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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
DIGITALE TERRESTRE, DALLA REGIONE 1,8 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI PER SOSTENERE LA TRANSIZIONE AL DIGITALE TERRESTRE DELLE EMITTENTI RADIO TELEVISIVE EMILIANO ROMAGNOLE. MARTEDÌ 20 SETTEMBRE UN INCONTRO TECNICO PER ILLUSTRARE IL BANDO.  
 
 Bologna, 19 settembre 2011 – Dalla Regione 1,8 milioni di euro di contributi a disposizione delle emittenti televisive emiliano romagnole per sostenere i loro investimenti nella transizione dall’analogico al digitale terrestre. Il bando - approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessore alla Programmazione territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri – punta a sostenere l´innovazione del sistema televisivo locale nella transizione alla tecnologia digitale il cui passaggio ha obbligato le emittenti televisive locali a sostenere alti oneri per la riconversione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature nonché a riorganizzare le produzione in rete. Martedì 20 settembre alle ore 13 - presso Aula Magna di viale Aldo Moro 30 - si svolgerà un incontro tecnico per illustrare, ai soggetti interessati, il bando. «La Regione Emilia Romagna – hanno evidenziato gli assessori Gian Carlo Muzzarelli e Alfredo Peri - sul tema dell’innovazione e della economia della conoscenza, intende supportare le società/enti emittenti televisive locali a operare nel mercato della televisione digitale terrestre, attraverso una specifica azione finalizzata ad agevolare le stesse nel sostenere gli alti oneri per la riconversione degli impianti e delle apparecchiature». Il bando è riservato alle società/enti titolari di emittenti televisive locali indicate nell’elenco approvato dal Corecom emiliano romagnolo: i programmi di investimento e le relative spese devono fare riferimento a impianti localizzati in Emilia Romagna. Gli interventi agevolati dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2011: l’arco temporale di ammissibilità delle spese va da 1 gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2011. L’agevolazione prevista nel presente bando consiste in un contributo in conto capitale, fino ad una misura massima corrispondente al 50% della spesa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti con spesa inferiore a 60 mila euro mentre il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo di 150 mila. Un apposito nucleo di valutazione, nominato dal Direttore generale alle Attività Produttive, vaglierà le richieste. Il bando è pubblicato sul sito http://emiliaromagna.Si-impresa.it/single.aspx?id=4156    
   
   
BRITISH LIBRARY STA CON ARROW, IL SISTEMA FRUTTO DEL PROGETTO DI RICERCA EUROPEO COORDINATO DA AIE. E NE DIMOSTRA CON UNO STUDIO I VANTAGGI: CON ARROW BASTANO 5 MINUTI PER RINTRACCIARE I TITOLARI DEI DIRITTI D’AUTORE DELLE OPERE DA DIGITALIZZARE. PRIMA SERVIVANO 4 ORE A LIBRO  
 
 Milano, 19 settembre 2011 - British Library riconosce il sistema Arrow, frutto dell’omonimo progetto di ricerca dal cuore italiano, come l´unica strada percorribile per facilitare i progetti di digitalizzazione di massa, nel rispetto del diritto d´autore. La biblioteca nazionale britannica ha infatti scelto di sperimentare l’uso di Arrow (Accessible Registries of Rights information and Orphan Works towards the European Digital Library), risultato del progetto coordinato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e con il contributo tecnologico del Cineca di Bologna, per identificare i titolari dei diritti d´autore delle collezioni che intende digitalizzare. E per dimostrarne gli effetti ha pubblicato oggi uno studio (in allegato il comunicato di British Library) realizzato su 140 libri pubblicati tra il 1870 e il 2010, in cui evidenzia come senza Arrow per trovare gli aventi diritto avrebbero dovuto spendere in ricerca 4 ore per libro, con Arrow bastano oggi solo 5 minuti. Un risultato ritenuto “estremamente incoraggiante” e che apre nuove prospettive per una soluzione praticabile al problema delle cosiddette opere orfane (quelle di cui non si risale al titolare dei diritti). “Arrow rende la ricerca qualcosa di realistico – ha spiegato Piero Attanasio di Aie, direttore tecnico del progetto - mettendo d´accordo, grazie all’uso innovativo delle tecnologie, le esigenze delle biblioteche con quelle degli aventi diritto. Considerato il peso di British Library nel panorama delle biblioteche europee questo è sicuramente un risultato importante per Arrow e anche per l´Aie come capofila del progetto. Arrow è anche per questo il futuro di Europeana, la biblioteca digitale sponsorizzata dalla Commissione europea”. Il progetto - Il progetto ha realizzato una infrastruttura tecnologica distribuita su base europea per la gestione delle informazioni sui diritti d’autore sulle opere letterarie. La finalità è quella di facilitare l’accesso ai contenuti digitali nel rispetto del diritto d’autore, consentendo di sviluppare modelli diversi di accesso alle opere, che tuttavia saranno resi tra loro interoperabili. In tal modo gli utenti potranno ricercare i testi all’interno di repertori creati sia dalle biblioteche sia da privati, ed accedervi a condizioni diverse, secondo politiche che ciascun attore, pubblico o privato, potrà liberamente fissare. Il progetto guidato da Aie, coinvolge la Federazione degli editori europei (Fee-fep), la European Digital Library Foundation e l’International Federation of Reproduction Rights Organisation, oltre ad avere l’appoggio dello European Writers Congress. Oltre agli organismi di rappresentanza europei, sono state coinvolte sette biblioteche nazionali e un nutrito gruppo di associazioni nazionali di editori e società di gestione collettiva dei diritti. Arrow Plus, prosecuzione del progetto Arrow, è partito ufficialmente il primo aprile 2011, con tre principali obbiettivi: ottimizzare il sistema sviluppato in Arrow, estendere l’infrastruttura tecnologica a nuovi Paesi europei e infine elaborare uno studio di fattibilità e un modello per l’estensione del raggio di azione di Arrow al settore delle immagini. La presenza dell’Italia, già rappresentata da Aie come coordinatore generale del progetto e da Cineca come principale partner tecnologico, si fa più completa con l’ingresso nel consorzio dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.  
   
   
EMILIA ROMAGNA - CINEMA: APERTE LE SELEZIONI PER LA PROSSIMA RASSEGNA REGIONALE SUL DOCUMENTARIO "DOC IN TOUR" 2012. I FILM SELEZIONATI SARANNO DISTRIBUITI NEL CIRCUITO DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE. I TERMINI E LE INDICAZIONI PER INVIARE LE OPERE  
 
Bologna, 19 settembre 2011 - Si sono aperte le selezioni per la prossima rassegna regionale sul documentario “Doc in Tour” 2012. La rassegna, curata da Regione Emilia-romagna, Fice Emilia Romagna, Cineteca/fronte del Pubblico, D.e-r – Documentaristi Emilia-romagna vuole dar sostegno al panorama produttivo e artistico del settore in regione, variegato ed estremamente vitale nella sua composizione eminentemente artigianale. La selezione è aperta a tutti i documentari prodotti nel 2011 che abbiano almeno una di queste tre caratteristiche: essere diretti da registi emiliano-romagnoli; prodotti da case di produzione emiliano-romagnole; temi che riguardino il territorio regionale. Lo scopo principale della rassegna è quello di distribuire nelle sale cinematografiche opere documentarie: le diverse forme espressive che il termine documentario contiene al suo interno, documentario di creazione, reportage, inchiesta, indagine storica, riflessione saggistica, convergono tutte verso l’indiscusso valore di questo particolare linguaggio audiovisivo che trae forza proprio dal suo essere mobile, libero e immediato nel cogliere le trasformazioni sociali e culturali della nostra contemporaneità. I documentari saranno selezionati da un comitato composto da quattro membri: un rappresentante della Regione Emilia-romagna; un rappresentante della Cineteca; un rappresentante della D.e-r – Documentaristi Emilia-romagna; un rappresentante della Fice Emilia-romagna. L’elenco con i titoli selezionati verrà pubblicato entro il mese di novembre 2011. La lista dei documentari selezionati sarà consegnata agli esercenti Fice e ai gestori di sale comunali che aderiscono all’iniziativa, affinché possano scegliere i titoli da proiettare nei due mesi di programmazione dell’evento che, anche per il prossimo anno, saranno nei mesi di aprile e maggio. Per aiutarli nella scelta verrà promossa nel mese di gennaio, una giornata professionale con la proiezione dei trailers dei documentari, accompagnati dagli autori e dalle produzioni, così da avvicinare meglio esercenti e registi. Per partecipare alla rassegna di documentari “Doc in Tour” 2012 bisogna inviare entro e non oltre il 28 ottobre 2011 quattro copie dvd del lavoro al seguente indirizzo:Davide Zanza - Servizio Cultura, Sport, Progetto Giovani, Ufficio Promozione Attività cinematografiche e audiovisive Doc in Tour 2012 - Viale Aldo Moro 38, 40127 Bologna. I trailers, che dovranno avere una durata massima di 3 minuti, dovranno essere spediti entro e non oltre il 5 gennaio 2012 all’indirizzo indicato. Inoltre è necessario compilare e rispedire via mail a dzanza@regione.Emilia-romagna entro il 28 ottobre 2011, l’application form che si trova all’indirizzo www.Docintour.eu/wp-content/uploads/application-form-iscrizione-doc-in-tour-2012.doc. Visto di censura - Ogni documentario selezionato dovrà munirsi obbligatoriamente - Le sale cinematografiche avranno tempo fino alla metà di febbraio per scegliere i titoli da inserire nella loro programmazione. La Regione Emilia-romagna si impegna a sostenere produzioni, autori o distributori con una quota di denaro a titolo di diritto d’autore per ogni singolo passaggio in sala. La quota sarà calcolata sulla base del budget a disposizione e al numero complessivo di passaggi, tenendo conto di eventuali aiuti economici erogati dalla Regione stessa per la produzione. Del visto di censura rilasciato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali/Direzione Cinema per la proiezione in sala. Per agevolare le produzioni in questo percorso burocratico, D.e-r mette a disposizione una figura professionale che controllerà la compilazione dei documenti. A tale proposito verranno organizzati alcuni incontri presso la sede della Regione Emilia-romagna ai quali sarà obbligatoria la presenza dei produttori in almeno una seduta, pena l’esclusione dalla selezione. Una volta istruite le pratiche Regione Emilia-romagna e D.e-r si faranno carico di portarle presso la sede di Roma e successivamente ritirarle. I costi del visto di censura saranno a carico delle produzioni per un ammontare che non supera i 50 euro. Promozione dell’evento - Verrà prodotto del materiale informativo (locandine, pieghevoli e catalogo) distribuito capillarmente nelle sale e in altri luoghi pubblici. Gli autori e le produzioni avranno a disposizione il sito www.Docintour.eu  per diffondere oltre al trailer, eventuale materiale informativo e promozionale sul documentario. Per informazioni relative alla selezione contattare Davide Zanza, Ufficio Attività cinematografiche e audiovisive 0515273581 dzanza@regione.Emilia-romagna.it    
   
   
CINEMA IN LOMBARDIA GIBELLI SUL SET DEL FILM DEDICATO A MARCO D´AVIANO UNA VICENDA CHE RICORDA PERICOLO ISLAM RADICALE  
 
Mantova, 19 settembre 2011 - ´La mia presenza sul set del nuovo film di Renzo Martinelli dedicato alla figura di Marco D´aviano, il frate che salvò l´Europa dall´invasione turca del 1683, vuole essere una testimonianza forte in questi giorni in cui si celebra il decennale dell´attentato alle torri Gemelle di New York´. E´ quanto detto il 15 settembre dal vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli che, a Mantova, si è intrattenuto qualche ora con il noto regista milanese. Martinelli, nel Duomo di San Pietro, sta ultimando le riprese del film che narra la gloriosa vittoria dei Cristiani a Vienna del 1683 contro le armate musulmane che tentavano la conquista dell´Europa cristiana. ´Il merito di questo lavoro - ha detto Gibelli - è quello di proporre il tema culturale che sta alla base dei conflitti che ci sono stati tra Islam e cultura occidentale. In questi giorni di celebrazioni dell´attentato a New York ho sentito solo ricordare l´atto terroristico, ma in pochi hanno invece spiegato le radici storico-culturali che stanno alla base di quei drammatici fatti del 2001. Padre Marco D´aviano, invece, capì per primo il tema culturale del mondo musulmano e la sua pericolosità per la nostra cultura e la nostra società occidentale e riuscì a risvegliare le coscienze dei grandi d´Europa, che opposero una fiera resistenza ai Turchi che volevano arrivare a Roma e trasformare la basilica di San Pietro in una grande moschea´. Gibelli ha assistito a diversi ciak su un miracolo compiuto da Padre Marco.  
   
   
CINEMA: APERTE LE SELEZIONI PER LA PROSSIMA RASSEGNA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA SUL DOCUMENTARIO “DOC IN TOUR” 2012  
 
 Bologna, 19 settembre 2011 - Si sono aperte le selezioni per la prossima rassegna regionale sul documentario “Doc in Tour” 2012. La rassegna, curata da Regione Emilia-romagna, Fice Emilia Romagna, Cineteca/fronte del Pubblico, D.e-r – Documentaristi Emilia-romagna vuole dar sostegno al panorama produttivo e artistico del settore in regione, variegato ed estremamente vitale nella sua composizione eminentemente artigianale. La selezione è aperta a tutti i documentari prodotti nel 2011 che abbiano almeno una di queste tre caratteristiche: essere diretti da registi emiliano-romagnoli; prodotti da case di produzione emiliano-romagnole; temi che riguardino il territorio regionale. Lo scopo principale della rassegna è quello di distribuire nelle sale cinematografiche opere documentarie: le diverse forme espressive che il termine documentario contiene al suo interno, documentario di creazione, reportage, inchiesta, indagine storica, riflessione saggistica, convergono tutte verso l’indiscusso valore di questo particolare linguaggio audiovisivo che trae forza proprio dal suo essere mobile, libero e immediato nel cogliere le trasformazioni sociali e culturali della nostra contemporaneità. I documentari saranno selezionati da un comitato composto da quattro membri: un rappresentante della Regione Emilia-romagna; un rappresentante della Cineteca; un rappresentante della D.e-r – Documentaristi Emilia-romagna; un rappresentante della Fice Emilia-romagna. L’elenco con i titoli selezionati verrà pubblicato entro il mese di novembre 2011. La lista dei documentari selezionati sarà consegnata agli esercenti Fice e ai gestori di sale comunali che aderiscono all’iniziativa, affinché possano scegliere i titoli da proiettare nei due mesi di programmazione dell’evento che, anche per il prossimo anno, saranno nei mesi di aprile e maggio. Per aiutarli nella scelta verrà promossa nel mese di gennaio, una giornata professionale con la proiezione dei trailers dei documentari, accompagnati dagli autori e dalle produzioni, così da avvicinare meglio esercenti e registi. Per partecipare alla rassegna di documentari “Doc in Tour” 2012 bisogna inviare entro e non oltre il 28 ottobre 2011 quattro copie dvd del lavoro al seguente indirizzo:Davide Zanza - Servizio Cultura, Sport, Progetto Giovani, Ufficio Promozione Attività cinematografiche e audiovisive Doc in Tour 2012 - Viale Aldo Moro 38, 40127 Bologna. I trailers, che dovranno avere una durata massima di 3 minuti, dovranno essere spediti entro e non oltre il 5 gennaio 2012 all’indirizzo indicato. Inoltre è necessario compilare e rispedire via mail a dzanza@regione.Emilia-romagna entro il 28 ottobre 2011, l’application form che si trova all’indirizzo www.Docintour.eu/wp-content/uploads/application-form-iscrizione-doc-in-tour-2012.doc. Visto di censura - Ogni documentario selezionato dovrà munirsi obbligatoriamente - Le sale cinematografiche avranno tempo fino alla metà di febbraio per scegliere i titoli da inserire nella loro programmazione. La Regione Emilia-romagna si impegna a sostenere produzioni, autori o distributori con una quota di denaro a titolo di diritto d’autore per ogni singolo passaggio in sala. La quota sarà calcolata sulla base del budget a disposizione e al numero complessivo di passaggi, tenendo conto di eventuali aiuti economici erogati dalla Regione stessa per la produzione. Del visto di censura rilasciato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali/Direzione Cinema per la proiezione in sala. Per agevolare le produzioni in questo percorso burocratico, D.e-r mette a disposizione una figura professionale che controllerà la compilazione dei documenti. A tale proposito verranno organizzati alcuni incontri presso la sede della Regione Emilia-romagna ai quali sarà obbligatoria la presenza dei produttori in almeno una seduta, pena l’esclusione dalla selezione. Una volta istruite le pratiche Regione Emilia-romagna e D.e-r si faranno carico di portarle presso la sede di Roma e successivamente ritirarle. I costi del visto di censura saranno a carico delle produzioni per un ammontare che non supera i 50 euro. Promozione dell’evento - Verrà prodotto del materiale informativo (locandine, pieghevoli e catalogo) distribuito capillarmente nelle sale e in altri luoghi pubblici. Gli autori e le produzioni avranno a disposizione il sito www.Docintour.eu per diffondere oltre al trailer, eventuale materiale informativo e promozionale sul documentario. Per informazioni relative alla selezione contattare, Davide Zanza, Ufficio Attività cinematografiche e audiovisive, 0515273581 dzanza@regione.Emilia-romagna.it    
   
   
TEATRO A MILANO:OTTIMA STAGIONE ´QUELLI DI GROCK´  
 
 Milano, 19 settembre 2011 - Si intitola ´Oplà´ la stagione 2011/2012 del Teatro Leonardo da Vinci di Milano, il cui cartellone è stato illustrato il 14 settembre alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi. ´´Oplà´ è un bel titolo - ha commentato l´assessore Buscemi, corto, veloce, dinamico´. Un nome scelto non a caso, in quanto evoca numeri e salti acrobatici, gesti e movimenti ritmici e ricorda, da un lato, la poetica originaria di ´Quelli di Grock´, dall´altro l´entusiasmo e la passione con cui è stata programmata la nuova stagione. All´assessore Buscemi e all´assessore alla Cultura del Comune di Milano Stefano Boeri gli organizzatori hanno donato anche una simpatica maglietta di colore nero, sulla quale campeggia, sulla parte anteriore, la scritta ´Oplà´ e, in quella posteriore, la frase ´Anche noi abbiamo fatto salti mortali´, per sottolineare come, nonostante i tagli alla cultura e le difficoltà, ´Quelli di Grock´ siano riusciti a confezionare un programma di alto livello, in cui si offre spazio anche agli allievi della scuola teatrale, che si cimenteranno nella rappresentazione di un classico di Eduardo, ´La grande magia´. L´assessore Buscemi ha evidenziato come, soprattutto in un momento delicato come l´attuale, in cui le risorse trasferite dallo Stato alle Regioni si sono ridotte e sono stati drasticamente tagliati i fondi per la cultura, ´è indispensabile che Milano, prima in Italia per numero di teatri, per numero di rappresentazioni e per spettatori, faccia appello anche ai privati, affinché sostengano le produzioni teatrali´. Tra le pièces di maggior interesse presenti nel cartellone del Leonardo da Vinci lo spettacolo che apre la stagione, ´Ascolta! Parla Leningrado… Leningrado suona´ di Sergio Ferrentino, nato come radiodramma e dedicato all´assedio di Leningrado, il più lungo della storia moderna, e ´Puzzle´, la nuova e attesissima produzione dei Kataklò, la compagnia di physical theatre diretta da Giulia Staccioli, che festeggia i suoi quindici anni di attività affacciandosi a una nuova fase creativa. Concludono la stagione una prima nazionale, ´Modì´, musical di Gipo Gurrado dedicato alla figura di Amedeo Modigliani e all´atmosfera irripetibile della Parigi del primo Novecento, e infine Caos (remix), lo spettacolo culto di ´Quelli di Grock´, che gli interpreti storici consegnano a un nuova generazione di attori in una versione del tutto rinnovata.  
   
   
TEATRO:REGIONE LOMBARDIA DA SEMPRE VICINA AL LITTA  
 
Milano, 19 settembre 2011 - E´ un palco tutto nuovo quello che attende di essere calcato per la prima volta dagli attori che si alterneranno nella nuova stagione teatrale del Litta di Milano. Dopo gli interventi in parte finanziati da Regione Lombardia e che hanno riguardato adeguamenti strutturali, realizzati a partire dal 2003, il teatro più antico di Milano, addirittura edificato prima della Scala, si presenta con un nuovo palcoscenico le cui opere sono state sostenute da Arcus, società del Governo per lo sviluppo dell´arte, della cultura e dello spettacolo. Alla presentazione del 15 settembre della stagione teatrale 2011-2012 è intervenuto anche l´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi, che ha sottolineato la ´forte vicinanza della Regione al sistema teatrale milanese, il primo in Italia per alzate di sipario, per spettatori e qualità degli spettacoli´. ´Finalmente, dopo i lavori degli scorsi anni agli impianti, agli arredi, alla sala, al foyer, agli uffici, alla sala prove, alla foresteria, oggi anche tutta l´area del palcoscenico può dirsi sicura, attrezzata e degna di un teatro moderno´ ha detto Monica Gattini Bernabò, responsabile del fund raising istituzionale del teatro Litta. A sostenere l´attività del teatro che, tra l´altro, gestisce corsi di recitazione, organizza un cartellone specifico per le scuole, produce eventi con l´obiettivo di valorizzare l´edificio storico che lo ospita, è la Fondazione Palazzo Litta per le Arti onlus, operativa dai primi mesi del 2011, pur essendo stata costituita lo scorso anno. E, per la prima volta, accanto alle istituzioni locali che da sempre sostengono il Litta, quest´anno anche lo Stato ha fatto la propria parte nell´assicurare risorse utilizzate per la ristrutturazione del palcoscenico. Soddisfatto il presidente di Arcus Ludovico Ortona: ´Siamo orgogliosi di aver partecipato a una cosa di grande interesse dentro la storia di Milano. Quello che vogliamo salvaguardare non è soltanto la struttura, ma soprattutto le attività culturali collegate al Litta´.  
   
   
ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO DEL BATTITO MILANO: SONO APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI DI: RECITAZIONE BASE 1, RECITAZIONE BASE 2, RECITAZIONE AVANZATO, REGIA APPLICATA, UNDER 18. BAMBINI  
 
 Milano, 19 settembre 2011 - I corsi si tengono al Teatro Caravaggio, in via Borromini 5 a Milano, zona Navigli. Si tratta di un teatro da 200 posti con un palco da 70 metri quadri che, dopo una chiusura di più di vent’anni, torna all’attività professionale grazie alla Compagnia Teatro del Battito. Il Teatro Caravaggio risale agli anni ’30 e presenta arredi e fregi Liberty e un aspetto “old fashion” molto particolare che conferisce all’ambiente un’atmosfera unica. La Scuola del Teatro del Battito ha l’obiettivo di fornire ai propri allievi le basi fondamentali per affrontare la professione di attore. Per questo il Tdb assicura un percorso didattico di alto profilo, ma offre anche la possibilità di avvicinarsi al teatro solo per passione o per imparare a conoscere meglio se stesso e gli altri. Www.ilteatrodelbattito.org  
   
   
COSA SI PROVA AD AVER UN SUONO IN TESTA? 2’ TRACCIA COSTRUZIONE DI UNA METAFISICA DELL’ASSENZA EMANUELE BECHERI, IGOR BOSNJAK, DONATO PICCOLO, CESARE PIETROIUSTI ROMA 24 SETTEMBRE – 4 NOVEMBRE  
 
 Roma, 19 settembre 2011 - Il processo filosofico di decostruzione della "metafisica della presenza" postulato da Jacques Derrida nacque, com’è noto, nella sfera d’influenza culturale dello strutturalismo francese, con una volontà sovversiva dichiarata dallo stesso filosofo, che minava la stabilità del sistema attraverso il sovvertimento delle strutture e la loro ridefinizione concettuale. Pur restando nello stesso campo d’indagine, abbiamo provato a innescare un meccanismo parallelo, e in qualche modo contrapposto, alla decostruzione della metafisica della presenza di Derrida, attraverso il tentativo di costruire una metafisica dell’assenza, non contaminata da richiami strutturalisti. Se la decostruzione si fonda sulla differenza quale elemento che serve a rivelare l’altro, il diverso appunto, il percorso di costruzione qui proposto si fonda piuttosto sull’analogia, la vicinanza, la similitudine e la condivisione, che sottolineano non solo l’interdipendenza di due elementi opposti, ma anche l’impossibilità di tracciare una netta definizione tra i due. Così l’assenza è suggerita dalla presenza (e viceversa) senza che nessuna delle due entità possa mai considerarsi assoluta. Su questa linea di pensiero si colloca la serie di lavori su carta, mai esposti prima, realizzati nel 1979, da Cesare Pietroiusti (Roma, 1955), frutto di uno studio sull’assenza e la devianza.[1] Di Pietroiusti anche il pensiero non funzionale “Entra in una stanza vuota e fai l’elenco di tutto quello che c’è dentro” (settembre 2011) realizzato da un uomo ed una donna (Max Wayne e Olga Matsyna), chiamati – in un’operazione site specific - a descrivere minuziosamente, analiticamente e ossessivamente tutti gli elementi presenti in una stanza vuota, chiusa e inaccessibile al pubblico, rivelando così tutta l’opinabilità della definizione di “stanza vuota”. Sempre al pianterreno, si trova la scultura Dream Machine (2010) di Donato Piccolo (Roma, 1976) composta da un cilindro d’acciaio supportato da quattro gambe con ruote pivotanti, illuminato al centro di blu dalla cui testa s’elevano anelli e nuvole di fumo di differenti dimensioni. L’emissione del vapore varia in funzione dei movimenti dell’osservatore rilevati dai sensori della macchina. L’interazione tra opera e fruitore, di fatto, motore del fenomeno, è quindi invisibile, ma essenziale. Il vapore acqueo evoca l’immagine del sogno, da sempre, luogo di confine fra realtà e trascendenza, tra mondo materiale e mondo delle idee, rappresentandone l’aspetto tangibile. La macchina dei sogni è accompagnata da disegni preparatori, esposti nella stessa sala. Al piano interrato Emanuele Becheri (Prato, 1973) con l’opera audio Après Coup, montaggio di suoni, di durata diversa, prodotti dalla combustione di tre accendini, registrati su tre Lp in vinile. L’opera nasce dalla precedente videoinstallazione Time out of joint (2008) costituita da tre proiezioni video di accendini bruciati dalla loro stessa fiamma, che raggiungono gradualmente, in maniera diversa e imprevedibile per ognuno, il loro spegnimento. Il suono prodotto, in precedenza registrato, era emesso da tre speakers diversi, ognuno posto in relazione al video corrispondente, producendo una sorta di sinfonia involontaria. Après coup è nata successivamente, dai suoni rilasciati dai tre accendini, che ruotavano su tre giradischi automatici, nello stesso ordine spaziale in cui erano state poste le proiezioni video del progetto premesso. L’immagine è stata sottratta e lasciata all´immaginazione dello spettatore mentre il suono prodotto è la traccia, presenza dell’assenza. Igor Bosnjak (Bosnia, 1982) autore della video-performance Dictionary, documentativa di un atto performativo di 96 ore durante le quali sono state cancellate 1420 pagine di un dizionario, 800.000 parole e 50.000 parole rare e poco conosciute (con 20 penne necessarie al processo). L’artista bosniaco si ispira alle cancellazioni del testo di Joseph Kosuth, alla serie Zero & Not e in particolare all´intervento presso il Museo Sigmund Freud (1989), dove l´ostacolo posto alla leggibilità provocava nell´occhio il desiderio di oltrepassarlo, al pari di quanto avviene, secondo la teoria freudiana, per le emozioni che vengono rimosse, ma che rimangono come forze sotterraneamente attive nell´inconscio. L’intervento di Bosnjak sul dizionario sembra piuttosto rimandare a un annichilimento della funzione dell’oggetto, veicolo di conoscenza e informazione. Attraverso la cancellazione dei segni e dei significati, ottenuta tramite le linee nere tracciate sulle pagine, l’artista produce un vuoto, una mancanza, costruisce materialmente un’assenza. Durante la serata d’inaugurazione si ascolteranno le tracce dei P 70, band composta da quattro musicisti che suonano a distanza, provando via telefono, senza essersi mai conosciuti. P70 è Giuseppe Grimani: musica, testi, arrangiamenti, voce, programmazione tastiere, synth, effetti sonori, mixaggio |
Francesco Carrieri: chitarra elettrica, chitarra acustica
| Morena Cirillo: voce, cori
| Massimo Brugnetti: batteria. Opening 24 settembre – ore 19.30 Piazza De Ricci 127, Roma  
   
   
AL VIA LA 10^ EDIZIONE FESTIVAL PIANISTICO DI TRIESTE 19 SETTEMBRE / 3 OTTOBRE 2011  
 
Trieste, 19 settembre 2011 - Al via la decima edizione del Festival Pianistico di Trieste, in programma nella Sala Ridotto del Verdi dal 19 settembre al 3 ottobre (ore 20.30) con cinque proposte d’eccezione. Prevendite ed info Ticket Point, tel 040.3480598. Lunedì 19 settembre uno starting d’eccezione e un omaggio a Fryderyk Chopin con il Quintetto d´archi de I Virtuosi Italiani e la pianista Jin Ju, considerata tra i più emozionanti giovani pianisti della scena concertistica internazionale. L´ensemble veronese e la pianista di origine cinese porteranno sulla scena uno Chopin allo stesso tempo noto e sconosciuto. Il programma, infatti, vedrà l´esecuzione dei Concerti per pianoforte e orchestra, il n.1 in mi minore op. 11 e il n. 2 in fa minore op. 21, proposti però nell’originale dell´autore per pianoforte e quintetto d´archi. Una rara quanto originale versione cameristica, in cui il virtuosismo si trasforma in un dialogo musicale intimo e affascinante tra il pianoforte e gli archi. Particolarmente in linea con l´epoca di composizione la scelta di eseguire il programma su un pianoforte Pleyel, ottimo strumento antico recentemente restaurato. Il Quintetto d’archi de I Virtuosi Italiani è composto da Alberto Martini violino, Luca Falasca violino, Flavio Ghilardi viola, Leonardo Sapere violoncello e Rino Braia contrabbasso, elementi fondanti della compagine orchestrale che si distingue da anni in Italia e nel mondo per la qualità eccellente delle proprie performances. I Virtuosi Italiani sono reduci da due importanti impegni internazionali: la partecipazione, per il secondo anno consecutivo, al prestigioso Barokmusik Festival in Estonia e il debutto alla Royal Albert Hall di Londra con il pianista Ludovico Einaudi. Giovedì 22 settembre il testimone passerà a Markus Schirmer, noto come uno dei più sensibili e stimolanti pianisti della sua generazione, di scena in Tiefer Sehnssucht heil’ges Bangen (Brivido sacro d’anelito profondo). In scaletta musiche di Franz Schubert e Franz Liszt, con un percorso di grande suggestione emotiva. Schirmer ha entusiasmato il pubblico delle sale e dei festival più prestigiosi, dal Musikverein di Vienna alla Wigmore Hall di Londra, dalla Herkulessaal di Monaco alla Suntory Hall di Tokyo, al Gewandhaus di Lipsia, alla Victoria Hall di Ginevra, al Konzerthaus di Berlino, al Rudolfinum di Praga, ai Festival di Lucerna e Rheingau, ai Festival pianistici internazionali “La Roque d’Antheron”, “Arturo Benedetti Michelangeli”, Iscm World Music Festival, Kissinger Sommer e molti altri. Collabora con famose orchestre quali la Vienna Philharmonic Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, la Tokyo Symphony Orchestra, l’English Chamber Orchestra, la Wiener Symphoniker … Una delle recensioni che lo riguardano colpisce nel segno: “Un pifferaio magico del pianoforte. La sua musica proviene direttamente dal cuore, dal cervello e dalle dita”. Oltre ad insegnare pianoforte all’Università di Graz, dove vive, Schirmer è spesso membro di giuria in concorsi pianistici internazionali Il festival è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, con il Comune e la Provincia di Trieste, con l’apporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Info: Associazione Chamber Music, tel. 040.3480598, sito Internet www.Acmtrioditrieste.it  
   
   
ANCORA ATTUALE ESPERIENZA REPUBBLICA CARNIA 1944  
 
Tolmezzo,  19 settembre 2011  - Il progetto "1944, Repubblica della Carnia - Le radici della libertà e della democrazia" , nell´ambito del quale è stata inaugurata il 17 settembre al Museo carnico delle Arti popolari "Michele Gortani" di Tolmezzo la mostra fotografico-documentaria "Le radici del futuro. La Repubblica partigiana della Carnia e dell´Alto Friuli" (voluto dalla Regione e dall´Università di Udine), "reca un alto significato di carattere culturale, nell´interpretazione più moderna del termine". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenuto oggi a portare il saluto del presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, alla cerimonia di apertura della rassegna, che si potrà visitare fino al prossimo 8 dicembre nel capoluogo tolmezzino e dal 17/12 a Palazzo Unfer di Ampezzo, che fu capitale della Zona libera della Carnia. Secondo Molinaro l´iniziativa, attraverso le diverse attività che lo compongono - dalla messa a disposizione on-line alle scuole di sussidi multimediali, alla realizzazione del film documentario su quell´esperienza libertaria, al convegno di studi in programma a Udine ed Ampezzo (23-24/9), nonché ai percorsi turistico culturali previsti - coglie due obiettivi significativi. Innanzitutto consente alle giovani generazioni, e nel contempo all´intera comunità regionale, di "riappropriarsi di un pezzo di storia della Carnia e dell´Italia". Poi, traduce in risorsa per il territorio la vicenda storica del 1944, creando una concreta simbiosi tra la divulgazione dell´evento e la promozione dell´area. "In questa cornice generale - secondo Molinaro - la mostra costituisce un´ulteriore azione a supporto della conoscenza e della diffusione dell´evento storico". Tra l´estate e l´autunno del 1944 la gente della Carnia e delle Prealpi friulane scrisse una delle pagine più significative della storia d´Italia, liberando un ampio territorio dall´occupazione delle truppe germaniche e dandosi autonomi ordinamenti democratici, che rappresentarono una piattaforma costituente preludio di alcuni principi fondamentali della futura organizzazione dello Stato e della Costituzione repubblicana. Rispetto a tale esperienza, per l´assessore Molinaro, "vanno portati ad esempio, soprattutto dei giovani, la forte passione civile e l´impegno di quei momenti, sfociati allora in una progettualità straordinaria per quell´epoca non facile, e per quei momenti difficili". "Infatti - ha aggiunto l´assessore - in soli 15 giorni fu definito un assetto d´organizzazione e di regole di convivenza che, oggi, possono farci impallidire se paragoniamo quelle capacità ai tempi della decisione della politica dei nostri giorni: la Repubblica della Carnia del 1944 - ha concluso Molinaro - ci tramanda dunque un monito di forte attualità". La rassegna è stata curata da Alberto Buvoli, direttore dell´Istituto friulano per la Storia del movimento di liberazione, intervenuto per introdurre la cerimonia dopo il saluto di Roberto Siagri, presidente della Fondazione Museo carnico "Gortani", di Flavio Fabbroni e Monica Emanuelli. Progettata ed allestita da Marco De Anna e Andrea Lucatello, la mostra è stata illustrata da Andrea Zannini, dell´ateneo friulano, coordinatore scientifico del progetto.