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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
DIGITALE TERRESTRE: INSEDIATA LA COMMISSIONE TECNICA REGIONALE UMBRA  
 
Perugia, 2 maggio 2011 - “La decisione del governo nazionale di anticipare al secondo semestre di quest’anno il passaggio al sistema digitale, impone al sistema umbro di coordinarsi al meglio e di trovare la massima condivisione tra tutte le componenti nell’assunzione delle scelte che si andranno a fare per evitare disagi agli utenti e per evitare problemi alle stesse emittenti che potrebbero mettere a rischio centinaia di posti di lavoro”. L’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche ha aperto così i lavori di insediamento della Commissione tecnica regionale per l’emittenza radiotelevisiva, voluta dalla Giunta regionale per definire e coordinare in Umbria le attività legate al processo di transizione dall’analogico al digitale. Oltre agli organismi istituzionali che si occupano a vario titolo della materia (Corecom e Arpa Regionale), ai lavori della Commissione sono stati chiamati a partecipare i rappresentanti sia delle emittenti radiotelevisive nazionali e locali che delle associazioni di categoria degli antennisti. Inoltre, al fine di prendere in considerazione tutti i vari aspetti che la transizione al digitale terrestre produrrà sulla popolazione e sull’ambiente, sono membri permanenti della Commissione anche i rappresentanti delle associazioni dei consumatori (Codacons, Movimento Difesa del Cittadino, Adiconsum e Federconsumatori) nonché l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Umbria per gli aspetti della localizzazione dei ripetitori. Presente infine anche la Centralcom S.p.a., società in house regionale per la realizzazione della rete pubblica di cablaggio a larga banda, al fine di individuare eventuali punti di contatto con l’istituenda rete. L’assessore regionale ha informato tutti i soggetti interessati delle decisioni governative aggiungendo che si ipotizza il periodo ottobre-novembre quale data per il passaggio effettivo. ”La Giunta regionale, ha aggiunto l’assessore, sta predisponendo tutti gli strumenti necessari per agevolare la transizione, tenendo comunque conto che nella confusione nazionale ancora soltanto attraverso colloqui verbali con il Ministro ci sono state date assicurazioni sulla concessione delle frequenze necessarie per l’Umbria ma nessuno ancora conosce quando queste saranno assegnate e la data precisa del passaggio. Bisogna però andare avanti, ha continuato l’assessore, coinvolgendo al massimo gli enti locali che dovranno rilasciare le autorizzazioni e che saranno il primo momento di contatto con le famiglie umbre. Le esperienze fatte nelle altre regioni ci potranno essere utili per evitare, quando sarà possibile, di ripetere gli stessi errori ed evitare gli inconvenienti, alcuni anche molto seri, che si sono verificati in altri territori italiani”. L’assessore regionale ha annunciato che “la Giunta Regionale sta già lavorando alla predisposizione di un bando che permetterà di cofinanziare l’innovazione tecnologica necessaria alle emittenti televisive umbre. Così come, anche attraverso la rete della Protezione civile, dei servizi sociali e degli Enti locali, gli utenti dovranno avere la massima assistenza possibile. Con le Associazioni di categoria degli antennisti inoltre, ha detto l’Assessore, cercheremo anche di concordare un prezziario-base regionale che permetta a tutte le fasce sociali dell’utenza di avere i servizi adeguati. Infine credo – ha concluso l’assessore – che le stesse emittenti televisive umbre dovranno trovare tra loro dei momenti di cooperazione concreta per restare al passo con i cambiamenti epocali che il digitale imporrà”. La commissione ha anche concordato di istituire un gruppo di lavoro tecnico per avere il quadro sulla situazione attuale degli impianti, delle autorizzazioni e dell’utenza e quindi delle azioni da compiere in questi pochi mesi che ormai restano, ivi compresa una diffusa e capillare campagna di informazione su tutto il territorio regionale.  
   
   
TRENTINO FILM COMMISSION PROMUOVE "RACCONTARE L´AVVENTURA"  
 
Trento, 2 maggio 2011- Nella cornice del Trento Filmfestival si è aperto il 30 aprile l’ultima sessione del workshop “Raccontare l´avventura", per imparare lo sviluppo e la promozione di progetti di film documentari. Il seminario, giunto ormai alla sesta edizione, è promosso dalla Trentino Film Commission e organizzato da Zelig scuola di documentario di Bolzano in collaborazione con Format - il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento - e il Trentofilmfestival, E il 4 maggio alle 15, presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, si terrà il Pitching forum con la presentazione dei progetti ad una commissione di produttori e responsabili reti televisive. Come si racconta un’avventura in un film documentario? Conta senza dubbio l’ispirazione ed il talento, ma anche la tecnica e la conoscenza delle regole del mercato. E prima di tutto è fondamentale avere un buon progetto, interessante e sviluppato bene. Parte proprio da questo presupposto l´idea del workshop “Raccontare l’avventura”, promosso dalla Trentino Film Commission e organizzato da Zelig in collaborazione con Format e il Trento Filmfestival, Con oggi, nella prestigiosa cornice della 59° edizione del Trento Filmfestival, parte la fase finale del workshop: arriveranno 28 tra autori, registi e produttori provenienti da tutt’Italia per sviluppare 10 progetti con la guida di Stefano Tealdi, uno dei più importanti produttori italiani di documentari con produzioni e incarichi a livello internazionale. Il lavoro di revisione e preparazione dei progetti è iniziato lo scorso 12 febbraio ed è continuato fino ad oggi per via telematica con la supervisione di Edoardo Fracchia, autore, produttore e regista con una lunga esperienza maturata soprattutto nel tutoring dello sviluppo e produzione. Momento culmine di questa sessione di workshop sarà il “Pitching forum”, che si terrà il 4 maggio alle ore 15.00 presso la Sala della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Il Pitching forum è un incontro pubblico durante il quale i film makers avranno l´opportunità di presentare i loro progetti a “decision makers” (produttori, responsabili reti televisive, ecc.) che potranno così esprimere la propria opinione e l´eventuale interesse alla produzione del film proposto. In linea con la tendenza ormai consolidata tra i maggiori festival internazionali, anche il Pitching forum di Trento vuole così offrire una concreta opportunità di incontro tra i professionisti del settore e il mercato del documentario. Il successo di questo workshop, giunto ormai alla sua sesta edizione, è testimoniato anche dalla proiezione durante questa edizione del Trentofilmfestival di alcuni degli ultimi progetti sviluppati nelle edizioni precedenti, che dalla carta sono divenuti realtà: “Gli uomini della luce” di Katia Bernardi, ovvero la storia di coloro che negli anni cinquanta contribuirono a creare la monumentale impresa dell’energia idroelettrica diventando protagonisti del lavoro di altri "uomini della luce", gli operatori della luce del cinema; “Sentire l´aria” di Manuele Cecconello, la storia di Andrea e della sua decisione a 16 anni di interrompere la scuola e di scegliere di fare il pastore nomade nel Biellese, lontano dai riti collettivi dell´adolescenza e dai rumori della società, alla ricerca di una nuova identità, e “Con le spalle nel vuoto, vita di Mary Varale” di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania, la forza di una donna che ha sfidato i pregiudizi e le costrizioni sociali della sua epoca per dare ascolto al richiamo irresistibile del viaggio e dell’esplorazione.  
   
   
AL CAPRI ART FILM FESTIVAL, A TEATRO CON FRANCESCO MONTANARI E PAOLO BRIGUGLIA IN OCCASIONE DELLA V EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA DIVERSITÀ, NEL SUGGESTIVO SCENARIO DELLA CHIESA DI SANTA TERESA, DI SCENA “IN PIGIAMA” E “NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI”  
 
Capri, 2 maggio 2011- A teatro con il Capri Art Film Festival. Due grandi eventi teatrali, con due attori già molto apprezzati dal pubblico e dalla critica sia sul piccolo che sul grande schermo, animeranno, infatti, le serate della kermesse di cinema, teatro e musica, dedicata al controverso tema della diversità, che si terrà sull’Isola azzurra del 4 al 7 maggio prossimo. Aprirà le danze Francesco Montanari, già noto protagonista della riuscitissima serie televisiva “Romanzo criminale” nel ruolo del “Libanese”, leader della banda della Magliana, che, giovedì 5 maggio, nella splendida location della chiesa di Santa Teresa, porterà in scena “Il Pigiama”, una commedia, scritta e diretta da Daniele Prato, che racconterà il senso di vuoto di una persona lasciata dalla persona amata. Un viaggio nei sentimenti di chi, ritrovatosi improvvisamente senza punti di riferimento, in compagnia solo del suo pigiama, non sa se combattere per riconquistare il vecchio amore o rassegnarsi ed imporsi a guardare avanti. L’indomani, presso l’affascinante medesima location, Paolo Briguglia, artista versatile ed impegnato, che ha già lavorato, fra i tanti, con Giordana, Bellocchio e Tornatore, regalerà alla platea del Capri Art uno spettacolo unico, per la prima volta di scena al di fuori di Palermo: “Nel mare ci sono i coccodrilli”, dello stesso Bruguglia ed Edoardo Natoli, un riadattamento dell’omonimo libro di Fabio Geda, uno dei casi letterari dell’anno e candidato al prossimo Premio Strega, sulla storia vera di un ragazzino afghano che, all´età di 10 anni, viene abbandonato dalla madre in Pakistan perché altrimenti sarebbe stato condannato, in patria, ad una vita da schiavo. Da lì, inizia l´odissea per il giovane Enaiat, che girerà una fetta di mondo pur di trovare un posto da poter chiamare “casa”. Oltre ai detti eventi teatrali, in occasione della serata conclusiva del Capri Art Film Festival, sabato 7 maggio, il palco della kermesse ospiterà uno spettacolo satirico sul tema della diversità, appositamente scritto ed ideato per il festival dalla giornalista satirica Francesca Fornario, assieme ai suoi tre compagni di viaggio Giorgio Montanini, Saverio Raimondo e Francesco De Carlo: quattro monologhi di 15’ che, come schegge, faranno irruzione durante la serata nella quale verranno annunciati e proiettati i cortometraggi vincitori.  
   
   
PORDENONEPENSA: E’ USCITO IL LIBRO DI LECH WALESA, ANTEPRIMA MONDIALE MARTEDÌ 3 AL TEATRO VERDI ORE 20.30  
 
Pordenone, 2 maggio 2011 - Pordenone, 2 maggio 2011- E’ appena uscito nelle librerie il volume di Lech Walesa Sulle ali della libertà. Fede e solidarietà: insieme fanno miracoli (Libreria Editrice Vaticana, 166 pagine, € 14,00) che lo stesso Walesa presenterà a Pordenone in anteprima assoluta martedì 3 maggio alle 20.30 al Teatro Verdi (Ingresso libero, apertura cancelli alle 19.30). Nel libro, scritto per la beatificazione di Giovanni Paolo Ii, il fondatore di Solidarnosc racconta da protagonista la storia contemporanea, dalle battaglie dei primi anni 80 nei cantieri di Danzica – che diedero avvio alla caduta dei regimi filo sovietici dell’Europa orientale – allo stretto legame con Wojtyla, dalle sfide di ieri al socialismo reale a quelle di oggi alla globalizzazione. Sempre nel segno della fede e della sua applicazione concreta nella storia e nella politica. Il volume contiene anche alcuni discorsi pronunciati da Wojtyla in Polonia tra il 79 e il 91 e un significativo testo del 2005 di Giorgio Napolitano, allora senatore, dedicato a Solidarnosc e alla crisi del comunismo italiano. “Solidarnosc – scriveva Napolitano – dimostrò che la classe operaia in prima persona scendeva in lotta contro il sistema sovietico. Fu un trauma dal punto di vista dei principi, dei valori, dei miti e delle credenze che avevano preso piede anche tra i comunisti italiani”. La presentazione del libro anticipa e lancia Pordenonepensa, la rassegna promossa da Circolo Eureka e Provincia, in programma a giugno. La visita pordenonese del premio Nobel per la (conferitogli nel 1983) proseguirà il 4 e 5 maggio con alcuni incontri con le istituzioni e le categorie. Ma prima di arrivare a Pordenone, l’ex presidente della Polonia sarà il 1 maggio a Roma per la cerimonia di beatificazione di Karol Wojtyła e in quell’occasione donerà una copia del libro a Papa Benedetto Xvi. Http://www.youtube.com/watch?v=2gp7cyszygc    
   
   
RICERCA. UN LIBRO BIANCO SULL’ATTIVITÀ DEL COMUNE DI MILANO A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE  
 
Milano, 2 maggio 2011- E´ stato presentato il 29 aprile all’Umanitaria il “Libro Bianco” sull’attività di promozione, finanziamento e sostegno alla ricerca finalizzata ai bisogni della Città, sviluppata negli ultimi cinque anni dall’Amministrazione comunale. Sono 8 i progetti strategici illustrati nel testo, suddivisi nei vari campi di intervento: “Agenzia Nazionale dell’Innovazione”, “La Rete degli Incubatori della Città di Milano”, “Istituto dell’Alimentazione e della Salute”,”ict Milano Città Cablata”, “Prolife Mobilità Sostenibile”, “The Fashion Institute of Milan”,”istituto del Farmaco e delle Nanobiotecnologie”, “Milan Network for Design –Mind”. In tutto 73 nuovi progetti sostenuti dal Comune con la partecipazione di 56 primarie istituzioni cittadine, tra università e centri di ricerca, che hanno coinvolto 865 ricercatori e formato 520 giovani impegnati direttamente in queste attività. Particolarmente rilevante per lo sviluppo economico della città è risultata “La Rete degli Incubatori”. I 5 incubatori sostenuti dal Comune rappresentano strumenti progettati allo scopo di accelerare la crescita e il successo di nuove iniziative imprenditoriali nel settore dell’alta tecnologia con la messa a disposizione di un insieme strutturato di risorse e servizi. Gli incubatori hanno come principale obiettivo quello di generare aziende di successo, in grado di uscire dal programma di supporto avendo raggiunto autonomia e solidità finanziaria. Dal 2006 ad oggi, grazie a questo progetto sono nate 95 imprese con circa 350 nuovi occupati che hanno attratto investimenti privati per oltre 20 milioni di euro.  
   
   
BOLZANO, PRESENTATA LA GUIDA “VIVI LA NATURA SENZA BARRIERE”  
 
 Bolzano, 2 maggio 2011 - È stata presentata presso la sede del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige la nuova guida "Vivi la natura senza barriere" elaborata dalla cooperativa sociale “independent L.” con il sostegno della Provincia. Presenti gli assessori Hans Berger e Richard Theiner. Il volume “Vivi la natura senza barriere – Guida alle escursioni in Alto Adige”, pubblicato sia in italiano che in tedesco, contiene 45 proposte di itinerari in Alto Adige, rivolte in particolare a famiglie con bambini, ad anziani e a persone disabili interessate a conoscere e a vivere la montagna. I percorsi sono stati rilevati dal team di “Alto Adige per Tutti” per essere successivamente descritti nel dettaglio, corredati di fotografie e mappe. Il presidente della cooperativa “independet L.”, Enzo Dellantonio, ha illustrato nel dettaglio i criteri in base ai quali è stata redatta la guida che vuole essere la prima di una serie di pubblicazioni dedicati al turismo accessibile. Il volume è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato al turismo e dell’Assessorato alla sanità, nonché della Fondazione della Cassa di Risparmio. Dellantonio ha inoltre sottolineato che “I principi a cui è ispirata la guida fanno da cardine a tutta la vasta gamma di servizi offerti da “independent L.” in materia di viaggi e tempo libero, ma anche di consulenza e di realizzazione di una vita più autonoma possibile”. I tracciati sono stati riprodotti a colori sulle cartine: verde, arancione e rosso indicano i gradi di difficoltà per persone con problemi motori o in carrozzina. I percorsi spaziano da semplici passeggiate a itinerari più “impegnativi” e comprendono anche alcuni punti panoramici, cercando in questo modo di soddisfare le esigenze di un vasto pubblico. La guida è disponibile gratuitamente presso la sede della Cooperativa e consultabile online su www.Altoadigepertutti.it con ulteriori fotografie, mappe digitali e informazioni. Nel corso della presentazione del volume l’assessore provinciale al turismo, Hans Berger, ha sottolineato il valore della guida che va incontro alle esigenze di ampi strati della popolazione. A tale proposito ha citato i dati di una ricerca svolta a livello di Unione Europea in base alla quale oltre il 16% della popolazione complessiva ha problemi di deambulazione e quindi in futuro si renderanno necessarie politiche per migliorare l’accessibilità non solo ai disabili, ma anche agli anziani ed alle famiglie con bambini. “Sono proprio iniziative di questo tipo" a aggiunto l´assessore Berger "che contribuiscono a rafforzare il concetto di turismo sostenibile e di qualità in Alto Adige, offrendo a tutti la possibilità di trascorrere un vacanza serena e senza barriere. L’accessibilità e la sostenibilità resteranno infatti per la nostra provincia un importante standard di qualità e comfort e costituiscono un presupposto imprescindibile per trascorrere un periodo di riposo confortevole e rigenerante”. L’assessore alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner, ha quindi espresso il proprio apprezzamento per la guida e per l’attività complessiva svolta dalla cooperativa sociale “independent L.” ed ha espresso l’invito a tutti i Comuni altoatesini a prendere esempio da questa iniziativa per migliorare la propria accessibilità ed a tenere presente che spesso bastano interventi semplici a basso costo per consentire a tutti di accedere alle strutture pubbliche. La cooperativa sociale “independent L.” è stata costituita nel novembre del 1997 da nove disabili fisici, tutti in sedia a rotelle, con l´obiettivo di adoperarsi per l´abolizione di tutte le norme e di tutte le barriere discriminatorie, di tutelare il diritto per le persone con disabilità alle pari opportunità e soprattutto ad una vita indipendente, caratterizzata da una reale autonomia nelle grandi e piccole decisioni riguardanti la quotidianità. Con la sua attività la cooperativa cerca di incentivare il re/inserimento sociale delle persone con disabilità motorie, per una piena integrazione sul lavoro, all´interno della famiglia e della scuola. Ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità questa cooperativa sociale di disabili per disabili si propone come centro di aggregazione e punto di riferimento per tutte le persone con disabilità motorie anche gravi della nostra Provincia. Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione della guida anche Günther Überbacher e Peter Preims in rappresentanza della Fondazione della Cassa di Risparmio che ha sostenuto la realizzazione del testo.  
   
   
LA COMPAñíA NACIONAL DE DANZA INAUGURA PARMADANZA 2011 CON LE AFFASCINANTI CREAZIONI DI NACHO DUATO IN PRIMA NAZIONALE  
 
 Parma, 2 maggio 2011- Inaugurazione nel segno della grande danza moderna per il festival Parmadanza 2011, martedì 3 e mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 20.00 al Teatro Regio di Parma, con uno degli ensemble di maggior prestigio del panorama europeo: la Compañía Nacional de Danza. Diretta da Hervé Palito, la Cnd – come è anche nota – si presenta a Parma con tre creazioni di Nacho Duato, il famoso coreografo che l’ha diretta per un ventennio, forgiandone splendidamente la fisionomia. Già avvenente danzatore per Jirí Kylián, arrivato al successo come autore sin dalle prime creazioni, Duato conquista il pubblico con i suoi balletti suadenti e vigorosi, in magico equilibrio tra finezza compositiva e screziature mediterranee. Il programma in scena al Teatro Regio presenta tre dei suoi più affascinanti titoli: Gnawa, O Domina Nostra – entrambi in prima nazionale – e White Darkness. Ispirato al nome dato in Marocco e nel Maghreb ai membri di confraternite mistiche musulmane di origine sub-sahariana, accomunate dall’uso della canzone, delle danze e di rituali per raggiungere l’estasi, Gnawa, nasce dalla volontà di Duato di trasmettere, attraverso il movimento, la sensualità del paesaggio natio e la vera natura della sua gente, alla ricerca di un senso di complicità tra se stesso, i suoi antenati e il Mar Mediterraneo. Il termine “Gnawa” si riferisce anche allo stile musicale tipico di queste comunità ed è considerato uno dei generi principali del folklore marocchino. Grazie alla suggestiva musica ricca di sonorità nordafricane frammiste a melodie spagnole, Gnawa ammalia con il suo potere avvolgente e la sua sensuale eleganza. Per O Domina Nostra, Duato si lascia suggestionare dall’omonima musica di Henryk Górecki, per organo solista e voce di soprano, concepita dal compositore polacco nel 1982 in occasione delle celebrazioni per il 600° anniversario della Vergine Nera di Jasna Gòra. Al simbolo sacro dell’indipendenza polacca, cui si rivolgono tradizionalmente le preghiere in tempi di crisi, il coreografo spagnolo guarda come al legame tra divino ed eterno, tra uomo e forza terrestre: ne nasce un balletto per dieci uomini e una donna, in cui la figura della Vergine viene potentemente enfatizzata. White Darkness è una riflessione aperta sul mondo della droga e sull’effetto che può avere sui nostri comportamenti sociali e sulla nostra capacità di comunicare con gli altri, in definitiva sulle nostre vite. La visione di Nacho Duato è in questo caso quella di un puro testimone: non ci sono giudizi, quanto piuttosto un invito a riflettere su un argomento doloroso e controverso. Coreograficamente, attraverso la sapienza del movimento e una profonda conoscenza della musica, Duato analizza ancora una volta le formule inedite che possano ampliare il suo vocabolario. Compañía Nacional de Danza La Compañía Nacional de Danza viene fondata nel 1979 con il nome di Ballet Nacional de España Clásico; il suo primo Direttore è Víctor Ullate. Nel 1983 la direzione dei Ballets Nacionales - Español y Clásico è affidata a María de Avila, che commissiona diverse coreografie a Ray Barra, coreografo ed ex-ballerino nordamericano residente in Spagna. Successivamente Barra viene nominato Assistente del Direttore, un incarico che ricopre fino al 1990. Nel dicembre 1987 Maija Plisetskaja è nominata Direttore artistico della Compagnia. Nel giugno 1990 la nomina a Direttore artistico della Compañía Nacional de Danza di Nacho Duato, famoso ballerino e coreografo, rappresenta una svolta nella storia della Compagnia. Duato dirige la Compañía Nacional de Danza per vent’anni, fino al 2010. Nell’agosto 2010 Hervé Palito viene nominato nuovo Direttore artistico della Compañía Nacional de Danza per la stagione 2010-2011. Nacho Duato Coreografo Nato a Valencia, Spagna, Nacho Duato firma il suo primo contratto da professionista con il Cullberg Ballet di Stoccolma nel 1980 e un anno dopo Jirˇí Kylián lo assume al Nederlands Dans Theater, in Olanda. Come ballerino vince il Golden Dance Award a Schouwburgen (Olanda) nel 1987. Il suo talento lo porta ad esplorare anche il mondo della coreografia. Nel 1983 si rivela un grande successo la sua prima creazione: Jardí Tancat, sulla musica catalana di Maria del Mar Bonet, che gli permette di vincere il primo premio all’International Choreographic Workshop di Colonia. Nel 1988 viene nominato Coreografo in residenza del Nederlands Dans Theater, insieme a Hans van Manen e Jirˇí Kylián. Nel 1995 è insignito del titolo di Chevalier dans l’Ordre des Arts et desLettres, conferito annualmente dall’Ambasciata di Francia in Spagna. Ilgoverno spagnolo gli assegna la Golden Medal for Merit in the Fine Artsnel 1998. Vince il premio Benois de la Danse alla Stuttgart Opera conMultiplicity. Forms of Silence and Emptiness nel 2000. Nel 2003 è insignito del National Dance Award spagnolo. Nel 2010 vince il Chile Arts Criticscircle Prize e la sua coreografia Na Floresta è candidata al premio Mascherad’oro di Mosca.nacho Duato è stato Direttore artistico della Compañía Nacional de Danza per vent’anni, dal giugno 1990 al luglio 2010. Le sue coreografie fanno parte del repertorio delle più importanti compagnie di danza del mondo. Hervé Palito Direttore artistico Hervé Palito è nato a Saint Martin de Re (Charente Maritime), in Francia. Dopo aver studiato pianoforte, intraprende gli studi di danza al Conservatorio de La Rochelle (Francia) e inizia a danzare nel 1985 nel Ballet du Xxème Siècle di Maurice Béjart a Bruxelles e nel Béjart Ballet Lausanne tra il 1987 e il 1993, dove è maître dal 1993 al 1995. È stato co-direttore e maître principale presso l’Aalto Ballet Theater Essen, assistente coreografo al Ballet de la Comunidad de Madrid e a Montreal maître per la produzione Salt della compagnia Lalala Human Step diretta da Edouard Lock. Successivamente rimonta le coreografie di Maurice Béjart con diverse compagnie, quali il Ballet de l’Opéra de Paris, lo Stuttgarter Ballett, il Deutsche Oper Ballett, il Tokyo Ballet, l’Aterballetto di Reggio Emilia, il Ballet de la Comunidad de Madrid, il Ballet de l’Opéra National du Rhin e per Sylvie Guillem, Altinai Asylmouratova e Konstantin Zaklinskij a Londra. Ha rimontato le coreografie di Nacho Duato con il Basler Ballett, la Companhia Nacional de Bailado di Lisbona e il Royal Swedish Ballet. È stato maître ospite con il Cullberg Ballet, il Béjart Ballet Lausanne, Les Ballets de Monte-carlo, lo Staatstheater Nürnberg, l’Aalto Ballet Theater, i Lalala Human Step e lo Staatstheater Augsburg. È stato invitato come maître e coordinatore artistico dalla svedese 59° North Company per il tour negli Stati Uniti e in Sudamerica. Ha tenuto masterclass e workshops negli Stati Uniti, in Corea, Francia e Uruguay. Dal 2001 è maître della Compañía Nacional de Danza e dal 2002 ne è coordinatore artistico. Nell’agosto 2010 è diventato Direttore artistico della Compañía Nacional de Danza. Www.teatroregioparma.org/    
   
   
CULTURA. NUOVO MUSEO D´ARTE CONTEMPORANEA DI MILANO: PRESENTATO IL PROGETTO DEFINITIVO  
 
Milano, 2 maggio 2011- È stato presentato il 28 aprile presso l´Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele, il progetto definitivo del Museo d´Arte Contemporanea di Milano che sorgerà a Citylife, area di riqualificazione dell’ex quartiere Fiera di Milano. Un nuovo spazio che rinforzerà il ruolo di Milano e del suo territorio nella scena internazionale dell’arte moderna e contemporanea, sulla via già intrapresa con l’apertura di Triennale Design Museum e con il Museo del Novecento. Il progetto, studiato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind con la collaborazione del suo partner Italiano City-edge, presenta un edificio dalla struttura verticale di cinque piani che, procedendo verso l’alto, si sviluppa nella torsione di un volume a base quadrata che termina sulla sommità con una terrazza di forma circolare. Questa evoluzione geometrica sull’asse verticale è ricca di richiami, che vanno dalla sezione aurea di Leonardo da Vinci, alla sfericità della volta celeste, fino al processo di evoluzione dell’arte stessa, che trae la sua bellezza dall’elemento dinamico della trasformazione, dalla sovrapposizione delle immagini, dal dinamismo che si osserva nel movimento da una figura geometrica all’altra. Cinquemila metri quadrati di superficie espositiva coperta, distribuiti su cinque piani, di cui uno interrato; quasi settemila metri di spazi espositivi esterni, suddivisi tra il giardino, le terrazze ai piani (1600 mq) e la grande terrazza circolare sul tetto (1400 mq); cinque gallerie espositive, un bar/bistrot al piano terra, un ristorante al piano ammezzatoaffacciato sul parco, con una sala per 80 ospiti e un’ampia cucina per ospitare i catering; e poi, ancora, un laboratorio artigianale per l’allestimento delle mostre temporanee e un bookshop, oltre agli uffici di amministrazione dell’intero edificio. Queste le caratteristiche principali di un progetto che consegnerà alla città un nuovo grande Museo, che già in fase progettuale si definisce non solo come semplice area espositiva, oltre che come opera d’arte in sé, ma anche come laboratorio aperto e punto d’incontro tra persone e culture. L`eccellenza progettuale del nuovo Museo è rappresentata - oltre che dal suo aspetto estetico e funzionale - anche dalle tecnologie utilizzate. Il progetto architettonico, infatti, è stato sviluppato con l’obiettivo della maggiore compatibilità ambientale possibile, utilizzando materiali e tecniche costruttive all’avanguardia, con l’obiettivo di diventare un edificio a impatto zero, in linea con l’intero progetto Citylife. Il principale obiettivo progettuale che Amministrazione comunale e progettisti intendevano raggiungere era quello di ottenere la maggiore flessibilità possibile per rispondere a tutte le esigenze, spesso oggi imprevedibili, di uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Per questo motivo le cinque gallerie si presentano nel nuovo progetto come ambienti unici, con un’altezza minima di 5 metri e mezzo, attrezzati con un complesso sistema di illuminazione e di climatizzazione che consente di ospitare qualunque tipo di esposizione, mantenendo nel contempo sempre “leggibile” al visitatore la linea progettuale portante della struttura: il quadrato che si trasforma in cerchio, nel passare dal basso verso l’alto. Un grande cavedio, che parte dal piano terra, collega poi i quattro livelli del Museo, unendo fisicamente e visivamente, con i suoi 28 metri d’altezza, tutti gli ambienti dell’edificio. In questo modo, da un lato, si rende possibile l’esposizione di grandi opere dalle dimensioni “fuori scala”, garantendo il massimo della flessibilità per ogni elemento artistico che si voglia ospitare; dall’altro, sfruttando l’altezza dello spazio per creare una ventilazione naturale tra le gallerie, si abbatte il consumo energetico dell’intero edificio. All’esterno l’edificio è caratterizzato da uno “Screen”, uno schermo esterno che avvolge tutto il museo facendo percepire la geometria da cui nasce lo spazio dell’architettura. Lo “schermo” è formato da un insieme di lamelle in alluminio verniciato, color bronzo, che garantiscono anche un grande senso di leggerezza e luminosità all’edificio. Lo spazio tra l’edificio e lo schermo esterno crea, sul lato sud, una serie di terrazze esterne di superficie variabile (per un totale complessivo di 1600 mq) che saranno utilizzate come spazio espositivo esterno, prevalentemente per sculture. La copertura dell’edificio, di forma perfettamente circolare, è concepita come una vasta area espositiva esterna del Museo, come un “giardino delle sculture” di circa 1.400 mq, ricoperto solo parzialmente con una struttura mista acciaio/pannelli fotovoltaici in grado di aumentare l’efficienza energetica dell’edificio e di garantire, al tempo stesso, una certa protezione dagli agenti atmosferici. Nel piano interrato è infine ricavato uno spazio espositivo di 700 mq destinato alla didattica. Il nuovo Museo di Arte Contemporanea sarà facilmente accessibile con i mezzi pubblici. La nuova fermata “Tre Torri“ della linea M5, già in costruzione, e le stazioni esistenti di Amendola, sulla linea rossa M1, e Domodossola, sulla rete delle Fnm, consentiranno a tutti i visitatori di arrivare al Mac senza usare la macchina. Il Museo è già completamente finanziato, poiché Citylife ha già versato al Comune nel dicembre scorso i 45,3 milioni di euro d’oneri di urbanizzazione, destinati a coprire completamente le spese per la realizzazione dell’opera.  
   
   
IL MUSEO? IN TOSCANA ¨¨ UN ¡°AMICO¡±  
 
Firenze, 2 maggio 2011 ¨C Punta a quell¡¯enorme numero di cittadini (secondo le statistiche 7 su 10) che non sono mai entrati in un museo ed ¨¨ ormai ¨C ricorda l¡¯assessore toscana alla Cultura, Cristina Scaletti ¨C ¡°una felice tradizione che si rinnova anche per la primavera 2011¡å. Si tratta di ¡°Amico Museo¡°, campagna promozionale voluta dalla Regione Toscana per valorizzare il patrimonio museale toscano, con particolare riferimento alle centinaia di strutture considerate (¡°spesso ingiustamente¡±, sottolinea Scaletti) come ¡°minori¡±. Sono circa 240 i musei in tutte le province toscane che apriranno al pubblico dal 30 aprile al 15 maggio 2011 offrendo un totale di 370 eventi specifici: visite guidate, conferenze, laboratori, animazioni. E soltanto nella notte del 14 maggio, in tutta la Toscana, sono previsti ben 130 eventi nell¡¯ambito della cosiddetta ¡°notte dei musei¡°. Il tema che lega tutte le iniziative ¨¨ quello che Icom (International Council of Museum), rappresentato dal coordinatore toscano Filippo Guarini, ha proposto per la giornata internazionale 2011 dei musei: una ricorrenza che si svolge in tutto il mondo in una data attorno al 18 maggio (¡°Musei e memoria ¨C Gli oggetti raccontano la tua storia¡°). Per Cristina Scaletti ¡°le strutture museali rappresentano gli spazi dove da sempre viene preservata la memoria di un territorio, della sua cultura e della sua tradizione: elementi che il museo acquisisce, conserva e comunica, rendendoli pubblici e fruibili a chiunque voglia conoscere storia e cultura di un determinato luogo¡±. Due gli eventi speciali per ¡°Amico Museo 2011¡å: la massiccia adesione della Toscana alla ¡°Notte Europea dei Musei¡± (una sorta di filo che lega circa 3.000 musei in 15 Paesi d¡¯Europa con visite gratuite e spettacoli nella notte fra il 14 e il 15 maggio) e il grande spazio quest¡¯anno dedicato, per la Giornata internazionale, alle ¡°Case della Memoria¡°, cio¨¨ alle dimore di grandi uomini e donne nella cultura e nella storia. Sono 54, in tutta la Toscana, le dimore riunite nell¡¯associazione guidata da Adriano Rigoli. In rigoroso ordine alfabetico si va dalla casa fiorentina di Stefano Bardini (antiquario e collezionista di opere d¡¯arte scomparso nel 1922) a quella di Venturino Venturi, scultore e pittore morto dieci anni fa a Loro Ciuffenna. Nel mezzo le dimore di personaggi dalla grande fama: Puccini e Spadolini, Petrarca e Michelucci, Giotto e Mazzini, Dante Alighieri e Indro Montanelli. L¡¯elenco ¨¨ consultabile su http://www.Cultura.toscana.it/musei/case_della_memoria  Davvero non sintetizzabili le infinite suggestioni della campagna regionale finalizzata a diventare ¡°amici dell¡¯amico museo¡°. Nulla ¨¨ paludato, tutto appare invitante: dai bambini di Chiusi della Verna che ripropongono la tradizione del Cantar Maggio (Ecomuseo della Vallesanta) alle visite guidate nel museo del bosco (Stia); dal laboratorio per far funzionare una lampada ad acetilene usata dai minatori (Museo Minerario di Abbadia San Salvatore) alle visite dentro i cunicoli sotterranei di Chiusi (Museo Civico), tanto per citare soltanto quattro fra i tanti eventi raccolti nelle due sole province (Arezzo e Siena) che, in ordine alfabetico, aprono e chiudono il catalogo. Gli eventi di ¡°Amico Museo 2011¡å sono scaricabili su www.Regione.toscana.it/amicomuseo