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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Settembre 2011
ENAC – ENAV: AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO SISTEMA DI RADIOASSISTENZA PER L’AEROPORTO DI PANTELLERIA  
 
Roma, 14 settembre 2011 - L’enac e l’Enav rendono noto che in questi giorni si sono concluse le operazioni propedeutiche all’installazione sull’Aeroporto di Pantelleria di un impianto Ils/dme (Instrumental Landing System / Distance measuring equipment) per la pista 26. L’impianto consentirà di ridurre in modo apprezzabile il numero dei voli annullati per i fenomeni meteorologici che caratterizzano l’isola di Pantelleria. I lavori, che saranno realizzati a cura e a spese dell’Enav S.p.a. Con progetto approvato dall’Enac e condiviso dall’Aeronautica Militare, inizieranno nel corso del mese corrente e saranno completati entro quest’anno, con le relative operazioni di verifica e collaudo. Il sistema Ils è posizionato per essere pienamente operativo una volta completati i lavori, appaltati da Enac e in corso di realizzazione, per il prolungamento della pista stessa. La particolarissima orografia dell’isola e delle zone circostanti le infrastrutture di volo non avevano sinora permesso di prendere in considerazione l’installazione di un sistema di supporto alla navigazione aerea in fase di avvicinamento e atterraggio. Recenti sviluppi tecnici, integrati da processi di ricostruzione dei segnali irradiati dalle antenne, hanno portato alla realizzazione di sistemi in grado di compensare le alterazioni che l’orografia dei luoghi induce sulle emissioni radioelettriche. I risultati ottenuti a conclusione del lungo processo di studio e della sperimentazione svolta in loco consentono ora di passare alla fase di posa in opera definitiva dell’impianto concepito con avanzate tecnologie.  
   
   
MILANO, CAR SHARING: PIÙ 40 PER CENTO DI UTILIZZATORI IN UN ANNO  
 
Milano, 14 settembre 2011 - Più 40 per cento di utilizzatori in una anno, dal luglio del 2010 al luglio 2011. Guidami, il servizio di car sharing del Comune gestito da Atm, ha fatto il salto in avanti facendo registrare 3.699 utilizzatori contro i 2600 circa delle stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento riguarda anche le ore percorse (più 70 per cento) e i viaggi effettuati singolarmente (più 70 per cento) con una media mensile di circa tre utilizzi. È questa la fotografia del car sharing milanese presentata ieri durante l’incontro tenutosi presso la sede dell’Assessorato alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde, in via Beccaria 19, con le città aderenti al Ics (Iniziativa per il Car Sharing del Ministero dell’Ambiente) Oltre a Milano erano presenti altre dieci città: Roma, Torino, Genova, Bologna, Brescia, Padova, Parma, Palermo, Catania e Cagliari. Durante la mattinata di lavoro si è discusso delle possibili sinergie tra le diverse città e sono stati presentati anche i dati relativi al servizio di car sharing utilizzato dal Comune in sostituzione delle auto blu. Il periodo di test gennaio – giugno 2011 ha coinvolto sei direzioni e 11 sedi comunali. Sono stati abilitati alla guida 180 dipendenti con 25 veicoli dedicati. Nel periodo il numero degli utilizzi è cresciuto dai 6 di febbraio ai 143 di luglio per un totale di 617 utlizzi. Le ore sono passate dalle 19,5 del primo mese a complessive 3.221 ore e i chilometri da 87 a 19.605 chilometri. Nel 2012 proseguirà con l’estensione del servizio a tutte le direzioni. La stima è di arrivare ad un risparmio nei prossimi 5 anni di circa 240.000 euro rispetto al medesimo servizio realizzato in precedenza, nello stesso arco temporale con il servizio di autonoleggio. “L’incontro di oggi – ha detto l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde, Pierfrancesco Maran – ci ha permesso di mettere a confronto le esperienze di differenti città e di consolidare sinergie già esistenti che ci permettono di offrire agli utenti un servizio diffuso e allargato a tutti i comuni che fanno parte di Ics. I dati sul car sharing a Milano dimostrano che l’auto in condivisione può essere una valida alternativa all’auto privata e che può portare a consistenti risparmi economici anche delle amministrazioni comunali come sta avvenendo a Milano”.  
   
   
LA CONCEPT CAR SEAT IBL UNA BERLINA SPORTIVA E DINAMICA  
 
Verona, 14 settembre 2011 - La Casa automobilistica spagnola continua lo sviluppo del proprio Dna stilistico: la nuova concept car Seat Ibl è l’espressione del design del Marchio, esclusivo e coerente, sotto forma di una berlina sportiva dall’aspetto estremamente dinamico e deciso. La Seat Ibl unisce al design pulito e minimalista degli esterni, interni innovativi e di qualità, che grazie alla minuziosità e alla precisione della lavorazione e delle finiture conferiscono all’abitacolo un’atmosfera premium. “La Ibl è la dimostrazione che, per la Seat, le berline sportive avranno un ruolo importante in futuro. Tuttavia, questa concept non anticipa un modello specifico, ma illustra piuttosto la filosofia che stiamo applicando nell’ambito del design, in modo tale da conferire anche a una berlina l’inconfondibile identità Seat” spiega James Muir, Presidente della Seat, S.a. “La Ibl incarna alla perfezione i valori del Marchio: un look imponente, la precisione e la qualità delle lavorazioni, oltre alla sostenibilità ambientale grazie all’alimentazione ibrida plug-in. Nei prossimi anni, la Seat lancerà un’offensiva di nuovi prodotti, e sarà allora che potremo percepire l’essenza della Ibl anche nei modelli prodotti in serie”. La Ibl completa la serie di concept che definiscono il gruppo genetico da cui è nato lo sviluppo del design Seat. L’apripista è stata la Ibe, l’acclamata coupé sportiva elettrica compatta che ha riscontrato molti consensi. Il modello successivo, la Ibx, riassumeva il nuovo codice genetico del design della Seat in un’architettura veicolare completamente diversa: un crossover a metà strada tra un Suv e una coupé sportiva. “Nel Centro Tecnico della Seat abbiamo coniugato la tecnologia più moderna del Gruppo Volkswagen con il nostro linguaggio stilistico: una combinazione che ci permette di realizzare prodotti accattivanti come la Ibl”, ha dichiarato Matthias Rabe, Vicepresidente per Ricerca & Sviluppo della Seat. Ora è il turno della Ibl, un’interpretazione del concetto di berlina sportiva. Grazie alle sue proporzioni imponenti, date dal passo generoso di 2,70 metri, dalla lunghezza complessiva pari a 4,69 metri, e dalla linea del tetto morbida e aerodinamica, questa vettura si avvicina alla categoria delle coupé a quattro porte. La Seat Ibl si inserisce perfettamente in un contesto prestigioso e unico, dando molta importanza alla pulizia delle linee, alla qualità, alle soluzioni tecnologiche d’avanguardia e a un comportamento su strada dinamico e preciso. Dopo la Ibe e la Ibx, la nuova concept car Ibl offre una seducente prospettiva su quello che sarà lo sviluppo del codice genetico del design Seat. Le forme pure, le linee precise e le superfici perfette della Ibl rappresentano il linguaggio distintivo di uno stile che non solo conferma la modernità dell’identità Seat, ma addirittura la rafforza. Alejandro Mesonero-romanos, nuovo Responsabile del Design Seat, ha definito la concept Ibl come “pura emozione. Amore a prima vista. Ma questa prima impressione è destinata a durare grazie al design elegante e senza tempo”. La Ibl dimostra come la nuova linea di design Seat possa funzionare bene anche in una vettura del segmento superiore. È un crossover nel miglior senso della parola: la Ibl unisce l’eleganza, la spaziosità e l’utilità di una classica berlina all’immagine atletica e alla linea dinamica di una potente coupé sportiva. “La Ibl è stata creata dall’esclusivo Dna del design che sarà ben visibile nella nostra prossima generazione di modelli” spiega Alejandro Mesonero-romanos, il nuovo Responsabile del Design Seat. “Questa concept è sicuramente qualcosa di più di una berlina: è l’interpretazione della Seat di una quattro porte molto sportiva, con cui dimostriamo di saper adattare il nostro elegante dinamismo e il nostro carattere giovanile a una vettura di grandi dimensioni, rendendola unica e inconfondibile”. Con 4,69 metri di lunghezza e 1,85 metri di larghezza, la Seat Ibl rientra nella categoria delle berline di grandi dimensioni. Il passo di 2,71 metri accorcia lo sbalzo anteriore e posteriore creando proporzioni imponenti, punto di partenza essenziale per ogni buon design. Nel frontale, la Ibl sfoggia la classica forma dell’ “arrow design” che contraddistingue la Seat, accentuata dalla linea centrale che scorre lungo il cofano. Anche la calandra presenta la caratteristica freccia pentagonale, particolarmente larga e bassa, in armonia con le proporzioni della vettura. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto. La Ibl svela un’abitabilità e un’ergonomia sorprendenti sotto la forma di una vettura sportiva”, ha commentato Rabe. I fari a Led sembrano delle pennellate nitide, che esprimono al meglio il carattere moderno e la loro funzionalità. I singoli segmenti di queste sculture di luce svolgono funzioni d’illuminazione specifiche: dai fari abbaglianti a quelli a illuminazione variabile, dagli indicatori di direzione alle luci di posizione diurne. Le prese d’aria nella parte inferiore del frontale hanno una forma lineare ed evocano il design di una scheda elettronica, creando un collegamento visivo con l’elettromobilità a zero emissioni dell’ibrida plug-in Ibl. Nere e rosse, e con raffinate cornici cromate, le prese d’aria sottolineano la qualità e l’appartenenza a un livello superiore della vettura. “I nostri ingegneri sono riusciti a combinare i tratti scenografici dei fari anteriori e posteriori, perfettamente integrati nella carrozzeria, con un’illuminazione innovativa”, ha precisato Rabe. Il profilo laterale della Seat Ibl è dominato dalle imponenti ruote con cerchi da 20”, il cui design sofisticato a doppie razze conferisce un look estremamente sportivo e al contempo elegante. I passaruota scolpiti esaltano ulteriormente la muscolosità della Ibl: la vettura si presenta atletica e con le ruote ben salde sulla strada. La linea dinamica che corre lungo l’intera fiancata e la modanatura cromata intorno alla vetratura, allungano ulteriormente la silhouette laterale. I sottili apriporta a scomparsa e i piedini in alluminio degli specchietti esterni testimoniano l’approccio minimalista. Il design puro della Ibl ne esalta le forme essenziali, prive di elementi decorativi superflui. La parte posteriore riprende e reinterpreta le linee estetiche generali del frontale. I gruppi ottici posteriori con tecnologia Led sono marcatamente angolari e, come nella parte anteriore, ogni singolo segmento luminoso svolge una funzione specifica. Una semplice e sottile linea svela la presenza del paraurti. Discreti sono anche la modanatura cromata e il diffusore d’aria, che esaltano la proiezione orizzontale e la larghezza del posteriore della vettura. L’abitacolo della vettura si distingue per sobrietà, minimalismo, lavorazioni di altissima qualità e impeccabili finiture. Tecnologia innovativa e un’ottima esecuzione estetica si combinano per creare un’atmosfera di raffinata sportività. Le superfici rivestite in pelle di colore chiaro di questa quattro posti contrastano con il nero sportivo e con le finiture di colore rosso acceso che riprendono la tinta della carrozzeria conferendo all’ambiente a bordo una sensazione di maggiore spaziosità. La forma della plancia, che sembra quasi sospesa nel vuoto, contribuisce ad accrescere questa sensazione di leggerezza. Il quadro strumenti è chiaramente orientato verso il posto di guida. Una superficie vetrata curva, realizzata in un pezzo unico, copre l’intero quadro strumenti e arriva fino al display secondario che si trova al centro della plancia. Il display principale dietro al volante è digitale e può essere programmato liberamente, a seconda delle preferenze del guidatore. Le informazioni possono essere presentate secondo il tradizionale formato analogico oppure in formato digitale. “Gli interni della Ibl sono in perfetta armonia con il design esterno. È certamente un posto dove si ha voglia di stare, e di essere visti”, ha puntualizzato Mesonero. La gerarchia delle informazioni e la scelta dei colori possono essere selezionati tra tre programmi: “Travel” per una guida rilassata, “Sport” per il puro piacere di guida o “Efficiency” quando ci si concentra sulla riduzione dei consumi grazie all’alimentazione ibrida plug-in. Il secondo display al centro della plancia è dedicato ai vari sistemi informativi e di comunicazione. Il navigatore, per esempio, include nei propri itinerari i dati di Google Earth e gli aggiornamenti sul traffico in tempo reale. I sistemi informativi, assolutamente intuitivi, sono azionabili mediante due superfici tattili integrate nelle razze del volante. Particolare attenzione è stata dedicata al perfezionamento del climatizzatore: quasi l’intera parte superiore del quadro strumenti è concepita come un’unica bocchetta per l’aria ad ampia superficie, facilitando così una ventilazione priva di correnti. Il flusso d’aria può essere comandato a seconda delle esigenze individuali grazie ai singoli canali di ventilazione, integrati nei display per garantire il minimo impatto visivo, e dotati di cornici finemente lavorate in alluminio massiccio: un’ulteriore testimonianza della passione e la minuziosità con cui è stato progettato e realizzato ogni singolo dettaglio della Seat Ibl.  
   
   
GRAZIE AL GRANDE SUCCESSO DELLA TECNOLOGIA FULL HYBRID NASCE “PRIUS FAMILY”  
 
Francoforte, 14 settembre 2011 - In oltre quaranta anni di ricerca e sviluppo Toyota ha costantemente cercato la soluzione per realizzare una ‘eco car’ vera e propria. La decisione di sviluppare un’automobile full hybrid destinata alla produzione in serie che fosse accessibile ad un numero sempre più elevato di clienti, avvenuta con largo anticipo rispetto agli altri marchi, ha permesso di scrivere una storia piena di successi e soddisfazioni. La straordinaria tecnologia Hybrid Synergy Drive (Hsd) della Prius ha creato un nuovo punto di riferimento per la mobilità sostenibile, ed è per questo che il suo nome, che in Latino significa “arrivare prima”, è rapidamente divenuto il simbolo di un veicolo capace di affrontare il tema ambientale ben prima che esso diventasse una questione sociale di grande importanza. Con la sua leadership ambientale e tecnologica che dura da oltre un decennio, Prius ha ottenuto diversi riconoscimenti ed è diventata, con oltre 2,3 milioni di unità, l’automobile full hybrid più venduta al mondo. Attualmente la terza generazione di Prius, lanciata nel 2009, ha già venduto più di 1 milione di unità. Dal 1997, Toyota Motor Corporation ha venduto oltre 3,3 milioni di veicoli full hybrid nel mondo, oltre l’80% delle vendite di unità ibride globali. Questo conferisce a Toyota la leadership indiscussa nella marcia verso la mobilità sostenibile. Come testimonianza concreta e tangibile di questo primato ambientale della tecnologia Hsd, queste vendite hanno già contribuito a ridurre le emissioni carboniche di circa 21 milioni di tonnellate di Co2. La tecnologia Hybrid Synergy Drive è stata messa a punto per adattarsi e modularsi alle differenti risorse energetiche. A questo proposito, la sua applicazione all’interno della nuova Prius Plug-in e la ricerca Toyota sui Veicoli Elettrici (Ev) e su quelli a Celle Combustibili (Fchv) offre il potenziale per un’ulteriore riduzione delle emissioni già nel futuro più prossimo. Questo primato di Toyota nel campo della tecnologia ibrida è stato rafforzato dai dati emersi da uno studio indipendente, che ha definito Toyota come il marchio maggiormente riconosciuto dai consumatori per la produzione di veicoli ibridi ed elettrici. In un sondaggio condotto dalla società Eurotaxglass e dall’istituto britannico di marketing e ricerca Harris Interactive, circa il 30% degli intervistati ha mostrato il proprio interesse all’acquisto di veicoli elettrici o ibridi, con Toyota che si è distinta su tutti i mercati come il marchio maggiormente riconosciuto. Alla domanda se conoscessero il nome di un costruttore di veicoli ibridi ed elettrici, circa il 15% degli intervistati ha risposto Toyota, mentre solo il 6% ha fatto il nome di altre aziende. Oltre a questo, la Prius è stato il modello maggiormente riconosciuto, menzionato dal 16% degli intervistati, mentre soltanto il 6% ha fatto il nome di altri veicoli prodotti dalla concorrenza. Lo studio conferma la fiducia da parte di Toyota nel grande potenziale del mercato ibrido, sostenendo che l’apertura dei clienti nei confronti delle trasmissioni alternative è molto più alta dell’attuale quota di mercato occupata da tali tipologie di veicoli. Anticipando tale conclusione, il recente lancio dell’Auris Hsd ha segnato l’inizio di una significativa espansione della gamma full hybrid, che vedrà l’introduzione di 15 nuovi modelli full hybrid entro il 2015. Toyota punta ad offrire quanto prima una variante equipaggiata con la tecnologia Hybrid Synergy Drive per la maggior parte dei modelli destinati al mercato europeo. Un aspetto importante di questa espansione del numero di veicoli equipaggiati con tecnologia Hsd è testimoniato dal fatto che la Prius diventerà il primo veicolo full hybrid disponibile in una gamma completa, con Prius, Prius+ e Prius Plug-in. Le loro emissioni di Co2, che si attestano rispettivamente a 89 g/km, 99 g/km e soli 49 g/km1 , rappresentano credenziali ambientali senza precedenti per una singola gamma. I tre modelli porteranno a un significativo incremento del numero dei clienti della nuova Prius Family: la Prius Plug-in attirerà un nuovo gruppo di automobilisti, rispettosi dell’ambiente e attenti alle tecnologie più ecologiche; la Prius+ punterà invece alle famiglie più numerose, che necessitano prevalentemente dello spazio e delle flessibilità garantiti da una sette posti.  
   
   
PROGETTO EUROPEO DEVELOP-MED, SEMINARIO FINALE ALL´INTERPORTO DI JESI.  
 
 Ancona, 14 Settembre 2011 - Si terra` all´Interporto di Jesi (giovedi` 15 settembre, alle ore 10.00) il seminario finale del Progetto europeo Develop-med, che punta a creare una rete integrata dei sistemi logistici del Mediterraneo. Le Marche sono la Regione capofila. Coordinano dieci partner di sette diversi Paesi: Italia (con le Marche, il Lazio e la Campania), Francia, Spagna, Grecia, Malta, Cipro e Montenegro. Il progetto mira a elevare l´accessibilita` e la qualita` del trasporto intermodale, per incrementare la competitivita` dell´area mediterranea e favorire lo sviluppo integrato dei singoli territori. ´Le Marche possono giocare un ruolo strategico nello scacchiere mediterraneo, puntando sulle potenzialita` di crescita e di interconnessione della piattaforma logistica costituita da porto, interporto e aeroporto ´ afferma l´assessore ai Trasporti, Luigi Viventi - Nel triangolo di territorio che comprende Ancona, Falconara e Jesi, insiste la maggiore concentrazione di infrastrutture della regione. Possiamo svolgere un ruolo fondamentale per facilitare gli scambi commerciali con l´area balcanica e il Nord Europa. Attraverso le opportunita` offerte dal progetto europeo, le Marche mirano a conseguire una centralita` nei collegamenti intermodali tra le varie sponde del Mediterraneo´. Tra gli obiettivi di Develop-med rientrano la promozione della competitivita` dei sistemi dei trasporti marittimi, l´agevolazione dei flussi di traffico delle merci e delle persone, la riduzione dell´impatto ambientale. L´appuntamento di Jesi favorira` un confronto sulle linee politiche in corso di definizione a livello nazionale ed europeo, oltre a rappresentare un´opportunita` per approfondire il tema dello sviluppo competitivo del sistema logistico.  
   
   
LE REGIONI ´SPENGONO´ LA FUNZIONE DEL TPL RICONSEGNANDO LE DELEGHE AL GOVERNO. SPACCA: ´SCELTA DRAMMATICA E INEVITABILE PER I TAGLI NAZIONALI DI -¾ DEI FONDI AL SETTORE´.  
 
Ancona, 14 Settembre 2011 - ´La riconsegna delle deleghe al Governo sul trasporto pubblico locale - afferma il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - e` una scelta inevitabile per il taglio di oltre il -75% delle risorse al settore, deciso dal Governo nazionale. Tali tagli sono drammatici e` rendono impossibile organizzare e assicurare efficaci servizi ai cittadini: la diretta conseguenza e` lo ´spegnimento della funzione´ che viene restituita alla gestione e alle responsabilita` del Governo nazionale. Avevamo gia` proposto nella Conferenza delle Regioni tale ´spegnimento´ l´anno scorso per evitare di arrivare a questo punto ed evitare il collasso, ma il nostro allarme allora era stato sottovalutato´ Cosi` il Presidente Gian Mario Spacca commenta la situazione del trasporto pubblico locale che, dopo il dibattito in Conferenza delle Regioni stamattina, vedra` alle ore 14 un incontro con il Ministro Raffaele Fitto in cui le Regioni consegneranno al Governo i contratti stipulati nel settore del Tpl. ´I dati - prosegue Spacca - sono eloquenti e parlano da soli: nelle Marche la manovra del Governo nazionale prevede che i trasferimenti per il Tpl passeranno dai 105 milioni di euro del 2010 a 30 milioni nel 2011 e 2012, con una ´sforbiciata´ di circa ´tre/quarti (-75 milioni). Stiamo parlando di trasferimenti per il trasporto ferro, gomma e per la viabilita` provinciale. Addirittura per le Provincie e` previsto dal Governo nazionale l´azzeramento di fondi a disposizione. ´Dopo la riconsegna delle deleghe che si svolge oggi - afferma l´Assessore ai trasporti Luigi Viventi - sara` il Governo nazionale in primis l´interlocutore diretto dei soggetti del settore e delle istituzioni provinciali.´ ´E´ una situazione inaccettabile e incredibile ´ dichiara l´Assessore al bilancio Pietro Marcolini - perche` su scala nazionale i tagli del trasporto pubblico locale ammontano a -1200 milioni: i trasferimenti passano da 1600 milioni ai 400 previsti dopo la manovra nazionale.´ ´Comprendiamo le ragioni del rigore ´ conclude Spacca - di fronte a una crisi internazionale senza precedenti, ma i costi del risanamento non possono colpire diritti fondamentali dei cittadini, come quella del trasporto e della mobilita`. Cosi` si colpiscono solo le fasce piu` deboli e si mina la coesione sociale dell´intera comunita` nazionale´. Tagli Nazionali Al Tpl Delle Marche Su Ferro, Gomma E Province* (Valori in milioni di euro dei trasferimenti dello Stato) 2010 2011 2012 -------------------------------------- 105 30 30 -------------------------------------- *I fondi disponibili per la viabilita` delle Province vengono annullati a 0 dalla manovra nazionale  
   
   
ATAC, ROMA: DATI SEMESTRALE CONFERMANO RILANCIO AZIENDA  
 
Roma, 14 settembre 2011 - «I dati contenuti nella prima semestrale 2011 approvata dal Consiglio di Amministrazione di Atac confermano che l’azienda ha intrapreso con successo un percorso di risanamento economico e di rilancio, così come riconosciuto anche da autorevoli esponenti dell´opposizione. Il management ha recepito pienamente le indicazioni fornite dall’Amministrazione capitolina e sta lavorando nella direzione giusta. La riduzione dei costi, pari a circa 40 milioni di euro, ha contribuito a un sensibile aumento del margine operativo lordo, senza andare ad intaccare la qualità dei servizi offerti. Fondamentale si è rivelata anche l’opera di efficientamento e di ottimizzazione delle risorse, sia materiali che umane. I primi risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma c´è ancora molto da fare. Atac è una risorsa imprescindibile della nostra città e tutti insieme, al di là degli schieramenti politici, dobbiamo continuare a lavorare affinché il percorso virtuoso intrapreso venga portato a termine, per assicurare un futuro agli oltre 12.000 dipendenti che operano con capacità e professionalità in un settore così delicato e per garantire a cittadini, pendolari e turisti, un servizio di trasporto pubblico di qualità». Lo ha dichiarato ieri Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
CORRIDOIO BERLINO-PALERMO: NUOVA LETTERA DI LOMBARDO A BARROSO  
 
Bruxelles, 14 settembre 2011 - Il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha scritto una nuova lettera - a un mese dalla prima missiva del 13 luglio - al Presidente della Commissione europea, Jose´ Manuel Barroso, per sollecitare un suo intervento sul collegamento dell´Italia meridionale alla rete europea dei trasporti. Sicilia, Calabria e Basilicata rischiano - scrive Lombardo - di essere tagliate fuori dal progetto di revisione della rete trans europea dei trasporti, sulla cui rimodulazione rimane molta confusione. Il progetto di revisione della rete Ten-t presentato a fine giugno dalla Commissione propone la sostituzione del corridoio Berlino-palermo con una nuova direttrice Helsinki-la Valletta, che non seguirebbe piu´ il naturale percorso verso sud, ma da Napoli punterebbe verso Bari per raggiungere, via mare, Malta: una idea di cui - finora - non si conosce l´autore. Il Presidente della Commissione europea, attraverso il direttore generale dei trasporti, ha risposto alla lettera del 13 luglio, rassicurando il governo siciliano. Nulla e´ ancora deciso - hanno affermato i vertici della Commissione - e le osservazioni presentate dalle regioni meridionali saranno tenute in considerazione. Una rassicurazione che non chiarisce - afferma Lombardo - la sorte delle infrastrutture appaltate, finanziate e progettate in tutta l´Italia meridionale, per potenziare il sistema dei trasporti: porti, aeroporti, collegamenti ferroviari e autostradali che rappresentano, insieme al ponte sullo stretto, l´unica vera leva per lo sviluppo di tutto il mezzogiorno. Poco chiara - scrive il presidente Lombardo - anche la posizione del governo nazionale. Il commissario italiano, Antonio Tajani, non ha dubbi sul fatto che la proposta della commissione sia partita da Roma. Ma il ministro alle infrastrutture, Altero Matteoli, e il suo vice, Roberto Castelli, hanno ribadito - sotto la spinta dell´opinione pubblica - che le scelte del passato non sono in discussione. Una posizione ribadita con forza anche dal ministro degli esteri, Franco Frattini. Il 3 agosto - continua Lombardo - il Cipe ha completato il finanziamento delle infrastrutture che compongono il quadro del "Piano del Sud". Ma e´ anche vero che recenti, piu´ timide dichiarazioni di esponenti del governo nazionale, rimandano la definizione del piano ai complessi equilibri europei. Si tratta - secondo Lombardo - di un quadro di incertezza che puo´ essere dissipato solo dall´intervento diretto del Presidente della Commissione europea: un intervento "politico" che serva da argine rispetto ad una proposta che vanifica programmi e investimenti che valgono miliardi. Il Presidente della Regione chiede un pronunciamento in occasione della riunione tecnica fissata presso il gabinetto del commissario ai trasporti, Siim Kallas, per il 20 settembre alla quale parteciperanno il consigliere per i trasporti del Commissario - Desiree Oen -, il direttore della rete Ten-t e degli investimenti strategici - Hermann Ruijters -. Le regioni Sicilia e Calabria saranno rappresentate dal direttore degli affari europei e internazionali della regione siciliana, Francesco Attaguile, e dai due direttori generali dei dipartimenti infrastrutture e trasporti, Falgares e Lagana´. Ci saranno anche i rappresentanti della societa´ "Stretto di Messina spa", concessionaria della costruzione del ponte. E parteciperanno i rappresentanti del ministero italiano delle infrastrutture, oltre che della rappresentanza diplomatica italiana presso la Commissione europea. Sara´ questa l´occasione per precisare, alla presenza di tutti i soggetti istituzionali interessati, lo stato d´avanzamento dei lavori in corso e quelli previsti dal corridoio 1, nonche´ le prospettive in vista dei possibili cambiamenti.  
   
   
REGIONE UMBRIA AVVIA PROCEDURE PER RICLASSIFICAZIONE TRATTO DELLA CONTESSA  
 
Perugia, 14 settembre 2011 - La Giunta regionale dell´Umbria su proposta dell´assessore alle infrastrutture, Silvano Rometti, ha deciso di avviare le procedure per la riclassificazione come viabilità di interesse nazionale del tratto della ex Ss 452 "della Contessa" dal km. 0+000 (innesto sulla Ss 219 di "Piandassino"), al km. 9+590, ricadente nel territorio umbro ed attualmente di competenza della Regione. La decisione è conseguente alla richiesta della Provincia di Pesaro e Urbino di riclassificare come strada di interesse nazionale un tratto in territorio marchigiano della ex Ss 3 Flaminia, dal km. Dal km. 218+290 al km. 253+485 e della ex Ss 452 "della Contessa" dal km 9+590 al km. 12+075, che chiama in causa anche la Regione Umbria per il tratto di sua competenza. "In seguito alla legge Bassanini n. "59/1997" alcune strade sono passate sotto la competenza regionale. Nel caso del tratto ´della Contessa´ va evidenziato che, dal 2001 data del trasferimento della strada alla Regione, fino ad oggi, la Regione Umbria ha riservato a questa infrastruttura rilevanti risorse, destinandole ad importanti interventi di manutenzione e adeguamento, come ad esempio quelli in corrispondenza della galleria Contessa, sulla struttura e sulla parte impiantistica della stessa, come ventilazione e illuminazione, o quelli riguardanti il miglioramento dell´intersezione con la Strada Provinciale di San Bartolomeo, attuati, tramite la Provincia di Perugia, ente gestore in base alla normativa vigente. Un impegno economico questo - ha aggiunto l´assessore - che alla luce dei tagli decisi dal Governo con la manovra finanziaria, diventano sempre più onerosi e difficilmente sostenibili. Da qui la proposta della Provincia di Pesaro e Urbino di riclassificare il tratto di sua competenza. A questo punto - ha concluso - anche per l´Umbria è nata l´esigenza di unirsi alla richiesta anche alla luce del fatto che il tratto umbro da riclassificare è di breve estensione ed è indispensabile per consentire un ridisegno organico delle maglie della rete stradale di interesse nazionale e che assicurano un collegamento importante verso l´area Adriatica".  
   
   
BOLZANO: CONCESSIONE DELL´A22, INCONTRO DURNWALDER-DELLAI: "CI ATTIVEREMO AD OGNI LIVELLO"  
 
Bolzano, 14 settembre 2011 - "Abbiamo dato mandato ai vertici dell´Autobrennero di fare ogni sforzo utile per tutelare la società e gli interessi dei nostri territori": è quanto dichiarato dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e il governatore trentino Lorenzo Dellai al termine dell´incontro del 13 settembre a Bolzano in vista del bando di gara per la concessione dell´A22 nel 2014. "Vogliamo impegnarci per dare continuità alla gestione dell´A22 e quindi vincere la gara", hanno sottolineato Durnwalder e Dellai. I due Presidenti di Alto Adige e Trentino, che sono gli azionisti di riferimento della Spa, hanno dato mandato alla società di perseguire ogni iniziativa per gestire al meglio la fase preparatoria alla partecipazione alla gara. "Nella gestione della A22, ma anche con molti altri comportamenti che caratterizzano l´operato delle due Province autonome, abbiamo sempre dimostrato coerenza e responsabilità con gli impegni presi nei confronti del resto del Paese - hanno sottolineato i presidenti Dellai e Durnwalder - e siamo pertanto amareggiati e delusi per il fatto che la speranza di ottenere la proroga della gestione dell´Autostrada, anche con modalità innovative e nell´interesse finanziario del governo, sia stata frustrata." Durnwalder e Dellai hanno ricordato che "quello della A22 è il primo rinnovo di concessione di questa entità che va a bando in Italia senza proroga o rinnovo alla concessionaria uscente; non accogliendo la nostra richiesta il Governo ha dimostrato di sottovalutare gli interessi nazionali che stanno dietro alla nostra proposta, oltre che quelli dei territori su cui insiste il tracciato dell´autostrada. La partita in gioco infatti è quella della costruzione del tunnel del Brennero e della contestuale realizzazione delle tratte di accesso." I Governatori hanno rimarcato infatti che "l´autostrada da anni accantonava responsabilmente dei fondi per la realizzazione del progetto Bbt, di cui beneficerà di fatto tutto il Paese perché comporterà un deciso passo in avanti in direzione della intermodalità, ovvero del trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia." L´incontro di oggi è servito a fare il punto della situazione, "nei prossimi giorni, come principali azionisti della società, ci incontreremo con gli altri soci pubblici per valutare il nostro impegno, che deve essere incisivo ad ogni livello, per partecipare alla gara", hanno annunciato i due Presidenti. Vista la delicatezza della procedura verrà ora mantenuto un doveroso riserbo sui dettagli operativi: "Possiamo dire soltanto che il nostro obiettivo prioritario continua ad essere quello di servire, attraverso la gestione dell´autostrada, i territori che amministriamo e rappresentiamo", hanno concluso Durnwalder e Dellai. All´incontro a Palazzo Widmann, durato circa un´ora, hanno partecipato oltre a Durnwalder e Dellai anche i vertici di Autobrennero Spa: il presidente Walter Pardatscher, l´ad Paolo Duiella e il direttore tecnico Carlo Costa.  
   
   
TRENITALIA: UNA MODERNA BIGLIETTERIA SELF SERVICE ALL’INTERNO DELLA FIERA DEL LEVANTE E’ LA QUARTA IN ITALIA ATTIVATA FUORI DAL CIRCUITO DELLE STAZIONI FERROVIARIE. SI ESTENDE LA RETE DI VENDITA ESTERNA DEI BIGLIETTI DEL TRENO  
 
 Bari, 14 settembre 2011 - Una moderna emettitrice automatica di biglietti ferroviari è attiva all’interno della Fiera del Levante a Bari. Le nuove self-service di Trenitalia facilitano l´acquisto del titolo di viaggio attraverso un menù rapido e intuitivo che consente di concludere l’operazione in poche fasi. Guidati da messaggi audio e luminosi, i clienti hanno mostrato di gradire sempre più la modalità di acquisto “fai da te”, decretandone il successo. Proprio questa tendenza ha spinto Trenitalia all’installazione delle emettitrici automatiche anche fuori dal classico circuito delle stazioni ferroviarie, in alcuni dei luoghi più frequentati delle città. La self-service installata all’interno della Fiera più importante del sud è la quarta biglietteria elettronica collocata in ambiente non ferroviario, dopo quelle aperte al Centro commerciale Jumbo di Caserta, all’Università di Pisa e alla Fiera di Verona. Progettate per funzionare in modalità wi-fi, senza necessità di cablaggio alla rete Fs o Adsl, grazie a una chiavetta Gprs, le self-service possono essere installate semplicemente collegandole a una presa di corrente. Il loro funzionamento è così garantito in qualunque sito esterno, rendendo possibile l’acquisto di tutte le tipologie di biglietti della lunga percorrenza, comprese le Frecce. Tecnologie innovative, inoltre, ne semplificano la gestione operativa e ne aumentano la sicurezza contro i furti. Le nuove emettitrici sono utilizzabili anche per i cambi prenotazione, che avvengono attraverso la semplice lettura del codice a barre del biglietto da cambiare, evitando al cliente qualsiasi inserimento manuale. La rete commerciale esterna di Trenitalia, che già conta su oltre 5000 Agenzie di Viaggio convenzionate, si amplia quindi ulteriormente grazie ad oltre 600 nuove self-service di ultima generazione che andranno progressivamente ad aggiungersi e a sostituire le emettitrici più obsolete.  
   
   
PORTI: RICCARDI INCONTRA AZIENDA SPECIALE MONFALCONE  
 
 Monfalcone, 14 settembre 2011 - Il percorso di preparazione del disegno di legge sulla "governance" della portualità del Friuli Venezia Giulia, che il presidente della Regione Renzo Tondo si è impegnato a presentare entro ottobre in Giunta, prevede un coinvolgimento diretto delle istituzioni locali e delle esperienze che sono cresciute all´interno del porto di Monfalcone, per raccogliere idee e suggerimenti. Lo ha assicurato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Riccardo Riccardi, che ieri a Monfalcone ha incontrato il presidente dell´Azienda speciale per il porto di Monfalcone e presidente della Camera di commercio di Gorizia, Emilio Sgarlata. L´incontro è servito ad un primo approfondimento, che proseguirà poi con l´intervento dell´assessore Riccardi a una riunione del consiglio di amministrazione dell´Azienda speciale. Con il disegno di legge sulla "governance", ha ricordato l´assessore, la Regione intende assumersi la responsabilità della programmazione e della pianificazione portuale, dopo aver acquisito direttamente queste competenze in precedenza svolte dallo Stato. Le potenzialità di sviluppo del porto di Monfalcone devono essere viste, ha sottolineato Riccardi, nel quadro della portualità del Friuli Venezia Giulia e dell´intero arco dell´Alto Adriatico, che si pone come terminale del Corridoio Adriatico-baltico. "La sfida - ha detto l´assessore - è creare un ´hub´ del Sud Europa che possa competere con i porti del Nord. In questo disegno Monfalcone avrà un ruolo fondamentale".  
   
   
PORTI: MONFALCONE, ANELLO FONDAMENTALE DELL´ALTO ADRIATICO  
 
Monfalcone, 14 settembre 2011 - Il testo del disegno di legge sulla "governance" della portualità del Friuli Venezia Giulia non è stato ancora scritto, e non sarà scritto prima di aver ascoltato le istituzioni locali e tutti i soggetti che operano nel porto di Monfalcone. Lo ha assicurato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Riccardo Riccardi che ieri sera, su invito del sindaco di Monfalcone Silvia Altran, ha partecipato a una seduta "tematica" del Consiglio comunale dedicata alle prospettive della portualità. L´amministrazione regionale si trova oggi di fronte ad un passaggio cruciale, dopo aver acquisito dallo Stato competenze dirette in materia di pianificazione e programmazione in ambito portuale, ha ricordato Riccardi. È dunque arrivato il tempo delle scelte chiare e coraggiose: "se non ora quando". "Il sistema locale sarà coinvolto in queste scelte, ma deve anche assumersi la responsabilità - ha detto l´assessore regionale - di porsi in una prospettiva strategica, e di non limitarsi a difendere la sua sopravvivenza". Ed in prospettiva strategica il porto di Monfalcone è uno degli anelli, anzi un anello fondamentale di una "catena" più lunga, quella della portualità dell´intero arco dell´Alto Adriatico, ha osservato Riccardi. "Sono proprio le ´catene´ - ha aggiunto - a tirare lo sviluppo, e quindi devono essere allungate e irrobustite, non spezzate". La sfida è creare nell´Alto Adriatico un "hub" portuale capace di competere con quello del Nord Europa, di attrarre i traffici da e verso i Paesi del Centro e l´Est, sfruttando il vantaggio della posizione geografica più favorevole. Solo così, ha ricordato l´assessore, si potrà dare contenuti concreti alla rinnovata centralità del Friuli Venezia Giulia nell´Unione europea allargata, che la Regione sta rafforzando attraverso ingenti investimenti nelle infrastrutture di trasporto. Sulla prospettiva del "superporto", Riccardi ha confermato la disponibilità di Unicredit a investire nel porto di Monfalcone con lo strumento della finanza di progetto, purché all´interno di "regole certe e chiare". Ed è anche in questa prospettiva che la Regione sta adesso mettendo a punto il disegno di legge sulla "governance" portuale, che il presidente della Regione Renzo Tondo si è impegnato a presentare in Giunta entro ottobre.  
   
   
“CLUSTER NAUTICO UMBRIA” DAL 21 AL 24 SETTEMBRE AL “MONACO YACHT SHOW”  
 
Perugia, 14 settembre 2011 - "Certamente nessuno assocerebbe l´Umbria all´industria navale, ma è pur vero che proprio nella nostra regione vi sono imprese di primissima qualità che operano in questo particolare settore e che per la prima volta, insieme, porteranno al più prestigioso salone nautico del mondo, quello del Principato di Montecarlo, la loro esperienza, le loro produzioni e il marchio della nostra regione". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, durante la conferenza-stampa in cui è stata illustrata la partecipazione del "Cluster nautico dell´Umbria", con il sostegno di Regione e Centro Estero Umbria, al "Monaco Yacht Show 2011", che si terrà dal 21 al 24 settembre. "Come Regione direttamente, e anche come Centro Estero Umbria - ha detto -, abbiamo da subito accolto la proposta di costituzione di un cluster dell´industria navale in Umbria e siamo altrettanto fieri che oggi annunciamo la partecipazione, per la prima volta, di questa realtà al prossimo salone navale di Monaco. Io stessa, in questi mesi, ho avuto modo di approfondire la conoscenza di una così particolare filiera industriale, presente soprattutto nella provincia di Terni, che opera in un settore dove è richiesta altissima competenza in termini di moderne tecnologie, ma anche di manifattura artigianale di qualità". "Anche questa significativa realtà industriale - ha aggiunto - ci sprona a destinare sempre maggiori risorse pubbliche verso settori che investono in ricerca, innovazione, internazionalizzazione e produzioni di qualità. Le reti di impresa, infatti, devono avere adeguate ´gambe´ finanziarie pubbliche per potersi rafforzare e sviluppare in termini di sistema. Solo così, infatti, sarà possibile competere in un mercato che è al tempo stesso globale e anche di particolarissima ed elevata specializzazione. E se funziona la ´filiera´ essa è anche destinata ad allargarsi ed a coinvolgere altre imprese umbre in questo comparto, allargando il volume d´affari, il numero di occupati e, quindi, il livello economico generale". Introducendo l´incontro con la stampa, l´ing. Luciano Franceschini, presidente del "Cluster nautico", aveva illustrato sinteticamente sia il "cluster", sia la prossima presenza delle imprese al Salone di Monaco: "In questo particolare comparto dell´industria navale - ha rilevato - sono proprio le piccole e medie imprese che investono in alta tecnologia, ricerca ed innovazione. E a noi che sono richieste produzioni di altissima qualità e di pregio che poi noi consegniamo ai cantieri navali".  
   
   
CAPPELLACCI, CON FLOTTA SARDA AVANTI DIRITTO CIRCOLAZIONE SARDI E AZIONE PER FINE ISOLAMENTO  
 
Cagliari, 14 settembre 2011 - Con la flotta Sarda prosegue la nostra azione per garantire il diritto alla circolazione dei Sardi e porre fine all’isolamento della nostra terra.” Così il presidente Ugo Cappellacci ha commentato il via libera del consiglio di amministrazione della Saremar al proseguimento dell’operazione “flotta sarda”, in esecuzione dell’indirizzo dato dalla Giunta regionale. “Andiamo avanti – aggiunge Cappellacci- in quella che non è solo un’iniziativa di legittima difesa dai comportamenti dei ´feudatari del mare´, ma è una politica volta a perseguire una compiuta continuità territoriale da e per la Sardegna. Le iniziative per i collegamenti marittimi – spiega il presidente- si sommano, infatti, a quelle per la continuità territoriale aerea, sulla quale vogliamo riprodurre con stabilità la filosofia, gli standard qualitativi elevati e la promozione dei nostri prodotti e delle nostra identità che hanno caratterizzato ´Dimonios´ e ´Scintu´. L’insieme di queste azioni contribuirà a realizzare un ponte aereo e navale per collegare la Sardegna con il Continente".