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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
UE, POLITICA ECONOMICA: SEI PROPOSTE PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Strasburgo, 24 maggio 2011 - Il Parlamento sta investendo grandi energie per uscire dalla crisi economica e per assicurarsi che non si ripeta in futuro. In autunno ha già adottato un pacchetto di norme per la vigilanza finanziaria del settore privato. Per la primavera sta lavorando a un nuovo insieme di regole che eviti la crescita smisurata di debiti e deficit negli Stati e permetta di correggere gli squilibri economici dell´Ue prima che sia troppo tardi. In aprile, la commissione Affari economici e monetari ha adottato il pacchetto sulla politica economica, composto da 6 proposte. Quattro mirano a rafforzare il Patto di stabilità e crescita, e a sorvegliare il bilancio. Le altre due sono finalizzate a monitorare gli squilibri macro-economici nell´ambito dell´Unione. La votazione è prevista per giugno, durante la plenaria di Strasburgo. Nella prima sezione dell´approfondimento troverete tutti i materiali audiovisivi; a seguire l´intervista con la Presidente della commissione economica Sharon Bowles; nella terza sezione potrete leggere i commenti di diversi relatori sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, mentre il voto in commissione è spiegato nella sezione conclusiva.  
   
   
UE: BUZEK NEL CAUCASO MERIDIONALE: "PIÙ RIFORME E COOPERAZIONE"  
 
Strasburgo, 24 maggio 2011 - Durante i tre giorni di visita ufficiale nel Caucaso meridionale, dal 18 al 21 maggio, il Presidente del Parlamento ha incontrato giornalisti, rappresentanti di governo e opposizione, cittadini di Armenia, Georgia e Azerbaigian, nonché i Presidenti dei tre Stati. Il Presidente Buzek non ha perso occasione per ricordare che la promozione della democrazia, il sostegno dei diritti umani, dello stato di diritto e della stabilità del Caucaso sono gli obiettivi primari del partenariato tra l´Ue e gli Stati a est dell´Ue. Ha anche sottolineato il sostegno del Parlamento europeo all´indipendenza della Georgia; ha visitato il memoriale dedicato alle vittime del genocidio armeno e, in Azerbaigian, ha reso omaggio ai caduti nell´invasione sovietica. Armenia - Mercoledì Buzek ha incontrato il Presidente armeno Serzh Sargsyan a Yerevan. "Ho chiesto alle autorità del paese di accelerare le riforme" ha raccontato, sottolineando l´importanza di un maggiore pluralismo nei media. Georgia - Giovedì a Tbilisi, Buzek ha esortato a mantenere lo slancio nelle riforme: "Per approfondire il nostro partenariato, occorrono ulteriori miglioramenti in materia di diritti umani, pluralismo dei media, indipendenza della magistratura, stato di diritto, cooperazione con l´opposizione", ha detto intervenendo al forum della Comunità delle democrazie parlamentari. "L´ue sostiene l´indipendenza, la sovranità e l´integrità territoriale della Georgia" ha aggiunto e "si rammarica profondamente della continua presenza delle truppe russe nelle regioni separatiste". Nel pomeriggio Buzek ha incontrato il Presidente georgiano Mikheil Saakashvili. Azerbaigian - In conclusione del viaggio Buzek ha raggiunto la città di Baku, dove è stato ricevuto dal Presidente del paese, Ilham Aliyev."vogliamo rafforzare la cooperazione economica, commerciale e energetica" ha dichiarato, sottolineando quanto l´Azerbaigian sia un partner di importanza cruciale nel settore energetico.  
   
   
"UN MONDO LIBERO DALLE MINE ANTIUOMO È POSSIBILE"  
 
 Strasburgo, 24 maggio 2011 - Quasi 14 anni dopo la firma del Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la sicurezza di oltre 90 paesi, in primis Afghanistan, Angola e Bosnia, è ancora pesantemente minacciata dai residui bellici. In una relazione d´iniziativa, l´inglese conservatore Geoffrey Van Orden si è complimentato per l´azione della comunità internazionale, chiedendo di mantenere i finanziamenti e incoraggiando i paesi interessati a intraprendere iniziative autonome. La lotta contro le mine antiuomo è supportata da 150 Stati - tra cui 26 membri dell´Unione europea - che hanno aderito alla Convenzione di Ottawa, con l´intento di mettere al bando l´uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle mine terrestri antipersona. Grazie all´impegno degli Stati firmatari del Trattato, 16 paesi hanno già liberato il proprio territorio dalle mine, i residui bellici e gli ordigni esplosivi rudimentali. Il numero delle vittime è sceso da 18.000 nel 1999 a 4.000 nel 2009. Resta tuttavia ancora molto da fare: nel 2009 la popolazione civile costituiva ancora il 70% delle vittime delle esplosioni, e in Afghanistan le mine antipersona causano tuttora 500 morti l´anno, oltre la metà bambini. Si stima inoltre che passeranno 100 anni prima che l´Angola venga ripulita da tutti gli ordigni. "Risposta straordinaria" della comunità internazionale - Nella relazione sui "progressi nella lotta contro le mine", presentata dal relatore Geoffrey Van Orden, si parla di una "risposta straordinaria" della comunità internazionale che, negli ultimi 10 anni, ha donato 3, 9 miliardi di dollari per disinnescare le mine e offrire assistenza ai feriti. Nel solo Afghanistan gli aiuti internazionali hanno raggiunto gli 80 milioni nel 2009. "Ci saranno sempre elementi deviati, gruppi ribelli o terroristici che continueranno a usare le armi più disumane, senza riguardo per le loro conseguenze". Tuttavia "un mondo libero dalla minaccia degli ordigni antiuomo è una possibilità realistica, entro scadenze ben precise", ha precisato Van Orden. Nuove priorità ... Nel rapporto si chiede agli Stati interessati di attivare le proprie risorse per la pulizia dei territori affetti, incentivando la creazione di una propria manodopera e programmi di assistenza alle vittime. Si invita la comunità internazionale a focalizzare gli aiuti sui Paesi che sono meno in grado di reagire con risorse proprie. Si chiede alla Commissione europea di aggiornare le sue linee guida per garantire una consegna più rapida, flessibile e efficiente dei fondi. Si deplora, infine, la soppressione di una linea di bilancio Ue del 2007, dedicata specificatamente alla lotta contro le mine antiuomo. La commissione Affari esteri voterà il rapporto domani. Il voto in plenaria è in programma per il 22 giugno.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA: IL PRESIDENTE SPACCA AVVIA A BRUXELLES LE CONSULTAZIONI CON GLI STAKEHOLDERS: ´FONDAMENTALE UNA PROPOSTA IL PIU` POSSIBILE CONCERTATA E CONDIVISA´..  
 
 Ancona, 24 maggio 2011 - Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, nella sua veste di relatore della proposta di parere per la costituzione della Macroregione Adriatico-ionica, ha avviato ieri a Bruxelles nella sede del Comitato delle Regioni gli incontri di consultazione con gli stakeholder in vista dell´approvazione del parere il 4 luglio nella Commissione Coter (la Commissione Politica di coesione territoriale del Comitato delle Regioni) e dell´approvazione definitiva dell´11-12 ottobre prossimi nella sessione plenaria del Cdr. Alle consultazioni del presidente Spacca partecipano, accanto alla presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso, commissari europei, ministri ed ambasciatori degli otto Stati Iai, presidenti di regioni, contee dell´area adriatico-ionica, parlamentari europei, associazioni di regioni e citta`, reti europee, Forum delle camere di commercio, delle Universita`, delle citta` Adriatico ioniche. Obiettivo degli incontri, raccogliere suggerimenti, proposte, punti di vista utili alla redazione del parere nel contesto della piu` ampia consultazione e dell´espressione di un´area matura per la costituzione di una macroregione Adriatico-ionica ai diversi livelli di governance: europeo, nazionale, regionale, locale e della societa` civile. Sempre oggi, in mattinata, il presidente Spacca ha partecipato nella sede del Comitato delle Regioni alla riunione annuale dei Ministri degli Esteri degli otto Paesi dell´Iniziativa Adriatico Ionica. Nel corso della riunione ministeriale e` stata formalizzata la nomina dell´ambasciatore Fabio Pigliapoco, nato ad Ancona, a segretario generale dell``Iniziativa Adriatico-ionica (Iai), organizzazione internazionale che raccoglie i Paesi che si affacciano sull``Adriatico e lo Ionio e che ha sede nel capoluogo marchigiano. L´ambasciatore Pigliapoco succede all´ambasciatore Alessandro Grafini. ´Lo scambio di punti di vista attraverso le consultazioni avviate in vista dell´approvazione del parere ad ottobre nella sessione plenaria del Comitato delle Regioni ´ sottolinea Spacca ´ sono di grandissima importanza al fine di sottoporre al Cdr una proposta di parere il piu` possibile condivisa, concertata e dunque rispondente alle esigenze di tutti i portatori d´interesse coinvolti. Del resto la nascita della Macroregione Adriatico-ionica non puo` prescindere da un approccio sistemico, in cui le diverse dimensioni, a livello economico, culturale, sociale, istituzionale, trovino una armonizzazione, finalizzata allo sviluppo dei territori coinvolti. Una sfida sicuramente alta, impegnativa che va dunque affrontata con uno sforzo corale, attraverso la massima unita` d´intenti tra Stati, altre Istituzioni coinvolte, stakeholder avviando una capillare campagna di informazione e coinvolgimento per raccogliere attorno a questo grande progetto la massima adesione possibile´.  
   
   
SLOVENIA, DIMINUZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE AD APRILE  
 
Lubiana, 24 maggio 2011 - In Slovenia, alla fine di aprile erano iscritti all´Ufficio di Collocamento 111.561 disoccupati, circa 2400 in meno del mese precedente. Sebbene la disoccupazione sia diminuita per il secondo mese consecutivo, il numero dei disoccupati è ancora molto elevato, di ben 12mila unità superiore rispetto all´aprile dello scorso anno.  
   
   
IL NOBEL AMARTYA SEN LODA LA LOMBARDIA DELLA SUSSIDIARIETÀ LECTIO MAGISTRALIS DELL´ECONOMISTA AI DIRIGENTI DELLA REGIONE FORMIGONI: BUON GOVERNO È VALORIZZARE LE ENERGIE DELLA SOCIETÀ  
 
 Milano, 24 maggio 2011 - ´In Regione Lombardia la sussidiarietà è il metodo di governo adottato con grande chiarezza, e la sua applicazione nei vari campi va ben oltre il focus dell´Unione europea sul decentramento politico. A un osservatore esterno non possono sfuggire il ruolo estensivo e netto della sussidiarietà in Lombardia: qui essa non è vista come una priorità solo politica, come accade nell´Unione europea, ma come un tentativo di integrare economia, politica e questioni sociali incentrato sul primato delle iniziative e delle decisioni prese non al centro ma ai livelli della produzione e della fruizione sociale, che sono appunto decentralizzati e diffusi tra le persone, le comunità e l´imprenditoria´. Con queste parole il Nobel per l´Economia Amartya Sen ieri ha spiegato all´auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano come in Lombardia lo sviluppo della società sia strettamente legato all´ampliamento delle libertà di scelta degli individui. L´occasione è stata la lezione ai dirigenti del sistema regionale lombardo organizzata da Eupolis, l´Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia che, nell´ambito del programma di attività della Scuola superiore di alta amministrazione attiva dal 2000, ha invitato Sen, professore di Economia e Filosofia presso la Harvard University. Scommessa Sulla Liberta´ - Titolo della lectio magistralis di Sen ´Capacità e capabilities: verso quale circolo virtuoso´: un tema, questo, che ha permesso di riflettere sul modello sussidiario di Regione Lombardia e su come la crescita di un territorio sia strettamente legata alla capacità di chi governa di scommettere sulla libertà e sulla responsabilità di ciascuno. ´Se andiamo a fondo della natura delle vite umane, la libertà di scegliere dà un grosso contributo al nostro benessere. Essere in grado di scegliere è un aspetto significativo dell´essere umano e ci differenzia dal mondo animale´. Su questo punto Sen è chiaro: ´La libertà ci rende responsabili di quello che facciamo. La libertà di agire non è solamente qualcosa che merita di essere valorizzata, ma è anche qualcosa che conferisce un certo grado di responsabilità. La capacità di agire, sotto questo aspetto, conferisce degli obblighi´. Dall´india All´europa - Il riferimento a quanto fatto dal Governo lombardo è diretto: ´L´esperienza a cui noi ci ispiriamo - ha commentato Formigoni nel corso della conferenza stampa organizzata prima dell´incontro - è quella della sussidiarietà. La nostra forza è la forza delle nostre persone, delle nostre famiglie e dei nostri giovani. Come presidente di Regione Lombardia ho sempre cercato di dare una mano a queste energie presenti nella società, perché da queste energie nasce una crescita´. È un principio, quello della sussidiarietà, che - come ha sottolineato Sen nel corso del suo intervento a Palazzo Pirelli - non solo è contenuto nel trattato di Maastricht del 1992, ma si ritrova anche negli scritti di Aristotele, nella dottrina sociale della Chiesa cattolica, nella Costituzione statunitense e, non ultimo, nell´editto dell´imperatore Ashoka e nel pensiero del filosofo indiano Kautilya. ´L´idea della sussidiarietà - ha chiarito Sen - non è una nozione specificatamente europea. I principi basilari sono molto generali e trovano applicazione nella politica e nella cultura´. Democrazia E Giustizia - La riflessione sul metodo della sussidiarietà è legata, per Sen, a quello della giustizia sociale e del suo riconoscimento. ´La partecipazione al livello più decentrato è essenziale´ dice il professore: ´Questo lega l´idea della sussidiarietà a quello di democrazia e, in particolare, alla valutazione della democrazia. Per essere sicuri che la giustizia non è stata violata in una via chiaramente discernibile, occorre concentrarsi su ciò che le persone stanno ottenendo dai sistemi economici, politici e sociali. Data l´importanza dell´interesse umano, di cura e di iniziativa, questo richiede non solo la decentralizzazione al livello dell´organizzazione, ma anche la decentralizzazione al livello dell´azione, delle politiche e delle scelte´. Rosa Camuna Al Professore - Le riflessioni di Sen convergono, pertanto, con il metodo di governo lombardo: ´Per questa ragione - dice Formigoni - ho voluto che il Nobel venisse a tenere una lectio magistralis all´interno della Scuola superiore di alta amministrazione alla quale partecipano i dirigenti di Regione Lombardia. Uno dei nostri punti di forza è la formazione continua che offriamo ai nostri dipendenti´. A conclusione dell´incontro a Palazzo Pirelli il presidente ha donato al Nobel una scultura che riproduce la Rosa camuna, assieme a un volume dedicato a Palazzo Lombardia. Alla conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa regionale ha partecipato anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha consegnato a Sen un volume riservato ai progetti di cooperazione internazionale che dal 2008 sono stati avviati in vista dell´Expo 2015.  
   
   
RICEVUTA IN REGIONE EMILIA ROMAGNA DELEGAZIONE CINESE DEL LIAONING  
 
Bologna, 24 maggio 2011 - Ricevuta in Regione delegazione cinese del Liaoning. L’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli ha incontrato, ieri, una delegazione istituzionale della provincia cinese del Liaoning, guidata da Zhao Guohong, vicepresidente dell’Associazione del Liaoning per l’Amicizia con i paesi straneri, da Lu Song, direttore del locale Centro di Ricerca per lo Sviluppo, e da Chen Guangiung, vicedirettore del Dipartimento delle Finanze del Liaoning. Al centro dell’incontro, lo sviluppo delle relazioni bilaterali e il rafforzamento dell’accordo di collaborazione tra i due territori, stipulato nel 1987. «La collaborazione bilaterale - ha evidenziato l’assessore Muzzarelli - si svilupperà in particolare sui settori del turismo, dell’innovazione e trasferimento tecnologico, della produzione biologica e della meccanica specializzata, anche con la partecipazione ai più importanti eventi fieristici. Per questo, oggi proponiamo di costituire un gruppo di lavoro che individui le opportunità migliori per cittadini ed istituzioni, e concretizzi e dia gambe alla collaborazione tra Regione Emilia-romagna e Provincia di Laoning». Il Liaoning è una delle 22 Province della Repubblica Popolare Cinese. Si trova nella parte meridionale della Cina nord-orientale, chiamata Manciuria. Il capoluogo è Shenyang, dove dal 1949 ad oggi, sono state installate industrie per la produzione di auto, aerei, locomotive, turbine e trasformatori elettrici, fonderie di rame, zinco e piombo. Il tessile e la conservazione dei prodotti alimentari sono due settori in costante sviluppo e di notevole peso economico nella provincia. Un’esposizione industriale, simile a quella di Shanghai, testimonia l’importanza di questa città nel settore industriale. La città di Anshan è il principale centro siderurgico cinese per l’acciaio e la ghisa, mentre la città di Luda costituisce il più moderno centro marittimo con un porto attivo, con cantieri navali (petroliere e transatlantici), officine ferroviarie, stabilimenti meccanici (trattori e attrezzi agricoli). È l’unico porto che, data la sua profondità, può ospitare navi di grosso tonnellaggio.  
   
   
DE FILIPPO HA RICEVUTO L’AMBASCIATORE DELLA GERMANIA GERDTS IL DIPLOMATICO TEDESCO, PER LA PRIMA VOLTA IN BASILICATA, STA COMPIENDO UNA VISITA NELLA REGIONE  
 
Potenza, 24 maggio 2011 - Si è parlato delle risorse della Basilicata ma anche dei grandi temi nazionali a partire dal federalismo nell’incontro tenutosi ieri mattina tra il presidente della Regione, Vito De Filippo, e l’ambasciatore della Repubblica federale tedesca, Michael H.gerdts. Il diplomatico, per la prima volta in Basilicata, sta compiendo una visita nella regione per conoscere meglio il territorio e le sue caratteristiche, ricordando che tanto nella provincia di Potenza che in quella di Matera operano diverse imprese del suo Paese ed è, inoltre, meta frequentata dai turisti tedeschi. La Germania, ha ricordato De Filippo, ha accolto dagli anni Sessanta in poi ondate di emigrazione dalla Basilicata. Ma, da allora, il territorio lucano ha subito una grande trasformazione. Dall’insediamento Fiat a Melfi fino allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio in Val d’Agri, la Basilicata sta conquistando un ruolo preponderante nel panorama economico italiano. “Con le sue risorse la regione – ha spiegato De Filippo - contribuisce al momento per il 6 per cento all’approvvigionamento energetico del Paese e il suo ruolo è destinato a crescere. Nel dialogo con il governo nazionale la Basilicata si sta giocando la partita dello sviluppo sollecitando interventi infrastrutturali per colmare il gap con il Nord del Paese”. La Basilicata, però, non sta puntando solo sull’energia e sulle politiche di sviluppo del settore (ribadendo, però, la netta contrarietà al nucleare), ma anche sul turismo e sull’agricoltura, che sono punti di forza dell’economia lucana e per i quali la Regione sta mettendo in campo programmi per sostenere i comparti nonostante le difficoltà congiunturali e strutturali. Nell’incontro, infine, il presidente e l’ambasciatore tedesco si sono confrontati sul modello di federalismo che il governo italiano sta costruendo per il Paese e l’esperienza della Germania dopo la caduta del Muro di Berlino. “In Italia – ha detto ancora De Filippo – il regionalismo convive con forti elementi di centralismo. Siamo preoccupati per il Sud che non ha autonomia fiscale. Un federalismo non solidale lascerebbe definitivamente indietro il Meridione, che, invece, ha bisogno di massicce politiche di coesione per superare definitivamente il divario con il Nord”.  
   
   
APPROVATO IL PROGRAMMA “CALABRIA INTERNAZIONALE”  
 
 Catanzaro, 24 maggio 2011 - L’assessore regionale all’Internazionalizzazione ed alle Politiche Euromediterranee Fabrizio Capua sottolinea l’importanza dell’approvazione, da parte della Giunta, del Programma “Calabria Internazionale” e del Piano Operativo Annuale 2011. “La crisi economica internazionale dell’ultimo triennio – ha detto Capua - ha ridotto ulteriormente l’incidenza della Calabria rispetto al valore complessivo dell’export nazionale. La scarsa cooperazione interistituzionale, l’incapacità di creare sinergie tra gli attori del sistema di promozione dell’export, ma soprattutto l’assenza, fino ad oggi, di una visione chiara e di lungo periodo, in merito alle strategie volte al rilancio in chiave internazionale del sistema produttivo, hanno segnato negativamente il percorso di apertura della Regione alle opportunità rappresentate dai mercati esteri. Le imprese, disorientate dall’esistenza di una congerie eterogenea di iniziative, coinvolte in progetti con scarse ricadute in termini di sviluppo e crescita della competitività, hanno fino ad oggi sofferto profondamente la carenza di un sistema di Governance regionale dell’internazionalizzazione. In questo contesto, il rafforzamento della capacità istituzionale di gestione delle politiche per l’internazionalizzazione e l’avvio di un percorso condiviso con il territorio, costituiscono le priorità per la ripresa dell’economia regionale; un rinnovamento fondato su una strategia in grado di offrire risposte concrete, definendo strumenti operativi/finanziari innovativi, selezionando gli ambiti geografici/settoriali con le maggiori prospettive di sviluppo commerciale e produttivo sui quali concentrare le risorse e l’impegno istituzionale. Internazionalizzazione, dunque, come scelta prioritaria e strategica per lo sviluppo del tessuto produttivo e, più in generale, dell’intero territorio. Il Programma Calabria Internazionale intende offrire quelle risposte che le imprese attendono da sempre, rimuovendo le criticità evidenziate nelle analisi di contesto, attraverso una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione pubblica a supporto delle politiche a sostegno delle imprese. Calabria Internazionale costituisce, pertanto, il quadro unitario di riferimento delle strategie di internazionalizzazione del ‘Sistema Calabria”, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare in maniera durevole la competitività del sistema produttivo regionale”. Con l’approvazione di questa importante delibera, quindi, anche la nostra Regione ha un vademecum nella realizzazione di attività volte al rafforzamento della posizione internazionale della Calabria, attraverso un’attenta azione di penetrazione dei mercati esteri. In particolare, il Programma “Calabria Internazionale” persegue l’obiettivo generale di elevare il grado di apertura internazionale del sistema regionale, attraverso un’azione pubblica efficace ed efficiente, in grado di incidere concretamente sullo sviluppo economico della Regione. Le linee direttrici di sviluppo hanno la finalità di: mettere a sistema le iniziative e gli interventi di promozione economica attivi sul territorio regionale attraverso un maggiore e più incisivo raccordo tra la Regione Calabria e gli organismi che operano per le medesime finalità; sostenere l’espansione dell’apertura internazionale dell’economia calabrese attraverso una maggiore e più incisiva partecipazione delle imprese alle diverse forme di internazionalizzazione, basate su rapporti di collaborazione, investimento ed integrazione in altri settori di interesse; stimolare e facilitare l’accesso delle imprese e degli operatori economici ed istituzionali calabresi alle informazioni, agli strumenti di agevolazione ed ai servizi di supporto tecnico nel campo dell’internazionalizzazione, a partire dal rafforzamento delle funzioni dello Sprint Calabria e dalla promozione di una rete di Desk all’estero; rafforzare l’immagine e l’attrattività del prodotto “Made in Calabria” attraverso azioni mirate di scouting e marketing territoriale, intese a promuovere i fattori distintivi della Regione Calabria sui mercati internazionali. Assieme al Programma “Calabria Internazionale”, è stato approvato anche il Pea (Piano Esecutivo Annuale) 2011, che individua, in concreto, le azioni da realizzare nell’anno in corso ed al quale può essere data immediata esecuzione. L’approvazione dei due documenti ha reso possibile l’uso delle risorse finanziarie sulle relative linee di intervento del Por 2007/2013, pari a 7.000.000,00 di euro.  
   
   
MINISTERI FUORI DA ROMA. ZAIA: “UN PODEROSO VANTAGGIO PER L’ITALIA”  
 
Venezia, 24 maggio 2011 “L’eventualità suggerita dal ministro Bossi di trasferire alcuni ministeri da Roma al Nord sarebbe un poderoso vantaggio per il sistema-Italia”. A dirlo è il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, con riferimento alle ipotesi di trasferimento di alcuni ministeri da Roma. “Non solo quindi non vedo alcuno scandalo in quanto dichiarato da Umberto Bossi – prosegue Zaia - ma a me come a molti altri sembrano del tutto evidenti gli effetti che ne scaturirebbero. Una capitale diffusa nel Paese, come già accade in molte nazioni, anche europee, darebbe il senso, anche simbolico, di un federalismo finalmente attuato. Vale la pena di ricordare che sicuramente il federalismo oggi rappresenta la componente più centripeta rispetto all’unità di cui tanti parlano”. “Ma, in secondo luogo – sottolinea ancora Zaia – questo policentrismo delle capitali consentirebbe di far crescere da Nord a Sud una classe dirigente di estrazione finalmente non romana. Oggi, sia per chi abbia l’ambizione di svolgere un ruolo professionale nell’alta burocrazia dello Stato, sia per i molti altri aspetti formativi legati al lavoro che si svolge nel cuore dello Stato, per un giovane che non provenga dall’attuale capitale è quasi impossibile fare la gavetta”. “Dovremmo discutere su quali tempi dare a questa scelta – conclude il presidente veneto – piuttosto che attardarci nella difesa di uno stato delle cose che palesemente non regge più”.  
   
   
UMBRIA, GIUNTA REGIONALE ACCELERA SULL’”ECOINNOVAZIONE”: FINANZIATI TUTTI I PROGETTI CON UN ULTERIORE MILIONE DI EURO  
 
Perugia, 24 maggio 2011 - Una decisa accelerazione, con lo stanziamento tra l´altro di un ulteriore milione di euro, è stata decisa dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, sul versante degli incentivi alle imprese industriali che hanno presentato progetti "eco innovativi" finanziabili con i fondi comunitari del Por Fesr 2007-2013. Nel dicembre dello scorso anno si era provveduto ad approvare la graduatoria delle istanze ammissibili pervenute, in cui risultano inserite 118 imprese per un valore di contributi di oltre 4 milioni e mezzo di euro a fronte di un valore di investimenti pari a 13,5 milioni di euro. Tenuto conto della disponibilità di bilancio in quel momento è stato possibile finanziare solo 80 imprese assegnando la somma di Euro 3.212.470,15. Alla data del 30 aprile scorso, sono stati assunti impegni per circa 5 milioni e mezzo di euro corrispondenti al 52,7% delle risorse assegnate e liquidazioni per circa 2 milioni e 300 mila euro pari al 41,6% degli impegni assunti. "I buoni livelli di attuazione - afferma l´assessore Rossi - dipendono in parte dai tempi in cui si è dato avvio all´attività, ma soprattutto dal forte interesse manifestato dalle imprese che, tenuto conto della loro situazione tecnologica sono state e sarebbero ancora in grado di formulare progetti volti ad un innalzamento del livello di tutela ambientale nei processi produttivi". L´incerto quadro normativo nazionale in materia di incentivi alle fonti rinnovabili, continua l´assessore, non permette ancora di elaborare un nuovo Bando, che di per sé potrebbe contenere anche nuove modalità e tipologie di intervento, ma ciò potrà essere fatto solo una volta chiarito questo quadro normativo, evitando sovrapposizioni e scarsa efficacia. Al momento risulta necessario determinare un processo di accelerazione della spesa dell´attività a4 dell´Asse I del Por Fesr 2007-2013, evitando anche il possibile disimpegno automatico delle risorse comunitarie, e quindi abbiamo deciso di finanziare tutti i progetti già selezionati ed ancora non agevolati per mancanza di risorse. "L´ulteriore concessione di contributi - sostiene l´assessore - andrebbe a supportare che hanno già dichiarato la loro intenzione di realizzare interventi incentrati sulla ecoinnovazione e per la cui esecuzione risultava necessario il sostegno pubblico. In questa fase congiunturale così critica appare quanto mai necessario che la Regione, verificata la disponibilità di risorse, possa garantire il suo apporto alla realizzazione di interventi che possono concorrere ad evitare un ulteriore arretramento del nostro sistema produttivo, oltre che consentire un approccio di politica industriale di tipo espansivo in un contesto in cui invece a livello nazionale si registra una pressoché completa stasi". Per questi motivi la Giunta regionale ha disposto un ulteriore finanziamento della graduatoria per 1 milione di euro, autorizzando contestualmente anche l´utilizzo delle eventuali disponibilità finanziarie derivanti da realizzazioni parziali, rinunce o revoche proprio al fine di completare il finanziamento di tutti i progetti già dichiarati ammissibili".  
   
   
ROMA, INCONTRO TRA BERLUSCONI E IORIO A PALAZZO GRAZIOLI  
 
Campobasso, 24 maggio 2011 - Il Presidente della Regione Michele Iorio ha avuto il 19 maggio a Roma, presso Palazzo Grazioli, un lungo e cordiale incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, il quale si è complimentato per l´ottimo successo elettorale ottenuto nel Molise dal centrodestra con la conquista della Provincia di Campobasso. Il Presidente Iorio ha illustrato al Presidente Berlusconi la situazione generale del Molise e le sue esigenze. In particolare modo, Iorio ha rimarcato il grosso percorso fatto dal Governo regionale per la messa a punto di un Piano di riorganizzazione del Sistema sanitario che tenesse conto delle particolarità territoriali e demografiche della regione. «Un Piano - ha detto- che ha necessità di essere opportunamente condiviso e sostenuto dal Governo centrale per renderlo completamente operativo ed eliminare le addizionali Irpef che mortificano l´economia molisana». Il Presidente Iorio ha quindi sottolineato che all´interno del Piano per il Sud debbono trovare spazio le esigenze infrastrutturali del Molise, con particolare attenzione per l´Autostrada Termoli-san Vittore e la ricostruzione post-sisma. «Ho rappresentato al Presidente Berlusconi - ha detto ancora Iorio - la priorità assoluta del Molise che è quella di terminare la ricostruzione post sisma, per la quale ho chiesto un finanziamento di almeno 350 milioni di Euro in tre anni». Iorio ha poi voluto ricordare a Berlusconi le particolarità del Molise, sia legate alla sua dimensione che alla stratificazione della sua popolazione spalmata in 136 Comuni. Particolarità che, evidentemente, abbisognano di peculiari provvedimenti da parte del Governo nazionale. Il Presidente Berlusconi ha convenuto sulla straordinarietà delle specificità del Molise e si è detto intenzionato a sostenerne le esigenze, prima tra tutte quella del Piano sanitario, per poi passare all´Autostrada e, quindi, alla ricostruzione post sisma. Nel colloquio sono stati affrontati anche temi riguardanti il Federalismo, i Decreti attuativi e le problematiche generali concernenti l´attuale situazione politica. Il Presidente Iorio ha quindi voluto consegnare al Premier una copia del "Chronicon Volturnense", recentemente pubblicato sotto il patrocinio della Presidenza della Regione, e lo ha invitato ufficialmente in Molise a visitare, tra le altre cose, il sito di San Vincenzo al Volturno. Invito che il Presidente ha accolto con piacere.  
   
   
"FALCONE, DICIANNOVE ANNI DOPO": CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO WEB PRESIDENTERRANI.IT  
 
 Bologna, 24 maggio 2011 - "Falcone, diciannove anni dopo": è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, pubblicato  ieri sul sito web www.presidenterrani.It  Di seguito il testo del corsivo: "Questo Paese deve tanto a Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino, alle tante donne e uomini caduti per essere stati considerati ostacolo insormontabile alla vita stessa delle mafie. E lo dico non solo perché oggi è il 19° anniversario della strage avvenuta a Capaci, in quella autostrada dove il magistrato simbolo della lotta alla mafia trovò la morte assieme alla moglie, magistrato, e ai ragazzi della scorta. Lo dico perché, nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche l’insegnamento che Giovanni Falcone ci ha lasciato resta una pietra miliare nella storia di questo Paese. Per ribadire il primato della legalità, per isolare i fenomeni malavitosi, per far sì che le mafie non possano infiltrarsi nella vita delle comunità. E credo che il sacrificio dei tanti giudici caduti sotto i colpi delle mafie - da Chinnici a Terranova, da Livatino allo stesso Borsellino e a tanti altri ancora - dovrebbe far riflettere chi oggi parla dei magistrati con parole che offendono non solo la memoria di chi è caduto, ma anche il lavoro di chi si batte ogni giorno contro il crimine. Ma per condurre questa guerra non servono affermazioni di principio. Occorre fare cose concrete, come Falcone ci ha insegnato. E’ in questo solco che sta la decisione della Regione Emilia-romagna di approvare una legge, appena entrata in vigore, che ha come obiettivo quello di contrastare le infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto sociale ed economico. Non una legge-manifesto, ma una legge fatta di cose concrete. Che consente ai Comuni di utilizzare al meglio i beni confiscati alla mafia, di prevenire l’usura, di osservare l’evolversi dei fenomeni criminali, di collaborare attivamente con le forze dell’ordine per la lotta al crimine. Basterà? Non basta certo una risposta singola, anche se importante, ed è per questo che vanno perseguite azioni congiunte. "Si muore, in genere, perchè si è soli". Lo ha detto Falcone. Riflettiamoci  
   
   
"IL TRENTINO" RACCONTA LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA  
 
 Trento, 24 maggio 2011 - E´ la semplificazione amministrativa la protagonista del nuovo numero de "Il Trentino”, mensile della Provincia autonoma di Trento, in distribuzione in questi giorni. Ricordiamo che "Il Trentino" si può comodamente leggere anche sul web. E´ sufficiente entrare nel sito www.Provincia.tn.it e cercare l´area riviste nello spazio dell´Ufficio stampa per arrivare a "Il Trentino". Da qualsiasi computer, in qualsiasi angolo del mondo, sono disposizione tutti i numeri della nuova serie: basta un clic per girare le pagine. Intanto, ecco il numero di maggio, il 309, con la copertina dedicata appunto all´innovazione e un servizio di nove pagine dove si parla della riduzione dei tempi nell´evasione delle pratiche, del lavoro dell´Apiae, l´Agenzia provinciale per l´incentivazione delle attività economiche, della fibra ottica, del Protocollo informatico, della Posta elettronica certificata, del Portale dei servizi, della Carta provinciale dei servizi. Nel sommario di questo numero trovano poi spazio le Comunità di valle con le iniziative dell´assessore Mauro Gilmozzi, impegnato in una serie di incontri di accompagnamento e supporto all´attivazione della programmazione urbanistica e dello sviluppo. Spazio anche ad Informatica Trentina con i dati di bilancio 2010 a conferma del ruolo di motore di crescita del "sistema Trentino". E spazio alla cronaca della visita in Trentino del prefetto Franco Gabrielli, nuovo capo della Protezione civile nazionale e alla notizia dell´intitolazione di "Corso Provincia di Trento" per una delle vie del nuovo villaggio costruito a Villa Sant´angelo, in Abruzzo, dopo il terremoto del 6 aprila. A pochi giorni dall´inizio della sesta edizione, "il Trentino" dedica ampio anche al Festival dell´economia con cinque pagine e il disegno dell´"altra copertina" di Filippo Bampi. Da segnalare poi articoli su: la Fly di Grigno; la festa dei vicini dell´Itea; le analisi nella norma sul latte materno a Borgo Valsugana; il Rapporto Osservasalute 2010; le iniziative in programma a cent´anni dal primo conflitto mondiale; i forti del Tonale; i palazzi storici di Trento; lo scrittore Carmine Abate; le strutture sportive in Trentino; la mostra del Mart di Rovereto con i capolavori del Musée d´Orsay di Parigi; la seconda parte di un viaggio nelle scuole di teatro; gli itinerari dell´Autonomia; la tredicesima puntata dedicata ai gruppi rock locali. Infine due pagine, "Biblioteca", dedicate alle novità editoriali locali e le notizie dall´"Europa" a cura del Servizio Rapporti Comunitari e Sviluppo Locale e del Centro di Documentazione Europea. "Il Trentino" (diretto da Gianpaolo Pedrotti, coordinamento editoriale di Carlo Martinelli) è disponibile anche online, all’indirizzo internet http://www.Ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino    
   
   
LA GIUNTA HA DELIBERATO L’ACQUISIZIONE DI UNO O PIÙ RAMI DI “SVILUPPO ITALIA CALABRIA”  
 
 Catanzaro, 24 maggio 2011 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, assistito dal Dirigente generale della Presidenza Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti è stato deliberato l’aggiornamento della rete regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare; è stato, inoltre, preso atto delle determinazioni assunte dalla seconda commissione consiliare relativamente ai provvedimenti adottati in favore degli aeroporti calabresi. La Giunta ha, quindi recepito l’intesa Stato-regioni sull’eliminazione del morbillo e della rosalia congenita. Sempre su proposta del Presidente Scopelliti, d’intesa con l’Assessore alle Attività Produttive Antonio Caridi, è stato deliberato di autorizzare la società “Fincalabra”, quale organismo “in house” della Regione, ad acquisire, a titolo gratuito, uno o più rami d’azienda di “Sviluppo Italia Calabria”. Su proposta dell’assessore alle attività produttive Antonio Caridi, sono stati approvati due disegni di legge d’ iniziativa della Giunta. Il primo ha come oggetto le “Norme per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti”; il secondo parla di “Incentivi alle imprese tramite lo strumento del credito d’imposta”. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato approvato il disegno di legge concernente la “giornata regionale del calendario in memoria di Aloysius Lilius da Cirò”. E’ stata anche deliberata la programmazione degli interventi culturali per il 2011. Tra questi: iniziative culturali promosse da comuni associazioni e fondazioni, l´istituzione di una sezione sulla ´ndrangheta presso la biblioteca del Consiglio regionale, l´organizzazione di un festival della politica, la partecipazione alla biennale di Venezia con l´allestimento di una sezione calabrese nella villa “Zerbi” di Reggio; la valorizzazione del patrimonio dialettale calabrese; l’ospitalità del Premio Viareggio-repaci; l’organizzazione di convegni su economia e cultura. Su proposta dell’Assessore al Bilancio e Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini, la Giunta ha approvato due delibere. La prima riguarda una modifica al Manuale delle Procedure dell’Autorità di Certificazione del Por Calabria Fesr e Fse 2007-2013, approvato con Dgr n. 459/2009. Poiché l’applicazione di tale manuale viene esplicitamente reso applicabile alla sola programmazione Fesr, con questa delibera si provvede ad estendere l’ambito di applicazione anche al Fse. La seconda delibera prevede una variazione di Bilancio finalizzata alla riallocazione sul capitolo 6421101 di risorse economiche finalizzate alle azioni di assistenza tecnica alla misura 7.1 del Por Calabria. Su proposta dell’Assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani è stato deliberato di assegnare al Comune di Gioia Turo lo stanziamento di cinquecentomila euro destinati alle famiglie residenti per il parziale ristoro dei danni subiti a seguito degli eventi calamitosi del novembre scorso. Su proposta dell’assessore ai Ll.pp. Giuseppe Gentile è stata approvata la proposta di legge sulle “Norme per l’abitare sostenibile”. La proposta stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole degli ambiti urbanistici ed edilizi, finalizzata a soddisfare le necessità di crescita e di benessere dei cittadini, senza pregiudizio per la qualità della vita delle generazioni future e nel rispetto delle risorse naturali.  
   
   
SOMMINISTRATI INPS. COSÌ LA VICE PRESIDENTE, LOREDANA CAPONE  
 
 Bari, 24 maggio 2011 - “La Regione Puglia sta seguendo con preoccupazione la vertenza che interessa oltre 1200 lavoratrici e lavoratori somministrati Inps in tutta Italia, di cui oltre 100 nella Regione Puglia, il cui contratto di lavoro interinale è scaduto il 31 marzo e non potrà essere rinnovato a causa delle norme introdotte dal Governo Nazionale. Si tratta di lavoratori-sottolinea Loredana Capone- che per anni hanno garantito al maggior Ente previdenziale italiano la prestazione di servizi fondamentali maturando una elevata professionalità. “Il Governo, nonostante sia stato sollecitato dai lavoratori, dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Ente interessato (l’Inps) che non intende rinunciare alle professionalità di questi lavoratori che si sono formati in anni di lavoro complesso e altamente professionale, continua a non dare alcuna risposta. Un silenzio, che contrasta con la promessa fatta in Parlamento di individuare una soluzione prima della scadenza dei contratti. “Non si può accettare- conclude la vice Presidente- che ai problemi occupazionali determinati dal mercato si aggiungano quelli determinati dal Governo. Chiediamo che a questi lavoratori sia offerta una soluzione che garantisca la continuità del loro reddito e al tempo stesso consenta all’Ente di continuare ad erogare i servizi previsti ai cittadini utilizzando la loro professionalità.”  
   
   
SEMINARIO DELLA REGIONE BASILICATA PER DIPENDENTI ENTI LOCALI SI DISCUTERÀ DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE BRUNETTA E DEL FONDO PER LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA  
 
Potenza, 24 maggio 2011 - “Applicazione legge Brunetta e fondo per la contrattazione decentrata”, è’ il titolo del seminario di studio, organizzato dal Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale – Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo, che si svolgerà giovedì 26 maggio 2011 alle 9,00 presso il Museo Provinciale di Potenza. Il seminario – spiegano i promotori - rientra nell’attività di aggiornamento, programmata dalla Regione Basilicata, a favore dei dipendenti degli enti locali. Relazionerà Arturo Bianco, docente della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale e autore di numerose pubblicazioni in materia di ordinamento degli enti locali e gestione del personale. I lavori saranno introdotti da Pasquale Monea, dirigente dell’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo.  
   
   
SALVARE IL SISTEMA ALTOATESINO DELL´APPRENDISTATO  
 
 Bolzano, 24 maggio 2011 - Il testo unico statale che riforma l´apprendistato è stato discusso il 23 maggio dalla Giunta provinciale, che ha incaricato l´assessora Sabina Kasslatter Mur di avviare i contatti con il Minsitero competente per verificare le possibilità di mantenimento del sistema da anni in vigore con successo in Alto Adige. L’apprendistato altoatesino, che interessa attualmente 3.500 giovani tra i 16 e i 29 anni, rappresenta il cardine del sistema duale che si basa sulla preparazione tecnica in azienda e sull´insegnamento nelle scuole professionali (un giorno alla settimana o a blocchi settimanali per un totale di almeno 9 settimane all´anno). La legge provinciale ha previsto una durata di tre anni (prorogabile di un anno e in casi particolari due) e un minimo di 1000 ore di formazione scolastica e inoltre è stato innalzato a 29 anni il limite massimo d’età per la stipulazione di un contratto di apprendistato. Per evitare passi indietro alla luce del nuovo Testo unico approvato dal Governo e conservare quindi l´impianto dell´apprendistato altoatesino, che negli anni si è rivelato un successo soprattutto nei settori dell´artigianato, dell´industria, del commercio e dell´alberghiero, la Giunta provinciale ha incaricato l´assessora competente Kasslatter Mur di avviare i contatti con il Ministero all´Istruzione pubblica e di sviluppare una soluzione a salvaguardia del modello altoatesino. "Chiederemo la conferma della formazione duale possibile fino ai 29 anni rispetto ai 18 prospettati a livello nazionale e inoltre difenderemo la possibilità di prevedere ancora i quattro e nei mestieri più complessi i cinque anni di apprendistato rispetto al triennio nazionale", annuncia Kasslatter Mur. Eventuali modifiche al modello di apprendistato verranno discusse e sviluppate dalla Giunta provinciale in stretta collaborazione con le parti sociali.  
   
   
IL 26 MAGGIO A NUORO UN SEMINARIO SULL´APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE  
 
 Cagliari, 24 maggio 2011 - Per favorire la più ampia informazione sulla nuova disciplina regionale dell´apprendistato professionalizzante, valida a partire dal 1° giugno 2011, l´Assessorato del Lavoro organizza un seminario informativo rivolto ai professionisti dell´Ordine dei consulenti del lavoro. Il seminario si terrà presso la Camera di commercio di Nuoro, in via Pappandrea n. 8, alle ore 10.30 del prossimo 26 maggio e verterà sul tema "La formazione dei tutor aziendali e degli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante: procedure e modelli della Regione Sardegna".  
   
   
SICUREZZA: AL VIA V CICLO CORSI ADDESTRAMENTO POLIZIA LOCALE  
 
Trieste, 24 maggio 2011 - Nel corso della sua visita alla Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Trieste, l´assessore regionale alle Attività produttive e Sicurezza, Federica Seganti, ha confermato ieri l´avvio del quinto ciclo di formazione ed addestramento per la Polizia locale e dei primi corsi di livello avanzato su tutte le discipline di base. Incontrando gli agenti della Polizia Locale impegnati nell´addestramento, l´assessore ne ha sottolineato la disponibilità, dal momento che l´accesso ai corsi avviene ancora a livello volontario e non esime quindi dal lavoro di routine presso i rispettivi comandi. Se il compito d´organizzare la formazione di questi agenti (che in Friuli Venezia Giulia sono oltre un migliaio), è affidato alla Scuola per la Polizia locale del Friuli Venezia Giulia, è stato l´accordo di collaborazione tra Regione e Scuola della Polizia di Stato a dare a quest´ultima, anche grazie alla professionalità dei suoi istruttori, un ruolo di primo piano. Ai tre cicli di corsi organizzati nel 2010 hanno partecipato 324 operatori di Polizia locale provenienti da 61 comandi, per un totale di 612 corsi/persona. Un numero già consistente destinato ad aumentare entro il luglio 2011, quando, concluso il quinto ciclo, saranno stati erogati ben 1095 corsi/persona. Un andamento che incontra il gradimento di agenti e comandi, tanto che il Comitato tecnico, composto dai comandanti del territorio, ha espresso l´auspicio - ha detto il direttore del Servizio regionale Polizia locale e Sicurezza, Roberto Rossetto - che tutti gli addetti di Polizia locale del Friuli Venezia Giulia frequentino i 4 corsi base (addestramento al tiro, tecniche operative del controllo su strada, difesa personale, guida sicura) in quanto utili a dare agli agenti le garanzie essenziali al lavoro in strada. L´iniziativa di fornire loro formazione e addestramento probabilmente anticipa le linee del Ministero degli Interni in tema di ordine e sicurezza pubblica, ha notato il direttore della Scuola, Gianluca Greco, che ha definito "virtuoso" il Friuli Venezia Giulia per essere stato la prima regione italiana (e per ora l´unica) ad affrontare costruttivamente il problema, gestendolo correttamente anche dal punto di vista del contenimento della spesa. Poiché alcuni corpi di Polizia locale del Friuli Venezia Giulia ancora non hanno in dotazione un´arma (senza non si può accedere all´addestramento al tiro) ma utilizzano, come accade a Trieste, lo spray antiaggresione, si sta valutando anche la realizzazione di un corso per l´uso corretto di questo strumento d´autodifesa. I questori attingono sempre di più alle risorse della Polizia Locale per il servizio di sicurezza pubblica, ha notato Greco citando ad esempio il Giro d´Italia. "È un´attività semplice in cui può sempre capitare l´imprevisto - ha continuato - e la Polizia locale deve essere in grado di intervenire in sicurezza, al pari della Polizia di Stato, nel contesto di un impiego che è sempre più pressante e potrebbe essere il preludio della revisione dei compiti di Polizia locale a livello nazionale".  
   
   
LEGALITA´ IN SICILIA: SIGLATO PROTOCOLLO CON VIMINALE E CONFINDUSTRIA  
 
 Palermo, 24 maggio 2011 - E´ stato firmato, alla Prefettura di Palermo, tra il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, vicepresidente della Regione siciliana e assessore all´Energia e ai Servizi di pubblica utilita´, Giosue´ Marino, i Prefetti dell´Isola e Confindustria Sicilia, un protocollo destinato a garantire sul territorio regionale un piu´ penetrante controllo di legalita´ nei settori economici delle energie, delle fonti rinnovabili, delle acque e dei rifiuti. Sono i settori di cui l´assessorato regionale all´Energia e dei Servizi di pubblica utilita´ gestisce procedimenti finalizzati a rilasciare, a soggetti privati, autorizzazioni o concessioni per la realizzazione di interventi infrastrutturali, anche di produzione, che rivestono il carattere della pubblica utilita´, e per l´esercizio di attivita´ imprenditoriali di pubblico interesse di importo superiore a 154.937,00 euro. Con la sottoscrizione del protocollo, unico sul territorio nazionale, vengono introdotte innovative ed efficaci misure di cautela antimafia e anticorruzione, che integrano quelle gia´ imposte dalla legge. In particolare, per prevenire tali fenomeni patologici di assoluta gravita´ - che costituiscono anche remora ad un sano sviluppo economico del territorio - e garantire la piena affidabilita´ morale dei soggetti privati richiedenti concessioni o autorizzazioni all´amministrazione nei suddetti settori, l´assessorato all´Energia, gia´ in fase istruttoria, utilizzera´ sistematicamente lo strumento delle informazioni antimafia del Prefetto (articolo 10 del D.p.r. 252/98) nei confronti delle societa´ o imprese che richiedono il provvedimento. Anticipando quindi la soglia di tutela contro il rischio delle infiltrazioni criminali. I privati interessati al provvedimento saranno obbligati, attraverso la sottoscrizione di appositi patti di integrita´, ad adottare analoghe iniziative nei confronti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici con cui stipulano contratti privati per l´esecuzione dei lavori o per la prestazione di servizi o forniture connessi al provvedimento autorizzativo, abilitativo o concessorio. I controlli, inoltre, verranno estesi ai proprietari dei suoli su cui i privati vorranno realizzare gli interventi autorizzati. Inoltre, per assicurare, in generale, la prevenzione da possibili fenomeni corruttivi o estorsivi, l´assessorato imporra´ ai privati interessati ai provvedimenti abilitativi, come condizione per il rilascio, l´assunzione di specifici obblighi per prevenire comportamenti illeciti riguardanti un ventaglio di ´situazioni a rischio´. I privati, pertanto, pena la revoca del provvedimento dovranno assumere ad esempio l´obbligo di non offrire accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al fine del rilascio del provvedimento autorizzativo, abilitativo o concessorio o al fine di distorcere l´espletamento corretto della successiva attivita´ o valutazione da parte dell´amministrazione regionale, di denunciare immediatamente alle forze di polizia ogni illecita richiesta di denaro o altra utilita´, ovvero offerta di protezione o estorsione di qualsiasi natura che venga avanzata nei loro confronti, di effettuare i pagamenti o le transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di 2 mila euro esclusivamente per il tramite di istituti di credito o Poste Italiane s.P.a., di comunicare le modalita´ di affidamento dei lavori, la ditta esecutrice, il numero dei lavoratori occupati, qualifiche e criterio di assunzione, al fine di rendere tempestivi ed agevoli i controlli sull´osservanza delle norme previdenziali ed assicurative e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. "Obiettivo del protocollo sottoscritto oggi, che segue quello gia´ stipulato con la Guardia di Finanza - afferma l´assessore regionale Giosue´ Marino - e´ quello di salvaguardare la liberta´ di impresa e la concorrenza leale e contrastare al contempo l´inquinamento di settori produttivi dell´economia isolana di cosi´ rilevante interesse, al centro dell´attenzione di gruppi speculativi privati e di quella imprenditoria mafiosa interessata a riciclare i proventi delle attivita´ illecite in iniziative imprenditoriali significatamente remunerative anche perche´ assistite da forme di incentivazione economica a valere su risorse pubbliche". "Il principio ispiratore dell´azione da me avviata - continua Marino - e´ quello di coniugare la doverosa attivita´ di sostegno al settore produttivo per l´evidente ricaduta positiva anche sull´occupazione locale e per il rilancio dell´economia in un momento di pesante congiuntura negativa, con l´esigenza imprescindibile di garantire trasparenza e scongiurare il rischio di infiltrazioni della criminalita´ organizzata in settori cruciali, quali rifiuti ed energia".  
   
   
TRENTO: CORSO SULL´INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITA´: CAMBIA IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA  
 
 Trento, 24 maggio 2011 - Modificato il programma della prima giornata del corso di formazione “Attività amministrativa e rischi di infiltrazione criminale” che Tsm-trentino School of Managemen, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, organizza il prossimo mese di giugno. La giornata d´apertura del corso, venerdì 3 giugno, si svolgerà nella sola mattina, con orario 8.30-13, nell´aula magna di via Giusti, 40. Tutti gli interventi che erano stati inizialmente previsti nella sessione pomeridiana saranno anticipati nella seconda parte della mattinata.  
   
   
VENDOLA E GENTILE PRESENTANO IL SECONDO PIANO REGIONALE PER LE FAMIGLIE  
 
 Bari, 24 maggio 2011 - Circa 70 milioni di euro, per integrare le risorse dei piani sociali di zona in favore delle famiglie pugliesi e promuovere la sussidiarietà e il loro protagonismo. Cinque le linee previste per darne attuazione:promozione del benessere delle famiglie e contrasto alla povertà, lavoro di cura, contrasto alla violenza di genere, conciliazione vita-lavoro, sostegno all’infanzia. Garantire il valore sociale della maternità e della paternità e sostenere la genitorialità come scelta consapevole soprattutto presso le fasce più deboli della popolazione pugliese; promuovere e diffondere l’utilizzo dei servizi per l’infanzia in una logica territoriale di equilibrio tra la disponibilità e la domanda di servizi di cura, nella convinzione che i servizi per l’infanzia devono essere concepiti non solo come supporto ai genitori ma anche come investimento sui bambini per allargarne la socialità; promuovere processi volti ad incrementare la domanda dei servizi di cura per accrescerne la qualità, favorire l’occupazione femminile e l’emersione del lavoro nero. Sono questi alcuni degli obiettivi del nuovo piano regionale per le famiglie che si avvale complessivamente di circa 70 milioni di euro. Il piano regionale “Famiglie al futuro” è stato presentato oggi presso la Sala Giunta regionale alla presenza del Presidente Vendola ( ne riferiamo a parte) e dell’Assessore al Welfare Gentile Una vera e propria concentrazione di risorse che servirà a far fronte ai drammatici tagli operati dal governo nazionale sulle politiche di welfare in Italia: “quest’anno la Puglia riceverà appena 12 milioni di euro – ricorda l´Assessore al Welfare Elena Gentile – cioè un importo inferiore alla sola premialità prevista sul fondo nazionale politiche sociali e corrispondente a circa il 31% dei fondi annuali precedenti”. Ma servirà anche a promuovere la domanda di servizi di cura e di conciliazione vita-lavoro, nonché a dare una spinta operativa a quelle strutture create con i fondi europei e che rischiano di rimanere scatole vuote se non vengono supportate con azioni tese a facilitare l’accesso degli utenti. Cinque le linee previste nel nuovo piano regionale per le famiglie: 1) Interventi per il benessere delle famiglie e il contrasto alla povertà, finanziato con 3,7 milioni di euro. Questa linea prevede interventi per le famiglie numerose e/o le famiglie in condizione di fragilità per il loro sostegno economico e l’accessibilità ai servizi. Tale linea introduce anche la creazione dei Distretti famiglia per rendere la Puglia un territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie, un polo, che, attraverso la creazione di una rete di servizi pubblico-privati tra le diverse realtà presenti sul territorio, sia leva di sviluppo del sistema economico, culturale e sociale. 2) Sostegno al lavoro di cura, finanziato con 15,5 milioni di euro. Tale linea intende accrescere il livello di integrazione della presa in carico delle persone non autosufficienti, sia rispetto all’analisi dei bisogni complessi di salute, di cura e di qualità della vita che le stesse esprimono, sia rispetto alla articolazione delle risorse integrate in un progetto assistenziale individualizzato, che privilegi la domiciliarità e percorsi di deistituzionalizzazione ma sostenga, allo stesso tempo, il carico derivante dal lavoro di cura della famiglia. Questa linea prevede anche interventi di qualificazione delle competenze degli assistenti domiciliari e contributi alle famiglie che regolarizzano il rapporto di lavoro con gli assistenti. Con il nuovo Piano il modello già messo a punto con il progetto Rosa verrà replicato anche per le assistenti per l’infanzia, con percorsi di qualificazione e contributi alle famiglie che assumono. 3) Prevenzione e contrasto alla violenza di genere, con una dotazione di 900mila euro. Questa linea prevede il potenziamento delle risorse (2,3 mln) già stanziate per finanziare i Piani locali di intervento per la prevenzione e il contrasto della violenza su donne e minori. Le attuali risorse vanno ad integrare le spese di gestione delle strutture sovra-ambito previste dai Piani, quali le case rifugio e i Centri antiviolenza. 4) Interventi per la conciliazione vita-lavoro, finanziata con 46,2 milioni di euro È questa una linea che va incontro ai bisogni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie intervenendo sui diversi aspetti che ne permettono la realizzazione: costruzione di una gamma di offerta qualificata di servizi integrativi per l’infanzia, contributi per l’accesso a tali servizi, sperimentazione di orari di esercizi pubblici e commerciali in un’ottica family-friendly, sostegno al reddito per la flessibilità nel lavoro. 5) Interventi a sostegno dell’infanzia, a cui sono riservati 4,2 milioni di euro. Questa linea ha come finalità il potenziamento del sostegno dell’iter adottivo e di affidamento, con riferimento alla qualificazione degli interventi di sostegno psicologico, educativo e socio-sanitario delle famiglie. Tutte le risorse sono aggiuntive rispetto alla programmazione prevista nei piani sociali di zona e comporteranno una riprogrammazione dei servizi previsti nei piani sociali entro settembre del 2011. Di queste, alcune risorse saranno disponibili tramite procedure negoziali, altre saranno assegnate previo riparto tra gli ambiti, altre ancora saranno destinate a seguito di procedure concorsuali. L´obiettivo è quello di sostenere i servizi dei piani sociali di zona con fondi nazionali finalizzati e fondi strutturali. Infatti, ogni linea di attività è strettamente collegata agli obiettivi di servizio, ovvero agli standard minimi di servizio previsti dal Piano regionale delle Politiche sociali nella distribuzione territoriale, negli aspetti infrastrutturali e qualitativi. Dunque, queste misure, consentono di implementare ulteriormente la platea dei destinatari dei servizi. “Per la prima volta – continua l´Assessore Gentile - si integrano realmente le politiche di inclusione sociale con quelle del lavoro: a questo scopo è stata avviata una negoziazione con il fondo sociale europeo non solo per dare risorse in un momento di decrementi ma anche per allineare la nostra programmazione a quella nazionale ed europea”. A questi fondi andranno ad aggiungersi 15 milioni di euro di risorse del Fondo sociale europeo per progetti personalizzati per l’inserimento socio-lavorativo di soggetti in condizioni di povertà presi in carico dagli Ambiti e per progetti personalizzati per l’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. Il Piano è frutto di un’attività corale con i diversi attori che concorrono all’attuazione degli interventi: Consulta Famiglie , terzo settore, ambiti territoriali, comuni, province, nell’ottica della piena e concreta attuazione dei principi di partecipazione e sussidiarietà verticale. “Nel momento in cui la scure ha taglieggiato le risorse di tutti i capitoli di spesa dei diritti, dell’integrazione sociosanitaria – conclude l’Assessore Gentile - siamo riusciti in un’operazione difficilissima: quella di integrare realmente risorse e competenze. E la mia attenzione, il mio richiamo a tutti gli attori del welfare è sulla necessità che queste politiche vadano ad integrarsi concretamente, rendendo efficaci e percepibili le buone scelte che in questi anni abbiamo fatto. Il nostro non è un welfare della monetizzazione come quello della social card ma un welfare dei servizi e dello sviluppo. È il tempo di una riconversione vera”.  
   
   
VENDOLA SU FAMIGLIE AL FUTURO: "IL WELFARE È PROTAGONISTA CRESCITA ECONOMICA"  
 
Bari, 24 maggio 2011 - “Le politiche del welfare sono le principali politiche di crescita del territorio. Chi pensa che le politiche sociali siano tendenzialmente un spreco di risorse pubbliche, chi le mette nel bilancio dalla parte del rosso, dalla parte delle voci in perdita compie un errore, un grave errore”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 20 maggo alla conferenza stampa di presentazione di “Famiglie al futuro”, il secondo Piano regionale per le famiglie che stanzia circa 70 milioni di euro. Con il Presidente, l’assessore al Welfare Elena Gentile insieme con tutto lo staff di lavoro dell’assessorato e i rappresentanti dei sindacati, del Forum delle famiglie, di Anci e Upi. “Un territorio che movimenta risorse per ramificare, per esempio, la rete degli asili nido e delle sezioni primavera è un territorio - ha continuato Vendola - che sta liberando spazio per nuove occupazioni sia direttamente (attraverso chi poi dovrà operare concretamente in quelle strutture) sia indirettamente perché libera, da un sovraccarico di lavoro, il potenziale occupazionale soprattutto femminile. Quindi il welfare è il protagonista fondamentale dello sviluppo e della crescita economica”. Sulle politiche sociali messe in atto dal governo nazionale, Vendola è stato molto chiaro. “L’italia è appesa al palo da molti anni perché il governo nazionale, indipendentemente da molti errori di dettaglio compiuti nelle politiche economiche e sociali, ha immaginato che il welfare non andasse riqualificato ma andasse sottoposto ad un razionamento di risorse finanziarie in quanto settore di per sé improduttivo. Questo è un errore tragico. Il welfare – ha continuato Vendola - è la cosa più produttiva che si possa immaginare, il benessere delle donne e degli uomini significa, all’interno delle politiche di welfare, introdurre la discontinuità rispetto al vecchio welfare con tutti i suoi pregi ma di tipo meramente assistenzialistico, talvolta neo caritatevole”. Per Vendola l’idea di welfare sulla quale sta lavorando da anni il governo pugliese “è centrata invece sulla auto valorizzazione della risorsa umana. La fragilità sociale non può significare che le persone che sono in una condizione di fragilità sono guardate come un problema e come il luogo a cui applicare le politiche assistenzialistiche. Le persone, nel momento in cui acquisiscono gli strumenti per darsi valore, sono risorse. Il nostro compito è dare strumenti per darsi valore”. Vendola ha poi ricordato come nel 2005 tutti i dati riportassero l’infrastrutturazione sociale pugliese al punto più basso di tutta Italia. “Le sperimentazioni contenute in questo secondo Piano regionale per le famiglie – ha sottolineato il Presidente - ci mettono finalmente in sintonia con le migliori buone pratiche che ci sono in Italia. Non si trattava per noi solamente di risalire la china, ma si trattava di introdurre elementi permanenti di conoscenza e di innovazione. Il welfare è un grande terreno di innovazione”. Sulla concertazione che Famiglie al futuro ha avuto con gli attori sociali e istituzionali (sindacati, Forum delle famiglie, Anci, Upi) Vendola ha voluto sottolineare come la concertazione stia diventando non solo una questione di metodo ma anche di sostanza politica “La concertazione – ha detto Vendola - quando è rivolta alla verifica dei risultati raggiunti, al giudizio e al bilancio condiviso che mette in evidenza le criticità, consente di ottimizzare sempre di più le politiche, diventando così un fatto straordinario. In questo caso la concertazione significa aggredire l’ignoto perche la questione sociale è largamente sconosciuta. Oggi noi abbiamo a che fare con la complessità della geografia delle povertà. E allora per conoscere i diritti lesi e i servizi necessari, dobbiamo usare quei termometri che hanno nelle loro mani i sindaci, le forze sociali, i sindacati, il forum delle famiglie, tutti quegli attori decisivi che con la loro competenza guadagnata giorno per giorno sul campo, ci agevolano il percorso di conoscenza”. Infine i complimenti del Presidente per l’assessore Gentile e per tutto il gruppo di lavoro dell’assessorato “perché sta facendo non solo buone politiche specifiche e di settore, ma sta aiutando la Regione in generale, a fare buona politica, una governance veramente fondata sulla centralità dei diritti delle persone”  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: CARPINETA CON IL MINISTRO CARFAGNA ALLA CERIMONIA DI CHIETI DONNA PIU´  
 
Chieti, 24 maggio 2011 - Si è svolta il 20 maggio al teatro Marrucino di Chieti la cerimonia di premiazione "Chieti donna più". Premiata, tra le altre, il ministro delle Pari opportunita´ Mara Carfagna, accolta a Chieti dal Presidente della Regione Gianni Chiodi e dagli assessori Federica Carpineta e Mauro Febbo. "Non mi aspettavo questo riconoscimento - ha detto il ministro - dinanzi alla folta platea presente a Chieti. Un premio importante per le donne che cercano di affermarsi". Ha espresso la sua soddisfazione anche l´assessore alle Pari Opportunità: "Si tratta di una manifestazione importante e che fa onore a tutto l´Abruzzo - ha dichiarato l´assessore alle pari opportunità della Regione Carpineta -. Faccio i complimenti all´organizzazione di questo importante premio che ha il merito di mettere in evidenza le donne che lavorano. Queste manifestazioni - ha proseguito l´assessore, sono importanti perchè esaltano le eccellenze in campo femminile. Oggi le discriminazioni devono essere combattute attraverso un processo culturale che vede le donne in prima linea in un processo di crescita della nostra società. Basta con gli stereotipi". L´assessore Carpineta ha poi sottolineato come oggi, sempre più ci sia bisogno di donne impegnate in ruoli di primo piano: "In questo senso c´è ancora molto da fare ma come ha dimostrato anche questo premio le donne ormai stanno riuscendo ad accorciare le distanze esistenti e questo è sicuramente un punto importante da cui partire per affermare una parita´ sempre più reale nei fatti".