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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2011
LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE AGEVOLARE AI CITTADINI LA REGISTRAZIONE DELLE AUTOMOBILI NEI VARI PAESI DELL´UE  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2011 - Avete mai tentato di registrare la vostra automobile in un altro Stato membro? O di registrare nel vostro paese un´automobile che avete acquistato all´estero? Quella che dovrebbe essere una procedura semplice si trasforma spesso in un incubo burocratico che comporta formalità onerose e lungaggini burocratiche. Gli Stati membri richiedono che le automobili che si trovano permanentemente sul loro territorio vengano registrate per il tramite delle autorità locali e conformemente alle regole nazionali, regole che sono applicate in modo non coordinato tra i vari paesi dell´Ue. Per semplificare questa situazione la Commissione europea ha indetto il 3 marzo una consultazione pubblica per identificare le principali difficoltà incontrate dai cittadini e dalle imprese dell´Ue allorché trasferiscono un´automobile comperata e registrata in uno Stato membro verso un altro Stato membro. La consultazione permetterà di conoscere il punto di vista dei cittadini e delle altre parti interessate sulle questioni legate alla registrazione delle automobili e consentirà di configurare gli interventi necessari per rimuovere questo ulteriore ostacolo alla libera circolazione dei beni e dei servizi. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha affermato: "Acquistare un´automobile in uno Stato membro e trasferirla poi in un altro non dovrebbe essere un affare complicato. Questa consultazione pubblica ci permetterà di meglio conoscere i problemi che i cittadini e le società incontrano e di raccogliere idee sul modo per migliorare la situazione. Il nostro obiettivo è risparmiare tempo e denaro nell´interesse dei consumatori e delle imprese, nonché degli uffici nazionali del registro." I cittadini continuano ad imbattersi in problemi allorché acquistano un´automobile in uno Stato membro e la trasferiscono permanentemente in un altro Stato membro. Il fatto di dover fornire informazioni che erano già state presentate durante la registrazione precedente del veicolo crea un gran numero di formalità burocratiche e comporta spese inutili. Tra le persone che si trovano a sostenere il peso delle regole attualmente in vigore vi sono: i cittadini che trasferiscono la loro automobile già registrata in uno Stato membro verso un altro Stato membro; le imprese proprietarie di veicoli che usano in altri Stati membri i veicoli registrati in uno Stato membro; le società che vendono autoveicoli di seconda mano in altri Stati membri; le società di autonoleggio e di leasing di autovetture. L´obbligo di registrare un veicolo a motore precedentemente registrato in un altro Stato membro può inoltre porre problemi alle autorità di registro e fiscali degli Stati membri verso cui sono trasferiti tali veicoli.  
   
   
IL PRESIDENTE RIGGIO IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DI MICHAEL O’LEARY DI RYANAIR: LA DENUNCIA STA PER ARRIVARGLI.  
 
 Roma, 7 marzo 22011 - Facendo riferimento alle dichiarazioni odierne di Michael O’ Leary riportate dagli organi di stampa, il Presidente dell´Enac Vito Riggio afferma: “Voglio rassicurare O’ Leary che la denuncia, a cura dell’Avvocatura dello Stato che difende l’Ente, sta per arrivargli. Questi atteggiamenti da parte della Ryanair non fanno che inasprire i rapporti. La Ryanair è una compagnia irlandese, ma voglio ricordare a O´leary che quando opera nel mercato italiano deve rispettare la normativa nazionale, così come fanno tutti gli altri vettori".  
   
   
HONDA MOTOR EUROPE, MR. KEN KEIR, AL SALONE DI GINEVRA 2011: TECNOLOGIA ELETTRICA LA CHIAVE PER LA RIDUZIONE DI CO2  
 
 Verona, 7 Marzo 2011 - Di seguito il Discorso del Vice Presidente Esecutivo di Honda Motor Europe, Mr. Ken Keir, al Salone di Ginevra 2011: Signore e Signori, buon pomeriggio. Da molti anni ormai Honda sta lavorando all´elettrificazione dei propri prodotti per la mobilità. Nel 1997 abbiamo lanciato sul mercato Ev Plus - il nostro primo veicolo completamente elettrico. La nostra prima vettura ibrida, la prima generazione di Insight, è stata lanciata nel 1999, e lo stesso nome è stato portato avanti dalla nuova Insight nel 2009. Al Motor Show di Ginevra dello scorso anno abbiamo presentato la nostra prima ibrida ´sportiva´, Cr-z. Potete vedere qui oggi per il 2011 il nostro sesto modello ibrido, Jazz Hybrid. Jazz Hybrid è speciale sotto diversi punti di vista, in quanto è basata sulla già esistente Jazz a benzina, ma aggiunge una riduzione delle emissioni di Co2, senza compromettere alcuna delle sue apprezzate caratteristiche. La tecnologia elettrica è la chiave per la riduzione delle emissioni di Co2 e Honda crede che al momento la tecnologia ibrida sia la migliore. Mentre stiamo ampliando la nostra gamma di vetture ibride, stiamo anche sviluppando ulteriormente la nostra tecnologia ibrida. Siamo orgogliosi di mostrarvi oggi per la prima volta in Europa la piattaforma ibrida plug-in. Un’ibrida plug-in dispone di una batteria più grande che può essere ricaricata dalla rete elettrica. È possibile quindi ricaricare la propria auto a casa in modo da aumentare al massimo la modalità di guida completamente elettrica. Il vantaggio principale naturalmente è che questo permetterà una riduzione di Co2 ancora maggiore. Questo è il passo successivo nella elettrificazione delle nostre vetture. Il logico passo successivo verso l’evoluzione di questo tipo di trasporto è una vettura elettrica a batteria, che produca zero emissioni di scarico. Siamo orgogliosi di presentare oggi per la prima volta in Europa il nostro Ev Concept. Come mossa successiva verso una mobilità sostenibile, Honda inizierà a vendere l´ibrida plug-in e una vettura completamente elettrica in Giappone e negli Stati Uniti dal 2012. Tuttavia la storia dell?elettrificazione in Honda non sarebbe completa senza menzionare il nostro veicolo elettrico a zero emissioni - Fcx Clarity. Per superare il limite dell’autonomia offerta dalle auto elettriche, Honda ha sviluppato un veicolo elettrico a celle a combustibile. La pila a celle a combustibile combina l’idrogeno con l´ossigeno presenti nell´aria per produrre elettricità sufficiente per azionare un motore fino a un massimo di 460km con un pieno di carburante! Honda è molto orientata a ridurre i costi e le dimensioni della propria pila a celle a combustibile. Essa rappresenta già una maniera per immagazzinare energia molto più potente e di dimensioni più ridotte rispetto ad una normale batteria. Fcx Clarity è già stata acquistata con la formula del noleggio da alcuni clienti sia in Giappone che negli Stati Uniti e ne potete vedere un esemplare oggi qui sul nostro stand. Tutti vogliono ridurre le emissioni di Co2 per preservare l´ambiente. Come più grande produttore al mondo di motori, Honda è determinata a raggiungere l’obiettivo di una società con una mobilità a emissioni zero e oggi Vi presento il nostro viaggio in quattro tappe verso soluzioni per lo sviluppo di una mobilità sostenibile: Ampliamento della gamma ibrida; Evoluzione della tecnologia ibrida plug-in; Veicoli elettrici a batteria con emissioni zero; E la soluzione definitiva per il futuro, il veicolo elettrico a celle a combustibile, Fcx Clarity. Si potrebbe chiamare “La Strada di Honda verso le Emissioni Zero...” Grazie per la Vostra attenzione.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA ILLUSTRATO LE OPERE PREVISTE A REGGIO CALABRIA, SULLE RETI E COLLEGAMENTI PER LA MOBILITÀ, A SEGUITO DELLA RIMODULAZIONE DEL POR  
 
Catanzaro, 7 marzo 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 4 marzo a Palazzo Campanella gli interventi relativi al sistema delle reti e della mobilità regionale, riservati alla città ed alla provincia di Reggio Calabria, recentemente licenziati dalla Giunta. Le opere saranno realizzate utilizzando i fondi del Por Fesr e Par Fas come unica fonte e le somme saranno immediatamente disponibili. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte l’assessore regionale al bilancio Giacomo Mancini, il Dirigente Generale dei Lavori Pubblici della Regione Giovanni Laganà, l’assessore provinciale alla viabilità Domenico Battaglia ed il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. L’obiettivo della Regione Calabria è quello di puntare su grandi opere anziché su micro interventi che non hanno contribuito e non contribuirebbero alla crescita infrastrutturale. In sintesi attraverso la rimodulazione del Por la Regione ha deciso di puntare sulle seguenti opere: messa in sicurezza della galleria della Limina (circa 25 milioni di euro), sul miglioramento logistico e funzionale del porto di Saline Joniche (1.200.000 euro), sul completamento dei lavori della banchina e realizzazione degli impianti a supporto dell´area portuale di Villa San Giovanni (1.200.000 euro). Previsti 1.200.000 euro per l´integrazione dei servizi di trasporto pubblico nell´area dello stretto, ed ancora sulla statale 106 sono stati stanziati 20 milioni di euro per la messa in sicurezza del tratto "Melito - Palizzi" ed altri 6 milioni per lo svincolo di Bova Marina. La rimodulazione del Por prevede 115 milioni per la metropolitana leggera di Reggio Calabria, ed ancora 9 milioni per il completamento della strada di collegamento tra l´abitato di Solano e quello di Melia di Scilla, 600 mila euro per le opere di viabilità a servizio del nuovo ospedale di Gioia Tauro. Dalla Regione infine 65 milioni per il completamento della strada che collegherà la frazione marina di Gallico alla nota località sciistica di Gambarie d´Aspromonte, attesa da oltre 30 anni. Il Presidente Scopelliti ha espresso soddisfazione al termine della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche sindaci ed amministratori dei comuni della provincia di Reggio Calabria. "Per lungo tempo le opere pubbliche non venivano completate poiché erano numerose le fonti di finanziamento, alcune delle quali non sempre certe – ha dichiarato il Presidente Scopelliti. Adesso abbiamo somme e certe ed immediatamente disponibili per avviare in tempi davvero brevi i lavori. Una sinergia tra la parte politica, gli uffici e gli altri enti ci ha permesso di lavorare in modo proficuo e ci consentirà di recuperare il tempo perduto".  
   
   
FEDERALISMO, UMBRIA: ANCHE SU TRASPORTO PUBBLICO LOCALE GOVERNO NON RISPETTA IMPEGNI  
 
Perugia, 7 marzo 2011 - "Il processo di riforma dello Stato è cosa seria, in cui crediamo fermamente. Ed appunto perché cosa così seria, servono fatti veri e atti concreti, perché il federalismo ´a parole´ non ci interessa". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, incontrando i giornalisti a margine del convegno sul decimo anniversario del Polo didattico scientifico a Terni. La presidente, infatti, rispondendo ad una domanda è tornata sul tema del mancato rispetto da parte del Governo dell´accordo dello scorso dicembre, con il quale il premier Silvio Berlusconi aveva impegnato il Governo a ridurre di 400 milioni di euro il gravissimo taglio previsto dalla manovra economica dello scorso mese di luglio del Fondo nazionale per il trasporto locale. "Il Governo aveva preso sostanzialmente due impegni: garantire le risorse per il trasporto pubblico locale e recuperare quelle che avevano subito il taglio della finanziaria. Il trasporto pubblico è certamente la priorità da risolvere in tempi brevissimi. Ad oggi mancano all´appello quei 400 milioni di euro. E personalmente, come ogni altro presidente di Regione in Italia, ho sostenuto e sostengo la posizione espressa dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il quale ha affermato che se il Governo non onorerà quell´impegno, per le Regioni non c´è accordo su tutta la partita del federalismo".  
   
   
DA VIA PADOVA ALLA MARTESANA, IL PRIMO ITINERARIO SPERIMENTALE CICLO-PEDONALE. MORATTI E MASSEROLI: “MILANO IN BICICLETTA SEMPRE PIÙ AMICA DELL’AMBIENTE”  
 
Milano, 7 marzo 20911 – Dal 3 marzo otto vie all’interno del quartiere Padova-turro, ospiteranno il primo itinerario sperimentale ciclo-pedonale. Un nuovo modello di condivisione di spazi poco utilizzati dai pedoni per consentire di percorre in bicicletta tutti i quartieri della città raggiungendo con facilità i tratti della rete ciclabile cittadina. Questo primo itinerario partirà dalla pista ciclabile di via Padova e raggiungerà la pista ciclabile lungo il Naviglio Martesana. “Il sopralluogo di oggi – ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti – rientra in quel Piano che punta alla messa in sicurezza e alla riqualificazione degli itinerari ciclabili esistenti, allo sviluppo dei raggi verdi, ad estendere il servizio di bike-sharing. Un Piano che porterà a Milano 131 km di piste ciclabili e una crescita dei percorsi dedicati alle due ruote del 50% rispetto al 2006”. Dal marciapiede di via Padova, dove termina la pista ciclabile esistente, il percorso si sviluppa sul marciapiede est di via Giacosa, lato numeri civici pari, dove si trova l’ingresso del parco Trotter, svolta a destra in via Felicita Morandi proseguendo sul marciapiede che costeggia il muro del parco per poi passare sotto i fornici del rilevato ferroviario fino ad incrociare via Pontano. Un breve tratto del marciapiede a nord di via Vincenzo Russo porta fino a Piazza del Governo Provvisorio (attualmente regolamentata come Zona a Traffico Limitato). Il percorso prosegue sul lato ovest di via Gerolamo Rovetta, svolta a destra su via dei Valtorta per un breve tratto fino a via Bono Cairoli Adelaide, interessando il marciapiede ovest di quest’ultima fino all’intersezione con via Policarpo Petrocchi, per una piccola porzione del marciapiede nord fino a via Dalla Piccola, per la quale il progetto prevede la creazione di una Zona 30 – Area Residenziale in questa via “a fondo cieco” per le autovetture, che si connette direttamente con la pista ciclabile del Naviglio Martesana. Il mese di marzo vedrà la caratterizzazione di tutto il percorso descritto con opportuna segnaletica orizzontale. Ad aprile partirà la sperimentazione per una durata di 30 giorni opportunamente monitorata al fine di scegliere se applicare il modello ovunque in città. “La mobilità ciclabile – ha concluso il Sindaco – è uno dei settori in cui Milano ha investito di più. In due anni abbiamo progettato e iniziato a realizzare la rete ciclabile in vista dell’Esposizione Universale del 2015, abbiamo incentivato l’uso della bicicletta con campagne educative e di sensibilizzazione e abbiamo avviato con successo il bike-sharing. Bikemi, che oggi offre un centinaio di stazioni e 1.400 bici per un totale di oltre 10mila abbonati annuali, è già per numero di utilizzi il primo servizio nel suo genere in Italia e il quinto in Europa. Parlo di un modello che si basa sull’offerta di un uso integrato dei diversi mezzi di trasporto pubblico: dalle metropolitane ai tram, dai bus ai filobus, ai radio bus, dal bike-sharing al car-sharing, ai parcheggi di interscambio. Inoltre a Milano la percentuale dei mezzi elettrici è pari al 72%, la più alta in Europa, e con Ecopass stiamo sperimentando un sistema all’avanguardia nel mondo per regolare gli accessi nel centro città in base alle emissioni inquinanti. Risultati importanti che confermano l’impegno concreto di Milano per una mobilità sempre più amica dell’ambiente, sostenibile ed ecologica. Un impegno che continua, insieme ai cittadini, alle associazioni, a chi vive e ama la nostra città”. “Milano, – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli – prendendo esempio da alcune città scandinave e del nord europa, offre nuovi spazi per muoversi in bicicletta. Non più bici contro auto, ma auto, bici e pedoni insieme responsabilmente. Milano sceglie la bicicletta!”.  
   
   
PEDEMONTANA LOMBARDA: SBLOCCATO ITER SCONGIURATO RISCHIO PEDAGGIO SU TANGENZIALI COMO E VARESE ATTESA NELLE PROSSIME ORE FIRMA SU DECRETO ATTO AGGIUNTIVO  
 
Milano, 7 marzo 2011 - "L´iter della Pedemontana è stato sbloccato e nelle prossime ore il ministro dell´Economia firmerà il decreto per l´approvazione dell´atto aggiuntivo, completando così ultimo tassello per la prosecuzione dell´opera, allontanando definitivamente la possibilità di uno stop ai cantieri". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo annunciano così l´approvazione dell´Atto aggiuntivo di adozione del Piano Economico Finanziario sottoscritto il 1° agosto 2007 tra Concessione Autostradali Lombarde Spa e Società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa. "Dopo le incertezze e le difficoltà dei giorni scorsi, la nostra voce è stata ascoltata - spiegano Formigoni e Cattaneo -. Oggi, grazie all´azione decisiva del nostro Governo e del presidente Berlusconi, alla collaborazione molto positiva con il Ministero delle Infrastrutture, all´interessamento diretto delle forze di maggioranza, ma soprattutto al lavoro dei gruppi parlamentari lombardi a Roma guidati dal senatore Mario Mantovani nuovo coordinatore del Pdl in Lombardia, il Ministero dell´Economia ha comunicato di aver superato dubbi e resistenze e di procedere alla sottoscrizione del decreto interministeriale che approva l´atto aggiuntivo". Si sono dunque trovate idonee soluzioni tecniche, con l´aggiunta di due formulazioni ulteriori, alle richieste della Regione Lombardia che, insieme alla Provincia di Milano e al suo presidente, hanno insistentemente lavorato in queste settimane con incontri, riunioni tecniche e viaggi a Roma per evitare battute d´arresto. "L´azione politica del Pdl si è rivelata ancora una volta decisiva per superare questa difficoltà - proseguono Formigoni e Cattaneo - ora possiamo proseguire spediti con l´obiettivo di portare a termine entro il 2014 un´opera d´importanza strategica per il territorio lombardo, qual è la Pedemontana. Un ringraziamento particolare va dunque a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato". Particolarmente attivo su questo fronte, l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo che, davanti alla possibilità di un blocco dei cantieri, nelle scorse settimane, aveva minacciato di incatenarsi al Ministero dell´Economia: "La Pedemontana può andare avanti senza catene e anche io posso deporre le mie. Grazie all´intenso lavoro svolto e alla collaborazione di tanti si sono sbloccate le procedure e l´opera può proseguire senza timore di interruzioni. La soluzione individuata, inoltre, riporta a zero i rischi ulteriori di pedaggiamento delle tangenziali di Varese e Como, ristabilendo la situazione prevista dal piano economico finanziario approvato dal Cipe nel 2009".  
   
   
COOPERAZIONE FVG: CONSENSO POLITICO PER AVVIO INFRASTRUTTURE  
 
 Pasian di Prato, 7 marzo 2011 - "E´ necessario un segnale forte di sostegno istituzionale sulle scelte che riguardano le sfide del futuro di questa regione - infrastrutture viarie, portualità, Corridoio adriatico-baltico, concreta centralità del Friuli Venezia Giulia nel sistema europeo - che vadano al di là dell´appartenenza ad uno schieramento piuttosto che ad un altro, al di là dei presunti scontri di predominio tra Regioni, al di là delle valutazioni sugli effetti di un Governo più o meno ´amico´". Lo ha dichiarato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, intervenendo oggi al 12.Mo congresso regionale di Legacoop Friuli Venezia Giulia, in risposta anche all´intervento dell´europarlamentare Debora Serracchiani. Riccardi ha affrontato i temi delle grandi infrastrutture, la necessità di unione politica per vincere "l´oggettiva resistenza burocratica insita nei grandi progetti" e di consenso sociale. "La Regione ha la responsabilità di ricercarlo, spiegando i motivi a fondamento, ma chiediamo - ha detto - che questo consenso metta in campo anche le forze economiche rispetto a determinate scelte. Sulla carta tutti auspichiamo unanimità, ma sappiamo bene che alla fine qualcuno dovrà prendere una decisione e si tratterà di una decisione che avrà impatto su tutta la società regionale e sul sistema Paese". Riccardi ha ringraziato per l´impegno profuso nel corso della sua presidenza Renzo Marinig, affermando che "la cooperazione è da sempre un segmento importante della società e proprio in ragione della sua origine mutualistica gioca un ruolo ancora più fondamentale oggi, in un momento di grande tensione di natura economica". L´assessore ha ribadito come il sistema sociale sia il principale punto all´ordine del giorno di questa Amministrazione regionale. "Per questo abbiamo finora affrontato scelte forti sotto il profilo della protezione sociale, garantendo il sistema sanitario, gli ammortizzatori, il trasporto pubblico locale e investendo anche in una prospettiva di lungo termine con l´avvio della grandi infrastrutture". Folto il parterre istituzionale presente al congresso, che si è aperto con un intervento dell´assessore regionale alla Cooperazione, Roberto Molinaro: tra gli altri, i consiglieri regionali Roberto Novelli, Paolo Menis ed Alessandro Tesini, i parlamentari Ivano Strizzolo ed Alessandro Maran, il rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, numerosi esponenti del mondo economico e creditizio  
   
   
CORRIDOIO ADRIATICO BALTICO, IL 10 MARZO UN WORKSHOP IN REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 7 marzo 2011 – Un’occasione di confronto tra Regioni, rappresentanti dei “nodi” di trasporto e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul ruolo dei sistemi territoriali dell’Emilia-romagna, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia all’interno del corridoio europeo tra il mar Baltico e l’Adriatico, asse fondamentale di collegamento tra l’Italia con l’Europa del centro e del nord. E’ il workshop “Aspettative e opportunità per le Regioni italiane alla luce della revisione delle reti Ten -T. Il Corridoio Adriatico Baltico e il progetto Sonora”, organizzato dalla Regione Emilia-romagna in collaborazione con l’Istituto sui Trasporti e la Logistica (Itl), con il supporto di Interporto Bologna e dell’Autorità Portuale di Ravenna nell’ambito del progetto comunitario Sonora. L’appuntamento è per giovedì 10 marzo dalle 09.30 alle 13, nell’Aula Magna della Regione Emilia-romagna (viale Aldo Moro 30). Alla tavola rotonda parteciperanno gli assessori alle infrastrutture e trasporti delle tre Regioni italiane attraversate dal corridoio: Alfredo Peri (Emilia-romagna), Renato Chisso (Veneto), Riccardo Riccardi (Friuli Venezia Giulia). La Regione Emilia-romagna, insieme a Itl, è impegnata da tempo nel sostegno alle reti e agli assi di trasporto europei, la cui realizzazione è importante per lo sviluppo economico, ambientale e sociale dei territori interessati. Il processo di revisione, in corso a livello europeo, delle reti Ten –T (le reti di trasporto trans-europee) rappresenta una sfida importante per le Regioni italiane, poiché intende definire i futuri interventi prioritari sugli assi di trasporto merci e passeggeri, delineando così la strategia per la costruzione della rete comunitarie di trasporto e per la promozione dell’accessibilità regionale.  
   
   
VIABILITÀ FVG: PALMANOVA-MANZANO PER IL NOSTRO "MADE IN FRIULI"  
 
 Trieste, 7 marzo 2011 - "Nonostante io continui a credere, ed a lavorare, nella convinzione che i programmi infrastrutturali riguardanti lo sviluppo e la prospettiva economica futura di tutte le parti della nostra regione non debbano essere un terreno sul quale aprire campagne elettorali, prendo purtroppo nota, con dispiacere, che il candidato sindaco di Palmanova Francesco Martines ritiene ´evidente ed irreversibile´ (come lui stesso afferma) il declino produttivo del Triangolo della Sedia e che, dunque non occorre più realizzare il collegamento Palmanova-manzano". "Non solo io ma l´intero Governo regionale e soprattutto il sistema socio-industriale di un´importante parte del Friuli - sottolinea il 3 marzo l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi - crede invece che questa connessione veloce sia indispensabile per rigenerare una produzione ed un´occupazione così significative per il ´made in Friuli´". "Ed a testimonianza che si tratti di un´opera riconosciuta utile e decisiva per i nostri territori - osserva Riccardi - ricordo che già nel 2006, con una diversa Giunta regionale, i Comuni di Palmanova, San Vito al Torre, Chiopris-viscone, San Giovanni al Natisone e Manzano sottoscrissero con la Regione un accordo per la localizzazione del tracciato. Tre anni più tardi, nel 2009, queste stesse Amministrazioni municipali (a cui si aggiunsero la Provincia di Udine ed il Comune di Visco) siglarono un verbale d´intesa per la condivisione del progetto preliminare della strada". "Ora, di fronte ai rilievi mossi dalla Soprintendenza al progetto definitivo dell´infrastruttura, gli uffici del commissario per la gestione dell´emergenza sulla A4 - non dimentichiamo infatti che la Palmanova-manzano è stata inserita tra le opere funzionali ai lavori per la terza corsia autostradale - ed i tecnici di Autovie Venete sono impegnati ad aggiornare il progetto secondo le indicazioni giunte dalla Soprintendenza stessa", sottolinea Riccardi. "Per il collegamento tra il casello di Palmanova ed il Triangolo della Sedia la Regione ha già stanziato la somma di 15 milioni di euro, a cui si sono aggiunti 65 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture: un corposo trasferimento di risorse che ci è giunto dallo Stato (informo che il relativo accordo venne firmato nel 2007 dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Lodovico Sonego) e che non è assolutamente possibile impiegare per altri interventi, pena la restituzione di queste somme a Roma. Desidero essere chiaro su questo punto: i 65 milioni di euro dello Stato possono essere spesi solo per la costruzione della Palmanova-manzano, non per altre opere, non per progetti di ricerca o nel comparto industriale". "Una volta aggiornato il progetto con le osservazioni della Soprintendenza - conclude Riccardi - il commissario, come previsto dalle leggi in vigore, procederà all´approvazione del progetto definitivo e darà poi avvio alle procedure di gara per l´affidamento dell´appalto, che prevediamo si collocheranno entro il secondo semestre di quest´anno". "La realizzazione della Palmanova-manzano risponde all´attuale momento di crisi che investe la produzione regionale ed è una di quelle opere che possono servire a ridare slancio, ad assecondare la ripresa economica del Friuli"  
   
   
INFRASTRUTTURE, LIGURIA A GOVERNO: OCCORRE IMPEGNO CONCRETO  
 
Genova, 7 marzo 2011 - La Regione Liguria chiede al governo un impegno concreto sul tunnel della Val Fontanabuona. Lo ha affermato l’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita rispondendo alle domande dei giornalisti. “Finora, su questo tema-sottolinea la Paita- abbiamo avuto un autorevole ed unico interlocutore che è il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli. Con il presidente della Regione Liguria Burlando abbiamo condotto un tavolo istituzionale a Roma, coinvolgendo tutti gli enti locali interessati, dal quale è partita la procedura per l´avvio di uno studio preliminare che analizzerà i costi e la concreta fattibilità dell´opera”. “In questi mesi, abbiamo portato avanti un confronto costruttivo e chiaro. Ora è necessario fare il punto non solo sul progetto ma anche sulla concreta realizzazione dell´infrastruttura per cui chiediamo che il governo assuma un impegno formale”. Conclude l’assessore: “Non serve ricordare, in quanto noto a tutti, quanto la Regione Liguria abbia a cuore il tunnel della Fontanabuona e lo ritenga un’opera prioritaria per lo sviluppo economico e sociale di una comunità che lo attende da troppo tempo”.  
   
   
FIRMATA INTESA PER COLLEGARE FELTRINO E QUARTIERE DEL PIAVE ALLA PEDEMONTANA VENETA  
 
Treviso, 7 marzo 2011 - L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha firmato il 4 marzo a Treviso, con il presidente dell’amministrazione provinciale della Marca Leonardo Muraro, con il presidente della provincia di Belluno Gianpaolo Bottacin, con il sindaco di Vidor Albino Cordiali e con Veneto Strade, il Protocollo d’intesa per la definizione di una nuova viabilità di collegamento della Destra e Sinistra Piave alla Superstrada Pedemontana Veneta. L’accordo è finalizzato all’elaborazione di uno studio di fattibilità che indichi una soluzione condivisa ed è propedeutico alla futura realizzazione di quest’ultima  
   
   
STATALE 275: FIRMATO ACCORDO TRA REGIONE ANAS PROVINCIA MINISTERO  
 
Bari, 7 marzo 2011 - Dopo l’incontro di Bari con il ministro Fitto sulla programmazione della spesa delle risorse europee, il clima di accordo e fiducia per il bene del territorio continua a Roma per la statale 275 Maglie-leuca. Il 3 marzo è stata firmata l’intesa tra Anas, Regione, Provincia di Lecce alla presenza del Ministro Fitto e dei rappresentanti del Ministero dei Trasporti per la realizzazione dell’arteria Maglie-leuca, per una spesa di circa 280 milioni di euro. E’ stata accolta la richiesta della Regione di rendere meno impattante l’opera, soprattutto nell’ultimo tratto da San Dana a Leuca. Accolte le richieste della Puglia di realizzare l’ultimo tratto a due corsie e di rendere l’opera compatibile con il paesaggio, secondo i criteri della strada-parco. Accolta anche la richiesta avanzata dagli assessori regionali Guglielmo Minervini (Trasporti ) e Loredana Capone (vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico) di operare la verifica dell’ottemperanza delle prescrizioni ambientali relativamente agli accordi contenuti nel verbale oggi sottoscritto. Previsto che un funzionario della Regione parteciperà alle riunioni periodiche sui temi ambientali presso la direzione generale dell’Anas. Soddisfatti gli assessori Capone e Minervini. Secondo la Capone “dopo tanti anni finalmente è stata finalmente risolta per il nostro territorio la questione annosa della 275 con un’intesa che mette in equilibrio l’esigenza di fare la strada con quello di rispettare il paesaggio e di realizzare un’opera moderna, in sicurezza, che faccia godere della bellezza dell’ambiente. Sono state accolte le richieste della Puglia: la politica fa un passo in avanti per il bene del territorio”. Secondo Minervini “abbiamo dimostrato che il bisogno di infrastrutture e la tutela dell’ambiente possono essere coniugati insieme. Abbiamo cioè difeso il diritto di riconoscere la domanda di mobilità del territorio, senza compromettere la sua principale risorsa che è la bellezza. Una mobilità lenta nella porzione più suggestiva del sud del Salento è l’unica possibile via allo sviluppo di un turismo intelligente e sostenibile”.  
   
   
VIABILITÀ FVG: SISTEMAZIONE SR 252  
 
 Codroipo, 7 marzo 2011 - La Sr 252 "Napoleonica" - che unisce Codroipo a Palmanova attraversando diversi Comuni, asse stradale di grande utilità e molto frequentato, ma anche molto pericoloso per i numerosi attraversamenti e la spesso alta velocità sostenuta dagli utenti - sarà sistemata e messa in sicurezza con la realizzazione di sei rotonde con una spesa complessiva di quasi 5 milioni di euro. Il 5 marzo nel Municipio di Codroipo, l´assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi, ha incontrato assieme all´assessore provinciale alla Viabilità, Fabio Marchetti, e al presidente di Fvg Strade, Giorgio Santuz, i sindaci o gli amministratori dei Comuni interessati (Codroipo, Gonars, Bicinicco, Castions di Strada, Mortegliano, Bertiolo, Talmassons e, unico assente, Lestizza) per presentare i progetti preliminari delle sei rotonde redatti da Fvg Strade. "Una riunione operativa e concreta - ha affermato Riccardi - che ora dovrà portare, nei tempi più rapidi alla redazione dei progetti definitivi e quindi a tutte le procedure per giungere, si spera entro il 2012, all´affidamento dei lavori e alla realizzazione delle opere che abbiamo ideato e finanziato con quasi 5 milioni di euro per mettere in sicurezza questa importante arteria". I progetti di sistemazione di diverse intersezioni a raso e semaforizzate lungo la Sr 252 - come è emerso dall´incontro - nasce dall´esigenza di migliorarne la funzionalità e la sicurezza. I punti critici del tracciato sono le intersezioni a raso nelle quali le manovre di svolta a sinistra e quelle di attraversamento risultano difficoltose e rischiose sia per l´alta velocità dei veicoli che procedono lungo la strada principale sia per l´assenza spesso di corsie specializzate per la svolta a sinistra. La probabilità di incidenti è elevata anche per la numerosità di intersezioni e accessi. Fvg Strade nel 2010 ha eseguito rilievi dei flussi di traffico e uno studio di fattibilità volti a individuare le soluzioni tecniche per le intersezioni più importanti. Si tratta di intersezioni a raso, una delle quali semaforizzate, tra la Sr 252 e altre strade importanti (strade regionali o provinciali). Le soluzioni proposte consistono nella sistemazione a rotatoria delle attuali intersezioni, in cui tutti i veicoli provenienti da qualsiasi direzione, devono rallentare, dare la precedenza a chi circola sull´anello e poi proseguire a bassa velocità (20-40 km/h). Le rotatorie previste sono quelle relative alle intersezioni: con Via del Forte (ingresso Est a Villa Manin) in Comune di Codroipo; con la Sp 61 in Comune di Bertiolo; con la Sr 353 in Comune di Castions di Strada; con la Sp 85 in Comune di Gonars; con la Sp 94 e la Sp 80 (Ontagnano) in Comune di Gonars (queste rotatorie vengono realizzate da Fvg Strade in "delegazione amministrativa"); con fondi di Fvg Strade sarà invece realizzata la rotonda all´intersezione con Sp 7 in Comune di Talmassons. A tale elenco si devono aggiungere 2 rotatorie che la Provincia di Udine sta realizzando in Comune di Talmassons alle intersezioni con la Sp 78 e con la Sp 43. Le rotatorie sono state progettate nel rispetto delle norme (D.m. 19/04/2006) e delle Linee Guida elaborate da Fvg Strade e quindi avranno tutte gli stessi standard e saranno omogenee e con lo stesso tipo di segnaletica. Gli amministratori comunali hanno espresso consenso ai progetti - che ora saranno inviati loro in visione - salvo la necessità di risolvere qualche punto specifico legato alla particolarità del territorio e agli insediamenti esistenti. Soddisfazione è stata espressa anche dall´assessore Marchetti. Per l´assessore Riccardi "il lavoro di squadra che stiamo portando avanti nel settore della viabilità sta dando i suoi frutti. Importante è poi la condivisione manifestata dai Comuni. Ora bisogna procedere con rapidità: sia perché la Sr 252 ha assoluta necessità di questi interventi, sia per rendere produttive, in questo momento di crisi, le risorse che abbiamo messo a disposizione per queste opere".  
   
   
FIRMATA INTESA SU CASELLO AUTOSTRADALE MANOPPELLO L´INFRASTRUTTURA SARA´ AL SERVIZIO DELL´INTERPORTO D´ABRUZZO  
 
Pescara, 7 marzo 2011 - E´ stata siglata, il 3 marzo, a Pescara, nella sede della Regione, la convenzione tra Regione Abruzzo e società "Strada dei Parchi", concessionaria delle autostrade A24 ed A25, finalizzata alla realizzazione di uno svincolo viario e di un casello di esazione a sei corsie sull´autostrada A25 Pescara-torano, all´altezza dell’ Interporto d´Abruzzo, nel territorio comunale di Manoppello. Alla stipula dell´intesa hanno partecipato il direttore regionale del settore Trasporti, Carla Mannetti, e l´amministratore delegato della società "Strada dei Parchi", Roberto Zianna. L´assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, non era presente a causa di impegni improvvisi legati alla difficile situazione della viabilità nel teramano a seguito del maltempo. L´infrastruttura che sarà realizzata a servizio dell´Interporto avrà un costo di circa 8 milioni di euro, a totale carico della Regione. Per quanto riguarda la tempistica, il direttore regionale Mannetti ha assicurato che i lavori verranno completati entro un anno. "Si tratta di un´opera strategica non solo per l´Abruzzo ma per l´intero medio-Adriatico. Del resto, dopo il collegamento ferroviario, un nodo logistico così importante come l´Interporto d´Abruzzo, che movimenta merci per svariate migliaia di tonnellate all´anno, non poteva essere sfruttato appieno in assenza di un collegamento con la rete autostradale. Per cui, con la realizzazione di questo intervento - ha concluso Carla Mannetti - si alleggerirà, oltretutto, anche il traffico dei mezzi pesanti sulla viabilità ordinaria".  
   
   
PREVISTI CIRCA OTTOCENTO MILA EURO PER LA SICUREZZA STRADALE PER CROTONE  
 
Catanzaro, 7 marzo 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, in merito alla delibera illustrata dal Presidente Scopelliti, relativa agli interventi previsti in Calabria, attraverso l’utilizzo dei Fondi Por Fesr e Par Fas, comunica che di tali provvedimenti, sono previsti 797 mila euro per la sicurezza stradale per la provincia di Crotone In particolare, attraverso questi fondi potrà essere finanziato il progetto relativo alla realizzazione di un centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale. "Realizzare in Calabria il centro di monitoraggio – dichiara la Vicepresidente Stasi - migliorerà la conoscenza del fenomeno della sicurezza stradale e del sistema infrastrutturale individuando gli interventi più efficaci e monitorarne lo sviluppo e l’efficacia nel tempo sia sotto il profilo strutturale che sotto il profilo della sicurezza stradale." La Provincia di Crotone ha realizzato il centro provinciale di monitoraggio sicurezza stradale già nel 2003, acquisendo un know kow riconosciuto a livello nazionale ed europeo. Il Sistema Informativo Stradale della Provincia di Crotone oggi è in grado di offrire all’utenza, agli operatori tecnici e ai proprietari delle strade di tutto il territorio provinciale: il patrimonio esistente, gli incidenti rilevati, i volumi di traffico e le aree ove sono stati già installati autovelox o dove è possibile installarli. “La lungimiranza di questa Giunta regionale – ha invece dichiarato l’Assessore all’ambiente Pugliano - e l´attenzione del Presidente Scopelliti che non vuole disperdere le risorse importanti dei territori, conferma la Provincia di Crotone alla guida di un importante progetto che coinvolgerà tutto il territorio regionale”.  
   
   
PROTOCOLLO COLLEGAMENTO COMUNI PIAVE – PEDEMONTANA VENETA. CHISSO: CHE ANTICIPA SOLUZIONI PER MOBILITÀ FUTURA  
 
Venezia, 7 marzo 2011 - “Il protocollo d’intesa che firmiamo oggi tra Regione, Province di Belluno e Treviso, Comune di Vidor e Veneto Strade, rappresenta forte innovazione nel contesto della programmazione delle soluzioni per la mobilità e il traffico: anticipiamo infatti le soluzioni per evitare problemi futuri, anziché intervenire per rimediare dopo che si sono creati”. Lo ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che il 4 marzo a Treviso, nella sede dell’amministrazione provinciale, sottoscriverà un accordo per la definizione di una nuova viabilità di collegamento della Destra e Sinistra Piave alla Superstrada Pedemontana Veneta. “Nella logica della stagione del fare – ha ribadito Chisso – inseriamo insomma un importante tassello operativo, culturale e programmatico, finalizzato a garantire le nostre comunità rispetto agli effetti che potrà avere la grande infrastruttura su un’area contigua che richiede nuovi efficienti collegamenti e che non può permettersi un aggravamento delle problematiche del traffico indotto dalla Pedemontana”. Il protocollo d’intesa si riferisce ai collegamenti tra la futura arteria, il Feltrino e i Comuni rivieraschi del Piave e del Quartiere del Piave (Segusino, Valdobbiadene, Vidor, Moriago della Battaglia, Sernaglia della Battaglia, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Miane, Follina, Refrontolo, Pederobba, Crocetta del Montello e Cornuda). Si tratta di aree peraltro già oggi intensamente interessate da traffico di transito, il cui flusso sarà presumibilmente destinato ad aumentare a causa dell’attrattività della superstrada rispetto ai grandi collegamenti stradali nazionali e internazionali. Gli enti firmatari si impegnano per uno studio di fattibilità che analizzi le criticità dei collegamenti interessati, prevedendo anche più soluzioni. Lo studio sarà materialmente redatto da Veneto Strade e la soluzione dovrà avere l’approvazione dei sottoscrittori, mentre le Province svolgeranno una funzione di coordinamento dei rispettivi Comuni. A fronte di una accettazione tecnica ed economica dello studio, verrà stipulato un accordo di programma finalizzato alla effettiva realizzazione delle opere ritenute necessarie.  
   
   
TRASPORTI: IL GOVERNO HA DECISO DI TAGLIARE I COLLEGAMENTI TRA GENOVA E TORINO E NON INVESTIRE SUL TRASPORTO A MEDIA E LUNGA PERCORRENZA  
 
Genova, 7 Marzo 2011 - “La decisione di Trenitalia di tagliare gli Intercity 514 e 517, in servizio tra Genova e Torino, è stata condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e testimonia la volontà del Governo di voler sacrificare servizi che sono importanti per i nostri territori e per i pendolari”. Lo dice l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco dopo aver appreso da Trenitalia la decisione di sopprimere gli Intercity 514 e 517, rispettivamente in partenza da Genova Brignole alle 18.53 con arrivo a Torino Porta Nuova alle 20.55 e in partenza da Torino alle 16.05 con arrivo a Genova Brignole alle 18.08. “Lo scorso 7 febbraio – spiega l’assessore Vesco - avevo scritto alla Direzione Passeggeri Nazionale di Trenitalia per scongiurare tale soppressione, sottolineando in particolare come nella tratta Alessandria-genova non esistessero valide alternative al 517. In tale occasione avevo evidenziato la necessità di sostenere lo sviluppo dei collegamenti Intercity ed Eurostar City per agevolare la mobilità dei cittadini sulla direttrice Ventimiglia-genova-la Spezia e su quella che collega il nostro capoluogo con Milano e Torino”. “Oggi – continua Vesco - la risposta di Trenitalia, condivisa con il Governo, stupisce e dispiace soprattutto perché si considerano sacrificabili servizi che sono invece molto importanti”. “È evidente quindi – conclude l’assessore ai trasporti - che il Governo, oltre a tagliare i trasferimenti alle Regioni per il trasporto regionale, ha deciso di non investire neppure sul trasporto a media e lunga percorrenza, penalizzando tutti i cittadini.”  
   
   
CAMPANIA: DA OGGI IN VIGORE LA TERZA SERIE DI MODIFICHE AGLI ORARI DI TRENITALIA CONCORDATE CON GLI UTENTI  
 
 Napoli, 7 marzo 2011 - Soddisfazione dell´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella, per l´annuncio di una terza serie di correttivi che saranno attivati sui servizi di trasporto regionale su ferro gestiti da Trenitalia a partire da lunedì , 7 marzo 2011. "Continuiamo, d´intesa con Trenitalia, Agenzia campana della mobilità, Acam, e associazioni di utenti - afferma Vetrella - ad apportare modifiche migliorative degli orari dei servizi della metropolitana regionale, sempre allo scopo di venire incontro quanto più possibile alle esigenze e alle richieste dei cittadini che utilizzano i nostri trasporti su ferro. "Questa volta, in particolare - aggiunge Vetrella - modifichiamo gli orari di partenza o di arrivo e aggiungiamo fermate ad alcuni treni sulle tratte Napoli-formia, Roma-cassino-caserta e Cosenza-paola-napoli. Anche questa terza serie di correttivi, che partiranno dal 7 marzo prossimo, sono frutto del dialogo diretto e continuo che abbiamo voluto instaurare con i rappresentanti dei pendolari, e sono state effettuate senza aggravi economici per la Regione rispetto a quanto previsto dal contratto con Trenitalia". Le Modifiche Agli Orari Di Trenitalia In Vigore Dal 7 Marzo Prossimo: Linea Napoli – Formia - R 12444 Napoli Centrale (4.42) - Formia (6.18) anticiperà la partenza e seguirà il seguente orario: Napoli Centrale (4.41), Casoria (4.50), Frattamaggiore (4.54), Sant’antimo (4.57), Aversa (5.02), San Marcellino (5.07), Albanova (5.11), Villa Literno (5.18), Cancello Arnone (5.27), Falciano-mondragone (5.36), Sessa Aurunca (5.46), Minturno (5.56), Formia (6.06). Linea Roma - Cassino - Caserta - R 2499 Roma Termini (18.08) - Caserta (20.42) fermerà anche a Sparanise (arrivo 20.19 - partenza 20.20) e modificherà l’orario di partenza da Santa Maria Capua Vetere (20.35) e di arrivo a Caserta (20.44). Linea Cosenza - Paola - Napoli - R 25454/2430 Cosenza (12.25) - Napoli Centrale (17.18) fermerà anche a Torre Orsaia (arrivo 14.39 - partenza 14.40) e osserverà i seguenti nuovi orari di partenza: Centola (14.48), Pisciotta-palinuro (14.55), Ascea (15.02). Inoltre, sempre da lunedì 7 marzo, sarà modificato anche l´orario di alcuni convogli a lunga percorrenza. Exp 894 (Reggio Calabria – Roma) sul tratto da Salerno a Roma anticiperà la partenza rispettando la seguente tabella: Salerno (3.37), Napoli Centrale (4.34), Aversa (4.51), Formia (5.27), Latina (6.06), Roma Termini (6.45); Icn 1938 (Siracusa – Roma) anticiperà la partenza e sul tratto da Napoli a Roma osserverà i seguenti orari: Napoli Centrale (4.55), Formia (5.49), Latina (6.32), Roma Termini (7.08).  
   
   
AUTOSTRADE DEL MARE: OPPORTUNITA´ DI RILANCIO PER I PORTI DEL SUD  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2011 - Il grande piano europeo per la realizzazione delle "autostrade del mare" offre nuove, consistenti, opportunita´ di rilancio al sistema portuale del Mezzogiorno. E´ quanto e´ emerso dalla prima conferenza regionale del Cluster mediterraneo che si e´ svolta a Genova. Il coordinatore europeo del progetto, Luis Valente de Oliveira, ha voluto che si incontrassero in questa occasione tutti i soggetti - istituzionali e privati - interessati alla razionalizzazione del traffico marittimo. A Genova sono state poste le basi per i partenariati che dovranno garantire il funzionamento del sistema portuale in tutta l´area mediterranea. In aprile si svolgera´ ad Aarhus, in Danimarca, la seconda conferenza regionale, per fare il punto sui progetti che riguardano il Baltico e il Mare del Nord. A Genova, per due giorni, sono stati analizzati i primi otto progetti gia´ finanziati nel 2010 nel quadro della Rete transeuropea di trasporto (Rte-t), con un investimento di 85 milioni di euro. Si tratta solo del primo step del progetto: "Il budget totale destinato alla realizzazione delle reti fino al 2013 - ha detto De Oliveira - ammonta infatti a 7 miliardi di euro, di cui 350 milioni sono destinati proprio alle autostrade del mare." Dei primi otto progetti finanziati, quattro sono localizzati nel mediterraneo: tre in Italia - due a Genova e uno a Venezia - e uno in Spagna, a Valencia. Quattro invece riguardano il nord Europa. I progetti "mediterranei" riguardano la realizzazione di un centro di promozione della co-modalita´(promosso dall´autorita´ portuale di Genova); del progetto Miele (coordinato dal ministero dei Trasporti e dal Rina); dell´ Adriatic multiport gateway (presentato dall´autorita´ portuale di Venezia); del monitoraggio e servizi operativi per le autostrade del mare (coordinato dall´autorita´ portuale di Valencia). I responsabili di questi primi progetti hanno adesso il compito di "agganciarsi" alla rete dei porti commerciali dei paesi Meda, stringendo accordi di cooperazione e costruendo "reti" di servizi condivisi. Nei prossimi due anni, i porti dell´area meridionale del mediterraneo avranno l´opportunita´ di presentare i loro progetti, nell´ambito della ulteriore dotazione del programma, che ammonta ad oltre 265 milioni di euro. Il programma di infrastrutturazione Meda - che si e´ completato nel 2007- ha identificato la rete dei 58 maggiori porti commerciali del Mediterraneo: 17 sono in Turchia - paese che assorbe un terzo dei traffici marittimi del mediterraneo - 8 sono in Algeria, 8 in Marocco, uno in Libano e uno in Giordania. I tre maggiori porti per tonnellaggio rimangono Bethioua (Algeria), Izmir (Turchia) e Alessandria (Egitto). Per rimanere nella "rete" e rimanere competitivi, gli obiettivi da raggiungere sono chiari ed essenziali: eliminare i colli di bottiglia che ostacolano il passaggio delle merci dal trasporto marittimo a quello terrestre; incrementare le strutture fisiche e informatiche dei porti; snellire i vincoli burocratici legati al movimento delle navi e delle merci. I porti siciliani, in particolare, hanno l´opportunita´ di consolidare il loro gia´ alto potenziale: secondo gli ultimi dati diffusi dall´Istat, infatti, il porto di Augusta (con 30.979 migliaia di tonnellate) assorbe il 6% del traffico totale e fa piazzare la citta´ tra le prime cinque d´Italia per traffico merci. Tra i primi quindici in Italia, troviamo anche i porti di Milazzo (18.054 migliaia di tonnellate e 3,5% del totale) e di Santa Panagia (15.938 migliaia di tonnellate e 3,1%). I porti siciliani non figurano invece ai primi posti della graduatoria dei porti per trasporto merci in container, graduatoria dominata da Gioia Tauro in Calabria. Sul fronte del trasporto passeggeri, Messina - invece - resta leader assoluta: il porto della citta´ sullo stretto assorbe ogni anno 10.834 migliaia di unita´ pari al 12,6 del totale nazionale e conferma la sua strategicita´ all´interno del Mediterraneo superando importati realta´ come Napoli, Reggio Calabria e La Maddalena.  
   
   
UN NUOVO BATTELLO VELOCE ALLA CAPITANERIA DI PORTO DI RAVENNA  
 
 Ravenna, 7 marzo 2011 – Un nuovo battello veloce potenzia la flotta di mezzi nautici già concessi dalla Regione alle Capitanerie di Porto dell’Emilia-romagna, per aumentare la sicurezza dei cittadini sulla costa e in mare. Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione civile e Demetrio Egidi, direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile hanno consegnato il mezzo il 4 marzo a Marina di Ravenna alla Capitaneria di porto-Guardia costiera: si tratta di un battello Gc B-88 per attività di vigilanza, assistenza e soccorso sui tratti costieri frequentati dai bagnanti e da unità di diporto. Il battello veloce Gc B-88 completa la flotta di 9 mezzi nautici già concessi dalla Regione in comodato d’uso gratuito alle Capitanerie di porto di Goro, Porto Garibaldi, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria, Rimini, Riccione e Cattolica. Ha un raggio di azione di 20 miglia, è dotato di strumentazioni all’avanguardia quali un sistema integrato di scoperta consistente in radar a colori e cartografia della zona di navigazione, telecomando, Gps, ecoscandaglio e radio Vhf marino, e può essere impiegato anche d’inverno. E’ dotato di 2 motori da 150 cavalli che consentono di navigare ad una velocità intorno ai 40 nodi. La consegna del nuovo mezzo rientra nell’ambito di una convenzione quinquennale stipulata tra l’Agenzia regionale di Protezione civile e la Direzione marittima regionale delle Capitanerie di porto nel 2007 per attività di previsione e prevenzione dei rischi, interventi di soccorso in caso di eventi calamitosi o nell’imminenza di essi, esercitazioni. Dal 1997 la Regione ha assegnato alla Direzione marittima dell’Emilia-romagna contributi del valore di oltre 682 mila euro per la fornitura di 9 battelli pneumatici, un fuoristrada e apparati radio (stazione fissa, apparati veicolari e portatili testati e resi operativi anche sul mare fino a 20 miglia dalla costa ). I rapporti di collaborazione si sono concretizzati anche nel coinvolgimento delle rispettive centrali operative che, in situazioni di esercitazioni e di emergenza, hanno operato in sinergia condividendo dati e informazioni. All’iniziativa, promossa e presenziata da Roberto Rufini, capitano di vascello comandante della Direzione marittima regionale, hanno preso parte il prefetto di Ravenna Bruno Corda, Giuseppe Giove comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Eugenio Fusignani assessore provinciale alla Protezione civile, Giannantonio Mingozzi vicesindaco del Comune di Ravenna, Giovanni di Iorio comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Giuseppe Parrello presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Claudio Rampone comandante della Guardia provinciale di finanza, Guido De Masi comandante provinciale dei Carabinieri, il questore di Ravenna Giuseppe Racca. “Ogni porto della nostra Regione - ha dichiarato l’assessore Paola Gazzolo - è oggi dotato di un battello adibito ad attività di protezione civile, di tutela dell’ambiente marino e di salvaguardia della vita umana in mare. La consegna di questo nuovo mezzo rafforza le capacità di intervento in situazioni di crisi ed emergenze sulla costa e conferma l’integrazione e il coordinamento tra la Protezione civile regionale e la Direzione regionale marittima, che in più occasioni ha dato esiti positivi”. “L’evento odierno – ha affermato il comandante Roberto Rufini – è un’ulteriore attestazione della sinergia di intenti che da sempre, e ancora più nel recente passato, ha contraddistinto i rapporti istituzionali tra la Capitaneria di porto – Guardia costiera e l’Amministrazione regionale, contribuendo così in maniera significativa al perseguimento dei comuni e fondamentali obiettivi di tutela del territorio e salvaguardia della vita umana in mare, e al raggiungimento dei brillanti risultati ottenuti dagli uomini e mezzi della Guardia costiera”.