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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Giugno 2011 |
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ENERGIA. ZAIA: AGRICOLTURA MOTORE DELLA TERZA RIVOLUZIOE INDUSTRIALE |
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Venezia, 15 giugno 2011 - “Penso che sul nucleare gli italiani abbiano fatto una scelta di campo importante. Non è una scelta controcorrente né è contro la modernità. La Germania ha deciso che per il 2020 l’80 per cento della sua energia dovrà venire da fonti rinnovabili. Vi trovate in una regione, il Veneto, dove si producono 15 mila gigawattora di energia e se ne acquistano da fuori altrettanti, dove l’agricoltura consuma in tutto 617 gigawattora e soprattutto dove il 31 per cento dell’energia prodotta deriva da fonti rinnovabili: ancora una volta i veneti sono primi in questo settore”. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia, portando il saluto della Regione al Forum Internazionale dell’Energia organizzato ieri a Venezia dalla Coldiretti Nazionale. Con il referendum, ha detto ancora Zaia, “i cittadini italiani, con un atto di estrema democrazia, hanno avuto il coraggio di avocare a sé una scelta rispetto alla quale la rappresentanza che aveva delegato è venuta meno”. “L’economista Jeremy Rifkin dice che dobbiamo puntare alla terza rivoluzione industriale. E l’agricoltura ne potrà essere veramente il motore: saranno le fonti energetiche provenienti dall’agricoltura ad alimentarla: raggi solari, salti d’acqua, produzione agricola che si può portare a biomassa, biogas. E’ l’obiettivo di un agricoltore attento anche dal un punto di vista etico al conflitto tra combustibile e commestibile, al fatto che nel mondo circa 120 milioni di bambini vivono in denutrizione e ogni anno 3 milioni di persone muoiono di fame”. “Ben venga questa scelta – ha ribadito Zaia – ma dobbiamo confermare che l’uso del territorio agricolo per fotovoltaico non ci sta bene: l’agricoltura deve continuare a fare il suo mestiere, non dobbiamo dar modo agli speculatori di approfittare dei terreni: utilizziamo tetti e terreni non produttivi. Questa è la democrazia energetica, quella che ritiene che i cittadini dovranno produrre autonomamente la propria energia, avvantaggiati da tecnologie sempre migliori e più produttive, magari pensando che nelle nuove concessioni edilizie si obblighi l’uso di pannelli solari di ultima generazione piuttosto che tegole”. “Questo è quello che immaginiamo – ha concluso il presidente del Veneto – in una Regione che crede molto nelle fonti rinnovabili, dove la raccolta dei rifiuti è differenziata al 56,3 per cento, dove l’ambiente è amato”. |
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NUCLEARE, CAPPELLACCI: "SARDEGNA REGIONE ITALIANA CON MAGGIOR PERCENTUALE DI ´SI´ ANTIATOMO |
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Cagliari, 15 Giugno 2011 - "La Sardegna ha espresso la maggior percentuale antiatomo tra le regioni italiane, con il 98,4% di ´si´. Un dato superiore di quasi 4 punti rispetto alla media nazionale. Ma il nostro voto non sancisce un divorzio, piuttosto celebra il matrimonio con un’altra economia possibile: quella della green economy". Lo ha detto il presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci nel commentare il primato tra le regioni italiane tra chi al referendum ha votato ‘si’ contro il nucleare. "Non è un caso - ha aggiunto - che proprio ieri a Cagliari anche il direttore generale della Commissione Europea, Pedro Ballestreros, abbia considerato il progetto ‘Sardegna Co2.zero’ come il laboratorio italiano della green economy". "La Sardegna - ha concluso Cappellacci - farà sul serio perché crede nel futuro sostenibile e in un diverso modello di sviluppo, fondato su risparmio energetico, produzione di energie rinnovabili, abbassamento delle emissioni. E lo ha espresso in maniera limpida, come il suo mare". |
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DICHIARAZIONE PRESIDENTE APER SU RISULTATO REFERENDUM NUCLEARE |
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Milano, 15 giugno 2011 - Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Aper Agostino Re Rebaudengo sul risultato del referendum sul nucleare: “Gli italiani hanno detto un chiaro no al nucleare – commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente di Aper -. Accogliamo positivamente la dichiarazione del Presidente del Consiglio che promette l’impegno del Governo nello sviluppo delle fonti rinnovabili. Siamo dunque pronti a lavorare con tutte le Istituzioni per riaprire il dialogo e dare un nuovo impulso alle energie pulite e all’efficienza energetica, affinché il nostro Paese possa “centrare”, e perché no anche superare, gli obiettivi europei al 2020 in materia di sostenibilità energetica ed ambientale. Aper è quindi già pronta e disponibile a partecipare da subito ai tavoli di concertazione che il Governo vorrà organizzare x la formulazione dei prossimi decreti attuativi che regoleranno la produzione di energia rinnovabili in Italia, decreti che alla luce di questo risultato referendario hanno maturato un significato di indirizzo ancora più importante per il futuro della politica energetica del Paese. |
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PAVIA PROMUOVE L’ENERGIA LA MITICA DELOREAN, L’AUTO DI RITORNO AL FUTURO, IN VERSIONE ELETTRICA SARÀ PROTAGONISTA WORKSHOP “ENERGIA E FONTI RINNOVABILI” |
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Pavia, 15 giugno 2011 – Al Palazzo Centrale dell’Università di Pavia - La mitica Delorean, l’auto di ritorno al futuro, in versione elettrica sarà protagonista del workshop Energia e fonti rinnovabili, in programma oggi in aula Magna dell’Università di Pavia. Il workshop, a cura di Paolo Magni e Lucio Andreani, è dedicato al problema energetico e allo sviluppo di fonti rinnovabili a basso impatto ambientale. Mentre in aula magna ingegneri elettrici, scienziati ed esperti tratteranno del problema energetico, di combustibili fossili e di sicurezza nucleare, di fotovoltaico, idrogeno e celle a combustibile, biomasse, biocarburanti e chimica verde, oltre che delle prospettive italiane per l’energia e le rinnovabili, in largo la Pira – lo spazio antistante l’aula Magna – sarà esposta e sarà possibile provare la versione elettrica della mitica Delorean Dmc-12, l’auto di “Ritorno al Futuro”, messa a disposizione dalla “Fondazione per la mobilità elettrica eCarsnow! Italia”. |
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SICILIA, ACCISE: PRESENTA EMENDAMENTO A DDL MODIFICA ART 36 STATUTO |
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Palermo,15 giugno 2011- Riconoscere alla Sicilia non solo le accise sui prodotti petroliferi raffinati ed immessi in consumo nell´Isola ma anche una congrua restituzione (20%) delle accise sui prodotti petroliferi raffinati nel territorio regionale e immessi al consumo nelle altre regioni. E´ il fine di un emendamento illustrato ieri in Commissione Affari Istituzionali dell´Ars, dall´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao. L´emendamento prevede l´aggiunta di un secondo comma all´art. 1 del disegno di legge 702 per la modifica dell´art 36 dello Statuto siciliano, primo firmatario l´On. Michele Cimino. "Come evidenziato alla Commissione - dice Armao - sarebbe opportuno evitare di attivare l´intervento del legislatore sulle norme finanziarie. Cio´ anche perche´ la questione puo´ ritenersi risolta sul piano interpretativo nel negoziato in corso tra Regione e Stato sul Federalismo fiscale sulla base della normativa vigente e che vale circa 1,7 md di euro. Tuttavia, laddove si ritenga di procedere nel percorso intrapreso, appare opportuno estendere la richiesta di modifica normativa in modo da incrementare significativamente le entrate regionali". Cio´ in considerazione della circostanza che la Sicilia raffina il 41% dei prodotti petroliferi consumati nel Paese, mentre se ne immettono in consumo soltanto il 10%. Ma la normativa fiscale prevede che il presupposto d´imposta maturi solo con l´immissione in consumo. In tal modo, la Regione potra´ ottenere, dopo 65 anni, non solo quel che le spetta, al pari delle altre Regioni, ma anche rilevanti risorse aggiuntive, anche quale ristoro del danno ambientale e sociale subito per il rilevante contributo offerto al fabbisogno energetico del Paese. L´assessore ha espresso nell´occasione al presidente Vinciullo e al deputato Cimino, il sostegno per l´iniziativa della Commissione che costituisce una spinta verso il rafforzamento dell´autonomia finanziaria della Sicilia, ed un utile riferimento per il serrato negoziato che il Governo regionale sta conducendo con lo Stato per un´attuazione del federalismo fiscale che garantisca l´integrale applicazione dello Statuto autonomistico. Questo il testo dell´emendamento: "A compendio dell´integrale spettanza tributaria, lo Stato riconosce alla Regione, oltre al gettito dell´imposta di produzione sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi e sui gas petroliferi raffinati ed immessi in consumo nel territorio regionale, ed a titolo di ristoro ambientale, anche il venti per cento del gettito dell´imposta di produzione sugli stessi prodotti raffinati nel territorio regionale, ma immessi in consumo in quello delle altre regioni". |
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CASA; ON LINE L’ELENCO COMPLETO DEI RESIDENCE DI ROMA CAPITALE |
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Roma,15 giugno 2011- Al fine di offrire ai cittadini il diritto a una piena e trasparente informazione, Roma Capitale ha pubblicato sul proprio sito www.Comune.roma.it/ l’elenco completo di tutti i residence dei quali il Campidoglio si serve per affrontare l’emergenza abitativa. L’elenco consta di data di stipula del contratto e sua scadenza, del costo annuo, del nome della proprietà dell’immobile, del numero dei nuclei familiari accolti e del numero dei “punti 10” accolti. Inoltre, per ciascun immobile, vengono identificate le provenienze degli assistiti. In totale, si tratta di 1.392 nuclei familiari accolti, dei quali 109 punti 10. A questi vanno aggiunti 111 soggetti singoli di diretta gestione del Dipartimento Politiche Sociali. Di questi nuclei familiari, 238 sono quelli la cui assistenza è attribuibile a questa Amministrazione. Fanno parte di questi 238 nuclei, 46 “punti 10”, pari al 19,33%. È riferibile a decisioni assunte dalle precedenti Amministrazioni l’assistenza alloggiativa concessa a 1.154 nuclei familiari, dei quali 63 “punti 10”, pari al 5,46%. |
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CENTRI STORICI IN SICILIA: OLTRE 900 DOMANDE PER INTERVENTI DI RECUPERO |
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Palermo,15 giugno 2011- Sono, ad oggi, 946 le domande pervenute allo sportello dell´assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´ per accedere al finanziamento della quota interessi su mutui con ammortamento ventennale, accesi per realizzare interventi di recupero nei centri storici. La media delle richieste pervenute e´ per mutui da 80/100 mila euro, con un minimo di 16 mila euro fino a 300 mila euro, che e´ il tetto massimo finanziabile per ogni singola istanza. E´ ancora possibile presentare le domande, fino ad esaurimento delle risorse a disposizione, che per il solo pagamento della quota interessi, ammontano a 12 milioni e 500 mila euro. Secondo una prima stima dell´amministrazione, le istanze finora presentate potrebbero essere tutte soddisfatte, fermo restando il rispetto da parte del richiedente delle norme contenute nel bando. A breve partiranno le prime lettere di ammissibilita´ al finanziamento. La banca Unicredit, unico istituto titolato alla concessione dei mutui, provvedera´ a verificare, tramite un proprio perito, la capacita´ di restituzione della quota capitale da parte del beneficiario. In caso di esito positivo, l´amministrazione emanera´ in tempi strettissimi il decreto di finanziamento. Gli interventi previsti dal bando vanno dal restauro al risanamento conservativo, dal ripristino funzionale alla manutenzione straordinaria, fino all´adeguamento alle norme vigenti ed alle disposizioni antisismiche. L´avviso e´ stato pubblicato venerdi´ 1° aprile 2011 sulla Gurs ed e´ consultabile sul sito internet del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilita´ e dei Trasporti. |
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RECUPERO CASERME E SITI MILITARI DISMESSI: OGGI RIUNIONE COMITATO EUROPEO A PERUGIA |
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Perugia,15 giugno 2011-Oggi, alle ore 9, si riunisce nella Sala Fiume di Palazzo Donini, il Comitato di Pilotaggio del progetto europeo F.a.t.e. - From Army To Entrepreneurship. Il progetto, che si svolge grazie ad un co-finanziamento comunitario Fesr nell´ambito del programma di cooperazione transnazionale South East Europe, vede la Regione Umbria partecipare in qualità di partner all´interno di una compagine che comprende regioni di Ungheria, Slovenia, Grecia, Romania, Bosnia-erzegovina, Serbia e Croazia, con la Regione Friuli-venezia Giulia come capofila. Il progetto ha lo scopo di trovare modelli condivisi di recupero e gestione delle caserme e dei siti militari dismessi finalizzati alla creazione di centri a sostegno dell´impresa e di incubatori. Il progetto, che è stato avviato nel 2009, nasce dall´esigenza di rendere produttive le ex-caserme disseminate sui territori delle aree partner e che sono state in molti casi assegnate dal governo centrale agli enti locali. Le attività previste dal progetto F.a.t.e. Comprendono lo studio e l´analisi del contesto regionale e delle potenzialità dei siti militari disponibili sul territorio, la condivisione degli obiettivi con i soggetti locali pubblici e privati, la produzione di analisi di fattibilità. Il progetto viene svolto tramite il confronto costante con tutti i partner e lo scambio di idee e di esperienze nel corso di incontri periodici. Il meeting di Perugia è il penultimo prima della chiusura del progetto prevista a dicembre 2011 e ha lo scopo di favorire la discussione sulle fasi conclusive delle azioni di sviluppo dei piani di fattibilità e delle fasi di comunicazione alla comunità locale. Dopo la riunione del Comitato di Pilotaggio, è stata organizzata una visita all´incubatore di Foligno per condividere l´esperienza umbra di creazione di impresa, oltre a una visita a Spoleto. Il Comitato di pilotaggio verrà aperto da Claudio Tiriduzzi, dirigente del Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria e sarà coordinato da Manuela Fischanger, responsabile di F.a.t.e. Per la Regione Friuli-venezia Giulia. |
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FIRENZE SULLA FORTEZZA: OCCASIONE PER UNO SPAZIO ARCHITETTONICO DI QUALITÀ |
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Firenze ,15 giugno 2011- “Ho l’obbligo di fare chiarezza rispetto a quanto uscito questa mattina, sulle cronache fiorentine, a proposito delle modalità per affrontare i costi e il progetto della cosiddetta Nuova Fortezza: se il progetto di recupero è un passo avanti nel necessario processo di adeguamento e valorizzazione di uno spazio strategico, è comunque necessaria una seria riflessione sulla sua sostenibilità economica e finanziaria”. Parla Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana, che il 13 giugno ha preso parte alla presentazione del progetto per recuperare l’edificio del Sangallo con un’operazione che costerà 90 milioni di euro. “Se è vero che il 60% di questa cifra dovrebbe arrivare da Firenze Fiera, società di gestione che ha ricevuto la Fortezza in concessione pagando solo il 10% del valore di mercato stimato proprio per poter effettuare successivi e adeguati investimenti – precisa Targetti – il restante 40% non arriverà solo dalla Regione. A oggi l’ipotesi è che la cifra sia ripartita in quote uguali fra i tre enti proprietari (Comune, Provincia, Regione) perchè, dopo il recente riequilibrio, è la proprietà del bene a essere ripartita in quote uguali. Il tutto comunque è da sottoporre a un’attenta verifica”. “Ritengo infine – conclude la vicepresidente di Regione Toscana – che il progetto architettonico debba essere affidato attraverso le modalità di un concorso di progettazione in modo da avere le massime garanzie sulla fondamentale dimensione qualitativa. A Firenze, e in uno spazio di questo prestigio, non possiamo permetterci passi falsi o soluzioni fatte in casa”. |
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CONFARTIGIANATO. LOMBARDIA: RILANCIARE PATTO ANTI BUROCRAZIA |
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Milano, 15 giugno 2011 - "La burocrazia è nemica delle imprese e dei cittadini, ma anche di Regione Lombardia, che ha individuato la lotta alle lentezze che soffocano chi lavora come uno degli obiettivi principali dell´azione di governo. Giusto quindi il richiamo alle riforme fatto dal presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, che in noi trova sicuramente un interlocutore attento alle sue proposte". Questo il commento dell´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari a seguito delle dichiarazioni provenienti ieri dall´Assemblea Nazionale di Confartigianato. "Regione Lombardia - continua Maccari - sta mettendo in campo uno sforzo straordinario per modernizzare la Pubblica Amministrazione e ridurre al minimo la burocrazia. Tra gli esempi concreti, oltre al taglio in questi anni di oltre l´80 per cento delle leggi regionali, la creazione della task force Zero Burocrazia e la riduzione dei tempi di attesa per i pagamenti ai nostri fornitori, che, dal 2009, sono al massimo di 90 giorni e che quest´anno, anticipando di fatto le indicazioni europee, abbiamo abbassato per legge a 60 giorni". "A Confartigianato come alle altre associazioni di categoria - conclude Maccari - chiediamo di rilanciare ulteriormente il confronto attraverso un vero patto anti burocrazia, perché solo attraverso il loro ruolo attivo e propositivo le nostre azioni potranno essere ancora più efficaci". |
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ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEI PRIMI 3 MESI DEL 2011 LE VENDITE ALL’ESTERO AUMENTANO DEL 16,2% BUONE LE PERFORMANCE DI METALLI, TESSILE-ABBIGLIAMENTO E MECCANICA |
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Torino, 15 giugno 2011 - Nei primi 3 mesi del 2011, il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 9,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, con una performance che risulta inferiore alla media nazionale (+18,4%). A livello italiano, tutte le ripartizioni territoriali hanno registrato variazioni tendenziali positive: sono superiori alla media i risultati conseguiti dall’Italia insulare (+27,4%) e da quella centrale e meridionale (+18,8%), mentre risultano inferiori al dato nazionale gli incrementi rilevati per l’Italia nord-occidentale (+18,3%) e nord-orientale (+15,8%). Tra le principali regioni esportatrici, l’Emilia Romagna mette a segno la performance migliore, con un incremento del 19,2% rispetto al primo trimestre del 2010; seguono il Veneto e la Lombardia, entrambe con il +17,6%. Il Piemonte si consolida, quindi, in quarta posizione tra le regioni esportatrici, con una quota del 10,2% dell’export nazionale. “A conferma delle nostre aspettative più ottimistiche continua, anche nel I trimestre del 2011, la crescita delle esportazioni piemontesi; un risultato particolarmente incoraggiante, considerato il fatto che si tratta di una variazione calcolata su un dato, quello del I trimestre del 2010, già in crescita – ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. È importante sottolineare l’ottima performance delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue, in special modo quelli a più alta potenzialità di crescita, che rappresentano un investimento per il nostro futuro. Come più volte ribadito, l´auspicio è che, a fianco della domanda internazionale, possa ripartire nei prossimi mesi anche la domanda del mercato interno, in modo da favorire uno sviluppo più equilibrato dell’economia regionale”. La crescita delle esportazioni regionali ha interessato tutti i principali comparti. Il settore dei mezzi di trasporto, che genera circa un quarto dell’export complessivo, ha registrato un incremento del 3,0%, dovuto all’aumento delle vendite di componenti autoveicolari (+11,8%) che compensa la decrescita delle esportazioni di autoveicoli (-10,0%), mentre il secondo comparto per importanza, quello della meccanica (cui spetta circa un quinto delle esportazioni piemontesi), ha messo a segno un risultato (+17,1%) superiore alla media regionale. Si registrano ottime performance anche per le esportazioni di metalli e prodotti in metallo (+30,9%) e di prodotti tessili e dell’abbigliamento (+19,8%), mentre la crescita dell’export di prodotti alimentari (+7,8%) risulta meno sostenuta. Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci piemontesi, il bacino dell’Ue 27 ha attratto il 63,7% dell’export regionale, contro il 36,3% dei Paesi extracomunitari. La crescita è risultata più intensa per le esportazioni dirette ai partner extra-Ue 27 (+21,5%) e meno sostenuta per quelle destinate ai Paesi Ue (+13,4%). Il dettaglio territoriale mostra come la provincia di Alessandria abbia registrato l’incremento più sostenuto dell’export (+44,7%), seguita da Biella e dal Verbano Cusio Ossola, che mettono a segno variazioni rispettivamente pari al +23,9% e +19,5%. È superiore alla media regionale il dato della provincia di Novara (+18,2%), mentre Cuneo (+14,1%), Asti (+12,4%), Vercelli (+11,8%) e Torino (+10,3%) registrano incrementi più contenuti. In termini di quote, le esportazioni della provincia di Torino rappresentano il 46,2% di quelle regionali, seguite da quelle di Cuneo e Alessandria, che detengono rispettivamente il 16,2% e 13,1%. |
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NEGOZIARE UN FINANZIAMENTO CON UN VENTURE CAPITAL: LE OPPORTUNITÀ PER LE NUOVE IMPRESE INNOVATIVE |
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Valenzano, 15 giugno 2011 - Si tiene oggi (ore 14.30 - 18.30) a Foggia (Palazzo Ateneo, sala riunioni al 6° piano, via Gramsci 89/91), giovedì 16 (ore 09.00 – 13.00) a Bari (Dipartimento di Informatica, Campus universitario, via Orabona 4) e venerdì 17 (ore 09.00 -13.00) a Lecce (Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, edificio La Stecca, 2° piano, complesso Ecotekne– via per Monteroni) il seminario dal titolo “Opportunità e criticità delle negoziazioni e dei contratti di investimento con un Venture Capital”. Relatore dell’incontro sarà Roberto Tiezzi, del Centro per l´Innovazione e il Trasferimento Tecnologico dell’Università degli Studi di Milano. Una volta verificata l’esigenza di ricorrere a capitale di rischio per coprire il fabbisogno finanziario evidenziato nella fase di start up imprenditoriale, è fondamentale prepararsi alla fase negoziale, da condurre con un investitore, il venture capitalist. Obiettivo del seminario è proprio quello di fornire le principali nozioni sugli aspetti gestionali e legali che influenzano la gestione della società spin off, in particolare quelli relativi ai diritti di gestione delle quote e alla governance. Il workshop conclude un ciclo di incontri, iniziato lo scorso anno a giugno ed articolato in nove appuntamenti rivolti al personale della ricerca pubblica e al mondo delle imprese, organizzato dall’Arti nell’ambito del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Ilo2”. Il seminario è gratuito, ma soggetto a iscrizione obbligatoria online sul sito www.Arti.puglia.it/ |
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CONSUMATORI E UTENTI, LA REGIONE TOSCANA RIBADISCE IL SOSTEGNO |
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Firenze, 15 giugno 2011 – Pieno sostegno dalla Regione ai consumatori toscani, attraverso le attività di assistenza e di informazione. É questo in sintesi il merito della delibera con la quale la giunta regionale ha approvato il 13 giugno pomeriggio il documento di attuazione annuale 2011 per la difesa dei consumatori e degli utenti, ai sensi della legge regionale numero 9 del 2008 (“Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti”). Nel documento viene ribadito l’impegno della Regione a sostegno dell’attività svolta sul territorio dalle associazioni dei consumatori iscritte all’elenco regionale. “Il documento – ha spiegato l’assessore al welfare Salvatore Allocca – risente del clima di incertezza generato dalla mancata assegnazione di parte delle risorse del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Ministero ha manifestato la volontà di reperire le risorse per consentire il completamento dei programmi regionali ma nel frattempo la Toscana ha attivato tutte le risorse disponibili e non sottoposte a cautela dal patto di stabilità. Gli obiettivi sono garantire l’attività di assistenza al cittadino svolta dalle associazioni dei consumatori, attraverso la rete territoriale degli sportelli Prontoconsumatore, e proseguire l’attività di informazione ed educazione al consumo consapevole svolta dalle associazioni e dal Centro Tecnico per il Consumo”. Confermata anche la sinergia con la direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale per la realizzazione di azioni a tutela dei giovani in età scolare. |
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ULTIMI 15 GIORNI PER PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA “DALL’IDEA ALL’’IMPRESA”: SERVIZI E SPAZI GRATUITI PER SOSTENERE LA NASCITA DI 5 IMPRESE INNOVATIVE GUIDATE DA GIOVANI |
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Milano, 15 giugno 2011 - Ultimi quindici giorni di tempo per partecipare alla prima edizione dell’iniziativa “Dall’idea all’Impresa” che sosterrà, con spazi e servizi gratuiti, 5 progetti imprenditoriali innovativi guidati da giovani. I partner promotori sono il Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, il Consiglio Notarile di Milano, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e Bic La Fucina che supporteranno gratuitamente per un anno con i propri spazi d’incubazione d’impresa, servizi e competenze professionali i cinque progetti selezionati. I promotori vogliono sperimentare un nuovo modello di sostegno alle start up innovative che potrebbe tradursi in un nuovo approccio ai propri servizi. L’iniziativa è rivolta a persone fisiche che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e che si impegnino a costituire una società a responsabilità limitata o una società per azioni a forte contenuto innovativo, con sede legale e/o operativa in provincia di Milano. Possono presentare domanda candidati singoli, o riuniti in gruppo, che dovranno detenere da soli o congiuntamente almeno i 2/3 del capitale della società che andranno a costituire. Inoltre, in caso di progetti presentati da un gruppo, il referente del progetto (team leader) dovrà diventare socio e componente dell’organo di amministrazione della società. I premi messi a disposizione sono stati individuati per agevolare, sia economicamente che tecnicamente, la costituzione dell’impresa e lo sviluppo delle capacità manageriali dei giovani imprenditori proprio nel primo anno d’attività, quello obiettivamente con più difficoltà: 1- Il Consiglio Notarile di Milano si farà carico della redazione e stipula dell’atto costitutivo e dello statuto di una s.R.l. O di una s.P.a. 2- Assolombarda fornirà per 24 mesi alle giovani imprese l’iscrizione gratuita all’associazione. 3- Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo metterà a disposizione di ciascuna idea selezionata presso l’Incubatore Lib di Sesto San Giovanni una postazione di lavoro per 12 mesi, all’interno di uno spazio condiviso, accessibile 7 giorni su 7, compresa di connettività, servizi logistici centralizzati e l’utilizzo di spazi comuni attrezzati. 4- Bic La Fucina sosterrà il programma d’incubazione dei neoimprenditori con servizi di consulenza specialistica e attività di monitoraggio costante dello start-up d’impresa. 5- L’ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano fornirà a ogni neoimpresa un servizio di tenuta della contabilità per il primo esercizio sociale, di redazione del primo bilancio di esercizio e delle dichiarazioni fiscali connesse. Il premio assegnato sarà vincolato alla costituzione della società entro un termine massimo di 4 mesi dall’avvenuta comunicazione a ciascun vincitore della assegnazione del premio stesso. Termine di presentazione della domanda: giovedì 30 giugno 2011. La modulistica e le modalità di partecipazione al Concorso sono scaricabili dai siti Internet: Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, www.Giovaniimprenditori.com/ Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, www.Milanomet.it/ Bic La Fucina, www.Biconline.it/ Consiglio Notarile di Milano, www.Consiglionotarilemilano.it/ Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, www.Odcec.mi.it/ Ulteriori informazioni sull’iniziativa e chiarimenti sul regolamento potranno essere richiesti esclusivamente tramite l’indirizzo e-mail: ideaimpresa@assolombarda.It |
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MERITOCRAZIA + REGOLE = ITALIA POST-INDUSTRIALE LA FORMULA DI ABRAVANEL E D’AGNESE PER RIFONDARE UN PAESE DI "ANALFABETI" |
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Trento, 15 giugno 2011 - “L’italia non ha effettuato il passaggio ad una società post-industriale. Conseguentemente la nostra economia è indietro di quasi cinquant’anni” è un lamento a due voci quello che si leva, il 5 giugno, nell’incontro di presentazione del libro “Regole. Perchè tutti gli italiani devono sviluppare quelle giuste e rispettarle per rilanciare il Paese” scritto a quattro mani da Luca D’agnese - attualmente consulente per l’Enel in Romania – e Roger Abravanel, già autore quattro anni fa di “Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto”, di cui “Regole” in pratica è la seconda parte di un unicum. Nel libro – pubblicato per i tipi di Garzanti – non si traccia solo un quadro (fosco) dell’Italia attuale, il suo pregio è al contrario quello di proporre risposte. E quindi che fare? I due autori – che si sono alternati nella presentazione della loro lecture - non hanno dubbi: “Per effettuare questa transazione e lasciarci finalmente alle spalle la società industriale è necessario far nascere negli italiani i due valori propri delle società post-industriali: la meritocrazia che punti all’eccellenza ed il rispetto delle regole”. L’incontro - moderato da Francesco Daveri che insegna Politica economica all’Università di Parma – era stato introdotto da Andrea Carandini, archeologo che insegna Archeologia e Storia dell´arte greca e romana all´Università "La Sapienza" di Roma. Ma che “c’azzecca”, direbbe qualcuno, un archeologo con un libro socio-economico. Il particolare connubio è risultato ben riuscito ed è stato motivato, oltre che dalla stima tra i tre studiosi, anche dal fatto che l’ultimo libro di Carandini si intitola “Res publica” e si occupa del “degrado in cui versa l’Italia di oggigiorno” ed anch’esso pone le basi per la rinascita del Bel Paese nella scuola e nella meritocrazia. Concetti cari anche ad Abravanel (che ha lavorato per oltre 30 anni in Mckinsey; dal 2008 svolge l’attività di editorialista per il “Corriere della Sera” ed è autore di numerosi articoli e saggi) e a D’agnese che hanno continuato spiegando che “il modello sociale italiano è caratterizzato da due elementi negativi che, mescolati, diventano un micidiale mix: la rigidità sociale e la forte diseguaglianza di ricchezza tra gli individui”. Al contrario di quello che è accaduto in America nei tardi Anni Sessanta (ed evidenziato nel saggio di Daniel Bell “The coming of the post-industrial society” molto citato da Abravanel) in cui una forte libertà economica ha dato i suoi frutti, anche perché garantita da regole giuste e rispettate da tutti. Insomma l’Italia va male, molto male e rischia di andare sempre peggio. “Il nostro sistema industriale è obsoleto, basato troppo sulle piccole industrie e con il settore edile tra i più frammentati d’Europa”. E non solo c’è, per tornare al titolo del libro, un grave problema sulle regole: “Sulle regole e le leggi in Italia si crea un terribile circolo vizioso: spesso le regole sono assurde, quindi si ritiene giusto non rispettarle, e siccome conseguentemente il numero di peccatori è molto alto, ecco che scatta il condono. Non solo, ma la società – ha proseguito D’agnese – è indifferente alle regole e non investe per farne di migliori”. Emblematico è il caso, citato in conferenza, delle compagnie assicurative: “Un circolo vizioso che conosciamo tutti: regole sbagliate e truffe fanno salire le tariffe e il risultato sono tre milioni di automobilisti non assicurati, soprattutto in Meridione”. C’è poi il problema della scolarizzazione e qui Abravanel spara la bomba: “In Italia c’è l’80 per cento di analfabeti. Intendiamoci – dice poi placando la sorpresa – non intendo di persone che non sanno leggere e scrivere, che comunque sono l’impressionante cifra di un milione, ma di gente che non sa comprendere quello che legge di qualsiasi cosa si tratti. Ma la comprensione linguistica è fondamentale nella società post-industriale. Come fanno queste persone a votare? A capire come vivere in una società ormai complessa come la nostra?”. Un compito certo non facile e che spetta – hanno sottolineato in conclusione i due autori – a tutti gli italiani: “Il problema qui non è il cavaliere, ma il cavallo”. |
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SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONFINDUSTRIA VENETO E UNIONCAMERE DEL VENETO SULLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA PER LE PMI |
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Venezia, 15 giugno 2011 – Il Presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat e il Presidente di Unioncamere del Veneto Giuseppe Fedalto hanno sottoscritto ieri mattina un protocollo d’intesa per favorire la semplificazione amministrativa per le Pmi, attraverso lo strumento dello sportello Unico per le attività produttive (Suap). Con il piano del Governo riguardante la semplificazione amministrativa per le imprese e per le famiglie 2010-2012, presentato lo scorso Ottobre, lo strumento dello sportello Unico per le attività produttive (Suap) è stato ulteriormente aggiornato e completamente telematizzato, prevedendo l’obbligo di presentare on line ogni domanda attinente l´impresa. Grazie allo Sportello Unico per tutte le incombenze di tipo procedurale attinenti all´apertura di un´attività oppure all´avvio di opere di tipo urbanistico o edilizio l’impresa potrà in futuro avere un unico interlocutore. Confindustria Veneto e Unioncamere del Veneto con questo protocollo si prefiggono di avviare un processo di collaborazione, aperto anche ad altre associazioni di rappresentanza delle imprese, per creare dei percorsi informativi e di assistenza operativa per un corretto ed efficace utilizzo delle modalità telematiche di interfacciamento con i Suap; di accompagnare le imprese verso il miglior uso possibile della strumentazione semplificata e, più in generale, di avviare una campagna di sensibilizzazione degli operatori pubblici e privati per un cambiamento culturale. Confindustria Veneto, d’intesa con la Regione ed Unioncamere, ha predisposto un programma di corsi rivolti agli operatori pubblici, ai professionisti e alle imprese. La formazione è uno strumento concreto per dare attuazione agli obiettivi di semplificazione. Con il protocollo si prevede inoltre di avviare un Osservatorio dedicato ai temi della semplificazione e di iniziare un percorso di studio, in collaborazione con la Regione del Veneto, per l´ottenimento di una modulistica omogenea da impiegarsi in tutti gli sportelli comunali, evitando così che la disomogeneità tra scelte operate si trasformi in un paradossale ostacolo alla semplificazione amministrativa. “Questo accordo è frutto di quel clima di positiva collaborazione dedicato al tema della semplificazione amministrativa per le Pmi avviato alla fine delle scorso anno con Unioncamere del Veneto” – commenta il Presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat – “La semplificazione della burocrazia è uno dei campi in cui serve grandissima determinazione. Soltanto attraverso questo tipo di interventi sarà infatti possibile permettere alle imprese di impiegare risorse importanti non più per affrontare e gestire la burocrazia, ma per rafforzare il business. La sfida è quella di coniugare il massimo di semplicità per le imprese con la certezza del diritto di cui le imprese hanno bisogno”. “Assieme al sistema fiscale e ai tempi della giustizia, la burocrazia è uno dei principali elementi che frena lo sviluppo e la competitività delle nostre imprese” – dichiara il Presidente di Unioncamere del Veneto Giuseppe Fedalto –. “Da sempre Unioncamere del Veneto si adopera per la semplificazione amministrativa incentivando anche l’utilizzo di moderne tecnologie e in questa direzione va il protocollo stipulato con Confindustria Veneto. Per ripartire dopo un periodo di sofferenza, le nostre imprese necessitano di procedure snelle e uniformi, senza doversi scontrare quotidianamente con complesse pratiche burocratiche, e in quest’ottica la rete di collaborazione si sta estendendo ad altre associazioni che presto aderiranno in rappresentanza delle imprese per omogeneizzare e semplificare la modulistica telematica”. |
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COGOLETO: EX STOPPANI, IN ARRIVO FONDI PER BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEL SITO (1,5 MILIONI) E PER IL MANTENIMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI |
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Genova,15 giugno 2011- Potrà continuare la bonifica e la messa in sicurezza del sito dell’ex stabilimento Stoppani di Cogoleto, a rischio per mancanza di fondi statali. La Regione Liguria ha trovato la fonte di finanziamento, pari a 1,5 milioni di euro, grazie a un programma-quadro con il Ministero dell’Ambiente, per la prosecuzione degli interventi. Una soluzione che permetterà anche i rinnovi dei contratti ai lavoratori Stoppani fino al 31 dicembre 2011, “condivisa- spiegano gli assessori regionali all’Ambiente –Protezione Civile e al Lavoro Renata Briano e Enrico Vesco- dallo stesso Ministero dell’Ambiente. Il provvedimento dovrà ora essere formalizzato dal Dipartimento della Protezione Civile”. Briano e Vesco hanno informato della decisione della Regione Liguria il Commissario delegato e le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’ex Stoppani. |
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FRIULI INNOVAZIONE PRESENTA IL PROGRAMMA AGLI IMPRENDITORI IN AREA SCIENCE PARK |
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Udine, 15 giugno 2011 - Sarà presentato agli imprenditori triestini in Area Science Park il 16 giugno alle ore 16:00 presso la meeting room del Centro Congressi, campus di Padriciano (Trieste) edificio C1, il progetto Exe Prize³, terza esperienza di Friuli Innovazione legata la programma europeo Erasmus per Imprenditori, che vede coinvolte – oltre al Parco Scientifico di Udine – altre 8 realtà europee tra incubatori e parchi scientifici, dalla Danimarca al Portogallo, dalla Francia alla Bulgaria, alla Slovena, alla Spagna e all’Ungheria. Obiettivo del programma è favorire la nascita e la crescita delle Piccole e Medie Imprese europee, stimolando l’imprenditorialità e l’internazionalizzazione delle Pmi. Erasmus per Imprenditori permette, infatti, di realizzare azioni di scambio tra nuovi imprenditori e imprenditori affermati di tutta Europa, per offrire ai primi la possibilità di acquisire esperienza diretta nell’ambito della gestione di un’impresa grazie a un periodo di affiancamento con i secondi. Inoltre, l’obiettivo del programma Erasmus per Imprenditori è anche di stimolare l’internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese europee grazie alle relazioni che si stabiliranno in seguito agli scambi. Il vantaggio per i nuovi imprenditori (che hanno già costituito la propria impresa ma da meno di tre anni o che ancora devono avviarla) è l’acquisizione di competenze del fare impresa che solo l’affiancamento sul campo con imprenditori più esperti può garantire. Gli imprenditori ospitanti invece beneficiano dell’occasione di confrontarsi con colleghi di un altro paese dell’Ue, con un portafoglio di competenze diverso dal proprio che può essere applicato in progetti congiunti e attività di sviluppo dell’azienda ospitante durante il periodo di scambio, che può durare da uno a sei mesi. Il programma e le modalità di partecipazione verranno presentate agli imprenditori della provincia dai responsabili di Exe Prize³ di Friuli Innovazione, che, in quanto unico ente intermediario del Fvg di questo programma, si occupa di diffondere il programma, reclutare gli imprenditori e supportarli nel processo di ricerca della controparte per uno scambio, nonché in tutti gli aspetti pratici. Partner del progetto Exe Prize³ : Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico Friuli Innovazione, Udine (lead partner); Agro Business Park (Tjele, Danimarca); I3p, Politecnico di Torino; Business Innovation Center, Sophia Antipolis (Francia); Ict Cluster, Sofia (Bulgaria); Itd Hungary, Budapest; Ipn Incubadora (Portogallo); Barcelona Activa (Spagna); Tehnoloski Park Lubjana (Slovenia) www.Erasmus-entrepreneurs.eu/ |
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CROAZIA, CLASSIFICA COMPETITIVITÀ IN SINGOLE CONTEE |
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Zagabria,15 giugno 2011- Secondo il rapporto sulla competitività regionale compilato dal National Competitivenes Council e l´Undp in collaborazione con la Camera di Commercio Croata, la Contea di Varazdin è leader, posizionandosi al primo posto per competitività per fare affari in Croazia perché offre agli imprenditori le migliori condizioni. Si tratta della ricerca ´´Regionalni indeks konkurentnosti Hrvatske 2010´´ che mostra la situazione attuale su vantaggi e debolezze delle 21 contee croate, sulle ragioni delle differenze regionali e sulle raccomandazioni su come sviluppare meglio e rafforzare la competitività dell´economia a livello locale. La Contea di Varadin è avanzata dal quarto posto del 2007 al primo posto del 2010. Segue la Città di Zagabria, che è in discesa per la sfiducia nella politica e per la corruzione. Al terzo posto è la Contea Istriana, poi seguono la Contea Medjimurska e la Contea Zagabrese. Agli ultimi posti vi sono la Contea di Vukovar e quella di Pozega. |
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FVG CHIEDE A LUCCHINI SEVERSTAL PIANO BONIFICHE |
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Trieste,15 giugno 2011- La Lucchini-severstal ha accettato di partecipare ad un tavolo di lavoro per rispondere ai quesiti posti dall´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, sul futuro della Ferriera di Servola. L´impegno è stato preso dai proprietari della Ferriera nel corso dell´incontro sulle prospettive del Gruppo che ha avuto luogo ieri a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, tra l´azienda e le Regioni (oltre al Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, la Toscana, il Piemonte, la Puglia), la Provincia di Livorno e il Comune di Piombino. "A proposito del piano industriale, che non abbiamo mai visto benché si collochi a monte di quello finanziario, abbiamo chiesto di conoscere l´entità dei fondi a disposizione dello stabilimento di Trieste per il miglioramento della situazione ambientale - ha detto l´assessore, confermando che il tavolo locale sarà seguito anche dal Governo centrale - e vogliamo sapere cosa sarà fatto per la valorizzazione dell´area in termini di bonifiche a carico dell´azienda, che è la principale proprietaria dei terreni". "La Lucchini-severstal ha ribadito che ancora non è stato definito con le banche il piano finanziario, ma si è anche impegnata a chiudere la partita entro il 24 giugno", ha spiegato l´assessore, confermando che "al momento siamo ancora nella situazione di 6 mesi fa, quando ci promisero una riunione sul futuro delle industrie del Gruppo entro lo scorso febbraio". Ad oggi, ha dichiarato Federica Seganti, circa il 90 per cento degli istituti bancari coinvolti hanno accettato di congelare i rientri così come previsto dal piano finanziario ed ora l´auspicio è che si arrivi ad un complessivo e totale accordo sull´azione di sostegno all´azienda. "Nel 2013 scadranno le autorizzazioni ambientali e dobbiamo attrezzarci affinchè entro quella data vengano fatte le migliorie necessarie - ha concluso l´assessore - ma gli scenari dipendono dalle decisioni che verrano prese nei prossimi giorni, anche se la presenza al tavolo di lavoro odierno degli advisor e gli impegni formalmente presi fanno sperare in una soluzione positiva di questa complessa vicenda". |
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SERVIZI PER IL LAVORO; ROSSI A FP-CGIL "NESSUNA DERIVA PRIVATISTICA NEL DDL REGIONALE" |
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Perugia,15 giugno 2011- "Nessuna deriva privatistica dei servizi per il lavoro dell´Umbria e nessun taglio di risorse, semmai l´obbligo di adeguare il sistema regionale a quanto prevede la norma nazionale che su questo fronte ha notevolmente ampliato la platea dei soggetti abilitati ad erogare tali servizi": è la replica dell´assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, alle affermazioni della Fp-cgil sul "ddl" di riforma dei servizi per il lavoro predisposto dalla Giunta regionale, su cui si è già registrata, nell´ambito del Tavolo dell´Alleanza per l´Umbria, la sostanziale condivisione di tutti i soggetti interessati. Obiettivo della legge - ha ricordato l´assessore - è la qualità dei servizi rivolti a cittadini e imprese, da garantire attraverso l´omogeneità delle prestazioni erogate sul territorio umbro dalla rete di servizi pubblico-privata. "Il sindacato - sottolinea Rossi - dovrebbe ben sapere che la presenza di una specifica disciplina regionale mette al riparo l´Umbria da eventuali autorizzazioni del Ministero del lavoro che potrebbero essere non adeguate al livello dei servizi pubblici regionali, così come testimonia la valutazione molto positiva espressa dalla commissione europea sulla qualità dei Centri per l´impiego presenti nelle due province. I requisiti richiesti a quanti intendono iscriversi al previsto Albo dei soggetti accreditati, che verranno meglio definiti da appositi Regolamenti, costituisce un elemento aggiuntivo e non sostitutivo per il miglioramento dei servizi e per il potenziamento di quelli pubblici. Va inoltre ricordato - conclude Rossi - che il provvedimento prevede anche la necessità di procedere ad una revisione del Masterplan condivisa con le Province al fine di meglio definire i servizi erogabili e i relativi standard e costi. Ferma restando la gratuità dei servizi per i lavoratori, qualsiasi sia il soggetto che li fornisce. |
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VERTENZA TERNI: AREA DI CRISI COMPLESSA NECESSITA DI STRUMENTI ADEGUATI PER RILANCIO E SVILUPPO” |
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Perugia,15 giugno 2011- “Le politiche di rilancio e di sviluppo per l’area di Terni vanno calibrate tenendo conto che si tratta di un’area di crisi complessa e che pertanto richiede strumenti adeguati che coinvolgano, accanto a quello regionale, anche il livello nazionale ed europeo per il superamento della crisi”: lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, commentando quanto emerso nel corso degli “stati generali” della città sulla “vertenza Terni” che si sono tenuti ieri a Palazzo Gazzoli. Per l’assessore le vicende relative alla Thyssen Krupp ed alle imprese localizzate nell’area del Polo Chimico ternano, tra cui Lyondell Basell e Maraklon, testimoniano “la difficoltà di un modello industriale di tipo tradizionale nei settori base e richiedono strategie innovative di diplomazia economica e di politica industriale”. L’aggiornamento del Patto di territorio, sottoscritto nel 2005 tra Regione Umbria, Mise e Mur per lo sviluppo del territorio di Terni-narni, offrirà – secondo l’assessore - una cornice giuridica e programmatica funzionale alla visione dello sviluppo dell’area e dell’intera Umbria. Ciò i un quadro di politica industriale che punta su obiettivi di crescita condivisi, politiche adeguate, strumenti e risorse finanziarie, soprattutto rivolti allo sviluppo e al consolidamento nell’area di leadership tecnologiche e produttive su “driver” dei materiali e delle tecnologie innovative, della chimica verde e delle energie rinnovabili. Sostenere il processo di crescita e la diversificazione dell’industria di base sui nuovi “driver” dello sviluppo, potenziare il sistema di ricerca, sviluppo ed innovazione in modo coerente con la vocazione industriale dell’area, infrastrutturare il territorio in coerenza con i fabbisogni del sistema produttivo e promuovere e qualificare il capitale umano sono per l’assessore gli assi d’intervento su cui avviare il percorso di aggiornamento del Patto di territorio ed orientare le scelte di politica industriale. Un accordo di programma con il governo nazionale dovrebbe – per Rossi - rappresentare la premessa per la reindustralizzazione del Polo chimico ternano in direzione della chimica verde. Le misure e azioni a ciò indirizzate possono contare su risorse consistenti, a cominciare da una ipotetica disponibilità di aiuti regionali per 10 milioni di euro a cui va ad aggiungersi il possibile reimpiego nell’ambito di un nuovo bando Dtu, di risorse del Mur dai 3 ai 6 milioni di euro derivanti da economie sull’attuazione dei bandi precedenti. Altrettante risorse potrebbero esser reperite dal Fondo Italiani di Investimento per la partecipazione al capitale di ipotetiche New.co nell’ambito del costituendo Fondo regionale e da interventi diretti sul capitale da parte di Gepafin nell’ambito di del fondo di “ingegneria finanziaria” del Por Fesr. Ulteriori disponibilità per l’adeguamento della dotazione infrastrutturale del Polo chimico finalizzata a favorire l’insediamento di nuove imprese, potrebbero essere utilizzate nell’ambito dell’avvenuta procedura di assegnazione del compendio Bosco. C’è inoltre l’obiettivo – ha annunciato Rossi - di attivare nell’ambito del “pacchetto green” del Piano straordinario per la crescita e per l’occupazione di prossima approvazione regionale, un’apposita misura di incentivazione agli investimenti delle imprese che intendono realizzare prodotti e componenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per il risparmio energetico, per un importo stimato per il bando di 6 milioni di euro. Relativamente agli altri progetti chiave previsti dal Patto – ha ricordato Rossi - c’è stata una prima assegnazione di 1 milione 600 mila euro per lo sviluppo del Polo d’innovazione sui materiali speciali e micro e nano tecnologie a cui seguirà, nei prossimi due anni, l’assegnazione di risorse tra i 3 e i 6 milioni di euro nell’ambito della linee di ricerca e di integrazione tra Centri, Poli e Università. Nell’affrontare il tema delle infrastrutture per lo sviluppo del sistema produttivo, l’assessore ha sottolineato la necessità di selezionare obiettivi e risorse su poche rilevanti questioni di carattere strategico. In questo quadro si colloca il completamento del sistema logistico territoriale, con l’entrata in funzione della Piastra logistica di Terni, per la quale sono disponibili risorse per 20 milioni 600 mila euro, ed il completamento del corridoio intermodale Orte Civitavecchia. Relativamente allo sviluppare del capitale umano Rossi ha infine ricordato che, fra le misure previste 2 milioni di euro verranno stanziati per assegni di ricerca ed altre iniziative di alta formazione e circa 1 milione di euro, derivanti da fonti comunitarie e regionali nell’ambito del progetto “Cofund” che vede l’Umbria quale unica regione ammessa, per favorire la mobilità internazionale di ricercatori, studenti e dottorandi. |
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AUSTRIA, MENO FATTURATO PER LA INTERNORM |
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Vienna,15 giugno 2011- Internorm, leader in Europa per soluzioni innovative nella produzione di porte e finestre all´insegna della massima efficienza energetica, ha registrato lo scorso anno un aumento del fatturato del 2 per cento, arrivando a 305 milioni di euro. Il 2011 invece non sta andando come previsto e il fatturato sarà inferiore a 300 milioni. Il problema è il mercato interno. Solo in Germania si continua a registrare un aumento delle vendite e la quota estera di Internorm supera il 50 per cento. Nonostante gli affari vadano meglio a ovest, l´azienda scommette sui paesi del Centro ed Est Europa. Comunque ci vorranno alcuni anni prima che la domanda aumenti. |
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CORSO PROMO_LEGNO SULL¡¯USO DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI BOLOGNA, 15 E 16 SETTEMBRE 2011 |
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Milano, 15 giugno 2011 - Gioved¨¬ 15 e venerd¨¬ 16 settembre 2011 si terr¨¤ a Bologna, presso l¡¯Hotel Savoia Regency di via del Pilastro 2, una nuova edizione del ¡°Corso sull¡¯uso del legno nelle costruzioni¡± organizzato da promo_legno e indirizzato ad ingegneri, architetti, geometri e progettisti interessati a scoprire le potenzialit¨¤ di questo straordinario materiale naturale, che sempre pi¨´ spesso viene utilizzato all¡¯interno di progetti di architettura sostenibile. Scopo del corso ¨¨ fornire le basi per la progettazione ed il calcolo delle strutture di legno, oltre alla capacit¨¤ di eseguire il predimensionamento di una semplice struttura portante. Il Corso ¨¨ organizzato in collaborazione con l¡¯Universit¨¤ di Graz (A ) - Istituto per la costruzione, le strutture e la tecnologia del legno - e con l¡¯Universit¨¤ di Trento ¨C Dims, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale - e si articola su due giornate, per 16 ore complessive di lezione. Il programma comprende le seguenti tematiche: Il materiale legno: caratteristiche fisiche e meccaniche ©\ Panoramica dei prodotti di legno per la costruzione ©\ Protezione del legno, metodi e principi della protezione costruttiva ©\ Costruzione di edifici in legno: le principali tipologie di costruzioni in legno ©\ Costruire in zona sismica: comportamento delle strutture di legno in caso di sisma ©\ Aspetti della fisica tecnica (premesse, normativa, calcolo del bilancio energetico) ©\ Il calcolo delle strutture in legno (principi, normativa) ©\ Comportamento al fuoco: criteri di progettazione e resistenza delle strutture di legno ©\ Sistemi di connessioni: tipologie, giunzioni di carpenteria e connessioni con elementi a gambo cilindrico. Alcune aziende hanno offerto il proprio contributo per la realizzazione del corso e saranno presenti con uno stand a disposizione dei partecipanti: Binderholz Bausysteme Gmbh, Damiani-holz&ko Spa (Lignoalp), Heco Italia Srl, Klh Gmbh-ka Konstrukt Srl, Mayr-melnhof Kaufmann Gaishorn Gmbh, Rasom Wood Technology Srl, Rubner Haus Spa e Stora Enso Gmbh. La quota di iscrizione ¨¨ di 300 Euro (Iva esclusa), che comprende anche i pranzi, i materiali del corso e una fornitura di prontuari promo_legno. Per informazioni ed iscrizioni: www.Promolegno.com/ |
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