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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2011
TRASPORTI: LA COMMISSIONE FISSA LE PROSSIME TAPPE PER MIGLIORARE L´APPLICAZIONE DEI DIRITTI DEI PASSEGGERI DEL TRASPORTO AEREO  
 
Bruxelles, 12 aprile 2011 - Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea, ha annunciato  ieri  una serie di misure per chiarire e rafforzare la legislazione sui diritti dei passeggeri, così da permettere ai consumatori di far valere più efficacemente i loro diritti e garantire agli operatori del settore maggiore sicurezza e condizioni eque di concorrenza in tutta l´Unione europea. Il vicepresidente ha inoltre annunciato di voler avviare un dialogo con le parti interessate in vista di un riesame del regolamento n. 261 sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo nell´Unione europea, per il quale la Commissione intende presentare una proposta nel 2012. Il riesame dovrà chiarire in particolare aspetti fondamentali quali i limiti di responsabilità in caso di circostanze eccezionali, i livelli di compensazione, un´efficace riprotezione dei passeggeri, la condivisione dei rischi tra gli operatori della catena nonché altri aspetti che hanno evidenziato lacune, quali la tutela in caso di danneggiamento dei bagagli e cambiamento dell´orario dei voli. Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti, ha dichiarato: "Globalmente la legislazione dell´Unione europea sui diritti dei passeggeri ha rappresentato un enorme passo avanti, garantendo una "rete di sicurezza" ai passeggeri, riducendo drasticamente determinate pratiche commerciali ed elevando gli standard in tutto il settore. Ma i primi sei anni ci hanno permesso di maturare una notevole esperienza e di individuare aspetti da migliorare. Il prossimo passo di fondamentale importanza sarà quello di migliorare l´applicazione di tali diritti: non è sufficiente infatti avere diritti sulla carta, se essi non sono poi di fatto applicati. E guardando avanti vi sono altri aspetti che dobbiamo riesaminare e per i quali sono necessarie analisi dettagliate e modifiche legislative. In particolare, non possiamo ignorare gli insegnamenti che derivano dai problemi subiti dai passeggeri e dagli operatori nel 2010 con la crisi delle ceneri vulcaniche e l’emergenza neve. Il primo passo sarà ora quello di ovviare efficacemente alle lacune, rafforzare le disposizioni laddove risultino carenti e chiarire, a beneficio dei passeggeri e degli operatori del settore, determinati aspetti che dopo sei anni devono essere adeguati e affinati". Le comunicazioni odierne coincidono con la pubblicazione da parte della Commissione del riesame dei primi sei anni di applicazione del regolamento n. 261 sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo nell´Unione europea, come pure del regolamento Ue sui passeggeri a mobilità ridotta. Le analisi sono pubblicate in due comunicazioni sull´applicazione dei regolamenti in materia dei diritti dei passeggeri e in un documento di lavoro dei servizi della Commissione contenente dati relativi a determinate tendenze di fondo del periodo 2007-2009, tra cui il numero di voli interessati dall´applicazione del regolamento sui diritti dei passeggeri del traffico aereo (0,5%), le modalità di applicazione delle sanzioni da parte delle autorità degli Stati membri e la percentuale dei voli potenzialmente interessati da ritardi prolungati. Iniziative future - Nel breve termine la Commissione intende adottare una serie di misure per migliorare a livello paneuropeo l´applicazione dei diritti dei passeggeri, tra cui:potenziare il mandato della rete di organismi nazionali responsabili dell’attuazione (Ona), perché possano adottare decisioni sull´interpretazione e l´applicazione comuni di aspetti attinenti ai diritti dei passeggeri non appena si manifestano; pubblicare (nel 2011), a beneficio degli Ona, orientamenti interpretativi sul regolamento n. 1107 relativo alle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo; istituire un nuovo forum per raccogliere le osservazioni delle associazioni dei consumatori, delle Ong e degli operatori del settore su tutti gli aspetti dei diritti dei passeggeri, fra cui l’applicazione; incrementare le campagne di informazione e sensibilizzazione. In vista del riesame del regolamento n. 261 la Commissione avvierà nel 2011 una valutazione d´impatto e una consultazione pubblica sugli aspetti che potrebbero essere oggetto di revisione, ad esempio la chiarificazione delle responsabilità in caso di circostanze eccezionali, la proporzionalità della compensazione, l´efficacia della riprotezione e altri aspetti – quali i diritti in caso di perdita dei bagagli o di cambiamento di orario dei voli – che necessitano di ulteriori approfondimenti. In parallelo, e allo scopo di rafforzare e garantire l´applicazione dei diritti dei passeggeri in tutti i modi di trasporto, la Commissione intende presentare, nell’anno in corso, una comunicazione per chiarire i concetti fondamentali della legislazione in parola in modo che siano applicati coerentemente in tutti i modi - trasporto ferroviario, aereo, marittimo e con autobus (ad esempio la riprotezione tra modi diversi).  
   
   
ASTRONAUTI E COSMONAUTI RICEVUTI IN REGIONE PIEMONTE 50 ANNIVERSARIO DEL PRIMO VOLO UMANO NELLO SPAZIO  
 
 Torino, 12 aprile 2011- Il vicepresidente della Giunta regionale, in rappresentanza del Presidente della Regione, ha incontrato ieri mattina, presso la sede di piazza Castello, alcuni dei maggiori protagonisti delle imprese spaziali degli ultimi anni, in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario del primo volo umano nello spazio, in programma a Torino dall’11 al 14 aprile. La delegazione era composta da Maurizio Cheli, primo astronauta italiano nello Space Shuttle, Walter Cunningham, astronauta statunitense dell’Apollo 7 e dal cosmonauta russo Valerij Ivanovic Tokarev, accompagnati dal Direttore Ingegneria di Thales Alenia Spazio, Piero Messidoro, e dal presidente dell’As.it.af (Associazione Italiana di Astrofilatelia) , Umberto Cavallaro. Il vicepresidente si è detto onorato di dare il benvenuto in Piemonte a tre illustri rappresentanti delle missioni spaziali più significative compiute a livello internazionale e ha sottolineato come l’industria aerospaziale rappresenti una delle eccellenze dell’economia piemontese, all’avanguardia nel mondo. L’incontro in Regione ha rappresentato la prima tappa del fitto calendario di appuntamenti per festeggiare i cinquant’anni nello spazio organizzati da Thales Alenia Spazio e As.it.af, che proseguirà oggi, alle 18, con un convegno alle Officine Grandi Riparazioni e domani mattina, presso il Centro Congressi Torino Incontra, con la presentazione della mostra “50 anni di volo umano nello Spazio” e del francobollo commemorativo emesso da Poste Italiane per ricordare l’evento.  
   
   
MARGHERITA HACK A SESTO NEL 50° DEL VOLO DI GAGARIN  
 
Firenze, 12 aprile 2011 – Margherita Hack, al Cnr di Sesto Fiorentino, racconta lo spazio e i nuovi aspetti dell’Universo proprio nel giorno che ricorda il 50° compleanno del volo di Yuri Gagarin. Con lei, astrofisica dell’Università di Trieste, intervengono Ettore Perozzi di Telespazio e Giorgio Fiocco dell’Università “La Sapienza” di Roma. L’appuntamento (“Dall’uomo nello spazio allo spazio per l’uomo”) è per , martedì 12 aprile 2011 con inizio alle ore 14:30 e conclusione attorno alle 18:30, presso l’area di ricerca del Cnr a Sesto Fiorentino (via Madonna del Piano 10) ed è organizzato da Cnr nell’ambito del progetto Ctotus (“Capacità Tecnologica e Operativa della Toscana per l’Utilizzo dello Spazio” http://ctotus.Ifac.cnr.it/  ) insieme ad altri soggetti istituzionali (fra cui Regione Toscana) e privati (Selex Galileo). Dopo i saluti di Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana, parleranno Perozzi (“Fuori dalla culla”), la Hack (“Scoperta di nuovi aspetti dell’Universo”) e Fiocco (“Sviluppi dell’attività spaziale”). Conclude una tavola rotonda (“Il futuro utilizzo dello spazio”) moderata da Bruno Carli per il progetto Ctotus. Intervengono Armando Buccheri di Selex Galileo, Ruggero Casacchia e Alberto Mugnai del Cnr, Mario Cosmo di Agenzia Spaziale Italiana, Guido Levrini di European Space Agency.  
   
   
RICERCATORI EUROPEI DECONGESTIONANO LO SPAZIO  
 
 Bruxelles, 12 aprile 2011 - Ricercatori europei hanno sviluppato un nuovo sistema di sorveglianza dello spazio per tenersi aggiornati sulle crescenti quantità di detriti spaziali che fluttuano sull´autostrada orbitale. Questi detriti rappresentano una seria minaccia per tutti i satelliti e gli altri veicoli spaziali che rischiano di essere danneggiati o persino distrutti se vi entrano in contatto. Come parte del programma Ssa (Space Situational Awareness: sorveglianza dell´ambiente spaziale) dell´Agenzia spaziale europea (Esa), ricercatori dalla Fraunhofer-gesellschaft in Germania stanno giocando un ruolo chiave in questo progetto mediante la fornitura del ricevitore per una parte del sistema radar. Il Fraunhofer Institute for High Frequency Physics and Radar Techniques Fhr a Wachtberg svilupperà il progetto dimostrativo in collaborazione con l´azienda spagnola Indra Espacio, che svilupperà la rete del trasmettitore. Lo spazio orbitale può essere descritto come un´autostrada congestionata con un flusso senza fine di satelliti che orbitano costantemente attorno alla Terra. Proprio come una strada "reale", questo flusso è frequentemente punteggiato da congestioni. Tuttavia, nello spazio è più probabile incrociare un asteroide vagante o una cometa che un ingorgo. Questa regione è anche cosparsa di detriti provenienti da attività spaziali umane, come moduli di razzi spenti e frammenti di veicoli spaziali disintegrati, alcuni osservatori dello spazio potrebbero arrivare a dire che tutti questi oggetti casuali costituiscono un vero e proprio deposito di rottami fluttuante. Si valuta che attualmente ci siano 20.000 oggetti con un diametro minimo di 10 centimetri che orbitano attorno alla Terra, compresi 15.000 oggetti nell´orbita terrestre bassa a un´altitudine tra 200 e 2000 kilometri. E questi oggetti non sono assolutamente lenti come lumache; raggiungono infatti velocità di 28.000 km all´ora, e ciò significa che persino il più piccolo granello, con un diametro di un centimetro o anche meno, può causare seri danni o addirittura distruggere un qualsiasi sfortunato satellite sulla sua rotta. Ad esempio, nel febbraio del 2009, un satellite fuori servizio entrò in collisione con uno dei satelliti per comunicazioni Iridium. Una delle conseguenze di questo tipo di incidenti è che la Stazione spaziale internazionale (Iss) ogni anno deve eseguire quattro o cinque manovre evasive. Proprio in questo contesto l´Esa decise di affrontare il problema direttamente lanciando il suo programma Ssa, che ha avuto inizio nel 2009 e proseguirà fino alla fine del 2011. Usando un´antenna priva di inerzia e controllata elettronicamente che può essere posizionata molto velocemente, il sistema di sorveglianza può osservare un grande numero di oggetti simultaneamente, rilevando la loro posizione con un alto livello di precisione e sensibilità. Poiché ci saranno tra 15.000 e 20.000 oggetti sul radar per almeno 10 secondi ogni giorno, questo certamente tornerà utile. "Il nostro sistema di ricezione, che usa un´antenna a scansione di fase come sensore, è in grado di catturare segnali radar riflessi da satelliti e detriti spaziali in un massimo di otto direzioni contemporaneamente," dice il dott. Andreas Brenner, capo del dipartimento Fhr. Nella sua versione finale, il radar di sorveglianza sarà in grado di rilevare oggetti in orbita geostazionaria a un´altitudine di circa 36.000 km al di sopra della superficie della Terra, ma il suo potere sarà concentrato principalmente sull´orbita terrestre bassa a un´altitudine tra 200 e 2000 km, dove potrà rilevare particelle di detriti del diametro di pochi centimetri. I dati che questo sistema raccoglie saranno probabilmente di interesse per numerosi utenti, tra cui non solo i dipartimenti governativi europei e le agenzie spaziali, ma anche gli operatori di satelliti, le compagnie assicurative, i fornitori di energia e le aziende di telecomunicazioni. Per maggiori informazioni, visitare: Fraunhofer-gesellschaft: http://www.Fraunhofer.de/en/    
   
   
FVG: PROGETTO UE "ADRIA_A", SINERGIE TRA AEROPORTI  
 
Monfalcone, 12 aprile 2011 - Le possibili sinergie aeroportuali tra gli scali di Ronchi dei Legionari, Venezia "Marco Polo" e Lubiana "Joze Pucnik" sono state ieri al centro dell´incontro dei responsabili dei tre aeroporti nell´ambito degli approfondimenti del progetto Ue "Adria_a-accessibilità e sviluppo per il ri-lancio dell´area dell´Adriatico interno" per la realizzazione di un servizio di metropolitana leggera tra le aree urbane di Trieste e Capodistria ed i loro porti, Gorizia con Nova Gorica e l´entroterra sloveno ed i tre aeroporti. Alla riunione, promossa dal presidente dello scalo regionale Fvg Sergio Dressi e dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, sono intervenuti il direttore Programmazione dello scalo di Lubiana, Jure Meznarsic, il direttore di Ronchi Paolo Stradi, il dirigente dell´area Strategia e Sviluppo del "Marco Polo", Franco Dal Pos, e per le Università di Trieste e Lubiana Giacomo Borruso e Dejan Paliska. In pratica, come è stato sottolineato, l´odierno incontro segna il "battesimo" del Tavolo permanente che per i prossimi tre anni vedrà i tre aeroporti - secondo la Regione valori economici di uno stesso sistema territoriale - analizzare e sviluppare le ipotesi di connessione tra i tre generatori di traffico aereo e la loro integrazione con la rete ferroviaria. Un´integrazione "con la rotaia", hanno osservato Dressi e Borruso, assolutamente indispensabile per i tre aeroscali, "molto vicini ma molto diversi tra loro" (ha indicato Borruso), mentre Jure Meznarsic ha affermato che Ronchi, Lubiana e Venezia, operativi su uno stesso bacino d´utenza, in un quadro comunque di concorrenza tra loro possono veramente realizzare nuove collaborazioni. Il progetto comunitario "Adria_a" è inserito nella programmazione 2007-2013 di Cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia ed è complessivamente dotato (sino a dicembre 2013) di 3,289 milioni di euro. Ulteriori incontri, come ha comunicato il project manager di "Adria_a", Carlo Fortuna, verranno fissati a Venezia e Lubiana.  
   
   
AEROPORTO ELBA, TUTTI D’ACCORDO SUL POTENZIAMENTO  
 
Firenze, 12 aprile 2011 – Piena armonia tra Regione Toscana e Enti locali elbani per il potenziamento dell’aeroporto di Marina di Campo. “Si tratta di un’infrastruttura strategica della Regione Toscana e fondamentale per l’Elba, per la continuità territoriale e lo sviluppo della comunità elbana e di tutto l’Arcipelago toscano. Per questo riteniamo che il progetto di sviluppo e le prospettive dell’aeroporto debbano essere condivise e supportate dai soggetti pubblici del territorio”. Lo ha dichiarato, l’ 8 aprile, l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao al termine della riunione sulle prospettive di sviluppo dell’Aeroporto di Marina di Campo con la Provincia di Livorno, tutti i Comuni elbani e la Camera di Commercio di Livorno. Per la struttura aeroportuale la Regione Toscana ha recentemente finanziato, per 2 milioni e mezzo di euro circa, una serie di interventi per l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali connesse alla pista di volo. Proprio in considerazione del forte dato strategico dell’aeroporto elbano, la Regione, che detiene circa il 70% della partecipazione della società di gestione Alatoscana, lo scorso dicembre ha manifestato la volontà di mantenere la partecipazione nella società Alatoscana, con l’obiettivo di garantire la continuità territoriale con l’Isola d’Elba attraverso servizi di collegamento tra l’isola e gli aeroporti di Pisa e Firenze. Con la legge finanziaria 2011 poi ha approvato un aumento di capitale previa presentazione del piano industriale. “E’ importante operare in ogni modo per garantire e migliorare la continuità territoriale anche dal punto di vista del trasporto marittimo” ha proseguito l’assessore Ceccobao che durante la riunione di oggi ha anche presentato una bozza per la costituzione di un Osservatorio per la continuità territoriale dell’Elba e dell’arcipelago toscano per il trasporto marittimo. La struttura servirà a monitorare il servizio e le tariffe, con particolare riguardo a Toremar. Composto da rappresentanti degli enti locali, della Regione Toscana, delle Autorità Portuali, delle associazioni di categoria, della Camera di Commercio e dalle associazioni dei consumatori, l’Osservatorio dovrà segnalare eventuali carenze di programmazione o disservizi, prefigurando anche possibili soluzioni.  
   
   
LA TASSA SULL’INQUINAMENTO ROMENA GRAVANTE SUI VEICOLI IN OCCASIONE DELLA LORO PRIMA IMMATRICOLAZIONE IN DETTO STATO MEMBRO È IN CONTRASTO CON IL DIRITTO DELL’UNIONE ESSA PRODUCE L’EFFETTO DI DISSUADERE L’IMPORTAZIONE E L’IMMISSIONE IN CIRCOLAZIONE DI VEICOLI USATI ACQUISTATI IN ALTRI STATI MEMBRI  
 
 Bruxelles, 12 aprile 2011- La normativa romena ha stabilito, a partire dal 1° luglio 2008, una tassa sull’inquinamento in occasione della prima immatricolazione di un autoveicolo in Romania. Detta normativa non distingue tra veicoli fabbricati in detto Stato membro e quelli prodotti all’estero. Del pari, essa non distingue fra veicoli nuovi e veicoli usati. Il sig. Ioan Tatu, cittadino romeno, risiede in Romania ed ha acquistato un’autovettura usata in Germania, nel luglio 2008, ad un prezzo di Eur 6 600. Questo veicolo aveva una cilindrata di 2 155 cm3 e rispettava lo standard di inquinamento Euro 2. Fabbricato nel 1997, è stato immatricolato in Germania nello stesso anno. Per poter immatricolare il veicolo in Romania, il sig. Tatu ha dovuto pagare Ron 7 595 (quasi Eur 2 200), a titolo della tassa sull’inquinamento. Ritenendo che la tassa sia in contrasto con il diritto dell’Unione, ha richiesto la restituzione della somma versata. Egli sostiene che la tassa è incompatibile con il diritto dell’Unione poiché è riscossa su tutti i veicoli usati importati in Romania provenienti da un altro Stato membro e immatricolati per la prima volta in Romania, mentre essa non viene riscossa su veicoli similari già immatricolati in Romania, in occasione della loro rivendita come veicoli usati. Il Tribunalul Sibiu (Tribunale di Sibiu, Romania), investito della causa, chiede alla Corte di giustizia se detta normativa sia compatibile con il diritto dell’Unione. Con la sua sentenza odierna, la Corte ricorda che il diritto dell’Unione vieta a ciascun Stato membro di gravare i prodotti degli altri Stati membri con imposizioni interne, superiori a quelle gravanti sui prodotti nazionali similari. Tale divieto mira a garantire la perfetta neutralità delle imposizioni interne sotto il profilo della concorrenza fra i prodotti che si trovano già sul mercato nazionale e quelli importati. La Corte osserva poi che il regime di tassazione stabilito dalla normativa romena non distingue né tra i veicoli a seconda della loro provenienza, né tra i proprietari degli stessi a seconda della loro cittadinanza. Infatti, la tassa è dovuta indipendentemente dalla cittadinanza del proprietario del veicolo, dallo Stato membro in cui esso è stato prodotto e dal fatto che il veicolo stesso sia stato acquistato sul mercato nazionale o sia stato importato. Tuttavia, anche se le condizioni di una discriminazione diretta non sono soddisfatte, un’imposizione interna può essere indirettamente discriminatoria a causa dei suoi effetti. Al fine di stabilire se la tassa crei una discriminazione indiretta fra gli autoveicoli usati importati e gli autoveicoli usati similari già presenti sul territorio nazionale, la Corte esamina in primo luogo se essa sia neutra sotto il profilo della concorrenza tra i veicoli usati importati e i veicoli usati similari, precedentemente immatricolati sul territorio nazionale e soggetti, in occasione di detta immatricolazione, alla tassa considerata. In secondo luogo, essa esamina la neutralità della tassa tra i veicoli usati importati e i veicoli usati similari già immatricolati sul territorio nazionale prima dell’entrata in vigore della tassa, vale a dire il 1° luglio 2008. Per quanto concerne il primo aspetto della neutralità della tassa, la Corte ricorda che sussiste violazione del diritto dell’Unione quando l’importo della tassa sul veicolo usato importato eccede l’importo residuo della tassa incorporato nel valore dei veicoli usati similari già immatricolati sul territorio nazionale. A questo proposito, la Corte constata che la normativa romena è conforme al diritto dell’’Unione poiché prende in considerazione, nel calcolo della tassa di immatricolazione, il deprezzamento del veicolo e garantisce quindi che detta tassa non superi l’importo residuo incorporato nel valore dei veicoli usati similari immatricolati precedentemente sul territorio nazionale e soggetti alla tassa in occasione della loro immatricolazione. Per contro, per quanto concerne il secondo aspetto della neutralità della tassa, la Corte constata che la normativa romena produce l’effetto che i veicoli usati importati e caratterizzati da vetustà e usura notevoli sono gravati – malgrado l’applicazione di una riduzione elevata dell’importo della tassa per tenere conto del loro deprezzamento – da una tassa che può rasentare il 30% del loro valore commerciale. Viceversa, i veicoli similari, posti in vendita sul mercato nazionale dell´usato, non lo sono. In tali circostanze, la normativa romena produce l’effetto di dissuadere l’importazione e l’immissione in circolazione in Romania dei veicoli usati acquistati in altri Stati membri. Orbene, il diritto dell’Unione, anche se non impedisce agli Stati membri di introdurre nuove imposte, obbliga ciascuno Stato membro a scegliere e a strutturare le tasse sugli autoveicoli in modo che esse non producano l’effetto di favorire la vendita dei veicoli usati nazionali e di scoraggiare così l’importazione di veicoli usati similari. Di conseguenza, la Corte dichiara che il diritto dell’Unione osta a che uno Stato membro stabilisca una tassa sull’inquinamento gravante sugli autoveicoli in occasione della loro prima immatricolazione in detto Stato membro, qualora detta misura tributaria sia strutturata in modo tale da disincentivare l’immissione in circolazione, in detto Stato membro, dei veicoli usati acquistati in altri Stati membri, senza però disincentivare l’acquisto di veicoli usati aventi la stessa vetustà ed usura sul mercato nazionale. Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.  
   
   
PUGLIA, PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE: SOTTOSCRITTA CONVENZIONE CON UPI E ANCI  
 
Bari, 12 aprile 2011- È stata siglata ieri mattina la convenzione tra la Regione Puglia, i rappresentanti di Upi e Anci e di 12 Comuni pugliesi per l’esecuzione del “Terzo programma di attuazione del Piano Nazionale della sicurezza stradale”. La convenzione individua interventi finalizzati a elevare i livelli di sicurezza della rete stradale regionale migliorando la percorribilità delle infrastrutture esistenti. “Era un accordo molto atteso dagli enti territoriali – spiega Minervini – con il quale abbiamo sbloccato risorse per oltre due milioni di euro destinati alla messa in sicurezza di alcune strade. Gli interventi individuati da Province e Comuni, inoltre, vanno nella direzione di più moderno approccio alla viabilità, con la realizzazione ad esempio di rotatorie all’ingresso delle città in modo da snellire il traffico e ridurre il rischio di incidenti”. Le risorse finanziarie, individuate con la delibera Cipe del 21 dicembre del 2007, sono già disponibili e coprono un importo massimo del 50% di ogni singola opere. All’atto della sottoscrizione gli enti territoriali si sono impegnati a cofinanziarne la restante parte. Ora gli enti avranno 150 giorni per presentare il progetto esecutivo, trattandosi di lavori già ben individuati in fase di candidatura, e produrre i permessi e le autorizzazioni necessarie con un dettagliato cronoprogramma. Anci e Upi hanno concertato la ripartizione delle risorse che vede coinvolte tutte le Province e direttamente i comuni di San Pietro Vernotico, Foggia, Bari, Canosa, Trinitapoli, Gioia del Colle, Faggiano, Corato, Santeramo, Putignano, Bitonto e Cassano Murge. Alla Regione ora il compito di verificare le rendicontazioni per conto del Ministero e procedere all’attività di monitoraggio.  
   
   
SEMINARIO FEDERMOBILITA´.  
 
Ancona, 12 Aprile 2011 – Di seguito l´intervento dell´assessore Viventi al seminario federmobilita´. ´In Giunta oggi abbiamo affrontato il tema dei tagli ai trasferimenti che il Governo sta operando nei confronti delle Regioni e i conti sono ancor peggiori di cio` che ci aspettavamo´. Lo ha detto Luigi Viventi, assessore regionale ai Trasporti, intervenendo ai lavori del seminario promosso da Federmobilita`, in collaborazione con l´Assessorato ai Trasporti della Regione Marche. Si e` trattato di un momento di approfondimento sui temi del trasporto pubblico locale, del federalismo, delle risorse, della governance e della normativa del settore. ´I tagli complessivi nei confronti delle Regioni ´ ha proseguito Viventi ´ si attestano sull´82-83 per cento e per le Marche cio` significa 172 milioni di euro all´anno in meno rispetto ai 225 che ricevevamo, senza inserire nel conto la sanita`, che dobbiamo considerare come capitolo a parte. Di fronte a questa situazione, per il trasporto pubblico locale la Giunta regionale ha scelto la strada della razionalizzazione, riducendo al minimo il taglio dei servizi. In quest´ottica, per le ferrovie abbiamo gia` consegnato un programma di ottimizzazione dei servizi che prevede un risparmio del 5% e gli uffici hanno pronto un analogo piano anche per il trasporto su gomma. L´avvio delle procedure di razionalizzazione avverra` nei mesi di giugno e luglio. Ulteriori risorse sono state recuperate attraverso una attenta analisi di ogni singolo capitolo del bilancio. Per l´anno prossimo, inoltre, e` in programma un recupero complessivo di efficienza di un ulteriore 5%. ´E´ indispensabile ´ ha detto poi Viventi - che alle misure una tantum si affianchi saldamente una serie di scelte di prospettiva, che rendano strutturale il risparmio e puntino all´effettivo efficientamento del sistema. Occorre proseguire nell´opera di continua razionalizzazione del trasporto pubblico, eliminando i doppioni e incentivando la spinta all´integrazione, secondo un modello che la Regione dovra` applicare in tutti i settori e che nel Tpl puo` concretizzarsi attraverso una mirata politica di integrazione dei servizi, ma anche di gestione coordinata dell´intero settore´. ´Credo ´ ha concluso Viventi ´ che in questo momento gli enti, le aziende e anche le organizzazioni sindacali debbano unire le forze, per salvaguardare questo sistema di welfare, perche` il rischio reale, in assenza di una situazione economica favorevole, e` quello di vedere annullato lo stato sociale che nel tempo insieme abbiamo costruito´.  
   
   
FVG: LA SICUREZZA SULLE STRADE E´ FRUTTO DELLA CULTURA  
 
Udine, 11 aprile 2011 - Nell´ambito della manifestazione ´Le giornate della sicurezza´, a Udine, nella sede di Confindustria, si è svolta una tavola rotonda, seguita a un convegno sull´antincendio e i tunnel stradali. Che ha consentito di trattare i temi della viabilità, delle strade, dei trasporti, su argomenti attinenti la sicurezza stradale. Presente l´assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardi, è stato evidenziato che la Regione Friuli Venezia Giulia metterà in rete per la prima volta le scuole, coinvolgendo soprattutto gli allievi delle ultime classi delle scuole superiori. Lo intende fare nelle giornate precedenti gli esami di maturità. Per poter trasmettere loro con maggior efficacia il messaggio della imprescindibilità del guidare auto e moto, dell´andare in bicicletta, ma anche del percorrere a piedi le strade e i marciapiedi nella piena consapevolezza delle regole e dei rischi che si possono incontrare, o provocare, con errati comportamenti. La sicurezza sulle strade, com´è stato detto, è e deve essere soprattutto un elemento della cultura delle persone. Sempre la Regione, con la collaborazione delle forze di polizia sta eseguendo una indagine sulle cause dell´incidentistica stradale. Per comprenderne le cause principali e poter intervenire. Nel 2009 infatti, i dati inerenti il 2010 sono ancora in fase di elaborazione, in Italia i morti da incidenti della strada sono stati 7 mila. Da una prima stima, pare che nel 2010 si sia già registrato un calo, anche a seguito dell´applicazione delle nuove norme del Codice della strada, dell´11 per cento. In Europa si stima che i costi degli incidenti della strada ammontino in un anno a 130 miliardi di euro. Molto grave il bilancio delle vittime della strada, sempre in un anno: 35 mila i morti, e 1 milione e mezzo i feriti. Cifre che fanno rabbrividire, ma occorre considerare che la rete stradale del Friuli Venezia Giulia è all´avanguardia, gli interventi avviati e progettati per la sua messa in sicurezza sono numerosi, alcuni presentati anche nelle scorse settimane. Mentre l´Amministrazione ha stimato che per adeguare la rete viaria assunta di recente in competenza dallo Stato occorreranno interventi per alcune centinaia di milioni di euro. Il Friuli Venezia Giulia non adotterà il sistema già in uso in alcuni Paesi delle cosiddette ´Vignette´, che rappresentano una sorta di abbonamento per la percorrenza delle autostrade. Ma spesso penalizzano chi tali autostrade le percorre per una sola giornata. Il sistema dei pedaggi sulla rete autostradale italiana, che negli anni della ricostruzione grazie all´Iri aveva portato l´Italia all´avanguardia nel resto dell´Europa, oltre che equo ha consentito e consentirà di investire proprio sulle stesse infrastrutture autostradali.  
   
   
QUADRILATERO, SOPRALLUOGO DELLA REGIONE MARCHE AI CANTIERI DELLA SS77. VIVENTI: ´LAVORI SECONDO PREVISIONE, CONCLUSIONE PREVISTA ENTRO IL 2013´.  
 
Ancona, 12 aprile 2011- L’ 8 aprile i tecnici della Regione Marche hanno effettuato un sopralluogo nei cantieri della Quadrilatero ´ Statale 77 Civitanova-foligno. Il tratto marchigiano del cantiere interessa essenzialmente i Comuni di Muccia e Serravalle di Chienti. Al sopralluogo erano presenti il responsabile del procedimento della societa` Quadrilatero, i tecnici del contraente generale (Valdichienti Spa) e, per la Regione, il dirigente ing. Giorgio Occhipinti e l´ing. Andrea Batoli. ´La relazione dei tecnici ´ afferma Viventi ´ ha rilevato che il cantiere e` sostanzialmente in linea con il cronoprogramma dei lavori, che sono stati consegnati nel novembre del 2009 e la cui conclusione e` prevista entro il 2013´. L´intervento interessa un´estensione di circa 35 chilometri fra le Marche e l´Umbria, di cui 22 in galleria. In totale le gallerie da realizzare sono 28, con 56 imbocchi, quasi tutti in esecuzione. ´L´impiego dei mezzi in cantiere dunque - afferma l´assessore ´ risulta adeguato alla complessita` dei lavori´. L´elevata estensione del tracciato in galleria, conclude Viventi, ´permettera` di realizzare questa importante infrastruttura con un adeguato inserimento all´interno di un paesaggio estremamente significativo dal punto di vista ambientale, quale e` quello dell´alta valle del Chienti´.  
   
   
PRIVATIZZAZIONE TOREMAR, IN DUE AMMESSI ALLA GARA  
 
Firenze, 12 aprile 2011 - Sono state due le aziende ammesse alla gara per la privatizzazione della compagnia di navigazione Toremar: la Moby Spa e la Toscana di Navigazione Srl. Lo ha stabilito la Commissione giudicante che si è riunita ieri in seduta pubblica per aprire le buste con le offerte di acquisto e verificare sia che i partecipanti fossero in possesso dei requisiti sia che avessero presentato tutta la documentazione necessaria a partecipare. Nelle prossime settimane, una nuova seduta, stavolta riservata, sarà dedicata alla valutazione delle offerte tecniche dei due concorrenti cui la Commissione attribuirà un punteggio. Il risultato della valutazione delle due offerte tecniche verrà comunicato nell’ultima seduta, nuovamente pubblica, in cui la Commissione giudicante aprirà le buste delle offerte economiche. A quel punto, incrociando i punteggi della valutazione tecnica con quelli della valutazione economica, cui seguiranno le verifiche del caso, si potrà giungere rapidamente all’aggiudicazione della gara per Toremar. Tra i punti qualificanti della gara per l’acquisizione di Toremar e la gestione del servizio traghetti per le isole dell’arcipelago toscano, si ricorda che figuravano il miglioramento dei servizi, il rinnovo della flotta, la tenuta occupazionale ed un’attenta politica tariffaria.  
   
   
METRÒ DEL MARE: GARANTITI AI CITTADINI I SERVIZI MINIMI ESSENZIALI  
 
Napoli, 12 aprile 2011 - "La legge ci impone di garantire ai cittadini i servizi minimi essenziali e necessari al soddisfacimento dei loro bisogni primari. E noi lo facciamo. Non è tale, però, un servizio come quello del Metrò del Mare, che ha una etichetta sicuramente pubblicitaria per la Regione, ma è di natura turistica. Per cui le risorse per eventualmente mantenerlo in vita vanno individuate altrove". Così l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella sul metrò. "I cittadini avrebbero grandi difficoltà a capire perché, dopo aver effettuato tagli ed essere stati costretti a dare il via libera agli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti per le note scelte sbagliate fatte in passato dalla precedente Giunta, decidessimo di finanziare un servizio aggiuntivo e residuale. "La soluzione potrebbe essere un’altra. Ho già convocato un incontro con gli armatori, ed altrettanto farò con tutti i sindaci per capire se hanno intenzione, anche con il concorso eventuale degli operatori locali che traggono allo stesso modo benefici dai turisti che utilizzano il Metrò, di mettere a disposizione risorse per mantenere in vita il servizio. "Se c´è questa volontà, individueremo la strada più opportuna per far funzionare il Metrò anche questa estate".  
   
   
"MESHATLANTIC WORKSHOP"  
 
 Faro, 12 aprile 2011 - Il "Meshatlantic workshop" avrà luogo dal 20 al 22 giugno 2011 a Faro, in Portogallo. L´evento sarà un´occasione per le parti interessate per valutare la ricerca e le ultime scoperte nel campo dei metodi subaquei basati su immagini (video o foto) per la raccolta di dati fisici e biologici e il loro utilizzo per la mappatura degli habitat (sia di habitat che specie). Saranno prese in esame una vasta gamma di tecnologie dalla mappatura su scala ridotta alla mappatura su vasta scala, il ground-truthing di segnali acustici e dati di classificazione. Il fine ultimo della manifestazione è di riunire ricercatori e professionisti impegnati nei campi pertinenti della mappatura degli habitat. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: acquisizione di dati tramite l´uso di video e fotografie; annotazione e metodi e software per l´estrazione di data; modellazione statistica delle distribuzioni spaziali; produzione di mappe. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ccmar.ualg.pt/home/index.php?id=824