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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2011
AGRICOLTURA: INCONTRO SICILIA AMBASCIATORE DELL´ANGOLA  
 
Palermo - L´assessore regionale delle risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, ha ricevuto ieri, nei locali dell´assessorato agricoltura, l´ambasciatore della Repubblica dell´Angola, Manuel Pedro Pacavira. All´incontro, finalizzato alla preparazione di una missione istituzionale e di sistema nel settore della pesca e delle attivita´ agroalimentari da svolgere in Angola nel mese di novembre, ha partecipato il presidente della Commissione attivita´ produttive dell´Ars Salvino Caputo. L´ambasciatore Pacavira ha annunciato la visita del ministro dell´agricoltura e pesca della Repubblica dell´Angola in Sicilia al fine di incontrare le imprese delle filiere agro ittico alimentari e i sistemi produttivi della Regione siciliana. L´assessore D´antrassi, ha manifestato tutto l´interesse del sistema agroalimentare siciliano a sviluppare progetti di cooperazione con un paese in forte espansione anche sul piano agricolo e della pesca quale e´ l´Angola.  
   
   
APPROVAZIONE LEGGE CONSORZI DI BONIFICA OCCASIONE STORICA PER LA PUGLIA  
 
Bari - Nel giorno dei Referendum si scrive una data storica per i Consorzi di Bonifica pugliesi e per la Puglia”. Così l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno commenta l’approvazione in Consiglio regionale delle norme straordinarie per i Consorzi, avvenuta il 13 giugno nelle ore dello scrutinio referendario che ha visto la Puglia primeggiare nella partecipazione al voto e nei quattro si ai quesiti. “Temi concreti, ieri, al centro dell’agenda politica e della partecipazione democratica – precisa Stefàno – come pure dell’attività legislativa dell’Assise regionale. Una data storica, perché rende ora la riforma dei Consorzi non più "impresa impossibile", essendo stata di fatto avviata con l’approvazione del disegno di legge. Approvazione, che ha beneficiato di un confronto leale e sincero con le associazioni di categoria del mondo agricolo, con i sindacati dei lavoratori e con l´Associazione delle Bonifiche della Puglia, ai quali va il mio più sincero ringraziamento." “Soddisfazione la mia che è forte anche perché - aggiunge Stefàno – dopo averci provato già nel 2009 e nel 2010, senza riuscire a trovare in Commissione consiliare la disponibilità alla discussione della proposta, nei giorni scorsi non solo si è avuta la capacità di generare un confronto vero e di merito sull´argomento, ma anche di renderlo fecondo. Discussione e confronto che anche in Aula hanno irrobustito gli obiettivi della riforma, che resta priorità di questo mandato legislativo, dissipando i dubbi sulla sostenibilità costituzionale della norma regionale approvata". “Sono almeno tre gli elementi sostanziali del testo approvato, propedeutico e preparatorio alla riforma vera e propria – spiega l’assessore Stefàno - . In primis, l’obiettivo di recuperare ai Consorzi un ruolo strategico e sinergico con le ambizioni del mondo agricolo, in linea con l´accordo raggiunto in Conferenza Stato-regioni nel 2008, che anche le indicazioni di mercato più recenti ci evidenziano essere attuali ed attendibili”. “Il secondo elemento – prosegue - è quello che consacra la volontà politica di riconnettere i Consorzi ai territori, attraverso un rapporto ineludibile e finalmente trasparente tra servizi realmente erogati e oneri richiesti per le attività necessarie a realizzarli”. “Ultimo, ma essenziale – aggiunge l’assessore - la presa in carico di quella parte di responsabilità in testa alla politica (che non è l´unica responsabile del quadro attuale) che per troppo tempo non ha saputo governare le criticità evidenti, né indicare come poterne rimuoverne le cause. Segnale di controtendenza oggi più che evidente nel testo normativo approvato, la volontà della Regione Puglia di voler essere parte attiva anche nella formulazione di una soluzione sostenibile al debito pregresso, che andrà definitivamente valutato nella sua complessità solo dopo aver quantificato la reale entità e scritta a più mani attraverso un coinvolgimento vero della rappresentanza del mondo agricolo e di tutto il partenariato socio-economico”. “Una assunzione di responsabilità - sottolinea l’assessore - che si legge anche nella proposta della opposizione, accolta favorevolmente dal Governo regionale e dalla maggioranza, di istituire una Commissione consiliare di indagine su tutto ciò che è avvenuto nella storia dei Consorzi. Fuori da ogni approccio giustizialista, ma invece ispirata ad un’analisi rigorosa di ciò che è accaduto negli ultimi vent’anni, potrà rivelarsi utile anche a contenere il rischio di errori, che dobbiamo evitare di commettere nel tratto di stratta che abbiamo davanti”. “La stessa discussione in Aula - aggiunge ancora Stefàno - ha reso evidente come il quadro poco omogeneo nella esperienza dei singoli Consorzi di Bonifica ha rappresentato sin qui il vero ostacolo alla riforma, che il testo approvato ieri rimuove sostanzialmente. Ad esperienze positive in alcuni territori, infatti, si sono contrapposte altre fortemente conflittuali in altre aree della nostra regione, in cui il Consorzio di bonifica è stato visto per troppo tempo come una controparte da cui difendersi, per via degli oneri richiesti, peraltro giudicati spesso legati a servizi mai resi o funzioni mai svolte. Anche per questo, era necessario aprire una pagina nuova, che rimuovesse il più facile alibi di “capri espiatori” e chiamasse la Regione all’esercizio, chiaro e puntuale, della funzione di controllo, l’unica che le viene attribuita dalla legge. La logica dei capri espiatori ci avrebbe indicato la strada più semplice dei provvedimenti amministrativi, pure tecnicamente possibili, ma che abbiamo valutato inopportuni e non sufficienti". “Abbiamo avviato un processo nuovo e vero – conclude Stefàno -, ora abbiamo tutti la opportunità e la responsabilità di continuare a renderlo virtuoso. E questo dipenderà dalla volontà di tutta la filiera istituzionale e della rappresentanza del mondo agricolo, che dovrà declinarsi attraverso la capacità di irrorare questa fase con strumenti, azioni, atti e comportamenti che segnino una reale rottura con il passato”.  
   
   
PESCA: PER MARINERIA ABRUZZESE IMPEGNO DECISO  
 
Pescara - L´assessore alla Pesca, Mauro Febbo, interviene sulla questione che riguarda i fondi alla marineria pescarese. "Ancora una volta ? dichiara Febbo - gli esponenti del Pd regionale si affrettano a rilasciare dichiarazioni per buttare fango sul lavoro della Regione e screditarla agli occhi dei cittadini. La collega Sclocco e il consigliere comunale Del Vecchio probabilmente non conosco l´iter dei finanziamenti europei e sul De Minimis hanno creato un falso allarme. Vorrei inoltre far notare a Sclocco e Del Vecchio che comunque non stiamo certo parlando di cifre irrisorie: 287 mila euro equivalgono a lire 555.709.490. Provo comunque a fare un po´ di chiarezza su una questione così importante e sulla quale bisogna fare massima attenzione soprattutto perché non è giusto giocare sulla pelle di lavoratori e delle imprese scatenando inutili polemiche. Il De Minimis da attribuire ad ogni singolo operatore commerciale è stabilito dalla Comunità europea e non dal sottoscritto e ammonta a 30.000 euro nel triennio 2009/11. Visto che tutti gli operatori commerciali, in varie misure, hanno già usufruito di altri contributi, gli uffici della Direzione Politiche agricole in collaborazione con la Capitaneria di porto, stanno lavorando per calcolare quanto già ricevuto da ogni singolo imprenditore e quanto potrà ancora ricevere. Nel caso in cui questa cifra non sarà sufficiente a coprire gli interventi, come ho già anticipato nel corso dell´incontro di venerdì, cercheremo altre soluzioni per reperire ulteriori fondi. Per questo mi sono fatto portavoce nel corso dell´ultima riunione della Giunta regionale delle istanze dei pescatori e ho intenzione di coinvolgere il più possibile anche Comune e Provincia di Pescara per reperire eventuali risorse e rispondere in maniera adeguata a questa emergenza. Ritengo sia necessario aspettare ancora qualche giorno ma ciò non toglie che il mio impegno è massimo per la risoluzione di questi problemi e come ho ribadito in più occasioni, c´è la massima disponibilità nei confronti della marineria pescarese e abruzzese che ha sempre ricevuto attenzione e riscontri positivi. Sclocco e Del Vecchio prima di dare fuoco alle polveri avrebbero dovuto documentarsi e attendere le risposte della Giunta regionale e degli altri enti per capire se siano in grado di fornire gli aiuti ai pescatori. Ma a quanto pare la voglia di cercare visibilità sui giornali con inutili allarmismi è una tentazione troppo forte alla quale non sanno resistere".  
   
   
INTERPERA 2011: CHIUDE LA QUARTA EDIZIONE DELL’ANNUALE CONVEGNO ORGANIZZATO DA AREFLH  
 
A Ex en Provence, nella Regione Paca, in Provenza, Areflh ha organizzato la quarta edizione di Interpera 2011. Quest’anno, gli organizzatori hanno scelto questa importante area della Francia,di forte interesse turistico ma anche agricolo per le produzioni di piante officinali, di pere, mele e per la produzione del famoso melone di Cavaillon. Al Convegno hanno partecipato numerosi operatori provenienti dai principali paesi produttori di pere quali Francia, Spagna, Italia, Belgio, Olanda e Germania. Intepera 2011 ha rappresentato, come di consueto, una occasione di confronto tra gli operatori sull’andamento produttivo della coltura e sulle potenziali innovazioni per questa coltivazione . Il tema centrale dell’edizione 2011 è stato “ l’innovazione varietale ” finalizzata soprattutto alla verifica dell’ecocompatibilità. Delle tecniche di coltivazione. Interpera è anche l’occasione per fare il punto sulle prime stime produttive per le cultivar di pere estive. Le informazioni sono state fornite dal Cso, Centro Servizi Ortofrutticoli per l’Italia, da Afrucat per la Spagna, da Vbt per il Belgio, dall’Aop Nationale mele e pere per la Francia,e da Anp, per il Portogallo. Nel 2011 per le aree interessate, si prevede una produzione in linea con i valori standard della coltura dopo le basse produzioni del 2010, per la maggioranza delle cultivar europee. Le prime considerazioni evidenziano come in Spagna il calendario produttivo sia normale, mentre in Francia, Italia, e soprattutto Belgio, ad oggi si può stimare un anticipo della produzione di circa 2 settimane. Le condizioni climatiche stabili hanno consentito buone fioriture, in Europa, nello specifico in Portogallo, la varietà Rocha ha presentato una fioritura normale, la pera Conference, in Italia, ha mostrato fioriture e allegagioni abbondanti. In Spagna invece, la fioritura è normale e l’allegagione è tendenzialmente abbondante . In Belgio fioritura e allegagione sono normali accompagnate però da una abbondante cascola. La più importante varietà prodotta in Italia, l’Abate Fetel ha presentato fioriture ed allegagioni abbondanti accompagnate da una cascola normale. La spagnola Blanquilla, a fronte di fioritura ed allegagione normali, ha poi mostrato una cascola sostenuta. La pera Williams in Italia ha presentato fioriture ed allegagioni abbondanti a fronte di una cascola altrettanto importante. In Francia la fioritura e l’allegagione di Williams sono risultate abbondanti, e cascola importante. Si rileva la medesima situazione in Spagna. Per quanto riguarda la cultivar Coscia- Ercolini continua il calo produttivo in Spagna per effetto di estirpazioni in Estremadura e grandine in Murcia, mentre la situazione è normale in Catalonia. In termini quantitativi le previsioni di produzione mostrano per l’Italia una offerta produttiva relativa alle cultivar più precoci, uguale a quella del 2010; per la cultivar Coscia si stima una produzione pari a 52 /54.000 tonnellate uguale a quella del 2010. In Spagna la Coscia Ercolini continua il suo trend negativo, con un - 17 % rispetto al 2010 ed una offerta produttiva di poco superiore alle 35.000 tonnellate In Francia per la cultivar Guyot e Limonera, si prevede, rispetto al 2010, una produzione superiore del 10 % rispetto all’anno scorso, mentre l’offerta produttiva è prevista di poco superiore alle 50.000 tonnellate. Per la Guyot-limonera spagnola, si prevede una leggerissima flessione rispetto al 2010 ( -2%) con una offerta produttiva calcolata in 40.000 tonnellate. In Portogallo la cultivar Rocha risulta in forte aumento rispetto al 2010 con un +17 % ed una offerta produttiva che risulta essere la più abbondante dal 2003 e ad oggi la previsione produttiva è stimata in 200.000 tonnellate.  
   
   
AGRICOLTURA & CREDITO, SIGLATO IN REGIONE L´ACCORDO TRA IL SISTEMA BANCARIO REGIONALE ED I CONFIDI AGRICOLI DELL´EMILIA-ROMAGNA PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE AGRICOLE. LE BANCHE COMPLESSIVAMENTE HANNO MESSO A DISPOSIZIONE 294 MILIONI DI EURO.  
 
 Bologna - Siglato in Regione l’Accordo tra il sistema bancario regionale ed i Confidi agricoli dell’Emilia-romagna per migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese agricole. L’accordo – che ha l’obiettivo di favorire l’accesso al credito e contenere, rispetto al mercato ordinario, i costi della provvista di danaro per gli operatori agricoli - è stato oggi sottoscritto dall’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, dai cinque Confidi agricoli regionali e dai principali Istituti operanti sul territorio emiliano-romagnolo. Sono comprese, tra i gruppi bancari firmatari, oltre alle Banche tesoriere della Regione (Unicredit, Popolare dell’Emilia-romagna e Popolare di Verona) le Casse di Risparmio, le Banche Popolari (attraverso il loro Consorzio), la Banca Nazionale del Lavoro e le Banche di Credito Cooperativo (attraverso la loro Federazione). Le Banche hanno messo a disposizione complessivamente 294 milioni di euro (rinnovabili ad esaurimento) di cui 113,5 milioni sul breve termine per il finanziamento della liquidità aziendale e 180,5 milioni sul medio-lungo termine per gli investimenti. «Il sistema bancario regionale e i consorzi di garanzia agricoli – ha sottolineato l’assessore regionale Tiberio Rabboni - hanno accolto positivamente la proposta della regione Emilia Romagna tesa a favorire l’accesso al credito a costi contenuti per le nostre imprese agricole. L’agricoltura dell’Emilia-romagna è impegnata in un processo di riorganizzazione ed ammodernamento per reagire alle difficoltà del settore. Nel 2010 la produzione lorda vendibile è aumentata di oltre l’11% sull’anno precedente mentre a livello nazionale l’aumento è solo dell’1,7%. Questo processo per svilupparsi ulteriormente ha bisogno del supporto delle banche e degli istituti di credito. Per questo continuiamo a destinare una parte delle risorse del nostro bilancio regionale al finanziamento dei nostri consorzi di garanzia agricoli per ridurre il costo del denaro alle imprese agricole e favorirne l’accesso al credito». Inoltre Rabboni ha aggiunto che «l’accordo sottoscritto oggi rappresenta una iniziativa emblematica in questa direzione a cui ne seguiranno altre e più specifiche nei prossimi mesi. Tra le altre voglio ricordare anche la convenzione tra l’agenzia regionale per i pagamenti e il sistema bancario che consente di anticipare di diversi mesi l’erogazione dei pagamenti per i premi disaccoppiati alle imprese agricole beneficiarie». I contenuti dell’Accordo Nell’accordo - che ha validità fino al 31 dicembre 2011 ed è tacitamente rinnovabile fino a tutto il 2014 - sono state definite le condizioni massime (valori massimi degli spread) da applicare ai finanziamenti per il settore agricolo. Condizioni che consentono, anche in relazione alla garanzia ed al ruolo svolto dal sistema dei Confidi, di contenere i costi della provvista di denaro rispetto al mercato ordinario. Sono stati definiti spread bancari massimi (riportati nella tabella allegata) differenziati sulla base della tipologia di intervento (conduzione, investimenti) della durata ( fino a 12, 60 e 300 mesi) e della fascia di rischio (basso, medio, rilevante). Con lo stesso Accordo è stato inoltre stabilito nel 1,25% annuo il costo della fidejussione rilasciata dalle Banche a favore degli operatori agricoli e agroindustriali a garanzia dell’anticipo dei contributi in conto capitale sul Piano di sviluppo rurale. Le misure già adottate Diversi sono gli interventi programmati in materia di credito che si vanno ad aggiungere alle molteplici misure del Programma di sviluppo rurale e dell’Ocm ortofrutta e vino e in particolare: lo stanziamento di 1,7 milioni di euro per contrastare le difficoltà di accesso al credito necessario per la liquidità aziendale (conduzione) con un pacchetto di azioni finanziarie facenti leva sulla riduzione del costo del denaro (abbattimento 1,8 punti) e sulle garanzie dei Confidi che consente di intervenire a favore di 1516 domande ed agevolare quasi 100 milioni di finanziamenti bancari; lo stanziamento di 2,1 milioni di euro per sostenere l’attività dei Consorzi fidi agricoli e destinati ad agevolare i tassi di interesse (fino a 3 punti) sui finanziamenti riguardanti gli investimenti e la concessione di garanzie alle aziende società.  
   
   
AGRICOLTURA: PRIMO INCONTRO OPERATIVO PER IL TAVOLO FITOSANITARIO REGIONALE DELAL CAMPANIA CONTRO IL CINIPIDE DEL CASTAGNO  
 
Il 10 giugno presso la sede dell´Assessorato all´Agricoltura della Regione Campania, si è insediato il Tavolo fitosanitario presieduto da Vito Amendolara. L´obiettivo è quello di approntare strategie urgentissime per contrastare la devastante diffusione del cinipide del castagno in Campania. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni professionali di categoria della Coldiretti, della Cia, della Confagricoltura e della Copagri oltre agli assessori provinciali all´agricoltura e agli Stapa.cepica provinciali. "Il primo passo è stato fatto ma ora è di fondamentale importanza che questo tavolo produca un piano urgente da inserire nel programma nazionale del settore castanicolo. Il documento è necessario per riuscire ad attingere quanti più fondi possibili dalle casse governative e salvare così l´intero comparto", ha sostenuto l´assessore Vito Amendolara. "Il piano, dopo l´approvazione definitiva dei componenti del tavolo - continua l´Assessore - entro pochi giorni sarà consegnato al Ministero per averne l´approvazione e procedere materialmente all´eradicazione del cinipide. Il tempo è un fattore di primaria importanza per questa gravissima calamità da non sottovalutare soprattutto se consideriamo, come effetto collaterale “secondario”, l´enorme danno sull´impatto idrologico nel caso di abbandono di castagneti contaminati". Il Cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), conosciuto anche come "vespa cinese", anche nel corrente anno risulta essere in fase di espansione sia dal punto di vista territoriale che come grado di intensità degli attacchi. Tale problematica non interessa solo i territori castanicoli della Campania ma anche quelli delle altre regioni italiani ed europee (Francia, Slovenia e in misura ridotta Svizzera, Olanda e Ungheria). In Italia e in Europa l´insetto è stato segnalato per la prima volta nel 2002 in Piemonte mentre attualmente in Italia è presente in quasi tutti gli areali castanicoli, dalla Valle D´aosta alla Sicilia. La Campania è una delle regioni meno attaccate dall´insetto.  
   
   
REGIONE CALABRIA SCRIVE AL SINDACO DI ROSARNO IN MERITO ALLA BATTERIOSI DEL KIWI  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha scritto una lettera al Sindaco di Rosarno Elisabetta Rosa Tripodi, in merito alle azioni di contrasto alla batteriosi del kiwi. “Sono a riscontrare l’argomentata sollecitazione proposta dalla Città di Rosarno – Scrive Trematerra - circa la presenza nel comprensorio territoriale di diversi casi accertati e diversi casi sospetti di cancro batterico del kiwi causato dall’organismo Pseudomonas syringae pv actinidiae. Vale la pena ricordare, seppur nella consapevolezza di non aggiungere alcunché di nuovo a quanto già di Vostra conoscenza, che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con proprio Decreto del 7 febbraio 2011, ha definito le disposizioni di natura fitosanitaria da adottare nel territorio della Repubblica Italiana utili a contrastare i danni da parte dell’organismo de quo. Lo stesso decreto individua i Servizi Fitosanitari competenti per territorio, quali organismi ufficiali per l’attuazione delle misure in esso descritte”. Trematerra sottolinea, poi, che al “Servizio Fitosanitario Regionale, ieri , è pervenuta una sola segnalazione proveniente dal comprensorio di Rosarno di caso sospetto di batteriosi, successivamente accertata dai referti analitici dei campioni prelevati a seguito di sopralluogo compiuto dai tecnici del Servizio”. L’assessore Trematerra fa, quindi, una ricostruzione di quantorealizzato dal Servizio Fitosanitario regionale fino alla decisione di far partecipare la Regione alla costituzione del tavolo per l’emergenza del cancro batterico dell’actinidia attivato dal Ministro Romano all’inizio di questo mese. Facendo, quindi, riferimento a notizie di stampa apparse prima che “la richiesta di intervento della Città di Rosarno giungesse alla mia attenzione” , Trematerra ha ribadito che esse hanno “suscitato nel sottoscritto una certa preoccupazione per il danno di immagine che ne potrebbe derivare ai produttori di kiwi che corrono il rischio di vedersi rifiutare dai consumatori il loro prodotto in quanto, questi ultimi, indotti a pensare che lo “pseudomonas syringae pv actinidiae” possa trasmettersi all’uomo”. Concludendo, l’Assessore all’Agricoltura ha invitato il sindaco a sollecitare le aziende interessate a rapportarsi con il “Servizio Fitosanitario Regionale attivo presso il Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione di questo Assessorato che opera in attuazione del disposto Dm 7 febbraio 2011”.  
   
   
FINANZIAMENTI ALLA ZOOTECNIA. MANZATO SCRIVE A ROMANO: I NOSTRI ALLEVATORI HANNO RAGIONE  
 
 Venezia - “Gli allevatori italiani avanzano complessivamente 50 milioni di euro che l’Agea tarda ad erogare, anzi non è nemmeno chiaro se riuscirà a farlo entro i termini massimi previsti. Per un settore dove siamo importatori netti e nel quale le aziende faticano ad avere un bilancio attivo, è un ulteriore elemento di squilibrio e di non competitività”. Lo ha affermato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che appoggia pienamente la richiesta ultimativa fatta ad Agea dal presidente del Consorzio Italia Zootecnica Fabiano Barbisan. “Chiedo un diretto intervento del ministro Saverio Romano per sbloccare una situazione incredibile e penalizzante – ha aggiunto Manzato – rispetto ad un diritto dei nostri allevatori. Ricordo che i finanziamenti non pagati sono previsti dalla riforma della Pac di settore, che fissa un premio di 50 euro a capo per ogni bovino allevato in aderenza ad un disciplinare di etichettatura facoltativa: è insomma un riconoscimento dovuto alla qualità e all’impegno degli imprenditori agricoli che operano in questo settore strategico dell’agroalimentare, dove siamo pesantemente deficitari. Risulta che, relativamente al 2010, agli allevatori spettano oltre 27 milioni per i bovini da carne e circa 24 milioni per i vitelli da vacche nutrici, mentre il peso del ritardo di Agea nell’erogazione dovuta ricade esclusivamente sulle loro spalle”.  
   
   
FIERI DELLA PUGLIA VITIVINICOLA, PROTAGONISTA DEL PRIMATO ITALIANO NEL MONDO  
 
“Siamo fieri della Puglia vitivinicola e del primato che l’Italia ha conquistato con la vendemmia 2010-2011, quale principale produttore al mondo. Un risultato che premia l’impegno, la passione e le capacità tecniche dei nostri produttori che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo”. Commenta così l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno la notizia del superamento della Francia da parte dell’Italia nella classifica mondiale dei principali produttori di vino. “Un traguardo prestigioso – aggiunge Stefàno - grazie ai numeri che fanno della Puglia una protagonista assoluta dello scenario mondiale: seconda per produzione in Italia, è tra le regioni più blasonate sul fronte dei vini di qualità con 26 Doc , 6 Igt e la prima Docg, con un risultato eccellente conseguito nel 2010 in termini di crescita dell’export, con un + 20,7 % che ha contribuito al + 8,6 % dell’intero Paese. Il ruolo che in questa ripresa ha avuto proprio la Puglia è emblematico non solo del lavoro sin qui svolto dal vitivinicolo pugliese, ma anche delle potenzialità enormi che abbiamo, soprattutto in termini di diversità territoriale che rende il “prodotto Puglia” vario e di grande appeal, come dimostra il crescente interesse del mercato internazionale per i vini autoctoni. “Ora – prosegue l’assessore - la barra deve essere puntata dritta sull’innalzamento della vinificazione di qualità: la nostra ambizione e il nostro obiettivo devono essere quelli di arrivare nel giro di pochi anni ad una produzione di vini di qualità di almeno il 50% della produzione primaria. Solo così infatti riusciremo a consolidare il lavoro sin qui svolto, mettendo a valore le caratteristiche di una Puglia che oggi è tra le regioni vitivinicole italiane con le maggiori potenzialità, grazie ai vitigni autoctoni straordinari in grado di intercettare i gusti del mercato internazionale. Perché, è grazie a vini dalle caratteristiche uniche, inimitabili e inconfondibili, che le imprese pugliesi potranno essere sempre più competitive sul mercato globale”.  
   
   
PROGETTO FOOD – EDENRED : PUBBLICO E PRIVATO SI INCONTRANO AL PARLAMENTO EUROPEO PER RINNOVARE IL PROPRIO IMPEGNO NELLA LOTTA ALL’OBESITÀ  
 
Discusse le abitudini dei consumatori durante la pausa pranzo e presentati gli strumenti sviluppati per promuovere il programma europeo Food per una sana e corretta alimentazione, stimolando l’interesse di futuri nuovi partner Bruxelles, 31 maggio 2011 – Edenred (leader nei buoni pasto con il marchio Ticket Restaurant), ha promosso oggi un incontro presso il Parlamento Europeo alla presenza dei maggiori esperti di nutrizione per discutere delle abitudini alimentari in pausa pranzo e commentare insieme i primi risultati del progetto europeo Food (Fighting Obesity through Offer and Demand). Food è un consorzio pubblico-privato coordinato da Edenred che ha come obiettivo studiare il crescente fenomeno dell’obesità in Europa attraverso un approccio originale che coinvolge ristoratori, aziende e lavoratori di 6 paesi europei (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna e Svezia). I ricercatori impegnati hanno lavorato a stretto contatto per più di due anni con l’obiettivo di promuovere i principi di un’alimentazione bilanciata. L’università di Perugia ha preso parte all’iniziativa in qualità di partner scientifico a livello internazionale. Dall’ultima ricerca realizzata dal Karolinska Institutet e dall’Istituto Paul Bocuse nell’ambito del progetto Food - che ha visto coinvolti 52.000 consumatori e 5.000 ristoranti – emerge che il 58% dei rispondenti è convinto di mangiare in maniera sana e corretta, ed il 75% si concede la pausa pranzo durante la giornata lavorativa. Se complessivamente il 67% dei rispondenti consuma il pasto in un ristorante, in Spagna la percentuale è pari all’88%. Chi sceglie di pranzare in ufficio, lo fa principalmente per alcune ragioni: porta il pasto da casa, non ci sono bar o ristoranti vicino alla sede lavorativa oppure non ha tempo per la pausa. Nella preferenza di un locale o ristorante, entrano in gioco diversi criteri. La rapidità del servizio è il primo fattore di scelta, seguito dalla varietà nel menu e dalla distanza dall’ufficio. I prezzi scendono al quinto posto nella scala motivazionale, seguiti dalla qualità nutritiva delle pietanze offerte. Il criterio di selezione meno importante è la capacità del personale all’interno dei bar e ristoranti di informare circa le proprietà nutritive degli alimenti. Infine, emerge come dato evidente il desiderio da parte del consumatore di mangiare secondo i propri gusti. Un altro importante criterio di selezione è rappresentato dalla composizione nutrizionale bilanciata dei piatti, dato menzionato dal 39,3% degli intervistati. Secondo i ristoratori coinvolti nel sondaggio, la maggior parte della clientela è composta da lavoratori che trascorrono nel bar/ristorante la pausa pranzo (82,5%). Nel 64% dei casi i ristoranti offrono delle formule per guidare i clienti (menu completo, menu primo, menu secondo, sconti) ed il 57% offre menu a prezzo fisso. Il 24% degli esercenti ha assistito ad una crescita nella richiesta di piatti bilanciati secondo criteri nutrizionali così come di porzioni ridotte. Il Progetto Food I – Descrizione. La ricerca sui bisogni e sulle aspettative Dopo aver realizzato un inventario dei programmi esistenti per sapere e capire meglio i fabbisogni di ogni paese, sono state condotte nel corso del 2009 due distinte indagini destinate a dipendenti e ristoranti. - Indagine Quantitativa commissionata a Ciriha, centro di ricerca belga per la salute alimentare e all’Istituto Paul Bocuse. Gli uffici Edenred dei paesi membri si sono occupati di far circolare i questionari mentre i risultati sono stati analizzati dall’Istituto Paul Bocuse. - Indagine Qualitativa su un campione di 45 ristoratori in 12 paesi. Le indagini evidenziano stereotipi diffusi circa i principi di corretta alimentazione, sia da parte dei ristoratori che da parte dei consumatori. Spesso i rispondenti affermano che il cibo sano è più costoso e più laborioso da preparare, che ha poco gusto, che è simile a prodotti dietetici e che non appartiene alla tradizione gastronomica del proprio paese. Tuttavia, la grande maggioranza degli chef (90%) riconosce il ruolo decisivo del piatto salutare. In particolare uno su due vorrebbe seguire training e corsi pratici per essere informato sulle buone pratiche ed il 44% sostiene che la domanda da parte dei consumatori di cibo sano sia in aumento. Ii – Azione: raccomandazioni utili per ristoratori e consumatori Il secondo step ha previsto la realizzazione di una guida di consigli pratici per i ristoratori al fine di aiutarli a rendere i menu più sani, senza costi aggiuntivi. Alcuni suggerimenti per i Ristoratori: - Scegliere metodi di cottura che riducono l’impiego di grassi (prediligere la cottura a vapore, al forno o su grill) Partner del progetto Food nella fase di avvio (2009-2011) - Non lasciare i contenitori del sale a disposizione sui tavoli (Belgio) - Servire sistematicamente acqua del rubinetto (Francia) - Proporre i piatti in due modalità, normale o piccola (Italia) - Proporre più cereali, verdure e frutta, prodotti regionali e di stagione, conditi con olio di oliva ed olio di semi di colza (Repubblica Ceca) - Indicare chiaramente i piatti maggiormente sani all’interno dei menu (Spagna) - Creare dei vassoi che raffigurano il pasto completo e bilanciato (Svezia) Alcuni suggerimenti per i Consumatori: - Assaggiare il cibo prima di aggiungere sale e/o provare altri condimenti - Diminuire l´uso di grassi e scegliere preferibilmẹnte quelli vegetali - Limitare il consumo di grassi saturi (che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari) con grassi insaturi come olio di oliva - Mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno - Preferire dessert a base di frutta fresca o, in alternativa, yogurt e latticini - Scegliere metodi di cottura che richiedono pochi grassi (al forno, al vapore o alla griglia) - Bere preferibilmente acqua durante il pranzo Iii – Gli Strumenti: come comunicare ai soggetti coinvolti Il programma ha previsto l’implementazione di vari strumenti per facilitare la divulgazione e l’impiego dei suggerimenti Food sia verso la rete dei ristoranti che presso gli utilizzatori. In particolare, il sito pan-europeo www.Food-programme.eu rappresenta un canale utile dove poter scaricare in maniera gratuita guide pratiche e schede informative. Per identificare più facilmente i ristoranti aderenti a Food ed impegnati nella diffusione del programma, è stato spedito un certificato e una vetrofania da esporre all’interno del proprio locale. Il programma è stato inoltre pubblicizzato attraverso i carnet Ticket Restaurant. Nel complesso, sono state attivate 85 iniziative di comunicazione che hanno permesso di raggiungere 350.000 ristoratori e più di 4.000.000 utenti tra tutti i paesi aderenti. V – Il Futuro: sviluppare il programma e condividere best practices L’unione Europea ha finanziato il progetto sino ad aprile 2011. Ora le aziende coinvolte su iniziativa di Edenred, hanno scelto di proseguire in autonomia ma sono sempre alla ricerca di nuovi partner che possano rafforzare il consorzio. Un esempio: la Slovacchia si è unita a febbraio 2011 attraverso il Ministero della Salute e la locale sede Edenred  
   
   
AUTOCHTONA 2011 8° FORUM DEI VINI AUTOCTONI BOLZANO, 17 – 20 OTTOBRE 2011 AUTOCHTONA 2011: A OTTOBRE I VINI AUTOCTONI A BOLZANO  
 
Secondo anno per la nuova formula della manifestazione di Fiera Bolzano, che nel 2010 ha visto oltre 1.300 visitatori registrati. Tra le novità della prossima edizione, in programma dal 17 al 20 ottobre 2011, spazi espositivi più ampi, promozione costante sui social media e il coinvolgimento di operatori e stampa internazionale Una selezione accurata degli espositori e un’attenzione particolare verso i visitatori qualificati. Sono questi i punti forti di Autochtona 2011, il forum dei vini autoctoni in programma a Fiera Bolzano dal 17 al 20 ottobre, con il patrocinio dell’Ais, Associazione Italiana Sommelier. L’ottava edizione vedrà tra le sue novità l’ampliamento dello spazio riservato ai singoli espositori, una promozione costante sul web e la realizzazione di iniziative che coinvolgeranno buyer, chef, sommelier e wine journalist di prestigio, italiani ed esteri. Anche quest’anno, la manifestazione si svolgerà all’interno dei padiglioni di Fiera Bolzano, in contemporanea con Hotel 2011, fiera internazionale della gastronomia e dell’industria alberghiera. La partecipazioni è riservata ad aziende con una produzione tra le 5.000 e le 900.000 bottiglie annue e agli enti di tutela e valorizzazione (come consorzi di tutela, strade del vino, ecc…). Il regolamento prevede inoltre che le etichette presentate abbiano una percentuale di vitigno internazionale inferiore al 5%. Si conferma quindi la nuova formula, che nel 2010 ha portato a un successo di stampa e di pubblico: oltre 1.300 visitatori registrati, con un indice di soddisfazione oltre il 90%, e un’ampia risonanza sui media tradizionali oltre che sui social media, anche grazie all’assegnazione degli Autochtona Award. “I risultati della scorsa edizione sono stati molto soddisfacenti – ha dichiarato Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano – con le iniziative che metteremo in campo quest’anno, Autochtona si confermerà come punto di riferimento per il patrimonio vinicolo italiano”. L’appuntamento per le aziende, i consorzi e gli operatori professionali del settore è quindi a Bolzano dal 17 al 20 ottobre con Autochtona 2011, il contesto ideale per far conoscere, promuovere e valorizzare le produzioni autoctone italiane. Tutte le informazioni: www.Autochtona.it  
   
   
ZUCCHERO DI CANNA TROPICANA DISTRIBUITO DA EUROFOOD  
 
. Dall´isola di Mauritius dorati cristalli di dolcezza L´isola di Mauritius, oltre che per le spiagge bianche, la popolazione solare, il mare cristallino, viene ricordata anche per le estese piantagioni di canna da zucchero. Un patrimonio inesauribile di dolcezza che ha reso la fertile e soleggiata isola nell´Oceano Indiano uno dei principali esportatori di zucchero al mondo. La qualità coltivata sull´isola è la varietà Demerara, pregiata e richiesta per il suo aroma intenso e il particolare colore dorato che oggi ritroviamo nelle invitanti confezioni a marchio Tropicana, riconoscibili per le allegre immagini di contadini locali impegnati a raccogliere lungo la riva del mare le lunghe canne da zucchero. Lo zucchero di canna Demerara Tropicana, rispetto a quello tradizionale, si caratterizza per alcune differenze sostanziali che lo hanno reso nel tempo un prodotto sempre più richiesto e il cui consumo, oggi, è altissimo. La particolarità, infatti, di non essere raffinato fa di Tropicana un prodotto assolutamente salutare poiché, non sottoposto a trattamenti invasivi, riesce a conservare tutte le proprietà benefiche della materia prima, a partire dal suo colore che risulta essere una bellissima tonalità dorata. Lo zucchero di canna Tropicana si caratterizza inoltre per i cristalli grandi e regolari e per l´aroma particolarmente intenso che lo rende ideale per dolcificare tè e caffé e per donare ancora più gusto alle tisane o ai cocktail. E anche nelle diete ipocaloriche possiamo rivolgerci con fiducia allo zucchero Tropicana grazie al potere dolcificante in grado di trasformare con il suo caldo sapore tropicale qualsiasi bevanda. Tre sono i formati in cui Tropicana è disponibile sul mercato italiano: in sacchetto da 500 gr. O da 1 kg. E nella pratica scatola da 500 gr. In cubetti. Proprio i cubetti di zucchero Tropicana rappresentano il meglio della produzione locale in quanto vengono ancora oggi tagliati irregolarmente seguendo un´antica tradizione dell´isola mauriziana. E infine la novità: Tropicana zucchero di canna Liquido. Perfetto per la preparazione di sciroppi, bevande, cocktail è ideale per i professionisti del bere miscelato. Lo zucchero di canna Tropicana è distribuito da Eurofood, il marchio leader che importa e distribuisce solo le più pregiate specialità alimentari da tutto il mondo. Tropicana Demerara sacchetto 500 gr € 1,56 Tropicana Demerara saccetto 1 Kg € 2,93 Tropicana Demerara cubetti scatola 500 gr € 2,88 Tropicana zucchero di canna Liquido bottiglia 1l € 7,02  
   
   
I FORMAGGI DALLA SVIZZERA: CARTA D’IDENTITÀ DI UNA, ANZI NOVE, ”ECCELLENZE”  
 
I Formaggi dalla Svizzera: senza dubbio, una delle “eccellenze” dei Ventisei Cantoni. Come il cioccolato, grande piacere e piccolo lusso per i gourmet... O le creme cosmetiche, minuscoli scrigni preziosi che, se non realizzano il sogno dell’eterna bellezza, quantomeno sembrano rallentare il tempo... Lo stesso che viene scandito con inflessibile regolarità dagli orologi svizzeri, incontestabile must. E poi dici Svizzera e pensi ad Alinghi, il team campione mondiale di vela: un miracolo, forse, visto che la Svizzera mare non ne ha! Un vero prodigio come quello dei cani San Bernardo: rimasti nell’immaginario collettivo quale simbolo di salvataggio, adottati oggi come tenera mascotte. Ma se dici Svizzera a tavola, dici formaggio. La vera eccellenza è questa. Perchè i Formaggi dalla Svizzera trasferiscono nel piatto la stessa idea di sicurezza, laboriosità, senso della tradizione che connotano questo Paese. Nonostante il passare del tempo e delle mode. I Formaggi dalla Svizzera: sinonimo di tradizione, sapore, genuinità. Un mito sempre vivo e attuale, che ha attraversato i secoli e ancora oggi, sulla tavola, non teme confronti. Il segreto? Sono tutti prodotti secondo antiche e ferree regole e sottoposti a severi controlli, a garanzia della loro proverbiale qualità. E unicità. Sono nove, ognuno con un carattere diverso: perché vengono lavorati con il latte dei pascoli di zone diverse, quindi racchiudono il sapore e i profumi della propria terra (sei di loro hanno la Dop, Denominazione di Origine Protetta). E poi ogni formaggio ha una sua lavorazione specifica e suoi tempi di maturazione. Dal più dolce e aromatico al più stagionato e intenso, tutti hanno una grande versatilità in cucina. E, naturalmente, sono, di per sé, un piatto ricco di calcio, proteine, vitamine e altri nutrienti. Un’occasione per portare in tavola, ogni giorno, l’eccellenza. Carta di degustazione dei Formaggi dalla Svizzera Emmentaler Dop Aspetto: pasta dura da avorio a giallo chiaro, buchi grossi a forma di ciliegia, crosta naturale secca e dura. A seconda della maturazione (che va dai 4 ai 15 mesi) l’Emmentaler Dop si definisce classico (minimo 4 mesi), reserve (minimo 8 mesi), grotta (minimo 12 mesi) Le Gruyère Dop Aspetto: pasta dura con fessure piccole e rotonde, color avorio, che viene maturata da 5 mesi a un anno, o anche 16 mesi Gusto: sobrio e intenso, variabile tra il dolce e il piccante a seconda della stagionatura. Si ha così un Le Gruyère Dop classico (minimo 5 mesi di maturazione), reserve (minimo 10 mesi) e alpage (minimo 12 mesi) Tête de Moine Dop Aspetto: pasta semidura con occhi piccoli e scarsi, colore da avorio a giallo chiaro, crosta naturale dura e marrone/rossastra,che viene lasciata maturare da 3 a 4 mesi Gusto: intenso, di erbe aromatiche Sbrinz Dop Aspetto: pasta dura, ma perfettamente fondente all’assaggio, di colore da avorio a giallino, senza occhiatura, con crosta naturale asciutta, bruno-giallastra Gusto: pieno e intenso, con qualche nota piccante che gli viene dalla lunga stagionatura da un minimo di 24 mesi fino a 4 anni. Si può quindi scegliere tra uno Sbrinz Dop “24 mesi”, “36 mesi” o “48 mesi” a seconda del gusto personale Appenzeller Aspetto: pasta semidura, color avorio fino a giallo chiaro, con crosta naturale da giallo a marrone rossiccio, con piccoli occhi distribuiti uniformemente, che richiede da 3 a 5 mesi di maturazione. Gusto: decisamente aromatico-fruttato. Per i veri gourmet c’è la scelta fra tre tipologie: classic (minimo 3 mesi di maturazione), surchoix (minimo 4 mesi), extra (minimo 5 mesi e mezzo) Raclette Suisse (e Walliser Raclette) Aspetto: pasta semidura di colore da avorio a giallino, occhi rari e piccoli, crosta naturale bruno-rossastra. La sua maturazione è di 3 mesi Gusto: delicato, aromatico, appena acidulo Alpentilsiter Aspetto: pasta semidura color avorio-giallo chiaro, con piccole fessure tonde, crosta naturale marrone-rosso Gusto: morbido, delicato, maturo in 3-5 mesi Vacherin Fribourgeois Dop Aspetto: pasta semidura avorio-giallino, con qualche apertura di forma irregolare, crosta giallo marrone, non commestibile Gusto: dolce, fruttato che diventa saporito se il formaggio è più stagionato. La maturazione dura da 10 a 17 settimane e dà origine a tre tipologie: classic (minimo 3- 4 mesi di maturazione), extra (minimo 4-5 mesi) e alpage se prodotto solo in alpeggio Vacherin Mont-d’or Dop Aspetto: pasta morbida, colante quando è matura, color bianco avorio, crosta morbida e ambrata Gusto: dolce, burroso, con un particolare tocco di tannino che proviene dalle fascere di legno in cui matura per 4 settimane I Formaggi dalla Svizzera: marchio sinonimo di qualità e di tradizione, hanno un’anima antica ma un life style tutto moderno. Infatti rispondono, puntualmente, a tutte le tendenze e ai costumi alimentari dei nostri tempi  
   
   
ANCORA UN MESE ALLA SCADENZA DI "WINE ON THE ROAD", QUINTO CONCORSO LETTERARIO DI VILLA PETRIOLO.  
 
Il quinto concorso letterario sull´immaginario del vino, indetto dall´azienda vinicola di Silvia e Simona Maestrelli a Cerreto Guidi (Firenze), offre ancora un mese di tempo agli aspiranti scrittori per cimentarsi sull’affascinante tematica del “viaggiar assaporando”. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l´uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l´uomo deve poter viaggiare. Andrej Arsen´evič Tarkovskij, Tempo di viaggio, 1983 Il bando del quinto concorso letterario di Villa Petriolo "Wine on the road. Appunti di viaggio...Per cantine", ideato da Silcia Maestrelli e ccordinato da Diletta Lavoratorini, con il patrocinio della Regione Toscana e di importanti enti di valorizzazione territoriale, vede in giuria personalità del mondo della cultura e del vino di rilevanza internazionale. Alla guida del critico cinematografico Enrico Ghezzi, selezioneranno i racconti vincitori: le giornaliste enogastronomiche Daniela Scrobogna di Bibenda e Michèle Shah di numerose riviste di settore tra cui Wine Spectator, il degustatore e giornalista della Guida ai Vini d´Italia de L´espresso Giampaolo Gravina, gli scrittori Luca Ragagnin, Enrico Remmert e Massimo Roscia, il giornalista del Corriere della Sera Edaordo Vigna, l´agronomo-enologo Federico Curtaz, Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi, Andrea Ulivi, editore e Vicepresidente della Fondazione Andreij Tarkovskij di Firenze. Fino al 15 luglio 2011 si potranno inviare gratuitamente – all´indirizzo e-mail golpaja@gmail.Com - racconti brevi di 8.000 battute al massimo, in lingua italiana, su questa coinvolgente tematica del "viaggiar assaporando". Un omaggio indiretto all´intuizione dell´enoturismo, a quella forma di turismo sostenibile che ci consente di scoprire, oltre alle meraviglie paesaggistiche e culturali di un luogo, la sua anima più profonda, ciò che da quelle terre la mano dell´uomo, in secoli di usi e sapere tramandati, è riuscita a creare per sfamarsi e godere. Proteggendo la terra, curandone i frutti. Viaggiar assaporando "...È l´incontro col sapore dei colori, con il verdeggiare e rosseggiare del sentire, in una continua alternanza che ci insegue tra acerbità dell´animo, delle passioni, della ragione e il loro più composto e definito consistere". A questo link il bando completo: http://divinando.Blogspot.com/2011/04/e-tempo-di-biaggioil-15-aprile-2011-si.html In viaggio per cantine, rimappiamo i luoghi attraverso i quali ritrovare una nuova dimensione locale, più dinamica e aperta sia al recupero della tradizione che all´accoglimento delle mutazioni. Per porre noi stessi in una prospettiva non più geometrica, ma vissuta". Info Villa Petriolo: www.Villapetriolo.com  
   
   
MATITINE BERETTA: TUTTO IL GUSTO DEL WÜRSTEL CLASSICO IN UN FORMATO ORIGINALE E DIVERTENTE  
 
Beretta presenta un nuovo modo di gustare i würstel: le Matitine. Il classico würstel di puro suino in un formato inedito che ben si adatta a diversi momenti di consumo. Senza glutine, senza polifosfati e senza glutammato aggiunto, le Matitine Beretta sono ideali se scaldate sulla piastra per una cena sfiziosa e ricca di gusto che stuzzica anche l’appetito dei più piccoli; per inventare aperitivi e snack veloci per gli amici o come ingrediente per creare tante nuove ricette. Le Matitine Beretta vanno conservate in frigo e sono disponibili nelle migliori catene della Gdo in formato da 80g al prezzo di 0,85 Euro. Le Matitine ampliano la gamma dei würstel Beretta, che comprende anche i Würstel Classici, disponibili in confezione da 4 pezzi al peso di 100g e nella variante Tenerino (formato da 3 pezzi - 250g) e i Würstel di pollo, realizzati esclusivamente con carne di pollo italiana, disponibili in formato da 4 pezzi al peso di 100g e nella variante Tenerino (confezione da 3 pezzi - 250g). Un’offerta diversificata di würstel gustosi e nutrienti che si distingue per l’attenzione per la qualità, la selezione delle materie prime e l’italianità che da sempre caratterizzano il marchio Beretta. Tutti i prodotti sono proposti a un giusto prezzo per il consumatore. Da oggi i würstel Beretta si presentano anche in una nuova veste grafica con la presenza del simbolo della Spiga Sbarrata, da sempre a testimonianza di accurati controlli e certificazioni, che indica che il prodotto, senza glutine, può essere consumato anche dai celiaci. Gruppo Beretta Il Gruppo Beretta nasce come salumificio artigianale nel 1812 a Barzanò, nel cuore della Brianza, ed è oggi una delle più importanti aziende italiane dell´industria alimentare con 16 siti produttivi situati in Italia e all’estero, diversificati per specificità produttiva, e oltre 1.158 dipendenti. Il Gruppo, grazie all’esperienza in ambito alimentare tramandata per cinque generazioni e una costante ricerca di tecniche di produzione sempre più all’avanguardia, oggi può contare oltre 300 referenze sul mercato italiano: dai Dop più rinomati agli Igp, da tutti i prodotti “nobili” della salumeria italiana ai würstel, fino ai piatti pronti ricettati. Il Gruppo Beretta si colloca al 3° posto nel mercato italiano dei salumi, al 1° posto nel mercato dei salumi a libero servizio, con una quota di mercato del 12,5%, e al 2° posto nei piatti pronti ricettati freschi. Di rilievo anche il ruolo dell’export: i prodotti Beretta sono distribuiti in Europa, Nord America, Medio Oriente, Asia. Il fatturato del Gruppo nel 2010 è stato pari a 544 milioni di Euro. Www.berettafood.com  
   
   
TAPAS COME HAI SEMPRE MANGIATO, IL TRADIZIONALE POLLO ARROSTO DELLA DOMENICA, GIN TONIC, BAMBOLE E FLAMENCO "PEINETAS" SONO REINVENTATI NEL NUOVO GASTRO BAR DI PACO RONCERO  
 
Quando aprì Estado Puro tre anni fa, Paco Roncero ha suscitato molto scalpore nella lunga storia delle tapas ed ha aperto la strada per una tendenza che sta crescendo nella cucina spagnola. Il suo gastro bar, all´interno dell’Nh Hotel Paseo del Prado, è stata una risposta al rinnovamento creativo di taverne tradizionali, in cui ha usato uno stile decorativo di tendenza-breaking e proposte di cucina basata su un aggiornamento delle classiche tapas. Il successo di questa idea gli ha permesso di aprire un secondo bar a Madrid nell’hotel Nh Palacio de Tepa, che mantiene lo stesso spirito del fratello maggiore, anche se con un sacco di caratteristiche innovative. Dal pollo arrostito su richiesta con la cura di un artigiano, ad una vasta gamma di Gin & Tonic e nuovi ritmi di flamenco totalmente in sintonia con un arredo che ne fa uno spazio all’avanguardia, anche se con un´anima tradizionale ed autentica. In entrata, una quantità impressionante di bianche "peinetas"(i pettinini fermacapelli che portano le danzatrici di Flamenco), coprono le sei antiche volte dello storico Palacio de Tepa come un arazzo facendole diventare il simbolo del bar. Sul fondo, dieci tavoli bassi che possono essere trasformati in una stanza privata e con vista sul bar. Non manca certo a Estado Puro l’apprezzamento dei Madrileni, che lo affollano a tutte le ore, gustando le favolose Tapas di Roncero e divertendosi a guardare le 1000 bambole Flamenco, nei grandi pannelli illuminati che tappezzano le pareti. Divertente anche l’uso dei materiali: dai piatti di ceramica originalissimi e progettati apposta alle buste tipiche delle bancarelle dei mercati di Madrid. Il menu comprende tapas, insalata russa con croccante focaccia andalusa, patate saltate con salsa di pomodoro piccante, crocchette di prosciutto, acciughe fritte e in aceto, frittelle di baccalà e piedini di maiale, tra gli altri piatti, diversi tipi di insalate, toast e panini (compreso il popolare mini hamburger con senape in stile antico e tradizionali panini al prosciutto con pomodoro e olio d´oliva), vongole con sakè, fasolari allo zenzero e cannolicchi naturali, così come un´ampia varietà di stufati, piatti di carne e pesce, in particolare, trippa alla Madrilena, risotti, maiale iberico "Presa", con una salsa piccante e nasello stile romano. Sebbene non vi possa essere alcun dubbio che la caratteristica stella del nuovo Estado Puro è il pollo, arrostito molto lentamente su richiesta in un forno moderno che può essere visto dalla sala da pranzo e della Plaza del Angel. Tenero, succoso all´interno e croccante all´esterno, il pollo è servito con contorni diversi e può essere consumato in loco o portato via. La cucina del nuovo Estado Puro è accompagnata da una selezione di cocktail e una vasta gamma di Gin Tonic, il cocktail più popolare tra il pubblico spagnolo, che può essere personalizzato in 300 modi diversi secondo i desideri del cliente. Il bar infatti offre una selezione di oltre 30 gin, tra cui i gin inglesi più famosi (siano essi quelli tradizionali o di altre marche speciali), gin francesi, anche americani, olandesi, tedeschi e gin spagnoli, che possono essere combinati in diversi modi, con tonici diversi e tre tipi di ghiaccio: amaro, al pompelmo e al cetriolo, che danno sapore, aroma e colore; e un nuovo Gin Tonic, che viene servito in un originale, largo, bicchiere in vetro tagliato. L´atmosfera del bar è completata con una scelta di musica sviluppata dagli architetti James & Mau, in collaborazione con il Dj Floro, un riferimento nel mondo della musica spagnola. Insieme hanno creato nel bar un loro stile particolare, unico, che vuole offrire agli ospiti un´esperienza sensoriale globale in cui musica, decorazione e cucina vanno a braccetto in perfetta armonia. La fusione tra flamenco e jazz, electro, afro beat e suoni latini e ritmi europei, americani e anche orientali che riflettono una Madrid moderna, multi-culturale, sofisticata, cosmopolita, può essere ascoltata dalla mattina fino alle due del mattino, con l´intensità e il volume adattato in sintonia alle diverse ore del giorno. Il nuovo Estado Puro dispone anche di una terrazza con 24 tavoli, che si trova proprio sulla Plaza del Angel, con mobili originali in linea con la decorazione interna  
   
   
TORNA IN ITALIA, NELLA CITTÀ DI PULCINELLA, IL TITOLO DI “CAMPIONE DEL MONDO DI PIZZA NAPOLETANA STG- TROFEO CAPUTO”  
 
Da Tokio ad Acerra, il passaggio di testimone del titolo di miglior pizzaiuolo del mondo ha attraversato l´Oceano ed è approdato nella città di Pulcinella, a circa 20 km da Napoli, nelle mani di Attilio Albachiara, della Pizzeria da Attilio. Il “I Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – X Trofeo Caputo” si è concluso a tarda sera, dopo due intense giornate di gara disputate nel cratere del centro servizi “Vulcano Buono” di Nola, che hanno visto sfidarsi oltre 300 pizzaiuoli provenienti da tutto il mondo. I maestri della pizza si sono confrontati in sette categorie di gara, nelle quali hanno stravinto gli italiani, con le sole eccezioni della “Pizza a metro”, in cui ha sbaragliato gli avversari l´ italoamericano, nove volte campione del mondo, Tony Gemignani e della categoria “Pizza veloce” che ha visto imporsi Joseph Carlucci, proveniente dagli Stati Uniti, capace di stendere cinque dischi di pizza in soli 31 secondi. Il nuovo campione del mondo, Attilio Albachiara, appartiene alla terza generazione di una famiglia di pizzaiuoli specializzati nella lavorazione della pizza nel rispetto dell´antica tradizione napoletana. Non a caso, la categoria che lo ha visto primeggiare è quella della “Pizza Napoletana Stg – Trofeo Caputo”, che più di ogni altra premia i criteri e gli ingredienti legati al territorio. “Sono molto felice di questo premio, ho sempre lavorato puntando all´eccellenza. E, questo riconoscimento, è il risultato dell´impegno che da mio nonno a mio padre è passato nelle mie mani”. Al secondo e al terzo posto, rispettivamente Giovanni Gagliardi della pizzeria “ La Leggenda” di San Felice a Cancello e Francesco Cassiano della pizzeria “Checco Pizza” di Lecce. “Il nostro è l´unico campionato italiano che premi il Pizzaiuolo e non solo la pizza – ha dichiarato Carmine Caputo, presidente del Molino Caputo, particolarmente soddisfatto per il gran numero dei partecipanti e per il titolo di campionato mondiale portato a Napoli, grazie a Enrico Famà. Napoli è la sede ideale di questo concorso. Sono certo che l´evento del 2012 sarà ancora più partecipato e denso di iniziative. Per la riuscita devo ringraziare anche il Cavaliere Gianni Punzo del Vulcano Buono e il suo staff ”. Daniela Marrapese Classifica dei vincitori X Trofeo Caputo – I° Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Pizza napoletana Stg -Trofeo Caputo : Pizza margherita e marinara, con le sole varianti di pomodorini “ciliegia” e/o pomodori a spicchi. 1°classificato Attilio Albachiara – “Pizzeria da Attilio” 2° classificato Giovanni Gagliardi - “La Leggenda” 3°classificato Francesco Cassiano – “Checco Pizza” Pizza Creativa: la creatività non va intesa, in questo caso, nella bellezza o nella resa scenografica della pizza. Non sono valutate né le caratteristiche estetiche né le guarnizioni. E´ invece valutata l´originalità degli ingredienti adoperati e la forma della pizza (es. Calzone ripieno a forma di cornetto etc.) 1°classificato Marcello Avitabile 2° classificato Carlo Sannino 3°classificato Roberto D´egidio Pizza Classica: ingredienti a scelta. Una nuova categoria, introdotta quest´anno per dare spazio a tutte le specialità regionali e ai prodotti tipici di tutte le regioni. 1°classificato Salvatore Chierchia 2° classificato Massimo Bosco 3°classificato Federico Pellini Pizza Scenografica: l´unico ingrediente concesso è la pasta per pizza. La valutazione delle opere e la determinazione dei vincitori avviene sulla base dei giudizi espressi dal pubblico presente, a mezzo di apposita scheda di votazione. 1° classificato Vittorio Rossi Pizza a Metro: è valutata la maggiore approssimazione conseguita al metro lineare reale e la regolarità della forma ottenuta.1°classificato Tony Gimignano 2° classificato Gabriele Fazzini 3°classificato Eduardo De Filippo Pizza senza glutine----------1° classificato Michele Croccia 2° Massimiliano Stamerra 3° Alessandra De Bellis Pizza Acrobatica – Free Style—1°classificato Antonio Vanacore Pizza Acrobatica a squadre: 1° Scugnizzi acrobatici napoletani 2° Team North America Pizza più larga---------------- 1°classificato Michele Maresca Pizza veloce------------------- 1°classificato Joseph Carlucci Premio speciale alla memoria: Gennaro Di Matteo  
   
   
"MALVASIA DAY", LA PRIMA FESTA DELLA MALVASIA  
 
L’11 luglio 2011 alle ore 19,00, sulla meravigliosa isola di Salina si aprirà la prima edizione del "Malvasia Day", la prima festa della Malvasia! Sarà Capofaro Malvasia & Resort il teatro di questo evento che riunirà i principali produttori di Malvasia di Salina. L’evento è stato pensato per celebrare il “nettare” di Salina, l’isola più ricca di vegetazione delle Eolie. L’isola verde è dal 1981 Patrimonio dell´Unesco e riserva naturale. Terra di eccellenze enogastronomiche, di viticultura estrema, di presidi slow food. Come quello del Cappero, che trova a Salina il centro della produzione italiana di qualità di questo prodotto. Per un’intera serata gli esperti tecnici delle cantine produttrici dell’isola saranno a disposizione del pubblico di appassionati e intenditori per spiegare le caratteristiche della Malvasia attraverso degustazioni guidate. L’evento sarà aperto al pubblico di intenditori e curiosi, amanti del buon bere e sempre alla ricerca delle migliori espressioni della nostra enogastronomia tradizionale. Questa è l´occasione ideale per visitare l´Isola Verde delle Eolie, Salina. Terra non solo di mare e di coste con tramonti mozzafiato, ma perfetto anche per gli amanti del trekking e delle passeggiate all´aria aperta, e per gli appassionati della barca che possono circumnavigare Salina, in barca o in "gozzo", per scoprire segreti angoli di costa  
   
   
IL FESTIVAL FRANCIACORTA APRE L’ESTATE DELLA VERSILIA E CONTINUA …  
 
Dopo la tappa di Milano, le bollicine franciacortine proseguono il loro viaggio per l’Italia toccando le coste della Versilia, Capri, in attesa del gran finale in Franciacorta Avere la possibilità di conoscere un vino straordinario, vanto del Made in Italy, e passare piacevoli serate nei migliori locali della Versilia. È quanto offre il Festival Franciacorta in Versilia con un fitto calendario di appuntamenti a disposizione di tutti gli amanti del buon vivere e soprattutto delle bollicine italiane di alta qualità: il Franciacorta. Cene con abbinamento ai migliori piatti degli chef, degustazioni, aperitivi, momenti ludici: l’offerta dai locali del territorio è estremamente varia e vedrà coinvolte complessivamente ben 28 aziende dell’omonima area vinicola bresciana. Gli eventi proseguiranno fino al 25 giugno, data della serata conclusiva con il Festival Franciacorta, che si svolgerà alla Versiliana: un’area di degustazione all’interno della villa con la possibilità di assaggiare oltre 70 etichette franciacortine, mentre nel giardino si sorseggerà il Franciacorta nel relax grazie ad un elegante sottofondo di musica live. Il calendario completo è consultabile sul sito Franciacorta: www.Franciacorta.net Festival Franciacorta in Versilia Villa La Versiliana Viale Morin, 16 - Marina di Pietrasanta (Lu) Apertura al pubblico dalle 17.30 alle 21 - Ingresso: 15 euro A Capri, l’appuntamento con il Franciacorta è tutti i mercoledì di giugno nella piazzetta con aperitivi musicali accompagnati da calici di Franciacorta serviti dai bar aderenti all’iniziativa. E il 14 luglio, nella splendida cornice dei Giardini di Augusto, altra tappa del Festival Franciacorta, dove turisti e appassionati di vino potranno degustare le etichette di 14 aziende presenti per l’occasione con banchi d’assaggio. Tappa conclusiva dei Festival itineranti il 17 e 18 settembre con il consueto appuntamento in Franciacorta, dove le cantine apriranno le porte per mostrare i segreti delle loro produzioni con eventi e degustazioni dedicate  
   
   
COINTREAU E PHI BEACH: NASCE UNA IMPORTANTE NUOVA PARTNERSHIP CHE RENDERA’ ANCORA PIU’ VIVE LE NOTTI ESTIVE DELLA COSTA SMERALDA  
 
Cointreau e Phi Beach, due eccellenze che si uniscono per dare il via a un’importante partnership. Cointreau, il liquore all’arancia più famoso al mondo e Phi Beach, a detta del New York Times “uno dei migliori locali estivi d’Europa”, situato a Forte Cappellini a Baja Sardinia, in una delle location più esclusive della Sardegna, hanno infatti siglato un accordo che prevede l’organizzazione di serate Cointreau nel corso dell’estate e la nascita di un nuovo cocktail, il Cointreau Beach, disponibile in esclusiva presso il Phi Beach. Cointreau Beach e Cointreaupolitan, il cocktail per eccellenza firmato Cointreau, saranno inseriti nei menu del locale e rinfrescheranno con il loro gusto unico le notti estive. Le Serate Cointreau, che animeranno la movida della Costa Smeralda, avranno per protagonista il celeberrimo liquore all’arancia, accompagnato da animazione, gadget, tasting session e musica. Tante sorprese attendono gli ospiti nel corso dell’estate del 2011 al Phi Beach: emozioni, panorami suggestivi, musica, buona cucina e cocktail dall’inimitabile gusto all’arancia firmato Cointreau. Cointreau è distribuito in Italia da F.lli Branca Distillerie  
   
   
PREMIATA LA LONGEVITÀ DEI VINI DI TERLANO  
 
Non è così facile per i vini bianchi italiani ottenere dei riconoscimenti a livello internazionale, soprattutto in paesi come Dubai, New York o Tokio, dove i nostri vicini francesi e tedeschi sono stabilmente presenti con i loro bianchi da decenni ormai. Ciononostante, i bianchi altoatesini hanno rafforzato la propria presenza sui mercati esteri, puntando sulla qualità e sulla costanza. Fra questi, in prima linea troviamo sicuramente i vini firmati Cantina Terlano. I vini prodotti a Terlano, famosi per la loro longevità, sono presenti a livello internazionale non solo su moltissime carte dei vini di ristoranti stellati, ma hanno conquistato i gradini più alti delle classifiche stilate da famose guide ai vini, come Wine Advocate e Wine Spectator. E questo succede proprio in quelle guide, in cui si giocano le carte vincenti per il commercio internazionale di vino. Nelle guide, quasi tutti i bianchi altoatesini sono stati giudicati fino ad oggi come “freschi, giovani, minerali” e questo dimostra quindi che sono state valutate quasi esclusivamente le nuove annate. Ma osservando le classifiche dell’ultimo numero di Wine Spectator, ci si imbatte in annate insolite, come 1997 o 1996, e ciò che rende il tutto ancora più stupefacente è che questi numeri si trovano nella sezione ‘new releases’. Perché mai un vino che porta con orgoglio i suoi 15 anni dovrebbe essere incluso tra le ‘nuove annate’? Per Terlano si tratta una caratteristica inconfondibile del marchio. I suoi vini, infatti, conquistano per la loro longevità e contemporaneamente per la loro freschezza, sottolineata da una strabiliante armonia tra acidità e mineralità. I critici internazionali di Wine Advocate e di Wine Spectator conoscono perfettamente tali peculiarità e hanno premiato le annate mature, senza dimenticare naturalmente le più giovani. Il Terlaner Chardonnay classico 1997 ha ottenuto 93 punti su 100 da Wine Spectator, mentre all’annata 1996 sono stati assegnati 92 punti. Robert Parker (del Wine Advocate) ha attribuito ad entrambi i vini 93 dei tanto desiderati punti. Il Terlaner Pinot Bianco classico 1996 ha portato a casa addirittura 94 punti, una valutazione attribuita davvero molto raramente dalla guida. Non male il giudizio assegnato alle annate recenti: la selezione Sauvignon Quarz 2008 è stata premiata da Parker con 93 punti, mentre il Sauvignon Winkl 2009 ne ha ottenuti 91. Per quanto riguarda l’annata 2007, il critico, descritto dal “newsweek” come un rivoluzionario fanatico, ha apprezzato soprattutto i rossi di Terlano, il Lagrein Gries, il Lagrein Porphyr e il Pinot Nero Montigl, che hanno collezionato 92 e 91 punti. Il fatto che il grado di internazionalizzazione dei vini di Terlano cresca di anno in anno, è dimostrato anche dai numeri: mentre 10 anni fa non c’erano praticamente esportazioni oltre i confini nazionali, oggi la Cantina di Terlano vende fino al 30% dei propri vini fuori dall’Italia. Klaus Gasser, responsabile marketing e vendite, è molto soddisfatto del fatto che “i big players, i grandi critici di fama internazionale, riconoscano l’importante ruolo di Terlano come portabandiera dei bianchi italiani. Siamo di nuovo ai vertici delle classifiche dei migliori vini bianchi, come dimostrato dall’ultimo numero di Wine Spectator. Questo ci incoraggia a diffondere ancora di più a livello mondiale la nostra filosofia della longevità”