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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
SIAE: PRESTO LA NOMINA DI UN ESPERTO INTERNET  
 
Il Direttore Generale della Siae, Gaetano Blandini, ha annunciato che il commissario Siae, Gian Luigi Rondi, nominerà al più presto un esperto per le nuove tecnologie, che "non sarà certo un oscuro funzionario, ma una personalità indipendente e di alto profilo giuridico". A seguito dei dubbi avanzati da Umberto Croppi, ex assessore alla cultura di Roma ed ora responsabile della cultura per Fli, "Ho grande stima e grande considerazione per Umberto Croppi -premette Blandini - ma devo rammentare alla sua attenzione che il D.p.r. Di nomina (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 aprile u.S. E consultabile sul sito internet della Siae) affida due compiti ben precisi al Commissario: il primo “di adottare gli atti necessari ed opportuni al fine di assicurare il risanamento finanziario e l’equilibrio economico-gestionale”; il secondo “l’introduzione delle modifiche statutarie idonee ad assicurare una effettiva rappresentatività in seno agli organi sociali della Siae ai titolari dei diritti in rapporto ai relativi contributi economici". Per questi compiti, precisa Blandini, "il Commissario Straordinario è affiancato da due Sub-commissari, che sono il Prof. Avv. Mario Stella Richter (Professore ordinario di Diritto Commerciale e Avvocato cassazionista del Foro di Roma) e l’Avv. Domenico Luca Scordino (socio fondatore dello Studio Ripa di Meana e associati ed esperto di Diritto societario, bancario e amministrativo). I termini dei diritti d’autore - prosegue il direttore generale Siae - sono previsti da una legge dello Stato ed eventualmente il “compito di rivederli”, alla luce delle nuove sfide imposte dalle tecnologie e dal mercato, spetta al Parlamento della Repubblica". Tuttavia, fa notare Blandini, "poiché la Società ha certamente il diritto dovere, a normativa vigente, di affrontare e confrontarsi con tali sfide il Commissario, avvalendosi della facoltà prevista dal D.p.r. Di nominare un esperto nella materia del diritto d’autore, ha già manifestato l’intenzione di indicarne uno proprio per le materie cui fa riferimento Croppi. La nomina - conclude - avverrà prestissimo e, se conosco Gian Luigi Rondi, non sarà certo un oscuro funzionario"  
   
   
ACCORDO NOKIA-MICROSOFT PER UN NUOVO ECOSISTEMA GLOBALE DEL SETTORE MOBILE  
 
Nokia e Microsoft hanno annunciato lo scorso 21 aprile la sottoscrizione di un accordo definitivo di collaborazione che porterà alla creazione di un nuovo ecosistema mobile globale grazie alla complementarietà delle due aziende. La firma anticipata dell’accordo rispetto a quanto previsto è in linea con l’annuncio congiunto dell’11 febbraio scorso. Oltre a concordare i termini della partnership, che prevede anche una collaborazione per lo sviluppo del nuovo ecosistema, Nokia e Microsoft hanno annunciato i grandi progressi raggiunti nello sviluppo dei primi prodotti Nokia basati sulla piattaforma Windows Phone. Centinaia di tecnici sono già impegnati nella fase di progettazione congiunta relativa alla creazione di un portafoglio di nuovi prodotti Nokia. Nokia ha inoltre avviato il porting su Windows Phone delle applicazioni e dei servizi principali ed è già stato attivato il servizio di outreach congiunto per le applicazioni sviluppate da terzi. "Abbiamo stabilito una collaborazione di mutuo vantaggio e di altissimo livello” ha commentato Stephen Elop, Presidente e Ceo di Nokia Corporation. “Questa partnership si basa sulla complementarietà degli asset delle due aziende e sulla competitività generale della nuova offerta congiunta”. "Si tratta di un accordo positivo per l’intero settore” ha affermato Steve Ballmer, Ceo di Microsoft. “Insieme, Nokia e Microsoft saranno in grado di produrre innovazioni più rapidamente e quindi di creare maggiori opportunità per i consumatori e i nostri partner che potranno condividere il successo del nostro ecosistema”. La collaborazione si articola in quattro grandi aree di intervento: 1. Una combinazione di asset complementari che rendono la partnership veramente unica: - mappe, navigazione e servizi di localizzazione saranno resi disponibili da Nokia all´interno dell´ecosistema Windows Phone. Nokia svilupperà inoltre tecnologie innovative sulla piattaforma Windows Phone in ambiti come l´imaging, grazie alla propria esperienza nella progettazione hardware e nel supporto di linguaggio, contribuendo così allo sviluppo della piattaforma Windows Phone. Microsoft inserirà le funzionalità di ricerca Bing sui dispositivi Nokia oltre a contribuire a rafforzare produttività, pubblicità, gaming, social media e un’ampia gamma di altri servizi. La combinazione delle funzionalità di navigazione, pubblicità e ricerca consentiranno di ottimizzare la monetizzazione degli asset di navigazione Nokia e creare nuove forme di ricavi pubblicitari. - Outreach congiunto con gli sviluppatori e sourcing di applicazioni per supportare la creazione di nuove applicazioni a livello locale e globale, compresa la registrazione gratuita di Windows Phone per tutti gli sviluppatori Nokia. - Apertura di uno Store globale di applicazioni con il brand Nokia che fa leva sull’infrastruttura di Windows Marketplace. Gli sviluppatori potranno pubblicare e distribuire le nuove applicazioni attraverso un unico portale e raggiungere così le centinaia di milioni di utenti che usano Windows Phone, Symbian e Series 40. - Gli accordi di fatturazione stipulati da Nokia con 112 operatori in 36 paesi saranno estesi anche a chi entrerà nell’ecosistema Windws Phone. 2. Microsoft riceverà una running royalty da Nokia per la piattaforma Windows Phone, a decorrere dal lancio del primo prodotto che la incorpora. Sono state stabilite condizioni vantaggiose di royalty che riflettono gli elevati volumi di vendita previsti da Nokia, oltre a diverse considerazioni riguardo il lavoro di progettazione che entrambe le aziende si sono impegnate a svolgere. La concessione dell’uso della piattaforma Windows Phone da parte di Microsoft consentirà a Nokia di ridurre sensibilmente i costi operativi di produzione. 3. Considerando la natura unica dell’accordo stipulato tra Microsoft e Nokia e il contributo apportato da quest’ultima, Nokia riceverà un ammontare calcolato nell’ordine di miliardi di dollari. 4. Un accordo che riconosce il valore della proprietà intellettuale e stabilisce i meccanismi per il trasferimento dei diritti da essa derivanti. In virtù dell´accordo sottoscritto Nokia riceverà sostanziali ricavi. La firma dell’accordo definitivo segna l’inizio dell’impegno di entrambe le aziende nei confronti di operatori, sviluppartori e altri partner volto a stabilire una migliore comprensione in tutto il settore dei benefici che possono scaturire dall’ingresso nel nuovo ecosistema. Parallelamente, continuerà il lavoro di sviluppo di prodotti Nokia sulla piattaforma Windows Phone allo scopo di incrementare i volumi di distribuzione di dispositivi nel 2012. L’impegno reciproco delle due aziende è fondamentale e in linea con l’obiettivo di creare un nuovo ecosistema basato su una partnership startegica e a lungo termine  
   
   
PROCESSO CIVILE TELEMATICO: L’UNIONE LOMBARDA DEGLI ORDINI FORENSI NE DENUNCIA IL MALFUNZIONAMENTO  
 
Dagli oltre 5.000 depositi mediamente processati al mese a meno di mille, con percentuali di errori che superano il 25%. Nel corso della conferenza stampa svoltasi lo scorso 18 aprile dall’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, avvocati e magistrati hanno denunciato la condizione critica in cui, da febbraio scorso, versa il Processo Civile Telematico a causa dei reiterati disservizi del Gestore Centrale del Ministero della Giustizia, cioè dell’infrastruttura tecnica che gestisce i flussi telematici di depositi e comunicazioni di cancelleria da e verso gli uffici giudiziari. La digitalizzazione della Giustizia civile, alla quale sono stati destinati considerevoli investimenti anche in termini economici e che dovrebbe garantire, come finora ha garantito, l’eliminazione dei tempi morti del processo, è messa in discussione da una serie di disservizi che hanno provocato errori e ritardi nei depositi di atti telematici e nella trasmissione delle comunicazioni di cancelleria. Di tale situazione è stata fatta tempestiva segnalazione al Ministero da parte degli operatori di giustizia, ma nonostante ciò solo nei giorni scorsi è pervenuta una risposta dello stesso per il tramite di un comunicato nel quale viene assicurato il pieno ripristino dell’operatività del sistema. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti oltre all’Avv. Paolo Giuggioli, Presidente dell’Unione Lombarda e dell’Ordine di Milano, i Presidenti della Corte d’Appello di Milano e Brescia, il Presidente del Tribunale di Milano e i Presidenti degli Ordini forensi di Monza, Bergamo e Vigevano, nonché diversi magistrati e rappresentanti del foro lombardo. “L’innovazione tecnologica è di focale importanza, poiché rende possibile un risparmio sui tempi e sui costi e un ulteriore avvicinamento ad un Sistema di Giustizia finalmente efficace, efficiente e rapido” afferma l’Avv. Paolo Giuggioli. “La Lombardia è stata la prima Regione in Italia a dare potenziale accesso al sistema telematico e, a tutt’oggi, oltre il 70% del flusso telematico della giustizia civile a livello nazionale riguarda gli uffici giudiziari lombardi. Occorre che i disguidi che hanno provocato il rallentamento e, in taluni casi, il blocco delle attività del Processo Civile Telematico siano risolti tempestivamente e in modo definitivo. Non è pensabile tornare indietro, soprattutto dopo l’impegno e le energie che avvocati, magistrati e personale delle cancellerie hanno profuso per raggiungere i risultati ottenuti in questi anni. La notizia che il Ministero ha diffuso – continua il presidente Giuggioli – circa l’avvenuta sistemazione dei problemi, è accolta positivamente, ma attendiamo di averne un riscontro diretto sul campo, attraverso un costante monitoraggio della situazione”  
   
   
ASSOLOMBARDA (SALA FALCK, VIA CHIARAVALLE 8, MILANO): RINASCIMENTO DIGITALE - LUNEDÌ 2 MAGGIO 2011, ORE 10.00  
 
I Paesi a più alto tasso di investimenti in innovazione “digitale” traggono i maggiori benefici in termini di crescita del Pil e dell’economia nazionale rispetto a quelli meno digitalizzati, tra i quali c’è l’Italia. La conseguenza è che, se non reagiamo immediatamente, il nostro ritardo diventerà presto strutturale e difficilmente recuperabile, con un costante e inarrestabile arretramento del nostro Paese non solo sotto il profilo dell’industrializzazione, ma anche sotto il profilo della cultura e della conoscenza, con impatti significativi soprattutto sulle prospettive delle giovani generazioni. Queste considerazioni sono state il punto di partenza dell’appello per un’Agenda Digitale che ha recentemente coinvolto, in modo trasversale, manager, imprenditori, docenti e uomini di spettacolo; un appello pubblico finalizzato a sollecitare il mondo della politica e delle rappresentanze di interessi diffusi verso proposte che servano a far decollare una strategia organica per una concreta digitalizzazione del nostro Paese. Il Gruppo Terziario Innovativo di Assolombarda promuove un momento di riflessione su questo importante tema al quale interverrà, tra gli altri, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. Programma. 10.00 Saluti introduttivi e riflessioni sul progetto industriale digitale del paese di Carlo Bonomi Presidente Gruppo Terziario Innovativo Assolombarda 10.30 Intervento Francesco Sacco, Managing Director del centro di ricerca Enter dell´Università Bocconi, Milano 11.00 Ne discutono: David Bevilacqua, Amministratore Delegato Cisco Systems Italia Nicola Ciniero, Amministratore Delegato Ibm Italia Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia Eugenio Finardi, artista Peter Kruger, esperto new media Carlo Massarini, esperto new media Franco Bernabè, Presidente Esecutivo Telecom Italia (in attesa di conferma) Coordina Oscar Giannino, giornalista 12.15 Conclusioni Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda e Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione  
   
   
L’UNIONE EUROPEA FRENA L’ECOMMERCE  
 
Unite contro la proposta di direttiva del Parlamento europeo sui “Diritti dei consumatori”, le principali Associazioni europee del commercio elettronico: la francese Fevad (Fédération e-commerce et Vente à Distance), l’inglese Imrg (Interactive Media in Retail Group) e l’italiana Netcomm (Consorzio del commercio elettronico italiano) sono scese in campo per chiedere ai rispettivi Governi di non sottoscrivere la proposta del Parlamento europeo e di invitare le Autorità centrali a consultare gli organi di rappresentanza del settore nei vari Paesi prima di legiferare in materia. Lo scorso 24 marzo il Parlamento Europeo ha approvato una serie di misure nell’ambito di una direttiva sui “Diritti dei Consumatori” che rischiano non solo di minare alla base l’esistenza stessa del settore in Europa, ma anche di generare una pericolosa spirale inflazionistica sui prezzi dei prodotti venduti online. Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano scende in campo a fianco delle altre associazioni di rappresentanza del settore in Europa contro tale proposta. Sono oltre 150 milioni i consumatori europei online, poco meno di 10 milioni solo in Italia. L’aumento costante dei compratori online in tutta Europa è favorito da un servizio sempre più efficiente e da una convenienza non solo economica, ma anche e soprattutto, in termini di comodità, sostenibilità e servizio. Il settore del commercio elettronico inoltre cresce con continuità da oltre un decennio, generando non solo una costante crescita di posti di lavoro, ma anche favorendo l’iniziativa imprenditoriale e la creazione di nuove imprese, contrastando gli effetti di una crisi che al contrario genera sacche crescenti di disoccupazione. “In primo luogo è assurdo che il Parlamento Europeo legiferi in materia di e-Commerce senza avere sentito nessuna delle associazioni di riferimento del settore nei vari Paesi europei. - Ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano - Da un consulto con loro emerge questo dato di fatto che sarebbe già grave in assoluto. Lo diventa ancora di più, leggendo nel dettaglio i contenuti della proposta di direttiva che non pare certamente elaborata da persone che conoscono in profondità la complessità di questo settore. Da un’analisi condotta sulla base dei dati forniti dalle associazioni di categoria europee che rappresentano circa il 50% del comparto, l’incremento dei costi di trasporto che si genererebbero se questa direttiva passasse, ammonta a circa 10 miliardi di Euro. Ad oggi, infatti, i costi di trasporto dell’e-Commerce europeo valgono circa 5,7 miliardi di Euro. Con la nuova legislazione salirebbero a 15,6 miliardi. Questi emendamenti provenienti dall’Europa sono i più devastanti mai proposti in materia di commercio elettronico. Oltre a non essere necessari, genererebbero un incremento dei costi che ricadrebbe inesorabilmente su un peggioramento dei prezzi per i consumatori. Molte Pmi italiane ed europee si vedrebbero costrette a chiudere e molte start up addirittura a non nascere in un momento in cui la forza e la vitalità imprenditoriale è più necessaria che mai per portare l’Italia e l’Europa fuori da una crisi fortissima che ha lasciato pesanti segni e dalla quale ancora non siamo del tutto usciti. In Italia, poi, la gravità sarebbe ancora più evidente se si pensa che solo da poco tempo si sta recuperando il terreno perduto e mai come oggi si respira un fermento imprenditoriale che non può fare che bene al settore e all’intero sistema Paese.” Articolo 22a, libertà di contratto - Secondo questa proposta i siti di e-Commerce avranno l’obbligo di consegnare in tutta Europa. In tal modo una piccola realtà che decidesse di aprire un sito in Italia o in uno qualsiasi degli altri Paesi dell’Unione Europea, avrebbe l’obbligo fin dall’inizio di prevedere un sistema di pagamento con 7 valute differenti, un sistema di traduzione in 25 lingue e dei contratti di spedizione in 27 Paesi. Si tratta di una complicazione che avrebbe come risultato immediato il freno di qualsiasi iniziativa imprenditoriale e l’uccisione sul nascere di qualsiasi start up online. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando questo peserebbe enormemente sull’aumento della disoccupazione e, indipendentemente da ciò, non consentirebbe alle aziende di decidere liberamente a quali mercati rivolgersi sulla base del proprio modello di business, limitando al massimo la libertà imprenditoriale. Articolo 12, diritto di recesso - Nei Paesi europei oggi il consumatore ha tra 7 e 10 giorni (in Italia 10) per cambiare idea e restituire un prodotto integro e non utilizzato, ottenendo da parte del venditore il rimborso del costo del prodotto. La nuova direttiva introdurrebbe un ampliamento considerevole dei tempi per effettuare il reso, consentendo di effettuare la notifica entro 14 giorni e la restituzione entro i successivi 14. In totale si quadruplica o trilpica, a seconda dei Paesi, il tempo per restituire il prodotto, lasciando quasi un mese di tempo (28 giorni) per esercitare questo diritto. Questo emendamento potrebbe avere serie conseguenze per i business online e potrebbe incoraggiare i consumatori a ordinare un numero maggiore di prodotti rispetto a quanti ne intendono comprare con effetti negativi non solo in termini di costi aggiuntivi per i venditori online, ma anche di forte aumento dell’impatto ambientale, generato dall’incremento del numero di viaggi di andata e ritorno dei corrieri per la consegna e il ritiro dei prodotti. Articoli 16 e 17, diritto di recesso - Il sito di e-Commerce è tenuto al rimborso del consumatore entro 14 giorni e non più entro i 30 prima consentiti. Questo può generare l’assurda situazione di dover rimborsare il bene prima di riceverlo indietro e quindi non avendo la possibilità di verificare che il prodotto sia integro, non utilizzato e uguale a quello spedito. Inoltre per gli ordini superiori a 40 Euro, l’azienda è tenuta a rimborsare anche le spese di reso. Questo notevole aggravio per i venditori mina alla base la sopravvivenza di molti di loro, generando anche il rischio di un conseguente aumento dei prezzi su Internet. Info: www.Consorzionetcomm.it  
   
   
PISA: INTERNET FESTIVAL - DAL 5 ALL’8 MAGGIO  
 
Oltre 70 eventi sul mondo del web a ingresso libero e gratuito. L’evento, promosso da Cnr e Festival della Scienza, è organizzato da Istituto di Informatica e Telematica, Registro .It, Comune e Provincia, Sant’anna, Normale, Università e Camera di Commercio. Coinvolta l’intera città dove, 25 anni fa, è avvenuta la prima connessione italiana alla rete Si terrà a Pisa dal 5 all’8 maggio l’Internet Festival (informazioni e programma completo su www.Internetfestival.it): quattro giorni per navigare tra oltre 70 spettacoli, concerti, mostre, incontri, spazi didattici e multimediali sul mondo del web, a ingresso libero e gratuito. Una full immersion per sapere e scoprire tutto di internet, imperdibile per chi usa la rete per curiosità, lavoro o studio. L’evento, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Festival della Scienza di Genova nell’ambito dei "150 anni di Scienza", è organizzato dall’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, insieme a Registro .It, Comune e Provincia di Pisa, Scuola Superiore Sant’anna, Scuola Normale Superiore, Università di Pisa e Camera di Commercio. Con il patrocinio di Ministero per lo Sviluppo Economico, Regione Toscana e Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione. L’intera città - dove esattamente 25 anni fa è avvenuta la prima connessione italiana alla rete - sarà coinvolta e diventerà la capitale della ricerca in informatica, dell´innovazione e delle nuove tecnologie. Tantissimi i momenti di confronto per affrontare in modo semplice, coinvolgente e diretto i temi “caldi” della rete: reti sociali, autonomic computing, calcolo scientifico, wireless, robotica, motori di ricerca, riconoscimento di linguaggio naturale. E per esplorare le connessioni dell’informatica e della telematica con cultura, società, economia, salute, sport, politica, energia, turismo. Comune e Provincia metteranno a disposizione dei cittadini gli strumenti più innovativi, la Camera di Commercio coinvolgerà le imprese, Cnr, Università, Sant’anna e Normale apriranno le loro aule e i loro musei per mostrare le ricerche più all’avanguardia. A partire dall´evento di apertura (5 maggio, ore 10, Auditorium dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa) organizzato dal Registro .It e dedicato ai social network. “Un’importante opportunità”, osserva il direttore dell’Area, Claudio Montani, “per aprirsi alla cittadinanza e valorizzare il ‘trasferimento tecnologico’ verso le imprese e soprattutto agli utenti, i veri protagonisti del web”. Le Logge di Banchi saranno la location (tutti i giorni dalle 10 alle 18) di iniziative animate da esperti e appassionati come ‘Geomemories, le geografie della memoria’, un insieme di mappe storico-geografiche navigabili interattivamente tramite touch screen e proiettori, per riscoprire l’evoluzione del territorio, eventi che hanno cambiato il nostro paese e testimonianze di intere generazioni dalla fine dell’800. ‘Visito Tuscany’ dell’Isti-cnr offrirà a cittadini e turisti un servizio di guida interattiva e personalizzata per la visita delle città d’arte toscane basato sul riconoscimento di immagini, la realtà virtuale e il web 2.0. Il ‘Laboratorio di Robotica’ sarà uno dei tre eventi promossi dalla Scuola Superiore Sant´anna: “Un gruppo dell’Istituto di Biorobotica della Scuola presenterà un laboratorio pensato per i bambini e per i ragazzi delle scuole medie superiori”, spiega il direttore del Sant´anna, Maria Chiara Carrozza, “dimostrando che la robotica è veramente per tutti, che ha molteplici applicazioni e che può divertire educando. I partecipanti saranno chiamati a confrontarsi e a interagire con i robot in un viaggio sorprendente”. Anche ‘Parental control’ dell’Iit-cnr si rivolge ai più giovani, promuovendo l’utilizzo consapevole e la creatività rispetto a internet e ai telefoni cellulari, e mostrando come evitare usi scorretti che possono creare rischi per la sicurezza e la privacy. Tra i tanti eventi che saranno ospitati nell´Aula Magna della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Maturali (Largo Pontecorvo 3), venerdì 6 maggio dalle 12 alle 13:30 verrà presentato Endocas, il centro di eccellenza per la chirurgia assistita dell´Università di Pisa. Endocas utilizza le più moderne tecnologie informatiche (sistemi di navigazione, di guida robotica e simulatori per la chirurgia, ricostruzioni 3D e repliche solide di organi) di supporto alle attività chirurgiche. Il Museo degli Strumenti per il Calcolo (Via Nicola Pisano 25, ore 10-18), una realtà unica per la storia dell´informatica, unirà arte e scienza in un ideale percorso, a poca distanza da Piazza dei Miracoli, tra le tappe principali che hanno segnato la storia del calcolo, celebrando l´evoluzione dai floppy ai vari supporti di memoria dei computer. Il Museo delle Pure Forme (Laboratorio Percro, via dei Martiri 21, giovedì 5 maggio dalle 15 alle 17:30) è un sistema che utilizza le tecnologie degli ambienti virtuali per nuove forme di interazione con opere d’arte scultoree. Nei musei tradizionali ai visitatori è consentita soltanto l’osservazione, invece questo Museo, attraverso dispositivi robotici, è in grado di restituire virtualmente le stesse sensazioni fisiche che si provano toccando gli oggetti. Inoltre, l’Istituto Tecip del Sant´anna e il Cnit (Consorzio Interuniversitario per le Telecomunicazioni), faranno conoscere ai visitatori i laboratori dove è stata raggiunta la più alta velocità al mondo di trasmissione dati in Internet. "Pisa è città della scienza ed è stata la culla dell´informatica italiana e delle prime esperienze della rete. Dunque merita d´essere il luogo privilegiato di una riflessione sull´impatto culturale e sociale di Internet, oltre che sulle evoluzioni scientifiche e applicative", ricorda il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. "Anche con questa iniziativa la nostra città deve coltivare la didattica e la promozione della scienza, in vista della realizzazione col Piuss della ´Cittadella Galileiana´ ai Vecchi Macelli." “Non a caso, in Toscana e a Pisa in particolare la diffusione e l’utilizzo della rete sono i maggiori a livello nazionale”, aggiunge Anna Vaccarelli, coordinatore dell´Internet Festival e responsabile Relazioni esterne del Registro.it. “Questa centralità di Internet per il nostro territorio è stata la molla che ci ha spinto a volere un Festival unico nel suo genere”. "Pisa è la prima tappa importante del viaggio con il quale Cnr e Festival della Scienza”, afferma il presidente del Festival, Manuela Arata, “intendono ripercorrere le tante eccellenze scientifiche del nostro Paese: un percorso che ´unisce´ l´Italia nel nome della scienza, la cui celebrazione finale sarà proprio a Genova a ottobre, nell´ambito dell´edizione 2011 del Festival". “Pisa è considerata da sempre culla dell’informatica”, ricorda Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell’Università di Pisa. “È qui che nella seconda metà degli anni ‘50 venne progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico d’Italia e che l’Università nel 1969 istituì il primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione. In questi anni il nostro Ateneo ha saputo mantenere una leadership nella ricerca in informatica, con un ruolo propositivo e innovativo testimoniato anche dagli eventi che abbiamo curato in questa occasione”. "Abbiamo deciso di supportare questa iniziativa come occasione di riflessione alta su un fenomeno che caratterizza e permea la nostra contemporaneità, ma anche come occasione per valorizzare le competenze nell´ambito dell´Ict, legate al mondo della ricerca e dell´impresa, del territorio”, dichiara la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti. “Delle sei iniziative promosse per festeggiare il 150° dell´Unità d´Italia nella scienza ben due sono toscane, un´ulteriore conferma dell´eccellenza delle esperienze regionali nella ricerca e nell´innovazione". “La Camera di commercio da sempre sostiene e valorizza la propensione all’innovazione”, afferma il presidente Pierfrancesco Pacini, “e non poteva mancare quest’occasione per certificare come Pisa sappia proporsi quale comunità davvero globale”. Anche il presidente della Provincia, Andrea Pieroni, definisce il Festival “un motivo di grande soddisfazione e un´opportunità cui ci impegniamo a dare continuità nel tempo”. Vincenzo Barone, presidente della Società chimica italiana e ordinario della Normale ricorda come “la Scuola ospiterà due seminari per raccontare ad un pubblico di esperti e meno esperti lo stretto legame tra chimica e internet”  
   
   
SARDEGNA: DIGITALIZZAZIONE ARCHIVI CARCERI  
 
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Mario Floris, ha approvato le direttive per la realizzazione di centri di produzione di contenuti digitali nei penitenziari della Sardegna, con l’obiettivo di accrescere le competenze informatiche dei detenuti per favorire processi di inclusione sociale. L’intervento, da perfezionare attraverso un’intesa con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, prevede, infatti, la frequenza di corsi di alfabetizzazione informatica rivolti, in particolare, alla digitalizzazione del patrimonio archivistico custodito nelle carceri dell’isola. “L’obiettivo dell’iniziativa, che risponde a un disegno istituzionale di un sempre maggiore collegamento tra enti e cittadini, anche attraverso l’abbattimento del divario digitale infrastrutturale – ha spiegato l’assessore Floris - è quello di creare e rendere disponibili a tutti sia l’accesso a Internet che le potenzialità dello strumento informatico, cosicché anche i soggetti sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, possano realmente fruire dei diritti civili e sociali e delle opportunità offerte dalle politiche di e-inclusion portate avanti dalla Regione”. Una prima applicazione pratica delle competenze acquisite dai detenuti, che potranno spendere utilmente la loro preparazione informatica anche in termini di reinserimento lavorativo, riguarderà proprio la dematerializzazione dei documenti presenti nelle tre ex colonie penali di Asinara, Tramaglio e Castiadas che, per la loro importanza e per l’interesse storico e sociale, consentono di ricostruire la vita negli istituti tra la fine dell’ottocento e la metà del secolo scorso. I detenuti, che saranno affiancati da personale esperto, dovranno inoltre realizzare ricostruzioni virtuali tridimensionali delle ex-colonie, visite guidate e panorami virtuali dei tre siti, che ne valorizzino il patrimonio architettonico e naturalistico, così da rendere possibile la fruizione dei contenuti realizzati all’intera collettività tramite i portali tematici della Regione, e in particolare all’interno della digital library, e l’inserimento all’interno dei portali dell’Ente parco nazionale dell’Asinara, dell’Ente parco naturale regionale Porto Conte e del comune di Castiadas  
   
   
CNID: PROCEDE IL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE TELEVISIVA - DEFINITO IL NUOVO CALENDARIO PER IL PASSAGGIO ALLA TELEVISIONE DIGITALE 2011/2012.  
 
Il Comitato Nazionale Italia Digitale (composto dai rappresentanti dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dei produttori, distributori e consumatori) si è riunito lo scorso 14 aprile presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Il Ministro ha presentato la novità legislativa contenuta nel Decreto Legge n. 34, in conversione al Senato, che ha introdotto con l’articolo 4 le Misure di razionalizzazione dello spettro radioelettrico. La norma fornisce gli strumenti di legislazione primaria per dare avvio alla procedure per svolgere l’asta delle frequenze liberate dagli operatori televisivi così come previsto dalla Legge di Stabilità. In merito alla proposta di nuovo calendario nazionale per il completamento del passaggio alla televisione digitale, presentato nel Cnid dello scorso 1° marzo, il Ministro, raccogliendo il parere favorevole emerso nella discussione odierna da gran parte degli attori presenti ha definito il nuovo Calendario per il passaggio alla televisione digitale, con un anticipo di sei mesi rispetto alla data ultima precedentemente prevista di fine 2012. Il Calendario 2011/2012 è così articolato: Ii° semestre 2011 – Liguria, Toscana. Umbria, provincia di Viterbo, Marche, Abruzzo, Molise ; I° semestre 2012 – Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia. Tenendo conto del dibattito svoltosi durante i lavori del Cnid ed, in particolare, rispondendo alle esigenze poste dalle associazioni delle Tv locali e da alcune Regioni, il Ministro ha predisposto un gruppo di lavoro per approfondire l’impatto che il processo di razionalizzazione dello spettro radioelettrico avrà in ognuna delle Regioni interessate. Info: www.Sviluppoeconomico.gov.it    
   
   
MOBILE INTERNET, CONTENT & APPS: LA FOTOGRAFIA DI UN SETTORE IN GRANDE FERMENTO  
 
Ecco alcuni quesiti che saranno affrontati martedì 10 Maggio 2011, ore 9.30/16.30, presso l’Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano Campus Bovisa, Via Durando 10 nel corso dell’evento di presentazione della Ricerca 2011 dell´Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Mobile Entertainment Forum: Il mercato Mobile Content torna a crescere? E per il Mobile Internet la crescita è esponenziale? Mobile Content: quale ruolo nel più ampio mondo del Mobile Payment? Applicazioni e Mobile Site: quali i modelli di ricavo vincenti? Applicazioni vs Mobile site: chi vincerà la battaglia? Chi sono gli utenti di Mobile Internet e cosa vogliono? Mobile Internet: la banda è sufficientemente “larga”? Telco Mobili: quali le sfide del prossimo futuro? L’evento sarà suddiviso in due momenti: durante la mattinata, alla presentazione dei risultati della Ricerca seguiranno alcune autorevoli Tavole Rotonde a cui parteciperanno i principali player della filiera che discuteranno delle trasformazioni in atto nel mercato Mobile Internet, Content e Apps; il primo pomeriggio sarà, invece, dedicato al confronto con i Vertici delle Telco Mobili italiane sulle sfide che il settore delle Telecomunicazioni sta affrontando. A tutti i partecipanti verrà offerto un Buffet Lunch – importante occasione di networking e confronto informale. Cliccando http://mailing2.Infomail.it/bump/attachments/files/57ck82wq2zssmg72yrun/upload_files/agenda-convegno-10mag11.pdf per è possibile scaricare il programma completo Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori Ict & Management si pongono a partire da quest’anno, nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call 4 Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. È possibile presentare le proposte anche in ambito Mobile Content, App & Internet. Il 15 Maggio 2011 sarà il termine ultimo per l´invio della documentazione. Info: School of Management Politecnico di Milano, Barbara Balabio, Tel.: 02 2399 9578 barbara.Balabio@polimi.it    
   
   
I COMMERCIALISTI DI MILANO E IL NON PROFIT: I DATI ALLA CHIUSURA DELLO SPORTELLO DI CONSULENZA GRATUITA  
 
Con un bilancio decisamente positivo, e con la ferma intenzione di reiterare l’iniziativa, si è chiuso nella prima settimana di aprile il mese di orientamento per il terzo settore promosso dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili con il Comune di Milano. Gli oltre 20 professionisti delle commissioni Pubblica Utilità Sociale ed Enti Non Profit, e Diritto Tributario Nazionale che hanno aderito come volontari a questo servizio hanno dato risposta alle richieste di più di quaranta enti che si sono rivolti allo sportello, rendendosi disponibili per non disperdere e per dare continuità a questa esperienza. Gli enti che hanno usufruito della consulenza – in materia contabile e fiscale, controllo e revisione contabile, adempimenti amministrativi, novità legislative, preparazione e redazione del bilancio - sono realtà di volontariato, associazioni sportive dilettantistiche, enti religiosi, associazioni di fund raising, associazioni culturali, di piccole, medie e grandi dimensioni. Tra i dubbi più frequenti che i commercialisti hanno cercato di sciogliere quelli relativi allo statuto, alle incombenze fiscali (modello 770, dichiarazioni dei redditi, modello Eas) e a quelle strettamente contabili (contabilità semplificata, ordinaria, corretta applicazione della Legge 398/91). L’impegno dei Commercialisti di Milano nei confronti del mondo degli enti non profit d’altronde risulta a chiare cifre da un’indagine promossa in questi mesi dall’Ordine. L’80% dei professionisti si interessa al non profit; il 38% se ne occupa direttamente, il 41% è la schiera di coloro che segnalano l’esigenza di momenti di confronto e aggiornamento. In generale il 72% ritiene importante il coinvolgimento con il non profit, non per ragioni di specializzazione professionale bensì di responsabilità personale e sociale  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE CONFERMA L’AMMENDA DI 10,20 MILIONI DI EURO INFLITTA ALLA VISA PER IL SUO RIFIUTO DI AMMETTERE LA MORGAN STANLEY IN QUALITÀ DI MEMBRO DEL SUO CIRCUITO  
 
Con decisione del 3 ottobre 2007, la Commissione ha inflitto un´ammenda pari a 10,20 milioni di euro alla Visa International e alla Visa Europe, imprese che gestiscono e coordinano il circuito internazionale di pagamento mediante carta Visa, per il loro comportamento anticoncorrenziale sul mercato detto «dell’acquisizione», vale a dire quello dell’offerta, ai commercianti, di servizi che consentono loro di accettare transazioni effettuate mediante carte di credito o di debito differito. Il comportamento controverso verteva sul rifiuto, tra marzo 2000 e settembre 2006, di accettare la sede europea della Morgan Stanley nell’ambito della regione «Unione europea» della Visa International, quindi nell´ambito della Visa Europe, in quanto la Morgan Stanley era all´epoca proprietaria del circuito Discover Card, considerato un concorrente del circuito Visa. Nel settembre 2006 è intervenuto un accordo tra la Visa Europe e la Morgan Stanley, che riconosceva a quest´ultima la qualifica di membro del circuito. Di conseguenza, la Morgan Stanley ha ritirato la denuncia che aveva presentato alla Commissione. Sebbene l’infrazione sia cessata, la Commissione ha deciso di infliggere un´ammenda alla Visa International e alla Visa Europe considerato che l’impresa era stata esclusa dal mercato inglese dell’acquisizione, per un periodo di sei anni e mezzo. Secondo la Commissione, il comportamento controverso ha avuto la conseguenza di impedire a un concorrente potenziale di inserirsi in un mercato caratterizzato da un elevato grado di concentrazione. Essa si è segnatamente fondata sul fatto che il rifiuto opposto alla Morgan Stanley non le aveva soltanto impedito di fornire servizi per l’accettazione delle transazioni effettuate con carte Visa, ma altresì servizi per le transazioni realizzate con carte Mastercard, dal momento che i commercianti preferiscono concludere un contratto unico che riguardi l´insieme delle loro transazioni. In seguito, la Visa International e la Visa Europe hano adito il Tribunale chiedendo, in via principale, l’annullamento della decisione della Commissione e, in subordine, la soppressione o la riduzione dell´ammenda. In primo luogo, al fine di dimostrare che il loro rifiuto di accettare la Morgan Stanley quale membro del circuito non comportava l’esclusione dal mercato dell´acquisizione, la Visa International e la Visa Europe hanno rilevato il fatto che la Morgan Stanley sarebbe potuta intervenire sul mercato dell’acquisizione concludendo un «accordo di facciata» con un istituto finanziario membro di Visa, che poteva fungere da interfaccia tra il circuito e la Morgan Stanley. Il Tribunale ricorda che la conclusione di un siffatto accordo è un elemento del contesto economico e giuridico che avrebbe dovuto, se del caso, essere preso in considerazione nell’eventualità in cui avesse costituito una possibilità reale e concreta per la Morgan Stanley di entrare sul mercato di cui trattasi e di fare concorrenza alle imprese ivi stabilite. Tuttavia, nelle circostanze di specie, il Tribunale rileva che la Commissione aveva potuto validamente escludere una tale possibilità alla luce, in particolare, della difficoltà che la Morgan Stanley avrebbe riscontrato nel trovare un partner di facciata. Il Tribunale respinge poi l’argomentazione della Visa International e della Visa Europe relativa al fatto che la Commissione avrebbe sottostimato l’intensità della concorrenza effettivamente esistente sul mercato dell’acquisizione. Da una parte, esso sottolinea che seguendo una tale argomentazione si perverrebbe a condizionare l’analisi degli effetti del comportamento controverso sulla concorrenza potenziale all’esame del grado di concorrenza attualmente esistente sul mercato rilevante, il che è in contraddizione con la giurisprudenza secondo la quale l’esame delle condizioni di concorrenza su un determinato mercato si fonda non solo sulla concorrenza attuale che si fanno le imprese già presenti, ma anche sulla concorrenza potenziale. Dall’altra parte, il Tribunale osserva che il mercato dell´acquisizione, all´epoca dei fatti, era caratterizzato da un elevato grado di concentrazione ed era in via di consolidamento, dal momento che talune grandi banche e società di trattamento internazionali tendevano a rilevare l’attività di acquisitori di dimensioni inferiori desiderosi di abbandonare tale mercato. In tale contesto, la Commissione poteva giustamente ritenere che l’ingresso di un nuovo attore avrebbe consentito di intensificare la concorrenza. Infine, l’esame della fondatezza della qualificazione come concorrente potenziale applicata alla Morgan Stanley ha rappresentato l’occasione per il Tribunale di ricordare i criteri pertinenti di tale definizione. Sebbene l’intenzione di un’impresa di inserirsi nel mercato di cui trattasi possa essere eventualmente considerata pertinente, l’elemento essenziale sul quale una siffatta qualificazione deve fondarsi è costituito dalla sua capacità di inserirsi nel detto mercato. Nel caso di specie, il Tribunale conclude che poiché, da una parte la capacità della Morgan Stanley di inserirsi nel mercato dell´acquisizione non è contestata e, dall’altra parte, l’ipotesi di un ingresso della Morgan Stanley sul mercato di cui trattasi non rivestiva carattere puramente teorico, la Commissione non è incorsa in errore di diritto nel qualificare la Morgan Stanley come potenziale concorrente. Il Tribunale respinge anche tutti gli altri argomenti invocati dalla Visa International e dalla Visa Europe. Di conseguenza, l´ammenda inflitta alle imprese è mantenuta a 10,20 milioni di euro. (Tribunale dell’Unione europea, sentenza del 14 aprile 2011, nella causa T-461/07, Visa Europe e Visa International Service / Commissione)  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: I DECODER CON DISCO RIGIDO – QUALI LO SKY+ BOX – DEVONO ESSERE CLASSIFICATI, A FINI DOGANALI, COME «SET‑TOP BOXES» CON FUNZIONE DI COMUNICAZIONE E NON COME APPARECCHI PER LA REGISTRAZIONE  
 
Di conseguenza, essi beneficiano di un’esenzione dai dazi doganali e non devono essere soggetti ad un’aliquota del 13,9% Il diritto dell’Unione fissa le aliquote dei dazi doganali applicabili agli oggetti importati da un paese terzo all’interno dell’Unione europea. Così, nella nomenclatura combinata, pubblicata ogni anno dalla Commissione, sono riportati un sistema di classificazione dei prodotti e la tariffa applicabile a ciascuna categoria. Le note esplicative di tale nomenclatura – anch’esse pubblicate dalla Commissione – forniscono ulteriori indicazioni sulla classificazione dei prodotti. La nomenclatura combinata è basata sul sistema armonizzato di classificazione delle merci a livello internazionale, di cui riprende, in gran parte, le voci di classificazione. La British Sky Broadcasting, principale fornitore dei servizi di televisione digitale satellitare nel Regno Unito, importa un ricevitore di televisione satellitare denominato «Sky+ box», fabbricato per la Sky dalla società Pace. Esso è dotato di una funzione di comunicazione e contiene un disco rigido che consente al consumatore finale di registrare programmi trasmessi dalla Sky. La Sky e la Pace hanno contestato le decisioni dei Commissioners for Her Majesty’s Revenue & Customs (autorità doganali britanniche) di classificare lo Sky+ box come apparecchio per la registrazione, conformemente alle note esplicative della nomenclatura combinata. Le società ritengono che lo Sky+ box debba essere classificato come «set‑top box» con funzione di comunicazione. Gli apparecchi per la registrazione sono soggetti ad un’aliquota di dazi doganali del 13,9%, mentre i «set‑top boxes» beneficiano di un’esenzione da dazi. Il First‑tier Tribunal (Tax Chamber), investito di tali questioni, interroga la Corte di giustizia sulla classificazione appropriata dello Sky+ box. Nella sua odierna sentenza, la Corte risponde che i decoder dotati di disco rigido, quali lo Sky+box, devono essere classificati come «set‑top boxes» con funzione di comunicazione e non come apparecchi per la registrazione. La Corte rammenta che per quanto attiene agli apparecchi elettrici, quelli che compiono più funzioni e che potrebbero essere classificati in categorie diverse vanno classificati in base alla funzione principale che li caratterizza. I decoder del tipo dello Sky+ box sono venduti a fornitori di servizi televisivi, come la Sky, che li mettono a disposizione dei loro clienti affinché questi possano accedere ai loro programmi. Conseguentemente, nell’abbonarsi presso un fornitore quale la Sky, il consumatore è motivato soprattutto dalla possibilità di accedere ai programmi televisivi proposti e, per fare ciò, deve necessariamente procurarsi un «set‑top box» come lo Sky+ box. La possibilità di registrare i programmi televisivi ricevuti, di cui questo modello è inoltre dotato, è solamente un servizio supplementare. Quando sceglie questo prodotto, il consumatore non cerca prima di tutto una funzione di registrazione, ma piuttosto una funzione di decodifica dei segnali televisivi, anche se la possibilità di registrare o la quantità di ore di programmi registrabile può influire sulla sua scelta. Ciò è dimostrato dal fatto che lo Sky+ box non permette di registrare contenuti video provenienti da un’altra sorgente esterna (un ricevitore televisivo, una videocamera o un apparecchio per la videoregistrazione), non può riprodurre contenuti video da supporti esterni – quali Dvd o videocassette – e non consente di registrare contenuti video su simili supporti esterni. Pertanto, lo Sky+ box è principalmente destinato alla ricezione di segnali televisivi, funzione che è inerente all´apparecchio. Essa costituisce quindi la sua funzione principale, mentre la funzione di registrazione è solamente secondaria. Conseguentemente, le note esplicative della nomenclatura combinata, sulle quali i Commissioners hanno basato la loro decisione, devono essere disattese su questo punto. (Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza del 14 aprile 2011, nelle cause riunite C‑288/09 e C‑289/09, British Sky Broadcasting Group plc e Pace plc / The Commissioners for Her Majesty’s Revenue & Customs)  
   
   
NASCE UNA NUOVA PROFESSIONE: IL CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE  
 
Entro il 2012 le “quote rosa” dovranno essere almeno un quinto nei Consigli di Amministrazione e negli organi di controllo delle società quotate in Borsa. Dal 2015, ben il 30% sarà donna. Questa novità e le responsabilità sempre più complesse - previste da leggi come la 231/2001 sulla responsabilità amministrativa, la 262/2005 sulla responsabilità del bilancio e la 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro - richiedono lo sviluppo di competenze specifiche. A Milano, Bes - Board Efficiency Support - offre il primo corso in Italia di Formazione Consiglieri con l’obiettivo proprio di fornire una visione di insieme di regole, responsabilità, rischi e diritti di un Consigliere di Amministrazione. Per le donne e non solo. I corsi sono rivolti non solo alle new entry donne, ma anche a tutti coloro che si candidano alla nomina in Cda o che, già in carica, non si sentono adeguatamente formati e vogliono migliorare la propria efficacia e approfondire la conoscenza di rischi, doveri e diritti. La prima sessione del corso Bes si terrà il 20 e il 21 giugno 2011 a Milano. Per informazioni: tel 02 48100112 - info@odgersberndtson.It    
   
   
CONVEGNO GALGANO: L’APPROCCIO LEAN SIGMA PER TRASFORMARE INCERTEZZE IN OPPORTUNITÀ  
 
Al Convegno Galgano di Milano, giovedì 12 maggio, i casi di Abbott, Abiogen Pharma, Aboca, Acraf Angelini, Bristol-myers Squibb e Sanofi-aventis Il settore farmaceutico è stato protagonista, negli ultimi anni, di profondi cambiamenti. Le dinamiche legate alla scadenza dei brevetti, ai corposi processi di mergers and acquisitions e alla razionalizzazione degli assetti produttivi hanno determinato esigenze di adeguamento e di reattività fino a qualche anno fa considerate lontane da questo mondo. In tale scenario l’eccellenza qualitativa, i maggiori livelli di produttività richiesti, l’ottemperanza corretta ma non “burocratica” alle normative di compliance si sono rivelati fattori determinanti per la competitività del settore. Una risposta efficace alle attuali esigenze arriva dall’approccio “Lean Six Sigma” di cui si parlerà al Convegno Galgano “Business Excellence nel settore farmaceutico: l’approccio Lean Sigma per trasformare incertezze in opportunità”, che si terrà a Milano, giovedì 12 maggio. Un’occasione di confronto fra realtà di alcuni grandi gruppi multinazionali e quelle di importanti aziende di matrice italiana, per trasferire diverse angolazioni di reazione agli effetti della globalizzazione. Interverranno per illustrare i progetti realizzati nel settore: Massimiliano Iacobelli e Antonella Miano - rispettivamente business excellence manager e Qa programs manager di Abbott, Marinella Parrini - responsabile assicurazione qualità di Abiogen Pharma, Luca Grigi - responsabile qualità di Aboca, Marco Badiali - lean program manager di Acraf Angelini, Antonella Sfondrini, manufacturing operations director dello Stabilimento di Anagni Bristol-myers Squibb, Alessandro Casu - site manager dello Stabilimento di Anagni Sanofi-aventis. Nello Pucillo, direttore generale del Gruppo Galgano, presenterà gli strumenti che si sono rivelati più utili per rendere più snelli ed efficienti i processi aziendali in tema di “Esigenze ed approccio Lean Six Sigma: privilegiare l’efficacia”. Per maggiori informazioni e iscrizioni: tel. 02-39605222 – infogf@galganogroup.It  Il Gruppo Galgano, società a capitale interamente italiano leader nel campo della consulenza di direzione con forte orientamento ai risultati, ha supportato numerose aziende farmaceutiche in progetti di “trasformazione snella. Fondata da Alberto Galgano nel 1962, opera con uffici a Madrid e Barcellona. Www.galganogroup.it    
   
   
CONVEGNO GALGANO: IL LEAN PRODUCT DEVELOPMENT E LE SUE TECNICHE DI PROGETTAZIONE E INDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Nell’era della globalizzazione l´innovazione rappresenta l’unica vera leva competitiva. Riuscire a sviluppare in tempi rapidi nuovi prodotti di successo, garantendo qualità e affidabilità, è l’elemento distintivo e duraturo del business di ogni impresa. Diventa quindi fondamentale che l’organizzazione sia in grado di progettare prodotti facili da produrre, che anticipino e soddisfino le esigenze dei consumatori, passando in tempi rapidi dalla fase di ideazione a quella di industrializzazione e messa in produzione. Per alcune aziende di successo è stato vincente utilizzare il Lean Product Development (Lpd), un approccio innovativo ispirato ai principi del potente Sistema Toyota. Forte della sua esperienza e del know how maturato sul campo, la Galgano Formazione, Scuola di Formazione del Gruppo Galgano, ha messo a punto il nuovo Percorso Formativo “Sviluppo Nuovi Prodotti. Tecniche potenti di progettazione/industrializzazione e approcci fondamentali per lanciare in tempi rapidi prodotti di successo” – Milano, dal 6 maggio al 23 settembre. Sono previste agevolazioni per iscrizioni multiple, possibilità di frequentare singoli moduli di una o due giornate, flessibilità e alternanza di partecipazione a persone diverse della stessa azienda. Per ulteriori informazioni: tel. 02.39605222 - infogf@galganogroup.It - www.Galganogroup.it I partecipanti al percorso formativo, funzioni chiave in azienda del processo Sviluppo Nuovi Prodotti, avranno l’opportunità di apprendere, attraverso una modalità didattica studiata a formula “workshop”, tutti gli aspetti di un sistema di progettazione organizzato secondo le logiche del “pensiero snello” (Lean Product Development System). Sarà possibile acquisire strumenti per migliorare in tempi rapidi costi e qualità del processo, confrontarsi con altre realtà aziendali e comprendere a fondo il contributo che il processo Sviluppo Nuovi Prodotti può dare agli obiettivi di redditività dell’impresa. Il Lean Product Development (Lpd), detto anche Knowledge Based Environment, è un approccio che consente di integrare conoscenze, strumenti e processi finalizzati alla riduzione drastica del time to market per essere più veloci della concorrenza, generare prodotti di successo che soddisfino gusti ed esigenze, trovare soluzioni creative a vincoli tecnici, sviluppare prodotti semplici che garantiscano qualità fin dalle fasi di progettazione, generare processi e prodotti affidabili che riducano i costi di assistenza in garanzia. Il Gruppo Galgano, la società a capitale interamente italiano, è leader nel campo della consulenza di direzione e della formazione manageriale con forte orientamento ai risultati. Fondata da Alberto Galgano nel 1962, opera con uffici a Milano, Madrid e Barcellona. Info: www.Galganogroup.it