abruzzese di mettersi a norma con le leggi nazionali. Il Commissario Chiodi annuncia altresì che è stata pertanto prorogata fino al 31 marzo la normativa attualmente vigente in termini di assistenza, contratti e requisiti per consentire l´applicazione della nuova delibera e la riconversione. Garantisce, inoltre, che saranno rispettati i principi di equità e razionalità nella rimodulazione delle strutture attraverso la validazione tecnica dei Ministeri e giuridica degli organi istituzionali competenti. Chiodi si rivolge, quindi, agli operatori delle Aziende sanitarie poichè diano informazioni corrette e certe sulle modalità assistenziali, anche attraverso il confronto continuo con l´Ufficio commissariale, sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento. Il Commissario ritiene infatti fondamentale la comunicazione da parte degli operatori "per garantire un corretto svolgimento del processo assistenziale e del cambiamento che si deve attuare e che deve essere affrontato con grande senso di responsabilità da tutte le parti sociali". |
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PIANO DA 73 MILIONI PER INNOVAZIONE TECNOLOGICA OSPEDALI RISULTATI POSITIVI DAL CONFRONTO REGIONE BASILICATA -MINISTERO PER OTTENERE L’OK DI ROMA AL FINANZIAMENTO. |
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Potenza, 31 gennaio 2011 - Una dotazione di 73 milioni di euro per potenziare le tecnologie degli ospedali lucani, completare alcuni interventi avviati e mettere in sicurezza sotto il profilo sismico le strutture sanitarie regionali. Soldi destinati alla Basilicata a seguito delle intese definite il 27 gennaio in un incontro “tecnico” che si è tenuto a Roma tra il dirigente dell’Ufficio Programmazione del Ministero della Salute, Filippo Basso e il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Basilicata Piero Quinto, a coronamento delle interlocuzioni politiche tra il Ministero guidato da Ferruccio Fazio e la Regione rappresentata dal Presidente De Filippo e l’assessore alla Salute Attilio Martorano. Le somme sono quelle relative all’art.20 della legge 67 del 1988 che riguarda interventi di edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Nell’incontro al Ministero, è stato definito l’iter per mettere a punto la programmazione degli interventi da attuare in Basilicata, per un importo totale di circa 73 milioni di euro. La programmazione, secondo quanto pianificato, dovrebbe essere ultimata entro il prossimo mese di marzo lasciando poi il campo alla fase esecutiva degli interventi. Le azioni delineate interessano tutte le aree della Regione e le principali strutture sanitarie, con la realizzazione di interventi che si pongono già in sintonia con le linee guida che hanno ispirato il nuovo “Piano della Salute” proposto dalla Giunta e ora all’esame del Consiglio. “Si tratta di un passaggio importante – ha commentato l’assessore Martorano – che ci consegnerà le risorse necessarie per rendere ancor più avanzato il sistema sanitario della Basilicata e aiuterà a caratterizzare le diverse strutture per il ruolo specifico individuato dalla nuova pianificazione”. “L’opera di pianificazione messa in atto dalla Regione e la credibilità che ha acquisito anche a livello nazionale con una politica di rigore e programmazione – ha commentato il presidente De Filippo – ci consente di avere a disposizione risorse importanti in un momento di forte contrazione degli investimenti pubblici. Una dimostrazione di come il lavoro non sempre facile che ci ha consentito di attestarci come ‘Basilicata virtuosa’ si traduce in un valore concreto per la regione ed i lucani”. |
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BETLEMME: POLVERINI, REGIONE SOSTERRA´ OSPEDALE PEDIATRICO E ORFANOTROFIO |
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Roma, 31 genniao 2011 - La Regione Lazio sosterrà il Caritas baby hospital e l’Orfanotrofio Figli della Carità di Betlemme. Questi i primi concreti impegni assunti dalla presidente Renata Polverini nel corso della prima giornata della visita istituzionale in Terra Santa, tra Betlemme e Gerusalemme, che si concluderà lunedì. Accompagnata dagli assessori al Bilancio, Stefano Cetica, e alla Sicurezza, Giuseppe Cangemi, la Presidente in mattinata ha visitato la Grotta della Natività di Betlemme per poi recarsi al Caritas Baby Hospital, l´unica struttura pediatrica di tutta la Cisgiordania. Qui, insieme alle suore elisabettine che lavorano nella struttura, ha visitato i due reparti di Pediatria e il reparto di Neonatologia: la struttura necessita di un reparto di terapia intensiva pediatrica e neonatale, così Polverini ha garantito che “la Regione è pronta a contribuire a livello economico”, in quanto ha sottolineato “è importante lasciare un segno concreto”. Nel pomeriggio la delegazione della Regione Lazio ha poi visitato l´orfanotrofio Figli della Carità, una struttura gestita dalle suore della Carità di san Vincenzo de Paoli dove vivono circa 50 bambini senza famiglia fino a sei anni. Polverini ha consegnato loro parte dei fondi raccolti con il concerto di beneficenza organizzato a Roma durante le festività natalizie dall’associazione ‘Solidali con Betlemme’, con il patrocinio della Regione. “Manderemo doni e quanto può servire a questi bambini con il mio fondo di rappresentanza - ha detto Polverini - qui abbiamo lasciato il cuore”, spiegando di aver “consegnato un primo piccolo contributo e portato un po´ di conforto, ma continueremo da Roma ad aiutare la struttura facendo qualcosa di più". Grazie a questi fondi l’Amministrazione regionale garantirà un sostegno economico alle attività dell’Orfanotrofio, anche attraverso l’invio di vestiti o altri beni di prima necessità che verranno indicati. Domenica Polverini sarà a Gerusalemme, dove visiterà il Santo Sepolcro e il Santo Cenacolo e incontrerà il Vicario della Custodia in Terra Santa, Padre Artemio Vitores. |
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PREVENZIONE TUMORI, CONVEGNO DELLA LILT A MATERA |
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Potenza, 31 gennaio 2011 - “Si scrive screening si legge prevenzione dei tumori”. Sarà questo il tema del convegno regionale Lilt che si terrà il 4 febbraio a partire dalle 16,30 all’Auditorium Gervasio di Piazza Sedile a Matera. L’incontro rientra nell’ambito del “Progetto Screening Lilt” che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori promuove, questa volta particolarmente in Basilicata, per diffondere la cultura della prevenzione dei tumori alla mammella, alla cervice uterina ed al colon retto. I lavori saranno aperti dalla dr.Ssa Imma Brucoli, referente regionale del progetto e vedrà gli interventi del direttore generale della Asm dr. Vito Gaudiano, dell’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, del prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lilt, del dr. Antonio Federici, della Direzione generale Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e della dr.Ssa Elda D’alba Melagrano, referente nazionale del progetto. La seconda sessione dei lavori prevede gli interventi dell’avv. Angela Labianca, capo progetto nazionale, del dr. Virgilio Paradiso, capo progetto regionale ed del dr. Genesio De Stefano, presidente regionale dell’Avis. Nella terza sessione si confronteranno il dr. Rocco Maglietta, direttore del Crob di Rionero, il dr. Vincenzo Barile, responsabile dello screening della mammella, il dr. Vincenzo Schettini, responsabile dello screening della cervice, il dr. Angelo Sigillito, responsabile dello screening del colon retto ed il dr. Angelo Paradiso, direttore scientifico dell’Istituto Tumori di Bari. Nel corso dei lavori verranno firmati i protocolli d’intesa che la Lilt regionale firmerà con la Regione Basilicata e l’Avis regionale. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Antonella Ciervo e vedrà la partecipazione del duo Dino Plasmati alla chitarra e Franco Fossanova al contrabbasso. |
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CULTURA. CINQUE SECOLI DI ARTE IN UN ANNO DI MOSTRE. MORATTI E FINAZZER FORY: “MILANO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE” |
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Milano, 31 gennaio 2011 - Milano sempre più città d’arte e di cultura: oltre 50 le mostre promosse dal Comune di Milano per il 2011, arte antica, moderna, fotografia, artisti contemporanei di fama internazionale e un focus dedicato alle celebrazioni del 150 anni dell’Unità d’Italia. E ancora, moda, costume, società. Un calendario di altissimo livello, studiato in collaborazione con i produttori del settore, che mira a rafforzare il successo registrato negli ultimi anni e a rendere Milano sempre più un punto di riferimento del panorama culturale europeo e internazionale. “Dal 2006 il numero di mostre organizzate è raddoppiato e i visitatori sono aumentati del 300 per cento con una conseguente ricaduta positiva su tutta la città – spiega il Sindaco Letizia Moratti -. Grazie ad un continuo ammodernamento delle sedi espositive e a un potenziamento del sistema museale abbiamo reso più forti i rapporti con musei e istituzioni internazionali guadagnando in credibilità, affidabilità e prestigio. Quest’anno collaboreremo, tra gli altri, con il Moma di New York, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Prado di Madrid, la Tate Modern di Londra, l’Hermitage di San Pietroburgo”. “Il calendario mostre 2011 è molto internazionale, frutto di un grande lavoro di collaborazioni con i più importanti musei internazionali. I successi registrati fino ad oggi non sono episodici, bensì il risultato di una strategia che guarda alla cultura come importante settore di crescita personale, educativa ed economica della città – continua Letizia Moratti -. Anche quest’anno abbiamo rivolto particolare attenzione all’arte contemporanea con Shirin Neshat in Sala delle Cariatidi, William Kentridge, che a marzo curerà al Teatro alla Scala la regia del Flauto Magico, Mimmo Paladino a Palazzo Reale e la prima antologica in Italia dedicata a Tony Oursler al Pac. E ancora, la mostra di Alberto Savinio, che sarà accompagnata dalla voce di Tony Servillo, un grande omaggio ad Arcimboldo, al giovane Tiziano, a Michelangelo, ad Artemisia Gentileschi, agli Impressionisti della Clark Collection e a Paul Cézanne”. “Diamo i numeri. In tutti i sensi, perché la follia è un’altra figura di speranza, di attesa: oltre 50 mostre per un valore complessivo di 25 milioni di euro, 2 milioni di visitatori attesi, 19 milioni di risorse di privati a Milano - spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – la città cresce attraverso l’arte, in particolare la contemporanea, dove le mostre sono a servizio della città come nel caso del Museo del Novecento e, in prospettiva, del Mac (Museo d’Arte Contemporanea), la cui apertura è prevista per la fine del 2013”. “Con questo programma vorrei ribadire che l’arte è forma di economia alternativa e mette al centro sogni, desideri dell’uomo, nutre la nostra immaginazione e alimenta la promessa di felicità – continua Finazzer Flory -. Abbiamo mostre internazionali che in previsione supereranno i 300mila visitatori, ma abbiamo anche esposizioni legate a Milano, alla nostra identità per integrare l’arte alla vita della città”. Il calendario mostre del Comune di Milano si sviluppa, come di consueto, su due direttrici: “Milano si racconta”, che vuole esaltare l’identità artistica propria della nostra città con artisti quali Arcimboldo e la valorizzazione del patrimonio del Comune di Milano. In tale ambito si inserisce anche un percorso di approfondimento della storia dell’arte italiana e un interessante viaggio nella moda, nel costume e nella società, ambiti in cui Milano ha sempre saputo ritagliarsi un ruolo unico e di eccellenza. “Milano-mondo”, un’iniziativa chiamata, da una parte, a fotografare le dimensioni internazionali della città e, dall’altra, ad elaborare e proporre linee concrete di azione per la sua crescita nel panorama artistico globale. Dopo Stati Uniti e Giappone nel 2009 e cultura araba e arte cinese nel 2010, il 2011 verrà dedicato all’approfondimento dell’arte russa e della cultura africana. Novità di quest’anno uno “speciale mostre” dedicato ai 150 dell’Unità d’Italia e il nuovo spazio per le esposizioni temporanee del Museo del Novecento. Arte Contemporanea - Pac – Padiglione d’Arte Contemporanea. La stagione mostre 2011 si è aperta con “Termination Shock 03“ di Robert Gligorov, videomaker, fotografo e pittore macedone che proporrà, dal 26 gennaio al 15 febbraio, una selezione di installazioni site specific. Segue, dal 19 marzo, la prima antologica italiana dedicata a Tony Oursler. L’attività del Padiglione d’Arte Contemporanea proseguirà con la Collezione Acacia e Silvio Wolf, protagonista della 7° Giornata del Contemporaneo. L’anno al Pac si chiude con l’arte e la creatività di Pixar, disegni, dipinti e sculture saranno affiancati da spettacolari installazioni 3d: dai primi disegni a mano ai modelli tridimensionali elaborati dal computer in una perfetta sintesi tra tradizione e innovazione. Palazzo Reale. Grande attesa per l’arrivo, in Sala delle Cariatidi, da domani, 29 gennaio al 28 febbraio, di Shirin Neshat e “Donne senza uomini – Women Without Men”: un’opera monumentale che si basa sull’omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shahnush Parsipur, pubblicato nel 1989 e bandito in Iran. Il mese di marzo vedrà protagonista Mimmo Paladino: l’esposizione prenderà in esame oltre trent’anni di attività dell’artista e presenterà per la prima volta in piazza Duomo “Montagna di sale”. Milano è inoltre stata scelta per la quinta edizione del Premio Ariane De Rothschild, trampolino di lancio per giovani talenti artistici emergenti. A marzo arriverà William Kentridge con un grande progetto che prevede una particolare mostra a Palazzo Reale nella “Sala delle Otto Colonne” e lo spettacolo Wojzeck sull’Highveld, tratto dalla tragedia di Georg Büchner, realizzato nel 1992 con la compagnia di marionette Handspring Puppet che sarà presentato per la prima volta in Italia al Teatro Verdi /Teatro del Buratto. La mostra si aprirà con il concerto del musicista Philip Miller che suonerà a quattro mani con la pianista Idith Meshulan, mentre verranno proiettati 8 film di Kentridge e lo stesso artista parteciperà al concerto con due momenti performativi. La mostra prosegue con la proiezione dei film Breathe, Return, Dissolve realizzati da Kentridge nel 2008. In estate (da giugno a settembre) è in programma “Materia prima. Russkoe bednoe: arte contemporanea dalla Russia”: per la prima volta in Italia una mostra collettiva di arte russa contemporanea tra le più articolate mai realizzate. In autunno è prevista un’esposizione sugli Evangelari contemporanei alla quale seguirà una personale di Roberto Ciaccio, una figura interessante del panorama artistico contemporaneo. Si chiude con “Japancongo. Il duplice sguardo di Carstin Hoeller sulla Collezione Pigozzi”, la più grande raccolta al mondo di arte contemporanea africana. Rotonda di via Besana. Il 2011 sarà l’anno di Anish Kapoor che sarà presente alla Fabbrica del Vapore con una grande installazione ad hoc per la città di Milano oltre che alla Besana con un’antologica che ripercorre la carriera dell’artista indiano. Omaggio all’Africa con “Milano chiama Dak’art” realizzata in collaborazione con la Biennale di Dakar. Museo del Novecento. Lo spazio focus ospiterà, ad ottobre, Kengiro Azuma, allievo e assistente di Marino Marini, giapponese che vive e lavora da 50 anni a Milano. Arte Moderna - Palazzo Reale. Apre il 25 febbraio la mostra “Alberto Savinio. La commedia dell’arte” che tenta di individuare un codice che possa decifrare la produzione saviniana. Anticipatore del postmoderno in vari settori artistici, Savinio crea nelle sue opere un mondo nuovo e affascinante con elementi prelevati dalla realtà e trasformati in forme personali e riconoscibili. La mostra sarà accompagnata dalle parole di Tony Servillo, la cui voce declamerà testi scelti da Savinio dedicati ad arte e teatro. Il 2 marzo è la volta degli Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark: 73 capolavori inaugurano a Palazzo Reale il primo tour mondiale in assoluto della nota collezione americana. In estate toccherà a Xul Solar, pittore ed intellettuale argentino che entrò in contatto con i futuristi in Italia e fece la sua prima importante mostra proprio a Milano nel 1920 con Arturo Martini. A settembre, all’interno dell’approfondimento “Milano-mondo” della cultura russa, sarà la volta di “Da Kandinsky a Stalin. Avanguardie e realismi in Russia 1910-1940”, un centinaio di opere ripercorrono la grande avventura che, negli anni dieci del Xx secolo, vide la Russia zarista protagonista di un’irripetibile stagione artistica. All’interno del ciclo “Milano si racconta”, dopo l’estate, Palazzo Reale ospiterà “Milano anni 60. Il laboratorio delle arti come avanguardia”: un’esposizione per ricordare un momento unico che ha connotato la città contemporanea e le sue nuove generazioni. A ottobre toccherà a “Cézanne. Les ateliers du midi”: la prima mostra museale a lui dedicata a Milano ricostruisce il lavoro che il maestro svolse tra i due “ateliers du midi”. Saranno esposti una sessantina di dipinti, accompagnati da una trentina di lavori su carta dalle prime opere del 1860 sino ai ritratti, ai paesaggi e alle indimenticabili nature morte. L’anno a Palazzo Reale si chiude con Ennio Morlotti. Gam – Galleria d’Arte Moderna. Inaugura nel mese di marzo la mostra “Eugenio Pellini 1869-1934. La scultura a Milano tra Giuseppe Grandi e Auguste Rodin”: a partire da dieci opere di Pellini appartenenti alla Gam la mostra intende proporre una selezione significativa di opere dell’artista, rievocando il più ampio clima culturale e artistico entro cui si sviluppò la produzione scultorea ottocentesca milanese. Sempre parte del patrimonio della Galleria d’Arte Moderna le opere di “Doppia corsia. Lorenzo Delleani in mostra” che approfondisce il lavoro di uno dei protagonisti della più matura stagione del naturalismo lombardo dell’Ottocento. L’anno si chiude con “Troubetzkoy 1866-1938. Uno scultore cosmopolita tra Italia e Russia”, una mostra che vuole proporre un allestimento che ponga a confronto le opere della Gam con una selezione proveniente dalla Galleria Tretyakov di Mosca e dal Museo Russo di San Pietroburgo. Museo del Novecento. Da marzo a maggio lo spazio per le esposizioni temporanee dell’Arengario ospiterà “Fuori! Arte e spazio urbano 1968-1976”: la mostra fa luce su un periodo cruciale della storia dell’arte pubblica in Italia. Contemporaneamente un focus verrà dedicato ad Aldo Carpi, mentre gli Archivi del 900 ospiteranno “Disegni della Collezione Boschi Di Stefano”, un’esposizione ragionata di materiali mai esposti. L’autunno sarà dedicato a “Francesco Cangiullo futurista” e al suo archivio personale. Arte Antica - Palazzo Reale. Inaugura il prossimo 9 febbraio la prima mostra su “Arcimboldo”. Artista realizzata a Milano, sua città natale, che restituirà l’artista al suo contesto d’origine approfondendo il ruolo dell’artista nello sviluppo della natura morta e delle “pitture ridicole”. Spazio, invece, all’Africa, da maggio, con “Manoscritti del deserto” provenienti dalle più importanti biblioteche del Sahara il cui valore è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Dopo l’estate, il 22 settembre, aprirà la prima antologica italiana dedicata ad Artemisia Gentileschi, artista protagonista del Seicento europeo, con allestimento e scenografia a cura di Emma Dante. Il 2011 a Palazzo Reale si chiude con “Tiziano Giovane”che propone un approfondimento sul periodo più interessante e rivoluzionario del pittore italiano. Castello Sforzesco. Nel 2011 un importante approfondimento riguarderà la figura di Michelangelo. Oltre cinquanta i disegni architettonici presenti alla mostra “Michelangelo Architetto” in programma dall’11 febbraio all’8 maggio, alla quale seguirà, dal 18 marzo al 19 giugno, “L’ultimo Michelangelo”, un progetto inedito che raccoglie intorno alla Pietà Rondanini l’ultima produzione artistica e letteraria del Buonarroti. Nel mese di settembre le Sale Viscontee del castello Sforzesco ospiteranno una vasta e inedita selezione di “Stampe popolari russe del Xix Secolo” provenienti dalla Civica Raccolta Achille Bertarelli, mentre la Sala del Tesoro farà da palcoscenico per una mostra di 170 preziosi “Tessuti copti della Collezione del Castello Sforzesco”. Fotografia - Palazzo Reale. Inaugura a maggio una grande prospettiva del percorso artistico di Bob Krieger: dagli scatti di moda ai ritratti, da Bill Gates a Ronald Reagan, da Gianni Agnelli a Miuccia Prada, passando per la ricerca dei nudi, oltre 40 anni di carriera di un protagonista della fotografia di tutti i tempi. E ancora, “El atlas de Borges” mostrerà una serie di fotografie scattate durante una serie di viaggi in giro per il mondo da Jorge Luis Borges e Maria Kodama. Un modo per entrare nell’intimità del mondo borgesiano in maniera profonda e inedita. Palazzo della Ragione. In quella che ormai è la casa della fotografia tra le sedi espositive del Comune di Milano, inaugura il 20 aprile la mostra di Chema Madoz: oltre 100 fotografie, la maggior parte in bianco e nero, di uno dei fotografi spagnoli più originali della scena internazionale. In autunno sarà, invece, la volta di James Nachtwey, considerato da tutti l’erede di Frank Capra. Nachtwey è testimone delle crudezze della guerra, l’unico fotografo cui la rivista Time ha dedicato un servizio in copertina con testi e immagini tutte sue. In mostra le emergenze del pianeta, la guerra e le sue conseguenze. Castello Sforzesco. Il 31 marzo apre al pubblico “Fotografie mediterranee di Enrico Peressutti” che racconta la Puglia dei trulli e di un universo rurale che ha come protagonista l’architettura italiana del Novecento. Museo del Novecento. Apre in autunno “Conversations: Photography from the Bank of America Collection”, un’esposizione che prevede una selezione tra i capolavori della storia della fotografia da Edward Weston e Robert Frank, fino ad opere più recenti di Thomas Ruff o Cindy Sherman. Moda, Costume, Societa’ - Rotonda di via Besana. Arriva a Milano, dall’11 marzo al 31 maggio, l’esposizione dedicata a Fabrizio De Andrè”: un percorso virtuale, multimediale e interattivo che si arricchisce con oggetti e cimeli appartenuti al cantautore genovese. Palazzo Morando. Apre la nuova stagione di Palazzo Morando, nel mese di marzo, “Marta Life Experience. 80 voglia di…”, un’esposizione dedicata alla vita di Marta Marzotto. Segue una prestigiosa esposizione su “I bijoux della collezione Deanna Farneti”: in mostra i pezzi più significativi realizzati in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta. Si rinnova, inoltre, l’appuntamento con i talenti della moda di Vogue con “Who Is on Next”, mentre l’estate vedrà protagoniste le scarpe della Collezione Pfister: veri oggetti d’arte che dal 1963 miscelano ironia e ricercatezza intrecciando culture, mode e stili sempre nuovi. Esclusiva sarà la mostra che celebrerà “Walter Albini”, eccentrico e raffinato stilista considerato il padre del made in Italy. |
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MILANO: APRE A PALAZZO REALE LA MOSTRA “DONNE SENZA UOMINI” DI SHIRIN NESHAT |
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Milano, 31 gennaio 2011 - L’arte contemporanea torna nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Ha aperto sabato 29 gennaio, “Donne senza uomini - Women without men” di Shirin Neshat, un’esclusiva installazione dell’artista iraniana promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune assieme a Change Performing Arts. Dalle 16 alle 17 di domani, l’artista incontrerà i visitatori nella Sala delle Cariatidi. Shirin Neshat, premiata con il Leone d’Argento per la regia alla 66a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è una delle artiste contemporanee più apprezzate degli ultimi decenni. “La più grande opera di Shirin Neshat è Shirin Neshat stessa – afferma l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. La sua presenza fisica, infatti, induce emozione e ci fa sentire quanto sia importante la vita di un’artista quando questa medesima vita è dedicata a mettere insieme ciò che abbiamo diviso: il cuore, il pensiero, la libertà, la verità. Ho chiesto a Shirin Neshat con questa installazione multimediale di offrici un’esperienza religiosa, etica e mistica per scoprire che il divino è in noi”. Nata nel 1957 a Qazvin in Iran, Shirin Neshat si trasferisce all´età di 17 anni negli Stati Uniti per frequentare l´Università di Berkeley in California. Inizia a esporre a New York negli anni ´90. Dal 1993 al 1997 realizza la serie di fotografie, Women of Allah, con cui raggiunge la fama internazionale. Nel 1996 comincia a utilizzare il video e tre anni dopo crea un´installazione con una doppia proiezione. Con il video Turbulent, nel 1999 ottiene il Leone d´Oro alla 58a Biennale d´Arte di Venezia, a cui fanno seguito numerose mostre e personali nei musei di arte contemporanea di tutto il mondo. Donne senza uomini - Women without men è un´opera monumentale a cui l´artista ha lavorato dal 2004 al 2008 e che si basa sull’omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shahnush Parsipur, pubblicato nel 1989 e bandito in Iran. Il romanzo è ambientato nel 1953, all´epoca del colpo di stato sostenuto dagli eserciti americano e inglese per deporre il presidente democraticamente eletto, Mohammad Mossadegh, e per riportare al potere lo Shah, evitando la nazionalizzazione dei pozzi petroliferi. Per la Sala delle Cariatidi l’artista ha progettato un’installazione multimediale che presenta, in una forma totalmente inedita, i materiali a cui si è ispirata per la realizzazione del film omonimo. Attraverso un lungo nastro di 15 schermi distribuiti nello spazio della sala, il visitatore potrà seguire un proprio percorso, lasciandosi coinvolgere dalle storie di Zarin, Faezeh, Farokh Legha, Munis e Mahdokht (i nomi delle protagoniste della serie Women without men), dalle musiche di Ryuichi Sakamoto e di Sussan Deyhim, e dalla bellezza di ogni fotogramma in cui ogni personaggio, ogni oggetto, il paesaggio stesso si fondono in un’armonia di grande potenza. |
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SPORT E TURISMO IN PIEMONTE: AL VIA BANDO DA UN MILIONE DI EURO POTRANNO ACCEDERVI I COMITATI REGIONALI DELLE FEDERAZIONI SPORTIVE, DELLE DISCIPLINE ASSOCIATE E DEGLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTI DAL CONI |
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Torino, 31 gennaio 2011 – E’ Partito il 27 gennaio e scadrà il 1 marzo 2011 il bando dell’Assessorato allo Sport della Regione Piemonte rivolto ai Comitati Regionali delle Federazioni Sportive , delle Discipline Associate e degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni (L.r. 93/95) e relativo alle attività svolte nel 2010 . L’investimento è di un milione di euro di cui: 600mila euro alle Federazioni Sportive e alle Discipline Associate per il sostegno al talento e alla ricerca di giovani promesse: 400mila euro agli Enti di Promozione Sportiva per il sostegno all’ attività sportiva di base finalizzata alla promozione di una sana cultura sportiva nella vita quotidiana di ogni cittadino. “Sono risorse importanti - commenta Alberto Cirio , assessore allo Sport della Regione Piemonte – perché vanno da una parte a valorizzare il ruolo degli Enti di Promozione che rappresentano l’aspetto più sociale dello sport, da salvaguardare e sostenere, e dall’altra contribuisce all’importante lavoro delle Federazioni e delle Discipline Associate per scoprir e formare gli atleti di domani. Quindi, un mix equilibrato di sport: premiamo l’eccellenza, ma sosteniamo anche lo sport per tutti e in primavera lanceremo un analogo bando per le attività del 2011 ”. Le domande dovranno pervenire presso l’Assessorato allo Sport della Regione Piemonte con raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite corriere (farà fede il timbro postale). La modulistica è scaricabile da: www.Regione.piemonte.it/sport Per informazioni: infobandisport@regione.Piemonte.it |
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POTENZA: PRESENTATO PIANO PROVINCIALE PER SPORT |
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Potenza, 31 gennaio 2011 - “Il “futuro in corso” passa anche per il sostegno allo sport. Il movimento, con il suo stretto legame tra testa, cuore e muscoli, è una metafora perfetta dell’impegno che l’amministrazione provinciale sta portando avanti per realizzare concretamente il programma sottoscritto con gli elettori. Nonostante, dunque, la continua erosione ai trasferimenti statali, si mantengono immutati i fondi a sostegno della pratica sportiva, riconoscendole un ruolo educativo e una fondamentale importanza per l’aggregazione”. Questa la premessa del Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, il 28 gennaio, alla presentazione del piano provinciale dello Sport per la concessione di finanziamenti per interventi di promozione delle attività fisico-motorie e ludico-sportive, avvenuta questa mattina nella sala “Picardi” di piazza Mario Pagano a Potenza. Il bando per il sostegno alla pratica sportiva, che sarà pubblicato lunedì 31 gennaio (con scadenza il 1° marzo) sul sito dell’ente ( www.Provincia.potenza.it/ - nella sezione “avvisi”), è finanziato con un importo di 264 mila euro. I destinatari dei contributi saranno i comuni, le istituzioni scolastiche e le associazioni e società sportive, che promuovano attività finalizzate, in particolare, al recupero dei disabili e alla diffusione della pratica sportiva fra i soggetti a rischio esclusione. Sono ammissibili al finanziamento le domande per progetti il cui fine rientra nelle due seguenti tipologie: promuovere le attività motorie in ambito scolastico; promuovere le attività per l’incentivazione dello “sport per tutti”. “L’aver mantenuto lo stesso importo del bando precedente, nonostante il massiccio taglio ai trasferimenti statali, pari per il 2011 a 7,2 Meuro, è un segnale – ha commentato l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo - in controtendenza rispetto ad un quadro generale di ristrettezze. Una boccata di ossigeno per i comuni, per la scuola e per le associazioni ma soprattutto un’ occasione perché la pratica sportiva in Provincia di Potenza sia ancora accessibile a tutti ». “Elemento cardine del bando – ha aggiunto la dirigente dell’Ufficio Sport Maria Cristina Caricati – sarà inoltre la qualità dei progetti, così come avvenuto lo scorso anno”. Il piano provinciale 2010 ha visto infatti un buon livello delle idee progettuali presentate ed ha finanziato 154 richieste, provenienti per il 54% da associazioni sportive, 19% dai comuni, 3% da enti di promozione sportiva e 24% da istituzioni scolastiche. “Finanziare la pratica sportiva – ha aggiunto Lacorazza – rientra in una strategia più complessiva dell’amministrazione a sostegno dello sport, uno degli ultimi luoghi, in una società individualista e disaggregata, della dimensione sociale di aggregazione che riesce a tenere insieme regole e competitività. Oltre alla fruibilità delle palestre scolastiche di proprietà dell’Ente per circa una sessantina di associazioni sportive, prosegue il programma, da oltre 2 milioni di euro, per dotare ogni comune del territorio di un impianto sportivo. Degli 84 interventi ammessi a finanziamento, 70 sono stati finanziati, 26 ultimati, 24 sono attualmente in corso, mentre per 17 interventi si è nella fase di avvio o di affidamento”. Il piano 2011, la cui validità va dal 01/11/2010 al 01/11/2011, sarà divulgato, oltre che sul sito dell’Ente, anche attraverso incontri territoriali con i beneficiari. |
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