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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Settembre 2011
SMAU 2011: UN PALCOSCENICO PER I PROTAGONISTI DELLA VIA ITALIANA ALL’INNOVAZIONE  
 
Milano, 15 settembre 2011 - Dal 19 al 21 ottobre Smau 2011 sarà un appuntamento unico che riunirà il mondo delle tecnologie digitali al completo e che attende oltre 50.000 visitatori professionali. Nella tre giorni milanese saranno presenti oltre 600 aziende Ict – per citarne alcune Canon, Cisco Dell, Epson, Fujitsu, Ibm, Intel, Intesasanpaolo, Fastweb, Microsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia, Zucchetti -, le maggiori business school e società di consulenza, tra cui School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi e Gartner che arricchiranno i contenuti degli oltre 300 appuntamenti formativi e informativi in programma, gli assessorati alle attività produttive e all’innovazione delle principali Regioni e il mondo delle imprese italiane coinvolto grazie a partnership con oltre 160 filiali territoriali di Confindustria e Confcommercio e con le principali associazioni di categoria. A dare ufficialmente il via alla 48° edizione dell’Esposizione Internazionale di Information & Communication Technology il Convegno Inaugurale, in programma nella mattinata di mercoledì 19 ottobre, sarà il palcoscenico d’eccellenza per presentare i volti dei protagonisti della “via italiana all’innovazione”, ovvero quegli attori che, in seguito al nostro tour per l’Italia, sono emersi essere degli attori strategici nel fornire supporto allo sviluppo e all’innovazione delle imprese: da un lato i grandi Player Ict affiancati dal proprio ecosistema di partner sul territorio, dall’altro gli Assessori alle Attività Produttive e all’Innovazione delle Regioni italiane, soggetti che si rivelano fondamentali nel favorire l’innovazione nelle imprese a livello locale. Nell’ambito del Convegno Inaugurale si terrà il Premio Nazionale Innovazione Ict, iniziativa lanciata per sostenere la cultura dell´innovazione premiando aziende, pubbliche amministrazioni locali ed enti pubblici che hanno investito con successo nelle tecnologie a supporto del business e che hanno candidato il proprio caso attraverso il bando online del sito www.Smau.it. “Ci siamo resi conto, dichiara Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, che per imprenditori e manager il “passaparola” è uno dei sistemi più efficaci per una reale diffusione della cultura dell’innovazione nel nostro Paese, per questo è importante accendere i riflettori su quelle realtà italiane che sono riuscite a crescere grazie ad investimenti in progetti tecnologici e che possono diventare un esempio per altri colleghi. Da qui l’idea di presentare questi esempi virtuosi all’interno del Convegno di apertura di Smau 2011 accanto agli amministratori delegati delle più grandi aziende Ict e agli assessori alle Attività Produttive delle più innovative regioni italiane per raccontare, valorizzare e promuovere una “via italiana all’innovazione” già in atto”. Tra gli stand di Smau 2011 quest’anno sarò possibile incontrare i big del settore, tra cui Cisco, Ibm, Intel, Microsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia e Zucchetti, all’interno dei cosiddetti village affiancate dalla propria rete di partner specializzati: aziende italiane del mercato dell’Information & Communication Technology che per dimensioni, per industria di riferimento, per prossimità geografica e per cultura sono i soggetti più adatti ad interpretare le richieste di imprenditori e manager affiancandoli nel processo di adozione delle tecnologie e soluzioni più efficaci per il business. Spiegando con un esempio l’ecosistema dei village è come se le software house, i system integrator, i rivenditori italiani, partner dei primattori internazionali dell’Ict fossero dei bravi sarti in grado di cucire abiti su misura per le imprese italiane, adattando i tessuti e le materie prime fornite dalle multinazionali del comparto alle peculiarità del mercato nazionale. Grazie ai “village” i visitatori di Smau troveranno in un unico contesto la visione completa dei grandi marchi dell’industria mondiale in termini di prodotti, soluzioni e strategie e al contempo la relazione diretta con partner specializzati, in grado di adattare prodotti e soluzioni standard alle esigenze puntuali di manager e imprenditori. Smau, anche grazie al suo circuito di eventi itineranti, ha messo in luce che le Regioni, e in particolare gli Assessorati alle Attività Produttive e all’Innovazione, sono oggi attori strategici nel sistema produttivo italiano per lo sviluppo delle piccole e medie imprese nei rispettivi territori. E’ per questo che Smau 2011 presenterà un’area dedicata e momenti formativi e informativi in cui saranno riuniti gli Assessorati alle Attività Produttive, all’Innovazione e alla Ricerca delle principali amministrazioni regionali italiane: tra le altre Regione Lombardia, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Puglia, Regione Toscana, Regione Lazio e la Provincia autonoma di Trento illustreranno ai visitatori le iniziative - bandi, infrastrutture e finanziamenti - messe in atto a supporto delle imprese, della valorizzazione della ricerca scientifica e della crescita delle start up. Le Regioni, dunque, presenteranno nei tre giorni di evento, tutte le potenzialità, i servizi e gli incentivi resi disponibili per imprenditori e manager del proprio territorio.  
   
   
VENDOLA: "INNOVAZIONE SIGNIFICA CAMBIARE CULTURA DELLA PA, DEI CITTADINI"  
 
Bari, 15 settembre 2011 - “Prendere per mano i ragazzi e prendere per mano le imprese in modo tale da spingere gli uni e gli altri ad incontrarsi su quella trincea particolarmente avanzata che è fatta di competenze scientifica e di competenza tecnologica. Le nuove abilità legate alla economia della conoscenza. È la sfida più bella, quella che ci sta dando più soddisfazioni, è la sfida che noi assumiamo non come un pezzettino delle politiche pubbliche, ma come il cuore delle nostre politiche pubbliche”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina alla conferenza stampa dell’Arti, insieme con gli assessori competenti Loredana Capone, Nicola Fratoianni, Alba Sasso e Elena Gentile, per la presentazione dell’Azione Innovazione per l’occupabilità (una delle Azioni che compone il Piano per il lavoro). “Il nostro tema di fondo - ha continuato Vendola - è come si fa a costruire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Qui noi facciamo un avanzamento, da un lato aiutiamo cioè la domanda e l’offerta a qualificarsi, affinchè la domanda di lavoro sia sempre più formata in senso specialistico e dall’altro aiutiamo le imprese ad essere consapevoli che quanti più talenti entreranno nel processo produttivo tanto più ne guadagneranno da un punto di vista competitivo. Le maestranze vanno continuamente formate perché attraverso l’innovazione possono trainare le imprese verso il futuro. Quindi innovazione per l’occupabilità. E proprio questo è il tema di un impegno importante che l’Arti porta nella nostra vita pugliese”. Sul concetto di innovazione il Presidente Vendola è tornato più volte nel corso degli incontri e delle conferenze stampa di questi giorni in Fiera del Levante, in particolare ha ribadito questa mattina che “l’innovazione non è una lampadina fosforescente per stupire il pubblico in una notte buia, bensì è l’unica possibilità per salvare e riqualificare i nostri apparati economici” e ancora “innovazione non è un mantra o una abracadabra o una parolina magica, innovazione significa cambiare la cultura e la mentalità della Pubblica Amministrazione e del sistema di imprese, significa cambiare la mentalità dei cittadini, delle giovani generazioni e degli apparati formativi. L’innovazione – ha concluso Vendola - è la bussola, ma anche il salvagente e l’orizzonte”.  
   
   
ARTI PRESENTA IN FIERA DI BARI BANDO "INNOVAZIONE PER L´OCCUPABILITÀ"  
 
Bari, 15 settembre 2011 - Si chiama “Innovazione per l’Occupabilità” ed è la nuova grande sfida lanciata dal Piano Straordinario per il Lavoro: una misura disegnata per fornire nuove occasioni di lavoro qualificato per 10mila giovani pugliesi laureati o diplomati e/o aspiranti imprenditori. Presentata ieri mattina nel giardino del padiglione n. 152 della Regione Puglia dal presidente della Regione, Nichi Vendola, dagli assessori che governano il Piano - Loredana Capone, vice presidente e assessore regionale allo Sviluppo Economico, Nicola Fratoianni (Politiche giovanili), Elena Gentile (Welfare) e Alba Sasso (Diritto allo studio e Formazione) - “Innovazione per l’occupabilità” verrà gestita dall’Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione. Tra le finalità principali dell’azione, illustrate dalla presidente dell’Agenzia, Giuliana Trisorio Liuzzi, vi è la promozione dell’inserimento di giovani diplomati e laureati nel mercato del lavoro e il potenziamento delle capacità di raccordo tra i Distretti Tecnologici, i Distretti Produttivi, gli enti di ricerca e gli altri attori socioeconomici regionali. Di particolare interesse è il fatto che l’azione nasca da un approccio integrato tra politiche di sviluppo, dell’innovazione, della formazione, e politiche attive per i giovani: l’intervento sarà, infatti, gestito dall’Arti in stretto collegamento con le attività del Programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia. “Innovazione per l’occupazione” è finanziata dal Po Fse 2007-2013, Asse Vii “Capacità istituzionale”, con uno stanziamento di € 3.750.000,00. L’azione Ma c’è di più. L’azione è di quelle complesse, costruite in più fasi, ognuna preparatoria delle seguenti. Innanzi tutto, verrà realizzata una rilevazione dei fabbisogni formativi e lavorativi, legati ai processi di innovazione, espressi delle imprese pugliesi. Quest’attività fornirà i dati e le indicazioni necessarie a disposizione dei decisori politici, degli enti di formazione e delle stesse imprese e a supporto della progettazione di attività formative ad hoc e di investimenti in competenze specifiche (attraverso assunzioni di personale qualificato) da parte delle imprese. Una particolare attenzione, dunque, è rivolta dall’azione al sistema delle imprese: non solo quelle singole, ma soprattutto le realtà dei Distretti Produttivi e Tecnologici. Però, l’azione mira anche a potenziare l’autoimpiego da parte dei giovani diplomati e laureati, stimolando l’attitudine all’autoimprenditorialità e costruendo percorsi formativi specifici. A tale proposito, “Innovazione per l’occupabilità” prevede la progettazione e l’erogazione di un programma complesso di orientamento, formazione e mentoring per l’imprenditorialità, che risponda ai diversi bisogni formativi e di accompagnamento allo start-up d´impresa, dal momento del concepimento dell´idea fino alla prima gestione imprenditoriale. La formazione di competenze adeguate a rispondere alla richieste del mercato si avvarrà di una pluralità di strumenti, tra cui la Start-up school, la formazione a distanza, sessioni personalizzate di mentoring e tutoraggio. Un ulteriore elemento che qualifica l’azione “Innovazione per l’occupabilità” è l’attività di analisi di prospettiva tecnologica regionale per l’inserimento lavorativo: cioè lo studio dei cosiddetti trend tecnologici, dei settori che nel medio e lungo periodo si affermeranno più promettenti per l’economia territoriale e verso cui ha senso orientare la formazione di competenze specialistiche. Dunque, l’azione non risponde solo alla necessità di dare risposte “qui e adesso” alla crisi particolarmente severa dell’economia e del mercato del lavoro; ma si configura, soprattutto, come un intervento strutturale, in grado di orientare i decisori politici, il sistema delle imprese e quello della formazione in una prospettiva di lungo termine, consentendo costanti aggiustamenti in risposta all’evoluzione continua dei settori, dei mercati, dei conseguenti fabbisogni di competenze specialistiche. Le dichiarazioni. “Il punto da cui partiamo quest’anno – ha esordito Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia – è trovare una maniera più semplice per far incontrare domanda ed offerta di lavoro. Noi vogliamo fare di più: aiutiamo domanda e offerta a qualificarsi in senso specialistico e sosteniamo le imprese nelle sfide del futuro, puntando sui giovani e il loro talento cercando di far comprendere che spesso talento equivale anche a migliore qualità. Il tema di questo incontro è ‘Innovazione per l’Occupabilità’: l’innovazione è l’unica soluzione per cambiare la cultura e la mentalità delle amministrazioni, del sistema impresa, dei giovani e degli apparati formativi. Ma la parola ‘innovazione’ non deve essere come l’abracadabra, come un mantra. Deve essere guardata come un salvagente, una bussola e l’orizzonte: l’Arti prende per mano ragazzi e imprese e li fa incontrare sul filo della competenza tecnologica. Questo programma è il cuore di tutte le politiche pubbliche delle innovazioni’. La presidente dell’Arti, Giuliana Trisorio Liuzzi, ha presentato l’incontro soffermandosi sulle finalità delle azioni e sulla volontà di collaborazione stretta tra più soggetti, proprio per dare all’iniziativa spessore professionale da tutti i punti di vista. “L’azione ‘Innovazione per l’Occupabilità’ - ha detto - è strategica perché cammina su un doppio binario: su una metodologia rigorosa di analisi dei fabbisogni attuali e futuri di formazione e innovazione da parte delle imprese e sul coordinamento reale tra gli attori regionali delle imprese, della ricerca e dell’innovazione e della formazione, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza complessiva del sistema economico regionale. Allineare le qualità professionali a cui le imprese possono attingere. Questo è il nostro intento”. Anche la vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone ha valorizzato questo intervento della Amministrazione a favore della occupazione dei giovani, uno dei tanti strumenti per aiutare le fasce più deboli dei lavoratori. “I dati ci dicono che l’impegno del privato è meno rilevante rispetto a quello pubblico – ha sottolineato – ma la Puglia è un passo avanti: siamo la prima regione del Sud per investimento pubblico nella ricerca e non lo diciamo noi, ma l’Istat e le ricerche della Banca d’Italia. Diamo anche una continuità ai nostri progetti perché generiamo nuove organizzazioni imprenditoriali pensate dai giovani e con i giovani. Questa è una sfida. L’opportunità che noi diamo ai ragazzi diventa una sfida, un rischio. Noi vogliamo rischiare pur non sostituendoci ai canali tradizionali per la ricerca del lavoro. Offriamo opportunità e vogliamo osare”. L’ intervento dell’assessore alle Politiche Giovanili Nicola Fratoianni punta a sottolineare l’impegno della Puglia nelle azioni di sostegno alle idee imprenditoriali dei talenti pugliesi, fiore all’occhiello del programma per il Piano per il Lavoro. “Questa è una piattaforma di lancio – ha sostenuto Fratoianni -, è un volano per la ‘buona occupazione’, è il tassello di una rete di politiche capaci di produrre nuovi circuiti lavorativi”. L’assessore al Welfare Elena Gentile si sofferma sulla richiesta sempre costante da parte dei ragazzi di avere una opportunità reale di esprimere la creatività imprenditoriale. “I settori legati alla innovazione – ha detto l’assessore – e il mercato che si evolve richiedono sempre più specializzazioni: è una esigenza che si incontra a metà strada tra aziende e ragazzi e raccontalo stato di salute del tessuto lavorativo giovanile pugliese”. “Poniamo l’accento su una filiera di qualità – ha aggiunto l’assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione Alba Sasso -: da una parte abbiamo le aziende, dall’altra la formazione specifica. Questo vuol fare la Regione: capire le esigenze del territorio e dare un sostegno per formare tecnici di alta specializzazione tanto che la Regione presto valuterà l’esigenza di avviare tre nuovi istituti ad alta tecnologia che implementeranno le attività lavorative della realtà locale”.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATI GLI AGGIORNAMENTI AL PROGRAMMA "PREGEO" PER I FRAZIONAMENTI CATASTALI  
 
Bolzano, 15 settembre 2011 - Martedì 13 settembre, presso l’Auditorium del Palazzo provinciale 2 a Bolzano, la Ripartizione 41 Libro fondiario, Catasto fondiario e urbano, ha presentato gli ultimi aggiornamenti effettuati al programma Pregeo. Pregeo è il software che il Catasto mette a disposizione dei tecnici liberi professionisti per la predisposizione dei tipi di frazionamento. Il tipo di frazionamento serve per denunciare le modifiche della mappa catastale (nuovi fabbricati, modifiche dei confini di proprietà ecc.). “Si tratta di un aggiornamento tecnologico del software” ha sottolineato nel corso della presentazione l’assessore competente, Hans Berger, il quale ha aggiunto “il programma è stato migliorato in diversi punti, soprattutto nella grafica. Le principali modifiche riguardano la possibilità di inserire le misure prese con le nuove tecnologie satellitari (Gps)”. È già stata implementata anche la possibilità di esportare tutti gli elaborati del tipo di frazionamento in forma digitale. Si tratta del primo passo per l’eliminazione completa della carta prevista circa per la metà del 2012. Alle 2 sessioni della presentazione, una in lingua tedesca ed una in lingua italiana hanno partecipato circa un centinaio di tecnici liberi professionisti.  
   
   
"EUROPEAN GENDER SUMMIT - QUALITY RESEARCH AND INNOVATION THROUGH EQUALITY"  
 
Bruxelles, 15 settembre 2011 - L´8 e 9 novembre 2011 avrà luogo a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "European gender summit - quality research and innovation through equality" (Vertice europeo sul genere - ricerca e innovazione di qualità attraverso la parità). I politici europei hanno individuato la conoscenza, l´istruzione e l´innovazione come fattori chiave per la prosperità e una crescita sostenibile, ponendo la ricerca e l´innovazione al centro della strategia Ue 2020. Con l´attuazione di queste iniziative politiche, vi è la necessità di fornire un ambiente favorevole che tratti le parti coinvolte in modo equo. L´evento sarà un forum per i partecipanti della ricerca, dell´industria e della politica, per esplorare congiuntamente come le metodologie di genere possono aiutare a promuovere l´innovazione e favorire il progresso scientifico. L´agenda farà il punto dello stato attuale delle conoscenze, fornirà un forum di discussione interdisciplinare ed elaborerà piani d´azione concreti per la politica di ricerca e innovazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Gender-summit.eu/  
   
   
NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI – SEMINARIO: "IL FUTURO DELLA RICERCA NELL´UNIONE EUROPEA. IL FUTURO DELLA RICERCA IN EMIILA-ROMAGNA"  
 
Reggio Emilia, 15 settembre 2011 - Inizia con l’anteprima del 20 settembre la Notte europea dei Ricercatori 2011 a Reggio Emilia. Da sette anni la Commissione europea, proprio nel mese di settembre, promuove un’iniziativa che coinvolge centinaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto divertente e stimolante. Quest’anno l’appuntamento è per il 23 settembre con manifestazioni che si terranno in tutti i paesi europei, tra cui l’Italia. A Reggio Emilia s’inizia con l’anteprima del 20 settembre 2011 alle ore 9,30, presso l’Ostello della Gioventù (Chiostri della Ghiara), con il seminario dal titolo “Il futuro della ricerca nell’Unione europea. Il futuro della ricerca in Emilia-romagna. Proposte di bilancio della Commissione europea 2014-2020 e opportunità offerte dal Consiglio europeo della Ricerca - Cer”. L’evento, organizzato dal Centro Ricerche Produzioni Animali - C.r.p.a. E dai suoi uffici Europe Direct - Carrefour europeo Emilia e Crpa Lab in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, vedrà la partecipazione di Massimo Gaudina, Capo Unità Comunicazione presso il Consiglio europeo della Ricerca - Cer, Silvano Bertini, Responsabile Politiche di sviluppo economico, ricerca industriale e innovazione tecnologica della Regione Emilia-romagna e Giancarlo Cargioli, Responsabile Ricerca, innovazione e promozione del sistema agroalimentare della Regione Emilia-romagna. L’iniziativa è introdotta e moderata da Giuseppe Veneri, Presidente del C.r.p.a.. L´unione europea con la strategia 2020 pone l´innovazione e la ricerca fra le sette iniziative chiave per raggiungere gli obiettivi individuati (Innovation Union). Coerentemente con la strategia individuata propone poi di incrementare il budget per la ricerca e l´innovazione e di adeguare il quadro normativo e strutturale di supporto alle nuove sfide. A livello nazionale la crisi economica e le conseguenti manovre del Governo hanno ridotto le dotazioni finanziarie per la ricerca sia direttamente per le strutture nazionali, sia indirettamente a causa dei minori trasferimenti alle Regioni. Fra le regioni, l´Emilia-romagna ha storicamente sostenuto la ricerca, l´innovazione e il trasferimento tecnologico a supporto delle imprese in particolare nel settore manifatturiero e dell´agricoltura. Con l´ultima programmazione del Fesr e con propri provvedimenti legislativi ha dato una forte spinta alla creazione di una capacità di ricerca e innovazione in tutti i comparti industriali: laboratori alta tecnologia, centri per l´innovazione, tecnopoli, distretti tecnologici. L´infrastruttura per la ricerca agricola regionale, già rodata e funzionante dagli ´80, ha avuto invece forti contraccolpi dalla recente riduzione dei trasferimenti finanziari dallo stato alle regioni. Da un punto di vista generale sembra improbabile che l´Emilia-romagna possa mantenere il proprio posizionamento e la propria competitività senza mantenersi fra le regioni di punta a livello europeo nella ricerca e nell´innovazione. Come si sta preparando a questo obiettivo in termini di sistema, di infrastrutture, di alleanze, risorse umane e dotazioni finanziarie per partecipare con successo ai programmi internazionali di ricerca? Come possono i comparti produttivi accompagnare la regione e il sistema regionale di ricerca e sviluppo a essere parte attiva dell´iniziativa Innovation Union e trarre vantaggio competitivo da questa partecipazione? Che speranze possono avere i giovani di lavorare nel settore della ricerca in Emilia-romagna oltre che in altre regioni e in altri paesi? Quale cambiamento di approccio chiede l´Unione Europea agli stati membri e alle Regioni nel settore della ricerca? Queste sono le domande a cui l´iniziativa spera di contribuire a dare risposta . Www.europedirect-emilia.eu    
   
   
TIROCINI A BRUXELLES, APERTO IL BANDO DODICI SETTIMANE ALL´UFFICIO PER I RAPPORTI CON L´UE CON BORSA DI STUDIO  
 
Trento, 15 settembre 2011 - Il Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento offre la possibilità di effettuare un periodo di tirocinio di 12 settimane presso l´Ufficio per i Rapporti con l´Unione Europea di Bruxelles. Il tirocinio verterà sulle tematiche europee, le istituzioni, i rapporti dell´Ue con la Provincia autonoma di Trento, internazionalizzazione e sviluppo locale. Il bando, riservato a soggetti in possesso di laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica di qualunque facoltà universitaria che non abbiano in corso di svolgimento attività lavorativa (età massima 30 anni) ed il relativo modello di domanda per la candidatura, sono riportati nel sito internet della Provincia - Area Europa - Tirocini presso l´Ufficio di Bruxelles: www.Puntoeuropa.provincia.tn.it  Ciascun tirocinante, cui verrà assegnata una borsa di studio di 200 euro lordi la settimana, avrà a disposizione, per la durata del tirocinio, una postazione di lavoro con dotazioni informatiche, oltre che l´assistenza di un tutor. Ulteriori informazioni potranno essere richieste a: Servizio Europa, Provincia autonoma di Trento, Via Romagnosi, 9 - 38122 Trento; segreteria tel. 0461 495324 / 493555, e-mail: serv.Europa@provincia.tn.it    
   
   
9ª CONFERENZA DEL VECCHIO MONDO SULLA FONOLOGIA  
 
 Berlino, 15 settembre 2011 - Dal 18 al 21 gennaio 2012 avrà luogo a Berlino, in Germania, la nona conferenza del Vecchio Mondo sulla fonologia (Ocp9). La fonologia è il campo che studia la funzione, il comportamento e l´organizzazione dei suoni come elementi linguistici. Può descrivere, per esempio, l´analisi linguistica relativa alle parola o alle unità linguistiche che si ritiene strutturino il suono per trasmettere il significato linguistico. Il programma principale della conferenza si concentrerà sulle interfacce tra la fonologia e le altre aree della linguistica (fonetica, morfologia, semantica, pragmatica). È anche previsto un workshop tematico pre-conferenza di un giorno, dedicato all´interfaccia fonologia-sintassi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Zas.gwz-berlin.de/workshop_ocp9.html    
   
   
UNA SCUOLA GRANDE COME LA REGIONE EMILIA ROMAGNA. IL 19 SETTEMBRE 2011 UNA DIRETTA WEB PER INAUGURARE IL NUOVO ANNO SCOLASTICO. UNA COMUNITÀ CHE SI RIMETTE AL LAVORO E CHE DESIDERA CONDIVIDERE IDEE, PROGETTI, ASPETTATIVE E STATI D´ANIMO.  
 
 Bologna, 15 settembre 2011 – L’emilia-romagna torna sui banchi di scuola con una diretta web. Ad un anno dalla nascita del progetto “Una scuola grande come la regione”, la Regione Emilia-romagna e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-romagna hanno scelto di dare avvio all’anno scolastico 2011-2012 con una diretta che collegherà tante realtà scolastiche, per conoscere le attività svolte e mettere in rete i progetti realizzati. Il 19 settembre, primo giorno di scuola, tutte le scuole sono state invitate a seguire la diretta dal sito www.Scuolaer.it  e www.Regione.emilia-romagna.it/  e ad interagire on line, per condividere esperienze e progettualità. Il tema proposto quest’anno è quello dell’innovazione, in tutti i campi, e della valorizzazione della cultura professionale, tecnica e scientifica: una sorta di percorso attraverso le specificità ordinamentali e territoriali, finalizzato a “toccare con mano” effettive realtà di innovazione scolastica. La diretta web avrà inizio alle ore 10 dall’Istituto professionale “Fermo Corni” di Modena, dove insieme agli alunni, ai professori e al dirigente scolastico saranno presenti l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi e il vicedirettore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari. Nel corso della diretta è previsto l’intervento del Presidente della Regione Vasco Errani per un saluto al mondo della scuola ed un augurio di buon lavoro. “Con questo nuovo appuntamento di ‘Una scuola grande come la regione’, intendiamo proporre un evento decentrato, aperto e interattivo, a cui vorremmo prendesse parte tutto il mondo della scuola – spiega l’assessore regionale Patrizio Bianchi – Una comunità che si rimette al lavoro e che desidera condividere idee, progetti, aspettative e stati d’animo”. Da Modena partiranno numerosi collegamenti con scuole di tutta la regione: l’istituto comprensivo n. 3 Lame e l’Istituto paritario Salesiani Beata Vergine di San Luca di Bologna, il tecnico geometri Aleotti di Ferrara, l’Istituto tecnico aeronautico statale Baracca di Forlì, la scuola primaria Rodari di Mirandola (Mo), il liceo musicale Bertolucci di Parma, l’Istituto comprensivo statale di Corniglio (Pr), il Liceo Respighi di Piacenza, l’Istituto di Istruzione superiore Blaise Pascal di Reggio Emilia, l’Istituto tecnico industriale statale Bucci di Faenza (Ra) e l’Istituto Tecnico Da Vinci di Rimini. Per assistere alla diretta - che avrà una durata di 2 ore circa - sarà sufficiente collegarsi al sito www.Scuolaer.it  e www.Regione.emilia-romagna.it/  alle ore 10 del 19 settembre, mentre, per interagire, si potranno inviare domande, commenti e spunti di riflessione attraverso Facebook. Diverse, inoltre, le emittenti televisive locali che hanno deciso di mandare in onda la diretta. "Una scuola grande come la regione" ha realizzato nel corso dello scorso anno scolastico 2010-2011 oltre 20 iniziative attraverso la modalità delle dirette web in interazione con i social media. L’obiettivo è rafforzare la capacità della Regione di essere “dentro” la scuola e di promuovere, anche nelle scuole e tra le scuole, strumenti e metodologie di collaborazione partecipativa.  
   
   
SCUOLA. L´EMILIA-ROMAGNA RICORRE CONTRO LA FINANZIARIA CHE IMPONE ISTITUTI COMPRENSIVI DA MILLE ALUNNI E DA 500 NELLE SCUOLE DI MONTAGNA. L´ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA È COMPETENZA DELLE REGIONI  
 
Bologna, 15 settembre 2011 - La Regione Emilia-romagna ha deliberato di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le disposizioni, contenute nella manovra finanziaria del Governo varata il 15 luglio scorso, nella parte che riguarda l’organizzazione scolastica e che impone la creazione di istituti scolastici comprensivi costituiti da un numero minimo di mille alunni, 500 nelle scuole di montagna. Il Governo ha infatti previsto all’art. 19 del decreto legge n. 98, che dall’anno scolastico 2011-2012 le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado debbano essere aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome. L’emilia-romagna ritiene che la materia dell’organizzazione scolastica sia oggetto di potestà normativa concorrente e che allo Stato spetti la sola emanazione delle norme di principio, mentre alle Regioni competono le disposizioni di dettaglio. “La Corte Costituzionale già in passato ha confermato la nostra interpretazione sul tema – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi - a partire dalla sentenza n. 13 del 2004. Da tempo abbiamo avviato una politica di ottimizzazione del dimensionamento scolastico, ma sempre con un processo di concertazione con le comunità locali. Il 60% delle scuole nella nostra regione sono già istituti comprensivi, ma imporre i 500 alunni nei territori di montagna significherebbe accorpare situazioni molto lontane tra loro, e di fatto annullare il radicamento delle scuole sul territorio”.  
   
   
CALABRIA: ILLUSTRATO IL SISTEMA PER UNA NUOVA ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Catanzaro, 15 settembre 2011 - L’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ed il Dirigente generale del Dipartimento “Infrastrutture” Giovanni Laganà, al Centro agroalimentare di Lamezia Terme, hanno spiegato perché occorre una nuova anagrafe dell’edilizia scolastica. “La creazione di una nuova anagrafe scolastica –hanno detto Gentile e Laganà - risponde all’esigenza di fornire al Miur ed alla Regione un quadro aggiornato dei circa tremila edifici scolastici regionali per i quali, nonostante i numerosi progetti avviati, non si dispone di una banca dati efficiente. Tale lacuna, peraltro comune ad altre Regioni, deriva dal sostanziale insuccesso del progetto nazionale di anagrafe dell’edilizia scolastica. Il sistema presentato oggi garantirà agli Enti proprietari di edifici scolastici di poter disporre di un´efficace archiviazione dei dati in termini, tra gli altri, di planimetrie, stato degli impianti ed interventi eseguiti, con il contestuale e importante beneficio di perseguire un’ottimale programmazione e gestione delle risorse economiche. Su proposta dell’assessore Gentile, la Giunta Regionale con delibera n. 63 del 27 febbraio scorso, ha deliberato, alla stregua di altre Regioni, l’adozione del sistema di anagrafe scolastica elaborato, nel rispetto degli standard fissati dal Miur, ed avviato con successo dalla Regione Toscana”. Nel corso dell’incontro, a beneficio del numerosi rappresentanti istituzionali ed addetti ai lavori presenti al’incontro, gli stessi rappresentanti della Regione Toscana hanno illustrato le funzionalità del sistema e le modalità attraverso le quali le strutture provinciali e comunali avranno cura di inserire i dati relativi alle strutture di competenza. L´adeguato e puntuale popolamento della banca dati rappresenta, evidentemente, il requisito fondamentale per l´efficace dispiegamento di tutte le potenzialità del sistema. Dal momento che l´inserimento degli edifici all´interno dell´anagrafe rappresenta requisito fondamentale di accesso ai finanziamenti comunitari, regionali e comunitari, gli Enti competenti avranno tutto l´interesse ad inserire nel sistema i dati delle scuole che afferiscono al loro territorio. "E´ di tutta evidenza - ha dichiarato, con estrema soddisfazione, l´assessore Gentile- che l´auspicato avvio di un meccanismo virtuoso assicurerà benefici per tutti i soggetti della filiera istituzionale di riferimento". "Grazie all´eccellente lavoro svolto dalla struttura dipartimentale preposta, stiamo avviando- ha affermato il Dirigente generale Laganà- un’iniziativa importante il cui estremo interesse emerge già nel corso di questo primo incontro". Laganà ha, poi,illustrato le prime, imminenti, applicazioni: il sistema gestirà le istanze di finanziamento relative alla manifestazione di interesse - di imminente pubblicazione - per interventi di adeguamento sismico a valere su risorse Por Fers 2007-2013. L´incontro si è proficuamente concluso con l´apertura di un dibattito grazie al quale, in risposta a puntuali istanze emerse dalla platea, sono state fornite delucidazioni sulle procedure da seguire e chiariti i principali dubbi.  
   
   
SCUOLA IN ABRUZZO: APPROVATI INDIRIZZI RETE SCOLASTICA REGIONALE OK DELLA GIUNTA A DOCUMENTO.ORA AL VAGLIO DEL CONSIGLIO  
 
L´aquila, 15 settembre 2011 - La giunta regionale su proposta dell´assessore all´Istruzione, Paolo Gatti, ha approvato la delibere contenente gli indirizzi per la programmazione della rete scolastica regionale, definita al termine del confronto fra i membri del Tavolo Tecnico Interistituzionale. L´atto sarà ora al vaglio della Commissione Consiliare competente e poi dell´intero Consiglio Regionale. "Abbiamo indicato - commenta Gatti -il futuro della scuola in Abruzzo, portando a compimento il processo di dimensionamento del sistema scolastico regionale. Scelte che riguardano le famiglie, gli studenti, gli operatori e l´intera società abruzzese alla quale vogliamo garantire un sistema di istruzione efficiente. La sintesi raggiunta con l´approvazione degli indirizzi per la programmazione scolastica vede ascoltate le osservazioni e le istanze di tutti i soggetti coinvolti nel mondo della Scuola abruzzese. Lo strumento del Tavolo Tecnico Interistituzionale ha garantito una reale condivisione fra le esigenze dei territori, degli enti, delle famiglie, degli studenti ed i vincoli normativi". "Sono fiducioso che - prosegue Gatti - il Consiglio Regionale recepirà con favore questa delibera che sancisce, dopo una lunga attesa, il passaggio formale delle competenze in materia di rete scolastica alle Province, attraverso l´approvazione dei Piani Provinciali che rappresentano l´atto finale di questo processo riformatore. Abbiamo lavorato tutti insieme sinceramente per una scuola migliore, capace di migliorare la qualità del sistema di istruzione, di ricerca, di formazione e lavoro. Dobbiamo puntare sulla sinergia della Scuola con i territori e i soggetti sociali e imprenditoriali che in essi operano". "Sono convinto ? conclude - che gli operatori abruzzesi hanno le qualità umane e professionali per sperimentare modelli innovativi che diano risposte adeguate alle attese dei nostri giovani".  
   
   
SCUOLA: DA IERI STORIA SICILIANA IN OFFERTA FORMATIVA  
 
Palermo, 15 settembre 2011 "E´ inutile ironia o semplice ignoranza annunziare l´insegnamento del dialetto siciliano nelle scuole. Il progetto didattico che prevede l´avvio della legge regionale 9/2011, presentata dall´on. Nicola D´agostino (Mpa), ha ben altri obiettivi - ha detto l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino - Sono soddisfatto per un obiettivo culturale da tempo vagheggiato ed ora finalmente raggiunto grazie anche al contributo dell´Assemblea regionale". A partire da ieri, infatti, la promozione e la valorizzazione della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliani saranno ufficialmente inseriti nel piano dell´offerta formativa 2011/2012 delle istituzioni scolastiche del territorio, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di ciascun ordine e indirizzo di scuola, come prevede la circolare emanata dall´assessorato regionale d´intesa con l´Ufficio Scolastico Regionale e indirizzata a tutti gli istituti siciliani. "Non si tratta di aggiungere ore al monte complessivo - ha aggiunto l´assessore - ne´ di introdurre nuove discipline. La proposta contenuta nella legge, infatti, va intesa come un insieme di indicazioni che le scuole moduleranno in totale autonomia , con ambiti di intervento didattico trasversali, a carattere di orientamento progettuale". Centorrino ha sottolineato l´opportunita´ di finalizzare l´individuazione dei percorsi allo studio della propria storia per tentare un approccio evoluto, "nel tentativo di ricercare, grazie ad una acquisita consapevolezza dell´identita´ regionale, un ruolo nuovo di mediazione tra Nord e Sud, tra Occidente e Oriente".  
   
   
MAXI CLASSE DI FUCECCHIO: PRESTO ARRIVERÀ LA SOLUZIONE  
 
Firenze, 15 settembre 2011 – “Siamo certi che la questione si risolverà presto e nell’interesse primario degli studenti riportando entro limiti accettabili un caso decisamente anomalo per il nostro territorio”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore regionale all’Istruzione, sulla vicenda della maxi classe (41 studenti) all’Itc Igea “Checchi” di Fucecchio. “Siamo in continuo contatto con il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Angela Palamone, di cui bene conosciamo disponibilità e sensibilità – commenta Stella Targetti – e che sta lavorando per dare alla vicenda una soluzione che possa riportare serenità fra studenti e famiglie”  
   
   
ESPERTI E STUDENTI SI RITROVANO ALL’UNIVERSITA’ DI PAVIA E NEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO PER LA SUMMER SCHOOL SULLE TECNICHE DI STUDIO SULLA DISTRIBUZIONE DELLE SPECIE  
 
Torino, 15 settembre 2011 - E’ in corso di svolgimento da lunedì, 12 settembre e fino a domenica 18 settembre la scuola estiva “Advances in Species distribution modelling in ecological studies and conservation” (Progressi nella modellizzazione della distribuzione delle specie negli studi ecologici e in conservazione), organizzata dall´Università di Pavia e dal Centro Studi Fauna Alpina del Parco Nazionale Gran Paradiso. Alla summer school partecipano 50 fra studenti universitari, dottorandi e ricercatori, provenienti da diversi paesi europei ed extra-europei, tra cui India, Brasile e Turchia, che avranno la possibilità di interagire con i maggiori specialisti in questo campo, grazie a lezioni frontali ed esercitazioni pratiche presso l’Università di Pavia dal 12 al 16 settembre, per poi spostarsi nel fine settimana in Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, per attività sul campo. L´uso della modellistica finalizzata alla comprensione dei fattori che influenzano distribuzione e abbondanza di specie e popolazioni di animali e di piante è sempre più frequente. L´efficienza di alcuni metodi di analisi e di previsione consente di perseguire finalità di conoscenza di base e di applicazione alla gestione di grande utilità. Negli ultimi anni sono stati messi a punto algoritmi sempre più precisi da parte di naturalisti e matematici e proprio alcuni fra i protagonisti di questa innovazione parteciperanno come docenti a questa scuola estiva. Lo studio della distribuzione delle specie, e di come questa vari nel tempo e nello spazio, è un tema di particolare attualità in questi tempi di cambi climatici, che stanno modificando velocemente gli areali di distribuzione di molte specie animali e vegetali. “Per le aree protette il monitoraggio degli areali di distribuzione delle varie specie di interesse conservazionistico e lo studio di come questi stanno velocemente cambiando è di cruciale importanza per indirizzare le azioni di conservazione future. In particolare in ambienti di alta montagna come quelli del Parco Nazionale Gran Paradiso, i cambiamenti climatici potrebbero ridurre di molto gli areali ottimali per specie adattate ai climi freddi, limitandole alle quote più alte” ha commentato Achaz von Hardenberg, biologo del Parco e co-organizzatore della scuola estiva, assieme al Prof. Giuseppe Bogliani dell’Università di Pavia. Ma le applicazioni di questo tipo di modelli non si limitano allo studio degli effetti ecologici dei cambi climatici. La dottoressa Rajasri Ray, dell´Indian Institute of Science, una delle partecipanti, si occupa per esempio di piante medicinali: la possibilità di determinare gli areali potenziali di alcune delle specie di maggior interesse applicativo consentirebbe di agevolare l’azione di studio e monitoraggio finalizzate a uno sfruttamento sostenibile delle piante stesse. La dottoressa Gurutzeta Guillera-arroita, dell’Università di Kent in Gran Bretagna, docente della scuola, invece si occupa di sviluppare nuovi metodi per modellizzare la distribuzione, e dunque contribuire alla conservazione, di una delle specie più minacciate sulla terra: la tigre di Sumatra, di cui si stimano meno di 300 esemplari in libertà. Grazie al contributo dell´Universita´ di Pavia e dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso è stato possibile offrire un contributo per le spese di soggiorno ad alcuni partecipanti provenienti da paesi in via di sviluppo. Maggiori informazioni sul programma sono disponibili sul sito: http://www.Speciesdistribution.org    
   
   
IL VLT DELL´ESO SVELA MISTERO DELLA BRILLANTEZZA DI UN GIGANTESCO BLOB SPAZIALE  
 
Bruxelles, 15 settembre 2011 - Scienziati presso l´Osservatorio europeo meridionale (Eso) hanno scoperto come ottiene la sua energia una rara grande nube brillante di gas nell´Universo primordiale. Presentate nella rivista Nature, le scoperte mostrano che sono le galassie che si trovano all´interno di questo gigantesco "Lyman-alpha blob", ciò che gli astronomi dicono essere uno dei più grandi singoli oggetti conosciuti all´uomo, a fornire l´energia. Gli scienziati hanno utilizzato il Very Large Telescope (Vlt) dell´Eso per studiare il blob Lyman-alpha. Secondo loro, questi ammassi sono strutture rare, immense e molto luminose. Solitamente si osservano in regioni dell´Universo primordiale in cui si concentra la materia. Secondo il team, la luce che emana da questo tipo di blob è polarizzata. Nella vita di tutti i giorni la luce polarizzata viene usata, ad esempio, per generare effetti tridimensionali (3D) al cinema. Questa scoperta rappresenta una novità; essa non solo ci rivela la presenza di polarizzazione all´interno di un blob Lyman-alpha, ma ci fornisce anche informazioni su come questi ammassi ottengono la loro luminosità. "Abbiamo mostrato per la prima volta come la luminosità emessa da questo oggetto enigmatico sia semplicemente luce diffusa, prodotta dalle galassie nascoste al suo interno, piuttosto che il gas stesso della nube che risplende." spiega Matthew Hayes dell´Università di Tolosa in Francia, primo autore dell´articolo. Gli esperti affermano che l´Universo ospita molti oggetti immensi, e i blob Lyman-alpha sono in assoluto tra i più grandi tra questi. Essi sono delle gigantesche nubi di idrogeno gassoso che possono raggiungere diametri di alcune centinaia di migliaia di anni luce (ovvero leggermente più grandi della Via Lattea). Essi sono inoltre potenti come le galassie più brillanti. I ricercatori affermano che i blob Lyman-alpha si trovano a distanze grandissime. E aggiungono che noi li vediamo come erano quando l´Universo aveva solo alcuni miliardi di anni. Sono perciò fondamentali per la nostra comprensione di come le galassie si siano formate e siano evolute quando l´Universo era più giovane. La domanda, tuttavia, è da dove traggono la loro energia per essere così brillanti e qual è la natura di questi ammassi? In questo studio, gli astronomi hanno studiato quello che è considerato uno dei primi e più brillanti blob di sempre, chiamato Lab-1. Scoperto per la prima volta nel 2000, la sua luce ha impiegato circa 11,5 miliardi di anni per giungere a noi a causa della distanza a cui si trova. Esso contiene diverse galassie primordiali, inclusa una galassia attiva, e ha un diametro di circa 300.000 anni luce. Alcuni ricercatori hanno detto che i blob Lyman-alpha brillano quando il gas freddo viene attirato dalla gravità del blob e quindi si riscalda. Altri ritengono che essi brillano a causa degli oggetti brillanti che si trovano al loro interno. Ad esempio, al loro interno sono contenuti buchi neri che fagocitano materia e nelle galassie esistenti vi è formazione stellare. Secondo i ricercatori, sono le galassie contenute a fornire energia a Lab-1, e non il gas che viene risucchiato all´interno. Essi hanno misurato se la luce emessa dal blob era polarizzata. La scoperta di come la luce viene polarizzata ha fornito loro le risposte di cui avevano bisogno per determinare i processi fisici che generavano la luce. Queste informazioni potrebbero anche fornire indizi su ciò che è successo alla luce dopo essere stata creata e prima che raggiungesse la Terra. "Queste osservazioni non avrebbero potuto essere effettuate senza il Vlt e il suo strumento Fors (Focal Reducer and Low Dispersion Spectrograph)," afferma la co-autrice Claudia Scarlata dell´Università del Minnesota negli Stati Uniti. "Noi avevamo chiaramente bisogno di due cose: un telescopio di almeno 8 metri di diametro per raccogliere abbastanza luce e uno strumento in grado di misurare la polarizzazione della luce. Non molti osservatori al mondo offrono questa combinazione." I ricercatori hanno scoperto che la luce era polarizzata in una zona a forma di anello intorno alla regione centrale del blob, e non nel centro reale. Questo effetto non si sarebbe realizzato se la luce fosse prodotta dal gas che cade nel blob per la forza di gravità. Ma esso verrebbe prodotto se la luce fosse originariamente prodotta dalle galassie della regione centrale e poi dispersa dal gas. Il team intende ora esaminare questi oggetti in maggiore dettaglio per vedere se le loro scoperte possono essere applicate anche ad altri ammassi. Per maggiori informazioni, visitare: Eso: http://www.Eso.org/public/  Nature: http://www.Nature.com/    
   
   
PATTO TRA REGIONE TOSCANA, PREFETTURA E VIGILI DEL FUOCO. ROSSI: “UNA COLLABORAZIONE IMPORTANTE”  
 
Firenze, 15 settembre 2011 – “La nostra collaborazione è importante e sta dando già frutti interessanti”. Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, si è espresso ieri in occasione della firma della convenzione sulle emergenze di protezione civile con il prefetto di Firenze, Paolo Padoin, e il direttore regionale dei Vvff, Cosimo Pulito. La convenzione ha l’obiettivo di fornire risposte sempre più tempestive ed efficaci nelle emergenze di protezione civile, rafforzando la sinergia e la cooperazione interforze e realizzando uno snellimento delle procedure, sia nelle fasi di prevenzione e di formazione, sia in quelle di gestione delle situazioni critiche. La convenzione costituisce la cornice all’interno della quale saranno realizzati i futuri protocolli operativi in una ampia serie di settori: dal potenziamento delle risorse professionali e strumentali dei Vigili del Fuoco alla loro partecipazione alle attività di pianificazione; dallo scambio di strumenti e informazioni per migliorare la capacità operative alla formazione e all’addestramento del personale di tutte le componenti del sistema di protezione civile; dal censimento dei danni degli eventi calamitosi al coordinamento della comunicazione con gli organi di informazione. “Di recente – ha proseguito il presidente Rossi – abbiamo tenuto un incontro importante sul tema della sicurezza; sull’immigrazione stiamo realizzando una esperienza peculiare e valutata positivamente dalla stesso ministro dell’Interno. Il rapporto con i Vigili del fuoco si sta sviluppando anche nel campo della consulenza all’attività regionale di pianificazione: urbanistica, idraulica, delle opere pubbliche. Tutti risentiamo delle politiche restrittive degli investimenti – ha concluso il presidente Rossi – ma la Regione ha la volontà di mettere a disposizione per tutto questo le risorse che riuscirà a reperire”. Sia il prefetto Padoin che il direttore Pulito hanno sottolineato il valore dell’intesa destinato a migliorare il coordinamento, sviluppare la formazione e migliorare la valorizzazione delle professionalità All’attuazione degli obiettivi del patto, che ha una durata di quattro anni e potrà essere rinnovato, provvederà un comitato tecnico formato da due rappresentanti della Regione e due della direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Per la realizzazione delle iniziative definite nell’accordo saranno corrisposti contributi finanziari da parte della Regione Toscana e del Ministero dell’Interno.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DELL´INVITO A PRESENTARE PROPOSTE INDIA-UNIONE EUROPEA NEL CAMPO DELLA TECNOLOGIA, RICERCA E INNOVAZIONE SULL´ACQUA  
 
Bruxelles, 15 settembre 2011 - È stato pubblicato un invito per l´Invito a presentare proposte India-unione Europea nel campo della tecnologia, ricerca e innovazione sull´acqua dal Dipartimento di scienze e tecnologia del Governo dell´India. Questo invito segue l´annuncio pubblicato dalla Commissione europea il 20 luglio 2011. L´invito è stato pensato per facilitare i partenariati del progetto India-ue per affrontare precise sfide legate all´acqua nel campo della purificazione e del recupero-riutilizzo delle acque attraverso una delle seguenti opzioni: ricerca congiunta che porti alla co-generazione di nuove conoscenze e al co-sviluppo di tecnologie/prodotti innovativi che vadano oltre l´attuale livello tecnico. La progettazione-applicazione di soluzioni sul campo al di fuori delle tecnologie provate disponibili in Europa per specifici siti con difficoltà idriche in India per valutare il potenziale e la sostenibilità di queste tecnologie dal punto di vista sia socioeconomico che tecnico per sviluppare soluzioni scalabili, sostenibili ed economiche. I partner indiani devono rispondere a questo invito, mentre i partner con sede nell´Ue devono rispondere all´invito della Ce. Nelle condizioni menzionate nell´invito lanciato dal Dipartimento di scienza e tecnologia del Governo dell´India si chiede che le proposte indichino chiaramente nella descrizione della metodologia e del lavoro come pensano di coordinare le attività con la proposta complementare (Ce). Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito del Governo dell´India, consultare il seguente link http://www.Dst.gov.in/whats_new/main-new.htm  Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito della Ce, consultare il seguente link http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/cooperation?callidentifier=fp7-env-2012-one-stage    
   
   
AMBIENTE FVG: IN AUTUNNO LAVORI SGHIAIAMENTO TORRENTE CELLINA  
 
Trieste, 15 Settembre 2011 - Partirà a breve un primo intervento di sghiaiamento del torrente Cellina finalizzato a ridurre il rischio di isolamento della vallata a causa delle esondazioni del corso d´acqua, da tempo ormai quasi completamente ostruito dal materiale ghiaioso depositatosi lungo il suo corso. Lo annuncia in una nota il vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani, che negli ultimi mesi ha incontrato più volte i sindaci della zona per trovare una soluzione definitiva al problema. "La ditta incaricata aveva ottenuto a fine 2009 il provvedimento favorevole della Regione di valutazione d´impatto ambientale per rimuovere 250 mila metri cubi di materiale dal letto del torrente Cellina, nel tratto compreso tra la briglia del Prescudin e il lago di Barcis. Questo intervento ha ricevuto la conformità urbanistica dal Comune di Barcis lo scorso aprile ed in questi mesi abbiamo fatto in modo di concludere a stretto giro anche l´iter della necessaria autorizzazione paesaggistica". "A seguito di sottoscrizione del disciplinare di concessione per estrazione inerti - prosegue Ciriani - l´azienda potrà quindi partire con i primi lavori di sghiaiamento, che dovranno svolgersi nel periodo autunnale senza interessare il centro abitato di Barcis". "Si tratta di un importante primo passo - conclude Ciriani - che diminuirà il rischio di nuovi isolamenti della Valcellina e che anticipa l´intervento principale e sistematico che partirà nei prossimi anni. Inoltre, questo tipo di intervento conferma la linea che, come Regione, avevamo annunciato e che intende evitare l´apertura di nuove cave privilegiando lo sghiaiamento dei fiumi, per unire l´attività estrattiva a quella di messa in sicurezza del territorio".  
   
   
CALAMITA`: APPELLO DEL GOVERNO REGIONALE DELLE MARCHE AI PARLAMENTARI.  
 
Ancona, 15 Settembre 2011 - E´ iniquo e inaccettabile il trattamento riservato alle Marche da parte del Governo nazionale che, con l´approvazione di un emendamento nel corso della recente votazione sulla manovra anticrisi in Senato, di fatto ha riconosciuto alla Basilicata quello che finora ha sempre negato alle Marche: un finanziamento nazionale diretto degli interventi necessari a compensare i gravi danni subiti a seguito degli eventi calamitosi del marzo scorso. Il Governo Regionale chiede ai parlamentari marchigiani di ogni schieramento, e in particolare ai senatori che sono rimasti silenti dinnanzi a un provvedimento cosi` scellerato, di far sentire la loro voce nelle sedi istituzionali, e se necessario di votare in difformita` della disciplina del proprio gruppo per difendere i diritti della nostra gente e della nostra terra. Il Governo Regionale sottolinea l´incredibile scorrettezza e disparita` di trattamento tra cittadini dello Stato: mentre alle Marche si chiede di far fronte con mezzi propri al ristoro dei danni subiti, un´altra regione puo` contare su finanziamenti nazionali per la stessa tipologia di eventi calamitosi. L´approvazione della manovra anche alla Camera pone un indelebile sigillo di iniquita`. E´ un fatto di estrema gravita` anche perche` consolida una linea di discriminazione nei confronti delle Marche gia` verificatasi nel recente passato con il caso del Veneto, che aveva potuto contare su rilevantissimi finanziamenti nazionali sempre per i danni da eventi calamitosi. Giunta Regionale .  
   
   
CALABRIA: SCOPELLITI HA FIRMATO L’ORDINANZA ASSEGNANDO TRE MILIONI DI EURO AI COMUNI ALLUVIONATI  
 
Catanzaro, 15 settembre 2011 - Il Presidente Giuseppe Scopelliti, in qualità di Commissario Delegato per la Regione Calabria, ha firmato l’ordinanza con la quale sono stati assegnati i contributi ai comuni colpiti dalle alluvioni dello scorso anno. “Nei prossimi giorni – ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza, con delega alla Protezione Civile, Franco Torchia - la Provincia di Reggio Calabria e di Vibo Valentia e 27 comuni interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio regionale nei giorni dal 3 al 5 settembre, dal 17 al 20 ottobre e dall’1 al 4 novembre 2010, riceveranno il contributo per le somme urgenze effettuate per fronteggiare i danni”. Si tratta di una somma complessiva di euro 2.660.743,69/69 destinata, quale contributo, ai comuni, che si va a sommare alla cifra di euro 931.454,15 liquidata a fine luglio e che riguardava altre trentuno amministrazioni che avevano consegnato in tempi rapidi la documentazione richiesta dalla struttura di supporto del Commissario Delegato. Il contributo è pari al 70% degli importi ritenuti ammissibili. “Abbiamo rispettato i tempi previsti dal crono programma – ha proseguito Torchia – ed avremmo potuto sottoporre l’ordinanza alla firma del presidente Scopelliti già nei giorni scorsi. Ma siamo stati costretti a sollecitare numerose volte alcuni comuni che tardavano a far prevenire la documentazione richiesta. A tale proposito ricordo che tutti gli atti firmati dal Commissario Delegato in attuazione delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri devono, ai sensi della L. N. 10 del 26 febbraio 2011, essere sottoposti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti. Ciò impone determinate questioni sulle quali non si può assolutamente derogare. Ecco perché esprimo tutto il mio rammarico per i venticinque comuni che, nonostante siano stati più volte sollecitati non hanno mai consegnato la necessaria documentazione o, quando è arrivata, essa è risultata carente o addirittura chiedeva il rimborso per interventi eseguiti e la cui tipologia non giustifica il ricorso all’affidamento dei lavori in somma urgenza. Da questo punto di vista insisto affinché i comuni si attrezzino adeguatamente con tecnici preparati per evitare non solo lungaggini burocratiche, ma anche di perdere delle risorse importanti. I contributi che verranno erogati nei prossimi giorni – ha sottolineato il sottosegretario Torchia - rappresentano certamente un piccolo aiuto alle amministrazioni locali rispetto all’impegno profuso, ma testimoniano l’attenzione di questa Amministrazione, i cui uffici lavorano a pieno regime a supporto dell’attività del Commissario Scopelliti, ai problemi legati al dissesto idrogeologico, che creano spesso condizioni di vera e propria emergenza economica e sociale nei nostri territori”. Si conclude, così, la prima fase dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, la n. 3918 del 18 gennaio 2011, emessa in seguito alla dichiarazione, da parte del Governo, dello stato di emergenza per la Regione Calabria avvenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2010. Parte adesso la fase due, quella relativa alle attività produttive gravemente danneggiate e di soggetti privati proprietari di unità immobiliari distrutte o danneggiate, a seguito degli eventi meteorologici dei mesi di settembre, ottobre e novembre 2010. A tale proposito, il Presidente Scopelliti, in qualità di Commissario Delegato, ha emanato una specifica Ordinanza commissariale che stabilisce direttive per l’istruttoria delle richieste di accesso ai primi contributi. Pertanto, le amministrazioni comunali dovranno effettuare l’istruttoria delle pratiche inerenti alle richieste di accesso ai contributi, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla notifica dell’ordinanza stessa e che, nei successivi quindici giorni, dovranno trasmettere alla Struttura del Commissario Delegato gli elenchi di tutte le pratiche istruite, secondo i modelli allegati alla predetta direttiva. I comuni dovranno elaborare, per ciascuna delle richieste di accesso ai contributi inoltrate dai privati, una relazione conclusiva che quantifichi l’entità del danno e l’importo ammissibile a contributo, sulla base della documentazione probatoria elencata nella direttiva, che verrà richiesta dai Comuni ai privati interessati. “Anche qui – ha detto ancora il sottosegretario Torchia – lavoreremo a ritmi serrati e la struttura di supporto al Commissario Delegato provvederà ad effettuare controlli sulla documentazione trasmessa dai Comuni, ai fini della verifica del rispetto delle procedure e dei criteri stabiliti. Inoltre, nei prossimi mesi saremo in grado di dare una risposta alle richieste di contributo pervenute dalle imprese e dai privati danneggiati dagli eventi degli ultimi mesi dell’anno scorso. Con l’attuazione di questa ordinanza commissariale – ha concluso Torchia - si completerà il primo ciclo di attività di censimento dei danni e di erogazione di contributi previste dall’Opcm 3918/2011”. I comuni interessati dall’ordinanza sono: Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Castrolibero, Cetraro, Paola, Rende, San Vincenzo La Costa, Cenadi, Chiaravalle Centrale, Nocera Torinese, Melissa, Petilia Policastro, Bagnara Calabra, Candidoni, Fiumara, Giffone, Gioia Tauro, Rizziconi, Scilla, Terranova Sappo Minulio, Varapodio, Acquaro, Briatico, Drapia, Polia,vibo Valentia, Zambrone. Le Province: Reggio Calabria, Vibo Valentia.  
   
   
RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI E ECOTASSA, IN PUGLIA PRESENTATE NOVITÀ  
 
Bari, 15 settembre 2011 - Il presidente Vendola e gli assessori all’Ambiente e al Bilancio, Lorenzo Nicastro e Michele Pelillo, hanno presentato ieri in conferenza stampa lo schema di disegno di legge con il quale si definisce il tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica, la cosiddetta “ecotassa” e un atto di indirizzo per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, approvati ieri in Giunta. “Ci siamo resi conto – ha detto Nicastro – che le tariffe erano troppo basse per i comuni non virtuosi per la raccolta differenziata e abbiamo individuato dei criteri di efficientamento in modo da far adeguare i contratti di servizio dei comuni e elevare la qualità della raccolta dell’umido e degli imballaggi, introducendo criteri di monitoraggio della raccolta”. Dal momento dell’approvazione della legge (che ora passa al Consiglio per la discussione in commissione e all’Aula) insomma cambiano i criteri per l’ecotassa che i Comuni versano alle discariche all’atto dello sversamento e che ha riflessi sulla Tarsu, la tassa rifiuti urbani che viene pagata dai cittadini ai Comuni. La manovra avrà effetti fiscali rilevanti per i cittadini, con saldo però pari per le entrate. In particolare le nuove aliquote dal primo gennaio 2013 passerebbero da 0,0150 euro per kg (per i rifiuti solidi urbani non differenziati) a 0,02582 euro per chilogrammo. Si tratta però di tariffe massime per i comuni che non rispettano i quattro indicatori di efficienza previsti dal disegno di legge: l’adeguamento dei contratti di servizio che non raggiungono le percentuali previste di raccolta differenziata, l’elevata qualità della frazione organica raccolta, l’elevata qualità della raccolta imballaggi e l’elevata qualità del sistema di monitoraggio e controllo della raccolta differenziata. I comuni che non raggiungeranno il 30% di raccolta differenziata pagheranno il massimo (25,82 euro a tonnellata), chi si assesterà dal 30 al 40% con un solo indicatore di qualità pagherà 22,59 euro a tonnellata, chi rispetterà due indicatori pagherà 19,77 euro. A quota superiore del 40% di differenziata, l’aliquota passa a 11,62 euro a tonnellata. Con tre indicatori di qualità, sempre oltre il 40%, si pagheranno soli 5,8 euro. Al raggiungimento del 60% e con tutti gli indicatori a posto, si pagherà solo 2,9 euro a tonnellata: con un risparmio notevole per i comuni e quindi per i cittadini virtuosi. “Ci sarà quindi un fondo – ha proseguito Nicastro – che premia i comuni virtuosi, trasferendovi risorse prese dai comuni non in regola. L’atto di indirizzo che abbiamo approvato prevede inoltre il commissariamento per gli Ato che presentino criticità nella gestione della differenziata, ad oggi ferma a poco più del 20% in tutta la Regione. In tutta la regione infatti solo un terzo dei 250 comuni ha presentato progetti per la differenziata spinta: ci spiace, ma nonostante le ingenti risorse messe a disposizione del territorio, sono ancora troppo pochi i progetti esecutivi. La differenziata è come i matrimoni: non si fa con i fichi secchi e con questo provvedimento ci mettiamo al riparo dei rilievi della corte dei conti sulla troppo bassa tariffa per i comuni non virtuosi”. L’assessore Pelillo ha dichiarato che “la Regione spinge sulla raccolta differenziata, cerca i cambio di passo e per farlo, muove la leva fiscale. Abbiamo messo a disposizione prima ingenti risorse, che però finora sono state insufficientemente utilizzate. E allora parte la leva fiscale: ci sarà un sistema premiale e incentivante per i comuni virtuosi che sostanzialmente si vedranno azzerata l’ecotassa e di converso anche la Tarsu. La tariffa sarà più alta per i comuni meno efficaci e meno attivi. Lo spazio temporale del Ddl è fino al primo gennaio 2013 perché il sistema ha bisogno di un monitoraggio intermedio per Ato e Comuni, in modo da poter applicare le nuove aliquote con certezza”.  
   
   
RIFIUTI-DISCARICA SANT’ORSOLA: SORPRESA PER DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI SPOLETO, REGIONE UMBRIA STA FACENDO LA SUA PARTE  
 
 Perugia, 15 settembre 2011 - "La situazione della discarica di Sant´orsola è stata al centro di un recente incontro da me convocato con l´Ati, i principali Comuni dell´Ati 3 e il soggetto gestore del servizio gestione rifiuti(Vus). In quella sede, alla presenza anche del sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, oltre al problema della discarica, sono state affrontate tutte le criticità relative alla gestione dei rifiuti che interessano l´Ati 3, compreso il tema della raccolta differenziata, la più bassa della regione": si dichiara "sorpreso" l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, delle dichiarazioni del sindaco Benedetti, nonché presidente dell´Ati 3, circa la situazione della discarica di Sant´orsola e riportate ieri dalla stampa. "Durante l´incontro - riferisce Rometti - è stato ricordato che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti prevedeva già la chiusura della discarica di Sant´orsola, la cui vita è legata ai quantitativi residui di rifiuti che può ricevere. Di conseguenza, il suo utilizzo può essere allungato grazie ad un incremento della percentuale di raccolta differenziata dell´Ati 3, attualmente - sottolinea l´assessore - ancora lontano dagli obiettivi del Piano". "L´incremento della raccolta differenziata - continua - consente infatti la diminuzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica. Nel frattempo, lo stesso Piano regionale prevedeva accordi fra gli Ati per l´individuazione degli impianti di riferimento, cosa che a tutt´oggi l´Ati 3 non ha previsto, anticipando così eventuali criticità legate all´esaurimento della discarica di Sant´orsola". L´assessore Rometti ha precisato che, in quest´ultimo anno e mezzo, la Regione Umbria ha mezzo messo in campo numerose iniziative, nonché ingenti risorse, per poter rispettare gli obiettivi previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti, senza mai tirarsi indietro o far mancare il proprio supporto, tuttavia appare necessario che gli altri soggetti istituzionali, Ati e Comuni, facciano la propria parte.  
   
   
BASILICATA: TERMODISTRUTTORE FENICE, AUDITO IL DIRETTORE DELL’ARPAB  
 
Potenza, 15 settembre 2011 - La terza Commissione consiliare, presieduta da Giannino Romaniello (Sel), riunitasi nel pomeriggio di del 13 settembre, ha approvato all’unanimità il piano di riparto delle risorse stanziate per il 2011 per l’esercizio del trasporto pubblico locale per quanto riguarda gli impianti fissi meccanizzati. Il contributo di 700 mila euro sarà assegnato al città di Potenza quale unico Comune richiedente ed avente diritto. La seconda parte dei lavori è stata dedicata alle audizioni, la prima del direttore dell’Arpab, Raffaele Vita, sulle ultime vicende riguardanti il termodistruttore “Fenice, e la seconda dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fai-cisl e Fla Cgil sulla situazione dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri. Vita dopo aver informato i consiglieri sulla tempistica con la quale avvengono i controlli sull’acqua (ogni due mesi) ha affermato che oggi, rispetto al passato, vengono effettuati circa una settantina di parametri controllati contro la quindicina degli anni passati. “I risultati delle indagini compiute sino a questo momento – ha detto Vita – destano preoccupazione in quanto superano i parametri di soglia. Abbiamo verificato che nelle acque di processo vi è la presenza di floruri, sostanze che abbiamo riscontrato anche nelle acque profonde”. “E’ necessario – ha continuato il direttore dell’Arpab – che l’Edf, la società che gestisce il termodistruttore, proceda con urgenza alla bonifica. Il tempo entro il quale la stessa, sulla base della conferenza di servizio di marzo, dovrà presentare il piano di bonifica è il 18 ottobre prossimo. Ed è altrettanto necessario che la politica produca atti finalizzati ad accelerare le azioni finalizzate a far realizzare il processo di disinquinamento”. Il presidente della terza commissione ha reso noto che vi è l’intenzione di acquisire dall’Arpab tutta la documentazione riguardante le verifiche e i controlli effettuati presso la Fenice. Inoltre, si è deciso di audire l’assessore competente della Provincia di Potenza e, successivamente, quello regionale. Durante i lavori è emersa da parte di tutti i presenti la necessità di far sì che tutto non si esaurisca nella sola effettuazione di indagini ma che si vada a fondo sulle cause alla base dell’inquinamento, anche al fine di produrre atti di indirizzo finalizzati ad evitare che il prosieguo dell’attività di Fenice possa ulteriormente causare danni al territorio. Sono stati, poi, auditi Santomartino Antonio della Fai Cisl, Romano Giuseppe segretario regionale della Fai Cisl e La Salvia Andrea della Cgil sulla situazione lavorativa dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri. I tre hanno sottolineato la necessità di attuare quanto prima la riforma dei consorzi, hanno denunciato la mancanza di una volontà politica programmatica dell’Ente e hanno posto l’attenzione su quanto avviene presso il Consorzio, “violazioni di norme contrattuali, conflittualità di competenze, trattamenti disparitari” “Chiediamo l’adeguamento della pianta organica, ferma al 1992, che gli amministratori abbiano le giuste competenze, oltre che una generale attenzione su quella che è una situazione che è diventata davvero difficile”. “Se così non sarà – hanno concluso Romano, Santomartino e La Salvia saremo costretti a fare manifestazioni di piazza”. Romaniello nel ribadire che una cosa è la riforma dei Consorzi altra è il mancato rispetto delle leggi, ha informato che sulla questione si procederà ad audire l’Assessore al ramo anche al fine di verificare il rispetto da parte degli amministratori di questo come degli altri consorzi di quanto previsto da norme nazionali e regionali a partire dal rispetto delle procedure democratiche per la elezione degli organismi di direzione, nonché della corretta e puntuale predisposizione dei bilanci degli enti. Rispetto alle dichiarazioni sulla violazione di norme e regole contrattuali, Romaniello ha dichiarato che, verificata la documentazione presentata, interesserà gli organi competenti.  
   
   
CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE STASI FA VISITA AGLI OPERAI DELLA CENTRALE BIOMASSE ETA DI CUTRO  
 
 Catanzaro, 15 settembre 2011 - La vicepresidente Antonella Stasi, ieri, ha fatto visita alla centrale biomasse Eta (Gruppo Marcegaglia) a Cutro, occupata dai 44 operai, per portare la solidarietà anche a nome del Presidente Scopelliti e della sua Giunta ai lavoratori ed a tutte famiglie coinvolte assicurando che, per quanto di competenza della Giunta regionale, si farà di tutto per garantire l´occupazione e il mantenimento delle attività produttive. “È paradossale – ha dichiarato la vicepresidente - quello che sta accadendo ad una azienda leader in Italia per competenza e professionalità, tanto più che quello dell’energia non può essere certamente definito un settore in crisi. La Regione Calabria è disponibile ad incontrare ed ascoltare l’azienda e insieme verificare eventuali percorsi per il rilancio di tale attività. Ringrazio il Prefetto Panico per l’importante lavoro di mediazione e le forze dell’ordine che contribuiscono alla tutela di questi lavoratori esasperati. Ho dato la disponibilità a partecipare all’incontro che si terrà in prefettura al fine di valutare direttamente la situazione e supportare le iniziative necessarie da mettere in atto. La vertenza Eta - ha concluso la vicepresidente Stasi - deve coinvolgere necessariamente istituzioni e cittadini tutti, perché la Provincia di Crotone non può più permettere che la lista dei percettori di ammortizzatori sociali lieviti ancora”  
   
   
ECOTASSA, VENDOLA: PENALIZZIAMO LA PIGRIZIA E INCENTIVIAMO LA VIRTÙ  
 
Bari, 15 settembre 2011 - “Credo che abbiamo rinviato troppe volte questo appuntamento che è un po’ l’unica possibilità concreta di guadagnare una svolta sul tema del ciclo dei rifiuti e della sua sostenibilità”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina in conferenza stampa , insieme agli assessori Lorenzo Nicastro e Michele Pelillo, alla presentazione del Disegno di Legge approvato ieri dalla Giunta Regionale che prevede sanzioni a quei Comuni che non faranno la raccolta differenziata. “Il tal quale – ha proseguito Vendola – non è soltanto insostenibile ambientalmente, lo è anche economicamente. I cittadini non possono più pensare che la loro pigrizia possa essere assecondata e le Pubbliche Amministrazioni non possono più pensare che i loro problemi organizzativi e logistici debbano costituire un alibi per dilazionare all’infinito l’appuntamento con la modernità e la civiltà”. Secondo Vendola “la raccolta differenziata comporta un abbattimento dei danni ambientali gigantesco e implica una trasformazione strategica del rifiuto, che da problema diventa risorsa: smaltire un rifiuto significa inquinare, sotterrarlo significa contaminare i terreni, bruciarlo significa avvelenare l’atmosfera. Differenziarne la raccolta e procedere verso il recupero di materia significa, invece, guadagnare una prospettiva nuova. Noi abbiamo bisogno di stimolare la nascita di cooperative, di nuovi segmenti di mercato che lavorino sul tema della differenziata, come già accade con alcune grandi aziende che recuperano gli imballaggi e la carta. Ogni materia può essere recuperata e diventare ciclo produttivo”. “Come lo si può realizzare – ha spiegato Vendola – se non penalizzando la pigrizia, punendo il malcostume e incentivando la virtù. Questo è quello che vogliamo fare rimodulando l’ecotassa e dicendo ai cittadini “controllate le vostre amministrazioni!”. Ogni cittadino a diritto di chiedere al proprio sindaco perché le percentuali di raccolta differenziata sono così basse e ogni sindaco ha diritto di ricevere le risorse per spingere l’acceleratore di una rimodulazione del ciclo dei rifiuti centrata sulla differenziata”. Secondo il Presidente della Regione Puglia “ora non ci sono più alibi. Abbiamo destinato molte decine di milioni di euro alle Province perché li trasferissero ai Comuni e quando abbiamo avuto sentore della polemica dei Comuni sui mancati trasferimenti da parte delle Province abbiamo pensato di fare dei provvedimenti direttamente mirati ai Comuni”. “Credo che questo – ha concluso Vendola – sia il modo necessario per afferrare una regola: ispirare lo stile dei nostri comportamenti quotidiani al senso di responsabilità. Siamo tutti quanti cittadini di un mondo che sta collassando, smaltire rifiuti è un gigantesco problema mondiale, noi non possiamo farlo passando dall’epoca della dittatura delle discariche a un’epoca in cui può vigere la dittatura degli inceneritori. Dice un adagio ebraico: “Il diavolo brucia, Dio recupera”. Noi vogliamo recuperare e costruire un’intera economia, e una forma della convivenza, sull’idea del recupero, del non sciupare, del riconvertire e del riciclare”.