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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Ottobre 2011 |
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STUDIO PREVEDE AUMENTO GLOBALE DEI PROBLEMI DELLE BASSE VIE URINARIE; L´EUROPA PRESENTERÀ I TASSI PIÙ BASSI |
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Bruxelles, 5 ottobre 2011 - Circa 2,3 miliardi di adulti in tutto il mondo potrebbero soffrire di almeno una delle sindromi del tratto urinario inferiore entro il 2018, è quanto suggerisce una nuova ricerca. Lo studio, che sarà presentato nel numero di ottobre del British Journal of Urology International (Bjui), dimostra come il numero di persone al di sopra dei 20 anni, che sono affette da sindromi relative al tratto urinario, è aumentato del 18% negli ultimi 10 anni. Tuttavia, l´Europa riporterà l´incremento minore del numero di casi rispetto ad altre regioni del mondo. Ricercatori in Svezia, Regno Unito e Stati Uniti dicono i casi di problemi urinari e della vescica in tutto il mondo continuano a crescere. "Il nostro studio suggerisce che le sindromi urinarie e vescicali sono già molto diffuse in tutto il mondo e che questi tassi aumenteranno significativamente con l´invecchiamento della popolazione", spiega l´autore capo, la dottoressa Debra E. Irwin del Dipartimento di epidemiologia presso l´Università del North Carolina negli Stati Uniti. "Questi risultati sollevano una serie di importanti questioni in tutto il mondo che dovranno essere affrontate, in via di urgenza, da clinici ed esperti di salute pubblica se si vuole prevenire e gestire queste patologie." I ricercatori hanno usato le informazioni del Us Census Bureau International Database e dello studio Epic, uno studio basato su una popolazione di oltre 19.000 uomini e donne in 5 paesi, per verificare se i problemi del tratto urinario e altre sindromi, tra cui l´incontinenza, aumenteranno nei prossimi anni. Utilizzando le attuali definizioni dei sintomi dell´International Continence Society, le stime dell´équipe per i sintomi delle basse vie urinarie (Luts), la vescica iperattiva (Oab), l´incontinenza urinaria (Ui) e i Luts suggestivi di ostruzione dell´orifizio vescicale (Luts/boo) si concentrano in particolare su due anni: 2013 e 2018. "È noto che le persone non sempre si rivolgono al medico per i problemi urinari, pertanto, il fatto di basare i nostri dati su studi con sintomi auto-riferiti è un modo efficace per misurare la loro incidenza globale", ha detto la Irwin. La ripartizione delle loro analisi mostra che la prevalenza globale di Luts probabilmente salterà a poco meno del 46% entro il 2018, colpendo il 47% delle donne e il 45% degli uomini. Le stime mostrano che per il periodo 2008-2018, il numero di persone affette da almeno 1 Luts aumenteranno del 18%; l´aumento maggiore dovrebbe verificarsi in Africa (30%), seguita da America del Sud (20,5%), Asia (20%), Nord America (16%) ed Europa (2,5%). Si prevede una crescita della sindrome della vescica iperattiva del 20% tra il 2008 e il 2018, che colpirà 546 milioni persone. Africa (31%), Sud America (22%) e Asia (22%) completano i tre maggiori tassi, mentre Nord America (18%) ed Europa (4%) sono quarta e quinta. L´incontinenza urinaria è destinata ad aumentare del 22% tra il 2008 e il 2018, colpendo circa 423 milioni le persone; l´Africa presenterà il salto più grande (31%) e l´Europa il più piccolo (5%). La Luts/boo è destinata a crescere del 18,5% durante quel periodo di 10 anni. L´africa (30%) sarà al primo posto, mentre l´Europa (3%) si collocherà al quinto posto. "Crediamo che il nostro studio sottolinei la necessità di chiarezza e urgenza per migliorare la consapevolezza, la prevenzione, la diagnosi e la gestione di queste patologie", ha detto la Irwin. "I programmi internazionali e nazionali che sensibilizzano l´opinione pubblica, formano i medici e realizzano le campagne di sanità pubblica che affrontano il problema sociale della Luts, rappresenteranno un passo avanti significativo verso il raggiungimento di questo obiettivo. Questi programmi di sanità pubblica dovrebbero essere adattati per regione, perché i paesi spesso differiscono nelle loro risorse sanitarie, nelle linee guida di trattamento e nelle percezioni sociali." Per maggiori informazioni, visitare: Bjui: http://www.Bjui.org/default.aspx University of North Carolina: http://www.Northcarolina.edu/ |
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SCIENZIATI PENETRANO ANTICO CRANIO GRAZIE A UNA TECNOLOGIA SOFISTICATA |
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Bruxelles, 5 ottobre 2011 - Oltre 80 scienziati provenienti da Australia, Germania, Sud Africa, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti hanno scoperto caratteristiche avanzate che si trovano nel cervello e nel corpo mediante l´uso di una tecnologia sofisticata, gettando così nuova luce sull´evoluzione del cervello dall´Australopithecus al genere Homo. Presentato nella rivista Science, questo lavoro fa parte di una serie di cinque articoli basati su nuove prove relative a diversi aspetti dell´anatomia della specie Australopithecus sediba, uno dei primi progenitori dell´uomo. Per ottenere questi risultati gli scienziati, guidati della University of Witwatersrand a Johannesburg in Sud Africa, hanno usato le apparecchiature per la micro-tomografia computerizzata a raggi X che si trovano al Laboratorio europeo delle radiazioni al sincrotrone (Esrf) a Grenoble in Francia. Secondo i ricercatori, essi hanno scansionato presso l´Esrf il cranio di Mh1 (Australopithecus sediba) eccezionalmente ben conservato ad una risoluzione di circa 45 micron, che gli esperti affermano essere più piccola delle dimensioni di un capello umano. Le immagini hanno rivelato dettagli accurati dell´anatomia del calco endocranico (il volume del cranio) del sediba. "Le tante caratteristiche molto avanzate trovate nel cervello e nel corpo lo rendono forse il miglior candidato come progenitore per il nostro genere, il genere Homo, migliore di quelli scoperti in precedenza come l´Homo habilis," dice il professor Lee Berger della University of the Witwatersrand, che ha trovato il fossile nel 2009. Il cervello degli esseri umani è molto grande in confronto alle dimensioni del loro corpo, un aumento di quattro volte rispetto al cervello degli scimpanzé. L´evoluzione a partire dal cervello dei nostri progenitori in comune con gli scimpanzé testimonia questo importante aumento di dimensioni. Ma il calco endocranico ricostruito di Mh1 è molto piccolo; esso, con un volume di 420 centimetri cubici, è di soli 40 centimetri cubici più grande rispetto agli scimpanzé. I risultati di questo recente studio rivelano un´inaspettata miscela di caratteristiche. Secondo il team, la forma complessiva ricorda quella degli esseri umani e non degli scimpanzé. In termini di volume, esso è coerente con un modello di riorganizzazione neurale (cervello) graduale nella parte frontale del cervello. "In realtà, una delle nostre scoperte principali è che la forma e l´aspetto del cervello del sediba non è coerente con un modello di graduale ingrandimento del cervello, che era stato ipotizzato precedentemente per la transizione da Australopithecus a Homo," spiega il dott. Kristian Carlson della University of the Witwatersrand, il principale autore dello studio. I ricercatori sottolineano che un grosso impulso alla loro scoperta è stato dato dall´uso del sincrotrone a raggi X. Essi dicono che la forma esterna di un cervello si riflette, come negli stampi, nella superficie interna di un cranio. Essi sono riusciti a produrre un´immagine del cervello originale che si trovava nel cranio grazie alla mappatura del profilo della sua superficie interna. Ma il cranio di Mh1 non era stato svuotato dalle rocce dopo essere stato scoperto, e solo i raggi X dell´Esrf potevano riuscire ad accedere alla parte interna del fossile e a rivelare la forma interna del cranio alla risoluzione voluta dal team. Lasciando la roccia all´interno del cranio si è evitato di danneggiare o alterare la delicata superficie interna durante l´estrazione. "Quella dell´Esrf è la più potente installazione al mondo per la scansione di fossili, che fissa gli standard per ciò che può essere ottenuto durante gli studi non distruttivi delle strutture interne dei fossili," dice Paul Tafforeau, ricercatore presso l´Esrf e uno dei coautori dello studio. Per maggiori informazioni, visitare: Esrf: http://www.Esrf.eu/ Science: http://www.Sciencemag.org/ |
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SANITÀ E TURISMO IN FVG, INTERESSE DA GOVERNO ALBANESE
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Trieste, 5 ottobre 2011 - Interesse a sviluppare la rete informatica nella sanità e proseguire nel rapporto di collaborazione nell´ambito della formazione di oncologi e pediatri è stata espressa ieri mattina a Tirana dal ministro Petrit Vasili nel corso dell´incontro istituzionale che ha visto l´assessore regionale ai rapporti internazionali Elio De Anna al capo di una delegazione che tra oggi e domani incontrerà alcuni rappresentanti del governo albanese. Oltre all´esponente dell´esecutivo regionale, il gruppo di lavoro è formato anche dal presidente di Insiel Valter Santarossa, dai rappresentanti di Finest ed Informest nonché da alcuni imprenditori locali attivi in diversi settori dell´economia del Friuli Venezia Giulia. Come ha avuto modo di ricordare l´assessore De Anna nel vertice con il ministro, la Regione, attraverso Insiel, è in grado di fornire tutto il supporto allo sviluppo della rete informatica albanese, al pari di quanto sta avvenendo ora in Friuli Venezia Giulia con le aziende sanitarie. "Questa possibile attività - ha detto De Anna - si inserisce nell´ambito di un accordo quadro che intendiamo implementare tenendo conto delle nostre eccellenze presenti in Regione. La sanità è uno dei settori in cui crediamo si possa collaborare con grande successo proseguendo nel solco già avviato dall´assessore Vladimir Kosic". Su questo argomento c´è stato il grande interesse del ministro, che ha dichiarato di essere disponibile a venire quanto prima in Friuli Venezia Giulia per vedere da vicino il funzionamento del sistema e capire come possa essere esportato in Albania. "L´attenzione verso la vostra regione - ha detto il Ministro - è legata anche alla proficua collaborazione avviata qualche anno fa grazie ad un protocollo d´intesa siglato con il presidente Renzo Tondo e l´assessore Kosic, incentrato sulla formazione di nostri medici al Cro di Aviano e al Burlo Garofolo di Trieste. Esperienza che, visti i risultati, intendiamo confermare e potenziare non solo in un´ottica di aumento della qualità del servizio offerto alla popolazione ma anche di riduzione dei nostri costi". "Insiel - ha detto il presidente della società informatica regionale - è pronta a mettere a disposizione del governo albanese un servizio integrato che è di importanza strategica ad esempio nella spesa sanitaria. La banca dati che si viene a creare nonché la rete tra le varie agenzie è qualcosa di importanza cruciale e strategica soprattutto in un momento di difficoltà economica. Da parte nostra quindi c´è la volontà di mettere a disposizione del governo le best practice che da noi ormai sono una realtà consolidata". Sempre quest´oggi, durante un vertice al ministero del turismo, è stato trovato un altro elemento di contatto che potrebbe vedere in futuro sviluppi nel campo della collaborazione tra Friuli Venezia Giulia ed Albania. In particolare i funzionari del ministero hanno ricordato che tra i programmi Ipa in scadenza sarebbero fortemente interessati alla creazione di un progetto di sviluppo che riguarda il turismo montano. E a tal proposito l´assessore alle relazioni internazionali De Anna ha ricordato l´esperienza maturata nella nostra regione con i diversi poli sciistici del Friuli Venezia Giulia ma anche quella legata all´albergo diffuso. Ambiti questi ultimi che potrebbero quindi essere elemento di un parternariato tra l´Albania e la nostra regione, assieme a quello molto importante che riguarda la comunicazione. "Su questo aspetto - ha detto l´assessore - si potrebbe costruire un progetto integrato in collaborazione con il ministero albanese". La mattinata di incontri istituzionali si è conclusa con una breve visita all´Euro info center di Tirana, struttura che viene gestita in loco da Informest. |
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MEDICI, LOMBARDIA: RIVEDERE IL NUMERO CHIUSO |
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Milano, 5 ottobre 2011 - "Rivedere il numero chiuso" ma anche "aprire ai finanziamenti privati i corsi di specialità". L´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani torna a lanciare l´allarme sulla futura carenza di camici bianchi che "solo in Lombardia creerà un buco negli ospedali di 7.600 specialisti entro il 2015". E lo fa a margine del 113° Congresso nazionale del Sic (Società Italiana di Chirurgia) in corso a Firenze. "Se non modifichiamo il numero chiuso alla Facoltà di Medicina - dice Bresciani - la Lombardia rischia di restare senza medici e di doverli importare da altre regioni, se non addirittura dall´estero, dove non abbiamo garanzie sugli standard di qualità". Quindi Bresciani rilancia con forza una proposta che farà discutere: ripensare il numero chiuso, per contrastare l´emergenza medici, dando il via a una esperienza pilota in Lombardia. "Nella nostra regione - denuncia - gli ospedali si stanno svuotando: entro il 2015, con tutti i camici bianchi che andranno in pensione, ne avremo 7.600 in meno. Una voragine, pari al 40 per cento di quelli in servizio nel 2010". Tante, troppe le specialità a rischio: medicina interna, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, ginecologia e ostetricia, cardiologia, ortopedia e traumatologia, pediatria, psichiatria e nefrologia. I posti disponibili per i corsi post laurea in tutte queste specialità in Lombardia oggi sono appena 750. Troppo pochi, tanto che la Regione da tempo ha chiesto che vengano portati a 1.277. "Qui è in discussione il federalismo in sanità", sottolinea Bresciani, che, a sostegno della sua proposta per far partire in Lombardia una sperimentazione pilota alle facoltà di Medicina, cita un altro dato: "La Lombardia, con i suoi 9 milioni e 743.000 abitanti, ha il 12,46 per cento dei corsi di medicina in Italia, mentre il Lazio, che ha una popolazione di 5 milioni 727.000 persone, ne ha più del 16 per cento. Uno squilibrio assurdo". Bresciani va avanti: "E´ una battaglia federalista, basata sulla forza dei numeri, che parlano da soli". Ad aggravare la sproporzione tra le necessità del sistema ospedaliero e i giovani medici ci sono anche le percentuali di chi abbandona: una cifra che sfiora il 6 per cento. "Basta con una cultura chiusa nel mortaio del finanziamento statale. Si deve avere il coraggio e la lungimiranza - conclude l´assessore - di ripensare il cosiddetto ´numero chiuso´ a Medicina e aprire ai privati i corsi di specializzazione. Altrimenti tra qualche anno saremo ancora qui a discutere sulla fuga dei nostri cervelli". |
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IN PIEMONTE LE LISTE D’ATTESA PER GLI ESAMI SANITARI SONO MOLTO MIGLIORATE |
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Torino, 5 ottobre 2011 - “Le liste di attesa in Piemonte sono un problema effettivo, ma negli ultimi mesi la situazione é molto migliorata”: ad affermarlo è stato l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, nel corso della seduta straordinaria che il Consiglio regionale ha dedicato il 4 ottobre alla situazione delle liste per esami e specialistica. Fra i settori dove più netto è stato il miglioramento Monferino ha citato la cardiologia e la dermatologia, dove l´attesa media non supera uno o due giorni. Problemi permangono invece in allergologia, fisiatria e gastroenterologia e per le ecografie dell’addome. “È vero - ha dichiarato - che abbiamo 27.000 impiegati, ma non è così automatico convincere alcuni dipendenti a spostarsi da un settore all’altro. Ho aperto un tavolo coi sindacati per il problema della mobilità. Inoltre dobbiamo lavorare sulla situazione dei medici che lavorano in regime di intra-moenia”. Il piano messo in campo della Regione Piemonte ha individuato alcune priorità, che sono state trasmesse come obiettivi ai direttori delle aziende sanitarie ed ospedaliere. Le azioni spaziano dal recall (chiamare il paziente prenotato poco prima della visita per verificare che possa presentarsi, e spostare l’appuntamento in caso di necessità) all’accesso diretto (cioé con la sola impegnativa del medico generico) ad alcuni esami. La novità maggiore riguarda però il contact center, che sarà operativo in tutto il Piemonte nell’arco di pochi mesi e lo è già presso l’Asl 1 di Torino. A regime, permetterà ai cittadini di entrare nel sito web dell’Asl di competenza per dare una prima indicazione delle proprie richieste. Entro 24 ore dal contatto telematico, un operatore chiamerà l’interessato per fissare la data della visita o dell’esame. Nel 2010 il sistema ha consentito di recuperare 12.900 prestazioni che sarebbero andate perdute, evitando uno spreco per le casse regionali quantificato in circa 387.000 euro. “Quando sarà applicato su tutto il Piemonte - ha annunciato Monferino - permetterà il recupero di circa 800.000 prestazioni su un totale di 13 milioni annue, con un ritorno economico di 23 milioni di euro”. A questo proposito, l’assessore ha ricordato che “ci sono due tavoli che stanno lavorando: uno sulle liste di attesa e l’altro sull’integrazione hardware e software dei programmi di prenotazione”. |
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PRESENTATI RISULTATI ECCELLENZA ASL BRINDISI PER 118 E LOTTA A OBESITÀ INFANTILE |
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Bari, 5 ottobre 2011 - “Con una sorta di apparente contraddizione – ha detto ieri l’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore – presentiamo due episodi di buona sanità: uno che si occupa dei feriti e dei malati gravi e uno che si preoccupa di far star bene i bambini”. Fiore infatti, con il commissario straordinario della Asl Brindisi, ha illustrato alla stampa l’accreditamento professionale Iso 9000 per il servizio 118 di Brindisi e un progetto, curato dalla dottoressa Margherita Caroli, per la prevenzione dell’obesità in età pediatrica, premiato in Ungheria nel corso del congresso europeo del gruppo contro l’obesità pediatrica. “In tempi di magra come questi – ha commentato Fiore – ci tocca tutelare almeno due fattori fondamentali per la salute: le cure d’urgenza e la prevenzione. Ecco perché sono istruttive le esperienze fatte nella Asl Brindisi. A Brindisi infatti – come in tutta la Puglia – il 118 sta svolgendo un’esperienza non solo di trasporto e cura d’urgenza su mezzi mobili, ma anche di gestione dei punti di primo intervento. Si tratta di una visione di modello organizzativo diverso che vogliamo studiare”. Inoltre Fiore ha sottolineato il ruolo degli studi della dottoressa Caroli: “A Brindisi gli interventi in materia di mense, di recupero della dieta mediterranea hanno dato frutti: tanto che l’obesità infantile si è ridotta sensibilmente”. Di seguito, la nota sul riconoscimento del servizio 118 di Brindisi: Il Sistema di Emergenza Urgenza 118 di Brindisi ha conseguito l’accreditamento professionale Iso 9000 in riferimento ai requisiti organizzativi e funzionali stabiliti dalla Società Italiana Sistema (S.i.s.) 118 in collaborazione con il Cermet di Bologna, Istituto di Certificazione e Ricerca per la Qualità accreditato nel settore Ea38 (Sanità e altri Servizi Sociali). L’accreditamento è un processo attraverso il quale un’agenzia valuta e riconosce che una istituzione pubblica o privata è organizzata e opera in base a standard pre-definiti. In particolare la S.i.s. 118, in collaborazione con il Cermet di Bologna, ha avviato nel corrente anno un progetto nazionale finalizzato a costituire un elenco di soggetti accreditati (centrali operative 118) che garantiscano uno standard di servizio sulle prestazioni erogate. La verifica tecnica di Sistema è stata condotta sul piano della: “corporate governance” – l’organismo di certificazione Iso 9000 (Cermet) ha valutato lo stato di conformità e applicazione del Sistema di Gestione della struttura “118 Brindisi” rispetto ai requisiti di governo gestionale del modello di Accreditamento Professionale S.i.s. 118; “clinical governance” – i valutatori qualificati della S.i.s. 118 hanno considerato lo stato di conformità e applicazione del Sistema di Gestione della Centrale Operativa 118 rispetto ai requisiti di governo professionale. In pratica, il Sistema di Emergenza Urgenza 118 Brindisi è stato valutato in riferimento a 54 items (aspetti organizzativi e funzionali) per quanto concerne i “Requisiti Generali”, 39 items sui criteri operativi del “Servizio di Soccorso e Maxiemergenza” e 26 items concernenti i “Percorsi Diagnostico-terapeutici Assistenziali”. Il percorso di valutazione/accreditamento è stato avviato nel mese di Maggio 2011 e si è concluso con la certificazione finale rilasciata in data 21/09/2011, in occasione del Congresso Nazionale Sis 118 di Torino. A tutt’oggi, le uniche Centrali Operative 118 in Italia iscritte nell’elenco nazionale per l’Accreditamento Professionale S.i.s. 118 – Cermet sono: Brindisi, Perugia, Modena, Savona, Biella e Caserta. L’obiettivo finale dell’Accreditamento Professionale delle Centrali Operative 118 in Italia è quello di garantire al cittadino un servizio di qualità nel contesto delle emergenze/urgenze territoriali, mediante una adeguata e qualificata gestione delle chiamate di soccorso (dispatch), attivazione e coordinamento dei mezzi di soccorso, trattamento sanitario sul luogo dell’evento e centralizzazione del paziente nell’ospedale per acuti più idoneo al fine di assicurare la continuità assistenziale territorio-ospedale. |
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PERSONE CON DISABILITÀ,PARTE CAMPAGNA SU PIANO REGIONALE L´OPUSCOLO ´LIBERI DI ESSERE´ SI RIVOLGE A TUTTI I LOMBARDI FORMIGONI E BOSCAGLI: FORTE COORDINAMENTO DELLE POLITICHE |
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Milano, 5 ottobre 2011 - "Liberi di essere": è questo il titolo dell´opuscolo informativo realizzato dalla Regione per rendere noti a tutti i cittadini scopi e contenuti del "Piano d´azione regionale 2010-2020 per le persone con disabilità", presentato ufficialmente lo scorso mese di febbraio. La pubblicazione - che sarà distribuita a tutti i cittadini lombardi attraverso diversi canali (Asl, ospedali, Sedi territoriali regionali, reti comunali, reti delle associazioni, terzo settore, diffusione via web, ecc) ed è già stata messa a disposizione dei partecipanti di "Fai il pieno di cultura 2011" - è disponibile da ieri anche sul portale www.Regione.lombardia.it. "La campagna di comunicazione - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, in una conferenza stampa tenuta insieme all´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli e a Mario Melazzini, coordinatore del Gruppo di Approfondimento Tecnico regionale - è solo una delle molte iniziative previste dal ´Piano d´azione regionale 2010-2020 per le persone con disabilità´. Questo programma decennale, che ha visto la partecipazione di tutte le Direzioni Generali della Regione, è nato per realizzare un coordinamento forte delle politiche a favore dei disabili, per assicurare a ciascuno pari opportunità di realizzazione e garantire elevati standard di qualità della vita". In Lombardia, secondo le ultime stime, ci sono circa 365.000 persone con disabilità, di cui 27.000 circa in età scolare. Ogni anno regione Lombardia stanzia 400 milioni di euro per realizzare interventi a favore di questi cittadini. Tra gli interventi già in fase di realizzazione, Formigoni ha ricordato "la creazione, in almeno un ospedale per ogni Asl, di percorsi dedicati ai disabili per le cure, sulla scorta di quanto già messo in atto al San Paolo di Milano" e l´istituzione di un Gruppo di lavoro "per potenziare l´utilizzo della Crs e facilitare l´accesso ai servizi". "Grazie a questo piano - ha aggiungo Boscagli - tutte le politiche regionali sono coordinate per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità. Il fascicolo ´Liberi di essere´ si rivolge a tutti i cittadini lombardi e non certo solo a quelli già colpiti da una qualche forma di disabilità e serve a far capire quello che Regione Lombardia fa per venire incontro alle esigenze. La sfida è abbattere le barriere di ogni genere e creare un ambiente favorevole che dia la possibilità a tutte le persone di vivere con la stessa libertà di scelta". Entro pochi giorni, ha ricordato Boscagli, sarà attivato un sito internet dedicato www.Liberidiesserelombardia.it mentre dal 15 ottobre in quattro stazioni del Passante ferroviario sarà attivato un nuovo servizio di annunci sonori a favore dlele persone con disabilità sensoriale. "Sul fascicolo ´Liberi di essere´ - ha spiegato Mario Melazzini - non c´è nessun simboolo relativo alle persone disabili perché il Piano regionale è per i cittadini lombardi tutti. La cultura secondo cui i disabili vivono in un mondo parallelo va abbattuta". Il presupposto fondamentale che sta alla base del Piano è infatti il concetto che la disabilità non è il problema di un gruppo minoritario all´interno della comunità ma una condizione che ognuno può sperimentare durante la propria vita. "Regione Lombardia - ha detto ancora Melazzini - è la prima in Italia che sta realmente trasformando in fatti concreti una legge dello Stato che è la numero 18 del 3 marzo 2009, ossia la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità". Gli Obiettivi - Gli obiettivi principali del Piano sono: garantire piena dignità di esistenza a tutti i cittadini, promuovendo un ambiente favorevole che coinvolga tutti i settori della società (sanità, educazione, lavoro, mondo dell´impresa, terzo settore, enti e istituzioni locali, trasporti, tempo libero, ecc); realizzare un ambiante sempre più capace di sostenere concretamente la volontà delle persone con disabilità di perseguire la propria realizzazione personale e sociale. E´ inaccettabile infatti avallare l´idea che alcune condizioni di salute o di disabilità rendano indegna la vita e trasformino il malato o la persona con disabilità in un peso sociale. A sette mesi dalla presentazione ufficiale del Piano sono già diverse le azioni intraprese sui diversi fronti. Ecco una rapida panoramica. Semplificazione - E´ stato costituto un gruppo di lavoro per l´aggiornamento della Crs-siss con dati di carattere quantitativo e qualitativo sulle condizioni delle persone con disabilità per la semplificazione dell´accesso ai servizi. Sono stati individuati gli ambiti di intervento più significativi per la semplificazione e l´adeguamento della legislazione regionale agli obblighi derivanti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Salute - Nella delibera delle regole 2011 è stata prevista la realizzazione di accessi e di percorsi dedicati alle cure ospedaliere delle persone con disabilità in almeno una Ao per Asl (a partire dall´esperienza dell´Ao San Paolo di Milano). Accompagnamento - E´ stato costituito un gruppo di lavoro per la definizione e la sperimentazione del case manager quale figura chiave nel rapporto tra le persone con disabilità, le loro famiglie e il sistema dei servizi. Sono state avviate le sperimentazioni su Brescia e Milano del Centro personalizzato per la vita autonoma e indipendente. Trasporti - In collaborazione con la Dg Infrastrutture e con Trenord sono state redatte le "Condizioni generali di trasporto", in particolare la sezione relativa ai passeggeri con Mobilità Ridotta e con disabilità. E´ stato realizzato il nuovo sistema di annunci sonori nel Passante ferroviario di Milano che renderà più accessibile il servizio alle persone con disabilità sensoriale. E´ in fase di costituzione un tavolo di lavoro con i gestori dei servizi di trasporto ferroviario e con i gestori delle stazioni per il miglioramento dell´accessibilità e fruibilità delle stazioni e dei treni. In collaborazione con Sea si sta partecipando alla certificazione di accessibilità degli aeroporti di Linate e Malpensa. Comunicazione - È stato realizzato un opuscolo di presentazione del Piano d´Azione Regionale ed è in fase di realizzazione un libro per approfondire metodo di lavoro e contenuti del Par. E´ in fase di sviluppo il "Marchio Lombardia Semplice", previsto dall´Agenda Lombardia Semplice, anche in coerenza con altri percorsi "di certificazione" previsti dal Par (marchi/certificazioni/sistemi di premialità) legati alla promozione di servizi a favore della disabilità. Expo 2015 - A maggio 2011 è stato siglato un protocollo di intesa tra Regione Lombardia, Expo spa e Ledha per l´inserimento lavorativo delle persone con disabilità in Expo 2015. Si sta lavorando, in collaborazione con l´Irccs - Fondazione Istituto Neurologico Besta, ad un progetto per l´analisi dei bisogni delle persone con disabilità allo scopo di fornire indicazioni per l´accessibilità e fruibilità totale dell´Expo 2015. Educazione/formazione - E´ stato costituito il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (Glir) che coinvolge l´Ufficio Scolastico Regionale, Regione Lombardia (Dg Ifl, Dg Famiglia, Dg Sanità), Upl, Anci Lombardia, Ledha e Fand Lombardia. Il Glir ha funzioni di coordinamento per l´integrazione degli alunni con disabilità. E´ stato costituito un tavolo di lavoro ristretto interassessorile per la revisione dei percorsi personalizzati per studenti con disabilità. E´ stata avviata un´indagine conoscitiva dei servizi e degli strumenti messi a disposizione degli studenti con disabilità da parte delle Università lombarde. Tempo Libero - Nell´ambito del turismo sociale, l´Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Unioncamere hanno allo studio il testo di un disciplinare, integrativo dell´esistente relativo al Marchio Q per le strutture ricettive, che comprenda requisiti di accessibilità per le fasce di utenza debole. E´ in corso una ricognizione sull´accessibilità e fruibilità degli impianti sportivi lombardi. Sono stati previsti contributi regionali per lo sviluppo dell´impiantistica sportiva attraverso la riqualificazione gli impianti esistenti (sono previste premialità per l´abbattimento delle barriere architettoniche) e la realizzazione di nuovi impianti sportivi. E´ stata realizzata una convenzione tra Regione Lombardia e Comitato Italiano Paralimpico Lombardia per ampliare l´offerta di attività sportive integrate ed incrementare la partecipazione degli studenti con disabilità alle attività motorie e sportive in ambito scolastico favorendone l´inclusione sociale. Lavoro - E´ in fase di implementazione il Protocollo di intesa tra Regione Lombardia e Associazioni di rappresentanza delle cooperative per la Promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale per l´assegnazione del 5% degli affidamenti a terzi da parte di Regione Lomabrdia a cooperative che inseriscono persone svantaggiate. Cultura - E´ stato avviato un censimento delle strutture accessibili alle persone con disabilità e delle iniziative concrete che favoriscono la fruibilità del patrimonio culturale da parte delle stesse, allo scopo di giungere alla pubblicazione di una vera e propria guida strutturata. E´ stato predisposto un bando per la ristrutturazione e l´adeguamento delle sale dello spettacolo, che prevede una premialità per i progetti che facilitano l´accesso e la fruibilità a categorie svantaggiate di utenza con allestimenti specificatamente pensati per pubblico con disabilità visiva e uditiva. |
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REGIONE SICILIANA E REGIONE EMILIA-ROMAGNA INSIEME PER L´APERTURA DI UN DIPARTIMENTO DELL´ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI DI BOLOGNA A "VILLA SANTA TERESA" DI BAGHERIA, STRUTTURA CONFISCATA ALLA MAFIA. |
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Bologna, 5 ottobre 2011 - Un Dipartimento ortopedico di 84 posti letto, tre sale operatorie e cinque ambulatori per visite specialistiche, gestito dallo Ior - Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in Sicilia, nella struttura “Villa Santa Teresa” di Bagheria (Palermo). E’ quanto prevede il Protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e la Regione Emilia-romagna – firmato dai due presidenti, Raffaele Lombardo e Vasco Errani – cui ha fatto seguito ieri la Convenzione tra l’assessorato della Salute della Regione Siciliana e lo Ior siglata dai due direttori generali, rispettivamente Maurizio Guizzardi e Giovanni Baldi. L’obiettivo è creare un centro ortopedico di eccellenza in Sicilia e ridurre la mobilità sanitaria: nel solo 2010, oltre mille pazienti siciliani si sono recati al Rizzoli di Bologna – con disagi per gli interessati e le famiglie legati al viaggio e alla permanenza lontano da casa – per l’assistenza specialistica di ortopedia e riabilitazione. A questi vanno aggiunti i pazienti che si rivolgono alle cliniche private e agli ospedali di altre regioni del nord Italia. Il flusso di mobilità verso il Rizzoli è legato all’importanza e alla fama dell’Istituto, per cui il criterio ispiratore alla base del Protocollo è rappresentato dalla volontà di portare il “brand” di qualità Rizzoli in Sicilia. E’ prevalentemente alla popolazione siciliana, quindi, che si rivolgerà l’offerta di prestazioni del Dipartimento dello Ior “Rizzoli-sicilia”. Un centro di eccellenza, dunque, che ha un importante valore aggiunto: Villa Santa Teresa, in origine albergo, poi trasformata in casa di cura, è una struttura confiscata alla mafia, appartenuta a Michele Aiello, che viene messa a disposizione del pubblico. Per il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani l’accordo è “un’opportunità per crescere e scambiare competenze, rimettendo al centro la qualità di questo nostro Paese”. Fondamentale in tutto il percorso la collaborazione con la magistratura, “che ha portato a un risultato importantissimo per dare concretezza alla lotta e al contrasto alla mafia”. Errani ha ribadito inoltre la necessità per l’Italia di “investire meglio e di più sulla salute: dobbiamo sviluppare la cultura dell’appropriatezza e di un corretto rapporto tra sociale e sanità, per dare risposte adeguate alle esigenze dei cittadini”. “Abbiamo fatto un lavoro comune per riconoscere i diritti delle persone – ha commentato l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Carlo Lusenti – e per dare qualità alle strutture sanitarie pubbliche. La convenzione siglata oggi rappresenta un primo passo rispetto al quale ci rendiamo disponibili ad ogni altra iniziativa che la Regione Siciliana vorrà proporre”. Dipartimento Ior “Rizzoli-sicilia” - La Regione Siciliana si impegna ad ampliare e adeguare strutture murarie e impianti del complesso per renderli conformi alle esigenze operative dello Ior e alla normativa sull’autorizzazione sanitaria e accreditamento per le funzioni previste. Le visite ambulatoriali al Dipartimento Rizzoli-sicilia inizieranno il 1° febbraio: da domani, 5 ottobre, sarà già possibile telefonare allo 091 901294 – dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 15.00 – per prenotarsi. I ricoveri, e quindi l’attività chirurgica, cominceranno invece entro il mese di aprile. Ci sarà un’attivazione per step successivi, che vedrà in funzione subito i reparti di Ortopedia Generale, Medicina Fisica e Riabilitativa, Terapia Intensiva, oltre al Day Surgery Ortopedico. Dopo un anno dall’apertura verrà avviata anche l’attività del reparto di Ortopedia Oncologica. La struttura sarà organizzata, per il periodo della durata della convenzione, e cioè nove anni, come Dipartimento dello Ior “Rizzoli-sicilia”. Il personale medico e infermieristico che vi lavorerà è dello Ior. Verranno attivati o estesi bandi di gara in Sicilia per la gestione di alcune funzioni di supporto. La Regione Siciliana si farà carico presso l’Amministrazione giudiziaria dell’affitto per l’utilizzo di Villa Santa Teresa. Per quanto riguarda l’attività svolta dal Dipartimento “Rizzoli-sicilia”, anche attraverso un accordo sinergico per valorizzare gli organigrammi, le dotazioni tecnologiche e l’organizzazione di Villa Santa Teresa, l’Ortopedia Generale potrà produrre a regime circa 1450 ricoveri l’anno in degenza ordinaria e 680 in Day Surgery; circa 425 ricoveri in degenza ordinaria per l’Ortopedia Oncologica e altrettanti in Day Surgery; 4300 le giornate di degenza per la Medicina Riabilitativa e circa 20mila visite ambulatoriali. A fronte di quest’attività assistenziale prodotta, il costo per lo start up, a carico della Regione Siciliana, è di 3,9 milioni di euro; si stima che i costi di gestione ammonteranno per il primo anno d’attività a 14 milioni di euro e a circa 21 milioni all’anno quando la struttura sarà a regime. Per lo Ior l’accordo per Villa Santa Teresa porterà a un rafforzamento del suo ruolo di Centro di Riferimento (Hub) nazionale ortopedico, con la possibilità di svolgere attività e servizi già erogati al Rizzoli anche in Sicilia, in una sede facilmente raggiungibile dai pazienti che vi risiedono. |
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SANITA´: SICILIA ED EMILIA,SIGLATA INTESA SANTA TERESA-RIZZOLI |
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Palermo, 5 ottobre 2011 - Un Dipartimento ortopedico di 84 posti letto, tre sale operatorie e cinque ambulatori per visite specialistiche, gestito dallo Ior - Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in Sicilia, nella struttura "Villa Santa Teresa" di Bagheria (Palermo). E´ quanto prevede il Protocollo d´intesa tra la Regione Siciliana e la Regione Emilia-romagna - firmato dai due presidenti, Raffaele Lombardo e Vasco Errani - cui fa seguito ieri la Convenzione tra l´assessorato della Salute della Regione Siciliana e lo Ior siglata dai due direttori generali, rispettivamente Maurizio Guizzardi e Giovanni Baldi. L´obiettivo e´ creare un centro ortopedico di eccellenza in Sicilia e ridurre la mobilita´ sanitaria: nel solo 2010, oltre mille pazienti siciliani si sono recati al Rizzoli di Bologna - con disagi per gli interessati e le famiglie legati al viaggio e alla permanenza lontano da casa - per l´assistenza specialistica di ortopedia e riabilitazione. A questi vanno aggiunti i pazienti che si rivolgono alle cliniche private e agli ospedali di altre regioni del nord Italia. Il flusso di mobilita´ verso il Rizzoli e´ legato all´importanza e alla fama dell´Istituto, per cui il criterio ispiratore alla base del Protocollo e´ rappresentato dalla volonta´ di portare il "brand" di qualita´ Rizzoli in Sicilia. E´ prevalentemente alla popolazione siciliana, quindi, che si rivolgera´ l´offerta di prestazioni del Dipartimento dello Ior "Rizzoli-sicilia". Un centro di eccellenza, dunque, che ha un importante valore aggiunto: Villa Santa Teresa, in origine albergo, poi trasformata in casa di cura, e´ una struttura confiscata alla mafia, che viene messa a disposizione del pubblico. La Regione Siciliana si impegna ad ampliare e adeguare strutture murarie e impianti del complesso per renderli conformi alle esigenze operative dello Ior e alla normativa sull´autorizzazione sanitaria e accreditamento per le funzioni previste. Le visite ambulatoriali al Dipartimento Rizzoli-sicilia inizieranno il 1° febbraio: da domani, 5 ottobre, sara´ gia´ possibile telefonare allo 091 901294 - dal lunedi´ al venerdi´ dalle 8.00 alle 15.00 - per prenotarsi. I ricoveri, e quindi l´attivita´ chirurgica, cominceranno invece entro il mese di aprile. Ci sara´ un´attivazione per step successivi, che vedra´ in funzione subito i reparti di Ortopedia Generale, Medicina Fisica e Riabilitativa, Terapia Intensiva, oltre al Day Surgery Ortopedico. Dopo un anno dall´apertura verra´ avviata anche l´attivita´ del reparto di Ortopedia Oncologica. La struttura sara´ organizzata, per il periodo della durata della convenzione, e cioe´ nove anni, come Dipartimento dello Ior "Rizzoli-sicilia". Il personale medico e infermieristico che vi lavorera´ e´ dello Ior. Verranno attivati o estesi bandi di gara in Sicilia per la gestione di alcune funzioni di supporto. La Regione Siciliana si fara´ carico presso l´Amministrazione giudiziaria dell´affitto per l´utilizzo di Villa Santa Teresa. Per quanto riguarda l´attivita´ svolta dal Dipartimento Rizzoli-sicilia, anche a mezzo di un accordo sinergico volto a valorizzare gli organigrammi, le dotazioni tecnologiche e l´organizzazione di Villa Santa Teresa, l´Ortopedia Generale potra´ produrre a regime circa 1450 ricoveri l´anno in degenza ordinaria e 680 in Day Surgery; circa 425 ricoveri in degenza ordinaria per l´Ortopedia Oncologica e altrettanti in Day Surgery; 4300 le giornate di degenza per la Medicina Riabilitativa e circa 20mila visite ambulatoriali. A fronte di quest´attivita´ assistenziale prodotta, il costo per lo start up, a carico della Regione Siciliana, e´ di 3,9 milioni di euro; si stima che i costi di gestione ammonteranno per il primo anno d´attivita´ a 14 milioni di euro e a circa 21 milioni all´anno quando la struttura sara´ a regime. Per lo Ior l´accordo per Villa Santa Teresa portera´ a un rafforzamento del suo ruolo di Centro di Riferimento (Hub) nazionale ortopedico, con la possibilita´ di svolgere attivita´ e servizi gia´ erogati al Rizzoli anche in Sicilia, in una sede facilmente raggiungibile dai pazienti che vi risiedono. |
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FERMA INTENZIONE DELLA REGIONE POTENZIARE LA SANITÀ DELL’ELBA |
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Firenze, 5 ottobre 2011 – “L’interesse della Regione è quello di potenziare la sanità dell’isola d’Elba, non certo quello di depotenziarla. Ci eravamo presi l’impegno di potenziare l’elisoccorso, e l’abbiamo fatto. Lo stesso con l’accordo con la Capitaneria di porto per l’utilizzo delle motovedette per il soccorso in mare e sulle isole. Stiamo continuando a lavorare. E’ determinante che i servizi che vengono erogati sull’isola siano erogati in qualità e sicurezza”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha incontrato ieri negli uffici dell’assessorato gli otto sindaci dell’isola d’Elba, che le hanno consegnato un documento che rappresenta il quadro attuale dello stato dell’offerta dei servizi sanitari sull’isola, hanno espresso le loro preoccupazioni per la riduzione dei servizi, e chiesto all’assessore una riorganizzazione che tenga conto della specificità dell’isola. All’incontro era presente anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Giuliano Fedeli. “La riorganizzazione – ha detto l’assessore – non può prescindere dalla qualità e sicurezza dei percorsi dell’emergenza-urgenza, dell’area medica, della chirurgia e del territorio. Queste sono le priorità che la Regione ha intenzione di far rispettare”. L’assessore si è impegnata a verificare immediatamente l’attuale situazione dell’ortopedia. Nuovo appuntamento tra venti giorni, quando l’assessore, i sindaci, la direzione dell’azienda sanitaria di Livorno si incontreranno per condividere un nuovo piano di riorganizzazione della sanità elbana |
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ZAIA ANNUNCIA: ADRIANO CESTRONE NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA ULSS N. 16 DI PADOVA
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Venezia, 5 ottobre 2011 - “Il dottor Adriano Cestrone è da domani e fino al 31 dicembre 2012 il nuovo Direttore generale dell’Ulss 16 di Padova. Gli ho affidato la più grande azienda sanitaria del Veneto, affinché egli la traghetti, nel segno della continuità amministrativa, al termine del naturale mandato assegnato a tutti i Direttori generali del Veneto. Il dottor Cestrone dovrà, inoltre, garantire il totale e pieno rispetto delle scelte e dei progetti avviati dal dottor Fortunato Rao”. L’annuncio è del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Sono consapevole del fatto che non sarà facile assumersi un’eredità impegnativa come quella del dottor Rao – aggiunge il presidente –, ma sarà sicuramente di grande aiuto il fatto che i due direttori hanno collaborato con piena consapevole professionalità a molti progetti e, certamente, alle medesime finalità d’azione”. “Tale incarico – considera ancora Zaia – che arriva in modo tanto repentino e drammatico, non può che accrescere la responsabilità personale e professionale del dottor Cestrone, probabilmente il più convinto del fatto che il lavoro del dottor Rao si sia distinto per efficacia e umanità, nonché per l’attenzione costante alle reali necessità del territorio. Il nuovo Direttore, peraltro, ha finora dimostrato una grande esperienza e una indiscussa lealtà nei confronti dell’Istituzione regionale, tanto che gli ho chiesto di accettare quest’incarico senza il conseguente aumento di trattamento economico”. “Formulo al dottor Cestrone – conclude Zaia – i miei migliori auguri per la buona riuscita di un incarico tanto delicato”. |
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TRENTO: PRESENTATO L´ACCORDO DI COLLABORAZIONE ADMO-APSS VERRÀ POTENZIATA L’ATTIVITÀ DI RECLUTAMENTO E DI TIPIZZAZIONE DI POTENZIALI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO E DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE |
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Trento, 5 ottobre 2011 - Presentato ieri a Trento dall’assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali, Ugo Rossi, dal direttore sanitario dell’Apss, Eugenio Gabardi e dalla presidente dell’Admo Trentino, Ivana Pasqua Lorenzini, l’accordo di collaborazione per il reclutamento e la tipizzazione di potenziali donatori di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche per la successiva donazione. Con questo accordo si integra l’attività dell’Azienda sanitaria con quella svolta dai volontari dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo della Provincia di Trento) in un rapporto di proficua collaborazione al servizio del cittadino. «Siamo qui per presentare un importante accordo, che va nella direzione indicata dalla legge di riforma della sanità trentina e che vede la partecipazione attiva delle associazioni di volontariato all’interno del servizio sanitario provinciale - ha detto l’assessore Ugo Rossi in apertura della conferenza stampa -. La collaborazione e la sinergia con le associazioni è il modo con cui vogliamo procedere per ottenere risultati di servizio sempre migliori. Un grazie a tutto il personale che in questi anni ha lavorato per aumentare la cultura della donazione e un grazie a Paolo Pangrazzi, l’atleta trentino che oggi è stato sottoposto a tipizzazione, per la bella dimostrazione di altruismo». La parola è poi passata a Eugenio Gabardi, direttore sanitario dell’Apss: «Sono contento di quest’accordo, non tanto perché servirà per aumentare l’attività svolta, perché abbiamo già dimostrato, e le certificazioni di qualità ricevute lo confermano, di avere un servizio di buon livello, ma perché esso segna l’avvio di un nuovo modo di lavorare con i cittadini e le loro associazioni rappresentative. Lo stimolo costante, in una logica di stretta collaborazione, porterà un miglioramento del processo di reclutamento anche attraverso una migliore programmazione dell’attività e valorizzerà il buon livello di qualità raggiunto, soprattutto nella diagnostica, dal dipartimento di immunoematologia e di medicina trasfusionale dell’Apss, guidato da Massimo Ripamonti. Un grazie particolare a Ivana Lorenzini per la passione con cui si adopera nel far si che sempre più persone aderiscano e facciano propria la cultura della donazione». Massimo Ripamonti, direttore del dipartimento di immunoematologia e di medicina trasfusionale, è intervenuto sottolineando che questo: «E´ un momento importante perché definire con un accordo i rapporti con una associazione di volontariato permette di migliorare la programmazione delle attività. Analogamente a quanto già fanno nella nostra provincia le associazioni dei donatori di sangue, Admo Trentino assumerà la gestione degli appuntamenti per la tipizzazione e per l´iscrizione al Registro provinciale dei propri associati. La collaborazione con Admo sarà preziosa anche nella reperibilità di potenziali donatori, attraverso le proprie anagrafiche costantemente aggiornate». «La convenzione ha un grandissimo valore – ha detto Ivana Pasqua Lorenzini presidente dell’Admo Trentino – perché dopo anni di collaborazione vediamo riconosciuto l’importanza del nostro lavoro. L’accordo ci da la possibilità di continuare nel lavoro iniziato programmando gli interventi in sintonia e collaborazione. L’associazione sosterrà l´attività svolta dal laboratorio di tipizzazione tissutale anche con altre iniziative per facilitare l´effettuazione della tipizzazione. La collaborazione permetterà anche l’attivazione di iniziative di promozione, informazione ed educazione alla salute finalizzate a sensibilizzazione la popolazione sulla donazione e in particolare sulla donazione anonima e volontaria di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche. Stiamo pensando di istituire una borsa di studio a favore di un tecnico di laboratorio da inserire nell’organico del Laboratorio di tipizzazione tissutale, per migliorare il servizio reso agli aspiranti donatori. Sono infatti numerosi i trentini che, confermando lo spirito solidaristico nella nostra terra, hanno dato la propria disponibilità a donare e sono in attesa di tipizzazione. Ringrazio l’assessore Rossi e l’Apss per l’attenzione che ci hanno dedicato». Nel corso della conferenza stampa Paolo Gottardi e Nadia Ceschini del Laboratorio di tipizzazione tissutale hanno illustrato l’attività svolta in riferimento alla donazione di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche. Il Registro provinciale donatori di midollo osseo (Tn01) comprende 4.920 donatori, di cui 3.233 tipizzati per Hla A,b,c, Drb1 e oltre 250 con Drb1 ad alta risoluzione (obbligatoria da luglio 2010, come richiesto dal Registro Italiano Donatori Midollo Osseo). La tipizzazione del sistema leucocitario umano (Hla) consiste nello studio e definizione delle molecole presenti sui globuli bianchi, delle quali è necessario conoscere caratteristiche per definire la compatibilità fra donatore e ricevente in caso di trapianto di midollo osseo. Nel 2010 sono stati tipizzati 167 nuovi donatori di cui 77 con Drb1 ad alta risoluzione, mentre fino al 30 settembre 2011 ne sono stati tipizzati 170 tutti con Drb1 ad alta risoluzione. Dal 1998 ad oggi 41 donatori sono giunti alla donazione: 29 hanno donato cellule staminali da sangue midollare con prelievo dalle creste iliache e 12 hanno donato cellule staminali da sangue periferico dopo stimolazione con fattori di crescita. Quest’anno sono arrivati a donazione cinque donatori, il sesto donerà a fine ottobre. Il registro di Trento, a fine 2010, è al quarto posto in Italia per numero di potenziali donatori di midollo osseo tipizzati ogni mille abitanti, nella popolazione di età compresa fra 18 e 55 anni. Il Laboratorio di tipizzazione tissutale ha ricevuto in dono dall’Ail Trentino (Associazione Italiana contro le leucemie e i linfomi) un sequenziatore per la tipizzazione ad alta risoluzione dei donatori e da utilizzare per soddisfare le richieste della Ematologia dell’Apss e le esigenze dei Registri nazionale ed internazionale. Il laboratorio ha incominciato la tipizzazione ad alta risoluzione con sequenziatore per il Drb1 e per la fine anno dovrebbe essere pronto per quella ad alta risoluzione per A,b,c. Nei primi mesi del 2012 il laboratorio verrà sottoposto ad ispezione per rinnovo triennale dell’accreditamento da parte dell’Efi (European Federation of Immunogenetics). Il Laboratorio di tipizzazione tissutale svolge la sua attività di collaborazione con varie unità operative degli ospedali di Trento, Rovereto, Bolzano e di altre regioni per la diagnosi di patologie con base autoimmune (celiachia, diabete, artrite reumatoide, ecc.) e per ricerca di compatibilità all’interno della famiglia. |
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PARI OPPORTUNITÀ: CONVEGNO A PORDENONE SU MEDICINA DI GENERE |
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Trieste, 5 ottobre 2011 - La medicina di genere è stato il filo conduttore di un convegno a Pordenone, organizzato dal gruppo di lavoro su sanità e politiche sociali della Commissione regionale pari opportunità, rappresentata dalla sua presidente Santa Zannier e dalla coordinatrice del gruppo Annamaria Poggioli. Da sempre il modello di riferimento per la medicina è stato quello maschile - è emerso nel corso del convegno - e ciò dovrà spronare la ricerca nella direzione della salute di genere, tenendo ben presente che sempre più la strada giusta da percorrere va verso una medicina personalizzata che prenda in considerazione la storia biologica e culturale di ciascun individuo. La donna è stata "studiata" in passato solo nei suoi organismi riproduttivi e trascurata per tutto il resto; da ciò la necessità e l´urgenza di potenziare attività scientifiche e formative per indagare le complessità e le problematiche legate al genere. Per il Consiglio regionale erano presenti il vicepresidente Maurizio Salvador e il consigliere Franco Dal Mas, mentre per l´ordine dei medici c´era il presidente provinciale di Pordenone Piero Cappelletti e Anna Furlan per l´azienda sanitaria. Sulla medicina di genere ha parlato Giovannella Baggio, presidente del centro studi nazionale salute e medicina di genere, nonché direttore del reparto di medicina generale dell´azienda ospedaliera di Padova, cui sono seguiti gli interventi su genetica, malattie cardiovascolari, tiroide, oncologia e farmaci rispettivamente di Paolo Gasparini, Daniela Pavan, Maria Rosa Pelizzo, Vittorina Zagonel e Tullio Giraldi. |
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GIUNTA VENETA APPROVA COLLABORAZIONE CON AMBULATORIO EMERGENCY A MARGHERA |
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Venezia, 4 ottobre 2011 - La Regione del Veneto e l’Organizzazione non Governativa Emergency, che ha attivato un suo ambulatorio a Marghera nel dicembre 2010, collaboreranno per ottimizzare l’assistenza sanitaria erogata dall’Ong a cittadini stranieri, rifugiati o comunque persone in stato di indigenza o di bisogno. Lo prevede una delibera, approvata ieri su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto. I rapporti saranno regolati da uno specifico protocollo d’intesa che sarà successivamente sottoscritto. “In questa decisione – sottolinea Coletto – l’aspetto preminente è quello umanitario: un essere umano che soffre va aiutato e curato. La collaborazione con Emergency, che sarà a costo zero per la Regione, potrà migliorare e regolamentare la gestione sanitaria di una realtà che vede risedere nell’area numerosi cittadini stranieri a diverso titolo presenti, che non conoscono i servizi erogati dal servizio sanitario e le regole che li accompagnano. Sarà così possibile garantire un’assistenza sanitaria incentrata sia sulla prevenzione rispetto all’ingresso di malattie esterne non più presenti nella nostra Regione, sia sulla diagnosi e cura delle patologie individuali. Il tutto – precisa Coletto – nei limiti e con le modalità indicate dalle normative nazionali in materia di assistenza ai cittadini stranieri immigrati”. I medici ed il personale di Emergency continueranno a fornire la propria opera in forma di volontariato, così come sarà consentito al personale delle strutture del servizio sanitario pubblico di prestare, sempre volontariamente e fuori dall’orario di lavoro, la propria opera presso Emergency. Sulla base di quanto deliberato, il direttore sanitario di Emergency ed il suo vice saranno abilitati all’utilizzo del ricettario standardizzato regionale. |
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MILANO, SINDACO DESIGNA COMPONENTI CDA PIO ALBERGO TRIVULZIO |
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Milano, 5 ottobre 2011 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha nominato quattro componenti del Consiglio di Amministrazione degli Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio. Sono: Francesca Crippa Floriani, 55 anni, laureata in Medicina, esperta nella gestione di associazioni e fondazioni socio-sanitarie e assistenziali; Marcello Crivellini, 65 anni, docente universitario con pluriennale esperienza nell’ambito dei sistemi sanitari, già Commissario straordinario di un importante istituto di assistenza geriatrica; Laura Ferro, 60 anni, laureata in Medicina, Presidente e amministratore delegato di una società nel settore della Biotecnologia quotata al Nasdaq; Francesco Longo, 44 anni, docente universitario della Bocconi e direttore del centro di ricerca universitario Cergas sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale. |
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SERVIZI DI SOSTEGNO E INTEGRAZIONE PER PERSONE DISABILI SSA E SET: ITACA CONFERMATA FINO AL 2016 DISTRETTO NORD DI MANIAGO – SPILIMBERGO, 24 I COMUNI BENEFICIARI |
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Maniago, 5 ottobre 2011 - Servizi di sostegno socio assistenziale e socio educativo territoriale rivolti a persone disabili maggiorenni e minorenni residenti nei 24 Comuni del Maniaghese e dello Spilimberghese, la Cooperativa Itaca si riaggiudica l’appalto per la gestione sino al 31 agosto 2016. Puntavano all’85% sulla qualità del servizio e solo al 15% sull’offerta economica i criteri di aggiudicazione di “Ssa” e “Set”, la cui procedura di gara era stata resa pubblica dal Comune di Maniago, ente gestore del servizio per le Amministrazioni del Distretto Nord, a fine maggio. Ingente l’importo complessivo oggetto dell’appalto, pari a 4,1 milioni di euro. Ventiquattro, si diceva, i Comuni coinvolti e tutti appartenenti alla fascia montana e pedemontana. Si tratta di Andreis, Arba, Barcis, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto-casso, Fanna, Frisanco, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Sequals, San Giorgio della Richinvelda, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Vito d’Asio, Vivaro. Gli interventi riguardano in particolare l’ambito scolastico con il sostegno socio assistenziale in istituto, le attività integrative di valenza socio educativa negli asili nido e nelle scuole di ogni ordine e grado, come anche l’ambito extra-scolastico con i trasporti individuali ed il servizio di aiuto personale. Un servizio oltremodo delicato quello coperto da Ssa e Set, che viene delegato dalle Amministrazioni locali e dai Servizi sociali con molta attenzione viste anche le finalità dello stesso, rivolte principalmente all’integrazione delle persone diversamente abili. Tra gli obiettivi il mantenimento della persona disabile nel proprio contesto abitativo, sociale ed affettivo, l’integrazione scolastica, sociale e lavorativa, il mantenimento dell´autonomia residua. Ma anche il sostegno alla famiglia nella funzione educativa e socio-assistenziale, nonché l’attuazione del progetto individuale mirato all´autonomia e all´integrazione della persona svantaggiata. Infine prioritarie per una corretta attivazione del servizio la promozione all´autonomia personale, lo stimolo delle abilità ed il supporto educativo. La Cooperativa Itaca collabora dal 1998 con il Comune di Maniago in qualità di ente gestore dell´Ambito distrettuale 6.4 nell´attuazione dei Servizi di Sostegno socio assistenziale e Socio educativo territoriale per le persone disabili nella logica dell’imparare dall’esperienza. Il territorio di competenza dell’Ambito 6.4 si caratterizza per la sua vastità e discontinuità demografica: accanto ai grandi Comuni di pianura (con popolazione superiore ai 10 mila residenti) è presente infatti un numero consistente di Comuni di media o piccola ampiezza, con una decisa frammentazione e diversità delle richieste di priorità d’intervento da parte dell’utenza disabile del territorio. |
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ITALIA ORA 8 OTTOBRE - 13 NOVEMBRE 2011 MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN ROMA |
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Roma, 5 ottobre 2011 - In occasione della Vii Edizione della Giornata del Contemporaneo, la Soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Maria Vittoria Marini Clarelli, la direttrice del Museo H.c. Andersen, Matilde Amaturo, e il direttore Franco Fontana della Luiss Business School sono lieti di annunciare la mostra Italia Ora. La mostra è il progetto finale degli studenti del Luiss Master of Art 2010/2011, un corso di formazione postlaurea organizzato all’interno del Luiss Creative Business Center diretto da Roberto Cotroneo. Il progetto si avvale della direzione scientifica di Achille Bonito Oliva ed il coordinamento di Angelo Capasso. Il Master of Art della Luiss è il primo corso di studi avanzati che termina con il debutto dell’intero gruppo di studenti nella concreta realizzazione di una mostra e segnala l’identità di un “curatore collettivo” capace di articolarsi in tutte le funzioni progettuali, culturali, organizzative ed esecutive: dal concept alla scelta di artisti ed opere, l’allestimento, la comunicazione, sino alla preparazione del catalogo. Italia Ora si propone come una riflessione sull’arte contemporanea nel nostro paese e pone una domanda aperta e problematica sull’attualità dell’arte e sulla possibilità di definirne un “carattere italiano”. Artisti italiani e stranieri attivi nell’ultimo decennio si confronteranno su temi quali memoria, storia, forma, paesaggio, contaminazione. Tutti gli artisti invitati si esprimono con forme sperimentali e linguaggi multimediali, capaci di rappresentare la complessità di tali temi. Verranno dunque esplorati i miti collettivi della società e le istanze individuali di un presente ai limiti della sostenibilità. Un confronto tra soggetti di diverse provenienze che corrisponde alla vocazione internazionale del Museo Andersen e di un paese come l’Italia, meta di un rinnovato Grand Tour. Gli artisti: Francesco Arena - Elisabetta Benassi - Rossella Biscotti - Botto&bruno - Paolo Canevari - Flavio Favelli - Ileana Florescu - Goldiechiari - Alfredo Jaar - Avish Khebrehzadeh - Miltos Manetas - Adrian Paci - Leonardo Pivi - Daniele Puppi - Arash Radpour - Laboratorio Saccardi - Maurizio Savini - Enrico Tealdi - Adrian Tranquilli - Ian Tweedy - Luca Vitone - Sislej Xhafa - progetto per Lu Cafausu Emilio Fantin e Luigi Negro - Giancarlo Norese -Cesare Pietroiusti. Il “collettivo curatoriale”: Alessandra Ammirati - Simona Apicella - Laura Berellini - Lorenza Bessone - Carminella Bochicchio - Ilaria Carvani - Damaride D´andrea - Rosalia De Rubeis - Giulia Fontani - Fulvio Emiliano Giuri - Simona Gubellini - Elisabetta Masala - Cristina Meregaglia - Giovanni Enrico Nini - Alessia Notarangelo - Ludovica Palmieri - Ida Panzera - Marta Piazzi - Alessandra Pileggi - Gemma Pranzitelli - Giorgia Salerno - Bianca Terracciano - Saverio Verini. Per ulteriori informazioni Luiss Master of Art Tel. +39.06.85225239 progettomostra@luiss.It |
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MILANO: “L´ITALIA COR-ROTTA” DI TUFANO |
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Milano, 5 settembre 2011 - “L´italia cor-rotta” di Tufano è un progetto concepito dall´artista specificatamente per la situazione sociale e psicologica attuale. Le nuove opere scultoree legate alla silhouette dell´italia, ( l´azione a chiusura della mostra) e un opera video sulla città di Milano saranno contestualizzate dalla presenza di lavori dal carattere istallativo risalenti alla sua precedente produzione artistica. Per l´occasione sarà presente un testo di Marco Meneguzzo e di Lorenzo Bruni. La mostra, di Tufano l´Italia cor-rotta è realizzata da tufanostudio25 e dallo studio Vanna Casati di Bergamo. Il progetto “L´italia cor-rotta” si inserisce in uno spazio caratterizzato da opere installative realizzate in anni differenti dall´artista Tufano e che riporteranno alla memoria l´epoca dell´industrializzazione che adesso ha lasciato il posto ad un società immateriale legata alle comunicazioni in presa diretta. L´unico disguido è che la società ancora non sa come riprogettare bisogni e servizi in questa nuova ottica creando un vuoto inaspettato e nervoso. Proprio in questo “gap” si forma ed emerge tutto il processo artistico di Tufano. L´opera, “A Passo d´Uomo” consiste in un frammento di rotaie di metallo che contengono un punto di snodo che si presenta come un totem incastrato tra pavimento e muro all´interno dello spazio. E´ un monumento alla velocità, alla tecnica ma soprattutto all´illusione della libertà di scelta e del libero arbitrio, poichè le scelte possono essere realizzate tra alcune possibilità ben codificate precedentemente dalla società di cui facciamo parte e che alimentiamo e ridisegnano quotidianamente. L´opera è anche una porzione di città, come un reade made dei mezzi cittadini, che si fa architettura e presenza silenziosamente inquietante. Nell´altra sala invece si trova la grande scultura “coprifuoco”: lettere di cemento che prendono posto e misurano lo spazio e a loro volta attraversate e unite da un tubo al neon. Per chi è il coprifuoco? Forse ognuno di noi si è imposto un personale coprifuoco, come suggeriva anni fa Gabriel García Márquez, per non farsi troppe domande? Inoltre saranno presenti due lavori che evocheranno la città in maniera diversa e in particolare la funzione della piazza come luogo di scambio e di incontro con cui avere coscienza della collettività di cui fa parte il singolo soggetto. Il primo consiste in una scultura/installazione che si mimetizza nell´ambiente espositivo poiché è costituito da masselli di pietra disposti lungo la parete che la misurano e ne determinano un nuovo ritmo. Allo stesso tempo però questi massi determinano anche un luogo di sosta in quanto fruibili come panchine per osservare il luogo e parlare con “l´altro diverso da se”. Pietre, città, mezzi di movimento, sogni di modernità non mantenuti o traditi sono tutti elementi che poi sono sintetizzati nel nuovo lavoro video realizzato per l´occasione e legato all´indagine, dell´artista in prima persona, delle tracce geometriche casuali/cercate disegnate dal selciato della pietra delle strade proprio attorno al duomo di Milano. Tufanostudio25 ospiterà da novembre 2011 e per la stagione del 2012 il progetto di ciclo di doppie personali da titolo “meeting points” a cura di Lorenzo Bruni. Il nuovo ciclo di mostre punta a mettere in dialogo artisti emergenti con opere di artisti storici, oltre alla presentazione di conferenze e libri, per aprire nuove prospettive di riflessione attorno al concetto di esplorazione culturale. |
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ROMA: AL VIA IL PROGETTO "SPORT E LEGALITÀ: UN UNICO VALORE" : I MINISTRI MELONI, LA RUSSA E CARFAGNA |
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Roma, 5 ottobre 2011 - Ieri mattina presso la Sala del Trono di Palazzo Barberini, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna hanno firmato il protocollo d´intesa "Sport e legalità: un unico valore" finalizzato al recupero sociale dei giovani attraverso la pratica sportiva. Al seguente link il servizio e le interviste ai Ministri http://www.Uniroma.tv/?id=19600 |
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RILANCIO MILANOSPORT CONDIVISO CON I SINDACATI |
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Milano, 5 ottobre 2011 - “Il rilancio di Milanosport è già cominciato attraverso una nuova fase nei rapporti con i sindacati. Con loro, il dialogo sarà continuo. Non solo, come abbiamo sempre detto, tuteleremo tutti i posti di lavoro ma li valorizzeremo, insieme, in attesa di definire l’assetto dei vertici societari. Una decisione in tal senso verrà presa a breve. Ma per noi ora conta di più la soddisfazione delle 130 persone che lavorano e delle altre centinaia che vi collaborano, in una azienda che dovrà diventare un’eccellenza.” Lo afferma l’assessora allo Sport Chiara Bisconti commentando l’ultimo incontro con le rappresentanze sindacali dell’azienda partecipata. Sia i sindacati di categoria che le Rsu hanno espresso soddisfazione per i metodi e i contenuti dell’incontro, il primo di una serie, all’insegna della condivisione di una strategia che rimette al centro i servizi al cittadino e il potenziamento delle professionalità. |
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MONDIALI DI CICLISMO: ENTI LOCALI AVANTI DA SOLI. DAL GOVERNO NEPPURE UN CENTESIMO
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Firenze,5 ottobre 2011 – Il mondiale di ciclismo atteso per il 2013 in Toscana si farà, anche se potrebbe essere il primo sostenuto solo dagli enti locali e non dal Governo. Le amministrazioni vanno avanti: consapevoli che si tratta del più grande evento sportivo che l’Italia ospiterà da qui al 2020 e con il grande senso di responsabilità che tale avvenimento comporta in termini di immagine e di credibilità. È la posizione emersa dalla riunione del comitato istituzionale per i Mondiali di ciclismo, che si è svolta nel pomeriggio in Palazzo Vecchio a Firenze, al termine della quale lo stesso Comitato ha stabilito in maniera unanime di definire in tempi rapidissimi un accordo di programma tra Comuni e Province interessate dalla manifestazione e la Regione, nel quale saranno fissati e ripartiti gli investimenti necessari a garantire un evento di qualità e di sicuro successo. “Un accordo – spiega il Comitato – al quale chiederemo di aderire al Governo, che fino ad oggi si è comportato in maniera irresponsabile, impegnandosi a parole ed in più occasioni a fare la propria parte ma senza poi garantire neanche un centesimo”. Il comitato istituzionale, come primo intervento da assumere, ha deciso di predisporre sul tracciato che assegnerà le maglie iridate nelle varie categorie una segnaletica che evidenzi in modo chiaro che da lì passerà il mondiale 2013. |
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